Starace, il re di Napoli.
Poto batte il brasiliano Daniel 64 46 76
dopo aver annullato un match point.

 
6 Aprile 2008 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug

Terza vittoria consecutiva per Potito nel challenger di casa. Per Poto, molto legato alla sua gente, è il torneo più importante dell’anno. Ma è giusto giocare i challenger, se si hanno ambizioni di vertice?

Potito Starace a Napoli non perde mai. Con quella di oggi, ha messo insieme una striscia di 15 vittorie consecutive nel torneo partenopeo. L’ultimo in grado di batterlo nella sua piazzaforte, al Circolo Villa Comunale, fu un certo Richard Gasquet nell’edizione 2005. Da allora, un monologo, grazie anche alla crescita tecnica che nel frattempo ha caratterizzato la carriera di Potito.

Il match di oggi non è stato davvero una passeggiata, con Daniel che è rimasto in corsa fino alla fine e ha mancato un match point sul 5 a 4 in suo favore nel terzo set. Tuttavia Poto, seppure non al meglio della condizione atletica, alla fine ce l’ha fatta sorretto dalla sua gente, dominando il tie break finale.

Di seguito l’intervista post-match di Poto, riportata sul sito Fit.

“E’ stata una finale incredibile. E’ successo di tutto. Partita lottatissima. Credo che sia stata piacevole anche per gli spettatori”. Queste le prime parole pronunciate, subito dopo la bella vittoria nel challenger andato di scena a Napoli, da un emozionato Potito Starace, che non ha potuto fare a meno di parlare del “suo” splendido pubblico partenopeo. “Oggi il pubblico è stato decisivo, nei momenti importanti mi ha aiutato tantissimo. E’ stata una bellissima partita, ci sono stati anche punti spettacolari. Nel terzo set ho addirittura salvato un match point. Non mi sono mai arreso, ci tenevo troppo a vincere. Ho giocato un ottimo tie-break nel set decisivo. Non è mai facile riprendere a giocare dopo l’intervento del medico. Daniel nel finale non stava benissimo, ma continuava a effettuare colpi straordinari. Ringrazio tutto il pubblico di Napoli e ringrazio soprattutto la mia famiglia che mi è sempre stata vicina”. Potito ha poi parlato dei suoi prossimi impegni, il primo dei quali è quello in Coppa Davis tra Italia e Croazia. “Sono riuscito a fare il tris a Napoli. La mia stagione sulla terra inizia sempre da Napoli. Qui prendo i primi frutti. Ora ci saranno tanti tornei dove dovrò fare bene. Quest’anno ci tengo particolarmente visto che ci sono le Olimpiadi di Pechino, sogno di difendere i colori dell’Italia ai Giochi. A Napoli, comunque, tengo tantissimo. Non è da escludere anche la mia presenza al challenger che ci sarà a settembre. Ora mi godo questa vittoria”.
Tutto è bene ciò che finisce bene quindi. Tuttavia, una domanda appare legittima. Starace ormai è da alcuni mesi intorno alla trentesima posizione nel ranking. Che senso ha continuare a giocare tornei challenger? Non farebbe meglio ad approfittare di queste pause agonistiche per prepararsi al meglio per i grandi appuntamenti?

O questa programmazione dà ragione a quanti accusano Potito di esser poco ambizioso, di essere uno che si contenta di quanto sta ottenendo con la sua carriera di buon terraiolo?

A voi la risposta.

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34 Commenti a “Starace, il re di Napoli.
Poto batte il brasiliano Daniel 64 46 76
dopo aver annullato un match point.”

  1. Nikolik scrive:

    Mutatis mutandis, sarebbe come se la Pennetta, o la Schiavone, giocassero un torneo ITF da 75.000 dollari, o giù di lì (questa settimana, ad esempio, se ne gioca uno a Monzon, vicino Barcellona, ad esempio).

    Quindi, è ovvio che perplessità ve ne sono, del tutto legittime.

