Genitori & Figli 2
Capitolo ottavo
Bambole, non c’è una lira!

 
7 Febbraio 2009 Articolo di Stefano Grazia
Author mug

Ovvero: ma cosa vogliamo (vorremmo) che possa essere attuato dalla FIT in poco tempo a favore degli agonisti

“Bisogna finirla con questi ragazzini rompipalle tra i piedi tutte le domeniche!”

(Un Socio di un noto Circolo Romano al Capo dei Maestri)

 

“Qui si fa l’Italia (tennistica) o si muore”

(Giuseppe Garibaldi-o era Roberto Commentucci?,

a SuperTennis, discutendo sui cambiamenti da fare in seno alla FIT)

“Non vorrei mai far parte di un Circolo (di Tennis)

che annoverasse fra I suoi soci uno come me”

(Andrew)

 

“Fra la vita e la morte, fra la vita e la morte… avrei scelto l’America”

(Buffalo Bill pensando a dove iscriversi, FIT o USTA,

come riportato da De Gregori nell’omonima canzone)

 

Prendi i soldi e scappa!

(Woody Allen a un giovane tennista italiano

appena beneficiato di un contributo FIT)

Gia’ in tempi non recenti la Sezione d’Assalto di Genitori & Figli aveva stilato il Manifesto Programmatico dei Genitori del Giovane Tennista in cui si riassumevano alcuni punti cardine:

1. Maggiore accessibilita’ ai campi da tennis intesa come Costruzione di Campi Pubblici e Campi gratis per gli U14 nei Circoli almeno prima delle 17 soprattutto se I campi non sono occupati dai soci

2. Trasformazione del Vecchio Circolo in Associazione Sportiva

3. Collaborazione con la Scuola

4. Tornei nel Fine Settimana

Non molto tempo fa ci avevo anche riprovato, nel Capitolo 3 della New Season dal titolo “Repetita Iuvant: la vera rivoluzione del tennis italiano la si fa con i campi gratis per gli U14 e con i tornei nel week end” dove a un certo punto scrivevo: ‘Sembra una sciocchezza ma sarebbe questa la VERA RIVOLUZIONE per il tennis italiano: ALLENARSI da LUN a VEN e GIOCARE OGNI SABATO E DOMENICA un bel Torneo (e possibilmente non un torneo a squadre…la squadra-associazione sportiva- ti porta in giro e alla fine dell’anno in base ai risultati ottiene un ranking e in base al ranking magari una sovvenzione, un premio, una coppa)’.

Tutto questo, ci e’ stato detto, e’ pura Utopia.
Onestamente io non continuo a capire perche’ in Francia e in US I Tornei si giochino nel Week End mentre in Italia sia ‘pura utopia’, ma let’s move on, passiamo oltre. Mentre stavo preparando il nuovo articolo che doveva essere centrato sulla Scuola: “Tennisti e Dottori gioie e dolori”, con un bell’incipit rubato a Guccini, alcuni posts sul Blog e alcune email personali, mi hanno convinto a cambiare argomento in corsa non perche’ la scuola non sia importante ma perche’ ogni tanto conviene battere il ferro finche’ e’ caldo e assecondare gli umori della folla, in questo caso gli appassionati,pochi o molti, che continuano a seguirci e che,infastiditi dai filosofi e dai virus che di tanto in tanto impazzano nel nostro piccolo spazio, chiedono piu’ concretezza. Il problema fondamentale insomma sembra essere ancora e sempre la vil pecunia con l’agonista condannato a costi assurdi che, sottolinea Atti, non trovano riscontro in altri sport. Anche perche’ il nostro sport,piu’ di altri, e’ schiavo di una contraddizione: da un lato la logica vorrebbe che tu prima diventassi bravo e poi, dopo aver vinto qualcosa, andassi a bussare alla porta dei possibili sponsors mentre la realta’ del nostro sport e’ quella che chi vince in eta’ ‘pediatrica’ raramente vince anche da adulto e che quindi I soldi ti dovrebbero servire prima, molto prima e peroprio per diventare bravo, quel bravo del tipo ‘vincere domani’, quel bravo che ahime’ non lo diventi frequentando solo la SAT del Maestro Pierino del nostro amico Nikolic.

Cosa potrebbe fare allora la FIT per venire incontro ai giovani agonisti e ai loro sventurati genitori?

Kill Bill in uno dei suoi rari ma sempre lucidi interventi rispondeva cosi’ a chi si lamentava del fatto che la Nike invece di dare soldi li richiedesse ai Circoli interessati a organizzare un torneo sotto il loro nome: “il problema non è il nike tour , il problema è che non esiste un circuito nazionale della federazione” E prendendo la palla al balzo Atti suggeriva quello che al viandante occasionale che si trovasse a passare per caso poteva sembrare un classico Uovo di Colombo: “Invece di tanti raduni non si potrebbe creare un circuito FIT Nazionale, U10-U12-U14 da 8-10 tappe (sfruttando i periodi di vacanze scolastiche + periodo estivo) ad inviti (scelti a livello regionale) + partecipazione libera, il tutto sostenuto per le location dalla FIT ? Doppio vantaggio raduno + torneo. In pratica …campionati italiani a tappe; ed alla fine del circuito ai primi 8 per categoria in premio alcuni tornei ETA sponsorizzati ed accompagnati dalla FIT (quindi tutti sarebbero invogliati a partecipare.” Ci potrebbero essere tante altre forme di contributi basati sul merito e sempre Atti mi scriveva: “Per esempio nelle scuole SAT, ogni tot allievi, ci dovrebbe essere d’obbligo un certo numero di “borse di studio” da assegnare ai piu’ bravi tipo sconto sulla retta e/o partecipazione ad un torneo ETA spesato dal circolo…” In questo panorama ovviamente si possono innestare le Teorie di Andrew e cioe’ la scissione fra Circoli e Associazioni Sportive con Coach pagati gia’ non dall’Atleta (e cioe’ dal padre) ma dal Club che lo ingaggia come avviene in tutti gli altri sport e in fondo un po’ nelle Academies. Ne parlavo con un Coach Italiano e questi mi faceva notare che qualcosa del genere in realta’ era gia’ in atto ma la vera e cruda realta’ e’ che non ci sono soldi e che anzi i contributi FIT ai giocatori ‘osservati’ erano in calando. E mi citava il caso di una promettente ragazzina, U16 o U18, adesso non ricordo, che mentre l’anno prima riceveva 10.000 Euro, quest’anno se ne era visti arrivare solo 6000.

Insomma, probabilmente di soldi non ce ne sono. Se non ce ne sono, cosa vogliamo fare? Rapinare una banca? Del resto se un problema c’e’ nella Costruzione del Campione Italiano, questo si verifica verso I 20 anni quando molti juniors italiani che nelle Categorie Inferiori primeggiavano sembrano poi sciogliersi al sole al cospetto dei coetanei di altri paesi. Figuriamoci quindi, mi sembra di sentire, se i pochi soldi che abbiamo li mettiamo a disposizione di marmocchi viziati e di genitori esagitati che spesso si mettono in contrapposizione con noi rovinando quel poco che riusciamo a costruire …

E allora ? Sinceramente sono abbastanza disilluso: per un attimo, all’inizio, ho creduto che fosse davvero una questione di scendere in campo e lasciar parlare la racchetta. E se tuo figlio era bravo e vinceva i tornei, allora qualcuno prima o poi avrebbe bussato alla tua porta. Ma leggendo qui, ai Confini dell’Impero, i vostri resoconti e le vostre rabbie e paure, mi rendo sempre piu’ conto che nello sport politica e burocrazia vanno a braccetto e che di questo non puoi non tenerne conto. E’ una realta’ che devi affrontare questo imparare come farti invitare ai Raduni o ai Tornei, come certi tornei possano influire maggiormente di altri sul ranking, come rifiutare un Raduno possa metterti in cattiva luce … E io che pensavo fossimo tutti sullo stesso treno, che viaggiassimo tutti nella stessa direzione … e invece alcuni di noi si trovano, volenti o nolenti, a fare a gara con la locomotiva … E ‘fra bufalo e locomotiva la differenza balza agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata il bufalo invece puo’ scartare via…e poi cadere….Questo decise la sorte del Bufalo, l’avvenire dei miei baffi e il mio mestiere” di Genitore. Di Genitore di un Tennista. (Bond. James Bond). Quindi, senza soverchie aspettative, lo sguardo rivolto ad Ovest e la mente libera da dietrologie, chi ha proposte concrete parli ora o mai piu’. Mi piacerebbe che si potesse arrivare a salirci sulla locomotiva della federazione ma senza che questa si offendesse se una volta saliti si decidesse poi di scendere. Mi piacerebbe che si formasse una sorta di collaborazione fra private e federali e che i meriti degli uni non venissero vissute come fallimenti degli altri…I have a dream…che un giorno Bloggers di G&F e Giorgionsi vari possano sedersi intorno a un tavolo e invece di dileggiarsi possano cercare insieme di redigere il Vademecum/Guida Michelin del Tennis Junior in Italia…

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330 Commenti a “Genitori & Figli 2
Capitolo ottavo
Bambole, non c’è una lira!”

  1. tilden scrive:

    Subcomandante in Francia i tornei si giocano sempre, in settimana, nei week end, la sera dopo le 20, la domenica mattina presto per poter giocare due match nello stesso giorno, praticamente anche il piu piccolo comune della banlieu parigina dispone di campi coperti e l’attività è continua tutto l’anno, alla faccia della grisaille
    Io per esempio sono rientrato questo we a Roma e mi trovo a dovermi dedicare alla palestra in quanto nella capitale ( per non dire al mio circolo il 2 Ponti che dispone di 18 campi in terra ed ha una piscina di 25 mt coperta ) non esistono campi coperti.
    Quindi anche il più piccolo torneo previsto questo fine settimana sarebbe stato rinviato?!? per pioggia
    In Francia per i ragazzi segnalati dalla Ligue (equivalente al nostro comitato provinciale) viene applicato un orario scolastico “amenagè” cioè che permette al ragazzo di dedicare almeno 6 ore la settimana (2 x 3 giorni) al tennis. A questo si aggiunge una quantità enorme di tornei di categoria che permettono di verificare i progressi in rapporto ai coetanei. Volendo gli under 10/12/14 potrebbero giocare tutte le settimane, indipendentemente dalla pioggia dal vento e dal freddo…
    Qui , mi hanno detto( a Roma ) ha piovuto tutta la settimana, ed al club non è stata tirata nemmeno una palla (scuola tennis, allenamenti, tutto bloccato).
    Se questa è la situazione della capitale che tra l’altro ci ha dato gli unici due italiani vincitori di un Slam (Pietrangeli lo so è nato a Tunisi, ma lo si puo considerare romano), mi chiedo, (con questi mezzi) dove vuole andare il movimento tennistico italiano?

  2. Nikolik scrive:

    Sì, però i paragoni con la Francia non li possiamo fare.
    Là, il tennis è un fenomeno sociale, da noi uno sport di nicchia.
    Impossibile paragonare le due cose, impossibile.
    Certo che ci sono più campi: hanno centinaia di migliaia di tesserati, loro.
    Noi, poche decine di migliaia.
    Se da noi ci fossero tutti i campi che ci sono in Francia, sarebbero deserti.

    Prima bisogna far crescere il nostro sport, aumentare i praticanti, poi costruire i campi.
    Non l’opposto.
    Dai noi si gioca a calcetto, non a tennis.
    Quando il nostro sport sarà inserito nella società italiana, diventerà un’abitudine sociale, come è in Francia, allora si potranno fare i paragoni.

  3. heraimo scrive:

    Dal mio punto di vista, Stefano, le tue premesse sono giuste e sbagliati sono caso mai i dubbi.
    Fino a 12-14 anni i soldi non sono così importanti. Se un ragazzino/a è veramente bravo viene notato e inserito nel sistema al di là della posizione geografica, del maestro e del circolo di appartenenza. Ovviamente deve essere veramente bravo, ma per esserlo a quella età non sono indispensabili coach di fama, preparatori atletici o tornei in giro per il mondo, contano le qualità individuali. Ovviamente fai eccezione proprio tu, e per questo ti consigliavo di fare i 5 tornei TE in Italia, per conoscere il livello di tuo figlio.
    Tutto un altro discorso dai 14 anni in su, allora sì che servono tanti soldi e allora la selezione si fa subito durissima. La federazione investe su un numero limitato di giocatori e il rischio che qualcuno sia lasciato ingiustamente indietro esiste. Per sintetizzare io penso che se un ragazzino è veramente bravo, diciamo da top 100, viene fuori comunque, se invece il suo potenziale è da 200-300 al mondo viene fuori solo con i soldi della famiglia.

  4. madmax scrive:

    una parte delle risposte sta nel mio ultimo post del capitolo precedente.. il proseguio però è che giustamente la fit non si fida a puntare del denaro su dei ragazzi viziati o che in gioventù ottengono le classiche vittorie di pirro (purtroppo dopo trent’anni la statistica è reale ed anche impietosa) ma il punto è che occhi attenti e soprattutto competenti vedrebbero tutto già in anticipo e perciò su chi puntare chi sa lo capirebbe…

    proprio ieri chiedevo a renato perchè non si rimettesse in gioco come coach (anche ultimamente ha avuto parecchie richieste).. la sua risposta è stata che in questo momento non vede nessuno per cui ne possa veramente valere la pena e non vede nessuno che abbia delle reali chances di emergere o migliorare ulteriormente e questo spesso dipende dal fatto che molti di questi ragazzi e giocatori hanno alle spalle famiglie inadeguate oppure (i giocatori) non vogliono investire su se stessi…

    tant’è che mi ha chiesto di organizzare all’interno dell’accademia delle riunioni di genitori sia per poter portare alla luce eventuali richieste o lamentele atte a migliorare ulteriormente il livello quantitativo e qualitativo dei servizi sia per “istruire” quei genitori che veramente vorrebbero dare una reale chance al i propri figli….ed ora chissà cosa ne penserà giorgionso del fatto che una rinomata, collaudata e preparata accademia dia corda ad un pazzo reazionario e incompetente genitore?

  5. madmax scrive:

    tilden tu hai perfettamente ragione ma prprio per questo che è si giustissimo portare alla luce queste problematiche ma noi genitori non possiamo aspettare che le fit risolva le cose a breve ed anche se un giorno dovessero apportare tute le varie modifiche e migliorie da noi auspicate i nostri figli avranno ormai 20 anni e conseguentemete sarà troppo tardi, perciò siamo noi che dobbiamo darci da fare.. ad esempio proprio a roma alla fine del 2007 portai mia figlia a giocare il master topolino (al village real dove non ci sono campi coperti) ed i primi due giorni piovve a dirotto… tutti a disperarsi per l’attesa ma soprattutto perchè i filgi non potevano allenarsi. cosa feci io? chiamai in accademia mi feci dare un po’ di numeri e nominativi ed in un amen trovai dei campi coperti e con il gruppo di amici e conoscenti organizzai degli alllenamenti di tre/quattro ore…quando cominciò a spargersi la voce tutti fecero lo stesso ed addirittura gli organizzatori del torneo presero in affitto dei campi per farci giocare alcuni match di primo turno… con questo voglio dire che spesso siamo noi gli artefici del nostro destino e perciò bando alle ciance ed ai piagnistei ma soprattutto al posto di aspettarci sempre qualcosa da qualcuno che tanto sappiamo benissimo che poco farà e pensiamoci da soli…

  6. andrew scrive:

    ho già detto tutto, di tutto e di più…siamo ormai fuori tempo massimo, oltre i supplementari, i calci di rigore, il lancio della monetina, il rinvio della partita, la squalifica del campo, il decreto del governo, ecc..

    Qua da me poi non c’è alcun problema: abbiamo serie A, PIA, liste di attesa per SAT, torneo Futures, torneo sedia a rotelle, maestri responsabili provinciali, regionali, presidente comitato regionale, sponsor, ragazzini promettenti, lady e veterani…

    Io quindi il tennis glielo lascio tutto: tanto pratico il vaffantennis…

  7. madmax scrive:

    heraimo scusa chi te le racconta queste cose? ma come tutto il mondosta mettendo a dsiposizione tutti i migliori coach ai giovani in italia piatti ha creato prgetto tennis la vavassori ha aperto l’accademia alla sat per impostarsi i bambini secondo le proprie idee sartori a caldaro ha un gruppo scelto di ragazzini e tu ci vieni a dire i coach importanti da giovani no servono? e tutti e tre motivano questa scelta con l’esigenza di non voler più allenare giocatori difettati in partenza…

    quando tu dici che a quell’età contano le qualità dei ragazzi intendi per vincere ma è appunto quello è il problema… se tu vai a vedere molto spesso tra i migliori under 10/12 maschi chi vince sono quelli un po’ piccolini mentre per le femmine a vincere sono quelle molto ben messe (spesso fin troppo grosse) a livello fisico… bene tutto questo a livello pro non esiste anzi è esattamente il contrario nel senso che vincono nel 99 % dei caso quelli alti nei maschi e quelle magre nelle femmine con eccezione di serena che ovviamente fa caso a se…

    tutto questo accade per un motivo molto semplice e cioè che nei maschietti gia da piccolissimi praticano sport in strada ed a scuola (a calcio dove quindi la velocità ed i cambi di direzione sono la prerogativa) e perciò hanno uno sviluppo motorio naturale e quelli con il baricentro basso sono molto avvantaggiati perchè si muovono velocemente ed in modo reattivo riuscendo quindi a coprire meglio il campo e riuscendo ad essere spesso anche più talentuosi.. da lì ne scaturisce che moltissimi non hanno e un buon servizio (e tra l’altro non lo curano nemmeno)e basano il loro gioco sull’estro individuale… è evidente che a livello pro in questo modo non si va da nessuna parte… per le femmine il discorso è diverso nel senso che quasi nessuna lavora fisicamente da subito e perciò in campo si muovono poco ma anche quelle che lavorano sono meno reattive dei maschi perciò da bambine il campo fanno più fatica a coprirlo ecco perchè a vincere sono spesso quelle con qualche chilo (come anche gli anni in più si fanno maggiormente sentire poichè determinano spesso una maggior prestanza fisica) potendo far leva sulla maggiore potenza..
    anche qui con l’andare del tempo sono le più mobili e alte che hanno la meglio…

    perciò il coach di alto livello è fondamentale per far si che sin da piccoli si lavori per sugli aspetti che serviranno a vincere domani e non a consolidare quello che uno ha innato e che può servire solo al momento.. dopodichè semmai a seconda del fisico e dei colpi si dovrà creare un gioco su misura ma questo ovviamente è solo una fase successiva fermo restando che ormai è evidente a chiunque che nel turno di battuta il gioco di tutti si basa sull’avere un servizio che permetta di prendere in mano il gioco e nei turni di risposta nell’avere una risposta che possa rsggiungere lo stesso scopo, tutto il resto è noia o quasi…. la preparazione atletica poi serve durante le varie fasi di gioco a poter il più volte possibile arrivare sulla palla nel miglior modo possibile così da poter essere sempre nella condizione di spingere ed essere sempre aggressivi, attaccando o cercando cmq di non farsi attaccare….

    un paio di settimane fa mi sono trovato a seguire una lezione di agonistica in un normale circolo con il maestro che al suo allievo in quel momento impegnato in fase di risposta alla seconda palla di servizio (ne giocata lunga e nemmeno in kick) dopo due errori di seguito gli ha detto: “ma scusa mettiti più indietro no..” e tu dici che non servono i coach buoni…
    ovvimanete non sto a soffermarmi su tutti i vari tipi di impugnature che in dieci minuti sono riuscito a vedere perchè dovrei scrivere ancora per mezz’ora almeno per non parlare poi di aperture varie e di servizio..

  8. Edipo scrive:

    Salve a tutti, ogni tanto ho il tempo di scrivere.
    Rinfreschiamoci un pò la memoria sulle condizioni in cui versiamo.
    La FIT non è una federazione di associazioni sportive, ma purtroppo per noi e per fortuna di altri è una federazione di circoli.
    Questi ultimi rappresentano con le quote associative e tornei, una delle fonti di introito principali e fondamentali, oltre che, finalmente da qualche anno, gli Internazionali di Roma, sebbene non siano uno slam.
    I circoli dunque sono da ringraziare e da sostenere per FIT al punto da consentire aberrazioni frequenti, del tipo che io ho avuto modo di certificare.
    Il primo circolo che mia figlia ha frequentato era presieduto da un attempato quanto incompetente signore che doveva la sua popolarità al calcio di serie C2 o forse promozione che in età avanzata ha imparato da sè a giocare a tennis sufficientemente male per occuparsene seriamente.
    Questo esimio dello sport non solo era presidente del circolo più importante della città, ma era anche diventato vice presidente della federazione regionale, e non contento aveva pensato di investire della carica di presidente provinciale un suo amico ingegnere, a sua volta proveniente dalla stesso calcio di cui prima, che però aveva il figlio che aveva cominciato a giocare a tennis e pertanto si rendeva necessaria la sua presenza in veste ufficiale.
    I due erano i selezionatori della provincia, per i raduni regionali.
    Il segretario tesoriere, sempre provinciale, era un altro amico che probabilmente a tennis non ci aveva mai giocato, ma anche lui aveva un figlio appena entrato nel giro.
    Quest’ultimo però non è durato perchè il figlio dopo un pò ha smesso, attratto da altro, e perciò ha smesso anche il padre.
    La Federazione deve comunque ringraziare circoli e personaggi, perchè se dovesse chiudere i circoli per inefficienza e sconsideratezza (ultimamente aggiungerei reati contro la persona), dovrebbe chiuderne il 95 %.
    Mi sento di capire che ciò non può avvenire, soprattutto in breve termine e neanche a medio termine, ma la strada è costruire associazioni sportive con logiche non da soci di circolo, ed è l’unica percorribile, almeno per cominciare a vedere come possiamo farle funzionare.
    Cioè, se per incanto tutti i circoli fossero tramutati tutti immediatamente in associazioni, non avremmo ancora risolto niente in termini di risultati, ma quantomeno cominceremmo a lavorare su strutture idonee.
    Pensate dove siamo e quanta strada tocca fare.
    L’angoscia mi viene quando vedo, ormai da trentacinque anni, che non solo non prendiamo la giusta via, ma ogni volta speculando su un buon momento del tennis tentiamo varie fortune.
    Perdiamo il pelo ma non il vizio, del resto siamo un popolo di poeti, di santi e di pescivendoli.

  9. andrew scrive:

    Roberto…conferma che Edipo non sono io mascherato, per favore…l’IP è diverso, vero?

  10. Avec Double Cordage scrive:

    caro Stefano, sa tutto nei 4 punti da te elencati

    1. Maggiore accessibilita’ ai campi da tennis intesa come Costruzione di Campi Pubblici e Campi gratis per gli U14 nei Circoli almeno prima delle 17 soprattutto se I campi non sono occupati dai soci

    2. Trasformazione del Vecchio Circolo in Associazione Sportiva

    3. Collaborazione con la Scuola

    4. Tornei nel Fine Settimana

    per motivi di attualità ci aggiungerei anche un quinto, quello di creare programmi adatti ad interessare i più piccoli, ragazzini dai 5 ai 9 anni

    adesso con un canale televisivo dedicato al tennis ciò sarebbe possibile, ma deve essere un programma semplice e vendibile anche ai canali privati regionali trasmessi in chiaro, una via di mezzo tra un cartone animato il wrestling e NFL stile dan peterson e la trasmissione argentina tenis pro

    ma purtroppo supertennis non è nemmeno ancora riuscita a farsi una canale youtube dove riproporre le discussioni in studio etc. (specialmente quelle con Commentucci, che io per esempio non ho ancora visto) quando persino la rai e odeon tv e la gelmini hanno un canale youtube, e anche io ne ho uno

    www . youtube . com / avecdoublecordage

    tra l’altro adesso tutti possono commentare il mio blog anche senza avere un profilo myspace, lo si può fare sul nuovo indirizzo

    www . quadorb . net / adc

    (ovviamente il link va sinerito senza gli spazi vuoti, ma visto che non è più possibile inserire linknei commenti ho dovuto scriverlo così, beh sinceramente basta anche cliccare sul mio nome per arrivarci)

    Andrew, Stefano, Roberto, Madmax, Nikolik mi farebbe piacere ricevere un vostro commento, anche se breve, basta anche un saluto, su dai non è complicato ;)
    nelle prossime settimane lancerò un sub-blog anche in italiano e tedesco, entrambi incentrati sulle tematiche campi pubblici 7 associazioni sportive

    più ci penso e più mi sembra che il modo migliore di finanziare un lavoro sensato finalizzato a risultati da grandi e il miglior punto di partenza possibile a 17 anni per entrare nel pto tour sia una serie A limitata a ragazzi under 16.

    perché cosi facendo i ragazzi del vivaio verrebbero programmati a raggiungere il loro peak a 14, 15 e 16 anni e prima di quell’età i risultati sarebbero completamente trascurabili e i match under 14 servirebbero solo come verifiche e per acquisire pratica nei match e nella tattica, ma vincere non sarebbe necessario

  11. Elettra scrive:

    Dovevo rispondere di là ma ormai è chiuso.
    Costa azzurra sottoscrivo tutto quello che ha i detto su maestri, circoli ed accademie e ringrazio te, Stefano e Madmax, per l’apprezzamento del racconto di mia figlia.
    madmax, non siamo di Milano, quando vuoi abbiamo sicuramente piacere di conoscerti e paralare di persona, le ragazze già si sono presentate.
    Laura vale lo stesso per te, visto che i figli sono nella stessa accademia.

  12. madmax scrive:

    elettra ma se non sei a milano sei palazzolo!!!! ma tua figlia come si chiama scusa, non sarà mica la carola???

  13. madmax scrive:

    e cmq io sono lì tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.30 a parte il mercoledì… il venerdì non sempre vengo perchè l’ultima ora e mezza fa la mind room…

  14. laura scrive:

    .Non frequento l’accademia perchè ormai mio figlio è indipendente eva avanti e indietro con la macchina ,io l’ho lasciata a lui e quindi sono appiedata,comunque sono piacevolmente intrattenuta dai vostri post e vi invidio perchè avete ancora dei sogni da inseguire e realizzare.Io sono più interessata al futuro pratico economico di Niki e mi imbatto in dubbi e paure che non sono per fortuna le vostre che avete i figli ancora piccoli .

  15. dino scrive:

    avevo chiesto un aiuto sul tipo di programmazione da fare per mio figlio ma nessuno mi si è filato….!

    eppure mi sembrava che la discussione che ho ascoltato al circolo di roma del due ponti fosse attuale anche per questo blog.

    ripeto… tornei TE con molti soldi da spendere o tornei vicino casa di quarta terza open etc…?

    avec
    ma i circoli a napoli sono tutte associazioni sportive e credo anche a roma…forse intendi circoli strutturati diversamente e senza soci…
    ma poi chi paga le spese di gestione?

    inoltre per tornei week and intendi quelli rodeo o tornei normali ?
    in quest’ultimo caso con i numeri di iscritti che ci sono (150 almeno) non è possibile finire in un week and…

    continuo a capire poco…

    aiuto…

    dino

  16. Qualcuno scrive:

    Non è molto difficile:
    1) Creazione di centri d’eccellenza in ogni regione o finanziando circoli ed accademie che si occupano di agonistica in maniera seria e concreta, ce ne sono almeno un paio in ogni regione. Abolire quindi il vincolo per permettere ai chi vuole fare tennis agonistico di tesserarsi per queste strutture.
    2) Personale fit o di queste nuove strutture che parla ed interagisce con gli operatori scolastici al fine di agevolare gli studenti agonisti, persone che interagiscano con comune provincie e regioni per ottenere strutture e contributi.
    3) Ricerca di sponsor che finanzino gruppi di atleti in cambio di percentuali sugli eventuali guadagni futuri.
    4) Creazione di circuiti di tornei in collaborazione con gli sponsor che collaborano con le strutture di cui sopra.
    Ci vuole solo un pò di coraggio e di p….e.

  17. fulvio scrive:

    sc usate se ho postato male il link di rocco piatti,comunque se volete vederlo basta digitare : fognini e rocco su youtube.com
    vedo se riesco a riprenderlomsono in brasile e sxcrivere con questi computer e una tragedia
    http://www.youtube.com/watch?v=PnpDSlnEaxk

  18. fulvio scrive:

    do pienamente ragione a Heramio ,io fino a 14 anni spendevo tra allenAMENTO TORNEI E ALTRO NON PIU DI 10 15000 ALL ANNO poi allora la musica e cambiata,abbiamo decisodi prendergli un coach personale e fare tutti i tornei di gr a e 1 in giro per il mondo,ma u18.nei 12 e 14 anni se il ragazzo e bravo la federazione ti copre quasi totalmente le spese invitando il ragazzo ai tornei migliori della categoria a spese loro,certo pero che se non sei nel gruppo degli 8 migliori quei tornei te li puoi sognare

  19. madmax scrive:

    dino ti ho risposto nell’ultimo post dell’altro capitolo…

    fulvio quanta acqua è passata sotto i ponti da quando fabio aveva 12 anni… non so per l’under 14 ma per l’under 12 non è assolutamente più così…

    oltretutto in questo modo sconfessi il tuo guru ah ah… ma a parte le battute il problema è che oltre al fatto di non essere più come dici (ripeto almeno per i ragazzi under 12 al primo anno) se per caso ti ritrovi ad essere il decimo sei rovinato e senza soldi non acquisisci lo stesso bagaglio di esperienza degli altri cosicchè l’eventuale divario invece di diminuire aumenta.. poi nella realtà cosa cambia ad avere coach di alto livello fin da subito potremo capirlo e vederlo solo tra una decina di anni certo è che posso assicurarti che le differenze tecniche si vedono in modo evidente e sono riconosciute unanimamente.. per la cronaca anche della vida comunque mi diceva che riguardo al coach personale non si può aspettare molto ma mi diceva anche che bisogna fare molta attenzione a chi si sceglie….

    laura stai tranquilla al massimo farà il maestro… ma tuo figlio si allena a palazzolo?

  20. Edipo scrive:

    andrew :-) ….no Edipo non sei tu, ma sono contento che ci sei, a questo punto.

    madmax, no non è Carola, si chiama Marta ed io allora credo di aver capito chi è tua figlia e chi sei tu… ci presenteremo alla prossima occasione :-)

  21. Roberto Commentucci scrive:

    No Nikolik, non ricominciamo con gli alibi, per favore.

    La qualità delle strutture è un problema drammatico.

    Qui non si tratta di avere lo stesso numero di campi che hanno in Francia: Tilden diceva una cosa diversa. Si tratta di avere una adeguata percentuale di campi coperti. A Roma la situazione degli impianti da questo punto di vista è assolutamente deficitaria.
    Siamo fermi a 30 anni fa, anzi stiamo peggio, perché le scuole del Coni del Foro Italico e delle Tre Fontane per vari motivi non esistono più.

    Per avere dei campi coperti in numero adeguato bisogna arrivare a Casal Palocco, vicino Ostia.

    Nonostante la domanda di tennis stia oggettivamente salendo, imprenditori coraggiosi, disposti a rischiare due lire, per coprire i campi, non se ne trovano. I vincoli ambientali, architettonici e urbanistici certo non aiutano, in una realtà come Roma, salvo poi essere sistematicamente violati quando si tratta di costruire l’attichetto abusivo per l’onorevole sui palazzi del centro storico.
    La terra rossa all’aperto regna sovrana, e i Circoli sono disegnati su misura per le esigenze dei soci, per lo più commercianti e professionisti, che vanno a giocare l’oretta all’ora di pranzo, nel tepore del mite inverno romano. I ragazzini delle Sat e delle scuole di agonistica, che entrano in campo più tardi, affrontano invece freddo ed umidità, dopo le 4 del pomeriggio, tra palle imbevute di terra rossa e maestri coperti e intabarrati come gli alpini a Nikolajevka.

    E l’inverno di quest’anno, insolitamente freddo e piovoso, ha fatto impietosamente venire al pettine i nodi accumulati in un trentennio di inerzia strutturale.

    Occorre darsi una svegliata.

  22. laura scrive:

    Si mio figlio si allena a Palazzolo full-time da quando aveva 16 anni ,ha trascoro l’inverno del2007 2008 a valencia dove si allena anche Ferrer e altri forti giocatori.Ha vissuto con la signora che aveva ospitato per anni Safin e la sorella e quando siamo andati a trovarlo siamo rimasti stupiti per l’organizzazione non solo sportiva ma anche logistica dei ragazzi che vengono da tutto il mondo. per lui è stata un’esperienza molto proficua ,si 蔑 sbranato fuori”(scusate il bergamasco ma rende l’idea)e non voleva più tornare.Ha anche partecipato ad un torneoITF nelle qualificazioni e a perso di brutto da un ragazzo spagnolo sedicenne.Però questa estate ha fatto anchedei buoni risultati battendo dei3/1 boh speriamo!A lui il tennis piace molto e gli piace anche l’ambiente in cui si trova ,praticamente non lo vedo se non per i cambi indumenti, è ospite quasi sempredagli amici che si è fatto a palazzolo.ciao a tutti

  23. Diego1 scrive:

    Mad Max, ma la vuoi capire che se sei decimo a livello italiano non hai nessuna possibilita’ di arrivare ad un certo livello (primi 100) che ne sia valsa la pena dei sacrifici economici e di tempo impiegati.
    Gia’ e’ difficilissimo per i primi due o tre figuriamoci per gli altri.
    Ripetendomi ancora una volta e molto difficile specialmente nel tennis moderno che chi non vince prima vinca dopo mentre e’ molto facile che chi vince prima vinca anhe dopo , a parte casi molto rari.
    Il probema e’ che molti genitori pensano di avere dei figli che diventeranno campioni , si esaltano pensano di sapere tutto sul tennis, e se per caso questo non dovesse avvenire le colpe sono della Fit (che pure ne ha ) dei Tecnici (che pure ne hanno) o dei Circoli (che pure ne hanno).Nessuno vuole spegnere i sogni dei genitori o dei figli ma sicuramente i piedi un po’ piu’ in terra bisogna tenerli.

  24. Nikolik scrive:

    Roberto, francamente non conosco la situazione di Roma, megalopoli di oltre tre milioni di abitanti.
    Può darsi (ma, che ti devo dire, sono un po’ scettico) che sia molto sentita questa esigenza sociale (altre esigenze di nicchia non possono interessarci, quelle degli appassionati, per intenderci, quando si parla di far crescere un movimento non si può stare dietro alle esigenze degli appassionati) di campi coperti da tennis, unicamente perché, in oltre tre milioni di abitanti, forse (dico forse) ci sarà anche un migliaio di persone (temo, non di più) che avverte questa esigenza.
    Fai un giretto dalle mie parti, Roberto, l’Italia è grande, qua questa esigenza non è minimamente sentita. Nessuno ne sente la mancanza, di questi campi coperti di tennis, se non qualche appassionato, ma, ti ripeto, non fa testo.

    Non è un alibi, Roberto: in Francia ci sono tanti campi coperti e dai noi no? Guarda il numero di tesserati agonisti (ripeto, agonisti) francesi e guarda quello nostro.
    La mancanza di campi coperti non è la causa dei problemi, ne è l’effetto; non ci sono pochi praticanti perché mancano i campi coperti o perchè costano troppo; non ci sono campi coperti o a buon mercato perchè ci sono pochi praticanti.
    Roberto, ma perchè invece di inveire contro le televisioni perché non danno il tennis in diretta e in chiaro, contro i giornalisti sportivi che danno poco spazio al tennis, contro la società cattiva che si dedica ad altri sport, contro i cattivi capitalisti che decidono di convertire i campi da tennis in campi di calcetto, non si fa una seria autocritica sul nostro gioco e non si fanno proposte reali per aumentare il numero di praticanti?
    E’ sempre colpa degli altri, Roberto, di noi e del nostro gioco no, mai?

    Per quanto riguarda “I ragazzini delle Sat e delle scuole di agonistica, che entrano in campo più tardi, affrontano invece freddo ed umidità, dopo le 4 del pomeriggio, tra palle imbevute di terra rossa e maestri coperti e intabarrati come gli alpini a Nikolajevka”, ieri, per 5 minuti, sono andato a vedere Perticata-Bonascola under 12 di calcio, perchè c’era mio nipote in campo.
    C’erano, qua, 7 gradi e pioveva a dirotto.
    Dovevi vedere come questi bambini giocavano.

    Non è colpa della pioggia, Roberto…

  25. anto scrive:

    Spesso molti se lo dimenticano, ma le sorellone Williams hanno sempre giocato sui campi pubblici del ghetto di colore dove sono cresciute…hanno saltato a piè pari tutti i tornei giovanili…..e guardate dove sono arrivate….e alura chi ha ragione………….

  26. francesco scrive:

    Concordo a pieno con quanto dice l’ottimo Roberto.il problema dei campi coperti è comune.
    Anche noi che siamo una grossa realtà (Circolo tennis Palermo http://www.circolotennis.palermo.it/news.html) pur avendo una bella struttura,una buona scuola ,testimoniata quest’anno dal primo posto nella classifica del trofeo Fit under ,che considera i irisultati di tutte le categorie under ,abbiamo la bellezza di 15 campi in terra e nessuno coperto..
    Paradossalmente poi quando si sono dovuti risistemare i 2 campi in cemento che avevamo, per volere dell’assemblea dei soci,sono stati incredibilmente trasformati in campi in terra.
    La copertura poi pare un problema insormontabile per vincoli ambientalistici….
    Alcuni di noi si stanno battendo, finora inutilmente per avere almeno 2 campi veloci e coperti..

  27. Calda46 scrive:

    concordo con te..

  28. Avec Double Cordage scrive:

    Caspita Roberto, cosi sei ancora più forte! Super diretto e senza alcun filtro. Mitico, va detto

  29. francesco 2 scrive:

    Quello dei campi coperti è un grave problema. E’ inutile nascondersi dietro a un dito ed è ridicolo paragonare il tennis al calcio dove la pioggia e il freddo di norma non arreca disturbo al gioco
    Come può un maestro spiegare l’esecuzione di un colpo all’allievo mentre questo che l’osserva è esposto al vento gelido e trema?Altro che videoanalisi, hand filing, circuiti e robe varie.
    Come può nascere un campione in Italia dove strutture idonee come quella di palazzolo si contano sulle dita di una mano?
    Naturalmente se ci sono da costruire parcheggi su cui speculare i soldi si trovano sempre e i suv se ne stanno al calduccio la notte. Per far giocare i ragazzi invece i campi coperti non si fanno perchè non gliene frega niente a nessuno. Poi ci stupiamo se siamo un paese in declino.
    Scusate lo sfogo.

  30. costa azzurra scrive:

    bisognerebbe seguire l’esempio di

    VALETTA CAMBIASO con Caperchi e Polidori
    ACCADEMIA VAVASSORI con Vavassori Pezzi e altri
    ACCADEMIA SARTORI con Sartori moglie e collaboratori

    questi sono esempi da seguire

    è tutta gente che sta tirando su accademie dal nulla , solo per il futuro dei tennisti italiani , io dico grazie a questa gente coraggiosa e spero che gli sponsor arrivino a loro e diano loro la possibilità di seguire questo progetto

    spero inoltre che ci siano più presidenti di circoli “illuminati” che sacrifichino un po’ le esigenze dei soci e creino un po’ più di spazio per i ragazzi giovani agonisti

    qualcosa c’è già , bisognerebbe fare pubblicità a questi buoni esempi

    dite anche voi chi nella vostra regione sta facendo qualcosa di buono e indirizzate lì i vostri amici

    già potrebbe essere qualcosa

  31. costa azzurra scrive:

    per heraimo e anche per Dino

    va bene confrontarsi con gli italiani … i tornei TE in Italia sono veramente tutti belli da fare e sono più vicini di quelli all’estero … ma c’è il problema che se non hai ancora classifica puoi restare fuori e non riuscire a giocare

    quindi
    1. iscriversi subito a tutti i tornei TE in italia compilando l’apposito modulo che si trova su http://www.federtennis.it e spedirlo via fax

    2. farsi dare il nulla osta della federazione per i tornei all’estero : basta essere in regola con la tessera FIT

    3. tenere d’occhio e abituarsi ad andare sul sito http://www.tenniseurope.org
    guardare i tornei soprattutto se sono da 64 o da 32 ( più facile entrare in uno da 64 ovviamente)

    4. attenzione alle scadenze per le iscrizioni : entry dead line
    4b. compilare entry form e spedirlo via fax allegando nulla osta della federazione

    5. attenzione alle scadenze per i ritiri : withdrawals

    6. attenzione all’orario del sign in

    7. portare sempre un documento di identità valido del giocatore

    8. ricordarsi di riprendere il documento dopo il sign in …

    9. giocare rispettando le regole e con buona educazione

    10. genitori … si può dire “bravo , forza, alè” non si può intervenire sulle palline dentro o fuori non si può arbitrare … lasciate fare ai propri figli… impareranno presto …semmai andate a chiamare il giudice o referee se vostro figlio lo chiede…

    ogni vittoria ed ogni sconfitta sono piccoli passi verso qualcosa …
    l’importante è che si migliori sempre anche se la curva fatica a salire l’importante è che salga …in maniera costante e che vostro figlio ami questo sport

    siate vigili ma non assillanti

    poi si possono fare anche tornei open o di categoria italiana , è importante non trascurare l’aspetto classifica nazionale , poichè quando non si ha ranking europeo vale la classifica italiana nell’entry list

    tutti i tornei sono da giocare … i regionali … le qualificazioni ai campionati italiani di categoria ecc..

    se poi hai la fortuna di avere nella regione i tornei RODEO meglio ancora …
    tutto va bene fatto con un po’ di intelligenza

    non iscrivetevi ad esempio a due o tre tornei diversi come ho visto fare da molta gente … quello è sbagliato secondo me…

    non vediamo mai Federer Nadal Williams o chi altri giocare due tornei contemporaneamente ….

  32. Edipo scrive:

    @diego1
    non ho avuto modo di leggere altri tuoi post, per cui quello che hai scritto poco fa non posso ben decifrarlo.
    Mi spieghi cosa intendi quando dici che se non vinci prima non vinci neanche dopo?
    Quali sono i presupposti?
    Te lo chiedo perchè, fatti salvi alcuni presupposti fondamentali, sono d’accordo con te.
    Io sono però uno di quelli che spende soldi per una figlia che, a parte qualche torneo ed essere state tra le prime otto in regione altro non ha fatto.
    Non perchè sia pazzo, ma soltanto perchè ho delle ragioni plausibili.

  33. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax

    Vede che sente sempre una morbosa necessità di eccitarmi e farmi partire in quarta? A questa sua richiesta: “ed ora chissà cosa ne penserà giorgionso del fatto che una rinomata, collaudata e preparata accademia dia corda ad un pazzo reazionario e incompetente genitore?” che vuole che
    il giorgionso di turno che le risponda? Solo che Vav(v)assori, ancora una volta e senza colpo f(i)erire, ha preso come si suol dire “due piccioni con una fava” trovando, nel contempo una soluzione indolore per togliersela dalle p…e, e facendo si che questa soluzione dia anche ritorni economici apprezzabili alle casse dell’Accademia ! Che furbacchione! Chi meglio del “maialino tutto d’oro” (non l’ho potuta chiamare “gallina dalle uova d’oro”, perché lei è maschio; il gallo le uova non le fa; pollo mi sembrava irriguardoso, mentre il maialino è il simbolo dell’opulenza ed, in questo caso, lo vedo calzare a pennello) poteva illuminare dei genitori su come spendere ancora più soldi all’interno dell’Accademia (chiaramente sempre attraverso un servizio di qualità, riconosciuto da tutti). Ed allora via! Le ha dato un incarico di p.r. (attenzione, non è una pernacchia e tantomeno una brutta parola) e non se ne parla più (chiaramente di cose tecniche). Mi è giunta voce che, nello stesso modo, anche qualcun altro, molto vicino a lei, è orientato a fare (non so nello specifico che cosa; ma ritengo, ad affidarle qualche altro incarico, che lei, vista la riconosciuta indole politica, come al solito, ingenuamente, accetterà a volo, con buona pace dell’affidatario)! Pensaci Giacomino, pensaci! A proposito, se il corso è gratuito, potrei parteciparvi anch’io visto che il mio piccolo Alfonsino junior (sì quello di otto anni), oltre alla scherma, al canottaggio, alla vela, all’equitazione, al mini-volley, al ping-pong, all’ippica (questa volta sì che le chiederò qualche consiglio!), al paddle ed al beach-tennis ha espresso il desiderio, sapendo che sto in contatto con un luminare in questo campo, di provare anche con il tennis. Immagini la mia gioia! Io, che sono stato una pippa in ogni sport potrò un giorno (è meglio forse aggiungere sottovoce un timido “forse potrò”, tanto sottovoce non lo sente nessuno, almeno lo spero!), avere un figlio campionissimo di tennis! Per dire la verità e non me ne vergogno, non è proprio così. Perché, caro sig. Madmax , deve sapere (così mi apprezzerà di più) che nel mio palmares posso annoverare l’eccezionale performance di quando mi sono classificato tra i primi 10 (il posto preciso non l’ho mai saputo!) nel campionato mondiale di yò-yò che si è tenuto ad Abbiategrasso. E di questo ne vado fiero anche se non posso dire , come non ho detto, che il yò-yò è uno sport. Tant’è che, a suo tempo, nessun giornale ne ha parlato; né tantomeno ho trovato più traccia di quel campionato. Ma le confesso, che quel mondo, quello dello yò-yò, era un brutto ambiente e frequentato da brutta gente! Non le nascondo, che mi ha segnato per tutta la vita, e tuttora ancora mi sorprendo ad attaccare per non essere attaccato, ma in fondo in fondo, le giuro, sono un brav’uomo! Segue

    E per la serie: che cosa bisogna inventarsi per far “capire” il proprio concetto, andrà in onda nei prossimi post la parabola (sempre attinente al tennis giovanile) dal titolo “Dalla lettera di Alfonsino junior, piccolo grande saggio, ad Alfonso”

  34. alfonso scrive:

    @ sig. Madmax

    “Dalla lettera di Alfonsino junior, piccolo grande saggio, ad Alfonso” (prima parte: il progetto)

    Comunque, per farla breve, ero strafelice per la notizia, ma nello stesso tempo, però, ho voluto mettere le mani avanti! Gli ho detto, testuali parole,: “Alfonsino junior, bello di papà, non so se sei portato per il tennis. Attualmente non è che sei un gigante per l’età che hai, perché hai preso dalla mammà (poverina, è alta metri 1 e 40 cm.. Ma come ho fatto a sposarla?), e sei anche cicciottello perché hai preso da papà, ma ti confesso che, pure se lo avessi mai chiesto, lo avevo già deciso e programmato io per te: faremo di tutto, e di più, per coronare il sogno di papà che poi, forse è anche quello di mammà. Tu vorresti solo giocare per divertimento, ma io ti farò divertire a modo mio, e, anche se oggi non puoi capire se questo è anche il tuo sogno, me lo dirai domani quando sarai più grande e se ti troverai della stessa opinione me ne sarai grato, altrimenti mi manderai a quel paese (sperando che solo a questo si limiti la reazione! ). Ho programmato già tutto io! Ho scelto la migliore Accademia (sicuramente la Vav(v)vassori); mi affiderò (sarebbe stato più giusto, forse dirgli “ti affiderò”, ma mi è venuto spontaneo dire così!) al miglior preparatore fisico (sicuramente Catizzone, anche se ci vorrà uno sforzo economico enorme in quanto il mio amico sig. Madmax, che lo conosce bene anzi, anche di lui oltre che di Vav(v)a, è il portavoce ufficiale, ha scritto su un blog che si fa pagare molto profumatamente); provvederò (idem come sopra) giornalmente a sedute di video-analisi (con i migliori esperti in questo campo); ho trovato e ci faremo seguire (in questo caso ho detto bene perché servirà a d ambedue; lo so forse sarebbe stato più giusto dire che servirà di più a me, e non nascondo che ne sono convinto, ma non lo voglio ammettere!) da subito dal miglior psicologo (sono in contatto con quello che segue i giocatori del Barcellona e del Real Madrid, il quale ha accettato di lasciare le due squadre per seguire solo noi, compresa mammà). Per il medico personale, il fisioterapista, il posturologo, per lo sparring-partner e per altri professionisti che potrebbero essere utili alla mia (nostra?) causa ho dei contatti, ma devo valutare bene le loro competenze, non posso sbagliare! Con questa gente tu lavorerai giornalmente per minimo 14/16 ore, compreso Natale, Pasqua e tutte le feste comandate (in poche parole per tutti i 365 giorni), ed io gli romperò le scatole, questo te lo posso promettere e giurare fin d’adesso, per 24 ore su 24, tutti i giorni e per tutto l’anno. Come vedi, son riuscito ad ottimizzare anche i nostri compiti (d’altro canto oggi è facile fare questo, succede giornalmente che gli altri lavorano e chi programma deve vedere come rompere i così detti agli altri!). Che ne pensi, Alfonsino junior, del mio progetto? E’ chiaro che non ti ho spiegato il tutto nei dettagli, ma un’ultima cosa, per onestà intellettiva, però, ti voglio confessare. Pensa cosa sono pronto a fare pur di vederti tra qualche anno tra i primi non dico 10 (come spera un mio amico per la figlia) e neppure tra i primi 50 ma tra i primi 100! Sono addirittura disposto a rinunciare ad avere a che fare con certa gente mangiapane a tradimento come Giorgio Giorgio, che è un dirigente Fit e che per vergogna si nasconde dietro un nick-name, ed anche a dichiarare e gridare fin d’adesso a squarciagola di non VOLER MAI AVERE A CHE FARE CON LA FIT, e bada bene, sarò molto rigido nel rispettare questo concetto e sappi fin d’adesso che nè tu, e tantomeno qualcun altro, riuscirà mai a farmi cambiare idea (almeno credo, perché, conoscendomi bene, c’è la possibilità, neppure tanto remota, di farlo di mia iniziativa e senza pensarci due volte sopra; siamo sotto il cielo, e tutto può succedere, specialmente per i tempi che corrono e poi, se si tratta del proprio figlio, tutto è perdonato e perdonabile!)“ . Tutto questo, sig. Madmax, ho detto ad Alfonsino junior e so che lei essendo padre capirà ed approverà il mio dire.

  35. alfonso scrive:

    @ sig. Madmax

    “Dalla lettera di Alfonsino junior, piccolo grande saggio, ad Alfonso” (seconda parte: la risposta di Alfonsino junior)

    Ma quello che mi ha sconvolto, mi creda, è stata la sua risposta! Non a caso, Alfonsino junior che, come le ho detto, ha solo 8 anni a scuola, per la sua assennatezza, lo chiamano “nu’ quarticello d’ommo” (un quarto di uomo)! Così mi ha risposto quel piccolo grande saggio: “Voi adulti siete sempre i soliti egoisti e pensate solo a voi stessi; ed anche tu sei come tutti gli altri! Io mi volevo solo divertire perché il tennis mi piace e tu me lo vuoi far diventare un lavoro. Ma pur di farti contento sono disposto pure ad assecondarti. Rinuncio agli amici, alla nutella, alle feste e mi sacrifico nel lavoro giornaliero che mi hai programmato, anche perché mi hai sempre giustamente insegnato che nella vita bisogna lavorare sodo perché nessuno ti regala niente. Ed è vero! Perchè già lo vivo a scuola. Ma fammi una cortesia, non parlare più di top 10, 50, 100 e neppure 200! Lavoriamo (quant’è bravo! Cuore di papà, mi coinvolge!) seriamente con i professionisti che tu mi hai indicato, perché mi sembrano i migliori sulla piazza, secondo un programma serio ed alla fine vediamo dove arriveremo. Prima, alla partenza di ogni progetto, non lo può sapere nessuno! Bisogna certamente crederci fermamente e far sì che i presupposti per arrivare lontano ci siano tutti e siano quelli giusti come lo sono quelli che mi hai prima elencato. I professionisti sono validi; io, almeno per adesso, ho voglia di sacrificarmi nel lavoro e se sono rose fioriranno, ma se ciò non dovesse accadere non è certo una sconfitta o un crack finanziario, mica tu lo avevi inteso come investimento economico! Nemmeno questi validi professionisti, caro paparino, dammi retta, ti potranno mai garantire alcunché, perché le difficoltà e le incognite che si trovano durante un percorso, qualunque sia il campo d’azione, e specialmente nel tennis, sono giornalmente dietro l’angolo, sono varie e veramente tante. Se non mi credi, chiedilo a loro che ne pensano! E poi se hai la palla di vetro per vedere il futuro, perché perdi tempo ed invece non vedi in anteprima, in ogni estrazione del Superenalotto, i numeri vincenti in modo che con tutti quei miliardi ti puoi comprare Federer, Nadal, la Henin (così la facciamo tornare a giocare!) e chi vuoi tu, ed in quel caso sì che avresti tutto il diritto di ammorbarli (in tal caso, però, ho pensato tra me e me, dovrei stare attento a zio Tony perché so che quando gli rompono continuamente le scatole non risolve la cosa sicuramente come ha fatto il buon Vav(v)assori con il sig. Madmax, affidandogli semplicemente il famoso incarico, ma gioca a far male!) e mi faresti vivere in pace la mia vita di bambino?”.

  36. alfonso scrive:

    @ sig. Madmax

    “Dalla lettera di Alfonsino junior, piccolo grande saggio, ad Alfonso” (terza parte: le conclusioni)

    Mi creda, sig. Madmax, sono rimasto senza parole quando Alfonsino junior ha finito di parlare. Mi ha fatto sentire quasi in colpa per la schiettezza e la semplicità con cui mi ha esposto la cosa. In definitiva, ancora non ho capito bene il perché io ci sia rimasto così male. Infatti, pensandoci bene, non è che mi ha detto che il mio progetto era sbagliato, anzi il contrario; ma mi ha voluto mettere sul chi va là su alcune problematiche che si potrebbero trovare in futuro. Se non ricordo male, tempo fa, anche un altro scriba (come dice qualcuno) ha cercato di parlare come Alfonsino, senza voler offendere nessuno e senza aver detto mai che il figlio di chicchessia, come al contrario và ripetendo ad ogni occasione qualcuno, avrebbe smesso in futuro di giocare a tennis. Spiegava in più occasioni, ed era sempre frainteso (volutamente?), che aveva vissuto in prima persona esperienze di quel tipo, ma non che necessariamente doveva succedere con i figli di chi leggeva i suoi post. Mi ricordo che quel “giorgionso” dell’epoca aveva dato qualche dritta su regolamenti e su quant’altro, rendendosi utile alla causa. Cosa che potrebbe, forse, continuare a fare ancora su argomenti in cui tanti si barcamenano su questo blog senza mai riuscire a dare risposte certe e definitive. Certamente, lo farebbe non su cose tecniche, anche se penso che abbia tali competenze, anzi per meglio dire, le ha di sicuro, visto l’incarico che ricopre in Fit (lo so, in Fit sono tutti incompetenti!), ma non è nel suo carattere ostentarle, perché, da quello che ho capito, secondo il suo modo di vedere le “certezze” su questi argomenti devono essere date solo da veri tecnici. Conoscendolo bene, penso comunque, che non abbia più voglia di farlo, e fa bene! L’ho provato io stesso sulla mia pelle! Avevo anticipato che avevo notizie fresche sulle Accademie (Costa Azzurra chiedeva notizie in generale sulle Accademie) e che le avrei riportate ad inizio di settimana e che cosa mi si risponde: che tutto quello che fa la Fit è fuori tempo massimo (Andrew) e che sicuramente sono cose già proposte su questo blog da diversi anni (questo è lei, caro lo “avevo detto”, sig .Madmax. Stavolta di chi sarebbe stato il portavoce?). A questo punto, bando alle ciance ed arriviamo alle conclusioni. Come mi ha chiesto Alfonsino junior, prego, se c’è qualche tecnico di quelli di cui si parla sempre in questa rubrica, di intervenire e di dire come la pensa sulle affermazioni del mio piccolo grande figlio. Spero che ciò avvenga e così potremo sentire il parere autorevole di qualche vero addetto ai lavori, visto che attualmente tutti i tecnici che hanno scritto su questo blog, per paura del confronto con qualche portavoce, sono scomparsi e siamo rimasti solo amici che abbiamo chi più chi meno solo una superficiale infarinatura su argomenti prettamente tecnici (qualcuno mi dirà “ma parla per te”, ma questa, piaccia o no, e la pura e sacrosanta verità. Si ricorda, dott. Grazia, lei che è anche un grande musicologo la canzone che cantavano “I Surf” e Tony Renis ? ). Spero che intervenga qualcuno, anche perché così farò ritornare qualche nome autorevole e questo renderà felice il dott. Grazia. Dopodichè, sentito il parere autorevole, con animo tranquillo e sereno, deciderò se iscrivermi al suo corso, caro sig. Madmax, sempreché verranno accettati anche genitori incompetenti. In caso contrario, sig. Madmax, non potendo interloquire da vicino con lei, quando riterrà opportuno tirare in ballo il “giorgioso” di turno, si ricordi che sono sempre a sua disposizione, perché lei è il mio unico “stimolatore letterario” (o se lo ritiene più corretto Muso letterario. In questo caso, non si preoccupi perché si può dire anche al maschile, tanto né la Musa e né tantomeno il Muso fanno le uova!). A presto (se trovo un po’ di tempo adesso, le rispondo subito su un’altra sua recente affermazione!)! Solo e solamente per lei mi firmo
    il “giorgioso” Alfonso, padre di Alfonsino junior e figlio di Alfonso senior: la famiglia degli Alfonsi (ricorda alcune canzoni. Me ne vergogno, ma così è, e non ci posso fare niente)

    @ Per il moderatore
    Capisco che, anche per la lunghezza, potrà sembrare il tutto apparentemente …………. (non so come definirlo), ma ritengo, anzi per meglio dire lo spero, che potrebbe servire a qualche genitore per capire veramente come bisogna rapportarsi con certe problematiche. La prego di pubblicarlo totalmente.

  37. madmax scrive:

    diego forse mi sono spiegato male… quando parlavo dell’essere decimo in italia mi riferivo (per seguire il discorso di fulvio) agli under 10/12 dove quasi ogni settimana vince uno diverso e dove ogni mese i ragazzi fanno cambiamenti enormi.. oltretutto parli con uno che avendo sempre lavorato nello sport ben sa cosa significa stare con i piedi per terra, ma i piedi per terra li devono tenere a mio avviso solo quelli che vincono oggi e non quelli che lavorano duro per il futuro… e dire che se uno non è nei primi due o tre a 10/12 anni non ha nessuna chances ti assicuro che è una grande sciocchezza anche se poi come abbiamo sempre scritto assolutamente nel gruppo dei migliori ci devi essere (anche se le eccezioni sono possibili). detto questo ognuno poi ha le sue convinzioni e non sarò certo io a volergliele cambiare… io le mie esperienze le sto portando, con i migliori coach ho fatto in modo che tutti i genitori del blog si confrontassero dopodichè ognuno pensi ciò che più gli aggrada tanto i soldi ed i cocci sono suoi..

    comunque tempo fa riportai le statistiche sui top ten giovanili degli ultimi dieci anni e i risultati che ne sono venuti fuori sono esattamente opposti a quanto dici tu.. forse sarà meglio che vai a rileggertele..

    ed a questo punto sono io a ripetermi e ti dico tra dieci anni ne vedremo delle belle nel senso che tutte le sicurezze che molti hanno oggi si scioglieranno come neve al sole e le linee guida cambieranno totalmente, ma come al solito gli italiani ci arriveranno con i canonici dieci anni di ritardo..

    edipo come vi dicevo a parte il mercoledì ed il sabato (questa settimana anche domenica perchè mia figlia giocherà un torneo) tutti i giorni mi trovate dalle 17.30 alle 20.30… laura anche a te se ti va e soprattutto se tuo figlio ti scarrozza facci sapere….. per quanto riguarda poi il discorso di diego non solo è fondamentale sapere di che età stiamo parlando ma soprattutto è necessario sapere il percorso che un’atleta ha seguito… io ad esempio quasi due anni fa ho visto in giro giocare la figlia di sartori e giocava incredibilmente bene… quest’anno non so se avrà giocato in tutto cinque tornei (almeno in italia) perciò che classifica vuoi che abbia… con questo vogliamo dire che lei non ha chances?? non so se arriverà o meno certo è che il tutto non dipenderà assolutamente dal fatto di essere oggi la prima o la decima under 12 italiana…

  38. Gus scrive:

    Rispondo per l’ibrido:

    I migliori incordatori sconsigliano l’ibrido, proprio perchè per paradosso le case costruiscono filamenti con ricerca e fatica e mettendo insieme due corde con caratteristiche diverse gli effetti positivi potrebbero annullarsi. Lasciamo stare quindi andare vedere cosa fa Federer con un ibrido addirittura montato al contrario. Queste sono eccezioni di fenomeni che hanno un intero team alle spalle per trovare la soluzione ideale, le corde vengono usate qualche game (non ore, game). Peraltro le combinazioni ibride da provare quante sarebbero?

