Le pagelle a telecronisti e giocatori.
Federer-Nadal? Meglio Lombardi-Tommasi.

 
13 Novembre 2007 Articolo di Marcos
Author mug

Promossi al primo esame i telecronisti di Sky. Ecco il giudizio su Rino Tommasi e Roberto Lombardi a due giorni dall’inizio del Master

Tommasi/Lombardi: Davydenko/Roddick
“La superstizione è sintomo di debolezza”

Il divano m’accoglie sul 3 a 1 per Roddick, primo set. Lombardi sintetizza il maggior pregio dell’americano, dopo il servizio: “Un gran lottatore: magari si arrangia, certe volte, ma cerca di buttarla sempre di là”. “Non solo: è dotato di un notevole senso sportivo”, aggiunge Tommasi. Dopo aver visto il completino di Sharapova versione Madrid, mi balza subito all’occhio quello di Davydenko: orribile. Sul 4 a 2 per l’americano, Roberto sentenzia, ricordando i precedenti tra i due: “Un gran Roddick: si vede che con Davydenko si trova bene”. “E per forza: il russo non l’attacca sul rovescio!”, spiega mirabilmente Rino, che si esalta, durante uno scambio interminabile: “Guarda qui…ma guarda cosa stanno facendo!”. Lombardi abbozza: “Se Nikolay inizia a lavorarlo ai fianchi, non è detto che le cose finiscano come da pronostico”. I due, poi, sfiorano un tema che andrebbe definitivamente assunto dall’umanità: “La superstizione è sintomo di debolezza”, inizia Rino. “La superstizione è la prima forma di religione”, chiude Roberto. Condivido in pieno e Tommasi torna subito sul razionale: “Grande geometria nel gioco di Davydenko: lungolinea rovescio vincente!”. 5 a 3 e servizio Roddick. Il russo si ripete, annullando un set point con una risposta rovescia incrociata: “Che risposta che ha fatto, quel diavolo di Davydenko!”, s’eccita Lombardi, tornando al trascendente. Non basta: 63.
All’inizio del secondo set, ravviso un sorriso sul volto del russo, che chiude in semituffo rovescio una bella volata, portandosi sul 2 a 1. Nel gioco successivo, all’unisono: “Mamma mia!! E che è?!”. “225 storto!”, esclama Lombardi. “Pensa se era dritto!!”, sottolinea Tommasi. Se, in quel momento, si fosse messo all’ascolto un profano del tennis, avrebbe potuto pensare che i due cronisti fossero alle prese con misurazioni d’altro genere, un po’ più piccanti, più cameratesche. Invece, commentavano l’incredibile velocità toccata dal servizio americano. I giocatori tengono il servizio: 3 a 2 per il russo.
“Eccolo il tuo amico…Micky Mouse. Epperò segue tutte le partite!”, Roberto stimola il suo compagno, vedendo inquadrato De Villiers. Rino non ci pensa su due volte: “Chissà che impari qualcosa!”
Roddick, con gran fatica, riesce a vincere il sesto game e Rino spiega la regola non scritta del tennis: “Quando manchi un’occasione del genere (riferendosi al game perso dal russo), spesso capita di pagare nel game successivo: break mancato, break subito”. Ha ragione: Davydenko perde il servizio e l’americano s’appresta a servire sul 4 a 3. Lo stesso Rino, però, assegna al break subito dal russo il valore di un match point: non sarà così. Contro break e set per Nikolay, che spinge fino ad aggiudicarselo per 64, strappando nuovamente il servizio a Roddick. Lombardi si fa romantico ed attribuisce al dolce sguardo di Irina l’improvvisa rimonta del suo amato.
All’inizio del terzo set, il russo scende spesso a rete, per chiudere punti costruiti col pressing da fondo campo: “Hai capito…Davydenko esce dalla tana!”, Tommasi in metafora. “Solo quando ha fame: esce, prende qualcosa e, poi, torna subito dentro”, lo segue Lombardi. Proprio lontano dalla sua tana, Nikolay commette il più clamoroso degli errori, affossando a rete una facile volata rovescia: 4 a 1 pesantissimo (come dice Rino) per l’americano. Sul 30 a 0 per Roddick, Tommasi rispolvera un altro paio di metafore: “Siamo in stazione, caro Roberto. Gran rovescio incrociato di Davydenko, ma i buoi, ormai, sono scappati”. Ci mancava chiudesse col “non c’è più trippa per gatti” e m’alzavo ad applaudire! La partita sta per finire: giusto in tempo per vedere l’occhio di falco smentire un over rule del giudice arbitro, qualche risposta alle ortiche (Roberto dixit) di Roddick, che avrebbe affidato al suo servizio la chiusura dell’incontro, un altro occhio di falco sul match point ed una calorosa stretta di mano finale, accompagnata da grandi sorrisi.

