Puerta non ripete gli exploit di Canas.
La fantasia di Luzzi lo manda fuori giri.
Coria, dai campi da tennis al tribunale.
Dopo il doping fa causa all’”integratore”.
Schiavone? No, non è Francesca…
La replica di Panajotti: “Stiamo lavorando tanto, alti e bassi erano prevedibili”.
La controreplica di Scanagatta.
Ma Daniel sottolinea che…

 
13 Giugno 2007 Articolo di Riccardo Bisti
Author mug

da Lugano
RICCARDO BISTI

E’ durata solo un’ora e mezza, intervallata da una lunga sospensione per pioggia, l’avventura di Mariano Puerta al Challenger Lugano. Qualche demerito per l’ex numero 9 del mondo, apparso comprensibilmente appannato, ma anche tanti meriti da parte di Federico Luzzi, L’italiano, apparso concentrato ed in gran forma, non ha concesso alcuna chance all’argentino.
I primi scambi rendevano già l’idea del tema tattico del match: Puerta cercava di martellare col dritto, mentre Luzzi variava più possibile il gioco per non dare ritmo all’avversario.
Le difficoltà di Puerta sono apparse subito evidenti, ed un break al quarto gioco mandava avanti Luzzi. Poi iniziava a piovere, e il match veniva interrotto su un fantastico passante di rovescio dell’aretino, che lo conduceva a set point (ogni giorno notizie da Lugano nella PAGINA specifica).

Dopo le sconfitte sul campo Guillermo Coria ha iniziato un’altra partita in tribunale. Avversario di turno la Universal Nutrition, azienda del New Jersey che produce integratori alimentari. In palio 10 milioni di dollari. Tanto ha chiesto il tennista argentino come risarcimento danni dopo la squalifica subita nel 2001 per essere stato trovato positivo (steroidi) a un controllo antidoping. Il processo comincerà lunedì. Il verdetto dovrebbe arrivare entro una decina di giorni dalla prima udienza.

UBS Nota: Segnalo qui anche una terrificante sconfitta, 6-1,6-1, di Francesca Schiavone, n.1 del tabellone a Barcellona, da parte della qualificata ungherese Szavay. “No, non è Francesca” cantava Battisti. La crisi è tutt’altro che finita. Qualcuno ha un’idea di come potrebbe uscirne? e se ne uscirà? Avete letto su minirassegna stampa l’art. sul pakistano Qureshi? E quello Nadal-Federer che noia? E i tic, le manie di Rafa? Siete proprio disattenti…non vi meritate quel che Flavi seleziona quotidianamente per voi!

Un violento acquazzone, l’ennesimo di questa sfortunata settimana, riportava i giocatori negli spogliatori. Al rientro Luzzi chiudeva il set, e continuava a deliziare il pubblico con giocate anche molto spettacolari.
Le lacune di Puerta sono state sostanzialmente due: una scarsa mobilità, soprattutto nella corsa laterale, e troppe palle steccate con il rovescio. Un altro break, stavolta al quinto gioco, metteva fine alle velleità di Puerta, che finiva col cedere al decimo gioco.
Una delle star del torneo lascia quindi la compagnia, ma bisogna riconoscere la splendida prestazione di Luzzi, molto buona sotto ogni profilo: tecnico, tattico e mentale. Adesso l’aretino diventa una delle mine vaganti del torneo, perché se gioca così può impensierire chinque.
Per Puerta adesso arriva un altro challenger, stavolta in Kazhakistan, mentre Luzzi attende Sorensen.

Collegamenti sponsorizzati


33 Commenti a “Puerta non ripete gli exploit di Canas.
La fantasia di Luzzi lo manda fuori giri.
Coria, dai campi da tennis al tribunale.
Dopo il doping fa causa all’”integratore”.
Schiavone? No, non è Francesca…
La replica di Panajotti: “Stiamo lavorando tanto, alti e bassi erano prevedibili”.
La controreplica di Scanagatta.
Ma Daniel sottolinea che…”

  1. Matteo scrive:

    mamma mia francesca…6-1 6-1 da una qualificata…speriamo che torni ad avere fiducia in sè e ritrovi il suo tennis aggressivo…coraggio leonessa!