    Sui vari numeri di Tennis Italiano si possono trovare tutte le spiegazioni tecniche del caso. Quindi io opterei per dei buoni multifilamento come fa max o anche meno se non ci sono disponibilità economiche, facendosi aiutare nella scelta dal buon negoziante. A meno di non avere nel circolo appassionati maestri di materiali e anche aggiornati. (non è così facile).

    Per Max e la racchetta: concordo pienamente con te, ovvio che da ragazzini se c’è un racchetta che funziona bene (Pro Kennex) che li aiuta ecc.ecc.

    Io ho provato la Pro Kennex quando mi sono rovinato il gomito da solo (aggiungendo peso in testa alla racchetta). Purtroppo non mi sono trovato bene, ma questo non significa nulla.

    Volevo solo dire che anche per i materiali, che sono fondamentali, occorre provare ed ognuno di noi ha la propria sensibilità.

    Se si utilizzano i multifilamento, difficilmente si tornerà indietro. Poi quando sarete pro si sceglierà (forse) diversamente, ma saranno altre anche le necessità.

    Gus.

  39. anto scrive:

    @Alfonso….non voglio fare l’avvocao di mad Max….non ne ha bisogno…si sa difendere da solo…ma sinceramente mi sembri molto polemico ed intollerante nei suoi confronti. scusami se mi permetto di darti del tu e non del Lei….ma penso che nei blog come sulle navi si è tutti uguali. Molti possono anche non condividere il pensiero di mad Max…alcune volte mi sono trovato in disaccordo con lui, ma è innegabile che sia una persona competente e sopratutto mai banale…..cosa che aiuta in questo ginepraio che è il tennis. Ne avessimo di persone come Mad Max che sono soggetti la cui unica colpa è di avere un amore viscerale per questo sport e per la propria figlia….che male c’è se un genitore vuole vedere il proprio sangue emergere……nulla direi. Questo è uno spazio dove confrontarsi e dove spesso avvengono duelli rusticani……..va tutto bene l’importante e che si cresca sempre in qualità…….

  40. madmax scrive:

    giorgio dopo aver letto le prime venti righe del tuo primo post è chiaro che tu di me non hai proprio capito nulla, sappi solo che sei molto ma molto lontano dalla realtà…

    per quanto riguarda invece il tuo racconto a puntate sarebbe anche carino se non fosse che da una parte è troppo saggio per i miei gusti (e anche per creare un campione) e dall’altra conferma ulteriormente che proprio non ci hai preso.. detto questo hai capito male anche la frase delle proposte già scritte da anni su questo blog… ho detto solo che le proposte fatte da noi qui, ci direte che sono già anni che le avete pensate ma non è certo rivendicando meriti inesistenti (tra l’altro riguardo cose non ancora realizzate) che si acquista autorevolezza (visto che sei prodigo di consigli te ne voglio dare uno anch’io)…. detto questo io bado al sodo è poco importa quale sia il motivo l’unica verità è che queste migliorie non sono state ancora messe in pratica e questo per noi genitori è un vero problema (visto che a tuo dire vorresti essere d’aiuto)…. poi se ti disurba il discorso sui centri estivi e sulle persone di valore unanimamente riconosciuto mi dispiace è un parere che tu eventualemnte potrai anche non condividere ma permetti che gli altri non condividano il vostro e purtroppo (per voi) finchè non arriveranno risultati di alto livello internazionale la ragione è dalla nostra parte piaccia o meno…

  41. madmax scrive:

    anto ti ringrazio per l’apprezzamento, il punto è che forse non c’è tutto questo interesse che il sistema cresca qualitativamente…

    sono ormai sei anni che mi muovo quotidianamente all’interno del circo tennis (perciò non sarò un luminare ma non essendo uno sprovveduto ed al contrario essendo normo dotato intellettualmente qualcosa avrò pur capito penso..) e dovendo portare mia figlia ad ogni tipo di raduno (pia coppa delle province macroarea oltre ai tornei) è evidente che mi sia imbattuto in ogni tipo di figura tennistica, dai maestri ai giornalisti, presidenti, dirigenti, delegati provinciali etc etc). beh posso assicurarti che molti la pensano come me e che ognuno di loro ha incontrato delle problematiche e delle pressioni (anche i pro fit se avevano delle idee che riscuotevano troppo successo)… poichè però fortunatamente al contrario di altri non ho alcun interesse “politico” si può tranquillamente affermare che i miei pensieri sono assolutamente senza secondi fini e sono solo atti a poter inseguire nel miglior modo possibile il sogno. è lapalissiano che tutte le proposte fatte qui se sono utili a me lo sarebbero anche per tutti gli altri e perciò ne gioverebbe l’intera comunità. questa sarebbe la mia colpa? cosa vuoi che ti dica, allora sono colpevole..

  42. Nikolik scrive:

    Ma, Madmax, i risultati di alto livello internazione stanno arrivando!
    Dico: Francia-Italia 0-5!
    Contro la Francia, Madmax, che ha tutti quei campi coperti!
    E abbiamo giocato al coperto!
    Brava FIT!
    E complimenti alla consigliere federale uscente Flavia Pennetta, la nostra paladina!
    Viva l’Italia! Viva la FIT!

  43. andrew scrive:

    Uno dei problemi della diffusione del tennis è anche legato al rapporto pubblico-privato.

    Mi spiego con l’esempio della mia città, ossia situazione che conosco. Da noi, anche senza partire dal tennis, l’esistenza di strutture private ostacola la diffusione di alcuni sport e l’accesso dei cittadini ad essi. Per quanto riguarda il nuoto, l’esistenza di una piscina privata (di proprietà dell’ex-arbitro Agnolin) ha affossato sinora qualsiasi possibilità di avere una piscina funzionale pubblica (tipo quelle delle nazioni del terzo mondo come Germania e Francia) accessibile da tutti i cittadini senza prendere malattie.
    L’esistenza di un duopolio di circoli tennistici privati ha impedito di considerare l’opportunità di creare dei centri pubblici di accesso al tennis. Il numero di campi pubblici in una cittadina di 40.000 abitanti è di 1 (Uno) campo scoperto e accessibile con prenotazione al bar situato a 200 metri in una quartiere periferico della città.

    Lo scambio comune-privati è facilmente comprensibile:
    Comune a privati: noi vi affidiamo la gestione di questo sport al posto nostro e voi fatene un po’ quel cazzo che volete, non verremo a rompervi le balle ma voi non rompetecele, che oltretutto questo sport ci fa schifo.
    Privati a comune: non preoccupatevi, grazie dell’esclusiva e vedremo di non diffondere oltremodo questo sport che non vi sia voglia da parte delle persone di richiedere ulteriori strutture. Tanto quando abbiamo un rapporto decente soci-campi, per noi è sufficiente.

    Fine della storia

  44. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax

    madmax scrive:
    8 Febbraio 2009 alle 00:54
    .. per la cronaca anche della vida comunque mi diceva che riguardo al coach personale non si può aspettare molto ma mi diceva anche che bisogna fare molta attenzione a chi si sceglie….

    Ogni promessa è debito, e lei che viene dal mondo dell’ippica lo sa di certo, ho trovato due minuti, ed eccomi a pensare di nuovo a lei. E’ contento? Io un poco sì e un poco no, perchè certe volte non la capisco e mi fà dannare. Le spiego! E’ possibile che riesce, sempre e comunque, a “sputtanare” e “sminuire” l’immagine di professionisti seri ed affermati? Adesso anche il povero ed ignaro Della Vida! C’era bisogno di scomodare un personaggio così importante? Pensi che l’altro giorno la stessa affermazione, certamente vera ma nello stesso tempo tanto ovvia, che lei attribuisce a questa santa persona, l’ho sentita uscire dalla bocca del barbiere sotto casa mia, mentre mi tagliava i capelli. E le dirò di più, lui si è spinto anche oltre, affermando che l’ideale coach per Alfonsino junior sarebbe il maestro Piatti (poverino, lo perdoni, lui non sa la differenza tra maestro e coach) o al massimo come seconda chance Bollettieri. Mi ha addirittura ammonito che nel caso chiudessi il contratto con uno di questi dovevo pretendere di farlo allenare e seguire sia giornalmente e sia durante i tornei solo da loro in prima persona. Quindi, come vede, per cose così ovvie (lo sappiamo già che lei è giornalmente a contatto con fior fiori di personaggi) potrà rivolgersi direttamente al mio barbiere, di cui potrà tra l’altro fargli anche da portavoce (le manderò privatamente il numero di telefono. Vedrà come sarà contento di tutto ciò!). Al contrario, la invito e la prego, qualora questi illustri professionisti (Vav(v)assori, Catizzone, Della Vida, e ……) le elargiranno qualche perla di vera saggezza sia così buono di farcela condividere con lei, ma tale deve essere, veramente una perla. Allora sì che il suo compito di portavoce raggiungerebbe il massimo della professionalità! Ma mi scusi la franchezza, ho seri dubbi riguardo al fatto che questi personaggi avranno mai voglia di dirle cose importanti, non perché io ritenga che lei non sia capace di capire quello che le potrebbero dire, anzi, al contrario, perché mi rendo conto ed anche loro se ne sono resi, che uno come lei già competente di suo in campo tecnico, atletico e manageriale (e chi più ne ha più ne metta!) potrebbe diventare un eventuale loro pericoloso concorrente nei campi in cui operano, e mica sono scemi ad aiutarla a migliorarsi ed a diventarlo? Quindi, purtroppo, si rassegni a rimanere per sempre il portavoce di sole argomentazioni scontate, che ad arte, questi furbacchioni le dicono per tenerla tranquilla! A proposito, mi è giunta voce che con qualche amico già si è confidato dicendo che Obhama (sì proprio quello, ma non ci volevo credere!) le avrebbe detto non ho capito bene che cosa. Da suo amico devoto quale sono, le consiglio di non scrivere niente di tutto questo sul blog, perché qualcuno potrebbe facilmente fraintendere e pensare che voglia fare il portavoce anche del presidente. Glielo ripeto fraternamente, stia attento, là non si ha a che fare con gente disponibile come Va(v)a, Catizzone e compagnia bella, che (per convenienza?, non necessariamente economica) le permettono di andare a ruota libera. Là non si scherza, i servizi segreti e la CIA sono sempre in agguato, e io voglio vivere tranquillo e sereno nella certezza che il mio unico “stimolatore” faccia sempre il suo dovere, quello di eccitarmi, letterariamente parlando, s’intende!

  45. Diego1 scrive:

    Per Edipo
    Intendevo dire che per arrivare pro (primi 100-150)devi essere almeno ad un buon livello italiano a 14 anni ,europeo a16 e mondiale (junior) a 18 e per esserlo devi comunque vincere diverse partite a questo livello.
    E’ molto difficile che chi non vince o non faccia quarti o semifinali in queste categorie vinca poi a livello pro.

  46. Pinot scrive:

    I campi del circolo sottocasa sono comunali ed accanto al campo da calcio. Un campo (in mateco) è coperto. E uno dei pochi coperti della provincia, forse l’unico. In concessione al circolo da oltre venti anni ed il comune non molla una lira che una. Quest’inverno, particolarmente piovoso è venuto meno l’utilizzazione degli altri due campi, pure in mateco, perchè vi è cresciuto il muschio e si aspetta il sole e la tramontana. In ogni caso l’assemblea annuale del circolo ha deliberato la copertura degli altri due campi e per tale ragione si proverà ad utilizzare un finanziamento regionale (fino a 50 mila euro) e per il resto un prestito presso il Credito Sportivo. La fattibilità del progetto ora è alla prova delle cose. Vi faro sapere in seguito.

    Piccolo è bello? Così sembra. Il riconoscimento quale Circolo dell’anno 2008 della Regione sembra dimostrarlo ed anche i complimenti del Maestro Sartori, passato da questi campi nell’estate scorsa con la figlia, sono stati particolarmente apprezzati.

  47. madmax scrive:

    vai tranquillo che mi troverai sempre qui… e vedi che continui a sbagliarti e a non capire con chi hai a che fare, non sono mica io a dovere stare attento… eppoi rimani sereno che tutti sono al corrente di tutto, perchè vedi caro giorgio io sono trasparente io….

    oltretutto consideri poco queste persone se credi che abbiano paura di rivelare il loro modo di lavorare agli altri… chi fa come dici tu importante e bravo lo è molto poco, ma forse questo tu lo sai vero?

    e siamo alle solite, loro di quello che realmente si deve fare e di come si sta al mondo non ne hanno la più pallida idea… unica alternativa è la malafede, perciò scegli tu chi vuoi essere, io un’idea già me la sono fatta…

  48. Edipo scrive:

    @diego1

    questa è la parte in cui sono d’accordo con te, ma io intendevo dire un’altra cosa.
    Se l’atleta-tipo a cui ti riferisci è uno che ha cominciato a 4 anni, ha avuto le migliori scuole ed opportunità, cioè maestri e strutture, e non vince niente negli under, potrebbe essere uno che non vince neanche dopo, e dico potrebbe perchè a 14 anni potrebbe avere un fisico non sviluppato rispetto ai coetanei e quindi recuperarli più tardi.
    Per cui sono d’accordo in linea di principio, ma poi guardiamo caso per caso.
    Se invece l’atleta-tipo è quello che perlopiù ho incontrato, incontro, e sono stato personalmente, e cioè quello che ha incrociato uno dei nostri circoli, uno o più dei nostri maestri e magari ha iniziato a 10 anni, allora non sono d’accordo.
    Perchè in questo caso il talento potrebbe rendere possibile il recupero, e casi ce ne sono, ce ne sono stati e, grazie a Dio, sempre ce ne saranno.
    Spero sia questo quello di cui parliamo e dibattiamo su questo blog, perchè la situazione in cui versiamo è questa, ed per questo che cerchiamo sempre una soluzione e ce la mettiamo tutta a rendere possibili, forse, sogni, che Federazione, Circoli e Maestri, la sciagurata Trinità, hanno accuratamente distrutto.

    @alfonso

    furboni ce n’è Alfonso, ma io li ho trovati tutti nei circoli.
    In Accademia da Vavassori, per esempio, nessuno mi ha mai parlato di talento, ma di margini.
    Cioè, visto il ragazzo/a, stabilito che ci sono qualità, si cerca di stabilire che margini di miglioramento può avere, non gli interessa come è stato confezionato, potrebbe essere fortissimo al provino, ma senza margini di miglioramento o assolutamente indietro rispetto ad altri ma con grandi margini.
    Nessuno promette niente, si ragiona solo sull’evidenza.
    La differenza è questa, ed è quello che tutti dovrebbero aspettarsi in qualsiasi struttura che porta il marchio della Federazione.

    p.s. basta con madmax, anche se non lo conosco, ti prego… basta :-)

  49. Edipo scrive:

    facciamo i conti in tasca alla Federazione dal momento che : “Bambole, non c’è una lira!”
    Quanto paga un circolo per la quota associativa annua e tutte gli altri adempimenti?
    Quanti circoli ci sono?
    Moltiplichiamo.
    Quanti tornei si fanno in un anno?
    Quanto va alla Federazione?
    Moltiplichiamo.
    Quanti tesserati?
    Quanto costa?
    Moltiplichiamo.
    Quanto rendono gli Internazionali di Roma?
    Aggiungiamo.
    Quanto gli sponsor?
    Aggiungiamo.

    Totale, grosso modo, ed il gioco è fatto.
    Poi vediamo come spenderli. :-)

  50. Qualcuno scrive:

    Alfonso, ti consiglio vivamente di farti vedere da qualcuno che capisca di neuroni perchè ho l’mpressione ti sia saltata qualche sinapsi. In alternativa o o come coadiuvante un bel corso anti rosicamento (come dicono a Roma).

  51. Stefano Grazia scrive:

    Credo sia stato appena battuto un record: una 50ina di post senza neanche uno mio!!!! Bravissimi.
    Prima di rientrare nell’agone, voglio ringraziare Ubaldo che mi ha fatto avere dall’Australia, tramite Godwin Kienka,il papa’ del ragazzino nigeriano che si allena con noi due volte a settimana,un simpatico messaggio per Nicholas.
    Poi PINOT: ma ci conosciamo? Io mi son laureato nell’82 …Eravamo compagni di corso a Medicina?

  52. madmax scrive:

    e che fai stefano ti estranei dalla lotta?? mica ti farai intimidire delle volte ?

    stamattina mi sono riletto con calma i vari post di giorgio e devo dire che schiumano rabbia da tutte le parti… in questi due anni abbiamo qui discusso su tutto e ci siamo anche azzuffati verbalmente ma senza mai arrivare agli insulti personali ed alle minacce

    perciò d’ora in poi per me avrai sempre ragione a prescindere, senza la necessità di doverti leggere e soprattutto rispondere.. non trovo poi nemmeno l’utilità di spiegare agli altri chi sei, visto che con i tuoi post rendi perfettamente l’idea da solo.. chapeau

  53. Qualcuno scrive:

    Edipo, ok i margini di miglioramento, ma come si possono eventualmente stabilire questi margini? Con quali criteri ?

  54. Qualcuno scrive:

    Nikolik, evviva le ragazze della Fed Cup, ma dello slam in australia che ci dici?

  55. Stefano Grazia scrive:

    PINOT: ma dove e’ che vivi che ci trasferiamo tutti li’? In realta’ io una cosa non l’ho mai capita: perche’ le Academies siano tutte al Nord…Prendiamo le Puglie…Potrebbero essere la nostra Florida…Sicilia e Sardegna avrebbero il problema degli spostamenti, ma il clima e i costi dovrebbero davvero favorire il sorgere di Tennis o Sports Academies…

    Temo che dovro’ modificare la mia celebre (?) citazione da La Ballata del Mare Salato su IRONIA e SARCASMO per lo piu’ acido la cui differenza non sara’ piu’ la stessa che fra un rutto e un sospiro ma quella fra Nikolic e Giorgionso.
    Ti ho letto e riletto, Giorgionso, e continuo a non capire: le tue letterine sarebbero state anche un garbato esercizio letterario per lo piu’ condivisibile dai piu’ e,almeno a stretti rigori di forma, persino da Mad Max ma avrebbero dovuto essere sfrondate dal malanimo rancoroso bilioso accidioso e come dice Qualcuno un poco rosicone… Su,dai, fattene una ragione, Mad Max parla (ed e’ perfino ascoltato!) con gli Addetti ai Lavori che tu reputi bravi…tu stesso dici che quello che scrive e’ spesso corretto e condivisibile…Allora, dove sta il problema? Che e’ lui a costringere sua figlia a giocare? Ma tu che ne sai? L’hai mai visto portarla all’Academy col collare e il guinzaglio? Che io sappia, semmai sono io qui quello che spesso ha confessato di aver forzato un po’ costringendo mio figlio a giocare a tennis invece di stare 4-5 ore davanti alla TV a vedere Cartoon Network o davanti alla PlayStation … Che io sappia, Max ha sempre scritto che sua figlia e’ felicissima di andare in academy e di allenarsi e per di piu’ e’ bravissima a scuola (ehi! anche mio figlio: si fa cacciare via una volta a settimana ma venerdi’ e’ tornato a casa con l’Honour Award che viene dato alla fine del semestre agli studenti coi migliori voti (migliore media e non era inclusa l’Educazione fisica dove Nicholas avrebbe stracciato la concorrenza detenendo tutti i record di categoria nelle prove atletiche)
    Quindi, su, dai, diamoci un taglio… criticaci, ma senza malanimo e senza voler essere spiritoso a tutti i costi…aiutaci,piuttosto: se davvero sei Giorgio Giorgio o comunque un Federale, DACCI DELLE INFORMAZIONI UTILI. Se davvero, come dici, ci auguri comunque di riuscire. Perche’ altrimenti davvero sembra quasi che tu sia un altro di quelli (e ne ho conosciuti tanti, in tutti i settori della vita) che si augurano che il proprio vicino o conoscente o amico non ce la faccia, non sfondi, per non essere costretto a guardarsi allo specchio e ad sammettere il proprio fallimento. L’importante non e’ vincere, ma che non vinca il mio amico. Sapessi quanti ce ne sono, anche fra i bambini…Ma loro sono bambini, appunto.

  56. Edipo scrive:

    Se uno non ha mai lavorato dal punto di vista fisico e non è negato il margine c’è se invece ha lavorato bene e tanto ed è al suo massimo atletico il margine non c’è.
    Ovviamente, ci sono i test atletici per valutare la crescita.
    Vale lo stesso dal punto di vista tecnico, purchè ci sia facilità ad apprendere ed è facilmente verificabile, se faccio la correzione e l’atleta la mette in atto il margine c’è e vuol dire semplicemente che non ha mai lavorato su quel colpo.
    Ci sono ragazzi che pur essendo atleticamente una schifezza e tecnicamente delle pippe, hanno una visione di gioco molto sviluppata e sono in grado di impegnare avversari ben più avanti di loro, sono indietro solo perchè non hanno avuto la possibilità di lavorare.
    In questo caso c’è un talento che impropriamente potremmo definire tattico e vale la pena di stabilire il margine atletico e tecnico.
    Lo stesso vale per uno che ha un talento tecnico e non ha mai lavorato dal punto di vista tattico od atletico e viceversa.
    Ovviamente partiamo dal presupposto che un talento ci sia, altrimenti ci si poteva ammazzare anche in utero e non si cavava un ragno dal buco.
    E’ altresì chiaro che basta anche quasi uno solo di questi talenti per diventare un pro, come ampiamente dimostrato da diversi giocatori qualcuno anche n.1, nel tempo.

  57. Stefano Grazia scrive:

    No,max, non mi estranio dalla lotta ma semplicemente col Personal Coach nel week end non ho tempo nemmeno per sedermi al computer: a parte che Venerdi’ Nicholas ha compiuto 12 anni e no, niente birthday party(per via del coach: la recuperemo eventualmente a marzo) ma un bell’allenamento con litigata e cacciata dal campo (poi vi spiego) e poi cena al ristorante indiano e sabato e domenica solita abbuffata fra allenamento atletico e tecnico, match play con locals e col coach e in mezzo anche 4 ore al mare…In piu’ anche qualche impegno di lavoro e soprattutto una massa di decisioni da prendere… Devo dire che a parte le solite intemperanze (ma stiamo migliorando anche li’) ci sono stati dei progressi visibili ad occhio nudo, non so se solo per l’effetto coach o perche’ in contemporanea abbiamo avuto l’assorbimento delle due settimane in US a dicembre dopo il ritorno alla forma dopo la sosta invernale sugli sci o anche perche’ in questo momento siamo in grado di vederlo giocare DAL DI FUORI. Insomma, siamo molto soddisfatti. Ieri ha fatto un set col coach e abbiamo “visto cose che voi umani …” Il Coach in realta’ non si sbilancia e non lascia tradire grandi emozioni (fedele alla linea di Antonio russo che a Dicembre disse a mia moglie: non sono cose che si dovrebbero mai dire ai genitori, ma ha un gran bel braccio, un gran bel braccio…)e mi e’ sembrato impressionato davvero solo dalle sue capacita’ motorie e di recupero (visto che nei vari circuit training con balzi, slalom e sprints Nicky non ha rivali) e quindi non capisco se fa parte di una filosofia peraltro corretta o se davvero lui ha a che fare con decine di U12 tutti piu’ forti o se lo considera alla stregua di un giocatore da costruire e non fa comparazioni. Io,nonostante il rapporto simile alla parentela che c’e’ fra noi, su questo non intervengo e aspetto la fine del periodo per chiedergli francamente cosa ne pensa. Purtroppo gli altri U12 italiani forti non li ho mai visti giocare, a parte GG Neri a Bologna, che comunque non vedo da luglio. Posso pero’ dire che sono contento del lavoro che stiamo facendo e sono preoccupato perche’ fra un mese ritornera’ nelle nostre sole mani. Ma di questo vi parlero’ un’altra volta.

  58. nicoxia scrive:

    Alfonso mi sono stufato dei consigli di MAX troppo precisi,dettagliati e futuristici me ne dai per favore qualcuno tu.

  59. madmax scrive:

    edipo apetta un momento…

    come qui abbiamo già visto scritto e dimostrato (nel senso che ce l’hanno spiegato tutte le figure più illustri tennisticamente parlando al di qua ed al di la dell’oceano), se uno non ha mai lavorato ha si ovvi margini di miglioramento ma limitati ai suoi difetti ormai radicati.. nel senso che come ormai sappiamo alcune delle più importanti capacità motorie indispensabili al tennista, se non sono state sviluppate entro i dodici anni poi non è più possibile svilupparle o per essere precisi ci si deve lavorare il doppio a costo di doppia fatica e con la metà dei risultati togliendo oltretutto tempo prezioso ad altri indispensabili miglioramenti.. stessa situazione per quanto riguarda le correzioni tecniche.. se sono cambiamenti importanti sono necessari tempi molto lunghi anche perchè un fatto è eseguire dal cesto altro è metterli in pratica durante i match fermo restando che più un bambino cresce e più avrà difficoltà ad operare qualsiasi tipo di variazioni (l’età migliore per le capacità di apprendimento è dai 12 ai 14 anni).. ed anche il fatto che alcuni ragazzi abbiano curato molto l’aspetto tattico o comunque abbiano sopperito alle mancanze tecniche e fisiche con lo sviluppo di tecniche personali non è per nulla un vantaggio perchè ad un certo punto quando la palla viaggerà come succede a livello pro i rattoppi non bastano più.. tant’è che uno dei problemi dei maestri è proprio quello di abituare i ragazzi a effettuare sempre e comunque il colpo che è da giocare e non quello che oggi ti da il punto senza rischi perchè domani questo non sarà più sufficiente.. come già scritto alcuni post fa l’interesse da parte dei vari top coach (piatti sartori vavassori) a crearsi un proprio vivaio dipende proprio dal fatto di voler avere ragazzi non difettati e già abituati al lavoro…

  60. Qualcuno scrive:

    In un non tanto velato accenno di polemica con Stefano, ho deciso nel blog di chiamarmi qualcuno e non più mauro.
    Questo perchè:
    Stefano dice nell’introduzione:
    “Kill Bill in uno dei suoi rari ma sempre lucidi interventi rispondeva cosi’ a chi si lamentava del fatto che la Nike invece di dare soldi li richiedesse ai Circoli interessati a organizzare un torneo sotto il loro nome: “il problema non è il nike tour , il problema è che non esiste un circuito nazionale della federazione” E prendendo la palla al balzo Atti suggeriva quello che al viandante occasionale che si trovasse a passare per caso poteva sembrare un classico Uovo di Colombo: “Invece di tanti raduni non si potrebbe creare un circuito FIT Nazionale”

    In pratica dopo due anni di blog , alcune centinaia di post scritti, partecipazione al raduno di Roma (uno dei 6 e mezzo), non vengo neppure chiamato per nome. Sarà puerile, ma a quel post ci tenevo avendolo scritto ben quattro volte e avendo avuto risposta solo al quarto da Kill ed Atti.

  61. madmax scrive:

    mauro in realtà ti ho risposto anch’io, il punto è che nella realtà come può accadere una cosa del genere non è ben chiaro… posso dirti che ne ho anche parlato sia con renato che con un delegato provinciale, entrambi hanno rilevato l’anomalia ma nessuno ne sa esattamente il perchè…. nel parlarne l’unica supposizione che è stata fatta è quella per cui uno sponsor così importante attira i ragazzi.. posso anche dirti che qualcosa potrebbe cambiare a breve visto che già sono molti i circoli che non vogliono più pagare cifre così elevate (ca 4.000 euro per il nike e 2.500 per il topolino dove da quest’anno c’è anche l’obbligo delle coppe a carico del circolo stesso). sia anel bresciano che nel bergamasco i nike sono già spariti e per quanto riguarda il topolino potrebbe essere l’ultimo anno.. in compenso è aumentato (anche nel varesotto da quest’anno) il numero dei tornei nel week end e forse sarà il mercato stesso ad aiutarci in questa nostra crociata, nonostante i mugugni che arrivano da milano e roma.. come sempre alla fine è sempre e solo una questione di soldi..

  62. Stefano Grazia scrive:

    Qualcuno ma non Qualunque!… Mauro, mi cospargo il capo di cenere (ammazza, se sono permalosi i sardi!) NO, SCHERZI A PARTE: ti chiedo scusa se ti ho trascurato, proprio tu che sei-in effetti con Atti e con Kill Bill-una delle colonne portanti e saggie di questo blog, perche’ ci siete sempre quando la patria chiama e preferite la sobrieta’ all’appariscenza. Quindi ancora ti chiedo scusa se non ti ho citato e bene hai fatto a ricordarmelo…Cio’ detto, Qualcuno e’ un bellissimo nickname…Il mio nome e’ Qualcuno…fa tanto Saggio della Montagna…

  63. madmax scrive:

    stefano ma tanto per sapere… negli states ad esempio sai come funziona questa cosa? sai cioè se anche lì i vari tornei giocati da nicky hanno il nome dello sponsor ed è il circolo che paga per averlo?

  64. Diego1 scrive:

    Edipo scrive :

    “Se invece l’atleta-tipo è quello che perlopiù ho incontrato, incontro, e sono stato personalmente, e cioè quello che ha incrociato uno dei nostri circoli, uno o più dei nostri maestri e magari ha iniziato a 10 anni, allora non sono d’accordo.
    Perchè in questo caso il talento potrebbe rendere possibile il recupero, e casi ce ne sono, ce ne sono stati e, grazie a Dio, sempre ce ne saranno.”

    Nel tennis moderno non credo abbia molte chance di arrivare pro chi inizia a giocare a 10 anni . Alcuni anni fa forse.
    Per i fenomeni tutto e’ possibile ma come diceva qualcuno quelli li manda solo il padreterno.
    Tutti hanno margini di miglioramento . Bisogna vedere fin dove questi possono farti arrivare , un buon quarta , un terza o un seconda categoria . Ma farti arrivare nei primi 100 la vedo molto dura.
    E’ molto importante essere bravi in allenamento ma la partita come dicono in molti e’ un altro sport.
    Detto questo vi faccio un gran bocca al lupo per i vostri figli.

  65. NIPA scrive:

    @ Max…..ma lasciali bollire nel loro brodo…per quanto possa testimoniare a favore di questà comunità (ed a favore di Max), nel mio piccolo fare quotidiano (nel senso tennistico-organizzativo) oltre al mio buon senso, mi appoggio sempre al tuo “VIL (per gli altri) PENSIERO”, per prendere le MIE decisioni! anche se all’inizio dubitavo della tua logica (e lo sai!!), oggi con l’esperienza che ho maturato sul campo (e son passati 3 anni) posso ben dire che HAI RAGIONE!!!! E anche grazie a te ( e Voi vecchi tutti) per adesso i piccolissimi risultati mia figlia li ha raggiunti…..eppoi mi servi (sono anche agoista per natura…) per confortare il sottoscritto……

    Per quanto attiene le ASD in luogo dei circoli, vi dico che nella piccola realtà in cui mia figlia si allena (ASD) la organizzazione funzione poichè chi decide sulla spartizione delle ore è il PROPRIETARIO…e quindi, per sua decisione, gli agonisti (a tutti i livelli) hanno la precedenza.
    Inoltre, con la recente copertura di un campo in terra rossa, al contrario di quello che afferma NIKOLIC, il campo stesso è stato preso letteralmente di assalto e credetemi è sempre affittato. Molto felici i tanti ragazzi della scuola (giocare a tennis mentre piove è per loro il massimo), ed ovviamente mia figlia ,che per dare modo ai molteplici “patiti” di giocare nei sabati pomeriggi e nella domeniche piovose scorse, si è allenata dalle 13 alle 15.

    Una domanda Max: ma i tornei rodeo del week end sono utili?? Mi riferisco in particolare alla durata dei set: in 20 minuti puoi finire e quindi non ci si allena sulla durata (in termini fisici e mentali) e soprattutto se perdi i primi tre games in pratica hai già perso il set. Quindi SONO UTILI??

    @ QUALCUNO….cavolo! mi hai preso in contropiede, ti stavo leggendo come una new entry!!!!

  66. laura scrive:

    @Alfonso
    quanto è brutta l’invidia!un consiglio
    p iù a te che ad ALfonso junior che mi sembra meno rancoroso e decisamente più sereno; prova a pensare che noi tutti genitori di tennisti in erba ed eventualmente futuri campioni(non lo sappiamo noi che perlomeno li conosciamo figurati tu!) che scriviamo qua lo faccamo non per vanità ma per i nostri figli che quando sarà potranno sempre abbandonare l’attività intrappresa e mandarci a quel paese.Loro avranno tutto il diritto per farlo tu no!

  67. alfonso scrive:

    @ Edipo
    Mi dispiace, ma sono costretto, mio malgrado, a farle notare come la seguente sua affermazione sia priva di un minimo di fondamento. Lei dice:

    @alfonso
    Guardi quel sant’uomo di Giorgio Giorgio che cosa aveva postato precedentemente sull’argomento “margini di miglioramento”!

    giorgio scrive:
    15 Novembre 2008 alle 18:29
    …… fino ad una certa età bisogna prendere in considerazione anche altri aspetti per poter formulare sia dei giudizi tecnici e sia quelli circa le reali possibilità di arrivo di un giocatore in erba (anche se credo che non sia determinante per un eventuale futuro da professionista l’essere forte già da bambino, sicuramente, se lo si è, è meglio, ma significa niente e sia impossibile già da piccolo prevedere dove possa arrivare). Il bravo ed onesto tecnico deve riuscire a conoscere ed a capire quali sono i “margini di miglioramento” del proprio allievo (non ricordo se ne abbiamo mai parlato, ma sono importantissimi, e guai a non averne più perché, in tal caso, è meglio chiudere il libro) perchè attraverso questi riesce di volta in volta ad aggiustare il tiro e potrà, con il passare del tempo e del lavoro, essere sempre sincero con il genitore circa le effettive possibilità future del figlio. Bisogna affidarsi a tecnici seri, ed io aggiungo, tecnici che cadenzano in modo giusto il lavoro da svolgere e insieme a tutto lo staff, compreso il genitore, sappiano tracciare gli obiettivi da raggiungere senza prefissare “false mete” (tante volte per far vedere che stanno lavorando bene portano un ragazzo in un torneo tecnicamente non a livello per far vincere il proprio allievo e dare il contentino al genitore).

    Come vede anche l’ultima ruota del carro della Fit (e per di più, digiuno di cose tecniche, come lui stesso ammette sempre) la smentisce, perché aveva dimostrato di conoscere una problematica importante sì, ma nello stesso tempo tanto ovvia! Per di più si trova d’accordo sia con il dott. Grazia circa l’importanza del coinvolgimento e della presenza del genitore nello staff e sia con il sig. Madmax circa il fatto che non necessariamente si debba essere forti da piccoli per essere sicuri di diventare professionisti da grandi! Mi consenta! Non so con chi lei si confronta giornalmente, ma mi permetta di dirle che queste, nel 2009, sono cose da tutti risapute e di cui non vale la pena neppure perdere tempo a parlarne. Al contrario, invito anche lei, sia a nome mio personale, e se mi permette, anche a nome di Vav(v)assori, di non mettere in mezzo l’immagine di professionisti seri portandoli come esempio per aver detto o fatto cose così terra terra! Non si accorge che, facendo cosi, invece di magnificare il lavoro di una tra le Accademie più serie, se non la più seria e qualificata in Italia, ne arreca solo un danno? Se la (inteso come lei) legge un genitore indeciso su a chi affidare il proprio figliolo, ci penserà sicuramente mille volte prima di decidere se sia il caso di orientarsi verso quest’Accademia, e non è detto nemmeno che sicuramente lo faccia, ritenendo giustamente che se una problematica “sui margini di miglioramento” gli può essere spiegata gratuitamente persino dal barbiere di Alfonso e, se tanto mi dà tanto, perché deve spendere un mare di soldi a vuoto? Quindi, sempre a nome di Vav(v)a, se da oggi vuole magnificare Palazzolo (chiaramente non il paese) cerchi di portarci esempi di cose ben più qualificanti, e mi creda sono tante, che vengono affrontate e risolte all’interno dell’Accademia stessa (ed il sig. Madmax ne è buon testimone). Mi scusi per la franchezza! Ma per il buon nome di Renato (che spudorato, l’ho chiamato per nome; ma sono sicuro che mi perdonerà visto che, con tanti amici in questo blog, l’unico a difendere la sua immagine ed i suoi interessi sono stato io!), questo le dovevo!

    P.S. Guardi che i margini su cui si può lavorare non sono solo quelli tecnici, fisici, e/o di tattica come fa riferimento nel successivo suo post, ma c’è ne sono anche tanti altri. Mi sembra inutile stare qui ad elencarli, visto che sono risaputi a tutti, compreso a qualcuno della Fit. Non le nascondo, che quel qualcuno possa essere anche l’unico!

  68. andrew scrive:

    CHE FINE HA FATTO IL RADUNO CAT/BUZZ?

    Io sto ancora aspettando un CAT/BUZZ day, ossia una giornata di prove atletiche per distrarre Alessandro che in questi giorni di pioggia è un vero tormento…

    Dai, se siamo un po’ di persone, la cosa spero si possa fare contenendo i costi…

    Madmax, non lasciarlo cadere così…

  69. atti scrive:

    ….SOTTOTITOLO DEL CAPITOLO : Ovvero: ma cosa vogliamo (vorremmo) che possa essere attuato dalla FIT in poco tempo a favore degli agonisti)…..
    Ecco alcune semplici proposte concrete ed immediate , FIN DA SUBITO , da inviare alla FIT e utile ai tanti che si avvicinano a questo mondo… che vorrebbero tentare…… e/o che sono dentro fino al collo e non sanno piu’ che pesci pigliare per non dire ai figli basta… xchè non è uno sport adatto a te e alle ns. tasche…

    1) Riconoscimento da parte della FIT dello status di SCUOLA AGONISTICA ai circoli che risultino avere i requisiti indicati e verificati dalla FIT stessa; con limite massimo di scuole abilitate per regione e per distinguerle dalle altre scuole Tennis FIT di base (guida Michelin..); e/o in alternativa analoga certificazione alle accademie private che vogliono accedere ai programmi e alle risorse FIT ( e cui a voi indicare qualche idea..)
    2) Promuovere un circuito nazionale FIT Under 10-12-14 con almeno 10 tappe e Master finale (accesso agevolato con rimborsi spesa magari tramite partecipazione a tornei ETA accompagnati da tecnici della federazione) ; con supporto organizzativo e supervisione diretta da parte dei tecnici regionali e/o responsabili macroArea.
    3) Obbligo ai circoli affiliati FIT di tutta Italia di concedere l’utilizzo e l’accesso gratuito per giocare, ai ragazzi agonisti fino all’ U16(ovviamente se i campi sono liberi e non occupati da scuole tennis, ore private, soci etc.); utilizzando le strutture in determinate fasce orarie prestabilite (per esempio : sabato mattino, tutta le domeniche e d’estate e/o giorni vacanze scolastiche nei giorni feriali fino alle 17,00) .
    4) Il trasferimento di un qualsiasi tesserato sotto i 16 anni, è LIBERO e GRATUITO
    5) Tutti i tesserati U16 che si iscrivono in un qualsiasi torneo Junior e/o Senior pagano una
    quota di iscrizione fissa di Euro 1,00 al circolo e zero (dicasi zero) di tasse federali

    Segue… (spazio ad altre Vs. proposte e/o integrazioni….)

    PS: … Mauro…ciao… QUALCUNO volo’ sul nido del NIKE tour…. Scherzo ..ma in effetti sui costi dei tornei Nike sei stato il primo a parlarne… pero’ Stefano credo si riferisse anche ai costi di iscrizione dei tornei in generale… 15-18-20 Euro per far fare ad un ragazzino/a un torneo di III e/o Open mi sembrano eccessivi…(ed in questi casi gli sponsor danno e non chiedono….)

  70. Pinot scrive:

    Stefano G.
    ma dove e’ che vivi che ci trasferiamo tutti li’? In realta’ io una cosa non l’ho mai capita: perche’ le Academies siano tutte al Nord…Prendiamo le Puglie…

    “Perché la Puglia non è la California”, così titolava un saggio di qualche anno fa, scritto da uno di quei top manager che abitano nei mesi estivi queste terre.
    Non ti ricorderai, ma in uno dei primi post chiedevo e mi chiedevo se per fare il salto di qualità bisognasse andare a nord, a nord-ovest od ad ovest-ovest. Rispose Commentucci, gent.mo, affermando che la Puglia non era l’ultima ruota del carro. Infatti, non parlavo del tennis, ma del salto di qualità. E qualcuno mi diceva che bisogna ridurre le distanze. Giusto.
    Certo Pennetta, Vinci, Fabbiano… ma la prima in Spagna, la seconda a Palermo, il terzo a Roma…
    Ed allora perché in Puglia non ci possono essere Centri di eccellenza, che si chiamino Accademia, Università o Scuola Media Superiore? Ecco, per lo stesso motivo per il quale la Puglia non è la California e dunque non può essere la Florida. Mi spiego.
    Nell’aprile e nel luglio 2007, si sono svolti, a pochi km da qui, i quarti e le semifinali della Fed Cup. Castellaneta Marina, impianto tirato a lucido… centrale ed altri tre-quattro campi in terra battuta, 3-4 campi in cemento all’aperto, due coperti. Ospitalità, strutture (pensate che dopo i quarti con la Cina, le giocatrici espressero il desiderio di giocare lì anche la semi con la Francia), mare e sole a go-go. Ebbene quella struttura è chiusa dal giorno dopo il match di semifinale. Assurdo, vero? Le ragioni? Tante, nessuna, tutte incomprensibili e comunque senza senso. Che fare? Sequestrarlo armati di racchette e consumarlo fino allo sfinimento dei campi?
    D’altra parte, se sto sul blog di G&F, ho altre urgenze che si condensano nell’accompagnare il pargolo per allenamenti, per circuiti casalinghi e faccio prima, se necessario, ad accompagnarlo in accademie esistenti anche se distanti.
    Se poi volete invadere con racchette questo lembo di terra, troverete porte aperte. Del circolo puoi leggere su Tennis Italiano di dicembre u.s. in Notiziario sportivo.

    Stefano G.
    Sì, sono laureato a Bologna nel ’82, S.Orsola, Lenzi, Del Gaudio, ecc…ahi, uno squarcio nella memoria.

  71. andrew scrive:

    Edipo…sono d’accordo con te sia sulla questione Circoli=Antitesi di Associazione sportiva che sulla questione dei margini di miglioramento dell’atleta. Io del resto, per quanto riguarda il problema di una crescita atletica-sportiva, sono sempre più convinto si tratti di un problema di “ambiente”. Per questo cerco di tenere Alessandro il più lontano possibile da questo ambiente, la cui ragionevolezza ed ospitalità il buon Alfonso si premura di ricordarci con i suoi post.

    Sul discorso ASD (Associazioni Sportive Dilettantesche), credo che Atti abbia già avuto modo di capire come funziona:

    Serie A: tutti i dirigenti allegramente in giro per l’Italia, isole comprese, al seguito della gloriosa squadra di tennisti a gettone.

    Torneo TTK: ragazzini invitati al torneo; un maestro giustamente al fianco della moglie in sala parto e Atti si è trovato a piedi.

  72. Elettra scrive:

    alfonso, intervengo in difesa del coniuge solo perchè è via e non può risponderle.
    Leggendo il suo post ho subito pensato che avesse fatto confusione, posto che nulla di quanto lei ha riportato era attinente con quanto detto da Edipo.
    Lei ha preso un commento assolutamente neutro sull’approccio che hanno avuto in accademia nei confronti di mia figlia e l’ha trasformato in una crociata.
    In più non si è accorto che i commenti sui margini erano un’opinione di mio marito, che essendo stato un agonista di buon livello ha tutto il diritto di esprimerla, d’altronde solo lei poteva equivocare.
    Lei si rende conto di quanto siano pretestuosi, infondati, gratuiti ed inconsistenti i suoi commenti?
    Non ho la più pallida idea di chi sia Giorgio ed onestamente non me ne può interessare di meno, per cui non vedo come potremmo essere polemici con qualcuno di cui non sospettiamo nemmeno l’esistenza, se la pensa come noi meglio, vuol dire che qualcuno con buonsenso esiste anche in seno alla federazione.
    In cosa poi ci avrebbe smentito poi se dice la stessa cosa, posto che le risulta addirittura ovvia.
    Io ho un percorso ed un esperienza che comporta il fatto che mia figlia sia stata visionata e consigliata per conto della federazione da un geometra autodidatta che giocava a calcio ed un ingegnere che non giocava a tennis, permette che possa essere polemica rispetto alla preparazione dei selezionatori, che guarda caso mi consigliavano proprio di non andare a fare i tornei regionali perchè era meglio vincere in provincia che perdere fuori. Sono questi i tecnici seri a cui faceva riferimento?
    Se suo figlio ha mal di pancia lo porti pure dal suo amico barbiere io vado da un medico.
    Le sembra tutto scontato, bene anche a me, allora l’ipotesi più plausibile è che lei non abbia la più pallida idea di quello che c’è in giro e se lei è in buona fede e riveste una qualsiasi carica, le stiamo solo facendo un favore.
    Invece di far polemica con noi (inteso nel senso di me e mio marito altrimenti mi appiopperà anche il titolo di portavoce del blog), porti alfonsino jr in qualche circolo di provincia e lo iscriva alla scuola tennis e poi ci risentiamo.
    Ma mi faccia il piacere…

  73. alfonso scrive:

    @ Qualcuno

    Così parlò qualcuno, ma Alfonso non si offese, ben conscio del suo grave problema!

    Qualcuno scrive:

    9 Febbraio 2009 alle 08:58
    “Alfonso, ti consiglio vivamente di farti vedere da qualcuno che capisca di neuroni perchè ho l’mpressione ti sia saltata qualche sinapsi. In alternativa o o come coadiuvante un bel corso anti rosicamento (come dicono a Roma).”

    Così gli rispose Alfonso e gli confermò anche che “chi non risica non rosica” (come dicono a Canicattì!):

    Scusi, mi tolga una curiosità! Ma lei è solo un medico di base o è in possesso anche della specializzazione in neurologia? Perdoni la domanda, ma non lo chiedo per sapere i fatti suoi, ma solo perché lei, al primo colpo e senza avermi visitato, ha “azzeccato” la diagnosi, mentre “luminari” (ecco! Ritorna il vocabolo) della neuropsichiatria mondiale hanno barcollato nel buio per diverso tempo, nonostante varie TAC, Pet e Risonanze magnetiche al cervello ed ad altri organi. Alla fine (andava bene anche dopodiché) un professore francese ha scoperto l’arcano. E’ vero, la sinapsi, come giustamente lei evidenziava, è la responsabile di tutto. Questi luminari mi hanno spiegato che il problema è dovuto principalmente ad un “ritardo sinaptico” nella sinapsi elettrica (come lei ben sa, c’è quella elettrica e quella chimica) determinato da una cattiva connessione delle cellule stimolabili che per un leggero mal funzionamento del gap-junction creano questo incontrollabile inconveniente che mi porta a compotarmi in certi modi. E come se non bastasse, proprio qualche settimana fa, sempre in in Francia (sono anche all’avanguardia in questo campo oltre che nel tennis) ho scoperto che ho delle “cellule eccitabili” (non ci posso fare niente, così si hanno detto che si chiamano! Le abbiamo tutti, non è una colpa solo mia!) super attive che, attraverso sinapsi chimiche, sfruttano il potenziale d’azione e liberano un trasmettitore chimico da parte del neurone pre-sinaptico. Le confesso che se prima di tutto ciò mi avessero parlato di sinapsi avrei pensato fosse una parolaccia o un’offesa, mentre adesso devo convivere con questo problema e, mi creda non è facile! Specialmente le cellule eccitabili (lo avrà notato sicuramente come mi costringono a cercare sempre uno “stimolatore”, e purtroppo in questo periodo ci va di mezzo il sig. Madmax) sono veramente la mia croce perché mi fanno sembrare quello che non sono mai stato e non vorrei mai essere. I luminari che mi hanno in cura, mi hanno assicurato che, comunque, per quanto riguarda le cellule eccitanti dovrebbe essere solo un periodo transitorio e tutto dovrebbe in breve tempo ritornare alla normalità, anche se dovrò stare attento alle recidive! Speriamo bene! Oramai non mi vergogno neppure più di parlare del mio problema, tant’ è, come certamente avrà notato, anche se velatamente, ne avevo accennato qualcosa nel delineare il progetto per Alfonsino junior citando lo psicologo che sarebbe servito più a me che ad altri. In verità il solo psicologo non basterebbe, perché avrei bisogno di essere seguito da un neuropsichiatra personale, ma le confesso, che aggiungere un’altra figura professionale oltre a tutti quelle necessarie alla causa di Alfonsino junior, economicamente non me lo posso permettere. Andrei a mare con tutti i panni! Scusi per lo sfogo, ma sono sicuro che, da affermato medico qual è, mi capirà, come già da tempo ha fatto il dott. Grazia, che avendo compreso da subito la mia situazione, mi compatisce e non infierisce più di tanto sulla mia persona (che vuole, qualche frecciatina, su invito palese, termine ippico, la deve dare, almeno per salvare le apparenze e la reputazione). A proposito, e scusi la mia faccia tosta, mica mi vuole e può seguirmi lei (gratuitamente s’intende) nel mio difficile percorso curativo? Non mi risponda subito. Ma considerando che tutto il blog ed in particolare il sig. Madmax ne trarrebbero benefici considerevoli dalla mia guarigione, e si comprende bene il perché, aspetto con ansia e fiducioso sue notizie, sperando che siano positive!

  74. andrew scrive:

    La mia proposta già la conoscete:

    fare in modo di allontanare progressivamente gli attuali gestori del tennis italiano rendendo sempre meno affascinante l’occuparsene…

    Traducendo: separazione netta tra ASD e Circoli, divisi in due federazioni distinte. Le ASD radunate nella FIT (vedrai quanti dirigenti si eclissano!!!) e i Circoli radunati nella Lega dei Circoli. Possibilità per più associazioni sportive di operare in uno stesso circolo. Abolizione del tesseramento tramite Circolo. Sostituzione del portavoce FIT con un giornalista.

  75. madmax scrive:

    ciao nipa…. mi chiedi se i rodei sono utili… beh dipende da cosa intendi per utile… a mio avviso comunque sono utilissimi a prescindere, non fosse altro che permettono di allenarti intensamente durante la settimana… entrando poi nello specifico sono utilissimi perchè comunque giochi dei match (anche più di uno in un giorno) e se poi l’utilità viene intesa (questo è quello che faccio io) come la verifica del lavoro fatto in settimana per eventualmente rilavorare sulle cose che non sono andate e riverificare al rodeo successivo beh allora sono eccezionalmente utili.. aggiungici poi il fatto che li giochi vicino a casa enon spendi soldi per la trasferta tanto se la tua categoria è di basso livello puoi iscriverti a quella superiore… solo quando sarà tutto ok allora ci si va a confrontare perchè se le cose non funzionano (non se vinci o se perdi) vicino a casa non sarà certo durante il viaggio che miglioreranno.

    andrew mercoledì vedo il cat ma ho paura che siamo in pochi.. comunque chi vuole lo scriva e poi con il numero esatto chedo il “preventivo”…

    elettra questa sera ho conosciuto il tuo consorte (ma ci eravamo già parlati senza sapere chi fossimo nella realtà), purtroppo non tua figlia perchè avendo avuto un impegno quando sono arrivato era già andata a scuola.. comunque in settimana andremo fuori a mangiare una pizza e poi faremo un resoconto…

    rob (commentucci) ho visto che sul sito del regime sei diventato anche tu uno che se la suona e se la canta… dai retta a me non esiste possibilità di mediazione.. quando sei d’accordo con loro tutto va bene appena ti allontani dalla retta via (ovviamente la loro) allora diventi il diavolo….

  76. madmax scrive:

    andrew in verità l’albo dei maestri non è un albo giuridico (come ad esempio quello dei maestri di sci) ma solo federale perciò senza alcun valore e volendo uno può benissimo non rinnovare l’affiliazione senza che nessuno possa fare nulla. il punto è che molti non avendo le qualità vogliono in qualche modo essere legittimati da un titolo che però ripeto non ha nessun valore e l’ultima frase di pistolesi inerente all’essere italiano grazie al passaporto e non alla tessera fit è bellissima.. purtroppo la bassissima qualità media di tutto il sistema fa si che nessuno ha veramente interesse a mettersi in gioco liberamente perchè in questo modo il 70% dovrebbe tornare a fare il fruttivendolo…

  77. Roberto Commentucci scrive:

    A proposito dell’episodio di oggi, con l’articolo obiettivamente infelice di Ferrero, ribadisco quanto scrivevo qualche giorno fa in altra area del blog, circa il rapporto fra la stampa sportiva e la Fit:

    La stampa nei regimi democratici ha sicuramente una funzione di stimolo, diciamo di “controllo sociale” sull’operato di coloro che amministrano la cosa pubblica.

    Perché questa funzione di controllo sociale possa esplicarsi correttamente, tuttavia, occorre che la stampa sia autorevole, intellettualmente onesta ed indipendente.

    A mio modesto parere, l’ambiente tennistico italiano, dati i limitati risultati agonistici e la concorrenza degli altri sport maggiori, non ha permesso in questi anni, con alcune lodevoli eccezioni, la formazione di una stampa specializzata estesa e indipendente. Il tennis sui media interessa poco, e c’è spazio per pochi giornalisti. L’ambiente è inevitabilmente piccolo, rissoso, esistono personalismi, antipatie, ci sono alcuni giornalisti e periodici che sono esplicitamente schierati “politicamente”, chi con la maggioranza Binaghiana chi con l’opposizione Panattiana.

    Ne risulta che, da un lato, la Federazione tende a non vivere le critiche con serenità, mentre dall’altro lato prevalgono fatalismo, rassegnazione, e c’è poca voglia di indagare con autentica profondità e competenza sui mali profondi del nostro movimento, che sono antichi e di natura strutturale.

    In altri casi, poi, le critiche, anche quando sono fondate, rappresentano più che altro uno strumento per favorire l’ “opposizione”. Questo finisce per screditare tutta la stampa specializzata (anche quella competente e in buona fede). Si crea un clima da caccia alle streghe, in cui regna la prevenzione reciproca, e dove è difficile l’instaurazione di un dialogo sereno e costruttivo.

  78. andrew scrive:

    madmax…

    non hai capito…. io vorrei aiutare i maestri a diventare gli allenatori di atleti appartenenti a un’associazione sportiva… i maestri non sono i maggiori responsabili del sistema, semmai la loro colpa è di accettarlo, per convenienza o per noia o per non comprensione o per altro.

    Ma i maestri non possono essere essi stessi “associazione sportiva”, devono diventare gli allenatori i coach i palleggiatori e quant’altro DIRETTI E CONTROLLATI da una VERA associazione sportiva, non da dirigenti ossessionati dallo spirito di club.

  79. alfonso scrive:

    @ Atti
    Mi risulta che la Fit abbia già in programma di rilasciare in futuro ad ogni Circolo facente parte di un PIA una sola certificazione di qualità rispetto ai tre gradi previsti (Minitennis, Perfezionamento e Specializzazione). Questo potrebbe essere l’inizio per poter stilare questa famosa “guida Michelin”
    (per favore, non mi mortificate con le solite frasi: è tardi, ……… Lo capisco già da solo!).

    @ Elettra
    Sono veramente mortificato per la brutta esperienza che le è capitata, specialmente se si considera che il danno maggiore l’ha subito una ragazza! Sono cose che dovrebbero mai succedere, io non so in che gente si è imbattuta, ma lei mi insegna che ci sono maestri e maestri (anche se non ho capito a che titolo questi signori facevano una selezione) come dottori e dottori, addirittura alcuni che esercitano senza laurea! Girando per trovare il maestro giusto per Alfonsino junior (ma conosco già da molto tempo varie realtà e di molte regioni, e molte più di quante se ne immagina) mi sono già imbattuto in tanti presunti tecnici sul tipo di quelli a cui fa riferimento, ma mi creda, non è da lei fare di tutta un’erba un fascio! Altro discorso merita il mio barbiere, lei scherzava, ma le assicuro che l’altro giorno, vedendomi preoccupato perchè Alfonsino junior aveva la febbre ed il dottore tardava a ad arrivare, si era offerto di venire a casa per visitarlo e prescrivegli le medicine. Che sfacciato! Chiaramente ho fatto fatto finta di non capire! Certo che la presunzione non ha limiti!

    @ Sig. Madmax
    Ha ragione sig. Madmax, per la categoria dei Tecnici di tennis esistono gli Albi (ma anche gli Elenchi, aggiungo io, per gli IS1, gli IS2, i PF1 ed i PF2), la categoria non è riconosciuta giuridicamente e mai lo sarà (e poi le spiegherò il perchè), chi è iscritto agli Albi e/o agli Elenchi può decidere di non rinnovare l’iscrizione e di conseguenza verrà da essi cancellato, ma non possono in tal caso prestare la propria opera presso un Affiliato, come previsto dall’art. 3 del Regolamento dei Tecnici, perchè in caso contrario il Presidente dell’Affiliato, ed anche i suoi dirigenti, sono passibili di sanzioni disciplinari (non mi sembra proprio, quindi “senza che nessuno possa fare nulla”, più danno di questo:diventare un ex lavoratore!). Dopodichè la sua affermazione secondo la quale la qualifica ha o non ha valore è tutto da vedere! Secondo lei non ne ha, e la sinapsi mi dice di rispettare la sua opinione (si vede che sto migliorando!), ma anche gente come Renato, Riccardo ed altri, sono sicuro che sarebbero diventati lo stesso Va(v)a, Piatti ed altri, ma hanno iniziato la loro brillante carriera dopo aver acquisito la qualifica di Maestro Addirittura Piatti ha iniziato da subito a lavorale con l’allora direttore della scuola Maestri, il Maestro Rasicci, e lo stesso Vav(v)a in seguito ha conseguito la qualifica di Tecnico Nazionale (lo so! Lo scrivo io, così mi risparmio la solita tiritera! Renato vi ha partecipato solo per fare un favore a Lombardi e per rimpinguare con la quota d’iscrizione al corso, le casse della Fit, visto che i corsi vengono organizzati solo per questo). E veniamo al riconoscimento giuridico della categoria. Su questo ha ragione seppur a metà, perchè, oltre ai maestri di sci, hanno il riconoscimento giuridico sicuramente anche le giude alpine e mi pare anche i maestri di sci nautico. E sa perchè? Per una cosa molto strana! Perchè queste figure professionali sono in possesso di un brevetto per il salvamento. E’ strano , ma è così! Cinque anni fa, dopo aver solo parlato per decenni nell’era Galgani di questa problematica, Binaghi era riuscito addirittura a far discutere in Parlamento un disegno di legge sull’argomento, ma è stato bocciato. Un altro ostacolo insormontabile è sicuramente il fatto che il tennis non è riconosciuto come sport professionistico. Ma questo è un bene per i Circoli (Andrew so di averti ferito! ma credimi, involontariamente) altrimenti sai che mazzate con le tasse (e di questo sarà sicuramente contento Vav(v)a e tutti i gestori!). Purtroppo nella vita non si può avere “la botte piena e la moglie ubriaca”. Bisogna scegliere o il riconoscimento o le mazzate da cecati. E quì per adesso finisco! Come sono andato? Sento che la sola presenza del dott. Qualcuno mi tranquilliza e mi rilassa! Per adesso le mie cellule eccitanti sono sopite. Mi auguro fermamente che rimangano così ancora per molto tempo o addirittura per sempre!