Tommasi: 6/7
Lombardi: 6/7
Roddick: 7+
Davydenko: 6-

Tommasi/Lombardi: Djokovic/Gasquet

“Questo qui col rovescio fa i bambini coi baffi!!”

Sollecitati da una mail, come se non fosse passata la notte, i cronisti ripartono su un tema già toccato ieri: “Che la Henin guadagni come Federer, a me non dà alcun fastidio”, parte Rino; “E’ una questione di qualità, non di quantità: non dipende dai set giocati”, chiude Roberto. Sono d’accordo. Subito un raffronto tra i genitori dei tennisti: ci sono quelli buoni e quelli meno buoni. Modello per i nostri due, ma valido per tutti, era il babbo di Ivanisevic: anche quando il figlio perdeva, rimaneva a vedersi il torneo fino alla fine; amava suo figlio e amava il tennis. “Non come la mamma della Sanchez, che, quando la figlia perdeva, piuttosto che vedere un incontro tra due altre tenniste, accompagnava in giro il cagnolino!”, Lombardi postilla il tema e riparte sul serbo: “Djokovic paga la golosità. S’intenda: ha dovuto rispettare gli accordi presi l’anno precedente con i direttori dei tornei minori, senza immaginare che, per lui, sarebbe stato un anno meraviglioso”. Tommasi annota che il numero dei rimbalzi a terra, che Novak impone alla palla, durante la preparazione al servizio, è sempre dispari: urge controllo. Il suo compagno sottolinea il tema più importante del match: il confronto tra i rovesci. Tornano, poi, sull’incontro vinto ieri da Gonzalez e Rino racconta uno dei tanti aneddoti, con cui ha arricchito la cronaca di oggi: “Ebbi la fortuna di assistere al diciassettesimo incontro tra Ashe e Laver: Arthur non era mai riuscito a vincere, ma quel giorno gli riuscì. Nelle righe che mi ha dedicato su una copia del suo “Portrait in motion”, Ashe scrisse che, senza me, non avrebbe mai saputo quante volte consecutive aveva perso con Laver”. Lombardi si fa dolcemente malinconico: “Rimpiango quei personaggi…”. Subito l’eco di Tommasi: “Pensa che una volta Rosewall scese dall’ascensore al mio piano, per continuare a chiacchierare con me: te lo immagini Roddick che mi accompagna alla stanza?”. No, non me lo immagino, Rino! “Io vorrei scendere al piano di Safin!”, s’eccita Roberto, pensando all’harem di un Hilton.
Gasquet, mentre i due chiacchierano senza dimenticarsi del match, dalle tribune cinesi lancia un passante dritto incrociato mai visto: “Ohhhhhhh! Circoletti rossi a pioggia!!”, Rino dovrà fare ricorso un’altra volta al suo vecchio cavallo di battaglia. Un attimo dopo, si occupa di Djokovic: “Il problema è vedere se Novak riesce a trovare una condizione accettabile, prima d’aver perso la partita”. È il mio problema, quando m’avventuro sul campo: spezzo il fiato dopo un’ora e mezza, quando le gambe non mi reggono più. Il francese brecca: 2 a 1 e servizio. Tommasi, come spesso gli capita in cronaca, trova il modo di citare Fognini: “E’ entrato nei cento. Fabio ha una qualità importante: raramente perde da uno meno forte di lui. Non credo che diventerà un campione, ma è un buon giocatore”. Lombardi: “L’ho visto giocare a Parigi contro Monaco, che, sulla terra, non scherza: ha giocato due set a livello mostruoso!”. “C’ero anch’io, c’ero anch’io: l’ho visto tutto quell’incontro!”, ricorda Tommasi, che, rammaricandosi di essere a Cologno Monzese in un giorno d’inverno, coglie l’occasione per citare l’Ubaldo, stoico baluardo dell’informazione italica in oriente, ed i suoi battibecchi in sala stampa con i dirigenti dell’Atp, che volevano negare un’intervista più approfondita a Davydenko: “Tutto questo lo potete trovare sul blog di Ubaldo Scanagatta”. Per una volta, sono lieto della pubblicità! Intanto, Gasquet brecca ancora: 4 a 1 e servizio. Gli amici da casa tempestano i due di mail interessanti: “Panatta è stato un grande. Rispondo sulla sua carriera, citando