Fed Cup, una questione di palle
Super-Pennetta e il tramonto del…Sun
L’Italia,3-0, affronterà la Francia
Ha vinto Tax Garbin sulla Zhang

 
22 Aprile 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

N.B.di UBS Ecco l’articolo pubblicato da TuttoSport pubblicatoi qui a beneficio dei blogger per gentile concessione dell’autore che si trova a Castellaneta Marina per seguire l’incontro di Fed Cup Italia-Cina(credo sia un servizio apprezzato dai lettori che, per inciso, stanno aumentando a dismisura). Nel frattempo la Garbin ha battuto 3-6,6-2,6-4 la Zhang Shuai e l’Italia ha così vinto 3-0 rendendo inutile la disputa delle ultime due gare

Dall’inviato di Tuttosport
(pubblicato sul quotidiano sportivo torinese il 22 aprile 2007)

PIERO VALESIO

CASTELLANETA MARINA. Giriamoci intorno finché volete, ma alla fine è sempre questione di palle. Quelle gialle, molli sul terreno molle di Puglia, che su questa superficie bisogna avere la pazienza di colpire più e più volte e poi qualche volta ancora per avere ragione dell’avversario che sta dall’altra parte della rete. Ma anche quelle universalmente riconosciute come sinonimo di costanza e forza psicologica, di voglia di vincere e purissima energia vitale; quelle che servono per colpire quelle
altre, gialle, e fare in modo che l’avversario le colpisca una volta di meno. Le ragazze del tennis italiano, si dica senza nessun timore, hanno le palle. E per questo eccezionale motivo, ieri Tathiana Garbin e Flavia Pennetta hanno vinto due incontri che, a parità di competizione e di condizioni, molto probabilmente i loro colleghi maschietti avrebbero perduto. Due partite durissime ed eccitanti, magari senza picchi di tennis sopraffino, ma da vere dure, da campionesse del mondo in carica, da ragazze cattive che, per l’appunto, hanno le palle. Non induca in alcun equivoco il fatto che Peng Shuai si sia ritirata dopo un breve ma doloroso calvario quando Flavia Pennetta era 3-0 nel terzo set e con due break nel borsone. La prossima signora Moya aveva perduto la prima partita per 6-0 in 32 minuti lasciando ai più la certezza che a rappresentarla in campo avesse delegato una sosia, fors’anche stremata dall’attesa di scendere in campo visto il prolungarsi dell’altro match di libera lotta
tennistica fra la Garbin e Sun Tian Tian. Poi però qualcosa è cambiato e per raccontare cosa è meglio passare al tempo presente.
Flavia è nera come il vestito che indossa e la musica sparata dagli altoparlanti non innesca nel pubblico (più numeroso di quanto fosse lecito attendersi: un migliaio di presenti) alcun coro o partecipazione. Che vuoi festeggiare con una delle due idolesse di casa che becca 6-0 e pare preda di tutti i pensieri mostruosi e autolesionistici possibili? Il dottor Parra però ha visto che Peng Shuai accusa qualcosa che somiglia a crampi. Lo dice a Barazzutti che, nel mezzo delle rapida seduta di
analisi di cui è gestore, lo comunica pure alla brindisina. Risultato: Flavia la smette di servire sul rovescio dell’avversaria (fulminante fino a quel momento), avanza di un metro nel campo, spara a tutto braccio. Non basta ancora perché la Peng arriva a giocarsi tre matchball sul 5-4 a suo favore. E qui le palle gialle decidono di chinare il capo e obbedire a quelle metaforiche ma presentissime di Flavia Pennetta. Primo matchball: colpo a volo steccato a fuori. Secondo matchball: ace di Flavia.
In mezzo, dolorosissimo. Terzo matchball: dritto vincente a uscire della Pennetta. Un assurdo tattico, a ben pensare, ma funziona. Il set è cotto, basta estrarlo dal forno. Dagli altoparlanti parte «O’sordato nnamurato» e stavolta la torcida di Puglia esplode: c’è davvero da innamorarsi di una rimonta così. Finisce 7-5 e quando la Peng accusa il suo malessere è chiaro a tutti che perderebbe comunque.
E Tathiana? Due ore e trentotto minuti per avere ragione della Sun, bimane monotona na rognosetta. E anche in questo caso bisogna restare al presente per spiegare come Tati prima non riesca a imprimere lift alla pallina, poi ecceda dei drop shot che invece proprio non sarebbe giornata, conceda alla rognosetta di cui sopra di arrivare troppo spesso a colpire da metà campo facendole male. Ma ogni partita ha un momento chiave. Se per la Pennetta questo momento coinciderà, un’ora dopo, con un
passante giocato due metri fuori dal campo che le permetterà di issarsi 2-2 nel secondo set, per Tati tale momento arriva nel quinto gioco del terzo set: 24 punti giocati, sette possibilità per la cinese di mettere a segno un break in un momento strategico (tutte annullate), Tati che sfrutta la sua terza possibilità e vola sul 4-1. La Sun, ad onta del significato inglese del proprio nome, non solo tramonta ma sparisce e la Garbin chiude 6-3 una partita di cui moltissimi altri non sarebbero venuti
a capo. Siamo 2-0, ci manca un punto per essere certi di accogliere la Francia di Amelie Mauresmo sul suolo italico per la semifinale in luglio. Ma siamo già felici e fortunati: non abbiamo tenniste pallose. Ma solo furiosamente pallute.

