Genitori & Figli, si ricomincia da 11…

 
8 Giugno 2008 Articolo di Stefano Grazia
Author mug

Undicesimo riassunto della saga più seguita del blog di Ubaldo Scanagatta… Anche dopo il recente trasferimento su Ubitennis.com. Leggete gli “Atti Ufficiali” del Grande Raduno a Roma, al quale hanno preso parte anche Piatti, Sartori e il prof. Catizzone.

Chi credesse di perdere tempo andando a rileggersi
quanto c’è dentro quella rubrica (G&F) vi assicuro che quel tempo
invece lo guadagnerebbe. Chi ha cuore il tennis italiano,
datemi retta, vada a leggerselo (Ubaldo Scanagatta)

DI COSA SI TRATTA:

Nato da un articolo di Stefano Semeraro che prendeva spunto dal fenomeno Jan Silva per stigmatizzare la tendenza ad esagerare con la precocita’ nello sport in generale e nel tennis in particolare, il Blog si e’ sviluppato prima in sordina e poi col passo da maratoneta fino a diventare se non proprio un punto di riferimento per il tennis italiano, almeno il laboratorio di ricerca del Blog di Ubaldo Scanagatta prima e del Nuovo Sito UBITENNIS.COM poi, il blog insomma dove confluiscono tutti gli argomenti piu’ tecnici, dove scrivono gli Addetti ai Lavori, dove si parla della FIT e dove soprattutto si parla, ovviamente, di GENITORI & FIGLI, ovvero di COME AIUTARE TUO FIGLIO A DIVENTARE CAMPIONE.

DOVE SI LEGGE:

Sul Blog di Ubaldo Scanagatta, appendice del nuovo sito www.ubitennis.com.Vi si puo’ accedere cliccando sull’icona GENITORI & FIGLI oppure andando direttamente sul Blog (cliccando www.blogquotidiani.net/tennis ).

Da qui cliccando sul Bottone a DESTRA si arriva direttamente all’ULTIMO RIASSUNTO dove si puo’ commentare. Scorrendo in fondo, sotto il bottone, si vede alla voce: PAGINE la sottovoce JUNIOR TENNIS e cliccando Genitori & Figli si accede all’Archivio di G& F con I Precedenti Riassunti. Sarebbe non dico indispensabile ma utile leggersene qualcuno, almeno gli ultimi Tre o Quattro, vabbe’, diciamo gli ultimi Due…CONSIGLIO UTILE: Fate un copia e incolla su Word, stampate in modalita’ back & forward e leggeteveli con calma la sera prima di addormentarsi o se fate i pendolari sul treno mentre andate e tornate dal lavoro. Se poi uno e’ in vena di farsi male si legge tutti I commenti dal primo all’ultimo e sono circa 4000 … si sa di qualcuno che l’ha fatto e ancora non si e’ ripreso del tutto ma non disperate, prima o poi ci faremo un libro che potrebbe non sfigurare sugli scaffali dedicati al Tennis della libreria di casa mia (di casa vostra non so, non sono cosi’ presuntuoso).

Ma bando alle ciance ed entriamo ancora una volta in media re: questa volta lasciamo perdere le quisquilie e badiamo al sodo. Gli ultimi mesi le Cronache del nostro amato blog sono state dominate dalle polemiche sul nuovo sito di cui il blog e’ divenuto un appendice e dal Grande MegaRaduno di Genitori & Figli tenutosi il 4 maggio a Roma in occasione degli Internazionali d’Italia e a cui hanno partecipato,udite!udite!, Riccardo Piatti,coach di Caratti,Furlan e ora di Ljubcic (ma anche per qualche mese di Djokovic) e Massimo Sartori, allenatore di Seppi, oltre al Professor Giovanni Catizone, il Preparatore Atletico per cui Mad Max sarebbe disposto a camminare sul fuoco se solo Lui glielo ordinasse (magari per fargli uno scherzo, dicendogli che e’ l’ultimo ritrovato della tecnica per migliorare il footwork).

DUNQUE, DUE GLI ARGOMENTI PRINCIPALI:

1)LA GRANDE POLEMICA

2)IL GRANDE RADUNO.

In mezzo poche ma importanti cose:

a)ABOLIZIONE DEI VECCHI CIRCOLI

Un pallino di Andrew e argomento gia’ trattato anche nel Decimo Riassunto e poi ripreso anche per rispondere alle rimostranze di due New Entry, il Maestro Marco Moretto e Giorgio detto anche Giorgio Giorgio (cosi’ Jacovitti chiamava un Capo Indiano nei suoi fumetti con protagonista Cocco Bill) che piu’ o meno aspramente tacciavano Andrew di non cantarla giusta. Beghe di Condominio da cui pre, nde le distanze anche Atti ma il dicorso sui Circoli (e non sul Circolo di Andrew, Marco, Giorgio e Atti) meritano invece il solito approfondimento. Andrew insomma si chiede se VERAMENTE L’OBIETTIVO DI UN CIRCOLO SIA CREARE GIOCATORI E NON QUELLO DI PRESERVARE E DIFFONDERE LO SPIRITO DI CLUB e in un post del 27 Maggio prova a spiegare il suo pensiero:”Piatti ha detto una cosa importante: “io sto ancora facendo un percorso, sto facendo ancora esperienza…”. Indica una ricerca, un paziente lavoro di mosaico, un puzzle da comporre… Questa crescita è ciò che secondo me contraddistingue il suo lavoro…
Ora, secondo me, sarebbe anche giusto che questa “crescita” la svolgessero gli addetti ai lavori, ossia maestri, dirigenti di circolo, coach e baristi di circolo. I genitori potrebbero tranquillamente stare in disparte: quando gioca il figlio, gridolini o ansie della madre/padre o “quello è mio figlio” della madre/padre rigorosamente sulle tribune o a casa.
Tuttavia, ci sono anche molti “ma”. Tutto fa parte del cosidetto “caso Italia”, che da Radicale visionario, non posso non citare. Ossia, il “non-rispetto” o “mancata applicazione” delle proprie stesse leggi da parte dello Stato, comporta e fa conseguire comportamenti poco corretti o poco appropriati dei cittadini, poi sanzionati da uno stato poco credibile.
Nel minuscolo, claustrofobico, stagnante mondo del tennis, la strutturazione delle associazioni sportive in Circoli (che si denominano Associazioni sportive ma non lo sono), degli allenatori in Maestri (che si denominano tali, ma sono praticamente l’associazione sportiva stessa e una lunga serie di altre cose che non sto ad elencare), concorre a creare disagi agli avventori al tennis. Questo groviglio di Circoli ormai destinati a diventare wellness centers o Spa, di maestri che vivono esclusivamente di tennis, di circoli diretti da personaggi decisamente non a loro agio con la racchetta, crea a copertura il famoso “spirito di club”, che io reputo la morte di ogni attività sportiva seria. Lo “spirito di club”, il circolo come associazione sportiva ma non tale richiede un vincolo di “sangue”, in questo caso monetario (ma anche regolamentare). Conseguenze:
1. Costo alto per l’accesso ai campi.
2. Costo alto per l’attività sportiva.
3. Attività sportiva svolta in ambiente adibito a “giardino di casa” per figli di professionisti e imprenditori.
4. Drastica riduzione del numero di soci e di fruitori del tennis.
5. Maestri ostaggio dello “spirito di club”, ossia figure che vivono grazie al circolo.
6. Dirigenti di circolo accuratamente scremati tra coloro che “sostengono” lo spirito di club e tra coloro che ancora non hanno capito.
7. Materiale umano scarso e poco motivato con conseguente trascinamento verso il basso dell’attività sportiva, in quanto vi è necessità di non allargare troppo la forbice tra “chi ci prova” e “chi non ci prova”.
8. Tante altre cose che potete anche immaginare da soli figurandovi un circolo come uno stagno e non come un ruscello. Figuratevi l’acqua.
..” Anche Roberto Commentucci prova ad approfondire il discorso: “Il problema più grosso del nostro sistema di governo del tennis, a mio parere, è che proprio a queste organizzazioni dilettantistiche (e che perseguono obiettivi spesso del tutto incompatibili con quelli del tennis agonistico) risponde la dirigenza della federazione.
I circoli eleggono i vertici federali, e possono sfiduciarli se non apprezzano il loro operato.
I vertici federali quindi, anche se illuminati nelle intenzioni (come sono a mio avviso gli attuali) trovano grossi ostacoli sulla loro azione di riforma proprio per la neessità di dover comunque compiacere i circoli, che possono togliere loro la fiducia e li tengono sotto scacco.
E’ da questo conflitto, a volte latente, a volte esplicito, che a mio avviso nascono anche situazioni patoogiche, come il recente commissariamento di regioni quali la Lombardia e le Marche.
Bisogna perciò riallineare gli obiettivi tra federazione e affiliati. Anche la base, anche gli affiliati, devono capire e accettare che il miglioramento del settore tecnico è condizione imprescindibile per il rilancio del tennis in Italia.
E se questo rilancio dovesse implicare (come è necessario e inevitabile che sia, se non altro per una mera questione di numeri) anche una “proletarizzazione” del nostro sport, ebbene, che i parrucconi dei circoli più escusivi ed elitari se ne facciano una ragione.
Il loro piccolo mondo, così ben descritto da andrew, deve finire.
Ma come?
A mio parere, come primo passo, bisogna riequilibrare il sistema di rappresentanza della FIT, dando adeguata voce e influenza politica alle componenti AGONISTICHE del nostro movimento che, come lamentano i nostri coach non si sentono rappresentate nella dirigenza federale. E preciso che non è un problema di uomini.
I team privati, le accademie, coloro che sono quotidianamente a lottare sul circuito, nonn possono sentirsi rappresentati da dirigenti che sono espressi da un mondo di dilettanti, chiunque sia il presidente o sieda nel Consiglio Federale. Non è una questione di persone, ma di norme. Non di Binaghi o di Panatta, ma di sistema di rappresentanza.
Occorre che anche la componente agonistica del nostro sport possa avere la giusta influenza nell’elezione degli organi federali e nella definizione delle politiche federali.
A questo fine, bisogna cambiare la nozione di affiliato, per includere in essa anche le componenti agonistiche del nostro tennis, e dare loro un peso elettorale adeguato. Facio un esempio. In passato i circoli votavano per numero di campi. Più campi avevi, piùvoti avevi, con il risultato che per verificare la regolarità delle elezioni ci voleva un impiegato del catasto (ogni circolo tendeva a dichiarare più campi di quelli che aveva).
Ebbene, io immagino un sistema di rappresentanza in cui gli affiliati dispongono di un potere elettorale proporzionale ai risultati agonistici ottenuti, ma non solo dalle loro squadre nei campionatini, ma anche, e con una ponderazione maggiore, dai loro atleti professionisti (purché tesserati da almeno due anni, onde evitare il mercimonio di tesserati a fini elettorali). In questo modo, l’organizzazione che meglio riesce nel tennis agonistico/professionistico, unico vero e giusto metro valutativo, più ha influenza nella definizione della politica federale.
E’ sulla base di queste linee-guida che occorrerebbe riformare le norme che regolano il funzionamento della FIT.
E poiché esse non sarebbero mai accettate dai circoli, occorre che di questa riforma “costituzionale” si faccia carico il CONI, al limite con lo strumento del commissariamento.
andrew trova errata, o almeno da compendiare, la proposta sul peso da assegnare a chi ha tesserati agonisti. “BISOGNA INVERTIRE IL PENSIERO CHE SIANO I CAMPIONATI A SQUADRE IL METRO DI GIUDIZIO. I CIRCOLI DEVONO ESSERE RAPPRESENTATI NON DALLA LORO SQUADRA MA DAGLI ATLETI NEI TORNEI INDIVIDUALI-INDIVIDUALI-INDIVIDUALI. Anche marcos trova

la questione del maggior peso elettivo in base ai risultati ottenuti dal circolo un’ottima idea. “io ritengo che, in questo senso, i risultati da tener conto siano quelli degli under (dai 10 ai 18) affiliati ai circoli, che partecipano a tornei individuali riconosciuti dalla federazione ed a tornei a squadre giovanili, parimenti riconosciuti. a peso elettivo corrispondono fondi, naturalmente, da investire solo ed esclusivamente nella attività agonistiche sopra descritte.
anchio credo che la quota di iscrizione ai circoli debba essere radicalmente abbassata per coloro che utilizzano solo i campi: piscina, palestra, corsi di ballo, sala biliardo e ristorante siano pagati a parte. gli under del settore agonistico, fissato un tetto minimo di risultati ottenuti, siano dispensati dal pagare la quota per le lezioni. Per Atti invece “Quello che bisognerebbe fare è molto + semplice, basta copiare il calcio (solo in questo) , e creare una Lega professionisti ed una Lega dilettanti.
La lega professionisti avrà, almeno inizialmente, solo determinati circoli x regione (1-2 per provincia) che otterranno, per risultati e programmi, Tot Contributi; tutti gli altri potranno continuare a fare imperterriti come adesso, SAT-Ore private-Torneo di bridge-festa in piscina ..etc. Saranno gli stessi maestri a dover scegliere da che partestare; e così li avremo tutti motivati e convinti del progetto.
I circoli Professionistici avranno accesso a percorsi e risorse stabiliti annualmente, magari facendo intervenire sponsor locali e dando ai maestri e preparatori quella tranquillità economica necessaria per “sposare” in pieno il progetto ( con un consiglio direttivo composta da atleti maestri e genitori); compito della FIT sarà unicamente monitorare costantemente il buon andamento ed eventualmente posizionare i circoli in base ai risultati agonistici raggiunti (da una certa età in poi), oltre a selezionare gli atleti per le rappresentative azzurre, e/o utilizzarli per marketing pubblicità etc…

 

b)PALLE DEPRESSURIZZATE PER GLI U12???

Lo scrive Enzo che ha notato come il suo Piccolo Seby tenda ad esasperare il grip nel colpire la pall ache gli rimbalza oltre la spalla.

c)I COACH MIGLIORI NON DOVREBBERO ALLENARE SOPRATTUTTO GLI U10?

E questo losostengo io (e’ nato prima l’uovo o la gallina/ Mio figlio gioca bene e quindi lo porto da Bollettieri o lo porto da bollettieri cosi’ poi gioca bene?) ma lo dice anche Piatti: “all’estero i coach migliori lavorano già sui giovanissimi mentre noi dobbiamo recuperare concetti tecnici di base sui ragazzi di 18/19 che si stanno affacciando al professionismo e questo perchè tralasciato dalle sat… “

 

d)RAPPORTI FRA TENNIS E SCUOLA

Con esternazioni varie e soliti dubbi sul se sia possible combinare le due cose ad un certo livello, se sia giusto sacrificare gli studi sull’altare di una improbabile Gloria sportive e sul significatodella cultura( e del senso della vita no?) E tutto solo perche’ Ancic si e’ comprato la laurea! (SCHERZO!)

e)L’ANNUNCIO DELLA FUTURA COLLABORAZIONE QUI SU G&F FRA IL PROF SALVATORE BUZZELLI E IL PROF GIOVANNI CATIZONE CHE DOVREBBERO METTERE IN PIEDI UN SERVIZIO DI CONSULENZA PER LA PREPARAZIONE ATLETICA

 

E POI IL SOLITO FRITTO MISTO e cioe’ L’USUALE CALDERONE DI ARGOMENTI dal Tema del DOPING (che dovremo affrontare prima o poi un po’ meglio di come l’abbiamo affrontato finora), ai PREMI E PUNIZIONI (giuste quando si colpisce il comportamento pur tentando di mantenere quella rabbia/ rifiuto della sconfitta che pare costituire lo spartiacque fra il Campione e il Mediocre e con questo non voglio dire che uno non debba saper perdere, anzi…Resta fermo il postulato di Kipling (possa tu trattare successo e sconfitta, those impostors!, allo stesso modo…),alla DIATRIBA LOMBARDI-PIATTI (dice Lombardi riportato dall’attento marcos: “Il problema del tennis italiano è l’istinto non supportato dalla conoscenza”. Non capisco dove voglia andare a parare, ma aspetto. “Gli allenatori bravi, quelli che potrebbero fare scuola, sono troppo istintivi: non hanno un atteggiamento galileiano e, così, non sono riproducibili. Riccardo Piatti, per esempio, è un allenatore eccezionale, ma non sa trasferirti in sapere i suoi successi. Diventa difficile, così, insegnare agli altri coach. Con un po’ più di cultura e attenzione avrebbe potuto essere molto più utile agli altri”. Piatti ovviamente non gradisce e il 99% dei bloggers prende le sue difese), a Marco Moretto che disserta con Marcos sul SAPER ACCETTARE LA SCONFITTA e a GIORGIO che rimprovera il vostro cronista di voler fa’ l’americano (o meglio: lo sborone, il bauscia) e raccomanda ai Genitori di non esagerare con le aspettative che lui, che si occupa di Tennis Giovanile da 40 anni, ne ha visti fin trope di promesse smettere di giocare e magari la colpa era proprio dei Genitori. Giorgio non e’d’accordo sul FARE IN FRETTA, nel COMINCIARE PRESTO, dice che bisogna aver pazienza e che gli Italiani maturano tardi, che non serve andare all’Estero soprattutto guai ad improvvisarsi da Genitori a Coach.

 

MA VENIAMO AL PIATTO FORTE:

 

1) LA GRANDE POLEMICA: Sulle Polemiche sul Nuovo Sito non voglio spendere piu’ di due righe: e’ vero, siamo stati impazienti petulanti aggressive ed isterici ma e’ anche vero che molte delle nostre critiche erano giuste e sono state prontamente accolte dalla Redazione e or ail Nuovo Sito UBITENNIS e’ sicuramente graficamente accattivante anche se qualcuno della Vecchia Guardia continua a ritenerlo senz’anima. Vero e’ che la limitazione della lunghezza dei Post ha bloccato psicologicamente alcuni dei Commentatori Principali I quail continuano una sorta di Resistenza tipoquella di Asterix e Obelix nel piccolo villaggio nel Nord ella Gallia guidati da un novello Barone Rampante (+PSTN+) che in volontario esilio nell’ultimo articolo scritto per il Vecchio Blog continua a ricevere, nella sua ora d’aria, I vecchi amici che io scherzosamente ma affettuosamente chiamo I Baldi Ribelli dell’Ubaldo (Certo che “Ubaldo e I suoi Baldi Ribelli” potrebbe anche essere il nome di un Complessino Rock anni 60). Jho comunque scriveva il
27 Maggio

“In italia non mancano i buoni tennisti..mancano i genitori dei buoni tennisti” …..
ed io grazie a Voi.. stavo facendo il corso di “genitore di una (forse) buona tennista”
Grazie alla vostra esperienza diretta , al vostro modo a volte contrastante di vedere e di vivere
il tennis , avevo una visione a 360 gradi di quello che deve affrontare un genitore se suo figlio/a decide di intraprendere questa strada.
Grazie alle vostre informazioni avevo una visione sempre piu’ ampia del campo e questo mi avrebbe aiutato un giorno a capire se era il momento di fare una palla corta , tirare un vincente o semplicemente rimettere la palla in gioco..
)” E quindi, conclude Jho, datevi una mossa, a me delle vostre beghe condominiali non me ne puo’ fregar di meno, smettetela e tornate a parlare di cio’ che piu’ ci interessa, IL TENNIS: ”
Io voglio sapere le cose che ha detto Piatti.. voglio sapere le metodiche di allenamento di Alessia … voglio sapere i pro e i contro delle accademie in giro per il mondo.. voglio sapere come affrontano Stefano e Gabry i momenti no della “belva”… voglio i consigli del Prof. Buzzelli … voglio le esperienze di Papa’ Fognini e voglio condire il tutto con il vaffantennis di Andrew…
Voglio avere piu’ informazioni possibili da quelli che lavorano sul campo e ci provano e non da quelli che raccontano eventi.. ed e’ per questo che mi auguro che tutto questo non finisca qui’ visto e considerato che questo blog e’ unico e non sostituibile (insomma…ho iniziato il corso e non me lo fate finire..non si fa’ cosi’..)” A QUESTO PUNTO SONO INTERVENUTI I SERVIZI SOCIALI E CI HANNO COSTRETTO A RIPRENDERE IL NOSTRO SPACCIO QUOTIDIANODI DROGA.

 

2)IL GRANDE RADUNO DI ROMA Sul MEGARDUNO invece, dopo avervi rassicurato sul fatto che tutte le polemiche sono rientrate e che G&F continua la sua corsa (anche se alcune cose potrebbero/dovrebbero col tempo essere migliorate tipo qualche richiamo in piu’ nell’Home Page del Nuovo Sito con magari la comparsa degli ultimi tre commenti) col Copia e Incolla vi estrapolo le parti salienti dell’Articolo scritto per 0 15 che comunque e’ stato scritto facendo copia e incolla di quell che e’ stato scritto su G&F :

 

C’era una volta…

Un Re!

No, c’era una volta un Blog e a quel Blog mi ero affezionato, forse anche troppo,al punto da dedicargli troppe ore e troppe energie… ma sara’ perche’ vivendo all’estero alla fine ti mancano gli amici, sara’ per via delle Affinita’ Elettive e per quel po’ di narciso egocentrismo che viene gratificato dallo scrivere e dal sapere che qualcuno ti legge, chissa’, alla fine il Blog era un porto sicuro in cui riparare durante la giornata…

Quel Blog-il Blog di Ubaldo Scanagatta- aveva partorito quasi per caso una piccola rubrica che in breve tempo era divenuta famosa nel giro come Genitori & Figli. Sentite cosa scriveva il Padrone di Casa,Ubaldo Scanagatta, sentite cosa dice di noi Ubaldo Scanagatta in altra area del Blog: ):”Qui non siamo nè a Porta a Porta nè a Ballarò (per distinguere due diverse impostazioni…politiche), però questo blog piaccia o no è diventato un importante punto di riferimento per il mondo del tenis italiano e (spero presto) anche internazionale.Personalmente ritengo, ad esempio, che dalla affollatissima rubrica “Genitori e Figli” di Stefano Grazia , siano usciti tanti di quei suggerimenti, tante di quelle esperienze, tante di quelle idee _ sui maestri, sulle academies esistenti, sui metodi di insegnamento (giusti e meno giusti, sulle scuole acchiappa citrulli e quelle che invece fanno sul serio…su ciò che accade a Tirrenia e altrove), sulla cultura da infondere nei giovani, sulle organizzazioni (giovanili) di altri Paesi, sulla programmazione…(ce ne sarebbero mille credetemi).. che è poi quello che interessa a tutti noi…E quando dico tutti noi, dico anche Binaghi, anche Baccini, anche Tommasi. Chi credesse di perdere tempo andando a rileggersi quanto c’è dentro quella rubrica (più rapida da consultare anche attraverso i riassunti di Stefano Grazia che ha avuto una costanza incredibile e una pazienza infinita per coltivare e far fiorire uno spazio cui io ho dato l’abbrivio ma che lui poi si è praticamente autogestito) vi assicuro che quel tempo invece lo guadagnerebbe.Chi ha cuore il tennis italiano, datemi retta, vada a leggerselo. Salti magari gli appuntamenti che alcuni genitori, alcuni maestri si sono dati, qualche battuta distensiva, ma veda quali sono le vere problematiche del ragazzo della ragazza o che si avvicina al tennis, che magari avrebbe la stoffa del potenziale campione ma non sa dove sbattere la testa, di chi fidarsi, come spendere i suoi soldi, come spenderne meno…i problemi che incontra in quella regione, in quella città, in quel circolo, in Italia. Solo approfondendo tematiche di quel tipo…si può seriamente cominciare a lavorare per risolverle. Altrimenti si fanno tanto discorsi teorici, tanti bei propositi, meravigliosi progetti…e poi cambia molto meno di quanto potrebbe cambiare.Questo blog, fra i suoi ambiziosi progetti, ha quello di costruire (oltre a un canale tennis poliglotta vero e proprio su una piattaforma diversa dall’attuale) una sana mentalità sportiva fra gli appassionati, una solidarietà di spirito e di intenti che troppo spesso viene meno.”

Genitori & Figli (il cui sottotitolo spesso recita “Tutto quello che avreste voluto sapere sul Tennis Junior e non avete mai osato chiedere e se invece avete osato nessuno vi ha mai risposto”)era nata piu’ di un anno e mezzo fa prendendo lo spunto da un articolo del condirettore di Match Point,Stefano Semeraro,che indusse qualche mese fa alcuni appassionati di tennis, genitori e non, a dissertare tranquillamente sull’argomento Genitori, figli e Tennis vs Scuola ma è alle 14.27 del 14 Febbraio 2007 che le cose cominciano a prendere una svolta imprevedibile quando un Perfetto Sconosciuto quasi a digiuno di Blog invia il Post Nº37,il post passato alla storia come il piú lungo nella storia del tennis. E come la Monaca di Monza, alcuni Sciagurati risposero.La loro,la nostra,la vostra vita non sarebbe stata mai piú la stessa. Quello Sconosciuto era chi vi scrive e quel Post Numero 37,opportunamente ridotto, costitui’ l’ossatura della prima delle mie collaborazioni per 0 15 con il titolo: La mia Africa in scarpe da tennis. Un numero esagerato di interventi e Dieci Riassuntoni dopo, ad uno dei piu’ vulcanici (anche troppo,direbbe qualcuno) frequentatori del Blog e noto con il nickname di Mad Max (a dire il vero il Mad gli e’ stato appioppato poi e questo gia’ la dice lunga), viene in mente, visto il grande successo della rubrica, di organizzare un Raduno, anzi una sorta di Convention a Roma in occasione degli Internazionali d’Italia. Il Papa’ di Fulvio Fognini, che e’ uno degli abituali frequentatori del Blog, coglie al volo l’opportunita’ e si offre di invitare Piatti e Sartori a parlare coi Genitori. Mad Max ci aggiunge anche il Professor Giovanni Catizone, uno dei migliori Preparatori Atletici in circolazione, e qualcuno addirittura decide di prendere un aereo dall’Africa pur di essere presente.

Questa e’ la cronaca di quelle due ore divenute ben presto quattro vista attraverso gli occhi e le parole di alcuni dei Bloggers presenti.

 

Quello che e’ comunque emerso, il concetto base, e’ la conferma di quanto stiamo scrivendo da mesi sul Blog e che invece alcuni tradizionalisti, amanti dei Gesti Bianchi del Bel Tempo Che Fu, si ostinano a negare: e cioe’ che certe cose s’imparano prima dei 12-13 anni altrimenti non si imparano piu’. O comunque con molta maggiore fatica.Ma vediamo cosa e’ successo la Domenica del 4 Maggio in una bella giornata di sole al Real Village di Roma.
La mattina il Prof Giovanni Catizone aveva fatto fare ai ragazzi una serie di Test Atletici spiegandone il significato e l’importanza:si tratta di test (sprint sui 10 metri, salto in lungo da fermo,anci col vortex e la palla medica,ripetute fra i coni,tempi di reazione sui 5 metri,etc) che possono essere fatti tranquillamente dagli stessi Genitori ma che difficilmente vediamo essere fatti dai Maestri del Circolo sotto casa e che invece, insiste il Professore, sono fondamentali per identificare le aree (coordinazione, tempi di reazione, arti inferiori o superiori) dove bisogna lavorare di piu’. Nel pomeriggio dopo l’introduzione di Massimiliano Dall’aura a.k.a Mad Max, in cui senza perdere tempo vengono illustrate le problematiche di cui si è occupato il blog G & F con oltre 4000 commenti a prova dell’enorme interesse e desiderio di informazioni da parte appunto di genitori di giovani giocatori, la parola passa agli illustri ospiti. Sartori comincia con una provocazione chiedendo quale è LA cosa, che chiediamo per i nostri figli e a turno alcuni rispondono che si chiede come farli diventare chi numeri uno chi fra i primi dieci al mondo.Enzo Anderloni, il Direttore di Tennis Italiano che fiutando l’evento sierra iintrufolato,gradito ospite, esce dall’anonimato, raccoglie la provocazione e la interpreta per noi e fa il paragone col nuoto per esperienza personale, asserendo che ci sono vari posti in Italia dove, se pensavi di far diventare un nuotatore agonista forte tuo figlio, ma forte da medaglia olimpica, sai perfettamente dove portarlo e qui ci sarebbero stati una serie di passaggi obbligati e chiari, con prove, test, con l’individuazione di persone e piscine a cui rivolgerti e quindi dopo l’analisi delle effettive capacità del ragazzo, l’indicazione del percorso da seguire per arrivare ad un risultato. Poi è chiaro che sta al ragazzo (e alla famiglia) decidere se intraprendere quella strada o no.
Alla fine tutti sono d’accordo che nel Tennis questo non succede e che è evidente l’esigenza di avere una guida,una sorta di Guida Michelin (e questo e’ uno dei cavalli di battaglia portati avanti dal Blog) riferita al Tennis, che indichi la serie di passi necessari da compiere dalla A alla Zeta, cioe’ dal primo approccio allo sport fino all’ingresso all’agonismo ed oltre e inoltre,o soprattutto una lista di esperti che garantiscano con la loro preparazione e la loro esperienza. Giovanni Catizone ha incantato I presenti, Sartori e Piatti inclusi, con una bellissima relazione lasciando a tutti l’acquolina in bocca e il desiderio di saperne di più. Il Preparatore Atletico infatti ha fornito un quadro molto importante su quella che dovrebbe essere la Preparazione Atletica in eta’ giovanile.Non ha detto cose nuovissime per alcuni di noi, ma ha sintetizzato e confermato il ‘daffarsi’ per i bambini e i ragazzi, semmai enfatizzando l’importanza di trovare il giusto esperto che si occupi dei nostri figli…Domanda dal volgo:si ma noi come facciamo a sapere chi è il giusto esperto?. Infatti Giovanni dice: ‘ se una persona dice di avere trent’anni di esperienza ma in quei trenta anni ha continuato a fare la stessa cosa è solo uno che ha un anno di esperienza riprodotto trenta volte’. Racconta sul Blog mia moglie Gabri’: “Ci ha spiegato con un bellissimo esempio l’apprendimento dei movimenti paragonando il sistema nervoso e la capacità di assorbimento dell’apprendimento motorio ad un armadio ad ante aperte in cui noi possiamo inserire le informazioni come inserire dei vestiti ,ci ha poi fatto tremare le gambe dicendo che verso i dodici anni queste ante non si chiudono ma si socchiudono e dopo è molto più difficile intervenire sulle capacità motorie e tecniche.” In realta’ questo concetto non e’ nuovo a chi frequenta le pagine del Blog e personalmente a noi fu espresso per la prma volta e molto crudamente da Lance Luciani quando alla Bollettieri Academy decidemmo di far seguire a Nicholas lo Strategy Zone . Nicholas aveva 8 anni e lui ci disse che tutto quelloche si impara a livello di coordinazione tecnico-motoria lo si impara fino a dodici anni, dopo si può solo lavorare sopra a quello che si sa già fare. Ma come sempre accade quando poi si viene a contatto con una idea, quella stessa l’abbiamo trovata in tutti i libri o nelle parole dei piu’ importanti guru della preparazione atletica ma anche del tennis, da Langsdorp a Grosser, da D’Adamo a Macci…E se vogliamo, questa altro non e’ che la famosa Teoria della Mielina, molto cara agli aficionados del Blog,
secondo cui la Mappa del Talento altro non sarebbe che la Mappa della Mielina, teoria scientificamente riconosciuta e riportata l’anno scorso da un eccellente articolo sul NY TIMES che si basava sll’osservazione del come in certe aree del globo vi fosse una concentrazione altissima di atleti talentuosi in un dato sport: per esempio il baseball nella Repubblica Dominicana o il Golf nel South Korea o appunto il Tennis nello Spartak Club di Mosca.Cosa dice la Teoria della Mielina? Che stimolando ripetutamente un nervo (facendo per esempio ripetere e ripetere un dritto perfettamente impostato si sviluppa intorno a quel dato nervo una sostanza che lo isola, come un nastro da elettricista, e così facendo migliora la qualità e la velocità dell’impulso. Da cui la Formula secondo cui il TALENTO sarebbe:Deliberate Practice+Time=Myelin=TALENTdove il Deliberate practice sarebbe l’allenamento impostato sulla tecnica concentrandosi senza posa sul migliorare le proprie debolezze.Lo stesso articolo individua anche un’altra formula, complementare e basata sull’osservazione di quella fucina di campioni russi che è lo Spartak Club di Mosca e cioè:Genitori Motivati + Bambini presi in età precoce + Insegnamento Rigoroso della Tecnica + Disciplina Spartana = Talento. E ritornando in diretta al Raduno Genitori & Figli,racconta ancora Gabri’: “Devo dire che nonostante io e Stefano ci siamo sempre resi conto del fatto che fosse di fondamentale importanza la capacità motoria, dopo aver sentito quanto sia i tecnici (Piatti e Sartori) sia il preparatore fisico (Catizone) indicavano come percorso fondamentale alla realizzazione di un tennista, mi sono sentita in apnea, nel senso che in virtù di quello che Nicholas ha fatto prima di tutto perchè ha avuto la fortuna di vivere allo stato brado fin dalla nascita imparando a stare in acqua (controllando il suo baricentro) già a tre mesi e poi facendo ogni tipo di attività combinato con quello che noi come genitori entrambi sportivi ed ex atleti abbiamo cominciato a fargli fare, eppure come dicevo mi sono sentita in apnea come se tutto quello che è stato fatto non bastasse. Una sensazione di non aver più tempo e di averne sciupato un po’.” A questo punto Sartori lanciava infatti un ulteriore provocazione chiedendo chi ha un maestro o qualcuno che faccia fare al proprio figlio quello di cui parlava il Prof Catizone. Sartori poi spiegava la realta’ di Caldaro ribadendo che lui si arruola il diritto di selezione degli atleti da seguire, preparare, portare ai tornei con una certa attenzione in fase di giudizio non solo alle capacità tecniche di un giocatore ma al tipo di persona che sta dietro un giocatore e quindi alla possibilità di lavorarci insieme.
Piatti a sua volta riconosceva l’esigenza , l’importanza e la difficoltà di trovare persone davvero esperte che si occupino dei ragazzi e che questa è l’età più importante. Insiste sul fatto che lo scopo deve essere quello di creare una persona oltre che un atleta, completa e spiegava che lui quando si trova a dover valutare un giocatore guarda tre cose: capacità motoria, capacità tecnica e motivazione.
Avvallando tutte le spiegazioni di Giovanni Catizone, ci spiega che per poter operare su modifiche tecniche è necessario che gli atleti abbiano capacità di controllo del proprio corpo, che l’atleta capisca quello che gli viene chiesto di fare.Piatti ribadiva quello che aveva già scritto in un articolo portando ad esempio Djokovic e in particolare il suo percorso anzi il percorso della famiglia con i genitori molto sportivi che hanno fatto fare al figlio tanti sport dandogli la giusta educazione, senza troppa pressione. Anche se poi papà Fognini rivelava di aver incontrato più volte i Djokovic e che insomma proprio senza pressione non gli sembravano, ma ad un certo punto è chiaro che tutti ci tengono a vedere dei risultati!
Max va quindi sullo specifico chiedendo pareri sull’uso della videoanalisi,uno dei suoi cavalli di battaglia, e sia Piatti che Sartori non gli danno forse piena soddisfazione ritenendola semplicemente uno strumento in più che aiuta nella comunicazione fra atleta e allenatore. C’è chi lo usa di più c’è chi lo usa di meno. Per Piatti, tornando soprattutto al lavoro con atleti già formati, può essere difficile far capire cosa si sta chiedendo di fare e con la videoanalisi si può arrivare ad una maggiore consapevolezza ed efficacia.Ovviamente, e’ la replica di Max, non tutti sono dei Piatti in grado di cogliere al volo difetti e tantomeno le sfumature. Piatti insisteva anche sull’uso del linguaggio per quanto riguarda l’educazione di un bambino non solo come futuro atleta ma anche come persona e faceva l’esempio del bambino che di solito entra con disinvoltura in una piscina e che si ferma davanti al mare, titubante a causa della immensità di quello che si trova davanti, e sente la nonna o la mamma dirgli che ha paura, in realtà sono gli altri ad interpretare e a trasmettere uno stato d’animo semplicemente col linguaggio, quando il bambino è solo intimidito come è umano esserlo davanti a qualcosa che non si conosce e deve essere aiutato ad apprendere e ad adattarsi alle nuove situazioni. Lo stesso effetto lo possono fare le partite i tornei con la pressione che i bambini sentono addosso. Le Williams non hanno fatto competizioni fino a 14 anni, ma è chiaro che durante quei 14 anni sono state preparate completando quel percorso su cui insisteva Piatti.
Sul fatto che competere troppo o fare troppi tornei non sia importante, qualcuno si è animato dicendo appunto che questo non è il quadro della realtà. Non si può certo stare lì a fare i propri esercizi e non fare tornei quando tutto si muove solo in virtù dei risultati.Si è cercato di parlare del sistema circoli che non funziona, del fatto che ci dovrebbero essere due tipi di indirizzi uno amatoriale e uno agonistico con la necessità di far giocare i bambini gratuitamente se i campi sono liberi e della necessità di fare i tornei nei week end, ma mancavano gli interlocutori adatti, quelli contro Ie quail si sarebbe volentieri scagliato il blogger Andrew, promotore di un movimento, il vaffantennis, che si promuove l’abolizione dei Circoli. I relatori semmai sorridevano sornioni e non potevano fare altro che essere d’accordo con I presenti ma dichiararsi impotenti. Così come la curiosità relativa a sponsor e modalità di sponsorizzazione non è stata colmata ma eventualmente questa potrebbe essere materiale per un altra volta.

 

Ma lasciamo parlare chi c’era.Ecco quello che scriveva sul Blog mia moglie Gabriella, volata appositamente da Lagos con mio figlio Nicholas:

Prima di tutto voglio dire che è stato un grande piacere ed è proprio valsa la pena volare da Lagos per incontrare voi tutti, in primis finalmente trovarmi in mezzo a genitori che parlano la nostra stessa lingua, senza farci sentire dei marziani o degli sfruttatori di minori , e poi gli esperti che sono stati chiari, competenti e hanno parlato con onestà e semplicità, anche se adesso siamo ad un punto strategico, potrebbe rimanere un episodio interessante, ma finito, come potrebbe e spero, essere un inizio di un qualcosa e per questo si deve insistere perché avvenga quello che ci si è riproposti a fine meeting e cioè un incontro a breve in una sede appropriata dove sia possibile anche esaminare i ragazzi e dare delle linee guida.

Andrew,il vaffantennista: torno or ora da Roma con tantissimi bei ricordi…
intanto un grazie a MadMax per l’impeccabile organizzazione e a tutti gli intervenuti per il contributo di conoscenza ed entusiasmo che si è respirato al raduno… Piatti ha detto una cosa importante: “io sto ancora facendo un percorso, sto facendo ancora esperienza…”. Indica una ricerca, un paziente lavoro di mosaico, un puzzle da comporre… Questa crescita è ciò che secondo me contraddistingue il suo lavoro…

Atti scrive: Da parte mia la conferma che essere “fenomeni” da piccolissini serve a poco, mentre è fondamentale sviluppare nei ragazzi tutte le qualità fisiche e tecniche per poi come dice Piatti potergli chiedere ” MA TU PERCHE’ GIOCHI A TENNIS ?”, se la risposta non sarà per mio padre/madre ma per passione divertimento agonismo etc, allora ci potranno essere i presupposti per raggiungere traguardi agonistici; diversamente ed avendo anche delle basi tecnico/atletiche modeste meglio non avere illusioni…insomma Tecnica e Gambe + …. Testa .

Mauro ringrazia ancora Max, energia allo stato puro per l’organizzazione, che conclude trionfante:” iniziamo con il dire che ora non esistono più dubbi (l’ho detto per mesi) sull’importanza assoluta dell’atletica fin da piccoli, dell’importanza di colpi efettuati perfettamente e dell’assoluta non importanza dei risultati. i tre tecnici all’unisono hanno sempre e solo parlato di sviluppo motorio finalizzato alla possibilità di raggiungere la perfezione dei colpi fino ai 12 anni. Ora i genitori presenti avranno chiaro cosa dovranno fare in futuro (grazie anche i test atletici che hanno portato alla luce alcune lacune da parte dei “figli del blog” non ultimo il fatto che qualcuno non ami proprio fare preparazione atletica…Ovvio sarebbe costituire un team di tutti questi super tecnici uniti insieme (inizialmente pagati dalla fit) dove dovrebbero convergere tutti i migliori giocatori italiani prcedentemente preparati dai vari maestri secondo il volere dei super tecnici in modo che i soldi dei genitori andrebbero solo ai maestri mentre ai super coach ci dovrebbe pensare prima la fit e poi i giocatori stessi che una volta nei top ten non avrebbero nessun problema considerando anche che un team con molti giocatori potrebbe avere meno pretese in termini percentuali visto che la cifra verrebbe costituita anche dalla quantità dei giocatori. “

Per concludere vorrei confermare che il Raduno e’ stata per chi c’era una grande opportunita’, un importante tassello nella fabbricazione di quel mosaico che una volta compiuto sara’ il nostro mini campione e per chi non c’era una piccola occasione perduta…suvvia, ma quante volte nella vita i piu’ di noi avranno la possibilita’ di confrontarsi per 4 ore con il Gotha del Coaching Privato in Italia?
Per noi e per Nicholas in particolare poi e’ stata una grandissima esperienza e la possibilita’ di respirare l’atmosfera del Dietro alle Quinte…grazie all’aura del Blog e del Raduno e al fatto di soggiornare nello stesso albergo dove alloggiavano tutti i campioni italiani e i loro coach, Nicky ha avuto la possibilita’ di uscire a cena o di fare il breakfast con Piatti, Ljubcic, Fognini…di parlare con Salvador, Infantino…di rivedere Bob Brett e di guardarsi con lui il match di Trevisan mentre il grande coach gli spiegava le varie fasi del gioco…di essere perfino ripreso dalla televisione mentre assisteva sotto la pioggia al match di Ljubo…Un insieme di ricordi che arricchiranno il bagaglio che si portera’ dietro nella vita e che speriamo possano per lui costituire uno stimolo… Un po’ di delusione – sarebbe inutile far finta di niente- c’e’ stata per la mancata presenza del padrone di casa, Ubaldo Scanagatta, assenza che ha scatenato un vero e proprio dibattito nel dibattito sulle pagine del Blog ma questo secondo me ha dimostrato se non altro quanto seriamente questi Genitori abbiano a cuore questo progetto che continueremo a chiamare Genitori & Figli e che ha l’ambizione di riuscire a tracciare la strada per la Costruzione Del Campione, di quel campione che l’Italia attende da anni e che i partecipanti a questo raduno credono debba passare necessariamente attraverso il coinvolgimento in prima battuta dei Genitori. Perche’ come dissero una volta Tommasi (o era Clerici?): in Italia non mancano i Campioni di Tennis, mancano i Genitori dei Campioni.

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903 Commenti a “Genitori & Figli, si ricomincia da 11…”

  1. andrew scrive:

    Grazie dr. Grazia, direttore dei SERT del tennis…

  2. anto scrive:

    Per Noi Tossici, energhia allo stato puro!

  3. Mirmidone scrive:

    E’ stato ribadito che :

    “…… Le Williams non hanno fatto competizioni fino a 14 anni, ma è chiaro che durante quei 14 anni sono state preparate completando quel percorso su cui insisteva Piatti………”

    Ma su Wikipedia (voce “Serena Williams”) viene detto :

    When Serena was four and a half, she won her first tournament, and she entered 49 tournaments by the age of 10, winning 46 of them. At one point, she replaced her sister Venus as the number one ranked tennis player aged 12 or under in California.

    Se vincere 46 tornei su 49 giocati (fino all’età di 10 anni), significa essere cresciute senza fare competizioni (per evitare pressioni controproducenti) per concentrarsi sulla preparazione, non so più che cosa pensare ……

    Vorrei sapere se le informazioni riportate da Wikipedia sono inesatte !

  4. stefano Grazia scrive:

    Mirmidone, la Leggenda vole che Venus dopo aver vinto tutti i tornei a cui aveva partecipato, dall’eta’ di 9 o 10 anni (ma forse erano 11 o 12,chi lo sa) fino all’esordio fra i pro a 14 non partecipo’ piu’ a tornei junior USTA che il padre riteneva una perdita di tempo…Con Serena avranno fatto lo stesso… Poi dipende anche da tornei che gli fai fare….Volendo anche a Quinzi gliene avrebbero potuto far giocare una 50ina, di quelli di Vattelapesca o del Circolo Pinco Pallino, e li avrebbe vinti tutti dagli 8 ai 12 anni…

  5. stefano Grazia scrive:

    Dimenticavo:
    PRIMA DI TUTTO UN’ERRATA CORRIGE: non so da dove sia saltato fuori Massimiliano Dell’Aura ma e’ un ERRORE MIO, non della Redazione…Ovviamente si tratta di Massimiliano D’Auria a.k.a Mad Max
    SECONDA COSA:
    ringrazio la Redazione per non avermi mandato a quel paese per aver continuato in questi 4 giorni ad essere ancora una volta impaziente e petulante…Il fatto e’ che mentre qui e’ iniziata la Grande Stagione delle Pioggie (e comunque si riesce quasi sempre a giocare perche’ ne viene giu’ uno sbanderno ma col calore che c’e’ qui i campi in cemento fanno anche presto ad asciugarsi) e io non vedevo l’ora di inviarvi alcune mie considerazioni sperando poi di commentarle nel week end con la colonna sonora della pioggia battente sul tetto e sui vetri delle finestre, ora che son rimasto solo essendo moglie e figlio gia’ partiti per l’Italia (e oggi sono gia’ a sanremo dove domani Nicky comincera’ una settimana alla Bob Brett dove continua a lavorare il nostro carissimo Adriano Parodi, figlio del mio vecchio capocantiere in Jamaica (quando lui giocava a tennis e io giocavo solo a rugby e andavo in windsurf).
    Le Riflessioni nel prossimo post.

  6. stefano Grazia scrive:

    DUNQUE,vorrei farvi partecipi di una serie di mie riflessioni in questi giorni che possono spiegare anche agli ottusi per partito preso l’importanza e l’utilita’ di un sub-blog come questo … Di Magazine con le notizie di chi vince il RG di turno o il Master Series o perfino l’ITF Tiro a Volo ce ne sono altri e alla fin fine basterebbe andare sui siti ATP e WTA, su quelli FIT, su Tennis Teen o su Tennis Italiano e si.com per trovare tutte le notizie che uno vuole…CERTO, UBITENNIS lo fa benissimo e in italiano e anche se non copre ancora completamente tutti i risultati aggiunge molto colore…Ma da quando sono un Genitore o meglio da quando mio figlio ha cominciato a giocare quasi tutti i giorni, mi sono scoperto sempre meno interessato a sapere chi ha vinto il torneo di Memphis o quello di Umag e talvolta, specie da quando non c’e’ piu’ l’Henin e Federer si e’ trasformato in un capretto sacrificale, nemmeno lo Slam mi inchioda al televisore o al computer…Sono piu’ interessato a tutta una serie di altre notizie che immagino non interessino a un buon 70% dei bloggers da SMS che infestano il sito in questo momento (l’immediato post Gran Slam) e queste notizie vanno dalle metodologie di allenamento ai resoconti di vita vissuta-la famosa aneddotica-di gente che ha i miei stessi problemi e li affronta quotidianamente…E per questo gruppetto di persone che non sono gia’ coaches o addetti ai lavori, io credo che la Rubrica G&F, nata per caso, abbia davvero offerto una montagna di informazioni utili… Me ne sono reso conto io stesso in questi giorni di litigi elettronici (nel senso di postali thru emails) con l’Amministrazione IMG che ingloba la Bollettieri Tennis Academy…ATTENZIONE: il discorso qui e’ molto complesso e presta il fiancoa diverse interpretazioni e bisognerebbe aver l’intelligenza di leggere bene e capire quello che vado a dire e a non fare il nikolic di turno…
    Dunque, la prendo alla larga: io ho sempre sostenuto che l’Esperienza alla Bollettieri Academy sia straordinaria e fondamentale SPECIALMENTE per quei ragazzini che escono dalle SAT, che si sono sempre allenati al Circolo,piccolo o grande che sia, col proprio Maestro o che hanno fatto solo campus estivi di tennis a Sestola e similia o perfino a Marlengo alla Van der mere … Per costoro sbarcare alla Bollettieri e’come atterrare su Marte, arrivare in un mondo nuovo, in una Disneyland del Tennis…Vedranno e faranno cose che non avranno mai visto e fatto o comunque non tutte assieme nello stesso giorno/settimana…si tratta di una FULL IMMERSION molto istruttiva e in un ambiente/environment molto stimolante… Andate li’ e fate 1-2-3 sett e magari ci tornate anche l‘anno dopo…Perfetto. Dipende anche dall’eta’ del mini-atleta, 7-10 aa o 13-14…ancora tutto OK.
    Pero’ dopo le prime 2-3 volte, occorre poi passare dal volume, dalla quantita’, dal PRIMO INFARINAMENTO, alla FASE SUCCESSIVA e cioe’ alla personalizzazione e qui-ATTENZIONE: stiamo parlando di SHORT PROGRAM cioe’ di Summer/Easter Camps o comunque di periodi brevi NON inseriti nel programma dei ragazzini che vivono la’ tutto l’anno e che durante il Summer/Easter camp manco ci sono, vanno in vacanza a casa o girano per tornei- qui dicevo, cominciano i problemi e cominciano ad aver ragione chi vede in queste Academies solo una possente macchina economica in cui l’unico credo e’ il business… Fino a che non cominci ad avere questi problemi non riesci a spiegarti come mai Papa’ Miccini quando lo incontravo a Bradenton era spesso superi*****o e ce l’aveva con l’Admin…Perche’ e’ una guerra: da un lato ci sono i Coach che ti dicono che devi fare questo e quello e che sei bravissimo e blah blah blah ma dall’altro ci sono gli Impiegati che ti dicono che per fare questo e quello devi pagare e non ci sono sconti, non ci sono regole da aggirare, qualcuno i soldi li deve cacciare, non importa quanto tu bravo sia…Ed e’ per questo che a un certo punto o subentra la Federazione del tuo paese o subentra uno Sponsor o subentra proprio l’IMG che ti fa un contratto… Ma prima e’ una ridicola oltraggiosa valanga di denaro che esce dalle tue tasche…
    Seconda considerazione: noi dal 2005 abbiamo identificato ALL’INTERNO DELLA BOLLETTIERI un Programma gestito autonomamente da un un gruppo di Coach che all’interno del Programma Generale si occupano della Videoanalisi (The Strategy Zone) e che con Bollettieri a prestare il nome sulle COVERS hanno scritto e messo su Libri & DVD. In pratica sono dei Contrattisti che operano all’interno dell’Academy e che hanno il permesso, MA SOLO DENTRO L’ACADEMY, di seguire alcuni atleti i quali dunque pagano per entrare nell’Academy e seguire il; Programma Generale e poi pagano a parte le 2-3-4 ore private al giorno, Cosa succede? succede che Nicholas a volte non va nemmeno col suo Gruppo del Programma Generale ma si fa al mattino 2-3 h con Lance e Margie e Chase e poi se rimane tempo si aggrega per l’ultima mezzora, o per la Prep Atl o per il Mental…Di solito comunque nel Pomeriggio non salta mai il MatchPlay con gli altri ragazzi del suo gruppo. Questo comporta talora gelosie fra i vari Coach e soprattutto nei periodi di affollamento (Luglio e Pasqua) addirittura difficolta’ a reperire un campo per la Strategy Zone (e ne hanno oltre 70….). In questi giorni dopo avere prenotato dal 9 al luglio per 5 sett circa, avevamo chiesto qualcosa di piu’ del solito trattamento di favore (sconto 10%, e la possibilita’ di pagare alf Program anche se poi Nicholas giocava tutto il giorno). Nello scambio di email intercorso saltava fuori quella che secondo loro era una STRAORDINARIA PROPOSTA fatta solo a noi ma che a noi sembrava quasi un insulto…Vedete come cambiano i punti di vista!!! Notate che noi non chiedevamo il trattamento di favore per straordinari meriti acquisiti di Nicholas ma semplicemente in quanto vecchi aficionados, gente che andava all’Adult Program dal 93 e con Nicholas che frequenta l’IMG dal 2004 e dal 2005 per 2-3 volte all’anno… Il problema, ci dicevano, e’ che LUGLIO e’ il MESE IMPOSSIBILE, che il CORPORATE e’ very strict sul negare ogni discount, e blah blah blah…Comunque ci venivano offerti 3 gg gratis, un 10% per luglio e 20% per Agosto ma se avessimo scelto il solito Half program Nicky non avrebbe potuto accedere al Match Play (che e’ in realta’ uno dei motivi per cui prediligere la Bollettieri, cioe’ la possibilita’ di giocare 1-2 partitelle al giorno con ragazzini di pari valore (anche se e’ vero che nei Campus estivi/Pasquali ti puo’ capitare di giocare anche col sedicenne alto 190 il che non ha molto senso). Ok, uno dice: gioca al mattino con The Strategy Zone e fai il Match Play al Pomeriggio…non e’ cosi’ semplice perche’ in questi periodi di grande affluenza, la caccia al campo diventa improvvisata nel senso che devi stare sul chi va la’… E comunque da un lato fai 2 h ditecnica poi magari ti occorrono 2h di “volume” con il Gruppo (dove 20 ragazzini sono divisi per 5 Coach e un supervisor e con la ratio 4:1 ripetono drills su drills…insomma una STANDARDIZZAZIONE INDUSTRIALIZZATA DELL’ALLENAMENTO quindi, molto UTILE se pero’ contemporaneamente, prima o dopo, hai anche LA PERSONALIZZAZIONE che nel nostro caso e’ data da Lance & Co…)
    Pausa Caffe’.

  7. stefano Grazia scrive:

    Seconda puntata delle CONSIDERAZIONI sulla BOLLETTIERI
    DUNQUE, ricapitolando: ottima l’esperienza Campus Bollettieri e OTTIMA l’esperienza (che nicky sicuramente fara’) di fare TUTTO L’ANNO da Bollettieri quando hai 13-14 aa (quello che ha fatto Miccini a 12 aa e che sta continuando a fare) MA IN MEZZO L’UNICA VERA RAGIONE PER CUI NOI CONTINUIAMO AD ANDARE DA BOLLETTIERI E’ IL LEGAME CHE ABBIAMO CON LANCE LUCIANI E MARGIE ZEISINGER. Se si spostassero fuori dalla Bollettieri e allenassero su un Circolo Privato, noi in questo momento e ritengo per un altro paio d’anni ancora seguiremmo loro (nonostante l’inquietante rassomiglianza di Lance con Ben Linus, il Cattivone Filosofico Manipolatore di LOST… Margie invece e’ una ragazzona molto bella, un po’ fighetta, ma tecnicamente incredibile con una grande pazienza (ce ne vuole coi bimbi) ma anche rigida dal punto di vista della disciplina e sopattutto capace di analizzare e pulire i tuoi colpi con grande efficacia -e infatti e’ lei che bollettieri manda spesso in tour per conferenze sui Sistemi di Allenamento dell’academy).
    DUNQUE QUAL E’ IL MIO PROBLEMA ORA? Che andare da Bollettieri per 5 settimane in questo modo mi costa quanto andare alla Vavassori per tutto l’anno!
    E mi rendo contoche e’ assurdo, impossibile, ridicolo,oltraggioso… E che-E QUESTO E’ IL SUCCO DEL MIO SPROLOQUIO- se avessi avuto tutte le informazioni, quelle info che non solo io ho elargito a voi ma che voi avete dato a me,le avessi avute in mio possesso gia’ 2-3 anni fa magari mi sarei comportato diversamente…Non certo rinnegando Bollettieri, ma riservandolo-dopo le prime 2-3 volte, a quando Nicky ci potra’ andare da Full Timer.

  8. stefano Grazia scrive:

    TERZA E SOLO PER IL MOMENTO ULTIMA PARTE:
    Non ho ancora finito e adesso concludo: e’ vero che noi comunque progettavamo qualche anno in una scuola americana e possibilmente l‘High School ed e’ sicuro che 1 o 2 anni almeno alla Bollettieri nel FULL PROGRAM Nicky li fara’ (32000$ NON BOARDING, cioe’ senza alloggiarvi) a cui poi devi aggiungere vitto/alloggio e soprattutto la scuola, ma e’ anche vero che in questo momento esistono anche in Europa e anche in Italia academies dove puoi avere lo stesso rapporto volume/qualita’ (cosi’ d’acchito mi viene in mente la BBTC di Bob Brett ma sono sicuro che anche alla Vavassori sia cosi…) dove se uno durante l’anno e’ seguito da un bravo aggiornato motivato Coach nella sua citta’ ,puo’ poi anche andare a fare delle FULL IMMERSION senza alcun bisogno di attraversare l’oceano. Del resto possiamo vederlo nei Tornei e negli Slams: la percentuale di Americani,Australiani,SudAmericani si e’ ridotta ai minimi termini a partire da Ottavi-Quarti e possiamo vedere che molti miniatleti dell’est che una volta andavano in florida ora si fermano a Barcellona, Valencia, Parigi… La Vavassori io non l’ho ancora vista ma da come me ne parla max mi sembra una riproduzione in sedicesimo delle Grandi Academies Americane … Avessi avuto questa INFO dalla nostra agognata ipotetica di la’ da venire GUIDA MICHELIN del TENNIS nel 2003-2004, chissa’… sarei comunque andato da Bollettieri e comunque probabilmente ci avrei mandato Nicky fra 2 anni, ma magari d’Estate avrei scelto la soluzione Palazzolo d’Oglio oppure BBTC (Notate pero’ che della Bob Brett academy voi in pratica avete sentito parlare quasi solo da me, c’e’ pochissima pubblicita’…mentre invece hanno grande eco Academies che alla prova dei fatti si rivelano SAT o Club MED-look a like (e allora e’ importante essere stati almeno una volta alla Bollettieri per capire la differenza…e guardate bene che c’e’ una bella differenza anche fra la Bollettieri e la Evert o la Rick Macci…La Hopman a Saddlebrook no, e’ piu’ simile alla Bollettieri) … DA QUI ANCORA UNA VOLTA L’IMPORTANZA DI QUESTO MISERO E BISTRATTATO SUB BLOG proprio per via della discussione senza peli sulla lingua che ne segue…
    Mi sono rimaste altre cose da dire e da ripetere ma vi lascio un po’ di tempo per metabolizzare…

  9. stefano Grazia scrive:

    ERRATA CORRIGE NUMERO DUE:
    nelle parole dei piu’ importanti guru della preparazione atletica ma anche del tennis, da Langsdorp a Grosser, da D’Adamo a Macci…
    D’Adamo non centra, si tratta di ANGELO D’APRILE, coautore con Castellani e Tamorri di TENNIS TRAINING e autore “in solitaria” dell’ottimo OK TENNIS (sulla preparazione atletica del tennista), uno dei libri da me citati in uno degli ultimi post della 10th season.
    Mi scuso con Angelo D’Aprile, se mai gli fosse capitato,anche a lui, di passar per caso in questi spazi virtuali…

  10. andrew scrive:

    …Stefano…

    invece del solito Bollettieri (che ormai per Nicholas è la solita minestra), perchè non me lo mandi qui al Vaffantennis Senter? Mi servono sparring per Alessandro…è tutto GRATIS o quasi!!! Poi, qui tennisti ne girano e ogni giorno farebbe attività diversa…giocherebbe con il falso, l’umile, l’ex-postino-coach, il 2 cat. da 2 metri, il padre-coach, il 2 cat. lavoratore in fabbrica, la promessa-bonsai, e altro ancora…un’umanità variopinta indispensabile alla crescita (o completa distruzione) del tennista…

    Tra le altri ho questo problemino con Ale, che ora sta giocando in taverna la partita Calleri-Kiefer, e che mi impedisce di concentrarmi sul mio lavoro…Insomma, portatemelo via di qua….

  11. marcos scrive:

    eheheheh andrew!!!

    anche in taverna da te arrivano sempre al tie del quinto??

  12. Archipedro scrive:

    Menzognero, le tue parole sono sempre una brezza…

    Mi sono innamorato, tennisticamente, d’una Latviana (Anastasija Sevastova) che ha perso in semifinale a Grado tirando dei colpi d’una bellezza rara. Contro un’austriaca scorbutica, mediamente scorretta, che però prendeva tutto. E che poi ha vinto. La mia prediletta a giocare, l’altra a difendere ed a far versi. A perso per poco la silenziosa creatura… forse c’entra un dolore, forse un po’ l’inesperienza. Ma ha giocato di gran lunga il miglior tennis che abbia visto… gratis… in una tribuna in legno e tubi innocenti…
    Ero l’unico a gridare, tra i pochi spettatori plaudenti, perchè non ne potevo fare a meno… uno spettacolo veramente piacevole. Essenziale. Pochissimo show-off… d’altronde, con quel pubblico…
    Farei qualsiasi cosa (di legale) per avere la sua mail. E scriverle che verrà il giorno in cui l’andremo a cercare… il giorno in cui saranno spalancate le porte dei santuari del tennis a quelli che vengono dal basso. Mati comincia a capire di che parlo… basta saper giocare. Il resto sono chiacchiere.

  13. Archipedro scrive:

    Ha perso… non “a perso”… conosco la differenza… ma sono distratto

  14. Roberto Commentucci scrive:

    Pedro, la nostra Di Sarra hai avuto modo di vederla giocare, in quel di Grado?

  15. andrew scrive:

    …no, 64 63 Calleri…

    ma ho idea che gli piacciano più i giocatori con rovescio a una mano e allora gioca lievemente barando a loro favore…

  16. Archipedro scrive:

    Accidenti, ero andato quasi apposta… e lei ha perso il giorno prima con la Tinjic, che poi ha perso in finale. Volevo che il mio piccolo vedesse degli ottimi fondamentali, e della Di Sarra s’era detto un gran bene. Però le suggestioni del gioco della Sevastova sono state notevoli. Perchè distilla dal suo corpo, che atleticamente le riserva dei limiti, una classe cristallina, un timing sui colpi notevole, ed angoli che non accettano la paura di sbagliare. Poi sbaglia anche. Inoltre ha chiuso dei colpi in volè, ed a deliziato il pubblico con dei drop accarezzati, naturali ed irridenti. Ha fatto correre la Mayr come una trottola. Se la terra non fosse stata bagnata (checchè ne pensi l’austriaca, che pure si lamentava della pioggia…) avrebbe vinto. Molti winner sono stati presi solo per quel motivo. Comunque… ho visto anche due italiane Sabino e Besser: brave ovviamente, ma non so much impressive…

  17. Archipedro scrive:

    Di nuovo…!!! “Ha deliziato”… ma allora é il controllore ortografico che mi rema contro…

  18. andrew scrive:

    …anch’io voglio fare il talent-scout…

    qua si sta svolgendo un future e ho visto Daniel Lopez, il paraguagio.

    Notevole come presenza in campo (se paragonato agli altri tennisti bonsai; ma se non sono bassi non li prendono?), mi ha lasciato il gusto di rivederlo all’opera. Anche perché mi sembra di averne notato un gioco un po’ monocorde (servizio-dritto, dritto-servizio, serviziodritto…). Mi ha stupito un po’ che non abbia mai abbozzato un qualcosina di diverso, almeno per allenarsi, visto che ha vinto 60 60 e 63 61 con avversari non eccelsi. Che so, una risposta in anticipo, una smorzata, una discesa a rete…Invece, Servizio-Dritto, Risposta-dritto…Mah…

  19. stefano Grazia scrive:

    Ragazzi,va benissimo fare i Talent Scouts (ra l’altro anche mad max ci aveva promesso qualcosa) ma mi aspettavo, dopo l Riassuntone, un Giro di Aneddotica con un aggiornamento sulla Siruazione ed Eventuali Gesta dei vostri pargoli … io insisto molto su questo:e’ dal confronto di situazioni simili che ogni tanto ci viene una forma di rassicurazione del fatto di non essere degl Alieni…

  20. Archipedro scrive:

    Ieri pomeriggio ho avuto la conferma che portare un bambino a vedere dell’ottimo tennis non é tempo perso. Anche se non guardano gli incontri come fanno gli adulti, la partecipazione “passiva” dei piccoli all’evento alimenta comunque un processo d’emulazione: almeno nel momento in cui la figura catalizzatrice del genitore riesce a far cogliere loro determinati aspetti. Nello specifico: la mobilità delle giocatrici, l’esigenza di portarsi vicino alla palla, possibilmente sul suo rimbalzo, e le tecniche di preparazione del colpo. Con il risultato che, per la prima volta, l’ho visto (giochiamo con palle mid sul campo regolamentare, ma non necessariamente con un rimbalzo solo…) tentare di rispondere con il dritto eastern ad una mano (in genere s’aiutava anche con la destra…) a partire da una sorta di “locked position” (con tappo della racchetta in avanti e braccio destro aperto in avanti, per mantenere la spalla alta …). Siccome non avanza sulla palla a sufficienza, ma l’aspetta, in genere… incrocia troppo a destra e tira fuori… Amen! Ovviamente mi basta sapere che il colpo l’ha capito “in potenza”, perchè riprenderò comunque farlo giocare da ambidestro ed a due mani. Tante volte gliel’ho spiegato…. ma ci voleva la Sevastova perché si decidesse a provarci. Inoltre, come avviene es. nei giavellottisti, più cresce l’automatismo del gesto / colpo (che nel suo rovescio é ormai consolidato) più aumenta la sua efficacia a parità di forza disponibile. Ed ora la pallina comincia a viaggiare…

  21. Adriano Moja scrive:

    Ribuongiorno. Vorrei sapere se qualcuno di Voi nell’estate pensa di frequentare la Bob Brett a Sanremo. Ho provato a iscriverci mio figlio (10 anni) ma non c’era più disponibilità, peccato perchè ho visto segnato un bimbo di 8 anni che avrebbe potuto far coppia con il mio. Certo ci vuole un bel fegato a mandare in accademia un bimbo così piccolo che a malapena riuscira nel palleggio nel campo corto. Boh!!!! Cosa ne pensate?

  22. Roberto Commentucci scrive:

    Un grazie a Pedro, e anche ad Andrew, per le info su Daniel Lopez, che purtroppo sta vivendo una bruttissima stagione. Da quanto ne so, sta pagando l’alzata di testa che ha compiuto alla fine dell’anno scorso, quando se ne è scappato in Sudamerica per qualche mese, dove praticamente non ha fatto nulla, salvo poi tornare a Tirrenia ai primi di marzo, per lavorare con Infantino insieme a Trevisan, dove però si è presentato in condizioni disastrose. Il ragazzo ha un buon fisico, un buon servizio e un buon diritto, ma anche limiti tecnici ben precisi. Il suo gioco non può prescindere da una perfetta preparazione atletica. Ora poi, con tutte le sconfitte che ha rimediato, e con la wild card negatagli (peraltro giustamente) alle quali del Foro, wild card invece concessa ai suoi coetanei Trevisan e Fabbiano, anche la fiducia deve essere ai minimi termini. Vediamo cosa riuscirà a fare da qui alla fine della stagione, certo è che i nostri ‘89, per vari motivi, stanno ottenendo risultati alquanto inferiori alle attese. Frenato Trevisan dalla mononucleosi e da tanti altri piccoli guai fisici, l’unico che ha fatto tutte le cose per benino è Fabbiano, che però a livello challenger deve ancora mettere su un po’ di muscoli (e di servizio) per esere competitivo.

  23. Mauro Francini scrive:

    Scusate se mi intrometto. E’ che sono in una situazione piuttosto complicata.
    Ho un figlio di sei anni che vorrebbe disperatamente giocare a tennis, io sono totalmente inesperto e mi vergogno pure un po’ a dire che non ho mai preso in mano una racchetta. Mio figlio è fisicamente a posto è però piuttosto magro e alto per la sua età, per questo motivo il medico pediatra ci ha caldamente sconsigliato di fargli praticare il tennis, oltre a tirare fuori la storia che è uno sport molto asimmetrico, ha detto che potrebbe avere conseguenze sul suo sviluppo fisico e sulla sua coordinazione motoria, e ci ha consigliato di rimandare il tennis quando sarà più grande, intorno ai 10 anni. Io di certe cose non me ne intendo proprio, io e mia moglie abbiamo competenze totalmente distanti dalla medicina(ingengnere io e commercialista lei) e quel poco che so sono ricordi del liceo ma proprio fondamentali e rudimentali. Quindi girovagando per il web ho trovato questa rubrica e chiedendomi se qualcuno “del mestiere” potesse darmi un aiuto, un consiglio o un semplice suggerimento, magari diverso da quello del pediatra. Io non sono eccessivamente timoroso, e mio figlio lo farei giocare a tennis comunque perchè vedo che gli piace tantissimo. Volevo sapere un’opinione in più.

    Grazie e scusate dell’intrusione.

  24. Roberto Commentucci scrive:

    Caro Mauro Francini, se tuo figlio non ha patologie particolari, può sicuramente praticare il tennis. Purtroppo molti pediatri hanno un pregiudizio di fondo nei confronti del tennis, anche a causa della cattiva informazione. Alcuni pensano ancora che nelle scuole tennis si mettano in mano a bimbi di sei anni le racchette di legno di una volta, del peso di 3 etti e mezzo. In realtà oggi i bimbi praticano il mini tennis, con palle depressurizzate e racchette midi, che limitano fortemente il trauma da impatto con la pallina, e rendono la pratica di questo sport perfettamente compatibile con il fisico dei bimbi e delle bimbe di 4 anni, figuriamoci con quello di un bimbo di 6.
    Vai tranquillo, a patto di scegliere una scuola che adotta metodologie moderne e sicure. Se poi non sei convinto, fatti fare una piccola consulenza da un medico sportivo, vedrai che se tuo figlio sta bene ti darà risposte diverse da quelle del pediatra.

  25. stefano Grazia scrive:

    Adriano Moja evidentemente mi legge con poca attenzione: l’anno scorso ho scritto decine di post sulla Bob Brett e ho inserito l’Articolo Completo che avevo pubblicato su 0 15 e anche un Articolo di Comparazione con Altre Accademie frequentate la scorsa estate…Poi ho scritto piu’ volte che vi sarei tornato e infatti in questo momento mio figlio e’ all Bob Brett e si sta allenando…C’e’ anche questo bimbo di 8-9 anni che, mi dice mia moglie, e’ molto bravo e regge tranquillamente il palleggio con i Bambini piu’ grandi. Ieri sera a telefono si e’ accesa una discussione su chi fosse piu’ forte a quell’eta’, Nicholas o lui, e mio figlio sosteneva di essere stato (ovviamente) piu’ forte, mia moglie diceva di no e io che cercavo di spiegargli comunque che forte o non piu’ forte,se lui adesso non s’impegnava e quello si, in 2-3 anni aveva comunque il tempo di chiudere il GAP.Comunque guardate che una delle ragioni per andare almeno una volta alla bollettieri o in una Grande Academy e’ che li’ di bambini di 8-10 anni ce ne sono almeno un decina tutte le settimane…E ti rendi conto che tuo figlio, in un ambiente di mediocri, nel Circolo sotto casa, o per intenderci nel campetto di calcio della Parrocchias, era un FENOMENO mentre li’ non lo e’ piu’ e deve scendere dal pero. Sia lui che i suoi Genitori. Poi ci sono i Quinzi che a 8-9 anni erano gia’ piu’forti di molti 12enni…Questo Bambino di 8/9 anni non lo conosco e non l’ho visto ma mia moglie ieri al telefono mi diceva che, visto da lontano per mezzoretta, teneva tranquillamente il palleggio col coach…
    Cio’ detto, confermo tutto il bene sulla Bob Brett: lavorano bene e lavorano duro, tre ore (2 di tennis una di preparazione atletica) al mattino,tre ore alla sera. Hanno una sorta di numero chiuso e quindi presumo che per accedervi tu debba avere gia’ un certo livello di gioco. Quando c’e', Bob Brett scende direttamente sul campo e spende lo stesso tempo sia con tuo figlio che con Cilic…

  26. Mauro Francini scrive:

    Grazie Roberto. Mio figlio non ha patologie particolari, come dicevo è solo un po’ magro, ma penso sia la sua costituzione, non ha mai avuto niente di particolare se non i piccoli malanni che abbiamo avuto tutti quelle età.

    Alla consulenza del medico sportivo non ci avevo pensato e me la farò fare di sicuro. Per quanto riguarda la scuola tennis valuterò con attenzione.

    Grazie ancora.

  27. Archipedro scrive:

    Caro Mauro, negli ultimi otto mesi ho preso parte a questo blog (prima come Piero ed ora come Archipedro) partendo da una situazione simile alla tua, con la sola differenza che io ho fatto molti sport a livello agonistico. Ma non il tennis. Che comunque sto praticando moltissimo, proprio per seguire mio figlio. Sto documentando i risultati di Matteo, sviluppando allenamenti e test ad hoc per monitorarlo (…) ed ovviamente ci divertiamo molto (…). Il mio duplice consiglio: ci sono dei parametri per capire se un bambino ha predisposizione per un determinato sport… non basta che gli piaccia. Soprattutto se poi diventa psicologicamente duro come il tennis. Fatti consigliare anche in questo senso, se pensi a lui come un futuro agonista.
    E poi segui il piccolo direttamente, stai con lui, investi anche il tuo tempo nel tennis (o altro).
    Non chiedere ad un maestro quell’entusiasmo che tu per primo non sei in grado di trasmettere…

  28. stefano Grazia scrive:

    Carissimo Mauro Francini, sei capitato sul Sito Giusto. Adesso non dicodi rileggerti TUTTI i Riassuntoni (ma se lofarai, male non ti fara’) ma sicuramente qui siamo tutti assertori del fatto che il Tennis si puo’ cominciare a 3 anni senza problemi…Proprio in questi giorni, mio figlio che di anni ne ha 11 e gioca da 8, e’ stato visitato piu’ volte da Medici sportivi e da Chiropratici che lo hanno trovato perfettamente armonizzato…E’ ovvio che fermorestando che tutto quello che ha scritto Roberto, anzi: l’OTTIMO Roberto, e’ vero, e’ ovvio-ripeto-che sta a te completare il tennis anche con altri sports: la famosa POLIVALENZA di cui tanto abbiamo parlato (tipo il nuoto e magari lo sci d’inverno ma anche uno sport di squadra-calcio,basket,pallavolo) e/o assicurarti che a tuo figlio nella Scuola Tennis faccia anche la Preparazione Atletica…Mio figlio-che pure e’ piccolino di statura- ha cominciato ad andare in piscina a 3 mesi,gioca a tennis da quando aveva 3 anni e scia e gioca a golf da quando ne aveva 5…ovviamente giochicchia come tutti a calcio, ha fatto un po’ di karate per 2 (5-6 anni)…(e riprendera’ a farlo quest’anno)…Addirittura lui che e’ destro, avrebbe piu’sviluppata la parte sinistra!!! (Gioca col rovescio bimane e ogni giorno si fa un cesto di palle giocando con la sinistra)… No, il discorso ell’asimmetria poteva essere valido in passato ma adesso non e’ piu’ un problema e quel pediatra non e’ che non la racconti giusta ma la racconta da sedentario non sportivo non praticante ad un altro non tennista, insomma: fa con tutte le buone intenzioni (di cui e’ lastricata la via dell’inferno) della disinformazione… Welcome to the Club, e continua a leggerci…Anzi,leggiti la Teoria della Mielina…E se tuo figlio e’ appassionato,BEATO TE!!!! E soprattutto fagli fare lo sport di cui e’ appassionato…non are come noiche stiamo ancora aspettando che si appassioni veramente (SCHERZO!!!!!!)

  29. Mauro Francini scrive:

    Grazie a tutti…ho letto qualche riassunto, cose molto interessanti. Continuerò a leggervi. Mio figlio comunque pratica nuoto da un paio d’anni (3 ore a settimana, però non ne va matto) e non è certo sedentario (la scuola che frequenta organizza sovente pomeriggi “sportivi” seguiti da un istruttore qualificato, ma ahimè tra questi sport non c’è il tennis).

    Grazie per tutti i suggerimenti. Io di tennis me ne intendo davvero poco, però cercherò di stargli accanto il più possibile.

  30. anto scrive:

    Mamma mia ragazzi, ieri ero con mio figlio Nicolas di 5 anni e gli facevo un cesto di diritto, gli dico sempre, piano piano colpisci piano e fai il finale, e lui niente bim bum bam, quasi con una pallinata mi stacca la capoccia……e poi dicono che il tennis giovanile non è uno sport pericoloso…..

  31. anto scrive:

    @ Roberto Commentucci, la Di Sarra l’ho vista a Grado giocare, è in progresso costante, ha raggiunto i quarti. L’avevo già vista l’anno scorso a Gardone Val Trompia 10000$, un tennis molto fisico due buoni fondamentali, parlando con lei mi aveva confidato che aveva lasciato la scuola, ci crede tanto nel tennis vuole sfondare……..speriamo

  32. stefano Grazia scrive:

    Prof Buzzelli, magari potresti dare anche tu qualche consiglio a Mauro Francini.E magari cominciare a sciogliere il mistero sulla collaborazione col Prof Catizone che qui magari un po’ curiosi lo siamo…

  33. gio92 scrive:

    Caro Stefano, purtroppo non riesco proprio a fare un salto a Sanremo altrimenti avrei visto volentieri Nicholas “in action” !
    Ma il bambino di 8/9 anni “forte” è mica un canadesino ?! In caso affermativo era già lì ad aprile ! Ma che fa ci vive ?! E la scuola ?!

    Passando ad altro , ho deciso , dal prossimo incontro anche mio figlio entrerà in campo con il biglietto da leggere nei cambi di campo….
    uno dei consigli “tecnici” è
    “la partita non è finita….finchè non è finita !” perchè sai, a volte, sul 5/0 uno crede ed invece….

  34. under8 scrive:

    sono nuovo del forum. solo una domanda.
    ma tornei under 8 se ne fanno in estate in Veneto?
    Se qualcuno sa qualcosa mi faccia sapere.

  35. Gus scrive:

    Ciao a tutti, mi chiamo Gustavo Gallotti, abito a Beinasco in prov. To sono informatico, e sono un grande appassionato di tennis che pratico e quando posso studio, con l’aiuto del mio maestro Taragni (lo cito solo perchè è molto probabile che qualcuno lo conosca). Faccio sport a livello agonistico dall’età di 10 anni, prima basket, poi calcio e ora nei limiti dell’età tennis. Ho 44 anni e iniziato a giocare seriamente a tennis a 38. Mi sono letto tutti i post precedenti e sarei interessato a partecipare a questo blog. Chiedo il permesso per educazione e perchè ho un piccolo problema, mia figlia che ora ha 12 anni da sei anni gioca a pallavolo invece che a Tennis. Spero che la mia modesta esperienza di sportivo a 360° gradi e di Papà possa essere gradita. Gus

  36. Mauro scrive:

    Benvenuto Gus! E’ graditissima l’esperienza di tutti.

    Mia figlia ha raggiunto la tanto agognata e discussa possibilità di poter partecipare ad alcuni tornei under già da quest’anno, ma vi dico subito che sono rimaste fuori altre bambine che nulla hanno da invidiare a mia figlia.
    Detto questo sono contento perchè è stata invitata a partecipare al raduno under 10 del centro Fit di Sestola (una settimana) dove effettueranno un programma organizzato dallo staff di Tirrenia.
    Detto questo, vorrei riprendere un argomento trattato al raduno di Roma; ovvero la polivalenza sportiva. Piatti ha sostenuto, facendo anche l’esempio di Maccari che sia fondamentale per la crescita dl Tennista affermando che anche Djokovic deve la sua coordinazione, elasticità etc al fatto di aver praticato lo sci sin da piccolo. Di Maccari (un under 14 molto bravo), ha detto che si allenava solo 3 volte la settimana e non nei mesi invernali. Io gli ho chiesto se quest tipo di preparazione era riproponibile od era solo soggettiva e devo dire di non aver avuto una risposta chiara, non per volontà del disponibilissimo Piatti, ma perchè si sono accavallate altre domande, interventi etc. Ora vorrei riproporre la questione agli amici del blog. Forza….

  37. Mauro scrive:

    Leggasi under 12 scusate.

  38. daniele riva scrive:

    Salute a tutti ! ! Alla faccia dei pessimisti che davano il blog moribondo ! ! ! In questi giorni è un anno esatto che Riki gioca a tennis. Mai e poi mai mi sarei apettato che dopo un periodo così breve fosse posibile per un adulto, riuscire a passare un’oretta di buon tennis con il proprio figlio di poco più di dieci anni, con scambi già di buona qualità e palle sufficientemente veloci e profonde
    E ancora più entusiasmente è seguirlo nelle prime partitelle tra bimbi di tennis Club confinanti.
    Il consiglio che vi chiedo è questo: avete per favore un esercizio da suggerirmi, magari da fare quotidianamente anche a casa , perchè Riki, a discapito di un’ottima tecnica di braccio, ha due piedi che sembrano due incudini cementati al campo da tennis.
    Quando il maestro riesce a farlo spostare con il dovuto tempismo, il suo gioco decolla nella qualità e nel rendimento. altrimenti siamo alla catastrofe ! ! !
    Mi metto nelle vostre mani. Grazie ! !