Tiriac, che mi diceva: è difficile seguire uno che preferisce andare in vacanza in Sardegna, piuttosto che allenarsi”. Non aveva mica tutti i torti, Adriano! Insiste Rino: “Dibbs e Solomon, per citarne solo un paio, avevano un decimo del talento di Panatta, eppure sono stati tra i primi dieci per tre anni, non per sette mesi, come Adriano”. Niente rimpianti, su! Roberto torna sul match: “Gasquet non deve seguire Djokovic nelle variazioni di ritmo. Il naturale sviluppo del suo gioco deve portarlo a rete”. Consigli non ascoltati: Novak riesce a breccarlo e, malgrado alcuni colpi stupendi del francese, si avvicina: 4 a 3, al servizio Gasquet. Mentre Rino trova modo, molto rapidamente, di ricordare la simpatia di Simone Colombo, che, crollato a terra per crampi, chiese a Tommasi (che era a bordo campo) di “contarlo” come s’usa nella boxe, Djoko tira un lungolinea rovescio vincente, quasi esterno al paletto di sostegno della rete: “Però…c’è della qualità qui, eh?”, non perde un colpo, il più esperto dei due. È un fiume di ricordi, ma la qualità del match lo costringe piacevolmente alla cronaca: non fa a tempo a rispondere ad una mail sul torneo di Milano, rimpiangendo Della Vida, che, trionfante, annuncia: “Circoletti a pioggia!!!”; dopo uno scambio mozzafiato, il francese si produce in una demivolata dritta vincente, colpita a tre metri dalla rete, da spellarsi le mani per gli applausi, “Che manina, signori…che sensibilità!”, chiosa il più giovane. Sul 5 a 4 e servizio per il suo avversario (un virtuoso del rovescio, per Roberto), Djoko abbozza ad un sorriso, ma, poco dopo, perde il primo set.
Lombardi inizia il secondo alla grande: “Neurotrasmettitori bassi, cari Djokovic”. Che significa: che oltre la cinta non salgono? In effetti, il serbo, da metà campo, attacca sul rovescio di Gasquet, si applica in una volèe scolastica, che ributta la palla al francese e, sul pallonetto corto che questo riesce ad alzargli, la combina grossissima, concedendo nuovamente all’avversario la controbotta di dritto, al fulmicotone e vincente: “Ohhhhh! Tripla fesseria da parte di Djokovic!!”, s’indigna Rino, con Roberto divertito: “Guarda…guarda come ride Gasquet: è proprio un bambinone!”. Cito di seguito qualche apprezzamento sul rovescio di Gasquet: “Ohhhhh!! Splendido passante di rovescio!” e, quando parte il replay: “Guarda…guarda questo cosa sa fare!”. “Ha dei momenti che sembra illuminato!” e, quando parte il replay: “Ma guarda che roba…va che rovescio!”. “Ohhhh! Questo qui col rovescio fa i bambini coi baffi!!” e, quando parte il replay: “Guarda Rino, guarda, guarda lì cos’ha fatto!”. “Eh sì, col rovescio fa quello che vuole: tutto in controbalzo. Fa sembrare facili le cose difficili”. Novak s’impegna come un pazzo e riesce a recuperare un break di svantaggio: 2 pari. Lombardi ci ricorda: “Anche contro Nadal, Gasquet era avanti un break nel secondo: si vede che ad un certo punto si distrae”. Mica sempre. Nel quinto game, Djokovic si affida al suo dio, segnandosi platealmente il petto: non funziona. Allora se la prende con la racchetta: macchè. Sullo 0040 mette una buona prima, porta a casa un 15 e si risegna, affidandosi di nuovo, forse ad un altro dio: niente da fare. Richard brecca ancora. 3 a 2 e servizio. Lombardi vuole chiudere alla grande, profittando di un incoraggiamento del babbo di Novak: “Qui non è questione di incitamento, ma di polvere pirica nei muscoli!”. Proprio così, Roberto! Sul 5 a 2 parte la metafora di Tommasi: “E’ già sotto la doccia”.
Io, quando Rino dice così, prendo il paltò, mi infilo le scarpe, con basco e sciarpa nella mano destra e telecomando nella sinistra; spengo col ginocchio il pc e, con un occhio cerco le chiavi della macchina, con l’altro assisto al finale: 64 62.