  80. madmax scrive:

    si certo è vero… però ad esempio la vavassori è un’associazione sportiva formata da maestri che non ha bisogno di stare all’interno di un circolo per essere ricercata , per stare in piedi e per lavorare e questo perchè la credibilità se l’è costruita in vent’anni di risultati ottenuti sui campi da gioco… tanto è vero che quando all’interno di un circolo c’è stata le hanno provate tutte per distruggerla ovviamente senza riuscirci… se questa cosa invece la facessimo io e te ovviamente non sarebbe frequentata da nessuno a meno che si lavori quasi gratis o che ci si proponesse ai non agonisti o a quelli di basso livello… ma questo sarebbe il meno nel senso che saremmo la rhodense e non il milan il punto è però che un’associazione di questo tipo con i costi attuali che ci sono nel tennis (costruzione campi ,affitto o acquissto di una struttura la luce il riscaldamento le tasse etc etc) e considerando il numero esiguo di giocatori non potremmo sopravvivere, anche perchè i costi sopra citati cambiano di molto a secondo di dove abiti e ad esempio in una città come milano non potrebbe assolutamente restare in piedi.. dopodichè quello che da sempre tu auspichi dovrebbe accadere all’interno di un circolo ma devi pensare che dal momento che in un circolo i soci non ci sono il maestro con le sole sat e/o agonistica senza le ore pvt farebbero fatica ad andare avanti ed a quel punto anche le quote per i ragazzi lieviterebbero.. alla fine non ci sarebbe nessuna tutela e sicurezza riguardo la qualità dei servizi e non so quanto si risparmierebbe.. ovviamente se poi l’unico obbiettivo è quello di sentirti libero posso anche essere d’accordo con te ma il vero problema di fondo per cui siamo partiti con il blog non verrebbe certo risolto o tu pensi davvero che si possa crescere un campione con il ccv?

  81. madmax scrive:

    ovviamente il mio ultimo post è per andrew…

  82. andrew scrive:

    madmax…sono contrario all’accanimento terapeutico, anche per il tennis….

    se il mondo del tennis italiano non è in grado o non vuole provare a organizzarsi in modo che il tennis venga diffuso, vissuto e praticato come SPORT, che bisogno c’è di tenerlo in piedi artificialmente? Nessuno.

    Se si vuole continuare a fornire ore e ore di divertimento ai nostri ragazzi in un ambiente chiuso e protetto, per alcune fasce di popolazione, non c’è alcun problema. Va già bene, così. Tu ti rivolgerai ad un’accademia, io mi rivolgerò a un CCV, Atti a un circolo. Non c’è alcun problema.

    Il tuo discorso è giusto, probabilmente ne hai discusso con un presidente di circolo. Certo che ci sono rischi, certo che ci saranno dolorose rinunce e riassetti.

    Si tratta di APRIRE LE PORTE senza avere paura che la gente scappi e senza avere paura che la gente entri.

    Si tratta di creare competizione tra varie associazioni sportive, ma non sui soci, bensì tra atleti.

  83. atti scrive:

    Andrew.. guarda che il problema non è che non accompagnano i ragazzi anzi… alcune volte io stesso ho detto no grazie.. quel caso è isolato.. la sett. scorsa sono andati con altre agoniste 3 volte a Ortisei per un Open (con 2 in semif )… dico Ortisei e non … ortesei….
    Rimanendo in tema per andare a fare certi tornei (ETA e/o simili) bisogna essere pronti come la maggior parte degli stranieri che vi partecipano.. invece .. parlo per quello che vedo (e visto) spesso si partecipa con l’ottica di fare esperienza…e perché così adesso fan tutti…allora l’esperienza diventa solo turistica e/o buttar soldi … tutte queste microcellule agonistiche che ci sono nei vari circoli d’Italia costano molto di piu’ e incontrano molte difficoltà a progredire…rispetto ad un progetto dove i migliori Under si allenano in 5-6 circoli agonistici per regione (qualificati e organizzati specificatamente)… le FIT regionali stesse potrebbero sostenerli (invece di spendere per i raduni regionali che costano rispetto all’utilità tecnica per i ragazzi ) oltre ad avere maggior controllo (il tecnico di macroarea è un anno che non si vede al circolo.. d’altronde è impossibile per lui seguire gli allievi così sparpagliati) e con un torneo a tappe nazionali si potrebbe ulteriormente valutare i vari livelli premiando i migliori con uscite nei tornei ETA …. concentrando gli sforzi (un po’ alla francese) un Piatti di turno potrebbe trasmettere i suoi messaggi molto rapidamente
    Se non partiamo col risolvere questi imbuti iniziali poi è inutile pontificare. In formula 1 se non c’è un motore adatto l’assetto e l’aereodinamica servono a poco….

    PS: per @Alfonso… :
    le prediche dal pulpito non sono piu’ di moda… siamo pieni di benparlanti… che razzolano male… visto che ti interessi e pensi di conoscere questi argomenti.. scendi dal pulpito…. vedrai meglio perché ci agitiamo tanto…e la tua esperienza e conoscenza potrebbero essere utili a noi poveri viandanti… invece di andare solo dal tuo barbiere vai a fare qualche giro nei circoli di zona e dimmi : se non ci fossero anche i genitori che prendono in mano la situazione e si accollano tutte le carenze del sistema (altre ai tanti bravi maestri ovviamente) quanti giovani agonisti rimarrebbero nei club ?

  84. something blue scrive:

    Bellissimi i video di rocco piatti (ce n’è un secondo nel quale il piccolo colpisce la palla in tutti i modi). mi hanno fatto riflettere sulla fortuna di questo bambino che ha tutte le opportunità e, a vederlo giocare, sembra anche avere un’ottima coordinazione e già un buon tempo sulla palla….

  85. madmax scrive:

    andrew perchè questo possa accadere servirebbe che i mestri stessi lo volessero mentre non sono per nulla uniti anche perchè la maggior parte di loro con un sistema serio verrebbero emarginati.. ed infatti chi non ha paura di confrontarsi non è affiliato e fa lavorare maestri non affiliati.. credo anche che proseguendo di questo passo in sempre meno si affilieranno maestri e circoli… sai un tecnico nazionale quanto deve pagare per la riaffiliazione? 200 euro ed in cambio riceve l’assicurazione ed un gilet!!!

    bravo atti è quello che ho sempre sostenuto… un torneo all’estero per fare esperienza (soprattutto se ci vanno da soli) va benissimo ma l’esperienza è utile sempre quando si va a giocare match con delle difficoltà e le difficoltà sono differenti per ognuno a seconda del proprio livello di gioco… anzi se uno deve andare all’estero pre perdere 6/0 6/0 in 15 minuti è meglio che stia a casa a giocare un nike o un torneo regionale..

    belli veramente i video di rocco piatti che evidenziano parecchie cose… (e mi piacerebbe sentire che dice ora l’altro di rocco…..) a 4 anni (mi sembra) aperture perfette e con i tempi giusti ricerca della palla e finale correttoi con il padre fin d’ora sistemato dietro di lui a verificare il modo di colpire… questa tecnicamente è l’eccellenza assoluta….

  86. Stefano Grazia scrive:

    PINOT:Si,si, Del Gaudio, Lenzi…Petralia a Fisica, Cattaneo ad Anatomia, D’antuono…Come si chiamava quel maledetto di Anatomia Patologica? Io ero poi interno con Possati e facevo lo schiavo di Mattioli che mi diceva: guarda me, io facevo vela con Cino Ricci, quando stavo qui dentro volevo scappare via, volevo andar per mare…poi a poco a poco mi chiamavano e io andavo sempre meno, adesso se mi chiamano dico no, preferisco stare qui…perchew’ non e’ vero che non c’e’ posto in clinica Chirurgica, devi venire qui, farti il mazzo per 10 ore al giorno per 6-7 anni e vedrai che poi avrai un posto in Clinica Chirurgica…Anch’io ero come te, capelli lunghi, sport…guardami ora, pancetta, sposato,tre figli, capelli corti… (E io pensavo: mi hai convinto. Manco m’iscrissi alla scuola di specializzazione dove sarei entrato a mani basse e tre mesi dopo l’esame di stato, nell’83 partii per l’Iraq…) Pensa,Pinot, che qualche anno fa ci baloccavamo con l’idea di trasferire la nostra residenza italiana in un paesino sul mare al sud in modo che quando venivamo in Italia eravamo gia’ in un posto di vacanza e non a Calderino di Monte San Pietro (bellissimo, 10′ da Bologna, ma comunque…) e nel 2003, proprio prima di trasferirci da Lagos a Luanda, ci recammo per 2 settimane in Puglia, girovagando fra Lecce ed Otranto, vistando l’acaia,il golf club, e illudendoci su un paesino di mare vicino a Lecce (non ricordo il nome)…Passammo anche una sett al Club Med di Metaponto (normalmente non andiamo mai in un ClubMed ma con un bimbo piccolo e’ un buon modo per rilassarsi: comunque rispetto agli altri due dove siamo stati-Bahamas e Mauritius- lasciatemelo dire: Metaponto fa ca…re! e dove Nicholas scelse tutti gli sports tranne il tennis…buon segno,eh?)…Ultimamente mi sono anche divertito a leggere Carofiglio che ambienta i suoi romanzi a Bari e una delle mie migliori amiche e’ la nostra collega di corso, la Dottoressa Antonella Godano, oculista, che e’ originaria di Vieste (dove comunque ero gia’ stato proprio prima di andare per la prima volta in Nigeria, nel giugno dell’89, quando ancora il mio sport preferito era il windsurf… Insomma, sul trasferirmi in Puglia ci avevo davvero pensato (un dipendente Eni in Angola, pugliese, mi raccontava che ormai tutti gli inglesi compranbo in Puglia, non piu’ in Toscana, e che come al solito noi arrivavamo dopo la puzza, che i costi erano levitati,etc etc etc…

    ERRATA CORRIGE:fedele alla linea di Antonio Russo che a Dicembre disse a mia moglie: non sono cose che si dovrebbero mai dire ai genitori, ma ha un gran bel braccio, un gran bel braccio…) OVVIAMENTE NON ERA ANTONIO MA ALDO RUSSO, che e’ stato responsabile FIT U12 credo e che ora ha un academy in quel di Napoli…mi scuso per l’errore

    PROPOSTA ATTI: per me il punto ‘Promuovere un circuito nazionale FIT Under 10-12-14 con almeno 10 tappe e Master finale (accesso agevolato con rimborsi spesa magari tramite partecipazione a tornei ETA accompagnati da tecnici della federazione) ; con supporto organizzativo e supervisione diretta da parte dei tecnici regionali e/o responsabili macroArea’ e’ forse il piu’ attuabile. I primi 10 dovrebbero ottenere dei Contributi,degli Aiuti. La Filosofia dovrebbe essere pero’ non del tipo: ok,sei bravo, vieni da noi (cioe’ rubare l’allievo al privato), ma OK, SEI BRAVO: contribuiamo alle spese pagando il tecnico o i viaggi e ogni tanto vieni da noi a fare dei check, possibilmente col tuo tecnico. Magari sta gia’ succedendo ma mi sembrava d’aver capito che l’anno scorso ad alto livello i coach privati erano un po’ in subbuglio proprio per questa mancanza di rispetto/collaborazione (ma puo’ darsi che non abbia capito io l’essenza del problema). Il mio MOLTO EGOISTICO punto di vista e’ che a me farebbe comodo che una volta valutatomi mio figlio (o una volta che mio figlio ben si comportasse in torneo attirandosi l’attenzione della FIT) questa mi dicesse: ok, hai lavorato bene, cosa possiamo fare per te, come possiamo aiutarti? Vieni da noi…Ti mandiamo un tecnico due-tre volte l’anno (tu paghi viaggio,vitto e alloggio, noi paghiamo lui) … contribuiamo alle spese per il tecnico da te scelto o per l’Academy…
    Ovviamente, a monte di questo e’ ovvio devono esserci risultati e/o una valutazione molto positiva dei Margini di Miglioramento, del Potenziale Tennistico…

  87. Stefano Grazia scrive:

    Prima o poi vi raccontero’ di quel che sta succedendo qui coi nostri allenamenti: magari non ve ne puo’ fregar di meno ma secondo me la condicisione e’ istruttiva (soprattutto per chi deve arrangiarsi col fai da te ma anche per chi deve confrontarsi) e comunque e’ un’esperienza molto positiva e ricca di aneddoti…Del tipo: Sabato pomeriggio Nicky stava giocando contro un bambino locale (dice di avere 13 anni ma a domanda : in che anno sei nato, risponde :94… O non sa la matematica o e’ il solito problema del fake age nei tornei sportivi africani). Alla mattina c’eravamo allenati 4 ore e poi andati a casa a mangiare ci siamo visti uno dei DVD della Gazzetta, quello di Borg-Panatta. Nicholas era rimasto poco impressionato dalla qualita’ del gioco del grtande orso: in effetti aveva sentito parlare del Grande Orso ma vedere lui ma anche Nastase (quando perde al RG e non si muove) e gli altri giocare a ritmi assurdamente lenti…Per cui uno si domanda: va bene il concetto che non si possono fare paragoni fra epoche diverse (materiali, etc) ma arrivare a dire che il tennis dei gesti bianchi era piu’ bello e spettacoilare di quello dei giorni nostri e’ proprio una eresia…Unica eccezione: chi giocava al volo (Mac,Edberg,Becker) ancora si salva e comunque Edberg e Becker sono gia’ tennis moderno …vabbe’, fine excursus). Insomma, per Nicky era stata una grande delusione al punto da dire, il blasfemo, che Borg gli sembrava un po’ lesso …Alle 17 torniamo al campo dove avevamo dato appuntamento a due local juniors. Casualmente nel giardino del Compound dove l’Agip ha il campo da tennis c’era un party di compleanno per bambini e quindi la tribunetta era gremita di bambini e genitori e con la musica assordante sul retro, urla di bambini, odore di hamburger…be’,sembrava di essere all;’USOpen…Adriano (preoccupato dal fatto che il giorno prima Nicky aveva sclerato di brutto costringendomi a cacciarlo dal campo con solita conseguente pantomima isterica) infatti voleva andare su un altro campo ma io ho insistito che sarebbe stata una ottima occasione per esperimentare anche la ‘PRESSURE da competizione’ . Nicholas comincia a giocare, anche piuttosto bene e mantenendo una buona ‘attitude’. Sul 4/3 a suo favore cambia campo e passando vicino a noi: Oh, ma la prossima volta NON si puo’ guardare Borg prima della partita…! (intendendo che averlo guardato-aver guardato il Tennis dei Gesti Bianchi- non giovava al suo tennis…secondo lui stava giocavndo troppo lento e conservativo e non chiudeva gli scambi con i vincenti … ). Ok, l’ha detto come battuta e col sorriso sulle labbra…segno che si stava divertendo. Ha vinto poi 64.

  88. Nikolik scrive:

    Caro Stefano, son costretto a scendere in campo, per una volta non a tutela della Federazione (mi pare che sul punto Alfonso se la stia cavando benissimo da solo) ma, addirittura, a tutela di Borg.
    Dico, Stefano, tuo figlio maltratta Borg e tu non dici nulla?
    Ma ti dimentichi che cosa ha rappresentato Borg per noi?

    Caro Stefano, questa estate sono stato a Saint Tropez, in un famoso stabilimento balneare, la Voile Rouge.
    In mezzo ad un baccanale incredibile di donne nude e musica altissima, in lontananza, seduto ad un tavolino, scorgo LUI, Borg.
    Non ci volevo credere che un mito del genere fosse lì, a pochi metri da me.
    Siccome sono, nonostante tutto, una persona educata, ho sofferto come un cane ma ho pensato bene di non disturbare le ferie di LUI e di non avvicinarmi.
    Un ragazzo, però, che parlava francese, si è buttato ed è andato a stringergli la mano e io, a quel punto, ho preso coraggio e mi sono accodato.
    Nel mio inglese stentatissimo gli ho detto che ero un suo grande ammiratore e che ero felice di vederlo. LUI mi ha chiesto se ero italiano e, alla risposta affermativa, mi ha detto le seguenti, testuali, parole: “Panatta insegnato un poco italiano. Ah, amici italiani…”.
    LUI mi ha stretto la mano e, subito dopo, ha preso un bottiglione di champagne (e che champagne, Stefano, Ruinart blanc de blancs!) e, bontà sua, mi ha rabboccato il bicchiere che tenevo in mano e, addirittura, abbiamo brindato, a la santé.

    Stefano, ma ci pensi?
    Un pappolo come me ha stretto la mano a Borg ed ha brindato con lui!
    Che emozione, Stefano, che emozione!
    Era al tavolo con una donna, sicuramente la moglie, ed alcuni amici, e teneva sulle ginocchia un bambino che gli somigliava mostruosamente.
    Anche lui è un Genitore come voi, Stefano…

    Ascolta, per favore, Stefano: se tuo figlio osa dire quelle cose su Borg ancora una volta, mandalo a letto senza cena.
    A questi ragazzi bisognerà infondere l’importanza dei veri valori della vita…

  89. Qualcuno scrive:

    Una volta in un quiz il presentatore chiese quali di queste 3 italiane cenò insieme a Bush senior presidente degli Usa.

    1) Carla Fracci
    2) Sofia Loren
    3) Lordana Bertè

    La risposta giusta è……………..Loredana Bertè
    Bush infatti, appassionato di tennis invitò a cena Borg e consorte che era allora la Bertè.
    Quindi Nikolik questo per dire che un pò di italiano l’avrà imparato anche da lei, o no?

  90. Nikolik scrive:

    Qualcuno, che vuoi che ti dica, a me ha detto Panatta.
    Si vede che ha preferito ricordare Panatta.
    Affari personali di un MITO, comunque, che a noi, umili mortali, non devono interessare.

  91. Stefano Grazia scrive:

    Qualcuno: non sapevo della cena con Bush ma e’ la prima cosa che mi e’ venuta in mente a me: un po’ d’italiano l’avra’ imparato o no dalla Luridona Berte’ (che sara’ a volte imbarazzante ma se fosse stata americana ora sarebbe venerata come Janis Joplin …grandissima interprete e finche’ aveva Lavezzi e Fossati a scriverle canzoni, grandissima in assoluto… Ecco, qui davvero non facciamo gli snob: in ogni discoteca a casa che si rispetti, un paio di Best di Luridona Berte’ ci devono essere, altroche’ tifare per le italiane di Fed cup solo perche’ italiane…Tifate Berte’ perche’ era veramente brava e molti di noi non lo hanno mai saputo solo perche’ era italiana e un po’ tamarra/borazza/sguaiata…)
    Su IceBorg:non mi era antipatico,anzi, ma tifavo Connors e Mac … E con tutto il rispetto per lui e per il suo status (una vera rockstar) e per i suoi tifosi, rivedere oggi i suoi matches non e’ quello che io considero il clou della giornata…In piu’ anche lui, come del resto Becker, sono stati un po’ deludenti nel dopocarriera…Ma ripeto, rivedere giocare lui e gli altri eroi degli anni 70 e’ stato un po’ sconvolgente anche per me che pure quelle partite le aveva spesso viste in Tivu’ in diretta…Meglio,molto meglio MacEnroe e Panatta che venendo a rete sembravano meno lento…Anche rivedere Nastase e’ stato scioccante, soprattutto in quel frammento di finale persa al RG… Connors mi e’ sempre piaciuto… mi piacerebbe rivederlo contro ashe a W perche’ quella partita (visti solo alcuni scampoli) e’ un’anomalia tattica… Comunque in generale meglio, molto meglio fargli rivedere,a mio figlio, Edberg e Becker e Pat Cash … Adesso voglio vedere se Agassi resiste alla prova Nicholas: gli faccio vedere Agassi-Ivanisevic a Wimbledon, Agassi-Stich UsOpen,Agassi-Sampras in Australia e Agassi-Medvedev a Parigi…

    Vabbe’, torniamo seri: temo di darvi una delusione ma negli US i Tornei credo vengano organizzati dai Circoli a proprie spese e questo spiega perche’ la tassa d’iscrizione si aggiri,se ben ricordo, sui 30$… Pero’ onestamente non me ne sono mai interessato, magari provo a informarmi… Alla fine sembrerebbe quasi che d’estate ce ne siano piu’ in tutta Italia che in Florida, di tornei, e in fondo e’ giusto cosi’ visto che l’Italia e’ una nazione e la FL uno stato…Ogni settimana ci sono 7-8-10 tornei, almeno 4-5 entro un’ora di auto: ti iscrivi la settimana prima, giochi 2 o 3 matches al giorno, al massimo la finale viene giocata al lunedi’…
    Io rimango fermamente dell’idea che SOPRATTUTTO DURANTE L’ANNO SCOLASTICO i Tornei U8-10-12-14-16 dovrebbero essere giocati nel Fine Settimana. Con grandi vantaggi economici,possibilita’ di convenzioni FIT con Alberghi,Ostelli,Ristorantini,Circoli etc. Poi d’estate, se proprio insistete, fatevi pure i tornei che durano tutta la settimana visto che suppongo che a luglio-agosto in Italia quasi tutte le Academies chiudano per ferie 9il che e’ ridicolo)…Anche cosi’ pero’, vuol dire costringere le famiglie a rinunciare alla stanzialita’ di una vacanza al mare o in montagna perche’ costretti a portare il figlio avanti e indietro (quando invece questo sacrificio potrebbe essere limitato al solo week end)

  92. under8 scrive:

    ma è vero che alla Vavassori si allena anche Filippo Baldi, grande promessa insieme a Quinzi, Donati e Napolitano del tennis italiano?
    cosa te ne pare se lo hai visto? ma è vero che ha iniziato a 9 anni?
    tutte domande per madmax..

  93. gianni scrive:

    La politica del fare.
    Queste iniziative dovrebbero partire dalla federazione e non dai singoli comitati regionali,siete d’accordo?
    MARCHE
    Trasferta a Tolosa per gli Under 10
    Importante appuntamento per la formazione under 10 marchigiana di tennis. Da mercoledì a domenica prossima sarà impegnata a Tolosa, in Francia, in un torneo-raduno con i più forti pari età transalpini. Si tratta di un evento importante, che testimonia la vitalità e la forza del settore giovanile marchigiano, per la precisione quello under 10, che sta’ raccogliendo successi e soddisfazioni in tutta Italia (è vice-campione italiano per la Coppa Pia 2008 e quest’anno ha possibilità di centrare il titolo assoluto).
    Questo raduno in Francia rappresenta sicuramente una tappa importante, anche perché i giovanissimi talenti marchigiani avranno di fronte i più forti ragazzini francesi, che fanno parte del Centro Federale di Tolosa. Una delegazione francese, con tutti i migliori elementi, verrà poi al torneo internazionale di Porto San Giorgio che si svolgerà dal 5 al 12 luglio.
    I giovani talenti marchigiani saranno accompagnati in questa spedizione francese dal presidente del CR Marche Emiliano Guzzo e seguiti dai tecnici Sebastian Vasquez e Luca Latini. I ragazzi convocati sono Samuele Ramazzotti, che ha vinto rcentemente il Lemon Bowl, Lorenzo Battista, Gabriel Ottaviucci (tutti nati nel 1999); Camilla Rizza, Anna Quinzi (del 1998); Riccardo Rinaldelli (del 2000), Elisabetta Cocciareto (anche lei reduce al successo nel Lemon Bowl) e Gianluca Quinzi (destinato a seguire le orme del fratello Gianluigi), entrambi del 2001

  94. madmax scrive:

    under 8.. si baldi si allena alla vavassori a milano sotto le cure di ronzoni (che ha cresciuto tra l’altro bolelli).. detto questo escludendo che possa aver cominciato a 9 anni, in accademia non ne ho mai sentito parlare come grande promessa del tennis italiano(tengo a precisare che non l’ho mai visto e non so nemmeno che faccia abbia)…

  95. marcos scrive:

    rimasi impressionato dalla facilità dei colpi tirati da baldi in un nike dell’anno scorso, mi pare. lo ricordo spesso a rete. è cresciuto a pavia e non sapevo del suo trasferimento da ronzoni, che ha avuto il privilegio di incrociare per qualche tempo anche bolelli.

  96. marcos scrive:

    stefano…e non sei andato al circolo di tricase??

  97. kill bill scrive:

    Gianni,
    viva le Marche.
    Ricordiamoci che la federazione non è solo il consiglio federale ma sono gli affiliati, i comitati provinciali e regionali.
    Nel bene e nel male.

    Nominerei Alfonso controllore dell’attività dei comitati regionali.

  98. Gus scrive:

    Caro Stefano,

    tralascio quello che Nick ha detto di Borg perchè capisco benissimo che chi non ha vissuto in diretta quegli eventi oggi li rilegga con altri occhi.

    Però che tu porti ad esempio Connors non riesco a sopportarlo :-)

    Gus.

  99. Elettra scrive:

    Alfonso, quando i toni si abbassano il confronto diventa costruttivo.
    Mi creda che tra tutto quello che è capitato a mia figlia ed alle altre sventurate, la selezione era il meno, posto che non ho mai dato grande importanza ai raduni se non l’autocelebrazione della bravura del figlio con le signore del circolo, almeno per come erano intesi in quegli anni (tenete sempre presente che mai figlia è un ‘93).
    Per soddisfare la sua curiosità era il vice presidente regionale della FIT, oltre che presidente di uno dei due circoli della città e G.A., a quanto ho capito la segnalazione al tecnico regionale avveniva su impulsodei maestri o del tecnico provinciale senza seguire il ranking regionale.
    Visto che le piacciono le storielle di bottega gliene racconto una.
    A Natale mio figlio mi comunica che avrebbe piacere di fare scherma, in rosticceria incontro il campione del mondo, dopo esserci abbracciati e baciati ed aver ricordato quei bei vecchi tempi, gli comunico che ho un mancino di 11 anni ed 1,70 c.a. (continua a crescere) non ha ancora incominciato però mamma gli ha già comprato una spada francese perchè così deve essere impostato.
    A questo punto mi comunica che lui non allena i principianti però ad un mancino di 1,70 da volentieri un’occhiata e soprattutto mi indica una sala scherma lontana da casa mia, dove potrà crescere bene.
    Compro il pollo e torno in macchina, comunico la lieta novella a mio figlio che emozionato mi gurada e risponde “mamma son quattro anni che cerchiamo una maestro di tennis che ne capisca qualcosa, non ho nemmeno incominciato a fare scherma e tu mi trovi un olimpionico in rosticceria, perchè non ci hai mandato subito lì? tesoro, perchè quella disgraziata di tua sorella invece che con la bambola andava a dormire con la racchetta.”
    Ora il fatto che io sappia esattamente dove andare e cosa fare (la rosticceria è un caso ovviamente lo avrei chiamato a casa) non implica il fatto che per tutti sia lo stesso, ma con la scherma lo scopri velocemente dove andare.
    Poi nella scherma le convocazioni seguono i ranking e tutte le gare sono osservate, un tecnico prima o poi lo incontri,
    Mia figlia in tre anni di tornei under non ha mai incontrato un tecnico e parliamo dei tornei riservati ai migliori 8 della regione, quelli con le magliette in regalo che celebravano l’evento.
    Mai uno che si fosse avvicinato e mi avesse chiesto, scusi ma da dove spunta, quant’è che gioca, quanto gioca, cosa fa? Si figuri se non vogliamo che qualcuno ci dica se i nostri figli possono o non possono giocare atennis, ma sa quanti soldi risparmaiati, solo che vorrei fosse un tecnico e non un geometra.
    Non glielo dico certo perchè dovessero vedere mia figlia, ma solo come notizia, faccia il conto di quanti ragazzini non sono mai stati visionati da nessuno, magari il Federer ed il Nadal italiano sono allenati da un maestro incompetente e voi non lo sapete
    L’unica cosa che si chiede alla federazione è che indichi con chiarezza dei centri dove gli agonisti possono andare e che lasci ai circoli la scuola avviamento tennis, visto che non garantiscono nè le competenze, nè l’accesso ai campi, nè le ore necessarie a progredire.
    Non mi dica che ci sono già i PIA, perchè se nessuno controlla l’effettività degli standard non servono a nulla, anzi vanno a nocumento di quei circoli che hanno effettivamente ridotto l’attività sociale e contenuto i costi degli agonistie ed avrebbero diritto ad avere il doppio dei contributi se non ci fossero i furbi.

  100. Stefano Grazia scrive:

    VOGLIO E DEVO FARE PUBBLICA AMMENDA: ieri dopo il training serale ci guardavamo il primo DVD della serie Gazzetta (a proposito: ottima iniziativa, questa, della Gazzetta e che forse non e’ stata abbastanza encomiata: potrebbe fare quello che non e’ riuscita a fare la TV, un po’ di proselitismo…), quello su Borg e McEnroe. Allora, nei posts precedenti avevo stigmatizzato lk’eccessivo entusiasmo del tennis della racchetta di legno…CONFERMO che il tennis sulla terra degli anni 70 (e immaginiamoci prima) e’ con l’ottica di oggi inguardabile: faccio anche due errata corrige: era Nstase nella finale persa con Borg a Roma e Lendl nella finale persa al RG, sempre con Borg… Erano fermi, palle fluttuanti, camminatina verso la palla, colpo da fermo…du’ palle! MA QUANDO ANDAVANO SULL’ERBA E SUL CEMENTO ERA TUTTA UN’ALTRA MUSICA, soprattutto se di la’ dalla rete a fronteggiare l’Orso c’erano Jimbo e JohnnyMac… Da qui una proposta folle (ho anche pensato di scrivere un articolo per il Blog) per salvare il tennis: dal 2011 si cambia: si torna al legno sul cemento e sull’erba, si rimane ai nuovi materiali su terra e con le donne… Come nello sci: si usano attrezzi diversi per le diverse specialita’!
    Altra annotazione: per spiegare il carattere di JohnnyMac non ricordo chi se Richard Evans o qualcun altro, raccontavano che suo padre diceva: si, magari qualche volta diceva cose che avrei preferito non dicesse, qualche volta perdeva il controllo, qualche volta sarei dovuto intervenire…ma avevo paura da un lato di rompere il giocattolo, di spegnere il fuoco dentro…(E qui primo sguardo fra me, mia moglie e il coach…)E poi,ipotizzava evans,i suoi erano di origine irlandese, m’immagino,dice, che in casa ci fossero molte urla, molto amore, molta scena, molte urla…NYork e’ una citta’ dove si urla…Insomma, urlare per John non e’ mai stato tutto questo gran problema (Secondo sguardo…) E COMUNQUE, diciamocela pur tutta, JohnnyMac magari avra’ anche esagerato ma ai suoi tempi l’80% degli Arbitri non era all’altezza…Il caso poi del You Cannot Be Seriou,Man e’ incredibile, col gesso che si alza e quello che dice: no,no, Mr McEnroe, era solo una sbavatura di gesso… Cio’ ammetti di aver visto il gesso sollevarsi e continui ad affermare che la palla era fuori? C’mon, you cannot be serious man!
    MARCUS: scusa la mia ignoranza: cosa sarebbe il circolo di tricase?

  101. madmax scrive:

    marcos per dare a cesare quel che è di cesare ed anche per amore della verità il po’ di tempo passato con ronzoni sono sei anni da quando cioè bolelli a 14 anni dal nulla a 20 è arrivato agli australian open perciò dire che il privilegio è stao solo da una parte mi sempbra alquanto riduttivo.. oltretutto da quello che so (e le fonti sono più che certe come puoi ben capire) il merito di ronzoni è molto grande se si pensa che il bole (come ancora lo chiamano in accademia) non è che fosse questo gran lavoratore e per evitare problemi ronzo (sempre come lo chiamanno in accademia) spesso se lo portava a casa sua… poi come molti sanno è arrivata mamma fit con il suo allora figlioccio (il pistola altro nomignolo affibbiato in accademia si perchè anche lui prima è stato un giocatore seguito da renato come coach e come anche camporese, poi ha lavorato all’interno dell’accademia a cividino) e le cose sono andate come sono andate..

    ed il fatto che nessuno in accademia abbia mai parlato di promessa forse dipende dall’abitudine di veder passare e di lavorare con giocatori che buoni lo sono davvero e perciò non sarà certo la vittoria alla lambertenghi che farà gridare al fenomeno che si spera invece possa crescere grazie invece ad un vero e proprio percorso..

    rimanendo in tema di lambertenghi e marche quest’anno mi sono fermato a vedere un match tra merzetti (da tutti decantato ed ecco perchè mi sono soffermato) e un ragazzo marchigiano (mi sembra si chiami nardi). vittoria dopo lotta di merzetti ma se io dovessi essere il padre di uno dei due vorrei assolutamente essere quello del marchigiano ovviamente tennisticamente parlando… questo per far capire quanto conti vincere a 12 anni. un po’ diverso è stato per le femmine dove le migliori a livello tecinico (almeno di quelle che ho visto) erano anche le messe meglio a livello fisico e perciò sono tutte arrivate in fondo..

  102. Stefano Grazia scrive:

    GUS: Sempre e per molte ragioni porterei ad esempio Jimbo: come combattente, come tipo di gioco (a tutto campo), per aver sposato Patty McGuire e per averla chiamata giu’ dopo aver battuto Mac a W mi sembra nell’82, per aver ispirato il piu’ bel libro di tennis (Jimmy Connors saved my life ) a Joel Drucker, per essere stato allenato da Mamma e Nonna,per come aizzava la folla agli USOPEN 91 (Krickstein,rimontato di due sets: fossi stato fra il pubblico avrei tifato anch’io per Connors), per aver dato del chicken a Lendl reo di non impegnarsi contro di lui al Master, per aver fatto dire ad Ashe in risposta ad Evans che gli domandava,in seguito ad uno dei siparietti che Connors stava facendo dopo un punto vinto,: So, Jimmy is really an asshole,isn’it?: “yes, but he’s my favourite asshole …”
    Poi magari lo conosco ed e’ una delusione, ma da veder giocare e’ ancora uno dei miei favoriti…Voglio dire: ho tifato di piu’ Agassi, tifo Federer, tifero’ Murray… Ma veder giocare Jimbo a tutto campo era bellissimo…

  103. Nikolik scrive:

    Ora, leggo ancora, nonostante l’argomento fosse stato ampiamente dibattuto e risolto mesi fa e mille post fa, che tra le cose che, come recita il titolo dell’articolo, “vogliamo (vorremmo) che possa essere attuato dalla FIT in poco tempo a favore degli agonisti”, c’è, di nuovo, l’abolizione del vincolo al trasferimento dei minorenni.

    Siccome ho preso in mano la racchetta, peraltro con risultati veramente poco dignitosi, nel 1976 e ne ho viste proprio tante ed ho buona memoria, ribadisco quanto già detto a suo tempo, se non altro per spiegare le motivazioni che hanno spinto ad adottare questo vincolo che, a parer mio, è giustissimo.

    Infatti, ognuno può dire quel che vuole, ma sarebbe anche il caso, per crescere e far crescere il dibattito, evitare di affermare che certe decisioni si prendono senza logica, senza motivi, come leggo qua dentro.
    La logica ed i motivi ci sono, eccome, poi magari voi non ci pensate o non li sapete, oppure avete scarsissima esperienza di tennis e non sapete cosa accadeva prima.
    Io, invece, mi ricordo benissimo cosa accadeva.

    Accadeva, ed accadeva molto frequentemente, accadeva spessissimo, altro che storie, che il Circolo importante, il Circolo ricco, anziché investire nei bambini, anziché investire nella scuola tennis, anziché investire nel vivaio, comprava (sì, comprava, acquistava, con soldi, oppure, ancor peggio, con promesse ai genitori, della serie: ma vieni da noi che siamo un bel circolo, più grande, più bello, da noi passano i selezionatori regionali e vedono tuo figlio, noi vinciamo i campionati, cosa rimani a fare lì, noi abbiamo strutture migliori, maestri migliori, con noi tuo figlio diventa un campione, ecc. ecc.) intere squadre giovanili (ma veramente per intero, si prendeva tutto il pacchetto), che, magari, l’anno prima si erano ben comportate in qualche manifestazione a squadre con un altro Citrcolo, molto più piccolo e povero che, però, investiva nel vivaio, nei bambini, nella scuola tennis.

    In pratica, ecco cosa accadeva: il piccolo ma virtuoso circolo attrezzava bene una bella scuola tennis e, nel corso degli anni, faceva emergere 5-6 ragazzini di buon valore, con grande sacrificio e gran dispendio di denaro ed energie; in pratica, il piccolo circolo faceva quello che ogni circolo dovrebbe fare, cercare di iniziare all’agonismo dei giovani; accadeva, però, che ai primi buoni risultati di squadra, il Grande, Ricco, Potente Circolo interveniva presso i genitori e, con false promesse e complimenti, sotraeva l’intera squadra al piccolo circolo, schierandola, pari pari, l’anno dopo.
    Ma non solo: il Grande circolo, abituato a fare così ogni anno, cioè a prendere giocatori di altri ed allenati e formati da altri, sottovalutava in modo assoluto la scuola tennis, alcuni nemmeno l’avevano, se non solo formalmente, sulla carta.
    Del resto, perché il grande Circolo avrebbe dovuto spendere quattrini nella scuola tennis, quando, comunque, avrebbe sempre avuto buoni giocatori, sottraendoli agli altri? Ogni anno, il Grande Circolo diventava campione provinciale e regionale, perché avrebbe dovuto investire sui giovani, se tanto vinceva lo stesso, con i giocatori degli altri, addestrati dagli altri?

    Risultato di tutta questa bella operazione: i circoli che veramente facevano promozione al tennis, addestravano bambini, investivano risorse e denaro nella scuola e nel vivaio, ai primissimi buoni risultati si trovavano con un pugno di mosche in mano; il Circolo Grande, che viveva solo sul nome, sul numero dei campi, il prestigio della località, sottovalutava completamente l’addestramento dei minori, vivendo di prepotenza, interessandogli solo di primeggiare nei campionati a squadre giovanili, comprando ogni anno squadre intere, ma proprio intere; oltretutto, la situazione era disastrosa anche per i minori, perché è vero che passavano in un circolo più grande ed attrrezzato, con la piscina, ma era un circo che, in realtà non faceva agonismo come quello piccolo, per cui comunque non avevano speranze, non miglioravano, erano sfruttati per il campionato a squadre giovanile di quell’anno e basta, tanto l’anno dopo venivano rimpiazzati da altri, acquistati nella stessa maniera.
    Oltretutto, anche i piccoli e virtuosi circoli erano del tutto disillusi e cominciavano anche loro a non investire più nel vivaio: del resto, perchè avrebbero dovuto farlo, se tanto, ai primi risultati, arrivava il Potente Circolo a fare piazza pulita?

    E’ accaduto, quindi, che la FIT ha voluto, giustamente, mettere un freno a questo malcostume, impedendo ai Grandi circoli di vivere di rendita alle spalle degli altri e di prepotenza.
    Giustamente, perché era una situazione insostenibile, che premiava chi non investiva sui giovani, era una situazione che stava creando un danno gravissimo a tutto il movimento.

    E, infatti, se vedete bene, il vincolo ha come unico effetto di impedire di giocare le competizioni a squadre con un altro circolo, perché era proprio quello che si voleva colpire, proprio quello che si voleva, non altro.
    Per il resto, il minorenne può fare quello che vuole, può andare ad allenarsi nel circolo che vuole, senza chiedere permessi a nessuno: l’unico effetto è che non potrà cambiare squadra, nelle competizioni a squadre.
    Veramente un piccolissimo sacrificio (ma insomma, chi se ne frega delle gare a squadre, no?), per evitare una grandissima ingiustizia, un malcostume che prima era frequentissimo.

    Insomma, dire che questa storia del vincolo è un ostacolo alla carrirera di un agonista, è una scusa bella e buona, Genitori: ma quale ostacolo…ognuno può andare ad allenarsi dove vuole.
    Ripeto, non potrà giocare le competizioni a squadre, piccolissimo sacrificio, ma ripeto, mi permetto di dire che è giustissimo così.

  104. Stefano Grazia scrive:

    Elettra, sei (tu e tutta la famiglia) un grande acquisto per il Blog: non solo ci dai informazioni, non solo tieni a bada alfonso (by the way: ho avuto come l’intuizione, intuizione poi condivisa anche dagli altri,che giorgio-detto giorgio giorgio- ed alfonso siano la stessa persona da cui il Giorgionso che ogni tanto affiora nelle nostre conversazioni… Giorgio Giorgio e’ un vecchio e onesto dirigente FIT che era comparso improvvisamente sul Blog l’estate scorsa invitando Nikolic a lasciarci perdere e stigmatizzando un po’ il nostro comportamento prima accusandoci di essere genitori abusivi e antifederali a prescindere, poi anche lui riconoscendoci tutti i meriti e augurt=randoci ogni bene per cui non si capiva piu’ cosa volesse in realta’… Io l’ho capito: lui,come Alfonso, Giorgionso o meno, vorrebbe far parte di noi, vorrebbe essere accettato, vorrebbe essere ascoltato, vorrebbe poter dire la sua… E infatti se invece di fare sarcasmo da acida zitella, si limitasse a dare opinioni e informazioni, il suo contributo sarebbe veramente il benvenuto … Magari cambiando nuovamente nickname, tanto lo riconosciamo subito…che ne so, La Voce del Padrone oppure Il Federale oppure Nessuno (mi puo’ giudicare)… Dai che scherzo,su!), dicevo non solo qui non solo la’, ma anche SAI RACCONTARE…. Grande, grandissima Elettra… Io ho sempre tifato per la Trillini, mi piaceva per la gran grinta… Ma dimmi, ci sono affinita’ fra Tennis e Scherma? O, a parte il colpo d’occhio e la grinta, il footwork e’ troppo diverso?

  105. marcos scrive:

    lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3126

    stefano…aggiungi 3w e punto prima di quanto scritto sopra.

    a mio parere, la costa salentina che da tricase scende fino a santa maria di leuca è una delle migliori d’italia.

    max…non volevo certo sminuire i meriti del ronzo! ciò che volevo significare è che quando un caoch riesce ad allenare un tennista che, poi, diventa molto forte, per lui è giusto motivo d’orgoglio, ma anche un grande privilegio. ora, è un grande privilegio di pistolesi poter allenare simone. francamente, non volevo togliere meriti a chi li ha…non mi hai capito perchè mi sono espresso male.

  106. Stefano Grazia scrive:

    Nikolic, sarei d’accordo per il VINCOLO DI UN ANNO: cioe’ non puoi cambiare squadra in corsa, ma per 4 anni? Tu dici : “Per il resto, il minorenne può fare quello che vuole, può andare ad allenarsi nel circolo che vuole, senza chiedere permessi a nessuno”…Bisogna poi vedere se nell’altro circolo lo prendono visto che non puo’ recar loro lustro…minimo minimo gli fan cambare la retta senza sconti e agevolazioni … Come fanno nel Calcio? Non e’ la stessa cosa anche li’: le grandi societa’ attingono ai vivai delle piccole societa’…COMUNQUE FONDAMENTALMENTE mi sembra che tu stia dando ragione ad Andrew quando critica il Sistema dei Circoli…

  107. andrew scrive:

    …ma guarda Stefano che quella norma è una pietosa pezza che la FIT mette per mettersi a posto la coscienza e il cui unico svantaggiato è l’atleta (che in questo sistema è e sempre sarà l’unico svantaggiato, non essendo il sistema centrato su di lui).

    Tanto se il circolo grande o danaroso vuole, il ragazzino promettente se lo prende lo stesso. E come dici tu, mi sembra anche giusto, se un circolo puntasse a far diventare forti i suoi atleti (che purtroppo non è così, essendo in contraddizione con la natura del circolo). Ma sono tutti gli altri che ci rimangono invischiati. Ed infatti la norma invischia tutti quelli che non sono abbastanza forti o promettenti per trovare un circolo di destinazione disposto a “superare” il vincolo.

    Come avrai letto, Nikolic ci tiene a rimarcare il perché è stata fatta, ossia la motivazione di facciata, ma poi non indaga sul risultato e sull’efficacia della norma.

  108. Stefano Grazia scrive:

    Signori, era da un po’ che non vi affliggevo, adesso vi tocca. Siete pronti? E’ il momento della narrazione farraginosa, e’ il momento dello sproloquio, della condivisione logorroica, dell’aneddotica minuziosa, delle ‘mutande che s’infilano nel culetto’, signori: e’ il mio personal catartic moment!

    Dieci giorni di Training col Temporary Personal Coach.

    Fedele alla linea a suo tempo indicata dai vari Dr Fischer,Richard Williams, Yuri Sharapov e,consentitemi lo stravolgimento,perfino da Bertino e Piatti col loro Team di Maestri, il Team Grazia ha deciso di mischiare e confondere ancor piu’ le carte continuando in quello che tutti gli hanno sempre contestato: il rivolgersi a piu’ persone per cucinare la zuppa Nicholas. C’e’ chi dice che aggiungendo troppi ingredienti a volte la zuppa puo’ venire fuori una schifezza e ammetto che il rischio c’e’ ma infatti e’ per questo che a capo del team e del Progetto ci deve essere qualcuno e chi meglio dei Genitori? Tra l’altro noi abbiamo la fortuna di essere in Due, tutti e due dedicati alla causa e quindi la nostra e’ una democrazia, nemmeno una dittatura. Inoltre noi manteniamo sempre,almeno per ora, il nostro sguardo a Ovest, in Florida, dove gli sconvolgimenti interni della Img hanno addirittura portato in posizioni chiave le persone che erano sempre state I nostri riferimenti. Infine mentre prendevamo accordi con vavassori per farne la nostra base in Italia (soprattutto per l’assistenza per I tornei) si e’ venuta a creare l’occasione di far venire per un mesetto un giovane Coach PTR italiano, Adriano Parodi, reduce da una esperienza di 2 anni con Bob Brett e in in attesa di iniziare la Scuola Maestri FIT e in piu’,a differenza del fratello Igor, gia’ sposato, che mentre fa il Coach a Varese,si e’ anche rimesso a studiare ed e’ prossimo alla laurea, Adriano e’ di natura avventuriero, pronto a rischiare e a non tirarsi indietro se c’e’ da viaggiare. Quindi Genitori + Bollettieri + Temporary Personal Coach + Vavassori: c’e’ da far gridare allo scandalo i Puristi. Eppure io rimango convinto che in questo momento, complice la nostra peculiare situazione logistica, non potevamo fare di meglio. Ne parlavo con lo stesso Adriano spiegandogli fin dall’inizio che se anche lui fosse il Personal Coach su base annuale io non rinuncerei certo ai miei due viaggi annuali da Bollettieri (magari gli offrirei il viaggio e vitto e alloggio) e certamente non accetterei di fare come quei genitori di un talento inglese che lo portavano da Bollettieri di nascosto dal suo coach (che se lo ritrovava miglioratissimo dopo strane vacanze dai parenti in America). E non rinuncerei nemmeno, avendone la possibilita’, di fare un salto da Sartori o da Bertino per una VideoAnalisi o dal Duo Buzz/Cat se venisse organizzato un MiniRaduno o di andare a farci una settimana in una qualsiasi nuova Academy giusto per andare a vedere come lavorano,cosa fanno, chi c’e’ e chi non c’e’…Insomma,lo avrete capito, io credo nel confronto e non nel nascondersi nel proprio cortile. Se il mio coach questo non lo capisce, abbiamo gia’ finito di collaborare. Certo, lo capisco anch’io: noi siamo in un certo senso favoriti dalla flessibilita’ imposta dalla nostra situazione logistica. Certo,lo capisco anch’io: ci stiamo avvicinando al punto del non ritorno, al momento delle scelte decisive.
    Ma fatta questa premessa, torniamo, nel prossimo post, a bomba. (impara,Gus,impara!)

  109. Stefano Grazia scrive:

    CATARTIC TIME 2:
    Dicevo dunque dell’ottimo lavoro che stiamo svolgendo pur fra le consuete (e non da me inaspettate) Luci ed Ombre dovute al carattere di Nicholas e anche ai pesanti carichi e stess a cui lo stiamo sottoponendo dopo la sosta natalizia…A Marzo faremo un torneo qui in Nigeria e poi aumenteremo di piu’ il Match Play coi Locals e addirittura a Pasqua magari andremo 10 gg in Namibia SENZA RACCHETTA, ma per il momento siamo in FULL IMMERSION visto che abbiamo qui un Temprary PersonalTennis Coach.
    Come forse ho gia’ scritto, adesso non so se e’ gia’ il lavoro svolto col coach o piu’ probabilmente il lavoro anche svolto a dicembre che assorbito riaffiora dopo la sosta sugli sci o forse semplicemente il fatto che adesso lo vediamo DAL DI FUORI tenere il palleggio, mi sembra che siamo stati giusto testimony di uno di quei BALZI IN AVANTI che ogni tanto inspiegabilmente si registrano all’improvviso.
    Obiettivi principali di questo mese erano (e sono)
    CONSISTENCY
    SERVIZIO
    SMASH (and Volleys)

    Per far cio’ Nicholas e Coach si alzano ogni giorno alle 6 e si allenano sul servizio per mezzora sui campoi della scuola Americana per mezzora circa prima dell’inizio delle lezioni alle 7.20.
    Ogni sera (da LUN a GIOV) poi si allenano dalle 18.30-19 alle 21 (mercoledi’ subentro anch’io per la preparazione atletica cosi’ come al sabato e con noi si allena anche il ragazzino nigeriano).Venerdi’: match play e poi a sera richiamo tecnico. Sabato 3-4 ore al mattino(prep atletica e patterns) e match-play a sera. Domenica due ore di tecnica o di ‘sensazioni’ , poi mare e jogging sulla spiaggia oceanica e a sera un set col Coach. Tranne il mercoledi’ e il sabato e domenica mattina, io e mia moglie facciamo per lo piu’ gli Osservatori e anzi spesso, solo gli Accompagnatori, nel senso che io passo alla sera di ritorno dall’Ufficio, mi guardo gli ultimi minuti dell’allenamento, e poi li porto a casa.
    I primi 10 giorni sono stati intriganti e ricchi di spunti:
    Adriano che mi dice gia’ al secondo giorno: scusa se te lo dico ma forse invece di urlargli dovresti provare, lo dico per mia esperienza personale, a cercare di spiegargli …
    Il giorno dopo durante l’allenamento s’incazza lui di brutto e,ottenuta con uno sguardo il mio nulla osta concesso con un cardinalizio cenno della mano (vai, vai pure, tutto tuo…) perdendo la pazienza gli urla piu’ volte dietro, scavalca la rete, lo affronta viso a viso, perde proprio il controllo…(gia’ lo vedo come il nuovo testimonial della Dunlop dopo JohnnyMac: Nicholas Grazia, come fa girar le palle lui non ci riesce nessuno…)
    Cosa e’ che mi avevi detto a proposito del non urlare? Gli ricordo sottilmente perfido … (to be continued)

  110. madmax scrive:

    marcos la mia non era certo una polemica con te ma poichè tu sai benissimo molto meglio di me che in questo ambiente quando un buon giocatore si ferma anche solo una volta nel bar del circolo a bere un caffè viene poi spacciato per un giocatore che si è allenato lì volevo che non ci fossero dubbi al riguardo…

    nikolik guarda che l’hai chiarito solo tu…. e mentre trovo giusto il vincolo di un anno trovo allucinante quello di quattro anche perchè quello che tu hai raccontato non mi sembra assolutamente così increscioso…

    prima di tutto al piccolo circolo che ha creato un buon giocatore rimane comunque la nomea e quindi i genitori dei bambini che cominciano saranno invogliati a portarceli ugualmente e poi parliamoci chiaro ad un certo punto nel piccolo circolo non è più possibile crescere un giocatore di livello per mancanza e di strutture e di personale perciò andrebbe via lo stesso…

    in secondo luogo poichè la fit non ha molto denaro da elargire questo sarebbe un ottimo aiuto per i genitori (che ne hanno sempre più bisogno) ed eventualmente si potrebbe disporre che una piccola parte del denaro dato al ragazzo vada come risarcimento al circolo… quanto poi al rischio che nella ricerca spasmodica del vil denaro si possa perdere di vista il lato tecnico sarebbe appunto con la ormai famosa guida michelin che i genitori dovrebbero e potrebbero sincerarsi della bontà del programma tecnico in essere nel circolo richiedente (ed in tale guida potrebbe essere anche affiancato al nome del circolo la lista di tutti i giocatori cresciuti lì)

    perciò correttamente e giustamente incentivati i piccoli circoli continuerebbeo a darsi da fare per creare campioni in erba e forse ancor di più appunto nella speranza di poter far quadrare i conti che a sentire tutti sono sempre più spesso in rosso.. d’altro canto anche i circoli grossi dopo un po’ si potrebbero stancare di dover sempre pagare per “acquistare” i giovani e potrebbero così ricominciare ad investire nel prorpio vivaio..

    come vedi caro nikolik non è per nulla una questione di prendere o meno decisioni a caso e con o senza motivo ma è una questione di punti di vista ed il punto di vista federale fino ad oggi non ha portato nessun vantaggio oltre che non è per nulla condiviso dai più nonostante quello che qualcuno qui dica…. tanti possono avere delle cariche non tutti però è detto che portino dei risultati soddisfacenti… questa come probabilemnte quella precedente questio risultati non li hanno portati ma questo non significa che nessuno sia in grado di farlo perciò non sarebbe male cambiare… visto che per un po’ di tempo però questo non può accadere che almeno l’attuale dirigenza cambi idea e direzione….