    Però, ci sono due però: il primo però è che vincere è sempre difficile, anche questi tornei; il secondo però è che, anni fa, i nostri giocatori non vincevano nemmeno questi tornei.

    Quindi, pazienza, e evviva.

  2. federex scrive:

    Secondo me Potito fa bene a giocare questo challenger,anche se è 30 del mondo.
    Perchè è in una settimana dove si gioca la seconda settimana di Miami,alla quale Potito difficilmente potrà mai partecipare,e perchè è un torneo di casa per lui e per di più in preparazione della stagione su terra rossa..!!!

    certo sono anche dell’idea che Starace sia un pochino provinciale..challenger come Sunrise,Napoli sono giusti da giocare come per esempio Bergamo se non devi fare la Davis..ma preferire un challenger per esempio ad un Masters Series quello no..è inaccettabile

  3. Matteo B scrive:

    Potito fa bene a giocare a Napoli…evitiamo di essere sempre critici e apprezziamo chi ogni tanto fa ancora una scelta di cuore:
    Starace non è che frequenta il circuito challenger, si riserva solo di giocare a Napoli, la sua città, davanti alla sua gente, al suo pubblico (conosciamo il calore dei napoletani e quanto sia unica quella città), quindi non mi pare sia giusto criticare questa sua scelta e adombrare accuse di scarsa competitività perchè uno gioca il torneo della sua città…W Starace che gioca a Napoli, anche perchè credo che anche se fosse numero 1 al mondo lo giocherebbe. e ci aggiungo magari!!!

  4. Stefano scrive:

    La risposta alla domanda di Commentucci è semplice.

    Potito sbaglia a giocare ancora a Napoli, punto.

    Non c’è altro da aggiungere, un professionista n. 30 del mondo non può (letteralmente non può, nel senso che i primi 50 possono partecipare ai challenger solo se invitati) giocare i tornei di ottava fascia.
    Purtroppo il tipico campanilismo italico porta a queste scelte, assolutamente non proficue dal punto di vista professionale (perchè Starace non può guadagnare punti e scalare la classifica con tornei del genere, ma di fatica in compenso ne fa tanta).

  5. anto scrive:

    C’è il rischio che scoppi da un punto di vista atletico nel clou della stagione sul rosso.

  6. Stefano scrive:

    Scusate ma spesso si critica Flavia Pennetta perchè vince tornei wta tirier 3 e poi ci si accontenta perchè Starace vince un challenger!

    Ad ogni modo è sempre una vittoria e vincere non è mai semplice!

  7. bob scrive:

    ripetersi 3 volte e’ difficilissimo. Questo e’ un challenger di alto livello. Quello che dimostra e’ che Starace e’ forte, e che in casa non si concede le vacanze mentali che purtroppo spesso lo penalizzano altrove (in particolare sul cemento). Adesso c’e’ una settimana di riposo (dubito che giochera’ la davis, forse il doppio). Ha fatto bene a giocare sulla terra, spero questo torneo lo aiuti ad arrivare a Valencia (dove ha punti pesanti da difendere) in forma

  8. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Se in un anno gioca solo napoli per me ci può anche stare. Diciamo che invece di riposare una settimana a casa, gioca una settimana a casa. Sta con amici, parenti, tifosi.. ci sono altri fattori oltre alla “programmazione perfetta”. Quest’anno ha giocato las vegas, indian wells, sunrise e miami. Mi sembra una programmazione ambiziosa. I risultati non sono arrivati ma questo è un altro discorso. Se dovesse giocare un altro challenger che non sia questo, vi direi che sbaglia nettamente

  9. stefan scrive:

    è a casa sua,torneo alla portata,prenderà un ingaggino supplementare,xche non dovrebbe giocare?

  10. Agostino scrive:

    Era un challenger di alto livello… ma scusate…Davydenko avanti 1 set e 5-1 nel secondo!!