Tommasi: 7/8
Lombardi: 7+
Gasquet: 9
Djokovic: 6-

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32 Commenti a “Le pagelle a telecronisti e giocatori.
Federer-Nadal? Meglio Lombardi-Tommasi.”

  1. Il_Gelataio scrive:

    Ben fatto Marcos, per caso mi sai dire chi è il cronista che segue le partite di doppio delle 8 di mattina? Non mi sembra un granchè però sembra ne sappia qualcosa di tennis. grazie in anticipo.

  2. marcos scrive:

    domattina punto la sveglia, gelataio!

  3. stefan scrive:

    alla mattina c’è stefano meloccaro,modesta conoscenza dell’attualità del tennis ma almeno è simpatico

    poi arriva tommasi con quotidiana implacabile successione : volandri(in varie salse),il doppio è morto,i puntini non mi interessano,il tennis italiano si valuta negli slam,il maestro migliarini,non chiedetemi chi è il migliore di sempre,ci sono stati aggiustamenti per condizionare l’andamento delle quote ma alla fine sempre vince chi doveva vincere (ma che vuol dire???),64 donne negli slam,abolirei l’antidoping,non mi piace la formula del master,nessuno ha dominato come jack kramer,tennis..boxe..ma il calcio è lo sport che conosco meglio…………….e sono solo alcune

    meno male almeno non c’è marianella che ogni 3 minuti deve x forza dire uiimbl’dn x perfetta pronuncia mostrare….

  4. Avec Double Cordage scrive:

    @ stefan
    troppo forte però in verità è con una i sola ma con due mm :) uimmbl’d'n

  5. roberto scrive:

    Ti sono riconoscente marcos, in questi giorni non ho modo di seguire i match, ma grazie a te e ai tuoi resoconti sto limitando i danni alla grande.
    Se non ricordo male Tommasi due anni fa, dopo la vittoria di Fognini su Djokovic al turno decisivo delle quali al Foro, mentre tutti si esaltavano, affermò che Fabio era un buon agonista, ma con mezzi limitati, e che difficilmente sarebbe entrato nei 100.
    Adesso posso dire che per la prima volta ho sentito il Tommasi sbagliare un giudizio.

  6. manu scrive:

    uauahahahahahhahahaha
    stefan mi hai fatto morire dalle risate!!!!!!!!!
    proprio cosi….tommasi e’ di una ripetitivita’ impressionante!!!!!!!!
    ma ci piace anche per questo!
    non so immaginare nessuno al suo posto nella cabina di commento della finale di uiimbl’dn uahahahahahahhaahha
    benvenuti a stamf’rd br’gg” uahahahahahahahha

  7. angelica scrive:

    Marcos a me dopo ’sto capolavoro di pagella mi viene solo una curiosita’ :
    ma dove vai quando prendi il paltò, ti infilo le scarpe, con basco e sciarpa e con un occhio cerchi le chiavi della macchina? A cologno monzese a stringere la mano a tommasi? :D

    Bellissimo, veramente bellissimo.

  8. Nicola1985 scrive:

    ma vedi l’errore di rino è che lui si dedica troppo alle mail…qst spesso sono ripetitive nelle domande xkè nn tutti seguono il tennis assiduamente,magari capitano x caso su una partita e fanno una domanda a cui è stata data risposta cento volte…da una parte lo strumento della mail è giusto xkè permette un’interazione coi telespettatori,dall’altra può divenire un boomerang…cmq rino è un grande,ce ne fossero di telecronisti come lui

  9. Il_Gelataio scrive:

    Grazie stefan per avermi risposto prima di Marcos, mi hai fatto anche troppo ridere, volevo raccontarvi questa perla del buon Rino:
    Nella semifinale di Parigi Bercy tra Nadal e Baghdatis c’erano dei tifosi ciprioti in tribuna con “un lenzuolo con la sagoma di Cipro” così detto da Tommasi , peccato per lui che quel “lenzuolo” è LA BANDIERA DI CIPRO…..

