Nadal tris a Barcellona e vittoria n.72.
Non finirà per annoiare?
Queste finali così corte.
E sono più incerte quelle sul duro…
La provocazione di Agassi

Addio maratone, grandi finali (al di fuori degli Slam) da quattro, cinque ore di finale
E’ durata un’ora e 41 minuti la finale di Barcellona, era durata 1h e 38 minuti la finale di Montecarlo. Chissà, forse è il solo modo per restituire importanza al doppio. Perché adesso la gente, che magari arriva da lontano, dopo due ore scarse di tennis, si fermerà a vedere anche il doppio che prima invece veniva disputato a spalti semideserti.
Le ha vinte tutte e due Nadal che non ha mai perso il servizio né in finale al Country Club né in finale al Conde de Godo (con Canas che è riuscito ad avere 2 pallebreak nel primo game e poi più) e oltre a Rafa che dopo il tris consecutivo nel Principato ha centrato il tris filato anche a Barcellona _ ed ha buone chances di centrarlo anche a Roma e a Parigi _ saranno certo contenti anche i responsabili delle tv che temono sempre gli sforamenti del palinsesto.
(Si segnala fra le PAGINE, la nuova rubrica “Rassegna Stampa”, laddove si segnalano i migliori articoli di tennis…).
Se siano contenti anche gli appassionati non so. Io non tanto. L’idea che non potrò più vedere spettacolose finali come quella fra Nadal e Coria nel 2005 a Roma o lo stesso Nadal e Federer nel 2006, cinque ora indimenticabili le prime e le seconde, mi rattrista. Forse era inevitabile, come dice de Villiers, forse era sbagliato tecnicamente come dice Rino Tommasi, e anche Marco Lombardo del Giornale, ma a me piaceva così e secondo me era invece il giusto coronamento di una grande settimana (che non poteva avere 5 partite tre set su cinque ogni giorno…) di un torneo diverso da quelli minori.
Nadal ha vinto 6-3,6-4 e Canas ha fatto quello che poteva, ma senza dare mai la sensazione di poter impedire al mallorquino la vittoria consecutiva n.72. Del resto se non c’era riuscito Federer, se non ci riesce Federer che ci ha già provato cinque volte, volete che ci riesca Canas solo perché l’argentino quest’anno ha battuto due volte Sua Maestà Roger?
Per Nadal, 22 vincenti contro 13 di Canas, è il torneo n.20 (di cui 15 sulla terra rossa), su 23 finali. Ma i tornei sulla terra rossa sono ancora divertenti se c’è chi li domina invariabilmente così? Non è curioso che siano diventati più incerti quelli sulle altre superfici, dove il favorito è il n.1 del mondo Roger Federer, un tennista che con 10 Slam conquistati a 25 anni è in predicato di diventare il tennista più forte di tutti i tempi…eppure proprio da Nadal perde sempre sulla terra, eppure Andre Agassi dice che non si può pretendere di diventare il più forte tennista di tutti i tempi senza vincere neanche un Roland Garros. Guarda caso Andre un Roland Garros (e almeno uno di ciascuno dei quattro Slam) l’ha vinto.
29 Aprile 2007 alle 18:53
No, Nadal non annoia Mai, magari avessimo un Nadal italiano!
29 Aprile 2007 alle 19:09
Agassi credo restituirebbe volentieri il Roland Garros e uno dei 4 Australian Open per almeno uno dei Wimbledon di Federer, magari può parlare dei titoli Master Series, ma negli slam Roger lo supera Parigi o non Parigi.
Cmq onore a Nadal che ha saputo superare l’ostacolo (presunto) Canas, sicuramente impedirà il Grande Slam a Federer. Gli ultimi due tornei non sono stati entusiasmanti, Miami forse è stato l’ultimo in cui si sia veramente visto del grande tennis a tutti i livelli, speriamo in Roma dove l’ipotetica finale Federer -Nadal è sempre più in forse per quanto riguarda il primo contendente.
Nadal dovrà però dimostrare di saper aproffitare di questo momento no dello svizzero anche sulle altre superfici, l’ha fatto a Indian Wells, non a Miami, deve fare di più dell’anno scorso sul veloce.
