I politici vivono le vacanze
Gli italiani un Paese scassato

I POLITICI italiani vanno in vacanza. Con quello che guadagnano non si priveranno di nulla. Tanto più che in quest’anno, grazie ad una legge del 1965 che equipara gli stipendi a quelli dei presidenti della Corte di Cassazione, i senatori percepiranno 8.500 euro in più e i deputati, poverini, si accontenteranno solo di 5.000.
A nulla vale, come ha puntualmente dimostrato venerdì scorso l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che l’Italia presenti contemporaneamente la pressione tributaria più alta e la spesa sociale più bassa d’Europa. Infatti, la prima è del 27,7% del Pil (a fronte della media europea del 25,4%) e la seconda è del 9,6% del Pil (la media europea è del 13,5%). Ma per i nostri onorevoli va bene così e infatti, si aumentano lo stipendio. E poi ci chiediamo i soldi dove vanno a finire?
Prodi, poco prima di andare in vacanza, dove ha annunciato che leggerà l’ultimo libro di Harry Potter, in un’intervista radiofonica ha commentato il libro di Stella e Rizzo sui costi della politica, senza andare oltre la dichiarazione che il Governo si è ridotto gli stipendi del 30%. Si è dimenticato però di dire che il suo è il Gabinetto più pletorico della storia repubblicana ed in più una parte inconsueta è composta da non parlamentari, ovviamente, e ti pareva, da retribuire come tali. Inoltre, aggiunge che in un libro del genere “è naturale che vengano messi in luce solo gli aspetti negativi”. Perchè, quali sarebbero gli aspetti positivi di costi stellari che servono solo per perpetuare una nomenklatura vecchia, autorefenziale e che tira a campare?
L’Italia ha bisogno di un profondo rinnovamento della classe politica in grado di dare il via sul serio a riforme strutturali che incidano profondamente sulla spesa pubblica e che consentano un progresso reale del Paese a fronte della fotografia impietosa che anche questa estate ci propone: il Sud è un grande rogo criminale, ma i vigili del fuoco annaspano tra i debiti; i bagagli negli aeroporti si perdono, ma nessuno ha colpa; i lavori sulle autostrade continuano in pieno solleone, ma i pedaggi si pagano per intero; ritardi e disfunzioni avvelenano le vacanze degli italiani, cioè di quelli che lavorano e mandano avanti la baracca. Per giunta spennati dai perenni furbetti che alzano prezzi e tariffe. I nostri onorevoli, invece, si occupano solo di aumentarsi lo stipendio e che il popolo bue si arrangi. Tanto – pensano loro – poi ci rivotano come al solito. Ma sarà sempre così?

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6 Commenti a “I politici vivono le vacanze
Gli italiani un Paese scassato”

  1. lisa scrive:

    Stimatissimo Dott. Mario Caligiuri,
    sono grande estimatrice dei suoi articoli e dell’intelligenza e dello spirito critico che rivelano, indipendenti dai soliti paraocchi dovuti alle simpatie politiche.
    Al caos politico che viviamo in Italia e nel quale i nostri politici con tante chiacchiere e clamore ci sguazzano economicamente come nababbi, va aggiunto il caos sociale che, purtroppo, colpisce solo i comuni cittadini. Parlo delle nostre grandi e belle città in cui, passeggiando, devi scendere dal marciapiede occupato da musulmani in preghiera, delle varie moschee già costruite o in costruzione su terreni comunali offerti da sindaci compiacenti, dell’arroganza dei troppi nuovi arrivati, in maggioranza musulmani, che sanno di poterci trattare con disprezzo perchè qui ci sono tanti politici e tanti giudici che li difendono mentre a noi impongono sempre di porgere l’altra guancia, delle tante tasse spremute a noi italiani che, a fronte di tanti connazionali indigenti, servono per mantenere tanti stranieri fra l’altro favorendoli nel punteggio sia per gli asili nido che per le case popolari. Ma la cosa più grave è, in troppe occasioni, il soffocamento del nostro stato di diritto per servilismo verso le “loro” leggi e le “loro” tradizioni che sono già causa di poligamia strisciante, di macellazione degli animali contraria alle nostre leggi, di infibulazione alle bambine, di indifferenza verso la caccia mortale ai musulmani che scelgono di diventare cristiani, ecc…Intravvedo un futuro sconvolgente per i nostri figli e nipoti.
    In questo quadro mi permetto di attirare la Sua attenzione su una iniziativa lanciata dal SIAD (Danimarca), NO SHARIA HERE (Inghilterra), akte-islam (Germania) , movimenti pan-europei contro l’islamizzazione dell’Europa, rilanciato fra gli altri dai siti ITALIANI LIBERI di Ida Magli e LISISTRATA.
    L’iniziativa consiste in una manifestazione a Bruxelles l’11 settembre 2007 ma anche l’invio di una e-mail ai vari governi nello stesso giorno sarebbe utile. Naturalmente serve risonanza sui media e, possibilmente, collaborazione professionale per un testo giuridicamente inattaccabile. Spero vivamente nella Sua partecipazione, resterà comunque immutata la mia stima. Lisa