  111. madmax scrive:

    precisazione….quando scrivo (ed in tale guida potrebbe essere anche affiancato al nome del circolo la lista di tutti i giocatori cresciuti lì) questo servirebbe a tutti, ai piccoli circoli per far si che un genitore porti il proprio figlio ad iniziare a giocare ed anche ai grossi per dimostrare che anche dopo i ragazzi hanno continuato a progredire…

    in questo modo sarebbero impossibili i pastrocchi e tutti sarebbero felici e contenti a parte forse la fit…

  112. Stefano Grazia scrive:

    I DIECI GIORNI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA DEL TRAINING_chapter 3
    In questo caso aveva ragione il Coach: gli voleva far fare un esercizio inviandogli una palla sull’Ad Court e Nicholas doveva colpire una volta col FH Inside Out e una volta col BH,spostandosi coi piedi per colpire trasferendo il peso in avanti, e Nicholas contestava il fatto che in partita questo lui non lo avrebbe mai fatto (cioe’ un rovescio e un dritto ad libitum…sic!). E’ una di quelle discussioni surreali che,ho scoperto con grande soddisfazione, io ho gia’ fatto tali e quali DECINE di volte (una volta puo’ essere lo smash: gli dici di fare lo smash normale o al rimbalzo e lui continua a provare la slam dunk…oppure gli dici di allenare il rovescio a due mani e alla terza pallina eccolo provare un rovescio a una mano alla federer…Oppure No SLICE, e lui subito un magnifico slice…). Niente, non capisce che quando il Coach ti chiede di fare un esercizio lo devi fare, che quell’esercizio puo’ essere innaturale ma serve a giocare poi in partita (per esempio, in una partita giochi da solo contro due a rete? Eppure e’ un esercizio che si fa spesso, Serena Williams palleggiava sempre con due sparring partners a fondo campo…). No, Nicholas a volte (spesso?) deve provare a tirare la corda per saggiare il punto di rottura, non importa se e’ lui quello ad essere appeso sul baratro…E’ un Passive-Aggressor, ci hanno spiegato alla Scuola Americana (si sa, gli Americani etichettano tutto e tutti, non sei mai uno stronzo e basta o un somaro…),molto bravo a non fare mai quello che in quel momento non ha voglia (magari solo per pigrizia) di fare… Poi dopo avermi fatto firmare note su note gli hanno dato l’Award di Migliore della Scuola (Non scherzo! Al che mi era venuta voglia di andare alla scuola e dire ai teachers: ma mi state prendendo per il culo? Me ne avete dette di tutte e poi lo premiate fra i migliori, una piccola elite in TUTTA LA SCUOLA???? Mi va bene la disciplina, anche rigida, ma non fatemi sentire come una merda perche’ ho un figlio Hyper e Canaglia e poi scopro che e’ fra i migliori di tutta la Scuola…Mah!)
    Il giorno dopo invece o appunto e’ Nicky ad aver ragione: il coach gli chiede di fare il Recovery al Centro (midpoint ad ogni colpo) e Nicky contesta il fatto di rientrare al centro dopo un lungo linea, sostiene che il centro lo deve passare e spiega il perche’ e il per come (per tutta una storia di percentage etc etc come gli hanno insegnato da Bollettieri). Adriano prima prova a spiegargli che secondo lui rientrare al centro basta e avanza, poi si lascia sfuggire, sbagliando, che secondo lui se e’ vero quel che dice Nicholas, che gli hanno insegnato cosi’ in America,e’ una cazzata, poi mentre stiamo provando a discutere e Nicholas sta declinando la teoria del semaforo rosso verde giallo imparata anche da Bertino, Adriano perde la pazienza sostenendo che non puo’ mettersi a discutere con tutti noi e meno che meno con un bimbo di 12 anni…Io me ne sto zitto ripromettendo di parlarne a sera ma improvvisamente Adriano fa la cosa giusta: lascia cadere l’argomento,cambia esercizio e dice che ricontrolleremo a casa. In effetti, ammesso e non concesso che avesse ragione, era importante verificare che riportasse correttamente: in questo caso avrebbe avuto ragione comunque perche’ non si puo’ dirgli cosi’,abruptu, che quel che gli hanno insegnato alla Bollettieri era una cazzata…eventualmente si cerca di convincerlo… (Nicky,si scoprira’ poi, aveva ragione: sul libro di Bollettieri –e questo sarebbe bastato…tu potevi non essere d’accordo ma a lui avevano insegnato cosi’- e poi anche sul DVD L’Ombelico del Mondo, stessa identica cosa. Il Coach,molto bravo, chiede scusa al bimbo e lo guarda con un certo rispetto. Tra l’altro anche nell’esercizio successivo in cui il Coach gli inviava una palla prima sul dritto e poi sul rovescio,avanti e indietro, e Nicky doveva colpire un inside out sulla palla corta all’altezza della linea di servizio e poi un BH in loop su una palla profonda, Nicky sosteneva che a rigor di logica l’esercizio doveva iniziare col BH prima e con il Dritto poi e non viceversa. Pignolo e inutilmente pedante ma…correct!
    Voi direte: ma chi glielo fa fare ad un coach di allenare uno spaccamaroni cosi’? Ci crediate o no, pur rimanendo convinto che l’ALLENABILITA’ di uno studente sia importante, allenare uno come Nicholas ha anche i suoi vantaggi: e’ challenging, ti costringe sempre a dare il meglio…
    (continua alla prossima postata)

  113. Stefano Grazia scrive:

    TUTTO QUELLO CHE NON AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL TRAINING DI NICHOLAS COL TEMPORARY PERSONAL COACH E CHE IO INVECE NON HO MAI OSATO NON CONDIVIDERE:

    A parte queste discussioni e incomprensioni ( Ma lui mi guarda e scuote il capo: No, mi dice. Non e’ vero.Certo, accettare vittoria e sconfitta those impostors as the same sara’ problematico ma abbiamo gia’ appurato che tutti I campioni quest’atteggiamento un po’ ce l’hanno (certo, non e’ sufficiente a farti vincere e blah blah, non preoccupatevi, ne sono conscio).
    Il Coach d’altra parte rimane molto realistico e a differenza di Altri ANZI non ci regala emozioni o voli di fantasia tanto e’ vero che a volte, al di la’ dell’ottimo rapporto che lo lega a Nicholas fuori dal campo (e a noi), sembra quasi che l’unico problema sia che non ci creda troppo lui per primo. O almeno non si sbilancia sostenendo che in Italia i migliori U12 sono piu’ solidi, fanno meno errori, trovano il modo di mandarla sempre di la’: Nicky-ci dice- ha un gioco piu’ bello ma per vincere deve essere piu’ solido.
    Che e’ ovviamente quanto sostengo anch’io ma devo dire che ho udito commenti piu’ positivi dai Coach d’Oltre Mare o da Bertino o alla Vavassori. Infatti all’inizio pensavo che forse Adriano non avesse una grande esperienza di U12 e che magari non aveva i termini di confronto, cosa che invece sembra avere perche’ ha girato molto per conto della Bob Brett (anche se seguiva di piu’ gli U14)
    Ai miei occhi invece (ogni scarafone e’ bello a mamma sua…)Nicky appare meglio di quanto appare al suo Temporary Coach ma ovviamente io non ho termini di paragone: io vedo pero’ I miglioramenti, gli scatti, I margini di miglioramento dopo solo una settimana con un coach tutto suo…soprattutto l’ho visto molto bene in palleggio col coach e poi anche in partita. Ma facciamo un passo indietro: al Venerdi’ 6 Febbraio (COMPLEANNO DI NICHOLAS, 12 anni!) doveva fare match play con un ragazzino nigeriano…siccome non eravamo certi venisse, l’alternativa era: un set con Gabri’, uno con me, uno col Coach. Comincia Gabri’ e Adriano dice che se gli dava 6/0 gli faceva un regalo. 3/0 poi Gabri’ vince un game e Nicholas da fuori di testa: a un certo punto arriva alla sedia dell’arbitro e in preda a follia adrenalinica tenta di sollevarla e scuoterla…Arrivano intanto due ragazzini nigeriani (sui 13-15 anni)e decidono di fare ognuno un set.Io non c’ero, arrivo dopo e mia moglie mi racconta l’episodio, passa Nicky e mi fa: sei arrabbiato? E io: certo, cosa dovrei essere? E Nicky subito si arrabbia, sbatte la racchetta, ecco, sei sempre incazzato…e via cosi’, il passive aggressor, la miglior difesa e’ l’attacco, e via cosi’…io faccio per andarmene, anzi me ne vado, mi viene a cercare in auto, ci abbracciamo, ci parliamo a voce bassa, torna sul campo e vince 6/3 il primo set con un bimbetto di 13-14 anni ma alto come lui che gioca molto a rimandare in back e quindi puo’ essere utile come predica Zio Toni,-giocare con uno piu’ scarso per provare i colpi in sicurezza, farlo correre da Bradenton a Las vegas,a dx e sx, giocare a tema…Comunque e’ un bimbo simpatico che si autoincita con dei gran C’MON e God! Gimme a sign!!! Il secondo set e’ contro uno che a domanda quanti anni hai risponde 13 e alla domanda Di che anno sei? Risponde del 94…Comunque ha un gioco molto maturo e solido e vince I primi due-tre games con Adriano che dice che I migliori U12 in Italia giocano come lui e con Nicholas che comincia a sbatticchgiare la racchetta, a tirare la palla contro la fence,a gridare disperato un antipaticissimo CHE CULO!!! ad ogni colpo vincente dell’avversario…Niente, non accetta che l’altro possa vincere, e’ un affronto troppo grande…Lo richiamo all’ordine una, due, tre volte e poi non potendone piu’ sbotto e con un urlo beluino e finale dico BASTA! THAT’S ENOUGH! e lo tiro fuori dal campo, chhiudo il match, licenzio I bambini, con Nicholas disperato che implora no, aiuto, ti prego, fammi giocare, con io che gli urlo il vangelo (o il codice del Comporetamento), con tutto il vicinato che sente, con Adriano che e’ perplesso e mi da ragione da un lato ma dice che essendo il suo compleanno…che ci teneva a giocare…che lui non era d’accordo, con mia moglie che mi lanci lunghi sguardi pieni di colpa e con io che dentro mi sento una merda che piu’ merda non si puo’ (qualunque cosa avessi fatto avrei sbagliato: cosi’ e’ il mestiere piu’ difficile del mondo, quello del Genitore di un Tennista). Rimango irremovibile (gli urlo che lui puo’ giocare a tennis solo se si comporta bene in campo e a scuola-e lui che mi urla piangendo che ha appena ricevuto l’AWARD dei Migliori della Scuola!!! al che io son costretto ba replicare: hai fatto solo il tuo dovere…,sentendomi ovviamnente ancora di piu’ una merda, uno di quei genitori conservatori impettiti asusteri severi aristocratici di inizio secolo 900…)…Insomma, una vera sceneggiata napoletana da vicoli della little italy a Broccolino…(o da Quuens popolati da irlandesi?)
    Niente, sono un Cattivone e ce ne torniamo a casa, io e lui in auto da soli, in silenzio prima e poi a parlare, a spiegare per l’ennesima volta che lui e= punito non perche’ ha sbagliato un dritto o un rovescio o perche’ sta perdendo MA PERCHE’ SI E’ COMPORTATO MALE. E poi andiamo fuori, come programmato, al Ristorante Indiano. Perche’ tutto finisce fuori dal campo di gioco.
    Mattino Dopo allenamento monster (4h e passa) con atletica e con drills: Nicky e’ sempre un po’ nervoso, scopre e non accetta che il suo record sui 10 metri non e’ valido, per battere Adriano s’inventa dei passaggi a pelo fra I coni, per poco non si ammazza cadendo piu’ volte ma sfrecciando quasi sempre primo negli slalom paralleli con ostacoli e sprint e partenze da sdraiati seduti supine…
    Al pomeriggio la simulazione degli USOPEN gia’ ricordata: batte 6/4 il ragazzino da cui stava perdendo (e rilascia la celebre frase: oh., la prossima volta non si guarda piu’ Borg prima di una partita!) e poi batte 6/0 il simpaticone tutto C’Mon e God! Gimme a sign! Dimostrando una ottima attitude e un buon acume tattico e soprattutto ottime prime e seconde. Il lavoro di Adriano sta dando ottimi frutti.
    Giorno dopo, domenica, Nicholas e’ un po’ cotto e dopo mezzora decido di ravvivargli la motivazione entrando anch’io in campo e trasformando l’allenamento in un Training di sensazioni alla castellani e giacomo poleni: palleggi da bendato, a piedi scalzi, volley con palline normali da colpire e colorate da lasciare, volley sul trampolino elastico con stimolo acustico (al suono di una trombetta deve girarsi e colpire di rovescio, ad un urlo colpisce incece di dritto, sempre saltellando) e poi in palleggio con Adriano, bendato a un occhio, nel minitennis, con io dietro che lo disturbo con la trombetta e mormorandogli frasi mentre Adriano gli chiede somme, sottrazioni, tabelline, domande di storia e geografia e io che mentre sta per colpire ogni tanto gli caccio un urlo agghiacciante…insomma, una banda di matti… Poi il MARE: Nicky e’ scoppiato e non viene a correre con noi che ci facciamo un’oretta e mezzo fino al quarto relitto (io, Adriano mi molla a a meta’ e arriva 20’ prima). A sera I due giocano un set e vi ripeto,…ho goduto. Grandi scambi, grandi colpi, gran servizio…Veramente un signor tennis, magari col coach un po’ rimbambito dal sole e dal jogging e dalla voglia di lasciarlo giocare (ma non vincere)…Comunque un gran bel giocare,anche il coach era contento, impressed. Ecco, se giocasse cosi’… Non lo so, non lo voglio dire. E poi perdere bene dal coach non vale mai il vincere bene con gli inferiori, ma e’ stata la qualita’ del gioco espresso. E per la seconda volta, aveva fatto un ottimo set anche la domenica precedente..
    Insomma: mi sembra che in questi 10 giorni si sia lavorato veramente bene. Adriano non sara’ (ancora) un Coach Famoso ma mi sembra coscienzioso e comunque preparato (oltre ad aver lavorato due anni con Bob Brett ha lavorato anche in Belgio al Circolo della Henin facendo da sparring a Vliegen e Rochus…A Sanremo era lo sparring spesso di Cilic…), e comunque voglioso di apprendere…Quando e’ a casa e/o alla sera lo costringo a rivedersi tutti i video dello Strategy Zonew, quelli di Bertino, Piatti,Sartori, le vecchie partite di Nicholas…Prima che partisse gli avevo detto: sei disposto a mangiare,bere, cagare tennis per un mese?
    Lo sciagurato rispose si.
    Ed eccoci qui.
    Grande Adriano, Ottimo Lavoro!!!

  114. alfonso scrive:

    @ Elettra
    Gentile signora le posso assicurare che il mio intendimento è sempre quello di riuscire a dare un contributo costruttivo anche quando il mio modo di scrivere può sembrare ironico e/o sarcastico (so la differenza, dott Grazia, poi glielo dimostrerò, come al solito con i fatti). Purtroppo (perché concordo sul fatto che sia un positivo acquisto) lei mi pare che su questo blog scriva da poco tempo e giustamente non può sapere quello che è successo nello scambio di post nel periodo luglio-agosto del 2008 (non mi pare, dott. Grazia, che, come lei afferma il sig. Giorgio abbia scritto per la prima volta per difendere Nikolik!). Se vuole gentile signora le posso inviare o pubblicare tutti i post e/o quelli più significativi. Comunque sia, leggendo nel prossimo post che invierò al dott. Grazia (stia tranquilla lo farò con tono molto garbato. Non so che idea si è fatta sulla mia persona, ma le assicuro che in fondo sono una brava personcina, come d’altronde tutti su questo blog) si potrà rendere conto e capire alcuni miei atteggiamenti all’apparenza incomprensibili, anche fosse vero il caso che mi dovessero mancare veramente tutte le sinapsi. Ma bando alle chiacchiere e passiamo a parlare di quello che la riguarda. Le confermo tutta la mia solidarietà per quello che è successo (lo so che oramai non serve a niente, però mi sento di esprimergliela lo stesso!): Con me che sono una persona che ritiene che giudizi tecnici debbano essere espressi solo e solamente da tecnici preparati, e che, per di più, anche se parliamo di sport, dobbiamo tenerlo nella dovuta considerazione per la sua funzione formativa, in tutte le fasi della crescita adolescenziale, perché diventa uno strumento indispensabile e necessario, indipendentemente da dove nostro figlio potrà arrivare, per poter inculcare i giusti valori del vivere civile (la lealtà, l’amicizia, l’impegno, lo spirito di sacrificio, …..) in una società che vive momenti difficili come lo è la come la nostra, sfonda una porta aperta. Ho sempre creduto che noi adulti abbiamo il dovere e l’obbligo di operare quotidianamente, specialmente perché parliamo di ragazzi, in modo più coerente e corretto possibile! So di avere detto cose scontate, ma vede questo è il mio semplice modo di vedere le cose su questo argomento, e questa convinzione mi ha accompagnato fino ad oggi, per 59 anni (sì sono vecchio come dice lei dott. Grazia, anche se la vita frenetica che faccio non mi fa sentire tale!), e non solo nel mondo del tennis! Pensi che io come professione svolgo quella d’insegnante in un Istituto superiore, e da 25 anni insegno nello stesso Istituto, e se ragazze, ex mie alunne ed oggi madri, vengono spesso a chiedermi consigli anche su fatti prettamente personali, mi illudo di aver “predicato” bene e questo fatto mi inorgoglisce. Ma anche se così non dovesse essere, sono sereno lo stesso perché ritengo che la cosa più importante per una persona per bene sia quella di essere a posto con la propria coscienza! Per quanto riguarda questa sua osservazione: “L’unica cosa che si chiede alla federazione è che indichi con chiarezza dei centri ……..”, sappi che la condivido in toto! E non solo io ma anche i responsabili del settore tecnico della Fit e lo stesso Binaghi, tant’è, che a Roma, nella riunione di martedì della scorsa settimana, ed a cui indegnamente ho partecipato anch’io, come già avevo evidenziato in un mio post precedente post, tra le tante problematiche, è stato affrontato e sviscerato l’argomento, e contemporaneamente delineate delle priorità da mettere subito in atto per poter migliorare il progetto PIA, che comunque sotto certi aspetti ha già dato ottimi risultati, ma anche per poter individuare e per poter successivamente rilasciare il certificato di qualità per la specializzazione solo a quelle realtà che dimostreranno di essere in possesso di requisiti tali per poter svolgere in modo qualificante quel tipo di lavoro. E della cosa ha accennato anche, ieri sera nella trasmissione di SuperTennis (si parlava anche di rapporti tra genitori e figli, con in studio papà Trevisan), il maestro Vianello, della premiata famiglia Vianello&figli, che era presente alla riunione a cui facevo riferimento, in qualità di fiduciario maestri del Lazio. Comunque mi ritenga disponibile per qualunque informazione dovesse avere bisogno, escluso chiaramente, per quanto ho detto prima, argomentazioni di tipo tecnico (anche se adesso, da quello che ho capito, non ne ha più bisogno), perché sarò ben lieto di esserle d’aiuto, sempre che sia sicuro della risposta che le andrei a dare. Mi permetta infine, visto che ha praticato le sale di scherma, di confessarle tutta la mia ammirazione per questo sport e per chi pratica questo sport. E’ uno sport con la esse maiuscola, che come tanti altri (canottaggio, judo, ginnastica artistica, …) vengono ingiustamente trascurati dai mass-media per lunghissimi periodi, per riportarli puntualmente alla ribalta ed alla luce dei riflettori solo durante le Olimpiadi e/o i Campionati mondiali, ma solo per scopi commerciali e per cassetta, perché con le vittorie dei loro atleti aumentano la vendita dei giornali o l’audience televisivo. Non le nascondo che anni fà, in occasione di una importante cerimonia di premiazione di campioni di vari sport, ho avuto il piacere di premiare Sandro Cuomo (proprio di oggi la notizia che è stato nominato “Commissario d’arma della spada”, questa mi pare è l’esatta dicitura), che come lei ben sa ha vinto oltre a due medaglie olimpiche anche due Coppe del mondo ed otto medaglie nei Mondiali, e di questo ne vado ancora orgoglioso, nonostante mi è capitato e mi capita tutt’ora di avere la possibilità di frequentare campioni, oltre che del mondo del tennis, anche di altri sport e gente famosa in altri campi (sarebbe simpatico, per esempio, raccontare della serata in discoteca di qualche hanno fa, a Rimini, con la squadra francese di Fed Cup, o del gavettone che con le nostre ragazze abbiamo fatto a Moya, allora fidanzato di Flavia, a Charleroi, al rientro negli spogliatoi alla fine del doppio che ci ha dato la vittoria nella Fed Cup del 2006!).

  115. anto scrive:

    @Stefano Grazia…affliggici sempre!

  116. alfonso scrive:

    @ kill bill
    Caro sig. Kill Bill, certo che la storia non le insegna niente! Ricordando la “tranvata” devastante che Giorgio in un post le aveva indirizzato in risposta ad una sua domanda provocatoria sulle Accademie, devo ammettere che ha coraggio da vendere, (o è …….?) a fare ancora il sarcastico (o l’ironico, si definisca come meglio le aggrada!). Si ricordi che per farlo bisogna avere gli attributi e lei in quell’occasione non ha proprio dimostrato di averli, sapendo di essere stato a dir poco imprudente e dimostrando di non avere la forza nè tantomeno argomenti per controbattere. Che figura da niente (e non mi risponda che non ne valeva la pena)! Ricordo che il sig. Madmax, sopravvalutandola (ma spero si sia subito ricreduto), aveva addirittura previsto che si sarebbero potute fare fragorose risate per la risposta che avrebbe dato l’ingenuo Giorgio. Ma mi risulta che né lei né “l’Innominato” (come il povero Giorgio era stato costretto a ribattezzare il sig. Madmax in conseguenza alle minacce subite se si fosse permesso di profferire di nuovo il suo nome) abbiate potuto fare quello che era nelle vostre intenzioni, mentre al contrario sono emerse diverse verità (quelle sì, che erano verità. Erano supportate da articoli di giornali che dimostravano come l’Innominato si attribuiva nel campo dell’ippica meriti che solo suo padre poteva vantare! E Giorgio, sapendolo, già rideva da diverso tempo per la puerilità di un tale comportamento. Lui sì che si era potuto sbellicare delle risate allora e se ci pensa, so, che lo fa ancora oggi). Comunque visto che propone: “Nominerei Alfonso controllore dell’attività dei comitati regionali” e non ho quel caratteraccio di Giorgio, pur mancandomi delle sinapsi, le rispondo in modo cortese anche in considerazione che il blog ha bisogno di lei ed un altro shock le potrebbe risultare fatale (nel senso che lo abbandonerebbe, non mi fraintenda. Non sono così cattivo!). Le devo ammettere che anche lei ha la palla di cristallo! Infatti, e non scherzo, oltre a far parte dei dirigenti che curano un settore nevralgico della Fit, da circa un mese ho avuto l’incarico di interessarmi per un certo periodo di un Comitato Regionale diverso da quello in cui risiedo. Inoltre, la ringrazio per avermi proposto per un nuovo incarico, ma è arrivato un poco in ritardo, perché è stato già tempo deciso che una volta portato a termine questo, spero a fine marzo, mi dovrò interessare di un settore che ha a che fare con molte problematiche della vita federale compreso un determinato aspetto riguardante tutti i Comitati Regionali. Ma mi tolga, comunque, una curiosità! All’epoca dei fatti raccontati, mi ricordo che lei aveva ammesso di essere stato solo a Roma, e Giorgio nel descriverle le città in cui hanno sede alcune importanti Accademie di tennis l’aveva inondato di tantissimi dettagli topografici. Non è che leggendoli si sarà illuso di aver visitato tutte quelle belle città ed adesso, proponendomi come responsabile di tutti i comitati e realizzando che avrei visitato tante nuove belle città, si era illuso che avrei fatto come Giorgio? Se dovesse essere questo l’unico suo recondito scopo, se lo tolga dalla testa. Non ho proprio tempo da dedicarle! Al contrario, le consiglio, una buona volta per tutte, di non essere sempre così timoroso (faccia vedere di che pasta è fatto! Ancora gli attributi!). Vada in un’agenzia, prenoti dei viaggi ed incominci a conoscere altre città, oltre Roma! Anche se non è portato per queste cose, non se la mangiano mica! Per tornare a noi, come vede ha visto bene nella sua palla di vetro, ma purtroppo invece di vedere nel futuro riesce a vedere cose già decise. Secondo me la dovrebbe cambiare subito (approfitti adesso! Prenderebbe il contributo per la rottamazione!)! Come vede, al contrario, di Giorgio, poiché è la prima volta che si rivolge direttamente a me, l’ho trattata con i guanti bianchi e le ho detto delle verità (e chi sa chi sono, sa che sono verità), ma non ne approfitti con queste stupide provocazioni, perché come sa, le cellule eccitanti e le “tranvate” sono in agguato. E lei ha già dimostrato di non avere la tempra del sig. Madmax, che di solito accusa, ma resiste!

    @ Elettra
    Vede, sig.ra Elettra, questi sono gli amici. Apparentemente sembrano favorirti, e sotto sotto lo fanno solo per rendiconto personale! Non si può vivere così! La vita è diventata sempre di più una giungla! Sempre sul chi va là, ed io, che devo lottare da solo, le confesso, sono allo stremo delle forze!

  117. alfonso scrive:

    @ Dott. Grazia
    Il sig. Parodi, visto che è in vigore la norma della conseguezialità delle qualifiche Fit, per poter inoltrare la domanda di partecipazione al corso Maestri, oltre ad essere in possesso di una qualifica della PTR che in questo caso non è un titolo valido (non mi fraintenda, non sto dicendo che non serve a niente quel titolo! Il mio amico Luciano Botti non me lo perdonerebbe!) deve essere necessariamente Istruttore di 2° grado Fit in regola con tutte le quote previste per l’iscrizione all’Elenco di tale qualifica, compreso l’anno 2009, . E sicuramente lo è, ma lei nella comprensibile fretta di scrivere, non lo ha evidenziato! Non è che che questo sia importante, ma giusto per la precisione. Anzi, se fossi in lei, visto che i corsi federali vengono svolti solo per fare cassetta, che lui è un ragazzo serio ed ha voglia di confrontarsi, e come giustamente dice il sig. Madmax, hanno il coraggio di confrontarsi solo quelli che non sono “affiliati” alla Fit, e di conseguenza, ove mai fosse ammesso (sono 40 i posti disponibili e per assegnare i posti verrà stilata una graduatoria secondo i punteggi riportati da ogni candidato per la miglior classifica ottenuta in carriera, il titolo di studio e l’attività professionale svolta come IS2) e dovesse conseguire la qualifica di maestro nazionale potrebbe subire un’involuzione senza ritorno e perdere la credibilità fino ad oggi conquistata, fossi amico come lo è lei , lo consiglierei di rinunciare e lo costringerei a ritirare la domanda. Se vuole il suo bene, mi creda lo consigli in tal senso! Se non ci riesce da solo sono a sua disposizione per aiutarla! In giro ci sono ancora dei pazzi disposti a spendere soldi e tempo per qualcosa che non serve a niente! Come li compatisco!

  118. madmax scrive:

    kill elettra costa o qualcun altro con i figli grandi…

    qualcuno di voi ha info sui tornei et under 12 di riga in lituania e funchal in portogallo?

    elettra ieri ho conosciuto finalmente tua figlia anche se essendo infortunata non l’ho vista giocare… parlando un po’ con lei sono rimasto molto contento del fatto che abbia affermato di considerare migliore la vavassori rispetto la mouratoglou.. un bel certificato di qualità..

    stefano speriamo davvero che nicky diventi forte in fretta altrimenti il coach dovrai cercarglielo sulla luna!!!

  119. An Unconvenient Truth scrive:

    @Alfonso e/o Giorgio: “Le devo ammettere che anche lei ha la palla di cristallo! Infatti, e non scherzo, oltre a far parte dei dirigenti che curano un settore nevralgico della Fit…”

    Ah,ecco: allora si spiega tutto …

  120. Alfonso scrive:

    Cellule eccitanti, state buone e rilassate, anche se il sig. Madmax cerca in ogni occasione di stimolarvi a produrre più energia! Non vi preoccupate, anche se merita risposte molte decise per le sentenze approssimative che come al solito spara, come mi ha chiesto il dott. Grazia e qualche gentile bloggista (si può dire così?), per questa volta non infierirò e dimostrerò con dati di fatto che continua ad essere come al solito, a dir poco, superficiale!

    Con tutto il rispetto per la sua persona, mi permetta di dissentire dalla sua affermazione gratuita subito sotto riportata, e le dimostrerò con garbo e con dati certi il perché della mia dissenteria (forse ho sbagliato vocabolo!). Lei dice:
    “infatti chi non ha paura di confrontarsi non è affiliato e fa lavorare maestri non affiliati.. credo anche che proseguendo di questo passo in sempre meno si affilieranno maestri e circoli… “.
    A questo punto, allora legga cosa c’è scritto sui siti di alcune tra le migliori Accademie di tennis d’Italia (solo della Bluteam non è stato possibile fare il copia-incolla) per presentare e per essere certi di poter far presa su potenziali “clienti”!
    - alla voce “allenamenti” del sito della Blueteam di Arezzo si può leggere testualmente: “ la preparazione tecnico-atletica dei singoli tennisti viene programmata e costantemente monitorata da maestri federali altamente qualificati, coordinati dal responsabile tecnico Umberto Rianna”.
    - dal sito dell’Accademia di Fanucci: “La Florence Tennis School si presenta inoltre con le carte in regola per ottemperare ai requisiti richiesti dalla F.I.T. con i nuovi Piani Integrati d′Area. Abbiamo ottenuto la certificazione di qualità federale per tutti e tre i livelli didattici previsti: Minitennis, Perfezionamento e Specializzazione, diventando capogruppo di quaranta Circoli in Toscana e costituendo uno dei P.I.A. più importanti d′Italia.” (secondo lei con quali maestri?)
    - dal sito della Firenze Tennis Accademy di Ardinghi: “Nel 2000 ha superato il corso per diventare Maestro Federale e dal 2001 si è dedicato all’insegnamento. Dal 2002 lavora come direttore della scuola tennis del Circolo del Tennis Firenze. Nel 2003 è nata la sua Accademia (Firenze Tennis Academy) che dal Giugno 2008 gestisce in collaborazione con i maestri Nazionali F.I.T. Stefano Caroni e Fabio Bianchini”
    - e dulcis in fundo, dal sito dell’Accademia dove si allena sua figlia ecco come viene presentata e pubblicizzata una parte dello staff tecnico:

    Renato Vavassori
    Tecnico Nazionale Direttore Generale
    TITOLI PROFESSIONALE : Tecnico della FIT (addirittura lo evidenzia due volte che è Tecnico nazionale!)

    ESPERIENZE DA TECNICO
    o Tecnico accompagnatore delle rappresentative giovanili della FIT, sia nella gestione Panata sia in quella di Thomas Smid
    o Capitano Nazionale U.18 in Coppa Valerio con Galimberti , Tarallo
    o Capitano Nazionale U. 18 nella World Team Junior Cup a Wusbaden
    o Capitano rappresentativa U. 16 campionati europei a Bruxelles ( 95 )
    o Membro dello Staff di Adriano Panatta nel progetto “ Adriano Panatta Tennis Lessons Tour”
    o Membro dello Staff del “Progetto Tennis 2000” della FIT
    o Fondatore e Direttore Tecnico dell’ “Accademia Tennis Vavassori”

    Alessandro Bertolini
    Sat TC Chiari
    Istruttore F.I.T. di 2° grado

    ESPERIENZE FORMATIVE:
    Tirocinio F.I.T. presso il centro federale di Brallo

    Christian Merlato
    Settore femminile
    • Maestro Nazionale FIT
    ATTIVITA’ PROFESSIONALE
    • Ha frequentato il tirocinio presso il Centro Federale di Brallo e quello di elite di Sestola
    • Attualmente si occupa del settore femminile del Vavassori Tennis Team

    Luca Ronzoni
    Direttore sede Milano - Saini

    FORMAZIONE •
    Scuola Maestri Settembre 1997 albo n° 1908 - Tesi “ Ruolo del Maestro dal punto di vista giuridico ”•
    Aggiornamento Maestro Nazionale 2002

    QUALIFICHE PROFESSIONALI SUPPLEMENTARI
    Maestro Nazionale Federazione Italiana Tennis

    Mauro Pezzi
    Direttore Sede Palazzolo Resp. Settore femminile
    QUALIFICHE PROFESSIONALI ISTRUTTORE FIT

    STAGE E CORSI DI AGGIORNAMENTO:
    -LATERALITà E MOVIMENTO RELATORE: PAUL DOROCHENKO

    ed inoltre come viene evidenziata la visita che un tecnico federale farà a due sedi dell’Accademia:

    “Il tecnico federale Giancarlo Palumbo parlerà ad atleti e genitori dell’Accademia sabato 17 gennaio presso il CS Saini e domenica 18 gennaio presso la sede centrale di Palazzolo”.

    Come avrà notato in tutti i casi si dà risalto alla qualifica professionale che guarda caso è quella della Fit. Addirittura proprio la sua Accademia (speriamo che non lo venga a sapere Renato che dico così!) evidenzia sia i corsi di aggiornamento e sia i tirocini svolti dai maestri in ambito federale.
    Facendo questo lavoro di ricerca, inoltre, mi sono reso conto di quanti incarichi tecnici ha ricoperto il bravo Vav(v)a all’interno della Federazione, già da molto prima del 1995, come lui stesso pubblicizza. Addirittura mi è venuto da pensare anche l’eventualità che un lettore attento, ma neofita nel mondo del tennis e che non conosce Vav(v)a, potrebbe farsi l’idea che anche il buon Renato potesse far parte della famosa associazione a delinquere la “Sacra racchetta unita” che ha determinato quello sfascio del tennis italiano degli ultimi 30 anni di cui lei giustamente fa sempre riferimento. E mi dica come si fa a dargli torto se qualcuno dovesse interpretare la cosa in questo modo (è possibile che per farsi bello lei gli deve far fare sempre figure di m…..? Stia attento prima o poi lo verrà a sapere!). Al contrario solo chi è a conoscenza delle doti tecniche ed umane di Renato la potrebbe pensare diversamente, e le assicuro che io le conosco bene, e nemmeno se un domani mi venissero a mancare tutte le sinapsi sia chimiche, ed anche quelle elettriche, mi verrà da pensare una cosa del genere! Per tornare a noi, arriviamo alle conclusioni! Se queste illustri Accademie hanno una evidente necessità di pubblicizzare che tutti i loro tecnici sono in possesso di una qualifica federale (la Florence addirittura si fa vanto di appartenere ad un PIA, che poi per la verità è risultato anche essere il migliore in assoluto in Italia nel 2008), come può pensare ed affermare che queste realtà possano un giorno non affiliarsi più, far lavorare solo “maestri non affiliati” e che i maestri che lavorano in queste realtà non rinnovino, in futuro, la propria iscrizione all’Albo e/o agli Elenchi (per i maestri si chiama iscrizione e non affiliazione. Visto, ha imparato un’altra cosa)? Solo lei, caro il sig. Madmax, vede questi film e riesce, da gurù qual è, a farlo vedere a qualche sprovveduto! E se tanto mi dà tanto, se cioè hanno necessità di farlo queste realtà “qualificate” e questi tecnici “importanti”, s’immagini l’importanza che riveste l’iscrizione all’Albo per tutti gli altri maestri “normali” visto che tale iscrizione è indispensabile per poter lavorare in un qualunque Circolo affiliato. Senza contare per ultimo i rimanenti ed eventuali maestri ”emarginati”, come li chiama lei. Dopodichè, se lei o qualcuno non mi crede, mi può chiedere i numeri esatti delle iscrizioni, del numero di domande di partecipazione ai corsi dei vari livelli ed io li darò (solo per il corso maestri del 2008 per 40 posti liberi le domande erano state oltre 110, e la stessa cosa sta succedendo per quello da svolgere per il 2009)! Dopodichè (lo so l’avevo già detto prima, ma il vocabolo mi piace tanto perché lo ripete sempre lei), qualunque sia il motivo per cui queste realtà ed i tecnici si comportano e continueranno a comportarsi così, pure se fosse per solo proprio tornaconto commerciale, questa è l’unica realtà evidente che emerge. Le sue affermazioni, mi creda, se non supportati da dati oggettivi, risultano come al solito solo e soltanto ragionamenti filosofici senza alcun peso. Dopodichè, le regalo un consiglio. Si concentri ad elargire solo qualche consiglio tecnico, visto che su quegli argomenti riesce un tantino meglio avendo la possibilità di studiare giornalmente con fior fiore di professori, e non vada oltre perché è capace di fare solo danni. Pensi quanto mi costa farle questo invito per uno come me che ritiene che di argomenti di quel genere debbano parlare solo e solamente tecnici (mi sta tentando e forse sto considerando la possibilità di dire qualcosa di tecnico anch’io, visto che, provocatoriamente, anche Nicoxia, me lo chiede! Ma non garantisco la qualità di quello che scriverò, dato che sono poco competente!). Ma visto che ci tiene tanto a scrivere, ho fatto uno strappo! Avrei tante cose da scrivere e ribatterle su quote, gilet e quant’altro ma, mi creda, non ne vedo proprio la necessità, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa e non ne vale la pena.

  121. Alfonso scrive:

    @ An Unconvenient Truth
    Per vedere cosa è stato fatto nell’era Galgani non c’è bisogno di avere la palla di vetro! Io facevo parte all’inizio anche di quel gruppo, anche se solo a livello regionale, ed avendo notato che aria tirava mi sono subito allontanato. Dopodichè sono rientrato con il gruppo Binaghi, e volesse il cielo avessi la palla di cristallo, perchè riuscirei a vedere anticipatamente gli errori che stiamo commettendo (e sicuramente come succede in ogni campo, si riesce a fare cose buone e cose che alla fine si rivelano dei flop, guai a sentirsi dei Padreterni!) e cercherei di porre rimedio. Ma ahimè i conti si tirano alla fine di un percorso, e di certezze non ne ho, se non su dati oggettivi e certi! L’importante è essere sempre onesti con sè e con gli altri e credere fermamente sulle cose che si stanno facendo (ho sempre ammesso di ammirare per questa dote il sig. Madmax!). Se lei al contrario, di palle di vetro ne ha due e una me la può regalare, le sarei grato per tutta la vita! Ma non posso prometterle che qualora mi facesse questo regalo, la userei sicuramente. Nel futuro potrei vedere cose molto spiacevoli non riguardo al tennis, quello sarebbe il minimo, ma su cose ben più serie ed importanti quali gli affetti e la salute, tanto per citarne solo due e questo, mi creda, mi lascerebbe sgomento! Infine, da vero amico, mi permetto di lanciare un appello a tutti quelli che ne sono in possesso di questa maledetta palla di vetro: se potete mettetela in soffitta e dimenticatevela! Spero che lei la soffitta ce l’abbia, altrimenti non si scoraggi, e la metta in cantina (che diamine! una cantina ce l’avrà!).

    @ Elettra
    Mi scusi e mi giustifichi almeno lei. Come vede anche dopo aver parlato con toni seri non riesco a fare a meno di fare battute (stupide). E più forte di me! Ma penso che se anche un blog diventa un problema di stato, con tutti i problemi che dobbiamo affrontare giornalmente, non vivremmo più!

  122. Elettra scrive:

    Stefano,
    temo che scherma e tennis abbiano ben poco in comune a parte l’uso dell’attrezzo, la tattica ed il fatto che siano sport per adulti.
    Di fatto io pur essendo stata l’equivalente di un buon seconda categoria di spada ed essendo un tiratore intelligente (nel senso di tattico) e con grande carica agonistica, pur avendo incominciato a giocare a tennis da piccola non sono mai riuscita a giocare un match perchè mi veniva l’ansia.
    Pertanto, suppongo che anche le caratteristiche mentali siano completamente diverse.
    madmax,
    Mi spiace ma non conosco quei tornei, si ho saputo che hai conosciuto mio marito e mia figlia e vi siete fatti una chiacchierata.
    Per farti capire quanto vale quel paragone, tieni presente che ho portato Marta a forza da Vavassori perchè non voleva più mettere piede in una scuola in Italia ed era disposta a smettere piuttosto, stanno facendo un grande lavoro tecnico ed atletico, ma soprattutto dal lato umano e dell’autostima.
    Sugli italiani la pensava come i talent scout, ora sta facendo la pace con se stessa e con il mondo.
    Se ci sarà occasione ti farò vedere il filmini (non la videoanalisi quelli fatti in casa) del prima e di cosa sono riusciti a fare in soli tre mesi.
    Ora è infortunata, solo perchè è una testa di cavolo, per non fermarsi due giorni ha nascosto un dolorino ed ora è ferma per due settimane ed è insopportabile per noi e per loro, speriamo che ne faccia tesoro.

  123. Gus scrive:

    @stefano: grazie per i consigli.

    @alfonso: ma perchè ritieni (spero possa darti del tu, altrimenti fammelo sapere e torno immediatamente al Lei), che “solo” dei tecnici possano parlare di tennis. Ma questa è una visione ristretta delle cose, molto ristretta, Io parlo continuamente con il mio maestro, con dirigenti federali Piemontesi anche di un certo livello. Mi confronto continuamente con loro, e non c’è mai stato uno che mi abbia detto, non parlare di cose “tecniche”. Ma io magari non ho l’esperienza e la competenza per discutere con un “tecnico” ma ho la passione, lo studio, la voglia di imparare e magari anche qualcosa da dire, visto che bene o male non sono un imbecille.

    Io credo che anche ad un maestro o istruttore capace faccia piacere condividere opinioni e idee, piuttosto che rinchiudersi nel suo mondo ristretto di competenti.

    Nel rispetto dei ruoli, ovviamente, ma da persone intelligenti e non è detto che io non abbia mai nulla da dire.

    Gus.

  124. ero a roma anch'io scrive:

    @ Alfonso:

    Al raduno di Roma c’ero anch’io. Quando è arrivato Maestro Piatti la prima cosa che ha detto è stata che chi vuole avere una possibilità di arrivare in alto deve farlo assolutamente al di fuori della Fit. Eppure se non erro Lui è rimasto ben inserito all’interno della federazione per molto tempo! Questo però non significa che se si sbaglia una volta (e forse anche di più) si debba obbligatoriamente continuare a farlo per tutta la vita, soprattutto se si sta dalla parte di chi subisce. Tutte le strutture da Lei elencate sono delle imprese e un po’ di pubblicità non guasta anche se nel caso del Blue Team non è che abbia portato molti frutti visto che sta ridimensionando se non addirittura chiudendo… L’accademia di Fanucci. Quale quella dove è cresciuto Volandri senza mai progredire? Quella di Artinghi. La vogliamo chiamare Accademia?
    Un discorso a parte merita l’Accademia Vavassori che ha molto collaborato con la vecchia dirigenza federale forse anche perchè essendo molto vicino Lui (Vavassori) ad Adriano Panatta, ma mi risulta (per evitare fraintendimenti lo so con certezza visto che ci conosciamo molto bene) che proprio pochissimo tempo fa lo stesso abbia rifiutato un incarico all’interno della Fit, chissà forse per dare un taglio netto con la stessa (o almeno io il rifiuto lo leggo in questi termini). Sul discorso delle cariche e delle qualifiche i maestri se le sono guadagnate perciò perchè dovrebbero rinnegarle fermo restando che chi è progredito lo ha fatto grazie al proprio impegno ed alla propria voglia di sapere non certo perchè siano fondamentali i vari brevetti. Invece starei molto attento a scartare a priori la possibilità di un non rinnovo di massa visto che ad un aumento delle quote non si è riscontrato un aumento dei servizi in cambio e di questo se ne lamentano tutti da bolzano a palermo.

    Posso infine assicuraLe che le persone che qui scrivono di danni non ne fanno ed anzi incredibilmente ho trovato persone molto preparate e ben informati, colpevoli solo di pensarla (e soprattutto diffonderla) in modo differente da Voi. Fossero i genitori tutti così anche per noi sarebbe tutto molto più semplice

    Cordiali saluti. M.S.

  125. madmax scrive:

    ciao elettra, immagino..

    ad un certo punto ho pensato che tua figlia fosse un’altra perchè anche un’altra ragazza ha avuto una storia simile alla vostra (ha uno o due anni in più di marta).. l’altra da brescia era finita a cordenos e vista la prima volta giocare insieme a mauro ci siamo accasciati per terra!!! poi mia figlia si infortunò e quando tornai dopo sei mesi vidi un’altra giocatrice completamente irriconoscibile. Lei mi disse che nel week end avrebbe giocato un torneo e le risposi che era un grosso peccato il fatto che non esistessero scommesse sui tornei di tennis giovanile perchè a mio parere avrebbe vinto facile. Il lunedì successivo appena mi vide si mise subito a ridere…aveva vinto!!!

  126. nicoxia scrive:

    Baldi faceva tornei fit a 9 anni ed era gia forte giocava anche a calcio.

  127. nicoxia scrive:

    Alfonso scriva lasci a noi il giudizio sul confronto.

  128. Stefano Grazia scrive:

    Anto, anto, non stuzzicarmi che ieri ne son successe delle belle … Ieri ero di nuovo di scena anch’io, essendo mercoledi’ ed avendo in programma anche la Prep Atletica. Dopo il riscaldamento con l’ovale da football americano, esercizi d’equilibrio, agility ladder, un match di doppio nel campo del minitennis con la palla medica, un circuit training di 25” ca con slalom e balzi alla Buzzelli ed altre cose varie, avevo approntato un Trillalero, come lo chiamo io, cioe’ uno slalom parallelo a tre (con 8 ostacoli e poi ritorno in slalom, circa 7-8″ di sprint da effettuare con varie andature: PRIMA BALZI A PIEDI UNITI, POI A CAVALLO, POI NORMALE, poi con partenza supina, prona, seduta…E ad ogni sprint si scivolava di posto in modo da non avere vantaggi sul percorso (come negli slalom paralleli dello sci). Nicholas si eccita e dice che li vincera’ tutti (di solito e’ cosi’: e’ molto veloce di per se’ ma soprattutto lo e’ nei cambi di direzione fra i coni e nei balzi, sfruttando le leve corte…ovviamente nei 10-20 metri piani soccombe alle leve maggiori di Tamina e Adriano)…Lui poi si esalta e finisce ogni sprint in esaltazione agonistica alla Usai Bolt…Bene, prima di dare il via spiego ai tre cosa devono fare e di continuare a correre anche se cadono, sono indietro, si sbagliano perche’ l’importante non e’ solo battere l’avversario, ma dare il proprio personal best. Etc Etc.
    Pronti? Via!
    E Nicholas nettamente in testa dopo l’andata ai balzi sbaglia il ritorno e s’infila nel percorso di Adriano…si accorge dell’errore, si ferma…vorrebbe rifare…Io dico di no, fai la prossima, ne abbiamo altre 12-15 da fare, macche’, inizia una faida con urla e tiritere varie: io continuo a dare i via ma lui continua a borbottare a miugugnare a lamentarsi a dare calci ai coni…Corre anche e vince quasi tutti gli sprints (ne perde un paio perche’ si sbaglia ancora o perche’ lo squalifico per salto di porta) ma e’ uno stress continuo… Quello che non potete capire e’ che lui e’ VERAMENTE disperato, che voleva veramente fare tutto il percorso, vincere tutti gli sprints, che si sente tradito, sta male, era lo sprint che gli piaceva di piu’, ha priorita’ tutte sbagliate (si fissa sui dettagli, trascura the big picture …)… Pur minacciato di ripercussioni (doveva andare a un party di compleanno con sleepover a casa di amici della chevron venerdi’ sera) non riesce a contenersi, e’ piu’ forte di lui… Vi ho gia’ raccontato di quella volta che doveva fare 2 giri di campo e ha finito per farsene 40 perche’ ad ogni giro faceva qualcosa per cui dovevo -ERO COSTRETTO!!!-ad aumentare il carico?
    A un certo punto ti viene voglia di ammirare la sua capacita’ di autodistruzione e ti verrebbe voglia di metterti li’ e cantare: DON’T LET ME STOP YOUR GREAT SELF DESTRUCTION/ DIE IF YOU WANT TO, YOU MISGUIDED MARTYR/ I WASH MY HANDS OF YOUR DEMOLITION /DIE IF YOU WANT TO, YOU INNOCENT PUPPET…
    A sera poi ci stavamo guardando un vecchio VHS americano sui Not So Great Moments in Sport fra cui una tirata di McEnroe con gli Arbitri e Nicholas, nonostante tutto quello che era successo prima, tirava la corda mangiando molto lentamente (ed evitando cosi’ di andare a letto) e alla fine e’ scoppiata mia moglie, soprattutto furiosa perche’ voleva lasciare li’ parte del filetto (costosissimo qui in Nigeria) e mentre noi ce ne stavamo li’ in sala a vedere la Tivu’ in cucina si sentivano delle urla che i MacEnroe, irlandesi di NY, manco se le sognavano tanto e’ vero che era tutto cosi’ surreale che io e Adriano siamo scoppiati a ridere …
    Poi sia l’allenamento che il filetto li ha finiti alla grande ma e’ certo che stiamo ancora esplorando i limiti del Lato Oscuro della Forza … In macchina mentre tornavamo mi diceva: ma vedi, tu non hai capito: io se facciamo gli sprint o se gioco a tennis, a calcio, a monopoli, anche se giochiamo a tirare un sassolino in un buco, voglio vincere.
    (E io: benissimo, non devi giocare per partecipare, devi giocare sempre per cercare di vincere. Per CERCARE DI. Poi una volta che hai perso, basta. Move On! It’s Over! Pensa alla prossima.)
    Certamente, la scelta del Coach dovra’ tenere conto anche di queste caratteristiche … Vi ricordate Murray che insultava durante i matches Gilbert? Adesso si e’ creato il suo Team, e’ maturato lui, gira con amici, mia moglie lo vedeva alla Bollettieri: si allernava duro ma scherzava, era felice…e’ maturato, fa quello che vuole fare, sa come arrivarci … Non so se il suo Coach lo andremo a trovare sulla Luna o se sara’ un marziano, ma dovra’ essere qualcosa di piu’ di un semplice coach/maestro, dovra’ essere uno che ci crede veramente perche’ altrimenti non potra’ reggere …
    E dire che solo ieri pomeriggio, mentre mi recavo al training, pensavo che il prossimo post sarebbe stato sulla routine…perche’ vedevo Nicholas ormai immerso nella dura routine del Tennis Guy…un bambino di 12 anni che studia e lavora duro, vive con gli adulti, e’ guardato con sospetto dai suoi coetanei italiani obesi amorfi tutti tv e playstation o al massimo calcio per 10′ che poi sono stanchi (e tutti, mi fa notare mio figlio, dicono che da grande giocheranno nel milan, ma dove vogliono giocare? Io che non gioco mai sono dieci volte migliore di loro, ma non se ne rendono conto…?).
    Un bambino solo.
    Per questo alla fine nonostante tutto lo mandero’ lo stesso allo sleepover coi suoi amici della scuola americana (quelli che fanno sports).

  129. madmax scrive:

    oh mamma…. parole sante m.s. parole sante….

    ed è verissimo anche il fatto del no di renato… se non sbaglio l’incarico era inerente ai centri estivi, mi sembra che nelle intenzioni (altrui) sarebbe dovuto diventare uno dei referenti…

    e commentando un articolo del nostro rob commentucci (ieri ti ho visto su super tennis, ho paura che presto anche tu sarai poco attendibile, speriamo di no!!) riguardo i coach italiani che non ci sarebbero o che non sarebbero disponibili a girare il mondo ho incassato l’approvazione di daniel panajotti ex coach della schiavone… per un neofita niente male direi..

  130. nicoxia scrive:

    Alfonso la fit ha un equivalente della settimana di selezione che fa Mouratoglou.

  131. Roberto Commentucci scrive:

    E’ vero che molti dei problemi vengono dalla base, mad max.

    E’ vero che molti nostri giocatori arrivano a 16-17 anni con lacune tecniche o fisiche che dovrebbero essere colmate molto prima. Ed è in effetti vero che gente come Piatti e Sartori ha iniziato a lavorare con ragazzini più piccli per ottenere materiale che poi a 16-17 anni sia esente da difetti “strutturali”.
    Però a mio avviso questo non sposta la validità del mio ragionamento.
    Il punto è che l’arretratezza storica e culturale del nostro movimento ha (almeno) due facce:

    1. da un lato la qualità media non elevata, nel confronto internazionale, dei maestri di base;

    2. dall’altro lato, ad alti livelli, la presenza di poche figure realmente preparate per seguire professionisti e soprattutto disposte a farlo in giro per il mondo.

    Su Panajotti e sulla sua opinione, certamente autorevole (e lo ringrazio per essere intervenuto), mi permetto di rilevarne il conflitto di interessi: lui è uno dei pochi in possesso del know how che manca a livello di sistema , e quindi la sua posizione lavorativa è attualmente rafforzata proprio dal suo quasi monopolio di conoscenze. Lo stesso, consentimi, vale per Vavassori.
    Se la FIT mandasse gente a formarsi all’estero, come propongo io, questo quasi monopolio verrebbe a perdere valore.

    Questo è il grande problema del rapporto fra FIT e team privati, ed è probabilmente una delle ragioni del fallimento della collaborazione fra Piatti e la FIT. I due soggetti hanno incentivi e obiettivi diversi:

    i team privati vogliono mantere e monetizzare il monopolio delle conoscenze che hanno faticosamente accumulato;
    la Federazione, invece, per far crescere il livello culturale medio del sistema ha l’interesse opposto. Acquisire e diffondere il know how, e rompere il monopolio delle conoscenze.

    E’ anche giusto, peraltro, che se queste conoscenze la FIT le acquisisce (anche) dai team privati italiani, come propongo io con i periodi di affiancamento di cui parlo nell’articolo, le deve pagare, retribuendo i team privati per il know how che trasferirebbero ai giovani coach federali.

    In Francia e in Spagna la Federazione questo problema non lo ha: le conoscenze di alto livello sono presenti a livello di sistema: sono diffuse a molti tecnici, dentro e fuori la Federazione. E quindi l’incentivo di tutti è cooperare nella ricerca e nella sperimentazione affinchè si vada sempre più avanti.

    Da noi, invece, se qualcuno ha imparato qualcosa di buono, ha tutto l’interesse a tenerlo per se, a non dividerlo con gli altri. E non si arriva da nessuna parte.

    Ma occorre rompere questa spirale perversa, e occorre che tutti (in primis i pochi bravi tecnici che abbiamo, tra cui Panajotti) inizino a pensare con un’ottica di lungo periodo, anzichè monetizzare solo il vantaggio immediato.

    Sul fatto che i nostri team e academies private hanno un approccio individualistico e non cooperano fra loro sono un po’ tutti d’accordo.
    Lo conferma anche questa recente intervista di Mosè Navarra, ex pro, che dirige una accademia a Cordenons, rilasciata al mio amico Alessandro Nizegorodcew: http://spaziotennis.sport-blog.it/?p=2063

    Navarra dice testualmente: “noi tecnici siamo un po’ tutti dei lupi solitari, c’è poca collaborazione”…

  132. alfonso scrive:

    @ Gus
    Hai perfettamente ragione (ricambio il tu!)! Tutti ed in ogni campo abbiamo il diritto di parlare, di confrontarci ed alla fine esprimere i propri giudizi ed i propri concetti! Ci mancherebbe altro, se ci togliessero anche questo sarebbe veramente la fine! Ed è chiaro che io la pensi allo stesso modo! Certamente, poi, bisogna fare delle dovute considerazioni sul fatto che se si parla con un dirigente e/o con un qualunque appassionato e/o studioso di tennis di cose tecniche (a parte le eccezioni!) sicuramente quello che viene detto avrà un peso diverso che se le cose che ho sentito le ho sentito dire da un tecnico (e ci sono tecnici e tecnici), se non altro per le competenze specifiche che dovrebbe avere. Quindi assodato che tutti possiamo parlare con tutti di cose tecniche e che anche un non tecnico può esprimere il proprio parere, ed io non ho mai inteso negare questo, altra cosa è quella di sentirsi in dovere di poter consigliare e credere che quello che si sta dicendo su cose tecniche sia il verbo, come qualcuno su questa rubrica fà. Per capirci, le porto un esempio! Se parlo di un malanno fisico, una cosa è che parlo con con un amico (mi era venuto in mente di nuovo il mio barbiere, ma ho soprasseduto!), o con un dirigente amministrativo di un ospedale, ed una cosa è se parlo del problema con il primario medico del reparto. Le dirò che, addirittura, altra cosa è se parlo con l’equivalente di Vav(v)assori in campo medico (anche se qualche volta anche i luminari sbagliano. Non riferito a Vav(v)a). In questo caso posso affermare di avere parlato dello stesso malanno con tutte queste figure, ma penso di avere avuto un ritorno di notizie un tantino diverse come qualità da ognuno di loro. Successivamente, dell’argomento ne posso parlare anch’io ed anche in un forum e/o blog, anche dopo avermi eventualmente ulteriormente documentato, ma non posso illudermi che sarebbe la stessa cosa se lo facesse il primario e/o il Vav(v)a medico! Non so se sono riuscito a spiegare il concetto e se il paragone sia valido e calzante, ma ti prego di farmelo passare ugualmente!

  133. madmax scrive:

    roberto quarda che tutti possono ampliare le propie conoscenze, basta volerlo… se un qualsiasi maestro/ex giocatore etc etc manda il curriculum in un’accademia italiana o straniera che sia viene preso all’istante ed anche pagato (magari poco ma in qualsiasi settore chi va a fare uno stage paga addirittura e perciò anche in questo caso il problema è solo quello di non voler investire su se stessi e di voler monetizzare subito oltre al fatto che con la mancanza di risorse umane che c’è chiunque trova lavoro in un circolo). da vavassori infatti hanno lavorato da panajotti a ceragioli a boesso e chi più ne ha più ne metta.. se volesse uno come ronzoni andrebbe da quialsiasi parte e farebbe il sold out.. oltretutto (non so ora ma fino a qulache anno fa era così) i tecnici nazionali andavano a fare uno stage alla vavassori ma si diceva che venivano usati per lavorare. perchè a qualcuno risulta che si impari stando seduti?

  134. Nikolik scrive:

    Max, guarda che Roberto, a parer mio, non sta dicendo quello che dici tu.
    Certo, è ovvio che, per fare un esempio, se Sartori va per un week end nel centro di Vavassori (è solo un esempio) per vedere le sue metodologie, viene accolto a braccia aperte, è ovvio.
    Roberto parla di collaborazione, non di stage, come dici tu, quello è logico che ci sono sempre.
    Roberto parla di remare insieme, nella stessa direzione, di creare una “tradizione Tecnica” tutta italiana, di allenamento, come esiste in Australia, in Spagna, in America.
    Ecco quello che vuol dire Roberto, almeno ho capito così io, non parla di andare a fare stage.
    Insomma, i nostri grandi coach, i migliori, si fanno i fatti loro, ecco il punto: non si organizzano tra loro, non collaborano, ognuno fa quel che gli pare.
    Legittimo, per carità, però se collaborassero, guadagnerebbero anche loro molto di più. In tutti i sensi.
    Ci sarebbe una vera Scuola Italia, che è sempre mancata, mentre gli altri paesi l’hanno sempre avuta.

  135. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax
    Come sicuramente avrà visto sull’argomento riguardante il tirocinio dei tecnici presso acclarate (vocabolo a lei noto, ma di solito lo usa per le affermazioni che fà) Accademie le ho già risposto, ma dato che ha voluto duplicarlo ed io cerco indegnamente di imitarlo sempre, faccio anch’io copia-incolla:
    “Per quanto riguarda poi questa affermazione: “i tecnici nazionali andavano a fare uno stage alla vavassori ma si diceva che venivano usati per lavorare. perchè a qualcuno risulta che si impari stando seduti?”, sempre del Sig. Madmax, come al solito risulta veritiera solo a metà. E’ vero che anni fà, e solo per un anno, la Fit ha sperimentato la possibilità di far fare il tirocnio ai tecnici, che stavano completando il relativo corso, presso alcune affermate Accademie italiane (dietro riconoscimento di un corrispettivo economico che la stessa Fit versava) con il chiaro intendimento di fargli fare esperienza vicino a tecnici affermati. E concordo anche sul fatto che per imparare bisogna lavorare e che questo tipo di lavoro per lo più si fà in piedi (grande scoperta!), ma, nello specifico, in piedi vicino al tecnico di riferimento e con ragazzi che fanno parte dell’agonistica o almeno della scuola tennis, e non certamente in piedi per far giocare il “panciuto” di turno, direttore o commendatore che sia. Questo è accaduto nella maggior parte dei casi (per la verità, non so se è successo anche alla Vav(v)assori) e questo interessante progetto purtroppo si è dovuto accantonare.”

  136. Stefano Grazia scrive:

    Se “A Roma c’ero anch’io” e’ chi mi viene in mente che possa essere, be’, sono molto onorato di aver ospitato un suo intervento e anche ovviamente di cio’ che ha scritto in nostra difesa… Anche perche’ questo conferma quanto Mad Max e altri continuano a dirmi e che io ho sempre stentato un po’ a credere: la nostra piccola rubrichetta e’ seguita anche da qualche illustre Addetto ai Lavori…Non ricordo se ve l’avevo gia’ detto (sicuramente si) ma quando poco prima di scendere a Lagos il nostro Temporary Personal Coach ando’ a trovare un Molto Illustre Coach, questi sapeva gia’ che cosa si apprestava a fare e aveva espresso un parere molto positivo sia sull’esperienza che sul sottoscritto (intendendo che comunque e indipendentemente dal risultato che poi riusciremo ad ottenere, per arrivare a un qualsiasi risultato occorre quella dedizione e quella passione che probabilmente dai nostri scritti, miei, di Mad Max, di Mauro (eheheh!) ed Altri traspare e che fa di noi persone un po’ particolari certo ma non necessariamente da guardare con quel sospetto e quell’ipercriticismo di cui alcuni nostri critici hanno riempito i loro posts…
    Se poi anche MS non fosse chi credo io sia, grazie lo stesso, a nome di Tutti i Genitori del Blog. La nostra intenzione era ed e’ quella di promuovere una maggiore collaborazione fra Genitori & Coaches ben sapendo che ci sono Genitori e Genitori, Coaches e Coaches, Atlketi e Atleti, Preparatori e Preparatori, Giornalisti e Giornalisti, Dirigenti e Dirigenti ….
    Se neanche la Medicina e’ una scienza esatta (qualche volta 2+2 fa 4,1 o 3,8), figuriamoci il Tennis dove sono diventati numero uno o comunque top ten giocatori/trici allenati da genitori che non avevano mai giocato prima … Io per esempio sono molto diffidente su Richard Williams (almeno il padre di Tiger Woods, il suo equivalente nel golf, era un istruttore) ma ho sentito spesso dire che ‘non scherziamo, di tennis ne capisce parecchio… ‘. Allo stesso modo Bollettieri in Italia lo considerano ancora un cioccolataio ma secondo me commettono un errore di prospettiva cosi’ come quelli che giudicano in base alle apparenze un Ing Sharapov o un Dr Bartoli’… Cio’ detto, su questo Blog sia io che Mad Max ci siamo a volte scontrati col rispettabilissimo ArchiPedro perche’ grande padre e grande sportivo dall’altro, aveva avuto per un attimo la pretesa di essere completamente autarchico nella Costruzione del Tennista… Noi predichiamo invece la Massima Collaborazione fra Genitori & Addetti ai Lavori, e il rispetto dei ruoli dipende sempre ed anche da chi e’ il Genitore e da chi e’ il Coach e con questo non intendo che se il Coach e’ un nome famosissimo io, che sono solo un mediconzolo da strapazzo, mi debba per forza calare le brache. Prima di tutto ascoltare, guardare, domandare, leggere, aggiornarsi, capire e poi con un misto di arroganza ed umilta’ avere la capacita’ di prendere decisioni.
    Senza voltarsi troppo indietro.

  137. Stefano Grazia scrive:

    DA ALTRA AREA DEL BLOG riporto alcune considerazioni interessanti sui Coaches, a seguito dell’ottimo articolo dell’Autorevole Commentucci:
    federico di carlo scrive: “Condivido molte delle cose dette. Aggiungo che purtroppo i limiti degli insegnanti di tennis in Italia oggi sono:
    1) incapacità di interagire linguisticamente con gli insegnanti più preparati in campo internazionale;
    2) pigrizia nel volersi aggiornare e mettere al passo con l’insegnamento moderno. Le tecnologie moderne di insegnamento del tennis fanno ampissimo uso delle tecniche di PNL. Se chiedete a 100 docenti italiani di ogni genere e grado che cosa sia la PNL (NLP in inlese) nessuno vi sapra dare risposta. Siamo messi veramente male!!!!! Daltronde non si può chiedere di insegnare qualcosa di cui si è ignoranti per se.
    Quello che so sul tennis l’ho imparato in Australia dove il tennis è parte integrante della cultura sportiva della nazione. In Australia come in molti paesi anglofoni c’è la cultura del “self made man”. E’ l’individuo che si costruisce il suo futuro e plasma il suo destino. Parte della cultura sportiva rispecchia questo stereotipo. La cultura italiana è quella della famiglia, del vivere in società e gli sport di squadra rispecchiano la nostra mentalità. Purtroppo!!!!!!