29 Aprile 2007 alle 19:35
Sono della tua opinione Ubaldo il tennis 3 su 5 è un altro sport, le finali andavano lasciate così . No la finale di oggi non è stata noiosa, Nadal ha giocato bene ed è sempre spettacolare vederlo a questi livelli, è stato bravissimo ovunque a parte nel discorso finale in cui si è capito poco o niente! Cmq sono di parte , essendo una supporter di Nadal, non sono mancate le delusioni dopo Wimbledon 2006, quindi non posso che essere contenta che abbia vinto relativamente facile, anche perchè penso che non ci sia niente di facile a questi livelli, che ogni match debba essere studiato e giocato con attenzione e umiltà, tutte condizioni che mi sembra Nadal consideri sempre. Credo che a parte gli avversari il grande nemico di Nadal sia la pressione che c’è ormai su di lui in ogni torneo in cui si deve confermare.
29 Aprile 2007 alle 20:46
spero anch’io di vedere una bella finale Federer - Nadal a Roma, anche perché sarò fisicamente lì. Ho sentito però che Federer ha dato la sua disponibilità ad Amburgo e se è vero credo che non parteciperà a Roma, visto che Amburgo inizia il 14 maggio e la finale di Roma è il 13…speriamo di no.
Anch’io sono in disaccordo con la riduzione della finale da 3 su 5 a 2 su 3, spero che sia almeno una finale che non si risolva in 2 soli set e spero di vedere il mio idolo Federer superare Nadal al 3° set, dopo una finale sofferta e intensa…che soddisfazione sarebbe! Spero anche di riuscire a vedere Federer fare un grande slam, perché se non lo fa quest’anno secondo me non lo fa più, e spero di poter dire un giorno che io ho visto giocare dal vivo il tennista più forte di tutti i tempi. Insomma spero tante e troppe cose, ma in fin dei conti…spero che si realizzino tutte.
ciao a tutti.
29 Aprile 2007 alle 21:34
sinceramente oggi una partita da spostare nel ring….e non su un campo da tennis..solo violenza e brutalità……contenti loro…
29 Aprile 2007 alle 21:39
Sarà stata breve la finale tris di Barcellona ma, la qualità della partita è stata altissima e a tratti intensissssima. Games con 4,5 vincenti per quindici non possono alimentare troppo nostalgie per le grandi maratone.
Saremmo ingordi di tennis.
Giusto non modificare la finale dal resto del torneo.
L’incontro tra Buldozer Nadal e the Wall Canas ha nobilitato la superfice rossa. Continuano a chiamarli arrotini ma, se gli arrotini son questi: W gli arrotini. Intensità, cojones e controcojones a gogò.
Certo il Nadal attuale lascia poco spazio alle fantasie altrui sulla terra ma, chi smette di sperare nello sport sarebbe opportuno non ne facesse parte.
Federer è fortissimo, il Caravaggio del tennis, vincesse o non vincesse Parigi la definizione di giocatore più forte di tutti i tempi sarebbe sempre controversa, per cui la pur rispettabile considerazione di Agassi rimane il giudizio di un grande ex giocatore.
Sull’equilibrio degli incontri sulle diverse superfici rispondo che Nadal sul veloce contro Federer ha più chances di quante ne abbia lo svizzero contro di lui sulla terra. Ma, avvalendosi di un numero maggiore di alleati sul veloce mr Federer vince con la stessa percentuale, (vicina al 100%)perchè giungendo meno in finale lo spagnolo, gli altri contro Federer manco giocano.. Di quale equilibrio parliamo?
La mia visione romantica continua a suggerirmi che le esitazioni di Nadal sul veloce nella passata stagione siano figlie di una ricerca di ottimizzazione di gioco che talvolta lo abbiano penalizzato. Se il processo evolutivo del suo gioco dovesse realizzarsi anche parzialmente potremmo vederne di ancor più belle. Comunque la primavera europea è terra rossa, si faccian avanti quelli che voglion sabotare questo buldozer da tennis. A Montecarlo ci ha provato the King, con esiti rivedibili, a Barcellona Willy the Wall demolito con spettacolo non unilaterale, a Roma e a Parigi chi ci proverà? Se Conserva le attuali condizioni sarà irrilevante, come irrilevante il numero dei set, pazienza se poi qualcuno (ingordo) assisterà anche al doppio, dicono …sia divertente. Personalmente non faccio fatica a crederlo, qualcuno lo pensa anche del tennis femminile….per cui…..?