  2. Nicola B. scrive:

    Carissimo dott. Caligiuri,

    il problema dei costi della politica è vecchio quanto il mondo… D’Alema tempo fa parlava di quel famoso e fantomatico “Paese Reale”. Adesso mi chiedo: ma in quale favola vive? Gli italiani non vanno più in vacanza, le famiglie medie (una media verso il basso, s’intenda) non arrivano che alla terza settimana, stangati da una miriade di balzelli e prezzi schizzati alle stelle senza che nessuno vigili minimamente sulle dinamiche che causano queste “oscillazioni”… Ebbene, i nostri poveretti politici che lavorando alacremente tutto l’anno, ora si godono le loro benedette vacanze, in barba a chi resta in casa senza nemmeno permettersi di comprare un condizionatore per trovare refrigerio. Intanto la casta continua a perpetrare quel diabolico e perverso meccanismo di moltiplicazione di benefit e poltrone, che favorisce i soliti noti. Poi, e non so se purtroppo o per fortuna, gli italiani hanno smesso di finanziare i debiti al consumo: quell’anomalo fenomeno che costringeva famiglie a contrarre mutui per finanziarsi le vacanze o sinanche la spesa… Se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, siamo al punto di massima disaffezione tra elettori e politica, che va purtroppo di pari passo con la stagnazione più totale, nonostante qualcuno si sforzi di propagandare una ripresa reale solo per pochi intimi… La piazza è stata sostituita dalla tastiera; il rischio è quello di rigurgiti violenti da parte di chi voglia appropriarsi di questo vuoto di potere… Meditate gente, meditate…

  3. villani vittorio scrive:

    Egr.dott.Caligiuri
    ha perfettamente ragione, ma fintanto che noi italiani accettiamo passivamente questa situzione scandalosa del costo della politica niente e nessuno cambierà.Continueranno ad aumentarsi gli stipendi a perdere il senso civico del rispetto per i cittadini e quant’altro: vedi l’attacamento alla sedia del sig.Prodi e la testardaggine di mantenere un governo inefficiente solo per poter avere i privilegi del potere. Perchè i sindacati di tutte le categorie sociali, lavoratori,pensionati,casalinghe,commercianti,manager e fattorini, non organizzano una manifestazione contro tutti i politici?