    E POI IN ALTRO POST SEMPRE federico di carlo scrive:
    Condivido Mad Max per cio che concerne l’analisi “agonistica” del movimento italiano. I problemi nascono però dalla base. I campioni del futuro sono i banbini di oggi. Purtroppo in Italia, come avviene in paesi tennisticamente più all’avanguardia, il tennis non è annoverato tra gli sport scolastici. Quale piattaforma più ampia c’è di selezione di talenti se non la scuola? Ricordo che alcune abilità motorie fondamentali nel tennis come coordinazione, equilibrio e agilità vengono acquisite e sviluppate all’80% delle potenzialità fino ai 12 anni. In Australia, i bambini già a 10 anni sono inseriti in un circuito scolastico provinciale e regionale di tornei che è patrocinato ed organizzato dalla federazione tennis. La scarsità di talenti italiani è dovuta al fatto che in un paese vastamente popolato ha accesso al tennis soltanto una ristretta fascia che spesso manca delle caratteristiche fisiche, tecniche e psico attitudinali per primeggiare in questo sport.

    Il grassetto è del moderatore, che condivide al 100% l’analisi. (Rob. Comm.)

    madmax risponde:
    ciao federico grazie anche a te… da quello che scrivi si evince che non ti sei mai addentrato nei meandri della rubrica genitori&figli perchè su queste cose ne stiamo discutendo da oltre 4.000 post e proprio io portavo alla ribalta la totale mancanza di sport ma soprattutto di tennis nelle scuole… addirittura ho scritto che a livello privato chiuso un’accordo con la polisportiva che gestisce palazzetto dello sport e palestre scolastiche varie per pochi euro al mese avendone praticamente l’accesso totale e continuo.. chi vieta ai vari comitati regionali di fare lo stesso o di offrirlo free come doposcuola (e l’imput dovrebbe partire dalla fit centrale alla stregua di come fanno per spingere i centri estivi che in compenso non servono a nulla ma fanno cassa!!)? ed anche per quanto riguarda la preparazione atletica abbiamo portato alla luce (facendo intervenire anche noti preparatori fisici) la necessità di dover sviluppare alcune capacità fisiche che solo dai 5 ai 12 anni si possono sviluppare…. ciao e ti aspettiamo nel “nostro covo” di rivoluzionari

  138. andrew scrive:

    anch’io condivido il grassetto di De Carlo condiviso da Roberto…

    è quello che ho detto dal primo post….come diavolo si fa a cavare fuori qualcosa se la Federazione NON è una federazione sportiva ma una federazione di circoli che pescano da un bacino di utenza minuscolo e asfittico e sopratutto NON VOGLIONO APRIRSI neanche morti (sì, preferiscono morire con la serie A in mano piuttosto che arrendersi al rischio di aprirsi…pugnaci se non altro).

    Relativamente alla circolazione delle informazioni e alla collaborazione, qui siamo veramente al ridicolo. Chiunque metta piede per più di un mesetto nell’ambiente non tarda a capire che la STRUMENTALIZZAZIONE è il pane quotidiano. Io ci ho messo 30 anni ma è solo perché non ci volevo credere e sono particolarmente stupidotto…

    Il discorso di fondo è che la Federazione o il Circolo si pone come TUTORE LEGALE del tennis e tutti quanti devono DARE e poi la Federazione o il Circolo penseranno come meglio credono a RIDARE IN CAMBIO, in base alle loro regole interne o convenienze. Questo configura una sorta di collaborazione A SENSO UNICO e non mi stupisce che molti operatori si rivolgano alla FIT solo per pescare quanto possono, sennò nella rete ci finiscono loro.

    Agli esempi pratici di quanto dico pensateci voi che sicuramente ve ne verranno in mente parecchi.

  139. Stefano Grazia scrive:

    Si,Giorgionso, il nostro Temporary Personal Coaches li ha fatti tutti i corsi e ha fatto anche le sue estati a Sestola o giu’ di li’ ma del resto non ho nemmeno detto che e’ biondo, alto , six packs come addominali e assomiglia a un incrocio fra Borg e Kafelnikov e che ha un diploma di scuola alberghiera… Mi sembrava piu’ rilevante che avesse lavorato due anni da Bob Brett e avesse fatto da sparring a Cilic e ,in Belgio, a Rochus e Vliegen… Che comunque non vuol dire nulla, lo concordo io per primo … Pero’ lo Zio Toni, prima di crescere Nadal, chi lo conosceva? E’ importante aggiornarsi, andare a vedere cosa fanno gli altri, anche e soprattutto all’estero, ma e’ soprattutto importante avere la passione e la capacita’ di dire di no,come ha fatto appunto il nostro, all’offerta di fare il Maestro in questo o quel Circolo dove ad insegnare a signorotte e commendatori guadagneresti molto di piu’ perche’ per adesso, se possibile, preferisvci fare il Coach. A 45 anni, magari, ci sara’ tempo anche per quello… Sara’ il fascino dell’avventura, sara’ la passione, sara’ l’essere un po’ pirata (’noi preferiamo definirci gentiluomini di fortuna’,dice Corto Maltese in uno dei migliori racconti di Hugo Pratt), sara’ l’istinto che ti fa volare o saran solo canzonette (bennato,invece), fatto sta che continuiamo cosi’, sulla cresta dell’ONTA, come dicevano gli Skiantos l’altra sera dalla Dandini …

    CLAUDIO Tn, SEI ANCORA VIVO? Basta divertirti col parasailing ski, torna fra noi!

  140. Elettra scrive:

    Alfonso,
    Partiamo dal presupposto che lei ha tutta la mia stima anche solo per il fatto di aver accettato e cercato il confronto e che, quindi, non ho alcun motivo di dubitare della sua buona fede e della bontà del vostro progetto, che mi trova perfettamente concorde.
    Parlo naturalmente di quanto ho appreso in quella famosa riunione in accademia da lei citata con Palumbo, dopo aver finalmente scoperto che il tecnico di macroarea non era una figura mitologica, se scopro che esistono anche il tecnico regionale ed addirittura il nazionale potrei morirne (Palumbo è innocente è arrivato dopo).
    Tuttavia, temo che i meno in linea con la vostra politica di rinnovamento siano proprio la maggior parte degli affiliati.
    Il motivo per cui la polemica si infiamma è che a noi non torna quello che dite voi, perchè i circoli vanno nella direzione opposta ed a voi non torna quello che diciamo noi, perchè evidentemente state monitorando realtà che funzionano, che esisteranno pure ma purtroppo sono in minoranza.
    Il genitore tipo non sa della bontà dei PIA, semplicemente perchè i contributi distribuiti ai circoli non sono serviti a dare più ore agli agonisti od a ridurre le quote o pagare i maestri perchè seguano i ragazzi ai tornei.
    Il ragazzo fa il risultato perchè i genitori pagano extra le ore di allenamento private, pagano somme spropositate per tenerli in campo in 30 due volte la settimana, pagano extra l’atletica, pagano extra i campi a paatto che si facciano soci, pagano extra il maestro che lo segue al torneo perchè perde le ore private e le vuole rimborsate, pagano sempre e comunque, in più pagano evidentemente le persone sbagliate.
    E’ l’affiliato che per primo ti dice che se vuoi diventare forte devi uscire da quel sistema che è improduttivo.
    Il tutto con la benedizione di alcuni genitori che pur di vantarsi dal parrucchiere di avere il figlio all’agonostica sono disposti a pagare qualsiasi somma, basta che poi non si pretenda che facciano addirittura i tornei.
    Il fatto che lei parlasse di margini e non di livelli è sicuramente confortante, ma la selezione nei circoli è fatta sui secondi non sui primi.
    Perchè con i margini ci nasci, i livelli si pagano, tanto parliamoci chiaro dove dovrà mai andare quello lì.
    Quella che manca è la cultura sportiva e lei che è un ammiratore di Sandro Cuomo dovrebbe capire quello a cui mi riferisco.
    Quando sono stata da Mouratoglou, che ha la sede dell’accademia in un circolo col quale divide strutture e maestri, sono rimasta sconvolta, tutti giocavano bene a tennis, la vecchietta ed il ragioniere, i bambini, gli agonisti, pure i doppi del sabato erano un piacere.
    Tutti e dico proprio tutti, giocavano a tennis e non quell’altra cosa che si pratica nei circoli da noi, chi meglio e chi peggio, ma non ho mai visto affettare un etto di mortadella a nessuno, facevano lezione ed il settantenne veniva impostato tecnicamente e faceva gli stessi esercizi degli agonisti, chiaramente ad un altro ritmo.
    I ragazzini non dell’agonistica erano in campo massino in quattro ed imparavano a giocare, ma dico sul serio, perchè anche per divertirsi ma quello era il modo giusto di porsi.

  141. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax
    Mi complimento anch’io per l’attestato di stima che ha ricevuto dal famoso tecnico Panajotti nei commenti che seguono al bell’articolo di Commentucci sui coach, proprio “niente male per un neofita” come lei (come ingiustamente lei stesso si apostrofa! Dott. Grazia, lei che sa, definisca la frase! E’ da annoverare tra quelle che si dicono per ironia o per sarcasmo?). E mi felicito anche per la velocità in cui ci ha elargito tale notizia ( la dieta si vede che stà sortendo i suoi frutti. Novello Seedy Gonzales!). Infatti il complimento le è stato fatto alle ore 9,49 di oggi e lei ci comunica la bella notizia, subito, alle 12,39 sempre di oggi! Girando tra i commenti dell’articolo citato (anch’io ho inviato due post!) ho visto che sull’euforia di un ulteriore complimento che Federico di Carlo le ha fatto sulla sua affermazione che i problemi sono alla base e che nelle scuole italiane non c’è cultura sportiva, e condivido il concetto, conclude e si sbilancia con questa frase “ciao e ti aspettiamo nel “nostro covo” di rivoluzionari da noi spesso intervengono anche dirigenti fit che però ovviamente non ci sentono e passano il tempo a magnificare il loro lavoro (che nessuno però vede) oltre che a insultare ed intimidire (almeno questo sarebbe il loro intento) con interventi deliranti…” (qualche virgola qualche volta la potrebbe usare!). Bello spot il suo degno della migliore campagna pubblicitaria americana! A questo spot avrà letto sicuramente come ha risposto il delirante Alfonso (che poi sarei io, sarcasmo o ironia, dott. Grazia?), ma glielo ricordo lo stesso:
    “E’ tutto vero quello che ha detto il sig. Madmax, solo che si è dimenticato di dire che i pochi tecnici che hanno espresso il proprio parere sono stati costretti, in brevissimo tempo, a levare le tende. Faccia un giro e se ne renderà conto! Se lo dovesse fare, mi usi la cortesia di andare indietro anche qualche mese (la rubrica è divisa a periodi) e vedrà che non ne troverà uno! E sà quale motivo di vanto ha addotto il sig. Madmax a questa situazione? Uno molto semplice: “non scrivono più perchè hanno paura di confrontarsi con noi” (inteso come genitori! Se non mi crede le faccio copia-incolla della frase originale). Chi sa perchè! Il covo, chiamamolo così (ma solo per farlo contento) è da rivoluzionari, ma bisognerebbe interdesi sul significato della parola. Se solo ci si ritiene rivoluzionari per questi concetti, credo che il Che Guevara gli poteva fare solo un baffo.” Non conosco questo sig. Di Carlo, che sarà sicuramente un tecnico perché parla con grande cognizione di causa e con esperienze certamente anche internazionali (parla del tennis australiano), ma dal tono confidenziale usato tra di voi devo supporre che vi conosciate, ma mi ha sorpreso, non tanto il contenuto delle affermazione contenute in un post a risposta dell’invito di Madmax, ma il modo schietto, franco e diretto con cui ha risposto, che denota una padronanza assoluta del problema. Ecco la risposta:
    1. federico di carlo scrive:
    12 Febbraio 2009 alle 16:21
    Ciao Madmax,
    non sono andato a vedere la sezione g&f un po per mancanza di tempo ed un po per nausea. E ti spiego il perchè. Ciò che mi piace dell’insegnamento ai bambini sono tre: 1) la necessità di dover continuamente rinnovare la motivazione 2) la necessità di dover proporre il tennis secondo le LORO MODALITA’ DI APPRENDIMENTO 3) per la capacità illimitata di apprendimento dei bambini.
    Ciò che odio dell’insegnamento ai bambini? avere a che fare con i genitori!!!!! I genitori non si rendono conto che i bambini hanno bisogno di equilibrio educativo e spesso non riescono ad assecondare ciò che i figli realmente vogliono e sanno fare. E questo può anche NON essere il tennis ma può essere la musica, la danza, il disegno, lo studio e/o tante altre cose. Un detto australiano dice che “you can bring a horse to water but you can’t make him drink”. Non nascondo che la parte più difficile dell’insegnare ai bambini è proprio quella di avere a che fare con i genitori invadenti che ostacolano le naturali inclinazioni dei figli.”.

    Questo è il post e mi scuso se l’ho riportato io prima di lei, visto che a lei era indirizzato! Sono sicuro che a momenti l’avrebbe fatto (dott. Grazia, ironia o sarcasmo?)! Inutile fare commenti del tipo l’avevo detto, …………….., sparerei ancora una volta sulla Croce Rossa! Questa riportata dal sig. Di Carlo, questa sì che è una verità acclarata (come dice sempre lei!)! Mi creda, sig. Madmax, così la pensano tutti i tecnici! Ci sono quelli che per onestà intellettiva lo dicono subito ed in modo diretto, come nel caso del sig. Di Carlo, quelli che cercano di farlo capire con modi più soft e ci sono pure quelli che, per convenienza, anche se lo pensano, non lo diranno mai. Non mi può dire che, da buon amico, non l’avevo avvertita! Chi sà quanti messaggi ed in quanti modi le avrà inviato il Vav(v)a e lei nisba! Si ricorda cosa le avevo scritto ultimamente? Questo le avevo scritto quando mi chiedeva che ne pensava il giorgionso di turno circa l’incarico che le aveva dato il furbo Vav(v)a e la mettevo sul chi va là dicendo che lo faceva solo per toglierselo dalle p…..: “Le ha dato un incarico di p.r. (attenzione, non è una pernacchia e tantomeno una brutta parola) e non se ne parla più (chiaramente di cose tecniche)”. Come vede avevo ragione (e sì stavolta l’ho detto!)! Mi creda e prenda atto che non c’è bisogno di un giorgionso, o di Giorgio e né tantomeno di Alfonso per dire cose così ovvie! E’ chiaro che tutti voi genitori (le assicuro che ci sono comunque delle eccezioni, ma, da come vi leggo, non ritengo sia nè il caso suo e né quello del dott. Grazia) non condividate il concetto che è cosa acclarata (ancora una voltà) da tutti, e come potervi dare torto, uno vorrebbe sentirsi dire quello che più gli aggrada, ma purtroppo non tutti sono come Alfonso che per farla contenta dice anche delle bugie!

  142. alfonso scrive:

    @ ero a roma anch’io
    Anche se l’ho un tantino trascurata e non le ho risposto, ma le confesso che l’ho fatto a bell’apposta perché se da docente le avrei dovuto segnare di rosso tutto il suo compitino (perché fuori tema) e le motivazioni se vuole gliele spiegherò in altra occasione, una sola annotazione su una sua frase me la deve consentire lo stesso. Altro che su questo blog nessuno fa danni, caro sig. ero a roma anch’io, con una sola parola (invito) guardi che ha combinato il sig. Madmax! E’ riuscito in un sol colpo a farvi tirare la zappa sui piedi a tutti ( a proposito di piedi, se uno solo di voi è tornato con i piedi per terra sono contento per voi e deve dire grazie al sig. Di Carlo) ! Ma lo perdoni, certe volte non sa quel che fa!

    @ Dott. Grazia
    Come ieri sera, questa è l’ora dei consigli! Nel caso dovesse scoprire che il coach privato di suo figlio la pensi come il sig. Di Carlo e come tutti gli altri tecnici (e penso che non vi siano dubbi in tal senso!) e lo dovesse licenziare anzitempo, non si sogni minimamente di tentare di sostituirlo con il sig. Di Carlo! Questi ha un carattere che sicuramente non le piacerà e potrebbe riservarle brutte sorprese visto che, al contrario di Parodi, che fa buon viso a cattiva sorte (e per quello che lei scrive, lo si capisce da come subisce), le cose non le manda certo a dire! Accetti il mio consiglio e non faccia come il sig. Madmax che l’avevo consigliato di non accettare l’incarico che gli aveva proposto il Vav(v)a e lui ingenuamente e testardamente non mi è stato a sentire. Spero bene per lui che la lezione gli sia servita e che rifiuti l’incarico che, come gli avevo già anticipato, gli farà presto, e sempre con lo stesso scopo (quello di toglierselo dalle p….) anche un’altra persona a lui molto vicina. Ah questi amici! Pensano solo ai cavoli loro!

  143. madmax scrive:

    ragazzi troppo spesso qui si scrive dimenticandosi di alcuni fattori… ad esempio collaborazione tra accademie coach etc.. ma stando così le cose ed essendo delle imprese come si può pretendere una cosa del genere, sono concorrenti… o a partire dai circoli si differenziano i vari compiti oppure è pura utopia… purtroppo la torta è troppo piccola da dividere e le regole guida sono rimaste ferme ai tempi della wanda osiris perciò ognuno pensa per se che oltretutto è il modus operandi più vicino al pensiero italico.. in qualsiasi settore da noi è difficile mettere insieme due teste e qui bisognerebbe unirne centinaia e centinaia che spesso hanno anche interessi diversi… tra l’altro questa è una reale problematica che intendiamoci bene sarebbe difficile per tutti da risolvere ecco allora che io dico : lasciamo liberi i professionisti di agire liberamente, informiamo per bene chi sono questi professionisti in grado di far crescere un campione e sfruttando i numeri fate in modo che chi ci vuole provare possa risparmiare il più possibile… dopodichè se c’è qualcuno che veramente lo merita aiutatelo pesantemente o eventualmente facendo costanti controlli di qualità si potrebbero aiutare direttamente le accademie stesse che spesso viste le difficoltà dovute ai numeri esigui devono abbassare la qualità del proprio lavoro. stop… ah e che nessuno parli per favore dei pia che in prospettiva campioni è come buttare i soldi nel w.c.!!!

  144. alfonso scrive:

    @ Dott. Grazia
    Concordo pienamente con lei, e penso che anche giorgionso concordi, sul fatto che sia stato giusto il voler volutamente (è rafforzativo!) tralasciare di mettere in risalto le doti fisiche e la bellezza statuaria del suo coach personale. Sà, con i tempi che corrono, qualcuno avrebbe potuto facilmente fraintendere e pensare che invece di averlo convinto a sobbarcarsi tutto quel viaggio promettendogli che gli avrebbe fatto tirare quattro palle con lei e con suo figlio, al contrario lo avesse allettato con la promessa di farlo partecipare ad un concorso di bellezza e/o ad un campionato di body-bilding è scritto bene?)! Invito, pubblicamente quelli che lo dovessero pensare di toglierselo subito dalla mente un pensiero tanto sbagliato! Basti pensare che non ci sarebbe stato bisogno di arrivare fino a là! In Italia siamo pieni di concorsi e campionati. Pensi, le dò una chicca, che la stessa Fit, anche per fare contento “ero anch’io a roma” che giustamente lo ha evidenziato, si sta attivando ad organizzarne alcuni tra campionati e concorsi di questo genere, per dimostrare che a fronte dell’aumento delle quote vengono elargiti più servizi. Per me non era proprio il caso! Ma impauriti dal possibile catastrofico scenario prospettato dall’attento “ero anch’io a roma”, è stato deciso di far partire subito il progetto! Consigli (stasera addirittura due di consigli) quindi il suo Adone di tornare presto in Italia, perchè oltre a poter aspirare a frequentare la Scuola Maestri, potrà iscriversi anche ad uno di questi concorsi o campionati (purtroppo il regolamento prevede che ci si può iscrivere ad uno solo dei due, ed addirittura una volta fatta la scelta c’è il vincolo del trasferimento!), visto che è in possesso di tutti i requisiti, e quì non c’è alcun problema sono convinto che c’è l’ha tutti! Anzi, da come ce lo descrive, devo gridare: caspita che requisiti! Anche stavolta, come vede concordo in tutto con lei! Ha ragione nemmeno io, come d’altronde Giorgio ed il giorgionso di turno, riesco a capire veramente cosa effettivamente voglio (come diceva Mancini dopo che chiedeva per la millesima volta un giocatore costoso a Moratti!)! A proposito mi scusi una curiosità, la modalità con la quale ho terminato l’ultima mia frase per indegnamente imitarla, sa di ironia o sarcasmo, o di ambedue? Le confesso che io ho una mia idea sulla cosa, forse sarà sbagliata, ma a me pare che la mia sia ironia intesa come la intendeva Socrate e cioè porre delle domande al suo interlocutore, mostrandosi incapace di trattare compiutamente l’argomento in questione, e fingendosi ignorante. Ma ammetto che mi riesce molto male! Poi addirittura Socrate! Non sarà che sono suggestionato da tutti i ragionamenti filosofici del sig. Madmax che parla sempre di cose già acclarate ma che dovranno accadere (forse) in futuro? Mah, mi sbaglierò, ma confesso di essere facilmente suggestionabile!

  145. Qualcuno scrive:

    @Alfonso, mi stai terribilmente annoiando, quel l’unico neurone che ti ritrovi sta facendo sempre lo stesso giro, vedi di fargli cambiare itinerarario,
    Detto questo, i tuoi interventi non so se ironici o sarcastici ma sono sempre estremamente scorretti e vili, sai perchè? Perchè te la prendi con persone come per esempio Stefano Grazia, che qui hanno raccontato e condiviso con noi parte della loro vita, e tu usi in maniera bieca questi racconti per poterli attaccare su ciò e dar sfogo alle tue repressioni. Di te invece non si sa niente o quasi se non che fai il difensore delle cause perse.
    Non ci vuole uno scenziato per capire che il tennis maschile che sta andando bene lo fa grazie alle ai coach e accademie private e quello femminile al fatto che si allena in toto in Spagna.
    In Italia come già detto spesso se non ci fossero i genitori che spendono accompagnano e consigliano i loro figli nel loro percorso tennistico saremo da quarto mondo. Eppure non ci vuole tanto a capirlo.

  146. Qualcuno scrive:

    E giusto per rimanere in argomento e mettere i puntini sulle i, penso che questa federazione stia nel suo complesso lavorando bene, che abbia fatto buone scelte che in alcuni casi vanno ritarate e modificate, ma che deve come ha detto Commentucci, scrollarsi quel clima di guerra o con noi o contro di noi. La guerra è vinta, ora c’è da costruire con l’aiuto di tutti, compresi i genitori e occorre allontanare i guerrafondai che hanno senso di esistere solo se c’è la guerra perchè in pace non gli farebbero fare neanche gli usceri, e chiedo scusa a questi ultimi, circondandosi di persone valide e non yes man.
    Lo ribadisco ancora una volta, le società (compresa la Fit) che addomesticano i loro componenti hanno trovato la pace ma perso il loro futuro.

  147. Nikolik scrive:

    Temo che si debba fare qualche chiarimento, anzi, temo che il chiarimento lo dobbiate fare voi.
    A me avete sempre detto che qua si dicute, addirittura, di campioni, non di agonisti.
    Così mi avete sempre detto voi.
    Vedo, però, che molti di Voi Genitori non fanno altro che parlare di agonismo, di agonisti, di campi gratis, di Circoli, ecc.
    Insomma, scusate Genitori, ma chi vi ha mai detto o promesso che, ad esempio, i PIA sono creati per fare dei campioni (ma è solo un esempio)?
    E’ chiaro che non è così, il loro fine è diverso.
    Francamente, mi avete sempre detto che qua si parla di top ten, altro che discorsi.
    E allora, che gli importa a uno che vuol diventare top ten dei Circoli, dei PIA, dei campi gratis fino alle 17, ecc. ecc.?
    E’ chiaro che a uno che vuol diventare top ten queste cose non possono interessare, quelle cose non esistono per le sue particolari esigenze.
    Francamente, non vedo come una federazione, che ovviamente si deve preoccupare del movimento generale, possa interferire nelle scelte di uno che, addirittura, vuole diventare un campione.
    Se uno vuole diventare un campione, fin dai 12 anni deve violentare la propria stessa vita, questa è la verità.
    E non c’è Federazione che possa fare qualcosa in tal senso.

    Volete diventare campioni? Forza, allora, datevi da fare.
    Convincete vostro figlio ad allenarsi almeno 4 ore al giorno e non 3 volte alla settimana; convincetelo ad abbandonare la scuola ordinaria e gli amichetti fin dai 13 anni al massimo; convincetelo a non innamorarsi fino ai 30 anni; convincetelo a trasferirsi continuamente, ad abbandonare casa e città natale; convincete voi stessi a vedere vostro figlio solo un mese all’anno, a partire dai 14 anni in poi.
    Credetemi: la Federazione non può convincere nessuno a fare questi sacrifici, che sono assolutamente necessari.
    E, soprattutto, non deve.

  148. An Unconvenient Truth scrive:

    Ma la FIT lo sa che c’e’ uno dei suoi Dirigenti che si sta coprendo di ridicolo tentando disperatamente di apparire simpatico ed e’ fonte d’imbarazzo penoso per se stesso e per loro? E questo sarebbe anche un insegnante? Nessuna meraviglia dunque se la Scuola Italiana, come la FIT, e’ fra le ultime al mondo …

  149. kill bill scrive:

    Alfonso,
    sono quello ”devo ammettere che ha coraggio da vendere, (o è …….?)”.
    Mi completa la frase, Lei che ha gli attributi, per favore ?
    Cos’è il linguaggio dei dirigenti Fit nuova gestione ?
    Ma il suo Presidente non gli ha insegnato che un dirigente non può rivolgersi ad un genitore in questa forma perchè Lei rappresenta una federazione non sta facendo 4 chiacchere tra colleghi.
    No, non faccio l’ offeso, ho fatto sport e a volte le do a volte le prendo.
    E quello delle tranvate. Già mi spiega cosa intende per tranvate.

    Ma Lei di dove è ?
    Perchè su 4 academy da Lei nominate come tra le migliori in Italia 3 sono Toscane e 1 è quella di Max.
    Magari ci conosciamo.
    Io sono stato socio per molti anni di un circolo che ”ospita” una di quelle academy e forse ci siamo incontrati li.
    Perchè Lei le conosce queste academy, ci è stato, visto che sono certificate a i massimi livelli Fit vero ?
    Immagino conosca Presidenti, Direttori, Maestri, Giocatori ,Genitori.
    Di che anno è Alfonsino, magari ha giocato con uno dei miei due figli ?

  150. madmax scrive:

    nikolik ancora vai avanti… sempre ammesso che sia giusto quello che dici (e abbiamo già dimostrato il contrario grazie agli articoli del regolamento federale) la fit non sta fecendo nulla di valido nella promozione dello sport…

    dici poi un’altra cosa non vera quando sostieni che la fit non pensa di portare ai massimi livelli i propri ragazzi con raduni, pia etc perchè sono proprio i migliori che vengono chiamati (e direi anche disturbati) con quelle convocazioni e per quelle competizioni, a meno che sia come ho sempre sostenuto che alla fit non frega un bel niente che crescano dei campioni anzi… poi non capisco cosa significa che non dovrebbe interessarci spendere meno per diventare forti.. in primis anche questo è un modo (ma seriamente e non facendo propaganda) per ampliare la base visto che meno soldi si spendono e più saranno quelli che se lo potranno permettere, inoltre non vedo il perchè delle norme che alla fit costerebbero poco o nulla non debbano essere applicate… perchè il punto è che queste “facilitazioni” non servirebbero certo a chi non vuole farli i sacrifici che tu hai elencato ma agli altri!!!

  151. Qualcuno scrive:

    Nikolik, inanzittutto ti devo ancora chiedere di non trattarci come un unica persona (è la quarta volta che te lo chiedo cortesemente), fra di noi esistono diverse opinioni e sensibilità.
    C’è chi punta deciso al professionismo, chi lo vorrebbe fare ma non ha i mezzi e chi vuol solo far fare agonismo e magari un giorno chissà….
    La Federazione credo abbia il compito di sviluppare il tennis a 360°, da quello in carrozzina, giovanile, diletantistico, amatoriale e professionistico.
    Non può certamente fare i sacrifici al posto degli atleti o dei genitori, ma può agevolarne il cammino di chi volesse fare una simile scelta. Scusa, ma Infantino perchè è stato assunto, per vincere la coppa Pia? Allora, non prendiamoci in giro, i soldi per l’agonismo, diamogli ai coach privati o alle accademie in ogni regione italiana che fanno vero agonismo e hanno programmi ambiziosi. I limiti già ce li mettono gli avversari nel resto del mondo, non mettiamoceli anche noi.

  152. madmax scrive:

    eppoi ragazzi, io non so cosa scriva ancora il federale perchè i suoi post li salto a piè pari ma non filatevelo nemmeno e lasciatelo cuocere nel suo brodo d’altronde capisco che se più di un tecnico di valore comincia a darci ragione immagino che per loro un po’ d’imbarazzo ci sia ed il tono dei suoi commenti lo dimostravano ampiamente.. oltretutto la linea del terrore è il loro modus operandi, figuratevi che alla presentazione della squadra che partecipa alla coppa delle province il loro braccio armato (e qualcuno qui ha avuto anche il coraggio di dire che in lombardia siamo fortunati ad averlo mentre senza averlo mai incontrato prima, appena l’ho visto mi ha dato un senso di viscido incredibile e non parliamo poi dopo averlo ascoltato) ai poveri presidenti/maestri di circolo che si lamentavano per le quote ha risposto: avete perfettamente ragione ma se non vi va bene potete non affiliarvi a noi tanto non cambia nulla!!

  153. Agatone scrive:

    Ma perché bisogna sempre e a tutti i costi difendere una parte? Non sarebbe più semplice cercare la verità? Lo dico dopo aver letto questa serie di commenti e soprattutto ad Alfonso che difende la fit. Va bene, possono essere le sue opinioni, ma perché sempre opinioni che coincidono con la federzione? Mi sembra proprio un comportamento da politico che la pensa sempre come i vertici del proprio partito e si attacca a ogni minuzia per combattere l’avversario. O forse sono io che non ho letto bene

  154. Elettra scrive:

    Nikolik
    temo che l’unico veramente confuso sia tu, i P.I.A. sono il decentramento sul territorio del settore tecnico nazionale, l’intento è proprio quello di identificare i soggetti dotati e di metterli nelle condizioni di svilupparle, addirittura con l’intento di onorare e rispettare la maglia azzurra.
    E’ il programma del pIA che indica il numero minimo di ore per fascia di età, nonchè il numero di atleti in campo e di preparazione atletica.
    Ovvero il progetto della FIT per raggiungere il numero massimo di ragazzi e metterli in condizione di imparare e progredire nel modo corretto, proprio attraverso la distribuzione di contributi economici ai circoli che dovrebbero utilizzarli per abbassare i costi ed allargare quella famosa base di cui parliamo sempre.
    Addirittura i corsi di Minitennis dovrebbero applicare quote ridotte rispetto alle altre scuole non PIA, rispettando i criteri di allievi per campo ed ore, dovrebbero scomparire i parcheggi con 30 bimbi.
    Quindi, tutto quello che la federazione ritiene opportuno fare per creare agonisti di livello, infatti identifica atleti di interesse regionale e nazionale.
    Io personalmente non mi sono mai prefissa di creare un campione, perchè prima occorre imparare a giocare a tennis, poi se piace si diventa un agonista e poi se ci sono le qualità si diventa un campione.
    Bastava dirmi che per imparare a giocare a tennis bisogna essere un campione e mi sarei regolata di conseguenza
    Credi veramente che un genitore che ha un figlio appassionato di tennis sia tenuto a conoscere coach, accademie, preparatori atletici, si rivolge semplicemente ad un circolo riconosciuto dalla federazione ed inizia un percorso, che immagina volto alla crescita del ragazzo come accade negli altri sport, non finalizzato a cambiare le mattonelle della piscina del circolo.
    Se così non è basta dirlo con chiarezza, perchè madmax e Stefano sono informatissimi e stanno facendo un grande servizio, ma io ci sono arrivata in ritardo, per caso e per tentativi.
    Poi Nikolik non sono io a dover convincere mia figlia ad allenarsi di più, semmai è stata sempre lei a cercare di convincere maestro e circolo a farla allenare di più, non comprendi che il problema è che manca lo spazio a quelli che vogliono fare.

  155. atti scrive:

    Alfonso@ :
    Sentire tutte le campane è essenziale in generale ed anche qui per i lettori del BLOG… quindi per quel che mi riguarda ( per quel che conta ai suoi occhi il parere di un genitore) continui ed insista .. ma non si aggrovigli troppo …qui preferiamo pane al pane.. che per comprendere certi post (scusi per l’ignoranza) ma devo chiudermi con le cuffie in cabina come a Rischiatutto …
    Comunque se non conosciamo questo “rivoluzionario” progetto FIT come possiamo controbattere e/o “lodarla”….
    Questo progetto prevede anche di accompagnare, per caso, alcuni ‘98 per regione a dei tornei TE ? (in Portogallo ad aprile etc); se si, penso che anche il suo barbiere potrebbe dirle che questi soldi .. forse..li state già spendendo male…(a parte il biglietto aereo A/R a carico di mami e papi) … nel senso che con molto meno potreste portarli in 3 TE anziché 1.. di tornei U12 TE fra Svizzera Austria e Slovenia ce ne sono già tanti (magari vanno fino in Portogallo per fare l’ennesima partita fra Italiani).
    Nel mio caso non è nemmeno quello che vorrei dalla federazione per mie figlia… perché io per primo la vedo ancora non pronta a parteciparvi …visto anche che comunque qualche torneo TE probabilmente lo farà.lo stesso accompagnata dai suoi maestri (Verona – Trieste- Kufstein – e altri che non ricordo).
    Continuando il discorso dei precedenti Post.. se proprio devo dirla tutta fuori dai denti… vorrei.. proporrei.. suggerurei… mi consenta……che, per esempio, spendeste perte di quei soldini per effettuare dei raduni (bimestrali ?) con un coach tipo Sartori (prendo lui come esempio visto che è molto amico dei ns. maestri), Piatti sarebbe troppo..ma magari una volta all’anno.. quindi Sartori (o Rianna, Panajotti etc.) che periodicamente vedesse (a Caldaro?) i migliori agonisti delle varie regioni, e che predisponesse d’accordo con i maestri un certo tipo di programma SPECIFICO PER OGNUNO di tipo tecnico ma anche e sopratutto atletico per cercare di migliorarli….ecco.. questa è la vera forza, trasmettere il verbo a tutti…non girare a destra e a manca tanto per fare numero… se arrivassimo a questo tipo di iniziative sponsorizzate e patrocinate dalla FIT, sarebbe già un bel passo per dare a molti ragazzi agonisti un supporto veramente al TOP (poi il Sartori di turno assieme al tecnico di macroarea indicherebbe lui chi è pronto per essere accompagnato in giro per i tornei se 4 ragazzi, 3,2,1 o nessuno…)… e mi creda tutti noi genitori non avremmo nulla da ridire.. anzi…eviteremmo di passare il tempo a pensare su come “integrare” il lavoro svolto nelle agonistiche…pur come nel mio caso, rispetto alla media regionale, piu’ che buone.
    Mi permetta una battuta….forse è un progetto troppo semplice che non puo’ essere speso poi in campagna elettorale… dare soldi ai migliori coach per dei ragazzini…ma dico.. stiamo scherzando… lasciamo i coach isolati ognuno nella loro rocca così non rischiamo che poi unendosi possano “costringerci” (a furor di popolo) a fare i programmi che vogliono loro….e ai circoli chi glielo dice poi…ai vari commenda che devono aspettare il loro turno perchè per la federazione contano di piu’ i ragazzini …
    Sia chiaro.. ottimo e lodevole che si decida di investire ancor di piu’ nei giovani, pero’ come genitore propongo anche di verificare bene chi è pronto, di aiutarlo a crescere e non solo “spalmare” gli inviti alle varie regioni 3 a te 5 a lui etc……. non con l’obbiettivo massimo, per la maggior parte dei ragazzi, di passare un turno o due.. ma con l’obbiettivo di investire per cercare di migliorarli dandogli un impostazione e un supporto anche per poterli poi eventualmente vincere (non tanto per la vittoria che non conta nulla ma per il livello tecnico/atletico raggiunto)….il suo barbiere le direbbe che prima di sedersi tutti a tavola a mangiare bisogna che qualcuno cucini…. o vi basta mangiare scatolette preconfezionate di marca?

  156. stefano grazia scrive:

    Grazie Mauro (Non ti curar di lor ma guarda e passa …)
    Nikolic: si, va bene, ma anche tu mettiti d’accordo con Giorgionso… E comunque qui si parla di un po’ di tutto, su dai, non fare il pedante…
    Ad ogni modo alla email di Federico riportata dal nostro Censore (che in effetti mi ha preceduto) risponde, sempre nello spazio che segue l’ottima analisi dell’autorevole Commentucci, anche mad max che scrive:

    “federico so benissimo che ci sono genitori insopportabili (e spero di non essere uno di questi) come però alla stessa stregua ci sono maestri che oltre ad essere incapaci scostanti e svogliati sono anche loro insopprotabili.. dopodichè come in ogni attività bisogna anche saper abbozzare non dimenticatevi mai che i genitori spesso sono anche loro clienti dei maestri, soci e sponsor dei circoli… capisci bene che senza di loro dovreste cambiare lavoro come ho fatto io che non ne potevo più di dover ascoltare i miei clienti e se c’è chi ne è capace tanto di cappello ma pretendere che un genitore prima diventi socio del circolo, che di tanto in tanto dia anche un aiutino economico, qualche lezioncina pvt sia per lui che per il figlio oltre alla sat/agonistica e poi debba stare anche zitto, sinceramente mi sembra un po’ esagerato!!! oltretutto i figli sono nostri il progetto (quando c’è altrimenti sono d’accordo con te, io ad esempio quando una volta all’anno porto mia figlia per il corso di nuoto non vado nemmeno a vederla, ma qui come detto il progetto non c’è) è nostro (e i soldi pure) e a voi se il progetto piace siete i benvenuti a bordo altrimenti ce ne sarano altri che condivideranno… poi dici che noi non ci renderemmo conto di cosa vogliono i nostri figli avendoli sott’occhio tutto il giorno e tu lo capisci in dieci minuti… mah a me sinceramente sembra un’affermazione un po’ forte e vorrebbe dire che noi siamo tutti dei dementi… considerando che molto spesso i genitori dei tennisti sono nella vita di tutti i giorni professionisti affermati in svariati campi tra l’altro a volte anche in ambito medico mi pare poco realistico… io dico sempre che dal momento che si vuole percorrere la strada del provarci seriamente si entra nell’ambito dell’imprenditoria dove cioè ci sono si vari specialisiti per i vari ambiti ma alla fine a decidere è sempre uno solo che tra l’altro ha anche il diritto sacrosanto di chiedere lumi, controllare costantemente come procede il lavoro ed anche eventualmente se lo ritiene opportuno dare un indirizzo a seconda degli obbiettvi che l’azienda si prefigge….
    spero di non averti fatto aumentare la nausea ma penso che se in futuro non si arriverà alla separazione delle carriere anche per i maestri difficilmente si potrà migliorare perchè accadrà sempre più spesso che genitori con un progetto incrocino maestri che invece sono perfetti per chi non ce l’ha..
    Prima di leggere il post di max anch’io avevo replicato con toni forse anche piu’ da mad max:”Federico, avevi cominciato bene ma con l’ultimo post secondo me ti sei squalificato da solo: che delusione, anche tu superficiale, qualunquista e specializzato nel generalizzare…prima accusi i maestri che non sanno cos’e’ l’NLP, poi i Genitori dei bambini…Insomma, l’unico che sa tutto sei tu…E senza nemmeno venire a leggere quello che scriviamo su G&F…Complimenti, sei un genio, frequenti solo geni ma secondo me, come disse Woody Allen a Diane Keaton in Manhatthan, a frequentare qualche cretino ogni tanto ti farebbe solo bene…”
    Se poi scoppia la rissa, ve la andate a leggere direttamente la’ (si, io e roberto ci tiriamo la volata a vicenda: vogliamo fare piu’ posts di Scanzi…)

  157. Elettra scrive:

    Alfonso, le avevo espresso la mia stima perchè aveva abbassato i toni ed accettato un confronto, ma mi ha immediatamente smentito.
    Sarebbe stato interessante parlarne serenamente evitando personalizzazioni, la penso esattamente come Qualcuno post 13/2 h.8,16.

  158. stefano grazia scrive:

    Guardavo ieri Dimitrov,17 anni, perdere il match che non ha vinto Nadal … Bravo, bravissimo lo stesso, ma appena perso il match, da ingenuo ragazzino, la telecamera lo coglie fare un gesto di esultanza col pugno rivolto al proprio box: giusto, giustissimo, aveva fatto un gran match mettendo in difficolta’ il Numero Uno, sciupando numerose palle break, fallendo qualche calcio di rigore a rete…Una partita di cui essere orgoglioso.
    Ma dopo.
    A mente fredda.
    Negli spogliatoi.
    Un campione secondo me avrebbe dovuto essere straincazzato, in quel momento, almeno per qualche minuto: sappiamo tutti la differenza che c’e’ fra quasi vincere e vincere. E secondo me, pur non volendo assolutamente dare un significato definitivo, questo mi ha detto qualcosa sul suo carattere. In positivo e in negativo.
    Comunque bravo,eh!
    Altra considerazione: wow, fra 5-6 anni i nostri figli dovrebbero/potrebbero essere gia’ li’… Meglio non perdere tempo,allora!

  159. Jho scrive:

    “Altra considerazione: wow, fra 5-6 anni i nostri figli dovrebbero/potrebbero essere gia’ li’… Meglio non perdere tempo,allora!”

    Direi che la sintesi e’ tutta qui’

    Se saranno li’…. i vostri metodi saranno presi come esempio da seguire…. se non saranno li’…. i vostri metodi saranno presi come esempi da non seguire

    Basta aspettare

    Saluti

  160. Qualcuno scrive:

    Stefano, secondo me Dimitrov ha solo esteriorizzato ingenuamente quello che avrebbero pensato i il 99% dei giocatori, ovvero, ho fatto una grande partita e sono strafelice, per battere il n.1 ci sarà tempo, però io sono lì.
    Mi ricordo un primo Djokovic a montecarlo nel 2006, fece un grande incontro con Federee, uscì sconfitto ma con il sorriso in volto.

  161. madmax scrive:

    jho trovo la tua affermazione non corretta alla base e riduttiva nello stesso tempo..

    sbagliata perchè leggendoti sembrerebbe quasi che noi si stia seguendo un nostro metodo mentre al contrario i nostri figli fanno quello che centinaia e centinaia di bambini fanno in giro per il mondo nelle varie accademie e se ci sono delle piccole differenze sono dovuti a problemi legati alla logistica (vedi stefano) o per impreziosire ulteriormente il programma come ad esempio faccio con il preparatore atletico personale in sostituzione di quello di gruppo.. ed anche per quanto riguarda il discorso tempisticche di allenamento è quello indicato sia dall’accademia che dal preparatore atletico e che poi sia anche la mia/nostra opinione è del tutto irrilevante..

    riduttiva quindi diventa la tua affermazione in quanto due persone non possono fare statistica ed i nostri figli potrebbero essere negati o cmq poco portati…

    e tempo fa quando dissi che pochissimi nel mondo fanno quello che bisognerebbe fare era inteso come eccellenza in quanto non tutti usano i coach di alto livello e i preparatori fisici personali e non tutti lavorano fin da subito sul carattere… ma questo spesso all’estero serve meno poichè al carattere ci pensa la società in cui vivono mentre per quanto riguarda i coach migliori come abbiamo visto al di fuori dell’italia lavorano già con i bambini e purtroppo per diventare dei top ten non sono gli italiani gli avversari…

  162. Jho scrive:

    Max.. io ti leggo dal primo post che hai scritto qui’ dentro… e allora forse non ho capito una seppia
    Ricapitolo
    Partiamo dal presupposto che tua figlia sia una normodotata
    Partiamo dal presupposto che tu hai spesso riportato la frase di Piatti “Qualsiasi ragazzo/a con il giusto lavoro tecnico/fisico di preparazione puo’ entrare nei primi 100″
    Partiamo dal presupposto che ti stai adoperando credo in modo profittevole per garantire a tua figlia la giusta crescita tecnico fisica
    Partiamo dal presupposto che hai sempre parlato di investimento e di conseguenza stai puntando ad un obbiettivo

    Io non parlo di centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze ma parlo di tua figlia in funzione di quello che tu le stai facendo fare e scrivi nei tuoi post

    E’ indubbio che se alla fine della fiera i risultati non ci saranno.. qualcosa non ha funzionato e le strade da percorrere per ottenere determinati risultati sono altre…. tutto qui

    Una semplice analisi

    Saluti

  163. alfonso scrive:

    @ Qualcuno
    Lo sò che la stò annoiando, e sono cosciente che sicuramente stò annoiando anche alcune altre persone di questo blog, se non addirittura tutte. Con l’unico neurone che mi ritrovo, come giustamente ha sottolineato lei, ho cercato di rispondere a questa affermazione
    del dott. Grazia: “Io l’ho capito: lui,come Alfonso, Giorgionso o meno, vorrebbe far parte di noi, vorrebbe essere accettato, vorrebbe essere ascoltato, vorrebbe poter dire la sua…”. Gli ho voluto far capire e ribadire che tutto ciò non mi interessa minimamente e la mia la dico sempre, ma deve essere solo la “mia”.

    Sarebbe stato veramente facile, avendo individuato quello che si vogliono sentirsi dire alcuni personaggi che qui scrivono, farsi accettare! Ma il “leccamento o lecchinaggio”, come meglio lo vuole chiamare, mai mi è appartenuto! Bastava dirgli come sei bello, come sei bravo, e come sai raccontare (Lo ha confermato anche lui nel post dell’11 feb. Dove, riferito a me ha scritto: “Magari cambiando nuovamente nickname, tanto lo riconosciamo subito…che ne so, La Voce del Padrone oppure Il Federale oppure Nessuno (mi puo’ giudicare)… Dai che scherzo,su!), dicevo non solo qui non solo la’, ma anche SAI RACCONTARE….).

    Devo ammettere che il dott. Grazia ostenta, ma è preparato un po’ su tutto (musica, letteratura cinema, …), ma da quì a pretendere a tutti i costi degli elogi perché crede di stupire tutti, ce ne vuole! Se sono stato in questo post ancora polemico, mi dispiace, ma sono stato costretto a comportarmi così per poter far capire il perché del mio modo di agire, per i più giustamente incomprensibile, ma che ha radici un tantino lontane! Anzi approfitto per anticiparle, che la annoierò ancora con altri due o tre post di risposta di questo genere, e questo mi creda non mi fa contento! Avrei voluto mandarne, fin dall’inizio, neppure un post argomentato in questo modo, ma, purtroppo, talune circostanze ed incomprensioni non me lo hanno permesso (e non lo dico a mia discolpa, perché non ho bisogno di giustificare le mie azioni di cui mi assumo sempre in prima persona le responsabilità!). Mentre al contrario, cercherò, se mi sarà possibile, spiegare con un ultimo post quale è sempre stato il mio modo di vedere il rapporto G&F e di ribadire qualche mio concetto, sperando di sgombrare finalmente, ed una volta per tutte, tutte le ombre che si sono accumulate fin dall’inizio.

  164. madmax scrive:

    jho mi spiego meglio…

    premesse tutte le cose che hai scritto se i risultati non arriveranno significherà che:

    1) avrò sbagliato l’investimento (dal lato economico perchè invece per quanto riguarda mia figlia avrà comunque completato un percorso di crescita sportiva e personale che se vorrà l’avrà comunque messa nella condizione di poter entrare a livello lavorativo nel mondo dello sport oltre al fatto di essere stata durante l’adolescenza alla larga da ambienti e situazioni negative)

    2) che tutti i migliori coach hanno sbagliato (ed anch’io che la penso come loro) o dicono fregnacce..

    questo non significa però che le strade siano obbligatoriamente altre in quanto potrebbe benissimo essere (e cmq nonostante tutto l’abbiamo sempre ritenuto possibile visto che esistono anche gli infortuni) che questa sia comunque la strada migliore che però non da la certezza assoluta cosa che tra l’altro non succede mai in nessun settore ed a nessun livello..

    io ho sempre detto anche che l’avere come obbiettivo il massimo possibile soprattutto serve come stimolo a tutto il team per non dimenticarsi mai di lavorare in ogni occasione al meglio onde evitare che un domani si debbano avere dei rimpianti ma anche perchè perseguendo il top certamente si raggiungerà il traguardo volante che però è quello fondamentale e che assolutamente risulterebbe inaccettabile non raggiungere…

  165. stefano grazia scrive:

    Jho, messa cosi’ sembrerebbe proprio che tu speri che nessuno dei nostri ce la faccia …
    Pero’ ha ragione Mad Max: quali sarebbero “i nostri metodi”?
    Quelli di cominciare presto a 3-4 anni? quello di cominciare a fare certi esercizi di footwork con la racchetta e una certa preparazione atletica fra i 6 e i 12aa? quello di cominciare ad allenarti quasi tutti i giorni a 10-11 anni? quello di andare a vedere cosa fanno gli Altri all’estero e in Italia? quello di preferire le Acadamies al Maestro del Circolo sotto casa? quello di combinare il lavoro di una academy con lezioni private da alcuni specialisti (tecnici o preparatori o psicologi) nell’ottica di un Team di Maestri?quello di sostenere che dietro ad ogni campione c’e’ stato nel 90% dei casi un Genitore Appassionato? quello di sostenere una Collaborazione fra Addetti ai Lavori e Genitori Appassionati?
    Perche’ e’ di questo che si parla… Dimmi cosa c’e’ di sbagliato nei ‘nostri metodi’ che sono i metodi di tutti quelli che sono arrivati…e di molti che non sono arrivati perche’ nei primi 100 ne arrivano, guarda un po’, solo 100, i migliori 100 del mondo…
    Mah, davvero ogni tanto io credo che la mia piu’ gran fortuna sia stata quella di non vivere in Italia…In Italia tutti sperano che tu non abbia successo, perche’ la fortuna degli altri e’ intesa come una offesa personale, il tuo successo sta a evidenziare la propria mediocrita’ … nemo propheta in patria, ahi patria ingrata non avrai le mie ossa, ahi serva italia di dolore ostello …

  166. stefano grazia scrive:

    TU QUOQUE, Nikolic…per assurdo (o forse no)sembrerebbe che il tuo sistema di far nascere un campione in Italia sia NON quello di migliorare scuole, coaches e sistema italiani MA QUELLO DI ABBASSARE IL SISTEMA DI TUTTI GLI ALTRI PAESI NEL MONDO: invece di migliorareci noi, speriamo che si peggiorino loro, cosi’ potremo avere delle chances: facciamo una legge che impedisca l’uso della racchetta prima del conseguimento della laurea (vabbe’, no, dai: PRIMA DEL DIPLOMA LICEALE), con vendita proibita delle racchette ai minorenni e pesanti sanzioni ai genitori di bambini colti a giocare nei circoli, anzi, escogitiamo un sistema che renda incandescente il manico di una racchetta se questo viene toccato da un U14 … A questo punto tutti dovranno cominciare alla pari e vinca il meno mediocre…
    Invece che AD MAIORA, un AD MINORA, anzi AD BASSORA, bastardizzando latino e italiano, cosi’ ci mettiamo tutti al livello del tennis iracheno… In fondo era il tema di Orizzonti Perduti che tu, buon cinefilo, ricorderai certamente col mito di Shangri La…

  167. stefano grazia scrive:

    INFINE, un commento di Panajoti all’ottimo articolo dell’Autorevole Commentucci e’ forse passato inosservato ai pu’ nell’essenza del suo contenuto:
    Daniel Panajotti scrive il 12 Febbraio 2009 alle 15:56
    Non solo in italia chi acquisisce conoscenze se le tiene per se, anche all’estero è uguale. Un esempio: ho comprato il libro di un famosissimo coach Spagnolo (che conosco molto bene) dopo aver letto il libro, lgli dico: ma in questo libro non dici niente d’interessante, risposta: “mica dico i miei segreti a tutti”. Le informazioni giuste valgono tanti soldi, quindi qualcuno le deve pagare. Io come tanti, ho investito tanto su me stesso per avere le informazioni giuste e adesso continuo a farlo e quindi devo monetizzare le mie conoscenze. Qualcuno molto esperto d’affari mi ha detto “seminare oggi per raccogliere domani nel mondo del tennis è un’utopia”.

    Quindi secondo me un Blog come questo qualche funzione ce l’ha comunque poi e’ ovvio che OGNUNO TIRA L’ACQUA AL SUO MULINO e Vavassori e gli altri Privati hanno interesse fino a un certo punto a condividere con i Federali (soprattutto se non vengono retribuiti per questo) e perfino con la creazione di strutture pubbliche. Anche Piatti, quando fa qualcosa, la fara’ pensando anche al suo interesse (anche se, per esempio e se le cose andarono davvero come furono raccontate, declinando la proposta di Djokovic pur sapendo che il futuro era li’ per fedelta’ a Ljubcic, si e’ sicuramente dimostrato persona di una certa caratura morale). Lo stesso Bollettieri, che si e’ rovinato diverse volte e che ha diverse mogli da mantenere, quando fa una lezione privata ai ricconi spara cifre assurde, ha fama nella Contea di uno a cui son sempre piaciuti i soldi, ma anche di uomo fin troppo generoso… e’ come l’oceano: il mare prende, il mare da…Si ruba da una parte per donare dall’altra… Morale della Favola: l’unico che ha veramente a cuore l’interesse di suo figlio sei tu, mamma o papa’. Se tuo figlio s’infortuna, bang!, sotto a chi tocca, avanti un altro…E’ normale, e’ giusto cosi’, alla fine ne rimarra’ uno solo, ma ovviamente tocca a te,genitore, vigilare…E allora secondo me studiate,leggete, visitate academies e centri sportivi, parlate con coaches e preparatori, viaggiate, aggiornatevi, sperimentate, non abbiate paura… Come dice William Goldman a proposito del film business, nessuno sa veramente niente , nessuno conosce la formula certa per creare un campionissimo di tennis … Certo, essere dei fenomeni fisici come le Williams o Nadal aiuta e questo ha reso dei guru papa’ Richard e lo Zio Toni, ma che dire allora del tanto vituperato (e invece dignitosissimo) Dr Bartoli’? Lui comunque,senza peraltro rompere i maroni ad alcuno, l’ha portata nei Top 10… E se perdesse ancora qualche chilo, chissa’ dove arriva, approffittando del momento cosi’ cosi’ che si sta registrando nel WTA…
    Andare dai Migliori? si, se possibile e comunque ascoltare tutti con rispetto.
    Svendere il proprio background culturale? Jamais.
    Comunicare, collaborare, essere coinvolti? Sempre.

  168. alfonso scrive:

    @ kill bill

    Caro sig. kill bill mi fa piacere constatare che sta migliorando nel campo dell’autostima! Questa volta riesce almeno a tentare di abbozzare una timida risposta al contrario di quanto ha fatto quando ha ricevuto la “tramvata” di Giorgio Mi chiede quale “tramvata”? Se la rilegga, la risposta, ma stia attento a non farsi di nuovo male! Se non l’ha conservata (ma in tal caso ha fatto male, le lezioni servono se si fa buon uso!) o se all’epoca non ha capito il senso, le posso fare un copia-incolla.

    Comunque per non ammorbare nessuno, si ricordi che sia Giorgio che io stesso abbiamo risposto solo e solamente dietro sue palesi provocazioni. A Giorgio aveva chiesto di esprimersi sulle Accademie e con evidente modo provocatorio, tant’è che prima della risposta il sig. Mad aveva così postato: “CIAO KILLLLLLLL!!!!!! per chi non l’avesse conosciuto la sua domanda potrebbe sembrare una semplice ed innocua domanda…… ora basta aspettare la risposta (ci sara??) così ridiamo un po’…..” ed a me avanzando questa simpatica proposta: “Nominerei Alfonso controllore dell’attività dei comitati regionali”. Quindi, chi è colpa del suo male pianga sè stesso (come sono bravo anch’io!). Per quanto attiene alle altre domande che mi fa (mi potrei confondere visto che sono tante!), mi verrebbe da rispondere “perché non si fa la Accademie sue”, ma non voglio essere scortese. Allora, riguardo alla prima, la devo deludere perché, non sono come lei toscano! Certamente ci siamo mai incontrati perché pur se non fossi stato in grado di riconoscere un tipo come lei, al contrario mi avrebbe certamente notato lei visto che di solito vado in giro con una maglietta che riporta la scritta tanta cara ai napoletani “ca’ nesciuno è fess”, anche se credo che nel 2009 questa maglietta e con questa scritta sia oramai in possesso di tutti (sarebbe facile la battuta “vuole che gliela regalo”, ma gliela risparmio!). Alfonsino, purtroppo, non ha mai avuto e né tantomeno mai l’avrà il piacere di giocare con nessuno dei suoi figli perché, lo confesso proprio ieri mi ha dato una cocente delusione! Pensi un poco, al tennis ha preferito il motorino e la fidanzatina (lo so ha solo 8 anni, ma è precoce! Si ricorda come lo chiamano a scuola?). A pensarci bene, è sempre meglio che questa scelta l’abbia fatto da subito e non a 14/15 anni, avrei buttato a mare soldi e tempo! Per ultimo, le confermo che il Presidente venendo a conoscenza di questa mia cattiva azione (rivolgermi male ad un genitore) mi avrebbe redarguito in modo energico! Ed io, da bravo yes man, avrei accusato il colpo senza fiatare pur sapendo di non essere nel torto, visto che genitore o non genitore e che come ………. (si ricordi la scritta della maglietta. Gli ho spiegato i puntini visto che mi ha chiesto il significato dei puntini dell’altro post!) docet, da provocato ho risposto ad un provocatore impenitente!
    Una domanda, a questo punto, la deve concedere anche a me! Mi tolga una curisità, ma nella sua città ci sono i tram (visto come è bravo a …………..)? Mi riscriva quando vuole!

  169. madmax scrive:

    oltretutto jho io trovo fondamentale un percorso sportivo basato sul lavoro a supporto della crescita personale in genere ma anche in ottica lavorativa futura, perciò ribadisco che eventualmente sarà solo un mio personale insuccesso economico perciò nulla di grave… considera poi che nel ripostiglio sono già pronti piani B e C i quali (in particolar modo uno) sono per certi versi più stimolanti da una parte e rilassanti dall’altra rispetto al piano A perciò tutto sotto controllo

    stefano no non voglio pensare che tutti sperino che noi si vada male certo è che probabilmente un nostro fallimento darebbe più fiducia e speranza a tutti quelli che non hanno la possibilità di dedicare così tanto tempo e impegno allo sport dei propri figli… non ho parlato volutamente di soldi perchè certamente ci leggeranno anche persone che a livello economico ci possono comprare ma non avendo lo stesso tempo a disposizione che abbiamo noi sono “obbligati” lasciare ai loro figli l’azienda, tre appartamenti più il conto in banca…

  170. Jho scrive:

    Cordiale Stefano ,

    non ricordo dove ho scritto che i vostri metodi sono sbagliati .. me lo ricordi ?

    non ricordo dove ho dato modo di pensare di “gufare” contro… me lo ricordi ?