  2. Manlio scrive:

    Non voglio fare l’indisponente ma a mio parere Luzzi ha soltanto battuto un giocatore completamente fuori condizione. Non credo che ci sia da farsi troppe illusioni per questo risultato. Sarebbe già tanto se Federico riuscisse a tornare tra i top-100 e a restarci per un po’, non tanto perchè ha 27 anni e non è più un giovincello, quanto perchè ha una schiena a pezzi ed è continuamente dal fisioterapista, anche se merita di essere lodato per il suo stoicismo.

  3. marcos scrive:

    complimenti a luzzi!
    seguirò le nuove avventure giudiziarie di puerta (che vi prego di aggiornare) e dispero per francesca, ma non conosco i motivi di questa sconfitta.

    segnalo un’interessante intervista a matteo trevisan, presa dal sito http://spaziotennis.sport-blog.it/, nuovissima creatura.

    per comodità, la copio qui sotto:

    Matteo Trevisan è da qualche settimana il numero 1 del mondo a livello juniores. Questo non significa automaticamente diventare un tennista di buon livello, ma è pur vero che sono pochi i giocatori che, primeggiando tra i giovani, non abbiano poi lasciato il segno nel circuito maggiore.

    Due sono gli esempi che il giovane azzurro (classe ’89) cercherà di imitare: “Ci sono due giocatori ai quali mi ispiro: Safin prettamente per lo stile di gioco e Hewitt per come lotta in campo. Ovviamente da evitare la testa di Marat!”

    Questi gli ultimi risultati di Matteo:
    Beaulieu = Vittoria
    Santa Croce = Vittoria
    Bonfiglio = Vittoria

    Roland Garros = Semifinale

    Attraverso la trasmissione di Nuova Spazio Radio “C’è Musica in Campo” abbiamo raggiunto con i nostri microfoni Matteo, reduce dalla semifinale del torneo junior del Roland Garros, persa con l’australiano Greg Jones, sua bestia nera “E’ stata una partita difficile perché Jones è un giocatore che mi da particolarmente fastidio; ci avevo già perso due volte in Australia, lottando in entrambe le circostanze. A Parigi però giocavamo su terra e io venivo da un ottimo momento di forma. Ero sicuro di poter far bene. Purtroppo alla fine ha vinto ancora lui.”

    Dopo Parigi Matteo si traferirà in Gran Bretagna per affrontare i due classici appuntamenti giovanili su erba inglese. “I prossimi tornei in programma sono Roehampton e Wimbledon Junior. Sinceramente ho giocato poche volte sull’erba. L’anno scorso mi sono trovato un po’ in difficoltà, comunque è una bella superficie e sicuramente, facendo questi due tornei, spero di avere sin da subito una buona sensazione. Successivamente tornerò a giocare a livello future, così come farà Thomas Fabbiano.

    La Federazione punta molto su di noi..”

    Capitolo fondamentale nella crescita di un giovane tennista è il passaggio al professionismo, come discusso qualche giorno (e articolo) fa con Coach Umberto Rianna. Matteo Trevisan ha analizzato con noi quali siano le maggiori differenze tra tornei junior e tornei pro
    “La diffrenza maggiore che ho notato è che nei tornei futures tutti i giocatori stanno lì concentrati ed è difficile che regalino qualcosa. A livello giovanile possono esserci delle pause di entrambi i tennisti, anche di 2-3 games, mentre a livello maggiore hanno tutti più voglia di vincere”

    E’ sicuramente importante che Renzo Furlan, Christian Brandi e il loro staff, consiglino nei minimi dettagli i nostri giovani alfieri, perchè troppi ragazzi di grande talento abbiamo perso per strada (Navarra, Allgauer, Sciortino solo per fare qualche nome), salvo ritrovarne alcuni nel corso degli anni (Bracciali su tutti!). Ci sarà da soffrire. Ci saranno momenti in cui Matteo Trevisan e Thomas Fabbiano si sentiranno già arrivati e momenti in cui penseranno di mollare. Ed è lì che l’esperienza di un grande come Furlan potrà fare la differenza. Sempre che la Federazione non lo costringa a mollarli troppo presto.. Sono questi gli anni delicati nella crescita tennistica, fisica e soprattutto umana di un giovane ragazzo con in testa il sogno del professionismo..

    Intervista realizzata da Alessandro Nizegorodcew e Christian Losito

    personalmente suggerisco a matteo di ispirarsi o a safin o a hewitt: ad entrambi diventa difficile…ma se i risultati son questi, per il prossimo mio doppio mi ispirerò a bahrami ed a gildemeister!