  39. salvatore buzzelli scrive:

    Salve,
    tra uno scrutinio e l’altro ho avuto il tempo di fare un salto nel blog per notare che ancora un riassunto del nostro Dr. Grazia è stato editato, e che si riparte da 11!!!!
    Bene, sempre nel riassuntone al punto e) si legge quanto segue:
    e) L’ANNUNCIO DELLA FUTURA COLLABORAZIONE QUI SU G&F FRA IL PROF SALVATORE BUZZELLI E IL PROF GIOVANNI CATIZONE CHE DOVREBBERO METTERE IN PIEDI UN SERVIZIO DI CONSULENZA PER LA PREPARAZIONE ATLETICA.

    In realtà le cose sono andate così: dopo il raduno di Roma , per avere informazioni sull’esito dei test fatti eseguire dal Prof. Catizone, ho chiesto lumi sul blog, e Max gentilmente mi ha messo in contatto diretto con Giovanni con cui ho avuto più di uno scambio di informazioni ed opinioni.
    Avevo già da tempo in mente l’idea di creare un sottoblog all’interno del blog, per fornire risposte tecniche ai genitori che avessero avuto dubbi, perplessità o domande particolari da porre.
    Dopo aver conosciuto il Prof. Catizone e aver parlato di questa idea, abbiamo pensato che insieme avremmo potuto fornire questo servizio, e approfondendo alcuni argomenti tecnici, siamo anche andati oltre, nel senso che, visto il successo di Roma, avremmo potuto organizzare tra Milano e Bologna, che so, quattro-cinque volte l’anno, raduni tecnici con la possibilità di eseguire test e fare sedute specifiche di allenamento.
    In pratica gli obiettivi del nostro intervento sarebbero orientati su:
    1) monitoraggio della crescita psico-motoria dei bambini
    2)confronto con gruppi di eccellenza
    3) rapporto tra le diverse prestazioni in relazione ai differenti programmi di allenamento seguiti
    4) individuazione dei punti di forza e di debolezza dei bambini
    5) percentualizzazione delle possibilità di miglioramento di stagione in stagione
    6) possibilità di programmi personalizzati anche in collaborazione coi tecnici dei bambini.
    Oltre ad includere un servizio di chiropratica, fornito da un referenziatissimo professionista, ed avere anche la collaborazione di uno psicologo sportivo di altissimo valore.

    Cosa ne pensate?

  40. anto scrive:

    Comunque potete dire quel che volete, ma quando gioco a tennis con mio figlio che ha cinque anni mi sento il re del mondo…….ps che soffra di megalomania post genitoriale……….e a tutti i genitori che si in******o quando il loro piccolo cucciolo perde mi sento di dire una cosa, sono con Voi!

  41. andrew scrive:

    …manca il nutrizionista…

    Scherzo…

    Non potrei che essere più che contento se un tale servizio si concretizzasse e mi metto già in lista per un’eventuale partecipazione. Spero anche che i costi siano di livello appetibile.

    A questo punto, avevo pensato di invitare il prof. Catizone dalle parti di Bassano per i primi di luglio ma sarei felice di estendere l’invito al prof. Buzzelli per un CAT-BUZ (o BUZ-CAT) Day di lancio, aperto a chiunque fosse interessato.

    Posso trovare due campi, uno in erba e uno in terra, ai piedi delle colline in un ambiente salubre privo della parola “sodalizio” e “ingresso riservato ai soci”.

  42. Mauro scrive:

    Prof., l’idea non è bella è semplicemente fantastica! Aspetto quanto prima gli sviluppi.

  43. Mauro scrive:

    Prof, l’idea non è bella, è fantastica! Attendo fiducioso gli sviluppi. Grazie pr ora.

  44. Archipedro scrive:

    Daniele, la maggior parte delle mie urla al piccolo sono legate al fatto che non si vuole muovere. Preferisce sperare che la pallina arrivi dalle sue parti… sto analizzando il problema, perchè mi pare frutto d’un imprinting (…) e quando giochiamo, per rimuovere il “cattivo” esempio, vado a prendere tutte le palle che mi tira, e non conto i rimbalzi, correndo come un matto (una di quelle cose che i maestri non fanno quasi mai…).
    Gli sto insegnando a correre (cosa tutt’altro che semplice) perchè si può anche puntare sul “piacere della corsa”: ma in quel caso, affinchè le spinte siano efficaci a partire dal piede, bisogna lavorarci sopra. Ottimi risultati li ottengo passando dalla sabbia asciutta, al bagnasciuga, all’acqua (che é divertente). E poi… gioca a prendermi…
    Tra l’altro sto risparmiando i soldi della palestra…

    Gus, ciao. La pallavolo é uno sport bellissimo. Ho smesso per colpa della società, che m’ha rinnovato il cartellino dai 18 ai 30 anni, per non permettermi di svincolarmi. Difatti ho ripreso, a fine università, con la stessa società… per un paio d’anni. Tanto ormai il treno era passato.
    A mia figlia farei fare pallavolo. Ma attento alla schiena ed alle ginocchia…

  45. Archipedro scrive:

    Proposta (per evitare gli esperimenti discutibili tipo… tornei U8).
    Se ci sono genitori di bambini di sei anni potremmo mettere in condivisione i loro filmati… non parlo di video analisi, ma solo di ciò che si può registrare artigianalmente… magari usando tutti le stesse palle MID
    Io trovo su you tube solo delle brevi testimonianze di “bambini fenomeno”, che tuttavia non mi sembrano molto realistiche… tipo… selezione delle risposte a palle sempre molto “comode”… ma nella realtà l’avversario non ti tira dove ti fa comodo… per me é significativo vedere l’errore su una palla difficile… in uno scambio prolungato

  46. salvatore buzzelli scrive:

    Una risposta rapida a due domande di genitori:
    x Mauro Francini e Daniele Riva: vorrei indirizzarrvi sul mio sito http://www.salvatorebuzzelli.it , nella rubrica in alto adestra :Preparazione Atletica , c’è una mia pubblicazione su come organizzare l’allenamento giovanile con indicate le fascie di età più sensibili all’apprendimento motorio e con anche una serie di esercitazioni pratiche.
    Come informazioni generali e specifiche credo possano andar bene.

  47. salvatore buzzelli scrive:

    Scusate, mi correggo nella rubrica :Metodologia,

  48. Gus scrive:

    Ciao a tutti e ringrazio per l’accoglienza. Chiedo quindi subito un contributo visto che è uno degli argomenti che nel tempo ho approfondito di meno, perchè meno legato agli aspetti tecnici, ma credo discretamente importante. Un ragazzo che fa agonismo, studia e nel tempo libero pratica anche altri sport, che tipo di dieta dovrebbe seguire? Nelle accademie, che spesso qui vengono citate, ma in particolare quella di Bollettieri (visto che siamo negli Usa) che tipo di accorgimenti alimentari vengono seguiti, si fanno dei test individuali per impostare, ad esempio, diete personalizzate? Io nei ragazzini che frequentano il tennis e anche (e purtroppo in maniera addirittura maggiore) nella pallavolo noto parecchi di questi in sovrappeso.
    Ho notato che in molti danno molta importanza allo sviluppo tecnico-motorio nell’età tra i 6 e i 12 anni. Ma che importanza ha l’alimentazione nello stesso periodo e che effetti potrebbe aver prodotto nel tempo una non corretta alimentazione dei nostri ragazzi.

  49. anto scrive:

    Interessante il sito di Salvatore Buzzelli.

  50. stefano Grazia scrive:

    Se il MiniRaduno riuscite a farlo tra il 22 giugno e il 7 luglio ci siamo anche noi…ovviamente io il BUZZ gia’ lo vedro’ per conto mio a Bologna ma sarei contento di incontrare alcuni di voi e il Gatto (il Prof CATizone)…Se lo facciamo a Bologna poi possiamo concludere con una “cena sociale” in campagna da me (volgare spaghettata o pizze da asporto perche’ non voglio pesare su mia moglie-peraltro ottima cuoca- ma con grande tavolata in giardino di quelle da sagra paesana di una volta)

    GUS…essere Genitori NON e’ condicio sine qua non per partecipare a G&F: lo e’ l’entusiasmo …. e il non essere permalosi quando qualcuno di noi (a caso…) ti cazziera’!Scherzi a parte, ogni contributo e’ preziosissimo…

    Per quanto riguarda il FOOTWORK: AVEVO SCRITTO QUESTO POST MA CAUSA UN NUGOLO DI PAZIENTI NON HO FATTO TEMPO AD INVIARE E VEDO GIA’ CHE UNO DEI PROF HA GIA’ RISPOSTO…comunque:

    Daniele Riva: ovviamente il Duo BuzzCat potrebbe gia’ cominciare da tuo figlio suggerendo qualche esercizio…sia io che max che enzo ne abbiamo indicati diversi in the past ma qui vorrei sottolineare come quello che tu racconti (il difetto nei movimenti, i piedi di piombo,insomma) sono in realta’ il motivo per cui un bambino dovrebbe cominciare prima possibile ad eseguire una preparazione atletica specifica per il tennis perche’ certe abilita’ coordinative prima si acquisiscono e meglio e’. Dopo i 12-13 aa e’ piu’ difficile e la Teoria della Mielina non riguarda solo La Tecnica…Max ci raccontava di aver portato Alessia da Catizone a 7 anni o giu’ di li’ e lui gli avesse detto: Hai fatto bene, se aspettavi ancora un po’ era troppo tardi…Poi,ovvio, bisogna distinguere se il Bimbo e’ semplicemente Pigro o Scoordinato ma, per esempio, il FOOTDRILL e’ ala base dello Strategy Zone Program…Le prime 2-3 volte che andammo a Bradenton per lavorare specificamente con loro, il 70% del lavoro era sui diversi movimenti dei piedi seconda del colpo da eseguire… Ancora Noi qui in Africa ci concentriamo soprattutto sul Gioco di Gambe (Recovery al Centro, Double Rhythm,etc etc). Esercizi ce ne sono a centinaia con coni e senza,con pallina e senza, usando le righe del campo, sfruttando la fantasia e il territorio…Di solito si consiglia di farli, quando si puo’, sul Campo da Tennis, cosi’ da prendere conoscenza del campo…Ci sono esercizi come la Stella, lo Sprint & Shuffle, il Suicide, Salom fra i coni, Pendolo fra due Coni, Balzi, Jumping Rope…Ne potrei citare davvero a decine…Consiglio anche di comprare la ZBall(o Crazy Ball) che aiuta a migliorare Riflessi e Coordinazione di far fare scatti di 5-10 mcon partenze da in piedi,sdraiati,proni-supini, da seduti …dritti, con slalom fra i coni, con ostacolini bassi… Poi anche mettersi con un cesto sulla linea el servizio e il figlio sulla base line e lanciargli con la mano, una pallina qui e una la’, 10-12 di seguito, 4-5 volte…Prima una a dx e una a sx, poi a caso… La scaletta e’ fondamentale: correre fra i pioli della scaletta (come fanno i giocatori di football americano nei copertoni delle auto) e vi sono diversi esercizi coi movimenti dei piedi…Certo, bisogna sapere COME SI DEVONO MUOVERE I PIEDI e quello un Buon Maestro e ancora di piu’ IL PREPARATORE ATLETICO dovrebbero averglielo gia’ insegnato (per esempio, come finire col piede dopo aver colpito e il primo movimento di recupero, col cross over piuttosto che lo shuffle), ma poi non c’e’ limite alla fantasia… Esistono diversi libri sull’argomento e io li ho citati tutti in uno egli ultimi post della 10th season (piu’ tardi li ricopiero’ anche qui)…COMUNQUE, Daniele, tu dovresti assolutamente non mancare al Prossimo Mini Raduno!!!! Infine, tutto quello che ho scritto (specificita’ esercizi per il tennis) non esclude assolutamente (e anzi) la POLIVALENZA di cui parlava Mauro perche’esistono molti sport affini o propedeutici al tennis…Di solito l’Ippica e il rugby no, ma tutti gli sport con la palla (calcio,basket in primis) servono molto a sviluppare occhio e coordinazione…Ma anche sport che col tennis apparentemente hanno poco a che vedere servono a sviluppare quei muscoli che altrimenti potrebbero essere poco usati (il nuoto)o ad aiutare la concentrazione (tipo il golf)… La Boxe sarebbe ottima per il figlio di Daniele Riva (gioco di piedi, trasferire il peso in avanti) … Le Arti Marziali insegnano la Disciplina e la Respirazione…Lo sci (ma anche il nuoto)l’equilibrio e il non aver paura… Certo, poi bisogna che un po’ a tennis ci giochi comunque…Secondo me Babbo Maccari non ce la conta giusta quando dice che giocava solo tre volte a settimana (magari dimenticandosi i tornei/i raduni/la partitella con i genitori nel week end) ma magari e’ davvero un fenomeno… Io posso dire che,dopo le 5 sett da Bollettieri, dal prossimo settembre togliero’ un po’ di ore al tennis per inserire Calcio alla Scuola (nel rimo semestre hanno un torneo conpartitelle ogni sabato e 1-2 allenamenti a sett) e NUOTO/KARATE’ (2 ore a sett: primi 4 mesi karate’, poi nuoto -o viceversa) e continuero’ a fare 3-4 volte a sett 45′ di Prep Atletica (FootDrills, scatti, balzi sul trampolino elastico, etc etc…Ho in pratica un intero armamentario e posso utilizzare il tutto sul campo da tennis,in cortile o anche in camera…La cosa che mi fa rabbia e’ che talvolta nicky e’ piu’ concentrato e motivato a fare Prep atletica che a giocare a Tennis!!!

    SULL’ALIMENTAZIONE: mah, da bollettieri si fanno vanto della loro Alimentazione Sana fatta di cibi naturali con l’eliminazione dei grassi e schifezze varie tipiche dell’alimentazione americana…A un italiano in realta’ la Mensa delle IMG Academies farebbe sollevare ben piu’ di un sopracciglio ma devo dire che di bambini obesi da Bollettieri io non ne ho visti tanti…In giro per la Florida si, ma dentro l’Academy non direi…Da notare che fanno vomunque 6-8 ore di allenamento al giorno…Posso dire che il Preparatore atletico di Ljubcic a Roma a mia moglie aveva detto, dopo aver visto mio figlio mangiare di malavoglia, che due erano le cose piu’ importanti in un atleta bambino: mangiare e riposarsi Per avere poi la forza di sopportare i carichi di lavoro.
    Fra i tanti libri di tennis e di preparazione atletica specifica per il tennis, confesso di averne comprati diversi anche di Dietologia sportiva (fra cui il fondamentale Mangiare per Correre e Dieta per il Tennista di Del Toma. Stasera magari vi do il titolo esatto).

  51. Mauro scrive:

    Stefano, per il mini- raduno dal 1 luglio potrei farcela. Per quanto riguarda la polivalenza, mi hanno detto più di una persona competente, che il karate irrigidisce certi movimenti.
    La mia esperienza personale invece mi ha convinto che il calcio è eccezionale come coadiuvante per il tennis, scatti brevi ed intensi, esplosività, coordinazione etc.

  52. daniele riva scrive:

    Grazie davvero di cuore per i consigli…..
    Vedrò di fare il possibile anche se oggi, per l’ennesima volta, mi sono sentito dire che i papà, per i figli tennisti, sono solo dei gran rompicoglioni.
    Nel pomeriggio, seduta infrasettimanale del minitorneo a 8 bambini di diversi T.C.
    Mio figlio nel sorteggio finalmente ha un pò di fortuna e pesca uno scriccioletto di un anno più giovane che già dai primi colpi evidenziava una certa fragilità.
    Dopo due palline giocate e vinte, e a Riki scatta la sindrome Ivan Drago contro Rocky Balboa del..” ti spiezzo in due” .
    Comincia a tirare bordate senza senso tutte o in rete o alle siepi di rose intorno al campo.
    Al suo avversario non è parso vero e facendo diligentemente il suo compitino del ” intanto buttiamola di la e vediamo che succede” si è portato a casa il primo set 4 - 0.
    Al che mi sono avvicinato a mio figlio e con garbo ma con fermezza gli ho chiesto se era convinto di quello che stava facendo e cioè che i punti li stava facendo tutti lui. Pochi per sè e molti per l’avversario.
    Apriti cielo ! ! ! Il maestro ha sentito e ha cominciato la storia che dobbiamo stare zitti, che devono imparare da soli nel bene e nel male, che i papà rompono le palle e condizionano i figli ecc. ecc. ecc.
    Nel secondo set, visto che ormai la sindrome non ne voleva sapere di cessare, il maestro stesso, all’ennesimo errore pacchiano e grossolano di Riki, è entrato in campo, gli ha dato un tremendo cazziatone usando i miei stessi argomenti, l’ha seguito un pò da bordocampo dandogli suggerimenti, facendolo rimontare da 0 - 3 a 3-3 e poi l’ha mollato li.
    Riki ha ovviamente ripreso la sua idea quotidiana e ha perso la partita.
    Ora, non è mica stato eliminato a Wimbledon e non ne faccio un gran problema ma, siamo davvero dei mostri così irrecuperabili, noi papà al seguito dei mini tennisti ? ? ?
    Diamo fastidio ai maestri perchè abbiamo la sfrontatezza di volerci sostituire a loro ? ? ?
    Ma è proprio vero che vanno lasciati stare anche quando sbagliano in maniera così evidente e irritante ? ? ?
    Immagino già il commento di Stefano……” wellcome on board ! ! ”
    Un saluto a tutti.

  53. Archipedro scrive:

    Comperare, pagare, iscrivere i bambini a, consultare specialisti… tutto bene, per chi ha i soldi in tasca. Poi ci sono atleti fortissimi, anche nel tennis, che quelle disponibilità economiche non avevano e non hanno: un esempio per tutti. Ho visto un saltatore fare 2.17 con la scarpa di battuta rotta, tenuta bloccata al piede da nastro adesivo da pacchi… Sono l’unico a ricordare queste cose? E famiglie, oggi ancor di più… sulle spese. Antipatico far finta che ciò non sia. Quindi deve esistere un’alternativa. Anche per chi é benestante ma non desidera agire da raccomandato. Così ci si abitua subito a soffrire… perchè poi in campo vince chi ha la volontà di farlo.

    Investire il proprio tempo con i figli, studiare, informarsi (…), allenarsi, sfruttare le risorse disponibili sul territorio… questi potrebbero essere dei consigli dati da “esperti” a quei genitori che vogliano facilitare l’attività sportiva dei figli.
    Se devo insegnare l’educazione ambientale a mio figlio… é saggio lasciare a casa la Ferrari (meglio venderla…) e tirare fuori la bicicletta. Se poi m’accorgo di non saperla più usare, la bicicletta, allora sono io che ho bisogno di aiuto… Non siamo tutti uguali, giova rimarcarlo. Ed é una fortuna. Siano quindi i risultati a decidere chi é competente e chi é solo ambizioso.

  54. stefano Grazia scrive:

    Mauro, sul karate e arti marziali in genere i pareri devono essere discordi perche’,onestamente,anch’io la penserei come te in linea di prncipio ma ho letto opinioni differenti: credo sia poi una questione di “EST MODUS IN REBUS”, io lo vedrei come un mezzo per insegnare disciplina e controllo del corpo e soprattutto a respirare (qui a Lagos non riesco a trovare un insegnante di Yoga). Parlo poi di un paio d’oe alla settimana (alla Scuola Americana) per 4 mesi, un modo insomma per fare anche Ginnastica.

    Daniele WELCOME ON BOARD!, in effetti…Be’, devo dire che anche da Bollettieri durante l’ora del Match Play (alle 13.30), i Bambini sono lasciati a scannarsi da soli e a risolversi i problemi da soli…Un Coach si aggira fra i campi supervisionando e raamente intervenendo (mai nelle dispute sui punti, mai sulle esuberanze caratteriali…Che non sono ammesse nell’allenamento,badate bene…Ma il match e’ il match e secondo il credo di Nick Bollettieri, i ragazzi devono imparare da soli) a mettere in pratica quello che gli viene insegnato PIMA).
    CIO’ DETTO, io non ho mai visto,nel poter intervenire con poche pacate parole a spiegare l’ABC della strategia, nulla di male im MATCH di ALLENAMENTO … Certo, non sempre, qualche volta devono essere lassciati anche da soli…Il problema li’ con tuo figlio (e dico forse) e’ che c’eri solo tu come Genitore e lo scriccioletto avversario era solo? Comunque la reazione del Maestro mi sembra spopositata, poteva spiegartelo con calma…magari PRIMA, a tutti i Genitori: Ragazzi, stavolta facciamo un esperimento: proviamo a lasciarli ragionare da soli…invece la prossima volta facciamo il Coaching a bordo campo…
    Del resto, e’ questo che noi andiamo descrivendo da tempo: il senso castrante frustrante d’inferiorita’ che questi poveri Maestri devono avere per rifiutarsi di collaborare/comunicare coi Genitori perche’ come risponde John wayne a Dean Martin in Un Dollaro d’onore,(che gli aveva detto: In gamba,eh,quel ragazzo?): Si, tanto in gamba da non sentire il bisogno di dimostrarlo…
    E invece con tutti questi Campioni che arrivano al top 100, al top 50 o addirittura al Numero senza essere stati allenati da Maestri ma dai loro Genitori, uno poi finisce per chiedersi se la Professione del Maestro o del Coach non sia un po’ troppo, da loro stessi, dagli attori protagonisti, sopravvalutata.
    E invece si, sono certamente importanti, ma come ripetiamo spesso in questa rubrica ci sono Genitori e Genitori e ci sono Maestri/Coaches e Maestri/Coaches

  55. stefano Grazia scrive:

    Si,vabbe’,Archie, d’accordo con te su tutta la linea ma non e’ che puoi criminalizzare chi qualche soldo (lavorando, non rubando) l’ha fatto e invece di spenderselo andando in giro per bordelli o semplicemente facendo shopping decide di offrire una opportunita’ in piu’ nel tennis ai propri figli … Mi rendo conto che il mio e’ un discorso che suonera’ antipatico ma il tuo rasenta la demagogia… In pratica, io ti sto antipatico in quanto ritenuto ricco mentre vuoi sposare Andrew in quanto Vaffantennista … Scherzo! Magari tuo figlio giocando sul campo con una corda e col papa’ che non aveva mai giocato a tennis prima diventera’ nettamente piu’ forte del mio che ha avuto la possibilita’ di andare da Bollettieri, ma non colpevolizzarmi se io potendo e nel dubbio ce lo mando lo stesso…
    Alla fine il metro con cui uno dovrebbe essere giudicato non sono i soldi che spende o non spende, ma il tempo che sottrae a se stesso per dedicarlo a suo figlio (col tennis o con altro, beninteso)… Magari uno dovrebbe essere giudicato dal fatto che suo figlio lo fa giocare nella folle idea poi di viverci alle spalle (in fondo l’idea orribile alla base del Progetto Williams era proprio quella) o lo fa giocare piu’ che per garantirgli un lavoro o un futuro da star, lo fa giocare per potergli fare una vita che si potrebbe presumere sana, felice, intrigante, interessante, ricca di opportunita’…Ma per lui, il figlio, non per il Genitore…

    Poi sono d’accordo che a volte occorrerebbe fare come Rocky Balboa che va ad allenarsi nella vecchia dacia in siberia, poi sono io che sempre ripeto le parole di Pancho Segura: People doesn’t get it…puoi essere ricco,bello,brutto,povero,simpatico antipatico, ma alla fine di qua e di la’ dalla rete…at the end it’s you and me, baby,just you and me…
    D’accordo su tutta la linea …
    Purtroppo il tennis e’ uno sport costoso, fin troppo e uno dei compiti della Federazione dovrebbe/potrebbe essere quello di aiutare a contenere i costi … su questo forse anche Nikolic dovrebbe essere d’accordo (e invece no, quando io e max proponevamo Campi Gratis per gli U14 nelle ore pomeridiane fino alle 17 o quando i Campi non sono comunque occupati, lui era contrario (smentito poi da Enzo, proprietario di circolo, e perfino da Trophy che hanno giudicato la proposta interessante… Io ripeto, sono fortunato perche’ ho vissuto in Esteri dove il Campo da Tennis e’ GRATIS (cioe’ paghi l’iscrizione al Club e poi il ampo e’ gratis…sia che ci giochi 1 ora all’anno o 10000)…altrimenti non mi sarei mai appassionato. (poi ci sono anche i contro … io qualche anno fa sono stato Robbery Reports… Le case sono tutte circondate di filo spinato…In aereoporto ci vai con la scorta armata…O anche ieri,per esempio, per andare a fare una visita d’emergenza a mezzanotte, devo andarci con la Camionetta della Polizia….EMBE’, direbbero i Serbi al Top dei Ranking Mondiali, non c’e’ mica bisogno di andare in Africa…noi siamo cresciuti in mezzo alla guerra… Insomma, c’e’ sempre chi sta peggio, c’e’ sempre chi sta meglio … Ma non facciamone un discorso di classe,please.
    (Poi da Bollettieri,una volta dentro, son tutti uguali e va avanti chi e’ piu’ forte…Nick bollettieri ha la filosofia dell’ex sergente dei Marines che era)

  56. Gus scrive:

    Io parteciperò con tutto l’entusiasmo che ho per questo sport, anche se come già detto scoperto in ritardo e non essendo affatto permaloso accetterò qualsiasi cazziatone, ci mancherebbe.

    Intanto ti ringrazio e vi ringrazio per avermi inserito nel gruppo.

    Considerando che seguo mia figlia nel volley, credo che alcuni elementi in comune tra tennis e questo sport ci siano e visto che si parla di polivalenze aggiungo qualche piccola informazione affinché possiate valutare se possa essere utile inserire il volley tra quelli da praticare per divertimento.

    Intanto entrambi sono sport ad impegno aerobico/anaerobico alternato ma questo lo sapevate di sicuro.

    Ad alto livello maschile nel volley un azione dura tra i 9 e i 50 secondi.
    Nel tennis si è misurato che sulla terra battuta metà degli scambi ha una durata compresa fra 0 e 5 secondi mentre l’altra metà si colloca tra 6 e 30 secondi, sulle superfici sintetiche ben il 90% degli scambi non supera i 15 secondi,mentre sulle superfici erbose l’87% degli scambi non va oltre i 5 secondi. Quindi i tempi sono molto simili.

    Le dimensioni del campo sono similari e di conseguenza viene richiesta molta esplosività nei movimenti in accelerazione sia laterali che in avanti.

    Poi ci sono i movimenti di coordinazione, la ricerca della palla con i piedi, spostamenti laterali e in avanti, salti, la battuta, spostamento di peso ecc.ecc.

    Ho letto anche qui che molti reputano il calcio tra gli sport indicati per il tennista.
    Io ho sicuramente tratto beneficio dal mio passato di calciatore soprattutto per aver sviluppato una grande forza nelle gambe, ma secondo me è meglio ottenere questo obiettivo con uno specifico allenamento in palestra o facendo altri sport.

    Questo perché ritengo che un ragazzo come quelli di cui si parla qui, e cioè promesse del tennis, dovrebbero stare il più possibile lontano dagli infortuni e purtroppo nel calcio è più facile farsi male, anche molto seriamente, che non nel nuoto o nella pallavolo, soprattutto se lo si pratica saltuariamente e non si è abituati agli sport di contatto.

    Un commento a ciò che ha scritto Daniele:

    In un caso come questo a mio modo di vedere un genitore non deve mai intervenire per i seguenti motivi:

    (1)Assesta un durissimo colpo all’autorità del maestro che in quel momento e in quel luogo rappresenta la figura di riferimento per il figlio. Sminuire la figura del maestro che in quel caso è l’autorità significa togliere punti di riferimento e soprattutto limiti al figlio. Da un un punto di vista psicologico per un ragazzo è il caos;
    (2)Limita la crescita (crea alibi), blocca la fiducia dell’allievo, può rendere inutile un determinato lavoro svolto in precedenza;

    Se ho dei dubbi sul comportamento del maestro, in un secondo momento e a quattro occhi chiedo lumi e spiegazioni. Se il maestro è una persona consapevole dell’estrema importanza del rapporto allievo-genitore-maestro non avrà problemi a dare le sue motivazioni, spiegare il suo programma, la sua pianificazione.
    Se non ne è consapevole, allora forse è meglio cambiare maestro.

    Nel caso specifico non mi è piaciuta molto nemmeno la reazione del maestro.

    Daniele wrote:

    >Ma è proprio vero che vanno lasciati stare anche quando sbagliano in >maniera così evidente e irritante ? ? ?

    A mio modo di vedere a maggior ragione, perché molto probabilmente sarai molto irritato anche tu. :-)

    Ciao.

  57. andrew scrive:

    …ma si che c’è la strada Archipedro, e sono convinto che anche tu contribuirai a segnarla con l’esperienza che state facendo tu e tuo figlio…

    certo soldi bisogna spenderne ogni tanto ed è necessario operare delle scelte in base alle proprie convinzioni…

    Io ad esempio, dal prossimo anno risparmierò 600 euro di iscrizione per il solo accesso al cleb che mi consentiranno di pagare un 80ina di ore di coaching personalizzato.

    Tuttavia, siccome interessa anche a me personalmente, spendo volentieri in informazioni sulla preparazione atletica e in un CAT-BUZ Day.

    L’importante è comprare (parola brutta, lo so, diciamo acquisire-ottenere) TENNIS e non 90% circolo e 10% tennis…

    Vieni a trovarmi almeno tu, mio sposo…il Vaffantennis Senter è sempre aperto…

  58. stefano Grazia scrive:

    Comunque, Daniele Riva aveva posto una Domanda su cui potrebbe essere interessante ragionare :
    “Ma è proprio vero che vanno lasciati stare anche quando sbagliano in maniera così evidente e irritante ? ? ”
    Si apra il Dibattito (NO! IL DIBATTITO NO!…Nanni Moretti)

    Secondo me devono essere corretti.
    Se poi quella Partita e’ “LA partita di verifica” del mese, magari no, se ne riparla dopo il match o 2-3 ore dopo a casa. Ma ci devono/possono essere partite di allenamento in cui ogni 2-3 games o alla fine del set tu Coach o Genitore coach entri in campo e spieghi il perche’ e il percome… Del resto l’ha fatto anche il Maestro di Daniele, solo che voleva essere solo lui a farlo…C’e da dire una cosa pero’ che dovrebbe valere come Regola Generale: se lo alleni tu, lo alleni tu…se lo affidi a un Coach per un’ora, in quell’ora ti devi fidare del Coach…se non ti fidi, cambialo…Ma se ne cambi uno al mese, magari il problema non e’ il Coach ma sei tu. INSOMMA, bisogna sempre riuscire a mantenere l’obiettivita’, il senso di autocritica, e la capacita’ di raziocinio (magari almeno a distanza, dopo il primo istintivo epidermico furore) e vedere le cose dal punto di vista del Maestro/Coach, magari parlarci, ascoltarlo anche e cercare di comunicare noi per primi e di imparare… Avere l’umilta’ di pensare e capire che a volte potrebbero avere davvero ragione loro, magari non sempre ma qualche volta si…Se dall’altra parte pero’ non c’e’ reciprocita’, allora si impongono delle decisioni.

  59. marcos scrive:

    aggiungo che ciò che si fa da bollettieri nei match play, si fa anche in alcuni circoli italiani: i bimbi, lasciati in questi casi a se stessi, imparano a gestirsi da soli e, assai più svegli di noi, capiscono immediatamente se hanno di fronte un “delinquente”, o uno che dà tutto sul campo, per riuscire a vincere. sono i bimbi a selezionare i compagni di tennis: talvolta, qualcuno viene escluso perchè non sa ancora comportarsi come conviene al buon tennista…aggressività, voglia di lottare e voglia di emergere, nel rispetto delle regole e degli avversari.

    il furbacchione o quello che trova mille scuse, per giustificare le sconfitte, dura un paio di mesi: poi, al limite, viene accettato giusto perchè ha pagato la quota.

    i bimbi sanno che sul campo da tennis la correttezza paga sempre. quando mi capita, lancio questo messaggio: chi gioca meglio, vince. chi rubacchia, alla fine, perde: se hai bisogno di rubacchiare, sei più scarso e non troverai compagni con cui allenarti, per migliorare, divertendoti.

  60. Archipedro scrive:

    Andrew, sicuramente verremo io ed il pistolero in quel di Bassano, forse anche la sua lenta ma benemerita madre… laddove c’è un campo in erba, uno in terra, ed uno in cemento stanco, senza rete, per i paria… ormai solo lì noi troviamo pace. Ti prego di predisporre l’apposito cartello…PRIMA I CANI, E POI GLI ALTRI… CAVE DIVITEM! (attenti al ricco…)

    Qualcosa sull’impegno personale di Stefano a favore del figlio l’avevo già detto (…), a conferma che (se lui mette via la sua Ferrari) il suo ruolo é qui forte ed autorevole. Peraltro, se non lo fosse, non gli passerebbero quei post degni di Tolstoj. Ma se tu per primo, Stefano, desideri essere un referente (in senso lato), consapevole di fare qui “informazione” a servizio del prossimo, dovresti promuovere, a parer mio, una visione più sobria dello sport. Quindi… sul “c’é sempre chi sta peggio…” ti prego di constatare che tu stai molto bene. E di non dimenticarlo. Affinché dai tuoi resoconti puntuali non se ne ricavi un messaggio falsato.
    Quanto al tennis… é costoso se vuoi sentirti integrato nel suo ambiente. Ma é uno sport essenziale se t’accontenti d’imparare a colpire una pallina con una racchetta prima d’immaginarti a Wimbledon.
    Per quanto riguarda la provocazione sui nostri figli… ovviamente noi siamo pronti. Credimi se ti dico che più andiamo avanti e più sono convinto che siano il talento (…) ed il piacere di praticare lo sport a fare la differenza. Quindi, alla fine, se la disfida si dovrà fare, si tratterà proprio d’una tenzone classista… Il mio Rocky che s’allena picchiando i quarti di bue contro, e che ascolta un padre rincitrullito… contro tutta la vostra… “competenza” targata U.S.A.
    Scherzo anch’io…

  61. Mauro scrive:

    Quando ero un ragazzino, avevamo nel quartiere, una squadra di calcio che tutti chiamavano polisportiva “arrivederci e grazie”, perchè eravamo gli unici a non avere una borsa da calcio, ma infilavamo tutto nelle buste di plastica della spesa dove per l’appunto c’era scritto “arrivederci e grazie”.
    A noi non importava, l’unica cosa era giocare , giocare e poi rigiocare, e devo dire che è sempre un piacere per me ricordare quei momenti.
    Per quanto riguarda il quesito di Daniele, concordo anch’io con l’importanza di riprendere il bambino se fa enormi errori, ma solo se non c’è il maestro e nel mio caso purtroppo non c è mai. Allora io rompo le balle e chiedo consigli ai maestri delle avversarie di mia figlia.

  62. andrew scrive:

    …ah, la Ferrari, simbolo vincente di efficienza ed italianità nel mondo…viene proprio fuori dappertutto…

    guarda caso, in una discussione con l’Umile, ha paragonato il circolo (suo) proprio a una Ferrari… Serie A, Serie C, squadre giovanili, futures, tennis a rotelle, piscina, bar ecc ecc …Cosa vuoi di più?

    Appunto, io voglio di meno…voglio solo il tennis…

    Visione triste e minimalista, certo…ma la ritengo più consona a me stesso innanzitutto e alla crescita sportiva di mio figlio…

  63. Archipedro scrive:

    p.s. Stefano. Non é che non ho mai giocato a tennis prima di Mati… a dieci anni avevo il completino firmato e la stessa racchettina in legno dei figli della Udine bene. Semplicemente ho scelto altri sport, per l’agonismo, perché in quell’ambito c’era solo mediocrità sportiva ed ostentazione. Il mio attuale livello tennistico può essere definito solo sulla base empirica: non c’entra se sono o meno tesserato FIT, maestro o altro… c’entra solo come gioco. Io i valori in campo li stabilisco così…

  64. andrew scrive:

    …diro di più…il mio vaneggiare vaffantennistico mi porta a vedere i circoli come una sorta di preservativo (o condom) che non ti impedisce di godere del tennis eppurtuttavia media il piacere di giocare e la voglia di riuscire nonché impedisce la procreazione di giocatori di tennis…

    In questo caso, vado per l’ogino-knaus…

  65. anto scrive:

    @ Marcos —-i bimbi sanno che sul campo da tennis la correttezza paga sempre. quando mi capita, lancio questo messaggio: chi gioca meglio, vince. chi rubacchia, alla fine, perde: se hai bisogno di rubacchiare, sei più scarso e non troverai compagni con cui allenarti, per migliorare, divertendoti. La cosa che mi piace di te è la tua fanciullesca ingenuità….magari fosse così…………

  66. claudiotn scrive:

    Sento dire da Andrew e Archipedro che la formazione di un tennista può passare per il vaffantennis, certo può essere. Stefano e Max sono convinti assertori del metodo academy. Di certo più costoso, ma altrettanto valido. In mezzo ci sono i tanto vituperati circoli, che qualche buon elemento hanno portato alla ribalta.
    Credo, però, che la questione dei costi del tennis sia un problema che va molto al di là della semplice “formazione” del tennista. I veri costi, secondo me (ma anche secondo Max, mi pare) non stanno nel pagare il maestro, l’academy o chissà cos’altro. Quello che nel tennis costa esponenzialmente sempre di più sono le spese che si affrontano a fare tornei, man mano che il livello si alza.
    Finchè si è under 10 ci si può limitare a qualche Nike nelle vicinanze o qualche torneo da fare in vacanza. C’è la PIA cup e la coppa delle province. Si passa under 12 e si può continuare così, a vivacchiare. Oppure si fa già parte di quel gruppo di osservati dalla federazione. Ti portano a fare qualche torneo ETA (mi dicono che già quest’anno qualche under 10 è stato invitato al torneo di Kufstein). Certo qualche spesa la Fit la copre. Ma poi si dovranno fare altri tornei. E lì stare sulle spese. Perchè quelli osservati dalla Fit diventano sempre meno. E poi si diventa più grandi e i tornei sono sempre più distanti, e bisogna stare in albergo, e poi un giorno piove, e l’altro anche, e non si può giocare. E il conto dell’albergo aumenta, e il montepremi del torneo va tutto lì. E poi si comincia a dover prendere l’aereo, e stare in giro da soli, perchè il proprio coach non può seguirti sempre. Noi in Italia saremmo anche fortunati, visto che di tornei 10000$ ne abbiamo più degli altri. E poi i dubbi, ma ne varrà la pena, ma tutta ’sta fatica. Ma chi me lo fa fare. E così tutti alla ricerca di un ingaggio in qualche squadra di serie A, che lì i soldi sono sicuri. Ma, perchè no, anche in Francia e Germania pagano bene. Ma sì, poi mi accontento degli open e di qualche sottobanco o qualche partita ben venduta, chè tanto i punti per rimanere 2.1 ce li ho già. E comunque figurati se non trovo qualche circolo per insegnare. E fine della storia. Sempre che nel bel mezzo non capiti qualche infortunio, fisico o, peggio ancora, psicologico.
    La strada è certamente dura e, soprattutto, non è facile da trovare.

    Nel 1999 l’ITF, nella pubblicazione “Being a better tennis parent”, scrive che dai 12 ai 15 anni si andranno a spendere circa 7.000 $ (non cito i risultati che si dovrebbero raggiungere), tra i 15 e i 17 anni i costi salgono a 12.000 $ e nr.800 ATP, 17-18 anni – 15.000 $ circa 300 ATP. Il break even / making money dovrebbe essere intorno ai 21 anni. Fin là solo spese, a meno che, ripeto, non ci sia qualche generoso sponsor o la tanto snobbata mamma Fit.

    Soldi ne servono tanti, purtroppo. La visione romantica della corda tesa a mo’ di rete fa un po’ a pugni con quella del ragazzo uzbeko che ho ospitato a casa perchè non aveva i soldi per l’ostello durante un 15.000 $ a Trento.

  67. marcos scrive:

    son contento, anto, che ti piaccia la fanciullesca ingenuità!

    conosco assai bene il marcio che spesso, ahimè, coinvolge il mondo degli adulti: è ben per questo che persevero a lanciare ai ragazzi, che mi capitano sotto tiro, messaggi semplici ed ingenui, volti a costruire in loro la certezza che la correttezza è l’unico modo per stare insieme senza dubbi, sospetti o rancori. messi al corrente (ma si accorgono immediatamente da soli) che il mondo è pieno di lupi affamati, scegliendo la correttezza, molti bimbi costruiscono insieme una corazza sempre pronta ad accettare nuovi amici, ma forte a rimbalzare furbetti, scorretti e leccapiedi, di cui, francamente, una buona compagnia può benissimo fare a meno.

    mi rendo conto che il messaggio semplice è compreso non solo dai bambini, ma anche dai genitori: è insospettabilmente trascinante. prima, com’è forse ovvio, ti becchi un sacco di: “seeeee…beato te che ci credi!”, una sporta di: “ma dove vivi…nel mondo dei pinoli?”, un cesto di: “se non sei furbo, in ’sto mondo di ladri, non arrivi da nessuna parte!”, un coro colto di: “mors tua, vita mea!”. poi, a furia di insistere, vedendo il furbetto costretto ad inventarsi sempre nuovi compagni per poter giocare, vedendo bimbi, durante i tornei, che “rubano” assai meno punti di quelli che vorrebbero “rubare” i genitori, e vedendo i ragazzi sempre felici di giocare e migliorarsi insieme, senza maggior invidia di quella fisiologica, ma con il giusto furore agonistico, anche i genitori (almeno, quelli che frequento io!!) iniziano a capire perchè, talvolta, preferisco il mondo dei pinoli a quello che ci ospita.

    spero di continuare a piacerti, anto…in fondo, qui, la voce dei bambini manca: ogni tanto, provo a farla sentire!

  68. Archipedro scrive:

    ClaudioTN, la visione romantica della corda tesa a mo’ di rete é assolutamente COERENTE con quella del ragazzo uzbeko che hai ospitato a casa perchè non aveva i soldi per l’ostello durante un 15.000 $ a Trento. Visto che il ragazzo uzbeko ha meno soldi di noi. E gioca a tennis. Quindi?
    Tutto il tuo ragionamento parte dal presupposto che chi entra nel “tunnel” del tennis non possa mai uscirne. Mentre in realtà il processo si basa sul talento. Su quanto uno é predestinato. Se alla fine costa troppo si passa… alla pallavolo. Perché Agassi ha cominciato a far soldi a sedici anni. Ed altri non li hanno fatti mai. Dipende. Quindi la mia é una prospettiva… a partire da un metodo che non prevede particolari spese, lungo un percorso in cui si ottimizzano le risorse. Ostelli o camper che siano (parlo di quelli usati, altrimenti qualcuno può argomentare che il suo costa 80.000 Euro…).
    Stando nel tennis, nei circoli, ma soprattutto stando in Italia, dove chi si sacrifica è semplicemente uno stupido, cogliere il senso d’un progetto etico legato ad uno sport d’elite è difficile (ma questo blog potrebbe essere un contenitore ampio, ed io un’anima gemella l’ho già trovata… ancorché menzognera).
    In un contesto dove tutto è “capitale” sembrerebbe, questo si, incoerente tentare di essere “comunisti”. Ed infatti nessuno ci prova. Ma in attesa di sapere quanto é tennista mio figlio (prima) posso evitare di mandarlo allo sbaraglio nelle academies (solo dopo). In quei luoghi, al limite, ci metterà piede quando sarà sufficientemente bravo da poterne fare a meno

    Marcos, a me piace la tua fanciullesca ingenuità. Omnia munda mundis…

  69. anto scrive:

    @ Marcos tu mi piacerari sempre, mi piace il tuo stile, mi piace la tua classe, mi piace il tuo sense of houmor, mi piace il tuo essere easy…..certe volte però mi dai l’impressione di essere un Panda in un mondo di Mammuth……..ultimamente sono stato a vedere un torneo giovanile, e sinceramente ho notato una cosa incredibile, la malizia sviscerale di certi under 12 nel contesto di un match di tennis, a vederli mi sembravano dei nani adulti dal tanto che erano smaliziati……….non lo so il De Couberten credo che ormai non esista più ………Karo Marcos mi vorrei tanto sbagliare…….forse abbiamo visto un film diverso io e te…..

  70. stefano Grazia scrive:

    MARCOS E LA SUA FANCIULLESCA INGENUITA’ (ma non era mica una offesa, quella di nto, anzi!):
    marcos, anch’io insegno a nicholas quello che dici e gli spego che se frega i punti, se si fa la nomea del “cheater”,poi non ava’ piu’ amici…E sono proprio felice quando qualche volta un punto vicino alla riga piu’ fuori che dentro lo chiama buono…Cio’ detto, mi ha dato piu’ volte l’impressione ogni tanto, soprattutto se sta perdendo, soprattutto se non e’ convinto delle chiamate dell’Altro,di fare qualche chiamata dubbia… Da Bollettieri li lasciano a sbrigarsela da soli…All’inizio io ero contrario e dicevo che con gli U10 e 12 forse era meglio avere un Arbitro (cosi’ imparano a rispettare le sue decisioni)perche’ ho visto una volta mio figlio e l’Avversario perdere mezzora ad ogni punto e il Dubbio che invece che imparare a risolvere i problemi da soli imparassero a fregare c’era … Pero’ se da un lato bisogna continuare ad insegnare quello che insegna marcos, non bisogna essere naif: temo che quello che dice anto sia ahime’ e purtroppo la realta’…Io piuttosto aggiungo nell’Insegnamento: MAI FREGARE UN PUNTO, SE HAI UN DUBBIO CHIAMALO A FAVORE DELL’AVVERSARIO…E GIOCA MEGLIO!!!! SE TE LE CHIAMA FUORI, GIOCA MEZZO METRO DENTRO LE RIGHE…LA FORTUNA (uso un’altra parola) “GIRA”, NON TROVARE SCUSE: CORRI DI PIU’, PENSA DI PIU’, GIOCA MEGLIO…Se l’altro vince insomma non e’ perche’ ti ha fregato 2-3 punti o ha avuto 2-3 botte di culo (ecco cosa usavo per fortuna!)…Comunque meglio cosi’, la partita e’ piu’ difficile, prendila come un ALLENAMENTO IN CONDIZIONI AVVERSE, tipo quelle sotto la pioggia, con la racchetta rotta, con la Musica Straziante in sottofondo e il cicaleccio distraente…E’ TUTTO UN ALLENAMENTO PER FORTIFICARTI!!!
    Inutile dire che per ora non sto avendo un gran successo ma lui sa che se vince fregando e io me ne accorgessi o lo venissi a sapere verrebbe punito.
    SOPRATTUTTO pero’ credo che sia compito del Genitore spiegare al Proprio Figlio che l’Altro NON frega (anche quando lo fa), rassicurare il Proprio Figlio e aiutarlo a concentrarsi su cio’ che e’ importante (il suo gioco, non la vittoria ad ogni costo)
    Poi si sa: non dimentichiamo che a volte-e capita anche a certi Adulti- il confine fra fregare di proposito e volere tanto che quella palla fosse a tuo favore da finire per crederci assolutamente e’ tipico dei Bambini…

  71. anto scrive:

    Bravissimo Stefano, hai capito tutto!

  72. anto scrive:

    @ Claudio Tn che dire, Bravissimo, da libro cuore ospitare un povero ragazzo ubzeko nella tua casa. Agli Ubzechi sono molto affezzionato per un motivo semplicissimo, quando facevo trasportation ho conosciuto Vadim Kutzenko onesto giocatore da challenger una bellissima persona e mi è rimasta nel cuore la storia del suo paese.

  73. stefano Grazia scrive:

    OVVIAMENTE: E sono proprio felice quando qualche volta un punto vicino alla riga piu’ fuori che dentro lo chiama buono…SI TRATTA DEL PUNTO DELL’AVVERSARIO (ognuno deve chiamare i punti nella sua parte del campo).

    Su ARCHIE :Mai avuta la Ferrari ma soprattutto mai nemmeno sognato/desiderato di comprarmela: ne’ la ferrari ne’ la Porsche ne’ nessun’altra auto sportiva se non forse il duetto ma solo nel periodo d’immedesimazione con Il Laureato (e comunque avrei preferito una MG se non proprio una Morgan…Me l’avessero regalata, pero’. Che di comprarla non mi sarebbe mai venuto in testa e se mi regalassero una ferrari o una Porsche le rivenderei il giorno stesso… Io ho un vecchio Toyotone Land Cruiser del 95 che ha sstituito la mia prima auto, un alfa sud vecchia di 10 anni comprata da mio zio per due milioni dell’epoca (nell’86) e con la quale andai in Portogallo a fare windsurf dopo averle divlto i sedili posteriori per farle stare dentro vele e bomi (sul portapacchi c’erano gli alberi e i wsurf)e nel baule c’era la tenda.Avevo gia’ 31 anni, non 18. Potresti dunque obiettare che allora e’ negli ultimi anni che mi sono corrotto (e in effetti a me piace sempre pensare un po’ a me stesso come al Dick diver di Tenera e’ la Notte che butta alle ortiche una possibile e luminosa carriera in Psichiatria per diventare il marito (e psichiatra) della ricca ereditiera (che per me ha le fattezze della Carriera all’Estero, ma ripeto: ho fatto anni a dormire nel deserto in Container di alluminio). Ma detto questo, credo ci sia un grosso equivoco quando scrivi: “Ma se tu per primo, Stefano, desideri essere un referente (in senso lato), consapevole di fare qui “informazione” a servizio del prossimo, dovresti promuovere, a parer mio, una visione più sobria dello sport.” Io non mi pongo a Referente di Nessuno: quando scrissi il POST NUMERO 37 , il post piu’ lungo nella Storia del Tennis Blog (definizione di Angelica) io volevo solo illustrare la mia posizione di Genitore costretto dagli Eventi a trasformarsi in Allenatore del proprio figlio ma non per una questione economica bensi’ per una esigenza pratica e la convinzione che spesso due lauree (la mia e quella di mia moglie), tanta passione e un po’ di background sportivo (in sports peraltro poveri come il rugby e il wsurf) a volte potesse fare di piu’ del solito Maestro Pierino con la Focaccia. Per una questione di Umilta’ e grazie al fatto che ho avuto la fortuna di dare continuita’ al mio lavorare all’Estero, ho DECISO di affidare Nicholas di tanto in tanto ai Pro della Bollettieri Academy avendo avuto scarso riscontro dai Maestri dei Circoli allora consultati… Avessi avuto le Informazoni che ho ora, chissa’, avrei potuto anche comportarmi diversamente ma dopo i 7-8 anni non avrei mai avuto la PRESUNZIONE di poter continuare da solo ad insegnare la tecnica a mio figlio…La Preparazione Atletica magari si, basta andare una volta dal Preparatore, leggersi tanti libri,, vedere tanti video/DVD e magari qualcosa puoi are (li’ e’piuttosto una questione di mentalita’: in molti fino a pochi anni fa non la ritenevano ssenziale e comunque non prima dei 12aa, confondendo forse prep atletica e pesi)… Ma tecnicamente… Ci sono cose che ho imparato che nemmeno mi immaginavo esistessero… Poi questo non vuol dire nulla: magari Mati sara’ nettamente inferiore tecnicamente a nicky ma essendogli superiore fisicamente e mentalmente ED ESSENDOSI ALLENATO NELLA DACIA SIBERIANA AL FREDDO E AL GELO INVECE CHE NEL LUSSUOSO CAMPUS DELL’IMG, rifilera’ sonori 60 60 a mio figlio ogni qual volta lo incontrera’… E io gli diro’ BRAVO MATI! E diro’ a mio figlio: vedi, Nicky, e’ come ti ho sempre detto: non importa chi ci sia di la’ dalla rete, bello,brutto,ricco,povero,it will always be only you and him, baby, you and him… Che e’ il bello dello Sport. Ma dietro le Favole e l’ipocrisia, e’ ovvio che ci sono sports piu’ accessibili e meno costosi (fra cui il calcio,il rugby e il surf) e altri piu’ dispendiosi… Diciamo che il Tennis e’ uno di questi…Sono sempre stato antirazzista, abortista (o meglio: deve decidere la donna,punto),per un Sistema Sanitario Nazionale per tutti,addirittura per la legalizzazione di tutte le droghe (pur non avendo mai fumato nemmeno una sigaretta e questo anche dopo anni di Jamaica) ma non sono mai stato comunista e che fra vivere oltre cortina o in america, con tutte le barriere culturali, avrei preferito perfinoil Minnesota, o meglio fra la vita e la morte, la vita e la morte avrei scelto l’america… Ma credo che tutto questo esuli dal contesto: io ho fornito informazioni e espresso la mia opinione sul delicato rapporto Genitori/Coaches, sulla Costruzione del Campione, sulla Necessita’ di Cominciare Prima perche’ a 16 anni uno non pio’ dire: OK, adesso voglio fare il Campione…Puo’ decidere di fare l’Attore, il Medico, il Veterinario, l’Ingegnere o perfino l’Esploratore ma adesso non puo’ decidere nemmeno di fare il Campione di Formula Uno prima di aver preso la patente e sapere se sa guidare perche’ gia’ a 10 anni ci sono le gare di minimoto o kart… Questo perche’ allora, nei primi posts, c’erano-e ci sono- ancora dubbi e per es anche secondo Giorgio, l’Italiano matura comunque piu’ lentamente…QUINDI NO, io non mi pongo come REFERENTE, assolutamente…io porto avanti la mia esperienza e ve la offro come esempio, con gli alti e i bassi, cosi’ come tu porti avanti la tua e altri la loro…SEMMAI, nella mia qualita’ di Coordinatore (che pero’ non voglio monopolizzare e sarei ben felice se ricominciassero a coadiuvarmi i vari enzo,max e stefar, per citare i piu’ assidui del passato) posso invece cogliere un piunto interessante nel Nostro Scontro di Civilta’:tu scrivi “Ma in attesa di sapere quanto é tennista mio figlio (prima) posso evitare di mandarlo allo sbaraglio nelle academies (solo dopo). In quei luoghi, al limite, ci metterà piede quando sarà sufficientemente bravo da poterne fare a meno” ed e’ una cosa che io mi sento di condividere sulla carta anche se io in realta’ ho fatto esattamente l’opposto:cioe’ io ho speso PRIMA nella speranza di non dover spendere dopo.
    Come dice Claudiotn i costi poi diventano elevatissimi e se sei gia’bravo magari Qualcuno lassu’ ti amera’ (Federazione, Sponsor,Agenzie,Mecenati) e ti permettera’ di contenere i costi che altrimenti ti confineranno ad una carriera di contorno…Quindi, due filosofie: non c’e’ dubbio che LA PIU’ MORALE sia quella di Archie e la PIU’ CINICA e SE VOGLIAMO INGIUSTA quella mia (e di Mad Max): cioe’ noi abbiamo deciso di SPENDERE DI PIU’ E MEGLIO PRIMA che sapessimo se era bravo…Lo scrivevo tempo fa in piena crisi di dubbi (io al contrario di voi ne ho fin troppi) quando mi chiedevo se fosse giusto andare da Bollettieri per diventare BRAVO o se lo fosse di piu’ andarci IN QUANTO GIA’ BRAVO (come premio insomma). Non vi nascondo che molti dei problemi comportamentali ed educazionali che sto avendo (e questo nonostante io passi ormai come Genitore severissimo-il che mi fa torcere le budella, io! passare come un conservatore…) nascono da questo… COMUNQUE, APRIAMO IL DIBATTITO ANCHE SU QUESTO.

  74. andrew scrive:

    …ecco da bravi italiani cominciamo a parlare di motori (poi le donne, la mamma..)

    io invece ho un California Coach 2500 benzina, 8 km con un litro….quasi una ferrari…Tuttavia, costa 400 euro l’anno tra bollo e assicurazione e….ci possono dormire dentro in quattro persone + il cane…Frigo, armadi, cucina, riscaldamento autonomo, cambio automatico, cruise control, vetri elettrici, tripla batteria, serbatoi d’acqua…

    Qualcuno lo vuole? Si perchè volevo passare a un Multivan, più leggero con soli tre posti letto + cane e solo il frigo e il tavolino…

    Archipedro e chiunque ami viaggiare, ve lo consiglio

    aspetto proposte fiducioso…

  75. Archipedro scrive:

    Stefano. Le differenze tra noi sono evidenti sotto ogni aspetto. Quindi non vorrei che ci ripetessimo… In mezzo alla fiumana delle tue ultime riflessioni ho individuato il termine “ipocrisia”, che temo sia stato inserito consapevolmente, ed alla fine, in estrema sintesi, tengo a mente questo solo: l’idea che agli occhi di molti (…) chi stigmatizza una certa forma di “arroganza capitalistica” sia un ipocrita… Beh, te lo lascio credere: non sono affatto permaloso, al limite presuntuoso… Nel modello “lavoro, guadagno, pago e pretendo…”, che tu hai in qualche modo sottoscritto, ci sono aspetti edificanti (che riguardano l’impegno di padre, non dissimile dal mio) ed altri antitetici rispetto alla mia sensibilità. Punto. Infine é interessante come tu sembri preoccuparti, elogio al dubbio, degli esiti finali dei tuoi “investimenti”… e cosa poi se il rampollo, a conti fatti, le prenderà da il primo figlio di NESSUNO? Come potrà guardare ancora in faccia mister X e mister Y? Sarà uno sconfitto? Interrogativi per chi se li può permettere…

    Brutto tempo, mi sa che oggi salta il tennis con il pistolero…. Buon WE a tutti!

  76. stefano Grazia scrive:

    ma porca vacca…ho perso causa Black Out un commento in cui mi domandavo: MA DEVO SENTIRMI IN COLPA SE HO LA POSSIBILITA’DI MANDARE MIO FIGLIO ALLA BOLLETTIERI?
    Ovviamente no ma invece si se andate a leggervi i post che avevo scritto una settimana fa…Adesso cerchero’ di riscivere il post che ho perso…Ricordo pero’ che lo concludevo consigliando ad rchie di contattare Castellani col quale potrebbe avere molti punti in omune e sicuramente ottenere almeno qualche ottimo consiglio…

  77. marcos scrive:

    effettivamente l’under12 è più sgamato dell’under10: gli insegnamenti dei padri, però, rimangono in sottofondo. l’importante è che il bambino sappia qual è il comportamento corretto…poi, soprattutto quando si perde (come dice stefano), capita che il bimbo preferisca provare a prendersi un punto contestato, piuttosto che lasciarlo. mi pare umano e mi pare normale. spesso, per altro, i bimbi sono in piena buona fede: certe palle sembrano dentro a prescindere!

    fa piacere sapere che c’è qualcunaltro che fa otto chilometri con un litro.

    stefano scrive: “Diciamo che il Tennis e’ uno di questi…Sono sempre stato antirazzista, abortista (o meglio: deve decidere la donna,punto),per un Sistema Sanitario Nazionale per tutti,addirittura per la legalizzazione di tutte le droghe”

    aggiungo: il problema, in italia, è che se ti permetti solo a dire certe cose, in questo periodo, passi non solo per comunista, ma per filosovietico, anticristo, relativista, mangiabambini, filocinese e nordcoreano e, forse, anche per supporter della giunta militare birmana!

    non sarai comunista, stefano…ma certamente democratico/progressista! anzi, se mi permetti, socialdemocratico!!

    l’altro giorno ho conosciuto un padre naif (molto più di me), il cui figlio ha vinto gli ultimi tre tornei giocati…in maniera molto naif! se sei forte, sei forte anche se applichi ovunque il peace&love, attrezzato, naturalmente, di un consistente paio di biglie!

    sono casi rari, ma ci sono stati: kuerten, corretja, srichaphan, sanguinetti, gerulaitis, forget, amitraij, ashe…questi han vinto tutto, spremendo ogni energia fisica, mentale e non rinunciando ad un’incredibile aggressività agonistica. eppure, sono stati e sono maestri di sportività.

  78. anto scrive:

    @ Marcos, carissimo Marcos io non ho mai votato a sx ma ti posso assicurare che alcuni miei amici che hanno votato Prodi, hanno il Rolex, il lettino abbronzante e il duetto, perciò i comunisti non esistono più, sono spariti………..
    @ Stefano Grazia MA DEVO SENTIRMI IN COLPA SE HO LA POSSIBILITA’DI MANDARE MIO FIGLIO ALLA BOLLETTIERI? ma scherzi, i $ sono fatti per essere spesi, e se li spendi per tuo figlio è sicuramente meglio che spenderli al night!
    @Archipedro. Stefano. Le differenze tra noi sono evidenti sotto ogni aspetto. E’ vero lui è molto più bello di te….
    @ Andrew io invece ho un California Coach 2500 benzina, 8 km con un litro….quasi una ferrari…Vergognati con quello che costa la benzina pensa ai Masai che si fanno 30 km per portare un otre di acqua………

  79. gabri scrive:

    da SanRemo, finalmente collegata vorrei colmare rapidamente il vuoto che mi sono lasciata alle spalle non inviando commenti e comincio col ringraziare tutti per le condoglianze inviate a suo tempo, mi avete davvero commosso con la dimostrazione di tanto affetto.Rapido flash back per il raduno di roma dedicato a Ubaldo Scanagatta : carissimo Ubaldo volevo sapessi che ho molto apprezzato le scuse che avevi mandato via blog. Confesso che la tua assenza aveva lasciato una nota amarognola, alimentata dai successivi battibecchi e ripensando poi al raduno in stile ’sliding doors’, cioe’ pensando a come sarebbe stato se fossi venuto anche tu, la nota amarognola svaniva d’incanto! Avremmo avuto fra l’altro il piacere di conoscerci, ma rimanderemo ad una prossima occasione.

    Il bambino di otto anni che e’ qui a SanRemo si chiama Manuele Micca e’ nato a gennaio 2000, e’ di Torino e si allena all’Orange Nord Club (se ho capito bene). E’ qui con la mamma ed e’ un bravissimo miniatleta, sicuramente gia’ abituato ai ritmi intensi, palleggia senza problemi e partecipa gia’ a tornei under 10. So che il papa’ ci legge quindi spero vorra’ partecipare al blog.

    Non voglio giustificare il nostro benessere (e perche’ dovrei) e dico benessere non ricchezza, e io che per anni ho passato le estati a pochi chilometri da Maranello non ho mai subito il fascino Ferrari anche perche’ non posso permettermela(comunque la venderei). Ma e’ anche vero che sia io che Stefano abbiamo spesso preferito sacrificare spese per molti irrinunciabili a favore di cose per noi piu’ importanti. Stefano poi e’ fantastico a trovare il lato positivo in tutto e credo questa sia la sua grande forza, come quando sulla piattaforma, praticamente in galera, mi descriveva la sua giornata,tra lavoro e letture e la sua ostinazione ad allenarsi sulla pista di atterraggio per gli elicotteri con una pallina legata all’elastico perche’ non cadesse in mare e come tutto ruotasse attorno al momento piu’ piacevole della giornata: il cappuccino delle 5 del pomeriggio Riusciva talmente a trasmettere questo piacere che finivo sempre col prepararmi un cappuccino per simpatia! Scherzi a parte non posso non raccontarvi della mattina che Stefano e’ partito per l’Iraq a 28 anni e forse non se ne ricorda nemmeno lui, ma mentre si vestiva respirava a fondo a volte si fermava a iperventilare, avra’ anche pensato che non erano piu’ chiacchiere, si partiva e non per le maldive e non per 15 giorni, ma per un campo in mezzo al nulla con le mitragliatrici intorno…adesso non piangete!! Non l’ha costretto nessuno e non l’avesse fatto sarebbe uno dei chirurghi usciti dal Sant’Orsola di Bologna e avrebbe una buona pensione che invece non avra’, ma Nicholas (questo penso io) avrebbe un papa’ quasi sconosciuto.

    Nicholas si e’ fatto sbattere fuori dal campo questa mattina, cosa che fa molto onore a chi vuole ripercorrere le orme di Federer visto che pare lui da ragazzino venisse sbattuto fuori un giorno si e uno no! Non ha fatto nulla di particolare, ma non si metteva in moto, non eseguiva gli esercizi e ha costretto l’amico Adriano ad allontanarlo. Lui avrebbe voluto aspettare a bordo campo per poi rientrare e io invece l’ho portato via (a fatica) dicendo che saremmo rientrati a Bologna.
    Lui insiste che vuole giocare poi ha questi atteggiamenti . Comunque e’ tornato a giocare al pomeriggio ed e’ al momento il migliore degli allievi…ci vuole una bella pazienza!

    Ci sono qui i genitori di una ragazzina e che mi dicono quanto il circolo possa essere deleterio per la formazione di un tennista, infatti la figlia non ha ottenuto il nullaosta dal circolo al quale appartiene (a loro non interessa), ma non solo, l’allenatore del circolo vedrebbe come risultato fantastico avere la squadra femminile fatta di buone B quando questa ragazza sta puntando a ben altro e sta girando per tornei all’estero con buoni risultati, sponsorizzata solo dalla famiglia ed e’ proprio qui che ci vogliono un bel po’ di soldi, a viaggiare per tornei, come ormai abbiamo capito!!

  80. Mauro scrive:

    Gabri, grazie per il reportage. Ci mancherebbe che uno deve giustificare il proprio tenore di vita a maggior ragione se è l’unico poi ad essersi esposto ed aver raccontato vita morte e miracoli di se stessso e della sua famiglia.
    Piuttosto, se è possibile, potresti raccontarci qualcosa degli allenamenti, tipo di esercizi, durata drills etc. di Nick. Grazie anticipatamente

  81. Francesco Sansone scrive:

    archipedro: ma questo bambino è Mati, tuo figlio ? http://www.youtube.com/watch?v=1N8DO5vV5iY&feature=related

  82. stefano Grazia scrive:

    Ho ancora qualche post in canna sulla Lotta di Classe nel Tennis e sul fatto che Archie, ovviamente scherzosamente, conduca la sua personale Lotta al Ricco e anche qualcosa da dire su Nicholas alla BBTC, MA PRIMA e come promesso vorrei riportarvi ancora i libri che mi hanno fatto compagnia in questi mesi…Lo faccio per chi si mettesse in contatto con noi in questo momento e non avesse ancora scoperto l’esistenza di altre 10 Raccolte di Posts e relativi Riassunti…Come scrivevo tempo fa,io questi libri li avevo letti e riletti,insieme con tanti altri, anni o mesi fa ma alcuni senza davvero capirli…Ora li sto spulciando qua e la’se non rileggendoli da cima a fondo e sempre scoprendo comunque cose che sono state dette e ridette anche su questo blog…Li sto rileggendo perche’ sto programmando la Preparazione di Nicholas per il prossimo anno accentuando, alla luce di quando ribadito dal Prof Catizone al Raduno, la parte riguardante la Preparazione Atletica (gia’ da noi,ancor prima di essere adepti del Prof Buzzelli, comunque considerata fondamentale)…
Allora:
    
Due libri dell’USTA-Tennis:
    Tactics-winning patterns of play
    Complete Conditioning for Tennis

    Poi:
    Dr Chu-Power Tennis Training (soprattutto esercizi pliometrici)
    
Martina Navratilova-Shape yourself

    Chris Sheryn-Tennis for Real

    Chris Rineberg (allenatore junior delle Williams alla Rick Macci): Recipe for the Player’s Soul

    Angelo D’Aprile-TENNIS OK (D’Aprile e’ uno degli autori del libro nero del Tennis,il famoso Tennis Training di Castellani/Tamorri/D’Aprile che ovviamente non puo’ mancare nelle vostre librerie)
    
Weinberg,Phd: TENNIS-Winning the mental game
    
Chevalion-La preparazione psicologica dello sportivo
    
Ma soprattutto 5 libri:

    TAKING YOUR TENNIS ON TOUR-the business,the science and reality of going pro-by BONITA MARKS,PhD
Raising
    BIG SMILING TENNIS KIDS-A complete Roadmap for every parent and coach-by Keith Kalten

    TENNIS TRAINING-Enhancing on court performance by M.KOVACS,PhD,W.B.CHANDLER,MS and T.J.CHANDLER,EdD

    e infine due libri di un certo MANFRED GROSSER,un professore di Movement and training all’Universita’ di Munich:
    COMPETITIVE TENNIS for Young Players di Grosser/Schonborn
e
    
SPEED TRAINING FOR TENNIS (Improve your performance around the court) di Grosser/Kraft/Schonborn (una serie completa di esercizi per allenare la velocita’ e i tempi di reazione nel tennis…) Entrambi sono etichettati come libri ITF e sono editi dalla Meyer & Meyer Sport. Si possono ordinare,come gli altri, via Amazon.
    Io sto facendo dei programmi giornalieri, delle sedute di allenamento combinando proprio questi esercizi con quelli suggeriti dall’USTA e dal Dr CHU e quelli appresi da Bollettieri e da Buzzelli di cui comunque suggerivo, prima che il Prof ci dicesse che purtroppo non e’ piu’ in produzione, di rintracciare il DVD/VHS LA PREPARAZIONE ATLETICA DEL TENNISTA realizzato con Mario Testi nel 96-97,credo, e che comunque dimostra che il Prof era all’avanguardia gia’ allora… MAGARI potrebbe rimetterlo in circolazione, magari aggiornandolo con Catizone…O metterlo in circolazione su Internet: gia’ cosi’come e’ ora comunque puo’ essere molto utile per capire meglio quello che dicono Mad Max e Catizone)

.
    Chiudo ricordando che in tutti questi libri si dice che l’eta’ migliore per imparare a giocare a tennis e’ prima dei 12-13 aa. Per esempio a pagina 26 di Competitive Tennis for Young Players) si legge che l’eta’ fra i 6 e i 13 anni sono da considerare le best “motor learning ages e quindi e’ in questo periodo che coordination, speed of action and frequency plus tennis tecnique dovrebbero ottenere la massima priorita’ nel programma di allenamento perche’ la formazione di nuove connessioni neuronali possa essere stabilita.Percio’ l’allenamento di tutte le tecniche basi dovrebbe essere completata entro le eta’ di 11-13 anni. ANCHE PER QUESTO IO RITENGO CHE NON SIA COMPLETAMENTE SBAGLIATO SPENDERE UN POCO DI PIU’ PRIMA PER POTER (FORSE!!!!) RISPARMIARE QUALCOSINA DOPO. Certo, il rischio e’ spendere per nada de nada se il pargolo non e’ poi COSI’ bravo e talentuoso come noi, cuore di mamma e papa’, pensavamo ma abbiamo sempre scritto e detto che all fine non importava se potevamo poi ritrovarci con tanto tempo in piu’ passato coi nostri figli e qualche sogno, anche se infranto,in comune.

  83. gabri scrive:

    Mi ha fatto notare Stefano che non era molto chiaro il tono ironico/sarcastico circa ‘l’onore’ di essere sbattuti fuori dal campo… e’ chiaro che non lo ritengo cosi’ onorevole, anzi…!Faccio anche un po’ fatica a distinguere fra la figura che fa mio figlio e la figura che mi fa fare mio figlio, perche’ e’ vero che la responsabilita’ del comportamento di un ragazzino viene sempre attribuita ai genitori ed e’ anche giusto, ma spesso succede che anche i genitori meglio intenzionati non ottengono i risultati desiderati e a volte poi l’imbarazzo del genitore provoca quel leggero piacere nell’adolescente e si rischia di innescare un meccanismo (so come ferirti e ti ferisco) che sara’ anche un processo di crescita, ma che frustrazione!!

    Alla fine di questa settimana a SanRemo ho notato che Nicholas tende a giocare al ritmo dell’avversario in modo quasi inconscio. Per esempio oggi ha giocato con un ragazzino russo di 14 anni full timer alla Bob Brett accademy e ha perso 7 5 giocando molto bene, correndo rapido su ogni palla e riuscendo spesso a costruirsi il gioco, mentre quando ha giocato per esempio con Manuele, 8 anni, il suo gioco sembrava rallentato soprattutto nei primi games e su alcune palle arrivava male in ritardo, insomma visto da fuori anche se ha vinto 61 62 non si notava quella differenza di velocita’ fra i due giocatori, mentre anche Adriano Parodi notava la differenza fra i due Nicholas nelle diverse partite. Diagnosi? Risparmio energetico? Abbiamo chiesto delucidazioni a Nicholas, ma non ha ancora risposto.
    Per quanto riguarda i ritmi di Nicholas qui in accademia, eccoli: inizio 8,40 con riscaldamento sul campo fatto di corse varie andature, un po’ di stretching e poi via col tennis divisi questa settimana in due o massimo tre per campo e hanno alternato esercizi di pura tecnica su tutti i colpi, a strategia con situazioni di gioco e punti. Se necessario, lavoro individuale con un coach. La mattinata termina alle 12, pranzo , e si riprende alle 14 con riscaldamento e match play fino alle 16,30 poi mezz’ora di atletica, balzi, scatti e stretching.

  84. stefano Grazia scrive:

    Su “La Canaglia di Lagos ha colpito ancora!”:
    Quello che ogni tanto cerco di far capire a mia moglie e’ che a volte bisogna riuscire a distinguere fra l’arrabbiatura per la brutta figura (tua, del genitore cioe’) e quella giusta da Educatore…Non e’ facile. e’ stato imbarazzante” mi ha detto mia moglie giovedi’ subito dopo il fattaccio. E io al sicuro dietro un telefono a 6000 km di distanza: “Imbarazzante per chi? Per lui o per te?” Perche’ poi riflettendoci scaturivano altre considerazioni e anche una buona notizia: insomma, in fondo quel suo comportamento,che noi ahime’ conosciamo bene, non dipende dal fatto che lo allenano i suoi due genitori … Le altre considerazioni derivano dall’Analisi del Comportamento del Coach: giustissimo averlo cacciato fuori dal campo… Meno giusto forse prendere il posto del Genitore minacciando la PUNIZIONE (Cosi’ non va bene, non ci siamo…Lunedi’ non lo faccio vedere a Bob…)… In fondo qual e’ il compito del Coach? VALUTARTI, prima di tutto. E poi cercare di tirarti fuori il meglio. E certo, cercare anche di farti migliore come persona, ma bisogna cercare di intenderci: e’ piu’ importante tirare fuori un giocatore o preoccuparsi di piu’ solo di farsi ascoltare, della disciplina? No, non fraintendetemi: il Bimbo andava cacciato. Poi bisognava prenderlo da parte e parlargli. Io al telefono cosa ho fatto? Gli ho detto con voce tranquilla: Se dici che vuoi giocare a tennis, devi sapere che ci sono delle regole. Altrimenti tu puoi anche voler giocare, ma giocherai contro il muro perche’ gli altri non ti fanno giocare con loro.Nicky, sei come una barca in mezzo al mare. Ci fai un buco ed entra l’acqua. Lo puoi riparare. Ci fai un altro buco. Lo ripari ancora. Ma se ce ne fai 25 la barca affonda. Sei come una barca che affonda e tutti i buchi glieli hai fatti tu.
    Sapete poi come e’ andata e sapete anche che si ripetera’. Ma che cosa aveva fatto, si puo’ sapere? Mah, il solito: svogliato,si trascinava, non si impegnava, non era reattivo ai comandi dei coaches…Imbarazzante, insomma.
    Poi pare che dopo essere stato cacciato, sia uscito con la borsa e si sia messo sul campo, in un angolo, a braccia conserte, con lo sguardo di sfida (Di che sfida,poi?Da qui non mi cacciate, va bene? Non chiedetemelo) e una signora, la madre di una promettente allieva dell’academy, avrebbe esclamato: Pero’! Che grande personalita’!
    … Qualche mese fa avevo scritto: “Poi guardate che da fuori e’ facile dire: e’colpa dei genitori, e’ una questione di maleducazione, bisogna pigliarli a calci nel sedere fin da subito oppure: no, bisogna parlargli,spiegargli, insegnargli con l’esempio…E’ da 3000 posts che lo dico: comunque fai,sbagli… Io avro’ la coda di paglia ma ho provato di tutto, dall’Esempio al Giro della Chiglia e so gia’ che prima o poi sicuramente la Canaglia mi imbarazzera’ con un qualcosa di simile e spero non di peggio..E sara’ da quel che gli accadra’ e da come riuscira’ poi a gestirlo che si parra’ la sua nobilitade…Del resto, guardate i McEnroe: il padre e’ lo stesso, un cortese e saggio Old Gentleman, Avvocato, Istruzione Superiore,etc etc e i suoi due figli che giocavano a tennis (del carattere del terzo non ci e’ dato sapere) non potevano essere piu’diversi…”
    Sottile e’ il distinguo fra “bravery” e “bullismo”… Che dio ce la mandi buona!

  85. andrew scrive:

    x Stefano/Gabri:

    …che Nicholas si trovi in una fase di burn-out accademico (e non tennistico)? forse la dose di professionalismo/professionalità a cui è sottoposto scatena in lui reazioni contrarie curabili con un po’ di pressapochismo, disorganizzazione, maldestrismo…
    Ma forse, mi domando, dico forse, il bimbo potrebbe anche avere dentro di sè un certo fastidio in questo continuo “ricevere il top”…forse un po’ gli “pesa” e magari avrebbe bisogno anche di “dare”…
    Ti dico questo con i tremila punti interrogativi del caso, ma a Roma, nonostante lui e Alessandro si fossero “cagnati”, li ho trovati su un campo mentre Nicholas gli insegnava il servizio…Solo show-off delle sue competenze o anche bisogno di “dare”? boh…

    Sabato ho inaugurato il Vaffantennis Senter…Al momento (ma anche per il futuro) si tratta di una scuola itinerante composta da me, un coach certificato Vaffantennis e alessandro e altri 3-4 bambini già in dotazione al coach…

    Itinerante significa: infilarsi in tutti i campi comunali anche i più sfigati purché liberi e poco costosi. Lì, in quei luoghi del mito tennis, Pavesianamente forse non calpestati da nessuno, si svolgono sessioni di allenamento al tennis. Siamo passati dal palazzetto in veloce all’erba sintetica con limo a fondocampo, esperienza unica…

    Ti ripeto, Stefano, disdici da Bollettieri per quest’anno….
    Aspetto Nicholas come istruttore di Alessandro e in cambio riceverà lezioni dal coach certificato Vaffantennis (tre figli che giocano uno meglio dell’altro), che ti assicuro essere competente e severo…giocherà su ogni tipo di superficie…

  86. fulvio scrive:

    ho conosciuto il figlio di Stefano Scipione l’Africano e posso dirvi che quando il padre lo identifica in una simpatica canaglia centra di sicuro l’obbiettivo.Nicolas è un ragazzino sveglio,che fa finta di fregarsene di tutti ma osserva attentamente tutto quello che gli gira attorno.e come tutti gli svegli di quell’età a volte se lascia andare a goliardiche azioni non in style gentlemen tennisttiche.che dire: MA CHISSENEFREGA a 11 anni DEVE comportarsi cosi,DEVE fare quello che al momento gli viene in mente DEVE vivere con spensieratezza i suoi 11 anni.sai che palle avere un bambino che esegue a comando ogni parola del coach o del genitore? e poi se posso permettermi di dire la mia,basta Accademie in tutto il mondo finirete col confondergli le ideee,perchè ogni accademia ha il suo stato di essere,e ogni accademia insegna al contrario dell’alttra.fategli fare molti tornei di categoria e se vedete che è già buono nell’under 11 passate all’under 13 o 14 ,imparerà molto di più stando in campo ,vincendo e sopratutto perdendo,che a girare nelle accademie sparse per il mondo,le quali ripeto servono solo a far spendere soldi a noi genitori,fermatevi a quella che più vi da garanzie e che abbia un allenatore che abbia feeling con vostro bambino,sarebbe la ciliegina sulla torta farlo giocare senza stress e con un amicocoach che gli stia al fianco!