    Com’è che tu puoi portare ad esempio il padre della Bertoli ,della Sharapova , delle Williams ed io non posso portare ad esempio come storia che conosco dall’inizio (perche’ voi la raccontate) la tua o quella di Max ?
    In caso di successo e’ ipotizzabile che qualcuno possa prendere ad esempio il lavoro che avete svolto ?
    In caso di insucesso e’ ipotizzabile che qualcuno possa sottolineare gli errori commessi ?

    Il tempo ci dara’ delle risposte

    Ti diro’ che ti ho sempre letto con curiosita’ ed interesse ed ho sempre fatto il tifo per tuo figlio.. libero di crederci o meno

    Vista comunque la tua reazione da zitellona stizzita ….ritengo che non sia casuale il fatto che tu viva all’estero.. (ci bastano le zitelle che abbiamo ^_^)

    Ultimamente vedi troppi film Stefano…vedi fantasmi ovunque… Rilassati

    Saluti

  171. Jho scrive:

    Max

    io ritengo che dall’impegno , mezzi , uomini , idee etc etc che tu stai mettendo in campo per questo progetto puoi andare incontro ad un sucesso o ad un fallimento “tennistico” , ripeto “tennistico” (stiamo parlando di tennis no ?)
    Non mi sembra un avventura di quelle “Dai ci proviamo e vediamo come va’ ”
    Mi sembra che il fine che intendi raggiungere sia ben chiaro

    Il fine che ho sempre capito io e’ quello di creare una Top Ten (Sbaglio ?)

    Se ce la farete sara’ un successo… se non ce la farete… sara’ un fallimento (sempre ed esclusivamente tennistico)

    Ora…io non conosco molti genitori ne figli che stanno facendo il percorso che state facendo voi (come intensita’/costanza etc etc) e quindi sottolineavo semplicemente che in caso di successo questa e’ una strada che qualcuno puo’ prendere ad esempio…in caso di insuccesso sara’ un percorso che non ha dato risultati.. punto

    Comunque con l’uscita di Panajoti una cosa mi e’ piu’ chiara ^_^
    Volete collaborazione dei migliori ?? Pagate
    Volete i migliori ?? Continuate a pagare
    Volete il meglio per i vostri figli ?? Strapagate

    Altro che sport per tutti….

    Saluti

  172. alfonso scrive:

    @ An Unconvenient Truth

    Ha perfettamente ragione, e questa volta parlo sul serio! Mi sono reso già conto da solo, e ne faccio ammenda! Infatti, come avrà già letto, ho deciso di dare un taglio netto e non scrivere più dopo l’invio di alcuni post di risposta ed un eventuale ultimo di chiarimento, sia perché questo modo di fare non paga e porta a nessuna parte e sia perché le incomprensioni accumulate sarebbero difficilmente sanabili!
    Ritengo, per’altro, che questo sia un gesto corretto e doveroso da parte mia, sia perché in una rubrica di tennis denominata G&F è più giusto che rimangano i genitori ed sia perchè quando si vede che le cose non vanno per il dovuto verso è più facile in una squadra (blog) cambiare l’allenatore invece che tutti i giocatori (inteso come solo una persona, e non nel senso che mi voglia atteggiare ad allenatore!). Ammesso questo, però, la prego di lasciare stare in questa specifica occasione la Fit e la scuola! Ambedue già sono bersagli continui di luoghi comuni ed ambedue hanno niente a che fare con questo mio modo di agire! Purtroppo sono un ottuso orgoglioso che non si fa passare la mosca sul naso, e dà rispetto (il più incondizionato) quando gli viene dato. Mi sono fatto irretire stupidamente dagli eventi, ma mi creda involontariamente, e poi ho continuato su questa strada, ritenendo con una certa superficialità che quando si è in ballo si debba continuare a ballare (e spesso a sbagliare) per forza, senza rendermi conto di certi comportamenti assurdi che si stanno assumendo! Lo sò, le sembrerà strano questo mio totale cambio di atteggiamento rispetto ai miei ultimi post, ma mi creda, conoscendomi bene, le posso assicurare che a tanta testardaggine corrisponde sicuramente tanta onestà intellettiva (scusi la presunzione!).

  173. kill bill scrive:

    Alfonso,
    cos’è mette le mani avanti. ” si ricordi che sia Giorgio che io stesso abbiamo risposto solo e solamente dietro sue palesi provocazioni. ”
    O il Presidente l’ha sgridata ? Mi delude.

    Aspetto ancora una risposta : Lei queste academy le conosce personalmente o no ?

    Glielo chiedo perchè così, come feci con Giorgio, riesco a capire se parla per sentito dire o ha una conoscenza diretta di quello che dice.

    Guardi, quando dico che Lei , o uno come Lei , sarebbe adatto a fare il supervisore dei comitati regionali non è una provocazione ma una necessità.
    Mi sembra infatti che qualche comitato regionale faccia qualcosa altri molto meno.

    Io domani vado a Montecatini a vedere la Coppa d’Inverno.
    Se viene anche Lei si metta la maglietta cosi la riconosco e le offro il caffè.

  174. alfonso scrive:

    Mamma mia! E’ possibile che non si possa stare mai tranquilli! Ho deciso di andare via io (Alfonso-Giorgio-Giorgio Giorgio-giorgioso), e subito compare all’orizzonte un Jho qualunque che, se come si suol dire il buon tempo si vede da vicino, promette solo nubi all’orizzonte! Meno male che lo stile di scrittura è totalmente diverso dal mio, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che sotto questo nuovo nick-name c’è sempre lo stesso giorgioso. Ma giuro che questa volta così non è, anche se già dal palleggio fa capire che anche lui non è proprio disposto a farsi passare la mosca sul naso. Che posso augurarvi, sia a voi che a Jho, solo un in bocca al lupo!

  175. alfonso scrive:

    Per lo stile di scrittura di Jho, è meglio precisarlo per non creare nuovi fraintesi, intendevo dire diverso nel senso positivo della parola. Sicuramente più adatto del mio trattandosi di un blog, senza fronzoli, molto sintetico e diretto, ma che comunque dà il giusto senso alle cose che si vogliono dire.

  176. madmax scrive:

    jho io ti ho spiegato come ho pensato e fatto nascere la cosa, dopodichè non ho mai detto che sia un’avventura come va va ho detto che se non dovesse andare a buon fine non sarà una tragedia per nessuno… ma per abitudine e carattere anche se mi metto a fare un castello di sabbia cerco di creare un’opera d’arte, per cui avendo cominciato con il tennis mi pongo come obbiettivo le top ten. hai mai visto o sentito qualcuno che dice proviamo a far diventare mio figlio/a una top 500? a quel punto preferisco chi dice che fa giocare il proprio figlio per divertimento anche se pure in quel caso molte sono le volte che la frase viene detta solo per non esporsi ad eventuali brutte figure…

    per quanto riguarda panajotti non ho letto cosa abbia detto riguardo al pagare ma qui noi l’abbiamo sempre detto chiaramente che l’idea di poter spendere poco è una barzelletta bella e buona… poi e se mi hai sempre seguito ho spiegato anche come fare per spendere un po’ meno (sempre molto però) e avere il meglio…

  177. capatennis scrive:

    io diventero’ qualcuno, se alla fit non andro’ sudero’ e mi sacrifichero’ ecco perche’ diventero’ qualcuno…tralalalalalala’ tralalalalalala’….

  178. Diego1 scrive:

    In quasi tutti questi post non fate altro che parlare di tipologie di allenamento accademie e coach come se bastassero questi elementi per portare i vostri ragazzi o ragazze nei primi cento al mondo.
    Forse dimenticate che il ” materiale umano ” cioe’ i ragazzi e le loro qualita’ sono altrettanto importanti (se non di piu).
    Ma come diceva qualcuno(ogni scarafone e’ bello a mamma sua..o papa’suo)
    E’ sicuramente difficile a 12 anni stabilire chi diventera’ un campione , ma e’ altrettanto facile stabilire chi non lo diventera’.

  179. madmax scrive:

    scusa diego ma perchè lo dici a noi e non vai a dirlo a paitti che lo ha scritto anche su tennis italiano?

    dopodichè l’abbiamo sempre detto noi per primi che a 12 anni si sa già (a parte qualche eccezione) chi non diventerà un campione ma fortunatamente non è il nostro caso (e non certo perchè siamo noi a dirlo intendiamoci..) nonostante non si sia nemmeno certi che i nostri figli lo diventeranno ma poichè appunto non abbiamo ancora nessuna certezza lasciaci sognare visto che è l’unica cosa che nel tennis ancora non si paga!!!

  180. Elettra scrive:

    Diego 1
    Non ne parla nessuno perchè lo diamo per presupposto, nel nostro caso mia figlia ha un paio di caratteristiche interessanti e stiamo cercando di scoprire se ha anche il resto.
    Ovviamente, poichè è quello che vuole fare la assecondiamo, poi nel caso sono certa che troverà sicuramente qualcosa da fare nel mondo del tennis visto che è felice solo in un campo.

  181. Edipo scrive:

    Ciao a tutti, vi trovo belli carichi.

    @diego1
    dibattere sui metodi di allenamento dei nostri figli è la semplice ricerca del meglio.
    Come tutte le ricerche non sempre c’è il ritrovamento e la passione, il cuore che ci mettono i nostri ragazzi, ci fanno incorrere nell’errore di mettercelo anche noi.
    Hai ragione quando dici del materiale umano, è fondamentale, e non facciamo i conti senza l’oste, speriamo solo che l’oste sia buono con noi.
    Poi ci mettiamo anche un pò di esperienza, anche se, e per me sono ormai 35 anni, non è mai abbastanza.
    Ma per dibattere sui metodi è necessario farlo senza tenere conto del presupposto, ma darlo per scontato, altrimenti non esisterebbe il mondo intero.
    Detto ciò, sono perfettamente d’accordo con te.

    ciao madmax, vecchia pellaccia :-)

    elettra non la saluto, per ovvi motivi… :-)

  182. andrew scrive:

    Atti…

    quello che tu chiedi è condivisibile e auspicabile ma ti ricordo che nel tuo circolo:

    1) Come già dici tu, i maestri conoscono già bene Sartori.
    2) Nel tuo circolo ha lavorato per 25 anni come segretario (mi faceva i corsi di nuoto da bambino) e adesso lavora nell’altro circolo come segretario nientepopodimeno che il presidente regionale FIT.
    3) Un maestro è responsabile di un PIA.
    4) Un maestro dell’altro circolo è responsabile regionale delle iniziative under 10.
    5) Un ex-maestro di entrambi i circoli è il tecnico responsabile delle convocazioni ai raduni, dove porta anche il figlio come palleggiatore.
    6) Il preparatore atletico del circolo è anche il preparatore che si occupa dei raduni regionali, nonché padre di due tennisti.

    Non dico questo per chissà quale denuncia ma solo per dirti che sei in una botte di ferro e che se hai qualche piccola lamentela i riferimenti giusti sono proprio li da te!! Basta che chiedi con educazione…

  183. Edipo scrive:

    @Jho

    Che uno sport professionistico ad alto livello non sia per tutti e che richieda il sostegno della famiglia sempre e comunque, salvo qualche caso sostenibile dalla federazione, è assolutamente pacifico.
    E’ impensabile che tutti quelli che vogliono giocare a tennis vengano sostenuti da qualsiasi federazione, e questo te lo dice uno dei maggiori detrattori della federazione.
    Detto ciò, per dare un’altra chiave di lettura delle nostre scelte e del nostro operato vorrei usare un esempio.
    Se tuo figlio decide di fare l’avvocato, andrà all’università.
    Al di là delle sue qualità, basta che sia mediamente intelligente, lo diventerà, (ed è sotto gli occhi di tutti, per quanti ce ne sono in Italia :-)).
    Ma se andrà in una Università non di livello, avrà un livello, se frequenterà le migliori Università, il suo livello a parità di materiale umano, sarà superiore.
    Frequentare un’Accademia di qualità, per me, significa dare la possibilità migliore ai miei figli per fare una scuola di sport che gli consenta di diventare operatori competenti.
    E’ chiaro che mia figlia spera di diventare la numero 1 al mondo, ma le è anche chiaro che il tennis per lei è una vita possibile anche senza diventare pro.
    Lei non sta rinunciando a diventare altro per un sogno, lei sta vivendo il suo sogno.
    In Italia non siamo abituati forse a considerare altre carriere ed è per questo che poi incontriamo incompetenti e federazioni farsa.
    In conclusione se diventerà una campionessa avremmo colto un successo, se non lo diventerà lo avremmo colto lo stesso.

  184. alberto scrive:

    ma secondo voi poi uno che riesce ad entrare nei primi 50 del mondo sarà felice?

  185. Antonio scrive:

    @alfonso

    …… Secondo me nessuno la confonde con Jho …… anche perchè probabilmente l’indirizzo IP al moderatore risulta diverso…. mentre il suo e quello di “Giorgio” probabilmente sono combaciati almeno in un occasione…… altro che stile di scrittura forse è l’eloquio brillante e trascinatore

  186. anto scrive:

    @ Credo proprio di si…io mi accontenterei di vivacchiare nei top 100 per una decina d’anni…non sarebbe malaccio…….mi gioco tutti gli slam……

  187. alfonso scrive:

    @ Antonio
    Ha perfettamente ragione!!!!!!!!

  188. madmax scrive:

    mah alberto penso che se l’atleta sta facendo quello che a lui piace, se sta facendo in quel momento e ha fatto in precedenza tutto quello che poteva fare certamente sarà molto felice e non avrà alcun rimpianto, oltre al fatto di poter decidere cosa fare tra le svariate opportunità che avrà a disposizione il giorno che smetterà di giocare…

    ciao edipo a lunedì…

  189. Antonio scrive:

    @ anto…… siamo proprio sicuri? Non che io abbia esperienza diretta, ma un giocatore che graviti intorno alla centesima posizione non è che navighi nell’oro…… forse, tolte le spese, un “onesto” avvocato sta molto meglio…… magari mi sbaglio ma sarebbe un calcolo interessante da farsi, ovviamente non considerando la lunghezza della carriera e l’appagamento dello stile di vita….

  190. costa azzurra scrive:

    ho riletto gli ultimi commenti ed effettivamente io tempo fa avevo fatto una distinzione tra i giocatori di tennis bambini e i piccoli professionisti.

    non dico che a dodici anni ce lo abbiamo stampato in fronte ma si vede, si intuisce dalla passione con cui si allenano, dal tipo di gioco che esprimono in campo .. si può capire se il bambino ha la potenzialità del futuro tennista professionista …certo che se il genitore si può permettere di dare al bambino il massimo che riesce a reperire in loco o magari va a portarlo nei centri più famosi all’estero tutto diventa poi in proporzione più facile …poichè in alcuni posti e anche di questo avevo già detto c’è maggiore professionalità e oltre a farti seguire una preparazione sia fisica che tecnica e tattica ti indirizzano nella migliore strada per quanto riguarda i tornei …

    però comunque ci vuole un elemento di base una predisposizione del bambino al tennis perchè se vogliamo fare un esempio più lampante non puoi prendere un asino e farlo diventare un cavallo da corsa ( vero madmax?)

    qui in generale parliamo di piccoli professionisti con un fisico atletico che appena finita la scuola mangiano un panino in macchina e arrivano all’allenamento da dove escono 4 o 5 ore più tardi e questo a loro non pesa … lo fanno volentieri …e poi tornano a casa e dopo cena studiano fino a tardi … e che la domenica sono impegnati in gare e tornei o in amichevoli …

    se il bambino non è portato a fare questa vita … non ce lo puoi costringere…si capisce

  191. Elettra scrive:

    Antonio
    meglio uno nei primi 100 credici!!!

  192. madmax scrive:

    costa vero riguardo alla predisposizione ma fino ad un certo punto.. intanto qui parliamo di bambini che più o meno tutti sono nel gruppo dei migliori (almeno a livello regionale) e se si è curato un buono sviluppo motorio grossi impedimenti non ce ne sono.. e anche nei cavalli è così in quanto se uno proprio è un ciuccio non farà mai nulla ma se è appena discreto con una differente preparazione si possono verificare differenze enormi ed è capitato ben più di una volta che il quasi brocco (o meglio il non capito e mal gestito) sia poi diventato un campione.. ed anche l’essere portai o meno al tipo di vita… dipende da come è cresciuto il bambino e a come è stato abituato.. la mia se non avesse giocato a tennis avrebbe dovuto aiutare mia moglie a casa, andare in piscina e sarebbe andata in una scuola con il pomeriggio tutti i giorni… trovo che dipenda tutto dalla chiave di lettura che si alle cose e credo che non sia un obbligo far fare certe cose ad un figlio bensì un insegnamento e l’insegnamento è un dovere non un’opinione soggettiva..

  193. Antonio scrive:

    …….. elettra perdonami ma io non sono abituato a credere…… facciamo due calcoli, che preciso sin da ora sono puramente ipotetici non avendo io a disposizione altre precise informazioni per cosìdire “dall’interno”:
    allora prendiamo la ATP ranking, andiamo alla 100^ posizione, ci trovo al momento il tedesco Phau, Bjorn (dove l’ho sentito questo nome?) anche se secondo me è molto più forte della posizione occupata e quindi un po sottodimensionato….. ma ho detto 100 …. e 100 sia.
    Allora….. è nato nel 1979, è alto solo 175 cm (hai visto Stefano non è un colosso) ed è professionista dal 1999 (a 20 anni). Il suo best ranking è di n. 59 nel 2006 ed ha avuto la seguente progressione:
    1999: 313° (best)
    2000: 193° (best)
    2001: 160° (best)
    2002: 118° (best)
    2003: 135° (best)
    2004: 134° (best)
    2005: 78° (best)
    2006: 59° (best)
    2007: 77° (best)
    2008: 114° (best)
    2009: 100° (fino ad oggi)
    Phau in carriera ha guadagnato $ 1,231,132 di prize money a cui aggiungiamo ottimisticamente il doppio di questa cifra in sponsorizzazioni ….. così arriviamo a circa $ 3,700,000.
    A questi dobbiamo sottrarre:
    - Le tasse, poniamo caso l’irpef italiana che su quelle cifre va sul 38% che tradotto in soldoni vale $ 1,406,000;
    - Le spese per viaggi, pernotti in albergo (il vitto no, considerando che qualsiasi categoria deve affrontare queste spese) per una media di $ 30,000 annui che moltiplicati per dieci anni di attività fa $ 300,000;
    - Lo stipendio dei collaboratori e le spese professionali (coach, preparatore atletico, medici, stages in academy etc) non meno di $ 50,000 l’anno che sempre moltiplicato i dieci anni fa $500,000.
    Tirando le somme….. 3,700,000 - 1,406,000 - 300,000 - 500,000 fa $ 1,494,000 che diviso i 10 anni di carriera fa $149,400 l’anno che tradotti in euro fanno 116,718….certo un bel gruzzoletto annuo se rapportato al breve periodo ma secondo me un “onesto” e pongo l’accento su onesto avvocato a fine carriera avrà guadagnato molto di più avendo speso molto di meno per la formazione e perchè no prendendosi anche meno rischi di riuscita. Certo dal punto di vista del divertimento non c’è confronto……..
    Questo solo per dire che secondo me non è saggio svenarsi per un ipotesi di carriera da primi 100, meglio farlo avendo come obbiettivo i primi 20, perchè secondo me la differenza è abbissale …… poi se non ci si riesce pazienza….. in primo luogo perchè secondo me è una vita bellissima e poi perchè il futuro è assicurato comunque tanto di giovani, di accademie e perchè no anche di federazioni nazionali bisognosi di bravi coach è pieno il mondo.

  194. something blue scrive:

    avevo fatto un commento qualche giorno fa al video del piccolo rocco piatti, che ha risolte in famiglia molte delle problematiche che qui si pongono, o comunque ha buonissime premesse, se avrà il talento, per diventare un campiocino.
    E lo trovavo pertiente perchè da tutta la discussione si evince una cosa sola: se un genitore vuole far provare al figlio il tennis agonistico serio deve sborsare un sacco di soldi perchè il sistema elefantiaco messo su dalla federazione (elefantiaco per regole e vincoli, non certo per strutture…) è totalmente inefficiente ed ha una pessima influenza sui circoli, che dovrebbero essere la base della struttura, penalizzando che vuole lavorare bene e premiando nei fatti meccanismi autodistruttivi….
    Quindi i genitori sono costretti a pagarsi extra tutto quello che potrebbe essere utile per formare un campione o una campionessa. Se ci fosse un po’ di onestà e minori complicità a tutti i livelli, il re sarebbe nudo e si cercherebbe di affrontare i problemi. Purtroppo il tennis somiglia all’Italia così come è in tanti settori, lavoro pubblico (e la cosa mi riguarda), scuola, università, giustizia……Un sistema familistico e che potremmo definire “mafioso” che è un vero disastro per il Paese. Non mi sono poi piaciuti i toni di Alfonso nei confronti del giovane Parodi, non ho potuto fare a meno di leggervi una nascosta minaccia, il che sarebbe veramente troppo.

  195. Qualcuno scrive:

    @ Edipo, complimenti “Lei non sta rinunciando a diventare altro per un sogno, lei sta vivendo il suo sogno.”
    Una delle puù belle frasi di questo blog.

  196. madmax scrive:

    antonio… premesso che si può tranquillamente tirare avanti ancora qualche anno dopo i 30, da come scrivi sembrerebbe che questo atleta poi abbia finito di lavorare… no, nulla di tutto questo perchè uno che è stato nei primi 100 (e come best ranking 59) quando avrà terminato di giocare di possibilità ne avrà a bizzeffe nel tennis e non… ricordo ancora che a uno come volandri (ma lo stesso sarebbe per seppi starace e qualunque altro e forse ancor di più di più per una pennetta) nel mondo dello spettacolo e specificatamente per andare all’isola dei famosi gli hanno offertto un milione di euro e come sappiamo da cosa nasce cosa…

  197. alfonso scrive:

    @ Something Blue
    Su Parodi spero, sinceramente, che stava proprio scherzando! Non sò cosa avesse voluto sottintendere, ma se si riferiva al corso Maestri le sfugge che, solo in base ai punteggi dei titoli inviati da ogni candidato, viene stilata una graduatoria ed in base a questa graduatoria l’elenco degli aventi diritto all’ammissione, fino a ricroprire tutti i posti banditi! I titoli ed i relativi punteggi sono riportati nel bando ed anche, naturalmente, i posti (quest’anno sono previsti 40 posti). Quindi, al limite, si può dissertare se sia giusto o meno il peso che si dà ai singoli titoli (ripeto i punteggi sono a conoscenza di tutti anticipatamente perchè contenuti nel bando), ma sulle modalità di ammissione, mi creda, no! E’ chiaro che, in base al numero di domande ed alla bontà di queste domande rispetto ai titoli posseduti dai richiedenti, il punteggio minimo di ammissione può variare di anno in anno (per esempio, se l’anno scorso non è stato possibile entrare con tre punti non è detto che quest’anno, con lo stesso punteggio, non possa succedere). Detto questo, le posso assicurare che le minacce (parola, comunque, molto grossa) non mi sono mai appartenute anzi, fatte in alcuni campi del vivere giornaliero, mi fanno solo ridere. Pensi, quindi, se mi potrei mai sognare e permettere di farle in un contesto del genere.

  198. anto scrive:

    @Antonio……Phau….ragazzo splendido……di 29 anni…che ho avuto il piacere di conoscere l’anno scorso al challenger di Cremona quando veleggiava intorno alla 149 posizione mondiale. mamma indonesiana e pade tedesco, bellissimo rovescio ad una mano……Antonio lodevole la tua iniziativa ma ci sono delle correzioni da fare…..innanzitutto essendo redditi conseguiti all’estero nella maggior parte dei casi vi è una doppia tassazione fiscale….circa un 23% all’origine e poi l’aliquota fiscale del paese di provenienza. I giocatori per aver a disposizione un budget che gli consenta di programmare senza affanni la loro attività, nel caso di Phau giocano i tornei a squadre nazionali, in questo caso la bundesliga che elargisce circa 40000-50000 euro all’anno al giocatore. poi ci sono anche la partecipazione al campionato francese ed italiano. I vari stages e clinic sempre lautamente pagati ed infine la cosa che tutti i giocatori amano…i cosidetti sottobanco……per partecipare anche a tornei anche challengers ed è sempre difficile calcolare un sottobanco di un giocatore. Direi che dovresti moltiplicare per tre e non per due il tuo calcolo. Spero di esserti stato utile.

  199. Roberto Commentucci scrive:

    Signor Alfonso,con tutto il rispetto, mi consenta di affermare una triste verità, che resta tale nonostante tutti i regolamenti, concorsi, graduatorie ed arzigogoli giuridico-amministrativi:
    la qualità media dei maestri di base, in Italia, è ancora nettamente inferiore a quella che si riscontra negli altri paesi tennisticamente evoluti, Spagna e Francia in primis.

    E sebbene negli ultimi anni le cose siano migliorate, siamo ancora lontani dai migliori standard.
    In più, il rapporto fra i maestri e l’organo deputato a formarli, la Scuola Nazionale Maestri, è da sempre conflittuale e problematico.

    La Scuola, come d’abitudine nel nostro paese, dove chi scrive lo fa mirando ad impressionare il lettore con le sue conoscenze, piuttosto che a trasmettergli un messaggio chiaro, parla nei suoi manuali e nei suoi corsi un linguaggio troppo scientifico, inutilmente condito di seni, coseni, angoli giri e parallassi astronomiche.

    I maestri di base, dal canto loro, spesso privi di basi culturali adeguate, non sono in grado di comprendere il linguaggio iperscientifico che pervade i manuali tecnici e ribattono che essi sono troppo teorici e non danno adeguato spazio alle esercitazioni pratiche.
    Come se non dovessero essere proprio loro, a progettare e realizzare le esercitazioni adeguate, personalizzandole sulle esigenze degli allievi, sulla base del bagaglio teorico e concettuale che dovrebbero possedere…

    Insomma, due universi paralleli, tra i quali non c’è sinergia e tantomeno dialogo.

    Bisogna fare in modo che questi due mondi inizino a parlarsi.

    Da un lato, occorre scendere sulla terra, e persuadere il pur bravissimo prof. Lombardi che non può pretendere che gli aspiranti maestri posseggano una laurea in fisica. Pertanto, i manuali devono essere riscritti in una forma più chiara e immediata, badando al sodo.

    Dall’altro lato, occorre lavorare perché i maestri migliorino la loro cultura tennistica, e che facciano loro il concetto fondamentale: non devono imparare a memoria un kit di esercitazioni, ma devono acquisire strumenti di analisi, che consentano loro di capire che tipo di allievo hanno davanti e, conseguentemente, progettare e realizzare il giusto percorso addestrativo, per estrarne il massimo potenziale.

    In conclusione, al sottoscritto, piuttosto che una descrizione puntuale del bando di concorso per diventare Maestro Federale, piacerebbe invece sapere se avete chiaro questo problema e cosa intendete fare per migliorare la situazione.

    Un saluto.

  200. costa azzurra scrive:

    proprio stasera al telegiornale ho ascoltato una notizia molto avvilente di due ragazzi che non sapendo cosa fare alle due del pomeriggio nei giardinetti sotto casa giocavano con una tanica di benzina e un accendino e sono finiti all’ospedale in gravissime condizioni.

    se questi ragazzi fossero stati impegnati in un allenamento di qualsiasi sport dal calcio alla pallavolo o al tennis alla scherma o altro non si sarebbero di certo annoiati tanto da dover inventare un simile gioco

    il ministro della pubblica istruzione dovrebbe davvero collaborare con i presidenti del Coni e di tutte le federazioni sportive affinchè lo sport migliori la vita dei giovani di oggi e di domani e sia fruibile per tutte le fasce di reddito

  201. dirigibile scrive:

    alfonso

    non condivido il tuo modo di difendere la fit.
    sono anche io un dirigente fit .
    forse meno importante di te.
    ma rispetto questo blog e quelli che ci scrivono, sia quando straparlano sia quando ci azzeccano.
    non so … c’è qualcosa che non mi convince nei tuoi post…
    e comunque la fit è varia nella sua dirigenza e c’è molta più libertà di critica di quella che tu fai intravedere con il tuo modo un pò…come dire…particolare di affrontare gli argomenti.

    non rendi un buon servizio alla nostra federazione che già non è tanto amata.

    cerca di capirlo.
    non sei uno stupido io lo so.
    grazie.

    dirigibile

  202. madmax scrive:

    bravo anto mi ero dimenticato le varie serie A ingaggi sotto banco etc etc…

    roberto l’ho già detto mille volte il problema è dopo aver dato gli “esami” non essendoci l’obbligo di un’esperienza in un’accademia straniera o con un coach di alto livello. gli obblighi sono di andare nei centri estivi e di lavorare nei circoli poi i fenomeni vorrebbero che con questo know how i maestri fossero in grado crescere dei futuri campioni o addirittura di allenarli.. non parliamo poi del fatto che una laurea in scienze motorie ha maggior valore rispetto all’aver cresciuto e allenato giocatori di livello… perciò lasciamo stare questa battaglia e concentriamoci su quello che realmente possiamo fare noi, stando certi che un’aiuto nella giusta direzione da parte delle istituzioni tennistiche non arriverà mai..

    sono sempre più convinto che sia necessario fare di questi 5000 post un libro da mettere a disposizione di tutti se non vogliamo dover aspettare altri trent’anni per avere un campione poichè solo dal giorno che le metodologie corrette saranno adoperate da un numero rilevante di atleti sarà ragionevole sperare in qualcosa di importante mentre fino a quel punto si può solo sperare nel colpo di fortuna che uno tra i pochi che si allena in modo corretto sia anche talentuoso con buon fisico mentalmente forte e chi più ne ha più ne metta..

  203. claudio scrive:

    alfonso

    finalmente qualcuno che ti ha detto quello che molti di noi della fit volevamo dirti.
    sono un maestro della fit e conosco bene dirigenti fit di valore come il presidente Montaldo ad esempio.

    non mi piace il tuo modo di scrivere e di trattare i genitori.

    ha ragione dirigibile ed anche commentucci.

    la fit siamo noi i maestri e i dirigenti che rispettano gli altri.

    forse ti sei montato la testa ma chi sei ? che compiti hai ?

    per commentucci… le assicuro che i maestri della fit sono molto meglio di quello che dice lei.
    venga a vederci sui campi mentre lavoriamo non si fermi al suo cilub.

    claudio

  204. Roberto Commentucci scrive:

    Di recente si è a lungo parlato dei tornei Tennis Europe, e in generale del percorso “ideale” per raggiungere i primi 100.

    Da un lato c’è chi sostiene che i tornei Tennis Europe siano un passaggio obbligato, ancorché costoso.

    Dall’altro lato,c’è chi sostiene che si può arrivare nei 100 anche prendendo una via più autarchica e meno dispendiosa, competendo a livello nazionale nelle varie categorie e negli open.

    La cosa ha incuriosito anche il Presidente del CR Lazio Fabrizio Tropiano (il nostro Trophy), che ha trattato l’argomento sul sito del CR Lazio.

    Vi metto il link, invitandovi a dare un’occhiata:

    http://www.federtennis.it/lazio/public/txt/tra%20i%20primi%20100%20al%20mondo%20in%2011%20anni.pdf

    C’è anche una tabella che riassume il percorso fatto, in termini di classifica, (ETA, ITF, ATP) da un attuale top 100 azzurro, dai 14 ai 23 anni.

    Ricchi premi per chi indovina di chi si tratta. :)

  205. Roberto Commentucci scrive:

    Un benvenuto al maestro Claudio. Senza polemica, signor Claudio, le dico che non si tratta di puntare l’indice su un singolo, ma si fa un discorso generale, di sistema.

    Io mi sono permesso di affermare ciò che ho detto perché non solo non mi sono fermato al mio circolo, ma ho potuto vedere un pochino come vanno le cose in altri paesi.

    E poi, ovviamente i maestri bravi ci sono anche in Italia: come dice sempre Stefano Grazia, ci sono maestri e maestri, e genitori e genitori, no?

    Mi piacerebbe tuttavia che lei approfondisse il discorso relativo al rapporto fra la base dei maestri e la Scuola Nazionale Maestri.

    Inoltre, le chiedo se lei conosce il manuale scritto da Massimo Sartori, “ripartiamo dalla tecnica” e se non ritiene che sia molto più chiaro ed efficace del materiale didattico federale.

    Un saluto.

  206. claudio scrive:

    commentucci

    è fognini vero ?
    cosa ho vinto ? ma ho vinto ? ottimo spunto di riflesssione comunque.
    anche noi in sardegna abbiamo dubbi sui troppi entusiasmi per gli eta.

    cosa ho vinto…

    claudio

  207. Roberto Commentucci scrive:

    No maestro Claudio, non è Fognini, che è entrato nei 100 a 20 anni :) .

  208. claudio scrive:

    sartori

    no non lo ho letto il manuale ma si può capire come un conto è scrivere un libro per un pubblico e un conto pubblicare per una categoria di maestri.
    un conto è una tantum un conto fare sistema culturale come ama dire lei sig commentucci.
    senza polemica.
    ma lo sa cosa sartori ha preteso dalla comitato dell’alto adige ?
    tuto quello che prima non chiedeva ora lo chiede e sa perchè ?
    perchè c’è la figlia piccola che gioca nelle categorie under ed è anche brava e quindi ora il valido sartori cambia idea…
    parli con i dirigenti dell’alto adige.

    cioè pur rispettando sartori come tecnico ogni scarrafone è bello….
    claudio

  209. claudio scrive:

    nooo!
    ero sicuro di aver vinto…..ecco una lezione tennistica utile, mai essere sicuri …
    non dire gatto se non ce l’hai nel sacco (trapattoni!).

    comunque si può arrivare in alto anche senza tornei eta ma facendo un altro percorso.
    anzi gli eta a volte illudono perchè poi i punti atp te li sogni se non vinci là solo ch a volte la fit guarda solo gli eta per dare i contributi e questo va cambiato.

    gaudenzi….?

    claudio

  210. Giovanni da Roussillon scrive:

    Mi tengo da qualche po’ definitivamente in disparte per ragioni inutilmente ripetibili. Leggo tuttavia questa rubrica per la curiosità destatami dagli scritti dei genitori che la animano, per interesse verso i loro scambi ricorrenti, seri, criticabili magari nei contenuti, dai quali si percepisce condivisione, amicizia non solo virtuale, impegno profuso nel crescere i rampolli coerentemente con le convinzioni, anche disparate. D’un tratto spunta dal nulla l’Alfonso “illustre”: pontifica, giudica, distingue sprezzando, esige essere creduto, enunzia con accenti gravi (nel senso semantico ed altrimenti) le leggi del mondo tennis. I suoi interventi, pur mitigati da suoi colleghi disponibili e pacati, sono stati esemplari. Mi hanno permesso di capire assai meglio il disagio, il non essere fit, cui alcuni genitori fanno accenno qui di tanto in tanto.
    Mi ricredo dunque: è il vostro uno spazio prezioso, propizio allo sviluppo di un ceppo utilissimo di anticorpi.
    Saluto con simpatia e torno in disparte.

  211. Antonio scrive:

    ……@ anto e MadMax.
    Erano esattamente le notizie dall’interno che mi mancavano e che grazie a voi ora posso considerare….. in effetti in questo modo i guadagni diventano più corposi. In particolare non sapevo della doppia tassazione (che batosta) e mi ha fatto impazzire il “sottobanco”……….. però così andiamo nel confronto con l’avvocato “meno onesto” e rimane comunque una bella lotta ……… ammettendo che esistano avvocato onesti ;-) (ovviamente scherzo).

  212. Edipo scrive:

    @Qualcuno

    Grazie, è gentile da parte tua. :-)

  213. Elettra scrive:

    Antonio
    chiedo scusa ero fuori a cena.
    Avvocati per 100.000. abitanti nel 1960 40 iscritti all’albo, nel 2008 450 iscritti.
    Laurea a 24 anni (se sei bravo) due anni di pratica non retribuita, sempre se sei bravo passi l’esame.
    Iscrizione all’albo, incominci a lavorare e non sei figlio di nessuno, se sei fortunato trovi un avvocato che in cambio delle udienze ti consente di usare i locali, unica possibilità di trovare i clienti le difese d’ufficio, che notoriamente non pagano granchè, non puoi farle in gratuito patrocinio (quello dove paga lo Stato) perchè devi avere un’anzianità di due anni.
    Naturalmente paghi l’iscrizione alla cassa previdenza avvocati, mi pare un fisso €2500 all’anno.
    Poi finalmente puoi fare i gratuiti patrocini, che lo Stato paga prontamente, stanno liquidando oggi il 2004.
    Naturalmente devi fare tutti i corsi di aggiornamento a tue spese.
    Se sei bravo ed onesto incominci a guadagnare dopo i 40 anni.
    L’avvocato è esemplificativo perchè vale per tutte le professioni intellettuali oggi.
    Un onesto avvocato, sia chiaro.
    Il tennista che portavi ad esempio, 116.000 euro netti all’anno che se dividi in due, perchè come netto non è male, diventano 58.000 per vent’anni, e poi tutto quello che professionalmente può fare a fine carriera.
    Non faccio la tennista, ma faccio l’avvocato.
    Credimi, meglio il tennista :-)

  214. claudio scrive:

    la mia sardegna ha perso nella coppa invernale con il lazio poco fà.
    un buon livello, mi hanno detto, a castel di sangro…sul cemento…!
    ecco finalmente la fit gioca le manifestazioni ufficiali sul duro e alcuni risultati cambiano i valori abituali…

    sarebbe utile che commentucci relazionasse su questa esperienza dei migliori giocatori di centro italia…

    un conto la terra un conto il cemento…

    claudio

  215. Qualcuno scrive:

    Grazie della bella testimonianza Giovanni da Roussillon.

  216. Antonio scrive:

    …….. grande Elettra …… meglio tennista allora, io ho due bambine una ‘98 e l’altra ‘00 che giochicchiano, e per quello che si allenano sono anche bravine. Quest’anno dovrebbero cominciare qualche torneo… ma senza velleità. Speriamo bene allora…….

  217. Diego1 scrive:

    @ Elettra
    Forse Antonio si e’ espresso male perche’ il problema e’ per chi non arriva nei primi 100 al mondo e sono molte migliaia di ragazzi e ragazze che forse al posto di allenarsi per diventare professionisti e quindi lasciare presto la scuola avrebbero potuto provare a prendere una laurea scientifica (matematica , ingegneria ecc.) che forse per il loro futuro sarebbe molto utile. Solo una minima parte di loro potra’ trovare spazio nel mondo del tennis facendo il maestro che e’ anche un bel lavoro (a livello maschile) se lo si fa per scelta e non perche’ non si sa fare altro.
    Tutto questo per ribadire ancora una volta che queste scelte cosi estreme devono farle solamente chi ha qualita’ elevate mentre invece le fanno anche delle mezze pippe.

  218. Elettra scrive:

    Diego 1
    il senso del mio intervento era che mentre in passato valeva la pena di sacrificare una passione per un’utilità, ora che il posto sicuro non esiste più forse è il caso di assecondare natura ed aspirazioni e vada come deve andare.
    Ovviamente se mia figlia mi avesse chiesto di fare la top model e pesasse Kg 105 per m.1,40, l’avrei convinta a guardare il suo futuro con maggiore obbiettività.
    Come ti hanno già detto, ognuno dei ragazzini di cui stiamo parlando ha delle caratteristiche interessanti, che non sappiamo dove potranno portarli, ma dal momento che l’analisi del talento è sempre fatta ex post e non ex ante dobbiamo limitarci ad allenarli.
    Poi mia figlia è in accademia e fa la seconda liceo scientifico, proprio per non precluderle nulla, per cui sono assolutamente d’accordo.
    Il problema serio, e l’intento non è polemico nei tuoi confronti è che stabilire chi può dire se uno è una pippa o meno è un bel casino.
    Il livello delle persone che ti capita di incontrare non rende attendibile il giudizio, ne’ in positivo, ne’ in negativo.
    E’ il motivo per cui si insiste a chiedere alla FIT di identificare dei centri con professionisti qualificati (magari non in conflitto di interessi), che siano in grado di esprimere un giudizio attendibile.

  219. anto scrive:

    @ Elettra / Antonio…una chicca e scommetto che non ne eravate a conoscenza……..per un giocatore atp…..bastano 7/8 anni nel circuito maggiore, con un tabellino di 7 match a livello atp disputati nell’anno in corso, per aver diritto ad una pensione di 2500$ a 45 anni,,,,,,,,non male la cosa……che ne dite…..

  220. stefano grazia scrive:

    Afflitto da un feroce raffreddore dovuto a diversi giorni di cattivo funzionamento dell’AC (sapete come la chiamavano Lagos prima dell’avvento dell’Air Condotoon? The White Man’s Grave), ancora groggy trovo il tempo di aprire il computer con l’intenzione di scrivere alcune considerazioni e scopro con piacere che il Blog viaggia tranquillamente anche senza di me …Prima o poi scriverò quel che avevo in mente ma prima solo due’tre annotazioni a margine:
    1) Jho: probabilmente ti ho/mi hai frainteso (io ho scritto: messa così sembrerebbe…CIOE’: dai l’impressione che …)…Come vedi anche Giorgionso ti ha subito reclutato fra i suoi il che vorrà pur dir qualcosa…
    2)Io non ho accesso alla Moderazine per cui non vedo l’ID di chi scrive e i Moderatori sono peggio dei medici quanto a Privacy: rivendico la mia intuizione dopo il primo o secondo post riguardo all’identità di Giorgionso…
    3) Conosco alcuni fior di professionisti che a 40-50 anni guadagnano 120.000 Euro all’anno MA POI HANNO LE SPESE E LE TASSE (e si fanno anche un mazzo così…). Non mi sembra malissimo guadagnare così tanto AL NETTO SPESE e facendo un certo tuipo di vita … Certo, meglio avere anche un titolo di studio, ma essere comunque uno dei primi cento al mondo nl tuo mestiere non è male…
    4)Ringrazio Giovanni (che non mi perdonerà mai di aver fatto scappare Chloe,Thomas e non so chi altro, ma io continuo a ritenernmi innocente-e nemmeno colpevole d’inaffidabilità…- e soprattutto i Dirigenti FIT intervenuti … Ci sono Genitori e Genitori, Coaches e Coaches, Dirigenti e Dirigenti … E questa classificazione non viene fatta,vi prego di credermi, in base a chi ci da ragione o meno …

  221. stefano grazia scrive:

    Ah,Jho,a proposito di film: rivisto ieri il più bel film sul junior tennis maschile: Searching for Bobby Fischer…(eheheh)

  222. Elettra scrive:

    Diego1
    dimenticavo che il tennis può offrirti diverse opportunità tra cui una borsa di studio in un università americana se il tuo livello è un buon seconda categoria.

  223. Agatone scrive:

    Scusate l’intervento pur essendo al di fuori del problema: mi è sempre parso di capire che uno dei crucci di molti genitori sia la scelta tra scuole e tennis, tra istruzione e carriera. Però mi pare che ci sia qualche tennista che bbia fatto entrambi. Per esempio per restare in Italia Gaudenzi mi pare sia laureato in legge e Roberto Lombardi, anche se di un paio di generazioni più vecchie, in matematica o fisica. Soprattutto il caso di Gaudenzi mi sembra un buon modello da seguire. Voi che avete figli che giocano cosa ne pensate? Provare la carriera tennistica e studiare è verametne troppo difficle? E lui come c’è riuscito?

  224. stefano grazia scrive:

    Brava Elettra: quello del College Americano e’ sempre stato il nostro Piano B…
    Quando scrivevo Conosco alcuni fior di professionisti che a 40-50 anni guadagnano 120.000 Euro all’anno MA POI HANNO LE SPESE E LE TASSE (e si fanno anche un mazzo così…), intendevo dire: hanno due-tre ambulatyori aperti,devono pagare le segretarie, fanno due-tre giorni in un ospedale e due otre in un altro in altra citta’, spese di viaggio,mai vacanze piu’ lunghe di una settimana per paura di perdere la clientela, spese per assicurazioni, affitto ambulatori, etc etc etc… Sicuramente c’e’ chi sta peggio ma non e’ tutt’oro quel che riluce …
    Cio’ detto, meglio anche proseguire gli studi: quel che forse e’ passato inosservato e’ quanro dice ancora una voltaq Elettra che riprende senza saperlo quanto da me scritto in uno dei primissimi posts ormai due anni fa… Il mondo dello sport non e’ piu’ quello di 50 anni fa quando un calciatore,un campione, tutt’al piu’ metteva da parte i soldi per comprare un’edicola…E quando i tuoi Genitori dunque giustamente ti dicevano: PRIMA, la scuola…PRIMA VIENE LO STUDIO.
    Adesso magari e’ un fifty-fifty…Ma non perche[’ se diventi un Campione diventi ricco, quelle sono eccezioni, ma piuttosto perche’ anche il Mondo dello Sport ti offre delle possibilita’ di lavoro: allenatore, medico, fisioterapista, massaggiatore, agente, procuratore, commercialista, giornalista, commentatore televisivo … Se tu sei nel giro, nell’ambiente, se mentre ti alleni e giochi magari anche prosegui gli studi e raggiungi il diploma o addirittura la laurea anche se da fuoricorso, magari qualche possibilita’/opportunita’ in piu’ ESSENDO DEL GIRO ti passa sotto gli occhi ed e’ solo da afferrare al volo … Vedi Gaudenzi, per esempio. E’ un mondo pieno di opportunita’ anche quello mentre prima, al tempo di Sono contento di essere arrivato uno, non lo era… Certo, dipende anche da te (e dai tuoi Genitori).

  225. Gus scrive:

    @max: l’idea del libro era venuta anche a me, ma naturalmente non avendola espressa pubblicamente lo dico solo a supporto della tua. E’ evidente che ci vorrebbe un lavorone per mettere insieme idee e contenuti ma “congelerebbe” il discorso ad un certo momento. Vabbè ci penseremo.

    Ieri ho sentito di un nuovo aneddoto sull’ormai famosissimo Zio di Nadal. Negli Us Open 2008 Nadal arriva all’allenamento e si accorge di aver lasciato l’acqua da bere negli spogliatoi. A quel punto si sono offerti di andargli a prendere l’acqua. Lo Zio è intervenuto e gli ga detto che sarebbe andato Rafa. E così è stato.

    A buon intenditor pochissime parole.

    Gus.

  226. Diego1 scrive:

    Elettra
    Ti posso garantire che a 15 o 16 anni si puo’ capire benissimo se un ragazzo o una ragazza hanno i numeri per provare a diventare professionisti (anche se forse e’ gia’tardi) e’ sufficente vedere il tuo attuale
    livello ed il tuo curriculum agonistico e chiedere a qualche Tecnico o a qualche buon conoscitore del tennis giovanile.
    Detto questo se uno non e’ all’altezza , e la stragrande maggioranza non lo e’ puo’ comunque allenarsi per diventare un buon seconda categoria , ma per fare questo e’ sufficente allenarsi 2 o 3 ore al giorno anche in una accademia e continuare una buona scuola.
    Almeno questo e’ il mio pensiero.

  227. Nobody scrive:

    Cos’e', Alfonso, adesso ti vergogni? Ma ti sei reso conto di esser riuscito in due settimane a fare quello che nessuno in questo Blog era riuscito a fare meglioe cioe’ Sputtanare la Dirigenza FIT? A un certo punto sembrava davvero il vaneggiamento megalomaniaco di una lue al terzo stadio (son medico anch’io, come il Subcomandante) …Per fortuna sono infine intervenuti alcuni tuoi colleghi che potrebbero anche non essere d’accordo con noi ma che hanno capito comunque che ignorare il dissenso non porta da nessuna parte… Meglio imparare ad ascoltare e a cercare di vedere le cose da un altro punto di vista…

  228. Qualcuno scrive:

    Agatone, penso si possa anche studiare almeno sino alle superiori in una scuola privata, poi però tutto diventa più complicato, occorre tantissima forza di volontà. Le feminucce in questo vanno meglio in quanto in genere hanno più voglia di applicarsi nello studio e di sacreificarsi.

  229. stefano grazia scrive:

    Il libro, il libro…si,lo so, e’ da tempo che dovrei mettermi li’ a mettere ordine e prima o poi lo faro’… Ma non preoccupatevi, lascero’ fuori l’Aneddotica (Da li’ trarro’ materiale per un libro tipo Searching for Roger Federer…Schewrzi a parte, mi piacerebbe raggruppare tutta l’aneddotica personale di questi ultimi due-tre anni, riordinarla e con un titolo The Road To Herr (da cui l’assonanza con Hell, Inferno) raccontare la strada che ha portato Nicholas a giocare il suo preimo Eddie Herr Tournament (e sia che lo vinca o che esca al primo turno, l’epos e il pathos sarebbero garantiti!)
    Anche in questi giorni diversi contributi per cercare di delineare la personalita’ di mio figlio:venerdi’ sera Nicky era andato a un party da un amico di scuola i cui genitori lavorano e vivono alla Chevron…Fort Chevron, come lo chiamavo io, e’ un compound con oltre 200 case, un vero e proprio penitenziario dorato, a 15 km da Victoria Island/Ikoyi dovev viviamo noi…Un tempo erano 15 km di bush, ci si metteva 10′,ora e’ tutto un florilegio di case, costruzioni, commercial center ed anche se hanno rifatto le strade, il traffico e’ intensissimo e nelle ore di punta ci si puo’ mettere da 45′ a tre ore… Quindi il Party di Compleanno era uno di quelli con Sleep Over, come si chiamano qui, dove i bambini restano a dormire dal festeggiato. Sabato mattina Gabri’ torna con l’autista a recuperare Nicholas in modo che possa venire all’allenamento…L’ultima volta che era stata a Fort Chevron, a parte la sewra precedente, era 6 anni prima…Arriva al Gate (le misure di sicurezza sono imponenti trattandosi di una Oil Company americana) e le Guardie riconoscono lk’auto che la sera prima aveva portato uno sconosciuto bambino e li apostrafano: Ehi, siete venuti a riprendervi Nicholas?
    12 ore gli erano bastate a farsi conoscere! (in senso positivo, questa volta, eh! Lui poi mi ha spiegato che era andato da loro a parlare pidgin english, lo slang nigeriano, e questo alle Guardie fa sempre piacere…e’ anche il modo di cavarsela ai check points, fa capire loro che non sei un novizio, che sei un ‘africano’…)
    La sera invece dopo il training mattutino e un temporale africano pomeridiano che ci aveva costretti a saltare la sessione serale (e a guardarci un paio di film fra cui per l’ennesima volta Searching for Bobby Fischer -sempre bellissimo, ogni volta di piu’!) ci siamo recati ad una festa in maschera per San Valentino in uno dei compound Agip aperta anche ai bambini…Io e Nicky ci eravamo vestiti da All Blacks, la squadra neozelandese di rugby, col pallone e la fascia in testa per le orecchie, etc etc…Alla festa c’era uno vestito da polo (perche’ in effetti lui,un italiano sposato a una nigeriana, ha un paio di cavalli e gioca appunto a Polo.
    Nicky: giochi davvero a polo
    Italiano: Si, ti piacerebbe provare?
    Nicky: Non posso: la mia vita e’ scuola casa compiti e campo da tennis

    Quando il Polo Player (che era fra quelli in tribuna che avevano visto Nicky giocare la settimana prima al Campo Agip ed era rimasto sconvolto dalla sua bravura) mi ha riportato questa conversazione, io sono scoppiato a ridere e l’ho comunque rassicurato: Fa anche altre cose…Va al mare, va ai partyu con gli amici, ha giocato il torneo di calcio, e’ stato 15 gg a sciare, forse andremo a Pasqua in Namibia…Pero’ sotto sotto mi piace pensare che Nicky stia cominciando a capire (e a compiacersi) della sua routine di tennis guy… Siccome non e’ costretto, siccome dovrebbe essere una sua scelta, e’ bene che capisca se gli costa troppo, questo presunto sacrificio, o se e’ veramente quello che gli piace piu’ fare… Senza andare a scomodare chi per noia brucia barboni e immigrati, gli esempi che ha sotto gli occhi-coetanei che ciondolano tutto il pomeriggio senza saper fare altro che stare davanti a TV e PlayStation o tutt’al piu’ giocare a calcio senza arte ne’ parte-sono devastanti…

  230. Elettra scrive:

    Diego 1
    non ho dubbi che a 15 anni si possa capire se un ragazzo può o non può, il problema è chi può capire che uno può capire.
    Quali raffinati conoscitori del tennis giovanile si aggirano per circoli e federazione, per ogni pippa ci sarà un tuo collega che dirà che è un campione.
    Escludendo il fatto che sia pieno di masochisti, qualcuno dirà alle pippe che son campioni e magari qualcuno dirà ai campioni che sono pippe, posto che ultimamente in Italia campioni non se ne sono visti ma pippe si.
    Onestamente, anche guardando gli under forti, quelli che possono, non è che io abbia visto quel granchè, anzi di alcuni era facilmente prevedibile una prematura fine tennsistica, ma io non sono un tecnico.
    Non voglio essere polemica con te, perchè condivido tutto quello che dici, il problema è che è praticamente impossibile avere un giudizio oggettivo.
    Poi io ribadisco che si può serenamente portare avanti le due cose senza fare una scelta, ma devo dire che spesso quando si lascia la scuola non è per colpa dello sport, quella è una buona scusa.

  231. stefano grazia scrive:

    Elettra scrive: “Poi io ribadisco che si può serenamente portare avanti le due cose senza fare una scelta, ma devo dire che spesso quando si lascia la scuola non è per colpa dello sport, quella è una buona scusa.”
    E dice una cosa molto vera. Anche se poi tutti, diciamoci la verita’, abbiamo toccato con mano, a dispetto del proclamato Mens Sana in Corpore Sano, l’incompatibilita’ della Scuola Italiana con lo Sport Agonistico, una incompatibilita’ basata sul pregiudizio (’se fai sport sei un somaro’ oppure ‘ah,vuoi fare sport,eh? Adesso ti concio io…’). Certo, che poi certi campioni sportivi l’intelligenza la lasciassero sul campo di gioco oppure ne avessero una tutta particolare (sto pensando al mio concittadino Alberto Tomba), e’ vero anche questo ma e’ vero anche che osservando l’evoluzione di certi campioni che si sa non erano stati brillanti studenti (il Federer e il Djokovic che parlano con disinvoltura 4-5 linguesicuramente ma soprattutto Andre Agassi per i contenuti delle sue interviste post match) uno si debba chiedere perche’ a queste persone non viene data la possibilita’ ANCHE di proseguire gli studi… E’ cosi’ necessario un certo nozionismo esasperato o non sarebbe meglio seguire la nuova filosofia delle Scuole Internazionali IBO … E COMUNQUE LA SCUOLA DOVEVA ESSERE (ED E’) L’ARGOMENTO SPUNTO DEL PROSSIMO ARTICOLO quindi state buoni (se potete) e conservate qualcosa per dopo…

  232. stefano grazia scrive:

    Mi fa piacere che Dirigibile, Claudio ed altri non sospettabili di collusione col nemico, abbiano preso in un certo senso se non le nostre difese almeno le distanze da un certo modo di criticarci…Certo, mi si dira’ che anche Mad Max non e’ mai andato per il sottile e che perfino il sottoscritto ogni tanto si comporta da vecchia zitella impermalosita… Mah, a me sembra (ma magari mi sbaglio) che noi magari ci accendiamo, partiamo in quarta, ma siamo poi pronti a dimenticarci sia di averle date che di averle prese … Quel che dovrebbe rimanere sono le informazioni, le condivisioni, gli spunti di riflessione, le idee,le affinita’ elettive… E che comunque
    sui monti di pietra o dal letame,come canterebbero Gianni Morandi o De Andre’, puo’ nascere un fiore … A mio parere, e gli ultimi interventi sembrerebbero dimostrarlo, anche su questo blog fra la roccia e il guano ogni tanto e alla faccia di chi ci vuole male qualche fiore e’ spuntato davvero, e non e’ detto che le nostre siano tutte puttanate (come diceva Giorgio Giorgio) o solo canzonette …

  233. Edipo scrive:

    @Giovanni da Roussillon

    condivido in pieno il ceppo e gli utilissimi anticorpi che via via vengono generati nel blog, vorrei però, almeno per ciò che mi riguarda, fare una precisazione sul disagio di non essere fit.
    Io credo che il vero disagio sia di fit di non essere un genitore, poichè quello che gli anticorpi sviluppano non è un combattere la fit per farne parte o per essere presi in considerazione, ma da veri anticorpi di eccellente qualità la combattono per eliminarla.
    Non sappiamo cosa farne, in soldoni, di tutto ciò che ci propina, vorremmo soltanto, pietosamente, che evitasse di millantare professioni che non ha, destrutturando e rendendo infelici i nostri giovani italici, che di tennis ne saprebbero pure, senza la confusione che generano il clientelismo da poco ed il potere da niente.
    Questi sono anticorpi, cavalieri invincibili e belli, che conquistando il castello ne farebbero immediatamente non la loro abitazione, bensì un cambio di destinazione d’uso.
    Senza la fit, almeno per noi, cambierebbe in meglio.
    Per questo chi è fit, ogni tanto sbrocca, quando ci legge… .-)

  234. Edipo scrive:

    @stefano grazia

    bravo stefano, le nostre non sono nè canzonette, nè puttanate, anche perchè provengono da gente che ha la sufficiente intelligenza non solo di esprimere un parere, ma soprattutto di riportare esperienze vissute per davvero.
    Chi non ci vuole non ci merita evidentemente :-).
    E’ anche vero che spesso ci concediamo qualche caduta di maniera, ma vivaddio abbiamo o no il diritto di essere un pò inc…ti per tutto ciò?
    E per citare Roussillon, che spero smetta di stare in disparte, siamo anticorpi non politici :-).

  235. Edipo scrive:

    scusate… è solo una prova di funzionamento %) 8-) ;-) >:-( !-/ <:-o :-)) :-D :-* :-P :-o

  236. trophy scrive:

    per edipo
    per stefano grazia

    roberto sa chi sono ma non mi firmo per non voler rischiare polemiche inutili.
    sono un dirigente fit con una carica anche abbastanza esposta.
    non mi ha fatto piacere leggere l’ultimo post di edipo e potrei fregarmene adoperando del sano cinismo.
    ma a volte il silenzio va rotto per affermare la propria identità, soprattutto quando questa è fatta di idee, correttezza e perchè no professionalità.
    al contrario non è un’identità di “clientelismo da poco e potere da niente” per usare le parole di edipo.

    tra l’altro sono un sostenitore acceso del valore della “genitorialità” quale elemento essenziale e complementare per poter essere un buon dirigente ma soprattutto un buon maestro di tennis.
    solo chi ha vissuto la genitorialità può comprendere la complessità della crescita di un ragazzo sia essa sportiva o culturale (la crescita e basta).
    e magari evitare il ricorrente errore di trasporre sul proprio figlio le non dichiarate aspirazioni personali.

    ma di dirigenti come me ne esistono in fit molti, anzi sono la maggioranza.

    io non ho alcun disagio ad essere fit e credo che non si debba averlo neanche a non esserlo.

    nella mia regione i genitori non solo sono ascoltati ma anche valorizzati quando non trasudano eccessivo “amor filiale” anteponendo il proprio interesse particolare alla visione progettuale d’insieme; poi, per carità, si sbagliano scelte, indirizzi ma credetemi il mondo fit è sano molto più della credenza manifestata in questo blog.
    chi vorrà parlare con me approfonditamente potrà farlo roberto è autorizzato a dare il mio numero telefonico basta che il dialogo - sempre che interessi - sia serio e non preconcetto.
    non mi interessano ambiti pubblici al momento perchè preferisco la franchezza a due piuttosto che una vetrina, magari importante come questa, ma pur sempre vetrina.
    da genitore ho anch’io anticorpi collaudati contro quella parte di me che è dirigente fit !