  4. roberto scrive:

    Volevo chiedere a Riccardo Bisti un suo parere su Gianluca Naso, ragazzo dell’87 e compagno di allenamento di Fognini che dopo il divorzio da Leo Caperchi ora si allena con Rizzo, il coach di Aldi e Di Mauro. Volevo sapere se lo ha visto migliorato nella mobilità, principale tallone d’achille del ragazzo, che ha potenza e buona tecnica.

  5. Giovanni Di Natale scrive:

    Roberto conosco molto bene Gianluca… anche io sono curioso di sapere se è migliorato nella mobilità, ma ti posso garantire che sotto l’aspetto psicologico è decisamente più sereno. Tranquillo come non lo vedevo da tempo. Direi felice. Mentre nell’ultimo anno con Caperchi era quasi depresso. E questo sicuramente sta facendo la differenza. I colpi sono tornati efficaci. Ora gli serve un po’ di fortuna e maggior fiducia in se stesso.

  6. marcos scrive:

    credo che anche fabio, sotto l’aspetto mentale, sia più sereno: sta vincendo con buona costanza.

    coraggio ragazzi!

  7. roberto scrive:

    Letto l’articolo di tale Rossi su Libero. Ragazzi, credetemi sono allibito. Va bene andare controcorrente, ma scrivere cose simili solo nel puerile tentativo di suscitare interesse nel lettore mi pare davvero al limite del deontologicamente corretto. Sembrava di leggere il post di un tifoso quindicenne… Nel guazzabuglio dell’articolo, ho faticosamente tirato fuori tre tesi che l’autore pare sostenere: la prima è che Federer continua a perdere da Nadal perché non vuole (!) migliorare sulla terra rossa. Come se non ci sapesse giocare, sulla terra, uno che sul rosso ha vinto 4 Master Series, è andato 2 volte in finale al Roland Garros e ha fatto non so quante altre finali di MS. Boh… Una rappresentazione più esatta poteva essere “Federer non vuole imparare a battere Nadal”, visto che comunque, anche sulla terra, perde solo contro lo spagnolo.
    La seconda tesi: lo svizzero è in declino, presto Nadal lo batterà anche sull’erba e sarà il nuovo numero 1 del mondo. Non vi è osservatore dotato di un minimo di competenza che non veda quanto il sostenere una tale tesi significhi non conoscere il gioco.
    La terza tesi è che senza il dualismo fra i due il tennis sarebbe più interessante e divertente, perché ci sarebbe più incertezza. E questa è davvero grossa. Perché può capitare che un giornalista debba scrivere di tennis pur non conoscendo il gioco.
    Ma che un giornalista dimostri di non conoscere le basi della psicologia di massa, le regole del marketing (chiedere alla nike per informazioni) e la storia stessa dello sport (strapiena di dualismi fra grandi personaggi, che hanno sempre fatto da enorme traino alle discipline da essi praticate) è cosa davvero triste.
    Ho letto tanti articoli scadenti su quel quotidiano (come pure su altri, per carità). Ma questo li batte tutti.

  8. marcos scrive:

    io leggo su minirassegnastampa…avrei tante cose da dire.

    facciamo in modo che si possa commentare l’articolo?

  9. massimo scrive:

    su Trevisan c’è un’interessante novità dal sito del challenger di Torino

    “11/06/2007
    Wild Card a Matteo Trevisan

    Il Circolo della Stampa - Sporting di Torino ha deciso di assegnare a Matteo Trevisan, quale premio per la vittoria al Trofeo Bonfiglio che un italiano non vinceva più da dieci anni, una wild card per la 6^ edizione dello “Sporting Challenger ’07 – Trofeo Regione Piemonte”. Quest’anno, in occasione del cinquantenario del Circolo della Stampa di Torino, lo “Sporting Challenger ‘07”, in programma dal 2 all’8 luglio, avrà un montepremi di 100.000 dollari. ”

    il torneo (che quest’anno ha un montepremi di $100000 + ospitalità) si gioca nella seconda settimana di Wimbledon, in concomitanza con il tabellone junior; se Trevisan sceglie di giocare a Torino per me è un buon segnale, significa che vuole confrontarsi da subito con il tennis dei “grandi”

    Saluti

  10. Giovanni Di Natale scrive:

    Non ho mai visto giocare Trevisan, ma da quel che ho letto ho capito che ha un gioco tipicamente da fondo campo. Dunque andare a Wimbledon potrebbe portare soltanto delusioni. Meglio provare a salire di livello, confrontarsi con la pressione del tennis pro. Sarà molto interessante vedere come l’azzurro se la caverà a Torino.
    In ogni caso il nostro movimento junior è davvero in grande spolvero…