  87. Micca Valter scrive:

    Salve a tutti, io sarei il papà del piccolo Manuele che in questo momento frequenta la Bob Brett insieme a Nicky. Innanzi tutto un grazie particolare a Stefano ( spero di non offendere nessuno chiamandolo per nome) grazie a lui ho saputo dell’esistenza della Brett che non viene pubblicizzata da nessuna parte.
    La mia storia di padre è simile a molte delle Vostre, vi leggo da sempre,
    ovvero personalmente non ho mai preso la racchetta in mano in vita mia, ho giocato a pallavolo a discreto livello giovanile ed ho frequentato le palestre solo per un narcisismo giovanile di bodybilding, dove ho imparato la conoscenza delle varie masse muscolari con i vari metodi di sviluppo legali e no…. Per mio figlio, poichè non amo il calcio, ho scelto di farle iniziare il tennis propedeutico a 4 anni e mezzo, una scelta casuale per avviarlo allo sport in generale. Poi ti accorgi che le piace, e vuoi vedere fino a che punto può arrivare, e qui inizia il difficile, quale scelta è la migliore?
    Di sicuro non ce nulla, comunque tutto cio che sciamo siamo sicuri di farlo per il loro bene e qui penso di parlare a nome di tutti i papà.
    Certo il fatto che Stefano o Max siano quasi processati per la loro ricerca del meglio per i loro pargoli, non mi pare una possibilità di dialogo a largo raggio per lo scambio di esperienze varie di crescita tennistica. Purtroppo sappiamo a priori che il tennis costa, guardacaso i nostri giovani migliori, Miccini e Quinzi, che spero di poter conoscere personalmente, provengono da famiglie agiate, ma cosa facciamo li mettiamo al muro? Dovrebbero donare in beneficenza il patrimonio e poi fare giocare il figlio?
    Certo la domanda che qualcuno propone è… ma i ragazzi dell’est come fanno? A parte l’aiuto delle federazioni, la differenza sta che un genitore italiano per avviare il figlio nel mondo tennistico, non trascura la parte scolastica ed istruttiva, ovvero se non sfonda nello sport, avrà un’oppotunità di lavoro alternativo, certo ciò comporta un dispendio economico enorme, molti stranieri purtroppo avranno solo la possibilità sportiva, che da un lato li spingerà a cercare di sfondare a tutti i costi, ma dall’altra ne brucerà a centinaia, no top100 e no studio.
    La nostra Federazione come sapete aiuta poco, quella Piemontese mi sa ancora meno, quindi mano al portafoglio fin che si può.
    Come detto Manuele ha iniziato per provare, poi è arrivato qualche risultatino e li abbiamo continuato. Avremmo anche avuto l’invito a Sestola, ma ormai avevamo prenotato alla Brett, quindi anche in questo caso ho preferito scegliere quello che penso sia meglio, forse sbaglio ma della Federazione non ho molta fiducia, un esempio? 1 e 2 giugno scorsi
    Coppa Pia U10 a TC Sanremo, Manuele viene invitato quale U8 per il Piemonte. Richiesta €50 per rimborso spese alla Federazione + accompagnamento di genitori o chi, vista l’età del bimbo e la mancanza di mezzi per il trasporto collettivo. Manu ha giocato una partita la domenica contro un bimbo lombardo con corrispondente prova fisica, poi basta, due giorni per giocare 30 minuti, con un costo totale, tra viaggio da Torino a Sanremo, albergo mangiare e rimborso €50 che ha superato i 600 euro.
    Certo il bimbo si è divertito, ma con pari cifra lo mandavo due giorni a Disneyland + due ore tennis con la maestra, anzi avrei risparmiato ed il divertimento sarebbe stato maggiore. Davanti a certe cose come si può sostenere, almeno in Italia, della possibilità di un tennis popolare, ovvero anche quelli scelti dalla federazione pagano, anzi come fai a dire al bimbo, ” ti hanno scelto per rappresentare il Piemonte ma non ti posso mandare perchè costa troppo”
    Scusate lo sfogo, ma ora, se fosse possibile vorrei partecipare ai Vostri scambi di esperienze per scegliere ciò che sembrerà più utile per un proseguo dell’attività sportiva del pupo.
    Con un saluto affettuoso a tutta la comunita del Blog.
    Valter

  88. Micca Valter scrive:

    Dimenticavo, un grazie particolare a Gabri, che mia moglie definisce come persona squisita, e se lo dice lei che cerca sempre il pelo nell’uovo.
    Nicolas non lo conosco, ma dalla descrizio della consorte, è un bimbo solare, vivace al punto giusto, solo che molto facilmente dovendo cambiando per motivi di locazione luogo di insegnamento ed insegnanti, non si abitua facilmente ai diversi insegnati con relativo modo di pretendere la disciplina. Comunque, benchè sia ad un livello nettamente superiore, non disdegna di giocare con Manuele, non solo a tennis, ciò dimostra che sia un bimbo come altri, solo con un pelino di carattere in più.
    Valter

  89. stefano Grazia scrive:

    RAGAZZI, VI RINGRAZIO: mi sembrate tutti molto preoccupati per il mio piccolo e non lo dico con ironia o sarcasmo, so che siete sinceri…
    Valter! Mi hai commosso…Grazie!E continua a scriverci e raccontarci del tuo piccolo fenomeno!
    Andrew! Premesso che Nicky sara’sicuramente un ottimo Coach: ti guarda giocare e analizza dopo5′quello che fai di sbagliato e te lo vuole spiegare (anche non richiesto, e questo e’tipico dei Bambini, e in lui e’ accentuato dalla sua Personalita’ da Leader…Deve solo capire che la Leadership va guadagnata e non imposta). Guarda poi che noi il Vaffantennis come lo intendi tu FORSE l’abbiamo inventato ben prima di te, 8 anni fa…solo che lo facciamo “solo” 44-48 settimane all’anno, le altre le passiamo di solito da Bollettieri o, se in Italia, da qualche altra parte PERCHE’ noi non siamo presuntuosi e non pensiamo di essere bello l’eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave (ha piu’ ferite che battaglie lui ce l’ha chiave, ha falci in pugno e crocefissi e blah blah blah fratelli), insomma, non possediamo IL VERBO e trascorrendo tutto l’anno in Africa 2-3 volte all’anno sentiamo il bisogno di un “Tagliando”, un Pit Stop, un check up alle Gomme … Ripeto poi per la CENTOMILIONESIMA VOLTA che l’Unico che puo’ cambiare tecnicamente qualcosa e’ questo Lance Luciani (e la sua collaboratrice Margie Zeisinger).
    Per rispondere a Fulvio, che ringrazio per le belle parole spese per Nicky, devo ammettere che quest’anno ci avevo pensato, a fargli fare 6-7 Tornei Nike per vedere come andava ma poi ho pensato che era piu’ importante farsi 5 sett di Allenamento con Lance & Margie PIU’ 6 Tornei in Florida, visto che li’ si possono fare nel Week End.Sara’ per il Prossimo Anno…Forse: perche’ il Rimpianto di quest’anno non e’ NON fare i Tornei ma non aver approffittato per farci il famoso Coast To coast, dall’atlantico al Pacifico…E allora vorrei farmelo il Prossimo Anno perche’ se poi Nicky per caso davvero fosse o diventasse bravo ma bravo davvero, ho gia’ visto che devi dare addio alle nostre vacanze tutte insieme, 4-5 settimane in Namibia, in sud africa, in Australia ma anche in tenda in giro per l’Europa o un mese al Mare … Ognuno le fa dove vuole e come vuole e come puo’ e io vorrei ancora farmi questa, con mio figlio, prima che non sia poi piu’ possibile… Credo ancora che a 11-12-13 anni i Tornei servano come verifica e quindi i 6 che si fara’ in Florida andranno benissimo…Qui a Lagos glieli organizzero’ io, uno al mese coi Ragazzini Locali da 10a 14 aa… Il Prossimo Anno ci faremo un Coast To Coast magari fermandoci per un Torneo ad ogni Fine Settimana nel Tennessee, nel Minnesota e uno nel Wyoming prima di arrivare a Big Sur … La mia, la nostra personalissima On The Road, anche se Jack Lerouac non mi ha mai convinto (gli ho preferito Hemingway e Fitzgerald prima, Philip Roth poi ma l’ultima pagina del suo libro piu’ famoso rimane da antologia)… Poi a Ojai (dove girarono le scene di Orizzonte Perduto e mi sarebbe piaciuta sicuramente di piu’ di Bradenton) c’e’ la Weil Academy e magari ci possiamo fermare li’ per una settimana prima di tornare indietro passando per San Diego, l’Arizona, la Louisiana…e i loro tornei di fine settimana. Perche’ due/tre altre cose vanno dette:
    1)non si vive di solo tennis e un viaggio e’ sempre CULTURA e io come Genitore ho il dovere di trasmettere cultura a mio figlio
    2)quando ci fermiamo alla Bob Brett in Italia (o magari next year alla Weil) mica ci fermiamo per farci insegnare il dritto o il rovescio…Ci fermiamo per una settimana di allenamento, di full immersion, di volume… Poi se abbiamo un problema, magari ne possiamo parlare coi Coaches ed analizzarlo ma ripeto, di queste cose si occupano quelli della Strategy Zone… Certo, capisco quel che dice Fulvio (che era la stessa cosa rimproveratami da Enzo,Stefar e dal Maestro Carlo Polidori… Al momento, e cioe’ fino a quando rimarremo in Africa, non e’ risolvibile.
    Ma il mio obiettivo per il Prossimo anno e’ DIMINUIRE il PESO dell’ALLENAMENTO NOIOSO E RIPETITIVO che ha fatto in tutti questi ultimi anni, aumentare la POLIVALENZA E IL DIVERTIMENTO, FARE MOLTE PIU’ PARTITE e insistere molto sul PROGRAMMA ATLETICO SPECIFICO PER IL TENNIS.

  90. stefano Grazia scrive:

    Continuo il discorso, tanto qui piove (ma stamattina mi son fatto tre sets, stasera invece volevo andare a correre per 45′ ma mi sa che dovro’ saltare: peggio per voi, cosi’ vi tocca leggere i miei sproloqui).
    INSOMMA, quando Nicky fra 1 o 2 anni si fara’ comunque vada UNO o PIU’ ANNI alla Bollettieri, li’ gli daranno un Coach (se non sara’ ancora Lance) e li’ lo imposteranno di piu’strategicamente (ma Lance ci ha gia’ detto che ha gia’ le idee chiare su di lui…Ovviamente, vista la stazza un gioco alla Donald Young: a tutto campo ma fantasia,angoli e BIG FOREHAND come marchio di fabbrica). Per ora IL COACH PER AMICO in Italia proprio non e’ possibile, anche se Adriano Parodi e’ qualcosa che gli si avvicina, piu’ simile a un amico di Famiglia … Zavoli a Bologna,certo, ma lui si occupa piu’ dei 14-16enni … QUI a Lagos il Nostro LOCAL COACH, quello della Davis Cup Nigeriana, si trasferira’ a Settembre ad Abuja, la capitale politica dove prima o poi magari ci trasferiremo anche noi, ma per il momento siamo dunque di nuovo alla ricerca di un Coach/Sparring Partner…Ne selezioneremo uno fra i Ragazzini Coaches dell’Ikoyi Club, cercheremo di dargli un Programma (quello di Lance/Margie) da seguire ma sarebbe gia’ sufficiente fare JUST CONSISTENCY. Con me e con Gabri’ fara’ la Prep Atletica e una Sessione Tecnica (di “oliatura”) al Sabato o meglio alla Domenica con Cesti e Hand Feeding: dritto, rovescio, rovescio con la sinistra, rovescio slices, CC…DTL…In/Out…Prima nel rettangolo MiniTennis, poi da fondo. Un’oretta e mezzo e poi Tutti Al Mare.
    Da queste 5 sett fra Luglio e agosto insomma dobbiamo ottenere la BASE per arrivare lisci lisci fino a Dicembre.(Ma quest’anno voglio andare a sciare anch’io!)

  91. stefano Grazia scrive:

    Concludo rivolgendomi all’Uomo di Marmo, Arci(nel senso di Super?)Pedro…
    Archie scrive, riferendosi al Referente Suo Malgrado che sarei poi io: “Le differenze tra noi sono evidenti sotto ogni aspetto.” In che senso? Che tu la Ferrari l’hai sempre desiderata?,non capisco… No, scherzo…Ma io poi di essere cosi’ diverso da te non me n’ero manco accorto, pensa un po’,me lo fai notare tu …Credo che invece tu mi abbia spesso frainteso (ipocrita era in generale,non rivolto a te) ma quando dici che non sei permaloso ma piuttosto presuntuoso, ebbene si, penso tu colga nel segno, perche’ pensare di poter fare di un bambino un campioncino di tennis allenandolo (senza aver mai giocato ad alto livello) due ore a sett da solo senza mai farlo giocare con altri…e’ utopia. Va bene fino a che hai 7-8 anni ma poi dovrai cominciare a fare qualcosa di piu’, a frequentare anche i circoli con la rete dove ahime’ giocano anche gli altri bambini. Io fino a che Nicky aveva 7 anni ho fatto esattamente come te con la sola differenza che il campo dove giocavamo, SENZA PAGARE, aveva la rete (cosa dovevamo fare? Tagliarla?)
    Certo, poi quando lui,tuo figlio, magari a 10-12 anni scegliera’ la pallavolo o l’atletica, e sempre magari li’ diventera’ un fenomeno, tu avrai buon gioco a dire che e’ stato lui a decidere, se avesse voluto sarebbe diventato un Campione anche nel Tennis. Purtroppo temo che non sarebbe stata la stessa cosa ma come dico sempre, condizione indispensabile perche’ un sogno si avveri e’ la capacita’ di sognare (ma poi anche la perseveranza nel sogno: quindi,se poi uno smette poche storie, zero scuse…ha perso!)
    Quello che voglio dire e’ questo:
    se Uno non ha i mezzi e cio’ nonostante fa di tutto per far giocare lo stesso a suo figlio lo sport che preferisce o per il quale crede sia portato,be’,allora BRAVO, BRAVISSIMO, BENE, BIS! tutto il mio rispetto e la mia ammirazione e magari potendo anche il mio aiuto.
    se invece la sua e’ anche una filosofia e cioe’ magari a un certo punto pur potendo accedere GRATIS o quasi ad un circolo o un academy, si rifiutasse perche’ HIC SUNT LEONES! (cioe’ i Ricchi) e QUELLO E’ IL LUOGO DELLA CORRUZIONE,e il giocare col saio francescano diventa fanatico compiacimento, allora non mi trovo piu’ d’accordo.
    Sobrieta’ si, fighetteria viziata no, ma poi fermiamoci qui.
    Io sono stato il primo su questo Blog a criticare il Vecchio Maestro (poi divenuto Pierin con la Focaccia) ma non proclamo l’Eliminazione Fisica del Tecnico bensi’ la SUA COLLABORAZIONE COL GENITORE Appassionato e possibilmente exsportivo (come appunto sei tu). Arrivo anche a dire che non mi calo le braghe di fronte al Coach Famoso ritenendo il mio background importante quanto il suo Diploma ma m’impongo di essere autocritico ed umile al tempo stesso. IL GENITORE DIVENTA IMPORTANTE PROPRIO NELLA SCELTA DEL MAESTRO o dei Maestri (visto che anche Piatti dice che ormai si tratta di dover scegliere dei Team di Tecnici…E mi piace pensare che qui su questo Blog siamo un po’ stati anticipatori di queste Teorie da molti ancora oggi ritenute se non fantascienza comunque blasfeme.
    Comunque ognuno porti la sua esperienza (mentre scrivo sento in lontananza colpi d’arma da fuoco…ci deve essere un tentativo di rapina nelle vicinanze…) e io guardo alla tua con molto interesse ma onestamente non mi ero accorto che tu ti ponevi quasi in contrapposizione. Ripartirei da quello che, come tu stesso osservi, abbiamo in comune: entrambi cerchiamo di spendere la maggior parte del nostro tempo libero con nostro figlio.
    Io sono stato, fra la diffidenza generale, il primo propugnatore DEI CAMPI GRATIS per gli U14 fino alle 17 o comunque quando non sono occupati dai Membri… Credo che la soluzione per propagandare il tennis fra i ragazzini passi piu’ attraverso queste cose che attraverso la contrapposizione fra chi ha e chi non ha. Ma onestamente se io non abitassi all’estero, e non per i soldi ma per via di un estero in cui i Campi da Tennis SONO GRATIS per l’Espatriato (nel senso che rientrano nei Benefit della compagnia o perche’ molti compounds hanno il Campo da tennis, magari scalcinato,con le crepe e i buchi, e con la rete bucata,simbolo degli ultimi bagliori di un crepuscolo-quello della vita coloniale, ma ce l’hanno), probabilmente avrei scelto per mio figlio un altro sport … Fossi andato a lavorare in Galles, New Zealand o Australia probabilmente avrebbe giocato a rugby…O magari in Oz si sarebbe dato piu’ facilmente al surf… e voi non avreste avuto la possibilita’ di conoscermi.
    Se vi e’ andata male o bene non so, me lo direte voi…

  92. stefano Grazia scrive:

    Ovvio: era Jack Kerouac con la K e non Lerouac…ma io non mi rileggo quasi mai,e so che Ubaldo disapprova!

  93. Nikolik scrive:

    Leggo, purtroppo con molto ritardo, quanto scritto da Stefano e che riporto:

    “Purtroppo il tennis e’ uno sport costoso, fin troppo e uno dei compiti della Federazione dovrebbe/potrebbe essere quello di aiutare a contenere i costi … su questo forse anche Nikolic dovrebbe essere d’accordo (e invece no, quando io e max proponevamo Campi Gratis per gli U14 nelle ore pomeridiane fino alle 17 o quando i Campi non sono comunque occupati, lui era contrario (smentito poi da Enzo, proprietario di circolo, e perfino da Trophy che hanno giudicato la proposta interessante…”.

    Beh, ti stupirò, Stefano, ma, invece, sono proprio d’accordo con te: in effetti, il compito della Federazione è anche, e soprattutto, quello di aiutare a contenere i costi.
    Ma non siamo d’accordo con la cura: a parte che, come ti dissi già a suo tempo, quando un prodotto non si vende, non puoi, per le più evidenti leggi di mercato, metterti a regalarlo, ed a parte il fatto che i campi sono di proprietà privata, e non di proprietà della federazione, per cui la riforma che suggerisci è impraticabile da un punto di vista concreto, a parte tutto ciò, sai benissimo che il costo del campo è veramente marginale rispetto a tutti gli altri costi del tennis.

    Per ridurre i costi del tennis non ci vogliono rimedi estemporanei, che lasciano le cose come stanno, ma occorre un progetto a lunga scadenza.
    Un progetto che parta da un’analisi cinica e severa della realtà, da un serio esame dei veri problemi del nostro sport e della sua mancata diffusione e, naturalmente, anche delle problematiche giuridiche e normative italiane.
    Perchè è chiaro che una Federazione deve ripettare le leggi ed i regolamenti.

    Ed un progetto ci sarebbe, in realtà, eccome se ci sarebbe: un progetto che terrebbe conto di tutte queste esigenze.
    Però è un progetto ambizioso, che avrebbe bisogno del sostegno di tutti: e chissà che, io e i miei amici, non si possa realizzarlo, un giorno. Chissà.

  94. Archipedro scrive:

    Che dire… me la sono voluta… mi sbagliavo, il pensiero unico é effettivamente unico. Ahh… Stefanomatrix….!

    Chissà se trovo, in questo “sistema esperto”, dominato dal bellissimo pensatore dotto (o dottò?), qualche baco… qualche refuso di programmazione che mi consenta di violarne la solenne giustezza per intercettare dei barlumi di povera irragionevolezza… vi consiglio il film Ratatouille… in mezzo a voi mi sento come il topo. Che ha nel cuore… delle nuove ricette. Certo, se non stai attento ti schiacciano… ma vuoi mettere il pathos… tenetevi pure l’ethos ed il logos…
    Mi sento felice d’avere trovato l’argilla giusta da plasmare, perché si tratta d’un dono che non ha prezzo. Manderò lui, prima o poi, alle vostre gare di bellezza…

    p.s. Stefano, se ti pesa la mano non scrivere Archie, ma Pedro… sa più di rivoluzionario… grazie.

  95. Archipedro scrive:

    Francesco… se ti rispondo di sì in quali sanzioni incorro?

  96. Archipedro scrive:

    Amici…! Consideratemi pure un’aritmia, un piccolo ed innocuo soffio nel vostro grande cuore… (nel linguaggio traslato il “cuore” é questo sacro sotto-blog…). Ti dicono… guardi c’è questo piccolo problema, ma più che altro é un rumorino fastidioso… ma per il resto lei é sano… anzi magnifico!

    Mio nonno diceva: “ Cur moriatur amicus cui saluia crescit in horto?” Ed io affermo che egli era saggio… di cosa preoccuparsi infatti quando nell’orto hai tanti… Ma no, dai… anche qui la salvia é una metafora… Saluia non est planta, quae habet folia, sed pecunia, quae non olet…
    Faccio il “dottò” anch’io…

  97. stefano Grazia scrive:

    Archipedro, che poi ti offendi: Be’, accusare di Pensiero Unico me, mi sembra un po’ estremo …Insomma, voi grandi rivoluzionarinon potete sopportare che uno vi metta in discussione e subito siete abilissimi a rivoltare la frittata: e’ colpa nostra che siamo tutti omologati…Ma ti sei letto i 4000 posts che fin qui abbiamo scritto?Pensa un po’, credevo di essere io quello che in materia di Genitori & Figli aveva fatto un po’ di rivoluzione…Su quanto riguarda il tuo Percorso, la mia e’SOLO un’opinione,non vorrei che dietro la parvenza rivoluzionaria si finisca poi col ritenere le opinioni altrui un attacco al proprio credo trasformato inconsciamente in dogma . Cioe’ il fatto che io manifesti dei dubbi sulla tua personalissima Autarchia, non deve apparirti come un Rifiuto delle Idee Altrui…Io sostengo che il Genitore debba essere il COACH fino ai 12-14 anni ma dai 6-7 anni debba essere piu’ un Supervisore, il Collante che tiene insieme i vari Tecnici, il manager insomma ma che debba interagire anche con i Tecnici. Guarda che anche Andrew si avvale di Tecnici (se non sbaglio lui stesso lo e’, ha un amico Coach, etc etc…Lui rifiuta i Circoli, NON i Coaches… Io da parte mia rifiuto il Coach che mi vuole escludere (e il Maestro Pierino che rispetto e ammiro ma che non serve al mio caso). Poi dipende anche dalle tue conoscenze in materia, alla tua umilta’, dalla tua apertura mentale, alla tua capacita’ di capire le critiche… Io ho sempre sostenuto PRIMUM : NON NUOCERE, deformazione professionale… Ripeto: il mio NON e’ un attacco, la mia e’ solo una opinione suffragata anche dall’aver visto il video su youtube (se sei tu…).A PROPOSITO: Le sanzioni in cui potresti incorrere sono quelle di essere analizzato da Mad Max!!! Scherzo!!! Se poi ti fa star meglio, ti posso anche dire che ho allenato Nicky in campi forse anche peggiori (con la rete ridotta a poco piu’ del nastro…Ce n’e’ uno dalle mie parti, sperduto nella campagna, comunale, per avere le chiavi devi andare dal Barbiere e poi te le tieni e invece che un’ora ne giochi 5 o 6… Oppure non vai nemmeno dal Barbiere e fai come fanno gli altri, passano da un buco nella rete…Ma per lo piu’ sono ragazzotti che giocano a calcio nel dissestato campo li’ di fianco (che chissa’ perche’ non si paga).
    Vedendo il Video, se vuoi, ma solo se vuoi, ti dico cio’ che penso…Ma dovresti ricordarmi anche l’eta’ di Mati (o meglio l’anno di nascita). A parte questo, complimenti per il fisico(tuo) e per l’entusiasmo (tuo e di Mati).
    PS Sul giocare ambidestro io avevo gia’ scritto diversi post prima della tua comparsa dalle nostre parti e ricordato gia’ l’anno scorso come il Maestro Iacopini in un suo libello ne profetizasse l’avvento come la Nuova Rivoluzione dopo il rovescio a due mani…Io ho sempre scritto che la piu’ grande scommessa di un Coach (o di un Genitore) e’ INDOVINARE quale sara’ il Tennis che si giochera’ da qui a 10-20 anni…

  98. Archipedro scrive:

    No, Stefanomatrix, lo ammetto: non ho letto tutto ciò che hai scritto…
    Se magari fai dei riassunti anche dei tuoi post… così ti censuri da solo…

    Ho messo il video su YT innanzitutto perché non riuscivo a caricarlo sul mio sito. Ma anche per cercare compagni di percorso per Mati. Volutamente non é artefatto, perché deve rappresentare uno spaccato di realtà vera. Un bambino di sei anni e cinque mesi, che gioca a tennis da uno, non potrebbe essere più entusiasta. Ed avere maggior fiducia nel padre. Non volevo che fosse qui linkato, per evitare commenti accademici: m’accontentavo di ricevere pochi ma freschi feedback dalla rete… da parte di coloro i quali “viaggiano” perché hanno gli “occhi” per farlo. Poi succede che il piccolo vede giocare una diciottenne di nome Sevastova a Grado e scatta qualcosa… ed allora riprendi il tuo tennis e t’accorgi che un meccanismo virtuoso é scattato. Comprensione, emulazione, interiorizzazione… E sono queste piccole infinite soddisfazioni a dirti che sei sulla strada giusta. Allora, presuntuoso ma consapevole, ti rendi conto che questo ti basta…

    La mia vera ricchezza, il tempo di cui dispongo per noi, la utilizzo nella tensione morale di chi vuole vivere lo sport senza sovrastrutture: quindi il tennis ORA. Sic et simpliciter. Poi andiamo anche a rollare sotto la pioggia, se come Sabato piove, o in piscina dopo il tennis, come ieri. Questo é il mio privilegio.

    Ed infine il miracolo… il suo genoma non é il mio…: quindi rischia d’essere proprio un bel pezzo di… sportivo.
    p.s. Esatto… mi taglio i pochi capelli che ho con la macchinetta… tanto sono brutto (come dice Anto). Così il tempo che risparmio… Però ho un fascino…

  99. Stefano Grazia scrive:

    Mi chiedevo infatti quali fossero le tue motivazioni, perche’ uno mette il video del figlio su YouTube…Per essere visto da qualcuno…O per mera gratificazione o per essere magari visto da un Coach,da uno Scout, da uno Sponsor mmessoche questi, dopo il Caso Jan Silva, bazzichino YouTube… Se e quando mettero’ un filmato di Nicholas su YouTube, sara’ per questi motivi e non avro’ alcuna difficolta’ a confessarlo… (Io pero’ intendo fare dei DVD e mandarli personalmente ai Coaches/Sponsors cosi’ come si fa quando devi andare al College).
    Nessuna critica “tecnica”, per carita’ (e chi sono io?) ma solo una osservazione: che probabilmente tu saresti fra quelli che maggiormente trarrebbe beneficio dagli incontri periodici con i Nostri Preparatori Atletici (il Buzz-Cat Duo,per intenderci) per quel che riguarda il Foot Work Specifico. Non sto a discutere il gesto tecnico del braccio racchetta, l’apertura e il follow through…Sto parlando dei foot drills e sono sicuro che Mati,essendo un bambino sportivo, li assimilerebbe in fretta facendoli propri … Ma se aspetti ancora un po’, magari farebbe piu’ fatica … Qui magari se il Prof Buzzelli(o magari il Coach Enzo Lo Iacono, se ci sta leggendo in questo momento) avesse tempo e voglia potrebbe darci un’occhiata e confermare-o contraddire- la mia impressione… Che e’ la stessa, se qualcuno dei miei Aficionados ricorda, avuta guardando il Bambino Indiano all’Ikoyi Club di Lagos…Anche lui sui 6 anni, incredibile controllo del braccio racchetta con capacita’ di fare una 20ina di palleggi di dritto incrociato con il coach/sparring partner nel rettangolo del minitennis … E pochissima attenzione al movimento dei piedi, il crossover, il recovery al centro, soprattutto l’Equilibrio… Onestamente non mi ricordo bene (e NON abbiamo filmati, ahime’,temo!) di come colpisse la pallina Nicky a 6 anni (a 7 pero’ la colpiva abbastanza bene da potersi fare 2 settimane di Campus da Bollettieri) e quanti palleggi di seguito riuscissimo a fare, ma mi ricordo (o mi sembra di ricordare) che gia’ il FOCUS maggiore era sul FootWork.
    Per quanto riguarda la POLIVALENZA, mi trovo d’accordissimo e te ne ho sempre fatto credito, anche nei Riassuntoni.

  100. Archipedro scrive:

    Nihil sub sole novi: ecco pronto il commento sulle vere intenzioni di chi fa un filmato amatoriale e lo pubblica su you tube… per essere visto da QUALCUNO… ovvio… che necessariamente é… un coach, uno scout o addirittura uno sponsor! Si, lo confesso… sto cercando uno sponsor per Mati!
    In effetti ad alcuni tecnici il filmato l’ho segnalato, io per primo, ma per rendermi conto di quali siano le eventuali risorse disponibili IN LOCO (trasportare le MERCI determina un gran dispendio d’energia, ed io sono un ecologista…)… nonché dell’eventuale interesse per ciò che stiamo facendo in relazione all’ambidestrismo… dominanze, lateralità, … Poi magari tra qualche anno andremo a bussare alla loro porta. O viceversa…
    Però adesso quel qualcuno é… incredibile a dirsi… un qualche papà (meglio se squattrinato) dotato d’un figlio / figlia principiante e d’una connessione ad Internet… Per cui il commento che mi starebbe nel cuore (qualche mail l’ho ricevuta) suona come… “Vederti giocare con tuo figlio m’ha fatto venire voglia di stare con il mio.. d’essere un padre migliore…”. Parlo ovviamente da ipocrita ;-)

    Stefano, ti ringrazio per la cortese “osservazione non tecnica” al filmato… voglio sperare che sia gratuita perchè, ormai é chiaro, sono anche molto avaro… comunque, se m’arriverà a casa la fattura farò il bonifico, come sempre: noi rivoluzionari paghiamo sempre i sospesi…

    Ora m’appresto ad andare a giocare a tennis, ed oggi, se troviamo la videocamera, partoriremo il nuovo filmato. Dal quale si vedrà “l’effetto Sevastova”…
    Se quel genitore squattrinato é ora in ascolto .. batta un colpo: così evito d’iterare “l’errore di you tube”…

  101. pibla scrive:

    Ieri sono passato da un conosciuto circolo della mia città per dare un’occhiata a due miei amici che giocavano tra di loro (io, ahimè, sono fermo da inizio Gennaio (!!!!) per problemi agli adduttori, proprio come la figlia di Mad Max a cui mando un salutone e nei cui commenti su questo infortunio mi sono sempre pienamente riconosciuto, davvero noioso e frustrante, l’infortunio intendo) e appeso all’entrata di ogni campo c’è un cartello che suona più o meno così: “E’ vietato al genitore o all’accompagnatore dell’atleta ASSISTERE ASSIDUAMENTE alla lezione e ciò per non disturbare e turbare il lavoro dell’atleta medesimo e del maestro (o istruttore, non ricordo)”.
    FANTASTICO, non trovate???????

  102. Stefano Grazia scrive:

    Pibla, fagli una foto e mandamela…Materiale da Libro o almeno per un Articolo da 0 15!!! Quell’assiduamente e’ davvero la cliegina…sarebbe da entrare e chiedere al genio che dirige il circolo: mi definisca assiduamente…

    Archipedro: RINUNCIO. Non so cosa ti ho fatto o cosa ti rode, ma ho cercato davvero in tutti i modi di stabilire una comunicazione con te ma in cambio ricevo solo scampoli di quella che vorrebbe essere ironia e invece e’ solo sarcasmo (e chiedi a Chloe (SCHERZO!!!)qual e’ la differenza secondo Hugo Pratt)…Boh, non so, ma lasciati dire comunque che
    se l’idea alla base di YouTube era solo trovare qualche compagno di gioco per tuo figlio, cosi’ su due piedi mi verrebbe da dire che la tua psiche e’ molto piu’ complicata (o ingegnosa) della mia …
    Di solito se hai voglia di giocare a calcio, porti tuo figlio a un campetto parrocchiale, prima o poi qualcuno arriva… magari l’abominevole Circolo potrebbe essere sfruttato cosi’, per adescare (col permesso dei Genitori) qualche compagno di gioco … Io lo facevo (con Gabri’,mia moglie) anni fa qui all’Italian School di Lagos (gratis, non preoccuparti): un paio di ore al Sabato Mattina con l’aiuto di qualche genitore con bambini dai 4 ai 7 anni, tanto per fare compagnia a nicky che allora ne aveva 5… Andato via io per 5 aa in Angola, non ha continuato nessuno, peccato, e in effetti anche qui Nicky non ha amici con cui giocare ed allenarsi…Anche per questo andare nelle varie Academy per lui e’ divertente: ha finalmente coetanei (o quasi) con cui confrontarsi, ricavare stimoli, anche e perche’ no cazzeggiare un po’…Ogni tanto noi ci divertiamo molto a giocare coi nostri figli dimenticandoci magari che loro si divertirebbero di piu’ coi loro amici (purtroppo per noi…ma e’ giusto cosi’!)

    Max…ad Alessia e’ piaciuta cosi’ tanto la vacanza in Croazia che ha deciso che e’ quasi meglio andare in vacanza che giocare a Tennis?

    Duo BUZZ/CATT: E ALLORA? Ci volete dire qualcosa o no su questi Raduni di PA per G&F? Noi l’8 Luglio partiamo per la Florida…Se fosse possibile mobilitarci per il Fine Settimana precedente a BOLOGNA sarebbe fantastico…Poi tutti a cena in campagna da me per le Crescentine…Portatevi le Tende e vi potete tutti accampare nel giardino…Recintato per via dei cinghiali (Negli nni passati pr fare felice mio figlio abbiamo dormito diverse notti in tenda e li sentivamo grufolare…a 15 km da Bologna…e un pomeriggio ho visto anche un cerbiatto pararsi d’improvviso davanti all’auto!) Per i meno avventurosi, ci sono diversi alberghi nel giro di pochi km e comunque fra me e mia sorella 2-3 stanze le abbiamo… Magari non ci riusciamo questa volta, ma potrebbe essere una idea per la prossima…

  103. andrew scrive:

    …dai non fate cane e gatto…

    l’importante è che andiate tutti ‘affantennis…

    Archipedro, stai andando alla grande ma stai tranquillo che più il bambino-atleta cresce più risulta difficile essere un padre-allenatore-compagno di giochi…quello che puoi fare ora è trasmettere la passione per lo sport a tuo figlio, accompagnarlo nei primi passi, fargli da esempio come stai facendo: più avanti vai più dovrai diventare chi mantiene viva la fiamma nel figlio e portarlo lungo la strada che ritieni più giusta, avvalendoti delle persone e degli ambienti che ritieni più capaci in questo senso.
    Con Alessandro (10 anni) diventa sempre più difficile farsi ascoltare nel tennis (e anche in altro), sta diventando più grande, vuole essere più autonomo, vuole “uccidere” il padre….e non sempre posso fargli una lezione senza che lui la senta una lezione e un peso….quindi è giunto il momento che vi sia una persona esterna che lo contenga e che gli faccia la lezione, magari con me vicino….io intanto continuo ad andare a giocare a tennis per conto mio, a portarlo con me, a coinvolgerlo, a sfidarlo in taverna o sul campo….

    Non puoi polemizzare più di tanto con StefanoGrazia, ha una situazione un po’ troppo particolare…e poi non è facile non innamorarsi di Bollettieri, in fondo là di tennis vero se ne vede parecchio e ti rimane nella retina…

    Invece, che fine ha fatto la proposta Cat-Buzz?

    Io vado in vacanza una settimana dal 22 al 30 giugno, ma i primi di luglio un
    Cat-Buzz Day da qualche parte lo bramo…

  104. Archipedro scrive:

    Andrew, se me lo chiedi tu…

  105. Mauro scrive:

    Non ho capito, se la contrapposizione Archi-Stefano, sia un fatto personale o una discussione sui metodi di insegnamento del tennis e di educazione del proprio figlio. Personalmente trovo la forma delle tue argomentazioni Archi, molto difficili da capire, magari esteticamente pregevoli, ma troppo arzigolate e complicate almeno per me, e soprattutto non si capisce spesso (sicuramente sono io che ho dei limiti) il confine tra ironia e sarcasmo. Io sono per una comunicazione più diretta, più chiara, dove si capisca bene cosa si vuole, cosa si sta facendo e dove si vuole arrivare. Detto questo ho gradito il filmato su yt, proprio in questa ottica, come un contributo ed una condivisione con tutti di quello che si sta facendo con il proprio figlio e dei suoi progressi, dei quali spero vorrai aggiornarci costantemente.,
    La prima settimana di luglio sarebbe una bella idea (almeno il fine settimana

  106. gabri scrive:

    E’ il nostro ultimo giorno alla Bob Brett e devo dire che c’e’ un gran bel gruppetto di giocatori, bambini e ragazzini del 200, del 98, 97, 96 , arrivano sia dall’Italia che dal Canada, dalla Lituania, si parla inglese francese o a gesti. C’e’ una bella atmosfera e il livello e’ molto alto. Non ricordo se ho mai comunicato che questo magnifico circolo Solaro che ospita la Bob Brett e’ in vendita e pare che la richiesta sia esorbitante, ma tutti sperano che l’accademia possa espandersi, insomma ci fosse all’ascolto un investitore questo e’ davvero un posto splendido. Detto questo ieri ho fatto il genitore rompic…e so che e’ un discorso antipatico, ma sono convinta che la supervisione del genitore e’ importante e fermorestando che sono le abilita’ di nostro figlio che devono parlare per lui, a volte ci sono piccole disattenzioni anche involontarie che provocano reazioni negative. Ieri Nicholas era stato semplicemente messo nel gruppo sbagliato per errore infatti poi dopo aver visto che le sue richieste di cambio non venivano recepite nel modo giusto, sono intervenuta e dal cambio c’e’ stato solo un grande beneficio sia per Nicholas che per il coach che si e’ ritrovato un allievo molto piu’ attivo e desideroso di competere e migliorare. Vi ricordate l’insegnate di Nicholas australiana, quella che mi ha dato i migliori consigli e che conosce Nicholas davvero bene ? Lei mi ha avvisato sui rischi che corre Nicholas nell’ interagire con le persone e so che lui puo’ innescare reazioni deleterie se col suo atteggiamento mette in dubbio l’autorita’ di chi ha davanti e questi decide usare ogni strumento per mortificarlo e’ guerra e certo il giorno che lui non avra’ vie d’uscita a questa situazione sara’ la fine. L’altra facciadella medaglia e’ che la persona che riesce a farsi seguire da lui trova davvero soddisfazioni immense infatti questa insegnante, quando stavamo partendo disse che le toglievamo la scintilla luminosa e ispiratrice della classe, quello capace di spingere gli altri a confronti altissimi, casomai con errori di spelling!!!

  107. Beraudo A scrive:

    Chiedo un aiuto se possibile.
    Vorrei sapere se qualcuno dei frequentatori di questo blog, conosce un valido maestro che operi su Torino per delle lezioni private a mio figlio. Non parlo di scuola Sat che gia frequenta, ma di lezioni individuali per migliorare la pura tecnica. Ovvero lui a gia la sua maestra, che però per ora non è riuscita oltre un certo limite ad iimporsi. Ho provato a parlargli ma sembra che si offenda, e preferisco non insistera ma cercare un appoggio esterno. Anche perchè il bimbo è un pochino timido e avrebbe bisogno di cambiare istruttore per lasciarsi andare un po’

  108. Archipedro scrive:

    Puntualizzo solo una cosa, relativamente al filmato, ma perché Francesco l’ha linkato a queste pagine…
    Prima dell’occasione nella quale si vede il bambino “made in Poland” colpire frontalmente palle Head MID (non le depressurizzate bicolore, che non usiamo già più…) con il dritto sinistro e poi con il dritto destro, cambiando la racchetta di mano, quell’esercizio non l’aveva mai provato. La ripresa è stata una divertente rivelazione… La multilateralità che si schiude… Avessi potuto seguirlo, nel primi quattro anni e mezzo della sua vita, molte cose sarebbero state diverse… ma questo insieme di handicap da cui é partito funge ora da volano motivazionale… se impara a parlare in italiano, a correre, a nuotare, a inventare… poi le paure lasciano spazio ad un entusiasmo irresistibile. Sto assistendo a qualcosa che non ammette né ironia né malizia… anche se poi il simpatico Stefano ha le sue ragioni. Io mi rivolgevo ad altre orecchie minoritarie…

    Abbiamo iniziato un anno fa con dieci-quindici minuti di tentativi … oggi possiamo stare due ore al campo, tra una cosa e l’altra, e lui non batte ciglio… solo torna a casa con le mani piene di legnetti, ghiande, … Tra tennis e piscina, Domenica, quattro ore di sport… conseguenze: sonno profondo senza incubi.
    Mi dispiace, lo dico con grande sincerità, che questo approccio allo sport sembri talmente irrealistico da non contaminare altri genitori. Potessi spingerli a trascinare via i loro figli dalla play-station… ne salveremmo altri, di futuri zombie… Lo faremmo qui, in Italia, ora, dove ce n’è più bisogno…

  109. gabri scrive:

    Approfitto dell’wireless che offre la Bob Brett per l’ultimo collegamento internet prima di rientrare a Bologna. questa mattina l’allenamento sotto la supervisione di Bob e con lui in campo e’ stato molto intenso e mirato e ancora la cosa che piu’ salta agli occhi e’ che non c’e’ tennis senza una adeguata capacita’ di movimento. Quando lui fa fare esercizi col cesto e lancio delle palle in rapida rapidissima successione e in tutte le direzioni portando ogni allievo al proprio ritmo sopportabile beh, devo dire che il movimento di gambe fa tutta la differenza. C’e’ una ragazzina di undici anni alta alta con un dritto e un rovescio che pelano il campo, ma appena la fai muovere va in tilt e non e’ solo lenta e’ scoordinata e goffa e si vede gia’ come il lavoro che riuscira’ a fare per recuperare un po’ di agilita’ fara’ la differenza, ma anche l’abbandono della corsa, la rinuncia al tentativo di prendere una palla corta o una palla dall’altra parte del campo e’ sintomatico , bisogna aver voglia di andare su tutte le palle, tentare di prenderle a tutti i costi!
    Ieri hanno fatto un esercizio a punti interessante, due giocatori iniziano col punteggio di 5 pari e vengono aggiunti punti se uno fa un vincente o tolti se uno fa un errore e termina il gioco quando uno dei giocatori raggiunge o lo zero o il sette e questo fa concentrare sul tipo di punto che uno fa infatti il punteggio sale solo con i vincenti. E’ piaciuto molto ai ragazzi.Poi hanno giocato sempre con gli stessi punti ma con il divieto di uscire dalla linea di fondocampo.Insomma fra tecnica, strategia e match play credo che sia una esperienza interessante e invito Valter a darci un riscontro quando Manuele avra’ finito le sue settimane. Sulla preparazione atletica devo dire che anche se viene fatta non mi sembra che segua un programma credo che sia un po’ lasciata alla ispirazione del momento anche se devo dire che fanno piu’ o meno tutto quello che si richiede al riscaldamento, stretching ed esercizi per un tennista. In questo momento mi piacerebbe uscire da una accademia con una bella fila di punti analizzati dagli aspetti motori a quelli tecnici e una uguale fila di esercizi da eseguire per migliorare questa o quella caratteristica, sarebbe qualcosa di tangibile che permetterebbe di concentrare il proprio lavoro e controllare poi i risultati. E questa credo sarebbe la formula vincente dell’anelato raduno.
    Dimenticavo di confermare che siete tutti benvenuti e sarebbe fantastico trasformare il nostro giardino in camping( un po’ di posto c’e’ anche dentro) e farci delle belle cene all’aria aperta! Domani vedo Buzzelli e gli chiedo come siamo messi.

  110. Francesco Sansone scrive:

    ha qualche influenza l’imparare in modo fluente, una seconda o terza LINGUA da bambino , su uno sport di situazione come il tennis ? Noto che stranamente, grandi campioni del tennis, da bambini parlavano fluentemente 2 o 3 lingue tipo federer ( svizzero dove le lingue ufficiali sono 3 ) o la henin ( belga dove le lingue ufficiali sono 3 ) o Mc Enroe ( nato in genrmania ) agassi ( figlio din un Iraniano , chi sa se da piccolo parlava Farsi ) o i diversi buoni tennisti che abbiamo a bolzano ( dove si parlano due lingue ). All’inizio mi domandavo perchè questa curiosa coincidenza (pensando anche a jan silva figlio di una Filandese ed un americano o alla bambina alexuS jones che a 10 anni aveva un ranking negli under 12 , 14 , 16,18 e conosceva 4 lingue ) a questa domanda credo di aver trovato risposta quando ho iscritto mia figlia Kira alla scuola americana di Recife, nel cui depliant si diceva che imparare una seconda o terza lingua da bambino AUMENTA LA CREATIVITà E LA FLESSIBILITà MENTALE. VOI CHE NE PENSATE ?

  111. giogas scrive:

    Innanzitutto mi scuso per la mancanza di accenti e virgole a causa di una tastiera iraniana di cui dispongo in questo momento. Spero che possiate interpretare ugualmente quanto scrivo.
    Non e molto che seguo questo blog; l’ho fatto sempre in modo affrettato e di sfuggita ma oggi ho un po’ piu di tempo per esprimere la mia opinione e per esporre i miei problemi di genitore di aspiranti tennisti. Fino ad ora ho cercato di cogliere ed applicare i numerosi consigli e le esperienze che ciascuno ha contribuito a condividere e spero di continuare a farlo. Questa forma di altruismo spontaneo e senz’altro la forza di questo blog mentre apprezzo assai meno e ritengo superfluo discutere in merito alle questioni private quali quella di giustificare la propria fortuna o le proprie miserie. Ho dei figli gemelli di 10 anni che praticano tennis da quando ne avevano quattro naturalmente in forma di gioco fino a due o tre anni fa poi recentemente la cosa e cominciata a diventare piu seria e complicata. Solo uno dei due e grande appassionato mentre l’altro gemello e sempre stato trascinato dal fratello ovunque a volte perfino obbligato a partecipare a minigare o ad attivita a cui avrebbe fatto volentieri a meno. Ma la realta e questa: il gemello a cui non interessa o almeno sembrava non interessasse lo sport riesce meglio del fratello appassionato e vince le sue gare di qualsiasi natura esse siano generando conflittualita che mia moglie riesce a fatica a sopportare e da buona madre vorrebbe che uno dei due si dedicasse ad altro sport . Lo scorso anno durante le vacanze estive in Italia abbiamo fatto allenare da un ottimo maestro che non era il Pierino del circolo il figlio piu debole mentre l’altro passava parte delle sue giornate comodamente seduto a seguire i cartoni animati di suo gradimento alla TV o a giocare da solo in casa. Ma quando era costretto dal fratello a partecipare ai tornei lui vinceva e l’altro si disperava. Al di la del conflitto gemelli sono in difficolta : vivo all’estero da due anni e nel paese ospitante il tennis non e sport molto praticato: il primo anno riuscii a malapena a farli seguire da un maestro locale ma quest’anno non ho voluto ripetere quell’esperienza ed ho preferito farli giocare tra loro o con chi capitava. Che cosa potevo fare ? Attualmente i gemelli sono in Italia con mia moglie e stanno partecipando ai tornei TTK e poi Nike ecc. cercando di sfruttare al meglio il periodo delle vacanze. La musica non e cambiata e continuano i risultati di sempre: uno vince e l’altro perde ma poiche leggo che i risultati nel tennis dovrebbero essere considerati da 13 anni in poi oltre a congratularmi con il vincente continuo ad incoraggiare il perdente che purtroppo invece comincia a perdere le speranze . Raccogliendo le buone impressioni di esperienze fatte da alcuni frequentatori del blog oltre ai tornei programmati ho aggiunto una settimana da Bertino e tutto questo spero che consenta di prendere per il futuro delle decisioni. Se avete suggerimenti sono graditi. Ringrazio tutti i frequentatori del blog per l’attenzione.

  112. Stefano Grazia scrive:

    Non so se e’ successo anche a voi ma per un giorno intero il Blog non si aggiornava, nemmeno il New site, tanto che avevo inviato una email preoccupata agli Amici della Redazione chiedendo se era successo qualcosa…Stanotte, mentre fuori diluvia,noto con piacere nuovi posts e anche qualche New entry. Mentre do il benvenuto a giogas gli devoanche dire che come da me si e’ preso diverse info utili (tipo quella di VDM Marlengo), devo pero’ ribadirgli che da me continuera’ anche a beccarsi le spiegazioni delle mie fortune e miserie: il fatto e’ che io continuo a ritenere l’Aneddotica una parte importantissima del Blog, quella che permette agli altri Genitori di non sentirsi Isola, di capire che certe cose che a volte sembrano paradossali le stanno vivendo anche gli altri. Dopo aver scritto alla Redazione infatti avevo scritto anche agli Aficionados, quel Gruppo di G&F che per un motivo o per l’altro ha finito per scambiarsi le email, invitandoli a contribuire… Ho poi scritto al Prof Buzzelli invitandolo a spiegarci meglio che cosa si propongono lui e il Cat del Duo Buzz-Cat (che potrebbe anche essere il Duo Buzz-One, ma a Bologna e’ forse meglio di no …). Mi chiedevo se oltre a trovarci ogni tre mesi (noi dovremmo saltare qualche giro comunque ma voi ci terrete informati) non potrebbe risultare utile anche l’utilizzo di YouTube come per caso e’ venuto fuori col piccolo Mati.In realta’,se ben ricordo,Archipedro (o Piero, non ricordo con quale nickname fece la proposta) aveva avanzato questa idea gia’ qualche tempo fa, non tanto per fre videoanalisi ma per confrontarsi. Ma per confrontarsi bisogna poi avere il coraggio di dire quello che si pensa e di sentire quello che l’altro pensa, il tutto senza voler ferire i sentimenti altrui. Insomma il problema in questi casi e’ la Privacy e il pudore ma anche quanto siamo, ognuno di noi nel suo intimo, permalosi: siamo disposti a farci vivisezionare il pargolo in diretta (e quindi talora anche le nostre abilita’ di coaches) come ha candidamente fatto Mad Max una volta con Martina Trevisan?O partiamo dal presupposto che qui siamo tutti amici e tutti sulla stessa barca e se diciamo che tuo figlio ha secondo noi questo e quel difetto, non lo diciamo per ferire ma per aiutare… Oppure e’ meglio inviare il filmato privatamente al Coach esperto in videoanalisi o al Preparatore Atletico.
    Ma certo, dalle analisi anche piu’ impietose e dalle controrisposte a volte si potrebbe anche ricavare benefici insospettati: basterebbe sapere interpretare e dopo la prima vampata, essere umili e autocritici… Ovviamente non e’ nemmeno detto che le nostre critiche possano essere giuste le nostre potrebbero essere semmai comparative: nostro figlio a quell’eta’ era meglio,peggio, si muoveva cosi’, quello non lo faceva ancora o non lo faceva piu’… Mentre ovviamente un Coach (Enzo,Stefar, il Maestro Polidori, Claudiotn…) e i Nostri Due Preparatori avrebbero l’ESPERIENZA per poter giudicare: come mi scriveva il Prof Buzzelli, un Genitore in fondo di bambini ne ha uno, o due o tre ma i Tecnici ne hanno visti e ne vedono Centinaia e possono quindi giudicare meglio da un punto di vista comparativo assoluto … Anche per questo, e Andrew piu’sopra ha un po’ colto nel segno, io portai per la prima volta Nicky a 7 anni da Bollettieri: perche’ volevo vedere come giocavano gli altri bambini, e probabilmente i migliori della sua eta’…Portandolo nel solito circolo di Pierin con la Focaccia, Nicky era ovviamente considerato un fenomeno (anche se a Bologna ce ne erano sicuramente due o tre del suo livello, ovviamente nessuno sapeva dell’esistenza degli altri, dispersi nei vari circoli della provincia … E’ tutta una questione di COMPARAZIONE… Se uno si bea degli Oh!Ah! di stupore esclamati dalla coppia di tennisti della domenica che passano di li’, allora ha gia’ finito… Come diceva sempre Atti: ci sono troppi fenomeni U10 o U12 in Italia…
    Delle Academies, e in particolare della Bollettieri, io vi ho raccontato i Pregi ma anche i Difetti … Io vedo molto piu’ chiaramente ora che l’Ideale e’davvero il TEAM di ESPERTI profetizzato da Piatti ma continuo a ritenere l’Academy anziche’il Circolo il luogo ideale dove allenarsi…In pratica l’ideale sarebbe allenarsi in un Academy e avere un Coach Tecnico tutto tuo.
    Fino a 7-8 anni io credo che un Bravo Genitore con nozioni aggiornate possa farcela poi a mio avviso deve avere,almeno di tanto in tanto, un Referente Tecnico…Insomma, qui mi discosto completamente da Archipedro.E visto che ascolta solo Andrew, forse Andrew davvero dovrebbe spiegargli che il Bimbo visto nel Video reca gia’ in se’ alcuni difetti che saranno sempre piu’difficili da eliminare e non mi riferisco al fatto che sia ambidestro. Anzi, quella e’ stata una grandissima intuizione,indipendentemente dal fatto che poiscegliera’ un braccio, vorrei averla perseguita con maggiore insistenza anch’io (che mi limito a fargli fare qualche cesto con la sinistra, lui che fino a 7 anni era bimane ma con impugnatura curiosa di mancino sul dritto e di destro sul rovescio (gli fu modificata da Nick Bollettieri Himself nella seconda settimana… Accetto’ solo perche’ era lui, ci avevano provato altri Coaches dell’academy nella sett precedente ma senza successo).
    Comunque mi rendo conto che vivendo in Africa la nostra situazione davvero non e’ un modello applicabile a molti altri ma credo che alla fine ci abbia favorito facendoci capire da soli e prima di altri le cose giuste da fare. Noi siamo per 42 settimane all’anno gli Allenatori di Nostro Figlio ma in queste settimane ci avvaliamo spesso dell’aiuto di coach locali come sparring partners o per fare determinate sessioni di consistency e nelle restanti 10-14 settimane noi andiamo da Bollettieri ma non solo: anche in altre Academies e per aggiornarci e per divertirci e stimolarci: cambiare potra’ creare confusione,e’ vero, ma anche toglie di mezzoil pericolo noia e ripetitivita’.
    Allo stesso modo,se ho ben capito, Max ha la figlia che si allena alla Vavassori e ogni tanto con lui in altro circolo, ha Catizone come Prep Atletico, ogni tanto fa VideoAnalisi con Pizzorno e poi discute l’analisi coi Coaches della Academy…Non ho ancora capito se ha gia’identificato un Referente Tecnico Unico o se ancora il lavoro su Alessia e’ un lavoro di Gruppo…Noi, il nostro Principale Referente Tecnico, l’abbiamo ma purtroppo e’ in Florida…Insomma, noi ci alleniamo alla Bollettieri con Coach diversi (che seguono un Programma Standardizzato e supervisionato dai Senior Coaches e dallo stesso Bollettieri) ogni settimana ma il Coach tecnico di Nicholas e’ Lance Luciani (coadiuvato da Margie Zeisinger).
    Ma insomma e scusate se insisto: e’ il Genitore che soprattutto fino ai 12/13 aa ha il potere/dovere di essere il trait d’union, il Manager, il Supervisor del Progetto … Poi verra’ forseil momento ,come e’ avvenuto per Miccini, di avere il tuo Coach Privato a 16 anni… Ma a quel punto ci sara’ una Federazione o uno Sponsor a pagartelo perche’ vuol dire che tuo figlio/a is damn good!
    (E comunque io e mia moglie saremo sempre coinvolti)
    E arrivo a giogas che sembra avere una situazione simile alla mia ma in un paese (l’Iran?) con tradizioni tennistiche (e soprattutto strutture) inferiori a quelle dei paesi africani excolonie inglesi e francesi (dove il Club-di tennis o di golf- e’ un concetto molto radicato…invece in angola,ex colonia portoghese, si era sviluppata maggiormente l’idea di Cafe’ o Tropical Bar )… La storia dei due gemelli mi ha ricordato una storia che mi pare d’aver letto su un libro di Max Saviano, un noto Coach USTA, nel suo libro Maximum Tennis… Anche qui due gemelli, uno talentuoso che vinceva senza allenarsi e uno meno dotato ma piu’ appassionato e piu’ coscienzioso negli allenamenti. E’ andata avanti cosi’ fino ai 16-18 anni, poi il talentuoso ha cominciato a perdere e non essendo abituato ne’ allenato al sacrificio non ha avuto il GUTS (le palle) perprovarci davvero, l’altro invece ha cominciato a vincere e si e’ guadagnato la scolarship per il College… Non so se sia una storia vera o una Parabola ma propendo per la prima ipotesi…Certo, dipende anche da quanto si allena: le due ore alla settimana con Pierin della Focaccia non altereranno i apporti di Forza fra il Gifted e il Meno Dotato ma chi si allena molto apprendera’ cose che l’altro, dopo, non sara’ piu’ in grado di recuperare… Se non hai disponibilita’ di Coaches, ALLORA TOCCA A TE e TOCCA A TE (e a tua moglie, che uno da solo NON basta) COMUNQUE… leggete,studiate, sacrificate le vacanze al mare e in montagna e andate dove sono le academies e guardate…Non andate nei Circoli dove non e’ possibile assistere ASSIDUAMENTE alle lezioni…Siate UMILI ma PRESENTI…Cercate di CAPIRE … Rileggetevi tutto quello che ho scritto su questo Blog e poi su 0 15 sulla VanDerMere e soprattutto salutatemi Bertino: Marlengo come esperienza e’ ottima ma ricordatevi quello che scrivevo, e cioe’ che si rivolge a giocatori appena usciti dalle SAT…cioe’, sicuramente qualcuno forte ci puo’ capitare (i figli di Bertino e i suoi amici) ma la maggior parte dei Bambini si affaccia per la prima volta all’esperienza agonistica e anche l’Intensita’ e’ inferiore per esempio a quella della BBTC, non parliamo poi della Bollettieri (ma anche alla Evert o Macci o Pat Cash si lavora di piu’). Per noi fu molto utile perche’ era la prima volta in cui Nicholas stava veramente da solo … L’avremmo rimandato anche quest’anno se l’avessero potuto portare ai tre tornei nike in zona…Poi abbiamo deciso per la Florida (in patica quest’anno non giochera’ neanche un torneo in Italia…)
    Chiudo rispondendo a Sansone sul link fra facilita’ ad apprendere le lingue e tennis: MAGARI!!! SPERIAMO!!!! visto che Nicky e’ bilingue inglese/italiano, parla portoghese e studia francese (e dal prossimo anno anche spagnolo,credo) alla Scuola Intnl Americana. Ma sicuramente il atto di essere ritenuto madrelingua in inglese gli provochera’ meno traumi di quelli che molti italiani, Quinzi e Miccini inclusi, hanno dovuto sostenere nel momento di entrare alla Bollettieri.
    Mio figlio semmai il trauma l’avrebbe entrando nella vecchia scuola italiana, coi banchi, senza computers, senza campi da tennis,da calcio,piscina, senza musica e recita teatrale…Ma questa,ahime’, e’ un’altra storia.

  113. Stefano Grazia scrive:

    ah, Francesco…stavo leggendo or ora il Racconto di Nonno Cino (Marchese) su Wimbledon ed ecco cosa a un certo punto scrive: “…da capire anche la domanda di mio padre che non aveva preso bene la mia rinuncia a continuare il commercio di preziosi, mestiere di famiglia, per avventurarmi in qualcosa che per lui era difficile da capire ed infatti un giorno mi chiese “Quante lingue parli?“ ed io “Bene parlo l’inglese ed il francese, il tedesco abbastanza e mi arrangio con lo spagnolo ed ovviamente l’italiano e quindi posso dire di parlare 5 lingue”. E lui di rimando “Beh, mal che vada puoi sempre fare il cameriere!”.
    E QUESTO METTE LA PAROLA FINE SULL’IMPORTANZA DELLE LINGUE NELLA SOCIETA’ MODERNA…Scherzo,eh! Della serie: Cameriere sara’ lei!

  114. salvatore buzzelli scrive:

    Salve,
    devo ancora sentirmi col Prof. Catizone, per organizzarci e vederci (per ora solo contatti telefonici) nello spazio di tempo libero che riusciremo a ritagliarci durante gli esami di stato (perché siamo insegnanti nelle scuole superiori).
    In linea di massima comunque pensavamo di organizzare dei (n° da quantificare ma all’incirca 4-5 all’anno)raduni in cui i ragazzini vengono valutati sulle caratteristiche motorie coordinative e condizionali (attraverso batterie di test significativi e ben sperimentati), che evidenzieranno punti di forza e carenze in base a sesso ed età. Sarà di conseguenza organizzata una seduta specialistica di Prep. Atletica e saranno redatti programmi personalizzati di allenamento fisico da fare a casa. In più proponiamo una seduta individuale di chiropratica (per valutare ed eventualmente correggere disequilibri posturali) ed una consulenza di psicologia dello sport allargata anche ai genitori .
    Naturalmente per essere operativi non impiegheremo molto tempo perché in pratica quello che dobbiamo fare è già pronto, ma abbiamo bisogno del tempo organizzarci e trovare i luoghi idonei ed i tempi che vadano bene un po’ per tutti.

  115. Archipedro scrive:

    Stefano, di dico questo con spirito amico… e per riprendere il confronto che anche tu auspichi.

    Mati due anni fa scendeva le scale un gradino alla volta. Tenendosi al corrimano. Non sapeva quasi camminare. Andare in bici. Nuotare. Faceva difficoltà a correre, essendo alto e magro, ed aveva poco equilibrio… A quell’età bisogna interpretare i risultati in modo relativo… quest’anno si iscriverà in prima elementare… non é un po’ presto per una videoanalisi?

    Quelli che tu definisci “difetti”, con un termine per me improprio, ma che in assoluto potrebbero essere tali, sono a mio parere delle atipicità motorie, condite da condizionamenti posturali anche di natura psicologica, che nulla dicono sulla sua futura reattività (ed anche mobilità) degli arti inferiori. Ho iniziato da poco a testare tali attitudini… ci vorranno degli anni per fare un bilancio… Nonché sulla sua coordinazione dinamica generale e sul suo coordinamento oculo-manuale…

    Credimi, i sui “difetti” saranno opportunamente corretti…

  116. Stefano Grazia scrive:

    Archipedro, ok, non ho dubbi sulla tua capacita’ di intervento visto che hai fatto sport ad alto livello (ad un livello comunque piu’ alto del mio). Sono stato forse sviato o preso in contropiede perche’ mi sembrava di aver capito che tu avessi detto che Mati aveva nel genoma particolare predisposizione per il tennis. Che non e’ detto che non abbia,sia ben chiaro, ma che nel video non si vede SE RAPPORTATA ad altri bambini della sua eta’ (6 anni e mezzo).
    E’ per questo che ho qualche dubbio sulla Completa Autarchia: secondo me tu hai bisogno di compararti con altri bambini dell’eta’ di Mati…Si, magari NON c’e’ ancora tutta sta fretta ed e’ comunque in vantaggio sull’80% dei coetanei…Ma fra un anno o due dovra’ cominciare a rapportarsi anche agli Altri (Mia opinione, sia ben chiaro, non dogma). Certo che c’e’ tutto il tempo per recuperare e per superare chi ha cominciato molto prima ma magari ha meno entusiasmo o non ha un genitore cosi’ appassionato come sicuramente tu sei (e che sicuramente riesce ad essere piu’ paziente e disponibile alle sue esigenze di me,per esempio…Anche se dopo i 7-8 aa le cose cambiano parecchio,come faceva notare anche Andrew)
    No, io quello che volevo dire riguardava anche l’ESSENZA e L’UTILITA’ del BLOG STESSO:
    L’ARGOMENTO E’ DELICATO E IN FONDO RIGUARDA L’ESSENZA E LA NATURA DEL BLOG STESSO… Una cosa e’SCHIERARSI CONTRO CERTI MODI DI FARE DI MAESTRI E CIRCOLI BEN RAPPRESENTATI DAL CARTELLO CITATO DA PIBLA,una cosa e’ scatenare una crociata vaffantennista contro il sistema dei circoli parrucconi,una cosa e’ augurarsi la comunicaziuone fra Coach e Genitori o SPINGERSI A DIRE CHE FRA IL COACH PIERIN DELLA FOCACCIA E UN GENITORE APPASSIONATO E CHE ALL’ARROGANZA ABBINA ANCHE L’UMILTA’ DI SAPER DI DOVER IMPARARE (cfr il Dr Bartoli), spesso o quasi sempre,vince quest’ultimo,etc etc MA DA UN PUNTODI VISTA PRATICO COSA POSSIAMO DAVVERO FARE?
    La Risposta e’ : SCAMBIARCI INFORMAZIONI. E questo l’abbiamo fatto specialmente nella PRIMA FASE DI QUESTO BLOG.
    Ma ora forse e’ giunto il momento di passare ad una fase sccessiva?
    Un’altra cosa,per es, e’ questa dei Meeting, Mini o Mega, che da un lato cementano lo spirito di corpo, di appartenenza (ricchi,poveri e tutti quelli che stanno in mezzo, abbiamo qualcosa in comune).
    La TERZA COSA potrebbe proprio essere quella che tu avevi suggerito e che per nostra colpa era passata un po’ sotto il radar: confrontarci anche attraverso i video…Non una vera e propria videoanalisi (quella la faranno i tecnici) ma un mezzo anche di comparazione…”Se i Figli di Enzo/Max/stefano giocano e si muovono cosi’ a 10aa, perche’ mia figlia che ne ha 12 e’ un gatto di marmo? Cosa ha fatto lui che io ho invece trascurato?” O viceversa…
    CI VUOLE PERO’ CORAGGIO,MATURITA’, AMICIZIA per voler comunque portare le proprie critiche senza il timore di ferire il Genitore e vviamente au contraire per non risentirsi al momento che quelle critiche le ricevi… Siamo in grado di farlo? Ricordiamoci cosa e’ successo con Mad Max e il video di Martina Trevisan.
    A mio avviso bisognerebbe poter scrivere senza che uno si debba sentire in colpa a scriverlo e senza che uno si debba offendere nel sentirselo dire:
    Ok, Piero…Geniale l’intuizione AMBIDESTRA
    MA:
    Mati si muove male fra un colpo e l’altro, non ha un buon footwork, non ha equilibrio, non recupera mai al centro
    Corre male, spesso tenendo la racchetta con due mani
    Non fa Follow Through con il braccio racchetta e non sa dove mettere l’altro braccio
    Invece sulla Polivalenza e la bellezza di stare a giocare con tuo figlio e cercare di trovargli compagni di gioco, bravo bene bis …
    Allora si che ci aiuteremmo a vicenda…
    Ovviamente, c’e’ il Diritto di Replica: se Mati due anni fa faceva fatica a scendere le scale, ecco che si muove fin troppo bene…e del rest,se ben ricordo,o Wilma Rudolph vinse le Olimpiadi nei 100 metri pur avendo contratto la polio da piccola…
    E non scambiamo la franchezza con la brutalita’ … Ognuno dovrebbe poter dire la sua in termini civili e l’altro ribattere e dall’argomentare a volte possono scaturire nuovi angoli che altrimenti non sarebbero saltati fuori…Se ricordo bene la prima volta che Max porto’ Alessia a fare videoanalisi le trovarono alcuni “Difetti” e Max, lo scriveva lui,cosa fece? Mando’ tutti a cagare? Adotto’ la Politica dello Struzzo? No, ando’ dai Tecnici della Vavassori e ne discusse con loro cercando di trovare le soluzioni …
    Altra cosa: sul Video che mando devo fargli fare Bella Figura? Come dice giustamente Archipedro, lui ha creato una situazione reale, non ha cercato d’imbellire nulla…Non deve (ancora) attirare uno sponsor ma deve INVECE vedere i Difetti… Io riprendo spesso Nicky quando si comporta male o quando gioca male…Ovviamente, diverso il discorso se volessi fare un video per farlo vedere da un famoso Talent scout e convincerlo che vale la pena di venirlo a vedere (Sto parlando di un ipotetico nemmeno tanto prossimo futuro)…
    INTENDIAMOCI: non e’ che tutti i Genitori di G&F debbano avere dei Bimbi Fenomeni (scriverebbero solo Miccini e Quinzi) ma se vogliamo inviarci i video dei nostri figli, bisogna anche essere pronti a lasciarceli criticare, altrimenti non serve nulla. Siamo pronti a questo?
    E comunque, scrivete,intervenite che io fra un po’ vado in vacanza e diramero’ i miei interventi…

    DUO BUZZ-CAT/CAT-BUZZ/CAT-Elli/BUZZ-ONE (eh,eh,eh):
    PER UNO DEI RADUNI IO SUGGERISCO IL FINE SETTIMANA 5/6/7 LUGLIO A BOLOGNA…Non so se e’ troppo presto ma noi partiamo l’8…

  117. Mauro scrive:

    Il 5-6-7 luglio potrebbe essere una buona data.

  118. giogas scrive:

    Ringrazio Stefano Grazia per la puntuale risposta ribadendo la mia fedelta al blog. Per fortuna non e l’Iran il paese in cui lavoro ma la Turchia che e senz’altro piu attrezzata ma che purtroppo e comunque carente di tecnici qualificati. In questi giorni sono in Iran e non potendo utilizzare il mio personal computer continuo a scrivere ….senza accenti e senza virgole. E’ interessante quella storia sui gemelli anch’io sono convinto che nulla puo essere previsto e che le situazioni possano cambiare a volte anche rapidamente . La conferma mi viene da mia moglie che ha smentito quanto avevo scritto poco prima : chi si allenava in taverna quella sera era il gemello dotato. Non solo ha aggiunto che il gemello dotato ha intenzione di participare a tutti gli altri tornei programmati . Adesso come posso spiegare a suo fratello che i tornei e importante vincerli da 13 anni in poi e che adesso deve pazientare ? Come fa un bimbo di 10 anni ad accettare che il fratello fino a ieri incurante del tennis e di tutti gli sport in generale possa dominare lui e gli altri portandosi a casa magliette e trofei ?

  119. Archipedro scrive:

    Stefano, spero di non annoiare ulteriormente gli altri bloggers, e sinteticamente ti rispondo.
    Mati si muove malissimo, però almeno adesso si muove. E corre appunto tenendo la racchetta con entrambe le mani: questa cosa la sanno nel raggio di qualche chilometro dal campo, e credo che prima o poi mi manderanno i Carabinieri. Inoltre non sa mai con quale mano giocare… e questo lo confonde.. ma lo diverte. Gioca bene solo se siamo soli, perché tende a distrarsi… guarda i pollini, guarda le farfalle…
    Però man mano che ci alleniamo ha modo d’osservare come corre uno che faceva atletica, come si coordina uno che giocava da mancino opposto all’alzatore… Ed io, a chi ha una qualità biologica ben diversa dalla mia, sono in grado d’insegnare un movimento molto meglio di quanto possa eseguirlo. Per un impaziente é dura… Ci attendiamo un bambino alto, magro ed estremamente reattivo… non un Ronaldo. Ed uno splendido tennista… non un Agassi.

    La differenza tra me ed il classico preparatore atletico sta nel fatto che io prima mi metto nella condizione d’imparare un movimento, poi d’eseguirlo e solo alla fine d’insegnarlo. Anni fa, si dice, Luca Toso (…) si lamentò (nel caso… giustamente) del fatto che, a livello di FIDAL, non gli offrissero degli spazi da allenatore… uno che ha il suo talento e la sua esperienza messo da parte. Ricordo che una volta, da allievo, ero in pedana con lui. Per saltare poco sopra i due metri (quando lui saltava attorno ai 2.30). Lui vide la mia rincorsa e si mise a darmi spontaneamente dei consigli… Colui che, con più fortuna, o con il doping, avrebbe potuto vincere le Olimpiadi… Un talento assoluto. Di tanto in tanto lo vedo in giro per Udine… forse un giorno gli chiederò d’allenare Matteo. Potrebbe essere che lui faccia anche gratis, ma se mi chiederà dei soldi sarò sicuro di spenderli bene.

    Mi scuso con gli altri lettori di questa involontario protagonismo.

  120. Stefano Grazia scrive:

    be’,alla fine fa parte del progetto di crescita:imparare ad accettare la superiorita’ di qualcuno e magari anche essere contento per lui (io ho sempre avuto qualche dubbio su Venus quando veniva strapazzata dalla sorellona…4 finali slam di seguito! Mentre Serena era meno ipocrita e quando perdeva scoppiava a piangere… ) Comunque, essendo gemelli, la Buona Notizia e’ che potrebbero diventare un ottimo Doppio come i Bryan’s Brother o i Gullikson…Al che, piccola storiella: i Gullikson erano gemelli omozigoti e almente uguali ch non riuscivi a distinguerl: uno pero’ era mancino,l’altro destro. Non mi ricordo il nome del Giocatore che li incontro’ in due tornei diversi, in Singolo, uno dopo l’altro, perdendoci da entramb…Dopo la seconda sconfitta,furioso, negli spogliatoi chiedeva in giro: Who’s this Gully guy? Chi e’sto fenomeno? La sett scorsa mi ha battuto giocando con la destra, questa volta mi ha infilzato giocando con la sinistra…(Credeva fosse lo stesso giocatore.e credeva di essere stato preso per i fondelli … Il che mi ricorda anche l’indimenticabile uello sulla rupe fra il finto Pirata Roberts e Inigo Montoya nel meraviglioso,apparentemente solo per bambini, LA STORIA FANTASTICA(titolo originale:THE PRINCESS BRIDE tratto dal libro,apparentemente solo per bambini, di William Goldman, lo sceneggiatore e Il Maratoneta e Butch Cassidy)
    A parte cio’, se il gemello inferiore riesce ad “hang on”, e’ solo character building…fortificazione dlcarattere…Altrimenti…puo’ sempre cambiare sport (ma ho l’impressione che il gemello dotato lo seguirebbe…) Insomma, bisogna forse cercare i far capire che la competizione non si limita a quella fra loro due… Facile da dirsi,eh…Ma un gemello maschio e uno femmina, concordo, era meglio… Soluzione di ripiego: se vi fosse un torneo a settimana, fateli giocare tornei alternati per un po’… Si allenano insieme ma giocano tornei diversi…
    Comunque, ribadisco: dipende anche da come e quanto si allenano…Se allenarsi e’ costituito dalle due orette settimanali con Pierin Della Focaccia, il piu’ talentuoso rmarra’ sempre in pole position…Se cominciano ad allenarsi 2-3 ore al giorno, il piu’ metodico, appassionato,determinato, disposto al sacrificio effettuera’ l sorpasso… O indurra’ l’altro a seguirlo e lo trasformera’,suo malgrado,in un giocatore migliore…fra qualche anno potra’ essere suo motivo d’orgoglio… Del resto pensiamo ai Murray, ai McEnroe,ai Blake…Non sono gemelli, ma uno dei fratelli e’diventato una star, l’altro tutt’al piu’ gli fa da coach … Bisogna avere un grande cuore…e una grande personalita’ per vivere nell’ombra del fratello ed essere felici… Ma a 10 anni credo ci sia ancora tempo per non preoccuparsi troppo. Io insisterei e rimarrei alla finestra ancora per un po’ ma nel fratempo farei un po’ di polivalenza (altri sport): il gemello dotato e’ piu’dotato in tutti gli altri sport? Sceglietene uno in cui il meno dotato a tennis lo massacra, cosi’, per par condicio psicologica…

  121. Roberto Commentucci scrive:

    Visto che se ne era parlato, su queste pagine, alcuni mesi fa (a proposito di aperture ampie, videoanalisi e polemiche connesse), mi piace riportare qui un risultato di ieri all’ITF femminile da 10.000 dollari che si gioca questa settimana a Torino. Si registrava l’esordio di Martina Trevisan (novembre 1993) in un torneo professionistico. La ragazzina toscana, sorella minore di Matteo, ha battuto per 26 76 63 la ceka Simona Dobra, n. 590 Wta.
    Martina era sotto 26 35 prima di recuperare. Non sono un esperto di statistiche, ma non credo siano state molte in passato le giocatrici italiane capaci di superare un turno in un torneo professionistico a 14 anni e mezzo.

  122. Stefano Grazia scrive:

    l’indimenticabile DUELLO (fra spadaccini), ovviamente … a un certo punto il duello fra i due vlenti spadaccini e’ in stallo, nessuno riesce a prevalere allora Inigo sorridendo (i due sono gentiluomini e veri sportivi e anche se stanno per ammazzars all’inizio del film,alla fine diventeranno amici) dice: siete molto bravo, veramente il migliore che ho incontrato ma devo rivelarvi una cosa:io non sono mancino! E cominciando a duellare con la destra prende il sopravvento costringendo il finto pirata Roberts sulla difensiva. a questo punto anch’egli sorridendo si ferma e gli dice: Ahime’, siete veramente bravo,il migliore che io abbia mai incontrato, ma devo anch’io rivelarvi una cosa: nemmeno io sono mancino!
    E via che il duello riprende!
    Ho sempre pensato che avrebbe potuto essere riprodotta,questa scena, anche su un campo da tennis…!!!

  123. Stefano Grazia scrive:

    Roberto…ti piace scherzare col fuoco…chissa’ che non riesca a strappare dal sopore elle vacanze il nostro rissoso irascibile irriducibile Mad Max…
    Martina Trevisan l’avevo vista giocare l’anno scorso a Sanremo nel torneo europeo U14 e mi era sembrata nettamente la piu’ forte delle italiane… Quella che mi era piaciuta di piu’, pero’, e l’avevo anche scritto era l’inglesina Laura robson che poi, con mio compiacimento, ho scoperto mesi dopo essere considerata una Grande Promessa anche se recentemente Nikolic ci ha fatto sapere che non sorride mai e sembra molto triste e ci chiedeva dunque di meditare su questo fatto … Io me la ricordo grintosa, battagliera, gioco completo a tutto campo se non addirittura serve & volley (l’ho vista anche giocare scampoli di un doppio e magari ora sovrappongo…)… Me la ricordo anche scaraventare a un cambio di ampo la racchetta contro la borsa in preda alla stizza…mi aveva fatto venire i brividolini dall’emozione per empatia…e avevo scritto un post sul pathos ed epos che solo certi incontri di tennis femminile riescono a trasmettere …

  124. gabri scrive:

    Eccoci di nuovo a Bologna alla Bologna tennis Accademy c’è sempre la piacevole atmosfera di allenamento serio, accanto ad un bel gruppetto di bambini e ragazzini che trascorrono la giornata fra sport e svago organizzata dal circolo. Finalmente ho visto in azione lo strumento infernale del Prof. Buzzelli sto parlando del ‘Sensetouch’. Lui vorrebbe che io mi documentassi sul suo sito per i dati tecnici e prometto di farlo, ma qui voglio solo darvi le mie impressioni di primo impatto e casomai lui mi correggerà. Questo strumento è la risposta a tante esigenze sia di indagine che di allenamento. Da diverso tempo volevo trovare sia test che esercizi relativi alla velocità di reazione e mi ricordavo che test del genere basati su colori e suoni venivano o vengono fatti ai piloti di macchine. Anche riuscendo poi a fare questi test non avrei avuto altro che una risposta sulla attuale situazione dei riflessi di Nicholas, mentre la parte più importante è come migliorare i risultati, quali esercizi fare, usare quindi i test per lavorarci sopra e poter avere riscontri costanti che fra l’altro stimolano molto il lavoro di un atleta, bene tutto questo è possibile con lo strumento che ho visto in azione. L’atleta risponde in situazioni diverse agli stimoli sia luminosi che sonori, faccio solo qualche esempio:si corre da un punto fisso verso varii segnali colorati e rientra, sulla macchina si accende una lampadina colorata e l’atleta corre verso il segnale di quel colore e torna alla base e si cronometra, poi in posizione di vollè davanti alla macchina si spingono pulsanti a seguito di sollecitazione visiva o sonora e questo dà con precisione i tempi di redazione, poi si può lavorare sulla capacità di concentrazione per esempio chiedendo all’atleta di partire al secondo impulso e ricordare sempre l’impulso precedente e non so se avete capito ma bisogna davvero concentrarsi, insomma mi è proprio piaciuto vedere Nicholas in azione con questo strumento.
    Una cosa secondo molto importante nel momento del test è cercare di limitare il puro confronto di prestazione della serie io ho fatto meglio di te ma coinvolgere invece l’atleta sulla individuazione della cosa positiva che sta facendo e poi sula parte da migliorare in modo che venga recepita la migliore utilizzazione cioè non solo test finalizzato alla curiosità del risultato, ma punto di partenza per programmare gli esercizi e constatare i miglioramenti a ritmo costante.
    Proposta: cosa ne dite se ci troviamo comunque il 5-6-7 da noi, so che il prof. Buzzelli dovrebbe esserci, e se anche il prof. Catizzone fosse disponibile potremmo fare una specie di grande prova del raduno. Se cominciate a darci adesioni io posso organizzare l’ospitalità, alcuni possono sicuramente stare in casa, la tenda non era uno scherzo e comunque si sono bed & breakfast nei paraggi.