  10. marcos scrive:

    grazie ragazzi, per i complimenti…anche se a molti non sarà piaciuto il voto alto ai cronisti.

    io, col paltò, il basco e la sciarpa, in attesa dei guanti, esco malvolentieri ad affronatar le fredde brume dell’inverno per guadagnar la pagnotta, non avendo, ahimè, un vitalizio che mi levi ’sto supplizio!

    se potessi avere mille lire al mese, farei poche spese e commenterei fra tante cose tutti i match della tivù!

    (remake dello storico pezzo di gilberto mazzi)

  11. marcos scrive:

    un lenzuolo con la sagoma di cipro: non è mica facile inventarsi una definizione simile, ragazzi!

  12. Mark scrive:

    Rino Tommasi il miglior telecronista?? Mi sono alzato alle 7 domenica x seguire Nadal-Gasquet e chi mi becco in cronaca, la coppia peggiore! Tommasi-Lombardi. E’ la loro accoppiata che non mi piace, spesso escono dal match, non lo commentano o lo fanno quando ne hanno voglia.
    Ebbene entra Gasquet in campo e che fa Tommasi? Due parole su cosa sia il Masters e poi via col solito noiosissimo riferimento storico…i due gemelli del tennis degli anni 40-50 e chi si ricorda?
    Tommasi è un professionista che io nn discuto. Però ha il difetto di dare e ripetere all’infinito le sue opinioni (doppio, formula del round robin, scommesse), diventa assolutamente noioso, come inutili sono i suoi continui riferimenti al passato del tennis, alla storia…ma basta…parliamo del presente e facciamolo con cognizione di causa, Rino! Poi, legge le mail….certo, cosa buona, se non fosse che legge soprattutto quelle che gli permettono di fare digressioni lunghissime che lo fanno uscire dal commento. Come quando si perde a parlare di pugilato, ma chi se ne importa! Noi paghiamo profumatamente un abbonamento sky e abbiamo diritto ad un telecronista e a un commento tecnico.
    A mio parere, Marianella è il migliore, così come anche ottima è la coppia Pero-Bertolucci o anche Pero-Lombardi.
    Ma continuate a mettere insieme Lombardi e Tommasi, vi prego!

  13. Mark scrive:

    Errore scusate, volevo dire non mettete più insieme Tommasi-Lombardi..

  14. Avec Double Cordage scrive:

    @Il Gelataio
    questa papera del lenzuolo con la sagoma di cipro è troppo forte, intanto federe e davydenko stanno facendo a lotta per chi gioca peggio, visto che davydenko sotto rete può quasi dare la mano anche a qualsiasi pallettaro della domenica dovrebbe vincere federer, almeno spero. ma se si presenta cosi alla sfida con roddick saranno cavoli amari.
    senti ma ti sei letto la storiella su agassi che ho messo sul mio blog, potresti anche lasciare un commento, mi farebbe piacere?

  15. Marcello scrive:

    Vogliamo parlare anche del “Sinsinnadi” e del “Nalbèndièn” di max Marianella? perle incommensurabili.

  16. anto scrive:

    E’ si Marcos, sei sempre un assegno circolare!

  17. angelica scrive:

    Per quanto riguarda Marianella e le pronunce:
    bisogna decidere se si vuole la pronuncia corretta, ha ragione lui.
    Se si preferisce la pronuncia che in genere e’ piu’ utilizzata cioe’ italianizzata allora ha ragione chi si irrita
    (pero’ ammettiamo anche che a volte noi tendiamo ad irritarci per questioni all’acqua di rosa)

    Tommasi ripetitivo? Perche’ conoscete un solo telecronista di qualsiasi sport che non sia ‘ripetitivo’?
    Ma anche un giornalista (di qualsiasi genere), uno scrittore, un cantante, un regista?
    Anche i tennisti sono ripetitivi, visto che tendono a giocare sempre nello stesso modo e a variare giusto qualche volta per sorprendere l’avversario e poi tornare subito dopo a giocare nel loro modo.
    Di solito viene chiamato Stile.

    Poi puo’ piacere o meno.
    A me per esempio Tommasi piace, Elena Pero tantissimo.
    Bertolucci e Lombardo solo se controllati dalla Pero.
    Questione di gusti.

  18. francesco scrive:

    Elena Pero è ormai Gran Maestra.

  19. pibla scrive:

    Grande Marcello su Marianella, con lui si gioca a uimbldn e lì gioca Nalbéndién, macché corretto e corretto in inglese Wimbledon non è così chiuso e Nalbandian è sudamericano, Marianella conosce le regole ma poi le esaspera esasperando la pronuncia!!!
    Grande Marcello me ne stavo quasi dimenticando, un incubo….nalbéndién….