  11. roberto scrive:

    Caro Giovanni, non so come andrà questa trasferta inglese di Matteo, che finora sul green ha giocato pochissimo. Tuttavia, avendolo visto giocare un po’, credo che in prospettiva il ragazzo abbia i numeri per adattarsi bene all’erba, perché nei colpi fondamentali ha gesti brevi e compatti, che gli consentono un discreto anticipo, e perché ha un modo di muoversi basato su passi corti e rapidi, con poche scivolate. Sembra un giocatore nato sul cemento, anziché sul rosso. E poi la volée la sa fare, solo che, come dice Ubaldo, spesso si dimentica che si può anche chiudere il punto al volo, e non solo tirando botte da dietro. Ma è un problema che hanno molti junior, e credo che sia ampiamente risolvibile. Anche perché Matteo è piuttosto rapido nella corsa in avanti.
    Sulla wc al challenger di Torino mi permetto di dire che non sono d’accordo. E’ troppo presto. Ricordo il primo anno da pro di Andrea Gaudenzi, che aveva vinto parigi e us open juniores. Gli dettero un mare di wc per i tabelloni principali nei tornei italiani, a livello atp e challenger. E lui, ovviamente troppo acerbo per quei livelli, prese una serie infinita di stese al primo turno, anche mortificanti. Ne ricordo una al challenger del Parioli con il piccolo cileno Pedro Rebolledo, che lo fece impazzire con il back di rovescio. Andrea ovviamente finì con il morale sotto i tacchi. Inoltre, non andava per nulla d’accordo con il coach personale che gli aveva fornito la Federzione, Bob Hewitt. Per finire, si infortunò gravemente al polso. Sembrava perso, quando comparve all’orizzonte, come un angelo salvatore, Ronnie Leitgeb, il coach di Muster.
    Cerchiamo di imparare dagli errori del passato e facciamo giocare Matteo a livello futures, meglio se prevedendo non solo tornei in italia sulla terra ma anche tornei all’estero sul cemento.

  12. Daniel Panajotti scrive:

    Ciao Ubaldo, vedo che continui a essere preoccupato per Francesca, si, ieri ha perso malamente dalla Szavay, ma non è dovuto a nessuna crisi. Francesca sta tornando piano piano a fare il suo gioco ed è per questo motivo che ogni tanto ci saranno delle prestazioni altalenanti. Stiamo lavorando per il futuro e ci siamo prefissati degli obbiettivi per i prossimi due anni a partire dal 2008. Questo è un anno di preparazione ed è molto probabile che a volte sia un po troppo “carica” dovuta al lavoro che stiamo mettendo in atto. Francesca sta lavorando per alzare ulteriormente il suo livello da tutti punti di vista e il suo scopo e quello di andare oltre ciò che aveva raggiunto prima, per questo motivo dovete stare tranquilli per i risultati di quest’anno. (francesca è già sui suoi livelli, ma così può fare uguale a prima, però a lei interessa fare di più e per questo motivo si deve preparare) Perciò, pazienza e calma. Francesca proverà a raggiungere traguardi che facevano parte di un progetto iniziato 5 anni fa con me (che ha avuto un’interruzione) e spero ci riesca.

  13. Giovanni Di Natale scrive:

    Complimenti sinceri a Panajotti. Per quanto fatto in passato con Francesca e per la serenità con cui adesso ci spiega la situazione. E’ bello avere un dialogo con i coach e gli atleti. In fondo siamo tutti dalla stessa parte, soltanto che da fuori è più difficile capire i momenti, le situazioni. Dunque buon lavoro e speriamo di rivedere Francesca tra le prime 15 al più presto.

  14. anto scrive:

    Se fossi in Panajotti mi farei pagare profumatamente in quanto allenare in questo momento la Schiavo non deve essere assolutamente facile. Un carattere a quanto si dice bizzarro e suscettibile da far perdere la pazienza ad un monaco zen. Vorrei chiedere al coach argentino se è vero che l’arrivo della Schiavo nella sua scuderia ha compromesso il suo rapporto di collaborazione con la Camerin? Grazie

  15. Riccardo B. scrive:

    Si si, su Naso confermo quanto detto da Giovanni. L’ho trovato sereno, tranquillo, e persino con voglia di scherzare.
    Sul campo tira delle bordate impressionanti, ma insomma non lo scopriamo oggi. D’altra parte è lo stesso che in allenamento palleggiava tranquillamente con Nadal.
    La mobilità non sarà mai il suo forte, ma in questi giorni mi è piaciuto. Ha vinto 3 partite e ha giocato quasi alla pari con Patience, che essendo il campione in carica è particolarmente motivato.
    Ora andrà al challenger di Milano, speriamo che risalga in fretta: il suo braccio non vale il numero 551 del ranking, assolutamente.