  11. marco.napo scrive:

    ma sempre criticoni,un napoletano che vince in casa e da gioia alla sua gente c’e qualcosa di meglio in questa citta martoriata dai problemi e dai guai?
    se lo stesso federer si riserva di giocare basilea sicuramente un torneo di buon valore ma niente di che, qualcosa significa oppure no?
    quando starace sara nei top 10 ne riparleremo……..
    saludos da napoli

  12. john john scrive:

    non è napoli il problema di potito, può starci giocare un torneo comunque di una certa difficoltà (da sempre napoli lancia futuri campioni vedi i casi di Johansson, Safin, Kuerten, Ferrer, Gasquet, Ferrero e altri ancora) che contava 9 tra i primi 100 e altri ragazzi come de bakker molto promettenti
    può starci avere voglia di giocare una volta l’anno in casa ed è comunque positivo riuscire a vincere per il terzo anno consecutivo
    il problema è il resto delle scelte professionali di potito: troppo disinteressato a crescere sulle altre superfici, arrendevole su veloce e erba, voglioso di lasciare presto i campi che non siano dell’amata terra rossa è qui che deve fare il salto di qualità
    quello che può lanciarlo tra i primi trenta per davvero
    altrimenti dovrà combattere per restare tra i primi 80 per il resto della carriera e non sono pessimista ma realista
    comunque, pensiamo positivo e tifiamo per i nostri

  13. riccardo scrive:

    Starace é un giocatore di terza fascia e sul cemento non é neanche tra i primi 100 del mondo, di conseguenza fa bene a giocare il torneo di casa dove guadagnerà anche qualche bel soldino.
    Non si può pretendere di più da un giocatore come Starace, perché campione non lo é e con tutto il rispetto mai lo sarà e una programmazione più ambiziosa non cambierebbe la sua situazione.

  14. Stefano (The original one) scrive:

    Visto che l’altro utente seguita nell’utilizzare il mio nome, da oggi mi trasformerò nell’utente Stefano (The original one) :-)

  15. Karlovic 80 scrive:

    Questa volta sono d’accordo con Marco.Napo,l’affetto,il calore e la gioa del suo publico è una cosa inimmaginabile,e lasciamo stare la classifica Atp ed il fatto che sia un challenger di basso profilo.Forza Poto.!!!

    Saluti da Pagani(Salerno).

  16. federico scrive:

    Io a casa mia giocherei sempre. Le critiche devono essere per le disastrose apparizioni non napoletane. Quindi complimenti. E che non aspetti un altro anno per vincere un torneo.

  17. dino scrive:

    Concordo in pieno con Riccardo, Starace campione non lo é e con tutto il rispetto mai lo sarà e allora che continui a predersi la sua annuale vittoria di Pirro. Meglio una onorevole sconfitta al primo turno a Miami che una vittoria a Napoli.

  18. dino scrive:

    La conferma di quello che dico è che si parla molto di più della sconfitta di Bolelli contro Davydenko che della vittoria di Starace contro… non me lo ricordo !!!
    Complimenti a Pistolesi, è davvero un ottimo coach, grande umiltà e apertura mentale unita a una grande determinazione.

  19. Francesco Rossi scrive:

    Sono stato al Tennis Club Napoli tutta la giornata di ieri e la giornata di oggi. Potito in due giorni ha giocato tre match, tutti con le loro insidie. Non è mai sembrato irresistibile, forse perchè è il primo torneo sul rosso da 8 mesi a questa parte. Allo stesso tempo è sembrato sempre qualche categoria sopra i vari Serra, Andujar e Daniel.

    In tutte e tre le partite Potito è partito forte, salvo perdere parte del vantaggio costruitosi. A mio parere Potito ha commesso l’errore di rilassarsi, che è umano per uno che di solito gioca tornei più importanti di un torneo challenger. Contro Serra Potito ha vinto la partita nel momento in cui ha voluto, ovvero nell’undicesimo e nel dodicesimo gioco di entrambi i set.
    Andujar è avversario assai abbordabile per Potito. Potito lo ha dominato nel secondo set perchè lo spagnolo era stanco e aveva giocato un’ora prima una maratona contro l’olandese De Bakker.