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13 Commenti a “Fed Cup, una questione di palle
Super-Pennetta e il tramonto del…Sun
L’Italia,3-0, affronterà la Francia
Ha vinto Tax Garbin sulla Zhang”

  1. angelica scrive:

    Brave brave e brave.
    3 a 0 e L’italia si gioca la Semifinale probabilmente con la Francia!
    E li’ non avremmo niente da perdere, le francesi sono piu’ forti ma nelle competizioni a squadre non si puo’ mai dire.

    E mi sono anche divertita a seguire Galeazzi. Per me la parte migliore del commento di Galeazzi e’ stata nelle interviste a Brazzutti: continuava a far presente al capitano italiano il paragone fra le vittorie delle ragazze italiane e la sconfitta degli uomini con Israele.
    E il povero Barazzutti costretto ad abbozzare :D

  2. Filippo scrive:

    Galeazzi è improponibile

  3. roberto scrive:

    Galeazzi o non Galeazzi quello che conta è che si è visto un po’ di tennis sulla rai.
    Le nostre ragazze hanno dimostrato grande grinta (FANTASTICA SOPRATTUTO FLAVIA IERI- UNA TIGRE), ma va detto che giocavano in casa. Se i nostri avessero potuto incontrare Israele sulla terra lentissima di Castellaneta Seppi e Starace avrebbero vinto facilmente i 4 singolari contro Sela e Okun.

  4. daniele scrive:

    io ho avuto la fortuna, e a dire al vero la forza di volonta’, di assistere alle partite di castellaneta dal vivo e sono pienamente d’accordo con voi la cosa che emerge dal 5 a 0 finale e’ che le nostre ragazze hanno un carattere che i maschietti se lo sognano. Le partite sono girate a favore delle azzurre su pochi ma fondamentali punti e loro sono state brave a sfruttare le occasioni. cmq resta il dato di fatto, sottolineato anche dalle nostre ragazze alle interviste, che le cinesi giocano a tennis davvero molto bene e tra qualche anno imiteranno lo squadrone russo..e menomale che nn hanno portato le due piu’ forti. cmq bravissime le nostre le nostre ragazze ed avanti con la semi contro le francesi che vorranno prendersi la rivincita dello scorso anno.

  5. angelica scrive:

    Galeazzi sara’ anche improponbile, ma non e’ che uno e’ sempre sempre sempre improponibile, eh.
    Anzi nelle interviste e’ stato simpatico ma ha fatto anche le giuste domande.

    Sono d’accordo con daniele su tutto quello che ha scritto.
    Anzi volevo chiedergli, visto che era li’: c’era molto pubblico?

