Intanto i parlamentari si crogiolano nelle loro pensioni d’oro

MA VI SEMBRA possibile? Un carabiniere che guadagna poco più di mille euro al mese deve mettersi sull’attenti quando passa un parlamentare che solo di pensione ne guadagna sproporzionatamente di più?
Non ci sono i soldi per aumentare gli organici delle forze dell’ordine, che gli italiani apprezzano come dicono tutti i sondaggi, mentre si trovano milioni di euro per stipendi, giornali e prebende di chi dice di rappresentarci?
E proprio ieri il ministro dell’interno Giuliano Amato ha dichiarato che c’è «un gigantesco uso di cocaina». E come intendiamo contrastarla? Con i diretti consumatori, le veline e gli ‘onorevoli’ congiunti presenti nel Parlamento? Abbiamo un bel dire che la sicurezza è una delle priorità del Governo se poi alle forze dell’ordine non vengono assicurati neanche i requisiti minimi per operare, mentre per gli tutti gli eletti, al centro come nelle regioni, si consolidano invece le condizioni massime.

SOLO ORA ci accorgiamo, nel silenzio assoluto dei sindacati, che sono 3.302 gli ex parlamentari che ricevono una pensione che oscilla da 3 a 10mila euro lordi. E che tale situazione ha comportato, solo nel 2006, un enorme buco previdenziale di 174 milioni di euro.
E teniamo conto che nessun censimento è stato ancora effettuato sui consigli regionali, che, visti gli esempi «virtuosi» che provengono dall’alto, si stanno regolando nella stessa maniera. Alla faccia delle forze dell’ordine e dei milioni di pensionati a 500 euro al mese.
Non a caso, questo quotidiano in solitudine, e senza timori riverenziali, da tempo sta costantemente affrontando il problema degli inaccettabili costi della politica, considerato non solo uno spreco di fondi pubblici, non solo inaccettabile sul piano dei diritti, non solo senza confronti col resto del mondo, ma soprattutto ritenuto elemento centrale che contribuisce a selezionare una classe politica assolutamente inadeguata.
Secondo noi, l’inefficienza del sistema democratico in Italia ha questo indiscutibile punto di origine. Come possono essere gestite le istituzioni pubbliche prevalentemente da funzionari di partito scelti a tavolino? E checché se ne dica, sta bene a tutti gli schieramenti.

LO SDEGNO purtroppo serve a poco: occorre essere operativi. Il Presidente Giorgio Napolitano che non a caso aveva sottoscritto nel 2005 un documento all’assemblea dei Ds sui costi insostenibili del sistema, ha deciso di pubblicare una parte del bilancio del Quirinale. Segno apprezzabilissimo, ma nella sostanza solo un segnale dimostrativo: occorre andare oltre, non fermandosi alle dimostrazioni virtuali ma concentrandosi sulla polpa.

SI POSSONO subito risparmiare milioni di euro intervenendo in queste direzioni, come ha ben dimostrato il disegno di legge presentato da Cesare Salvi che, ovviamente, è rimasto lettera morta. E’ possibile arginare questi crescenti privilegi che ingessano la democrazia attorno ad un’oligarchia ristrettissima che si autossegna gli stessi privilegi di cui gode? Crediamo di si. Avviamo subito referendum abrogativi per incidere sul numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali, sui loro stipendi, sulle loro pensioni. E’ certamente possibile, anzi è un dovere civile. Chi inizia a raccogliere le firme?

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2 Commenti a “Intanto i parlamentari si crogiolano nelle loro pensioni d’oro”

  1. alderighi Roberto scrive:

    Parlo degli stipendi e degli emolumenti-
    Certi lavori dello stato, comune ,provincia devono avere un minimo di stipendio e partecipare chi è veramente interessato a un supporto pubblico politico un p’ò tipo volontariato.Nelle masioni più importanti bene un buon compenso che comunque crea benessere ma solo a chi funziona e lavora e poi decimare, togliere, levare Ma siamo sicuri che tutti questi sindacalisti direttori staf Imps di cui controllori (sic)assistenti sociali organizzazzioni enti servano a qualcosa?.E poi scopriamo che un carabiniere guadagna 1.200 euro al mese!!?? -Come la ricchezza non si crea con le tasse -Il benessere non si crea a barba della comunita

  2. S.A. scrive:

    In riferimento al suo articolo “Intanto i parlamentari si crogiolano nelle loro pensioni d’oro” vorrei informarla che i lavoratori della Comer di Cavriago (RE) con una sottoscrizione di quasi il 100% hanno richiesto ai Sindacati l’iniziativa o la collaborazione per raccogliere le firme per i referendum da lei citati, e in piu’ il ripristino della scala mobile. In attesa di una loro risposta ci farebbe piacere se possibile un articolo per divulgare tale iniziativa.
    Cordiali Saluti
    S.A.

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