  125. Stefano Grazia scrive:

    “Gioca bene solo se siamo soli, perché tende a distrarsi… guarda i pollini, guarda le farfalle…”
    Questo e’ normale e ci siamo passati tutti e io ammetto di non essermi spesso comportato bene… Nei bambini la capacita’ di concentrazione per periodi prolungati e’ molto bassa e n mo figlio ancora di piu’: diciamo che lui e’ schizoide in questo, se non fa o pensa a 5 cose contemporaneamente non e’ contento… A volte la cosa mi faceva impazzire e tuttora mi capita di stare a questionare con lui…Stiamo parlando di come effettuare un certo dill e lui mi dice: posso farti una domanda? Si,cosa…No, vabbe’,poi ti arrabbi…Mi sto gia’ arrabbiando se non me la dici…No,ma non c’entra niente con quello che stavi dicendo… Insomma, a noi per fare 45′ di qualiy tennis spesso non bastavano 5 ore… Scherzi a parte, si migliora con gli anni e anche Ncky e’ nettamente migliorato ma e’ ancora, come notano Lance & Margie, il suo principale problema … Mi ricordo a Pasqua di 2 anni fa quando andammo io e lui da soli a Badenton e lo stavo guardando fare un drill con Lance e Alex sengeya,uno dei migliori ragazzini britannici, un anno piu’ vecchio di Nicky…Era un bel drill con l’attacco in controtempo ma Nicky era assente, si vedeva che non riusciva a non pensare ad altro… Alla fine lo prendo da parte e l’arcano e’ risolto: le mutandine che gli finivano dentro nel culetto … Altre volte e’ il film visto la sera prima o la partita di rugby o insomma, qualunque cosa tranne quello che stiamo facendo… Ognuno ha i suoi tempi e comunque io parto con proponimenti molto diversi quest’anno: ormai la BASE ce l’ha, il lavoro routinario e noioso l’ha fatto e in abbondanza…Anche se vado forse controcorrente quest’anno, anche ispirandomi al mio amatissimo Searching for Bobby Fischer, cercheremo di divertirci: piu’ polivalenza, iu’ matchplay, piu’ quality tennis e piu’ brevi e fantasiosi segmenti di preparazione atletica in cortile… E anche adesso che vado a casa, per 2 settimane nente tennis o quasi (tanto poi a 5 sett da Bollettieri) ma gite in bicicletta con la Mountain Bike, piscina con l’Aquafan, qualche buon film al cinema anch se noi snob non possiamo piu’ sopportare di vedere un film reso comunque “diverso” quando non scempiato dal doppiaggio, magari pompei ed ercolano ma anche Gardaland… Ma lo scrivevo a Kill Bill: anche quest’anno ho sbagliato tutto e continuo a farlo ogni anno…Quando si vive tutto l’anno all’estero bisognerebbe avere il coraggio di tornare a casa e semplicemente…starci. Altrimenti sei sempre di corsa e non riesci a goderti nulla, nemmeno gli amici vecchi e nuovi…

  126. Elliott scrive:

    Salve a tutti. Sono il papà di un bambino di 6 anni. Inizio subito col dire che non sono assolutamente un esperto di tennis, anche se l’ho praticato unitamente a calcio (soprattutto) e pallavolo. Devo altresì precisare che viviamo in Calabria con i pro (pochini) e i contro (moltissimi) che potete immaginare quando si parla di pratica sportiva nel Sud. Perchè il tennis per un bambino di 6 anni? Per puro caso, in vacanza scopro che il bambino a 5 anni riesce a colpire bene la palla e quindi decido di comprargli la racchetta. Non solo: nel giardinetto di casa (molto piccolo) ricavo un piccolo campetto di 3 mt x 8 mt (più grande non si può) e iniziamo a giocare. Preciso che il bambino è molto sveglio e (sembra) ben coordinato nei movimenti, per cui decido di iscriverlo ad una scuola tennis per il periodo estivo (ci tocca fare 80 km per andare e tornare due volte la settimana). Vengo al punto: ribadito che non ho voglia di forzare il bambino a fare tennis (o altri sport), mi chiedo se sia giusto continuare a far giocare a tennis il bambino senza alcuna prospettiva al momento, atteso che la zona in cui viviamo non da alcuno spazio a discipline sportive diverse dal calcio, per assoluta mancanza ahinoi di “maestri”. Qualche giovane preparatore invece è possibile trovarlo nel territorio, anzi ne conosco anche qualcuno personalmente: tuttavia, non c’è alcun allenatore che possa iniziare un nuovo percorso “tennistico” per i bambini del ns. comprensorio. Aggiungasi che mio figlio è proprio entusiasta di giocare a tennis con il papà per cui mi spiacerebbe molto non concedergli una possibilità di continuare con questa disciplina sportiva. Che fare quindi? So bene come sia impossibile iniziare ex novo un discorso di pratica sportiva in mancanza di personale qualificato; ho fatto il dirigente sportivo a livello dilettantistico (pallavolo) e ci sono voluti anni per formare degli istruttori capaci e preparati (salvo poi chiudere bottega per mancanza di un impianto indoor…. ). La scuola è totalmente inaffidabile: le resistenze del corpo docente (id est, professori di educazione fisica……spesso titolari di palestre private) sono proverbiali. La Fit non è “visibile”, i circoli sono “circoli chiusi”, i campi da tennis privati costano decisamente troppo, e allora che fare? E’ possible iniziare un percorso alternativo al circolo e ai rituali connessi? Come avviare allo sport del tennis chi ha potenzialmente le capacità per farlo (o più semplicemente la passione per praticarlo)?
    Grazie per l’attenzione.

  127. Stefano Grazia scrive:

    Elliot, io sto facendo giocare mio figlio dall’eta’ di 3 anni in Africa…prima in nigeria (dove almeno,come ho spiegato piu’ volte, l’accesso alle strutture tennistiche e’ facilitato…almeno per la Casta (i locals ricchi e gli espatriti che vivono sotto l’ombrello delle Ambasciat e delle Oil companies),poi in Angola dove c’era in tutta Luanda solo un circolino con 4 campi…ora da 6 mesi siamo di nuovo a Lagos… La Calbria sara’ peggio di Lagos? Forse, ma se uno vuole avvero…PUO’.
    Soprattutto all’inizio, fino a che non avra’ 10-12 anni, qualcosa volendo potresti davvero fare…E’ meglio indirizzarlo al calcio? Certo, ma se la Jamaica ando’ alle Olimpiadi nel Bob a 4, anche tuo figlio potra’ giocare a tennis se davvero gli piace a condizione che:
    1) i suoi genitori vi si dedichino anima e corpo (occhio, e’ una condanna!)
    2)ogni estate invece di andare al mare a SanGineto ve ne andiate almeno un mese in un academy al nord o all’estero o comunque, almeno nei primi 2 anni, in uno dei Centri Federali(dipendera’ dal livell del bambino)
    3)tu e tua moglie vi leggiate tutti i post di G&F o almeno tutti i RIASSUNTONI e vi compriate qualcuno dei libri da me suggeriti alcuni post sopra e vi documentiate
    4)dovrete poi identificare:
    A)UN CAMPO DA TENNIS DOVE ALLENARSI (ma il minitennis da te costruito e’ comunque geniale e sara’ sempre molto utile, anche dopo…se poi trovi anche un MURO, ancora meglio…): non e’ chiaro se dove vivi proprio non ce ne sono…
    B)UN TENNIS COACH DI RIFERIMENTO anche di un’altra citta’ a cui portarlo ogni TOT (ogni mese, per es) per 2-3 gg a fare il Tagliando…OVVIAMENTE IL COACH DEVE ESSERE UNO DI QUELLI “AGGIORNATI”, APPASSIONATI e SOPRATTUTTO DISPONIBILI A COLLABORARE COL GENITORE…vista la situazione particolare,che tu spiegherai, non dovrebbe essere difficile
    C)IL PREPARATORE ATLETICO voglioso di documentarsi e magari di mettersi in contatto con Buzzelli e Catizone anche via Blog
    D) cercare su tutto il Territorio altri bambini della sua eta’ (ne bastano 2-3) con cui allenarsi divertendosi e con cui fare partitelle (questo diventa piu’ importante a 8-9 anni che a 5-6)…Archipedro ahime’ vive agli antipodi altrimenti era il classico due piccioni con una fava…

    Per altri 2-3 anni potrai essere tu a palleggiare e a fare i drills con tuo figlio, con la racchetta o con l’HandFeeding…Ti comprerai una Ball Machine, eventualmente… Una volta data la BASE (dal Corso Estivo), tu potrai mantenere il livello e anzi incrementarlo…lo porterai dal Coach di Riferimento che ti correggera’ eventuali piccoli difetti accumulatisi senza accorgersene e non “detectabili” da noi semplici esseri umani(in realta’, con l’esperienza, poi anche tu comincerai a vedere cose che prima non eri in grado…Proprio per questo io consiglio comunque all’inizio di frequentare le Grandi Academies e di passare la giornata a vedere il Coach lavorare col proprio figlio ma anche con gli altri…

    CIO’ DETTO, IL PROBLEMA INSORGERA’ AVVERO A 10-12 ANNI SE E QUANDO IL PARGOLO RIENTRERA’ NELLA CATEGORIA: E’ BRAVO PECCATO CHE RESTANDO QUI NON POTRA’ PROGREDIRE… IN QUESTO CASO: siete disposti a trasferirvi tutti o a mandarlo BOARDING in qualche Grande Citta’ dove potra’continuare il suo iter? A grandi livelli credo sia comunque un problema comune ad un certo punto a tutti gli sport…

  128. Archipedro scrive:

    “La scuola è totalmente inaffidabile: le resistenze del corpo docente (id est, professori di educazione fisica……spesso titolari di palestre private) sono proverbiali. La Fit non è “visibile”, i circoli sono “circoli chiusi”, i campi da tennis privati COSTANO decisamente troppo, e allora che fare?”

    Caro Elliott, sento d’aver scritto i miei post e d’aver messo il filmato di Mati su YT per un genitore come te…

    Oggi sono a pezzi… per un nipote che (…). Da cui… questa sola ma ancora più accorata raccomandazione: STAI CON TUO FIGLIO, TROVATI IL TUO CAMPO LIBERO, O UNO SPIAZZO, METTI UNA CORDA, E GIOCA A TENNIS. SE E’ QUESTO CHE IL BAMBINO VUOLE, SE E’ QUESTO CHE VI RENDE FELICI. E SE CI RIESCI… COINVOLGI ALTRI BAMBINI…

  129. Stefano Grazia scrive:

    ALLORA, CHIAMATA ALLE ARMI: VEN-SAB-DOM 5-6-7 LUGLIO POTREBBE ESSERCI L’OCCASIONE PER UN MINIRADUNO A BOLOGNA COL PROF BUZZELLI, una sorta di prova generale per Raduni piu’ grandi… Se la BTA puo’ fornire i campi, io posso fornire la BASE D’APPOGGIO: qualche camera, ampio parcheggio per i Campers, spazio giardino per le tende (NON SCHERZO!!! 4 ettari di campagna…e comunque un’ampia zona recintata )…BFAST e CENA IN TERRAZZA, pizza d’asporto nelle vicinanze… LA BTA a 20-30′ di tangenziale… Ristorantini pittoreschi a iosa nei paraggi…Possibilita’ anche di fare jogging e Mounan Bike All Together e perfino di infilarci in un campo da Tennis dissestato cosi’Archipedro si sente come fosse a casa sua (ma anche di prenotare campi da tennis in diversi circoli di Bologna qualora alla BTA non ne avessero a sufficienza)…
    Ora, se ci contiamo e siamo almeno una decina si potrebbe anche fare, che ne dite? Prof Buzzelli, dicci qualcosa che non sia di sinistro…

  130. Stefano Grazia scrive:

    Come vedete, anche io ed Archipedro alla fine siamo riusciti a trovarci d’accordo…

  131. andrew scrive:

    RADUNO
    Aderisco al raduno…Posso portare tenda da 4 posti per chi ne fosse sprovvisto…
    Archipedro, ti aspetto, sposiamoci in campagna…

    Elliott:
    “Aprile è il mese più crudele”…
    no, volevo dire, appassiona tuo figlio al tennis, insegnagli subito regole e punteggi, lascia distrattamente in camera sua una rivista di tennis (non federale)…e poi MURO, MURO, MURO…

    L’altro giorno c’era Infantino per il future qui a Bassano…beh, c’era il campo libero ma ha messo alcuni ragazzini a fare alcuni esercizi al muro…ho sentito dallo stesso Umile dire che loro non consideravano abbastanza il muro (anche per possibili ripercussioni su aperture e altro), probabilmente istruiti federalmente in tal senso…e invece Infantino diceva: finalmente un circolo con il muro….

  132. salvatore buzzelli scrive:

    Alt!, Alt! Alt! Non mi piace farmi desiderare! Come dicevo a Gabrì, il 30 giugno dovrei partire per Cuneo dove dovrò seguire gli allenamenti di Tathiana Garbin che quella settimana(dal 30-6 al 6-7) giocherà il torneo omonimo di 100.000$. Ammesso che arrivi in finale (come spero), non credo io possa essere a bologna per il WE del 5 e 6 , (e poi ven.sab.dom. sono il 4-5-6 luglio ).
    Naturalmente se non vado a Cuneo, le cose cambiano, ma per non andare a Cuneo vuol dire che Taty fa anche la seconda settimana di Wimbledon, (cosa improbabile).
    Insomma non vorrei dire “niente di sinistro” nè per voi, nè per la Taty!
    Non posso prendere un impegno sicuro, in più devo anche sentire Catizone perchè mi farebbe piacere ci fosse anche lui.
    Se la data è invece il 7 luglio, sicuramente io ci posso essere.
    Vedremo.

  133. Stefano Grazia scrive:

    Max?

  134. Micca Valter scrive:

    Riecomi. Seconda settimana alla Brett quasi finita, ne farà altre due a Luglio, purtroppo sono molto deluso. Non dall’accademia intendiamoci che invece si è dimostrata validissima sotto ogni punto di vista(grazie StefaNO), almeno da quello che mi dicono moglie e figlio, la delusione purtroppo è stata causata dalla sincerità dei maestri della Brett. Per farla corta, il bimbo difetta della tecnica di base, ovvero nella perfetta esecuzione dei colpi e degli appoggi gia in fase statica, ossia con movimento ridotto al minimo, figuriamoci nei colpi in corsa. Poichè Manuele frequenta da tre anni la Sat quattro giorni la settimana +1,5 ore private il sabato + qualche altra ora privata, e dato che la corretta esecuzione( corretto movimento ed appoggio almeno in fase di palleggio rilassato) dei colpi dovrebbe essere una delle poche cose che insegna la scuola tennis mi chiedo ma in questi tre anni la maestra, a parte il fatto di ripetere che il bambino deve divertirsi e non stressarsi, e parlare dei suoi obblighi infantili da parte del padre, una edizione del libro cuore versione tennistica, che cosa le ha insegnato? Certo può giocare con i U10, ma solo grazie ad una prestanza fisica un pò sopra la media, ma a livello tecnico alto mare…
    Ora ditemi Voi cosa devo fare? Come continuare?
    Prendere la maesta e dire chiaro e tondo come stanno le cose e dire che cosa voglio da adesso in poi , o cosi oppure ..me ne vado?
    Cambiare circolo, ma prima devo essere sicuro di non cadere dalla padella alla brace? A torino non si trovano molte persone serie, molti squali..quellisi, che confondono la disponibilità di spendere per il bene del figlio, con il fatto di essere polli da spennare.
    Per ora ho gia programmato una seduta di videoanalisi, ma per il resto sono molto incerto e dubbioso. Accetto pareri e consigli
    Valter

  135. Nikolik scrive:

    Prof. Buzzelli, non si preoccupi, sarà sufficiente che la Garbin venga sorteggiata con la Dentoni al primo turno, che Lei sarà libero di essere a Bologna già per mercoledì…

  136. claudiotn scrive:

    Da un presidente di circolo….
    Non so se io e gli altri componenti del nostro direttivo siamo delle mosche bianche. Ma per una volta vorrei difendere la mia categoria e quella dei circoli.
    Avevo già detto che probabilmente il tennis e la sua diffusione soffrono per come è strutturato il sistema dei circoli. Tuttavia mi sembra che tale sistema non vada troppo demonizzato. O almeno non mi sento di demonizzarlo nella nostra provincia. Da noi non esistono circoli privati. Ne esisteva uno a Trento, ma la società è fallita ed adesso fa tristezza vedere gli alberi nei campi in terra e le strutture reticolari dei campi coperti spuntare sotto le lacerazioni dei teli. C’è ancora un pallone ben adagiato sul campo con ancora i fari appesi al suo interno.
    Nessun circolo privato, dicevo. Chi vuole può accedere ai campi, soci e non soci, pagando l’ora un po’ di più. Da noi i bambini che frequentano la sat possono giocare gratis fra di loro prima delle 17 (era già così prima del suggerimento di Stefano). Se giocano con i genitori prima di quell’ora o la domenica, paga solo il genitore, come socio e solo mezz’ora.
    E casi come il nostro sono frequenti. Tante volte sono diretti da persone rette solo da un’estrema passione, anche per il lato agonistico del tennis, non solo stimolate ad organizzare il doppietto del venerdì per i soci.
    E’ solo passione per il tennis, passione che vorrebbe che al Circolo dove si è cresciuti qualche risultato arrivi anche dai bambini che al Circolo stanno crescendo. Che fa in modo che ci si trovi quotidianamente al Circolo per lavorare, e non purtroppo per giocare, e che spinge a dedicare tanto del proprio tempo libero ai bambini degli altri e non solo al proprio!

    Cambiando discorso…
    Si sta svolgendo il raduno under 10 a Sestola. Mi dice mia nipote (che dovrebbe stare in stanza con la figlia di Mauro, se ho capito bene) che stanno lavorando parecchio (almeno per come lei è abituata) e che si stanno anche divertendo. Ho sentito che il livello dei maschi è per ora più alto che quello delle bambine.
    Mi pare che possa essere considerata un’iniziativa meritoria da parte della vituperata FIT. E’ vero che a quest’età la selezione di 25-30 bambini per tutta l’Italia è forse prematura, però tutti questi escono da diverse selezioni. Molti è vero si perderanno per strada ed alcuni, ora esclusi, passeranno in prima posizione, però l’iniziativa è interessante. Solo per mettere a confronto bambini (e di conseguenza maesti e scuole) di tutta l’Italia, che, come dicevo qualche post fa, magari un giorno si appassioneranno anche al tennis.

  137. Stefano Grazia scrive:

    GENITORI COACHES CHE CE L’HANNO FATTA
    Dalla Rassegna Stampa, sul tanto dileggiato (ma non da Piatti!!!) Dr Walter Bartoli:(Prima in Inglese poi una Traduzione in Rito Abbreviato)
    Walter Bartoli gave up his job as a doctor to work full-time with her when she was 16. He is a self-taught coach and has guided his daughter’s career outside the French tennis mainstream.
    She knows some doubt his credentials. She said: “He started from nothing and has taken a player to be No 1 in France, top 10 in the world and the final of Wimbledon. You can’t achieve those things without being a good coach. The point is that he’s been a very good coach for me. Maybe if he coached someone else he wouldn’t do the job with the same intensity and feeling.
    “He knows me better than anyone and he’s taken me to where I am from what wasn’t a very strong base as a sportsperson. My mum isn’t very strong physically and my father isn’t either. A lot of the best sportspeople come from sporting backgrounds, but my family are doctors and lawyers.”
    Would Bartoli find it difficult to sack her coach? “I think it would be a joint decision. My dad has always wanted the best for me and I think that’s our strength. We’re a dad and daughter so we would be together whatever the situation, but if he felt that it would be in my best interests he would stop being my coach. I’m sure he would tell me before I came to that decision myself.

    “He didn’t put any pressure on me. He wasn’t saying, ‘You have to win,’ or ‘You have to do this or you have to do that’. He’s not like Maria Sharapova’s dad. It’s completely different.”
    What did her father tell her before the final? “He said: ‘You’re not too tired are you? Are you sure you’ll be able to play?’ He wanted to make sure that I enjoyed the occasion. He said he was very proud of me and it didn’t matter what happened in the match.
    “I was very pleased for him. I think everyone in France and everyone in tennis was probably thinking that he’s a bad coach and that I would never be successful working with him. People thought that maybe I had talent but I wouldn’t get to the top with him as my coach. I showed the world that I deserve to be there.”
    LA TRADUZIONE IN RITO ABBREVIATO:
    Marion e’ tuttora allenata dal padre, che lascio’ la sua professione di di medico per dedicarsi a tempo pieno alla figlia. E’ un autodidatta ed accompagna Marion ad ogni torneo. “ So che molti dubitano delle sue qualita’ di coach”, dice la Bartoli, “Ma lui mi conosce meglio di chiunque altro, e comunque mi ha portato ad essere numero uno di Francia e tra le primi dieci del mondo, non male mi sembra.E’ stato e continua ad essere un ottimo allenatore per me. Se mai un giorno dovessimo separarci, sara’ una decisione presa di comune accordo. Ha sempre voluto il meglio per me, se dovesse arrivare alla conclusione che sarebbe meglio mi affidassi ad un nuovo coach sono certo che me ne parlerebbe subito. Abbiamo uno splendido rapporto padre-figlia, non mi hai messo troppe pressioni. Molte persone in Francia pensano che potrei ottenere risultati migliori con un altro coach, ma noi abbiamo dimostrato sul campo che si sbagliano”
    GENITORI CHE POTREBBERO NON FARCELA:
    Tutti noi di questo Blog ma questo non significa che avremo fallito … Anzi. Condizione essenziale-repetita iuvant- per l’avverarsi di un sogno e’ la Capacita’di sognare (e poi la perseveranza nel sogno)

  138. Stefano Grazia scrive:

    claudioTn: tu sei un GRANDISSIMO Presidente di Circolo e non lo scopro oggi : ho deciso che lo eri quando hai concesso lo svincolo ad una ta Atleta…Invece oggi al Circolo Siro (BTA) mi e’stato detto che se iscrivo Nicky al Circolo poi per 4 anni-DURA LEX SED LEX- e’ vincolato per 4 anni (al che mi e’ vnuta in mente quella “barzelletta sporca” della coppia di contadini pugliese che che va a comprare delle azioni in banca e alla domanda in dialetto sul come le volevano? “vinculate”?, la risposta era: “eh,di tanto in tanto…” Che mi sembra un po’ l’obiettivo della Federazione…Di tanto in tanto,almeno.
    RITORNANDO DUNQUE AL VINCOLO:
    1)Mi dicono che sia solo fino a 14 anni…VERO O FALSO?
    2)Mi dicono che per chi abita all’estero, non sia necessaria l’Iscrizione a un Circolo… Se e’ iscritto,come io sono, all’AIRE (Associazione Italiana Residenti Estero)…VERO O FALSO?
    Mi e’ parso di capire che sotto il nome di Giorgio (quello che aveva cortesemente dissentito con me sulla necessita’ di essere Precoci e sull’importanza di trasformarsi in Coaches da parte dei Genitori) si nasconda un Personaggio Federale che si occupa proprio di queste cose…O comunque,Federale o meno, qualcuno che di queste cose si e’ occupato…Prima di tutto, lo ringrazio per averci letto in passato e spero che continui a farlo … Se ci sta ancora leggendo, spero che possa rispondermi … se qualcun altro sa, parli ora o mai piu’.

  139. Mauro scrive:

    Anch’io ho trovato l’iniziativa di Sestola molto interessante e spero non sia l’ultima. Mia figlia si sta divertendo moltissimo quando ritorna poi ci sarà il terzo grado e vi farò sapere meglio. Ci tengo a dirvi però che mia figlia 10 ann da compiere, è partita in aereo da sola e da sola rientrerà (con l’aiuto delle hostess).

  140. Stefano Grazia scrive:

    Nikolic: vedo che continui a leggerci…”Bravo, non sei permaloso, mi piaci ciccetto” (da Asterix in Corsica, by Uderzo & Goscinny,sicuramente uno dei migliori della serie insieme con Asterix Legionario e Asterix e i Britanni) … Sto sempre aspetando che tu sciolga il Mistero sul tuo progetto per salvare il Tennis italiano…Quando sarai pronto,ricordati di noi…

    VALTER! Continua a seguirci … E se puoi cerca di partecipare a questi TEST ATLETCI se il Duo Buzz/Cat manterra’ le promesse… Per quanto riguarda l’aspetto Tecnico: prima di tutto, la Tua Coach SA che tu tuo figlio lo mandi o l’hai mandato da Bob Brett per 2+2+2 Sett? E se si, come l’ha presa? Lo userei come TEST: Se l’ha presa male, io la cambierei…Se invece l’ha presa bene, ecco l’occasione per parlarne, per spiegare quello che hanno detto,quello che si dovrebbe fare,etc etc…Poi guarda che tutto e’ relativo e magari su certe cose potrebbe ancora avere ragione lei MA IL VEDERE COME SI PONE nei confronti della Comunicazione col Genitore e ai Suggerimenti da altri Coaches secondo me potrebbe spiegarmi tante cose… Soprattutto e’ lei che dovrebbe ascoltarti e poi eventualmente spiegarti perche’ invece vuole fare diversamente. E deve riuscire a convincerti. Io comunque, fossi un Coach, a quello che dice un Bob Brett un po’ di attenzione gliela rserverei. Fossi in te cercherei di avere una valutazione da Bob Brett in persona, capire esattamente dove deve lavorare e cosa ci si aspetta che debba fare da qui a Natale quando magari glielo riporterai per un’altra settimana o due… Comunque se ho capito bene tu se di Torino…A Torino c’e’ anche Bertino che e’ considerato molto bravo coi Bambini ed e’ uno specialista anche della Videoanalisi … So che molti qui non sono d’accordo con me e che non bisogna portare un bambino da troppi coach perche’ ognuno ha la sua ricetta e alla fine si crea solo confusione…Sara’, ma l’importante e’ capire quello che ti dicono, valutare e poi decidere, scegliere … saremo stati fortunati ma di gran conflitti fra Coaches noi non li abbiamo mai generati: difficile certo che qualcuno ti vnga a dire che tuo figlio fa schifo, ma sara’ la bonta’ del lavoro dei Coaches della Strategy Zone, sara’ che noi non abbiam fatto danni,sara’ che siamo dei buoni interlocutori (attenti ascoltatori ma fermi e decisi sulle nostre posizioni), sara’ quel che sara’, ma tutti i Coaches interpellati si son sempre trovati abbastanza d’accordo sulla bonta’ del lavoro svolto fino ad ora e semmai si trattava sempre di suggerimenti minimi su certi dettagli… (Diverso il discorso sul MENTAL, sulla Disciplina, ed eventualmente le perplessita’ sul fisico: crescera’, non crescera’, chissa’ chi lo sa…). Io consiglio sempre di seguire il Metodo Yuri (ma anche williams fece la stessa cosa: un po’ da Rick Macci, un po’ da Bollettieri, un po’ qui, un po’ la’…E lui a mantenere il Controllo). Bisogna sacrificarsi, studiare, decidere. Ma anche essere umili e imparare ad ascoltare e a farsi ascoltare. Probabilmente fossi in Italia avrei probemi anch’io con diversi Coaches ma forse si tratta solodi scegliere un Coach con cui sai che non avrai problemi. Perche’ sai che ti coinvolge. Perche’ se non mi coinvolge di mio figlio puo’ farne a meno. Come dicono qui: sorry-oh!

  141. Stefano Grazia scrive:

    Salvatore! Ma come, mi fai partire a razzo e poi ti tiri indietro?
    Purtroppo per noi la DATA 4-5-6 e’ l’unica possibile dovendo poi partire l’8 per la Florida… Poi io tornero’ in Italia a Gennaio e vorrei andare a sciare e visto che suglisci sono nettamente meglio che con una racchetta in mano, essendo due anni che salto la stagione, questa volta voglio controllare i progressi di Nicky di persona… (ragazzi, gli sports in cui io riuscivo nettamente meglio che nel tennis sono: Rugby/Windsurf/Sci… ) Poi si passa all’estate e ahime’, mi sa che la prossima sara’ dedicata ALL’ULTIMA GRANDE VACANZA (Coast To Coast e Grand Canyon) prima che cominci la STAGIONE IN CUI NON SI VA PIU’ IN VACANZA MA SI VA A FAR TORNEI …
    Se il Prof non c’e’, Mad Max e’ disperso, Catizone e’ un entita’ astratta e Dio e’ morto, anch’io, direbbe Woody Allen, non mi sento molto bene (o era: e non si riesce nemmeno a trvare un idrulico in questa citta’?) … ma se le cose cambiano oppure vogliamo comunque trovarci fra di noi in un grande happening in campagna, noi rimaniamo disponibili… In effetti l’ho gia’ scritto e lo ripeto, l’unica cosa che veramente mi manca ora del mio vivere all’Estero non e’ il non poter frequentare Ristorantini Tipici ne’ il comprare il Parmigiano Reggiano o fare la spesa nel negozietto sotto casa, ne’ il non poter andare all’Opera o a Teatro o all’ultimo concerto di Guccini alle Dame o il non poter passeggiare per le vie del Centro ne fare colazione con un Cappuccino e una Brioche magari su un lungomare qualsiasi … ma piuttosto il non pter incontrare Tutti Voi periodicamente e fare di questi incontri una tappa fissa, ritrovando quegli amici persi per strada un po’ per via che la lontananza sai e’ come il vento, un po’ perche’ le affinita’ elettive a causa del tennis ci hanno fatto piazza pulita…in questi ultimi 5 anni in effetti alla fin fine un po’ perche’ quello e’ single, quegli altri non han figli, quegli altri a tennis non giocano, quegli altri gioca lui ma non lei o comunque giocano loro ma non i figli,alla fin fine dicevo, siam rimasti da soli “dentro”…continuiamo a vederci con tutti, a fare cene, ad andare ancora a qualcuna…ma siamo dei marziani. In questi ultimi 5 anni in fondo le Affinita’ Elettive le avevamo con quella Coppia della Total col figlio che giocava benino e con cui ci allenavamo a Luanda … E’ che per motivi statistici, il GAP si allunga… Eppoi a volte avere i genitori che giocano e anche il bambino, non e’ sufficiente…magari non scrivono sul Blog…Gia’ il fatto di leggere il Blog, di usare il Computer, di scriverci…tutto questo e’ un’ulteriore scrematura…Puoi non ndare d’accordo con qualcuno su certi argomenti, ma rimane la base, l’amore per lo sport, per il proprio figlio, un certo committment…tutto questo e’ sufficiente per scoprirsi fratelli … Insomma, se cambia qualcosa, fatemi un fischio e portatevi le tende…

  142. Stefano Grazia scrive:

    Chissa’, potrebbe passare alla storia come la Woodstock del Tennis Giovanile…

  143. Mauro scrive:

    Stefano, non avessimo aerei da prendere sarebbe un iniziativa fantastica, ma noi stiamo programmando ogni uscita dalla regione con tornei/allenamenti etc. Sinceramente fare questa trasferta che implica ferie, soldi senza un riscontro tecnico/atletico per la bambina, va al di là della nostra programmazione nell’inseguimento del sogno.

    Chi mi sa dire se è confermato che gli under 10 agonisti di quest’anno sono già vincolati per 4 anni?

  144. Archipedro scrive:

    Grazie Stefano per l’invito. Mati ed io siamo liberi, ma per una conferma dobbiamo aspettare alcuni giorni (per un serio problema in famiglia). Però mi piacerebbe arrivare a Bologna con tenda, racchette, rollers, aquilone,.. la dodici corde ed un paio di casse di Verduzzo. Poi magari ci pensa Andrew a tirarmi su il morale…
    p.s. Inutile dire che se scopro dove tieni nascosta la Ferrari ci disegno sopra un fallo con lo spray

  145. claudiotn scrive:

    Per il discorso svincolo ripeto quanto detto qualche mese fa sul blog.
    Una volta fatta la tessera FIT agonistica anche l’under 10 è vincolato. Per svincolarlo non basta solo il nulla osta del circolo. Una soluzione possibile al limite potrebbe essere questa: racc ar al circolo,diciamo attuale, in cui si richiede il tesseramento, il circolo risponde sempre con racc ar che non vuole tesserare il piccolo e da lì si può richiedere il trasferimento. Tra una e l’altra comunicazione deve passare un numero tot di giorni (credo 15, ma di preciso non so). Così mi avevano spiegato in comitato l’anno scorso.
    Oppure credo che il trasferimento sia possibile se viene cambiata la residenza in un’altra regione.
    Nel caso dei residenti all’estero invece proprio non so. E’ ovvio che le tessera agonistica va fatta con un circolo per poter farei tornei nazionali. Se invece il torneo è internazionale, servirà quella della federazione di provenienza.
    Fino a qualche anno fa i giovani erano vincolati per 4 anni (fino agli under 18), prima dell’inizio del 4° anno si poteva spedire una racc in cui ci si considerava svincolati. Comunque alla fine era tutto molto più semplice.
    Ora fino a 14 anni si è vincolati, oppure si fa tutta la trafila sopra descritta. Oppure si trova qualche altra soluzione, al limite allenarsi dove si vuole, giocare i tornei che consiglia il proprio allenatore, e rinunciare ai campionati a squadre (se proprio i rapporti con il circolo “proprietario” sono pessimi)

    Spererei vivamente di essere smentito…

  146. andrew scrive:

    Ciao ClaudioTN…siete poi venuti a giocare la PIA? Non ho più saputo niente…

    Per il vincolo: ma se uno smette di giocare, che fa? paga a vita? Esempio: se un bambino smette di fare attività per un anno, poi può farsi la tessera presso altro circolo l’anno successivo?

    Comunque è fantastico: pensandoci su, invece di montare la rabbia viene sempre più da lasciarsi andare a un sorriso di compassione, a un moto di commossa commiserazione per chi è invischiato esso stesso in tali strategie di piccolo potere di bottega…in altre parole, provo una pena un po’ triste ma francescana…

    Quindi, un bambino (Ale) che ha imparato a giochicchiare per i cavoli suoi, che ha fatto 1 ora di lezione settimanale nel circolo per un anno, che è stato invitato a giocare per il circolo dai maestri per mancanza di giocatori pari età, è adesso “di proprietà” del circolo e del suo immenso spirito di cleb.

    Nikolic, ci sarebbero gli estremi per una sorridente azione legale per appropriazione indebita di minore? Oppure, è meglio lasciarli marcire nel loro stesso letame?

    vada come vada, ragazzi il tennis è bello ma il vaffantennis è ancora più bello…

  147. claudiotn scrive:

    No, credo che la PIA cup tra Trentino e Veneto (Vicenza) non l’abbiano più fatta, perchè ininfluente ai fini del risultato finale (vittoria di Verona e Alto Adige). Peccato… Poteva essere un momento di svago e gioco senza la pressione di dover vincere a tutti i costi, vabbè..

  148. Stefano Grazia scrive:

    Ripeto quanto detto empo a: Nicky e’ iscritto alla USTA: iscrizione fatta via Internet per 5 anni (ma puoi farla per 1,2,3 o 4). Nessun bisogno di Circolo. Una volta iscritto all’USTA, scegli i Tornei e li giochi. Punto.
    Certo, non ho idea se Nicky viene automaticamente incluso in un ranking, se il suo nominativo comparira’ mai per poter essere monitorato in caso fosse vincente, e sicuramente esistono Tornei a Squadre anche in US per cui bisognera’ iscriversi a un Circolo, ma almeno li’ hai l’alternativa…Non me ne puo’ fregar di meno, voglio solo giocare, il Coach e’ mio e me lo scelgo e me lo cambio io…FINE. Paghi l’iscrizione USTA e vai.
    A me sembra che in Italia si voglia rendere tutto complicato e spesso molto inutilmente. Certamente ci saranno stati casi di abuso, di tratta degli schiavi, di compra-vendita dei cartellini…Ma per 4 deficienti devono pagare tutti gli altri? E soprattutto, il Sistema USTA non eliminerebbe il problema?

  149. Stefano Grazia scrive:

    Il nostro Francesco da Palemo/Lisboa mi informa che la sua agguerritissima e tostissima (ricordate la sua reazione quando ad un torneo le rubarono la sacca con tutte le racchette e il resto?) da domenica 22 sarà alle finali dei
    campionati italiani u 11, a Teramo e a luglio torneo TE in Croazia invitati dalla FIT. Dopo averlofatto in Privato invito pubblicamente Francesco a raccontarci un po’ di piu’ di Francesca, del suo Coach e del suo Circolo perche’,cosi’ a prima vista, sembrerebbero l’Esempio di Qualcosa che Funziona (tanto per dimostrare a Nikolic e Giorgio che io non ce l’ho per partito preso con nessuno ma valuto caso per caso).Scrivevo dunque a Francesco :”…Piuttosto trova il tempo di scrivere un paio di posts sull’esperienza e i risultati di Francesca…Vedi, lei sembrerebbe rappresentare il caso felice di una brava bimba (brava nel tennis e fuori, “indipendent learner” e capace di “problem solving”), inserita anche in un Circolo che sembrerebbe “funzionare” con un bravo Coach e una organizzazione sportiva che le sta dietro (cosa che a noi manca completamente NON per colpa della Federazione ma per via della nostra logistica Africana…)”
    Se ricordo bene il Coach di Francesca e’ un Rumeno e perfettamente in sintonia con la Teoria della Mielina …

  150. francesco scrive:

    Anche per me come per Mauro è un rammarico enorme non poter partecipare al raduno organizzato da gabri e stefano,ma purtroppo essendo “confinati” sull’isola siamo condizionati negli spostamenti .Abbiamo poi in programma un calendario pazzesco: giugno Teramo per le finali dei campionati it U. 11,a fine luglio Croazia per Torneo TE,poi Porto San Giogio torneo Te e poi finali coppa delle province a Serramazzoni per poi andare a Torino al Master OUATT.potete immaginare le difficoltà organizzative ed i costi…Debbo ammettere però che il nostro circolo che è una struttura molto grande ci garantisce per quasi tutte queste manifestazioni la presenza di un maestro e che quindi esenta i genitori dall’accompagnamento.

  151. francesco scrive:

    Volevo poi ,andando controcorrente,lodare la tanto vituperata FIT,che invece a mio parere per i piccoli sta lavorando bene facendo sforzi notevoli.Il raduno di Sestola nè è un esempio,alcuni nostri U 10 sono lì e le notizie che mi giungono sia dai genitori che dai tecnici che li accompagnano sono positive(video analisi,meeting con i tecnici delle varie aree, test atletici).Un altra iniziativa è stata quella di mandare alcuni U 12 della nostra macroarea (tra cui anche mia figlia) alle Azzorre ,dove hanno disputato un torneo TE .Un ragazzo 96 del nostro circolo partirà a fine mese per la Lettonia per altro torneo TE.I risultati di queste investimenti si potranno vedere solo tra alcuni anni ,ma senza ombra di dubbio sono sforzi da apprezzare.

  152. Stefano Grazia scrive:

    Come forse non tutti sanno, in parallelo a G&F si sta dipanando sl vecchio blog un altro sub-blog di grande successo che sta richiamando intorno a se i Vecchi Commentatori della Prima Ora (fra cui,udite udite, anche il buon vecchio Thomas Yancey)…Su questo sub-blog che io avevo battezzato prima L’Angolo degli (U)BALDI RIBELLI e del Barone Rampante poi (dall’immortale libro di Calvino in cui Cosimo a 12 anni sali’ su un albero giurando che non se ne sarebbe piu’ disceso cosi’ come ,novello Barone Rampante, ha fatto +PSTN+ inerpicandosi sull’articolo d’addio al Vecchio Blog di Ubaldo e creando, in silenziosa quanto pervicace perseveranza, la piu’ riuscita protesta alla creazione del New Site … Non piu’ in polemica ma in gentile quanto ferma contrapposizione, le Migliori Penne del Blog si ritrovano da settimane in quello che, rifacendosi al Caffe’ Pedrocchi, Giovanni de roussillion ha definito un Cafe’ Universe…Per tutti gli Argomenti che esulano da Genitori & Figli, vi consiglio di farci un salto… Qui invece riporto quanto scrive l’ottimo Jan in risposta ai miei inviti a venirci a trovare (se non ci si aiuta fra noi carbonari…):

    “jan scrive:
    20 Giugno 2008 alle 11:01

    Nello spazio Genitori e Figli, è difficile intervenire su argomenti poco conosciuti da chi non li vive e importanti per chi li vive. Per me resta un mistero capire come un adulto riesca a comunicare con un bambino e a trasformare tutte le potenzialità di questo bambino in forze vincenti. Mi è capitata una vecchia foto di Zio Toni con il piccolo Rafa. Sono probabilmente su una spiaggia e lo zio bello, sorridente, orgoglioso, stringe tra le braccia e rassicura con tenerezza quel piccoletto di un paio d’anni spaventato forse dall’acqua. Immagino una grande famiglia, con zii giovani che si divertono con il piccolo vivace e sveglio, dandogli calore, sicurezze e l’imbarazzo della scelta nel trovare una figura maschile di riferimento. Nell’alchimia delle affermazioni di Nadal c’e’ questa grande famiglia. Però vai a capire poi come tutti gli elementi si siano incastrati alla perfezione tanto da fare di un bambino dallo sguardo corrucciato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi. Per me e’ un rebus perfino intuire se sia meglio “accellerare o frenare” con il bambino, anche perché non so neanche se un adulto consciamente possa spingere o frenare un bambino. Quindi per dirla in poche parole la teoria su come costruire un campione senza traumatizzarlo mi sembra un argomento interessantissimo, ma l’unico mio testo di riferimento sui rapporti genitori e figli e’ la poesia di Kipling Se, testo che non consiglierei a nessun genitore di usare come modello nell’educazione del figlio. Potrebbe causare disastri.”

  153. Mauro scrive:

    Claudio, grazie per le delucidazioni, anche se speravo non fosse così.
    Ti confermo che mia figlia è con tua nipote in camera e credo si stiano divertendo alla grande.

  154. giorgio scrive:

    Il vincolo dei quattro anni è previsto solo per gli under 12 e under 14; gli under 10 dovrebbero essere esclusi. Comunque per ogni dubbio basta andare sul sito http://www.federtennis.it, cliccare a destra alla voce “La FIT” e poi su “Carte Federali”. Entrare quindi nella voce “Regolamento organico” e dall’art. 90 iniziano gli articoli relativi ai trasferimenti. Buon divertimento!!!!!!!!!!!

  155. Mauro scrive:

    Grazie Giorgio, ho letto le carte dall’art 90 in poi, sembra proprio che il vincolom degli under 10 con tessera atleta scada il 31 12 dell’anno in corso su presentazione di domanda all’affiliato ed al comitato provinciale.

  156. Stefano Grazia scrive:

    Grazie Giorgio…sto impacchetando, parto fra qualche ora, con calma andro’ a vedere…il Risultato Finale pero’ e’ che nel Dubbio mi astengo…Anche se al momento in fondo per me non cambia nulla mi domando: ma frav 2-3 aa magari sono in italia e avrei voluto giocare per il circolo Pinco anziche’ il Circolo Pallino che tre anni fa sembrava molto organizzato e entusiasta e invece si e’ sgonfiato e tutti i suoi proclami sono rimasti lettera morta e tutti i coaches che c’erano prima se ne sono andati… Quindi quest’anno mio figlio probabilmente manco lo iscrivo, rimane solotesserato con l’USTA..Li’ per li’ mi viene “sponte” una domanda la cui risposta,se positiva, potrebbe far crollare il Sistema:Come Tesserato i una Federazione Straniera puo’ partecipare ai Tornei FIT?
    Se si, ragazzi, iscrivetevi all’USTA e poi partecipate ai Tornei FIT!

  157. andrew scrive:

    Grazie a Giorgio aggiungiamo un altro tassello al manuale di auto-istruzione del perfetto genitore di figlio tennista:

    LA CONOSCENZA INTEGRALE DELLE CARTE FEDERALI, in particolar modo il Regolamento Organico. Imprescindibile. Da aggiungersi alla pila di libri proposti da StefanoGrazia.

    A questo punto ho speranza di “riavere” mio figlio per tesserarlo a circolo di mio gradimento…Ti rapinano comunque 100 euro di tassa di trasferimento ma, insomma, “non si può avere tutto gratis”, come dicono al “mio” circolo.

    ClaudioTN, eventualmente, ci tessereresti me e mio figlio? Poi, credo di aver capito perché non si è svolta la PIA…C’erano le qualificazioni del future e avrebbero dovuto affittare dei campi esterni come successo altre volte per la serie D, ma forse c’erano problemi legali-federali o forse hanno pensato che non ne valesse la pena….

    Spero tu non sia caro, altrimenti dovrò cercare altro circolo comunale…Al momento, farmi la tessera agonistica mi costa euro 470 + Tessera + Visita medica. Senza ancora scendere in campo. Se poi vuoi proprio giocare (ma chi te lo fa fare…), aggiungi le iscrizioni ai tornei, la benzina, etc. Diciamo che un 5 tornei in provincia ti costano un 1000 euro.

    passando al vaffantennis, conto di risparmiare qualcosina…

  158. Elliott scrive:

    Grazie Stefano per i tuoi consigli. Spero comunque che il mio intervento non sia stato frainteso o peggio tacciato di vittimismo perchè comunque non era mia intenzione. Sarà la sindrome Jan Silva, ma da neofita pensavo che fosse necessario indirizzare fin da subito le energie e le capacità di un bambino entro uno schema tecnico e metodologico “guidato” da persona estremamente preparata e capace. Avevo cioè l’impressione che l’impostazione del gesto tecnico fosse indispensabile sin da subito, ovvero a 5-6 anni, senza possibilità alcuna di “rimediare” alle lacune che inevitabilmente vi sono se il bambino viene lasciato alle mercè di un allenamento tecnico non adeguato. Mi spiego meglio: mio figlio ha 6 anni e da quando aveva 5 anni l’ho portato a giocare a tennis in un campo regolamentare. Per colpire la palla ha spontaneamente iniziato a fare il dritto ocn due mani, spostandosi lateralmente e colpendo la palla con molta forza e potenza non curandosi però di colpirla dopo un solo rimbalzo. In primevera ho iscritto mio figlio in un circolo di Reggio Calabria; per prima cosa gli hanno fatto staccare il braccio sinistro per il dritto e lo stesso per il rovescio (colpo che comunque evitava di fare). E’ stata fatta la cosa più giusta? Dopo un mese il bambino ha lasciato (ci toccava fare 150 km tra andata e ritorno), ha però imparato a colpire la palla dopo un solo rimbalzo o al volo. Da qualche tempo, giocando in giardino, dopo aver visto del tennis in tv, gli ho prospettato dei colpi nuovi, come la volee o la palla corta, che lui si diverte a ripetere. Sbaglio ad imporre questo genere di colpi? E poi: a scuola tennis vengono impartiti degli esercizi propedeutici al tennis vero e proprio; ma è giusto far colpire la palla con la racchetta solo 3-4 volte in tutto in un’ora di lezione? Non sarebbe meglio fare delle lezioni mirate a gruppi di 3-4 bambini insegnando i colpi fondamentali per poi farli SEMPRE giocare delle partite tra di loro?
    Grazie per l’attenzione.

  159. daniele riva scrive:

    Ok ragazzi…..mi arrendo ! ! !
    Ieri mattina, nell’ ultimo appuntamento del minitorneo tra T.C., ho di nuovo visto perdere mio figlio contro un avversaio infinitamente più scarso e con un punteggio che definirei imbarazzante.
    Questa volta ho accettato di buon grado il consiglio di allontanarmi dal campo da gioco e restare defilato a soffrire in silenzio.
    Quando li ho visti palleggiare nei minuti di riscaldamento del prepartita, mi sono finalmente pregustato il suo primo passaggio di turno..
    Sembrava di vedere Bijorn Borg contro Mario Stopazzoni..
    Colpi belli puliti, profondi, buona mobilità, aria serena e scanzonata…….
    Comincia la partita e….puffff ! ! !
    Si è interrotto il collegamento cervello / braccio e il suo avversario non ha fatto altro che aspettare con pazienza che Riki facesse tutto lui….
    I punti suoi ( pochi) e i punti per l’avversario (troppi).
    E così in poco più di un quarto d’ora, quello che poteva essere un tranquillo passaggio di turno semplicemente giocando al 20% delle proprie capacità, si è trasformato in un 2-6 e ” a casa”…
    Sia il suo allenatore che altri genitori presenti, vedendomi un pò contrariato, si sono prodigati a dire, in coro, , che dagli errori e dalle sconfitte si impara ecc. ecc. e che ASSOLUTAMENTE vanno lasciati stare.
    Pertanto, visto che ormai è un argomento ricorrente, faccio come diceva tempo fa il comico Maurizio Ferrini : ” non capisco ma mi adeguo ! ! ”
    Sapete che vi dico ? ? L’altro giorno ha portato a casa la pagella. Malgrado sia andato a scuola a soli 5 anni, ha chiuso la 5.a elementare con tutti “ottimo” E quindi: Vaffantennis ! ! !
    P.S. corrisponde al vero il fatto che la macchina lanciapalle sia un portento per imparare gli automatismi dei colpi di base ? ? ? Quanto costa ? ? ? Se ne trovano di usate ? ?

  160. giorgio scrive:

    @ Stefano Grazia
    Riguardo alla partecipazione di giocatori stranieri, sia maggiorenni che minorenni, in possesso di tessera atleta rilasciata dalla federazione di appartenenza, questo è quanto prevede il comma 3 dell’art.81 del Regolamento Organico delle Carte Federali: “Il giocatore straniero maggiorenne, non tesserato F.I.T., può prendere parte a tutte le competizioni che ne prevedono la partecipazione, rilasciando dichiarazione liberatoria attestante il possesso della tessera atleta o
    equivalente della propria Federazione e l’avvenuto accertamento dell’idoneità per la pratica del tennis, e versando la
    tassa prevista; per lo straniero minorenne, la stessa dichiarazione liberatoria deve essere redatta dalla Federazione
    nazionale di appartenenza o documentata da attestazione dell’accompagnatore ufficiale.”

    @ Elliot
    Da quello che dici dovresti abitare in Calabria dove, oltre alle scuole tennis che si trovano a Reggio, vi sono anche tante altre sparse in tutta la regione e che stanno lavorando bene da diversi anni. Non c’è motivo, quindi, di fare 150 km. ogni volta. Poi mi permetto di darti un consiglio. Affida il tuo bambino ad un maestro che ti ispira fiducia e che per sentito dire da altri genitori lavora seriamente ed ha ottenuto buoni risultati con la propria scuola. Ti consiglio, inoltre, di non chiedere consigli tecnici ad alcuno, tranne a coloro che hanno una qualifica professionale, nè tantomeno a chi scrive su questo blog perchè sono anche loro genitori come lo sei tu (forse si sono affacciati al tennis qualche mese prima di te, ma stanno vivendo anche loro come te, e per la prima volta, quest’esperienza). Certamente ti potranno essere d’aiuto in tante altre cose ma, credimi, per poter parlare seriamente di cose tecniche e di come bisogna lavorare correttamente, anche dal punto di vista motorio, con bambini di tutte le età, non bastano i libri, ma bisogna possedere una conoscenza specifica della materia, una notevole esperienza di campo (come si suol dire “aver mangiato tanta terra rossa”) e l’umiltà di volersi aggiornare costantemente. Scusami per la franchezza con cui ho risposto alle tue domande, ma pensa che neppure io che sto nel tennis fin dagli anni 70 e che da diversi anni ho contatti giornalieri con maestri e con i mgliori coach italiani sono in condizione di darti alcuna risposta perchè al tuo problema ci sono tante varianti (prima tra tutte quella di vedere da vicino il bambino). Comunque, se hai bisogno, essendo anchi’io di origini calabresi (ma vivo fuori) e conoscendo bene sia la realtà tennistica della Calabria che quella delle altre regioni d’Italia, indica in un prossimo commento il tuo indirizzo e-mail privato e mi metterò in contatto con te.

  161. Nikolik scrive:

    Stefano, il progetto di cui mi chiedi è molto umile e molto semplice, al contrario di quelli che proponete, complicatissimi e che hanno scarsissime possibilità di attuazione pratica, poiché comporterebbero impossibili modifiche statutarie, assolutamente improponibili da un punto di vista giuridico.
    Inutile sognare rivoluzioni che sono inattuabili, come nuove forme di votazione, magari ancorate ai risultati, come proponete, nuovi circoli, ecc.

    Come detto, prendiamo cinicamente in esame la verità e la realtà: la verità e la realtà è che tutti gli sport minori (e, quindi, il tennis) hanno due grandi problemi: avvicinare i giovani praticanti ed il denaro.
    I giovani non giocano a tennis (spero che non si voglia contestare questo dato, visto che ci sono le statistiche ufficiali) e giocare a tennis costa tanto (ecco il secondo problema, il denaro), ma non solo: il denaro è importante non solo per i genitori del tennista, ma anche per la federazione, perché tutte le federazioni, tutte, sono in grave crisi economica, per via dell’abbattimento dei fondi alle federazioni.

    Visto, quindi, che i due problemi essenziali sono questi, e non altri (non, quindi, i maestri italiani, come sostenete voi), bisogna colpire questi problemi, senza disperdere energie dietro falsi problemi.

    Ma quale è il settore dove si trovano, contemporaneamente, milioni di giovani potenziali praticanti sportivi e, assieme, un fiume, un mare di denaro? Quale è il settore che, se colpito e riformato, può diventare una ricchezza spaventosa per le federazioni sportive minori, come quella del tennis?

    Quel settore è la scuola, sono le ore di educazione fisica nella scuola.

    Pensate a quanti milioni di euro all’anno lo Stato, l’Amministrazione Statale, spende per organizzare le ore di educazione fisica, dalle elementari fino alle superiori.
    Sono soldi buttati via, perché in realtà l’educazione fisica, come materia scolastica, come ognuno di noi ben sa, per esperienza diretta, è una farsa, nessuno fa educazione fisica.
    Eppure, è un carrozzone che costa decine di milioni di euro all’anno allo Stato: pensate agli stipendi dei prof. di educazione fisica, agli affitti delle palestre, alle spese di manutenzione, alle bollette, e moltiplicate tutto per tutta l’Italia.
    E’ una somma di denaro enorme, per nulla, spesa per nulla, nessuno fa educazione fisica seriamente in Italia.

    Nella mia città, per esempio, c’è un liceo scientifico e uno classico: né l’uno né l’altro hanno, all’interno dell’edificio scolastico, una palestra, per cui la affittano nelle immediate vicinanze. Pensate alla spesa: affitto, bolletta della luce, dell’acqua calda per le docce, del telefono, del gas, spazzatura, manutenzione (ogni tanto si romperà un attrezzo, no?), agenzia di pulizie, ecc. ecc. Moltiplicatelo per tutta Italia.

    E allora il progetto è questo: le ore di educazione fisica nelle scuole devono essere gestite direttamente dal CONI e dalle singole federazioni sportive.
    A inizio anno scolastico, ogni bambino ed ogni ragazzo deve dichiarare quale sport intende fare nelle ore di educazione fisica. La singola federazione di competenza dovrà organizzare, a sua cura, le ore di educazione fisica di quel ragazzo e di quel bambino.
    Se un ragazzo sceglie, ad esempio, il tennis, assieme con tutti gli altri che hanno fatto analoga scelta, dovrà recarsi, nelle ore di educazione fisica, in un circolo indicato dalla FIT, dove lo alleneranno gratis, troverà maestri, racchette, palle, tutto gratis.
    La cosa è fattibilissima perchè già adesso il CONI ed ogni federazione sportiva hanno i loro uffici e dirigenti in ogni provincia.
    Naturalmente, l’educazione fisica non potrà avere gli orari che ha adesso, semplicemente assurdi: come si fa a fare due ore di educazione fisica quando, l’ora successiva (o quella precedente, che è lo stesso) hai il compito in classe di latino?
    Invece che due ore la settimana, se ne dovrebbero fare 5 ogni due settimane, con una mattina intera, ogni 2 settimane, dedicata all’educazione fisica e basta.
    Ma via…l’educazione fisica, adesso, costa milioni ed è una farsa.
    Affidiamola alle federazioni, affidiamola al CONI.

    Così facendo, si prenderebbero diversi piccioni con una fava:
    1) in primo luogo, ci sarebbe un risparmio per lo Stato enorme, che ptrebbe dismettere tutte queste inutili e costose palestre, risparmierebbe in affitti e bollette decine di milioni di euro l’anno;
    2) gli attuali prof. di educazione fisica rimarrebbero, nessuno verrebbe licenziato, perché dovrebbero comunque fungere da collegamento tra le varie discipline e la scuola, dare i voti, restare in contatto con i maestri delle varie discipline e dei vari sport, delle varie federazioni, svolgere una necessaria opera di controllo e coordinazione;
    3) si darebbe, finalmente, effettività all’insegnamento dell’educazione fisica e sportiva nella scuola, che adesso è una farsa; insegnamento importantissimo, perchè sport è salute, non esiste che un giovane, dai 6 ai 19 anni, se privo di patologie, non faccia sport agonistico, non esiste, fa troppo bene lo sport ed è anche istruttivo e formativo;
    4) le federazioni e gli sport minori avvicinerebbero migliaia di giovani che, altrimenti, prendendo ad esempio il tennis, mai entrerebbero in un circolo;
    5) le federazioni ed i circoli guadagnerebbero anche denaro: parte del denaro risparmiato dallo stato per l’educazione fisicao dovrebbe passare alle federazioni e da lì ai circoli, per comprare attrezzatura, pagare i maestri, ecc., perchè i giovani studenti non devono spendere assolutamente nulla;
    6) anche se il tennis è uno sport minore, comunque molti opterebbero per il tennis, e sarebbe uno straordinario metodo di avvicinare giovani, che in realtà, dal punto di vista dei circoli sono anche clienti potenziali: alla fine, chi fa educazione fisica, nei momenti di pausa, un ghiacciolo lo mangia ed una bottiglietta d’acqua la beve al bar del circolo, sarebbe anche un’entrata economica non indifferente;
    7) durante i mesi scolastici, nessuno gioca a tennis di mattina, per cui gli studenti non darebbero noia a nessuno;
    8) quelli che scelgono il tennis per l’educazione fisica, quasi sicuramente, dopo il primo momento di apprendimento, si appassioneranno e continueranno a frequentare i circoli anche liberamente, al di fuori dell’orario scolastico.

    E’ chiaro che un simile progetto ha bisogno di una grande volontà politica e politico-federale, perché presuppone cambiamenti anche della nostra società; è ovvio che non può muoversi solo una federazione, devono farlo tutte le federazioni; è chiaro che deve essere il CONI, che è un ente pubblico, a prendere in mano la situazione, con tutto il suo peso.

    Ma c’è poco da fare, la strada deve essere questa, la ricchezza, sia di giovani che di soldi, è lì.
    Il progetto è ambizioso, ma non impraticabile, come quelli che proponete voi.

    Insomma, voi tennisti, datevi da fare anche voi…

  162. gabri scrive:

    Elliot: si, e’ vero che e’ importante imparare FIN DA SUBITO la corretta tecnica di base e che la ripetizione degli automatismi in tenera eta’ porta ad una acquisizione fluida e naturale improbabile ed impossibile per un adulto ma forse anche per un 14enne (cfr la Teoria della Mielina) ma e’ anche vero che per le RIPETIZIONI non e’ che hai bisogno di palleggiare sempre con McEnroe … Se tu sai giocare, sei ben impostato, hai letto e studiato e sai cosa fare, non devi essere un Maestro per poter essere utile a tuo Figlio: ti devi possibilmente ed eventualmente integrare e interfaciare col Maestro che avrai scelto anche per le sue doti di comunicazione.
    Quando poi il “pace” del tuo pargolo diverra’ superiore alle tue capacita’, una Macchina Lanciapalle puo’ tornare utile…Io a Lagos ne ho due, l’ultima comprata usata per 400$ e le uso tutte e due contemporaneamente regolando le frequenze del feeding(oppure ne uso una e la alterno al mio feeding con la racchetta) per migliorare i riflessi (per esempi: sulla palla della Ball Machine, tesa, si avventa a rete per la volley, poi io gli tiro un lob su cui lui indietreggia per lo smash e subito deve riscattare a rete per la volley e poi di nuovo c’e’ il mio lob,etc etc). Ma soprattutto a Luanda l’ho usata in certi periodi un po’ piu’ spesso di altri perche’ per esempio io ho una palla esageratamente in top spin e mio figlio, piccolino (ma sta crescendo!!!) se la ritrovava sempre all’altezza della spalla (fortunatamente mia moglie invece ha un dritto secco e piatto). Pero’ ho sempre usato di piu’ l’Handfeeding per migliorare un colpo: interi basket di palline lanciate con una mano e il bimbo nel rettangolo del servizio: dritti, rovesci, lungolinea, incrociati, inside out,inside in, con la sinistra, slice, alte, basse, indietro, avanti…E poi da fondo campo, le palle morte, una qui, una la’, una dietro,etc etc etc… Adesso lo facciamo molto meno, solo una volta alla settimana, ma per due-tre anni era normale routine quasi tutti i giorni …
    Quanto alla Strategia o meglio al MENTAL SIDE…be’,prima o poi si matura, ma ci siamo passati tutti…Daniele, fallo giocare, giocare, giocare delle paertite con cani e porci,belli e brutti, grandi e piccini… Che vadano lasciati stare sara’ anche vero ma e’ vero pure che molto difficilmente ci si riesce…Io non ho mai rimproverato mio figlio per una sconfitta ma e’ vero che a volte mi ha lasciato insoddisfatto per il comportamento (magari in una finale) rabbioso e improduttivo e in fin dei conti remissivo o da perdente (insomma, o vinceva 60 61 o perdeva con lo stesso punteggio se l’avversario, quell’impudente!, osava solo rifiutarsi di sottomettersi e cervava anzi,lo sfacciato,di resistergli…) Perdeva magari da bambini piu’ grandi ma a volte anche partite che doveva o avrebbe potuto vincere. La mia preoccupazione era che entrasse nel circolo vizioso dell’insicurezza: mancanza di confidence,paura di perdere, paura di vincere, etc etc..Inoltre vedevo che lui stesso si aspettava di piu’ di quello che stava ottenendo e capivo che a volte ci rimaneva male, era difficile per lui accettare il fatto che pur sentendosi un predestinato (oh, che volete…e’ fatto cosi’, e comunque son quelle cose difficili da gestire: da un lato, deve scendere dal pero, ma dall’altro deve mantenere EGO e Personalita’… ) Poi l’anno scorso ha vinto improvvisamente tre torneini (uno in Angola e due in Florida) e mi sono/ si e’ tranquillizzato. Ora qualunque cosa fa va bene. Ci sono giorni che gioca bene, giochi che gioca peggio, ma va bene cosi’.
    Insomma, hai tutta la mia comprensione…

  163. stefano grazia scrive:

    ERRATA CORRIGE: Non era mia moglie, ovviamente ero io…Ma il figlio e’ sempre Lui, La Canaglia di Lagos…

  164. giorgio scrive:

    @ Stefano Grazia
    Volevo precisare che l’art. 81 parla di come partecipare ad una manifestazione tennistica ed al suo interno alcuni commi prevedono come farlo per chi è sprovvisto momentaneamente di tessera agonistica (cosa che fa il comma 3 a cui facevo riferimento). Il successivo art. 82 regolamenta il “tesseramento di un giocatore straniero”, ma non credo sia il caso di tuo figlio in quanto, da quello che mi è stato detto, ha la residenza in Italia. Comunque, anche per chi è soggetto a vincolo è prevista tra le possibilità quella di poter ottenere il trasferimento sia quando il circolo di appartenenza rifiuta il tesseramento (deve essere richiesto il tesseramento con raccomandata con A/R) e sia quando c’è un cambio di residenza della famiglia. Leggi con calma gli articoli contenuti nel Libro Terzo del Regolamento Organico e ti toglierai tutti i dubbi!

  165. claudiotn scrive:

    @Andrew

    scusa il ritardo. Il costo delle tessere lo trovi sul nostro sito, è molto più basso di quello del tuo circolo, anche se da noi puoi solo giocare a tennis.
    Se vuoi tesserarti sei bene accetto. Però non ti pago la benzina…

  166. Archipedro scrive:

    Daniele, dirò delle ovvietà…
    Fossi nella tua situazione rileggerei con attenzione il tuo stesso post… da Borg, al passaggio di turno “facile”, al rapporto con gli altri genitori… Io credo che tra le righe si colga non un “problema” ma una sorta di “problematica”.
    Non lascerei affatto stare… E progetterei un vero e proprio piano di battaglia, motivando mio figlio affinché rimuova i suoi blocchi (…). Ma prima… andrei al nocciolo del problema… perché gioca a tennis? E quali sono le SUE motivazioni di fondo? Come vive gli appuntamenti agonistici?
    Se il suo impegno trova comunque un riscontro nel tennis, ma non si traduce in una performance ottimale, allora sarà la sua passione e saranno gli allenamenti a sbloccare la situazione. Viceversa se è la vittoria che ai suoi occhi conta, e non il divertimento rappresentato dal gioco, allora chi lo segue (…). Personalmente quando tra qualche anno mio figlio perderà giocando benissimo non mi preoccuperò per nulla: viceversa lo farò quando vincerà, magari da presuntuoso, giocando meno bene dell’avversario. Anche perché spesso i bambini sono più leali dei genitori: sanno benissimo valutare le proprie capacità oggettive rispetto agli altri…
    Hai presente le frasi… “No, caro, tu sei molto più bravo… è solo che…” oppure “Con tutto quello che spendo per te mi fai fare queste figure…”
    Un bravo genitore gratifica sempre l’impegno, e raramente il risultato. Il primo fattore è relativo, e va visto nel contesto d’un rapporto affettivo… il secondo é assoluto, e nel bilancio padre-figlio non vale nulla. I due parametri stanno insieme, ma non li confonderei mai…

  167. stefano grazia scrive:

    Giorgio, noi siamo ITALIANI ma con RESIDENZA all’Estero: in questo caso quale comma vado a vedere? e’ contemplata questa possibilita’?
    Elliot: Giorgio esprime il suo punto di vista, noi di questo Blog espriamo il nostro. Mio giflio tecnicamente e’ stato considerato PERFETTO (per la sua eta’) o quantomeno estremamente molto ben impostato nei fondamentali da tutti i Maestri e Coaches che lo hanno visionato…4-8 sett all’anno si allena da Bollettieri,per le altre 42-48 lo alleniamo io e mia moglie… Senza andare a tirare fuori i nomi di Bartoli,Williams,Pierce,Agassi,Seles,Graf,Sharapov,Spadea etc etc etc… Di necessita’ si fa virtu’. Cosi’ come non posso essere d’accordo con l’Autarchia al 100% di Archipedro ovviamente non sono d’accordo con Giorgio Giorgio.
    Nikolic, devo scappare: ti leggo e ti rispondo poi.

  168. andrew scrive:

    un saluto dall’isola di lussino…

    ho trovato un bell’albergo vaffantennistico…qua non c’e praticamente nessuno… due bei campi in cemento tra gli elicrisi e la vite americana…si paga poco, si mangia bene…

  169. Elliott scrive:

    Ti ringrazio Stefano ancora una volta per i consigli. Sto per avviare alcuni contatti in zona per interessare un pò di genitori ad organizzare qualcosa insieme. Ho individuato un campo da tennis un pò malandato che però e delimitato, da uno dei due lati lunghi, da un muro di circa 4 metri d’altezza. Ho parlato anche col mio amico istruttore Isef: cosa dobbiamo fare per avere dei suggerimenti per la preparazione atletica dei bambini da avviare al tennis?
    Per Giorgio: grazie mille per la tua cortese attenzione; di seguito ti lascio il mio indirizzo e-mail: gioales@gmail.com.

  170. Archipedro scrive:

    Nokolik, progetto umile e semplice? Un mare di denaro nel mondo della scuola? Con 900.000 stipendi da pagare ogni mese… Veramente ti sembra realistico?

  171. Mauro scrive:

    Nikolik, il progetto almeno in teoria è fantastico.

  172. Nikolik scrive:

    Archipedro, sì, è realistico, ambizioso ma realistico.
    I 900.000 stipendi da pagare (non sono, eh, 900.000!) sono quelli dei prof. di educazione fisica, che lo Stato dovrebbe pagare lo stesso e che sta pagando, già adesso, lo stesso, per nulla, peraltro, perché l’educazione fisica, nelle scuole, è una farsa.

    Il risparmio non verrebbe, per lo Stato, dal mancato pagamento degli stipendi, che dovrà continuare a pagare, ovviamente, ma dalla dismissione di tutto il patrimonio immobiliare (palestre, ecc.), se di proprietà, o dal mancato pagamento di oneri, affitti, bollette, manutenzioni, pulizie, se non di proprietà statale.
    E’ quello il mare di denaro che si svincolerebbe.
    Fanno decine di milioni di euro l’anno, che potrebbero essere reinvestiti a favore delle federazioni minori, se organizzassero loro i corsi di educazione fisica.
    Sì, è fattibile, una federazione avrebbe, a dire la verità, fatto anche una simulazione, per verificare la fattibilità: si può fare.
    Le federazioni, tolte le spese, ci guadagnerebbero, alla resa dei conti.
    E, comunque, siccome il compito delle federazioni non è quello di guadagnare ma, anzi, spendere ed investire per fare sport, anche con una piccola perdita, a fronte del guadagno di migliaia di praticanti, si potrebbe fare.
    Si può fare.
    Si deve fare.

  173. Mauro scrive:

    Nikolik, non so chi tu sia e spesso sono stato in disaccordo con te, ma su quest’idea dello sport della scuola “dimmi cosa devo fare ed io lo faccio”

  174. stefano grazia scrive:

    nikolic, anche per me il tuo progetto e’ fantastico e irrealistico. Do ragione ad entrambi, a mauro e Archie. Saranno non realistici i nostri, ma anche il tuo e’ utopistico. cio’ non significa che non mi piaccia: a differenza di te se io colgo del buono in una proposta non la stronco 9tu hai stroncato l’idea di far giocare gratis gli U14 tacciandola come irrealizzabile: enzo lo iacono e claudiotn la mettono in atto, persino Trophy si e’ ravveduto e ha modificato le sue posizioni, tu no, ci hai speso sopra una trentina di righe per sostenere che era una c*****a…A me sembra piu’ semplice da ottenere che un intervento sulla Scuola…MA SOPRATTUTTO, perche’ non battersi perche’ si realizzino tutte e due?
    (Pero’ anche nella tua utopia noto un minuscolo granello di polvere che fara’ storcere gli occhi agli Addetti ai Lavori: difficlmente si potra’ fare una mattina ogni due settimane… ti scombussola gli orari…Perche’ non fare 5 ore OGNI settimana? E le altre mattine farai 6 ore, eventualmente, per recuperare…Oppure nella settimana SENZA Educazione Fisica potrebbero fare DISEGNO, MUSICA e ARTE DRAMMATICA, le altre grandi nerglette della Scuola Italiana…Ma perche’, 5 ore di Educazione fisica a sett sono troppe?)
    Comunque, auguri a tutti quelli che hanno idee e a tutti quelli che invece di stroncarle colgono lo spunto buono per sviluppare il discorso…Certo, stiamo parlando di cose che a noi,Genitori di G&F, non interessano se non in senso lato: si tratta di misure che potranno entrare in atto quando i nostri pargoli sapranno gia’ se sono carne o pesce,cavalli o muli…Si tratta di iniziative atte a propagandare il tennis, il che va benissimo, e a creare una base di giocatori della domenica che diventeranno poi tifosi…da nessuno di questi verra’ fuori il campione, il campione di una mattina ogni due settimane non sapra’ che farsene, il campione gia’ a 7-8 anni dovrebbe essere gia’ stato avviato al tennis…Ma certo, l’idea non e’ affatto da gettare e puo’ contribuire a creare una base di praticanti con vantaggi reciproci per tutti.

  175. GIOGAS scrive:

    Chiedo scusa ancora per questa tastiera che non mi consente di scrivere con gli accenti, ma c’e una novita: sono riuscito ad inserire le virgole….
    L’eventualita che potessero giocare il doppio l’avevo gia considerata ed applicata (raramente genera conflittualita e piace a tutti e due). Una volta alla settimana e programmata una gara di doppio contro adulti alla quale i pargoli rinunciano malvolentieri. E’ interessante rilevare che quasi sempre il piu brillante e motivato e il gemello meno dotato e questo sembrerebbe confermare la sua insicurezza, ma a mio avviso intervengono altri fattori, quali la possibilita di sfruttare il corridoio (il campo si allarga e sbaglia meno). Per quanto riguarda lo stare alla finestra mentre tutti corrono, sarebbe saggio poterlo fare e lo farei se vivessi tutto l’anno in Italia con strutture, maestri, circoli ecc. a disposizione in ogni momento, ma purtroppo non e cosi. Quindi quelle poche settimane in Italia finiscono per diventare un’affannosa rincorsa che puo rilevarsi infruttuosa. Siamo tagliati fuori dai tornei di macroarea che definiscono i migliori che vengono inviati nelle strutture della FIT , raramente abbiamo la possibilita di confronti. Vorrei rientrare in Turchia con le idee chiare sul « fai da te » come ad esempio quali esercizi specifici far loro eseguire e la cadenza settimanale. Avrei bisogno di suggerimenti da parte di un buon preparatore atletico, oltre che il parere di un maestro federale di rilievo. Devo aggiungere che comunque, prima di partire per l’estero i gemelli sono stati ben impostati tecnicamente dai bravissimi maestri del circolo tennis di provenienza che si sono sempre espressi su di essi positivamente, ma adesso vorrei sentire altre campane. Quale possibilita ho che qualche buona anima dia un’occhiata ai miei figli durante le mie vacanze in Italia ? Devo andare alla Vavassori, a Sanremo o da Zavoli ? E al raduno potrebbe essere possibile e se lo fosse quando ?

  176. stefano grazia scrive:

    GIOGAS: Parlavo ieri con Buzzelli (che dovrei comunque vedere oggi pomeriggio)e mi diceva che ha parlato con Catizone e potrebbero essere entrambi disponibili a meta’ giugno per u primo tentativo di Raduno … Noi non ci saremo ma ovviamente il Prof si fara’ vivo (gliene parlero’ anch’io). Per una o due settimane mordi e fuggi, io ti consiglierei Bob Brett: sono 6 ore al giorno, 2 ore di tennis + 1 di preparazione atletica (secondo me un po’ improvvisata ma gli esercizi alla fin fine sono quelli). Dipende dal livello dei Due: Vatti a rileggere quanto ho scritto l’anno scorso su BBTC e su Van der Mere a Marlengo: quest’ultima e’ molto piu’soft e per giocatori tutto sommato al primo approccio con l’agonismo, ancora sporchi di latte SAT alla bocca… La BTA secondo me e’ un ottimo centro d’allenamento per tutto l’anno ma per 2 settimane solo d’estate potrebbe essere deludente: magari quella settimana Zavoli non c’e', o il Prof e’ via con la Garbin, oppure sono i miniatleti ad essere via per tornei…Non e’ insomma un Academy dove fai una Full Immersion A MENO, forse, DI NON METTERSI D’ACCORDO APPOSITAMENTE CON ZAVOLI E BUZZELLI. Lo dico questo per evitare delusioni e dopo aver scritto di loro tutto il bene possibile su questo Blog e su 0 15: secondo me Luglio ed Agosto non sono i mesi migliori. Sulla Vavassori dovrebbe parlare Max: io la andro’ a visitare per mia curiosita’ e per vedere il paesino sul lago cosi’ come andro’ a visitare Tirrenia ma piu’ per curiosita’ turistica e logistica mia (vivendo all’Estero tutto l’anno, non avendo ormai piu’ radici, ogni tanto mi chiedo: ma chi me lo fa fare di continuare a vivere a Bologna? Poi pero’ in questi giorni, ancorche’ calda, Bologna e’ bellissima e io vivo fuori, in collina, e il tutto ha un suo fascino…Lo ha meno d’inverno e in autunno, fra fango,nebbia e disservizi (nel senso di distanze scuola/tennis: il contrario di quanto sempre postulato da me e da Stefar (chi ne avesse notizia,a proposito, e’ pregato di riportare la sua posizione, professione, predisposizione psicologica e attuale ranking… del figlio). E cioe’ che per non complicarti la vita, dovresti vivere a tiro di schioppo da Training site (Circolo o almeno un campo da tennis) e da Scuola.
    Comunque,Giogas, approffittane per fare il TAGLIANDO ai tuoi due GemelliDiversi.

  177. Archipedro scrive:

    Nikolik, faccio il tifo per te. Il giorno in cui in Italia i valori dello sport saranno finalmente riconoscibili e riconosciuti, tanto più se ciò avverrà a partire dal mondo della scuola primaria, quello sarà un gran bel giorno. Non t’offendere, anzi sii orgoglioso, se aggiungo che io sono per la tutela degli elementi rari, fattori che, per la teoria del minimo ecologico, assumono un’importanza fondamentale per la sopravvivenza dei macrosistemi…
    Nikolik, farei anche questo percorso rivoluzionario assieme a te, ma… “manca l’analisi, e poi… non ho l’elmetto”… Arriverai a Roma? Bomba o non bomba?

  178. +PSTN+ scrive:

    @Stefano Grazia
    Mi scuso per l’intrusione poichè sono completamente off topic tuttavia temo che ci sia bisogno del tuo “carismatico” aiuto affinchè il mio (nostro) habitat è in un serio pericolo di tacito sfratto.
    Si sta quasi giungendo allo stato di coma…se hai occasione di farmi (farci) visita te ne sarei grato.
    Cordialmente,

    Barone

  179. Atti scrive:

    Ottima l’idea del raduno a Bologna, se possibile nel Week-end, io conto di esserci .
    Anche mia figlia U10 era stata invita al raduno di Sestola, ma invece, anche per problemi logistici visto che eravamo in ferie, ha rinunciato (ha scelto lei). Questo per dire che da piccoli spesso siamo noi che li influenziamo/spingiamo, e difficilmente rinunceranno ad un tuffo in mare. Comunque ne ho approfittato per vederla in campo con la sorella U13 e mi sono autoconvinto che da adesso in poi, per la piccola, tecnica ed atletica dovranno andare di pari passo…. (per la gioia di MAX)
    Per quanto rigurarda il BLOG alcune considerazioni sparse :
    1) Sto con Stefano per quanto riguarda l’allenamento, nel senso che tentare di copiare i vari Yuri, Rischards in modo amatoriale è come tentare di fare una galleria con zappa e piccone, mentre trovare un buon maestro + preparatore è il minimo in partenza…poi chi ha tempo e passione per seguirli passo passo come Archipedro Max e Stefano ben venga; l’Autoselfcoaching è un metodo che in partenza sembra percorribile, man mano che il ragazzo cresce ci si rende conto di quanta strada invece bisogna fare… e chi ha ha tentato di farlo con metodo russo ha fallito perché troppo diversa è la situazione ambientale sociale ed economica per essere clonabile da noi (naturalmente parliamo di obbiettivi di alto livello perché se l’obbiettivo è “solo” imparare a giocare bene a tennis allora tute le strade porteranno a Roma)
    2) La proposta di Nikolic è suggestiva ma irrealizzabile (dove mettiamo/parcheggiamo tutti gli insegnanti di educazione fisica ?) Continuo a ritenere piu’ semplice e velocemente attuabile il selezionare 3-4 circoli per regione che per competenze dei maestri, disponibilità del circolo, nr. di agonisti e possibilità di reperire sponsor, oltre all’aiuto della FIT possano sviluppare un programma omogeneo con la possibilità di portare poi gli allievi ai tornei ETA, ITF etc con la supervisone dei tecnici federali e graduatoria a fine anno dei risultati/obbiettivi raggiunti (e relativo budget/contributo assegnato per l’anno successivo); per tutti gli altri la libertà di rimanere come sono adesso o cambiare rotta…
    3) All’ amico Andrea (Andrew) che non ho piu’ avuto occasione di incontrare, oltre a salutarlo, dico che se vuole essere coerente fino in fondo dovrebbe crearlo lui un circolo Vaffantennis dove il tesseramento è Open source, e dove gioca… chi arriva per primo al campo. Perche tesserarsi per l’ottimo circolo di ClaudioTn mi sembra un ripiego che non risolve la sua idea di libertà dai cleb…
    4) La piccola (U10) ha giocato già diverse partite U12 (1 torneo regionale di II^ fascia vinto contro delle 4/5 oltre a qualificarsi alla final four regionale U12 a squadre) ; Zero voli, ma solo la conferma che questa novità della Fit le ha permesso di giocare diverse partite contro ragazzine varie per colpi fisico ed esperienza invece di annoiarsi tutto l’anno contro le solito 2-3 avversarie in partite già trite e ritrite… ( a parte che ad ogni iscrizione perdiamo ½ ora per spiegare che puo’ giocare anche con gli U12 e bla bla bla….. ma informare i giudici arbitro della nuova regola non sarebbe una cattiva idea ?).

    Aspetto notizie da Stefano per il raduno…
    Ciao.

  180. Nikolik scrive:

    Mauro, chi pensa che il progetto sia valido può fare molto, ciascuno nei limiti, ovviamente, delle proprie possibilità, semplicemente motivando e premendo, per quanto possibile, sulla propria federazione.
    E’ logico che una sola federazione può fare ben poco, ma il CONI e molte federazioni, assieme, possono molto.
    Ma qualcuno deve pur iniziare, no?
    Sensibilizzate la FIT, alcune federazioni (una sicuramente) stanno già pensando, realisticamente, a questo progetto.
    Ci vorrà tempo, ma si inizia.