  16. Alessandro scrive:

    L’articolo di Rossi su Libero palesa quanto meno l’ignoranza in materia tennistica dell’autore. Riprendo solo l’ultima parte (anche se tutto l’articolo merita una critica feroce). Ma come si può dire che il tennis sarebbe più affascinante senza Nadal e Federer?! In poche parole bisognerebbe livellare verso il basso la competizione…Così magari ci ritroviamo un’altra volta Uno Hewitt nr. 1 del mondo?! Ci si è lamentati per anni che nn vi fossero avversari per Federer e adesso che finalmente c’è un pò di competizione (nn solo Nadal ma credo anche Djokovic sulle superfici rapide) recriminiamo?!

  17. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Nel ringraziare calorosamente Daniel Panajotti per l’attenzione che dà a questo blog, per la sua sollecita e esauriente risposta, e nell’apprezzamento da parte mia per l’impegno serio e determinato che ha sempre palesato l’allenatore argentino, osservo però: è vero che non si costruisce niente dall’oggi al domani, è vero che le programmazioni psicofisiche (quanto psico e quanto fisiche Daniel? Io sospetto ci sia da lavorare più sulla prima parte che sulla seconda, senza per questo trascurarla) richiedono tempo, pazienza e sacrifici, però per quanti danni di vario tipo possa avere subito Francesca nel 2007, non è che Francesca versi nelle condizioni del Muster investito dall’ubriaco a Key Biscayne con una gamba spezzata e tante incognite sul suo recupero! Io capisco che Daniel, anche per non mettere troppe pressioni da risultato sulla già abbastanza frastornata e dubbiosa Francesca _ e quindi per poter lavorare più tranquillamente a più a lungo con un “caratterino” non semplice come quello della “schiavo” che, tra parentesi, ha discrete responsabilità personali se …si è ridotta così _ si comporti come quei medici che non vogliono mai sbilanciarsi sui tempi di recupero, però, per Bacco, anche dover aspettare il 2008 mi sembra una previsione talmente prudente da non essere quasi giustificabile.
    ALTRO ARGOMENTO: in attesa di riuscire a concepire un modo per commentare articoli della minirassegna stampa ottimamente curata da Daniele Flavi a chi voglia farlo (e l’articolo di Rossi su Libero ha provocato
    un mezzo putiferio), suggerisco di farlo al primo che lo fa di farlo per l momento off records là dove capita, raccomandando poi un po’ di attenzione a chi voglia intervenire sul medesimo argomento per inserire i propri post possibilmente nella stessa area di interventi…ma a breve conto di trovare una soluzione più idonea

  18. Daniel Panajotti scrive:

    Carissimo ubaldo, hai ragione, il lavoro sara più psico che fisico, ma volevo replicare all fatto che Francesca non ha subito “danni” alla Muster. Ci tengo a dire che aveva fatto qualcosa di eccezionale negli ultimi quattro anni.
    Ha avuto una continuità di risultati e di crescita continua che non ha pari e se vai a vedere, tante giocatrici hanno fatto una grande annata e poi hanno sprofondato (vedi Sprem, e altre che non voglio nominare)
    Perciò, fare una stagione in crescita e di buoni risultati è fattibile, ma è nel secondo e terzo anno che si vede il lavoro vero.
    Francesca ne ha fatto quattro di fila, dove io non la “mollavo” e lei non “mollava”, però alla fine, se non sei educato da piccolo, il cervello ti fa “click” e non ci stai più dietro.
    Certamente, non si può comparare alla Henin, ma una giocatrice che partiva da 41 del mondo ha finito l’anno 20, poi 19, poi 11, e infine 13 vincendo anche la Fed Cup, si può dire che si è datta da fare.
    Allora ci deve essere un momento di flessione, altrimenti arriva la fine. Perciò, un anno per prepararsi a riprendere la corsa verso traguardi importanti, mi sembra normale.
    Rispondo ad Anto che mi chiede se il ritorno di francesca a compromesso il rapporto con Camerin.
    No, perche la priorità è di Maria Elena con la quale ho un progetto di 4 anni che stiamo sviluppando correttamente, perciò Francesca è consapevole di questo fatto e anche Maria Elena.
    Per quanto riguarda la Pazienza….Ne ho da vendere