    Oggi Potito si è aggiudicato i primi 4 giochi dell’incontro in scioltezza. La finale era alle 11,45. Tutti gli spettatori hanno pensato che Daniel fosse un semplice sparring partner, tanto da avvisare a casa per dire che avrebbero partecipato anche loro al pranzo domenicale. Probabilmente si è rilassato anche Potito che ha perso uno dei due break di vantaggio, ed ha dovuto annullare palle break sia sul 4-3 che sul 5-4. C’è da dire che dallo 0-4 fino alla fine della partita è stato Daniel a fare la partita, nel bene e nel male. Starace ha messo a segno quasi tutti i punti più spettacolari, ma dava l’idea di un giocatore dipendente da Daniel, il quale, in onestà, spesso commetteva errori gratuiti.
    Torniamo alla cronaca. Starace fa subito il break ad inizio secondo set e va 2-0. In quel momento il cielo di Napoli si fa grigio. Si teme la pioggia. Diventa grigio anche Starace che sul 3-1 fallisce una palla break del 4-1 mandando in rete un cross stretto di Daniel dove Poto era arrivato benissimo sulla palla e va sotto 3-4. Sul 4-5 perde il servizio e si va al terzo.

    Nel terzo set i servizi sono stati rispettati fino al 5-5. Ma si è avuta la sensazione che la partita stesse andando a Daniel perchè Marcos teneva facilmente il proprio servizio mentre quasi in ogni turno di battuta Potito andava sotto. Sul 4-5 concede un match point che non va a buon fine perchè la risposta al servizio di Daniel finisce un dito fuori a Potito battuto.

    Sul 5-5, galvanizzato dal pubblico più bello del Mondo, Starace trova la forza di breakkare l’avversario e andare a servire per il match sul 6-5. Qui Daniel riesce finalmente a breakkare Potito e andare al tie break. C’è da dire che sul 5-5 15-40 servizio Daniel, il brasiliano fa il buffone e finge un infortunio solo per chiamare il fisioterapista e far perdere concentrazione a Potito. Parte del pubblico, tra cui il sottoscritto, si accorge del bluff e da del buffone a Daniel.

    Nel tie-break non c’è storia. I punti importanti di solito sono vinti dal più forte (anche se Daniel commette 2 gravi doppi falli).

    Veniamo al lato tecnico: Potito col diritto è solidissimo, sbaglia pochissimo e spesso cambia l’inerzia del punto. In finale ha fatto moltissime palle corte, la maggior parte delle quali di nobile fattura e imprendibili per il pur veloce brasileiro. Di rovescio Potito commette la gran parte dei suoi errori gratuiti. Poto va in difficoltà perchè gli avversari praticamente gli giocano solo sul rovescio.
    Due però sono state le cose più preoccupanti a mio parere del gioco di Potito:

    a) il servizio spesso è risultato poco incisivo. Poto ha sempre una gran percentuale di prime in campo (cosa che non ha l’altro incapace di servire Volandri), ma spesso il suo servizio è una rimessa in gioco, ovvero non gli permette di comandare i punti. Questo a mio parere è il limite che impedisce a Starace di essere competitivo sul cemento.

    b) Starace gioca troppo dietro la riga di fondo. Oggi Daniel lo sovrastava perchè lui giocava quasi sempre con i piedi dentro al campo.

    Ancora applausi per il pubblico di Napoli, a detta di molti il pubblico tennistico più competente.

  20. marcos scrive:

    potito gioca napoli perchè si sente a casa.

    siccome essere profeti a casa propria è sempre assai complicato, io mi congratulo con lui, soprattutto per aver centrato il tris!

    mi viene in mente silvia, che, se non sbaglio, vinse tre volte consecutive il torneo di strasburgo…sbaglio?

