Flavia: “Ora ho capito
che il tennis è solo un gioco”

 
6 Maggio 2009 Articolo di Daniele Flavi
Author mug

Virtual Tour: day 4 in Madrid! 

La nostra giocatrice nonostante il sei a zero del terzo set si presenta in sala interviste molto serena e consapevole del buon livello di gioco oramai raggiunto.

E pensare che aveva anche provato a chiederle di farla vincere, un po’ prima dell’inizio del match, tra un piatto di pasta ed un po’ di verdura. Ma non c’è stato nulla da fare la russa Svetlana ha si mollato il secondo set ma al terzo ha schiantato la nostra “Flavietta” con un 60 che lascia, oggettivamente, poco spazio all’immaginazione e cosi dopo qualche giorno dalla sconfitta di Castellaneta (si era in Fed Cup) la nostra numero uno si ferma, di nuovo, davanti alla potente numero 8 nel mondo e lascia il Foro, al giovedì, senza più una nostra rappresentante. Fino a qualche tempo fa la nostra Flavia (in sala stampa in tenuta scura con una collanina al collo con una croce che dava risalto al sorriso della bella morettina) si sarebbe presentata in sala stampa con un muso lungo cosi, quest’oggi, invece ha il volto sereno e disteso perché ormai ha capito che il tennis è solo uno sport e che nella vita ci sono cose più importanti. Inoltre, questo magnifico sport è forse l’unico che già dopo pochi giorni ti da la possibilità di riscattarti. “Si è vero ho preso un pesante sei a zero al terzo, ma oramai – spiega nell’intervista post match – ho capito che anche da queste sconfitte devo riuscire a cavarne gli aspetti positivi. E proprio alla ricerca di questi mi soffermerò con il mio tecnico ed il mio psicologo. Oramai, entro in campo con la consapevolezza di poter vincere con chiunque, certo se le due Williams o anche la Kutnetsova sono al 100 per 100 le possibilità di vincere sono ridotte al lumicino, ma io comunque, oramai so di valere le prime della classe. Forse all’inizio del terzo set  sul 40 a 0 per me avrei dovuto essere più aggressiva o forse variare un po’ il mio gioco, ma avevo delle vesciche ai piedi (quella di oggi è l’ottava partita in altrettanti giorni ndr) che hanno iniziato a darmi fastidio e lei ha alzato tantissimo il livello del suo gioco”. Flavia per poco qualche mese fa non è riuscita ad entrare tra le prime dieci del mondo ma orami è stabilmente tra le prime quindici e le sue vittorie contro una top ten non fanno più troppo scalpore. “Si è vero – continua ancora Flavia – nelle ultime due settimane ho battuto due top ten ed ho giocato alla pari, per almeno due set, con la numero uno del mondo e con Svetlana che sta attraversando un ottimo periodo, ma comunque sono soddisfatta del mio attuale livello di gioco”. Certo il rammarico per non avere neanche un’italiana agli ottavi rimane in un torneo che per strada ha già perso personaggi del calibro di Serena Williams e Ana Ivanovic e dove il pubblico continua a non riempire gli spalti. “Finché noi donne continueremo a giocare la settimana dopo gli uomini sarà quasi impossibile riuscire a portare molto pubblico a seguirci. Noi azzurre da alcuni anni a questa parte stiamo facendo veramente molto bene, certo dispiace che, al mercoledì, siamo già tutte fuori ma il Torneo del Foro ha un livello di partecipanti veramente altissimo e non è facile riuscire a superare più di due turni”. Non ci resta che sperare che Flavia ripeta l’exploit di Parigi dello scorso anno dove raggiunse gli ottavi battendo Venus.

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3 Commenti a “Flavia: “Ora ho capito
che il tennis è solo un gioco””

  1. Paolo v. scrive:

    Quando una atleta da tutto in campo merita solo complimenti.
    Oggi Flavia ha dato tutto contro un avversaria che ha il doppio dei suoi muscoli e che è nel suo momento di forma migliore degli ultimi due anni.
    Flavia, su una superfice così lenta è svantaggiata perchè il suo tennis di pressione da fondo ne risulta frenato, su una terra cosi lenta e bagnata per giocare di spinta come deve giocare lei, ci vorrebbero i muscoli di Svetlana o di Safina (ovviamente Flavia la preferiamo così, come è ci mancherebbe!!!!).
    La superfice che la agevola maggiormente è non a caso l’indoor che è più rapida, o meglio ancora la terra indoor su cui ha giocato a Stoccarda, perchè lì può far valere la sua abilità negli spostamenti sul rosso senza essere rallentata nella spinta perchè la terra è secca e la pallina leggera.
    A Roma i campi sono sempre eccessivamente allagati, le palle si inumidiscono, diventano pesanti, e chi gioca in spinta come lei fa più fatica.
    L’altra sera ha detto ad Urpi “sto spingendo con tutta la forza del mondo ma non va avanti”. Comunque ancora complimenti perchè questa è una grande atleta, una che sta tirando fuori dai suoi mezzi davvero tutto, sono sicuro che se la salute la assisterà, farà ancora un ulteriore salto di qualità, le doti morali che ha dimostrato tante volte, per esempio quando ha postposto la sua qualificazione al master ed il conseguente sicuro ingresso nei top ten alla tragedia di un’amico, oppure quando ha saltato persino gli us open 2006 pur di esser presente alla finale di fed cup in Belgio e col polso dolorante ha giocato un match fantastico contro Henin salvo doversi operare 3 giorni dopo la aiuteranno.

  2. Giul82 scrive:

    Girando su internet ho trovato questa interessante interrogazione parlamentare (la posto qui anche se un po’ off-topic) :

    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=412891

  3. mario scrive:

    articolo interessante. il vecchio blog andrebbe valorizzato di più. ciao.
    m

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