29 Aprile 2007 alle 21:57
Riflessioni intelligenti,quelle su questa per me squallida,mortifera scela di togliere il 3 su cinque alle finali.
Roma,Montecarlo, Indian wells, Parigi Bercy,Madrid, Amburgo, Gstaad, Kitzbuhel, stoccarda, Barcellona, Basilea.
Quasi tutti nomi che evocano Grandi finali sulla lunga distanza.
Kuerten-safin ad Amburgo, Safin-Philippoussis a parigi, lendl capace di battere borg in cinque set (!!!) a Basilea 1980, quei pomeriggi romani 2005 e 2006…
Tutto bruciato,sparito per una decisione che sarà tecnicamente giusta ma antispettacolare, mortifera per chi la domenica vorrebe vedere più tennis.
E motivazioni che non sono giunte, che non si sono capite. Il terrore che un domani si arrivi a questo negli slam, o quantomeno nei primi turni, come già accadde a parigi e NY negli anni 70′.
Il tennis sul rosso ha un padrone solo. Il tennis su erba pure. Canas oggi è stato grande,ma come con Djokovic a Miami non ha potuto nulla contro un giocatore giunto alla 72 vittoria consecutiva, record all time su una singola superficie, visto che Mc Enroe contro Nystrom si fermò a quota 65 vittorie sul sintetico Indoor.
29 Aprile 2007 alle 22:56
Agassi poteva risparmiarsela. Se Roger continua così e vince tutti gli slam (su cemento e erba con la stessa superiorità che ha Nadal sulla terra)tranne il Roland Garros sarà definito il più grande senz’altro!
30 Aprile 2007 alle 00:02
scusami, Giò, ma credo che Agassi abbia vinto Wimbledon nel 1992 contro Ivanisevic in finale; per quanto riguarda Nadal sono d’accordo.
Ho ammirato un grande match di Starace (soprattutto nei primi quattro games del primo set e in tutto il secondo ); allora qualcosa si può fare contro Rafael. Qualcuno prenderà spunto? E non intendo solo Roger…
30 Aprile 2007 alle 00:56
Ma non credo,Giò, proprio che Agassi voglia restituire un RG per un altro Wimbledon o un USOpen…Quel RG è proprio ciò che definisce completamente Andre,al momento l’unico giocatore di tennis dell’Epoca Moderna ad avere vinto i 4 tornei su 4 superfici diverse (Laver ne vonse 3 su 4 sull’erba).Lasciamo pure perdere l’Aussie Open e il Rebound Ace (ma non diciamo che gli Aussie Open sono svalutati: tutti quelli vinti da Andre sono veri Grand Slam, semmai non lo erano quelli vinti da Laver).
Per il resto son d’accordo anch’io sul best of five nelle finali e su Nadal che è grande, ma due mesi fa eravamo tutti qui a dire che Federer avrebbe vinto con le mani in tasca il Grande Slam e che era The Greatest Ever e adesso, come già l’anno scorso, lo stiamo seppelendo forse un po’ prima del tempo…Le variabili nel tennis sono molteplici…
30 Aprile 2007 alle 01:49
La storia dei 2 set su 3 mi ha già stufato dopo appena 2 finali in Europa!..Le Domeniche di Monte Carlo e Barca hanno perso tantissimo a causa d questa nuova formula,tanto che Rafa Nadal non suda quasi per portarle a casa e per tenersi in allenamento è costretto a giocare pure il doppio!..A parte questo oggi Canas ha fatto di tutto per mettere in difficoltà lo spagnolo ma lui è andato dritto per la sua strada ed ha macinato l’ennesimo rivale!..Nadal mi impressiona ogni giorno di più e anche quest’anno vincerà tutto sul rosso avviandosi a diventare il numero 1 di sempre su questa superficie!..
Per quanto riguarda Agassi e la sua provocazione penso che egli nn abbia torto: a tennis si gioca su 4 superfici e i migliori vincono ovunque anche sul ghiaccio!..Con questo voglio solo dire che Federer deve ancora dimostrare di essere il più forte di ogni epoca e che Parigi è una tappa fondamentale sulla sua strada!..Infatti,a mio parere,Roger prima o poi vincerà anche il Roland Garros e a quel punto zittirà tutti!..Insomma,è colpa d Wimbledon o no se ci sono dubbi su Lendl? E non è a causa di Parigi che ve ne sono molti anche su gente cm Sampras,Edberg e Becker?Mah…
Ps: la questione resterà comunque la più intricata di sempre!..