    Archipedro, grazie per l’appoggio!
    Ma certo che arriverò a Roma, anzi …!

    Atti: gli insegnanti di educazione fisica rimarranno, nessuno vuole licenziarli o parcheggiarli, come ho già scritto.

  181. stefano grazia scrive:

    Tutto bene, tutti bravi ma mi fa un po’ ridere Archipedro che elogia Nikolic come una specie rara da proteggere: ma li hai letti i suoi posts precedenti? Nikolic e’ quello del Maestro Pierin con la Focaccia…dagli Altari alla Polvere e viceversa,mah… Oggi tra l’altro mi son beccato anche un rimprovero dal Prof Buzzelli per averlo difeso(il Prof non era molto entusiasta dell’idea di Nikolic,dice: ma chi vuoi mai che scelga il tennis… io ripeto: qualunque cosa che coinvolga la scuola nello sport va bene, tanto cosi’ come stanno le cose adesso il tennis a scuola non lo fa nessuno comunque…Certamente la percentuale non aumentera’ di molto nemmeno con l’idea di Nikolic, ma meglio che nulla…Ma quale sarebbe la federazione coinvolta o interessata? E’ un segretoi di Stato? Non sara’ la Cina? Nel qual caso il modello non e’ esportabile,temo…
    A proposito del PROF, lui mi ha spiegato le sue intenzioni riguardo ai famosi raduni, mi ha detto che vedra’ Catizone fra il 10 e il 15 luglio, prima non puo’ perche’ va a Cuneo con Tax Garbin ed e’ un peccato…In compenso mi e’ sembrato agguerrito…Mi ha fatto vedere il suo Prototipo SENSOTOUCH e abbiamo fatto un po’ di test a Nicholas…Ve ne parlero’ piu’ a lungo con calma (vi sto scrivendo dal Rizzoli dove ho portato Nicholas a fare l’eta’ ossea) ma abbiamo avuto modo di discutere a lungo un po’ di tutto e su tutto lo scibile tennistico(anche con Zavoli che mi diceva come, una volta accertato-sorry, Giorgio, ma ora lo danno per acquisito anche in Federazione-che l’eta’ migliore per apprendere e’ quella fra gli 8 e i 13 aa, dopo il QUESITO piu’ importante e’ IL MENTAL, nel senso della MOTIVAZIONE (vedi Piatti al Grande Megaraduno di G&F) Col Prof ovviamente abbiamo parlato soprattutto di Preparazione e del suo Progetto: lamentavo il fatto che le informazioni uscivano col contagoccie ma mi ha assicurato che non appena avranno discusso fra di loro il Format daranno il via alle danze e il popolo del Blog non rimarra;’ deluso…NEL FRATTEMPO, mi diceva di dirvi, DI FARE DOMANDE TECNICHE E SPECIFICHE E LUI RISPONDERA” A TUTTI…Insomma, fategli domande specifiche e lui accontentera’ tutti.
    +PSTN+: non ne so nulla ma cerchero’ di scoprire cosa sta succedendo…temo, ed e’ quasi piu’ grave, che stiano semplicemente cercando di farvi transmigrare su altri Articoli…Ma questa quindicina e’ la peggiore possibile per pensare a qualche cambiamento…Comunque a prendere un caffe’ da voi, al Cafe’ Universe, vengo sicuro…E invito, come sempre,anche i Bloggers di G&F a farlo (ovviamente su argomenti diversi dalla sfera solitamente qui trattata)

  182. Mauro scrive:

    Qualcuno diceva che una buona idea all’inizio è spesso blasfema. Certo un progetto non basta enunciarlo per vederlo funzionare, ma occorre lavorarci, sentire pareri e contributi da parte di tutti. Ma è chiaro, chiarissimo che lo sport nella scuola di oggi in Italia, è una farsa. Gli agonisti a scuola non solo non sono aiutati ma spesso ostacolati. Tanti prof. i ragazzi preferiscono vederli bighellonare per strada, nei bar e sale giochi, davanti alla tv o ai video giochi, nella migliore delle ipotesi. Negli Usa i college si contendono i bravi agonisti a suon di borse di studio, noi siamo capaci di presentare agli esami di maturità tracce d’esame errate e dicono che i nostri ragazzi non sono preparati. Lo sport è socialità, ricerca dei propri limiti, esercizio continuo della forza di volontà, disponibilità a sacrificarsi, rende più felici perchè libera endorfine e ti fà sentire bene con te stesso e gli altri. Ma la scuola ha altro a cui pensare….

  183. Archipedro scrive:

    Stefano, a me piace l’idea che esista chi s’immagina un mondo nel quale i meno abbienti possano comunque coltivare dei sogni ed avere delle ambizioni. Poi s’ammette che chi ha i soldi spesso se li merita… E che chi non ha voglia di fare nulla magari si ritrova povero, se è onesto…
    Ho lavorato su progetti legati alla scuola, ed é un mondo che conosco abbastanza: nelle primarie ci sono 250.000 insegnanti, 90% donne, molto spesso madri che lavorano per la necessità del secondo stipendio; 2.700.000 alunni di cui 10% stranieri o bisognosi d’assistenza… una insegnante per undici soli alunni e tutti si lamentano… Pochi soldi per una progettualità autonoma e plessi spesso fuori norma. Insomma… un modo in cui si vola molto basso… e nessuno vuole assume delle responsabilità… contenziosi, denunce,… questa transumanza quotidiana di bambini é una… fantasia?!
    Però mi chiedo: e se Nikolik facesse la magia… sarei felice per Mati? Certo che si… E per il tennis? Beh, lo sport ci guadagnerebbe molto… il calcio, certo, ma anche la pallavolo, il nuoto, e l’atletica in primis… in pochi sceglierebbero forse il tennis, ma un miglioramento ci sarebbe… quindi?

    Stefano, tu qui sei il nostro pane quotidiano e Nikolik un ingrediente piccante che non lega con tutto… ma che vuoi farci… io che sono un topo-chef ho bisogno anche di lui per giocare a fare il papà…

    Nikolik, dai! Vai fino in fondo… e fai abolire la suola dell’obbligo. Così la mia autarchia sarà assoluta…

  184. Nikolik scrive:

    Stefano in effetti, è giusto chiedersi: ma quanti studenti sceglierebbero il tennis?
    La risposta, che chi pensa di attuare un progetto importante deve sapere preventivamente con buona probabilità, la dà la statistica.
    Sai quanti sono gli studenti italiani, solo delle scuole superipori, che fanno attualmente (o, meglio, che attualmente non fanno, perchè nessuno la fa seriamente) educazione fisica nelle scuole?
    Sono circa tre milioni!
    E, ripeto, sono solo quelli delle superiori! Mancano tutti quelli delle medie e delle elementari! Altri milioni di bambini e ragazzi!

    Ma ci pensate a quanti soldi lo stato butta via per far fare (o, meglio, per non far fare) educazione fisica a 3 milioni di ragazzi?

    Ebbene, anche considerando solo la cifra di tre milioni, che è comunque molto inferiore, perchè non tiene conto di elementari e medie, se anche solo l’1% degli studenti (e ho detto l’un per cento, una percentuale irrisoria) decidesse di scegliere di fare tennis nelle ore di educazione fisica, ben 30.000 minorenni affollerebbero i nostri circoli!

    Pensate: solo l’un per cento, una percentuale assurda, e sarebbero comunque 30.000! E prendendo come riferimento solo il dato di partenza di tre milioni, che è già esso stesso irreale, perché non tiene conto di elementari e medie!
    Sarebbero, in realtà, molti, molti di più di 30.000!
    E tenete conto che i tesserati agonisti della FIT, attualmente, sono quasi 70.000, contandoli tutti, anche gli ultratrentenni e i non classificati, i veterani, ecc.
    Sarebbe un ingresso in massa di giovani incredibile, per il nostro sport!
    E gratis o poco più!

    Già questi numeri rendono evidente che, la miniera d’oro, per lo sport italiano, per le federazioni, è lì, nella scuola, nelle ore di educazione fisica.
    Senza contare che, comunque, il fine deve essere non di guadagnare qualcosa, ma di fare sport, di fare educazione fisica, di rendere effettiva l’educazione fisica e sportiva nella scuola. E di allargare la base dei praticanti degli sport minori.
    Oltretutto, ci si guadagnerebbe!
    Sarebbe una ricchezza in ogni senso, economica, ma, soprattutto, di giovani praticanti!

    In realtà, non è vero che tutti sceglierebbero il calcio: da un piccolissimo sondaggio che fu fatto, del tutto artigianale, meno del 30% sceglierebbe il calcio.
    Bisogna infatti rammentare che, nella scuola italiana, non ci sono solo gli studenti, ma anche le studentesse. A moltissime ragazze del calcio non frega assolutamente nulla e, comunque, anche quelle a cui piace, pochissime lo praticano.
    Purtroppo ho buttato i risultati di quel sondaggino artigianale, ma ricordo bene, all’incirca, quanti dichiararono che avrebbero scelto il tennis: circa il dieci per cento!
    Sondaggino artigianale, eh!

    In ogni caso, in fase di attuazione si potrebbe prevedere un numero massimo e chiuso per ogni disciplina, raggiunto il quale gli studenti in esubero dovrebbero scegliere un’altra disciplina, in modo da evitare che tutti facciano il calcio.
    Del resto, la scuola è sempre stata così: i miei volevano che scegliessi, come lingua, il tedesco, così, mi dicevano, quando andasse proprio male potrai fare il cameriere.
    Nel mio istituto c’era però solo una sezione di tedesco, massimo 25 iscritti. Quando io mi iscrissi, i posti erano già al completo e, quindi, fui costretto a scegliere francese.
    Niente di nuovo sotto il sole, quindi, si potrebbe fare così anche per la scelta delle discipline sportive.

  185. Atti scrive:

    Mi sono riletto la tua proposta di Nikolic, si è suggestiva anche se assolutamente utopistica e mi spiego :
    - pensare di dirottare gruppi di alunni un po’ di qua e un po’ di la è complicatissimo, mettiamo che ci riescano ed il trasporto degli studenti chi lo paga ? e chi li accompagna ? si fa un pulman unico che gira per le varie discipline ?
    - Avevo letto male hai ragione gli insegnati di educazione fisica li lasci al loro posto e quindi dov’è il risparmio ( e certamente sarebbe un bel risparmio da riutilizzare) ?
    - certo molte palestre vengono affittate ma molte di piu’ sono presenti nelle scuole e sempre rimarranno visto che lì si svolgono anche i cineforum le riunioni d’istituto etc (quindi certi costi fissi non li abbatteresti comunque9.
    - A scuola ho avuto la possibilità di fare tennis e/o nuoto invece delle solite ore di educazione fisica, andavano in pullman in un circolo vicino, il progetto è durato solo un anno perché poi va a finire che chi ti dovrebbe insegnare a giocare a tennis certo non puo’ farlo con 8-10 ragazzi alla volta spesso svogliati e poco predisposti, anche perché il livello è diseguale e ci vorrebbero + istruttori per volta
    - Concordo che le ore di educazione fisica ora come ora non servono a nulla ma forse è piu’ semplice abolirle lasciando ai genitori e/o agli studenti la scelta “obbligatoria” di fare minimo tot. ore di una determinata disciplina dove vogliono con rilascio di attestato di frequenza, magari con contributo annuo in base a dati da definirsi (reddito familiare, risultati sportivi e/o altro); organizzando dei veri campionati studenteschi e ricalcando poi, dalle superiori in su’, il sistema americano con le borse di studio per gli atleti piu’ promettenti
    - Bisognerebbe concentrare i plessi scolastici, invece di avere 4 palestre malfunzionanti, 1 ben fornita e magari vicino una piscina e/o dei campi polifunzionali (tennis basket calcetto pallavolo pallamano) ed allora forse i ragazzi invece di correre a casa avranno voglia di fermarsi a fare sport (potendoli provare tutti), perché il problema è fargli capire che lo sport è divertimento e non fatica (a scuola alle medie sbuffano solo per dover fare la garetta di corsa perché faticosa ed inutile !!!).

    Io lo vedo piu’ un problema sociale nel senso che adesso non è piu’ di moda correre e sudare, tantomeno puo’ essere di moda uno sport di abilità, corsa e sudore come il tennis, se poi aggiungiamo i costi ed il tempo che i genitori devono ricavarsi per scarrozzare i figli il quadro è completo. Si capisce poi perché in scuole Sat con 100-200 allievi gli agonisti siano 5-10 ; viene piu’ semplice ad allievi e genitori sposare solo lo spirito del cleb tanto odiato da Andrew invece di mettersi in gioco in sane, anche se faticose, competizioni sportive.

  186. Nikolik scrive:

    Rispondo alle tue giuste osservazioni, Atti:

    1) tu mi chiedi: il trasporto degli studenti chi lo paga ? e chi li accompagna ? si fa un pulman unico che gira per le varie discipline ?
    No, Atti: come ti ho detto, per funzionare il progetto necessita di una diversa distribuzione delle ore di educazione fisica, su cui anche tu hai detto di essere d’accordo. Non si possono fare due ore alla settimana di educazione fisica, in mezzo alle altre materie, se ne devono fare 5 ogni due settimane, in maniera tale da avere tutta una mattinata ogni 15 giorni almeno.
    In questo modo, alle 8 del mattino gli studenti non andranno all’istituto, ma direttamente sul luogo dove devono fare educazione fisica. Quel giorno, la scuola sarà lo stadio, il palazzetto dello sport, il circolo di tennis, di scherma, di equitazione, ecc. ecc.
    Non ci sarà, quindi, un problema di trasporto: con mezzi propri, lo studente dovrà recarsi a fare educazione fisica, allo stesso modo in cui, gli altri giorni, sempre con mezzi propri, lo studente si reca a scuola.

    2) E’ vero che molte palestre sono dentro gli istituti, ma è altrettanto vero che molte, invece, sono fuori. Pensa a quanto spendi tu di riscaldamento, nei mesi invernali, a casa tua, e pensa a quanto costa il riscaldamento di una palestra, con la dispersione che c’è e con le divetrse dimensioni di una palestra, rispetto ad un appartamento.
    Moltiplica tutte le bollette per tutta italia: dai retta, il risparmio sarebbe di milioni di euro, che lo stato potrebbe girare alle federazioni, ad esempio alla FIT, per comprare racchette e palle agli studenti. Perché, in ogni caso, lo Stato non deve risparmiare: deve reinvestire il denaro che risparmia, per rendere effettiva l’educazione fisica.
    In ogni caso, le palestre dentro gli istituti potrebbero essere riconvertite, in aule, laboratori, ecc., e rese produttive. E’ una ricchezza, ed un risparmio, anche quello.

    3) Le singole federazioni, a progetto attuato, dovranno organizzarsi, con l’organizzazione periferica che hanno già sono in grado di farlo. I circoli disponibili ad accogliere gli studenti dovrebbero indicare il numero massimo di allievi in grado di essere seguiti compiutamente, garantire l’attrezzatura gratuita e, così, partecipare alle sovvenzioni che verranno concesse. Se si possono seguire, nei vari circoli del comune in cui ha sede l’istituto, solo 300 ragazzi (ad esempio), si farà, come detto, il numero chiuso per disciplina.
    Ma stai tranquillo: conosco la mentalità federale, tutti si farebbero in quattro per avere più studenti e fornire un buon servizio, per contare di più, per avere più influenza in federazione, per avere più sovvenzioni, per avere più praticanti. Non dimenticare che i giovani praticanti, dal punto di vista dei circoli, non sono solo studenti: sono anche potenziali clienti. I clienti, anche se potenziali, non si fanno scappare.
    Vedrai che il problema che dici tu, di ragazzi svogliati e istruttori disattenti, non ci sarebbe, passato il primo momento di necessario adattamento delle nuove regole dell’educazione fisica.
    E, comunque, sarebbe sempre meglio di adesso, che l’educazione fisica è una farsa e, oltretutto, una farsa che costa allo stato milioni, per nulla.
    Se proprio lo stato deve spendere milioni e buttare via i soldi, li dia alle federazioni, incaricandole di rendere effettivo l’insegnamento dell’educazione fisica.

    Il progetto vuole che che migliaia di ragazzini vadano, essenzialmente gratis, a giocare a tennis almeno 5 ore ogni 15 giorni, prendendo conoscenza delle regole, dello spirito del gioco; si sa come sono questi ragazzi, poi si appassionano tutti, basta farli entrare, in un circolo.

    Farli entrare, senza l’ansia di andare a casa dai genitori, almeno per le prime volte, per chiedere i soldi per comprare una racchetta o per diventare soci di un circolo, che tanto la racchetta la trova lì, pagata coi soldi delle bollette delle inutili palestre.
    E dico il tennis, perchè siamo in un blog di tennis, solo come esempio, ma ciò vale per tutti gli altri sport minori, in crisi di praticanti giovani.
    Una volta che un ragazzino si appassiona ad uno sport, zac, il gioco è fatto, fino a 96 anni continuerà a praticarlo.

  187. claudiotn scrive:

    A proposito di bambini prodigio con racchetta… http://it.youtube.com/watch?v=I8NuHDYCqac

  188. chloe de lissier scrive:

    il progetto di nikolik è affascinante. anzi, eccezionale. sotto tutti i profili: umano, sportivo, sociale. presuppone però alcuni cambiamenti fondamentali che mi paiono francamente assai difficili. uno su tutti, lo stato dovrebbe preoccuparsi seriamente di “fare scuola”: una cosa apparentemente semplice, ma che nella sostanza significa cambiare la “forma mentis” dei politici, degli insegnanti, dei genitori, dei ragazzi, dell’intero paese, in buona sostanza. la storia sociale della nostra nazione ci insegna che la parola scuola non è stata mai coniugata con efficienza. le ragioni sono molteplici e sarebbe tedioso sviscerarle tutte. i fatti sono comunque sotto gli occhi di tutti noi.
    sognare un mondo migliore è dolce per chiunque. la realtà è invece sempre più amara dei sogni, purtroppo. ma bisogna continuare a farlo: le cambiano, seppure molto lentamente. chissà, un giorno i sogni di nikolik, che nel profondo del cuore condividiamo tutti, saranno un po’ più simili alla realtà.

  189. madmax scrive:

    buongiorno a tutti sono appena tornato dalla croazia, paese splendido che consiglio vivamente a tutti di visitare e perchè no magari non solo per il mare ed il cibo ma anche per il tennis…

    è un po’ che di tempo che non scrivo (ma ho sempre letto) e devo dire che il livello degli interventi non è stato molto alto ma il problema in italia (e lo vedremo più avanti) è che poca gente sa di tennis, i pochi che sanno lo tengono per se mentre i rimanenti contenstano, insultano e poco altro fanno ancora…

    riguardo agli interventi, ho sempre pensato che anche nell’ambito di quelli che vertono sul rapporto tra genitori&figli fossero da contemplare esclusivamente quelli relativi al tentativo di arrivare lassù dove volano le aquile, perchè è chiaro che se vado con mio figlio a giocare a tennis o con l’aquilone o nel parco problemi non ce ne saranno mai mentre i rischi aumentano nel momento in cui cominci a spingere sull’accelleratore..

    tornando alla croazia le mie sensazioni hanno trovato totale riscontro allo smrikva bowl: l’italia tennisticamente è il quarto mondo e non sto parlando di risultati (solo guerreri è arrivarto in semi ma non ho visto nessun match maschile per poter giudicare anche se mi hanno riportato che ha avuto un tabellone facile e la sconfitta a parma con zanchi che invece ha perso al secondo turno parrebbe confermarlo) che sono stati un disastro ma proprio a livello tecnico: croate bosniache slovacche etc tutte già complete (e non sto parlando fisicamente, tant’è che le due più alte e grosse erano italiane), con seconde di servizio in slice aggressive, tattica chiara e precisa in testa APERTURE CORTE (quindi tutte c*****e quelle della ricerca della forza..), palle piatte colpite molto avanti ed in anticipo, rovescio in back ad una mano anche se bimani, risposta aggressive… l’unico tassello mancante è il gioco a rete ma immagino che ben presto colmeranno anche questa lacuna. l’unica eccezione è stata maia lumsden una scozzese che gioca molto arrotato (ha perso in finale) e che infatti non mi ha fatto impazzire nonostante sfrutti con sapienza tutti gli angoli del campo.. personalmente quella che mi è piaciuta di più è stata la nr 1 croata (di zagabria di cui non ricordo il nome) che appunto ha perso con la lumsden nei quarti…

    proprio riguardo al gioco d’anticipo ho rivisto ieri la partita persa a wimbledon dalla sharapova che certamente è stata inguardabile ma che l’avversaria con il suo gioco molto anticipato ha messo ancora più in difficoltà…oltretutto come dice rino tommasi ha superato anche la prova del con la peng e oggi anche se non sarà facile, anche se il suo servizio non fa male, comunque troverà un avversaria che in quanto a movimenti non è certo un fulmine di guerra quindi una piccola chances di andare avanti ce l’ha….

  190. andrew scrive:

    …beh, uno non può andare in vacanza una settimana che Nikolik propone di portare gli alunni delle scuole nei circoli!!!

    Ma li vogliamo lasciare in pace questi circoli!!!

    Circolo significa tutto e niente ma semanticamente una cosa è certa: un circolo non porta e non va da nessuna parte…

    Un circolo semplicemente esiste, “stà”… è l’insieme delle regole tennistiche, il “verbo” che viene dalla Federazione che dovrebbe determinare cosa fanno e cosa devono essere i circoli….ma è ormai un cane che si morde la coda, un “circolo chiuso e vizioso” in quanto i circoli SONO la federazione e quindi la Federazione “stà”, esiste…

    Lo ripeto ormai sempre:

    1) Circoli e Associazioni Sportive (2 cose ben diverse, se non opposte) devono consociarsi in due distinte e non contigue Federazioni. Gli allenatori devono invece fare capo a una loro propria associazione (o a varie associazioni) che ne garantisca serietà, aggiornamento, ecc. La FIT sarebbe la federazione delle associazioni sportive, la FIC un ente di coordinamento tra possessori di campi, i circoli, (comunali e privati) che ne tuteli gli interessi e gli allenatori-maestri avrebbero le loro varie associazioni.
    2) La “nuova” FIT, completamente sganciata dai circoli, dovrebbe emanare le modalità di creazione delle Associazioni Sportive e tutto quanto serva per la pratica del tennis agonistico, ossia sportivo.
    3) I circoli potrebbero continuare ad adempiere al lato ricreativo del tennis.
    4) I maestri (non dipendenti dalla FIT) verrebbero contattati e utilizzati come allenatori (associazioni sportive) o come maestri (circoli) per le più svariate e diverse esigenze. Essi stessi potrebbero (e anzi dovrebbero) essere i promotori di associazioni sportive.
    5) Nikolik, dalla terrazza del Circolo, potrebbe gustarsi in santa pace la sua bevanda preferita.

    Il problema della FIT è che vuole essere TUTTO ma al comtempo diventa NIENTE. Dovrebbe smetterla di porsi a tutela di tutto, circoli, ass. sportive, maestri, agenti degli atleti, (genitori degli atleti?), ecc. ecc. FIT= Federazione di Associazioni Sportive e basta…

    Per rispondere ad Atti (ciao, come va?):
    Il problema attuale mio è questo: la FIT che mi interessa è quella che organizza competizioni sportive. Per partecipare alle competizioni sportive FIT devi avere la tessera agonistica FIT. Per avere la tessera agonistica FIT devi passare attraverso un circolo (accidenti, non tramite un’associazione sportiva, ma vedi sopra). I circoli del mio circondario non sono di mio gradimento, in quanto perseguono pedissequamente da 30 anni una politica filo-federale e, dalla mia prospettiva, sono un ostacolo alla crescita sportiva di mio figlio e alla permanenza di denaro sufficiente nelle mie tasche per giocare a tennis. Quindi, al momento, non posso che rivolgermi a circoli che consentono a me e mio figlio di giocare nelle competizioni sportive senza un vincolo assurdo regolamentario e monetario. Oppure a circoli che hanno autonomamente deciso con il “verbo” di dedicarsi alla crescita di atleti (ecco perché io intendo premiare (o infangare, a seconda dei punti di vista) con la mia iscrizione, ossia vorrei rappresentarli nelle competizioni, quei circoli che aboliscono di fatto i vincoli sui giovani e i vincoli monetari su tutti oppure che puntano mettendoci la faccia a crescere degli atleti).

  191. Mirmidone scrive:

    Ciao a tutti !

    Siamo appena tornati da Teramo dove mia figlia ha preso parte ai campionati nazionali femminili “Under 11″.

    E’ stata una bella esperienza; organizzazione OK (a parte due piccoli disguidi iniziali nella preparazione del tabellone); bel circolo e persone molto disponibili.

    Ho avuto occasione di parlare e discutere di vari argomenti sia con i tecnici presenti che con gli altri genitori (tutti trepidanti per i propri pargoli [o pargole ??!?].

    Tra le giocatrici, mi hanno particolarmente impressionato Jessica Pieri (nome a me completamente sconosciuto e che ha poi vinto il torneo) e Francesca Brancato (splendido gioco d’attacco e carattere aggressivo).

    Non sono in grado di giudicare il livello di questo torneo in paragone agli ETA che si stanno svolgendo in questi mesi in Italia; posso solo affermare che la Pieri ha colpito la mia attenzione per la capacità incredibile (a questa età) di saper giocare in modo corretto ed assennato tutti i tipi di palle che giungevano nel suo rettangolo di gioco (corte, profonde, in topspin, senza forza, veloci, ecc.).

    La Brancato è stata esaltante nel suo atteggiamento aggressivo e nei suoi colpi velocissimi; incredibilmente. è andata a “sbattere” contro una “regolarista” che ha atteso con estrema pazienza e determinazione il calo di forza e concentrazione dopo vari scambi prolungati.

    Voglio fare i complimenti a Francesco per sua figlia (ero pronto a scommettere “la casa” che sarebbe arrivata almeno in semi e comunque avrebbe battuto l’avversaria che l’ha sconfitta).

    Spero di non avervi annoiato …….

    A presto

  192. madmax scrive:

    annoiato??? anzi….. e non sarebbe male che ci raccontassi di che cosa avete parlato con i tecnici, del fatto se tua figlia abbia accettato o meno la “catizzazione” e se si dei risultati che hai riscontrato…. io ad esempio in croazia non ho visto nessuno che si muovesse all’altezza delle “catizzonate”…

  193. Roberto Commentucci scrive:

    Bentornato mad max! Effettivamente lo Smirkva Bowl gode di un’ottima fama come torneo giovanile.
    Un po’ per scherzare, un po’ per informare, volevo dirti, a proposito della famosa diatriba sulle aperture compatte, che la famigerata toscanina Martina Trevisan, novemmbre 1993, non paga di essere diventata, pochi giorni fa, la più giovane azzurra di sempre a vincere un match nel circuito professionistico, è stata capace di superare le qualificazioni al torneo juniores di Wimbledon, dove oggi ha anche passato il primo turno di tabellone battendo una russa di quasi due anni più grande. Nonostante le aperture ampie…
    Caro Max, tu hai perfettamente ragione nel raccomandare le aperture compatte, in via generale. Quello che voglio dire io è che bisogna anche tenere conto delle predisposizioni individuali, e che non è mai facile capire quanto in concreto bisogna correggere per avvicinarsi al modello ideale. Credo sia per questo che la costruzione di un tennista è tanto difficile. Esistono certamente delle leggi generali, ma non devono essere applicate in modo troppo rigido: c’è il rischio che una applicazione troppo rigida diventi, in alcune circostanze e con alcuni allievi, caratterizzati da spiccate tipicità, controproducente.
    La Trevisan, ad esempio, da quanto ho potuto vedere ha un braccio velocissimo, e pur avendo gesti ampi, evidentemente riesce a impattare sempre davanti al corpo anche sull’erba.
    Un saluto.

  194. kill bill scrive:

    Jessica è figlia del Maestro di Bagni di Lucca.
    Il Maestro Pieri , a differenza di altri maestri che hanno qualche risultato solo con i loro figli , allena anche uno dei migliori U 13 d’Italia, una delle migliori U 12 e altri ragazzi /e che hanno ottenuto ottimi risultati.
    Che dire …. bravissimi , tenuto anche conto che la cittadina con tutto il comune fa 6.500 abitanti.
    Faccio volentieri i complimenti a questa realtà che dovrebbe far riflettere i ”grandi circoli” con SAT da 100+ elementi, rette da migliaia di euro, che giustificano la mancanza di risultati con la carenza di ”talenti” e che neanche vengono sfiorati dal dubbio che il problema ( ma per loro è poi un problema ? ) potrebbe essere quello che fanno …. e quello che non fanno.

  195. madmax scrive:

    ciao rob..

    mi dispiace constatare che un altro dei problemi italiani è quello di non comprendere o peggio quello di non volerlo fare e di arrampicarsi sui vetri pur di cambiare idea o dare ragione agli altri..

    l’apertura più breve (e con piede in avanti) fa si che si colpisca prima e più avanti PUNTO!! non esiste un giocatore che con le aperture ampie colpisca prima, semmai il tal giocatore è talmente bravo e rapido che riesce ad impattare bene ugualmente ma se avesse aperture più corte lo farebbe ancora prima e meglio PUNTO… (e non parliamo della fatica in più che deve fare con risultato che nell’arco della carriera, dell’anno ma spesso anche della stessa partita difficilmente potrà tenere lo stesso ritmo…schiavone docet..). come diceva piatti al raduno purtroppo troppo spesso ci sono ragazzi di 17/18 anni con ancora problemi di base gravissimi e molte volte si cerca di tirare fuori il meglio dalla situazione in essere che però sarà solo il 60-70% di quello che sarebbe potuto avvenire in situazione di tecnica perfetta

    ed a questo proposito facendo un salto indietro al riassunto di stefano volevo far notare un piccolo errore sulla ricostruzione del raduno… infatti parlando della videoanalisi piatti inizialmente ha cercato di minimizzare e parlando della questione ampie aperture prima ha un po’ glissato, poi ha posto l’accento sul piede in avanti (che però di fatto impedisce aperture troppio ampie), poi si è scoperto che suo figlio ne fa uso da quando aveva 3 anni ed infine commentando un movimento con il piatto corde rivolto all’indietro ha detto: “vabbè questo non lo prendo neanche in considerazione!!”
    per quanto riguarda sartori ha detto testuali parole: “hai perfettamente ragione..!”
    questo per sottolineare che soddisfazione ne hanno data eccome…

    se io e mennea faccamo una corsa sui 200 metri e lui ne fa 220 di cui 20 in salita con un bambino in spalla, vince ugualmente ma ciò non significa che facendo più strada e più fatica si corra più veloci… significa solo che lui è più veloce di me e che come ho detto ripetutamente, da noi non si studia e ci si limita a considerare solo i risultati nudi e crudi che poi senza sapere il perchè da un giorno all’altro scompaiono come neve al sole…
    e le tipicità marcate derivano dalla mancata impostazione di base…

    per chiudere, qualche settimana fa ho visto la finale femminile dell’avvenire: sembrava una partita di circolo!!! è evidente che una partita a quel ritmo e sulla terra permette tutte le aperture che vuoi tu, il problema per chi ancora non l’avesse capito, è che quello non è ciò a cui chi aspira a diventare una top ten va incontro….

    una frase che trovo bellissima di catizone è stata: “più studio e mi aggiorno e più mi rendo conto della mia ignoranza….”

  196. pibla scrive:

    ….secondo me se col tempo Martina riuscirà ad accorciare leggermente ed a rendere un pochino più compatta l’apertura del diritto male non le farà….comunque le possibilità per farlo ancora ci sono e la ragazza ha doti indiscutibili….speriamo bene.

  197. Roberto Commentucci scrive:

    Caro max, la Trevisan è iscritta al torneo ITF da 25.000 dollari che si organizza qui a Roma, al Circolo Tevere Remo, la settimana prossima. Andrò a darci un’occhiata e ti darò una opinione più precisa. Ribadisco però (come avevo già detto, ma forse non sono stato chiaro) che tu in generale hai ragione da vendere, così come ha ragione pibla.
    Andrò, osserverò, forse filmerò, e vi farò sapere.

  198. Nikolik scrive:

    Avendo visto giocare Martina Trevisan una partita intera, dal vivo (e penso di essere stato, finora, uno dei pochi a farlo, visto che i tornei a cui partecipa non hanno certo una grande rilevanza mediatica), penso di poter dire la mia.
    Intanto, semmai, il problema, ammesso che problema sia, delle aperture ampie sussiste solo per il diritto, visto che, invece, l’apertura del rovescio è molto, ma molto, inferiore.
    In ogni caso, come ha giustamente rilevato Roberto, la ragazza sopperisce alle aperture ampie (solo del diritto) con la velocità del braccio, che è fenomenale.
    Ma non solo: il problema di colpire prima e più avanti, per Martina, non si pone per nulla.
    Aperture o non aperture, Martina non indietreggia mai e poi mai, anticipa sempre, e comunque, i colpi, anche di diritto, anche a costo, di fronte alle arrotatissime palle avversarie, di colpire la palla sopra alla testa. Entra in campo anche quando deve rispondere al servizio. Anticipa sempre.
    Il suo gioco è assolutamente d’attacco, sempre di pressione, anche a costo di commettere qualche errore in più.
    Peraltro, nelle statistiche del suo primo turno a Wimbledon si può vedere che è andata 40 (!) volte a rete, con il 65% di punti vinti, per cui sta cominciando anche a prendere confidenza con il gioco a rete, importante per una giocatrice d’attacco com’è lei, se non altro per sfruuttare il suo gioco di pressione a fondo campo, che è veramente notevole.
    Concludo ricordando che il suo Maestro è l’ottimo Matteo Catarsi, che non ha bisogno di presentazioni, in specie da noi in Toscana (ma non solo, essendo stato nazionale giovanile), mentre sua madre è Monica Corsoni, apprezzatissima e conosciutissima Maestra di tennis in tutta la Toscana (e, anche lei, non solo in Toscana), per cui, da un punto di vista tecnico-tattico la ragazza è in ottime mani.
    Crescerà, con calma.

  199. madmax scrive:

    dopo aver letto questo questo ultimo post sono sotto choc!!!!! complimenti e avanti così…

    …in tutta la toscana e non solo……peccato che l’avversario sia il mondo ne bagni di lucca ne la toscana ed il fatto di andare a rete conta pochissimo, la sharapova non ci va mai ed è sempre super aggressiva a partire dal servizio…

    i dubbi continuano ad avere conferme….

    e così per curiosità codesti signori da te citati quanti top 100 avrebbero sfornato??

    come al solito io chiedo che ora è e voi mi rispondete cosa mangiate…

  200. madmax scrive:

    …..e il problema esisterebbe eventualmente solo per il dritto….peccato che il diritto insieme al servizio (che nessuno ha citato non essendoci..) sono la base da cui parte qualsiasi coach di levatura internazionale….

  201. trophy scrive:

    ciao a tutti.
    leggo sempre tutto con piacere…molti stimoli ma anche annotazioni non corrispondenti al vero per quanto riguarda la FIT…
    ma ormai sono abituato…cerco la luna dietro le dita dei blogghisti e ne intravedo comunque ampi spicchi…
    quindi grazie per gli stimoli…
    il 19 luglio sarò a caldaro e al nike contemporaneo di rung come ogni anno con un pò di ragazzi del lazio per una sana vacanza tennistica … se qualcuno passerà di lì sarò felice di conoscerlo personalmente…

    ciao ciao a tutti…

  202. andrew scrive:

    se già non lo sapete…

    Enzo Anderloni ci ha onorato con un bell’articolo sul Tennis Italiano…è un piccolo semino nella posta del direttore ma sempre un semino…

    buon vaffantennis a tutti…

    ps. Chi fosse interessato ad aderire alla Federazione Italiana Vaffantennis (Federazione non riconosciuta dal CONI), può contattarmi in qualsiasi momento…

  203. madmax scrive:

    Non direi proprio un semino anzi…. E per quello che siamo oggi è già molto e colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Enzo Anderloni che dopo averci onorato con la sua presenza al Raduno ha voluto anche regalarci po’ di spazio sulla rivista tennistica nr 1 in Italia, CHAPEAU

    Intanto annuncio che il Subcomandante è venuto a trovarmi con tanto di Canaglia e moglie al seguito, abbiamo passato il pomeriggio alla Vavassori proseguendo poi la serata a cena sul lago ma ovviamente lascio a lui e Gabri la palla e la tastiera per raccontare il tutto. Non so esattamente quando ma ho deciso di ricambiare la visita a Bradenton e per entrambe le Accademie sarebbe carino organizzare un mini raduno dove oltre agli allenamenti potremmo chiedere un parere sui nostri pargoli, così da sentire campane diverse… Oltretutto con i nostri agganci sarà possibile ottenere condizioni economiche (magari dal Bolletta un po’ meno, comunque meglio di niente…) che altrimenti non sarebbero possibili ed anche questo non è cosa da poco…

  204. anto scrive:

    Certo che Nikolic sei troppo troppo……

  205. stefano grazia scrive:

    Ho parecchie cose da raccontare e poco tempo e poi confesso che la sensazione di non essere piu’ tanto amati da tutti all’interno della Redazione ma considerati come dei viziati vanesi petulanti isterici rompipalle da qualche tempo mi ha demotivato e tolto parte dell’ispirazione…aspetto che la sbornia wimbledoniana passi (oh,ma ci credete che non mi sto guardando neanche una partita a parte lo sciagurato terzo set di Gasquet contro Murray che ancora mi fa star male (per lui e per quello che puo’ significare, e cioe’ che dio non esiste) per riuscire ad avere udienza con UBS e cercare di capire cosa si puo’ fare ma anche voi dovreste darvi da fare per far capire che non siamo solo quattro gatti e per di piu’ fuori di testa o dalla realta’… Nikolic, che ci aveva dichiarati morti e sepolti, in realta’ non puo’ fare a meno di noi e io, nonostante tutto, lo considero una colonna (come dicevo a roberto pero’: e’ mai possibile che lui esista solo per contraddirci? Ci desse ragione almeno una volta, avrebbe un pochino piu’ di credibilita’: possibile che noi si abbia sempre torto su tutto?), ma anche voi dovete darvi una mossa e riprendere a battere la lingua sul tamburo (sempre de andre’) e scrivere,scrivere,scrivere…Altrimenti tanto vale anche per noi scrivercidelle email personali o aprire un Forum senza Filtri come hanno fatto Ros e Gli Ubaldi Ribelli del Cafe’ Universe…Insomma, e’ di nuovo un UP PATRIOTS TO ARMS che vi invio: il Prof Buzzelli sta aspettando che gli domandiate qualcosa (e’ a Cuneo con la Tax Garbin e anche ieri mi ha telefonato: lui e’ troppo signore per scriverlo di persona ma in realta’ mi ha subito fatto notare come la Dentoni che Nikolic aveva pronosticato demolitrice della Garbin se l’avesse incontrata al primo turno cosi’ da consentirgli di rientrare per il week end e il MiniRaduno ipotizzato, al primo turno ahime’ e’ gia’ uscita mentre Tax e’ andata avanti…Quando mi ha telefonato io ero a tavola in un ristorantino sull’Appennino vicino al Circolo Junior di Rastignano che 20-30 anni fa era il non plus ultra della zona con una trentina di campi e perfino Panatta e Bertolucci come tesserati (nel 76, l’anno della Davis…) e adesso invece e’ ridotto a soli tre campi…ma su questi campi ieri (e oggi) si allenavano col Maestro/coach Albertini tre U12 di belle speranze (Pier Luigi Neri, Andrea Vitali e la Canaglia … Albertini si era dimostrato disponibile a far allenare Nicholas coi due e io non mi sono lasciato sfuggire l’occasione perche’…a egregie cose l’animo accendon l’urne dei forti… Gigi Neri,detto Pierre, e’ forse il miglior U11 di Bologna, giocatore piuttosto solido, consistente e mentalmente forte…A fine allenamento ha rifilato un 6/1 a Nicky che era talmente inc*****o da farmi presagire il peggio e poi invece, ripresosi mentalmente, ha ripagato di ugual moneta nel secondo l’amico conducendo 4/1 prima che il match venisse interrotto per chiusura impianti… Ma a parte i set e le partitelle, l’importante e’ allenarsi insieme e stimolarsi a vicenda e siccome questo e’ cio’ che principalmente manca a Nicky nel Continente Nero, non mi son lasciato sfuggire l’occasione (dopo lungo corteggiamento…no, tramite i buoni offizi di mia sorella che prende lezioni da Albertini e anche per via del fatto che Nicky e Gigi sono buoni amici e si conoscono da 3 anni e il padre di Gigi era uno dei ragazzini che ci vedevano come eroi ai tempi in cui noi facevamo gli scavezzacolli al mare a Numana circa trenta’anni fa…E devo dire che il Mito mai come in questo caso nascondeva la Trista realta’!)
    Dunque, degli allenamenti con Albertini, della Giornata alla Vavassori con Mad Max(dove Nicholas si e’ fatto molto onore giocando un’ora e mezzo con un coach croato suo omonimo e dove Vavassori e’ stato davvero gentilissimo con noi), della giornata a Clusone/Rovetta dove Nicholas ha giocato un doppio in coppia col Maestro Angelo Rossi, fratello di quell’Eugenio Rossi che fu una grande promessa fra gli Juniores e che e’ rimasto poi invece piu’ famoso per un flirt (vero o presunto?lo scoprirete in uno dei prossimi numeri di SFIDE sulla RAI) con Gabriela Sabatini, e poi. e perche’ no?, anche del nostro viaggio a Roma (per delle visite auxologiche) e poi, della Serie: In Viaggio con Papa’, a Pompei e a Pisa,di tutto questo si io vi raccontero’ ma voi ve lo dovete meritare e quindi scrivete, scrivete, scrivete: domandate al Duo Buzz/Cat e vi sara’ risposto, scrivete dei vostri tornei e dei vostri allenamenti (aneddotica, aneddotica…),e lanciate proposte,suggerimenti, idee … Come ho gia’ scritto piu’ volte, io credo di aver passato molte informazioni ma sono convinto di avere imparato anche moltissimo…Checche’ ne dica o pensi qualcuno, credo che questo “Forum” sia stato davvero utile, magari non un vero e proprio Laboratorio di Ricerca come troppo benevolmente Roberto Commentucci ci ha una volta definiti,ma uno scambio prezioso di informazioni davvero utili, questo si…Uno Strumento di cui servirsi, cum granu salis … Ma ora tocca di nuovo a voi … Concludo,per il momento, confermandovi che sul Numero di settembre di 0 15 vi sara’ un Servizio Speciale sul Tennis Giovanile, Scuola, Genitori all’interno del quale dovrebbe,con tre paginoni centrali, far la parte del leone (la modestia essendo la virtu’ dei fessi…ovviamente sono autoironico) il mio Servizio sul MegaRaduno di Roma e sulla Rubrica G&F del Blog (che Ubaldo si e’ dimenticato-ahlui!- di citare nel Numero di Giugno appena uscito…((SCHERZO!!!!! Non siamo permalosi, anzi…io mi meraviglio sempre della (presunta?) importanza che ogni tanto ci viene attribuita e per questo talvolta penso che sarebbe piu’ opportuno proseguire il nostro scambio d’informazioni in via privata, attraverso email personali o attraverso un Forum… Insomma, dipende anche da voi “Aficionados” e dalla (anche qui:presunta?) “maggioranza silenziosa”…Chi ci legge sempre e non interviene mai faccia sentire almeno per una volta la sua voce… Io ho ancora tante cose da dire e da raccontare ma non voglio affliggere e imporre la mia presenza ad alcuno… Fatemi sapere.

  206. Mauro scrive:

    Stefano, anch’io ho molto da raccontare, e da chiedere, ma in questo periodo ho davvero poco tempo. Mia figlia la settimana prossima giocherà con una pari età che sta alla Evert in Florida da due anni. Vi devo poi il resoconto di Sestola etc. Speriamo a presto ciao a tutti

  207. claudiotn scrive:

    Anch’io sempre presente e posso testimoniare che il blog viene letto anche da mia sorella, il marito, mio padre e altri amici che non hanno mai scritto (vero Pier?).

    Peccato sia saltato il miniraduno da Stefano. Ero riuscito all’ultimo momento a ritagliarmi uno spazio per passare insieme alla nipotina, che era entusiasta di conoscere la canaglia (…il bambino di 0-15, dice lei).

    Per quanto riguarda il raduno di Sestola credo che stavolta la FIT abbia fatto un buon lavoro e che l’iniziativa sia stata un momento importante per tutti i piccoli convocati. E’ vero le convocazioni sono state fatte in base ai risultati dei tornei di macroarea e quindi molti ( magari potenzialmente promettenti) sono rimasti fuori, ma un metodo di selezione doveva pur esserci.
    La nipote è stata entusiasta del raduno. Ed anche molto stanca. Vi erano due sessioni di tennis, mattina e pomeriggio, e preparazione atletica.
    A tutti i partecipanti è stato consegnato un dvd per poter fare una breve videoanalisi: dritto, rovescio, servizio, gioco a rete e footwork a velocità normale e alcuni movimenti a velocità rallentata con videocamera a 200 fps, con vista laterale e posteriore.
    E poi la cosa secondo me più importante: confrontarsi fra alcuni fra i migliori pari età italiani e capire come per migliorare si debba continuamente lavorare.

  208. Francesco Sansone scrive:

    io vi leggo sempre con piacere .

  209. pibla scrive:

    Beh, del racconto della giornata tra MadMax e LE canaglie di Lagos non mi voglio perdere nemmeno un minuto….
    Per il resto, affinché tutti noi ce lo fissiamo nella memoria per vedere tra qualche annetto come andranno le cose e che effetto fa, vi segnalo che nella finale junior di Wimbledon si incontreranno l’inglesina Laura Robson (14 anni e 5 mesi) e una thailandese dal nome impronunciabile (16 anni).
    Ora io mi chiedo, la nostra Grymalska (anni 18) uscita al primo turno e giocatrice non banale e considerata una delle nostre migliori speranze per il futuro è già tagliata fuori rispetto a queste giocatrici qui o, come sostiene tra gli altri Nikolik, non essendo questo il Giro d’Italia in cui vince chi arriva primo, la nostra ha ancora tempo per recuperare e recupererà??
    Io, stando così le cose, se un giorno la Grymalska entrerà nelle prime quindici giocatrici del mondo mi stupirò parecchio e non potrò non ricordare quanto fosse indietro a 18 anni…..comunque FELICISSIMO DI ESSERE SMENTITO, IO TIFERO’ PER LEI DI SICURO.
    Comunque, ai posteri e tra qualche annetto l’ardua sentenza.
    Un saluto a tutti.

  210. andrew scrive:

    …anch’io mi leggo sempre con piacere…

    Al momento, Waiting for Cat/Buzz per il piano atletico, la configurazione della giornata del mio piccolo vaffantennista è la seguente:

    Lun-Ven: Si fa di Creck dalle 9 alle 16. Poi, due-tre volte alla settimana, a seconda della disponibilità dell’allenatore-coach, 1 ora e mezza di lavoro al cesto. Io coadiuvo e stimolo, nonché prendo parte alle esercitazioni quando queste richiedono almeno due partecipanti, per non sfinire il bimbo. In questo modo mi alleno pure io. Siamo attualmente impegnati in esercitazioni che consentano ad Ale di colpire ben davanti al corpo e in avanzamento, con passaggio della testa della racchetta sotto la pallina (senza top esagerato). Queste esercitazioni, oltre a consolidare i colpi base, proiettano a rete e consentono di lavorare parecchio anche sui colpi di volo. Da lunedì verrà ad allenarsi con noi anche un altro tennista (4.2) che ho conosciuto per tornei e a cui non frega niente se deve allenarsi con un bambino di 10 anni, quindi saremo in 4. Alessandro finora sembra reggere bene gli allenamenti e non risente di non avere compagni intorno ma solo adulti; direi che non gliene importa in fico secco (anche se qualche volta è venuto qualche altro bambino/a) e anzi quando facciamo i drills insieme è molto più motivato.

    Sab: to be defined…

    Dom: Messa satanica e poi gitarella…

    Invece, propongo a tutti il nome di un albergo di Veli Losinj nell’isola di Lussino (Croazia). Si chiama Hotel Capri. L’abbiamo trovato per caso cercando hotel che accettano animali (ottimo sistema per trovare posti che piacciono a noi). Stanze grandi tra vite americana e vegetazione isolana, due campi in cemento e piscina. A giugno praticamente deserto. Sui 100 euro mezza pensione in 3. La piscina la pulivamo noi dagli insetti, poi quando ci siamo resi conto che le rondini venivano a mangiarli, abbiamo lasciato fare a loro, osservandone attentamente la tecnica.
    Bellissimo!! lo consiglio: 5 stelle vaffantennistiche…

  211. madmax scrive:

    Comincio con il dire di essere felice nel ritrovarvi compatti nel leggere e nello scrivere sul blog.

    Per quanto riguarda il discorso Sestola, purtroppo è la conferma del gap da me riscontrato in Croazia e quindi non so se essere contento di poter dire che è da mesi che lo sostengo…..

    Sestola è un posto ideato e concepito SOLAMENTE per fare cassa, dove i maestri (che sono poi gli allievi del corso maestri) non vengono pagati (mentre i bambini a parte quelli scelti pagano) e vengono messi lì a fare quantità senza ovviamente poter lavorare sulla tecnica (si perchè per i maestri degli allievi sarebbe un’offesa, mentre dovrebbero domandarsi sul perchè del gap tecnico con le altre under 10 del mondo e ricordiamoci che allo Smrikva dovrebbero andare le migliori…. ). Risulta evidente che chi viene da un circolo normale può anche avere qualche beneficio ma un bambino che viene da un’accademia o da un circolo di livello perde solo tempo. Oltretutto è una struttura che sarebbe da ristrutturare, con campi in cemento fatiscenti, campi in erba sisntetica ed un paio in terra (per via che in futuro quelle buone giocheranno prevalentemente sul veloce…)
    Stesso discorso per i maestri e cioè al posto di andare a fare esperienza in giro per le migliori accademie del mondo, vanno a fare cesto a Sestola…… E tra loro ci sono anche maestri che già lavorano in qualche accademia e che quindi da un’esperienza del genere non solo non imparano nulla ma fa perdere loro anche soldi. Da questi ultimi poi arrivano notizie (anche queste già anticipate da Piatti al raduno) di bambini con impugnature ed altre impostazini tecniche a dir poco improbabili (e qui stiamo parlando dei migliori), quindi ragazzi miei datevi da fare con il fai da te altrimenti la morte sarà lenta ma certa…

  212. francesco scrive:

    Anch’io vi leggo con piacere anche se da semplice agonista e appassionato di tennis giovanile.
    La rubrica è molto interessante e originale, continuate così!

  213. andrew scrive:

    Io una soluzione per aiutare il tennis italiano Cellavrei…

    ABOLIZIONE DAL 1 GENNAIO 2009 DI OGNI COMPETIZIONE A SQUADRE ORGANIZZATA DALLA FEDERAZIONE.

    Non sto a spiegarvi le conseguenze di tale decisione in dettaglio…Pensateci su, ne riparleremo…

  214. vale scrive:

    si si si per favore, continuate, siete fortissimi.

    Un unico appunto che vorrei muovere riguarda la forma dei post di stefano grazia e di madmax, che in quanto a verve e contenuti e forza mi piacciono tantissimo, ma qualche a capo ogni tanto e qualche punto non farebbero male!!! la forza degli scritti rimarrebbe, ma secondo me sarebbero un po’ + leggibili (anche se così rendono molto le loro personalità).
    Personalmente, pur ammirando molto thomas yancey e chloe de lissier (mi scuso se ho cannato qualche lettera) per forma, proprietà di espressione, correttezza ortografica, cultura che sottendono, preferisco cmq i post di madmax e di stefano grazia, per me molto + accessibili (e + vicini a come sono io, probabilmente).

    Lasciando un attimo genitori e figli, che trovo essere un bellissimo filone di questo blog, blog che mi sembra cmq molto + vivo del forum ultimo nato (e anche dei commenti agli articoli del portale), uno che veramente ammiro per come scrivo è roberto commentucci. Non me ne vogliano tutti gli altri, siete tutti bravissimi, ma commentucci mi colpisce proprio tanto, è molto chiaro nell’esposizione, la forma è semplice, i concetti mi risultano molto chiari… proprio bravo.

    Mentre posto, faccio anche un commento sulla diatriba portale - blog - nuovo forum, cosa meglio, cosa peggio. La mia opinione è questa: gli articoli del portale mi vanno molto bene in quanto a informazione su quanto sta accadendo, ma non lasciano spazio a commenti degni del livello raggiunto nel blog. Un paragone che mi sono fatto è che il portale è come il tg di sky, i.e. molto incentrato sugli eventi del momento, e il blog è come una rubrica settimanale che lascia spazio alla riflessione sugli eventi. Il blog, in quanto a profondità di ragionamenti e condivisione di esperienze, secondo me ha raggiunto dei picchi che il portale non potrà raggiungere, ma giustamente, perchè sono cose di diversa natura, che evidenziano aspetti diversi. Se la redazione e ubaldo, che ringrazio profondamente e ammiro molto per il lavoro gratuito che fanno, troveranno il modo di far convivere portale e blog, magari mettendo in condivisione i commenti, o gestendo le due cose come facce diverse della stessa voglia di tennis (il portale + up to date, il blog + riflessivo), trovo che si sarà fatto tutti un bel passo avanti. Adesso mi sembrano ancora troppo slegati tra loro.

    Due parole ancora sul nuovo forum nato da poco (quello degli ubaldi ribelli, per capirci!). Per adesso mi sembra un po’ molto mymag, molto incentrato sul torneo in corso (evidentemente, wimbledon è l’evento di questi giorni e il forum è appena nato), ma molto meno frequentato di mymag. La gente che lo frequenta è tutta sicuramente degna, e se un gruppo di e-friends vuole farsi un suo forum, padronissimi, però così sui due piedi mi bastava mymag. Cmq, io leggo tutti i post anche di questo nuovo forum, c’è sempre da imparare.

  215. Mauro scrive:

    Max, per quanto riguarda Sestola, devo confermare quello che ti ho già anticipato per telefono, e cioè, nei nostri bambini, ok la tecnica, benissimo la preparazione atletica, ma non trascuriamo l’aspetto motivazionale. Da questo punto di vista, Sestola è stata magnifica per mia figlia e da quello che ho capito anche per gli altri bambini. Non sostituisce certo il lavoro quotidiano ma lo arrichisce sicuramente. I bambini hanno ricevuto la visita della Schiavone, poi quella di Barazzuti, Furlan, Palmieri ed Infantino che hanno contribuito notevolmente ad accrescere nei bambini la voglia di tennis. Così come ha contribuito il nostro raduno, sperando che riusciamo ad organizzarne altri con dei coach e giocatori di fama nazionale ed internazionale.

  216. sabri scrive:

    sono la sorella di Claudiotn

    volevo chiarire , come Mauro del resto , che anche per mia figlia il raduno di Sestola è stato molto interessante dal punto di vista della crescita non tanto tecnica, ma motivazionale..
    Personalmente non ho mandato mia figlia al raduno perchè speravo migliorasse tecnicamente; a questo ci penserà sicuramente il suo maestro, in cui riponiamo ( io e tutta la mia famiglia ) la massima stima e fiducia possibile.

    Lei ci è andata per fare una nuova esperienza, la prima senza genitori al seguito, .. è tornata molto stanca, ma con piu’ voglia di giocare di prima: ha visto che ci sono tante bambine piu’ brave di lei, che per vincere ci vogliono sacrifici e che crescendo diventa tutto piu’ difficile..

    Oltretutto il raduno, secondo me, è stato ben organizzato anche per quanto riguarda la parte ” extra tennis “.. le serate erano tutte pensate per i ragazzini: ho sentito voci che durante il party finale, mia figlia si sia particolarmente scatenata nelle danze ma che anche gli altri non si siano tirati indietro..
    Ha fatto nuove amicizie, ha imparato ad arrangiarsi da sola, si è adattata a seguire nuove regole: io non pretendevo di piu’ !
    .. e se son rose fioriranno!

    Peccato per il mini raduno da Stefano,mia figlia era entusiasta di andare con lo zio in tenda, di conoscere la piccola canaglia, di rivedere le figlie di Atti e di Max .. sara’ per la prossima volta!

  217. madmax scrive:

    Ciao Mauro, come ho ho già scritto, per i bambini che non frequentano un accademia o un circolo di livello può anche andar bene, per chi invece ha già imboccato quel tipo di strada non serve a nulla….Se sei alla Bollettieri tra Sharapova Haas e compagnia cantante ne vedi parecchi tutti i gg per non parlare poi dei compagni con cui confrontarsi. Stessa cosa accade anche se in quantità inferiore alla Vavassori dove però alla bambina di 9 anni può benissimo capitare di palleggiare con la 400 del mondo. Devo dirti poi che in questo momento (e forse in questa era) non penso sia poi così importante il lato motivazionale (se stiamo parlando di grinta perchè altrimenti l’impostare l’allenamento come un gioco è scontato ed è anche più che sufficiente) nel senso che penso siano finiti i tempi di quando la fame e quindi il tanto lavoro anche se fatto maluccio (vedi impugnature folli, scarsissimo gioco di volo etc etc) erano sufficienti per vincere. Ora credo che la consapevolezza derivata dalla perfezione e delle completezza di un giocatore (e dove quindi non bastano ne il “talento” puro ne il tanto lavoro generico) possa essere di gran lunga più importante di tutto il resto che invece potrà eventualmente fare la differenza tra essere nr 1 o nr 10 e che comunque quando sei li in cima tutti tirano fuori il massimo e quando non riescono non è perchè manchi la motivazioni ma per problemi di menthal, ma anche qui come abbiamo visto è una parte da allenare e allenabile…
    Per tornare poi su Sestola e considerando che dovrebbero essere dei Camp Estivi (quindi delle pseudo vacanze) uno si aspetterebbe di non dover andare fino in paese per trovare la piscina e di trovare uno spazio più adeguato per le altre attività sportive (tiro con l’arco etc etc).

    In definitiva o si fa un discorso tennis adeguato (tecnici e tecnica di alto livello) oppure un Camp Estivo in luoghi di buon livello….Io ti invito una volta alla Vavassori dove di fianco hanno appena aperto una piscina (coperta, scoperta, per bambini, l’anno prox anche con gli scivoli, ristornate etc) con cui l’accademia ha la convenzione, parti la mattina fino alla sera e poi discutiamo sulla differenza…..e per qunato riguarda i costi (che comunque come ti ho già spiegato sono molto contenuti) la differenza nasce dal servizio dato… Per quanto mi riguarda per andare a Sestola dovrebbero pagarmi per andarci e sinceramente non andrei lo stesso….
    Ed anzi dico di più: ho saputo che i bambini si sono allenati molto e quindi chi aveva dei difetti li ha ancor di più memorizzati…..

  218. Enrico scrive:

    Ciao a tutti,

    vi leggo da parecchio anche se non sono un genitore ma un normalissimo tennista.

    Il blog è piacevole e leggibile ed è una delle rubriche che vado a leggere per prima quando capito su questo sito.

    Un consiglio perchè non fate scrivere anche i vostri figli?

    Saluti e buon tennis a tutti

  219. Mauro scrive:

    Ciao Enrico, benvenuto anche a te, capisco l’essenza della tua idea di far scrivere i nostri figli, ma temo si annoino un pò. In compenso penso dovresti sapere, ma ne approfitto per faro sapere ad eventuali nuovi blogger, che abbiamo fatti incontrare i nostri bambini ad un raduno a Roma dove hanno potuto fare conoscenza, giocare a tennis ed altro, fare preparazione atletica col prof. Catizone e partecipare alla riunione con Piatti, Sartori ed il direttore di Tennis Italiano Anderloni che sul numero di luglio ha scritto un articolo sul raduno e su questo blog.

  220. stefano grazia scrive:

    Bravissimi ragazzi, continuate cosi’…Scrivero’ ASAP qualcosa, ora voglio solo dirvi che mi sento in colpa per non aver organizzato lo stesso anche senza Buzzelli il MiniRaduno in stile Woodstock…Sara’ mia premura e priorita’ organizzarlo la Prossima Estate quando presumibilmente ci faremo due mesi di Tornei in Italia. Con o senza il Duo Buzz/Catt c’incontreremo tutti.
    Su Sestola: eddai,Max,non fare il Nikolic: per una volta che hanno organizzato qualcosa di simpatico e utile, perche’ criticare ad ogni costo? Passare tutta l’Estate a sestola e’ un conto, passarci una settimana o anche due giocando a tennis e divertendosi,cambiando aria ed imparando anche “a stare da soli insieme con gli altri” non mi sembra da buttar via.ANZI, mi sembra importante come esperienza. E comunque non sottovaluterei l’aspetto motivazionale. A parte Furlan & Co che comunque vanno benissimo (Nicky a Roma solo per il fatto di essere andato a cena con Piatti e Ljubcic era gia’ molto ispirato…),per voi magari e’ tutto normale, ma so io quanto migliorerebbe nicholas potendo allenarsi con i migliori coetanei, vedere quanto sono piu’ motivati e concentrati di lui, capire che fare sempre il mattacchione in allenamento (”volevo solo essere un po’ crazy, si giustifica lui) non paga e che nel Match lasciarsi attrarre dal Lato Oscuro della Forza quando stai perdendo non rende …
    Max, non sto a discutere la validita’ delle tue opinioni (tu sai quanto siamo in sintonia) ma non dobbiamo essere per forza sempre sprezzanti e negativi, anzi…Per essere noi stessi piu’ credibili, dobbiamo riconoscere il Buono negli Altri quando c’e'…
    Un Welcome a Vale che evidentemente mi legge anche sul Cafe’ Universe (almeno quando era sul Blog): tutto quello che scrivi su New Site & Vecchio Blog mi trova concorde e come sai mi son fatto spesso portavoce degli Ubaldi ribelli…Speriamo che il Ritorno di Ubs dopo la Sbornia d’Erba e un maggior peso decisionale dell’Ottimo Bob Commentucci in fase redazionale possano dare una svolta.
    Adesso vado a fare le valigie (Martedi’ si va in Florida) e poi spero di trovare il tempo per raccontarvi (andando di tanto in tanto a capo) di questi giorni …

  221. claudiotn scrive:

    Con tutto il rispetto Max, ma credo che ti sbagli su Sestola. Perlomeno per ciò che riguarda la settimana per i selezionati dalla FIT.

    A Sestola sono stati invitati 50 bambini del ‘98. Non credo sia stata una perdita di tempo per nessuno. E’ stato un momento di confronto importante e necessario per tutti.
    I bambini giocavano in due con un allenatore. Mi pare che il rapporto sia buono. A supervisionare il lavoro vi erano i vertici del settore tecnico nazionale, che non sono gli ultimi arrivati.
    I tecnici, maestri, allenatori dei bambini invitati potevano passare gratuitamente 3 giorni al centro per confrontarsi con i tecnici lì presenti.
    E’ stata fatta anche una seduta di videoanalisi. Sono stati effettuati test atletici su tutti. Sono venuti tecnici di livello internazionale per portare la loro testimonianza.
    Non credo, poi, sia possibile trascurare l’aspetto motivazionale in un bambino. Perchè ancora di bambini stiamo parlando. Ha ragione Mauro, quando dice che quella settimana ha accresciuto la voglia di tennis.

    Se ci sono fra i lettori altri genitori o tenici di bambini coinvolti nel raduno di Sestola, mi piacerebbe esprimessero le loro opinioni, anche negative.

    E’ ovvio che tutto è migliorabile, è ovvio che la FIT faccia anche degli errori e che come struttura federale possa sempre fare qualcosa in più, però quando ha dei meriti bisogna darglieli. Come dici, e come dice Mauro, il lavoro che il bambino compie quotidianamente con il proprio coach/preparatore o con lo staff dell’accademia non è sostituibile da questa iniziativa, nè credo, però che essa sia stata una perdita di tempo per il bambino e alla sua crescita.

  222. under8 scrive:

    qualcuno per caso ha mai visto giocare Napolitano? Ho letto che in un torneo a giugno, in Georgia mi sembra, ha battuto nettamente Quinzi, il ragazzino fenomeno andato da Bollettieri alla tenera età di 8 anni…
    E ha pochi mesi più di Quinzi…
    Mi stavo chiedendo se Quinzi sia veramente un fenomeno come ce lo descrivono o se all’età di 14/15 anni sia già stanco di fare il baby professionista…

  223. madmax scrive:

    figuriamoci se mi metto a fare il nikolik, ma ho parlato con ben 3 allievi maestri (che normalmente lavorano o che hanno lavorato in varie accademie tra cui anche dal bolletta) che hanno passato le due settimane con i migliori (ci sono stati anche i più grandi) e mi ripeto, i ragazzi hanno lavorato molto e per chi non è abituato a farlo ok ma per un bambino che svolge di consueto il lavoro a quei ritmi nessuna novità e per quanto riguarda la tecnica NESSUNO DEI MAESTRI ERA AUTORIZZATO A MODIFICARE NULLA mentre i supervisori visionavano e stop.
    Dal punto di vista motivazionale poi è un discorso biologico e chiunque abbia qualche conoscenza medica sa che su quella non si può assolutamente metter mano ed anzi qualunque psicologo giura sul fatto che fino ad una certa età l’essere molto tranquilli e poco carichi è solo un vantaggio quindi…. poi certo in italia le accademie a quell’età le frequentano in 5 e quindi ok ma certamente per chi ha delle ambizioni serve solo a far credere di essere sulla strada maestra, cosa che se invece fossero andati a Pula si sarebbero resi conto di quanto mai la realtà sia diversa….loro i genitori ed i maestri….comunque non voglio cercare di convincervi poichè ho so benissimo che purtroppo alla gente piace sentirsi dire quello che è più comodo e non la verità quindi fate vobis e good look

  224. Mauro scrive:

    Max, cosa centra Pula?
    Tu lo sai, io sono avido di notizie ed opinioni, mi fa gola la Vavassori e spero di poterci mandare mia figlia quanto prima, ma Sestola è stata una splendida iniziativa che spero solo non resti isolata e che nel fratempo si diano i feedback ai maestri per poter lavorare poi nel quotidiano sulle cose buone e non viste nel radun

  225. madmax scrive:

    Pula intesa come Smrikva Bowl (il torneo) come qualsiasi confronto internzionale è alla stessa stregua di quando Stefano dice di andare alla Bollettieri per scendere dal pero, per far si che quando pensi di avere un campioncino ti renda conto invece che ce ne sono almeno 10 meglio di ti tuo figlio.
    Pula che ormai da qualche anno raduna le migliori speranze mondiali under 10, da quindi l’idea di quanto uno vale ma soprattutto (vista la poca importanza dei risultati) di come si è lavorato fino a quel momento. Quest’anno agli italiani è andata male sia per quanto riguarda i risultati sia per quanto riguarda il discorso gioco/tecnica ed infatti il dato più preoccupante è l’enorme gap tecnico che esiste con le migliori (ripeto che ho visto solo il torneo femminile) e ovviamente di tecnici italiani nemmeno l’ombra…. E come Piatti e Sartori anche tra i tecnici stranieri (che al contrario erano tutti presenti e schierati compatti al fianco dei loro allievi e soprattutto dei genitori..) nessuno parla mai e considera i risultati tant’è che discutendo sugli ultimi vincitori italiani in campo maschile hanno tutti storto parecchio il naso….
    Come scrissi nel post appena tornato dalla Croazia all’età delle nostre figlie le loro under 10 giocano tatticamente a memoria, la seconda di servizio slice aggressiva, le bimani staccano tutte la mano per giocare in back, cambi di ritmo, stretti etc etc etc…
    E dare le informazioni ai maestri non basta per più motivi: il primo perchè è necessario vedere dal vivo, vedere come lo si mette in pratica e metterlo in pratica tu stesso, nonchè rivederlo e rifarlo per mesi cosa che solo lavorando presso tecnici di alto livello o accadedmie per parecchi mesi è possibile poi fare.
    Secondo motivo perchè solo lavorando molto tempo presso questi centri acquisisci quel tipo di mentalità (e sarebbe meglio esserci passato anche come giocatore..), perchè nella realtà alla scuola maestri tutte queste cose (o almeno buona parte) le insegnano il problema è che poi il maestro ne mette in pratica solo una parte e quasi sempre le più semplici e meno complicate. E si, perchè insegnare (e questo accade in tutti i campi non solo nel tennis) è un lavoro e come qualsiasi lavoro se si vuole farlo ad alto livello è necessario essere ossessivi, maniacali, precisi, insomma dei rompiballle che si fanno un mazzo enorme con enorme rottura di scatole e di tempo che in questo caso sarebbe tempo da sottrarre a sat e soprattutto alle ore private. In italia ne avete incontrati molti di tecnici così? Se la risposta è quella che credo, smettetela di farvi andar bene o di adattare quello che di comodo e sotto mano avete alla vostra situazione, altrimenti sarà solo una perdita di tempo e denaro, meglio allora darsi al Vaffantennis di Andrew ed Archipedro, che costa molto di meno e porta agli stessi risultati…..

  226. Enrico scrive:

    Quando ero piccolo sono andato tre volte ai Centri federali FIT, 2 volte a Castel di Sangro e una volta a Palagano (a proposito funziona ancora?).

    Secondo me è una delle esperienza più belle che un ragazzino possa fare: innanzitutto per me è stata la prima vacanza da solo senza i miei genitori,è stata l’opportunità di conoscere tanti ragazzi provenienti da tutta Italia e condividere una bellissima amicizia con molti di loro.
    Inoltre durante la giornata non ci si annoiava mai tra tennis e tantissimo altri sport e l’animazione la sera, quante risate e quanti scherzi da caserma!:-)

    Per quanto riguarda il giudizio tecnico mi limito a dire che a me i maestri sembravano tutti seri e preparati, soprattutto bravi ad avere a che fare con ragazzi piccoli/adolescenti. Certo magari per i vostri figli che sono abituati a giocare nelle migliori accademie internazionali , l’esperienza sarà un pò limitativa, ma non sottovaluterei ciò che questa esperienza può dare in termini umani e di amore per questo sport ad un bambino.

  227. madmax scrive:

    risulta evidente che per chi non frequenta le accademie o per chi non è andato mai da nessuna parte da solo (mia figlia a 6 anni è andata da sola al suo primo camp tennistico…) è una buona esperienza a prescindere dalla qualità del tennis, mentre per quanto riguarda quest’ultima sono lì a testimonianza gli ultimi 30 anni di risultati dei tennisti italiani cresciuti da quella categoria di maestri…

  228. Archipedro scrive:

    Mi prendo qualche minuto, d’una Domenica insolitamente improduttiva, per un generico commento ai post degli ultimi giorni. Che m’hanno definitivamente tolto, non fosse altro perché questo periodo è rimasto trasfigurato dal cono d’ombra della sfortuna, la voglia di condividere, per lo meno qui, la mia esperienza di padre sportivo.
    La premessa, e contestualmente l’epilogo dello scritto, riguarda le persone con cui ho potuto confrontarmi, più o meno amabilmente, e tra queste quei “cultori” della materia tennistica che hanno dispensato informazioni, talvolta utili, e consigli vagamente costruttivi: a costoro il mio umile ringraziamento per alcuni spunti di riflessione dei quali, per interposta persona, può beneficiare mio figlio.Già da subito.
    Se partecipare ad un blog significa meramente spezzare la monotonia d’una giornata di lavoro in prossimità del compiuter allora immagino che di forum di discussione se ne possano trovare molti: ho perso ormai contatto con la specificità di questo particolare contenitore ed allo stesso tempo considero sterile passare il mio tempo a leggere le altrui opinioni senza sforzarmi d’elaborarne una mia Parlerei peraltro di cose che qui non interessano… come un opinionista ben puntualizzò, con linguaggio scarno… e quella sua considerazione è stata effettivamente sensata.
    Mi consola, moltissimo, la constatazione che l’eccellenza, che s’è voluta qui spesso evocare con evidente mancanza di misura, non sia merce in vendita. Se lo fosse i cognomi dei campioni sportivi, ma anche degli stessi intellettuali, o dei giovani talenti che il mondo partorisce, sarebbero sempre gli stessi. Le persone intelligenti, con saggio uso del metodo deduttivo, o induttivo se preferiscono, dovrebbero fare una qualche nuotata nel mare della prudenza prima di dispensare certezze e censurare esperienze condotte in difformità dal loro infallibile verità pitagorica (quella che si disvela alle sole menti elette).
    Allo stesso tempo mi stupisce che nemmeno un eversivo e sarcastico vaffantennista come Andrew abbia potuto porre un argine alla deriva di questo spazio dialettico. Lui che non prende sul serio nemmeno me, sposo promesso ed ora pentito, e che riesce a spazientirsi di fronte ad un innoquo Nikolik ma tace in presenza di ben altri utopici, ma fantasiosi rende meglio, deliri oligarchici.

    Non son degno di stare qui tra voi (questo si sapeva..), come non lo erano il pugile suonato e tanti altri…e non mi piace guardare il modo dalla serratura, senza mai espormi: da questo punto di vista condivido il disappunto di colui che qui è stato il principale inserzionista.Potevate sforzarvi di più.
    Ma soprattutto devo essere conseguente alla mia teoria, che vuole che il mio tempo sia la maggior risorsa sportiva per mio figlio: per cui è giunto il momento d’utilizzarlo con pragmatico utilitarismo.Passo e chudo.

    Dr. Max: “Fate vobis” è un modo di dire, insisto, geneticamente sbagliato. E’ per questo che non parlo latino a casa e friulano in uffico: c’é sempre chi conosce meglio di me questi linguaggi…
    Facite vos…!
    Non te la prendere… considerami estinto!

  229. madmax scrive:

    appunto è un modo di dire… e poi come potrei prendermela, al massimo sono curioso di sapere in che lingua parli visto che scrivendo innocuo con la Q sarebbe un brutto esempio per il quadrumane….e questo non è un modo di dire e l’italiano è una lingua corrente….

    per il resto mi sento di dire che sin dai tuoi primi scritti sei quasi sempre andato fuori tema, il che non significa avere un’opinione diversa significa solo parlare d’altro…..

    poi non ho capito la storia dove allora sarebbero sempre gli stessi nomi ad eccellere nello sport o anche in altri campi, non fosse altro che i tempi ed i sistemi cambiano e questo porta per esempio trapattoni ad essere stato un grandissimo allenatore negli anni ‘80 ed una pippa ai giorni nostri…. la parola d’ordine deve sempre essere crescita, le altre sono solo leggende a cui peraltro molte persone ancora credono……

  230. francesco scrive:

    Archipedro non ci privare delle tue argute osservazioni continua a scrivere il blog è uno spazio libero,molti, tra cui il sottoscritto, apprezzano le tue osservazioni.Su Sestola condivido quanto detto da Mauro ;a detta dei genitori dei convocati,dei preparatori atletici e dei tecnici con cui ho parlato è stata una esperienza positiva:video analisi,riunioni tecniche con i maestri,incontri con giocatori e tanto altro hanno contribuito alla riuscita del raduno.
    A mio modestissimo parere i problemi in Italia non riguardano gli u .10 o u .12 o u 14 che si difendomno molto bene anche a livello internazionale,ma sorgono dopo i 14- 15 anni quando diventa quasi impossibile conciliare gli impegni scolastici con l’attività agonistica.Nella mia città ad esempio i 4 migliori u. 16 sono stati costretti ad abbondanore i licei che frequentavano per dedicarsi all’attività agonistica per poi iscriversi a scuole di comodo di dubbia qualità.
    Grazie Mirmidone per il lusinghiero commento su mia figlia ,a Teramo purtroppo non l’ho potuta accompagnare ,spero di incotrarti al prossimo torneo o incontro a squadre

  231. Archipedro scrive:

    Max, hai detto un’altra cosa giusta: si dice “innocuo”. Come in genere lo scrivo e poi lo rileggo, quando non mi salta la corrente. Potrebbe essere il mio correttore ortografico infido… Ma comunque… ho sbagliato. Perché io sbaglio. Sono distratto. A volte mi sfuggono errori di battitura ben peggiori… L’imperfezione é una condizione di vita alla quale mi sono da tempo abituato.
    Sono sicurissimamente andato fuori tema… se il tema lo decidi tu.
    Ed ora… cerchiamo un blog un po’ più umano.

  232. madmax scrive:

    francesco non essere venuto a roma ti ha fatto perdere molto…

    dici: “A mio modestissimo parere i problemi in Italia non riguardano gli u .10 o u .12 o u 14 che si difendomno molto bene anche a livello internazionale”

    a prescindere dal fatto che come ti ho detto a pula anche i risultati non sono arrivati, ma il fatto è, che non sono quelli a dover essere considerati, e di problemi tecnici ce ne sono eccome…..se poi vai a scorrere i vari post dei mesi precedenti, ti accorgerai che anche il prof buzzelli ed io (raccontando i test fisici di roma e quindi le impressioni del prof catizone) segnalavamo grossi problemi dei ragazzi anche nel fare semplici esercizi. per non parlare poi delle parole di piatti e sartori… il problema italiano è proprio questo, quello cioè di non aver capito ancora quali siano i problemi, concentrandosi su cose che poi nel futuro serviranno ben a poco. e che i genitori dei bambini andati a sestola siano rimasti contenti è una cosa normalissima… non sanno cosa fare la fit ed i suoi tecnici come si può pensare che lo sappiano i genitori che fanno tutt’altro… oltretutto faranno il paragone con quello che i propri figli fanno tutti i giorni nel circolo di appartenenza e sembra loro di essere in paradiso….peccato che sono solo passati dall’inferno al purgatorio…

  233. andrew scrive:

    Archipedro, diavolo di un furlan…

    ma uno spazio più umano di questo, dove si espongono il vaffantennis, le accademie, i circoli, ecc., con relative ditate negli occhi, dove lo trovi?

    L’umanità è questa…l’atteggiamento laico è proprio discutere con tutti, specialmente con chi si considera agli antipodi…io c’ho provato con il circolo: è che loro non vogliono discutere con me…

    Io trovo più INNOCQUO Madmax o StefanoGrazia rispetto a Nikolik, ad esempio: i primi ricercano, propongono strade che nessuno è obbligato a seguire mentre il secondo è chiaramente impegnato a far rientrare tutto nella strada OBBLIGATA del circolo, ossia nel luogo dove si consuma la fine del tennis come sport.

    Dai, passa a trovarmi con il quadrumane, che ti faccio conoscere il mio coach certificato vaffantennis e andiamo a scatenarci sull’erba sintetica…

  234. stefano grazia scrive:

    Archie, insomma, ammettilo: sei un permalosone…In pratica basta che mad max senza nemmeno farci caso piazzi li’ un “altrimenti sarà solo una perdita di tempo e denaro, meglio allora darsi al Vaffantennis di Andrew ed Archipedro, che costa molto di meno e porta agli stessi risultati…..” e tu subito te la prendi e ci abbandoni per andare alla ricerca di un blog piu’ umano… Fai come vuoi, ma ti sei offeso e impermalosito gia’ tante altre volte e sempre per i motivi sbagliati…qui nessuno ce l’ha con te, semplicemente in molti NON la pensano come te…ecco, se vuoi andartene a cercare uno spazio per farti dire che sei bravo,bello e buono, allora fai pure…qui in molti ti diremo che stai sbasgliando tutto… io preferisco un Blog cosi’… Scrivimi pure che io sto sbagliando tutto, non e’ per questo che perdo le motivazioni, le ragioni semmai sono altre (i periodi di stanca, l’indifferenza vera o presunta della Redazione,’interrogarsi sul reale senso della vita, il dover fare le valigie,etc etc etc) ma andare alla ricerca di un blog piu’ umano solo per via della lotta di classe o perche’ qui qualcuno ti prende a bacchettate perche’ secondo lui (e’ una opinione) tu di tennis ne capisci poco/stai sbagliando approccio/ti stai illudendo/stai sbagliando tutto/sei un mezzo criminale(bennato)/negro ebreo comunista(guccini,invece)…mah, mi sembra solo un aver la coda di paglia/essere full of himself o almeno scarsamente empatico/comunque un po’ permalosetto … Lo siamo un po’ tutti, ma mad max non ha riguardi per nessuno, e il bello e’ proprio quello… Poi se invece ci lasci perche’ siamo noiosi, vabbe’, magari hai ragione…ma secondo me il tuo sbaglio e’ proprio questo: una volta t’in******i con me e minacci di andartene, un’altra volta con Enzo(faccio per dire, magari ricordo male) e uguale, tre-quattro volte con Max, idem con patate…Ma il Blog non siamo mca io,enzo o mad max, il blog sei anche tu… Insomma, per me l’equivoco di fondo e’ proprio quello: non e’ che perche’ una volta uno ti dice bravo allora e’ tuo amico e la volta dopo ti dice che sbagli che non e’ piu’ umano … qui ci diamo ragione e torto dieci volte al mese…ognuno dice la sua, come dice andrew…se uno smette di scrivere perche’ e’ stanco o perche’ preferisce dedicare il tempo libero a scrivere un libro piuttosto che dei posts, vabbe’, mi sembra giusto…se uno invece se ne va sdegnato perche’ risentito perche’ i suoi metodi non vengono presi nella giusta considerazione …be’,continuo a pensarlo un atto di superbia…Ma e’ la mia opinione,non e’ il Verbo. Spero di vederti il prossimo anno se riusciremo a fare il Raduno in stile Woodstock.