  19. Marco Lombardo scrive:

    per la cronaca Massimo Rossi è lo stesso avvocato che si è candidato più volte alla presidenza federale. Il suo programma? Mah, ricordo solo che voleva inserire la categoria under 15 tra gli under 14 e gli under 16…

  20. marcos scrive:

    attendo che l’ubaldo trovi una soluzione più idonea per commentare gli articoli pubblicati sui giornali.

    io ho letto solo la prima riga dell’articolo di libero. poi, sono passato ad altro.

  21. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Marcos, non fare lo snob!!! Se hai qualcosa da dire, e di solito ce l’hai, e la dici anche bene, intanto fallo qui! Anche perchè mi fa piacere dare soddisfazione al lavoro certosino, anche come continuità, di Daniele. E’un plus di questo blog che non voglio disperdere. Ma credo che i casi siano due: o si fa un canale tennis, tipo Forum, dove chiunque è abilitato ad aprire un tema, oppure _ per evitare che la quotidiana rassegna stampa vada regolarmente in testa alla home-page, a volte andrebbe been, a volte no…_ bisogna lasciarla tra le pegine fisse (che oltretutto consentono di ripercorrere agevolmente all’indietro tutti gli articoli) e lì però non si può rispondere direttamente. Secondo me il miglior modo resta quello di scriverne sotto uno dei post del giorno, e se poi la discussioen prosegue su quel tema chi arriva dopo, stimolato dai primi interventi, si accoderà in quello stesso post. Resto più che disponibile, comunque (e ci mancherebbe), ad esaminare altri suggerimenti operativi praticabili

  22. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Qualche notizia al volo: Tim Henman ha ricevuto una wild card a Nottingham. Qual è la sorpresa? E stavo per dire: qual è la notizia? Un palazzetto dello sport per il tennis in Russia verrà intitolato a Boris Yeltsin. Commento: sacrosanto! Nessuno lo meritava più di lui. Magari lo avesse avuto anche il tennis italiano (e non dico la politica, perchè lì non mi voglio assolutamente addentrare) un Boris Yeltsin. La Myskina ha dato forfait a Wimbledon: e ci credo, dopo la figuraccia fatta a Parigi! Forse ha letto il mio blog. Polo Ralph Lauren ha fatto un contratto con Boris Becker quale ambasciatore per Wimbledon. Per Boris Becker i contratti non finisicono mai. Beato lui. I fratelli Jensen tornano a Los Angeles a insegnare ai giocatori quali siano le loro necessità. Ma che insegneranno? A fare i clown?
    Lindsay Davenport (e Jonathan Leach) ha avuto un bambino, un maschio molto grande. Dov’è la sorpresa?

  23. roberto scrive:

    Su marcos, Dì la tua… Non farti pregare.

  24. pibla scrive:

    San Roberto!!!….come sempre del resto!!
    Ma possibile che non ci sia una via di mezzo tra il proseguire oltre misura l’attività junior e le wild cards per challenger da 100.000 o, ancora peggio wc per le quali di un master series come Roma????
    Ebbene, la via di mezzo c’è e basta solo un pochino (non tanto) di buon senso per scoprirla….la via di mezzo è passare, gradualmente e comunque per tempo, dall’attività junior ai futures (possibilmente, come dice ancora San Roberto, non giocando solo quelli sotto casa ma andandosi a misurare anche con altre realtà in modo da aumentare il bagaglio di esperienza) e poi piano piano alternare i futures con i 25.000 $ e poi sù sù in rapporto ai progressi registratied ai risultati fatti.
    Ora i nostri ‘89 stanno facendo, alle soglie dei diciotto anni, quasi per intero la stagione da junior (quindi, a mio avviso, sottodimensionati) e poi ognim tanto saltano fuori wc per Roma o challenger da 100.000 $ (secondo me sovradimensionati) e poi, solo in minima parte e per un esiguo numero di settimane, giocano i futures che sono la cosa che, ora come ora, conterebbe di più.
    Per l’amor di Dio, poi alla fine va tutto bene ed è tutta esperienza, però così facendo secondo me un bel pò di tempo lo si perde…..io non ci credo che sia così difficile capirlo…
    Ciao a tutti.
    P.S. Considero un enorme privilegio ed una grandissima opportunità la possibilità di assistere ad uno scambio di opinioni tra Panajotti ed Ubaldo.
    GRAZIE GRAZIE ED ANCORA GRAZIE, PER QUESTO COME PER PARECCHIE ALTRE COSE DI QUESTO BLOG!!!