30 Aprile 2007 alle 09:00
Io ho letto in un sito straniero, che qualche addetto ai lavori inizia ad avere dei forti sospetti sulla fisicità di questo Nadal. Ossia si chiedevano quanto potrà durare un tennista che fa del suo tennis una sfida fisica ed esasperata, e poi fisicamente cresce troppo (sembra una nuotatrice cinese degli anni 90) come farà…
30 Aprile 2007 alle 09:43
La finale di ieri è stata altamente spettacolare e divertente, con un tennis su terra rossa giocato ad altissimo livello: la riprova è nelle statistiche, che parlano di un numero di colpi vincenti superiore agli errori, cosa rarissima in un match giocato soprattutto da fondo campo.
Purtroppo la partita è stata troppo breve… La distanza lunga avrebbe sicuramente esaltato le doti di resistenza e di carica agonistica dei due protagonisti, e se a Willy fosse riuscito di togliere un set a Rafa, ci saremmo davvero divertiti. Il problema dei MS non è nella formula delle finali, ma nel calendario. Togliamo di mezzo Amburgo, (che ormai non tira più) stacchiamo una settimana fra Canada Open e Cincinnati e il gioco è fatto… Non sarebbe più necessario nè prevedere finali due set su tre, nè tabelloni a 56, che non mi piacciono per niente.
Dimenticavo, qualcuno dica a Tiriac che di soldi ne ha già guadagnati abbastanza… E gli ricordi il dato sull’altitudine di Madrid (667 metri slm.) e le relative condizioni di gioco outdoor nella capitale spagnola ad aprile…, altro che Roland Garros Series, qui si tratta solo di business a tutti i costi!
30 Aprile 2007 alle 11:03
Nadal è troppo forte! Ero convinto che, visti gli errori iniziali di Rafa, fosse Ferrer il primo a batterlo dopo 70 partite…invece così non è stato…ed è arrivato a 72. Mi dispiace, è proprio difficile criticarlo. Però spero che possa elevare il suo rendimento anche sulle altre superfici. Basta un infortunio il prossimo anno in primavera che gli faccia saltare la stagione sul rosso, per vederlo precipitare in classifica. Ora come ora, nessuno lo batte, e se proprio dovessi fare un nome sceglierei Djokovic, che ha abbastanza armi, tra cui la sfrontatezza, per mettere in difficoltà lo spagnolo. Spero di no chiaramente!
30 Aprile 2007 alle 12:06
Mah…io rimango della mia idea, quella di Agassi rimane una provocazione che lascia il tempo che trova, scommetto che se all’inizio del 1999 gli avessero chiesto se avrebbe preferito vincere la finale del Roland Garros o interrompere la nuova serie positiva di Sampras a Wimbledon avrebbe preferito sicuramente quest’ultimo.
Nadal è imbattibile sulla terra, sul veloce dimostra di cavarsela egregiamente pur con un dispendio fisico abnorme, in pochi riescono a giocare sul veloce come sulla terra. Nella seconda parte del 2006 però non vedo come Giancarlo una ricerca di ottimizzazione del gioco, a me è parso che la stagione sul rosso,la miracolosa finale a Wimbledon,le illazioni di doping, l’avessero svuotato, finiva i match in grande affanno, perdeva da giocatori assai meno valevoli di lui,buttava via set già vinti (vs.Blake alla TMC), non era in forma. Non la stagione sul rosso di quest’anno ma quel che vien dopo saranno la consueta prova del 9 per Nadal. con grandi difficoltà secondo me potrà raggiungere di nuovo la finale a Wimbledon, anche perchè si mormora che i perfidi albionici organizzatori del torneo, memori del tabellone dello scorso anno e delle critiche piovute dai tabloid sportivi per favorire a tutti i costi una finale Federer-Nadal, abbiano già in mente la disposizione delle teste di serie il cui sorteggio è un mero speccchietto per le allodole… quindi il banco di prova per Nadal saranno i due Master Series americani e il gran finale dello US Open, dovrà, in queste tre prove importantissime migliorare i risultati mediocri ottenuti lo scorso anno.
