Da nessun Master a 2 di fila.
Macchè “El Tonto”!
Che personalità ha l’argentino!
Il livello dei primi è così ravvicinato che se uno è più fresco vince. Ma bisogna avere la fiducia nei propri mezzi come ce l’ha l’argentino. Uno dei pochi che non ha paura di Federer e spiega perchè. Peccato per Shanghai (era meglio aver lui che Gonzalez)
PARIGI _ Non aveva mai vinto un Master Series, l’argentino di Cordoba David Nalbandian, e ora ne ha vinti due in tre settimane, anche Parigi-Bercy dopo Madrid. Non solo: ha battuto due volte di fila il n.1 del mondo, Roger Federer, e il n.2, Rafa Nadal. In questo momento (che dura da 21 giorni…) il biondo “Cordobes” , che qualcuno nel suo Paese ha chissà perché ha soprannominato “El Tonto” benché sia intelligentissimo (soprattutto sul campo, dove non sbaglia quasi mai tattica), meriterebbe di essere considerato il n.1 del mondo. A Madrid aveva battuto anche Djokovic, n.3…
L’ultimo game della finale Nalbandian - Nadal a Parigi…
N.B: I commenti anche a questo art. fateli, se volete, al mio post precedente, quello fatto subito dopo il match. Così non ci sarà dispersione. I due art, mi pare, compresi titoli e sottotitoli, dovrebbero suscitare un buon dibattito, insieme alle dichiarazioni di Nadal e Nalbandian. Così come il commento inviato da Rino Tommasi che ho aggiunto lì sotto: lui invita Federer e Nadal a non compiacersi per l’esclusione di Nalbandian al Masters perchè…Questo post continua…e non dimenticate di tornare sul blog perchè metterò fra non molto un post assai rivelatore sulla personalità di Nalbandian…ma partecipate anche al sondaggio qui a fianco. Vi costa poca fatica e per me (per tutti) è un’indicazione interessante
Tre settimane fa era appena n.25 e in tutto l’anno aveva raggiunto soltanto una volta i quarti di finale.
E a Nadal ha dato ieri, oltretutto, una “stesa” memorabile, 6-4,6-0 in 69 minuti, facendo otto games di fila dal 4 pari del primo set, fino a quando è stata equilibrata la finale. Poiché a Madrid gli aveva dato 6-1,6-2 Nalbandian ha lasciato allo spagnolo di Maiorca la miseria di sette games in due incontri. Pazzesco.
Nonostante questi exploit Nalbandian non potrà andare alla Master Cup di Shanghai (comincia il 10 novembre) altro che come riserva, da n.9 nell’Atp Race. Insomma potrà tentare di riconquistare la Masters Cup (vinta nel 2005 per 7-6 al quinto in finale su Federer, da lui battuto nelle ultime tre occasioni indoor) soltanto se uno degli otto protagonisti dovesse dare forfait. Gli otto sono Federer, Nadal, Djokovic, Davydenko, Roddick (unico assente a Parigi-Bercy), Ferrer, Gonzalez e Gasquet. Insomma, avrebbe dovuto cominciare a vincere prima.
La duplice affermazione di Nalbandian sta a significare che il livello dei primi dieci, venti tennisti del mondo, è talmente ravvicinato che basta che uno sia molto più fresco degli altri _ e l’argentino lo è perché per tre quarti dell’anno non ha fatto che perdere, tant’è che nel marzo 2006 era n.3 del mondo ed era scivolato a n.25 _ e possa poi batterli tutti.
Nalbandian, 25 anni, finalista a Wimbledon nel 2002 e semifinalista in ogni Slam, è un tennista completo e di grande talento. Il suo problema è stata, semmai, una certa pigrizia (quella che non gli ha mai permesso di buttar giù del tutto la pancetta). E a lungo l’insofferenza all’idea di formarsi un’equipe. Dacchè lo allena Martin Jaite, ex top argentino, e l’equipe c’è, fisioterapista incluso, le cose sono cambiate. E a lui non è mai mancata la consapevolezza dei propri mezzi. “Sarà perché ho battuto Federer anche quando eravamo ragazzini (cinque volte di fila), ma io non ho mai avuto paura di lui _ come tanti altri che scendono in campo già battuti _ e so che quando gioco bene posso vincere con tutti”. Una fiducia che non l’ha mai abbandonato neppure quando i risultati non sono venuti. E’ proprio questa la differenza fra lui e tanti altri tennisti. Adesso con Nadal ha vinto due partite su due.
Domani comincia la Masters Cup femminile, con Justine Henin grande favorita.