  20. tilden scrive:

    La mia impressione é comunque che i grandi Tommasi, Lombardi, Clerici, si annoino a fare le telecronache. A parte l’accortezza di non parlare durante gli scambi che hanno i telecronisti stranieri, credo ci vorrebbe poco per parlare solo del match in corso, dei giocatori in campi, dell’ambiente, delle implicazioni che avrebbe il risultato dell’incontro che commentano. Trova che ci sia veramente una certa stanchezza fisica ed intellettuale da aprte dei commentatori., non di tutti. Fortunatamente vivo all’estero, ma ogni volta che guardo Sky, mi cascano le braccia per le banalità e le ripetizioni che sento.

  21. anto scrive:

    Certo che i grandi vecchi sono talmente annoiati dal commentare i players stranieri al master, che se per puro sbaglio un giorno ci fosse un italiano in gara, come minimo i primi 5 minuti di telecronaca, starebbero in silenzio, in quanto una semi-paralisi gli bloccherebbe le corde vocali!

  22. Marcello scrive:

    Capitale del tennis mondiale: Sinsinnady!!!!

    Angelica se un inglese sente come Marianella pronuncia Wimbledon gli viene la pelle d’oca come minimo.

    Quella di Marianella è una pronuncia tipicamente Old South che potrebbe trovare riscontri nella working class di Memphis o Louisville e non oltre e venire guardata e ascoltata con sospetto da persone minimamente alfebetizzate. Il fatto poi di esasperare un nome tipicamente NorthWestern come quello di Roddick in “Raddick” con la stessa pronuncia strascicata e palatale del Sud è alquanto singolare…Nalbandian è sì argentino con origini chiaramente armene e quindi la pronunica potrebbe risultare differente da quella spagnola, ma il “Nalbèndien” è uno sfregio linguistico e glottologico che le mie orecchie faticano a tollerare.

  23. paolo scrive:

    @Angelica: ti quoto in pieno sulla questione dello stile.

    @tilden: quoto parzialmente anche te perchè onestamente anche a me gli incontri di tennis molto spesso annoiano. Però, a differenza del tuo giudizio, a me i cronisti di Sky piacciono e ti spego anche perché. Se non fosse per le spiegazioni tecniche (ma spesso anche filosofiche) del prof. Lombardi e per le opinioni (ok a volte ripetitive) di Rino Tommasi non mi divertirei tanto a guardare le partite.

    Ho iniziato ad appassionarmi al tennis quando le telecronache andavano solo in Rai con Galeazzi che, a quel tempo, sembrava mitico! Però il suo commento era (ed è) molto meno tecnico e con un’infinità di pause. Veri e propri black out!
    Quando per le prime volte su Italia 1 davano gli US Open (ricordo un Lendl-Wilander nell’88) il commento di Tommasi (forse coadiuvato da Ubaldo) cambiò per sempre il mio rapporto con questo sport: le statistiche, gli aneddoti, le disquisizioni tecniche…insomma, un’altra cosa.

    Al di fuori del mondo Sky (dove comunque oltre a Pero, Lombardi e Tommasi non vedo altri) mi piace Antonio Costanzo di Eurosport. Lo seguo anche nell’atletica ed oltre ad essere molto preparato si capisce che è un grande appassionato.

    Gianni Clerici merita un capitolo a parte. Mi piace molto leggerlo però in TV non lo reggo più perchè mi sembra che si spesso si fissi su certi particolari che non esistono. Esempio1: per lui il regista della BBC dovrebbe essere licenziato dopo la prima giornata di Wimbledon. Esempio2: a volte pensa che un giocatore o una giocatrice sia infortunato/a e per tutta la partita ad ogni punto perso ribadisce che […] avverte un dolore al 5° osso metatarsale del piede desto ecc. Esempio3: sta giocando un giocatore tipo Ferrer, lui dice 20 volte che il suo allenatore non gli fa provare a sufficienza la volée di dritto o il rovescio slice. Basta!

  24. angelica scrive:

    Marcello ad un inglese verra’ anche la pelle d’oca.
    Si vede che quelli che conosco hanno la pelle piu’ spessa perche’ sono pure english 100%
    Ma forse e’ il mio orecchio che non afferra bene la differenza dei suoni.