30 Aprile 2007 alle 13:12
Ubaldo dimentichi un altro piccolo particolare
giocheranno anche 2 su 3 invece di 3 su 5, ma il prezzo del biglietto per noi poveri spettatori e’ rimasto lo stesso.
30 Aprile 2007 alle 13:37
io penso che Agassi non si sognerebbe neanche di barattare il RG con un altro Wimbledon, anche se avrebbe tirato volentieri un pestone a Sampras per vincerne un altro, penso che il prestigio del RG non sia tanto inferiore nemmeno per i tennisti usa notoriamente anti-clay.
forse sono di parte, ma per me Agassi è stato un tennista formidabile, nonostante io preferisca un altro tipo di gioco, ho sempre tifato per lui anche contro Sampras ( nonostante il record inglese )
30 Aprile 2007 alle 13:37
L’amico MIGUEL LUENGO mi ha mandato gentilmente due suoi articoli scritto per l’agenzia Efe. lo ha mandato anche a Gazzetta dello Sport che infatti ne ha attinto.
Lo spagnolo è così facilmente comprensibile, oltreche una lingua gradevolissima, che credo che vi sarà facile orientarvi anche senza una mia traduzione. Non so per quanto Miguel sarà così gentile da inviarmi i suoi pezzi, ma mi piacerebbe avere da voi un feed-back per sapere quanto li gradiate. Grazie a tutti,e a Miguel soprattutto UBS
PD. Durante la final de hoy, los Principes de Palma
que estaban viendo el partido en la pista central de
Barcelona, supieron por el movil que la princesa
Letizia, mujer del príncipe Felipe, habia dado a luz a
una niña, el octavo nieto del Rey Juan Carlos.
Así pasó también hace dos años en París, cuando
Letizia tuvo a la infanta Leonor, también mientras
Nadal jugaba la final contra otro argentino Mariano
Puerta y el rey Juan Carlos recibió otra llamada a su
movil en el Palco.
TENIS-GODÓ (ampliación)
Nadal fulmina a Cañas y gana su tercer Godó
consecutivo
Barcelona, 29 abr (EFE).- El español Rafael Nadal,
número dos mundial, conquistó hoy su tercer torneo
Conde de Godó consecutivo tras fulminar en la final al
argentino Guillermo Cañas (6-3 y 6-4) en una hora y 42
minutos de juego, e igualó el récord de victorias del
mítico Mats Wilander, el único que había sido capaz de
encadenar tres títulos en Barcelona (1982, 1983 y
1984).
El mallorquín sigue agrandando su leyenda en tierra,
superficie en la que ya ha encadenado 72 partidos
invicto, ha ganado los doce últimos torneos disputados
y ha dejado en la picota a 49 rivales en los últimos
dos años.
Algunos de ellos, como el voluntarioso Cañas, ya saben
lo que es perder más de una vez ante un Nadal en
racha. El bonaerense lo hizo en los cuartos de final
de Acapulco, en los dieciseisavos de final de Roma,
ambos en 2005, y hoy volvió a hincar la rodilla, esta
vez en Barcelona, ante el indiscutible rey de la
arcilla.
El partido se preveía duro para el español, porque
Cañas es un tenista con un perfil similar al de Nadal:
rápido de piernas, muy duro mentalmente y que minimiza
el error en cada golpe.
Sin embargo, ‘Willy’ no es Nadal, sólo se le parece. Y
hoy, el número dos del mundo se encargó de evidenciar
la diferencia de talento que existe entre ambos.
El mallorquín, salvo los apuros que pasó con su
servicio en el juego inicial del primer set -Cañas
tuvo dos bolas de rotura que desperdició-, mandó como
quiso, y marcó el ritmo del partido en todo momento, y
su rival, bien atrincherado atrás, jugó el papel de
secundario de lujo devolviendo cada bola, peleando
cada punto y obligando a Nadal a imprimir mayor
intensidad en todos sus golpes.
Los dos sets fueron prácticamente calcados. Porque lo
quiso Nadal y porque Cañas no pudo hacer más para
cambiar el signo. El manacorense tuvo que emplearse a
fondo, porque ante ‘Willy’ siempre es necesario un
golpe más para ganar el punto, ya sea haciéndole
correr de lado a lado, hasta sacarlo de la pista con
la derecha, o atrayéndolo a la red para dejarlo
vendido.
Pero el mejor jugador del mundo en tierra batida sabe
que, en el polvo de ladrillo, sólo es cuestión de
tiempo que sus rivales caigan como fruta madura, y
Cañas, no fue una excepción.
