I primi, più stanchi, perdono.
Ecco tutte le combinazioni

 
13 Novembre 2007 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Nel gruppo oro la situazione potrebbe complicarsi se Gasquet battesse Ferrer e Nadal vincesse con Djokovic, perchè sarebbero in tre ex aequo con due vittorie. Qui sotto, studiati da Giorgio Spalluto, tutti i casi con un quesito finale (difficile) anche per i matematici

Dopo Roger Federer anche Rafael Nadal è stato sconfitto in questa sorprendente edizione del Masters. Per loro fortuna la formula – a mio parere molto discutibile – di questa competizione consente di poter rimanere in corsa per la vittoria finale anche dopo una partita perduta, una situazione che nella storia del Masters si è infatti verificata molte volte.
Viene il sospetto che essendo il tennis uno sport disuguale nel quale i più bravi vincono e giocano di più

c’è la possibilità che i primi due giocatori del mondo siano giunti a questo appuntamento più stanchi e forse anche più appagati mentre i loro avversati possono cogliere un successo di grande valore.
Federer era stato battuto dal cileno Fernando Gonzalez, contro il quale aveva vinto dieci volte su altrettanti incontri. Sotto questo aspetto la sconfitta di Nadal contro il connazionale David Ferrer è menoi sorprendente perché il bilancio dei confronti diretti era di 4 vittorie a 2 a favore di Nadal, ma Ferrer aveva vinto (quest’anno all’Open degli Stati Uniti) l’ultima sfida.
Ieri non è bastato a Nadal vincere il primo set per scoraggiare le velleità di un agonista con Ferrer, che sul piano podistico non teme rivali. Infatti Ferrer ha vinto il secondo set ed ha preso un vantaggio di 5 a 1 nel terzo. Nadal ha tentato una disperata rimonta, ha recuperato un break, ha annullato un match point con un servizio vincente sul 5 a 2 ma alla fine si è dovuto arrendere.
I numeri confermano la legittimità del successo di Ferrer che ha conquistato 13 punti più di Nadal (101 a 88) ha fatto conto pari tra colpi vincenti ed errori mentre Rafa ha registrato un builancioi negativo di 24 punti vincenti e 31 errori.
Ricordando che nel primo incontro della giornata il francese Richard Gasquet aveva di fatto eliminato il serbo Novak Djokovic battendolo in due set, la situazione in questo gruppo è tutta da decidere. Se Ferrer batterà Gasquet si assicurarà il primo posto ma se questa sfida sarà vinta dal francese c’è la possibilità di una arrivo a pari merito tra Gasquet, Nadal e Ferrer, dopo di che bisognerà procedere al conteggio dei set ed eventualmente dei games.
Oggi in programma gli incontri dell’altro gruppo, Davydenko-Federer (ore 10 diretta su Sky Sport 3) seguito da Gonzalez-Roddick.
Rino Tommasi

Una breve panoramica sulle possibili combinazioni che ci potrebbe regalare il gruppo ORO.
Articolo di Giorgio Spalluto

Detto che DJOKOVIC è ormai fuori da qualsiasi gioco a causa di un quoziente set (0-4) che non gli consentirebbe di recuperare su coloro che lo precedono in classifica, (anche nel caso di vittoria in 2 set su Nadal), andiamo a vedere quali sono le possibilità degli altri, in base al risultato del match tra Nadal e lo slavo

- NADAL- DJOKOVIC 0-2

Passano Ferrer e Gasquet. Il primo del girone sarebbe il vincente del loro match

- NADAL- DJOKOVIC 1-2
Se Ferrer-Gasquet 2-0, 1° Ferrer, 2°Nadal
Se Ferrer-Gasquet 2-1, 1° Ferrer, 2°Gasquet
Se Gasquet b. Ferrer, 1°Gasquet, 2° Ferrer

- NADAL- DJOKOVIC 2-1
Se Ferrer b.Gasquet, 1° Ferrer, 2°Nadal
Se Gasquet b. Ferrer, 1°Gasquet, 2° Ferrer

In questo caso, quindi, Nadal dovrebbe sperare nella vittoria di Ferrer

- NADAL- DJOKOVIC 2-0
Se Ferrer b.Gasquet, 1° Ferrer, 2°Nadal
Se Gasquet-Ferrer 2-0, 1°Gasquet, 2°Nadal
Se Gasquet-Ferrer 2-1, tutti i 3 hanno lo stesso quoziente set (5 vinti e 3 persi) e si va a vedere il quoziente games. E qui ci divertiamo alla grande. Ecco la situazione:

Ferrer: 2-0, set: 4-1, games: 28-21 (+7)
Gasquet: 1-1, set: 3-2, games: 25-21 (+4)
Nadal: 1-1, set: 3-3, games: 28-29 (-1)

La somma dei quozienti punti tra Ferrer e Gasquet e ‘+11’, e questa non potrà cambiare alla fine del match che li vede coinvolti. La situazione peggiore per Nadal sarebbe quella in cui uno avesse ‘+6’ e l’altro ‘+5’. A quel punto Nadal dovrebbe recuperare 6 games sui suoi avversari

Ricapitolando, sempre considerando questa situazione di estrema parità (2-0 Nadal-Nole, 2-1 Gasquet-Ferrer), ogni giocatore sarebbe sicuro di passare nei seguenti casi:

Ferrer PASSA se, contro Gasquet, fa un game in meno, lo stesso numero di game, o un numero maggiore di game rispetto al francese

Gasquet PASSA se fa più di 2 game rispetto allo spagnolo

Nadal deve lasciare meno di 6 game a Djokovic

Perché non provate a trovare le combinazioni in cui avremmo lo stesso quoziente games?

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15 Commenti a “I primi, più stanchi, perdono.
Ecco tutte le combinazioni”

  1. remo scrive:

    Non vorrei scrivere una cretinata ma penso sia stata fatta confusione. Quello riportato non è il quoziente games (che si ottiene dividendo i giochi vinti con quelli persi) bensì la differenza games (vale a dire i primi meno i secondi). Innanzitutto si dovrebbe capire quale criterio viene adottato, anche a livello di set, perché c’è una certa differenza tra quoziente e differenza (e scusate il bisticcio di parole). Tanto più che, con il quoziente sets Djokovic è inevitabilmente eliminato (se anche vincesse 2-0 andrebbe a 2-4 e quindi il quoziente è 0,5 mentre Nadal, con 3-5, sarebbe a 0,6 e Gasquet, in caso di sconfitta 2-0, sarebbe a 0,75 con 3-4) mentre con la differenza sets no: sarebbe infatti a -2, proprio come Nadal. Quindi, se il criterio è il quoziente, Djokovic eliminato comunque e Nadal qualificato anche in caso di sconfitta ma solo se Gasquet perde 2-0 e lui vince un set. Ma in caso di arrivo alla pari degli altri tre i conti vanno fatti in base al quoziente giochi e non credo sia facilmente ipotizzabile al momento attuale capire quali saranno i giochi vinti e persi per ciascuno.
    Spero di essere stato chiaro e, ripeto, di non aver detto fesserie.

  2. giorgio spalluto scrive:

    Il criterio è sempre quello del quoziente, tra set (o games) vinti e set (o games) persi.

    Ho riportato la differenza dei games per rendere più immediato il calcolo. Se avessi scritto come quoziente games, Ferrer 1.33 e Gasquet 1.1904, sarebbe stato un pò più difficile riuscire a capire di quanti games ha bisogno Gasquet per essere sicuro di essere qualificato.

    Scrivendo Ferrer +7 e Gasquet +4, è più semplice capire che il francesino deve totalizzare 2 games in più dello spagnolo

    Per ciò che riguarda i possibili scenari, ti assicuro che ci sono delle combinazioni che prevedono almeno 2 giocatori con lo stesso quoziente games. I 2 giocatori in questione, ovviamente, non potranno essere Ferrer e Gasquet. Vediamo un pò chi ha il coraggio di cimentarsi nel giochino…