  4. Filippo Guastini scrive:

    I buoi, ogni tanto, rifilano qualche cornata e speriamo che, la prossima volta che saranno chiamati a “fare il loro dovere”, non sbaglino mira e centrino i paffuti fondoschiena dei nostri beneamati politici, sindacalisti e cortigiani vari. Senza esclusione alcuna. Perchè? Perchè è giusto che ormai “muoia Sansone e tutti i Filistei”!
    Taluni, pochi, hanno il coraggio d’opporsi a questo stato di cose solo con parole per lo più strumentali e di circostanza. E’ giunta l’ora di tirarsi sù le maniche, delegittimare questa ripugnante casta col non voto di massa, e porre “paletti” in base ai quali siano eletti parlamenti che la smettano di mercificare poltrone sulle esigenze del Paese.
    Io, sebbene geneticamente incompatibile con l’esercizio della politica (almeno questa), sono disponibile ma, come ho già affermato: largo ai giovani che, come mia figlia, sono costretti a migrare per vedere sufficientemente tutelati dignità e diritti.
    Per concludere e alleviare tanta amarezza riporto di seguito una battuta di Corrado Guzzanti che m’è giunta proprio oggi: “Se i partiti non rappresentano piu’ gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori!”.
    Ragazzi, aggiungo io, attenti! Almeno moralmente “lor signori” ci sono riusciti nell’intento. Come? Un esempio per tanti: costringervi ad elemosinare alla loro corte diritti fondamentali che in maniera del tutto conscia e strumentale al mantenimento del potere.
    Occorre forse aspettare che lo facciano materialmente? Spero proprio di no ma qualcosa mi dice che se le cose non cambieranno, e presto, il momento non è distante…
    Un caro saluto
    Filippo
    f.guastini@tin.it

  5. luigi scrive:

    Parole sante, caro Prof… Il vero problema, lo sappiamo, è che non cambia nulla, perchè attorno alla politica ruotano gli interessi della società e, soprattutto, gran parte degli elettori vota in condizioni di assoluta sudditanza… Ma hai sentito la proposta “illuminata” di abbassare l’età dei votanti a sedici anni? Ben venga una proposta del genere, ma in un altro contesto! In Calabria no, sa proprio di beffa bella e buona: lasciamo almeno ai nostri giovani due anni di libertà in più…

    Un abbraccio :-)

    Luigi

  6. francesco iagher scrive:

    Egr. Mario Caligiuri,
    Le sue pennellate di “Politica SpA”, sono sempre illuminanti ed incisive, ma purtroppo pirandellaniamente parlando si direbbe : “L’Italia è così se vi pare…” ; questa - armata Brancaleone con la Triplice - sta dilapidando risorse e beni senza ritegno, al disopra d’ogni etica formale e sostanziale. Hanno fatto un DDL per i risparmi sui costi, strombazzato su ogni rete Tv e giornali, mentre sotto sotto s’aumentavano le prebende! Nessuna manifestazione, nessuna marcia contro il potere, il silenzio serafico di tutti. Siamo oberati di tasse e balzelli con contorno di una burocrazia elefantiaca, cresciuta a dismisura e senza alcuna ragione logica, cosa è successo? Solo qualche gracidio subito spento nel disinteresse, l’arroganza del Palazzo ha fatto il resto. Adesso stanchi delle tante sceneggiate ed inciuci vanno in vacanza, ma sempre a spese del povero contribuente: ci mancherebbe che spendano del loro, ma quando mai! Lei scrive “L’Italia ha bisogno di un profondo rinnovamento della classe politica…”. E con chi ? Già si fatica non poco ad avere il “Parlamento pulito” , visto che abbiamo una vasta pletora di condannati ed inquisiti, e dove andiamo a cercare altri politici o meglio chi è tanto “onesto” di far politica… Quando si è rappresentati da “personaggi”, non votati ma messi sulla poltrona per meritocrazia politica, si perde ogni speranza d’avere un buon governo. I fatti sono sotto gli occhi di tutti e Lei li sa ben descrivere.
    Ormai dobbiamo aspettare che tornino ben riposati, ma nel frattempo subdolamente continueranno la loro nefasta opera che sta portando alla sfascio l’Italia, è una genia dedita solo all’ottenimento di prebende e sollazzi personali. Speranze sempre più flebili sono all’orizzonte, unica certezza è tirare a campare sperando di restare a pelo, nemmeno tanto a galla. Cordialmente Francesco Iagher

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