El bonaerense lo hizo en el sexto juego del primer
set, cuando cedió por fin su saque, para que Nadal se
pusiera con ventaja de 4-2 y pudiese cerrar la manga
inicial con su servicio (6-3).
El guión del primer set se repitió en el segundo,
aunque Cañas, que estuvo algo más agresivo en la
segunda manga, aguantó otro juego antes de ceder su
saque por segunda vez (4-3 y servicio para Nadal).
La victoria del español estaba prácticamente decidida,
pero si algo tiene Cañas es que no se rinde jamás. El
sudamericano levantó una pelota de partido con 5-3 y
otras dos con 5-4 y saque para Nadal, que necesitó
exprimir su talento al máximo para acabar doblegando
al aguerrido tenista de Buenos Aires.
En la ceremonia de entrega de trofeos, presidida por
los Duques de Palma, ambos se regalaron piropos
después de un partido de enorme intensidad que hizo
disfrutar a los más de 7.000 espectadores que
abarrotaron la pista ‘talismán’ del Real Club de Tenis
Barcelona.
Rafa se despidió del público barcelonés con un “nos
vemos el año que viene”. En 2008, el rey de la tierra
batida tendrá otro reto: convertirse en el único
jugador capaz de ganar cuatro Godós en 56 años de
historia. EFE
TENIS-GODÓ
Nadal: “Estoy en el mejor momento de mi carrera”
Barcelona, 29 abr (EFE).- El español Rafael Nadal, que
hoy ganó su tercer Godó consecutivo al derrotar en la
final del torneo al argentino Guillermo Cañas (6-3 y
6-4), admitió que atraviesa por el “mejor momento” de
su carrera.
El mallorquín se acordó de los “momentos difíciles”
que ha tenido que pasar, “como cuando estuve ocho
meses sin ganar un torneo”, dijo pero ahora dice que
se encuentra mejor que nunca.
“A partir de Dubai hubo un cambio en mi juego y la
victoria de Indian Wells fue muy importante para mí
por la confianza que me dio”, ha recordado.
Nadal ha mejorado este año algunos aspectos de su
juego, “como la volea y el revés cortado”, pero
todavía cree que tiene defectos por pulir. “Si tiene
margen de mejora (Roger) Federer, imagínate si lo
tengo yo”, ha apuntado Nadal, quien añadió que todavía
puede ser “más agresivo” en la pista y “mejorar el
saque”, y que se ha marcado como objetivo sentir cada
año que es “mejor jugador”.
El número dos mundial, que lleva 72 partidos
consecutivos sin perder en tierra, igualó hoy el
récord del mítico Mats Wilander, el único que había
sido capaz de ganar tres Godós seguidos (1982, 1983 y
1984).
“Siempre he dicho que el Godó, después de los 9 Master
Series y los 4 Grand Slams, es el torneo que más
ilusión me hace. Ganar aquí, en mi club, por tercer
año consecutivo, es un sueño. Si cuando gané el
primero sentí algo increíble, imagínate ganar tres
seguidos”, ha explicado Nadal.
Respecto a su récord de imbatibilidad en arcilla, el
español volvió a insistir en que es posible que pierda
pronto, “porque llevo mucho tiempo ganando y eso un
día se tiene que acabar”, y recordó que la derrota
podría producirse “tranquilamente” en el próximo
Master Series de Roma, “otro torneo en el que deberé
enfrentarme a los mejores jugadores del mundo sobre
tierra”.
Nadal también habló de su rival en la final de hoy,
Guillermo Cañas, del que comentó que es “un frontón”.
“Si no tienes paciencia, es imposible ganarle, porque
te hace fallar, y con uno, dos o tres golpes no lo
puedes desbordar”, argumentó.
El número dos mundial dijo alegrarse del buen nivel
que está demostrando Cañas en su vuelta a las pistas,
tras estar quince meses apartado de la competición por
una sanción por dopaje.
“A Willy lo conozco desde hace tiempo. Es un buen
compañero y yo me le creo cuando dice que no quiso
hacer ninguna trampa. En cualquier caso, estoy
contento por su vuelta porque, cuando te dejan año y
medio sin jugar, has de tener una fortaleza increíble
para seguir entrenándote y mantener la motivación por
volver a jugar”, destacó. EFE.