  6. Filippo scrive:

    Galeazzi rimane per me il meno adatto per commentare il tennis,sbaglia su molte cose e spesso è banale, oltre ad essere pure di cattivo gusto…basti pensare alla magnifica trovata dei 5 galletti impilati nell’occasione della finale mondiale di calcio

  7. roberto scrive:

    Caro Filippo, dalle mie parti si dice che al peggio non c’è mai fine… Se ti lamenti del Galeazzi di questo week-end vuol dire che non hai sentito il Fabbretti di Israele Italia…, che è riuscito a tirare fuori il peggio anche dal buon Pistolesi adattato a spalla tecnica…

    Sulla semi con la Francia: dove la organizziamo stavolta? La politica della FIT (organizzazione al circolo che offre di più) è a mio parere miope: per fare 4 soldi si rinuncia alla possibilità di usare la Fed Cup come cassa di risonanza per la promozione del movimento.

    Io un’idea ce l’avrei: al Foro Italico, sulla splendida cornice del campo Pietrangeli, visto che il centrale sarà impegnato per i lavori di ristrutturazione.

  8. daniele scrive:

    vorrei rispondere ad angelica (scusa il ritardo) il pubblico a mio avviso era abbastanza, nei due giorni gli spalti sono stati quasi sempre del tutto pieni. riguardo a galeazzi perme resta un mito. sono cresciuto cn i suoi commenti sui turbodritti di camporesse mentre studiavo con la televisone accesa…su roma e parigi…bei tempi…. del tennis in chiaro..

  9. Filippo scrive:

    Se Galeazzi è improponibile, Fabretti in Israele era da tappi nelle orecchie…

    Sono d’accordo per la semifinale sul bellissimo campo della Pallacorda (io lo chiamo ancora così) però non ci conterei troppo che nel frattempo siano iniziati i lavori sul centrale…sarebbe bello poter arrivare in finale e giocarcela proprio lì in casa, penso che rispetto alla finale di Charleroi ci sarebbe molta più risonanza.

  10. angelica scrive:

    Se si vuole celebrare nel migliore dei modi la FedCup, quando si gioca con una grande squadra come la Francia, ci vuole anche una grande cornice

    Penso anche io che la semifinale contro la Francia dovrebbe essere giocata a Roma sul campo PallaCorda/Pietrangeli
    (mi rendo conto che per Pietrangeli e’ un grande onore avere intitolato forse il piu’ bel campo del mondo, pero’ l’altro nome era cosi bello!)

  11. roberto scrive:

    Angelica, se ti sente Clerici… …che quando sente nominare “pallacorda” gli viene l’orticaria!
    A me quel termine fa un po’ paura, mi sa di autarchia indeologista del ventennio (anche se adoro l’architettura razionalista in genrale e il Foro Italico in particolare).

    Temo purtroppo che ancora una volta la FIT sceglierà di giocare in qualche ameno paesino… Ho visto sul sito federtennis che hanno già cominciato a raccogliere le candidature dei circoli e quindi è inutile farsi illusioni.

  12. Filippo scrive:

    Ma Pallacorda, Stadio dei Marmi (anni 50) o Pietrangeli fa poca differenza, farlo lì piuttosto che in uno dei tanti circoli in periferia sarebbe molto bello!

  13. angelica scrive:

    Roberto, a Clerici puo’ anche venire l’orticaria…basta che gli passi per commentare Wimbledon!! :D
    (Lo scorso hanno il suo commento durante i 5 minuti di riscaldamento tra Sharapova e Dementieva sono stati veramente spassosi! Maria e il padre non godono della sua simpatia!)

    Diciamo che visto che la maggior parte di noi vorrebbe veder giocare la SemiFinale al Foro Italico, be’ allora sicuramente si giochera’ da qualche altra parte!!
    Ho sentito vociferare “Torino”.
    Be’ mica male come scelta…un posto vicino alla Francia… mah! Spreamo che rimanga solo una voce

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