  237. Edipo scrive:

    @trophy

    spesso i dibattiti si vestono di quello che in giro troviamo e non del bel vestito della festa che tutti vorrebbero avere.
    A me è capitato di vivere il tennis prima da agonista poi da frequentatore, nonchè da “socio” ed infine da sostenitore della passione di mia figlia.
    L’amore che ho verso questo sport è sincero e delicato e lo visto vivere in varie regioni, dal momento che la mia vita mi ha fatto spesso cambiare residenza.
    Lei non sa quanto può farmi piacere ascoltare la sua voce, della quale ho la netta sensazione della qualità e sono immediatamente un suo sostenitore.
    Ma da 35 anni, l’ho scritto in qualche post precedente, non ho avuto che l’abitudine di imbattermi in gente che fa di questo sport tutto quello che serve a noi per vomitare in questo spazio, mi creda.
    Il clientelismo da poco ed il potere da niente potrei purtroppo certificarlo, per cui il mio non è amore per la polemica, anche perchè odio quest’ultima e sono molto più interessato alla costruttività senza troppi fronzoli.
    Si scherzava con Roussillon a proposito di anticorpi ed era un gioco, ma se possiamo parlarne ben venga.
    La genitorialità di cui si parla è senz’altro fondamentale, occorre però che venga tenuta nel giusto conto, perchè alcune realtà esistono, maledettamente, e non sono una minoranza.
    Il dibattito percorre molte sfere del tennis italiano, non può essere un caso.
    Non farò i nomi e neanche i cognomi, ma di signori che imperano nelle sfere, alte, medie o basse che siano ce ne sono troppi ed è per questo che si fa prima a fare senza.
    Preferisco che mia figlia alleni l’autostima piuttosto che il senso di colpa, la disciplina piuttosto che le chimere, e per far ciò ho dovuto approdare in Accademia per avere risposta.
    Il resto, e me ne dolgo per me e per tutti, è assolutamente da buttare.
    Sono disponibilissimo a discuterne con lei, se preferisce in privato, perchè sono certo che potrò sapere cose che non so e raccontare quelle che so.
    Infine, mia figlia nel blog si firma Clitemnestra93, ed ogni tanto scrive, mia moglie è Elettra.
    In qualcuno dei nostri interventi ci sono pezzi di nostra figlia, se riesce li legga, anche per conoscerci meglio.
    Mi veramente farebbe piacere.
    Io di solito faccio il dissacrante per gioco, ma sono certo di essere una persona seria. :-)

  238. madmax scrive:

    trophy dirigibile e claudio….

    pur con molti dubbi (visto che non vi conosco) posso anche far finta di credere a quello che dite il punto però purtroppo non è questo..

    il punto è che allo stato attuale il vostro parere e quello degli altri dirigenti che la pensano come voi evidentemente non conta nulla perchè il risultato che arriva a noi utenti finali non è quello sperato….

    dopodichè mi sembra che sul blog poche siano state le volte dove si sia parlato a sproposito, visto che al di là del discorso associazioni sportive (che certamente sarebbe la migliore soluzione ma attualmente poco percorribile), abbiamo anche cercato di dare delle soluzioni per una migliore convivenza.. per tutte queste soluzioni però è necessario instaurare un dialogo tra le varie parti cosa che attualmente non è nemmeno allo stato embrionale…

  239. kill bill '' il tranvato '' scrive:

    Per quanto sembrerà strano a chi ha letto i miei interventi io sono il più filo-federale di tutti Voi. Anche più di qualche dirigente e di qualche blogger.
    Credo infatti che il ruolo della federazione sia fondamentale per lo sviluppo della disciplina in generale e dell’attività agonistica in particolare se non altro per il fatto che è l’unico ente competente a regolarne l’attività.

    Se come genitore faccio delle osservazioni è per testimoniare il disagio che ho provato nell’avvicinarci a questa mondo.
    Non voglio e non posso dare un giudizio globale, non conosco direttamente tutte le realtà, ma posso dare un parere su quello che ho vissuto direttamente.

    Il fatto che il dialogo tra federazione e addetti ai lavori e genitori sia inesistente ad esempio mi sembra incontestabile tant’è che nasce questo blog, o più diffusamente il passa parola tra genitori, che non è altro che uno scambio di esperienze con l’intento di commettere meno errori possibili nella programmazione dell’attività sportiva dei figli ( qualunque sia il livello non solo con la prospettiva di diventare un pro ma di svolgere un attività agonistica così importante per la crescita di un ragazzo ) nel migliore dei modi.

    Alla minima osservazione i dirigenti si sentono sotto accusa e reagiscono in maniera errata, invece di prenderle in considerazione tendono a ridurre ad un giudizio di incompetenti qualsiasi commento non in linea , invece di dare spiegazioni e o ammettere certe carenze dovute tra l’altro non sempre al cattivo funzionamento dell’apparato dirigente ma alla mentalità dell’ambiente, parlo ad esempio degli affiliati , si ostinano a dire che tutto va bene.

    Un dirigente di un’altra disciplina mi raccontava che la sua società dedica all’attività giovanile una percentuale importante dei suoi introiti , più che altro quote associative. I soci si lamentano ma è stato fatto notare loro che quella era una società sportiva , che se volevano andare in palestra che si iscrivessero ad una palestra e che se volevano giocare a bridge che si iscrivessero al circolo del bridge.
    In sostanza che erano i benvenuti ma che dovevano essere orgogliosi che una parte della loro quota andava al settore giovanile per l’attività sportiva e che senza quella attività la palestra e la sala delle carte non aveva più motivo di esistere.
    Al contrario di molti circoli di tennis, sopra tutto grandi, nei quali le priorità sono altre e gli investimenti pari a 0.

    Se quindi mi lamento del circolo è per far presente che i problemi nascono alla base che i ragazzi è in quell’ambiente che crescono, senza nessuna considerazione, che brutte esperienze di rapporti maestro- ragazzo, riportate qui anche da altri genitori, non sono fatti isolati ma problemi reali, che la federazione anche se non ne è responsabile direttamente deve sapere che la realtà è anche questa e se può cercare delle soluzioni.( Campi di cemento costruiti con il credito sportivo al 50% con le amministrazioni locali dati in gestione a Uomini Fit in associazioni sportive dove contenere i costi e certificare la qualità ? )

    Quindi se qualcuno chiede ” scusate ma quel cartello blu a scritte bianche della federazione esposto fuori dal circolo mi da la sicurezza che i soldi che spendo sono spesi bene perchè mio figlio dopo 3 anni di SAT non sa fare un palleggio,quando corre inciampa, e inizio ad avere qualche dubbio ” non deve essere preso per un genitore fanatico e la federazione si dovrebbe chiedere : siamo sicuri che abbiamo rilasciato le ns. certificazioni ai circoli adeguati ?
    Siamo sicuri che quel PIA rispetti il nostro indirizzo o ci basta che abbia i numeri necessari ?

    La mia polemica sulle Academy era un pò questa : Tu mi consigli delle strutture ma sei sicuro di darmi il consiglio giusto ? Hai verificato o no ?
    E questo a prescindere dall’efficenza delle strutture nominate e dai casi specifici.
    Il mio giudizio su quelle strutture è certamente influenzato da quello da che ho vissuto personalmente all’interno di una di quelle e da quello che mi raccontano i genitori che hanno i figli in altre.
    Questo non significa che siano buone o cattive anche perchè ci sono ragazzi e genitori che si trovano bene in una piuttosto che nell’altra e perchè non è compito dei genitori dare dei giudizi assoluti e me ne guardo bene dal farlo.
    Se un genitore mi chiede se mi sono trovato bene da Tizio posso dire ” no perchè…… ma gli dirò anche che Caio è molto contento e di contattarlo. ” o il contrario.
    E poi anche perchè dentro le academy ci si trova di tutto ( qualcuno l’aveva scritto ).
    La federazione invece ha gli strumenti e dovrebbe monitorare i risultati avuti dalle strutture che consiglia.

    Il vincolo.
    Certo che se l’hanno voluto non è per fare un dispetto a qualcuno e capisco che l’intento sia quello di evitare la compra vendita di ragazzi e stimolare i circoli a investire nel proprio vivaio.
    Bisogna però verificare nei fatti i veri effetti non basandosi solo sulle intenzioni.
    Io come genitore ad esempio ho riscontrato che :
    1) le squadre forti si fanno prima dell’ under 12 quindi il mercato si fa prima.
    2) i piccoli circoli non investono nell’attività agonistica perchè non hanno i mezzi.
    3) A volte tirano su un ragazzo, con mille sacrifici, ma devono essere consapevoli che arrivato ad un certo livello è meglio che il ragazzo vada in una struttura più grande e organizzata ( se la trova ) dove magari può confrontarsi giornalmente con ragazzi del suo livello.
    4) Due piccoli circoli , invece di collaborare e fare delle squadre in comune, a volte non riescono ad iscrivere la squadra perchè ne hanno 1/2 per categoria ciascuno.
    5) Chi va via da una struttura nel 99% dei casi lo fa perchè in quella struttura non si trova bene, ha problemi con il maestro, di costi, qualità o altro , non per la compra vendita.
    6) Se un circolo investe in un ragazzo e ci crede , difficilmente il ragazzo va da un’altra parte.
    7)Se ci sono dei circoli che tirano fuori i soldi per avere dei ragazzi o comunque possono dare una contropartita tecnica , allenamenti gratuiti ad esempio, siamo così sicuri che sia un male per il movimento ?
    8)Dato che siamo noi a pagare vorremmo essere liberi di decidere dove spendere. Se nel calcio c’è un cartellino è perchè i ragazzi non spendono un euro e in quel caso le società investono e vanno salvaguardate ma non si può dire che nel tennis sia la stessa cosa.
    9) Alla fine il circolo grande li tessera lo stesso
    10) Fatte queste considerazioni considero la compra vendita una stortura del sistema, meno importante di tutto il resto anche in virtù del fatto che interessa pochi elementi.
    11)Perchè non fare 2 tipi di tessera una vincolante per quei ragazzi sponsorizzati dal circolo e una non vincolante per chi paga , ad esempio?
    12) Se qualcuno si rivolgesse al TAS , nel caso in cui un affiliato si rifiuti di lasciare libero un 11 enne la federazione è sicura di vincere la causa ?

    La reazione che mi aspetto , anche se ho detto un sacco di sciocchezze da genitore che ignora, è che mi si spieghi perchè queste osservazioni sono sbagliate , che è stato fatto una verifica e che questi effetti collaterali sono del tutto secondari o inesistenti.
    Che la compra vendita aveva prodotto effetti negativi tanto grandi che costi quel che costi andava eliminata. Se al contrario mi si dice che ” cosa ne vuoi sapere tu ” , io rimarrò della mia idea continuando a lamentarmi. E il tanto auspicato dialogo ?
    Chi se ne frega dirà qualcuno continua pure a lamentarti o come disse qualcuno riguardo il raduno di Roma , perchè mai uno della federazione dovrebbe prendervi in considerazione voi genitori ignoranti ? Giusto. Ma allora che cosa sei venuto a scrivere qui ?

    Ma non è un problema solo di genitori , quando qualche addetto ai lavori anni fa si lamentava della formazione maestri era considerato il solito ” bastian contrario” poi dopo qualche anno è stato riconosciuto, così ho capito, che si effettivamente quello che veniva proposto era un pò antiquato.
    Invece di dare del ” bastian contrario” a priori si fosse fatta un analisi più profonda in quel momento forse le cose oggi andrebbero meglio ?

    I comitati regionali sono federazione a tutti gli effetti.
    Leggo con piacere di casa Lazio e delle iniziative del suo Presidente.
    A suo tempo gli feci i complimenti. Anzi risposi anche a chi lo aveva criticato. C’è scritto nel blog.
    Non vivo quella realtà direttamente, non conosco il Presidente, vivo in un altra regione, ma da quello che leggo penso sia positiva.
    La domanda mi sorge spontanea : quali sono i compiti di un comitato regionale ?
    Fare tante casa Lazio ? O dei centri come in Liguria ?
    Oppure basta fare un raduno l’anno di 1 ora e mezza e partecipare alle manifestazioni a squadre ?
    Io non lo so . Lo dico davvero, chiedo e nessuno lo sa .
    Posso però dire che ci sono grosse differenze sull’attività di uno rispetto ad un altro.
    Forse nominare un supervisore dell’attività dei comitati regionali sarebbe sconveniente ?
    O andare a dire ad un comitato regionale che ti ha votato ”ehi datti da fare” è federalmente insostenibile ?
    O non si può dire neanche questo se no qualcuno si offende ?

    Ma poi in fin dei conti a me chi me lo fa fare e poi mi importa veramente saperlo ? Credo di no quindi non abbiate premura nel rispondere.
    In tutta sincerità sto un pò disamorandomi di questo ambiente , tutti i giorni alla lotta per trovare il maestro libero , il campo, il preparatore…..
    C’è sempre qualche problema e non mi diverto più.
    Sono anche preoccupato del dopo , se poi inizia a buttarla di là sarò in grado di reggere economicamente ?
    Sto pensando di indirizzare i figli in sport più semplici da praticare, sto pensando al canottaggio.
    Il sogno sta cambiando invece che a Wimbledon inizio a pensare a Oxford.
    Lo proporrò ai miei figli.

  240. madmax scrive:

    purtroppo kill ho notato che più i nostri post sono pacati e tesi al dialogo e più loro si irrigidiscono e ciò poichè a questo tipo di post è più difficile rispondere con i soliti insulti… perciò carissimo è anche per questo motivo che i campioni poi non vengono fuori e cioè perchè ad un certo punto molte persone nauseate (oltretutto spesso anche sfortunate nel non aver trovato le persone giuste per la crescita tecnica del proprio figlio) mollano… e come detto anche da te quelli un po’ più fortunati non è detto poi che siano anche i più fortunati e talentuosi, perciò in poche parole un’ulteriore dispersione di talenti…

  241. andrew scrive:

    Saluti da Andrew e ClaudioTN…

    stiamo guardando GAio contro Fischer…Freddo cane qua sugli spalti del palazzetto di Trento…

    ClaudioTN si scusa ma è rimasto un po’ indietro con i messaggi…è molto impegnato con la federazione…Intanto lo ringrazio pubblicamente per avere tesserato mio figlio….che purtroppo sono un po’ di mesi che sta veramente rompendo le scatole e ora è in punizione “ad oltranza” senza televisione e senza computer e senza tennis se non finisce i compiti…

    Poi vedo se Gaio vuole essere intervistato…

  242. stefano grazia scrive:

    ma come trophy, non ti ricordi piu’ che anch’io *(come mad max mauro KB e gli altri) sappiamo benissimo chi sei…abbiamo dialogato per un po’ poi sei scomparso…Ti ricordi? Io sono quello che ti assillava coi tornei nel fine settimana e i campi liberi per gli U14…Sono io quello che ti ha consigliato io di usare un nickname perche’ pensavamo ti avessero messo la museruola e tu spiritosamente scrivesti: che ne dite di Trophy? (spiritosamente per chi sa come ti eri firmato prima) … Quindi se anche tu mi conosci, e dovresti, sai che io non sono antifederale a prescindere e anzi non e’ che se un coach e’ FIT lo escludo a priori, cosi’ come non giudico una persona in base ai colori della pelle o alla religione, ma anch’io valuto caso per caso, perche’ ci sono coach e coach,genitori e genitori e dirigenti e dirigenti…

  243. Nikolik scrive:

    Ma l’intervento di Kill Bill è talmente garbato e costruttivo che non si può certo non rispondere alle sue domande, anche se con la Federazione non c’entro nulla, se non altro perché io ho sempre difeso il vincolo.
    Allora, riassumiamo:

    1) le squadre forti si fanno prima dell’ under 12 quindi il mercato si fa prima.

    Per me no, Kill Bill, guarda, ti assicuro che il mercato si faceva dopo, con ragazzini che già vincevano garette, si faceva con l’under 14, 16 e, in parte, anche under 18. Prenderli under 12 non era conveniente per i grandi circoli, perché un under 12 andava un po’ seguito, ancora, e si doveva comunque investire su di lui tempo e denaro, ancora.

    2) i piccoli circoli non investono nell’attività agonistica perchè non hanno i mezzi.

    Anche questo, in proporzione, non era vero, Kill Bill: il piccolo circolo aveva meno pressioni da parte dei suoi soci; il grande e ricco circolo, con tanti ricchi soci della buona società cittadina che versavano (versano) imponenti quote annuali, diventava (diventa) una specie di club, una specie di Rotary o Lions (per intendersi) che dell’agonismo dei giovani non gli importava (importa) nulla, gli importava di invitare a cena il Prefetto ed il Questore e di vincere, per mero prestigio, i campionati giovanili, solo per avere una medaglia in più; in questo senso, i piccoli circoli avevano meno problemi e meno soci da soddisfare.

    3) A volte tirano su un ragazzo, con mille sacrifici, ma devono essere consapevoli che arrivato ad un certo livello è meglio che il ragazzo vada in una struttura più grande e organizzata ( se la trova ) dove magari può confrontarsi giornalmente con ragazzi del suo livello.

    Kill Bill, ti ripeto che lo puoi fare, anche con il vincolo: dai, il vincolo rende impossibile giocare solo le competizioni a squadre, dai…puoi trasferirti dove vuoi, vorrà dire che non giocherai le competizioni a squadre, ma non sarà per quello che uno non diventa un campione, no? Dai..oltretutto, non è vero che non ti prendono nel nuovo circolo il bambino, perché non possono schierarlo nella squadra: ricordati che, anche nel nuovo circolo, paghi dei buoni quattrini; certo che te lo prendono lo stesso, dai…chi li rifiuta i quattrini…

    4) Due piccoli circoli , invece di collaborare e fare delle squadre in comune, a volte non riescono ad iscrivere la squadra perchè ne hanno 1/2 per categoria ciascuno.

    Va beh, questo che c’entra con il vincolo? Purtroppo, si torna al mio discorso, che i bambini, in Italia preferiscono altri sport e di agonisti ce ne sono pochi.

    5) Chi va via da una struttura nel 99% dei casi lo fa perchè in quella struttura non si trova bene, ha problemi con il maestro, di costi, qualità o altro , non per la compra vendita.

    Anche qui, anche per questo caso, ti ripeto che nessuno ti obbliga a rimanere nello stesso circolo: puoi andqartene se ti trovi male, l’unico sacrificio è non potere giocare le gare a squadre (che, diciamola tutta, non fregano nulla a nessuno, di certo non a chi vuole diventare un campione, almeno quelle giovanili).

    6) Se un circolo investe in un ragazzo e ci crede , difficilmente il ragazzo va da un’altra parte.

    No, non è vero, Kill Bill, se ne andavano sul serio, io l’ho visto innumerevoli volte che accadeva, altro che; i genitori, abbacinati dalla prospettiva di andare nel circolo con la piscina e in cui giocava anche il principale, il capo-ufficio ed il Prefetto, spostavano assurdamente il ragazzo, lasciando il vecchio circolo con un pugno di mosche in mano.

    7)Se ci sono dei circoli che tirano fuori i soldi per avere dei ragazzi o comunque possono dare una contropartita tecnica , allenamenti gratuiti ad esempio, siamo così sicuri che sia un male per il movimento ?

    Infatti, kill Bill, accadeva che non davano nessuna contropartita tecnica, non avevano scuola tennis, o l’avevano solo sulla carta, e volevano solo vincere il campionato giovanile a squadre di quell’anno. L’anno dopo facevano la stessa cosa e “compravano” di nuovo un’altra squadra, per vincere di nuovo.

    8)Dato che siamo noi a pagare vorremmo essere liberi di decidere dove spendere. Se nel calcio c’è un cartellino è perchè i ragazzi non spendono un euro e in quel caso le società investono e vanno salvaguardate ma non si può dire che nel tennis sia la stessa cosa.

    No, invece era proprio la stessa cosa, il circolo investiva denaro nella scuola e nella preparazione dei ragazzini e si trovava con un pugno di mosche in mano.
    In ogni caso, ti ripeto ancora che sei “libero di decidere dove spendere”, come dici tu, perché l’unico limite sono le gare a squadre, per il resto puoi andare a spendere dove vuoi, anche in Australia, se vuoi.

    9) Alla fine il circolo grande li tessera lo stesso.

    No, alla fine il circolo grande non li tessera lo stesso, ti sbagli; andranno magari a giocare lì (quello si può fare anche con il vincolo), ma non gli possono dare la tessera, la tessera la prendono al vecchio circolo.

    10) Fatte queste considerazioni considero la compra vendita una stortura del sistema, meno importante di tutto il resto anche in virtù del fatto che interessa pochi elementi.

    No, Kill Bill, guarda che interessava interi pacchetti di squadre, era un fenomeno molto diffuso, invece.

    11)Perchè non fare 2 tipi di tessera una vincolante per quei ragazzi sponsorizzati dal circolo e una non vincolante per chi paga , ad esempio?

    Non ho capito la proposta e quindi non posso rispondere. In che senso due tessere? E che c’entra chi paga? Sarebbe una disparità di trattamento tra chi paga e chi no, basata sul denaro, che ovviamente una Federazione non può sanzionare in un regolamento.

    12) Se qualcuno si rivolgesse al TAS , nel caso in cui un affiliato si rifiuti di lasciare libero un 11 enne la federazione è sicura di vincere la causa ?

    Sì, la Federazione è sicura di vincere la causa. Tanto è vero che nessuno ne ha mai fatta una e ci sarà un motivo. A tennis giocano anche i figli dei magistrati e degli avvocati e non mi risulta che mai nessuno ne abbia fatta una del genere.

  244. mirmidone scrive:

    @ Nikolik

    una consulenza veloce ….

    E’ vero che per un Under 12 sia possibile tesserarsi immediamente per un altro Circolo (anche durante l’anno) se l’ ASD a cui appartiene sposta la propria sede di attività fuori dal Comune in cui la svolgeva al momento del tesseramento ?

    Grazie per la risposta

    Mirmidone

  245. kill bill '' il tranvato '' scrive:

    Nikolik,
    In linea generale io posso avere torto e tu ragione.
    E’ una normale dibattere su questo tema.

    Nello specifico,
    Posso ribadire quello che ho detto o iniziare a fare nomi di circoli e di giocatori. Ma come sai non personalizzo mai.

    Comunque :
    Leggi bene le norme dopo 4 anni sei svincolato.
    Quindi di solito il primo anno U 16 il mercato in teoria ci sarebbe , pochi casi perchè nessuno tira fuori un €. U 18 idem.
    Quindi prima o poi il circolo grande ( pochi ) se li piglia uguale.
    Io parlo di adesso che il vincolo c’è , è ora che si fa le squadre al primo anno U 12.
    Informati su le squadre maschili che hanno vinto i campionati italiani anno 94 e 95.
    Vai a vedere le squadre campioni regionali della tua regione.
    Chiedi di dove sono e dove si allenano i/le componenti.
    Sono nella maggior parte 1 del circolo e 1 di altra città o altro circolo.
    Non c’è compra vendita si fa la squadra forte così si compete in ambito regionale e nazionale è nell’interesse di tutte e due.

    Il mio ex circolo era uno di quelli con la piscina che comprava di tutto.
    Hanno vinto l’ultimo titolo italiano under qualche anno fa sai con chi ? U 12 , i 2 più forti in Italia ( poi a Tirrenia tutti e due ) visti al circolo solo per la fase finale e le foto con lo scudetto e il Presidente.
    Si vede che costavano meno di quelli più grandi.

    Adesso non solo non compra ma se può manda via , meno squadre meno problemi,meno spese, più basso è il livello più facile la gestione.

    Mio figlio 2 anni fa ha vinto il titolo regionale con il figlio del presidente di un altro circolo. ( la maglietta c’è la siamo comperata la tuta mi rifiutai così c’è l’hanno regalata ).
    Mio figlio U 14 l’ho svincolato lo stesso.
    Non potrà quest’anno fare la gara a squadre. ( il colmo è che dove è andato non c’è un U 14 e avrebbe dovuto fare l’U 16 ).
    Ti sembra una conquista per il tennis italiano ?

    Il livello delle squadre nella fase regionale è assai scarso perchè i circoli piccoli hanno magari uno bravino e uno che ha iniziato 2 mesi prima.

    I circoli piccoli previdenti già nella coppa primavera cedono i giocatorini ai circoli più grandi perchè non ne hanno per fare la squadra intera.

    Quando l’ha fatta mio figlio 4 su 8/9 non giocavano al circolo ( anche se la sat era di 120 ma come disse la maestra ” ne abbiamo tanti ma tutti scarsi ” )

    11)Perchè non fare 2 tipi di tessera una vincolante per quei ragazzi sponsorizzati dal circolo e una non vincolante per chi paga , ad esempio?

    Caro circolo se tu mi fai allenare gratis fammi la tessera tipo A e sono a te vincolato.
    Caro circolo io pago tutto fammi la tessera B e sono libero di giocare a fine anno per chi mi pare.

    12) Se qualcuno si rivolgesse al TAS , nel caso in cui un affiliato si rifiuti di lasciare libero un 11 enne la federazione è sicura di vincere la causa ?

    ”Sì, la Federazione è sicura di vincere la causa. Tanto è vero che nessuno ne ha mai fatta una e ci sarà un motivo. A tennis giocano anche i figli dei magistrati e degli avvocati e non mi risulta che mai nessuno ne abbia fatta una del genere”

    Probabilmente hai ragione. Non lo so , mi pare però una norma così ”antiestetica” che dovrebbe occuparsene.
    Ma ora che gli ho messo la pulce nell’orecchio ……..

  246. stefano grazia scrive:

    Nikolik, dopo sei mesi di relativa non belligeranza, sei ritornato The Devil Advocate ‘au contraire’ Demostenikolic… Io diffido sempre da chi su 12 tesi esposte non si trova d’accordo nemmeno su una… Mi sembra che o sia schierato (come succede in politica) o sia un ultra’ o si stia semplicemente dilettando in un esercizio letterario, sofistico, di oratoria … Comunque, mi perde un po’ di credibilita’: ma dai, andiamo, possibile che non ci sia un punto che tu possa condividere? Se facevi 7/5 o 8/4 con KB ti avrei letto con piu’ attenzione …
    Trovo comunque molto significativa l’opinione espressa da KB e che potrebbe essere generalizzata agli altri argomenti: cioe’ il non partire dal presupposto che il Genitore in quanto tale non capisca un accidente, sia il Nemico, che i figli orfani partano avvantaggiati,etc etc etc( La reazione che mi aspetto , anche se ho detto un sacco di sciocchezze da genitore che ignora, è che mi si spieghi perchè queste osservazioni sono sbagliate , che è stato fatto una verifica e che questi effetti collaterali sono del tutto secondari o inesistenti.(…) Se al contrario mi si dice che ” cosa ne vuoi sapere tu ” , io rimarrò della mia idea continuando a lamentarmi. E il tanto auspicato dialogo ?)
    Io continuo a sostenere che ascoltero’ tutti con grande attenzione e rispetto ma che comunque NON svendero’ mai il mio background culturale e sportivo, mio e di mia moglie, solo perche’ davanti ho un Maestro di Tennis.FIT o non FIT. Nemmeno fosse Piatti,Nemmeno fosse Bollettieri.
    Alla fine molta umilta’ ma anche un tantino di arroganza: l’unico che ha davvero a cuore il destino del proprio figlio e’ il Genitore Appassionato.
    Poi i rapporti interpersonali sono un’altra cosa e un’altra variabile di cui si dovra’ tener conto ma iun linea di principio quello che chiediamo e’ di essere coinvolti e non solo sopportati.
    Se in un certo circolo viene appesa la Targa: Ai Genitori Non e’ permesso Osservare gli Allenamenti, se i Maestri s’inalberano quando il Presidente Tropiano scrive una lettera invitandoli ad insegnare di piu’ il servizio, se si viene accusati di dire puttanate solo per il fatto che siamo Genitori e non Addetti ai Lavori…io temo che alcuni coaches e dirigenti guardino a se stessi con troppo spirito corporativistico, illudendosi forse di essere una casta…Ma nemmeno i Medici si ritengono ormai piu’ infallibili e sicuramente la Medicina pur non essendo scienza esatta lo e’ molto di piu’ del Tennis… Insomma, anche sta styoria del Sistema dei Circoli…Continuare a non riconoscere che vi sia un errore di fondo o che comunque questo sistema faccia parte del problema e’ come essere sudisti durante la guerra di secessione e tentare di difendere un a societa’ che verra’ spazzata via col vento … Dite che non e’ possibile cambiare tutto tutto dall’oggi al domani, ma almeno riconoscete il problema… Altrimenti davvero ci diamo tutti alla canoa fra le rapide, allo snowboard, alle cavalcate selvaggie,al windsurf e alla vela,al freeclimbing, a tutti quegli sports in cui puoi competere da solo e non hai bisogno di una federazione …Davvero, ogni tanto me lo chiedo anch’io: ma non era meglio se… Gli facevo fare anche arti marziali, tiro alla pistola,arco, carabina e sciabola e poi da grande faceva l’Agente Segreto. Che tanto secondo i piu’, come sogno, sta alla pari con quello di diventare un top ten in Italia. O no?

  247. Qualcuno scrive:

    Kill, vada per il canottaggio, tanto mi sa che……..

  248. Nikolik scrive:

    Mirmidone, l’art. 93 del regolamento organico della FIT dice che il vincolo tra tesserato ed affiliato si scioglie, tra gli altri casi, per il trasferimento della sede dell’affiliato al di fuori del comune di appartenenza o dei comuni limitrofi facenti parte della stessa regione.

  249. andrew scrive:

    Eccomi, dopo aver portato il California Coach a visionare (per decidere tra rottamazione e riparazione), mi sono incontrato con ClaudioTN, a cui ho dovuto riassumere le ultime novità sull’andazzo del blog…”The Chosen One”, ossia il presidente del mio nuovo circolo di riferimento o di appoggio per tessera FIT, è assai impegnato e non riesce a stare dietro al flusso di post, ma è sempre attivo e appassionato…

    Abbiamo visto insieme qualche spezzone di partite…Il 16enne Gaio, dotato di uno splendido rovescio a una mano, chepperò procura più punti all’avversario che a sè stesso…Giannessi, “scherzato” da Azzaro…L’inglese James Ward, rovescio imperiale a due mani.

    Ma soprattutto, mi sono fumato una sigaretta in compagnia dell’allenatrice di Stefano Travaglia, un dicembre 91 che qua ha passato un turno….L’allenatrice è di nazionalità Argentina….Insomma, le ho chiesto da quanto allenava Stefano Travaglia e che ero interessato a informazioni sulla sua formazione giovanile. Questo è quanto mi ha detto:
    Ha detto che lo segue da 4 anni e che quello su cui puntano è dargli regole precise di programmazione, cosa che sembra mancare in Italia (l’ha detto lei). Vogliono mantenere un basso profilo, lavorare sulla qualità più che sulla quantità, no allenamenti il sabato pom. e la domenica, Il ragazzo fa le scuole private. Si allena rigorosamente in gruppo, no coach personale, quello ci sarà se si avvicina ai primi 100.

    Trapparentesi, sembra che sia anche la nuova allenatrice del mitico Quinzi, da 15 giorni. Lei e un’altra allenatrice argentina hanno un gruppetto di 8 giocatori al circolo di Papà Quinzi…

    è tutto o quasi, la linea allo studio…

    ah, no.. ’spetta…Nikolik, bravo, un avvocato non può lasciare infiltrare alcuna piccola crepa nella sua tesi difensiva…Intanto, mio figlio di 10 anni è costato 120 di Tassa di trasferimento, la quale comporta che una impiegata si colleghi on-line e cambi il circolo di partenza con quello di destinazione. Tempo richiesto 5 minuti in caso di disturbi sulla linea. Ma ho compensato rinunciando al mio trasferimento e alla mia iscrizione a circoli per quest’anno.

  250. Roberto Commentucci scrive:

    Beh, andrew, cerco di completare il tuo resoconto con le info che ho raccolto.
    Gaio, che deve ancora compiere 17 anni, ha perso 64 76 (8), lottando duramente, contro un giocatore piazzato intorno alla 200a posizione del ranking, che per giunta viene dalla vittoria in un torneo future.

    Federico ha avuto le sue occasioni: era avanti di un break nel primo set e ha avuto anche almeno un set point nel secondo, che ha perso 10 punti a 8 nel tie break.

    L’azzurro è già molto ben formato fisicamente ed ha la palla pesante, anche se sbaglia ancora molto e deve migliorare negli spostamenti. Ma la sua prestazione di oggi resta notevole. Io non ricordo negli ultimi anni altri 16nni azzurri in grado di fare match pari con un top 200 sul veloce. Nemmeno Bolelli, che a 16 anni era sempre infortunato. Ci riusciva Fabio Fognini, ma sulla terra rossa.

    Insomma, l’azzurrino sembra davvero ben impostato, e oggi ha impressionato un po’ tutti quelli che erano a Trento.

    Ma questo, figuriamoci se Andrew lo poteva scrivere: siamo matti, non sia mai che io parli bene di un ragazzino costruito a Tirrenia, nella roccaforte del nemico…

    Onestà intellettuale, ci vuole,ragazzi, da parte di tutti.

  251. anto scrive:

    @ Andrew…non vorrei passare per maschilista…..ma le coach femminili non mi hanno mai fatto una grande impressione, sopratutto quelle che allenato i maschi……….l’ultima coach femminile che ho conosciuto è stata quella di Caratti…ed infatti si è ritirato dopo quella esperienza…….

  252. andrew scrive:

    Calmati Roberto, calmati…ho solo detto “Il 16enne Gaio, dotato di uno splendido rovescio a una mano, chepperò procura più punti all’avversario che a sè stesso…”

    Scusami la “disonestà intellettuale” ma sono stato là tutta la partita e, almeno in questa singola partita, BELLEZZA batte EFFICACIA 8 a 3, ossia ogni tre rovesci imperiali, 8 a metà rete. Tra le altre, non mi sembra che sia il lato che predilige, in quanto si sposta molto spesso sul dritto e le palle corte che esegue le ha fatte tutte con il diritto.

    Visto che sono qua, vi racconto la partita. Primo set sempre ai vantaggi sul servizio di Gaio, poi sul 4-4, 40 pari servizio Fischer, Gaio sbaglia un comodo diritto a due metri dalla rete con avversario a rete (gioca il diritto molto piatto e in quel caso con un leggero top non avrebbe tirato sul nastro). Si spegne la luce fino al 4-1 Fischer nel secondo set. Fischer, che non è un pescatore, è un 22enne austriaco alto come Gaio ma praticamente disegnato in due dimensioni, mancando la profondità (peserà 25 kg, dico io).

    Comunque, il leit-motiv della partita fino al 4-1 secondo set è stato: Fischer molto quadrato e in cabina di manovra, Gaio con ottimi colpi vincenti qua e là ma anche molto spesso fuori misura (di molto) e con giocate improbabili (tipo palle corte di diritto giocate sul diritto di Fischer che curiosamente trovava il tempo per arrivarci, aggirare di rovescio e piazzare la controsmorzata con il rovescio a due mani!!!). Appena Gaio azzardava un accelerazioncina in lungolinea, finiva che era lui a viaggiare.

    Qui, sul 4-1, invece Gaio mi è piaciuto perché ha cominciato ad attaccare, a spingere con maggiore aggressività e convinzione, ha preso rischi ma è anche venuto a prendersi il punto a rete. Recupero fino a 5-4 Fischer, servizio Gaio. Due dritti in rete e altro errore: 0-40, 3 match point. Il primo match point annullato è stato uno di quei colpi che si tirano per buttare il match alle ortiche e liberarsene: Gaio tira uno schiaffo al volo da metà campo (a campo vuoto) che nessuno dei presenti, arbitro e giocatori compresi, potrebbe dire se è rimasto in campo o meno. Una mazzata piatta di pura rabbia. Da lì, altri quattro punti consecutivi, uno più bello dell’altro.

    Fischer ha cominciato a innervorsirsi parecchio e, oltre a una pallata tremenda in pancia (tutto bene, non è dotato di organi interni) su un rovescio di Gaio, si è pure beccato un warning per lancio di racchetta nel campo adiacente (subito rispedita da Trusendi con lo stesso metodo senza tuttavia ammonizione).

    Nel tie-break è successo un po’ di tutto fino alla capitolazione, complice anche un nastro.

    Chiaro, Roberto, se rapportiamo all’età, Gaio è un buon prospetto. Certo che dopo sono entrati in campo l’inglese Ward e l’austriaco Oswald e mi sono sembrati molto più giocatori come statura, fisicità, profondità di palla, scioltezza.

    Disclaimer: Non vuole essere un giudizio negativo sull’operato della federazione e sulle qualità di Gaio. HO VISTO SOLO QUESTA SUA PARTITA.

    Ecco vedi andrew che quando vuoi li sai scrivere, i resoconti. :) Grazie di cuore, anche a nome dei nostri ventiquattro lettori. (Rob. Comm.)

  253. madmax scrive:

    meno male che c’è nikolik che da a tutti la certezza che quello che dice è completamente falso e di parte… e lo fa subito all’inizio quando dice…

    1) le squadre forti si fanno prima dell’ under 12 quindi il mercato si fa prima.

    Per me no, Kill Bill, guarda, ti assicuro che il mercato si faceva dopo, con ragazzini che già vincevano garette, si faceva con l’under 14, 16 e, in parte, anche under 18. Prenderli under 12 non era conveniente per i grandi circoli, perché un under 12 andava un po’ seguito, ancora, e si doveva comunque investire su di lui tempo e denaro, ancora

    ecco per l’appunto mia figlia l’hanno cercata appena compiuti i nove anni e sono tornati all’attacco pochi mesi fa appena compiuti i dieci…

  254. trophy scrive:

    notizia ufficiale di oggi per gli amici del blog e per le valutazioni conseguenti.

    il consiglio federale della FIT ha approvato le norme di condotta durante le manifestazioni giovanili.

    riporto il testo della norma mentre sul sito del crlazio (www.fitlazio.it) troverete anche le motivazioni che hanno determinato tale innovazione regolamentare.

    a. nessuna persona deve commettere abusi verbali nei confronti di un ufficiale di gara o giocatore intendendosi per abuso verbale anche l’interloquire con il giocatore o il dare consigli allo stesso sia verbalmente che attraverso gestualità. coloro che sembrano essere associati al giocatore debbono tenersi a debita distanza dal recinto di gioco in modo da non poter interloquire col giocatore stesso.
    b. il giudice di sedia, il giudice arbitro e qualsiasi altro ufficiale o direttore di gara, sono responsabili per garantire condizioni di gioco eque per tutti i giocatori e devono assicurare che nessun genitore, parente, tecnico o altra persona associata al giocatore commetta abusi verbali nei confronti di chiunque.
    c. un giocatore che partecipa ad un torneo autorizzato dalla FIT è sottoposto al sistema dei punti di penalità in caso di comportamento abusivo da aprte di una persona che sembra essere associata ad esso.
    d. l’ufficiale o il direttore di gara deve chiedere alla persona che commette abusi verbali di desistere da tale comportamento o di abbandonare l’area del torneo.
    e. se la persona persevera nel suo comportamento o rifiuta la disposizione di abbandonare l’area del torneo, l’ufficiale di gara penalizza il giocatore associato alla perona in base al sistema del punteggio penalizzato.

    ecco questa è la nuova normativa che nasce per mettere un freno ai tantissimi comportamenti sconvenienti avvenuti nelle manifestazioni giovanili e forieri di danni nei confronti dei nostri giovani atleti.
    la norma è stata mutuata (nei suoi principi sostanziali) dal regolamento in vigore negli USA e ritengo sia un ulteriore passo in avanti nella costruzione di una cultura sportiva migliore.

    infine, a testimonianza dell’importanza di fondare una cultura che affermi la partecipazione condivisa di tutte le componenti alla formazione culturale del movimento tennistico informo che in seno al mio consiglio regionale proporrò la costituzione sperimentale di un organo consultivo (ovviamente allo stato privo della sacralità del riconoscimento statutario e regolamentare) denominato “Consulta dei genitori” (le cui modalità di composizione sono in via di studio) che potrà con il suo - o con i suoi - rappresentanti partecipare alla formazione delle decisioni relative all’attività tennistica della regione con parere consultivo.
    questo esperimento sarà attuato nell’ambito dell’evoluzione del progetto Casa Lazio.

    spero di avervi fornito elementi di riflessione.

  255. madmax scrive:

    trophy.. per me la corazzata potemkin (la nuova norma) è una ca..ta mostruosa!!! 92 minuti di applausi…

    ma io dico con tutto quello che c’è da sistemare all’interno del sistema tennis italiano vagliate una norma che tende a penalizzare tutti nell’intento di punire quattro dementi che girano per il mondo? perchè al posto di scrivere che i genitori devono stare a debita distanza dal recinto non dite direttamente che devono pagare il taxi ai figli e aspettare di sapere il risultato via telefono alla fine del match? voi penalizzate giocatori professionisti genitori figli, ma che punizioni ci sono per voi che continuate a perseverare negli errori?

    premesso che a me personalmente poco cambia in quanto mia figlia quando gioca non mi guarda nemmeno, ma vi rendete conto che tutto fate tranne quello che dovreste? qualche genitore ha sbagliato? benissimo dategli un cartellino giallo ed al prossimo errore vietategli di entrare nei circoli dove si giocano i tornei.. loro entrano ugualmente? squalificategli i figli, punto e vedrete che di problemi non ce ne saranno più..

    ma forse mourinho ancellotti e ranieri le partite le vedono dal ritiro e non parlano in campo… addirittura nei tornei wta mandano in campo il coach ogni set e voi andate addirittura in direzione opposta? ma lo capite o no che per far decollare questo sport bisogna creare un business ed uno spettacolo? e che piaccia o meno il giochino lo pagano i genitori perciò dal momento che uno non si diverte più il sabato e la domenica va in barca o a sciare, da 200 euro al figlio per farlo divertire e le racchette le usa per ammazzare le mosche….

    la cultura sportiva deve partire dalle famiglie e dalla scuola per poter entrare nel tessuto sociale e voi al massimo potete e dovete informare sui sacrifici che devono fare i ragazzi per poter provare ad arrivare in alto premiando e promuovendo le strutture valide che seguono questa linea e non stare svegli la notte per inventarsi come rompere i maroni ai vostri clienti….

    e con questa anche la fit lazio ha reso noto quanto ha capito delle problematiche tennistiche italiane…

    scusi lo sfogo tropiano ma veramente fate venire il latte alle ginocchia… mi domando, ma chi le ha queste idee? ma li cercate con il lanternino questi geni o cosa, perchè io vorrei trovarmelo davanti uno così e vorrei che mi spiegasse in che condizioni si trovava al momento di partorire una roba del genere…

    l’ho già detto poco tempo fa, voi date l’aspirina per curare il cancro ed addirittura in questo caso al malato gli avete dato anche un po’ di veleno per farlo morire prima!!

    se chi vorrebbe che il livello medio del tennis italiano si innalzasse vi da fastidio e crea solo problemi, ditelo chiaramente così ci mettiamo l’anima in pace e mentre il dottor grazia si butterà definitivamente verso la riva americana io sceglierò se accodarmi a lui o deviare verso la russia e gli altri potranno almeno decidere di che morte morire…

  256. Qualcuno scrive:

    Questa nuova norma fa semplicemente vomitare è una buffonata, non credo esistano altri termini per definire una simile nefandezza.
    ma cosa pensate che siamo dei pantalone pronti da spennare ed usare?
    Con questo credo che abbiate dato una seria picconata alla vostra gestione,
    auguri, spero di riuscire a convincere mia figlia a cambiare sport!!!

  257. Qualcuno scrive:

    Voglio poi vedere l’applicabilità di questa schifezza, chi può dire che è associato con chi, se uno spettatore applaude un bel colpo di un tennista, può essere associato all’atleta che può essere penalizzato, ma fatemi il piacere.

  258. Qualcuno scrive:

    Già i nostri bambini giocano spesso nel deserto trovando poche incentivazione nel tennis rispetto ad altri sport molto più seguiti, ora volete togliere anche quei quattro gatti che guardano le partite, vergognatevi.

  259. Qualcuno scrive:

    Invece che togliere la zizzania, si è deciso di dare fuoco al campo di grano, bene bravi bis!!

  260. Qualcuno scrive:

    Qualche alto papavero dalla fit non può seguire il figlio/a e vuole evitare che lo facciano anche gli altri, non c’è altra spiegazione per un assurdità simile.
    Avete decretato la morte del tennis giovanile in italia e quindi di tutto il tennis,

  261. Qualcuno scrive:

    Genitori, associamoci e togliamo dalla fit in nostri ragazzi magari iscrivendoli ala Uisp, in alternativa alle prossime elezioni candidiamoci, entriamo in tutti i comitati e facciamo saltare coloro che hanno decretato la fine del tennis in italia.

  262. maestrone scrive:

    ottima l’iniziativa della fit.

    era ora, tanto a chi si comporta bene non cambia nulla.
    poi perchè prendersela con tropiano la norma la detta la fit centrale.

    comunque esiste anche in usa e in altri paesi anche più severa.

    e poi i toni da tragedia potreste rispermiarli e criticare con più pacatezza.

    io giro con i ragazzi l’italia e la norma ci voleva, troppi fatti brutti con genitori e anche maestri scorretti.

    maestrone

  263. sting scrive:

    per qualcuno

    sono un genitore appassionato e ho due figli che giocano con discreti risultati a napoli.

    la norma è un po severa ma giusta…so io cosa succede ai bordi del campo dei tornei.
    anche in europa esiste questa norma negli usa non lo so.
    poi il giudizio finale si darà dopo qualche tempo di applicazione.

    anche nel settore giovanile del calcio ci sono questi provvedimenti e li è fiù facile perchè ci sono le tribune.
    brava fit (non sempre).

    sting

  264. ferrauto scrive:

    Che bella norma?
    Sicuramente partorita da uno che non ha figli che giocano a tennis.

  265. felice scrive:

    … ma visto che ci stiamo arrangiando da soli (spendendo di tasca nostra) e nessuno ci aiuta, e che stiamo creando un mare di risorse in riflessioni e soluzioni tecnico-scientifiche ecc… perchè pensiamo di creare una nuova federazione professionistica italiana tennis tutta nostra? Che so, una COOP Professionistica del Lawn Tennis, con i fini di creare i professionisti del futuro e tutto quello che ci va dietro?
    Così si eliminano in un colpo solo tutto e l’obsoleto e l’incomprensibile dell’attuale fit.
    Poterbbe essere un’idea fattibile, io ci sto!

  266. Elettra scrive:

    Bravi, peccato che l’arbitro non sia mai presente nei tornei giovanili ed avesse già la facoltà di applicare le penalità e giungere sino alla sospensione dell’incontro in caso di interferenze art. 62 e 63 regolamento degli ufficiali di gara, certo parlava di pubblico e non di genitori.
    Allora in quanto genitore pretendo che ci sia l’arbitro in campo e pretendo che le squadre giovanili siano accompagnate da un maestro e non da me altrimenti il circolo non le può iscrivere.
    Pretendo anche che tutti i ragazzini siano informati sulle regole e sulla possibilità e modalità di contestazione, nonchè che vengano rispettate le superfici e le palle indicate nel regolamento di torneo.
    Pretendo anche che le palle del torneo vengano cambiate dopo ogni incontro e non al compimento della maggiore età, pretendo che si controlli il campo e che vengano annullati quei tornei che si svolgono su superfici irregolari con buche ed in assenza di vie di fuga regolamentari.
    Insomma, pretendo che si seguano le regole e vediamo quante ne fate di tornei.
    E sia chiaro che io non sono mai intervenuta su una palla ed ho personalmente sollecitato un warning del G.A. nei confronti di mia figlia che teneva un comportamento antisportivo in campo( si arrabbiava e sbatacchiava la racchetta) , come vedete genitori ce ne sono di tutti i tipi.

  267. Qualcuno scrive:

    @Maestrone, cosa non cambia nulla?
    “coloro che sembrano essere associati al giocatore debbono tenersi a debita distanza dal recinto di gioco in modo da non poter interloquire col giocatore stesso.”
    Non puoi assistere alla partita neanche in religioso silenzio, devi solo pagare e fare il taxista. Contento tu.

  268. madmax scrive:

    forse mi sono spiegato male… il problema non è la norma in se ma è il contenuto specifico che non ha senso… in questa norma si parla di abuso anche per un “consiglio” gestuale…. il papà della sharapova allora non dovrebbe più entrare in nessuno stadio… come si può equiparare un inncocuo gesto ad un insulto (o peggio) nei riguardi di avversario e giudice di gara..

    sono sempre stato il primo qui dentro a parlare di cultura sportiva mancante ma non è certo facendo repressione totale su tutto e tutti che si raggiungeranno risultati apprezzabili.. negli ultimi mesi le uniche norme varate sono state quelle di non far entrare bolelli nel suo circolo pena la non ammissione dei ragazzi del circolo stesso al pia (o qualcosa del genere cmq inerente ad un eventuale problema che sarebbe ricaduto sui ragazzi), l’aumento delle quote federali a fronte di nessun miglioramento in fatto di servizi, sbraitando contro chi si lamentava che se non fosse andato bene potevano senza problemi non affiliarsi ed ora questa norma contro i genitori… beh che dire un grande passo avanti… verso la fine però e chissà che non sia poi questo grosso svantaggio…

  269. andrew scrive:

    Mah…ragazzi (ragazzi?)… per come la vedo io, la norma mi sembra anche giusta, a parte la parte sul “sembra essere associato a….” (ma che a meno non interessa più di tanto in quanto mio figlio mi assomiglia pochissimo e ho già deciso che se è in svantaggio, farò finta di essere del clan dell’avversario, comportandomi male fino alla squalifica…)

    Chiaramente, il rammarico è che si continua a ignorare o soprassedere il fatto che queste norme sarebbero attuabili in presenza di Associazioni Sportive reali e non virtuali come sono i circoli. Quindi, in assenza di associazioni sportive, sono solo parole scritte in slang italiano-giuridico.

    Del resto, al CONI non gli potrebbe fregare di meno e alla FIT non potrebbe fare più piacere che il CONI non si interessi della natura delle ASD virtuali presenti nel tennis.

    Spero che almeno rimanga possibile tifare, applaudire per il giocatore a noi più vicino, incoraggiarlo….COME FA QUALSIASI PUBBLICO IN QUALSIASI SPORT.

    Poi, se vogliamo ben vedere, bisogna che ci si metta in testa che la cosa migliore per evitare di entrare nell’ambiente del tennis italiano, è quella di arrivare con congruo anticipo, pagare la quota di iscrizione, far giocare il proprio figlio o atleta, analizzarne la prestazione durante lo svolgimento e quindi salutare e andarsene.

  270. Qualcuno scrive:

    @Sting, non so cosa succede a napoli, nella mia regione le storture dei genitori sono forse il 5% del totale.
    Sono stato sia al master ttk ed al lemon bowl a Roma, ho visto tante partite e tutto e filato liscio salvo qualche lievissima intemperanza subito sedata dai giudici arbitri.

  271. Qualcuno scrive:

    Visto che ci sono alcuni delinquenti che circolano la notte, perchè non mettiamo il coprifuoco. Sarebbe la stessa cosa.

  272. Qualcuno scrive:

    Comunque in qualche maniera bisognerà resistere, se verrò allontanato dai campi con la sola colpa di aver guardato la partita e non aver disturbato nessuno, chiamerò i Carabinieri per far valere i miei diritti. E consiglio a tutti gli altri di fare così.

  273. stefano grazia scrive:

    Quindi e’ confermato? Quinzi non e’ piu’ seguito da Ceragioli/Piatti? Qualcuno sa il perche’ e il percome?E’ una rottura o una semplice fase? Tornera’ da Bollettieri o rimane fisso a Porto san Giorgio?
    Anto: Margie Zesinger, quando lavorava nel Team Strategy Zone diretto da Lance Luciani, e’ stata una OTTIMA allenatrice per Nicholas…ma lei per prima sapeva, e mi diceva, che nel giro di qualche anno non avrebbe piu’ potuto sostenere il palleggio con i ragazzini…penso che fino a 12-14 anni pero’ lo possano fare. Il Coach poi, se vogliamo, e’ qualcosina di piu’ di un hitting partner…Del resto Jimmy Connors ha sempre detto che l’unica sua coach e’ sempre stata sua madre, la terribile Gloria … Credo che il coach maschile per i maschi sia piu’ semplicemente una comodita’/convenienza: e’ una sorta di amico on the road, c’e’ piu’ complicita’ (e meno complicazioni ambiguita’)e all’occorrenza puo’ farti anche da sparring hitting partner ma non credo che si possa affermare per principio che per un atleta maschio un coach maschio sia meglio di un coach femmina, e’ anche questo un clichet da sfatare …

  274. nicoxia scrive:

    Qalcuno dove è il problema la norma riguarderà solo il 5%,poi se un maestro pensa che la sua allieva abbia bisogno di suggerimenti,basta che paghi 5 euro e si può sedere di fianco.

  275. andrew scrive:

    no StefanoGrazia, non ho approfondito sul perché anche perché (cominciano a piacermi le ripetizioni) non è che potessi entrare in confidenza dopo 5 minuti…

    Mi ha solo detto che Lei e un’altra preparatrice/allenatrice sempre argentina (mi sembra di aver capito) seguono un gruppo di 8 atleti al circolo di Porto San Giorgio…Quinzi si allena in gruppo con Compagnucci, altro ragazzino di valore della zona…

    Vogliono mantenere un basso profilo e io gli pubblico in rete queste informazioni….Spero non se ne abbiano a male….Comunque, rimarrà tutto tra di noi, vero?

  276. nicoxia scrive:

    Max per potere dare il giallo a un giocatore ci deve essere la regola.

  277. Roberto Commentucci scrive:

    Si Stefano, è confermata da qualche settimana la fine della collaborazione fra Quinzi e il team Ceragioli-Piatti.
    Ceragioli nel frattempo si è accordato con Karin Knapp, che era da tempo senza coach dopo aver lasciato Marco Boesso.

    Come ha dichiarato il papà di Quinzi al sito Tennisbest, alla base del divorzio ci sono state soprattutto le divergenze sulla programmazione.
    Piatti faceva gareggiare costantemente il boy contro ragazzi più grandi, mentre il papà avrebbe voluto anche fargli vincere qualche match facile contro coetanei.
    Inoltre, a dicembre Quinzi non è andato in Florida a giocare l’Orange Bowl under 12, dove sarebbe stato fra i principali favoriti, mentre Piatti lo ha fatto gareggiare in Europa contro i migliori under 14, a Saint Genevieve e al Petit As, dove Gigi, come è ovvio inferiore fisicamente, ha perso in modo netto al primo turno.
    Il padre ha detto “un bambino non può passare in poche settimane da sentirsi il primo della classe all’ultimo dei ripetenti”.
    Difficile francamente dire chi ha ragione, forse all’Orange Bowl si sarebbe dovuti andare, ma Piatti non ha certo torto nel pensare al domani più che alle vittorie di oggi.

    Per il futuro, per la verità si parlava di un ritorno a Bradenton, ora non so cosa abbiano deciso con questa coach argentina di cui ci parlava andrew.

    Ah, questi genitori…

    Sulla norma FIT, a pare qualche eccesso di durezza nei toni, io francamente non vedo dove sia questo scandalo.
    Il problema, checché se ne dica, è reale.
    Nelle competizioni come il Lemon Bowl è vero che quest’anno non ci sono stati grossi problemi, ma è anche vero che io ricordo in passato episodi molto sgradevoli, nonostante spesso fossero in campo alcuni dei nostri migliori under.
    Quando si scende di livello poi, nei tornei meno prestigiosi, il comportamento dei genitori peggiora notevolmente e si assistono a scene davvero vergognose,che danneggiano tutto l’ambiente, in primis i bambini.
    Come diciamo sempre, ci sono genitori e genitori…
    E comunque, anche per coloro che hanno ambizioni di professionismo, credo che sia un bene che i loro figli si abituino sin da subito a comportarsi nel modo più corretto possibile, anche nell’interesse della loro crescita agonistica,oltre che umana.
    Sul discorso dell’enforcement, cioè della capacità in concredo da parte della FIT di far rispettare queste norme, credo che si possa affermare che l’emanazione delle nuove regole vada vista in maniera sinergica con l’obbligo per i Circoli di dotarsi di giudici arbitri per poter partecipare alle competizioni a squadre. Questo consentirà un ampliamento dei quadri arbitrali.
    Bisognerà ora vedere se migliorerà anche la loro qualità.

  278. nicoxia scrive:

    Poi ci vuole l’elasticità mentale,ma quello vale anche per i vigili urbani.

  279. nicoxia scrive:

    Qualcuno non è che fai parte di quel 5% perchè io non ho nessuna paura.

  280. Qualcuno scrive:

    @Nicoxia, forse non si è capito bene, ma tutti coloro collegati con il giocatore devono tenersi a distanza dal recinto, ovvero non vedere la partita, visto che l’aspetto logistico dei nostri circoli a parte qualche rara eccezione non permette la visibilità della partita se non appicicarsi alla recinzione.
    La norma dei 5 euro, era valida in via sperimentale solo in lombardia o sbaglio?

  281. Qualcuno scrive:

    @ Roberto, è facile parlare quando non si è toccati direttamente, io non dico che il problema non esiste, dico solo che va sanzionato chi sbaglia e non tutti, tanto chi si comporta male son sempre gli stessi.
    Immagina se a tutti i giornalisti venissero preclusi gli ingressi ai vari avvenimenti sportivi solo perchè alcuni si comportano male o riportano notizie in maniera scorretta. E’ Giusto che si paghi tutti o solo chi sbaglia?

  282. madmax scrive:

    nicoxia il giallo dovrebbe essere dato prima al genitore e solo in ultimo ci si dovrebbe rivalere sul giocatore… e cmq vista la facilità con cui emanano le norme che problema c’è….

    rob ma in questo caso sarebbero i genitori ad essere puniti per cui cosa c’entra il fatto che i ragazzi debbano abituarsi a comportarsi in modo corretto.. cmq ripeto che la norma è sbagliata nei contenuti….

    su quinzi piatti etc… e questo a confermare semmai ce ne fosse stato bisogno che le cose dette dallo zio tony o sono false e cmq non condivise dal team piatti da sempre convinto che sia necessario confrontarsi sempre e comunque con i più forti… anche perchè spesso si rischia di considerare fenomeno chi non lo è visto che il vincere più o meno da under dipende soprattutto dalle annate.. risulta evidente che in un’annata di fenomeni sarà più difficle vincere che facendo parte di una categoria nelle cui annate non fanno parte giocatori di livello trascendentale.. poi che ogni tanto si debba anche tenere alto il morale dei ragazzi facendogli giocare partite più abbordabili benissimo (per la serie che poi tutto serve per fare esperienza) ma vincere fino a 14 anni per le girls e 16 per i maschietti non ha assolutamente nessuna valenza, soprattutto quando c’è ancora da lavorare su carattere ed educazione dell’atleta

  283. Nikolik scrive:

    Anche io, come Roberto, non vedo dove sia tutto questo scandalo di questa nuova norma FIT, visti gli inqualificabili episodi a cui, molte volte, ho assistito di persona.
    E ha ragione anche Maestrone, vale a dire che, ovviamente, per chi si comporta bene non cambierà assolutamente nulla, i genitori potranno stare con il pubblico, quello che si vuole impedire è che stiano proprio a bordo campo, dentro il campo, ai lati del campo, come ho visto molte volte fare.

    In ogni caso, questa nuova norma non mi pare una così grossa novità né una così rilevante notizia.