  21. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Beh dai addirittura tennista di terza fascia.. uno che è 80 del mondo allora dovrebbe ritirarsi..

    Vero che Potito affronta i tornei sul veloce con altra mentalità, ma lottare per rimanere nei primi 80 boh.. mi sembra molto esagerato

    Sono anni che sento dire: “Volandri quest’anno esce dai 100″ e puntualmente chiude nei primi 50..

  22. Fabio scrive:

    Starace gioca a Napoli perche’ e’ uno dei pochi tornei in cui puo’ permettersi di chiedere un sottobanco per partecipare.
    In quali altri posti credete che glielo diano, a Miami ?

  23. paolo scrive:

    Questo link vi darà tutte le risposte
    http://www.atptennis.com/3/en/players/playerprofiles/pointsbreakdown.asp?player=S843&ss=y

    Una vittoria ad un challenger è sicuramente meglio di un Quarto di finale di un atp minore o di un 2° turno ad un Master series. Per adesso è il 3° miglior punteggio per Potito. Se Poto non riesce a essere continuo nei tornei più importanti, ben vengano anche i challenger.

  24. Antonio scrive:

    Poto ha usufruito della WC all’ultimo momento. Se superava il primo turno a Miami secondo voi si sarebbe ritirato per venire a Napoli? Non credo! Non aveva altri impegni ecco perchè è venuto a difendere i miseri punti guadagnati lo scorso anno. Per me è stato bravo a vincere un challanger che è di una spanna superiore rispetto agli altri che si giocano in Italia.

  25. Giuseppe scrive:

    Per quel che mi riguarda, Potito ha fatto bene a giocare a Napoli: perche’ e’ casa sua, perche’ gli servira’ da rodaggio per la stagione sul rosso, perche’ altrimenti non sarebbe stato protagonista in nessun altro torneo questa settimana, perche’ sicuramente qualcosa ci avra’ pur guadagnato…
    Inoltre ha anche vinto per la terza volta, quindi giu’ il cappello. Ora dovra’ dimostrare di essere sempre ok anche nei tornei che verranno, ha tanti punti da difendere (per la sua fascia di competitivita’), quindi sotto con le scarpe e le calze sporche di rosso… 7+

  26. antonello scrive:

    Ciao,
    voglio rispondere a Stefano che ha paragonato i challenger maschili ai pari livello femminili,posso solo dirti che il numero 100 al mondo ha qualche chance di vincere con il 1 a livello maschile,mentre guardando a quello che succede a livello di grande slam femminile bisogna arrivare ai quarti di finale per vedere qualche partita equilibrata per le prime della classe.
    Quindi andiamoci piano a fare questi paragoni.

  27. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Per quel che LO riguarda, Potito ha fatto bene a giocare a Napoli.
    Per quel che LO riguarda, Potito poteva tranquallamente non andare in (Nord)America.
    Per quel che LO riguarda, la squalifica tutto sommato non gli ha fatto neanche troppo male, così ha evitato l’Australia.
    Per quel che MI riguarda, se non vincerà mai Montecarlo, Roma o Parigi (ma mi accontenterei di Amburgo, o Barcellona), Potito non sarà mai un grande campione di questo sport.
    Ma quel che LO riguarda è nettamente più importante di quel che MI riguarda, quindi comunque avrà sempre ragione lui.
    Gli auguro invece di diventare un campione di questo sport, riuscendo dove tanti giocatori italiani prima di lui, concentratisi solo sul rosso, non sono mai riusciti.
    Ma sarà dura.