  3. Michele Fimiani scrive:

    Sono 6 le situazioni in cui si avrebbero 2 giocatori al secondo posto a peri punti con lo stesso numero di set vinti e persi e lo STESSO QUOZIENTE GAMES (anche se come precisato da Remo sarebbe più corretto parlare di “differenza).
    Vedo di elencarle con più chiarezza possibile:
    Nadal deve battere Djokovic in 2 set: dovrà fare almeno 2 games più di lui (caso 7-6 7-6). La sua differenza sarà quindi almeno +1.
    Gasquet deve battere Ferrer in 3 set. Se Gasquet vince con più di 6 games di scarto sicuramente Ferrer è fuori perchè andrebba a quota zero.
    Quindi il PRIMO caso di parità è se Gasquet vince con 6 games di scarto su Ferrer ( ad es 67 76 60) e Nadal vince 76 76: in tal caso Ferrer e Nadal appaiati assieme a +1.
    SECONDO caso Gasquet vince con 5 games di scarto e Nadal con 3: spagnoli ancora appaiati ma con quoziente +2.
    TERZO caso Gasquet vince con 4 games di scarto e Nadal con 4: spagnoli a +3.
    QUARTO caso Gasquet vince con 3 games di scarto e Rafa con 5: spagnoli a +4.
    QUINTO caso Gasquet vince con 2 games di scarto e Rafa con 6: spagnoli a +5.
    SESTO e ultimo caso Gasquet vince con un games di scarto (scarto minimo ottenibile ad es con tre tie break) e Rafa ancora con 6: questa volta ad essere appaiati a +5 sarebbero Nadal e Gasquet, mentre Ferrer sarebbe in testa a +6.
    Spero di essere stato sufficientemente esaustivo.

  4. Stefano scrive:

    La notazione di Remo non è peregrina, anche io ho qualche dubbio su come siano stati fatti i conti.

  5. giorgio spalluto scrive:

    Bravo Michele, al quale chiedo di entrare nel dettaglio (dei games), dopo la mia precisazione su Remo.
    Ripeto, trattasi di QUOZIENTE e non di DIFFERENZA.
    La situazione si complica……… :D

  6. Avec Double Cordage scrive:

    Djokovic passa se fa due imitazioni di Dudi Sela e una di Pavel Skommetiviz con Nadal che fa un breakfast con fagioli e salsicce e tre uova al tegamino a Ferrer che deve solo metterci il ketchup, Gasquet invece per passare non deve chiedere a Santoro come è il tempo in nuova caledonia a patto che Djokovic non faccia un imitazione di Noah che canta la macarena, in questo caso Nadal deve arrotolarsi i calzini e indossarli sopra le scarpe mentre Ferrer si deve mettere il tanga di nadal in testa e pizzicarlo tre volte prima di ogni servizio, visto che è cosi appassionante perchè non introduciamo il round robin in tutti i tornei e giochiamo solo la finale al tavolino di poker con Davydenko come arbitro e Kafelnikov e Puerta come presentatori?

  7. Michele Fimiani scrive:

    chiaramente se quel che conta davvero è il QUOZIENTE tra games vinti e games persi, risulta che nei casi da me sopra citati che riguardavano parità a livello di differenza, in caso di differenza positiva ha chiaramente quoziente più alto chi gioca meno games (per intendersi 45 games vinti e 40 giocati ha diff. +5 e quoziente 1.022 mentre 42 vinti e 37 persi ha sempre differenza +5 ma rapporto 1.135).
    Cercare soluzioni che abbiano esattamente lo stesso quoziente è sicuramente più elaborato e non me lo posso calcolare a mente guardando la tv come nel caso delle differenze.
    E siccome ho pasato la giornata sulla mia tesi i miei neuroni chiedono time-out.
    Scherzi a parte le possibilità di avere quozienti identici sono molto inferiori rispetto alle differenze che ho citato precedentemente.
    Sicuramente non è però impossibile, come nel caso banale in cui due giocatori totalizzino esattamente lo stesso numero di games vinti e persi (potrebbe succedere ad esempio se Nadal vince 61 76 e se Ferrer perde 46 63 36; in tal caso per entrambi 41 games vinti e 36 persi).

  8. Mario scrive:

    tutta questa confusione conferma, una volta di più, che la formula del round robin non c’entra nulla col tennis. speriamo sia l’ultima volta

  9. giorgio spalluto scrive:

    Michele, direi che i tuoi neuroni reggono molto bene…

    Mi auguro che gli organizzatori pensino bene di programmare la partita di Rafa dopo quella tra Ferrer e Gasquet. In caso contrario, questi ultimi 2 potrebbero giovarsi della conoscenza del risultato del match precedente per non farsi troppo male e, magari, estromettere il maiorchino.

    Sono troppo malizioso?

  10. marcos scrive:

    ragazzi…che dire: preferisco che in semi vada gasquet.

    questo è il massimo del calcolo che mi concedo!