    Pero’, la questione in realta’ e’ che ha noi ci piace molto di piu’ il suono di Wimbledon invece di uiimbl’dn.
    E’ obiettivamente piu’ musicale.
    Come per i nomi delle giocatrici e di giocatori dell’Est. Molto, ma molto meglio il suono della pronuncia italiana che non quella corretta che e’ un insieme di consonanti che sbattono sui denti e producono a volte il suono di come piatti rotti.
    Ricordo che ad una domanda sulla pronuncia corretto del suo cognome Martina navratilova, disse che le piaceva come la chiamavano in Italia, perche’ il suono le sembrava quello di una Contessa.

  25. pibla scrive:

    Sinsinneidy!!!!!!
    No!!! tra un pò cappotto sulla sedia dalle risate….

  26. raffaele caterino scrive:

    grande tommasi, è stato l’unico che indirettamente mi ha confortato sulle mie teorie sugli anni 90′….ha detto in telecronaca che per lui non c’è paragone gli anni 90′ erano meglio, solo che non se ne lamenta mai perchè lamentarsi è per lui come lamentarsi di invecchiare.grande; l’unico difetto è che continua all’ossessione a ripetere “dritto anomalo” (la ama questa parola),”odio il doppio” “i tornei due su tre non devono avere la finale 3/5″ ” la formula del master è anti-tennis”….concetti che noi telespettatori assidui ormai ci sogniamo la notte…..!
    a me comunque chi mi fa morire dalle risate è bertolucci e quel suo commento casareccio….lombardi poi vabbè è sempre il numero uno (quante cose mi ha insegnato negli anni). elena pero è delicata e semplice, molto brava…chi non mi piace proprio è la golarsa….mi piace molto la reggi invece, molto molto competente…..al di fuori di sky bè lo monaco è un gran conoscitore ma come telecronaca e intrattenimento zero. costanzo non mi piace, troppo “gossipparo”…sta sempre a raccontare i fatti dei tennisti soprattutto di federer (di cui è segretamente innamorato, clerici idem)
    raffaele caterino

  27. Avec Double Cordage scrive:

    …se non sbaglio una volta gaudenzi sanguinetti nargiso sconfissero gli USA in quel di chenz’s sidi o era milluochii … si sta sfociando nel tscett aspettando il resoconto di ubaldo della giornata… ma non è che veramente ha degli agenti cinesi che lo stanno bloccando?

    io sarei ben interessato di sapere qaunti giornalisti di testate inglesi tedesche autraliane canadesi argentine sono al masters

  28. Marcello scrive:

    Angelica su Wimbledon ti posso anche dare ragione.

    Marianella cmq deve avere una recondita passione per il sud degli Stati Uniti, perchè anche nelle telecronache di calcio esaspera molto le pronunce per fare un altro esempio mi irrita quando storpia Connors come “Canors” in quanto benchè sia nato a Belleville vicino a Sant Louis è pur sempre dell’Illinois e chiunque abbia mai sentito parlare Connors sa che non ha un accento del sud.

    Il Nalbendien è imperdonabile.

    La sua enfasi in certe telcronache calcistiche fa sì che spesso storpi i nomi, Highbury in Heybary ne è un altro esempio.

    Cmq per me lui rimane un idolo.

  29. domenico scrive:

    vorrei vedere una telecronaca con un commento tennistico, purtroppo non e possibile e dopo qualche minuto devo togliere l’audio per non sentire le divagazioni dei telecronisti 8 cerco di esprimermi educatamente.

  30. federico scrive:

    Rino Tommasi dava il meglio con Gianni Clerici, che, per fortuna, scrive ancora sulla Repubblica. Lombardi non è altrettanto simpatico e comunque troppo tecnico. Sulla Pero stenderei un velo pietoso. E a Marianella lascerei il calcio.

  31. federico scrive:

    Finali Atp di bassissimo livello a mio avviso. Nessuno ha molta voglia di giocare se non Roddick e Ferrer, che comunque difficilmente vinceranno. Vedo qualche Masters degli anni 90 e mi sembrava che in media ci fosse più qualità. Certo che se gente come Nalbandian e Berdych riuscisse a rendere al meglio Davydenko e Ferrer il Master non lo giocherebbero.

  32. raffaele caterino scrive:

    battaglia persa federico….sono felice di leggere cose che penso….ma in questo blog mi danno tutti contro quando lo dico..! scherzo
    raffaele caterino

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