  28. riccardo scrive:

    Chi lo dice che è meglio di un secondo turno master series?
    Il punteggio MS è obbligatorio, e se non superi neanche un turno son 5 punti e basta.
    Per Poto non si tratta di ambizione, ma di programmazione, deve cominciare a fare allenamenti su allenamenti per rinforzare la schiena, di servizi piatti che dalla sua altezza si possono eseguire anche con una bassa percentuale di fallosità, palleggio su campi veloci, insomma tutto ciò che si richiede per superare almeno un turno nei MS su veloce, e magari uno o due turni nei GS sempre su veloce, per crearsi quella base di 300/400 punti, su cui poi ti costruisci la vera e propria classifica con il Roland Garros, Amburgo, Roma e Montecarlo, oltre a quei 5 tornei minori, dove uno come Poto deve piazzare risultati oltremodo significativi sempre sulla terra…certo a parole è facile, lo riconosco, ma questa è l’unica strada verso posizioni ancor migliori…

    …sogno o son desto?

  29. john john scrive:

    a proposito, vedo che la maggioranza è d’accordo sul fatto che il problema non è il torneo di napoli, che fine ha rifatto coria? a napoli ha preso due sei a zero da cipolla e in doppio con lo specialista hood è stato spazzato via al secondo turno; a monza non si è presentato……

  30. paolob scrive:

    con ritardo rispondo alle accuse di riccardo e dino(con lettera piccola!!!!),nei confronti di Potito Starace. Come si può inveire in questo modo contro un ragazzo italiano n. 30 al mondo? Purtroppo non tutti possono permetters il lusso di essere n. 1 al mondo. Forza Starace sei un signore tennista e di grande classe oltre ad essere un campano.

  31. dino scrive:

    caro paolob,
    forse oggi non hai visto il doppio di Davis altrimenti non definiresti starace (lettera piccola come paolob) un tennista di gran classe. Io e Riccardo non abbiamo inveito ma solo scritto la verità e i fatti odierni ci hanno dato ragione. Il fatto che sia signore è alquanto dubbio, visti i lanci di racchette e le sceneggiate in campo. Per ultimo il fatto di essere Campano (lettera grande) non è un merito bensì un dato di fatto.
    Saluti.

    P.S. Anche io sono campano.

  32. paolob scrive:

    caro dino continui a dare fastidio su questo bellissimo sito. Non dirmi che sei campano perchè fai peccato mortale. I campani non denigrano gli atleti di una certa levatura ma li incoraggiano a fare sempre meglio affinchè portino l’Italia a primeggiare nello sport. Sei forse geloso di tutto e di tutti,cerca di cambiare atteggiamento o presto finirai!!!!!! Per quanto riguarda la partita di doppio di Potito non c’è nulla da denigrare visto che ha tenuto la media di Cilic e Ancic(vedi le statistiche). Hai visto un’altra partita o ne capisci ben poco. Buttare la racchetta sia Potito che Bolelli vuol dire che amano la maglia azzurra. Ti saluto affettuosamente.

  33. dino scrive:

    Hai una concezione molto personale del dare fastidio, se dire quello che si pensa con sincerità vuol dire dare fastidio, allora dò fastidio.
    Per quanto riguarda il “presto finirai” non mi sembra nemmeno il caso di commentare.
    Mi scuso con tutti quelli che leggono per il fatto di averti risposto. Sono sicuro che al resto del blog di quello che pensiamo io e te, e soprattutto delle nostre dispute, non importi proprio niente.

  34. paolob scrive:

    Comincio a credere che sei meridionale. Presto finirai significa che sarà difficile migliorare nella vita pensando ed agendo in quel modo. Hai ragione sul fatto che la pensiamo diversamente ma tifiamo sempre per i nostri azzurri che ci danno tante soddisfazioni ed anche tanti dispiaceri. Lo sport è questo. Non penso che la nostra sia una disputa ma solo come ho detto precedentemente un modo diverso di vedere una partita di tennis. Ti ringrazio per esserti scomodato nel rispondermi e non serve scusarti con i nostri amici del sito.Ti saluto insieme a tutti quelli che leggono . A presto

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