  11. remo scrive:

    Innanzitutto, fantastica la soluzione di avec double (anche se non meno laboriosa rispetto a quella del quoziente). Detto che la formula del master è sì piuttosto datata ma non antecedente l’introduzione dell’aritmetica e detto che l’eventualità di arrivo alla pari tra tre atleti (sia per il primo che per il secondo posto nel girone) non è così improbabile, credo (o quantomeno mi auguro) che gli organizzatori abbiamo stabilito i criteri di qualificazione nel caso suddetto. In passato si sono già verificate situazioni di arrivo alla pari in tre (sia per stabilire i primi tre posti che per stabilire gli ultimi tre) e la discriminante è sempre stata la differenza sets per stilare la classifica e poi il risultato dello scontro diretto in caso di parità tra due - in quanto non è mai successo che tre fossero pari anche nella differenza). In questo modo Vilas, nel 1976, si classificò primo nel suo girone nonostante avesse 5-4 contro il 5-2 di Solomon e il 4-4 di Gottfried; Brian venne eliminato e l’argentino, che aveva battuto Solomon, arrivò primo nonostante una peggior differenza. Idem nel 1991 (Sampras 5-3, Agassi 5-2, Becker 4-3; tedesco eliminato e Pete primo per vittoria nel confronto diretto con Andre). Nel 1995 Sampras 5-2, Becker 4-3, Ferreira 5-4: Sampras primo, Becker secondo per vittoria nel confronto diretto (o forse per miglior quoziente sets). Nel 1997 Sampras 5-2, Moya e Rafter 4-3 (in questo caso si guardò alla differenza o al quoziente games in quanto Moya - che aveva 36-29 - si qualificò a spese dell’australiano - 33-31 - pur avendo perso il confronto diretto. Nel 1998 arrivarono alla pari Henman, Corretja e Rusedski ma Greg dovette ritirarsi. Infine l’anno scorso con Nalbandian, Roddick e Ljubicic e l’argentino in semifinale con 4-4 contro il 3-5 degli altri due.

  12. lallo scrive:

    Se la regola prevede il quoziente questa è una scelta che certamente diminuisce le probabilità di pareggio ma che risulta difficilissima da chiarire al pubblico e quindi assolutamente negativa e a mio giudizio improponibile.
    Negli altri sport conta la differenza (molto più facile) ed in caso di parità (tra tre o più team) che si protragga anche nella classifica avulsa, viene considerato semplicemente il risultato dello scontro diretto tra i soggetti rimasti ulteriormente in parità.
    In questo caso Nadal passerebbe se terminasse a pari diff.games con Gasquet e verrebbe eliminato se terminasse a pari diff.games con Ferrer.

  13. RNMA83 scrive:

    Ma aspettare che si giochino gli incontri e poi vedere?
    Eheheheh….Un saluto a tutti

  14. francesco scrive:

    si fa interessante anche la situazione nel gruppo di Federer.
    Gonzales non ha ancora smaltito l’ubriacatura di lunedì, se Roger batte in due sets Roddick va 5/2 e termina al primo posto , l’americano va 4/2 ed e il cileno, ammettendo che superi uno stracotto Davidenko in due sets, 4/3. Mi sbaglio ?

    Il Roger di oggi è stato a dir poco indecente.

  15. remo scrive:

    Per lallo: non tutti gli sport applicano la regola della differenza. Il volley, ad esempio, considera il quoziente sets per i campionati nazionali, regionali e provinciali mentre nelle competizioni internazionali da qualche anno viene adottato il quoziente punti (questo per fare in modo che, anche in situazioni di sets ormai compromessi nel punteggio, la squadra sotto non molli e cerchi di raggranellare quanti più punti possibile e quella sopra non si distragga troppo: l’hanno fatto per lo spettacolo). Poi sono d’accordo con te sul fatto che sia una regola non semplice da capire per chi non è proprio super-appassionato, ma lo è ancora di più quella della classifica avulsa. Un esempio è la coppa del mondo che si sta disputando in giappone in questi giorni (con l’Italia protagonista): girone all’italiana composto da dodici formazioni e alla fine varranno i punti e, in caso di parità, non si guarderà al quoziente sets bensì a quello punti.
    Per francesco: era logico che, facendo giocare nella seconda giornata dei rispettivi gironi i vincitori tra loro e gli sconfitti tra loro, si verificasse la situazione attuale. Per forza ci sarebbe stato un giocatore a quota 4, due a quota 2 e uno a quota zero. E’ il sistema migliore per mantenere l’incertezza fino alla fine (o quasi), tanto più che se Davydenko e Djokovic avessero vinto almeno un set sarebbero ancora in corsa.
    Per RNMA83: la penso come te. Attendiamo che giochino.

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