    Piuttosto, la notizia del giorno è che i genitori di Quinzi hanno deciso di lasciare la guida tecnica di Piatti.
    Ecco, questa è una notizia importante che, devo ammettere, da tifoso italiano un po’ mi preoccupa.
    Speriamo bene.
    Insomma, anche qua ha detto bene Roberto: Ah, questi genitori…

  284. nicoxia scrive:

    La mia interpretazione è che devi stare dalla parte opposta a dove è seduto il gicatore.

  285. madmax scrive:

    assolutamente da rimarcare…

    una volta che qualcuno (non Mauro alias Qualcuno bensì in questo caso Kill Bill) chiede lumi in modo educato e costruttivo (quindi inattaccabile con i soliti insulti alla giorgio) le risposte dal “governo” non arrivano…

    in compenso però sulle nostre teste è arrivata la mazzata della nuova norma anti genitori rivoluzionari…. che persone, che signorilità, che classe….

    i genitori di una delle più forti under 14 nostrane pochi giorni fa mi hanno detto… sai qual è stato il giorno più bello dall’inizio di questa avventura? il giorno del compimento da parte di nostra figlia dei 14 anni giorno in cui è stato possibile iscriverla al circuito ITF.. da quel momento ti senti finalmente libero, tramite il pc fai iscrizioni, la togli, non devi insomma più chiedere nulla a nessuno, fantastico…. purtroppo devo ancora aspettare quattro anni ma intanto il conto alla rovescia è già cominciato..

  286. madmax scrive:

    nicoxia…

    e perchè mai i genitori/coach dovrebbero stare dalla parte opposta? hai mai visto una partita di tennis in tv? non ti sei accorto che TUTTI (o quasi soprattutto le donne) i giocatori cercano lo sguardo e i consigli dei propri coach? ma sarà mai possibile che oni cerchiamo di preparare i nostri ragazzi per uno sport diverso dal tennis? prima con le superfici poi ci si sono messi i preparatori atletici ed i coach ora anche con le norme anti tutto….

  287. marcos scrive:

    è importante che ci rimanga la possibilità di incitare i ragazzi e di applaudire, magari anche i colpi dell’avversario.

  288. Elettra scrive:

    Ribadisco il concetto che la norma già esisteva e consentiva all’arbitro di applicare le penalità sino a giungere all’interruzione dell’incontro nei casi effettivi di disturbo o di consigli dati al giocatore.
    Il fatto grave è che si sia stabilito che i genitori non possano assistere alla partita dei figli a prescindere da gesti scorretti ed antisportivi che erano già sanzionabili.
    Lo stabilire che debbano stare a debita distanza dal recinto di gioco comporta nei tornei con campi coperti lo stare fuori e negli altri ad almeno un campo di distanza, visto che si deve garantire preventivamente che non possano fare gesti.
    Infatti, nella maggior parte dei tornei non c’è il reparto per il pubblico o stai a bordo campo o te ne vai, non siamo a Wimbledon purtroppo.
    Ora mi spiegate perchè devo accompagnare mio figlio al torneo ed essere trattato come un hooligan, ma fateveli voi.
    Ringraziando il cielo i G.A. hanno molto più buon senso di voi.

  289. stefano grazia scrive:

    Afflitto da fastidiosa cefalea postinfluenzale aggravata dal giocare col Temporary Personal Coach alla pausa pranzo a temperature equatyoriali non sono riuscito ad inserirmi subito nella polemica ispirata dal post di Trophy… Secondo me in realta’ ha ragione Mad Max su un punto che e’ il seguente: MA COME, facciamo tanto un parlare di come non si debba criticare la FIT per partito preso (loro) e di come non si debba considerare i Genitori come IL NEMICO (noi), e Trophy srcive lamentandosi del post di Edipo, dicendo di telefonmargli, che lui e’ disponibile, che la FIT e’ piena di dirigenti come lui, E POI IL PRIMO POST PROPOSITIVO CHE SCRIVE DOPO UN ANNO E’ UN POST IN CUI SEMBREREBBE CHE IL RIMEDIO PER RISOLLEVARE IL TENNIS ITALIANO SIA QUELLO DI CASTRARE I GENITORI DEI GIOVANI TENNISTI. Vedete come stiamo lavorando bene noi qui alla FIT? Non ci credevate vero? Eccovi la prova che stiamo facendo un gran lavoro…
    A me, a prescindere dalla bonta’ o meno della regola, mi e’ sembrata un po’ una presa per i fondelli, se non altro per la tempistica…Ma come, noi ti parliamo di campi pubblici, di campi gratis, di aggiornamento di coaches all’estero, di dialogo fra coaches e genitori, di abolizione dello svincolo, e tu tutto trionfante il primo post che scrivi e’ quello sull’abolizione del tifo del genitore a bordo campo? Francamente mi aspettavo un po’ di piu’…
    CONCLUDO DICENDO CHE NOI, Team Grazia, COME REGOLA ADOTTIAMO IL VENI VIDI VICI…SCHERZO!!!! Nel senso che VENIAMO, IMPOSTIAMO LA VIDEOCAMERA E POI CE NE ANDIAMO: il match ce lo vediamo a casa. Se Mio figlio si fara’ eventualmente cacciare per abuso di racchetta, di pallina, di avversario e di arbitro, sono affari suoi e tutta la mia stima e solidarieta’ va all’arbitro (anche qui pero’ ci sono genitori e genitori, coaches e coaches, dirigenti e dirigenti, e arbitri e arbitri…e alcuni sono falliti, piccoli uomini che abusano di un piccolo potere…Ma cavoli loro: l’atleta deve in questi casi sapere interagire e risolversi i suoi problemi da solo ed e’ meglio capire subito fin dall’inizio che la maleducazione NON paga, la Personalita’ si, ma la maleducazione NO)
    Dalla APPLICAZIONE delle REGOLE il Genitore Appassionato Educato Colto Bello Intelligente & Buono NON ha nulla da temere ed e’ salvaguardato da quei Cattivoni dei Genitori (ma anche Coaches) scorretti brutti cattivi e puzzolenti e quindi TUTTO OK…Ma mi spiegate esattamente, al di la’ del puro titolo informativo, quale sarebbe l’utilita’ ai fini del nostro discorso di base: propaganda tennis, abbassamento costi, costruzione del campione, collaborazione fra coaches ….

  290. stefano grazia scrive:

    Ribadisco, se preso dall’entusiasmo non mi sono spiegato bene, il post di Trophy,Dirigente FIT, che ci scrive dopo tanto tempo e dopo aver rimarcato che lui e’ a favore della genitorialita’, basta che non vi sia preconcetto e blahblahblah, a mio avviso MAGARI PER UN SEMPLICE CUMULO DI FORTUITE CIRCOSTANZE, sembra davvero collocarsi nella scia del Dalli al Geni(UN)tore! Di tutti i mali che affliggono il tennis giovanile italiano, il primo spunto di riflessione in un Blog denominato Genitori & Figli che da due anni si dannano per far sentire la loro voce, e’ quello in cui si sottolinea come panacea quella di impedire ai genitori di assistere al match dei propri figli. Come scrive ancora una volta Elettra:
    “Ora mi spiegate perchè devo accompagnare mio figlio al torneo ed essere trattato come un hooligan, (se hooligan non lo sono,NdStGr)”
    Ce lo spiegate Trophy e Nikolic? Che poi talora forse gli Hooligan non sono i Genitori ma i Coaches inviati ad accompagnare i propri allievi…
    COMUNQUE…
    Caso Quinzi: mah, secondo me questo e’ il classico caso in cui anche il guru puo’ sbagliarsi…Qual’era il problema se oltre a perdere al primo turno nel Petit AsU14 Quinzi vinceva (o arrivava in finale o semi) all’Eddie Herr e all’Orange Bowl U12 del mese precedente? Dopo tutto del Doman Non V’e’ Certezza e magari, 20-30 anni dopo quello poteva anche essere l’Unico grande torneo Vinto in Carriera… Qualcosa da ricordare: a 12 anni ero il migliore del mondo…Non voleva dire nulla, pero’… Poi certo, dopo tanti tornei U14…Ma altrimenti qui si rischia che piu’ sei bravo meno devi vincere: a 10 anni giochi fra gli U12, a 12 fra gli U14, a 14 fra gli U16…Alla fine finisce che potresti ritrovarti a vincere qualcosa solo fra i Veterani…No, scherzi a parte: non si era sempre detto che ci deve essere una ratio di 1:3 ,1:4 fra sconfitte e vbittorie, che vincere troppo ti monti la testa ma anche perdere troppo vai in depressione, perdi la ‘confidence’… Certo, in una ottica in cui pensi gia’ che diventerai un Top Ten, che sei gia’ sicuro che lo potra’ diventare, ok, va bene dal tuo punto di vista, che sei un adulto, che sai vedere oltre…ma al bambino non ci pensi? Non credi che meriti anche lui il cioccolatino? Era l’ultimo torneo U12, vincerlo non avrebbe certo significato che sarebbe diventato automaticamente un Top 10 ma allo stesso modo NON vincerlo non significava lo stesso che avrebbe avuto piu’ chances di diventarlo… Spero comunque che i Quinzi siano rimasti in buoni rapporti con il Clan Piatti e che la collaborazione possa essere ripresa di tanto in tanto.

  291. Nikolik scrive:

    Se veramente la decisione di lasciare Piatti è dovuta al fatto di non averlo fatto partecipare all’O.B. under 12 (capirai, che torneo…oltretutto ho letto un articolo di Della Vida sul Tennis Italiano che ha detto che quel torneo è molto scaduto e che ormai ci partecipano solo gli americani…), le mie perplessità sulle scelte dei Genitori di Quinzi aumentano.
    Ma, insomma, affari loro, lasciamoli fare e speriamo bene.
    Ah, questi genitori…

  292. stefano grazia scrive:

    Anche marcos e’ un hooligan? (è importante che ci rimanga la possibilità di incitare i ragazzi e di applaudire, magari anche i colpi dell’avversario)
    Dai su, in Florida e’ cosi’, e’ vero, e in certi circoli la legge e’ applicata con una severita’ ridicola soprattutto nei confronti dei genitori stranieri che non possono incitare il proprio figlio nella lingua madre per paura che gli suggeriscano di tirar di piu’ sul rovescio o non possono battersi il petto perche’ potrebbe essere un segnale (e’ successo a mia moglie: lei voleva incoraggiarlo, indicando il cuore: c’mon, mettici il cuore!…allora non puoi parlare, non puoi batterti il petto, tanto vale che stai a casa o vai al bar… POTREBBE ESSERE ANCHE GIUSTO COSI’: a 12 anni non e’ che si veda poi tutto sto gran tennis, e’ solo un fatto di tifo, che se la sbrighino invece fra loro, che capiscano che si debbono divertire ,oro e che se non si divertono ci sono tanti altri sports … Benissimo.
    Ma non venitemi a dire che da qui parte la rinascita del tennis italiano.
    Alcuni,in Florida, dicevo, sono severissimi…altri piu’ accomodanti, capiscono che si tratta tutto sommato di bambini e di genitori che portano i propri figli a fare sport e tutto sommato si meritano un po’ di comprensione, rispetto, gratitudine e quindi se non si comportano da esagitati non vengono chiusi nel recinto dei buoi.
    TUTTO QUESTO PERO’ VIENE GIA’ EVIDENZIATO NEL MIGLIOR FILM SUL TENNIS GIOVANILE MAI GIRATO che e’ ovviamente Searching for Bobby Fischer…sostituite gli scacchi col tennis e c’e’ in pratica tutto: anche i Genitori cacciati via dalla sala dove si svolgono le partite.
    BENISSIMO, ripeto.Ma non venitemi a dire che da qui parte la rinascita del tennis italiano. Diteci anche qualcops’altro. Magari non l’asvete fatto apposta a mettere questa cosa per prima come argomento di riflessione: certamente ci poteva stare, ma su, Trophy, dicci anche qualcos’altro, che non sia necessariamente …sinistro. Personalmente avevo apprezzato maggiormente l’invito ai Maestri ad insegnare di piu’ e meglio il Servizio (eheheh…).
    Dai,scherzi a parte: copsa ci puoi dire di altro?

  293. anto scrive:

    Certo che fare una norma contro i genitori ci vuole tutta….mi piacerebbe sapere chi è la mente sopraffina che ha partorito questa ca—– pazzesca…….ma non serve a niente….il tennis non è uno sport di signorine……ma è uno sport fatto da muscolari………nani……….la cosa bella del tennis è vedere i genitori che tifano e soffrono per i loro pargoli……..mi sembra che si faccia di tutto per far passare le voglie a questi genitori…….

  294. trophy scrive:

    mi viene da sorridere.
    sorrido perchè ci sono delle coincidenze buffe cui si vuole dare significato speciale e malizioso.

    la novità normativa mi è stata comunicata ufficialmente ieri con lettera della segreteria federale.
    in realtà la proposta risale a qualche mese fà ma la commissione regolamenti ha cercato il modo migliore per adattarla alla nostra realtà.
    infatti la norma - ripeto - è stata mutuata dagli USA dove è ancora più dura.

    ho ritenuto di pubblicarla sul blog subito per fornire un contributo di novità (positivo o meno) al dibattito perchè è una norma che si rivolge anche ai genitori.
    non c’era alcuna presa in giro o malizia.
    certo che alcuni di voi sono proprio mal disposti mentalmente verso i comportamenti di un dirigente fit !

    secondo me è un limite. ma ne prendo atto senza polemiche ulteriori.

    per quanto riguarda la norma proprio ieri, insieme al presidente dei giudici arbitri, ho consigliato in una riunione di gat e gac di attenersi alla norma con una BUONA DOSE DI SAGGEZZA: dovranno perseguire uno scopo educativo e preventivo e non solo repressivo.

    tra l’altro nei tornei giovanili nella mia regione ho dato disposizioni di sensibilizzare i genitori dei ragazzi e i loro accompagnatori, prima di entrare in campo in torneo, sulle modalità di comportamento da tenere a bordo campo: per questo i giudici arbitri dovranno essere più presenti tra i campi e meno in segreteria.
    accanto alla nuova norma abbiamo previsto tutta una serie di iniziative formative nei confronti dei genitori, dei ragazzi e anche dei dirigenti che accompagnano i giovani nelle loro esperienze agonistiche.

    non voglio lodare il mio operato, semplicemente ho il dovere di tentare di formare una cultura sportiva adeguata con ogni mezzo.

    tra l’altro preciso che i genitori ben potranno assistere alle partite ma dovranno evitare di invadere (a volte anche fisicamente) il campo di gioco.

    comunque al lemon bowl - tanto per precisione - sono già intervenuti i carabinieri (!) in un’occasione e altri due esposti ci sono arrivati, ai tornei ttk due genitori sono venuti alle mani e circa 10 altri episodi spiacevoli sono stati denunciati….

    per dire qualcosa non di sinistro…(!!!???) segnalo che ho interessato il comune di roma da alcuni mesi per cercare uno spazio ove si possano costruire campi in cemento di cui un buon numero coperti con una ipotesi di gestione pubblica/federale di qualità.
    ho già incontrato il delegato allo sport Alessandro Cochi manifestando la necessità di campi pubblici a schiera etc….
    abbiamo iniziato uno studio di fattibilità ma le difficoltà sono enormi…credetemi ENORMI…

    ora non voglio che sembri uno spot al lavoro della mia dirigenza ma qui la fit ha le idee chiare e quando qualcuno di voi capiterà a roma mi venga a cercare per una bella chiacchierata.

    sono pronto ad ogni consiglio ma vi chiedo solo meno aggressività e preconcetti.
    chiedo troppo ?

    elettra
    le norme che c’erano non erano sufficienti ed anzi impedivano di intervenire efficacemente in molti casi.
    comunque ha ragione sting aspettiamo un pò di tempo per vedere come viene applicata e recepita la norma.

    per le tante domande di kill bill e le richieste di mad max e stefano grazia prometto che a breve mi esporrò in tentativi di risposta.

    p.s. il nike foro italico quest’anno si giocherà al circolo due ponti … quasi quasi organizzo ufficialmente il secondo ritrovo genitori e figli….

  295. Qualcuno scrive:

    Trophy, organizzalo pure il raduno, noi verremo, tu forse farai come la prima volta e non verrai.
    Io conosco dei dirigenti che si sono picchiati, per coerenza impediamo quindi l’accesso a tutti i dirigenti. Ma per favore……

  296. Nikolik scrive:

    Madmax aveva ragione nel dire, riguardo a Kill Bill: quando uno di noi fa delle domande educatamente e civilmente, nessuno gli risponde.

    Analogamente, avrò ragione anche io, ora, nel dire: quando un dirigente FIT come Trophy si offre di dare risposte e contributi in questo blog, almeno statelo a sentire, no?
    L’ultimo intervento di Trophy mi è sembrato di grande contenuto e sostanza.
    Cercate di non fare scappare anche lui, Genitori.
    Trophy può costituire una grande ricchezza per questo blog.

  297. Rik scrive:

    Era ora che si prendesse una decisione in tal senso: non mi pare che si sia proibito l’accesso ai campi ai genitori ma solo è stata creata una norma che impedisce ai genitori che si ritengono “superesperti” di dare in escandescenze e di trasformarsi in coach nonchè in giudici di linea (ma solo sulle chiamate avverse al loro bimbo), che altro non fanno che provocare disturbo, probabilmente in primis al figlio che sta giocando.

  298. Diego1 scrive:

    Molti di voi sono sono veramente esaltati se e’ sufficente qualche norma comportamentale della Fit per andare su tutte le furie.
    Il fatto che i vostri figli facciano agonismo o abbiano un “progetto” nel tennis vi fa pensare di sapere tutto e che gli altri sbaglino quasi sempre.
    Se mi posso permettere di darvi un consiglio cercate di stare un po piu’ in disparte per il bene vostro e dei vostri figli.
    In quanto al caso Quinzi ( uno che , a differenza di moltri altri , deve provare ad arrivare professionista) vedere che un genitore pure competente si urti con il team Piatti sulla programmazione dei tornei la dice lunga sulle difficolta’ del percorso da seguire pur avendo delle ottime doti.
    Complimeti a Roberto Commentucci veramente bravo.

  299. madmax scrive:

    trophy se organizzerai il raduno sicuramente ci sarò anche perchè porterò mia figlia a giocare il nike oltre che a vedere gli internazionali femminili e probabilmente anche a palleggiare con la jankovic…

    per il resto hai ragione vedremo come questa norma verrà (in tutta italia) applicata, noi certamente ti diremo…

    ottime invece le iniziative da te proposte nel lazio, sarebbe forse il caso che gli altri comitati regionali copiassero…

    per il resto in due anni penso di aver dmostrato (a chi lo vuole veramente) di non aver preconcetti nei confronti di nessuno ma di attenermi strettamente ai fatti oggettivi, tant’è che trovo giustissimo chiamare i carabinieri quando serve ma gli altri che c’entrano? ripeto si vedrà come sarà applicata la nuova norma ma detto questo mi sarebbe piaciuto che fossero state altre le norme a cui dare precedenza…

  300. marcos scrive:

    immagino che la norma sarà utilizzata con criterio. i genitori potranno veder giocare i figli, senza tanti problemi. in caso di litigio, si chiamerà il direttore del torneo, come s’è sempre fatto. io non sono hooligan manco quando sono a sansiro e non si dà il rigore ad inzaghi…figurati sul campo da tennis, stefano!

    l’intervista a zio toni ha avuto effetto: toni spiegava che ha fatto spesso giocare nadal contro i meno forti di lui, per abituarlo alla pressione di vincere, che, talvolta, è più pesante della paura di perdere.

  301. madmax scrive:

    rik ogni tanto basterebbe leggere… nella norma i coach sono equiparati ai genitori nel senso che nemmeno loro possono interagire con i ragazzi ed oltretutto in alcuni casi i genitori veramente anche i coach, perciò dov’è il problema? non sono super esperti? e chi se ne frega sai quanti coach certificati sono delle pippe? o forse quando l’allenatore non è bravo lo si lascia fuori… non dimenticandosi mai poi che i figli sono dei genitori che in più se non bastasse pagano anche…..

  302. maestrone scrive:

    ricordo che tempo fà si voleva abolire la norma del no coaching.
    poi dopo un anno non se ne fece più nulla.
    motivo: i miei colleghi erano prevalentemente contrari perchè sarebbero stati obbligati ad “aumentare gli impegni e le spese” (così ha detto un tecnico di fama proprio ad un presidente regionale che era favorevole alla novità) dovendo seguire i ragazzi nei tornei.

    ora c’è una norma che va nella parte opposta.

    ecco mi sembra giusta ma forse questo contrasto di idee nella fit poteva essere evitato.

    resto favorevole all’introduzione della norma per esperienza vissuta tanto o mi facevano stare in campo o da fuori è meglio non intervenire se no si può scatenare polemica.

    al nike ci sarò sicuramente.
    maestrone

  303. stefano grazia scrive:

    Come scrive Mad Max (ripeto si vedrà come sarà applicata la nuova norma ma detto questo mi sarebbe piaciuto che fossero state altre le norme a cui dare precedenza…), L’IRA FUNESTA dei giocatori che ha tanto scandalizzato chi ha la coda di paglia, era in realta’ (COME ABBONDANTEMENTE SPIEGATO) dovuta al fatto che come primo intervento sulla nuova collaborazione fra Genitori & FIT veniva presentato un testo che proiponeva fra le altre cose l’allontanamento dei Genitori dal recinto di gioco il che veniva interpretato alla lettera da alcuni appassionati. Era semplicemente una questione di tempistica, dai. Il successivo intervento di TROPHY ha chiarito tutto: diciamno che se la regola ANTI Genitori Facinorosi (ma anche ANTI Coach Facinorosi…ecco, vedete: finalmente i Genitori e i Coaches accomunati). fosse stata presentata un mese fa o un mese dopo sarebbe passata quasi inosservata … Si tratta poi di INTERPRETARE le regole con intelligenza ed elasticita’ e quindi …capiteranno le stesse cose che sono sempre capitate con abusi e soprusi da una parte e dall’altra. RIPETO: io vorrei piazzare la videocamera e poi andarmene al Bar. Spero solo che in un Circoilo Italiano non me la freghino, che quando torno ci sia ancora…
    (No,dai: era una battuta!)

  304. stefano grazia scrive:

    ANCORA SU QUINZI: si, Nikolic, tutto vero,tutto giusto, ANZI: PIU’ CHE GIUSTO ma non credi sia comunque sbagliato dare sempre e comunque ragione al Guru di turno in quanto tale SENZA SAPERE COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE?
    Tu dici: se ha chiuso il rapporto perche’ non gli ha fatto fare l’OB “allora le mie perplessità sulle scelte dei Genitori di Quinzi aumentano.” Ok,Benissimo.Ma non potrebbe essere vero anche il contrario: se il Guru ha posto l’Aut Aut: o me o l’OB, non sarebbe altrettanto criticabile?
    IL FATTO E’ CHE NOI GIUDICHIAMO QUESTE COSE SENZA SAPERE ESATTAMENTE CHE COSA E’ SUCCESSO E QUINDI A MIO PARERE DOVREMMO RIMANERE OBIETTIVI:e cerco di spiegarmi qui di seguito.
    Mi scrive un nostro amico che preferisce mantenere l’anonimato: “Caro Stefano,ho letto sul blog che hai chiesto se qualcuno conosceva le ragioni che avevano provocato la rottura del rapporto Piatti-Ceragioli con Quinzi. Ho incontrato Ceragioli (…)e mi ha parlato di questo perché l’avvenimento era da poco accaduto: le principali divergenze sono legate agli obbiettivi. Per Ceragioli dapprima si forma l’uomo e poi l’atleta, mentre i genitori pensano l’opposto, da qui la fine della collaborazione. Sempre Ceragioli ha aggiunto che il processo di apprendimento e la crescita tennistica deve essere graduale e progressiva senza troppo stress e pressioni di ogni genere … ma queste cose già si sapevano perché come vai dicendo da anni a questa età i risultati contano poco.”
    E IO RIPETO (e per esempio so che probabilmente qui Mad Max dara’ piu’ ragione a Piatti):Tutto giusto (e magari bisognerebbe sottolineare che forse i Genitori intendevano che formare l’Uomo era magari compito loro, dei Genitori, che il Coach pensasse di piu’ all’Atleta) ma continuo a pensare che partecipare ed eventualmente vincere Eddie Herr e Orange Bowl U12 a NOV/DIC non avrebbe alterato la carriera di Quinzi cosi’ come il NON parteciparci non era di per se’ garanzia di maturazione … INDIPENDENTEMENTE SE QUESTO ERA L’OGGETTO DEL CONTENDERE.
    Si possono anche ipotizzare altre divergenze:il tentativo di sottrarre Quinzi dal tipo di allenamenti alla Bollettieri probabilmente non graditi dal clan Piatti. E’ pero’ vero che c’erano anche problemi di scuola e puo’ essere che il rientro in Italia sia stato indipendente da Piatti & Co. Ma INDIPENDENTEMENTE DA CIO’ e dalle vere ragioni che hanno portato alla separazione e che sicuramente saranno molteplici e piu’ complessi, quello che volevo dire io e’ questo: se Piatti mi avesse detto di non farlo partecipare all’Eddie Herr e all’Orange Bowl, io avrei detto di no: glieli avrei fatti fare e poi avrei fatto tutto quello che mi avrebbe detto di fare Piatti, ma arrivati a quel punto, non vedo che male gli avrebbe potuto fare il partecipare e probabilmente vincere l’ultimo torneo U12 (e il piu’ importante della sua categoria). Ne’ quali vantaggi gli avrebbe arrecato il non vincerlo visto che poi avrebbe perso comunque al primo turno nel Petit As U14. A Edberg fare il Grande Slam Juniores non ha poi nuociuto…E se a 20 anni si fosse rotto tutte e due le gambe in un incidente in moto magari sarebbe stato contento di averli comunque vinti …
    Cioe’, ribadisco: MASSIMA STIMA A PIATTI E MASSIMA ADESIONE AL CREDO (piu’ volte sottolineato anche su questo blog) CHE VINCERE A 12-14 ANNI NON ABBIA ALCUN SIGNIFICATO (e infatti mio figlio NON ha mai vinto un c@%**!) ma non sono molto convinto del passaggio all’estremo opposto, dell’integralismo, del ’se vinci sei un montato,se perdi sei una ottima persona’, etc etc etc…Est modus in rebus e percio’, SE TUTTI VALUTIAMO DAL DI FUORI SENZA SAPERE ESATTAMENTE COME SONO ANDATE LE COSE, secondo me NON SI PUO’ liquidare frettolosamente le ragioni del padre, e cioe’ che bisogna anche soddisfare la confidence, la psicologia del bambino, dargli il bastone si ma anche la carota …
    Tutto qui.
    Ripeto: SE VALUTIAMO DAL DI FUORI, prima di condannare l’uno (ah, questi genitori…) ed esaltare il Guru (in questo caso Piatti e quindi per tutti viene facile), dovremmo cercare di essere obiettivi … Io non mi permetto di condannare ne’ l’uno ne’ l’altro ma posso dire solo la mia sul fatto dell’Orange Bowl. VISTI DA FUORI, CON LA CONOSCENZA DEI FATTI CHE ABBIAMO, la presa di posizione del padre (riguardo al salvaguardare la confidence del ragazzino) merita rispetto TANTO QUELLA rispettabilissima di Ceragioli (che tra l’altro mi e’ piaciuto moltissimo nel DVD con Sartori).
    Almeno secondo me.

  305. something blue scrive:

    Mi sono informata un po’ su questo Quinzi, del quale mi erano sfuggite le gesta. Sembra un ragazzo molto, molto promettente. Soprattutto un sicuro talento. Qualcuno di voi lo ha visto giocare e mi può dare un’idea tecnica? Probabilità di riuscita nel circuito maggiore?
    Grazie, questo Quinzi mi da speranza…

  306. madmax scrive:

    gli ultimi post dimostrano per l’ennesima volta quanto sia impossibile creare un campione qui da noi..

    da una parte si mette in discussione (sostenendo la tesi contraria) il pensiero dell’unico coach italiano che ha portato un proprio giocatore al terzo posto della classifica mondiale atp e dall’altra si sostiene il problema dei troppi impegni ma allora uno vada a lavorare in banca così il sabato e domenica li ha liberi… dopodichè gli eventuali costi di accompagnamento sono tutti a carico dei genitori quindi non dicano sciocchezze sull’ aumento dei costi… ed è proprio poi per la mancanza di disponibilità all’accompagnamento ai tornei o per le richieste spesso esorbitanti di denaro che poi i genitori si improvvisano coach….

    stefano appunto la proporzione giusta doveva essere di tre/quattro vittorie ed una sconfitta.. lui al contrario aveva uno score di 98 vittorie 2 sconfitte!!! poi perchè piatti in questo caso dovrebbe sbagliare, forse è più facile che sia papà quinzi che vedendo il bambino stravolto dall’essere stato riportato con i piedi per terra che è stato colto dai sensi di colpa… io per come sono fatto dopo la sconfitta al primo turno sarei sceso subito in campo a lavorare su cosa non è andato così da essere più pronto la volta successiva..

    comunque non dite poi che non l’avevo detto ed anche in tempi non sospetti… i più grandi intenditori mondiali di tennis hanno sempre detto: è buono, forse molto buono ma non un fuoriclasse e questo a prescindere dalle vittorie e sconfitte che poco contano..

    diego ti ringraziamo ma consigli per i nostri figli (ed anche per noi) non darne, a loro (e a noi) ci pensiamo da soli che siamo maggiorenni e vaccinati.. se ne hai invece pensa ai tuoi visto che in questo caso dovresti avere il tuo bel da fare….al contrario se invece non ne hai, di cosa stai parlando che non ne sai nulla? (così parlate ai genitori tennsticamente parlando)

  307. stefano grazia scrive:

    SULLA POLEMICA CON FIT MI SCRIVE UN ADDETTO AI LAVORI (e’ una settimana in cui mi hanno scritto in tanti…)e mantenendogli l’anonimato vorrei farvi partecipe di quanto mi (ci) dice:
    Caro Stefano,
    Torno a ripetere.
    Voi fate bene a fare quello che fate e per me state facendo veramente tanto.Bisogna lavorare al meglio e farsi seguire da chi è veramente competente.Giusta la richiesta di creare la guida MICHELIN dei tecnici e delle accademie, giusto cercare consulenze dove si pensa (alla luce di informazioni certe) di poter trovare il meglio o qualcuno che è in grado di indirizzare (lo dovrebbe fare la fit) ma la fit come tutte le altre federazioni, SI ACCONTENTA DI SOPRAVVIVERE, assolda degli yesmen e si saprtisce le fette di torta a disposizione.
    Questo è chiaro! Chiarissmo!
    Non sono convinrto che la voce di genitori e atleti possa far cambiare questo stato di cose. Qui c’è la politica di mezzo.
    Mi sembra che sei abbastanza grande per capirle queste cose.
    Il problema è UN’ALTRO.
    Vuoi che tuo figlio (parlo generalmente) diventi un professionista?
    Bene fregatene della federazione (che ha soprattutto il compito di creare seguito e fare proseliti), e ti organizzi come state facendo ma senza proclami e certezze.
    Aspettate e quando avrete quello che volete avere, parlate.
    Questo è secondo me.
    Secondo (…).
    Secondo tutti quelli che lavorano E NON SI ASPETTANO RINGRAZIAMENTOI DALLA FIT.
    NELLA FIT CI SON QUELLI CHE LA FIT DECIDE CHE DEVONO ESSERCI, E NON CI PUOI FARE NIENTE,CON QUESTO NON DICO CHE
    NON SI PUò FARE NIENTE, SI POSSONO FARE I RIUSULTATI E DOPO SI PARLA.
    CREDIMI, PIUTTOSTO CHE ESSERE ASSRVITI DI CERTI PERSONAGGI PREFERISCO ESSERNE STATO FUORI ED OGGI MI FA PIACERE CHE MI VENGANO A CERCARE.
    Guarda io non sono neanche titolato come FIT, eppure….
    CON I RISULTATI POSSO PARLARE, COSì COME QUANDO VADO A tIRRENIA RICEVO IL MASSIMO DELLA CONSIDERAZIONE perchè sono io, E di questo NON DEVO RINGRAZIARE NESSUNO, soprattutto in fit.
    Per quanto riguarda Alfonsogiorgioecc…. pensa proprio quello che ho detto nella prima parte della mail, cioè in base a che cosa parlate se l’esperienza non l’avete e i risultati non ne avete creati?
    Giustamente lui difende a suo modo la fit, e credimi non è uno sprovveduto.Anche lui sa dove sono le pecche della fit e si adopera per cercare di modificare le cose. Non è facile e ci vuole tempo. Tempi politrici!!!!!!!! E’ chiaro che il tempo che ci vuole non è il tempo molto ristretto che serve. Ma secondo me qualcosa si muove e si muoverà.
    A lui da fastidio l’arroganza e le certezze di max, l’esaltazione delle scelte tecniche e metodologiche, del resto….
    Ma è daccordo in linea di principio con quelle idee.
    Ripeto, meno proclami più risultati.
    XY (il genitore di un suo ex assistito,NdStGr) anche se non lo sento più non ha mai parlato di fit, non gliene frega niente e va avanti per la sua strada. Si fida delle persone che ha scelto ed è in attesa dei risultati.
    E forse se questi arriveranno non vorrà neanche che la fit ci entri.
    Sul blog si dovrebbe parlare delle esperienze che ognuno fa, delle persone
    che vengono coinvolte, e lasciare che ognuno tragga le conclusioni che
    ritiene più giuste.
    E non sputare su questo o quello .
    Quelli che leggono non sono stupidi!
    Quindi toni più bassi e meno proclami.
    (…)
    RISPOSTA: oltre a controbattere un affettuoso rimprovero di cui non posso fare cenno, all’ADDETTO AI LAVORI io ho risposto cosi’:
    Alt un passo!
    Prima parte: anche io alla FIT non chiedo niente, non mi aspetto niente, e soprattutto NON scrivo sul Blog per cambiare il mondo…io scrivo perchè mi piace, per condividere,per farmi degli amici, per imparare, per comparare e confrontarmi
    (…)
    Ciò detto, confermo tutta la stima che ho di te e del tuo lavoro e che mi è stato utilissimo vederti,parlarti,etc etc … Ti dico anche quello che dico a tutti: io non svendo il mio background culturale sportivo solo perchè chi ho davanti è un Maestro,un Preparatore atletico, un Dirigente FIT…Nemmeno se fossero Piatti,Bollettieri in persona… Li ascolto con molto rispetto e umiltà ma poi,con un pizzico di arroganza e pensando ai Mike Agassi,ai Richard Williams,Peter Graf,Carol Seles,Jim Pierce,Stefano Capriati,Yuri Sharapov,Dr Bartoli… ci penso e decido con mia moglie. Gli unici che hanno davvero a cuore al 100% il futuro di Nicholas.
    Il Blog per me è solo condivisione, io credo molto nell’aneddotica… C’e’ chi vi ha scritto all’inizio un po’ per farsi conoscere da chi ancora non lo conosceva, un po’ per entusiasmo, un po’ per narcisismo (come tutti…), ma magari forse non ha mai scritto per il piacere di scriverci… For the love of the Blog, For the love of the Sport …Io spesso scrivo solo per quello. E confermo che con tutti i suoi difetti Mad Max è un grande, Roberto Commentucci è un grande, Andrew è un grande,Kill Bill, Atti,Mauro Qualcuno, Elettra,Edipo,Clitemnestra, Costa azzurra… sono tutti dei grandi, sono gli unici con cui ho avuto Affinità Elettive negli ultimi anni e mi hanno davvero insegnato molte cose utili …Anche a vedere le cose da punti di vista diversi. Lo stesso Giorgionso avrebbe potuto essere utilissimo ma ha scelto una via diversa ed è un peccato.
    (…)

  308. stefano grazia scrive:

    Sommersi dall’ondata di commenti che han fatto la gioia di UBS e l’invidia di Scanzi, e’ forse passata inosservata la proposta di Felice (evidentemente un nickname di un nostro aficionado, forse un Addetto ai Lavori?) che ci proponeva di metterci insieme e creare una sorta di Cooperativa Genitori di Tennisti, una sorta di Associazione Sportiva, che dire, Trasversale… Non so, di primo acchito mi verrebbe in mente che ci sono gia’ le Academies tipo la Vavassori appunto… Pero’ magari la proposta meritava piu’ riflessioni (pero’ contemporaneamente era arrivato il post di Trophy sulla ghettizzazione dei genitori…Scherzo,Trophy!) e quindi nessuno ci ha piu’ fatto caso… Quindi la ripropongo alla vostra attenzione…

    felice scrive: 18 Febbraio 2009 alle 11:58
    … ma visto che ci stiamo arrangiando da soli (spendendo di tasca nostra) e nessuno ci aiuta, e che stiamo creando un mare di risorse in riflessioni e soluzioni tecnico-scientifiche ecc… perchè pensiamo di creare una nuova federazione professionistica italiana tennis tutta nostra? Che so, una COOP Professionistica del Lawn Tennis, con i fini di creare i professionisti del futuro e tutto quello che ci va dietro?
    Così si eliminano in un colpo solo tutto e l’obsoleto e l’incomprensibile dell’attuale fit.
    Poterbbe essere un’idea fattibile, io ci sto!

  309. andrew scrive:

    Io bypasso e sorvolo questa ultimo argomento introdotto, di nessun interesse per me, e voglio invece rilanciare sui soldi e sulla “roba”, ossia quello che, gratta-gratta (come dice un mio amico politico), si trova appunto grattando la superficie.

    Tassa di trasferimento: 120 euro per tutti, neonati e anziani.

    Qualche esempio pratico di cosa implica:

    Ho due ragazzini di 15 anni che dopo 3 anni di SAT si sono stufati di essere presi per i fondelli e ora si allenano con il CCV e mio figlio. Non sanno nemmeno cosa sia una tessera FIT o quali siano i tornei della federazione o cosa sia la federazione. Rappresentano una piccola parte di quella massa di sfortunati che transitano nelle SAT per uscirne verso i 18 anni senza aver capito un picchio di cosa sia il tennis, cosa sia un torneo, una partita, un qualcosa di tennistico.
    Ora, dopo aver cercato di ripartire dalle basi (tipo non appoggiarsi alle pareti, non tenere le mani in tasca, FARE quello che ti viene detto), il recupero di questi naufraghi si scontra con le problematiche della TASSA DI TRASFERIMENTO.
    La soluzione più semplice sarebbe quella di farsi fare la tessera tramite i circoli della città ma:
    1) La tessera magari gliela fanno anche (dipende dalla “volontà”) ma poi sicuramente questi ragazzi non verranno fatti giocare nelle competizioni di categoria perchè non si allenano nel circolo, non essendo una società sportiva non ci sono allenatori/personale che possano/vogliano seguirli nei tornei e quindi nel caso si trovasse una sistemazione in altro circolo ci vorrebbe in futuro la TASSA DI TRASFERIMENTO = 120 euro.
    2) Farsi una tessera per rappresentare nei tornei un circolo che ti ha trattato a pesci in faccia non è una cosa che posso, di tutto cuore, consigliare a questi ragazzi.
    3) Devi quindi rivolgerti a realtà extra-cittadine e affrontare i costi aggiuntivi che la distanza comporta.
    4) L’unica strada diventa quella di tralasciare le competizioni a squadre e orientarsi per un’attività nei tornei con un qualsiasi circolo.

    Io credo che la FIT dovrebbe (ma è impossibile visto che è votata dai direttivi dei circoli) orientarsi verso una liberalizzazione del mercato tennistico e togliere quelle barriere che impediscono un reale sviluppo del tennis in italia.

  310. andrew scrive:

    dimenticavo anche il caso classico sulla Tassa di trasferimento:

    Tu alleni tuo figlio da solo, lo iscrivi alla FIT tramite un circolo e poi questo circolo ti delude o ti insulta o altro. Risultato: sei tu che devi andartene e devi anche pagare 120 euro alla Federazione…

    Bello, eh…

  311. nicoxia scrive:

    Qualcuno non comportiamoci come fanno le opposizioni con il governo quà in Italia.Diamo al limite dei consigli costruttivi come migliorare le cose.Io non credo che chi governa faccia apposta asbagliare e che a volte è più facile parlare che fare.Ad esempio cosa sono i pia se non un tentativo di guida michelin.Aiutiamoli in modo che lo diventino nella maniera in cui ha in testa MAX perchè tra il dire e il fare ci sono gli atti concreti e quelli sono un pò piu difficili.

  312. madmax scrive:

    ho riletto per bene la mail pvt dell’addetto ai lavori..

    dice tutte cose verissime e giustissime, scrive insomma da persona saggia ed è quello che mio padre mi ha sempre detto e che io insegno a mia figlia… oltretutto avendoci avuto a che fare per anni so benissimo quali siano gli interessi politici all’interno di un ente tipo la fit..

    ma so anche che noi oltre a dire cose corrette diamo molto fastidio nonostante effettivamente a meno di eventi eccezionali non riusciremo a cambiare nulla o quasi.. non si sa mai però i tempi potrebbero essere anche maturi ed oltretutto se tutti dicessimo sempre che tanto non cambia mai nulla accetteremmo la sconfitta ancor prima di cominciare.. dopodichè non mi piace per nulla quel modo di pensare solo per se stessi e per i propri interessi… per quanto poi riguarda cosa piaccia e cosa non paccia a giorgio beh è un problema suo sai quante cose non piaciono a me? una miriade eppure non mi sbatto così tanto…

    perciò avendo anche la fortuna di non aver bisogno di nulla e nessuno, la fortuna di poter lavorare da ogni dove, avendo la fortuna che mia figlia ha il doppio passaporto mi voglio e divertire e aiutare il più possibile il prossimo, anche facendo proclami e dando certezze se può servire a dare un po’ di entusiasmo, d’altronde che si dice la verità asserendo che lavorando sodo e con convinzione si può arrivare in alto non l’ho scoperto certo io oggi… e se i risultati non arrivassero? chi se ne importa, non dicono tutti che non deve essere un trauma non dovessero arrivare?

    ed anche sullo sposare le varie metodologie di allenamento…. se ci avessero letto fino in fondo e se fossero onesti intellettualmente si sarebbero accorti (ed anche il raduno di roma l’ha dimostrato) che alla fine TUTTI I TOP COACH NOSTRANI E NON sulle basi sono d’accordo completamente al 100% e piccole differenze ci sono solo su cose complementari di minor rilevanza… perciò mi domando perchè mai non dovremmo farlo!!!

  313. madmax scrive:

    nicoxia ma infatti noi non diciamo che fanno apposta (anche se poi quando le scelte devono avere obbiettivi mirati obbligatoriamente diminuiscono di numero) ma se a farle queste scelte ci fossero persone di spessore più alto sarebbe più semplice o no?

  314. kill bill '' il tranvato '' scrive:

    Andrew ,
    e che non abbiano risultati se no c’è anche l’indennizzo !

  315. nicoxia scrive:

    Dove sono quelle di spessore più alto,quali sono i loro programmi,concretamente come vogliono attuarli.

  316. Qualcuno scrive:

    Felice Stefano, ci sto anch’io.

  317. nicoxia scrive:

    Se un programma è di indubbio valore e facile da attuare non credo che la fit per partito preso,non lo tenga in considerazione.

  318. trophy scrive:

    per kill bill e per gli altri

    contributo al dibattito

    nel lazio le squadre campioni regionali U12 e U14 erano composte (nel 2008) da ragazzi che si allenavao in circoli diversi ma che facevano squadra in un unico club perchè i maestri (e non i dirigenti che di ciò spesso sono all’oscuro fidandosi dei propri tecnici) avevano buoni rapporti personali e si erano accordati per uno stesso tesseramento.

    Ribadisco per maggiore chiarezza: tutte le quattro squadre vincitrici del titolo (sia maschile che femminile), ad eccezione del Parioli che ha giocato con ragazzi che si allenavano tutti al Parioli, erano composte da elementi che si allenavano con maestri diversi in circoli diversi.

    ovviamente ciò presuppone stima ed amicizia tra i maestri.
    capita a volte che ciò non sia possibile nonostante il comitato cerchi di favorire queste aggregazioni che sono possibili solo nella fase antecedente alla attività agonistica perchè una volta tesserati il trasferimento, ancorchè possibile in alcuni casi, non permette di giocare il campionato di categoria.

    posso in ultimo dire che è in atto un dibattito in fit sulla opportunità di mantenere in vita il vincolo; tra le proposte di mediazione c’è ad esempio quella di mantenerlo solo per una fascia di giocatori di elite (sulla base oggettiva della classifica).

  319. madmax scrive:

    sulla proposta di felice…

    come diceva stefano è un po’ quello che fanno alla vavassori e perciò più che una federazione diventerebbe un’accademia…

    a quel punto quindi servirebbe poi chi mette in pratica il tutto (perciò maestri e preparatori atletici che migliori sono più costano ed anche più lavorano e più costano dovendo poi recuperare le ore dedicate alla scuola il sabato e la domenica), bisognerebbe avere una struttura completa che verrebbe a costare moltissimo per poi entrare in un mercato che in italia non c’è anche per problemi legati alla logistica…

    così al volo mi verrebbe da pensare che un’idea del genere avrebbe senso solo proponendola nelle periferie di napoli così da rendere anche un servizio sociale al paese dando delle oppurtinità anche ai bambini meno fortunati… questo però essendo ben consci dei problemi annessi e connessi che ovviamente una location simile comporterebbe…

    a mio avviso l’unica strada da percorrere in questa direzione potrebbe essere l’aprire un’associazione sportiva e cercare degli sponsor attivi nell’ambito della beneficenza perchè non credo siano molte le persone disposte a buttare via soldi in un momento come questo..

    nella realtà comunque a mio parere anche questo dovrebbe essere un compito dell federazione…

  320. something blue scrive:

    serebbe interessante se qui scrivessero anche i genitori di Quinzi, avremmo notizie dall’interno. Comunque tornando alla questione con Piatti, sembra che i problemi fossero sorti già lo scorso anno dovuti al fatto che Piatti non avrebbe condiviso la programmazione scelta dal padre che ha portato il ragazzino a giocare molti tornei al di sotto del suo livello per, si dice, la smania di far punti….

  321. madmax scrive:

    nicoxia…

    semplice quelli che già c’erano e sono andati via. oppure quelli a cui è stato chiesto e che non sono andati…

    quelli che bravi lo sono per davvero non accettano di lavorare per un paio di migliaia euro al mese e ne accettano di lavorare bene a metà poichè sono loro a metterci la faccia.. ai coach di spessore dei tempi burocratici non importa un fico secco e quando pensano che una cosa sia da fare vogliono che sia operativa il giorno dopo… e questo lo possono (e lo devono) pretendere perchè al di fuori della fit opportunità ne hanno quante ne vogliono e molto meglio remunerate…

    quelli che al contrario restano al di fuori avrebbero molte meno opportunità ed allora accettano tutto, ma questa è la storia del mondo non solo del tennis!!!

    trophy sono contento che ci sia questo dibattito in fit anche se da come scrivi continuano a non capire…

    è ben ai giocatori di elite che deve essere data più libertà possibile poichè è a loro che offrono i soldi per cambiare circolo ma sono ben loro che essendo i migliori ne abbisognano sempre di più per girare e per migliorare sempre più il loro team!! in questo modo come al solito si cerca di bloccare sul nascere l’ambizione di crescere che purtroppo abbiamo visto che va di pari passo con l’aumento delle spese da sostenere… se la fit di denaro non ne ha o non ne vuole tirar fuoriche almeno permetta che a dare una mano alle famiglie siano altri…

    come puoi ben vedere ogni norma tende a limitare qualcosa e qualcuno mentre qui servono solo due cose: libertà assoluta e da parte vostra massimo controllo su chi lavora con gli atleti (che tra l’altro sono vostri affiliati) circa la loro trasparenza e le loro qualità

    come ben sai io lavoro nell’ambito delle scommesse ippiche. in italia non è ne un’attività ne un’industria e comunque anche quel poco che c’è sta andando a rotoli nel senso che a livello nazionale su un evento ci saranno al massimo circa 50.000 euro di movimento. perchè? per limiti imposti a tutti i livelli, tasse altissime che bloccano attività e sviluppo ma soprattutto per mancanza assoluta di trasparenza e di repressione per gli atti criminosi tant’è che quando qualcuno ruba incassa pure..

    in inghilterra tanto per fare un esempio su ogni evento si scommettono decine di milioni di sterline. perchè? semplice tasse molto basse e controllo assoluto di tutti gli operatori… il miglior fantino inglese nonchè uno dei migliori del mondo è stato scoperto a rubare (monitoravano il tutto però e quindi beccarlo è stato facile). risultato avvisata subito scotland yard lui insieme ai soci tutti arrestati e lui pure squalificato a vita (anche se c’è in ballo ancora un processo comunque intanto sono tre anni che non lavora).

    caso davydenko: annusata la truffa gioco bloccato e richiamata scotland yard. nessuno in galera nessuno squalificato ma intanto nessuno ha incasssato perciò nessun cliente ci ha rimesso.. risultato? che ora i clienti sono aumentati come anche l’incremento degli investimenti (e loro quadagnano in % sulla mediazione) perciò sviluppo dell’attività che è una delle poche in inghilterra che non solo non ha sentito la crisi ma che anzi ha avuto un forte sviluppo…

    difficile? evidentemente si, peccato..

  322. madmax scrive:

    eh già dimenticavo… in italia non siamo stati capaci nemmeno di monitorare il cambio dalla lira all’euro così i furbi hanno fatto diventare mille lire un euro… che paese..

  323. atti scrive:

    A proposito di tesseramenti… qualche migliaio di Post scorsi, dissi che 3 anni fa per far fare qualche partita in piu’ a mia figlia al primo anno U12 (zero partita da Under 10) fu tesserata, d’accordo con i maestri, per un altro circolo per giocare la coppa a squadre ; l’anno dopo cambiarono la regola e per ritesserarla per l’attuale circolo facemmo 2-3 salti mortali ritornati…. E ciononostante continuano ad esserci squadre “miste” che vincono e/o arrivano in fondo a livello nazionale con allievi/e che sono addirittura di altre Regioni…. Ma qualcuno che controlla c’è ? o si finta per non irritare i grossi circoli….

    Riguardo alle ultime “chicche” anticipateci da Tropy…be dico solo che con tutti i problemi da risolvere quello mi sembrava uno degli ultimi… l’educazione non si insegna così…-evidentemente il resto va bene …. O quasi… Concordo con Elettra che certifica esattamente quello che succede poi nella realtà concreta e non virtuale… del resto a molto dirigenti il tennis giovanile interessa come l’astrologia ai preti…

    Si….un associazione o qualcosa del genere sarebbe da sottoscrivere all’istante .. in coro si canta meglio… e qualcuno probabilmente dovrà inevitabilmente tenerne conto… .

  324. stefano grazia scrive:

    Something Blue: Papa’ Quinzi scrisse due memorabili post ad inizio Blog, uno contenente la Teoria del Precocismo Naturale e Innaturale, l’altro il Programma quotidiano (in Italia e da Bollettieri) del Figlio. Poi disse che non avrebbe piu’ scritto (ma non per dispregio,anzi, solo per mancanza di tempo). I due posts sono stati riproposti piu’ volte nei Riassuntoni e mi pare anche di recente nell’Articolo sulla Preparazione Atletica e sulla Programmazione. Puoi ritrovare il tutto nell’Archivio di G&F (SAPETE,VERO?, CHE C’E’ UN ARCHIVIO GENITORI & FIGLI???!!!)

    MADMAX: Io non metto in dubbio le ragioni del Team Piatti, dico solo che anche prima di Piatti Quinzi Jr giocava nelle Categorie superiori e che quindi mi pare improprio dire che i Genitori volessero solo farlo giocare dove poteva vincere. Io ho detto solo che alla luce di quello che sappiamo, vedendo le cose dal di fuori, non mi pare che le ragioni del padre siano cosi’ esecrabili quando per es dice,riportato da Roberto Commentucci, “un bambino non può passare in poche settimane da sentirsi il primo della classe all’ultimo dei ripetenti”.
    Come scrive sempre l’Autorevole:”Difficile francamente dire chi ha ragione, forse all’Orange Bowl si sarebbe dovuti andare, ma Piatti non ha certo torto nel pensare al domani più che alle vittorie di oggi.”
    Mi trovo d’accordissimo.
    Anch’io posso dire solo quel che avrei fatto: sarei andato all’OB contro il parere di Piatti e gli avrei lasciato mio figlio, se lo voleva ancora, per tutti gli anni a venire.
    Poi,intendiamoci, magari e’ anche questione di pelle, anche il parere del bambino conta, allenarsi con chi gli piace, con chi crede in lui, con chi lo sente ‘amico’ … Queste sono sensazioni che a volte non si considerano ma hanno il loro peso anche e forse soprattutto in un ragazzino al passaggio fra infanzia e adolescenza (e comunque anche dopo, vedi il caso Murray…)
    COMUNQUE, SIA BEN CHIARO, NESSUNA INTENZIONE DI METTERE IN DUBBIO L’OPERATO DI PIATTI MA SEMPLICEMENTE DI RIBADIRE CHE NON E’ GIUSTO NEMMENO CONSIDERARE SEMPRE E COMUNQUE I GENITORI DALLA PARTE DEL TORTO, NEMMENO QUANDO SI TRATTA DI PIATTI, E SOPRATTUTTO QUANDO SI GIUDICA CON SUPERFICIALITA’ DALL’ESTERNO.

  325. stefano grazia scrive:

    ALL’ATTENZIONE DI TROPHY,DIRIGIBILE,CLAUDIO, GIORGIONSO ETC ETC:

    In Dirittura d’Arrivo e per chiosare (Sabato verra’ pubblicato come Spunto di Partenza per la Discussione un Articolo sulla Scuola), e mentre ringrazio TROPHY per la pazienza e il tempo che trova a seguire di tanto in tanto questa gabbia di matti focosi irriducibili rissosi ma secondo me anche entusiasti utili necessari E MEGLIO UTILIZZABILI genitori, vi scrivo quanto inviatomi tempo fa da ATTI, un Decalogo di proposte attuabili in breve tempo che alcuni di noi vorrebbero vedere esaminate dall’attuale Dirigenza FIT magari attraverso l’Ottimo ed Autorevole Nonche’ SuperPartes Commentucci… ecco a voi dunque che il dibattito su G&F si sposta velocemente da PIATTI ad …ATTI!!!! (Va mo la’, che colpi di scena…neanche su Lost o CSI…)

    DECALOGO DI ATTI

    1) Riconoscimento ufficiale da parte della FIT dello status di SCUOLA AGONISTICA ai circoli che abbiano i requisiti indicati e verificati dalla FIT stessa; con limite massimo di scuole abilitate per regione (esempio 3 per provincia) e per distinguerle dalle altre scuole Tennis ordinarie.
    2) Il tecnico federale regionale visiona direttamente le metodologie e gli allievi delle scuole Agonistiche almeno 1 volta al mese, con supporto per eventuali specifiche problematiche e mensilmente propone un raduno regionale giornaliere e per fasce di età.
    3) Obbligo per tutti i circoli affiliati in Italia di versare una quota, per ogni allievo della loro scuola SAT, da destinare alla gestione dell’attività agonistica della propria regione con ripartizione proporzionale in base agli allievi agonisti dei vari centri abilitati (le Scuole Agonistiche a fine anno devono inviare alla FIT il resoconto di come sono stati utilizzati i contributi e redigere un budget preventivo da aprrovarsi a cura del comitato regionale)
    4) Promuovere un circuito nazionale FIT Under 10-12-14 con almeno 10 tappe e Master finale (accesso agevolato con rimborsi spesa ai primi 32 di ogni categoria) .
    5) Riconoscimento di classifica e status per gli AGONISTI italiani che si allenano (e vivono) all’estero (con un torneo di preselezione prima di accedere, i migliori 4 per categoria, al Master di cui sopra)
    6) I primi 8 del master finale di ogni categoria otterranno delle borse di studio da utilizzare come rimborsi spesa nei tornei ETA scelti su indicazione della FIT (accompagnati dai tecnici nazionali).
    7) Convenzione nazionale con gli sponsor istituzionali per acquisti di materiale e/o mini contratti per i migliori classifìcati a prezzo agevolato (per tutti gli i ragazzi agonisti fino all’ U16)
    8) Obbligo ai circoli affiliati FIT di tutta Italia di concedere l’utilizzo (se i campi sono liberi) e l’accesso gratuito per gli allenamenti, ai ragazzi agonisti fino all’ U16,utilizzando le strutture in determinate fasce orarie (giorni feriali 8-10 e 13-17) + sabato mattina e tutta domenica (rilascio da parte del tecnico federale regionale di apposita tessera).
    9) Il trasferimento di un ragazzo tesserato fino all’ U16 da un circolo ad un altro è LIBERO e GRATUITO purchè motivato dai genitori direttamente alla FIT.
    10) Tutti i tesserati U16 che si iscrivono in un qualsiasi torneo Junior e/o Senior pagano una quota di iscrizione fissa di Euro 2,00 al circolo e Zero di quota FIT.

  326. kill bill '' il tranvato '' scrive:

    Trophy,
    com me sull’argomento sfonda una porta aperta.
    Viva le aggregazioni. Viva i maestri che collaborano. Viva i dirigenti che favoriscono queste cose ( se ci sono ). Viva i comitati che le incoraggiano.

    Tra l’altro tutte situazioni più utili ai piccoli che ai grandi.
    Quindi ragione di più per abolire il vincolo.

    Poi guardi , se un ragazzino (anche fosse uno solo in tutt’ Italia ) motivato, con qualche abilità ma con pochi mezzi economici viene ” comprato” dal Parioli che riesce ad allenarlo gratis o può dargli un aiuto pur di tesserarlo….. viva il Parioli.

    Ora mi addentro in un argomento che conosco poco : la filosofia PIA di avere un grande circolo di riferimento con i piccoli circoli che collaborano non è l’opposto della filosofia vincolo ?

  327. Nikolik scrive:

    Ma che è questa storia che alla FIT sarebbe in atto un dibattito sulla opportunità di mantenere in vita il vincolo?
    Ma che discorsi sono?
    Il vincolo deve rimanere, così com’è!

  328. andrew scrive:

    ragazzi (ragazzi?)…non insisto, perché capisco che sia difficile superare le ultime remore, ma quando volete, in verità in verità vi dico, ci sarà sempre posto per tutti nel vaffantennis…

    Tra breve dovremmo costituirci in associazione sportiva, rigorosamente non FIT, per poter praticare un po’ ufficialmente il vaffantennis, sempre partendo dalla considerazione (per molti errata) che il Tennis in quanto tale non sia riconosciuto come SPORT in italia dalla stessa federazione (di circoli) e che, quindi, pur avendo molte analogie con il tennis praticato nel resto del mondo, il Tennis in italia sia MORTO o quantomeno MAI NATO.

    Per tutte le iniziative di confronto e dibattito con la federazione, vi lascio alle vostre illusioni. Io finché la federazione sarà una federazione di circoli e non di associazioni sportive, non mi metto neppure a discutere perché NON LA RICONOSCO NEPPURE COME INTERLOCUTORE.

    Io le pago la tessera agonistica tramite circolo perché obbligatoria ma è tutto.

    LO FACCIAMO QUESTO CAT/BUZZ DAY!!!

  329. madmax scrive:

    “un bambino non può passare in poche settimane da sentirsi il primo della classe all’ultimo dei ripetenti”.

    ecco stefano sia tu che rob avete perfettamente ragione infatti il problema sta tutto qui…. SENTIRSI A 11/12 ANNI IL PRIMO DELLA CLASSE!!!!

  330. madmax scrive:

    e aggiungo anche FARLO SENTIRE TALE…