  25. marcos scrive:

    non volevo farmi pregare… uno come me, poi: aborro le preghiere!

    pensavo proprio che ubaldo stesse escogitando il modo per farci rispondere direttamente nei post della rassegna stampa e che fosse lì lì per regalarcelo!

    tra breve vado al tennis. leggerò l’articolo di libero questa sera sul tardi e, poi, lo commenterò: non aspettatevi chissacosa, però!

    ubaldo!
    preferisco che mi dai del pallettaro, piuttosto che dello snob!

  26. roberto scrive:

    Per una nostra giocatrice in difficoltà ce ne è un’altra che si sta riprendendo. Oggi Flavia Pennetta ha battuto nettamente una buona giocatrice francese, Emilie Loit, una mancina esperta e temibile sul rosso, dalla quale era stata sconfitta in finale qualche mese fa a Bogotà. Evidentemente fare la blogger per la WTA da Barcellona le sta facendo bene. Ubaldo, potresti suggerire a Flavia, visti i risultati, di scrivere tutti i giorni qualcosa su questo blog…

    Riporto qui la terza puntata del diario catalano della bella brindisina, scritta ieri sera. (dal sito della WTA).

    Wednesday, June 13, 2007

    So my second round match against Tatjana Malek went very well today, and I am in the quarterfinals now. I’m very happy! It was tough in the beginning because it was windy, but I stayed focused and played as well as I could. It was a totally different experience from when we played in Bogotá, because it’s complicated playing in the high altitude there and I missed lots of forehands. But today the forehand side was very good to me and I hit very few errors. I’m feeling good!

    I had a pretty busy morning. I went to the club around 11:30am, then me and my coach sat down in the player lounge and talked about strategy for today’s match. Then we went to the courts for a warm-up for about half an hour, I had a shower, then my mom brought me some food for lunch. Then it was time for my match.

    After my match, me and my coach went and spent time with Conchita Martinez. She came to see my match too. We had a good time catching up. Each time I’m in Barcelona to train with my coach or play a tournament I always try to see Conchita; we’re good friends. I can learn a lot from Conchita. When I was a kid, eight or nine years old, she came and played doubles at a $25K ITF tournament in my hometown of Brindisi, which my father organized. He was the president of the tennis club. We had lots of big name players playing that there, like Pierce, Gorrochategui… they were all there. It was a great tournament.

    Anyway, after seeing Conchita I went and got treatment on my leg at the physio and then me and my mom just came back here. Francesca is playing the night match and my other friends who were visiting left today, so it’s just us two now!

    Right now I’m home on the sofa. I think I’ve been in the same position for about two hours now. Maybe soon I’ll get up to eat something. As you can probably tell, I am a little tired today! Right now I’m watching Prison Break a lot. I’m obsessed with that show. I love Lost, Desperate Housewives… all of them. I have all the DVDs. We have a room with tons of movies, TV series, DVDs, CDs. Carlos has PlayStation. I don’t play PlayStation but I have watched him play with his friends - soccer, tennis, other games. When it’s out, they turn into three-year-olds!

    I have a really tough match tomorrow against Emilie Loit. We have played once before, in the Acapulco final earlier this year, and she beat me in a close one. But it is a different experience playing in a final and playing in the quarterfinals. I’ve got to play really well tomorrow to win. And then I also have my doubles match. It’ll be a long day! I’ll practice in the morning with my doubles partner Lourdes and then it is time to play my matches. So it’s probably good I’m relaxing tonight!

    Have a good night and I’ll talk to you all tomorrow,

    Flavia

  27. Marco scrive:

    Avevo visto mezz’ora di Luzzi a Montecarlo, contro Nalbandian. Certo che gli manca la potenza e forse la velocità di palla per rivaleggiare nei tornei maggiori, ma l’aretino è un panda, un modo diverso di stare in campo.
    Ci spero davvero che torni nei cento, che dia modo di vederlo in qualche torneo. Che talento sprecato.
    Colpa di chi?
    Sua e solo sua?

  28. teo_82 scrive:

    Prima di tutto sua, ha fatto nella sua carriera troppe scelte sbagliate e si è fatto distrarre troppo spesso da altro.