  235. stefano grazia scrive:

    Avevo promesso un resoconto di questi giorni andati e visto che domani partiamo per la Florida, sara’ meglio che cominci a scrivere qualcosa che altrimenti troppa acqua, spesso turbolenta, potrebbe passare sotto i ponti… Come qualcuno forse ricordera’, dopo la settimana da Bob Brett in pratica avevo imposto una pausa a Nicky di 2 settimane di modo poi che potesse ricaricare le pile prima delle 5 settimane (e 6 tornei) in US. In questo periodo siamo stati a Roma a fare delle visite auxologiche per vedere se Nicky stava crescendo regolarmente e quali aspettative di crescita ci potevamo aspettare. In pratica non diventera’ 185-190 ma magari a 180 con una buona alimentazione e con un po’ di culo chissa’… Certamente i metodi per farlo crescere ci sono ma si tratta di doping…la mia opinione sul doping e’ nota: io lo liberalizzerei (come liberalizzerei le Droghe) e come me la pensano in tanti perche’, come mi ha detto il Prof che fa parte della Commissione AntiDoping, quelli sono troppo bravi, non si riescono a beccare…E allora tanto vale liberalizzare: se sei adulto, ti prendi le tue responsabilita’…(ovvio, nel caso delle Droghe normali se poi vieni beccato alla guida di un veicolo o sul posto di lavoro, a meno di non essere un creativo,la paghi con galera e giro della chiglia)… Il problema e’ che adesso cominciano a doparli da piccoli e siccome per ottenere certi risultati devi usare dosi massiccie, il rischio di effetti collaterali e’ alto, dal diabete alla sclerosi laterale amiotrofica…puo’ un genitore sano di mente assumersi tali responsabilita’? Ovviamente non puo’ ma ahime’, so che accade…
    Ma sto divagando … usciti dallo Studio del Prof dopo aver constatato che comunque Nicky ha un’eta’ ossea di un anno, un anno e mezzo inferiore e che peraltro e’ cresciuto 2-3 cm nell’ultimo mese, ce ne siamo andati a vedere Piazza san Pietro e poi,mentre mia moglie se ne tornava a Bologna, io e lui da soli ce ne siamo andati prima a Pompei e poi su, sempre in treno, a Pisa…Cercate di capirmi: Nicky ha sempre vissuto all’estero e spesso in vacanza siamo andati nei paesi africani e non vicini… Quando siamo in Italia cerco di fargli vedere anche le “icone” per cui l’Italia e’ famosa nel mondo: l’anno scorso era stato a Venezia, a Maggio aveva visto il Colosseo e i Fori Imperiali, le Dolomiti un po’ le conosce…A Bologna appena arrivato, dopo essere andarti a saccheggiare le Libreie Feltrinelli, l’avevo fatto salire sulla Torre Asinelli: erano 25 e passa anni che non ci salivo … A Napoli e’ stata un po’ un’avventura: arriviamo da Roma e ci fiondiamo al Binario 2 per scoprire che non era quel binario 2 ma un altro, quello di Piazza Garibaldi…troppo tardi per prenderlo, finiamo su un altro treno diretto a reggio calabria e dopo un’ora non siamo ancorta partiti, con la gente che protesta, scende daltreno, chiede agli inservienti ma non riceve spiegazioni…Vabbe’, ci sara’ pure un altro teno per Pompei: scendiamo per andare a vedere e dopo 3′, senza nessun annuncio, il treno parte (e per fortuna che ci eravamo tirarti dietro le valigie)…Scendiamo a Pzza Garibaldi dove sul binario 2 dovrebbe paretire un treno per Pompei ma ci dicono che no, parte sul binario uno e quando arriviamo, macche’, e’ gia’ partito…E allora saliamo di nuovo su in napoli Centrale e aliamo su un treno per Taranto che dopo 20′ viene soppresso…Ne prendiamo un altro nopn mi ricordo piu’ per dove ma dopo 5′ ci vengono a dire che il vagone dove eravamo e’ fermo per guasto…fortunatamente basta spostarsi su quello successivo e finalmente il treno parte…alla stazione di Pompei zero taxi: un tale ci dice che due son guasti, uno e’ andato a mangiare, l’altro e’ di Pescara (???) e insomma per 10 euro ci porta lui all’Hotel (io mi preoccupo per il ritorno: avevamo un treno alle 6.36 del mattino ma all’albergo poi ci rassicurano)…A parte questo, Pompei e’ stata una graditissima sorpresa (e questo nonostante l’articolo sul commissariamento deciso dal governo: tutto vero, tutto giusto ma a me Pompei e’ piaciuta moltissimo anche cosi’ e Nicky ha potuto passare 4 ore con una guida che entusiasta della sua curiosita’ ci ha portato anche nei posti dove in realta’ non si potrebbe andare (perche’ inopinatamente ancora chiusi o bloccati per restauri) e comunque siamo entrati alle 9 e siamo usciti alle 18… Una esperienza bellissima. Poi Pisa che non sara’ granche’ ma ha questa incredibile Piazza…
    E dal Prossimo post riprendiamo a parlar di tennis…Vi raccontero’ della ripresa degli allenamenti prima a bergamo col Maestro angelo Rossi e poi a Palazzolo alla Vavassori e infine a Bologna col Maestro Albertini…Un attimo di pausa,please.
    E dal

  236. Archipedro scrive:

    Andrew, ambiguo affabulatore ed amante infedele… Capace solo di destrutturare… camaleontico ed onnivoro figuro… Non ti credo più!! Umanità questa?! Nel senso di… genuinità? Allora ho sbagliato termine… “sportività”, ecco la parola. Sono uno sportivo “sportivo”: cerco le sfide leali ed accetto le sconfitte… ma tu? Avresti almeno potuto dare al tuo “vaffantennis” il volto del blog, e ci saremmo subito ritrovati a fare l’amore protetto con le parole… ed invece… stai qui con un occhio aperto. E t’accontenti di fare il caratterista. La tua insostenibile leggerezza… Ahh, mai innamorarsi…!
    Aspetto comunque un tuo invito meno evanescente, ma in separata sede: ho parlato al bradipo-quadrumane d’alcuni genitori sfasati come me, “tristonazzi”, che giocano al tennis con i propri figli… e tu sei la mia opzione finale. L’unica che mi rimane. Mi sa che il tuo “Open della Taverna” sarà il nostro primo challenger. Ed il nostro ultimo…

    Stefano. Che altro dire? Non hai colto il mio bersaglio… ma vinci tu comunque… (solo perchè, ormai é evidente, fai uso di stupefacenti…)
    Ecco, vi lascio con il mio ragionamento dell’ora di pranzo: l’unico elemento sostanziale che manca alla mia ricetta autarchico-rivoluzionaria (altro che mister X e signor Y…) é la disponibilità a scendere a patti con il doping… Se per accedere allo sport professionistico quella strada sarà l’unica… il pistolero si dovrà accontentare di fare l’inventore…

  237. under8 scrive:

    La crisi del tennis americano

    Nessun tennista americano è arrivato quest’anno alla seconda settimana di Wimbledon. La Spagna ne ha portati tre (Nadal ieri ha vinto il torneo londinese) e addirittura la Gran Bretagna che non vince l’Open nazionale dal 1936 ne ha portato uno.

    Inoltre, non accadeva dal 1926 che fosse soltanto uno l’americano giunto fino al terzo turno di Wimbledon, battuto impietosamente due venerdi’ fa.
    E, per di più, è dal 2003 che un giocatore a stelle e strisce non vince uno Slam: l’ultimo fu Roddick agli US Open.

    Ricardo Acuna, allenatore della Federtennis americana, spiega il declino statunitense con “la globalizzazione del tennis”. A suo avviso infatti “è il mondo che è migliorato”.
    Secondo l’ex top 5 Gene Mayer, invece, la spiegazione sta nei nuovi metodi di allenamento. Affollarsi da bambini in accademie con 200 compagni non rappresenta un buon metodo: a suo avviso il gioco “si apprende solo in un testa a testa costante con un allenatore”.

  238. stefano grazia scrive:

    Archipedro: voler liberalizzare la droga (ed essere contro il proibizionismo), non significa assumere stupefacenti: io non ho mai fumato nemmeno una sigaretta, e ho vissuto per anni in Jamaica!!! Ma e’ un mio vecchio pallino, la liberalizzazione: fosse globale, eliminerebbe la criminalita’ e le morti per overdose (la droga sarebbe venduta in farmacia e sarebbe sicura…Poi, se ti vuoi ammazzare, fa pure, ma trovo veramente ipocrita propagandare ed esaltare il giossetto de vin e poi tacciare di sporc drughe’ chi si fa una canna… Eppoi Mick jagger e Keith richards sono la prova che farsi di eroina non deve necessariamente portarti alla tomba (SCHERZO…ripeto: l’unica droga che potrebbe attirarmi e’ il fungo allucinogeno, ;a comunione col dio di DUNE o anche di Mose’, o comunque gli Stati di Allucinazione di Ken Russel, in ambiente scientifico, col guru, esplosione/estensione dei sensi, il dilatarsi delle parole,dei colori,dei suoni…Mai provato, ma in ambiente legale e scientifico, in una universita’, a livello di ricerca, semel in anno…perche’ no?
    Cio’ detto, ho appena rifiutato come avrebbe fatto qualunque genitore l’opzione doping che non dico mi sia stata proposta ma semplicemente prospettata come possibilita’ (inutile nascondersi,eh…)
    UNDER8: nelle Academies di 200 bambini, spesso i 7-8 migliori hanno il loro coach e sfruttano l’Academy come STRUMENTO…Prendiamo Miccini,per esempio: ci e’ arrivato a 12 anni, ed era fra i tre migliori U12 d’Italia…per due anni ha fatto l’Academy regolare, magari prendendo il primo anno qualche lezione privata…Poi gli hanno proposto Tirrenia e lui ha detto che Tirrenia era OK ma lui preferiva stare alla Bollettieri perche’ li’ aveva la possibilita’ di cimentarsi ogni giorno con i piu’ forti e d’incrociare di tanto in tanto la racchetta anche con Haas,Stepanek,la Vaidisova,Max mirny,etc etc…
    Anch’io ho pero’ sempre ritenuto che per un bambino U10 o U12 sia meglio un Academy con 20-30 ragazzi e non di piu’, con 4-5 ragazzini della propria eta’, con un ambiente piu’ familiare…E infatti Nicholas lo volevo portare,semmai, alla Pat Cash riservando l’eventuale passaggio alla Bollettieri a 13-14 anni…Poi, nella vita, ci sono contingenze e congiunture…
    Ma per quanto riguarda la crisi del Tennis Americano, direi che la prima che hai detto (la globalizzazione)sia la risposta giusta. Senza dimenticare che le Academies americane sono spesso invase da Stranieri (sudamericani, europei dell’est,giapponesi,australiani,etc etc) e che molti di questi ai vertici delle classifiche ci sono arrivati…La Scuola Americana in fondo continua a funzionare anche se ad avvantaggiarsene non sono piu’ solo gli americani…

  239. stefano grazia scrive:

    Seconda puntata delle Mirabolanti Imprese della Canaglia di Lagos in Trasferta sul suolo natio…. Arrivati a notte fonda da Pisa, la Domenica viene passata in tutto riposo (anzi, io e Nicky ci siamo andati a fare un’oretta di Mountain bike) ma gia’ il lunedi’ ci vede diretti verso Bergamo, anzi a Rovetta, vicino a Clusone…dovete sapere che in queste due cittadine noi conosciamo ormai quasi piu’ persone che a Bologna e questo perche’ qui vivono diversi italiani che scelsero di fare fortuna in Africa…i loro nonni o genitori partirono settanta,cinquanta anni fa per costruire case, strade, ponti o per avviare altre attivita’…fecero forrtuna, tornarono e si costruirono la loro villetta e poi tornarono in africa portandosi dietro altri paesani…A Clusone e Rovetta vi e’ una delle due grosse comunita’ (l’altra e’ di Biella e Roasio) che tentarono la fortuna in Nigeria…Qui ho soprattutto un carissimo amico, Juma Visinoni,che e’ tra l’altro cugino di quell’Eugenio rossi passato alla storia come il fidanzato di Gabriela sabatini ma che da U18 fu anche una delle piu’ fulgide promesse azzurre del tempo…Eugenio ha anche due altri fratelli tennisti, tutti conosciuti qualche anno fa durante una nostra incursione a Rovetta culminata in una “churrascata brazileira” (i Visinoni sono stati anche in Brazil) in cascina: uno e’ il Prof Carlo Rossi, autore di un libro EASY TENNIS, dedicato al primo approccio al tennis e ai rapporti con la scuola e l’altro e’ il Maestro Angelo Rossi…Con Angelo Nicky ha giocato, al termine della giornata,un agguerritissimo doppio contro il sottoscritto e Juma… Un ottima maniera per riprendere contatto con la racchetta e con la Terra Rossa …ci siamo divertiti per circa tre orette con Nicky che ha offerto il Meglio e il Peggio di se’ …Be’, non ha fatto nulla di grave ma la sua giustificazione quando dopo che gli chiedevo spiegazioni sul perche’ non si stesse impegnando ( Volevo fare un po’ il Matto!) non suscitava il mio entusiasmo (Insomma, sei qui che giochi dopo 3-4 anni che non ti vedono con Juma e Angelo…nella mia testa sarebbe scattata l’intenzione: ok, adesso vi faccio vedere…Macche’, manco per sogno… Poi,per fortuna, qualche sprazzo di luce in un paio di punti giocati contro Juma e poi soprattutto nel doppio, grande propensione alla rete e grandi volee’, inusuali in un bambino della sua eta’). Insomma, alla fine e’ andata bene anche cosi’ e Angelo mi e’ sembrato favorevolmente impressionato.
    Il giorno dopo invece ci siamo diretti alla volta di Mad Max…

  240. stefano grazia scrive:

    Quel ramo del lago d’Iseo su cui si appoggia la Vavassori Academy (che in realta’ e’ a Palazzolo d’Oglio) ha ospitato la Canaglia di Lagos solo per un pomeriggio ma incredibilmente Nicholas ha dato il meglio di se’, sia come tennistya che come essere umano…Il Maestro croato a cui era stato affidato, e per dipiu’ suo omonimo anche se con la K al posto del CH, era rimasto entusiasta e al termine dell’ora e mezzo di training ci ha avvicinato dicendo che si vedeva davvero che nicky viveva per il tennis, pieno di entusiasmo e soprattutto di nozioni “giuste”…Mad Max io non l’avevo ancora conosciuto di persona… e’ stata una FULL IMMERSION molto piuacevole, iniziata alla Vavassori dove ci ha presentati al titolare dell’Academy che si e’ dimostrato un gran signore, molto attento alle nostre esigenze e in perfetta sintonia col modo di pensare dominante in G&F, e poi proseguita nella deliziosa Sarnico, questa si sul lago, dove Max ha posto la sua base…A noi si e’ aggregata poi la moglie e tutti insieme,dopo l’aperitivo, siamo andati a cena nel ristorantino di un piccolo cirtcolo sotto casa dove Max ha in pratica la sua dependance tennistica… Alessia, dopo aver accolto nicholas all’Academy girandogli in pratica le spalle e cominciando a raccogliere le palline (cominciamo bene, ho pensato…) si e’ poi sciolta e ha passato tutto il tempo con Nicky…pare che l’avesse annunciato in Academy con un ‘Arriva il diavolo1 Arriva il diavolo!” ma poi si e’ dimenticata di vendicarsi di quel che Nicky le doveva aver combinato a Roma e insomma, magari davvero i due vinceranno il doppio misto un giorno al Roland garros, chissa’… Con Max ovviamente abbiamo spaziato in lungo e in largo tutto lo scibile tennistico e la Historia del Blog…ha avuto anche un paio di vivaci discussioni con Nicky su Servizio e Dritto (in effetti anch’io avevo frainteso sul fatto che lui lo volesse piatto,senza top spin) ma alla fine si sono accordati… E’ stata una piacevolissima serata e quando siamo rientrati a Bologna erano le due e mezzo del mattino…

  241. stefano grazia scrive:

    A questo punto col Prof Buzzelli in quel di Cuneo (a proposito, come e’ andata poi a finire con la Garbin?), mia sorella m’informava che Gigi Neri,uno dei migliori U10 l’anno scorso in Emilia romagna se non il migliore, era rientrato a Bologna dopo una settimana al mare…Nicky e Gigi si conoscono avendo passato un paio di settimane insieme al Cierrebi in quella specie di Summer Camps/Baby Sitter che venivano organizzati tre anni fa quando c’era Padovani… Adesso GG si allena ,ormai da tre anni, con Albertini,e insomma, l’occasione e’ ghiotta e non ce la facciamo sfuggire anche perche’ Albert (come lo chiamano tutti)si dimostra disponibilissimo e cordialissimo… Tra l’altro non c’e’ solo GG Neri ma anche Andrea Vitali, un altro ragazzino con un dritto virulento…I tre si allenano insieme Giovedi’ sotto i miei occhi e la cosa drammatica e’ che all’inizio, dopo i palleggi di rito, al momento di giocare i punti, Nicky non vince quasi mai e la cosa lo innervosisce visibilmente… vabbe’ la superficie (a luanda e lagos lui gioca sul cemento), vabbe’ la sosta, eppero’ a lui questo non va giu’… Nel pomeriggio ahime’ succede quel che temevo: GG gli chiede di fare un set e gli rifila un bel 6/1 con Nicky che da spesso in escandescenze, sbatte la racchetta, si fa richiamare (da me) all’ordine piu’ volte e dopo per 10′ buoni se ne sta in*****issimo a braccia conserte a sbuffare fumi d’ira sordo alle ricgieste di giocare un altro set da parte del buon Pierluigi Neri detto Pierre… Lo lascio li’ a sbuffare e dopo avergli gridato di arsi una ossa, vado a chiaccherare con Lambo, il papa’ di Gigi, e mia moglie, a un campo di distanza…I due riprendono a giocare e sapro’ poi, da nicky, che prima dell’interruzione per chiusura, lui conduceva 4/1… Bravo,gli dico, visto che non occorre fare tutta sta scena, cosa e’ cambiato/ Niente, mi fa lui, mi son detto che se continuavo ad in*****rmi non combinavo nulla…
    Comunque Pierre GG Neri mi e’ sembrato un giocatore molto solido, sia fisicamente che mentalmente, con ottimi fondamentali secchi e precisi e un ottimo servizio. Rispetto a Nicholas cos’aveva/ be’, una prima di servizio decisamente piu’ consistente e una seconda meno attaccabile, e soprattutto una risposta sulla seconda di Nicky piu’ devastante, senza unforced errors nei calci di rigore a porta vuota (per intenderci). In piu’, una ottima palla corta anche se suo padre mi diceva che a volte eccede e che in quei casi albert gli vorrebbe tagliare la mano…il padre, Lambo, mi diceva anche che in questo periodo il figlio e’ un po’ giu’ perche’ a causa di scuola e malattie varie non ha potuto svolgere per tutto l’anno regolarmente una preparazione atletica adefguata ed ora e’ un po’ appesantito. Comunque, a me e’ sembrato un giocatore molto ma molto solido.
    Il giorno dopo porto nicky a casa di albertini e glielo sbologno…al mattino gioca con GG (perde 6/3 partendo da 2/2) e con Andrea (vince 6/3, partendo da 2/2) ma nel pomeriggio GG e Andrea vanno a Verona a giocare le Quallies di un Torneo ETA e Nicky resta da solo con Albert che se lo porta a casa, gli fa da mangiare, e poi in federazione dove aveva un appuntamento…Per un disguido io credo che siano al Circolo (a Rastignano, 25 km da casa nostra) e arrivo la’ alle 15.30 dove li aspetto fino alle 17.30…Arriva anche mia sorella, una delle signore da Coppa italia nc allenate da Albertini, che non lo ha ancora visto giocare ed e’ curiosa…finalmente asrrivano sulla spyder di albert, Nicky addormentato… Si risveglia presto e nei primi 20′ in palleggio e’ perfetto con mia sorella che si commuove…Poi si decocentra e tutto va in vacca, ma insomma, si diverte…L’appuntamento e’ per l’indomani, lo avrebbe accompagnato mia sorella, ed e’ li’ che poi succede il fattaccio. Di cui andro’ a parlarvi nel prossimo post. Un po’ di souspence non guasta.

  242. Nikolik scrive:

    Comunque, le importanti parole di Stefano sul doping devono assolutamente far riflettere e spiegano, in buona parte, questo gigantismo di ragazzi e ragazze dell’est, come dico da tempo.
    Ecco come si fa, altro che federazione, e infatti in certi paesi la federazione nemmeno esiste o, se esiste, nessuno la conosce, eppure i campioni ormai vengono solo da questi 5-6 paesi.
    Certo, in alcuni paesi i genitori non hanno i giusti riguardi e i giusti scrupoli che ha Stefano, e, sempre in certi paesi, i ragazzini sono disposti, pur di sganciarsi da certe realtà, a prendere certi compromessi che, chiaramente, un ragazzino o una ragazzina italiana non sono disposti a prendere.
    Questo spiega, almeno in parte, la collocazione geografica dei migliori tennisti, soprattutto nel tennis femminile.
    Drammatica, ed amara, realtà, Stefano: tu hai detto di no, ma se tu fossi stato russo, avresti detto di no?
    Poveri ragazzi miei…cosa non si fa per vincere…

  243. +PSTN+ scrive:

    Entro qua silenzioso e umile senza dar fastidio unicamente per rivolgere un cordiale saluto a Stefano Grazia sicuro di trovarlo in casa.

    Caro Stefano,
    ignoro la tua sensazione ma personalmente con mio profondo rammarico mi pare che tutto si stia dissolvendo e l’equilibrio, pur estremamente effimero, un tempo faticosamente creatosi si stia frantumando inesorabilmente tra blog, piattaforma e chi ne ha più ne metta creando una confusione senza pari.
    Forse di questo è anche complice la prossimità temporale della disfatta di ieri nel Tempio però sconfortato vedo articoli di quà e di là senza collegamento che spuntano come funghi.
    Per carità: è molto piacevole questo tuttavia mi sento impotente di fronte a questa amalgama disordinata senza alcun cenno di ordine.
    Non so cosa tu possa fare.
    Mi rivolgo a te in quanto hai dimostrato profondo interesse oltre ad essere condito da una mia, generalmente, condivisione dei tuoi lunghi posts (maledetta piattaforma, hai fatto bene a rimarcarlo!) oltre a quel velo d’ottima ironia il quale rende ancora più godibile il tuo pensiero espresso su carta.

    Un sentito saluto

    Barone

  244. madmax scrive:

    caro nikolik e cari genitori, basterebbe chiedere a qualche preparatore illuminato e l’alternativa al doping esiste: lavorare molto e soprattutto bene sin da piccoli.. con il lavoro giusto si può condizionare il fisico la crescita etc etc…… certamente è necessario saperlo fare (il preparatore) e volerlo fare (l’ atleta) e quindi già da qui la scremature è notevole….

    girando un po’ in altre sezioni del blog nel leggere i post del dopo finale di wimbledon mi sono venuti i brividi, ho provato ad immaginare (non riuscendovi) come da un popolo di questo genere potessero uscire dei campioni e mi sono detto che certamente il solo fatto di essere diverso potrà solo portare dei ventaggi….

  245. stefano grazia scrive:

    LA CANAGLIA DI LAGOS COLPISCE ANCORA!!!
    (ovvero: come fa girar le palline-da tennis e non-lui non le fa girar nessuno…)

    Una premessa, anzi due.
    Giovedi’ scorso quando avevo accompagnato nicky all’ex Junior di Rastignano (sapete, negli anni 70 era fra I piu’ grandi circoli d’italia, con 20-30 campi e con Panatta e bertolucci tesserati per la Serie A… Ora di camp ice ne sono rimasti solo tre ma il posto,sebbene a casa da di dio rispetto a dove abitiamo noi, sarebbe ancora bellissimo per il tennis…), avevo avuto modo poi di andare a pranzo con Albertini,il coach, e I genitori di Gigi e Andrea al Ristorante Carosello, vicino al bivio per Pianoro e Pian di Macina e li’,fra tortellini alla panna e salsicce (I ragazzini sono stati costretti a pasta al pomodoro e a prosciutto e mozzarella…) ci siamo lasciati andare a disquisizioni varie…io stavo abbastanza cauto perche’ so che nell’ambiente sono guardato con sospetto e un po’ “sparlato’ come un fanfarone, “sboronazzo” e anche quanto ad educatore chissa’… nessuno me l’ha mai detto in faccia, ma m’immagino che se ne dicano: in fondo hanno anche ragione dal loro punto di vista: chi e’ sto qui che nessuno l’ha mai visto, gioca come un tristonazzo, suo figlio non ha mai vinto un c@$%* ed ha sempre I paginoni centrali su 0 15 … e poi lascia pur che lo porti in America, che poi esce al terzo turno nei nike o al torneo di Mirandola arriva solo in semi ed e’ battuto da Belgioco …
    E comunque con Albert a un certo punto scivolo a parlare sulla ipocrisia dei gesti bianchi e sull’importanza del mental, del carattere, della personalita’… di quell delicato equilibrio che intercorre fra l’essere Educatori e la necessita’ di non reprimere/soffocare l’animus pugnandi… E’ una discussione che abbiamo fatto tante volte e kill bill qui non si trovera’ completamente d’accordo, ma comunque quell che voglio dire e’ che e’ difficile spiegare quell che anch’io non so capire (I Dik Dik???) e che comunque non c’e’ nulla di male in un C’MON!!! sparato in faccia all’avversario anche dopo un suo doppio fallo se era un punto importante… Vabbe’.
    Venerdi’ invece stavo guardando due baldi ventenni,due allievi di albertini, giocare sul campo di fianco e davvero giocavano bene e si scopre che non erano nemmeno dei terza categoria e albert, il loro Coach, che esclama: Tutti I miei allievi giocano bene, ma quanto conta saper giocare bene?
    E io: il 10%.
    E lui: Ecco, appunto…
    E io a citare Safin (Because tennis, everubody has) e blah blah blah. E Albertini a dire: oddio, e’ vero che io non ne ho mai allenati a cominciare dall’eta’ di Nicholas…e devo dire che davvero Gigi (che in quell momento era a Verona) e’ davvero perfetto in campo. Fin troppo. Mi spaventa. E’ piu’ normale lui (e indica Nicholas). Gigi ha capito che arrabbiandosi non vince, spreca solo energie, e quindi si concentra, conta le corde, si gira, non si arrabbia mai…Etc Etc.
    E in effetti anch’io lo avevo notato (e riportato nei posts precedenti).
    BENE, arriva il sabato. Nicky va a Rastignano con mia sorella che ha una lezione con Albert, palleggia un po’ con un ventenne ma per il resto s’inzuppa I calzini nel dare l’acqua ai campi. Poi arriva gigi Neri: ha giocato a Verona e ha preso una stesa. Non solo: Andrea che non era nemmeno stato accettato nelle Quali e’ stato ripescato e ha avuto un walk over e quindi, pur essendo inferiore a GG, si e’ ritrovato nel Tabellone… Pierre GG Neri e’ veramente scoglionato, manco voleva venire, lo trascvina il padre perche’ albert ha insistito…Magari pensavano che un 6/1 a nicky lo tirasse su…
    E invece sul 4/2 per GG c’e’ una palla contestata…Nicky la chiama fuori,GG Neri vuol vedere il segno, non si mettono d’accordo,mia sorella dice che probabilmente era sulla riga, GG Neri chiede le due palle, Nicky non gliele vuole dare, GG Neri fa per andarsene, poi ci ripensa, mia sorella interviene solo per dire: e dagli ste due palle, Nicky gliele da, GG vince il punto ma poi perde il game, viene brekkato…da allora Nicky ad ogni punto anche fuori di due metri fa sempre un bel segno con la racchetta sul mark… mia sorella gli dice: massu,dai, smettila… E Nicky: ma no, cosi’ lo faccio innervosire…
    Poi sul nuovo Break con doppio fallo Nicky gli caccia un C’MON!!! e GG se la prende, s’innervosisce, non si mette a piangere ma si vede che e’ alterato, bravo, bravo complimenti,esulta pure…Il secondo set te lo regalo e se ne va…
    Se ne va proprio. Nel senso che, mi diceva poi il padre, se ne e’ voluto andare al mare e tornera’ dopo 3-4 giorni…
    Nicky che gli diceva rincorrendolo: ma dai, gli altri li ha poi vinti tutti tu…(e poi sorprendendo tutti, prendendo in contropiede il padre di GG: allora, ci vediamo lunedi’?)
    Insomma, uno che prima ti azzanna alle spalle e poi angelico si meraviglia se tu ti offendi…
    Perche’ temo che lui sia cosi’: primo, non capisce la differenza fra partita di torneo, partita e perfino allenamento;secondo; lui si in****a sia se vince sia se perde; terzo (almeno questo!): dieci minuti dopo, se si in****a si s****a ed e’ tutto bell’e dimenticato… Anche se un po’ carognetta rimane: va da Albert e gli dice: ma GG fa sempre cosi’ quando perde? (dimenticando che lui aveva fatto uguale se non peggio due giorni prima) al che Albertini prova a rispondergli: No, e’ che tu gli hai rotto le scatole e adesso quando tornerai a Bologna magari non vorra’ piu’ giocare con te…se cosi’ fosse, hai perso una chance…”
    Non vi dico la fatica a spiegargli questo per lui oscuro messaggio…non la sera che badate, lui aveva appena battuto il numero uno emiliano e la sera avevamo amici a cena e lui era gia’ tutto preso dal cucinare le salsicce sulla BBQ e a servire lambrusco a tavola, nemmeno una parola sulla sua grande vittoria (mia sorella e anche Lambo mi hanno detto che al di la’ di tutto I due pupi avevano giocato piuttosto bene), non la sera ma il mattino dopo a colazione al Bar di PonteRivabella dove per un’ora e mezza io, mia sorella e mia moglie abbiamo litigato,discusso, cercato di spiegare con pacatezza,urlato … e tutto per spiegare con spericolati equilibrismi che si, va bene l’intensita’, ma est modus in rebus e soprattutto se uno e’ tuo amico,se il match e’ un allenamento, se tu hai tutti I vantaggi ad allenarti con lui, etc etc etc e blahblahblah Lambo, il giorno dopo, quando io ho telefonato per salutarlo e un po’ scusarmi, minimizzando diceva che forse il problema di Nicholas e’ che non e’ abituato a stare con altri bambini… E che comunque lui di cosi’ competitive in giro ne ha visti pochi (e io a dirgli che da bollettieri son tutti cosi’…).Comunque siccome Lambo profetizza la necessita’ che I Genitori non vengano mai a vedere le partite dei Figli, io avevo buon gioco a dirgli,scherzando: hai visto che I Genitori servono? Se c’ero io gli cacciavo due urla e la smetteva subito (…forse!) Ad Albert invece telefonavo sempre per ringraziarlo ma esordivo,autoironicamente, cosi’: oh, hai visto: Nicky e’ riuscito a far girare le palle anche a GG …
    Albert si metteva a ridere e minimizzando anche lui diceva che Nicky e’ un buon “cinno” e che per GG e’ stata buona esperienza…
    Io posso solo concludere dicendo che non faro’ l’ipocrita nascondendo che non sono stato contento nell’apprendere del successo di mio figlio…confesso che anche il mezzo con cui l’ha ottenuta, la vittoria, calcolando che comunque I due hanno giocato bene, non mi e’ dispiaciuto: alla maggiore esperienza (GG avra’ giocato un centinaio di partite di torneo e si vede…) e al maggior peso (esattamente dieci chili in piu’) Nicholas ha contrapposto grinta e mental… Certo, non si puo’ e non si deve esagerare e tutti I discorsi fatti e rifatti sul comportamento in campo, sul saper accettare vittoria e sconfitta, thgose impostors!,sulla differenza fra personalita’ e maleducazione…
    Ma sono bambini, qualcuno piu’ maturo, qualcuno no, qualcuno piu’ stronzetto o carognetta, qualcuno meno… Certo, mi son reso conto di quanto avevo ragione: ah, se potesse Nicky allenarsi con 2-tre ragazzini di pari valore per tutto l’anno…Certo, se giocassero e si allenassero insieme, I maggiori vantaggi li otterebbe –almeno nei primi 6 mesi-tutti Nicky ma credo che poi anche GG Neri potrebbe trarre profitto…E si, certo, per quanto amici potrebbero diventare, I loro matches non spotrebbero mai essere completamente amichevoli…
    Ed e’ cosi’ che deve essere.
    O no?

  246. stefano grazia scrive:

    Carissimo Barone Rampante, hai ragione e mi riprometto di (ri)sollevare il caso non appena possibile…styasera no, perche’ mi alzo domattina alle 5 per partire per la Florida e avevo oltre alle valigie quei 3-4 post confusi e ingarbugliati di aneddotica da scrivere (e che temo solleveranno alzate di sopracciglio anche fra i miei aficionados…ma vi prego di ricordare che di solito io sono autoironico e comunque il piu’ sincero a mettermi sempre in piazza)…Non appena mi saro’ insediato a Bradenton e collegato ad Internet vedro’ di contattare (ricontattare?) UBS e Roberto e riproporre in modo non virulento le mie,tue,nostre,vostre perplessita’…La nota positiva e’ che secondo me anche Ubaldo si e’ reso conto della maggior qualita’ del Vecchio blog in fase di Commenti e infatti ci ha infilato molti dei suoi articoli…Secondo me anche lui si e’ reso conto che sul New site vanno le notizie mentre sul veccho blog va di scena il dibattito…Che Thomas Yancey e Chloe abbiano dichiarato di prediligerlo senza dubbio alcuno lo deve avere convinto piu’ delle mie petulanti e isteriche bizze e quindi si tratta ,una volta attenuatasi la sbornia del Cambio della Guardia, di ragionarci un po’ su… Stiamo un po’ a vedere, io i miei suggerimenti li ho dati piu’ volte e li confermo tutti..
    Ah,Nikolic: 30′ fa mi ha telefonato il Prof Buzzelli e mi ha detto di avere un messaggio per te…Dentoni, fuori al primo turno…Tax garbin, a casa con la Coppa… Ovviamente,stiamo scherzando: sono certo che anche tu ,ancorche’ dispiaciuto per Corinna,sei contento della vittoria di Tax (una itaiana)…

  247. +PSTN+ scrive:

    Sì ma è un caos completo tanto che non ci si capisce più quasi niente.
    Ritornare a pubblicare unicamente ed esclusivamente sul blog fermando per sempre la piattaforma con unico luogo d’archivio di quanto raccolto in questi faticosi mesi no?

    Son troppo visionario?
    Tra l’altro anche la mia vecchia prigione ormai quasi non esiste più o meglio nessuno più compare…….Wimbledon ci ha scombussolati tutti compresa chi ha vinto distruggendo un pur labilissimo equilibrio.

    Comunque grazie del supporto. Sperando di non essere fattore di disturbo essendo sempre off-topic non mancherò di venire a trovarti ogni tanto come molto cordialmente tu facevi nelle mie ore d’aria.
    A presto!

  248. Nikolik scrive:

    Stefano, altro che se sono contento della vittoria di Tax Garbin!
    Devi, infatti, sapere che, in realtà, da anni, io sono un grande tifoso della Garbin, di cui ho sempre seguito la carriera con partecipazione.
    Infatti, ritengo che sia una ragazza intelligentissima e che, quando deciderà di smettere di giocare (speriamo il più tardi possibile), sarà una grandissima coach e una grandissima maestra di tennis, proprio per le sue grandi capacità e per il suo talento. Del resto, so che già adesso ama consigliare le sue colleghe più giovani.
    Tax è una donna che darà tantissimo al tennis italiano, anche dopo aver smesso di giocare.
    Però, insomma, Corinna è un’altra cosa, eh!

  249. heraimo scrive:

    Complimenti a papà Fulvio per la bellissima vittoria di Fabio nel Challenger di Torino!
    Oltretutto ottenuta subito dopo un lungo infortunio.
    Purtroppo non riesco più a frequentare il blog assiduamente ma non ho più visto interventi di Fulvio, sarebbe un vero peccato perchè lui in effetti è l’unico che può insegnare qualcosa. Con questo non voglio sminuire gli altri partecipanti e soprattutto Stefano che è veramente impagabile, anche questi ultimi post sono divertentissimi (potresti scrivere un libro!) ma in fatto di utilità agli altri genitori ne vedo proprio poca, se non appunto il piacere di leggere ed eventualmente riconoscersi e quindi consolarsi… Essendoci passato, ormai mia figlia sta tentando la strada dei futures, mi sembra che i temi importanti li tocchiate poco: la federazione, le wc, la programmazione, le trasferte, i costi!!…Il consiglio che posso darvi io è partecipare a tutto il tour di tornei italiani, tra Te, ITF, Nike, Belardinelli sono migliaia di partite e centinaia di giocatori, mi sembra strano che in un blog di genitori non si parli mai di tornei (?) E’ vero che i risultati in età giovanile contano relativamente, ma appunto contano relativamente, nel senso che qualcosa devi pur vincere. Non credo che esista un giocatore/giocatrice nei primi 200 al mondo che da junior non abbia vinto almeno un torneo di seconda o terza fascia. Capisco anche che non è facile esporsi (complimenti ancora a Stefano per questo!) soprattutto in un ambiente così competitivo ma i risultati parlano da soli nel bene e nel male.
    Per non sembrare solo supponente vi racconto un episodio accaduto a mia figlia anni fa. In un torneo TE parte testa di serie e al primo turno viene sorteggiata contro una ragazzina di un anno più giovane che regolarmente batteva in allenamento, risultato: 6/2 6/2 per l’altra. Quella partita nel bene (poco) e nel male (molto) ha condizionato la sua crescita, mettendola di fronte ad un dato incontrovertibile: la tecnica, la preparazione atletica, l’esperienza non sono il tassello principale per vincere.

  250. salvatore buzzelli scrive:

    Salve a tutti,
    com’era prevedibile non sono tornato a casa dopo il primo turno del torneo di Cuneo (100000$) dove ho accompagnato la Garbin (che peraltro quel torneo l’ha vinto sbaragliando tutte le sue avversarie e cedendo un solo set in tutto il torneo… Nikolik …………..!!!!!!!!) e mi dispiace tantissimo che la mia assenza sia stata uno dei motivi per la non realizzazione del miniraduno prevacanze estive. Mi vedrò col prof. Catizone nei prossimi giorni per stendere un piano operativo e decidere cosa, come quando e dove organizzarci .
    Intanto rinnovo l’invito ai bloggers a fare domande relative alla preparazione atletica così da soddisfare almeno per il momento curiosità e dubbi.
    A risentirci presto.

  251. Karlovic 80 scrive:

    @Prof.Buzzelli
    Un saluto a lei,che come me ha una passione straordinaria per l’atletica leggera,sopratutto per i lanci,(tra l’altro,allena anche una discobola vero?).
    Sto aspettando con ansia dopo 20 anni,che i records di Randy Barnes,Yuri Sedykh e Jurgen Schult vengano abbattuti.Ma ormai ho perso tutte le speranze.Tra l’altro ai Trials Americani,i due pesisti Nelson e Hoffa se le sono date di santa ragione!!!Entrambi oltre i 22 metri.

  252. Lucabigon scrive:

    @ stefano grazia.
    Mi stupisce leggere la tua opinione sul modo in cui tuo figlio aveva vinto e fatto in***are l’altro ragazzett. Ciò che per te è grinta e mental, per me è diseducazione allo sport. Io trovo stupido che si esulti per un doppio fallo dell’avversario (anche se ammorbidisco notevolmete il giudizio quando si parla di ragazzini di una certa età…:)) ma io non l’ho mai fatto nenche da adolescente. Perdipiù in un allenamento è quanto di più fastidioso ci possa essere. Che poi si pensi che nel tennis il “mental” è importante e che si trovi giusto vincere anche così non solo non mi trova d’accordo ma a questo punto un ragazzo che si comporta così non potrà poi lamentarsi se troverà sempre meno ragazzini disposti a giocare con lui e se farà fatica ad avere amici tennisti. Un saluto.

  253. andrew scrive:

    Historia de Marcelo Palacios contada no por si mismo sino por Andrew

    Ecco a voi la storia di come il n. 69 di Spagna (1039 ATP), Marcelo Palacios, è venuto a Bassano in Italia a prendersi qualche punticino (4 dei suoi 8 totali), entrando come nel burro nel tabellone e battendo seccamente molti giovani italiani…

    Allora, Marcelo Palacios ha 19 anni, fisico normale, servizio kick prima e seconda, dritto e rovescio solidi, recupero ottimo.

    Marcelo non risulta presente nei tornei giovanili internazionali e non gode di alcuna classifica giovanile internazionale ETA o ITF. È possibile che abbia fatto attività giovanile solo nazionale, questo non lo so.

    Marcelo inizia a comparire nelle qualificazioni dei futures del circuito spagnolo a 17 anni non ancora compiuti (Spain F4, 2006). Il ragazzo disputa 9 qualificazioni, vince 3 partite e non si qualifica mai.

    Marcelo prosegue l’anno successivo. Stavolta, con i 18 anni, i tornei aumentano e aumentano leggerissimamente i risultati: il ragazzo vince qualche partita in più ma il tabellone principale resta tabù, con molte sconfitte al turno di qualificazione. Scoraggiante.

    Marcelo inizia il 2008 sull’onda del 2007 e continua a perdere nei mostruosi tabelloni spagnoli da 128 giocatori al turno di qualificazione. Poi, verso marzo, qualche apparizione nei tabelloni principali con sconfitta. Poi, verso maggio, apparizione nei tabelloni principali con 2-3 vittorie e i primi punti.

    Marcelo a questo punto, presumo imbeccato da un amico (”Ehi, Marcelo, perché non vai in Italia a prenderti dei punti: là i giocatori sono pochi e mollici”), si trasferisce in Italia. Qualificazione con 60 60 e 61 61 ma poi sconfitta in tre set con l’argentino Patriarca (tds n. 3).

    Infine trova l’america (Italia). Qualificazione a Bassano. Tabellone principale:
    60 61 a M. Di Vuolo (600 ATP)
    61 62 a Marco Viola
    64 63 a Daniel Lopez (600 ATP e coetaneo nonchè speranza azzurra nonché 47 italiano in classifica mondiale)
    Sconfitta per 26 62 62 con Patrick Prader, poi vincitore. Il suo allenatore dal primo punto lo incita “lucha, lucha” (lotta, lotta) ed effettivamente il ragazzo sembra aver finito la benzina.

    Marcelo torna in Spagna con i suoi 4 punti in più. In Spagna ci erano voluti due anni, in Italia due settimane.

    Fin de la historia de Marcelo Palacios contada por Andrew

  254. anto scrive:

    @ Andrew hai proprio ragione, l’America è in Italia, in certe quali potrei giocare anch’io che sono un gatto di marmo ed ho le ginocchia distrutte da 20 anni di sport………te lo giuro che in certe quali dei futures ho visto giocatori con la pancia, roba da non credere………

  255. pibla scrive:

    Caro Stefano, telegraficamente:
    1-Sull’incontro con MadMax non ce la conti giusta, ma come, avviene per la prima volta il grande incontro, la madre di tutti gli incontri del blog e tu lo liquidi così?????? ed anche tu Max, suvvia non fare il ritroso, su Roma avevi detto due tre cosette al volo ed io avevo capito tutto e sull’incontro con Stefano nada de nada???
    2-per quel che posso capire da lettore, Nicholas sta entrando nell’età in cui avrebbe in effetti, come del resto ciascun bambino che voglia fare sport seriamente, un gran bisogno di confronto con i coetanei, ma so che ci stai già pensando ed a mio avviso fai bene;
    3-Concordo in pieno con Heraimo;
    4-Fantastico Andrew, è proprio così.
    Un saluto a tutti.

  256. madmax scrive:

    HERAIMO scusa ma di che tornei dovremmo parlare? i figli più grandi qui hanno 11 anni!!!

    dovrei forse parlare del fatto che l’anno scorso (quest’anno mia figlia non ha ancora giocato un torneo) giocando al primo anno u 10 con bambine di un anno un anno e mezzo di più (visto che è della fine di ottobre) nei vari nike ha perso in semi o ai quarti? oppure che bambine da lei battute facilmente e ripetutamente quest’anno hanno vinto dei nike? sarebbe ridicolo e quello di cui qui si dibatte per ancora qualche anno saranno ancora gli unici argomenti importanti da trattare mentre sono le altre cose ad essere marginali……ed è proprio in questi mesi di stop forzato che mi sono veramente accorto dell’inutilità di fare molti tornei..

    LUCABIGON invece dimostra quanto non ci sia da stupirsi se gli italiani non vincono mai.. e lo dice uno che come qui tutti sanno tiene particolarmente all’educazione ed ha una figlia totalmente diversa da nicholas ma il punto qui è vincere non partecipare ed ognuno lo fa alla sua maniera. federer e nadal sono completamente diversi ma entrambi campioni… uno urla e l’altro sta zitto ed anzi forse è proprio per questo che quando si incontrano federer non riesce a dare propriamente il 100% e forse questa sua rilassatezza fa si che negli allenamenti non sputi sangue così da essere non abituato a farlo quando necessariamente dovrebe farlo contro lo spagnolo che lo obbloga a raschiare il fondo del barile. in italia tutti guardano il lato esteriore delle cose poi però tutti rubano, nessuno paga le tasse, molti si drogano, le donne cercano i miliardari però dopo averti in…ato ti chiedeno scusa… ma per favore non mi fate arrabbiare…….

  257. madmax scrive:

    PIBLA cosa vuoi con nicholas e gabri ci eravamo già conosciuti a roma e con stefano è stato come se ci fossimo già parlati mille volte. dopodichè siamo stati insieme solo il pomeriggio e la sera, mia figlia ha appena ricominciato a giocare e quindi i due bimbi non si sono allenati insieme e non saranno neanche mai avversari, perciò sulla strategia del doppio misto ne riparleremo più avanti. stefano oltretutto in un paio d’ore non credo che possa essersi fatto un’opinione reale della vavassori, per questo ci vorrebbe almeno una settimana. tutto qui, diciamo che è tutto rimandato a quando uno dei due raggiungerà l’altro per almeno una settimana e questo comunque prima o poi succederà….

  258. pibla scrive:

    …e lo sò Max che era già come se vi conosceste da tempo, ma almeno un paio di cose che ti avranno sorpreso e non ti aspettavi di Stefano ci saranno pur state…..vabbè, ho capito non ce le vuoi dire, tuteli la privacy….piuttosto perché dici che tua figlia ha appena ricominciato a giocare, intendi dire dopo la vacanza o stai prlando ancora dell’infortunio????
    Te lo chiedo perché io mi sono fatto leggermente male all’adduttore della gamba destra ad inizio Gennaio e, tra una ricaduta e l’altra (ovviamente è una storia più complicata ma non starò qui ad annoiarvi), sono fermo da allora e non vorrei che fosse qualcosa di simile anche per la tua bimba.
    Un saluto.

  259. claudiotn scrive:

    @andrew

    off topic
    come sta andando il torneo? io dovrei giocare sabato, magari ci incontriamo….

  260. salvatore buzzelli scrive:

    @ Karlovic 80,
    si tratta di Sabrina Favaro (190 cm x 107Kg) dell’Assindustria Padova, l’ho seguita attivamente dal 2002 al 2005, fino a che non ho fatto il mio rientro nel mondo del tennis, portandola a m 51,96 (suo primato personale). Per una strana coincidenza anche lei è di Mestre come la Garbin. Oggi, ha 30 anni e soprattutto lavora, ma continuiamo a sentirci per consigli e saluti perchè ogni tanto qualche lancio lo fa; la settimana scorsa, mentre ero a Cuneo con la Taty, ha fatto i campionati nazionali di società e mi ha telefonato per comunicarmi dei 45 metri ottenuti in quella gara.

  261. Mauro scrive:

    Prof. Buzzelli, approfitto della sua disponibilità per delle domande, nei bambini tra gli 8 e i 12 anni, quanto secondo la sua esperienza devono allenarsi sia tennisticamente che fisicamente per avere possibilità di tentare la strada al professionismo, e quanto gli allenamenti possono incidere sia positivamente che negativamente sulla crescita staturale dei bambini. Grazie anticipatamente

  262. Mauro scrive:

    Heraimo, hai detto : “vi racconto un episodio accaduto a mia figlia anni fa. In un torneo TE parte testa di serie e al primo turno viene sorteggiata contro una ragazzina di un anno più giovane che regolarmente batteva in allenamento, risultato: 6/2 6/2 per l’altra. Quella partita nel bene (poco) e nel male (molto) ha condizionato la sua crescita, mettendola di fronte ad un dato incontrovertibile: la tecnica, la preparazione atletica, l’esperienza non sono il tassello principale per vincere.”

    Qual’è allora secondo te il tassello principale? Grazie anche a te per la risposta

  263. madmax scrive:

    PIBLA dalla fine di dicembre si sono susseguiti: influenza, i due adduttori, un’altra influenza, due mesi di gioco, il quadricipite (il giorno prima del raduno di roma) l’ennesima influenza (mentre negli ultimi due anni aveva avuto una sola volta qualche linea di febbre…) ed a questo punto anche una sana (almeno quella) vacanza. in mezzo ci sono state ecografie prelievi del sangue etc etc. risultato assolutamente nulla di nulla a parte una evidente crescita fisica. come precauzione stiamo rinforzando le parti infortunate, diminuito le ore di tennis nei giorni in cui fa preparazione atletica e per ora (un paio di mesi approssivativamente) sostituite un paio di ore di tennis generico con altrettante ore di pura tecnica (appoggi-aperture). in più poichè fino alla metà di agosto anche nei giorni senza preparazione atletica farà un’ora in meno di tennis (per riprendere gradatamente) questa l’abbiamo sostituita con un’ora di nuoto vista l’apertura da lunedì di una nuova piscina proprio a fianco dell’accademia e dove i “vavassoriani” hanno la convenzione… quindi più o meno è successa la medesima cosa ma tutto sommato meglio adesso che poi quando si comincerà veramente a fare sul serio. questi mesi poi sono serviti a tutti noi per crescere, per capire come gestire gli infortuni, cosa fare durante questo a volte lungo periodo di inattività, conoscere meglio il fisico di mia figlia etc etc. in ultimo ma non ultimo come importanza, è servito a mia figlia per rendersi conto che il tennis le è mancato veramente e questo per il proseguo della nostra avventura non è cosa di poco conto, quindi da lunedì scorso siamo ripartiti carichi come le mine, decisissimi a recuperare in fretta questi ultimi 6 mesi in cui per forza di cose non è stato possibile fare grossi progressi..
    e ora che ci penso a me personalmente questo periodo di riposo forzato è servito ancora di più per documentarmi e convincermi definitivamente (soprattutto dopo roma piatti e sartori) che la strada intrapresa è quella giusta perciò tutto passato e avanti savoia…

    mauro, ma ancora credi al diavolo? passi per l’omeopatia ma anche il diavolo no per favore……dai vienimi a trovare così dopo non te la racconta più nessuno e nel frattempo parla un po’ con nipa

  264. andrew scrive:

    …ClaudioTN…

    non dirlo a nessuno, mi raccomando…ho già perso…da un ragazzino di 13 anni…il tabellone di 3° rimane un miraggio…ho il morale sotto i tacchi (si, lo ammetto, ogni tanto mi metto i tacchi)…

    Ti consiglio di partire ben in anticipo….Ci sono voluti quasi 40 minuti da Bassano e sono 14 kilometri…Volevano screcciarmi….

  265. salvatore buzzelli scrive:

    Dagli 8 ai 12 anni nell’organismo umano avvengono trasformazioni biologiche importantissime e differenziate tra maschi e femmine, che si ripercuotono in maniera significativa sia sull’aspetto pscicologico e cognitivo sia su quello meramente auxologico e funzionale, per cui generalizzare sarebbe già un punto di partenza non corretto, ma in linea di massima però, al di là dei facili ed intuitivi dubbi, le titubanze dei genitori e spesso anche di qualche tecnico scrupoloso, si può trovare una risposta partendo dall’analisi dei dati ricavati da studi effettuati sul problema relativo all’allenamento infantile, che hanno dimostrato che, laddove ci sia una necessaria assistenza pedagogica, un dosaggio coscienzioso dei carichi, e le giuste metodologie, si può avere un effetto positivo sullo stato psicologico, fisico-organico e neuromuscolare del bambino, con la possibilità di anticipare i tempi dello sviluppo delle abilità motorie e sportive specifiche ma che comunque, e VA RIBADITO IN MANIERA CATEGORICA, non sono garanzia del risultato agonistico di livello assoluto.
    E’ noto che la fascia di età in questione offra diverse possibilità operative perlopiù incentrate sullo sviluppo di qualità coordinative, di cui si può avere un rapido e sicuro sviluppo, con anche qualche puntatina su alcune qualità condizionali, soprattutto relative alla velocità, rapidità ed alla resistenza.
    La mia esperienza mi porta a ritenere che a 8-9-10 anni siano giuste 1,30 – 2 ore di allenamento complessivo (tennis – atletica) non più di 3-4 volte la settimana, dagli 11 anni si può salire a 2 ore per 4-5 volte la settimana.
    Per quanto concerne l’aspetto dell’influenza dell’allenamento sulla crescita staturale del bambino, ritengo, come anche la letteratura scientifica relativa, che essendo l’allenamento uno stress organico che stimola il sistema endocrino al rilascio di ormoni specifici al tipo di stimolazione data, è possibile una fase di anticipazione della crescita che però in ultima analisi, non determina una altezza finale superiore a quanto predefinito geneticamente.
    Certo se si fanno fare pesi ad un prepubere o peggio ad un bambino, di sicuro l’altezza finale ne risentirà in negativo, oltre all’instaurarsi di dimorfismi causati da sovraccarico su un apparato scheletrico fragile ed ancora acerbo.
    Va tenuto conto che anche una durata eccessiva di esercitazioni con racchetta e pallina, seppur aiutata da una corretta esecuzione tecnica a lungo andare, può dare o predisporre qualche danno articolare e/o muscolare. Ma non conosco sportivi che seppur preservandosi al massimo, non abbiano avuto problemi fisici relativi alla disciplina che hanno svolto in ambito sportivo.

  266. Mauro scrive:

    Grazie Prof.

  267. Mauro scrive:

    Ciao Max, ho avuto uno scambio di mail con Nipa e non sono d’accordo, come gli ho detto, su alcune cose relative alla conduzione agonistica di sua figlia.
    E’ vero che avolte posso peccare dim ingenuità, ma non ho capito la storia del diavolo.
    Per quanto venire a trovarti,mi farebbe un enorme piacere e spero di farlo al più presto.

  268. pibla scrive:

    In sintesi, gli adduttori sono una palla pazzesca, niente di grave ma una palla incredibile…….unici rimedi stretching, stretching, stretching ed ancora stretching e poi quando uno sta meglio via col potenziamento del muscolo, ma senza mai dimenticare……….LO STRETCHING!!!!
    Comunque ok così grande Max, avanti Savoia!!!

  269. nipa scrive:

    Mauro,
    anch’io ero titubante e sopratutto non mi convicevano le teorie “massimaliste” di Max.
    Poi, ultimamente, giandomi qualche torneo (25.000$) con mia moglie (esente da ogni influenza tecnica-tattica) constatando una serie di indicatori (età, nazionalità, provenienza tecnica, fisico - presenza di fasce muscolari -, velocità impressa alla palla, intensità nel perseguire il punto ma soprattutto atteggiamento fuori e dentro il campo)…ebbene che dire la differenza “oggettiva” tra le nostre e le “altre” lo constatato….
    Peraltro, parlando, da genitore, con alcune di loro ed in particolare con colei che a nostro avviso, al di là del risultato ottenuto, ci sembrava, come dire, più “rispondente ai nostri indicatori”, le abbiamo chiesto, senza timore, che tipo di allenamento conducesse e da quanto tempo. Poi, ci siamo anche soffermati durante gli allenamenti e, come già ti ho scritto, l’approccio, ritengo a questo punto, mentale, mediamente tra le “straniere” con i loro coaches e le italiane con i loro coaches…come dire…..di intensità partecipativa era differente…..certo è che non posso generalizzare e neanche posso o volglio criticare. Ho solo constatato che ciò che max ripete da tempo e che “potrebbe”, e dico potrebbe perchè non sono depositario di alcunchè nel campo del tennis, essere la via giusta con particolare riguardo all’abitudine alla intesità degli allenamenti…….
    Un esempio calzante che ci ha convinto sull’approccio mentale che bisogna avere fin da ragazzi è stato aver visto, dopo un match vinto, la tennista che stavamo adocchiando allenarsi. Ma dovevate vedere l’approccio differente tra il maestro della stessa ed un altro maestro che allenava la sua allieva sul campo a fianco…beh il maestro della tennista sotto la nostra osservazione dopo aver esguito (in religioso silenzio) gli esercizi sudava e correva (anche per raccogliere le palle – e sì le raccoglieva lei – e per andare a bere o mettersi in altra posizione del campo) ed il suo maestro le mostrava fino al millesimo di movimento il gesto tecnico…..l’altro, invece, posto dietro la sua giocatrice italiana passava la palla allo sparring da una posizione all’ombra indicando talvolta con un gesto a vuoto l’errore…..

    Proprio ultimamente il maestro di mia figlia, ci ha proposto, e credetemi di questo ne abbiamo parlato a lungo in famiglia, sull’aumento delle ore settimanali dal lun a sab., sul continuare a lavorare anche ad agosto, sul TEMPO&DENARO, ecc. ecc.. Certo devo dare atto al maestro che l’implementazione (da 2/3 volte a settimana) alla nuova proposta è avvenuta in circa 1 anno e mezzo, anche dopo aver testato in varie situazione Ele.
    Ma resta il fatto che se si vuole “tentare”, come peraltro mi è stato riferito da un tecnico nazionale “…se vuoi tentare a farla diventare una brava tennista in futuro …allora già da adesso deve saper gestire la sofferenza e vincere anche a 40° sotto il sole…soffrire ma soprattutto sapersi gestire…”…ed inoltre “….. la verità che non si dice è che la vita del tennista professionaista non permette amicizie, svaghi, divertimenti, tempo per se stessi e/o per i familiari, addirittura avere relazioni (tipo fidanzamento o similari) incide negativamente sulle prestazioni……insomma tolte le 2/3 settimane di fine novembre per le ferie, la vita è il “TENNIS” e nient’altro….poi mi ha detto….”Voi volete questo per vostra figlia cominciando fin da adesso a impegnarvi senza tregua sia finanziariamente ed altro e senza essere sicuri che a 16-17 anni non sfondi con conseguenze, per alcune è successo, di divenire frustrati????”

    Che dire Mauro, in tutti questi post letti finora di Max (anche se iper…..) sto cominciando a ritrovarmi e trovo nel maestro di mia figlia gli stessi principi….per adesso continuo anche se NON HO AL MOMENTO NESSUNA “TIGRE” DIETRO….almeno credo..non è vero Max!!

    Quindi ritengo di concordare con Max e di poter dire che l’ambiente (nella fattispecie trinomio clay-blood&tears) in cui si cresce tennisticamente è importante e finqunado mia figlia si organizza da sola il proprio borsone e ci tiene ad arrivare 10 minuti prima dell’allenamento…beh allora continuo così

  270. nipa scrive:

    …….ragazzi mi sono riletto e mi voglio scusare per l’improprio uso della lingua italiana …..ma ho scritto d’impulso e senza ripassare.. La prossima volta cercherò di essere più corretto…

  271. madmax scrive:

    purtroppo a parte casi sporadici, difficilmente nella società italiana che tra l’altro è completamente a digiuno riguardo a cultura sportiva, si troveranno persone disposte a percorrere e a far percorrere ai propri figli la lunghissima, difficilissima, costosissima (almeno nel tennis) e per nulla certa strada che porta al successo sportivo a meno che, come nel caso del calcio non esista una società che fa tutto il necessario compreso l’esborso del denaro per raggiungere l’obbiettivo.

    ed anche i tecnici possono arrivare solo fino ad un certo punto…infatti, il prof buzzelli ad esempio, quando parla della sua esperienza personale (anche se un’accademia con centinaia di bambini che passano annualmente avrebbe una maggiore casistica) parla di un’ora e mezza due ore per 4 volte la settimana (il che è anche condivisibile volta più volta meno). il problema è, che questo è più o meno la normalità mentre per vincere wimbledon purtroppo la normalità non basta e quindi anche se neppure facendo 8 ore al giorno si potrà mai avere la certezza di riuscita sicuro è che con un paio di ore 3/4 volte la settimana tanta strada non la fai… (e qui la storia italiana insegna). dopodichè, con un po’ di buon senso (e di aggiornamento) le ore in più uno le può utilizzare ad esempio per il posizionamento dei piedi, la tattica, il menthal o per qualsiasi altra cosa che non richieda fatica fisica ma che è però fondamentale alla stessa stregua di preparazione fisica e campo da tennis. queste attività, a differenza delle classiche, necessitano però di tanta ma tanta pazienza e attenzione, tutte doti di cui i bambini (e spesso anche gli adulti) non hanno certo in abbondanza e che quindi troppo spesso vengono con faciloneria trascurate per poi dover riessere prese in esame più avanti (ricordate quanto disse piatti a questo proposito?) quando altre sarebbero le cose da fare perdendo spesso il treno. infatti quando si dice che gli italiani sono più “tardivi”, lo si dice solo per coprire il fatto che da bambini non sono stati opportunamente e completamente “istruiti” di cose basilari che però solo quando messi a confronto di coetanei di buon livello ci si accorge della manzanza…. quindi le ore che servono sono indubbiamente di più ma l’importante è cosa viene fatto in quelle ore….

  272. nipa scrive:

    Max non so se hai visto
    è VERAMENTE molto interessante cosa dice Piatti su M Caregaro sulla recente sconfitta a RM. Stralciando un articolo di Commentucci (non me ne voglia Roberto ma è una parte che mi conforta in merito alla strada che ho intrapreso per mia figlia) leggiti un pò cosa dice Piatti”……purtroppo Martina ha perso praticamente un anno, la scorsa stagione, a causa di alcune incertezze sulla scelta della guida tecnica. In questi mesi di lavoro insieme, purtroppo, non abbiamo potuto lavorare per migliorare sui suoi lati forti, come si dovrebbe fare con atlete della sua età, ma siamo dovuti intervenire sui difetti tecnici di base (l’esecuzione del diritto) e sulle lacune fisiche. Martina ha infatti dovuto lavorare molto per riequilibrare la forza della muscolatura, molto buona nella parte anteriore, molto debole nella parte dorsale. Purtroppo, in Italia, per una serie di ragioni quasi mai si trovano atleti di 14-15 anni su cui si è lavorato in modo veramente corretto. E allora ci vuole più tempo e fatica, per salire di livello. Le qualità comunque ci sono, ho fiducia.”
    Peraltro la Caregaro, passata alle qauli quale LL, l’ho vista e non mi sembra una ragazza “minuta”…..quindi se tanto mi da tanto….

  273. pibla scrive:

    Era Elia, attuale allenatore della Caregaro, a dire quelle cose, comunque il concetto non cambia ed a questo proposito anche il fatto che la Giorgi ad es non sa ancora dove si allenerà prossimo anno non è che faccia stare tanto tranquilli, questo per il solito discorso che quelli sono gli anni decisivi per il passaggio da junior a tennista professionista….

  274. nipa scrive:

    Si PIBLA, corretto….non lo ha detto Piatti ma lo pensa o almeno lo aveva citato nell’incontro a roma (sic)…..e cmq il principio base nn si discosta molto da quello che, dopo quest’anno di personale “presa di contatto” con il mondo tennistico, si sta consolidando “inside me”!
    In alto i cuori oltre l’ostacolo (o almeno ci provo!).

  275. madmax scrive:

    Chi l’abbia detto non lo so, quel che è certo è che sono le stesse cose che diciamo qui da mesi e che poi Piatti ci ha confermato a Roma…..infatti quando parlavo di mia figlia il rammarico non era certo quello dell’essere fuori forma (che in un paio di mesi si ritrova) ma proprio quello di non aver potuto continuare a progredire sia dal lato fisico che da quello tecnico. Infatti girando per tornei più di una volta mi è capitato di incontrare bambini che visti giocare mesi prima dimostravano di non aver compiuto alcun progresso, segno evidente che hanno passato quel periodo solo giocando senza pensare a migliorarsi. In breve quei bambini messi a confronto con altri atleti che invece hanno pensato a portare avanti un progetto serio anche se in precedenza ci giocavano alla pari non riusciranno più minimamente a tenere il passo di quest’ultimi e quasi certamente smetteranno o nella migliore delle ipotesi dovranno sudare le proverbiali 7 camicie per rimettersi in pari….

  276. pibla scrive:

    Sì, infatti sottolineavo che erano parole di Elia proprio per il fatto che erano gli stessi concetti che Piatti ha usato in un’intervista a tennis Italiano e poi nell’incontro di Roma, a dimostrazione che ormai sono concetti che, almeno tra i più preparati dagli addetti ai lavori, cominciano ad essere condivisi il che è comunque un buon segno perché, come in tutte le cose, il primo passo per risolvere i problemi è prendere coscienza dell’esistenza degli stessi.
    E quindi, in alto i cuori, avanti Savoia, a cose egregie accendon……insomma come vi pare a voi ma, avanti così!!!

  277. Roberto Commentucci scrive:

    Cari amici, ovviamente mi fa piacere sapere che mi leggete anche quando scrivo fuori da questo blog. Si, vi confermo che quelle cose me le ha dette ieri al torneo ITF del Tevere Remo Francesco Elia, che insieme a sua moglie Silvia Farina segue da alcuni mesi, al circolo Le Palme a Roma, due giovanissime azzurre molto promettenti, la aostana Martina Caregaro (’92) e la laziale Martina Di Giuseppe. Le ragazze (entrambe intorno al metro e ottanta) hanno fisico e talento. Però Elia mi confermava quel che Piatti disse a Roma e che ha anche scritto su Tennis Italiano. E cioè che per una serie di motivi in Italia, sui ragazzini, raramente si svolge lavoro di qualità sia sulla tecnica, sia sulla parte atletica. E questo innesca poi intorno ai 16-17 anni tutta una serie di ritardi che rinviano l’ingresso nel professionismo e abbassano la soglia degli obiettivi realisticamente raggiungibili, perché quel che non si è fatto prima si fa poco e male dopo, e con moltissima fatica.
    In ogni caso, gli Elia formano un team molto affiatato,hanno idee chiare, una buona struttura, un buon preparatore atletico e capacità di programmazione a lungo termine.Le due ragazze, che ho avuto spesso occasione di vedere all’opera, stanno crescendo a vista d’occhio, sia come classifica, sia come livello tecnico, sia come potenzialità atletiche.
    Ce ne vorrebbero una trentina, di Elia, in Italia.

  278. andrew scrive:

    Ho una domanda terra-terra per i PROF. Cat/Buzz.:

    La preparazione atletica viene considerata anche in funzione della massa ossea?

    Ossia, se un bambino a 10 anni dispone di una struttura ossea particolarmente pesante e sviluppata, deve compiere delle esercitazioni specifiche che tengano conto di tale condizione?

    Io personalmente fino a 21 anni pesavo 59 kg per 180 cm (qualche traccia di muscoli e pelle, per il resto ossa): non c’era bisogno di radiografie. Le ho provate tutte per spaccarmi le ossa (caduta da terrazzo, incidenti in moto e sugli sci) e niente da fare.

    Credo che mio figlio stia ripercorrendo la via ossea del padre (anche se più ben messo)…

    In definitiva, è necessario aumentare la muscolatura per agevolare lo spostamento dello scheletro più pesante? Si può/deve/non deve iniziare presto o ci pensa la natura?

    Grazie..

  279. Stefano Grazia scrive:

    Apro finalmente il computer dopo un giorno di viaggio e un paio di giorni di …shopping (mentre Nicky si allena) e scopro con piacere che il blog procede tranquillamente e speditamente anche senza di me… Vi prometto info/gossip e pinzillacchere varie dall’Academy non appena mi fermo un po’ ma per il momento e dopo aver ringraziato per la difesa madmax (e dargli una sorta di liberatoria permettendogli di scrivere tutto quello che pensa veramente dopo avermi visto per la prima volta ben sapendo che se avessi tenuto fede alle regole di lord brummel (Fare colpo in un ambiente e poi sparire) il mio potere d’acquisto sul mercatodel fascino sarebbe di gran lunga superiore(mi si nota di piu’ se vengo o se non vengo, recitava Nanni Moretti in ecce bombo-o in Io sono un autarchico?),voglio solo rispondere alle accuse/perplessita’ di lucabigon con le immortali parole del mio concittadino Andrea Mingardi dal suo masterwork (capolavoro) Ti un fenomen,Gig: Nessuno siam perfetti, ciascuno abbiamo i suoi difetti.
    Potrei infatti tentare di filosofeggiare sull’ipocrisia e sulla falsita’ del politically correct (e’ piu’ onesto e sincero fare finta di essere dispiaciuti per aver fatto un punto per un nastro o un doppio fallo oppure non dire nulla, non fare neanche il gesto e magari cacciarti un bel C’mon in faccia? E il c’mon mio figlio se l’e’ fatto, le cronache raccontano, girandosi e battendosi il petto…) Ma non e’ questo il punto…
    L’avversario di mio figlio, Pierluigi Neri, e’ un giocatore piu’ forte di mio figlio, piu’ esperto, piu’ pesante, piu’ solido e meglio classificato…Io sarei stato ben contento anche di una sconfitta per 5/7, della vittoria in se non m’interessa, mi interessa che lui abbia giocato alla pari…
    Che sia molto competitivo o fin troppo, al punto da non capire certe cose,elementari regole del saper vivere, e’ un discorso che io ho gia’ fatto tante volte sottolineando la difficolta’ nel rimanere in equilibrio fra l’impartire una educazione a volte troppo rigida (e urlata) e il non soffocare un’aggressivita’/desiderio di primeggiare che in un bambino che deve rendere a tutti kili e centimetri puo’ essere la chiave di volta per eccellere e che quindi deve essere semmai incanalata ma certamente preservata (lucabigon, vatti a rileggere il post CUORE TESTA GAMBE del Maestro coach Siciliano EnzoLo Iacono). Poi, a fare i moralisti siam tutti bravi e capaci…Ma forse ti e’ sfuggito che io ho sgridato per tre ore (e in pubblico: di fronte a u bar dove eravamo andati a fare colazione1 Ho i Testimoni) La Canaglia…Quello che pero’ non posso nascondermi e’ che sotto sotto io non potevo evitare di preferire, fra idue atteggiamenti, quello di chi quasi piangendo rinuncia a lottare e quello che pur di non soccombere, non esita a tentarle tutte, mind games inclusi, quest’ultimo … Oh, lo so, ho fatto peccato: ma appunto, nessuno siam perfetti,ciascuno abbiamo i suoi difetti.
    Ma non esito a riconoscere che al momento fra i due il Giocatore piu’ forte non e’ mio figlio. E che il suo carattere puo’ essere un’arma in piu’ solo se non si lascera’ troppo attrarre dal Lato Oscuro della Forza.
    Alcune annotazioni sul Block Notes in questi giorni (in cui tra l’altro sono stato afflitto da un astidioso mal di denti sicuramente inviatomi come punizione per i miei peccati):
    Martedi’ 8 luglio (scritta sull’aereo e gia’ riportata poc’anzi):
    Precisazione su GG Neri:a me sarebbe bastato un 5/7,6/7 come era gia’ successo 2 anni fa a Numana…GG pesa 10 k in piu’, e’ 5 cm piu’ alto ma soprattutto ha tanta esperienza in piu’… Probabilmente e’ anche molto piu’ maturo…
    Nicky invece, mirendo conto, e’ nato senza peccato originale…non ha mai rimorsi o sensi di colpa… bisognera’ lavorarci sopra…
    In piu’ in questi giorni sembra spesso piu’ eccitato del solito: come Kevin Kostner in Silverado (ve lo ricordate?nella parte del fratellino iperattivo di Kevin Kline…) o comunque come uno a cui scappa sempre la pipi’…
    MERCOLEDI’ 9: Sono le due settimane di maggiore affluenza nell’Academy…Mattino presto valutazione e assegnazione ad un gruppo (un ottimo gruppo,col Coach Percy, quello che allena all’Academy anche la Mastelloni quando ci va, ovviamente…)…Nel Pomeriggio Margie Zeisinger (Strategy zone) -che ci ha presentato un altro coach dello Strategy Zone, Tiffany…Nicky mi ha detto che ha giocato nel Tabellone degli USOPEN…Devo farmi dare il cognome…-dopo aver palleggiato per un paio d’ore con ha detto che abbiamo fatto un ottimo lavoro…
    Comunque basta arrivare qui e ti rendi subito conto che non sei nessuno… Prima della valutazione uno degli Scrutinatori gli chiede se era ranked…Gli diciamo che viviamo in Africa ma sarebbe stato meglio dire: Number One U10 in ngola, Number 1 U12 in Nigeria, faceva piu’ effetto…
    GIOVEDI’ 10: la tragedia oggi e’ che quella sciagura di mio figlio mi ha impostato-per sbaglio-il TOM TOM in Afrikaans…Nessuno sa come reimpostare un Navigatore per Auto TOM TOM? Quel che mi ha fatto piu’ arrabbiare non e’ stato l’errore (che comunque era attribuibile alla sua faciloneria…) ma il fatto che dopo era disperato, piangeva, piagnucolava terrorrizzato d’aver sbagliato…Ed e’ ancora sotto shock…
    E proprio oggi all’ora di MENTAL CONDITIONING gli avevano detto: E’ IMPORTANTE CHE IL CAMPIONE SIA CAPACE D’IMPARARE DAI PROPRI ERRORI…
    Quindi, come vedete, bisogna sfruttare il territorio e cercare di usare anche questo episodio (quello del TOM TOM) per costruire il campioncino…
    nel frattempo se qualcuno sa come reimpostarlo.mi scriva subito,please…

  280. salvatore buzzelli scrive:

    L’accrescimento umano è determinato su base genetica e mediato da fattori endogeni ed esogeni.
    Nella fattispecie l’apparato locomotore (ossa, articolazioni e muscoli) è geneticamente predeterminato sia in quantità (numero di fibre) sia in qualità (% di fibre veloci e lente), dal patrimonio genetico presente nello zigote (la prima cellula embrionale, frutto del patrimonio genetico di madre e padre), e, se non intervengono eventi particolari, si manifesta in tutta la sua genotipicità alla fine dello sviluppo somatico, dopo aver attraversato tutte le fasi topiche previste naturalmente (alternanza di turgor e proceritas).
    L’allenamento sportivo, nella sua specificità, è un assoluto elemento perturbante dello sviluppo somatico, infatti la risposta di adattamento all’allenamento, al di là dell’aspetto cognitivo e meccanico, è prevalentemente mirata alla mobilizzazione di ormoni specifici con le conseguenti stimolazioni che essi inducono.
    Da qui la cosiddetta fenotipizzazione del sistema neuromuscolare.
    Venendo alla domanda, sicuramente la preparazione atletica può prevedere l’uso oculato di leggeri sovraccarichi (piccoli manubri, palle zavorrate di peso contenuto, ecc….) insieme all’insegnamento delle tecniche esecutive corrette, e l’utilizzo del carico naturale (peso del corpo) al fine di stimolare una giusta tonificazione muscolare aiutando così la prevenzione di paramorfismi ed anche la corretta strutturazione di gesti sportivi (tecnica).
    E’ assolutamente impensabile, a meno di artifici estranei alla natura, che si possa agire sul sistema muscolare dei bambini in termini di sviluppo (ipertrofia) senza che ci sia la predisposizione a che ciò possa avvenire: in parole povere se le ghiandole che promuovono l’anabolismo muscolare (soprattutto le gonadi), non sono mature per farlo, non si ha risposta ad uno stimolo specifico. D’altra parte se al bambino viene somministrato un allenamento con sovraccarichi, come ho diverse volte detto, oltre a non avere una risposta specifica, si corre il serio e verosimile rischio di danneggiare irrimediabilmente la struttura portante (scheletro) e le articolazioni.
    Quindi l’allenamento giovanile deve agevolare ciò che la natura ha in progetto di compiere nei suoi tempi e nei suoi modi, per creare i presupposti strutturali in attesa del momento biologicamente più adatto per poter stimolare efficacemente l’organismo con le giuste metodologie per ottenere l’anabolismo adeguato per uno specifico sport, e per quanto riguarda la forza, ciò non dovrebbe avvenire mediamente prima dei 16-17 anni o comunque prima dell’ avvenuto “sviluppo”.

  281. Stefano Grazia scrive:

    HERAIMO!!!
    vabbe’ che Fulvio e’ stato soprannominato (mi sembra proprio da te,se ricordo bene, o era Pibla?) L’UNICO che Ha Diritto di Parlare (in quanto lui ci e’ riuscito,a piazzare il Figlio nei Top100!), ma se le uniche info che ritieni utili sono le sue, non hai bisogno di leggere il Blog ma hai solo bisogno della sua email personale: temo che infatti Fulvio sia ancora scocciato per i Fatti di Roma e abbia perso un po’ di voglia e motivazione…A noi dunque fargliela tornare, magari con qualche domanda diretta…
    Pero’ tornando a noi e alle tue bonarie/affettuose accuse di scarsa utilita’, insomma, non sono molto d’accordo soprattutto se consideriamo che di molte cose abbiamo detto e ridetto e ancora diremo ma non possiamo starle a ripetere ogni giorno altrimenti sembriamo uno degli articoli di Rino Tommasi sull’incongruenza delle Teste di Serie non adeguate alla Superficie o all’irregolarita’ (secondo lui) dei bye al primo turno per le Tds nei Masters: solo che Tommasi scrive sui Quotidiani dove si presuppone che i concetti debbano essere ribaditi perche’ i lettori cambiano ogni giorno e non c’e’ traccia di quanto si scrive il giorno prima…Noi scriviamo su un Blog e io faccio pure i Riassuntoni!!!!
    Secondo, e piu’ importante: MA SCUSA, INVECE DI RIMPROVERARCI,MA SCRIVI TU DI TORNEI ED ESPERIENZE ATTRAVERSO LE QUALI SEI PASSATO CON EVIDENTI RAMMARICHI…noi ,come giustamente rimarca Madmax, siamo Genitori di Bambini di 10-11 aa e mettiamo a disposizione(con grande sincerita’ e onesta’) la nostra esperienza, i suggerimenti e soprattutto gli errori fatti, per tutti quelli che ci stanno intorno e/o verranno dopo … Affermare come dici tu,sia pure affettuosamente, o come dice Giorgio Giorgio che non serviamo a nulla, mah…sara’ ma non ci credo, secondo me a qualcosina serviamo e un po’ d’aiuto lo abbiamo fornito. Certo non sara’ mica grazie a questo subblog prima troppo esaltato e oggi un po’ dimenticato che fra 10 anni ci saranno tre top ten italiani, ma un minimo contributo alla conoscenza dei problemi del tennis junior world (oh baby baby it’s a wild world) si,dai, l’abbiamo fornito anche noi.
    O no?
    E comunque, qualcosa di vero e di giusto c’e'…Qualche Illustre Coach (Enzo, Stefar…) potrebbe spiegarci il meccanismo di selezione dei vari tornei a partire dall’U12 o dall’U14…Come ci si deve muovere nella Jungla (o nel Pantano?) dei vari tornei per poter ottenere un Ranking ed entrare poi nei Tornei Internazionali…Quando e’ giusto cominciare a occuparsi di queste cose? ESEMPIO PRATICO: il prossimo anno mio figlio sara’ nell’ultimo anno U12…che tornei dovrebbe fare per cominciare a farsi notare? O ancora e’ troppo presto ed e’ meglio aspettare l’ultimo anno U14?
    Chi ha voglia di provare a rispondere? Lo so che di queste cose si occupa di solito il Coach o il Programmatore all’interno dell’Academy ma mettetevi,a scopo didattico, nei miei panni…Io arrivo bello e ingenuo, fresco fresco dal Continente Nero… Che faccio? Dove vado? A chi mi rivolgo?

