Nel richiamo di Napolitano la festa di una Repubblica dalla parte dei cittadini

ORMAI NON ci sono più alibi. Dopo il Presidente degli industriali Luca di Montezemolo, il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, adesso di nuovo il Presidente Giorgio Napolitano ha invitato il Parlamento a mettere rapidamente mano ai costi della politica. In occasione del messaggio per la festa della Repubblica, il Capo dello Stato ha detto chiaro e tondo che “occorre riguadagnare credibilità e prestigio” e che bisogna “giungere a conclusioni concrete”. Guardando all’agenda della politica nazionale, ci sarebbero due cose da fare subito. La prima attiene allo stesso inquilino del Colle. Come ha scritto Francesco Cossiga sabato scorso, c’è tanto da fare al Quirinale, specificando anche cosa. Tanto per cominciare, si riducano i dipendenti, i corazzieri e le residenze, rendendo pubblico l’intero bilancio della Presidenza. La seconda possibilità è l’annunciato provvedimento sulla riduzione dei costi della politica che dovrebbe essere esaminato dal Governo entro il 15 giugno. In quell’occasione, sarà decisivo vedere cosa verrà previsto. Nell’attesa, Vannino Chiti ha annunciato la riduzione degli “onorevoli”. L’Associazione dei Comuni ha dichiarato la propria disponibilità ad accettare la diminuzione del numero dei consiglieri. Gesto apprezzabilissimo, pur se sostanzialmente limitato, in quanto la maggior parte dei consiglieri sono assegnati a comuni al di sotto dei quindicimila abitanti, dove si percepisce un limitatissimo gettone di presenza a seduta. Non a caso, nicchiano invece le regioni, dove ci sono ben altre indennità. Infatti, i 1.129 consiglieri regionali, distribuiti in 20 assemblee, ci costano complessivamente 1.012 milioni di euro, più o meno quanto la Camera dei Deputati, alla quale in tutto si ispirano. Il Ministro Santagata, in risposta a nostre osservazioni, ha scritto su questo giornale che non erano da poco i tagli agli enti inutili e che l’impegno sarebbe stato costante. Allora tra due settimane attendiamo con attenzione provvedimenti seri e strutturali. Mi sembra questo l’augurio più autentico per questa festa della Repubblica.

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1 Commento a “Nel richiamo di Napolitano la festa di una Repubblica dalla parte dei cittadini”

  1. ciccio scrive:

    Come al solito sono tutti disponibili a tagliare, ma chi comincia???? A parole abbiamo i politici migliori del mondo ma quando bisogna passare ai fatti…..
    Quando noi cittadini (cioè il VERO STATO) lamentiamo gli eccessivi costi della politica, l’inefficienza dei vari governi, la mancanza di coerenza rispetto ai programmi/promesse elettorali e chi più ne ha più ne metta, dicono che siamo qualunquisti, siamo l’antipolitica, facciamo retorica, ecc ecc. Oramai siamo arrivati al punto che non so più se essere schifato da questi politici o da chi di noi li va ancora a votare………

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