Miguel Luengo.
TENIS-CONDE DE GODÓ
Guillermo Cañas: “Soy uno de los cinco candidatos a
ganar Roland Garros”
Barcelona, 29 abr (EFE).- El argentino Guillermo
Cañas, se autoproclamó, tras perder la final del
torneo Conde de Godó ante el español Rafael Nadal (6-3
y 6-4), como “uno de los cinco candidatos para ganar
Roland Garros” este año.
Cañas basó su afirmación en la “gran semana” de tierra
que ha jugado en Barcelona, el “buen partido”
realizado contra Nadal, pese a la derrota, y el “gran
nivel” que ha exhibido desde que regresase a la
competición tras una sanción de quince meses por
dopaje.
El bonaerense, que pasará del 28 a 22 del ránking ATP
después de luchar por el título en Barcelona, definió
la final de hoy como “un buen espectáculo” y opinó que
el partido fue “más duro de lo que al final dijo el
marcador”.
Cañas argumentó que la diferencia entre él y Nadal
fueron “dos ‘breaks’” y lamentó haber perdido el
encuentro ante el número dos mundial, por pequeños
detalles que, “ante jugadores como él, se acaban
pagando”.
“Con Rafa hay que jugar los puntos al máximo para
poder ganarlos y, aún así, muchas veces no los ganas,
como sucedió hoy, pero estoy contento, porque jugar
con el mejor Nadal me sirve para conocer el nivel que
estoy dando”, argumentó.
Guillermo Cañas tampoco quiso poner como excusa las
molestias que sufrió en su antebrazo derecho durante
la semifinal con su compatriota Agustín Calleri y que
el sábado le hicieron pensar incluso en la retirada.
“La verdad es que dentro de la cancha, el brazo no me
ha molestado para nada. No tuve ningún problema físico
y pude dar todo lo que tengo en la pista”, concluyó.
EFE
Miguel Luengo.
30 Aprile 2007 alle 14:58
chiedo scusa e ospitalita’, posto qui, forse sarebbe interessante aprire un topic apposito- se no scusino
il carissimo ubaldo puo’ confermare e/o commentare una notizia che ho letto su ”un altro blog” tennistico , e cioe’ il progetto di una sfida esibizione tra federer e nadal in cui ognuno avrebbe giocato nella sua metacampo sulla superficie preferita (federer cemento e nadal terra)??
palma arena 02 de mayo…. e senza cambio di campo. !??!
pare poi che la cosa sia rientrata, non so se perche’ tecnicamente irrealizzabile o costosa o apparsa alla fine incongrua…
certo pero’ che era intigrante…anche se piu’ che un test di superfici tipo coppa davis mi richiama piu’ giochi senza frontiere con olivieri pancaldi e il jolly…
gia’ che ci sono avvio un commento da me medesimo : mi pare che la cosa in realta’ non sia equa , e favorisca nadal-nel caso specifico e in generale , fossero i protagonisti, che so, rusedsky e canas. (sempre nel caso che i due duellanti non cambino mai campo mantenendosi nella loro tana usuale).
cioe’: lo specialista del veloce ha il rimbalzo che desidera e si muove come magari abituato e senza sporcarsi di polvere rossa, ma comunque di la’ dalla rete la sua palla rimbalza piu’ morbida e rallenta tale e quale al rosso; mentre il terraiolo affronta un palleggio che magari torna un po’ prima, ma che rimbalza e si assesta come al solito e in piu’ il suo colpo acquista la velocita’ del rimbalzo sul duro. direi che e’ favorito due volte!
per equilibrio sarebbe paradossalmente giusto (anzi no, del tutto logico anche se un filo controintuitivo) che nadal giocasse sempre con i piedi sul cemento e federer sulla terra….
certo che a volte avevo provato a mettere una incerata su mezzo campo da ping pong contro uno specialista cinesoide, ma questa pensata tennistica…mai
pero’ come esibizione… originale , no? e aprirebbe il campo a nuovi orizzonti di …esercitazioni mentali.. non solo nostri-non ditelo pero’ a de villiers…
p.s.
gia’ che ci sono, due pronostichetti che chi non li fa non li sbaglia.