  282. madmax scrive:

    Ecco una cosa che non ho mai capito stefano… perchè parli sempre di ultimo anno under 12/14? a me sembra molto più importante giocare il primo anno di categoria, cioè quello più difficile….. in italia poi se vuoi trovare partite facili o confrontarti con i tuoi pari età puoi sempre farlo, dai tornei ouatt fino addirittura ai campionati italiani, che prevedono l’under 11/13/15, anche se questo devo dire credo sia stata solo una mossa di marketing (anche se devo ammettere buona…per loro ovviamente…)…

    anche senza infortunio, quest’anno a mia figlia avrei fatto giocare solo qualche nike (per la qualificazione al master) uno (di più solo se non avesse vinto il primo) oatt (per lo stesso motivo), lo smrikva e qualche eta all’estero, mentre il resto l’avrei passato a lavorare. e questo perchè la cosa principale che non dovrà mai accadere è quella che possa un giorno pensare (e noi anche) di non aver bisogno di migliorare o perchè vince spesso o dando troppa importanza ai tornei. poichè ogni tanto è necessario allenare anche i match, questo lo faccio più volentieri al primo anno di categoria, dove assolutamente non dovrà trovare scuse per le sconfitte ed anzi dovrà cercare di trovare soluzioni diverse per sopperire alla differenza fisica. dopodichè giustamente qualche contentino e qualche allenamento anche sulle partite da vincere va benissimo ma basilare è mirare sempre in alto anche perchè come abbiamo detto molte volte non è importante essere il primo della propria categoria ma certamente nei primi 6/8 si e quindi al secondo anno 8 partite su 10 sarebbero dei 6/0-6/0 che non servono veramente a nulla.
    tornando ad heraimo credo sia opportuno osservare che non c’è scritto da nessuna parte che il fatto di esserci passati prima porti necessariamente ad aver capito il giusto percorso da intraprendere e la programmazione degli uiltimi migliori under 16/18 italiani dovrebbe aver dimostrato qualcosa… in più questa è un’età bestiale… oggi guardavo giocare mia figlia che ha ripreso una ventina di giorni fa: persi quasi completamente gli appoggi, i caricamenti, nel servizio non va più nemmeno dietro la testa e addirittura nel rovescio ha leggermente girato una mano. se ora noi pensassimo solo al fatto che è stata ferma per molto tempo e aspettassimo solamente che ritrovi una discreta forma fisica facendole tra un po’ giocare dei tornei ci troveremmo tra qualche mese con degli errori madornali molto difficili da sistemare… quindi è chiaro che risulta necessario ripartire dall’inizio fin d’ora anche perchè immagino che così facendo, in breve tornerà a ricordare tutto, soprattutto non permettendo che in questo periodo esegua ripetutamente altri movimenti errati. questo per dire che già giocando le partite “necessarie” si rischia di perdere di vista l’obbiettivo finale se poi facciamo fare loro anche quelle che non servono o addirittura solo quelle che non servono sarà ancora più dura….

    o per caso vogliamo diventrare come quelli che nell’ultima settimana hanno scritto i post inerenti alla finale nadal/federer?? no, perchè altrimenti piantiamola qui subito che tanto è lo stesso!!! e poi qualcuno non riesce a capire come mai in italia non crescono dei campioni….io sinceramente comincio a credere che da una base del genere è già un grande successo quello che gli italiani stanno facendo….

  283. Stefano Grazia scrive:

    Forse mi sono spiegato male: non sto parlando d’importanza del primo o secondo anno U12 o U14 ma sto facendo alcuni calcoli personalissimi sulla pelle di mio figlio che,essendo piccolino e regalando chili e centimetri gia’ ad alcuni U10, ovviamente nel primo anno degli U12 potrebbe trovarsi di fronte a problemi di stazza insormontabili (e cosi’,suppongo,a 13 aa contro gli U14). E’ solo un problema di aspettative, a sottolineare la relativa importanza dell’esito di incontri e tornei dove la differenza spesso la fa il fisico avendo gli adolescenti tempi di crescita talora molto diversi…E infatti a 10-12 anni spesso le bambine sono piu’ forti dei maschi (chiedere a Becker quante volte e’ stato suonato da Steffi…) ed e’ anche soprattutto una questione di mental e di maturita’…
    Per il resto e’ chiaro che concordo con MadMax e infatti,guarda un po’, manco abbiamo iscritto quest’anno Nicky alla FIT visto che c’era questo problema del vincolo e non sapevamo in verita’ dove saremmo andati a finire il prossimo anno (ne’, devo dire, nessuno si e’ fatto avanti a chiederci di iscriverlo…e del resto,per cosa e per chi visto che abitando in Africa non avrebbe potuto prendere parte alle competizioni a squadre…) e per le gia’ tanto descritte perplessita’ sui tornei italiani abbiamo deciso di fare 5 sett in Florida proprio per allenarci (plurale maiestatis…ironico,ovviamente, che se ci legge angelica poi storce il naso…)da LUN a VEN e poi giocare nel week end…Domani primo torneo a Treasure Island,a 50′ circa da Bradenton…Campo partecipanti 108 di cui 32 nel Tabellone U12…Nicholas incontra al primo turno (alle 8.00!!!!) un quasi omonimo (GARCIA) e dovesse vincere avrebbe alle 14.30 la TdS numero 3…Se perde entra nel Tabellone di Consolazione e comunque a sera andiamo a mangiare il Granchio a St Petersburg e il giorno dopo se e’ ancora dentro, torniamo a Tampa mentre se e’ stato sbattuto fuori ce ne andiamo in spiaggia a Siesta Key,appena fuori Sarasota (considerata una delle piu’ belle spiaggie -e comunque e’ una spiaggia pubblica dalla sabbia bianchissima- della Florida) e poi magari andiamo al cinema a vederci,se e’ gia’ uscito, The Dark Knight …(Bush Garden,Adventure Island, Sea World e tutti i parchi Disney di Orlando li abbiamo saccheggiati negli anni passati e onestamente ne farei a meno…magari tocchera’ a mia moglie portarlo quando io me ne saro’ tornato a Lagos…oppure chissa’, magari per farlo felice mi tocchera’ farmela sotto dalla paura col sorriso sulle labbra su qualche rollercoaster….
    Calcolate comunque sempre che io da un lato ho bisogno di fare il Tagliando almeno ogni sei mesi e correggere le scorie/impurita’ che potrebbero essersi accumulate sotto i nostri occhi di coach forzati e amatoriali e comunque,d’altro canto, La Canaglia di tornei (ma anche di partite con coetanei) in africa ne gioca proprio pochini…Un solo Torneo da Gennaio ed era in pratica un U14 (ricordate? La finale U12 e’ stata vinta da un quattordicenne in finale sul tredicenne figlio dell’organizzatore, Godwin Kienka, autore di un libro sull piaga dell’eta’ falsificate nei tornei sportivi in Nigeria…Nicky aveva perso nei quarti dal futuro vincitore
    Comunque-e per esempio- in questi giorni Quelli dello Strategy Zone stanno facendo il CLEANING (cioe’ Nicky invece che giocare nel suo Gruppo si allena 3 ore col loro al mattino su un campo fuori dall’Academy e ripercorre tutti i movimenti basic…hanno identificato, anche su mia richiesta, una parte importante di lavoro da fare sul servizio ( tre sono le cose piu’ importanti nel servizio-diceva Coach Palmer, uno dei vecchi Coaches di Bollettieri: THE TOSS, THE TOSS, THE TOSS… (The Toss e’ il lancio della pallina…) e poi anche sul rovescio che e’ un po’ troppo “stiff”…Hanno invece notato che ha uno slice (a una mano,lui che e’costretto a giocare il rovescio a due mani essendo minutino) e il gioco a rete da “natural’ visto che nessuno gliel’ha veramente insegnati (e io mi sono limitato a fargli fare ripetizioni, lasciando che ci pensasse lui…)…Ah, se potesse arrivare a 185…!!!

  284. Nikolik scrive:

    A mio modestissimo parere, riguardo alla partecipazione ai tornei giovanili hanno ragione sia Heraimo che Madmax.

    Ha assolutamente ragione Heraimo nell’affermare che “Non credo che esista un giocatore/giocatrice nei primi 200 al mondo che da junior non abbia vinto almeno un torneo di seconda o terza fascia. Capisco anche che non è facile esporsi”, ed ha altrettanta ragione nel dire che, comunque, in un blog in cui si parla di giovani campioni e di come costruirli è strano che non si parli mai di tornei.
    Ha ugualmente ragione Madmax nel ricordare che le vittorie giovanili non sono una garanzia di successo in età adulta, è verissimo.

    Il fatto è che, secondo me, infatti, sono le vittorie nei tornei giovanili che non sono indicative, mentre le sconfitte lo sono, eccome.
    Se tuo figlio/a, ormai già grandicello/a, cioè a 13-14 anni, e nonostante severi e professionali allenamenti, rimedia sempre sonore sconfitte ogni volta che incontra uno/a forte, e basta vedere i primi turni dei tornei TE under 14 per rendersi conto di quante partite finiscono 61 62 o anche peggio, beh, allora è meglio lasciarlo continuare a giocare a tennis per divertimento e farlo studiare.

    Insomma, le vittorie non sono iindicative, le sconfitte sì, eccome.
    Quindi, i tornei a la partecipazione ad essi rappresentano comunque un test importante, anche se solo in negativo.

  285. salvatore buzzelli scrive:

    Per la redazione.
    Non capiasco come mai da qualche giorno, tutti i post che vengono scritti sul blog mi arrivino via email .
    C’è un motivo o è un disguido?
    Grazie .

  286. madmax scrive:

    ed io nikolik sono d’accordissimo con te, anzi come già scirtto a mio avviso anche per gli under 10/12 è comunque basilare essere nei primi 8/10 (anche se forse pure nei primi 10/15 nonostante in precedenza avessi scritto 6/8). ma ripeto qui stiamo parlando di bambini di 9/10 max 11 anni e quindi a parte nicholas che vive all’estero ed è quindi difficile da valutare come risultati e che oltretutto attualmente è veramente molto più piccolo dei suoi coetanei (ma infinitamente migliore tecnicamente, te lo posso garantire…) da come ho capito i figli del blog sono tutti bambini scelti per i vari pia e sestola e via discorrendo quindi almeno discreti lo sono. io tra l’altro conosco la nipote di claudio tn e la figlia di atti (giada e valentina) e posso garantirti che giocano molto ma molto bene, infatti nei vari nike giocati sono sempre arrivate in fondo (giada mi sembra che abbia anche vinto se non sbaglio). mia figlia con loro ci ha vinto ma potrebbe benissimo perderci e questo solo per sottolineare che il livello è il medesimo e quindi per quanto riguarda l’italia piuttosto alto…. tutto ciò per ribadire che parlare ora dei risultati dei nostri figli sarebbe senza significato anche perchè l’anno prox lo stesso match potrebbe finire con risultato completamente diverso. uno dei coach della vavassori in un torneo under 16 ha battuto in semi nadal (che aveva 2 anni in meno) e perso in finale 6/4-7/5 da thomas berdich che aveva la sua stessa età. loro però sono in cima alle classifiche mondiali ed il buon berto allena mia figlia…..e più vita vissuta di questa….

  287. +PSTN+ scrive:

    @Salvatore Buzzelli
    Probabilmente hai messo in basso a sinistra, sotto il box in cui scrivi il commento nel blog, la “V” di consenso dove indica “Avvisami quando ci saranno nuovi commenti” ed automaticamente essendoci la tua email (pure non pubblicata) sotto lo spazio del nome, succede ciò che hai indicato.

    Invece ero venuto per porre un cordiale saluto al buon Stefano Grazia sebbene ormai sia disincantato oltre che scoraggiato circa le sorti del blog in antitesi alla piattaforma.
    Che belli i tempi andati di quel famoso “Avviso ai naviganti…”

  288. andrew scrive:

    …per quanto riguarda i tornei giovanili:

    io li divido in due fasce:

    1) Campionati a squadre (locali, nazionali, internazionali): Da evitare come la peste. Buoni per chi punta a svolgere la sua carriera all’interno di un club per rappresentarlo. La vittoria di un club in un campionato u12-u14 dona prestigio e sembra essere indice di un buon lavoro agli occhi della federazione. In fondo bastano due buoni elementi. Se il circolo dispone di un solo buon elemento, si fa prestare un secondo buon elemento da un circolo amico. Inoltre, risultano indispensabili per chi progetta di farsi osservare dalla federazione, dagli sponsor, dagli agenti, dai manager, dai giornalisti, dagli addetti ai lavori. Fanno punteggio.

    2) Tornei individuali: momenti di verifica del lavoro svolto o da svolgere, in particolare, momenti di test attitudinale allo stress competitivo. Inutile girare il mondo se già fai fatica a vincere o performare in Italia. Utile girare in Italia se fai fatica a vincere o performare nel mondo. Da non enfatizzare né abusare, in modo che l’atleta sia pronto e carico per l’inizio della carriera agonistica (DI QUALSIASI LIVELLO SI ANDRà A DELINEARE) dai 16 anni in su, ossia quando adesso di solito smettono la maggior parte.

    Per quanto riguarda il vaffantennis, sono molto soddisfatto del lavoro che il coach certificato vaffantennis (privo di certificazione FIT, PTR, UISP ecc. ecc.) sta svolgendo con mio figlio: ci troviamo ora qua, ora là (firullero-firullà) su campi in erba sintetica che costano 2 euro globali l’ora e si fa circa 1 1/2 di esercitazioni. Alessandro aveva bisogno di lavorare al cesto sulle ripetizioni e sulla tecnica, in modo da “strutturare” il bagaglio di esperienze acquisite da buon “selvaggio”. Sono sempre più convinto che comunque sia stato molto utile per lui iniziare a giocare da subito a palla viva, facendo partitine con me, ora con una racchetta ora con un’altra, imparando a cavarsela anche con poche conoscenze tecniche che non fossero “apri”, “colpisci avanti”, “non farmi in****are”. Diciamo che è nato prima “giocatore” e adesso sta acquisendo il lato “colpitore”.

    Il mio sogno è che a 17-18 anni non smetta di giocare bensì inizi, in qualsiasi categoria si trovi a poter competere.

  289. Mauro scrive:

    Andrew, tra gli altri interessanti, hai toccato un punto a me molto caro, ovvero la prosecuzione dello sport, ed in questo caso del tennis, dopo i 16 anni, età nella quale molti tennisti lasciano l’attività. Secondo me la federazione per questa piaga, deve fare di più, nell’interesse di tutto il tennis, non ci si può solo concentrare per i futuri professionisti. Anche perchè più sedicenni non mollano, più futuri altri tennisti avremmo, oltre che tutti i vantaggi nel fare lo sport per tutta la vita.

  290. madmax scrive:

    Oggi ho incotrato il Prof. Catizone che mi ha comunicato l’incontro con il Prof. Buzzelli per i primi di settembre, dopodichè seguirà qui sul blog la pubblicazione del programma e poi verso la fine di settembre il primo raduno.

    Andrew, in linea di massima sono d’accordo con te, esistono però alcuni Circoli che partecipano ai vari Campionati a squadre facendo partecipare solamente i ragazzi di “casa” a prescindere da quello che poi potranno combinare e quindi solo per la loro soddisfazione ed il loro divertimento. Questi (probabilmente pochi) a mio parere sono da lodare…

  291. Stefano Grazia scrive:

    Tarda notte a Bradenton,FL…Ringrazio subito MadMax per il giudizio su Nicky e il Barone Rampante per la sua visita (ma perche’ NON scrivi direttamente a Ubaldo e non gli proponi Cafe’ Universe come Rubrica? A parte cio’ mi sembra che ora stiano mettendo articoli piu’ commentabili-vedi l’ottimo articolo del “nostro” Roberto Commentucci sui presunti problemi tattici e mentali di Federer vs Nadal a cui non ho risposto solo perche’ in apnea da 2gg sulle strade della California, cioe’ no: Florida… Nicky nel suo primo torneo U12 e’ arrivato in semifinale giocando una serie di epiche partite e sciorinando ad ogni match il Meglio & il Peggio del suo repeertorio, vero Dr Jeckyll & Mr Hyde, vergogna e orgoglio del suo team, della sua scuola, del suo paese, dei suoi genitori,amici e semplici conoscenti… Ahime’, ci sarebbe da scrivere un libro solo su questi due giorni e chissa’, magari lo faro’ anche…Ho riempito, oltre alle pagine preformate delle Stats, un taccuino Moleskine,quelli di bruce Chatwin per intenderci, di note e appunti…Sono stremato, sderenato,frustrato e non dalla sconfitta in semi che e’ stato un grande risultato e che avremmo firmato (leggasi i miei post di qualche mese fa) ma per tutto il contesto… Ma beati voi che avete i figli bravi,educati,buoni,umili,modesti,sinceri,onesti, educati,gentili,altruisti,
    empatici mentre invece io no e chissa’ che non sia davvero colpa mia e di mia moglie se mio figlio a volte sembra il NeuroCane’ dei tempi migliori in campo o se invece non c’era alcuna chance fin da quel 6 febbraio 97(giorno che condivide anche con Bob Marley) in cui fece capolino dal ventre di mia moglie… Ci ritornero’ forse sopra in settimana ma voglio solo darvi le Basic News: ieri primo turno alle 8 AM e vince 60 60 con un dodicenne scarso ma facendo una quindicina di Doppi Falli e lamentandosi del suo gioco ad ogni minuto secondo… Imbarazzante. Poi alle 14.30 e sotto la pioggia stronca dopo2h 30 esatte 76 (vinceva 51) e 63 un ottimo dodicenne Tds numero 3, molto solido come gioco e come mental in un match di livello tecnico e surreale per il pathos, i mind games, le contestazioni, l’epos, e blah blah blah…stamattina arriviamo alle 7 per scaldarci ma siamo in pieno acquazzone tropicale e i campi sono a altissimo llagati…in italia mai li avrebbero asciugati e invece alle 10.30 smette di piovere, si alza il vento e incredibile a mezzogiorno hanno ascougato i campi…gioca contro Pedro Rocca un sudamericano che si allena con una certa GTA Academy gestita da un Mexicano (sono venuti al torneo in una decina e non ho capito se sono qui per l’estate o sono dei residents). Primo set buttato via in maniera indecente alla,direbbero in Jamaica citando una famosa canzone reggae degli anni 80, whiney whiney (piagnistei)…Poi in un set pieno di parolacce,insulti (a se stesso,eh),plateali invocazioni, commedia dell’arte e blah blah blah MA ANCHE DI UN GRANDE GIOCO contro un ragazzotto di 15 kili e 10 cm superiore oltre che bene impostato tecnicamente,buon servizio ottimo dritto, vince il secondo 64 (pur facendosi rimontare da 42) e poi il terzo dopo essere stato sotto 03 lo va a vincere 64… Anche qui il Giudice Arbitro costretto a intervenire 2-3 volte e a supervisionare il match (e a tenere a freno/correggere,come il giorno precedente, non solo mio figlio ma spesso anche l’avversario…)…2h30 anche qui poi 1h30 di riposo e alle 16 SEMI contro la Tds num 5 che aveva battuto in 2 set la Tds n.2…Nicky entra in campo,non si sa bene perche’,convinto di essere piu’ forte e aspettandosi la vittoria servita su un piatto d’argento: l’avversario e’ un afroamericano mezzosangue alto e magro che prima sembrava avere 12 aa e poi risultera’ invece avere addirittura UN ANNO IN MENO di Nicky…questo e’ il lato negativo di tutto il torneo: Nicky va 4/1 e dominando…perde 7/5 perdendo la tramontana si ma soprattutto perche’ l’altro e’ un Golden retriever: non un pallettaro, ma un gran difensore e che quando puo’ punisce la seconda palla di serviziodi Nicky (che peraltro nei tre matches successivi al primo, quello dei Doppi falli, ha servito molto bene, cogliendo diversi winners e anche qualche ace…ma la seconda, a volte, e’ troppo debole…E infatti in queste sett ci lavorera’ su, hanno gia’ cominciato…) Nel secondo set nicky si riprende e vince 64 pur eccedendo talora nei soliti vizi…siamo a 2h30…il terzo lo perde 61, stremato, sconvolto,sfiatato,…
    Peccato dunque perche’ poteva essere in finale (si sarebbe giocata domani) e soprattutto perche’ alla fin fine non possiamo nasconderci che ha perso da un ragazzino molto bravo ma soprattutto piu’ solido mentalmente e fisicamente PUR CON UN ANNO IN MENO e se e’ vero che nel tennis l tecnica e’ il 10% e il resto e’ FISICO (40%) e MENTAL (50%) allora siamo gia’ belle che fatti … Vabbe’, si era fatto tre sets estenuanti sotto il solleone post acquazzone (ho quasi avuto un colpo di calore io che stavo a guardare…) mentre l’altro se l’era sbrigata in due sets rapidi…Ma c’e’ un lungo discorso da fare sul COMPORTAMENTO, lo sappiamo e sara’ straziante…Gia’ Margie ha cominciato in questi 3 gg ma io credo che arrivero’ a non andare nemmeno piu’ ai tornei o meglio semplicemente a montare una Cinepresa on site, andare a fare un giretto altrove e a rivederemeli poi a casa …
    Cio’ detto, le due vittorie epiche (con Nicky sdraiato per terra sul green clay dopo il match point sono stati momenti di grande felicita’…Confesso comunque che mentre perdeva di brutto io ero calmo e compassato mentre quando vinceva stavo malissimo (per lui)…Nei Quarti ha avuto 7 match point e ha dovuto neutralizzare 2 o 3 palle breaks… Avesse perso, e ne perdera’ di piu’ importanti, sarebbe stata tutta esperienza in piu’ ma il papa’ che e’ in noi si domandava quanto avrebbe sofferto il proprio “topolino” sia pur famigerata canaglia (e piu’ generalmente se e’ giusto spingere nell’arena due ragazzini e costringerli ad odiarsi…perche’ pur con tutto quello che gli dixiamo, alla fine i due contendenti sono NEMICI, da soli, uno contro l’altro…a 11 anni! E invece nel soccer di nemici ne hai 11 ma almeno hai anche 10 amici…Superiorita’ dello Sport di Squadra…piu’ educativo (anche) da un lato ma d’altra parte meno formativo…) Vabbe’, sto parlando alla rinfusa, magari mettero’ ordine fra i miei appunti e vi rendero’ partecipi…altroche Federer/Nadal, ma cosa volete che mi freghi di Federer/Nadal… (ovviamente,sono autoironico,eh!)
    Ah, dimenticavo: come e’ il livello qui in un U12? Mah, non aprei…probabilmente alla fin fine in un Nike in italia ci saranno anche giocatori piu’ forti ma a parte il primo, i tre giocatori incontrati mi sono sembrati buoni giocatori …Probabilmente non eccelsi i due dodicenni considerato che appunto avevano 12 anni, ma ottimi per impostazione,aggressivita’,consistency… Nicky semmai ha sempre fatto il match comandando il gioco ma facendo anche birocciate di UE (direi che in SEMI ha anche giocato,almeno a tratti, ancora meglio solo che poi dopo 7-8 scambi,dopo il CONTROL e dopo l’HURT gli mancava il FINISH: cioe’ buttava di qua e di la’ l’avversario che rispondeva con dei loop lunghissimi e al momento di finire, quando l’altro tirava una palla un po’ piu’ corta, Nicky magari sparava sul nastro…Un dritto di qualche chilo inferiore ma soprattutto ancora troppo rischioso (ma ha fatto decine e decine di comionazioni vincenti con qualche inside out o anche qualche angolo in controtempo di rara bellezza, almeno per gli occhi di papa’ suo!)
    Vabbe’, mi sono scaricato, e’ stato catartico, mo’ vado a letto sapendo ahime’ che mala tempora currunt e che Houston! We have a problem… da risolvere,se non vogliamo che Nicky diventi il giocatore piu’ odiato di tutti i campi d’italia il prossimo anno (la Canaglia, pensate un po’, alle mie perplessita’ e ai miei rimproveri, mi diceva che tanto poi in Italia avrebbe “cursing” (detto le parolacce) in inglese, tanto nessuno avrebbe capito… nsomma, e’ per questo che a scuola gli piace tanto imparare le lingue…portoghese,francese, il prossimo anno anche spagnolo…Cabron! Fodes! Merde! C#$%^! E poi non dite che non gli abbiamo fornito una cultura!
    (Ragazzi, io scherzo ma sono disperato…O almeno, disperato no, ma conscio del problema … Ma possibile che proprio io, quella porcazza della miseria, mi debba trasformare (o mi sia gia’ trasformato da anni) in una caricatura conservatrice di mio padre? Maddai, piuttosto lo faccio smettere di giocare a tennis…
    Goodnight from Bradenton!

  292. Stefano Grazia scrive:

    Diario Americano 08, Bradenton:qui sono le 11 del 14 luglio e in un raro momento di riposo a casa colgo l’occasione di scrivere ancora un paio di righe…stamattina ci siamo trascinati (in bicicletta) ad un campo esterno all’Academy, lo stesso dove in questi giorni di sovraffollamento Nicky si allena con i Coaches dello Strategy zone…si tratta dei 4 campi della Bayshore High School, a circa 300 metri dall’Academy…L’appuntamento era alle 8 e siamo stati puntuali ma Nicky era sfibrato (in inglese si dice drained both phisically and emotionally) dopo le 5 ore e mezzo giocate fra il mezzogiorno e le sette di ieri sotto il clima torrido post acquazzone tropicale… Margie dopo 20′ gli ha dato la possibilita’ di tornarsene a casa ma lui,temendo che io mi arrabbiassi, ha preferito continuare (gli ho spiegato che io in realta’ mi arrabbio se lui dice di si, che vuole continuare e poi non ce la fa e si trascina per il campo…) Comunque la prima ora si e’ trascinata stancamente cercando di fare un esercizio di consistency e poi e’ arrivato Chess (diminutivo di Chasley,credo) con cui ha lavorato sui fondamentali del Second Serve. Poi tutti a ccasa e allenamento rischedulato per il pomeriggio (cosi’ pero’ non sta facendo ‘volume” col suo gruppo…vabbe’,oggi e’ giustificato ma in realta’ io mi sto sempre piu’ chiedendo perche’ pago l’Academy se poi Nicky si allena solo con la Strategy Zone…). Comunque il Programma in questi giorni sara’:
    SERVIZIO
    CONSISTENCY
    PUT AWAYS (cioe’ rendere iu’ sicuro il winner, il colpo conclusivo : ieri ne ha sbagliati troppi dopo aver dominato lo scambio…Ne ha fatti anche parecchi,e’ vero…)
    ROVESCIO
    Tornando al Torneo di ieri, davvero una grande esperienza: secondo me OTTIMIZZATA, con buona pace di Trophy & Nikolic, dalla possibilita’ di allenarsi da LUN a VEN e ripetere poi il Torneo nel prossimo Week End.QUI SI COMPRENDE DAVVERO COME QUESTE PARTITE E TORNEI ABBIANO IL SIGNIFICATO DI ‘VERIFICA’…lavori durante la settimana, vai a giocare, vedi cosa funziona e cosa no, e ci lavori subito sopra (certo, mantenendo l’idea di progetto a lungo termine ma anche con piccoli aggiustamenti).
    Poi certo, si capisce che quel che manca a Nicholas e’ l’averne giocati tanti, non dico tornei ma anche matches, semplici matches con coetanei…Non tanto per l’esperienza, ma per l’ABITUDINE…La troppa competitivita’ forse nasce anche da questa carenza di abitudine…Alla fine, maturando anche un po’, si abituera’ a gestire lo stress e soprattutto capira’ che non vale la pena di esaurirsi,sfiancarsi, prosciugarsi di energie… Su,ragazzi, raccontatemi anche di voi, non fatemi pensare di essere un marziano…

  293. Atti scrive:

    Stefano, ti ribadisco di non sentirti un alieno… anzi ripeto io ne ho 2 e quindi forse .. raddoppio le tue ansie di genitore/educatore, comunque tra il serio ed il faceto è un po’ che mi permetto di suggerirti, a tuo malincuore, che è giunta l’ora di lasciarlo in altre mani ”tennistiche”, sono convinto che ne gioverebbe anche il comportamento in campo, mentre fuori campo anche a Roma non ho visto niente di così diverso da altri coetanei a parte l’ottima tecnica tennistica.
    Invece a proposito di risultati da Under, proprio ieri parlando con 2 G.A. che seguivano i tornei Junior di qualche anno fa, ebbene fino a 12-13 anni anche Karin Knapp non era ai primissimi posti in Italia (credo sciasse anche), tirava già fortissimo … ma spesso fuori, ed ora, il non pallettare e non voler vincere con ogni mezzo l’ha portata ai risultati che sappiamo, questo per dire cosa conta “dominare” a 10-12 anni.

    Al prof. Buzzelli , visto che è così disponibile, chiedo :
    - Nella settimana tipo di allenamento atletico e tennistico che lei ha formulato non ho visto “dosi” eccessive, mentre nel tennis in molti, fra i piu’ bravi, vanno già a 10-12 anni ben oltre la sua tabella (del doppio e qualcuno anche del triplo), ora le chiedo se questo “eccesso” lo ritiene utile, o se pensa che possa generare un maggior rischio di infortuni e/o traumi ?
    - E poi iniziare con molte sedute da piccoli, ed oltre una certa soglia di ore, servirà comunque per incrementare performance atletiche future nettamente migliori perché si è partiti in anticipo ?
    Grazie.

  294. andrew scrive:

    …diarietto da Bassano (Italy)…

    Oggi Alessandro è andato dai nonni a imbottigliare ed etichettare il vino…Pare che abbia sniffato a piene narici in quanto dopo qualche tempo ha cominciato a girargli la testa…doping veneto…

    Il pomeriggio verso le 5, lo hanno accompagnato dal coach certificato vaffantennis. Verso le 5.30 sono passato di là a vedere. Oggi stava giocando con la racchetta junior, la Prince ristretta di Ferrero di qualche anno fa, un “legno” che se la scentri non passa neanche la rete. L’altro giorno invece giocava con la Prince di Jana Novotna, una racchetta leggera che uso io per il serve and volley. Quando è in taverna, palleggia anche con le racchette di legno. Insomma, fa un po’ di sano casino. “Visto che ero là”… abbiamo fatto insieme qualche esercitazione (o drill in inglese) sulle volee…Poi è stato lo smash-festival….

    Il posto dove ci troviamo comincia a piacermi sempre di più: si ritrovano un sacco di vecchietti e qualche mamma con bambini e più di qualche volta si fermano a guardare ciò che avviene in campo.

    x StefanoGrazia: i tornei week-end sarebbero fantastici. Ora come ora, se li organizza un club, solitamente possono partecipare solo i clubbisti (ma non li organizzano…). Se invece li si organizza fuori, non possono partecipare i clubbisti.

    x Atti: sfido ufficialmente le tue figlie in partita…quest’anno ho già perso da un 14enne e da un 13enne, ma erano maschi…

    x ClaudioTN: Puzzovio

  295. Stefano Grazia scrive:

    Atti, in parte hai sicuramente ragione ma guarda che io il coach lo faccio solo in africa e a dire il vero quasi sempre solo nel week end o nelle public holiday… no,no,guarda, l’unica soddisfazione e’ che non siamo noi… Oggi si e’ fatto cacciare anche da Margie (l’ha fatto per finta ma ha preteso una lettera di scuse da lui per domani perche’ lei,dice, non e’ qui per fare la baby sitter ma per farlo diventare un campione e non vuole sprecare il suo tempo a cercare di cambiargli il carattere…Cosa e’ successo? Niente di particolare: drills di consistenza, doveva farne 30 di seguito in un rettangolo vicino alla linea di fondo e ogni volta che sbagliava ricominciava da zero…arrivavava a 17, a 25, a 15…giocando benissimo ma ogni volta che sbagliava …’gnaaa, ma perche’, io odio il nastro, sono uno stupido, gnyahh, whiney whiney… E poi altro drill: doveva fare 8 put aways di seguito oltre una linea e se ne sbagliava uno si ripartiva da zero, prima a dx poi a sx e poi con il Coach che si metteva dietro il bersaglio e lui doveva fare il killing dall’altro lato… Anche qui una gran tragedia e commedia dell’arte nonostante stesse giocando benissimo…mah, io ero solo li’ a guardare 9e a raccogliere palline) per vedere qualche nuovo drill da fare poi in africa (o far fare ai nostri assistant coaches occasionali) e un certo punto me ne sono andato a fare jogging… Quando sono tornato era stato cacciato via, l’ho caricato in bici dicendo che il giorno dopo si tornava a casa (bluff miserando0 e portandolo al Gruppo di Percy per il Match Play dove ha giocato un match sottotono muto offeso con un 14enne francese piu’alto di me 9perdendoci 6/3 ma solo perche’ non era nel mood giusto e poi battendo 60 un russo di 15 anni ma poco cresciuto … Poi e’ andato alla lezione teorica Strategy zone di gruppo ma siccome il suo campo non era sotto sorveglianza cinepresa e quindi i suoi matches non erano stati ripresi la Margie gli ha dato da vedere un bellissimo servizio di Tennis Channel su Andre Agassi (Agassi between the lines: the most loved and most misunderstood tennis player)…Margie gli ha poi detto di portarselo a casa e commentarlo e ce lo siamo visto dopo cena tutti insieme e io e mia moglie a stento abbiamo trattenuto le lacrime 9bellissimo, e sappiate che io sono stato un tifoso di andre -e di steffi- fin dai primordi… Quando brad gilbert racconta di Parigi 99, di come ha dovuto convincere Andre infortunato a partecipare (you can’t win if you don’t play), di come durante il break per la pioggia si fionda negli spogliatoi e,sotto di due set e un break, gli urla, per la prima e ultima volta lui che non aveva mai alzato la voce con andre, what are you doing? torna dentro e gioca come hai giocato nei primi 13 gg e vedrai che fra due ore solleverai il trofeo, e dice che tutto il pubblico francese non aveva mai tifato cosi’ per un americano…i brividi scorrono sotto la pelle… E ancora di piu’ quando sempre Brad racconta di come a wimbledon prenotassero sempre il campo per gli allenamenti l’ora successiva a quella di steffi ovunque lei andasse, qualunque fosse il campo, la sede, perfino se andava indoor…
    Vabbe’… Ritornando a bradenton, dovrei forse raccontarvi delle sensazioni che stiamo provando , sensazione che l’IMG Academies abbia gia’ imboccato la parabola discendente (si parla di una IMG in bancarotta) e comunque non ho mai fatto mistero che io la preferivo quando c’era solo la Bollettieri Tennis academy (mentre adesso abbiamo golf,baseball,soccer,basket…avevano introdotto anche il Fishing…E’ durato 2 giorni, dice la Margie… Pare che le uniche 2 academies a produrre soldi siano il tennis e il golf (Leadbatter academy)… Cosa succedera’? Mah, niente…qualcuno subentrera’, non cambiera’ granche’, dicono qui, ma stanno tagliando tutte le scholarship…Pero’ l’estate (e pasqua), l’ho gia’ detto non sono i periodi migliori ne’ per venirci ne’ per giudicare ma i nostri occhi esperti (nel senso che ci veniamo dal 93) possono cogliere certi segnali … cerchero’ di essere piu’ articolato magari prossimamente…Ora voglio invece parlarvi di una ragazzina russa che qui efiniscono la nuova maria, un bambolotto tracagnotto nano di 9-10 anni che gioca nel gruppo di Nicholas e che palleggias alla pari con tutti…grintosa,determinata, concentrata, consistente, ottimi fondamentali da fondo ma anche buona volee’, taraghigna e C’MON ad ogni punto… pare che sia gia’ una full timer (cioe’ sta qui tutto l’anno) e quindi sta facendo il summer camp solo per fare volume e matches… Gabri’ dice che l’aveva vista allenarsi con Bollettieri Himself gli anni scorsi… Per me non ha grosse chances (mi sembra piccola e poco slanciata e la madre e’ piccolina) ma come comportamento/focus/consistency l’ho additata a Nicholas (l’ho anche ripresa un po’ dopo aver ripreso anche Nicky, solo per il “comportamentale”)…
    Ah,dimenticavo…nel match di secondo turno giocato con la TdS numero 3 al torneo di Treasure Island, un ragazzino serio, concentrato, non plateale come Nicky… be’, tutto questo non ha evitato che: PRIMO PUNTO DI TUTTO IL MATCH, lo vince il ragazzino americano, primo punto assoluto,eh,badate bene, e cosa gli urla in faccia: COME ON!!!!
    Insomma, e’ diventato prassi…
    Pero’ una volta che c’era il Giudice Arbitro e Nicky,dopo un gran punto, se l’e’ sparato lui,il C’MON!, l’Arbitro gli ha detto di farlo rivolto alla rete e non in faccia all’avversario…cioe’ deve essere autoincitamento e non intimidazione…
    E comunque, ascoltate questa: 7/6 4/3 Nicky, 30 pari o deuce…violento scambio da fondo, Nicky colpisce, poi guarda il segno e chiama OUT…il ragazzino urla che non puo’ farlo, Nicky sicuro di se’ gli dice: no, l’ho chiamata prima che tu la colpissi…L’Arbitro, che era in campo, gli da ragione sia sul fatto che la palla era fuori sia che la chiamata era corretta, secondo le ITF e USTA Rules…il ragazzino non se ne da pace e perde li’ il match… Nicky mi dira’ dopo: Li’ l’ho proprio steso…era un incontro di boxe, ci eravamo scambiati punche jabs per tutto il match e li’ invece gli ho proprio rotto il naso…
    Qualcuno di voi storcera’ il naso ma io, che ho dimostrato-credo-di essere il primo critico censore e fustigatore dei costumi di mio figlio, qui invece non ho potuto fare a meno di ammirarlo (una volta confortato dal fatto che il Giudice Arbitro aveva confermato che la pallina era fuori, ovvio)… Cosi’ come e’ evidente la sua abilita’ di capire quando l’avversario si arrabbia per un qualchecosa e lui riesce subito ad aumentargli la pressione,alterando il “tempo” (per esempio alzando la mano per allontanare una pallina vicino alle righe e aspettando ben oltre i limiti del pudore che la pallina vada a fermarsi proprio sotto la rete di recinzione…Invece dopo una discussione di 5′ con giudice arbitro e avversario su un servizio da lui chiamato fuori e dall’avversario ritenuto buono, tornandosene al proprio posto e accortosi che l’avversario credeva/insisteva di aver fatto il punto, gli fa: So you don’t give me two balls after this long talk? ma come, non mi dai nemmeno due palle dopo tutta questa bella chiaccherata/ E l’avversario e’ costretto, sotto gli occhi del giudice, a dargli le due palle…
    aquanto a palle fregate o meno, ho visto chiamate dubbie da parte di tutti, alcune modificate dal Giudice Arbitro se era presente, all’uno e all’altro, in tutte le partite, ma erano sempre 2-3, e ci stanno… Ho visto mio figlio dare buone 2-3 palle che hanno pizzicato la riga, chiamare fuori una palla che era dentro (modificata dalgiudice0 e forse lui l’aveva vista fuori perche’ davvero ci sperava, e poi due suoi dritti inside out all’incrocio delle righe chiamati fuori dal suo vincitore (e anche da me) e invece corretti dal Giudice… Insomma, nessuno ha voluto fregare dei punti ma un game mio figlio e’ riuscito a fregarlo…nel primo set perso 6/2 in realta’ erano 5/1 ma il suo avversario diceva che erano 4/2 e Nicky diceva (in buona fede?) impossibile, allora siamo 5/2 (per via del computo dei servizi, pari e dispari…) Alla fine l’Avversario esasperato cedeva e gli concedeva il 5/2 ma era un 5/1… quindi punti non ne ha fregati, ma un game intero si… Non che gli sia servito: ha poi perso quel primo orribile set in cui si e’ lamentato di tutto (la crema per il sole che gli entrava negli occhi, il mal di testa, il dritto, il servizio,e blahblahblah…)per 2/6 per poi tirare fuori dal cilindro , contro ogni mia aspettativa (l’altro mi era sembrato nettamente piu’ forte) la piu’ incredibile ed pica delle sue vittorie so far, quella dei 7 match point e 3 break points annullati tutti nell’ultimo game…E col winning point,questo va detto, colto con un drittovincente sparato down the line inside/in dall’Ad Court dopo due inside out per aprirsi il campo…Insomma, non si e’ fatto venire il braccino, nonostante tutto…
    I problemi sono altri: mio figlio e’, dal punto di vista emozionale ed emotivo, un rollercoaster … E purtroppo una volta iniziata la corsa sara’ sempre piu’ difficile scendere. Attenzione: noi non consideriamo la corsa ancora iniziata, abbiasmo sempre detto che la Corsa inizia a 13-14 aa….Ci stiamo appunto domandando se davvero ne vale la pena…

  296. Stefano Grazia scrive:

    COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER PSTN E GLI UBALDI RIBELLI CHE SI TROVASSERO A PASSARE PER CASO QUI DA G&F (Tutto il Blog e’ stato conquistato…Tout? Non…un piccolo villaggio di irriducibili galli continua a resistere…) ….IT’S JUST ME O QUALCOSA E’ CAMBIATO? Ho appena inviato il seguente post all’Articolo di Ubs sulle Williams…articolo che appare sul New site e che cliccando vi rimanda subito sul Blog…Magari non e’ neanche il primo ma io me ne accorgo solo adesso e comunque dalla Florida PLAUDO alla nuova direzione…

    “(Altro che Williams…)La notizia bomba mi sembra, e mi rivolgo a PSTN aka Barone Rampante e a tuttui gli (U)baldi Ribelli, e’ che da un articolo dal New Site si passa direttamente ai Commenti sul Vecchio Blog…E’ la ControRivoluzione ! Ubaldi Ribelli: e’ ora di deporre le armi e di riprendere il Cafe’ Universe qui sul vecchio Blog…Anzi, mio Barone, ti rinnovo la preghiera: scrivi direttamente a Ubaldo, tu o anche Ros, e proponetegli Cafe’ Universe come Rubrica, alla stregua di Genitori & Figli… In cambio farete di tanto una capatina da noi, a G&F, e piazzerete qualche post intelligente qui e la’,senza limiti di parole…alla fine ogni cosa torna al suo posto, ogni nostra richiesta sembra esaudita, siamo(siete) stati petulanti isterici ma quanto avevamo(avevate) ragione… Parafrasando Archesilao (e Alceo) e il suo “ora bisogna bere, che Mirsilo e’ morto!”, ora e’ tornato il tempo di “postare” che il Vecchio Blog e’ risorto (e la Nuova Piattaforma e’ con esso in simbiosi complementare).
    O e’ solo un’impressione?

    ANDREW: da Bradenton a Bassano, noi ci darem la mano…Ma a parte noi due, cosa fanno The Others? Nessuno fa Tornei? E dai, un po’ di Aneddotica…

  297. claudiotn scrive:

    x Andrew
    dopo un buon inizio, mi sono sciolto lentamente al caldo. E poi, a proposito di genitori a bordo campo che farebbero meglio a stare a casa, verso la fine ho anche invitato la madre ultras (e pure giudice arbitro) a sedersi sul seggiolone per arbitrare dentro il campo (chiedere ad Atti).

  298. +PSTN+ scrive:

    Carissimo Stefano Grazia se passi sulla mia vecchia prigione nonchè il GLORIOSO Cafe Universe, Civico 2175 (o come preferisci/ite chiamarlo) noterai compiaciuto come pure Jan mi ha gentilmente invitato a fare il medesimo atto propostomi da te dopo la mia ultima visita di saluto in quel di Genitori&Figli.

    Bene: come si legge dall’ultimo mio messaggio si evince come io ieri sera abbia prontamente provveduto a munire un piccione viaggiatore di apposito supporto cartaceo da far reperire al Padrone di Casa ovvero il grande Ubaldo Scanagatta.

    E’ già il secondo caso di comunicazione di sorta telepatica tra me e te.

    Spero che ubaldoscanagattta at yahoo.it mi risponda affermativamente entro breve.

    Un festoso saluto!

    Barone Rampante

  299. pibla scrive:

    ….comunque è già da Wimbledon che ci sono articoli sulla piattaforma che quando li commenti vai direttamente al blog, anche a me sembra un’ottima cosa.
    Per il resto avanti così!!!

  300. +PSTN+ scrive:

    Ubaldo mi ha risposto dicendomi che vedrà con i responsabili del sito cosa potrà fare.

    Un altro saluto.
    FORSE siam prossimi alla vittoria…

  301. Stefano Grazia scrive:

    Andrew,Claudiotn,Atti… quando invocavo un po’ di aneddoticaintendevo qualcosa che si potesse capire anche senza Codice Cifrato…Sembrate dei Massoni: su, diteci qualcosa anche a noi…
    PSTN: felice di essere in sintonia con le penne migliori del blog…
    Giusto di corsa: oggi Nicky ha fatto sfracelli per due ore e 29′ e poi ha dato di matto negli ultimi 30” per aver perso 16-14 un drill ai 15 con Margie …
    Mah, che dire…a me viene in mente la Ballata degli Impiccati di de Andre’ (e il prezzo fu la vita per il male fatto in un ‘ora ) ma insomma, alla fine devo essere contento di come ha giocato… Il problema e’ che anche se pare sia davvero sosi’ talentuoso, non e’ nemmeno che di talentuosi son piene le fosse, o che ce ne sono tanti, e’ che proprio il talento e’ l’ultima cosa che vanno a vedere i Coaches perche’ quello che cercano, oltre alla disponibilita’ economica dei genitori (ahime’…)(ma non per fregarli,tutt’altro, e’ solo perche’ di soldi alla fine ce ne vogliono, e ripeto ahime’), oltre a quello, cercano L’ALLENABILITA’… che e’ data dalle CAPACITA’ FISICHE e dal MENTAL (carattere,forza interiore,grinta si ma stabilita’ emotiva…un Ferrer o un Davidenko piuttosrto che un safin,insomma…e dal loro punto di vista, han ragione loro…)
    Comunque, OVVIAMENTE, un bimbo a 11 anni ha molti margini e molto tempo ancora per maturare … Che sia talentuoso (e tecnicamente molto ben impostato) non e’ che mi faccia schifo, ma mi rendo conto che nella BIG PICTURE questo e’ solo un piccolo tassello (10-30%, non di piu’)…
    (E inutile stare a dire: non dovrebbe essere cosi’, gli allenatori dovrebbero lavorare di piu’ sulla tecnica, non trasformarti in un automa e blah blah blah :l’unico compito dell’allenatore e’ metterti in grado di vincere,period. Per assurdo un allenatore che avesse forzato Nadal a giocare sempre serve & volley magari l’avrebbe reso piu’ spettacolare ma sicuramente meno vincente… Dura Lex Sed Lex.

  302. Stefano Grazia scrive:

    E tanto per rimanere in tema (Io,Super Io,Id/Dr Jeckyll & mr Hyde, Inconscio e Subconscio…) ci siamo andati a vedere al cinema Edward Norton in Hulk …

  303. Mauro scrive:

    A proposito dell’esempio di Nadal, lo zio Toni raccontò che quando Rafa aveva 12 anni, in un torneo, gli ordinò di giocare serve & volley; Nadal perse la partita e si lamentò in auto, al rientro a casa, con lo zio: “se mi avessi fatto giocare alla mia maniera avrei vinto facile la partita”.
    Toni disse che da quel momento, ebbe un importante conferma sul fatto che il nipote sarebbe diventato un campione, poichè aveva eseguito le direttive del coach fidandosi ciecamente di lui.
    Stefano, secondo te l’arginina è un integratore che si può dare ai bimbi in crescita o non serve a nulla o ha degli effetti collaterali?

  304. Mauro scrive:

    Per quanto riguarda l’educazione delle persone, che si può applicare anche ai figli, ho letto una simpatica storiella.
    Un contadino conobbe una ragazza in città, la sposò e rientrarono col suo asino in paese. L’asino ad un certo punto si fermo ed il contadino disse ” primo avviso”, l’asino proseguì ma dopo mezzora si fermò ancora, il contadino allora prese una pistola ed uccise l’asino. A quel punto la moglie incominciò ad inveire contro il marito dicendogli ch era pazzo e che l’asino era una risorsa molto importanta per la famiglia. Il contadino rispose, primo avviso! Da quel momento la donna smise di lamentarsi per tutta la vita.

  305. claudiotn scrive:

    I messaggi cifrati tra me e Andrew, Stefano, riguardavano un torneo che abbiamo fatto a Cittadella, dove entrambi abbiamo perso alla prima partita. Io ho pure litigato, dicevo, con la madre del mio avversario, un ragazzo pugliese, un po’ troppo propenso a fregare qualche palla (secondo Atti, presente). Io, a parte una sua eccessiva malfidenza verso di me e le mie chiamate, non me ne sono accorto. Con la madre, invece, un vivace scambio di battute (eufemismo) perchè avevo chiamato out una palla del figlio fuori di soli 15 cm.

    Prometto che passerò a vedere qualche partita al Nike di Bolzano domani. Mi concentrerò sull’under 10 (maschile e femminile), e qualcosa di interessante spero di vederlo. Per gli aneddoti su mia nipote invece devo passare il vaglio della censura di mia sorella.

    Parlando con il nostro maestro riguardo l’esperienza di Sestola e la fatica degli allenamenti…
    Lui proviene da una piccola città bulgara, Haskovo, si chiama, circa 80.000 abitanti, con uno dei circoli più importanti del Paese. Di lì proviene anche Grigor Dimitrov (1991) uno dei migliori prospetti a livello mondiale (si allena ora alla Weil Academy).
    Alcuni suoi allievi hanno raggiunto ottimi risultati e ranking nelle classifiche europee giovanili (uno, laureato in USA quest’anno grazie ad una scolarship per via del tennis, lo stanno attualmente ospitando i miei).
    Ebbene, parlavo con lui di Sestola e di quanto sia arrivata stanca mia nipote. Lui mi diceva che, primo l’esperienza è stata fantastica per lei anche a livello motivazionale, secondo che la FIT può permettersi di spingere all’estremo l’allenamento, in queste iniziative, perchè ha un gruppo numeroso dal quale solo pochi hanno la possibilità di riuscire. Qualcuno si stuferà, qualche altro non ce la farà, pazienza.
    In Bulgaria a lui capitava la stessa cosa. Il gruppo dal quale scegliere era ampio.
    A lui piacerebbe poter spingere di più sull’acceleratore, ma deve fare i conti con la realtà in cui si trova: con le ansie della famiglia che vorrebbe di più, con quelle della famiglia “ma non sarà troppo pesante ’sto allenamento!”, con quelle del figlio che si allena perchè lo vuole il papà, e anche con quelle del nostro circolo (per una SAT di qualità sì, ma le bollette bisogna pure pagarle). Questione di equilibri.
    Mi diceva che la formazione di un giocatore passa, volenti o nolenti, per il triangolo figlio, maestro, genitori. Ognuna di queste componenti ha il suo peso. Il figlio deve dimostrare impegno e interesse, il maestro (o se volete coach) deve essere un punto di riferimento per il bimbo. Il ruolo dei genitori è fondamentale. Per la regia generale che comunque devono tenere, perchè altrimenti il figlio si perde, a meno che il coach, come dice Stefano, non sia il Carlos Rodriguez di turno. E’ fondamentale che anche loro credano nel lavoro del maestro, è fondamentale che credano nel progetto dell’allenatore, e che l’allenatore stimoli anche la loro ambizione (senza promettere nulla, se non il lavoro).
    Di pari passo, però, ci devono essere, per formare un tennista o una persona (”…Yours is the Earth and everything that’s in it, And - which is more - you’ll be a Man, my son!” Kipling), anche pazienza ed equilibrio. Ci vuole molto tempo. I risultati non li trovi dietro l’angolo, nè si inventano solo con i grandi nomi e le grandi strutture ( “it’s you and me, just you and me!” non ricordo di chi fosse la citazione, aiutami Stefano), nè sono garantiti. L’equilibrio serve per dosare gli ingredienti giusti, capire quando è il tempo di spingere o mollare. Quando è il momento di farsi da parte per ricoprire altri ruoli.
    E, in fondo alla strada, anche un po’ di fortuna…

    Per tutto ciò, credo sia utile questo blog. Per il confronto che si può (e si deve) instaurare, per condividere i dubbi che ognuno può avere, senza ergersi a difensori di verità immutabili.
    A me serve anche per capire le esigenze di genitori che hanno fatto una scelta (tennistica, si intende) e proporre qualcosa a quelli con cui ci confrontiamo quotidianamente.
    Ed anche ovviamente per passare un po’ il tempo, senza che tutto questo nostro parlare,bloggare o quant’altro diventi estremamente serio e pesante per gli altri e per me.
    Spero di non aver detto ovvietà, “ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta. …”

  306. Stefano Grazia scrive:

    Ottimo post Claudiotn, peccato tu non operi a Bologna, probabilmente ti affiderei mio figlio…Il just you and me era di Pancho Segura e ci aggiungeva, beffardo, un baby,,,Non importa se sei ricco,bello, profumato…It’s you and me, just you and me baby…Certo,non e’ Manzoni,ma rende egualmente l’idea…

  307. Stefano Grazia scrive:

    mauro,sull’arginina…devo documentarmi meglio per quanto riguarda l’uso nei fanciulli, cosi’ su due piedi mi ricordo che per l’effetto vasodilatatore facilita l’erezione del pene!!!!! Infatti l’amminoacido L- Arginina oltre all’ effetto vasodilatatore, interviene nella sintesi della creatina,delle poliamine e del DNA. Dovrebbe stimolare la liberazione dell’ormone della crescita. So che viene usata dai culturisti, per i laboratori di bellezza (creme anti-invecchiamento, etc) e per i sessuologi (chissa’ perche’…E comunque anche usato localmente come crema per le donne). Sull’uso nell’infanzia e sui side effects, devo fare un po’ di ricerca…In effetti e’ uno di quei farmaci che devo controllare ma il Prof con cui ho parlato mi ha detto solo di introdurre 35g di proteine (il suo peso in pratica) al giorno… Vedro’ di fare un po’ di ricerche per il Bene Comune…

  308. nipa scrive:

    X Claudiotn,

    ti posso assicurare che questo blog serve…serve a me, a mia moglie ed a convincere mia figlia che nonostante la dolorosa botta rimediata sulla spalla scivolando in bagno, l’allenamento, come detto dal maestro “S’HA DA FARE” al limite facendo atletica…..(”clay-blood&tears” …oppure ”…Yours is the Earth and everything that’s in it, And - which is more - you’ll be a Man, my son!” Kipling)…..Personalmente ho bisogno di ritrovarmi in quello che dite.
    E’ giustissimo quello che riporti claudio “…Mi diceva che la formazione di un giocatore passa, volenti o nolenti, per il triangolo figlio, maestro, genitori”!! E’ VERISSIMO, ed è un equilibrio che deve interagire CON LA SOMMA DELLE FORZE INTERNE UGUALE A ZERO! perchè se qualcune prevale su di un lato il triangolo non sarà più UN REGOLARE EQUILATERO ma comincia a divenire SCALENO e quindi un piano inclinato dove il vertice + basso potrebbe ricevere una massa ad una alta velocità…con conseguenze disastrose in termini di “ROTTURA”.

    Quindi la parola magica è PERFETTO EQUILIBRO anche in occasione di interazione (NEGATIVE O POSITIVE CHE SIANO) con FORZE ESTERNE (Tornei, Federazione, Viaggi prolungati in macchiana. paura di strechare, Comitati vari, Circoli, ecc….!).

    Ecco, io qui devo ritrovare e condividere le possibili soluzioni per trovare l’equilibrio del triangolo equilatero!!!

  309. Mauro scrive:

    Claudiotn attendo notizie da bolzano sull’under10 f, grazie, a brunico invece com’è andata, non riesco a trovare i risultati da nessuna parte.

    Stefano, appena sai qualcosa fai un fischio. A me hanno detto di non adoperarla sotto i 12 anni e che funziona solo sui bimbi in crescita e non sugli adulti, poichè quest’ultimi già sintetizzano da soli detta sostanza.

  310. andrew scrive:

    …insomma, basta con le linee chiuse… Triangoli, cerchi, circoli sono tutte figure geometriche fini a se stesse…Se ci metti dentro tuo figlio non ne esce più (certo avrà le sue soddisfazioni, pagate ovviamente, è già tutto previsto matematicamente-geometricamente)…

    Prendete una bella linea che sia il più retta possibile oppure una parabola, che inizi lentamente fino ad innalzarsi bruscamente verso i 16-17 anni…

    Oggi Alessandro ha giocato con il figlio del coach certificato vaffantennis (ammalato); l’ho lasciato al campo perché, mannaggia, dovevo lavorare e mi è tornato sudato come un cavallo da corsa (me lo portano persino a casa, c’ho un culo!!). Gli ho dato della biada e poi sotto la doccia. Comunque, era entusiasta…nessuno a rompergli le scatole e lui solo contro un giocatore forte, hanno fatto una partitina, mi raccontava. Mi ha voluto descrivere quello che sarà il suo gioco: “Allora, appena posso mi sposto sul dritto e cerco di mettere in difficoltà l’avversario con palle profonde e angolate, poi vengo a prendermi il punto a rete”…bravo figliolo!!!

    x ClaudioTN: dai che se mi fai giocare da Martedì vengo a fare il tuo torneo…anzi, appello a tutti i trentino-veneti affinché si iscrivano al terza cat. di Pergine…

  311. losco(m)mettitore scrive:

    Mi presento sono il figlio di Andrew e ho 10 anni

    Io per allenarmi faccio un’ora contro il muro; faccio anche delle partite da solo (una su 100 con mio padre) vi spiego come si fa: allora prima di tutto prendo la racchetta di mio padre (la mia è sempre in macchina) poi comincio a palleggiare provando sempre colpi nuovi, poi faccio un tabellone con i giocatori più forti del circuito ATP, comincia la prima partita si affronteranno Federer e Murray rappresento tutti e due i giocatori e cerco di fare punto sia con Federer che con Murray, ogni punto vale un game e al tie-break bisogna strappare e tenere il servizio state tranquilli non imbroglio (diciamo solo che Nalbandian vince spesso!!) Poi tre volte alla settimana faccio un’ora e mezza col mio allenatore: Sergio oggi però stava male e ha mandato suo figlio: Alessio che sudata!!!Alla sera ho fatto una delle rare partite con papà e l’ho stracciato due volte, questo è tutto alla prossima!

  312. +PSTN+ scrive:

    @Stefano Grazia
    Non per dubitare della buonafede e dell’impegno di Ubaldo, ma credi che entro breve possa realizzarsi la cosa e/o quantomeno ne parli a chi gestisce il sito?
    Sì, forse dovrei essere più paziente. Me ne dolgo…

  313. Stefano Grazia scrive:

    Barone !
    A me risultava che fosse Ubaldo il Padre Padrone e quindi se vuolsi cosi’ cola’ dove si puote, non vedo perche’ non si possa fare una Rubrica sub blog chiamata cafe’ universe (che in pratica coronerebbe il mio antico sogno piu’ volte proposto, una rubrica piu’ o meno colta, che io avevo suggerito di chiamare Thomas Corner (da Thomas Yancey) per via del fatto che ci deliziava con dei fuori tema che avrebbero meritato talora piu’ attenzione…Ma credo che Cafe’ universe potrebbe raggruppare non solo Thomas (e la sua diletta Giardiniera) ma anche tutti gli altri, da ADC a Marcellus Edberg Wallace passando per il Boero Che Odia Scanzi ma che per il resto non dice certo cavolate e The Others,che non sono quelli di Lost ma ros,roberto,marcos etc etc etc
    Per quanto riguarda le News da Bradenton, oggi ha piovuto tutta la mattina e han fatto solo Prep Atletica (ci sono solo 4 campi indoor) e poi un’ora e mezzo nel pomeriggio ma sia io che mia moglie siamo un po’ scoglionati/disillusi… un po’ per i soldi che abbiamo speso, un po’ perche’ il Summer Camp e’ come Riccione a Luglio comparato alla Sardegna o a Maui fuori stagione, un po’ perche’ queste notizie di bancarotta IMG e ridimensionamento ti dan da pensare (”una volta venivano solo i campioni ma questi non portavano soldi, poi si e’ deciso di usare i campioni per far venire gli sfigati…”, questo e’ il succo dei discorsi che facciamo con i Vecchi Coaches…), un po’ perche’ Lance non si vede mai e rimane a casa a lavorare al suo sito web (ma il Team Strategy zone guidato da Margie con Chess e Tiffany, ex numero 170 WTA e’ perfetto…),un po’ perche’ le risposte che riceviamo dal Pargolo non sono quelle che ci aspetteremmo (e non so decidermi: siamo troppo severi o siamo troppo permissivi, avendo in fin dei conti creato noi Image is everything number 2?)
    Il discorso e’ abbastanza complesso e prima o poi l’articolero’ meglio (ma ho disseminato indizi ormai da due mesi a questa parte e se ricordate bene ho sempre scritto che per un bambino piccolo e’ meglio un’academy piu’ piccola e familiare, e infatti volevamo andare alla Pat Cash…)…per il momento bastera’ dire che pur essendo perfettamente convinto che nell’insieme la full immersion di nicky permette un apprendimento nell’insieme di cose che voi umani non potete nemmeno immaginare e che quindi non tornerei certo indietro,d’altro canto ho qualche dubbio sul proseguimento … non ho rimpianti ma dubbi … Diciamo che talora ho come la sensazione di essere a un tavolo da poker e come e’ quel detto? se dopo 20′ non avete ancora capito chi e’ il pollo da spennare, lasciate subito il tavolo perche’ quello puo’ significare solo una cosa, che il pollo siete voi…

  314. Stefano Grazia scrive:

    Tra l’altro,e comunque, un Summer camp Bollettieriano ti mette sempre un po’ di tristezza perche’ ti fa vedere che ogni settimana ce ne sono 500 che calano a valle, un’orda di giovani barbari di belle speranze che credono di essere da Bollettieri e invece sono a un Summer Camp (dove comunque si fanno un mazzo che a sestola te lo sogni ed e’ comunque la meta’ del mazzo che si facevano dieci anni fa…)… Ci sono una ventina di Gruppi con Turni alternati: una mattina vai alle 7, giochi due-tre ore ,poi hai Prep atletica , mangi, poi vai alle 12.40 a fare Match Play e spesso vai fuori dal Campus (ti ci portano in Bus) e poi rientri e fai Mental o Nutrition o strategy zone…Il giorno seguente invece vai alle 9, fai Prep atletica, fai Drills dalle 10 alle 13, poi mangi, alle 14 hai Mental o altre cose,15 hai Match Play… (nicholas si destreggi con grande confusione perche’ di solito al mattino dalle 8 alle 11 si allena su un campo fuori dall’academy (speriamo poi che passata la Buriana, si ritorni a stare dentro al campus) con la Strategy Zone … A volte facciamo una corsa in bici per arrivare a ricongiungerci col gruppo e farci un’oretta di “volume” (volium, in inglese, ma talora Valium) col gruppo di Percy (il suo Coach…Nicholas e’ il piu’ piccolo, ci sono buoni giocatori, e’ un buon gruppo…Una ventina/trentina sotto la direzione di Percy con altri 4-6 coaches…Di solito la ratio Coach;Players e’ 1;4 ma in questi giorni di Pazza Folla (e Follia) su un campo ci possono essere anche 5 giocatori … E comunque di questi 20-30 di solito ce ne sono 4-5 che son negati (nei Gruppi inferiori anche 10) , poi ce ne sono 15-20 che sono forti ma non ne hanno voglia o comunque sono li’ per divertirsi DOPO, e poi ce ne sono 2,3, talora 5 che sono li’ perche’ credono davvero di essere da Bollettieri e spingono ad ogni colpo, sudano, corrono, vomitano,piangono … Questi sperano di essere notati (ma non li caga nessuno a meno di non essere la reincarnazione di Federer) ma comunque imparano un metodo … il livello tecnico del coaching e’ ,seppure standardizzato,comunque notevole ma si tratta soprattutto di presa visione di un metodo di allenamento e…volume,volume,volume… E comunque vedere tuo figlio fagocitato dalla maramaglia ti disillude…ce n’e’ sempre qualcuno piu’ bravo o piu’ piccolo (e quindi potrebbe diventar piu’ bravo) di lui …oh,baby, baby it’s a wild (tennis) world… E il tempo delle mele sta per finire.
    PS
    ho controllato il Torneo di treasure island: il conquistador di Nicky e’ stato brutalizzato da Kallstrom, la tds Numero Uno 61 62 che avevo visto giocare e mi era sembrato molto potente (diciamo 70 chili?) seppur obeso… be’, obeso no, ma taglia extralarge per un dodicenne si … Magari Nicky lo avrebbe fatto muovere un po’ di piu’, chissa’…Vedremo sabato, al Buckhorn Junior Series di Valrico (va mo la’…)
    Oggi, durante la pioggia, siamo andati a Sarasota a mangiare al Ristorantino Francese C’st la vie di un papa’ di un U12 conosciuto da gabri’ ad un torneo un paio d’anni fa…il papa’ francese sposato ad una italiana e’ un padre appassionato degno di G&F e ci ha fatto un quadro della situazione in florida … lui ha preferito mettee il figlio, che frequenta una scuola molto buona, in una piccola Academy, dice che Bollettieri non si discute ma e’ meglio per un ragazzo sui 15-16 anni, prima lui peferisce un ambiente piu’piccolo e familiare… Certo, se sei un Miccini, il problema non si pone..
    Quando poi parlo di un ridimensionamento IMG, fate attenzione: mi rivolgo soprattutto al ridimensionamento delle strutture Soccer/Basket/ Baseball/ Swimming… In questo momento calcolate che oltre ai ragazzini del tennis ci sono i golfers, i calciatori, quelli del baseball…del basket ci sono piu’ che altro vecchi pro scalcinati o infortunati che cercano di rimettersi in forma prima dei tagli di settembre/ottobre … Potra’ suonare tutto molto interessante, ma come era prima, 10-15 anni fa con solo la Bollettieri, non c’era paragone…4-5 anni fa almeno c’era l’idea della grande espansione, stavano costruendo dappertutto, si allargavano, inserivano nuove facilities…ma io ho sempre avuto la sensazione che cominciasse a lavorarci troppa gente che con lo sport avesse ben poco a che fare… Mah, staremo a vedere…

  315. claudiotn scrive:

    Oggi passerò il pomeriggio scortando i nostri 3 ‘98 (che ieri hanno passato il primo turno al Nike a BZ). Se ci saranno notizie interessanti, riferirò

    Per Mauro ecco i tabelloni completi di Brunico:
    http://sgo.wob.bz.it/

    e qui quelli di Bolzano:
    http://www.tenniscomune.bz.it/

  316. heraimo scrive:

    Ero del tutto all’oscuro delle incomprensioni con Fulvio, mi sono perso i relativi post, però è un vero peccato perchè ribadisco che lui è l’unico che può insegnare qualcosa, sicuramente più di grandi coach come Piatti o Sartori che i ragazzi li prendono da grandi e non credo siano mai stati a bordo campo di un TE o di un Nike. Quindi scrivo per invitare Fulvio a tornare e nell’occasione mi complimento con lui per la bellissima vittoria di Fabio su Volandri!!!
    A Stefano consiglio la partecipazione a TUTTI e cinque i tornei TE in Italia: Maglie, Lecce, Trieste, Verona, Porto s.Giorgio. E’ importante farli tutti perchè noi genitori siamo abilissimi nel trovare alibi: dopo 5 tornei il quadro è chiaro, si è capito il livello generale, il proprio, i punti deboli e quelli forti, anche il numero di vittorie è importante, se posso azzardare una regoletta, il rapporto vittorie/sconfitte dovrebbe essere almeno di 3/1 nelle qualifiche e 2/1 nel principale altrimenti come ha detto qualcuno è meglio concentrarsi nello studio (il che forse è una fortuna!! Scusate la battuta-sfogo)

  317. gio92 scrive:

    Per Mauro (ma non solo)
    ecco dove trovare i tabelloni del nike di bolzano

    http://www.tenniscomune.bz.it/torneo%20nike/2008/torn_nike_tabell_U10F.htm

    qui, invece, quelli del nike della settimana precedente
    http://sgo.wob.bz.it/

    certo che mettere i link dal sito nike era troppo difficile ? sti poveri genitori tutto a noi tocca fare….

  318. +PSTN+ scrive:

    @Stefano Grazia
    “Barone !
    A me risultava che fosse Ubaldo il Padre Padrone e quindi se vuolsi cosi’ cola’ dove si puote, non vedo perche’ non si possa fare una Rubrica sub blog chiamata cafe’ universe (che in pratica coronerebbe il mio antico sogno piu’ volte proposto, una rubrica piu’ o meno colta, che io avevo suggerito di chiamare Thomas Corner (da Thomas Yancey) per via del fatto che ci deliziava con dei fuori tema che avrebbero meritato talora piu’ attenzione…Ma credo che Cafe’ universe potrebbe raggruppare non solo Thomas (e la sua diletta Giardiniera) ma anche tutti gli altri, da ADC a Marcellus Edberg Wallace passando per il Boero Che Odia Scanzi ma che per il resto non dice certo cavolate e The Others,che non sono quelli di Lost ma ros,roberto,marcos etc etc etc”

    Sì, mi auguro umilmente di poter essere lo strumento per portare a realizzazione un tuo antico sogno e poter riunire i “gruppi” di utenti da te menzionati.
    Evito di fare nomi altrimenti scorderei qualcuno but you know ho you are…

    Per il momento ancora osservato niente…mi auguro qualcosa possa portarsi a compimento presto.

    Come ho spiegato all’ottimo Jan nel Vero Civico 2175
    “Stiam ancora cauti prima di cantare vittoria: siamo solamente a una palla break sul 4-4 al quinto…
    Speriamo di convertirla per poi andare a servire per il match e con Karlovic80 tra le nostre fila mi sentirei fiducioso.
    Jan, per il momento il match è stato sospeso causa uno scroscio improvviso e duraturo oltre alla naturale inesistenza del tetto.
    Inutile sottolineare di come il nostro match sia giocato su The True Grass.
    Abbiamo ancora palla break…ma l’attesa si fa parecchio snervante…”

    Un saluto!
    Cosimo

  319. madmax scrive:

    stefano io fossi in te non mi preoccuperei troppo… quello che invece mi sembra importante è che essendo nicholas parecchio più avanti di tutti o quasi i suoi coetanei (almeno quelli italiani) tecnicamente, dovresti a mio giudizio trovare la maniera (so che è difficoltoso vista la tua situazione) per almeno un annetto, di fargli fare una normale programmazione (o in america o in italia) con annessa frequentazione di un circolo o meglio di un’accademia “normale”. a mio avviso questo gli consentirebbe di esprimere completamente il suo potenziale (mettendo bene a fuoco il da farsi durante i match), cosa che per il poco che ho avuto il modo vedere ora non riesce a fare. infatti in qull’oretta scarsa che ha fatto in campo a roma con mia figlia ho notato la grande differenza da lui mostrata tra il palleggio iniziale ed il match: nei palleggi tiri a tutto braccio con servizi di prova a 200 km/h mentre in partita per recuperare ha cominciato a giocare in back sul rovescio a due mani di alessia (giusto, ma un maschio contro una femmina più piccola e per di più in allenamento….). a quest’età non lo trovo positivo nemmeno per poter poi dire che ha capito che doveva cambiare gioco, nel senso che come mentalità in un occasione del genere io mi sarei aspettato che fosse lui a prendere in mano il gioco perdendo semmai il punto dopo aver tirato lungo e non perchè avendo tenuto il servizio in campo senza rischiare (anche la prima) l’avversario lo ha aggredito. io credo che per il momento tecnicamente non abbia più molto da imparare, almeno fino ai 15/16 anni dove poi dovrà fare un ulteriore salto di qualità. ora però deve assolutamente cercare di mettere al pari della sua tecnica anche la consapevolezza sul da farsi e la solidità in partita, poichè come sappiamo qualche risultato di rilievo ci vuole e comunque nel gruppo dei migliori è necessario esserci…

    heraimo il fatto di partecipare a quei tornei deve dipendere esclusivamente dal livello raggiunto nell’ambito del proprio percorso di crescita. se un ragazzo ha cominciato più tardi o ha buttato via degli anni allenandosi in maniera non corretta è preferibile lavorare per recuperare il tempo perduto e semmai fare dei tornei più semplici per cercare di mettere in pratica i progressi fatti. il tempo a 12 anni c’è ancora a differenza di quando a 16/17 anni ti accorgi che gente con cui fino all’anno precedente ci giocavi alla pari ora ti batte facile e solo perchè da piccoli la palla viaggia più lentamente e quindi certe problematiche non sono evidenti e penalizzanti dal punto di vista dei risultati…

  320. Stefano Grazia scrive:

    Max, certamente hai ragione sul fatto che Nicky ha bisogno di un po’ di Normalita’ e di Compagni di Viaggio e di Avventura… Sul fatto che trattenga il braccio, mah, non so cosa sia successo a Roma ma qui semmai abbiamo il problema opposto: in queste 4 partite Nicky ha giocato, come direbbe Bisteccone, a tutto braccio e anche troppo con troppi unforced errors la maggior parte dei quali dovuti al solo fatto che comandava il gioco e voleva continuare a farlo…Ha fatto caterve di vincenti ma troppi UE…e infatti stiamo (sorry: stanno) lavorando molto sulla consistency: l’allenamento per s stamattina si e’ svolto cosi’…Sveglia alle 6…Mentre stiamo per uscire alle 6.45 comincia a spiovigginare e quindi invece di andare all’Academy in bici (stiamo in un piccolo flat in un compound appena fuori, 300 metri, stesso lato del vialone, non devi attraversare la strada…)abbiamo preso l’auto…Alle 7 cominciava la lezione di Gruppo: riscaldamento sotto la pioggerellina che presto cessava…volley, consistency, minidrills dentro il rettangolo del servizio…alle 7.50 ce ne andiamo perche’ ha appuntamento ai Campi esterni con i Coaches della Strategy… Inizia con Chess a fare un po’ di Servizi…alle 8.30 arriva Margie e cominciano a fare dei drills di Dritto Inside out ad uscire dal rettangolo di servizio…poi arriva il Consistency Coach (Tiffany, 28 aa,ex 170 WTA) e si fanno uno scambio di 100 e poi un set giocando solo nella meta’ campo incrociata (deuce court only). Quindi si fa un tie break con Brett, un ragazzo che ha appena vinto una scholarship per il College e si stava allenando un’ora con Chess, infine un’altra oretta con Margie a fare Drill super tecnici tipo angoli e inside out corti o stretti che dir si voglia, ad uscire…tutto perfetto fino agli ultimi 15′ in cui ha dato un po’di matto platealmente perche’non gli entravano dei colpi peraltro difficilissimi… Quindi il Focus per ora e’ sulla Consistency e sul servizio, continuando sulla progressione di cerrti colpi altamente specialistici…Pare che il topo abbia “very good hands” il che sarebbe ancora piu’ frustrante perche’ non riesce a controllare le emozioni…Pare tutta l’academy sia al corrente del little crazy italian, cosi’ talentuoso ma dalla bad attitude…sotto sotto magari lui se ne compiace anche…se non fosse cosi’ selfdestructive…
    Pero’ e’ anche vero quel che dici: spesso, in ambienti nuovi, sotto i riflettori, quando gioca con ragazzi nuovi o con bambine o con bambini inferiori di eta’ e di tennis o con Adulti tristonazzi, invece di entrare sul campo con la mentalita’ di Adesso ti faccio vedere io , entra in campo molle e lascivo rigido o mezzo addormentato, o comunque sembrando uno poco interessato o addirittura uno che vorrebbe essere altrove… E’sicuramente una forma di difesa, a mascherare una certa insicurezza o ansia da prestazione… Puo’ darsi che sia semplicemente una fase che si deve attraversare nel processo di maturazione e che quindi si risolvera’ da sola (lo speriamo tutti) oppure si tratta di una Sindrome Safin/Cane’ gia’ evidente e su cui bisogna assolutamente intervenire prima che sia troppo tardi (e che diventi come Safin??? Be’, potrebbe anche andare peggio,no? Ovviamente…mi avete capito…)

  321. gabri scrive:

    Su Nicholas avete ragione sia Max che Stefano. Credo che Nicholas abbia bisogno di sentirsi sicuro di quello che sta facendo per potersi dedicare un po’ di piu’ allo studio dell’avversario. Deve comunque esserci un equilibrio e se da un lato forse e’ un bene che sia rimasto fuori dalle competizioni e non abbia quindi sviluppato solo l’attenzione all’andamento delle partite alle tattiche piu’ produttive al momento, dall’altro e’ un po’ penalizzato nell’ analisi del gioco e dell’avversario e a volte dimostra una certa cecita’ colorata da guizzi di creativa aggressione. Insomma abbiamo riempito un po’ di piu’ il vaso tecnico e adesso e’ sicuramente necessario cominciare a lavorare su sensibilita’ e aggiustamenti di gioco che pero’ non puoi fare se non hai gia’ nel tuo bagaglio di capacita’ tecniche tutte le armi.Come dicevo questa mattina a Margie credo che Nicholas pensi molto a se stesso in campo, intendo pensa molto a quello che fa lui dedicando poco tempo all’analisi di quello che fa l’avversario , cosi’ succede che se lui ha deciso di fare quel colpo, fa quel colpo e vuole riuscire a farlo bene e non accetta che quel colpo gli vada in rete o fuori. La frustrazione che poi ne deriva lo annebbia ulteriormente, ma continuiamo a lavorare alla costruzione di questo agonista e sono sicura che soprattutto il lavoro che fara’ da qui in avanti sara’ importante non solo per il tennis ma per la vita.

  322. Mauro scrive:

    Grazie Gio, gentilissimo come al solito. Ho visto che Debora sta facendo faville, spero così anche dei tuoi figli. Perchè non c’è lo prestate sto Caperchi.