    In secondo luogo gli infortuni, a tutt’oggi gioca con una spalla lesionata. Proprio la spalla è stata la sua croce, ad un certo punto il problema era talmente grave che il ritiro sembrava l’unica soluzione possibile.

    Secondo me comunque quando era juniores e quando poi entrò nei 100 a 20 anni ci furono nei suoi confronti dichiarazioni un pò azzardate sul suo futuro. Ha certamente talento, ma è anche piuttosto leggero e la sua palla non è così pesante.

    Lui attualmente gioca senza sponsor, ma è una sua scelta. Ha detto che ne cercherà uno solo se riuscirà a rientrare nei primi 100

  29. roberto scrive:

    Su Luzzi. Trovo valido il discorso sulle lacune caratteriali e motivazionali del nostro.
    Ci sono però altri responsabili nello spreco di talento di Federico. Il primo, come si sa, è l’ineffabile Tomas Smid. Il secondo responsabile è più difficile da individuare con nome e cognome, perché si tratta di una colpa diffusa, diciamo di sistema. Chiamiamolo signor Settore Tecnico.
    E’ il responsabile di un insegnamento tecnico obsoleto. Mi spiego.
    La palla di Luzzi è leggera, è vero. Tuttavia, sebbene Fede non sia King Kong, non è fisicamente più leggero di un Fognini, tanto per fare un esempio. Eppure il dritto di Fabio è molto più pesante e penetrante di quello di Luzzi. E allora qual’è la spiegazione? La risposta è semplice. Il dritto di Fede è stato impostato da qualche sciagurato maestro che insegnava ancora, ad un ragazzo nato nel 1980, le impugnature e la tecnica dei tempi di Pietrangeli. Ecco perché la palla di Fede non cammina.
    E la colpa non è solo del maestro, ma del sistema che rendeva possibili certe cose. Che all’estero non succedevano. Guardate come impugnano i giocatori stranieri coetanei di Luzzi, e capirete.

  30. Vastic scrive:

    Per quanto riguarda Trevisan posso dirvi che Matteo oggi non sapeva nulla di un apossibile wild card, anche se la prima cosa che mi ha chiesto è stata se era nella seconda settimana di wimbledon..

  31. daniele flavi scrive:

    scusatemi, vi assicuro che non sono proprio il tipo per queste cose, pero’ vorrei ringranziare, pubblicamente, Ubby per tutte le belle parole che mi ha dedicato in questi giorni..Sono veramente contento che la mia rassegna vi stuzzichi molti commenti. io, quando il tempo me lo permette cerco di selezionare gli articoli piu’ curiosi ed interessanti…per quando riguarda il discorso dei commenti, penso che vada bene che la rassegna resti li dov’e’ ma con la possibilita’ di inserire i commenti stessi sotto gli articoli senza, per questo, andare a finire in home….

  32. marcos scrive:

    ci sono certe cose che non annoiano, pur non cambiando mai: la luna, per esempio…è sempre lì: chi si annoia guardandola, vive in difficoltà con se stesso. così il mare, così la volèe rovescia di edberg, così guernica, così i grandi dualismi nel tennis, a prescindere dagli interpreti. quando il tennis vive senza dualismi, tende a spegnersi. la caccia al numero uno assoluto, senza dualismi, si spegne solo quando il numero uno appende la racchetta al chiodo.
    indicando nadal come futuro vincitore di slam, rossi si dimentica di almeno 5 o 6 giocatori che possono batterlo sul duro e di 5 o 6 che possono batterlo sull’erba.
    il numero uno lo determina la classifica e non la scelta di disputare un torneo o di prendersi una settimana di pausa.
    pensare di stare senza federer e nadal ora, è come pensare di esser stati senza borg e mcenroe, senza becker ed edberg, senza sampras ed agassi: un incubo, per il vero appassionato.
    io mi tengo i due fenomeni noiosi, a cui aggiungo volentieri djoko, mano de piedra, murray, gasquet e tutti gli altri, compresi pavel e gabashvili:
    il tennis mi piace così.

  33. anto scrive:

    Volevo ringraziare il coach argentino Panajotti per aver risposto ad una mia domanda che altri coach probabilmente avrebbero ignorato per non cadere in difficoltà. Fà piacere che una persona come Panajotti abbia la voglia di rispondere e non si nasconda dietro un dito. Complimenti!

Scrivi un commento