1- non mi auguro, non mi piace, ma ho idea che federer potrebbe essere addirittura ad una svolta radicale di carriera.. e non necessariamente a lui favorevole. quasi quasi vedo piu’ confermato nadal sui suoi livelli che l’olimpico svizzero-almeno finche’ rafael non si sfrantumera’ come il colosso di rodi.
2 - si si fara’ caldo l’effetto serra la desertificazione…ma mi aspetto almeno da noi primavera ed estate piovose, umide, loffie, tipo hawaii o amazzonia con una pioggia al giorno e non sole sfavillante.
quindi roma perturbata col sole malato e wimbledon…. magari secca e magari nadal…
spero di no!
30 Aprile 2007 alle 15:10
Caro Gianluca sono stato redarguito per aver suggerito di trascurare le perdite di tempo tra un servizio e l’altro, richiamandomi alle regole esistenti nell’ ATP, per cui suppongo ve ne siano analoghe che regolino la…. fisicità. Le illazioni sono esercitazioni da usare con cautela. Di pane e acqua non si nutre senz’altro nessuno a quel livello.
Oltretutto non lo trovo affatto lievitato, probabilmente il tennis è sempre meno per ” impiegatucci” grassocci.
Giò!!!, potrò esser smentito circa i prodromi d’ evoluzione del gioco di Nadal sul veloce ma, noto che seppur con qualche ….scivolata sul rapido..certi progressi lo faccian vincere ancor più facilmente sulla terra dove prendergli un set comincia ad essere un’ impresa, scavando un solco sempre più ampio tra se e gli altri.
Sono d’accordo con te che da Winbledon in poi ci sarà la prova della verità. Per uno già competitivo, migliorarsi non è affar facile. Se dall’anno passato Nadal avrà tratto le giuste risultanze lo vedremo. Ad ora non ho motivi di ravvedimento.
L’esperienza non la si compra al supermercato. Il 3 giugno compie 21 anni non 31. Quanti posson vantare i suoi risultati?
Con tutto il tennis dispendioso che pratica, 4 o 5 anni di carriera ai livelli attuali non glieli toglie nessuno e se in questo periodo non avrà vinto uno slam fuori Parigi sarà perchè sono esplosi una mezza dozzina di autentici fuoriclasse. Deflagrazione invisibile all’orizzonte attuale.
Se ciò accadesse, potrei mai dolermene? Io sono un appasionato di tennis non il suo …conto in banca.
30 Aprile 2007 alle 15:20
tecnicamente sono con rino (finale 2/3), sentimentalmente sono con ubaldo (finale 3/5); se dovessi scegliere io, in questo caso sceglierei col cuore!
30 Aprile 2007 alle 18:22
Per quanto non voglia intromettermi nella diatriba Nadal-Federer sul forum, mi pare abbastanza difficile vedere Federer sconfitto a Wimbledon e non dico che necessariamente debba essere Nadal a farlo.
Io penso che la cornice stessa lo metta a suo agio, affrontare lì Nadal è stato come affrontarlo in casa sua (più che nell’eventuale torneo di basilea). Se non dovesse incamerar più slam quest’anno credo che si possa parlare più di Parigi o degli Us Open, ma Wimbledon credo sia ancora off-limits.
Anch’io sono d’accordo che questo non sia uno di miglior periodi di Federer, ma non è il primo e soprattutto non è dettato da infortuni o involuzioni tecniche, pochi mesi fa Federer ha letteralmente dominato l’A Open lasciando le briciole a tutti. Ha toppato i due master Series americani, a MonteCarlo sappiamo come è andata e probabilmente sarà così anche a Roma e a Parigi. Ma un Federer semi-perdente nella prima parte di stagione può diventare un cannibale nella seconda, è già successo e forse capiterà di nuovo.
Darlo per spacciato sarebbe un grande errore. Roddick ebbe a dire di essergli vicino dopo la masters cup e la vittoria a kooyong sappiamo cos’è successo a Melbourne. Il fatto che Nadal dica che gli è precluso il numero 1 del ranking finchè c’è Federer, non credo che siano frasi di circostanza fare due tre quarti di slam in tre anni non è facile, Wilander lo fece nel 1988 e poi sparì, Federer l’ha fatto due volte e non è ancora detto che replichi. Nadal è una forza della natura, è giovane ha tempo per migliorarsi, diventare il n 1, ma anche il tempo per sgonfiarsi e saprire; quindi attenzione Federer, può apparire stanco e demotivato ma è sempre lì