  323. Stefano Grazia scrive:

    Dimenticavo! Un Welcome al Losco(…, figlio di Andrew…magari riescio a convincere The Beast a scrivervi due righe…Giuro che se scrive: Aiuto! Venite a liberarmi!!! non lo censuro … Andrew, comunque: tu e Nikolic qualcosa in comune l’avreste (una certa vsione bucolica (e giusta) di tennis junior o vaffantennis che potrebbe anche non escludere il Maestro Pierin con la Focaccia …), peccato che vi separi tutto (il punto di vista sul Circolo)… Non trovi? Scherzi a parte, all’inizio e’ sottile la linea di demarcazione fra quelli che giocano a tennis per fare sport (come e’ giusto, sacrosanto,meritorio) e quelli che a un certo punto si trovano condannati dal proprio talento o dai propri risultati o dal proprio potenziale fisico a fare lo stesso sport ma ad un ben altro livello … Il Tema di G&F fin dall’inizio e’ sempre stato se era lecito o melio: fino a che punto e’ lecito da parte dei Genitori forzare il Destino,che non solo e’ spesso cinico e baro (ahime’)ma a volte anche un pochettino stronzo… Noi ci stiamo chiedendo se sia stato giusto condannare nostro figlio a 5 settimane in Florida da Bollettieri nvece che andarcene 5 settimane al mare in Sardegna o a Numana o in viaggio Coast to Coast per gli Stati Uniti magari in camper o anche a cavallo in italia (visto che le mie cugine gestiscono un maneggio a 100 metri da casa nostra, nella campagna bolognese, e quindi Nicky avrebbe potuto crescere libero e felice di giocare ai cowboy e agli indiani…
    Sono domande che ci facciamo almeno una volta al giorno …
    (Poi ovviamente uno puo’ sempre pensare che ci sono bambini poveri agli angoli delle strade, bambini malati, bambini coi genitori separati, bambini grassi amorfi schiavi dei videogames etc etc etc e 5 sett da Bolletta non sembrano poi una condanna e o ti scappa da ridere o ti meriti subito un vaffa da Giorgio Giorgio o Archipedro per le piu’ svariate ragioni ma allora poi non si finirebbe mai piu’di parlare, di fare retorica,dietrologia filosofia, sociologia e anche un po’ di processo alle intenzioni e “va a fer dal pugnatt te e la tu biziclatta”, per chi conosce la famosa barzelletta in bolognese su Gino, gia’ da me presa piu’volte ad esempio.
    Ricordiamoci pur sempre che uno dei postulati base del Blog all’inizio era non solo” in italia non mancano i campioni, mancano i genitori dei campioni di tennis” ma anche: Chi vive sperando, muore cagando…

    Barone Cosimo di Rondo’ ( aka PSTN) … mettimi pure in cc nelle tue epistole con la Redazione (stefano.grazia@yahoo.com e’ l’email “dedicata” al Blog…non ci sto andando da un bel po’, l’ammetto, ma se posso essere utile per una nobile causa … Invito anche gli Amici di G&F a spendere una buona parola per Cafe’ Universe che potrebbe essere il Luogo dove andare a scrivere tutto cio’ che pur essendo Tennis non ha molto a che fare con G&F (in pratica la stretta attualita’ legata ai Tornei ATP?WTA e i Fuori Tema Filosofici di Yancey & Compagnia…), pero’ tu e The Others dovete in cambio venire a trovarci un po’ piu’ spesso e magari commentare anche (mica e’ necessario avere Figli…) visto che affrontiamo spesso anche qui da noi temi…Universali come Federazione, circoli (utilita’ o abolizione),giovani promesse,metodologie di allenamento e blah blah…
    INFINE UNA CHICCA: oggi alle 11 sul Nick’s Court c’era Jelena ad allenarsi…Come, Yelena chi? La Jankovic…molto meno ‘fighetta” e leziosa che in torneo, in canotta e short, bianca come uno spettro (forse ricoperta di crema antisolare), molto concentrata ma sorridente …e soprattutto, come ho fatto notare a mio figlio, si andava lei da sola a raccogliere le palline alla fine del cesto (si, anche i campioni continuano a fare cesti…si allenava a fare dei putaways di dritto e di rovescio da in mezzo al campo…)
    Ma anche qui…non e’ colpa di Nicky se lui e’ cresciuto in posti dove ci sono, obbligatori, i raccattapalle (e i caddies nel golf)… e’ piu’difficile insegnare (e impartire) discipline ascetiche in un country club piuttosto che in una dacia in siberia (cfr Rocky vs Ivan Ti spiezzo in due) … per cui a volte davvero devi ammirarli, questi figli di ricchi o benestanti, che scelgono la dura legge del just you and me,baby…Per esempio c’e’ una ragazzina che credevo russa (di nome Tatina) nel gruppo di Nicky (summer camp) che e’ seguita da madre e nonna giovanissima, entrambe rifatte da capo a piedi, la madre molto bella e austera, elegante al limite del ridicolo (a bordo campo in un Academy)…sospetto, non essendo russe visto che parlano fra di loro inglese, che lei sia un’attrice (assomiglia a qualcuna in una serie televisiva…) e comunque, al di la’ di tutti i giudizi, non e’ in fondo da ammirare ed elogiare, visto che fa fare,sefuendola, alla figlia (molto carina e molto grintosa, a 14 anni ca) la dura vita del summer camp piuttosto che il vacuo futile della “Velina wannabe” …sangue sudore e polvere da sparo vs il grande nulla … Bisogna considerare talvolta le cose anche da questi punti di vista…

  324. +PSTN+ scrive:

    Dear Stefano Grazia
    Per il momento ho inviato un’unica epistola al Padre Padrone ;-)

    In ogni caso passando di qua ultimamente per il consueto saluto oltre ad ottenere supporto morale non son riuscito a resistere a qualcuno dei tuoi kilometrici post (alla facciaccia della piattaforma!!) scoprendo che hai un pargolo di nome Nicholas aka Nicky il quale emulerà, con i tempi dovuti, le gesta di Federer consacrandosi come fuoriclasse dominatore cannibale :-)

    Beh quando sarai al box sul Centre Court più famoso al mondo e il tuo Nicky supererà (per immensa gioia del Difensore Del Sacro Sepolcro aka Luca) i 5 Championships consecutivi (vero e proprio tabù tennistico) ricordati di quel povero esiliato volontario attaccato con unghie e denti in cortese, pacifica e silenziosa protesta nei confronti di chi, involontariamente, stava portando alla deriva il suo-nostro (unico) habitat…

    Tra l’altro ho letto, in tema Jankovic (ragazza conturbante con un sacchetto scuro in testa, confermi tu che la vedi dal vivo?), pare che settimana prossima possa ambire al trono della Wta in questo periodo d’incertezza al vertice scaturito dal ritiro della Henin.

    In tutta onestà mi prometterò di leggere con frequenza, nei momenti liberi, relativamente alle vicissitudini di quel birbante (da quel poco che ho letto) di Nicky…

    Salutoni

  325. +PSTN+ scrive:

    Rettifica: a parte una o due virgole scordate intendevo dire “In tutta onestà non ho mai letto niente di Genitori&Figli perchè non interessato e vedere quei post così ostilmente lunghi scoraggiava pure quel poco d’interesse semmai l’avessi avuto.”
    Tuttavia recentemente ho appreso di come un po’ possa essere piacevole la lettura, senza esagerare però…
    Effettivamente è un post faticoso a cui star dietro e leggere commenti legittimamente assai corposi senza aver niente di pertinente/sensato da dire, considerato che il tempo non è risorsa infinita, personalmente non è stimolante pur con tutto il rispetto e la grande simpatia nei confronti del Padrone di questo Domicilio ovvero Stefano Grazia.
    Non me ne volere ma preferisco essere chiaro fino in fondo.

    Risaluto!

  326. +PSTN+ scrive:

    Quanto ho cercato di dire nel mio messaggio di Rettifica può benissimo essere integrato (sostituito) da ciò che aveva scritto Jan tempo fa sul Cafè Universe poi riproposto da Stefano Grazia.
    Lo ribadisco
    “jan scrive:
    20 Giugno 2008 alle 11:01

    Nello spazio Genitori e Figli, è difficile intervenire su argomenti poco conosciuti da chi non li vive e importanti per chi li vive. Per me resta un mistero capire come un adulto riesca a comunicare con un bambino e a trasformare tutte le potenzialità di questo bambino in forze vincenti. Mi è capitata una vecchia foto di Zio Toni con il piccolo Rafa. Sono probabilmente su una spiaggia e lo zio bello, sorridente, orgoglioso, stringe tra le braccia e rassicura con tenerezza quel piccoletto di un paio d’anni spaventato forse dall’acqua. Immagino una grande famiglia, con zii giovani che si divertono con il piccolo vivace e sveglio, dandogli calore, sicurezze e l’imbarazzo della scelta nel trovare una figura maschile di riferimento. Nell’alchimia delle affermazioni di Nadal c’e’ questa grande famiglia. Però vai a capire poi come tutti gli elementi si siano incastrati alla perfezione tanto da fare di un bambino dallo sguardo corrucciato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi. Per me e’ un rebus perfino intuire se sia meglio “accellerare o frenare” con il bambino, anche perché non so neanche se un adulto consciamente possa spingere o frenare un bambino. Quindi per dirla in poche parole la teoria su come costruire un campione senza traumatizzarlo mi sembra un argomento interessantissimo, ma l’unico mio testo di riferimento sui rapporti genitori e figli e’ la poesia di Kipling Se, testo che non consiglierei a nessun genitore di usare come modello nell’educazione del figlio. Potrebbe causare disastri.”

  327. Stefano Grazia scrive:

    In realta’, Ubaldi Ribelli, dovreste leggervi i Riassunti (scoprirete cosi’ che siam giunti all’Undicesima Stagione…) e che oltre ai Fatti Nostri parliamo anche di cose ben piu’ interessanti … Ma certo, non avendo figli o non essendo un Talent Scout come Roberto Commentucci, comprendo che il nostro possa essere uno spazio piuttosto noioso e ripetitivo (in questo do ragione ad angelica). In realta’ e’ uno spazio anche catartico…ma a parte l’ottimo post di Jan che = non vorrei sbagliarmi e non ho voglia di controllare ora- mi sembrava di avere gia’ riportatoio stesso col copia incolla, voglio qui ricordare cosa, al culmine della nostra polemica, sciopero,ritiro aventiniano, scrisse jho della Maggioranza Silenziosa:

    “Grazie alla vostra esperienza diretta , al vostro modo a volte contrastante di vedere e di vivere il tennis , avevo una visione a 360 gradi di quello che deve affrontare un genitore se suo figlio/a decide di intraprendere questa strada.
    Grazie alle vostre informazioni avevo una visione sempre piu’ ampia del campo e questo mi avrebbe aiutato un giorno a capire se era il momento di fare una palla corta , tirare un vincente o semplicemente rimettere la palla in gioco..
    (…)” E quindi, chiedendoci di ritornare a parlare di quel che stavano facendo in allenamento e in torneo i nostri pargoli (e cioe’ dando fiato alle trombe dell’Aneddotica),concludeva: ” datevi una mossa, a me delle vostre beghe condominiali non me ne puo’ fregar di meno, smettetela e tornate a parlare di cio’ che piu’ ci interessa, IL TENNIS… ”

  328. Atti scrive:

    Reinvio questo Post visto che ieri non “partiva” NOTA: non è che non fosse partito, ma, contenendo un link, era finito nella spam. Monique

    Stefano, permettimi, ma pensare che i ns. figli abbiamo ADESSO le idee chiare ed in particolare un applicazione metodica da adulti mi sembra difficile ( e la maggior parte dei ragazzi che vediamo adesso “inquadrati” tennisticamente scoppia in età adolescenziale); mie figlie a modo loro si impegnano e giocano ma non posso pretendere già adesso una full immersion tout court (solo Max beato lui ci riesce); infatti non è un caso che molti ragazzini Altoatesini (e anche Trentini) siano bravi da Junior, perché la loro “mentalità” è + nordica che italica ed ottengono migliori risultati fin da subito (mia figlia si è stupita di giocare con una Bolzanina U12 che conosceva solo il tedesco e non sapeva mezza parola di italiano) . Stefano, il difficile è avere un giusto equilibrio ed una visione a lungo, invece spesso giudichiamo 2-3 prestazioni e tiriamo già le conclusioni; anche tu come me e tutti gli altri dovresti saper aspettare e non misurare in base al tuo metro di adulto (un fantasista non puo’ diventare un mediano e viceversa), sbilanciarsi adesso è prematuro, lasciar correre no, cercare di incanalare la tecnica ed allenare seriamente si, anche se credo che il tuo caso sia particolare e forse un anno “normale” in circolo/accademies(piccola) potrebbe rivelarsi la soluzione migliore (anche se lasciarlo in altre mani è un passo difficle). Il talento c’è ed ha già ottime basi tecniche, la famiglia a sostegno anche, il resto E’ UN RISCHIO CHE DEVI CORRERE se speri davvero che poi Nicholas possa poter scegliersi questa strada quando sarà maturo per farlo….

    Su Bollettieri non rimango stupito da sempre quando si tenta di replicare su grande scala e grandi numeri c’è il rischio che il business abbassi la qualità a scapito della quantità ed a lungo andare il tutto “scoppi”; io credo piu’ nelle persone che nelle strutture; Caldaro è famoso non per il circolo (bello ma simile a tanti altri ), ma perché lo staff che ci lavora è professionale e competente ed i risultati raggiunti determinano stima, fiducia e spirito di emulazione .

    A proposito di dubbi di genitore, oggi la piu’ grande (U13) ha perso per 7/5 al terzo set al nike di BZ (con 2 match point sprecati sul 5/4 40/15 con un vincente fuori di 2 cm e un nastro clamoroso per l’altra…. Pur giocando molto bene a detta del maestro…. giu’ lacrimucce e tragedie greche (nonostante sia fresca campione regionale U13 e SF al nike di Brunico della settimana scorsa) ; mentre la piccola U10 ha appena vinto 63 60 contro una 96 ad un torneo regionale U12 tirando, dice lei, a tutto braccio (ormai perde o vince ma vuole giocare solo da U12, e credo il maestro la porti assieme alla sorella ed altri agonisti anche all’ETA di Kurfstein (D) a fare esperienza.) … come vedi Stefano io oggi ho 2 situazioni opposte da gestire… e mi capita spesso anche viceversa….EVVIVA IL TENNIS…

    PS: Per i tornei NIKE c’è anche il sito http://www.njtkuga.it/ per risultati classifiche foto etc.

  329. andrew scrive:

    sì, Stefano…capisco…non scrivo del vaffantennis di alessandro per farti sentire in colpa e/o far passare la mia visione di tennis come più “pura” o “giusta”…

    semplicemente la ritengo la migliore strada possibile, qui ed ora…Avrei anche lasciato Alessandro presso gli attuali maestri (molto bravi) delle figlie di Atti se facessero capo ad un’associazione sportiva e non ad un circolo, ma così non è e non li ritengo quindi abbastanza “maturi” per portare avanti un progetto sportivo oltre a non volere che mio figlio ed io si rappresenti con la nostra attività un circolo con caratteristiche non gradite.

    Quindi, il vaffantennis è un po’ una strada obbligata dettata dalle circostanze generali del tennis italiano e locale, che io giudico ormai prossimo al fallimento in senso sportivo ma forse in espansione in quanto a organizzazzione di tornei ed eventi destinati ad essere terreno di conquista per stranieri o per tennisti italiani non generati dal sistema circoli.

    Pessimismo cosmico? Tristezza congenita? Non so dire…si vedrà…

    Intanto posso affermare che un bambino di 10 anni che a 4-5 anni rivelava un talento inverso verso lo sport (praticamente attratto solo dai numeri, motoriamente molto legnoso e scoordinato), che non riusciva ad afferrare una palla lanciata da un paio di metri neanche con due mani ecc. ecc., con un po’ di vaffantennis, giocando prevalentemente a hockey a rotelle, facendo 1 ora la settimana per sei mesi con lezioni di gruppo solo per integrarlo, ecc. ecc. ora se la gioca con i migliori u10 della regione…

    Il che può voler dire forse dello staso comatoso del tennis giovanile italiano ma sono comunque soddisfatto…ora giocherà 2-3 volte la settimana con il CCV (Coach Certificato Vaffantennis) fino a settembre e poi, quando riprenderà l’hockey, vedremo di stendere un piano di allenamenti compatibile con la doppia attività. Se i miglioramenti proseguiranno costanti, vedremo progressivamente il da farsi, se accelerare, frenare o altro…

    Non c’è fretta, non devo “venderlo” a qualche talent-scout, non devo trovargli uno sponsor. Devo solamente prepararlo ad affrontare gli allenamenti richiesti da un’attività sportiva affinché possa decidere di praticarla con serietà dai 16-17 anni in poi. Ripeto, quando gli altri smettono perché l’hanno già fatta.

    Già, sembra facile a dirsi….però magari ripetendolo mi convinco…

  330. +PSTN+ scrive:

    Sì l’avevi già riportato tu il post di Jan ma era calzante quindi l’ho ulteriormente ribadito…

    L’attesa inizia a essere leggermente opprimente…

  331. madmax scrive:

    Per quanto riguarda il discorso su quanto sia giusto spingere sull’accelleratore qui ne abbiamo discusso molto e con idee diametralmente opposte.

    Personalmente non ho mai avuto dubbi sul da farsi nel senso che ricordando la mia gioventù in estate cominciavo a giocare a pallone alle 9 del mattino e smettevo alle 8 di sera (ma anche durante l’anno poco cambiava…) con un’oretta scarsa di intervallo forzato per mangiare.

    Il problema quindi è eventualmente mentale e cioè quello di dover fare una cosa meno divertente e quindi poco voluta. Ma qui è facile intervenire e voglio portare un esempio:

    come detto mia figlia avendo ricominciato non da molto, di tennis sul campo ora ne sta facendo un po’ meno, ma questo è stato sostituito dal nuoto e da del lavoro specifico per gli appoggi e sulla perfezione dei movimenti. In piscina fa un’ora con ca 25/30 vasche di media mentre in palestra fa un’ora, un’ora e mezza di cui 30/40 minuti sono esercizi con la palla contro il muro (di cui la metà però quasi da ferma).

    Premetto che mia figlia è un po’ come gli svedesi nel senso che se le dici di fare una cosa e ti dimentichi di stopparla quando torni dopo mezza giornata è ancora li che continua ma comunque i priimi giorni che abbiamo cominciato il nuovo tipo di lavoro si divertiva moltissimo. Poi però dopo la prima settimana ho visto che rideva un po’ meno e le ho chiesto se fosse stanca. Lei mi ha risposto che era un po’ annoiata ed allora ho introdotto la vodeocamera: da quel momento non ha più smesso di ridere, divertirsi e soprattutto di ricercare la perfezione (da cui in questo momento è ben lungi soprattutto dopo il lungo stop..).

    Questo per dire che se si vuole sperare di arrivare in alto è necessario spingere, basta farlo con un po’ di fantasia. Ora qualcuno dirà: ma quando ricomincerà a fare tutto il lavoro sul campo (che ovviamente è più stancante) come la mettiamo? Beh semplice, basterà ad esempio dare dei punteggi negli esercizi così da renderli avvincenti come dei match e quindi rendendoli simili ad un gioco… In piscina poi il solo fatto di avere altri bambini davanti e dietro che non mollano fa si che neppure lei molli e così l’obbiettivo di noi genitori viene raggiunto…

    Cambiando discorso una chicca l’ho anch’io….

    Ad un maestro dell’Accademia tornando da Sestola (sapendo che è di Messina) ho domandato: conosci per caso il Maestro Lo Jacono?? E lui ha risposto: siii, in campo è un pazzo!!!!! Quindi caro Enzo al prossimo raduno presentati che vogliamo vedere cosa fai…..

  332. claudiotn scrive:

    Post veloce con piccolo resoconto di quello che ho visto passando al Nike di Bolzano.
    Nel pomeriggio di ieri hanno giocato nel circolo del Comune BZ solamente u10, principalmente bambine. I risultati li trovate sul sito http://www.tenniscomune.bz.it.
    Cosa dire di particolare? Che in fondo sono ancora bambini. Che fanno la fila davanti alle Xbox lì al circolo. Che la componente principale che li spinge al tennis viene ancora dall’esterno, dai genitori e dai maestri, qualche volta dagli zii. Ci sono quelli già più formati e capaci di stare in campo. Con un po’ più di malizia. Che si prendono i 3 minuti (che magari diventano 5) per andare in bagno. Quelli alle prime armi, che invece se ne stanno impalati in campo ad aspettarli. Credo che i risultati dovrebbero essere visti molto in prospettiva. Da un anno all’altro le cose cambiano velocemente.
    Ci sono i soliti sorrisi tirati fuori dal campo, fra vari genitori, sempre pronti a scattare alla prima palla dubbia.
    Io me ne sono stato a bordo campo, tentando di dissimulare la preoccupazione, con un viso tipo sfinge (mi pare di essere riuscito), che doveva mutare in sorriso con piccolo incitamento (ripeto, piccolo). Risultati dei miei: 1 vittoria, 2 sconfitte (peraltro preventivabili, ma giocando bene).
    Gli altri? Ho visto giocare, molto bene (seppur solo in palleggio) due bambine del ‘99 Ginocchio e Bilardo (una di Genova e l’altra siciliana, mancina) e un’altra bambina di Genova del 2000. Già capace di stare in campo, buon servizio, e sempre in spinta.
    Peccato che il tabellone femminile sia un po’ sbilanciato verso l’alto.
    Ora devo scappare, a compilare i tabelloni del nostro torneo.
    A presto

  333. Mauro scrive:

    Claudiotn grazie per le informazioni. Io non ci sarò, ma mia figlia dovrebbe fare il nike di Merano (starà una settimana alla VDM in quel periodo), magari si rincontrerà con tua nipote.

    Andrew, forse non per scelta, ma Stefano è stato il percursore del vaffantennis. Mi dicono che l’hockey sia quello a rotelle, ghiaccio o su prato, sia molto propedeutico al tennis.

  334. Atti scrive:

    Avevo scritto un Post stile Grazia che pero’ non riesco ad inviare (mi dice che l’ho già inviato ma non compare)

    Comunque abbrevio sperando che questo passi :
    I dubbi di Stefano sono normali ed io li ho doppi….
    Per esempio ieri la piu’ grande (U13) ha giocato al Nike di BZ perdendo al terzo dopo aver avuto 2 Mpoint (un vincente fuori di 2 cm e un nastro clamoroso dell’avversaria) a detta del maestro ha giocato molto bene .. ma lei…apriti cielo, lacrimuccia e tragedie greche (nonostante venga da un fresco titolo di campione Regionale U13 e SF al Nike di Brunico della settimana scorsa). La piccola U10 che ormai vuole giocare solo da U12 ha giocato e vinto contro una 4/5 ad un torneo regionaleU12 x 6/2 6/1 con molti vincenti …. Quindi ieri avevo due situazioni opposte da gestire… EVVIVA IL TENNIS !

    Invece penso come ClaudioTN che bisogna avere un po’ di pazienza perché capita che i ragazzini che adesso vediamo superconcentrati e preparati poi “scoppiano” in età successiva…. Capire ora fino ai 13-14 anni dove arriva il talento e dove invece il merito è del genitore e/o del maestro è difficile…. Lasciamoli con poca pressione cercando di educarli ed allenarli in modo corretto e forse, venendo ai dubbi di Stefano, un anno “normale” in un “normale” circolo e/o piccola accademie potrebbe migliorare anche un talento a 360 gradi come Nicholas.

  335. Stefano Grazia scrive:

    Amici carissimi, vi ringrazio dell’attenzione: c’e’ un equivoco pero’…non sono io quello che non ha pazienza e non disposto ad aspettare, ma sono TUTTI i Coaches con cui lo faccio allenare!!!! In un modo o nell’altro,alla fine tutti mi vengono a dire la stessa cosa. Che deve cambiare “attitude”, che deve dimostrare piu’ focus, meno rabbia e blahblahblah… Il che delle due: o e’ un vero sociopatico schizoide image is everything criminale fighetto bullo bamboccione viziato rat brat neurocane’, oppure e’ davvero cosi’ bravo e AHEAD, avanti, da rientrare in quella cerchia per cui si cerca di portarlo ad un livello CHE FORSE NON E’ ANCORA COMPATIBILE CON LA SUA MATURITA’…non nel senso che e’ stupido, anzi: e’ che ci sono appunto come dice max gli svedesi a cui dici di andare a fare un po’ di palla contro il muro e poi te ne dimentichi e dopo 6-7 ore corri a vedere e sono ancora li’, e poi ci sono quelli come Nicholas…Ora e’chiaro che per un Coach e’ piu’ facile allenare uno svedese … se poi Nicky fosse un gigante magari il Coach sarebbe anche piu’ motivato interessato…E’ ovvio che io abbia bisogno di trovare il mio Carlos Rodrigues…Appena ci fermeremo da qualche parte magari lo troveremo ma devo anche dire che sono molto contento di Margie anche se in questi giorni e’ tutto un rollercoaster di entusiasmi e musi lunghi (spesso finti, a scopo educativo-Margie in fondo e’,in biondo e patinato, come il sergente di Ufficiale e gentiluomo) …Volete sapere come e’ andata stamattina? Non volete ma ve lo racconto lo stesso: arriviamo al campo in bici alle 8 e siccome comincia subito bene, Margie gli fa fare un po’ di warm up con una ragazza di 17 aa della Lituania (o Lettonia? be’, insomma: LATVIA, come Gulbis…) che stava aspettando Tiffany per fare un set con lei e consistency…Nicholas tiene il palleggio e allora margie gli fa fare dei PATTERNS DRILLS ai 7 punti e udite!udite! Nicholas non solo tiene ma addirittura in un paio di scambi la brutalizza, anzi, vince anche un paio di drills (il padre della ragazza superato il primo attimo di scoramento mi avvicina poi per farmi le congratulazioni… Rimaniamo a parlare per un po’ e mi fornisce anche uno SCOOP: ANTO, MARCOS,ROBERTO,PIBLA, anche UBALDO :udite udite …non e’ veroche gulbis sia ricco, lo e’ il padre ma non lo supporta ed e’ separato dalla moglie, ha una nuova famiglia…Gulbis Jr plays for the money! (Testuali parole). Ok, la fonte e’ da verificare ma ve lo do gratis, come gossip…
    Tornando a noi: insomma, nicky sta giocando da dio ma ha la faccia corrucciata:e la prima cosa che dice a Margie e’: my underwear are tight (ho le mutande strette)il che scatena l’ilarita’ generale ma lui e’ alla mattina che si lamenta: una fissa, una fobia…non e’ vero (e infatti dopo 2 ore non ne parla piu’) ma ha l’ansia, l’angoscia tipica dell’insicuro maniaco fobico ossessivo forse anche compulsivo…Mi pizzica, ah che sofferenza, non ce la faccio….
    insomma, finita l’oretta, arriva Danielle Mills, che ha giocato gli Aussie Juniores ed e’ circa 600 al mondo (almeno cosi’ dice) ed e’ una ragazzona colr caffelatte sorridente un po’ svagata molto bella e apparentemente un po’ pigra…anche lei fa qualche palla con Nicky e poi passa ad allenarsi con Margie mentre Nicky dovrebbe fare Consistency con Tiffany ma non riescono a fare 100 palle consecutive con Nicky che diventa sempre piu’ frustrato in***oso lamentoso plateale irritato & irritante e soprattutto imbarazzante…Exit Tiffany e torna Margie che gli fa fare colpi difficili ma lui ogni volta che sbaglia e’ una scena disperata (ma non ti commuove: ti irrita perche’ e’ inutile/e’ puerile/non ha senso…) Finisce la terza ora: 20′ di debriefing (c’erano gia; stati vari warning, conversazioni con lei, con me-accusato di arrabbiarmi sempre (al terzo,quarto ’su,smettila…” si parte con un O LA SMETTI O TI TRASCINO FUORI!!!- e con mia moglie accusata di “fare sempre quella faccia…” o di non sorridere (insomma, se avete figli sapete tutti la storia…). Succo del discorso: o ti comporti in modo piu’ responsabile o ti buttano fuori dal programma.
    Piu’ specificatamente: non farti battere dalla RABBIA ma soprattutto BE POSITIVE…un gesto di rabbia e’ concesso se riprendi subito il controllo ma quel che non e’ concesso e’ fare la manfrina, essere piagnoni, essere whiney whiney, essere lamentosi plateali frignoni e quaquaraqua (Be a man, don’t be a sissy …almeno sul campo, poi a casa puoi tornare ad essere un baby…)
    Bene, torniamo in bicicletta e intanto chiaccheriamo: dobbiamo raggiungere il Gruppo di Percy… arriva che stanno per iniziare a giocare a squadre Tennis Ping Pong…Nicky giocando poco nel gruppo finisce sempre per ritrovarsi come compagni gli scarti egli altri e l’ultima volta si era scoraggiato e emotivato a giocare (e perdere)con dei Tristonazzi e gli avevo dovuto fare un discorso sullo Spirito di Squadra, sull’essere Leader, etc etc…Bene, stavolta si ritrova con due cosi’ cosi’ ma incredibilmente li trasforma ed e’ tutto un urlare, un gimme 5, su, dai, kill him! I’m your Master! Allez! e trasforma un Drill in un qualcosa di spettacolare con Percy attonito che si sbellica dalle risate, gli chiede cosa ha bevuto a colazione (Un altro coach si domandava se gli avevamo dato del caffe’: Did they give him Coffee?), si congratula con lui ad ogni colpo o per il footwork, gli dice piu’ volte che e’ un Great player, che deve avere sempre quell’energia, etc etc (Non esagerare, pero’…dopo un po’ c’era un casino tale e si sentiva solo la sua voce…Insomma, dovrebbe esserci una via di mezzo). Ho subito mandato un messaggio a Margie. Welcome to the wonderful world of Nicholas Grazia.
    Ah, e sapete come lo chiamano ora allo Strategy Zone?
    Jungle Boy.

  336. madmax scrive:

    ciao atti… no non credo di essere stato bravo con mia figlia, il punto è che
    se si fosse girata da mia moglie per dirle: “mamma ma papà è pazzo?”
    mia moglie le avrebbe risposto che lei alla sua età la mattina alle 6 correva sulla neve a -30° con l’allenatore in auto che la seguiva, quindi
    sapendolo in partenza, non si è mai neanche sognata di girarsi….
    dopodichè l’umano è un animale abitudinario perciò….. ed in casi come questi una comunione di intenti credo sia necessaria… mi viene invece da sorridere quando sento che molti ragazzi a 14/15 anni smettono di giocare…. ragazzi ma il mondo normale funziona un po’ diversamente: mio padre ha cominciato a lavorare a 9 anni (vendeva i giornali e certamente non per scelta) ed ora ne ha 74 ed ancora non ha smesso…. quando i ragazzi smettono è perchè hanno la possibilità di scegliere e di scegliere che è meno faticoso andare a far finta di studiare a scuola e che è più divertente girare in scooter ed in discoteca la sera potendo sfoggiare abiti firmati… se non avessero queste chances non smetterebbero mai e piuttosto andrebbero in giro per open a guadagnarsi la pagnotta come fanno tanti altri!! (e per vederlo basta girare un po’ il circuito minore).

    il problema invece è come fare per far si che questo non accada ma questo non è certamente lasciandoli divertire (intendiamoci, devono fare anche quello, ma non solo quello che è ben diverso..) ma facendo in modo che siano talmente forti da non prendere nemmeno in considerazione quell’ipotesi. ed a questo proposito ne discutevamo proprio oggi in accademia: una delle più promettenti u 18 italiane giocava in questi giorni un 10.000$ e la mamma che l’allena (ma la ragazza è stata 2 e dico 2 anni a tirrenia a spese della fit) parlando con il coach dell’accademia gli diceva parlando della figlia: ” cavoli mia figlia non farà il salto di qualità finchè non riuscirrà a migliorare il servizio”. il coach ovviamente non ha detto nulla ma oggi diceva: “nella mia vita ne ho viste di impugnature strane sul servizio ma con quella che ha il miglioramento non è proprio possibile…..”). ora non è una questione di essere i depositari della verità, ma l’impugnatura corretta sul servizio è ormai riconosciuta universalmente….. perciò di che esperienza nei tornei dobbiamo discutere se (e spesso come in questo caso sono i migliori) non conoscono (giocatori e coach) ancora l’abc….

  337. madmax scrive:

    stefano perchè non provi a farlo giocare senza mutande?? oh non sto mica scherzando!!!

  338. Stefano Grazia scrive:

    Normalmente lui gioca SENZA mutande o meglio con quei pantaloncini con mitandina incorporata…un po’ per questioni di igiene e di salute/contenimento testicolare, un po’ perche’ non gli vengano manie/paranoie io lo sto costringendo almeno in training a giocare coi pantaloncini “normali” e le mutandine (metti che fra un anno non ne facciano piu’ di quelli con mutandna incorporata cosa fa? smette di giocare?) E’ un po’ come giocare con la racchetta di un altro, o col rumore, o con le distrazioni,etc etc…

  339. Stefano Grazia scrive:

    Ad ogni modo oggi grande giornata o perlomeno interessante sotto diversi aspetti…Nonostante il Tom tom riusciamo a perderci e a non trovare il Buckhorn Golf & Country Club che ospita il torneo e di cui a Valrico, vicino a Tampa, sembra che nessuno sappia che esista…il buffo e’ che noi, guidati dal Navigator, siamo finiti nella via giusta DOVE in effetti ci sono dei campi da tennis (ma e’ tutto chiuso): chiediamo in giro e NESSUNO sa nemmeno indicarci che 15metri piu’ avanti c’e’ un “altra” South Miller Rd, anzi uno ci dice che non siamo nemmeno a Valrico… Ovviamente era un messicano. Vabbe’, riusciamo comunque ad arrivare mezzora prima e a scaldarci e comunque il primo match non fa storia: 0 & 0 contro un compagno di academy (la GTA) di quel Diego Garcia che si era beccato anche lui un double bagel a Treasure Isl la sett scorsa…L’accompagnatore Coach, molto sportivo, chiede comunque di fare una foto a tutti e tre insieme… Viaggiano con un bel Bus con su scritto GTA Academy e fra loro c’e’ anche quel Pablo Rocca num 3 U12 in Costarica che aveva perso in 3 e,dopo essersi comportato da buono per tutto il match, andandosene aveva sibilato qualche frase antipatica… Invece incontrandosi gran sorriso, un “5″ scambiato spontaneamente e Sorry for last time e solo il vedere questo mi ha riconciliato con lo stress e il significato della vita…Nicky poi gli ha detto, in senso augurale e affettuoso,essendo i due in diverse parti del tabellone a 16: Ci vediamo in finale…
    Invece a quello battuto in mattinata alla rete ha detto: Go back and practice! (Torna a casa ed allenati!)… SCHERZO!!!! Anche se questa e’ la frase che un mio amico di Lagos proferi’ dopo aver incontrato per la prima volta un ingegnere della Saipem che in gioventu’ aveva praticato e poi era stato senza racchetta per una decina d’anni (ed ora, per causa mia, nel 99 ha perso 25 chili in sei mesi ed e’ diventato un tennis addicted maniaco compulsivo-ossessivo).
    Tornando a Valrico,dopo il match: tuffo rapido in piscina, colazione brunch al ristorante e poi relax su un prato leggendo un libro…A causa del caldo porco che era insorto decidiamo comunque di andarci a prendere dell’aria Condizionata in un Supermercato dove compriamo delle Acque Multivitamins, l’ultima moda qui in america (sono della specie di gatorade multivitaminici). Alle 3.30 Nicky ha il quarto con un bambinetto di un anno piu’ giovane, piccolino come lui ma meno formato atleticamente, e che avevo visto battere in 3 sets una taraghigna sudamericana molto solida mentalmente ma evidentemente non abbastanza. Il bimbetto,Sebastian Castillo, di chiare origini messicane o comunque latine, maggiore di tre figli fatti con lo stampino era seguito dal papa’ coach, un mingherlino cupo e molto atletico ma col fisico (e la corsa) da calciatore, mamma e zii… Gioca molto bene con un rovescio a una mani in top, buon gioco al volo e con chiare idee strategiche…Non ha potenza ma se non lo schiacci fisicamente potrebbe essere fastidioso… Tutto da perdere, nulla da guadagnare, penso io…Nicky e’ tranquillo, dice che ha una apertura troppo estesa, che se gli dai poco tempo lo costringi all’errore (e tutto questo dopo averlo visto per 3 minuti…)
    Alla fine vince 62 63 ma dopo un primo set perfetto con winners e intimidazione fisica e verbale a suon di vincenti appunto seguiti da C’Mon e allez!!!a tutta gola che facevano arrivare da ogni dove a vedere tutti gli astanti,nel secondo gioca un buon primo game e lo perde per due rigori a porta vuota, si ritrova 02 con un penalty point perche’ il referee gli coglie un sto giocando di merda!con l’ultima parola che in spagnolo suona uguale e sull’orlo di un break down mentale e psicologico, A questo punto pur in preda al panico e alla frustrazione, riesce ad annullare con 3 vincenti e un po’ di fortuna, 4 palle per il 3/0, brekka invece per il 1-2, tiene il successivo servizio, va sotto ancora 2/3 ma poi, pur rimanendo un po’ invischiato nella trappola pallettara del gioco da terra, con quel rovescio soprattutto che partiva tre metri sopra la rete e poi col rimbalzo in top si innalzava di altri tre, riusciva a capire di insistere di piu’ sul dritto o comunque di accorciare lo scambio riprendendo il controllo e soprattutto il comando, tornando ad essere aggressivo..Sul 4/3 faceva tre vincenti uno dietro l’altro (uno con rovescio in jump alla Safin seguito da un dritto incrociatissimo) e poi l’Avversario s’impuntava sostenendo di essere 0-30…Era 0-40 (noi tenevamo lo score ma non potevamo intervenire) ma Nicky non mollava e al Giudice arbitro suonava convincente (con me l’Arbitro poi diceva che non c’era dubbio alcuno fin dall’inizio ma aveva dovuto seguire l’iter…) e sul punto seguente dopo aver dominato lo scambio piazzava con questa volta un dritto alla Safin in elevazione un formidabile passante lungolinea che mi faceva gridare anzitempo…prima che El Chiquito non ci buttasse la racchetta per un incredibile slice incrociato vincente… Due errori di Nicky riportano il punteggio a deuce: momento importantssimo…un servizio vincente e un dritto vincente inside out chiudevano di fatto la partita…nel gioco conclusivo El Chiquito cominciava con 2 doppi falli, finiva 15-40 e Nicky piazzava subito alla prima occasione il dritto,anche stavolta anomalo,vincente.
    Bene, ci congratuliamo col messicanino e con Nicky, scattiamo le foto di rito e poi parlando andiamo all’auto a metterci in costume per un tuffo refrigeratorio…Mentre parliamo il Messicanino e suo padre stanno parlando anche loro sotto quegli stessi alberi dve noi prima leggevamo un libro, a 15 metri da noi…Nicky mi fa: guarda, anche lsuo padre gli sta parlando, come noi…POI la situazione precipita: si vede il padre che dice al bimbodi cominciare a correre, cosi’-dice-la prossima volta imparerai… Sotto i nostri occhi attoniti a un certo punto gli urla dietro: keep running! e gli lancia dietro qualcosa…Nicky dice che gli urla anche che se si ferma lo piglia a calci nel culo… Mah, andiamo in piscina, e dopo 20′ sono ancora li’ che corrono, stavolta insieme, e lui che continua a parlargli (colgo parole come: you fight! Io combattevo, alla tua eta’ combattevo…) E insomma solo quando ce ne stiamo proprio andando via con l’auto, dallo speccghio retrovisore mia moglie dice che avevano cominciato a camminare…avranno corso per 30-45′…su e giu’ fra gli alberi del prato dietro i campi da tennis… 10-15-30 metri, avanti e indietro….
    Due considerazioni: la prima che il padre, coach di tennis, persona cupa che sembrava uscito da un film sugli immigrati clandestini, era un folle…Anche se l’avevo visto durante il primo match del figlio disinteressarsi e giocare con gli altri due…un folle perche’ tutto sommato il figlio NON aveva perso perche’ aveva rinunciato (try to give up the match another time!!!gli urlava il padre) ma perche’ aveva un gioco diverso: lui da pallettaro o almeno da terraiolo mentre Nicky aveva un gioco piu’ aggressivo e piu’ potente, anche per via dell’anno in piu’…ai miei occhi, una sconfitta giusta, onesta e comunque assolutamente non vergognosa, anzi… (mio figlio mi diceva dopo che l’ultimo game in effetti aveva rinunciato un pochettino: due doppi, non faceva piu’ rimbalzare la palla…)
    Il fatto pero’ di aver poi visto il Bimbo comunque correre senza dire nulla e senza piangere E DOPO IL PADRE CORRERE CON LUI CONDIVIDENDO LO SFORZO mi ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista…io non lo avrei fatto, o meglio avrei potuto farlo se Nicky si fosse comportato malissimo (l’ho fatto correre in allenamento) ma cosa sarebbe successo: nicky avrebbe urlato, avrebbe pianto, si sarebbe rifiutato, rrigidito,trascinato…Il messicanino no, senza dire una parola, si e’ messo a correre, sempre stesso ritmo, tranne un momentno all’inizio quando il padre gli ha tirato appunto qualcosa…Mi ha ricordato un po’ Jim Pierce che per punizione costrinse la figlia ad allenarsi un’ora sotto la pioggia… Tutto esecrabile, si forse, ma chi siamo noi per giudicare cosi’ dall’esterno e non capire che magari quel padre, all’apparenza folle, abuser e cattivo, forse ama i propri figlioli addirittura piu’ di noi… Non sto a giustificare nulla, per carita’ di dio!, sto solo dando delle pennellate di colore al mio diario americano (ma chi ha piu’ voglia di vedersi masters series o challenger del cavolo quando da genitore nulla puo’ eguagliare l’epos e il pathos di un proprio figlio che gioca? Mi ricordo che in un impeto di obiettivita’ e di politically correctness nel vedere la faccia del messicanino, sconsolata,dopo il primo set (con Nicky dall’altro lato della rete che si autopompava : DAI CHE SI METTE A PIANGERE!), mi aveva se non impietosito un po’ commosso e scuotendo la testa mi rivolgevo a mia moglie chiedendomi se era possibile permettere cosi’ tanta tristezza e crudelta’…poi il match era cambiato e quello aveva avuto 4 vantaggi per andare 4/0 e allora mi son ripromesso subito di non lasciarmi andare a considerazioni etiche, altroche’…Ma confesso che l’immagine di padre e figlio che si autopunivano da soli correndo fra gli alberi mi e’ rimasta negli occhi e ancora ce l’ho qui mentre vi scrivo …

  340. Mauro scrive:

    Ho letto un bel articolo su 015, riguardo al coaching genitoriale, il pezzo metteva in risalto come praticamente nel professionismo quasi non esistessero giocatori maschi con coach genitore. In effetti sono solo le donne a tollerarci per far contenti mamma e/o papà, i maschietti invece hanno in pubertà o adolescenza una forma di ribellione e distacco dai propri genitori.
    Proposta: Andrew fa il coach a Nicholas e Stefano ad Alessandro!

  341. madmax scrive:

    per chi avesse ancora dei dubbi, leggetevi l’intervista di Infantino a pag 17 della rivista federale intitolata “Così cresce il tennis Italiano” da cui si evince chiaramente che le idee sono poche ma in compenso molto confuse….

    http://www.federtennis.it/FlipPage.asp?ID=5

  342. anto scrive:

    Siete tutti troppo forti, la più bella rubrica del Blog!

  343. salvatore buzzelli scrive:

    Per Atti.
    Ho letto solo oggi il suo quesito, e mi scuso per il ritardo della risposta.
    Vale la pena di fare un copia incolla delle domande:

    1.Al prof. Buzzelli , visto che è così disponibile, chiedo :
    - Nella settimana tipo di allenamento atletico e tennistico che lei ha formulato non ho visto “dosi” eccessive, mentre nel tennis in molti, fra i piu’ bravi, vanno già a 10-12 anni ben oltre la sua tabella (del doppio e qualcuno anche del triplo), ora le chiedo se questo “eccesso” lo ritiene utile, o se pensa che possa generare un maggior rischio di infortuni e/o traumi ?
    - E poi iniziare con molte sedute da piccoli, ed oltre una certa soglia di ore, servirà comunque per incrementare performance atletiche future nettamente migliori perché si è partiti in anticipo ?
    Grazie.

    Quando vengo interpellato per questioni di sport e di preparazione, come in questo caso specifico, mi pongo nei riguardi della domanda e di chi me la pone nella triplice veste di studioso, tecnico e genitore al tempo stesso, facendo appello anche alla mia esperienza ormai quarentennale vissuta nello sport.
    Ed ecco cosa penso, come del resto ho più volte scritto in questo blog.
    Nell’allenamento infantile non è una questione di ore di applicazione ma ciò che in quelle ore viene proposto e come viene realizzato.
    Il bambino per sua natura, dedicherebbe tutto il tempo a sua disposizione al gioco, ed attraverso il gioco il bambino realizza l’apprendimento globale, quindi sfruttando questa inclinazione infantile, se proposto e fatto percepire, sotto forma di gioco, guidato con la necessaria assistenza pedagogica, mirato all’acquisizione di un ampio patrimonio di movimenti ed apprendimenti motori (corsa, salti, lanci, acrobatica, ecc,) tenendo conto dei tempi ed i modi che la natura stessa impone , l’allenamento infantile può essere positivo sia per il futuro agonistico ma soprattutto come sano bagaglio educativo .
    Sono d’accordo sull’insegnamento precoce della giusta tecnica tennistica, ma non lo sono per l’alto numero di ore applicative, soprattutto perché anche se la tecnica ed i colpi vengono eseguiti nella maniera più ortodossa e nel rispetto dei ritmi esecutivi, il gesto che ne viene determinato sarà sempre di carattere esplosivo che se reiterato infinite volte con torsioni e scarichi meccanici sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale, queste iniziano precocemente a presentare fenomeni di logoramento insieme a squilibri muscolo-tendinei, che neanche l’attività fisica di compenso a volte riesce a riassestare.
    Allora, se teniamo conto che i livelli di attenzione dei bambini durano poche cinquine di minuti, che gli automatismi si acquisiscono anche solo con qualche decina di minuti di ripetizioni, cercando di salvaguardare anche l’apparato locomotore da probabili problemi, ecco che con anche 4 allenamenti di 2 ore ciascuno i ragazzini fino a 9-11 anni trovano giovamento dall’allenamento senza aumentare i rischi di traumi.
    A riprova di quanto affermo non solo c’è una infinita documentazione scientifica, ma anche l’esperienza di molti tecnici dello sport che asseriscono questo.
    Del resto se fosse diverso pensate che in paesi più avanzati sportivamente del nostro non avrebbero già provveduto? So già che qualcuno risponderà di si, ma allora io dico a queste persone che i risultati che vengono ottenuti dagli altri non sono frutto dell’applicazione infinita già da bambini, ma la scelta precoce di chi indirizzare su quella strada a partire da presupposti fisici e neuromotori già evidenti e valutabili in età prepubere. Per dirla in parole povere, non tutti possono!!!!
    Ed io non credo a quei “maghi” che a mio parere, coltivano l’arte della lusinga, senza una seria esperienza (perché se la devono ancora fare) a dispetto di tutta la letteratura scientifica a riguardo.
    Quindi è giusto far effettuare il percorso di crescita sportiva fin dai primi momenti dell’attività motoria organizzata, ma i veri obbiettivi agonistici devono necessariamente essere individuati quando il bambino ha raggiunto lo sviluppo fisico (intorno ai 12-13 anni per le femmine e 14-15 per i maschi); tutto quello che viene fatto prima deve essere fatto a prescindere dall’idea di raggiungere risultati assoluti in età adulta.
    A quel punto, se il processo educativo e motorio si è concluso positivamente e senza traumi (con l’acquisizione di tutte le capacità coordinative e percettivo-cinetiche),se esistono le potenzialità fisiche (struttura corporea, qualità condizionali opportune), se esistono le giuste motivazioni insieme ad una forte determinazione oltre alle possibilità economiche della famiglia, allora e solo allora (secondo me) si può pensare ad organizzare un lavoro anche molto intenso che possa condurre al risultato desiderato.
    Non è scritto da nessuna parte né dimostrato scientificamente che la quantità delle ore svolte da bambino siano presupposto di riuscita finale, l’importante è ciò che si fa in quelle ore, anche se poche, e soprattutto assicurarsi di chi guida l’allenamento .
    Buone vacanze a tutti.

  344. Stefano Grazia scrive:

    People doesn’t get it: it’s a jungle out there
    (Jimbo Connors)

    E nel suo ambiente naturale JUNGLE BOY, cosi’ come lo chiamano allo Strategy Zone, coglie a 11 anni il suo primo successo in un Under 12 … nel famoso, famosissimo, celeberrimo (nel senso autoironico di mai cagato) Buckhorn Springs Golf & Country Club, a Valrico nella Tampa Bay area. Il Torneo non e’ certo di una categoria elevata ma e’ popolato da stranieri che si allenano nelle Academies minori e comunque pare che di Tornei Buckhorn ne facciano uno ogni mese o due … boh, cosi’su due piedi direi che equivale a quei tornei di seconda fascia in Italia ma poi si sa, ci puo’ capitare qualsiasi tipo di giocatore…Sicuramente qui si ricorderanno l’Uragano Nicholas che soprattutto oggi ha sconvolto le fondamenta della tranquilla provincia americana a suon di ALLEZ e C’MON a squarciagola…notare che i C’MON qui li dicono tutti, anche le bambine di 8 anni,sfruguglini che magari non si muovono in campo ma sparano dei c’mon ad ogni punto, ma MAI cosi’ a tutto volume,ripetuti, raddoppiati, con salti alla Pete Sampras… C’era un misto di divertimento, ammirazione, scandalosa riprovazione… Noi in un angolo prendevamo nota di vincenti, unforced, prime palle, discese a rete e blah blah e anche noi eravamo a meta’ fra l’imbarazzo e l’orgoglio perche’ oggi, amici del blog, Nicholas avra’ forse esagerato qui e la’ ma mi ha dimostrato di avere un cuore grande come una casa e le palle, the guts,los cojones, i wilanders che spesso vogliamo vedere nei nostri figli. E poi cattiveria/taraghigna,furore e esaltazione, angoscia e estasi … certo, bisognera’ parlarne, bisognera’ trovare il modo d’incanalare il tutto, di controllare, di non farsi odiare da tutti gli avversari del regno, ma domani, non oggi, oggi bisogna bere che Mirsilo e’ morto!Stamattina la semi era alle 9.30, quindi sveglia 3 ore prima, colazione e poi in viaggio per essere alle 8.30 sul posto e ripetere la nostra routine di riscaldamento: avversario la TdS Num 1 del Seeding, un 13enne (qui puoi giocare finche’ non hai compiuto i 13 aa…) di circa 160 e 50-55 chili…6/0 nel primo set al termine di 6 giochi PERFETTI sia tecnicamente che mentalmente. Un Set Troppo perfetto per non avere una sorta di calo di tensione nel secondo in cui dopo aver perso il primo game per sufficienza, Nicky permette all’altro (che sullo 0/2 nel primo aveva bsbigliato al padre: era meglio se oggi andavamo a pescare…) di RIENTRARE NEL MATCH, uno che in tutta la partita contro un bambino di 2 aa piu’ piccolo e 20 chili piu’ leggero, ha fatto solo 2 winners in tutto il match (e 0 nel primo) e tutto il resto erano winners o UE di Nicky…solo che nel secondo set erano troppi i secondi (5 dritti sbagliati solo nel primo game!)…A questo punto,come era successo ieri col Messicanino, siamo di nuovo vicini al break down con Nicky che invece di autopomparsi con Allez! e C’MON! si dilania sottovoce con parolacce nervose e nervose, sintomi di tensione e insicurezza e dopo aver recuperato da 13 a 3 pari, pur combattendo si ritrova sotto 35: annulla 3 set points, continua a fare errori ma ritrova i vincenti e con essi i CMON e gli Allez e insomma la confidence: va sul 6/5, si fa di nuovo brekkare ma mantiene calma e lucidita’ e va a vincere,dopo 1h30 di gioco, 7/2 il Tie break. A rete Nicky avrebbe detto: Next time you better go fishing! (SCHERZO!!!)
    Pranzo al Ristorante del Club, relax in piscina e poi col nuovo skateboard Ripstick che gli avevo comprato come sorpresa ieri sera e che gli ho tirato fuori solo dopo il match) e poi di nuovo la solita routine di riscalamento per il match in schedule alle 15.30. Routine che termina sempre con un Pump up tipico del rugby (o almeno che facevamo ai nostri tempi nella Locker Room: cominciavamo a correre sul posto, poi si accelerava gridando a squarciagola 1!2!3! …fino a 10 ripetendolo tre volte…lo facciamo anche noi al fresco della toilette (fuori e’ un caldo porco) e la gente fuori si spaventa… Usciamo pronti a spaccare il mondo ma tutti i campi sono occupati e si deve aspettare 20-30′…Sara’ anche per questo ma Nicky entra in campo contro il suo nuovo amico PABLO ROCCA, numero 3 del Costarica, same guy appena battuto in 3 set la sertt scorsa a Treasure Island al ermine di un match pieno di contestazioni e tensione, senza SPRINT,verve, grinta…sembra mogio, fa un ACE e non si dice neanche C’MON!, si lamenta d’essere stanco e pur servendo benissimo viene brekkato…Fortunatamente controbrekka e poi sull’1-2 chiede di andare in bagno dove, mi dira’ poi, si e’ buttato sotto il rubinetto…Torna e non e’ che vada meglio: Pablo, un 12enne alto e ben impostato, e’ un giocatore completamente diverso da quello di stamattina: lui spara winners a tutto andare e all’inizio fa anche pochi errori…Nicky si arrabatta come puo’ ma all’inizio e’ preso a pallate: sull’1-3 pero’ riesce a scrollarsi la scimmia e a tirare fuori qualche C’MON e ALLEZ….Intanto i Compagni di academy di Pablo (una decina della GTA-GUIZAR Academy guidata da certo Augustin Moreno, ex 100, semifinalista in doppio al RG, vincitore con Lavalle a Wimbledon Juniores sempre in doppio, uno che ha giocato con Sampras ma soprattutto con Camporese e Cane’), i compagni dicevo hanno finito i loro matches di consolazion e si assiepano intorno al campo a supportare l’amico e a fare il verso ai C’MON!!! di Nicholas…Ora e’ una gazzarra e sembra proprio che chi di C’MON ferisce, di C’MON debba perire…solo che il casino alla fine distirba o decocentra piu’ Rocca che indispettire Nicky e poi quando il troppo e’ troppo interviene uno degli arbitri che si piazza vicino al gruppetto…Non si sa bene come ma Nicky recupera , va 5/4, finisce 7/5 a suon di c’MON, allez, percuotimenti del petto col pugno…Un Jungle Boy, una scimmia…
    Il secondo set e’ uno strazio, una farsa, una rissa, una dogfight o una catfight, alla fine c’e’ una discussione di un quarto d’ora sul punteggio, l’avversario comincia a bestemmiare in spagnolo, Nicky chiama l’arbitro, mentre sono li’ a discutere Pablo esasperato gli rifila una 4 F word e da un presunto suo vantaggio si rotrova con un gioco che riparte da 15/0 per Nicky… In un altro paio di circostanze vi sono altre risse verbali e giochi mentali: l’arbitro, ormai stazionato permanentemente dentro il campo, da quasi sempre ragione a Nicky (mentre quando era chiamato da fuori aveva dovuto,non avendole viste, confermare due call dell’altro: CALL STANDS, BALL IS OUT!…(Notare che anche nella semi, a un certo punto l’avversario aveva chiesto all’arbitro di restare…ed era stato poi corretto 2 volte dall’arbitro!)…Insomma non e’ piu’ tennis, e’ come ho detto rissa da strada…e alla fine il piu’ cattivo vince: 7/5 7/5 dopo 2 ore e mezzo…
    C’e’ poco da essere orgogliosi direte voi…Macche’, io sono orgogliosissimo: gia’ lo dicevo a mia moglie durante il match: comunque vada, non si puo’ dire che non ha cuore…
    Con l’esperienza, l’abitudine, la maturita’ si dovrebbe riuscire a mantenere questa magnifica aggressivita’/competitivita’ senza dover finire nei Wanted dei ricercati delle polizie di tutti gli stati … Giovedi’ rientro in Italia e il 28 saro’ su un volo Lufthansa per Lagos: mia moglie stara’ qui ancora 4 settimane (e 4 tornei) e Nicky quindi avra’ il tempo e gli strumenti per assorbire ancora Strategy Zone Tennis e fare davvero un bel salto di qualita’ (peccato che nessuno lo potra’ poi vedere) … Insomma, pur rimanendo tutte le considerazioni fatte in questi giorni, continuo a credere che queste 6 sett di MONDAY-FRIDAY Training e WEEK END TOURNAMENTS si rivelera’ di una importanza fondamentale.
    Buona notte a tutti da Bradenton, Florida.

  345. Stefano Grazia scrive:

    AH! PRIMA CHE QUALCUNO MI ACCUSI DI MASTURBAZIONI MENTALI, voglio precisare che IO STESSO sono il primo a rendermi conto che:
    1)stiamo parlando DEL NULLA, come,mi dice sempre il papa’ di GG Neri,uno dei migliori U11 in Emilia, ripete sempre il suo Coach “Albert” Albertini
    2)il torneo vinto e’ un torneo minore che un Quinzi avrebbe probabilmente vinto giocando bendato
    3)a proposito dei C’MON!!!, a parte che da tutti i campi arrivavano C’MON vari da parte di giocatori di tutte le eta’ e sesso, a un certo punto esasperato dalla platealita’ e dalla frequenza del Pumping Up e dall’esaltazione o (visto che e’ cominciata la puberta’…) erezione agonistica della Canaglia di Lagos, l’avversario, il Buon Pablo Rocca (a cui noi comunque abbiamo sempre applaudito i numerosi winners) si e’ lamentato con l’Arbitro che e’ andato a chiamare il Giudice Arbitro che ha sostanzialmente ribadito, una volta che Nicky gli ha spiegato che lui si girava verso l’alto o verso la siepe o tutt’al piu’ verso i suoi genitori e NON verso l’avversario (come sosteneva Pablo che comunque ha un anno in piu’ …), ha ribadito diceva che il SELF PUMPING e’ ammesso, no problem with that.
    Poi si sa, est modus in rebus ma onestamente preferisco di gran lunga un esagerato PUMPING UP piuttosto che remissivita’, rinuncia, rabbia o sbattimento di racchette o ancor peggio cagarsi addosso, givin’ up, choking, o comunque rimanere intimidito e rinunciare alla lotta…Non importa vincere, non importa se perdi, quel che conta e’ aver ben combattuto, quel che importa e’ aver dato tutto… E se urlare C’MON!!! e ALLEZ!!! e’ un modo di incanalare la rabbia, di non sbattere la racchetta, di rimanere vivo …be’, io non ho problemi. Anzi, non ho mai fatto mistero che da tifoso di Federer, mi piacerebbe vedere anche in lui, specie contro Nadal, un po’ del fighting spirit di Hewitt …

  346. fulvio scrive:

    @Heramio,non ho più scritto vuoi per il lavoro vuoi per seguire fabio appena posso,lungi da me il discorso delle polemiche sul sito,non ne sono capace e non è nel mio stile.il fatto è che ultimamnete su G&F si sono dimenticati del come e del quanto un ragazzo deve seguire accanto ai genitori,e leggere di biomeccanica o altro sinceramnte mi lascia perplesso.i ragazzi dai 8 ai 12 anni devono divertirsi giocando e …perdendo. psse vincono è …meglio.ulktimanete devo dire che fatta la mia esperienza su tutti i coach il mago dei maghi in italia è uno solo: RICCARDO PIATTI! ragazzi la sua semplicità nello spiegare le cose è una cosa da non credere,dico a tutti quelli che hanno un figlio o figlia ”buono” andate se potete da lui a fatevi dire anche una piccola cosa ne trarrete un beneficio immenso,lui è il—TENNIS!
    SEMPRE @heranio fatti dare la mia mail dalla redazione cosi potremmo spiegarci in privato e se vuoi ti darò degli ottimi (a parer mio) consigli per il futuro del tuo boy!!
    buon tennis a tutti!!
    fulvio

  347. Atti scrive:

    Ringrazio il prof. Buzzelli per la gentile risposta, molto interessante., anche se mi rimane un piccolo dubbio da genitore in uno sport tanto complicato come il tennis quando lei afferma :
    “ presupposti fisici e neuromotori già evidenti e valutabili in età prepubere. Per dirla in parole povere, non tutti possono!!!!” ,
    Perché trovo difficile, nel tennis, se non come valutazioni indicative, il voler giudicare con dei test a 9-10-11 anni i “presupposti fisici” di ragazzini che vengono da percorsi pre-agonistici completamente differenti (i famosi “fenomeni” naturali e/o indotti) e che esprimono intensità variabili anche giornalmente (x loro è un gioco mentre noi giudichiamo in ottica agonistica) ; inoltre anche per i piu’ predisposti da piccoli, non credo si possa capire il loro “Mental” da adulti che è INDISPENSABILE per diventare giocatori professionisti. Io parlerei di maggiori probabilità “teoriche” (i centometristi fisicamente sono tutti uguali così come i maratoneti, mentre i tennisti/e per esempio ed estremizzando, a volte li vedo vincenti ed allenati anche con un filo di pancetta…. e le gambe storte).

    Se posso aggiungere un aneddoto, ricordo che 2 anni fa ero ancora alla prime armi come genitore/accompagnatore e a marzo/aprile portai mia figlia + grande in una delle prime “trasferte” (allora era U11 ed alle prime partite avendo saltato tutta l’U10) a giocare un incontro di coppa delle province. Arrivammo al circolo e vidi che c’erano 2 ragazzine che stavano palleggiando e giocando benissimo, una era minuta e veloce e l’altra già grande e potente; mia figlia pensava/sperava di giocare contro la piu’ piccola” (che pero’ era U12 e comunque gli avrebbe data una stesa uguale), con suo stupore si trovo’ davanti, per lei allora piccolina, questa “enorme” avversaria (già allora fra le prime 2-3 d’Italia); sembravano la chiesa ed il campanile; a me la ragazzina colpì per il suo ottimo gioco (credo vinse 6/2 6/1 ma poteva essere 60 60 tanto era allora il divario tecnico/tattico/atletico) ed anche e soprattutto perché portava già ad 11 anni fasce protettive al gomito ed al ginocchio; fu la prima volta che mi chiesi, non come la volpe con l’uva, ma seriamente quale fosse il limite per dei ragazzini, e se fossero solo frutto del caso e di prevenzione per una crescita fisica anticipata.. o invece effetti “collaterali” di quel gioco così potente , allenato…..e precoce!

  348. madmax scrive:

    Purtroppo continuo a leggere incoerenza e falso moralismo…

    Comunque per quanto riguarda il resto come non dare ragione a livello scientifico al Prof Buzzelli… Ci sono però dei se e dei ma: lui giustamente dando un parere scientififico ed essendo anche un tecnico deve considerare anche l’etica personale che impone ovviamente e giustamente di stare ben sotto la soglia di rischio, ma come sappiamo tutti per diventare dei campioni è necessario superarla questa soglia e bisogna essere superiori agli altri, solamente che mentre la maggior parte della gente pensa che l’essere migliore degli altri equivalga ad essere più tecnicamente dotato, la realtà è che si deve essere superiore agli altri nella sopportazione della fatica fisica e mentale, nella capacità di concentrazione e quindi nella capacità di dare il massimo durante gli allenamenti. Questo fa si che un atleta che potenzialemente può dare 50 riuscirà a dare 55, valore che gli consentirà di battere il più talentuoso che potenzialmente può dare 100 ma che poi alla fine per tutto l’incontro/torneo/stagione darà 40. Questo per dire che il genitore può arrivare a spingere oltre il dovuto sapendo bene però a cosa rischia di andare incontro. E qui ci si addentra nella questione del falso moralismo ed allora mi sorge spontanea la domanda: voi a che cosa siete disposti a fare per provare a far si che vostro figlio/a arrivi al nr 1 ?? Io personalmente preferisco che si fermi alla posizione nr 1000 del mondo o che tra 5 anni smetta (e ce ne andiamo tutti al mare…) avendo provato a diventare nr 1, piuttosto che diventi nr 50 senza mai aver avuto nessuna chances (vedi le ns italiane..). Tutto ciò per dire che sperare di arrivare al top senza rischiare è impresa impossibile.

    A Fulvio (che saluto ..) ricordo che probabilmente dimentica le parole di Piatti…. Come lui per 4 ore ci ha detto che è necessario lavorar bene fin da subito per non dover perder tempo dopo e tu dici di non parlare di biomeccanica? La biomeccanica che nel tennis è stretta parente della videoanalisi è lo strumento che permette di evitare errori poi difficilmente correggibili, non a caso suo figlio Rocco ha cominciato a 3 anni… Dopodichè la videoanalisi è uno dei gioochi più divertenti per i bambini, oltre che a mia figlia per esempio se le dico delle cose che vedo ad occhio nudo mi chiede se sono sicuro, quando la riprendo non parla e cerca di non commettere più l’errore….. tornando al divertimento poi mi sono accorto che con la telecamera è parecchio più divertita, motivata ed attenta….

    Complimenti a Stefano, Gabrì e Nicholas…..Ora per non fargli montare la testa cercagli un torneo tosto e se vince anche quello sguinzaglialo all’attacco di Quinzi….

  349. Nikolik scrive:

    Però, più leggo il vecchio Madmax e più lo apprezzo.

    Infatti, ha mille ragioni quando si scaglia contro il falso moralismo.
    E, finalmente, qualcuno dice la verità: “Questo per dire che il genitore può arrivare a spingere oltre il dovuto sapendo bene però a cosa rischia di andare incontro”.
    “Spingersi oltre il dovuto”, ecco cosa bisogna fare per diventare campioni.
    E Madmax ha ragione quando dice che è bene che voi genitori sappiate che la verità è questa.

    Insomma, Madmax e io, alla fine, abbiamo sempre detto le stesse cose, qua dentro, con parole diverse, con punti di vista diversi, ma abbiamo sempre detto le stesse cose.

    E, visto che ci siamo, perchè ognuno di noi non risponde alla domanda che ha fatto Madmax?
    Lui ha chiesto: “voi a che cosa siete disposti a fare per provare a far si che vostro figlio/a arrivi al nr 1?”.
    Lui ha risposto.

    Ora rispondo io: io nulla, non sono disposto a fare nulla per provare a far si che mio figlio arrivi al n. 1, anzi, se mai avrò un figlio gli impedirò, nella maniera più assoluta, di fare sport competitivo, guai a lui se fa gare di qualsiasi tipo.
    Non sono assolutamente disposto a spingermi oltre, capirai, lo sport competitivo fa malissimo alla salute, gli atleti sono sempre tutti infortunati e hanno sempre un sacco di dolori, di mali…
    Oltretutto, è anche fortemente diseducativo, stimolando lo spirito di prevaricazione sull’altro, cercando insistentemente la Vittoria.

    Spingermi oltre, poi, vorrebbe dire rivaleggiare con le sostanze mediche che fanno prendere ai bambini e ragazzini dell’est, poverini, per farli diventare da grandi 1,90.
    Per carità, che vincano loro, poveracci, noi siamo italiani, stiamo bene anche se non si vince, siamo già ricchi, loro, almeno, se vincono, risolvono un sacco di problemi di vita.

    Io ho risposto, come Madmax, e le nostre risposte sono entrambe pienamente legittime, perché ognuno fa quello che vuole, non c’è uno più bravo e uno meno bravo.

    Rispondete voi, Genitori, tanto io non ho figli!

  350. Roberto Commentucci scrive:

    Nikolik, quando scrivi queste cose non ti seguo.

    Ti incollo qui sotto la classifica mondiale, nei primi 20 posti. Quei primi 20 posti che al tennis italiano, salvo sporadiche eccezioni, mancano da una vita:

    1 Federer, Roger (SUI)

    2 Nadal, Rafael (ESP)

    3 Djokovic, Novak (SRB)

    4 Davydenko, Nikolay (RUS)

    5 Ferrer, David (ESP)

    6 Roddick, Andy (USA)

    7 Nalbandian, David (ARG)

    8 Blake, James (USA)

    9 Murray, Andy (GBR)

    10 Wawrinka, Stanislas (SUI)

    11 Verdasco, Fernando (ESP)

    12 Gasquet, Richard (FRA)

    13 Almagro, Nicolas (ESP)

    14 Robredo, Tommy (ESP)

    15 Gonzalez, Fernando (CHI)

    16 Youzhny, Mikhail (RUS)

    17 Tsonga, Jo-Wilfried (FRA)

    18 Stepanek, Radek (CZE)

    19 Monaco, Juan (ARG)

    20 Karlovic, Ivo (CRO)

    Riassumendo, nei primi 20 giocatori del mondo ci sono 5 spagnoli, due svizzeri, due americani, due francesi, un inglese (tutti popoli notoriamente alla fame, vero ?). C’è poi un serbo poco talentuoso, ma di famiglia benestante, un cileno di famiglia altrettanto benestante, un croato alto 2,07 (ma è perché ha preso l’ormone della crescita, vero Nikolik?…). Poi ci sono due russi, due argentini e un ceko. Tutta gente che viene da scuole tennistiche notoriamente deficitarie, con nessuna tradizione, e che deve aiutarsi con la chimica, vero Nikolik? Ah, se non fosse per la chimica, i nostri, che hanno così tanto talento cristallino,sarebbero i più forti…

    Ma va là, Nikolik! Se non si sa di essere malati, non si comincia a curarsi, e si muore sul serio.

    E’ chiaro che le cose stanno in maniera diversa, Nikolik. Da noi manca una vera “scuola” italiana, una tradizione di eccellenza nella creazione di tennisti competitivi. E poi ci sono tutti gli altri problemi di cui abbiamo mille volte parlato (base di agonisti ristretta ed elitaria, tennis agonistico accessibile solo ai ricchi, quindi solo a bimbi spesso viziati e senza nerbo, etc.,…).

    Madmax, nel suo modo irruento e a volte eccessivamente violento, dice molte cose giuste. E le sue critiche spesso colgono nel segno.

  351. Nikolik scrive:

    Guarda la classifica femminile, Roberto, guarda la classifica femminile.
    Sai che mi interessa poco il tennis maschile.
    Guarda la classifica femminile.
    Tra le donne, ovviamente, la forza fisica è molto più impoirtante e deetrminante che non tra gli uomini.
    Dimmi: quante ragazze dell’est ci sono le prime 100?
    E dimmi: queste nazioni dell’est che “scuola” hanno o hanno mai avuto?

    Te lo dico io: ma va là Roberto!

  352. Stefano Grazia scrive:

    Per rispondere alla domanda di Mad Max, io che al contrario di lui son pieno di dubbi e interrogativi, rispondo come lui: meglio rimpiangere di aver fatto una cosa che rimpiangere di non averla fatta. E quindi non importa alla fine se ci riesci ma quel che conta e’ averci provato. Ovviamente con timelines e con un attento monitoraggio della situazione: se a 15-16 anni non sei fra i migliori della tua categoria o se a 20 anni non sei ancora nei primi 200, meglio rimettersi a studiare e magari prendere vantaggio di quella tennis scholarship per il college che ti sarai guadagnato… Ma se appropinquandosi i 13-14 anni, il fisico risponde e il mental e’ di quelli buoni (alla tecnica sembra che ci abbiamo pensato per tempo…), perche’ no? Perche’, era da un po’ che non lo ripetevamo, un sogno si avveri due sono le condizioni essenziali, sine qua non: la capacita’ di sognare (che a Simplicio Nikolic manca del tutto ed e’ per questo che vive felice di essere infelice) e la perseveranza nel sogno.
    Non e’ che i miei dubbi si siano dissipati dopo la vittoria di Nicy nel suo primo U12 del cavolo (ma come mi diceva un coach di Bollettieri, i tornei,grandi o piccoli, bisogna imparare a vincerli) e anzi, vist l’Epos e il Pathos attraverso i quali e’ dovuto passare, eventualmente si sono accentuati,ma continuo a ritenere che una vita sportiva ad alto livello in soggetti con buona educazione e background culturale sia sempre meglio che spendere le giornate alla ricerca del Grande Nulla e che comunque possa offrire un oceano di possibilita’ lavorative anche se l’eccellenza sportiva non possa essere raggiunta … Lo Sport non e’piu’ quel mondo di sfruttati e ave caesar morituri te salutant che poteva essere 50 anni fa ma e’ un business, un mercato, un mondo dove chi ha studiato ED HA FATTO PARTE DI QUEL MONDO, ha di certo piu’ chances di chi ha solo studiato e di sport non ne capisce mezza.

  353. Mauro scrive:

    Sto al gioco, io non sono disposto ad andare oltre il limite , seppur lecito, per vedere mia figlia numero uno. Il mio, il nostro obiettivo è quello di vedere dove arriviamo facendo un esistenza normale, dove nel normale c’è anche il lavoro quasi quotidiano sul tennis. Poi si vedrà. In questo periodo andiamo al mare 3 volte la settimana, gli altri tra le altre cose si fa l’allenamento. Sarà poi verso i 14 anni se ci saranno i presupposti che si tenterà la strada dell’accademia. Nel fratempo lavoreremo sulla tecnica, sulla parte atletica ed anche su quella mentale con esercizi di concentrazione, rilassamento e training autogeno.
    Nikolik, riguardo ai figli , visto che non ne hai non puoi giudicare e capire, quando ti nasce un bimbo, la tua vita viene stravolta in ogni senso, ti cambiano i parametri, tutti i concetti che ti eri costruito svaniscono per far posto ad altri diversi, belli, stupendi, ma diversi.

  354. chloe de lissier scrive:

    mi pare che il nodo della questione non sia se il punto di vista di nikolik sia migliore o peggiore di quello di madmax o di roberto. la vita è una questione di scelte e di assunzioni di responsabilità. ognuno ha il diritto, e direi addirittura il dovere, di fare liberamente le proprie scelte, ma poi deve assumersene la responsabilità. quello che non si dovrebbe mai fare invece è pretendere di spiegare agli altri quello che è giusto e quello che non lo è. non esiste una verità che viene prima della conoscenza, altrimenti stiamo parlando di fede. nel qual caso ogni discussione è superflua.
    in poche parole, se madmax ritiene di comportarsi come dichiara, non solo ne ha tutto il diritto, ma nessuno potrà andare a dirgli che sbaglia: perché le conseguenze nel bene, o malauguratamente nel male, saranno soltanto sue (e delle persone che gli sono affidate). è affar suo, insomma. altrettanto vale per nikolik.
    quello che non si può accettare invece è che ognuno si ritenga il depositario della verità, soprattutto per quello che riguarda i comportamenti e le scelte delle altre persone. non bastano già i papi, i potenti, i re ad affliggerci ogni santo giorno con la loro falsa e interessata pretesa di insegnarci il bene è il male?

  355. madmax scrive:

    Nikolik il successo soprattutto russo del tennis femminile ha ragioni ben diverse (mia moglie russa ex mezzofondista della squadra sovietica juniores…e li si che le dopavano!!!). Già di per se (e questo anche in Italia, vedo mia figlia..) le ragazze sono molto più facili da allenare, sono dei caterpillar, delle perfezioniste etc etc.. Con la giusta educazione “creare” dei computer che non si fermano mai è molto facile… La differenza tra le russe e le italiane sta solamente nelle famiglie che mentre le loro oltre ad avere cultura sportiva (vedi ad esempio quelle di petrova e kuznetzova) sono da sempre state abituate che lo sport è il masssimo delle aspirazioni che una persona deve avere, anche e soprattutto per tenere alto il nome della Russia. Se a questo si aggiunge che hanno capito che con il tennis possono cambiare vita a livello economico e che comunque sono abituati (a differenza nostra che dalla mattina alla sera continuano a coccolare i bambini rendendoli dei bambocci viziati) a dare educazioni ferre è facile capire come sono andate le cose…. L’ultima e decisiva differenza è quella una voltà lì di non poter scegliere… Quanti dei nostri anche talentuosi a 15/16/17 anni quando devono fare l’ultimo salto (con annessi sacrifici) di qualità preferiscono scegliere la via più facile (magari proposta e caldeggiata anche dai genitori..)? Loro no la strada è una sola e stai tranquillo che tutto quello che trovano lo spazzano via…Semmai (vedi Kournikova, ma non ad esempio Petrova e Kuznetzova che di cultura sportiva abbondano in famiglia..) scelgono la via più facile dopo, quando almeno nr 8 al mondo (e moolto giovani) ci sono arrivate…..

    Riguardo al fatto che lo sport agonistico sia diseducativo, ovviamente non mi trova d’accordo, ma anche se lo fossi poichè l’alternativa sarebbe la gioventù che c’è oggi in giro per il mondo occidentale, allora W LO SPORT AGONISTICO e forse anche quello dopato visto che oggi la nostra società si dopa quasi tutta e non solo i giovani ma soprattutto i professionisti, i grandi manager, la gente dello spettacolo etc etc

  356. madmax scrive:

    Rispondendo all’ultima domanda di Nikolik quelle da te citate hanno fatto molte scuole…Spesso l’università (a differenza dei nostri..), la Scuola dello Sport ma soprattutto la Scuola di Vita che i nostri ragazzi ormai non frequentano da tempo e questo soprattutto per colpa dei loro genitori che non ce li mandano…(Eppure molti di loro ci sono andati oppure si sono dimenticati che è stata basilare per i loro genitori e che di conseguenza è grazie a questa che loro stanno facendo fare i fan****isti ai loro bambocci…)

  357. +PSTN+ scrive:

    @Stefano Grazia
    Lungi da me l’infastidire/tediare qualcuno in generale nella vita, ma dopo ormai 8 giorni dall’invio dell’epistola e relativa risposta non ho più saputo niente.
    Sarò impaziente? Non discuto e me ne dolgo, ma la mia piccola battaglia la porto avanti pur se nudo e disarmato.

    Consigli?
    Scrivere ancora a Ubaldo infastidendolo? Non è mio costume, ma se fosse necessario potrei anche prenderlo in considerazione.

    Distinti Saluti

  358. madmax scrive:

    Chloe probabilmente non ha capito alcune cose….Il nostro sottoblog (ed io men che meno…) non vuole assolutamente spiegare a nessuno cosa sia giusto o meno fare riguardo alla vita, ai comportamenti etc etc. Come però giustamente diceva Anderloni (Tennis Italiano), il nostro sport a differenza di altri (lui ad esempio ha fatto riferimento al nuoto) non ha una strada conosciuta e certa che porta al professionismo. Ed allora quale cosa migliore di esporre la via conosciuta che arriva da altre nazioni o da altri sport? (o anche da tecnici nostrani che sono stati messi nell’angolo o nel privato e non sono ascoltati se non da pochi intimi) E se poi questa strada comprende anche degli atteggiamenti abbastanza rigidi riguardo alla cultura sportiva l’educazione etc (Piatti diceva che prima di tutto è necessario formare delle persone..) non è certo colpa mia e non credo nemmeno che sia giusto nasconderle… Se poi qualcuno preferisce per comodità o per poter avere un giorno degli alibi mettere la testa sotto la sabbia è un problema suo!! Io come dici tu ho fatto una scelta ed eventualemente ne pagherò le conseguenze (quali poi non si sa, ma non fa nulla..) e gli altri faranno lo stesso, ma certo è che in Italia (e non lo dice Max, lo dicono i risultati) nessuno finora ha intrapreso la via giusta, sopportabile o meno che sia questa ASSOLUTA E INCONTROVERTIBILE REALTA’

  359. Nikolik scrive:

    Mauro, a parte che mai mi sono permesso di giudicare, come ho sempre scritto qua, ripetendo più volte che non mi permetto mai di dare giudizi, non mi sottovalutare solo perché non ho figli.
    Infatti, è vero che non ho figli, ma sono figlio, ormai, da quarant’anni.
    Insomma, ho grandissima esperienza di figli, essendo figlio da quarant’anni!

    Per il resto, non ho giudicato, ho solo risposto alla domanda di Madmax, dicendo la mia.

  360. chloe de lissier scrive:

    avresti ragione, max, se ci si attenesse allo stretto scambio di informazioni, esperienze, dati e quant’altro. senza connotazioni e giudizi di merito o di valore. ma questo non accade. ogni volta che viene esposta una tecnica, un sistema, una strategia, una tattica, un modo in generale, non si perde l’occasione per sferzare gli altri. cosa c’entra la proposizione di un sistema qualsiasi per giungere nel miglior modo possibile al professionismo con giudizi secondo cui la “società si dopa quasi tutta e non solo i giovani ma soprattutto i professionisti, i grandi manager, la gente dello spettacolo etc etc”? oppure “che i nostri ragazzi ormai non frequentano da tempo e questo soprattutto per colpa dei loro genitori che non ce li mandano…(eppure molti di loro ci sono andati oppure si sono dimenticati che è stata basilare per i loro genitori e che di conseguenza è grazie a questa che loro stanno facendo fare i fan***sti ai loro bambocci…)”? sono pareri tecnici spassionati questi, o non sono altro che giudizi morali? e a cosa servono, se non a far passare in secondo piano proprio gli obiettivi tecnici e di migliore atteggiamento verso lo sport che si dichiara invece di voler propugnare? non serviranno forse a soddisfare soprattutto il nostro livore interiore?

  361. madmax scrive:

    Assolutamente no Chloe ed il punto è proprio questo. Chiunque abbia cultura sportiva sa benissimo che il tutto parte da un’educazione severa, dalla precisione nel lavoro, dalla puntualità e quant’altro tutte cose difficilmente riscontrabili nel nostro paese e questa non è una mia idea o un volere dare un giudizio ma un dato di fatto incontrovertibile. Tant’è che il T.C.Caldaro (uno dei circoli dove a detta di molti si lavora meglio) ed il suo modo di lavorare sono più di stampo tedesco che italiano. Se poi uno vuol attaccarsi ai gesti bianchi, ai modi di esporre le cose e compagnia cantando faccia come crede, non resti male però se i risultati non vengono. Chi mi ha conosciuto poi sa che il livore non so neanche cosa significhi e che ho basato la mia vita sulla serenità nonostante il tennis un po’ mi abbia scombussolato piani…

  362. chloe de lissier scrive:

    sono d’accordo con molte tue affermazioni, max. la cultura del lavoro, della dedizione, della dignità, del fare ogni cosa al meglio delle proprie possibilità, è una visione dell’esistenza sempre più lontana dai nostri orizzonti nazionali. così come il senso di responsabilità, che consiste semplicemente nello smettere di attribuire agli altri la colpa dei nostri fallimenti. da tanti anni a questa parte noi viviamo in una realtà, anche politica, che oscilla fra due poli: prepotenza oppure fannulloneria.
    fin qui siamo completamente d’accordo. ma l’approfondimento di temi concernenti la vita di tutti noi nella società richiede di evitare moralismi ed esortazioni. sarebbe opportuno usare un linguaggio rigoroso. è preferibile una maggiore sobrietà, che non significa indifferenza alle problematiche etiche, ma ricerca di un’analisi dei fatti non inficiata da anticipazioni di giudizio. occorre promuovere lo studio e il lavoro, debellare l’analfabetismo scientifico, far comprendere che non è importante stabilire la buona fede o la credibilità delle intenzioni ma che è indispensabile imparare a fornire dimostrazione e documentazione delle proprie teorie e a richiedere altrettanto per quelle degli altri.
    questa rubrica è importante, perchè fonda la sua ragion d’essere sulla crescita di coloro che fonderanno il mondo che verrà: i ragazzi e i giovani.
    gli educatori, i genitori per primi, devono abbandonare l’irrigidimento ideologico, che sortisce soltanto conflittualità. tutti dovremmo esaminare i fatti e gli accadimenti per ricavarne valutazioni realistiche. abbandonare le proprie presunzioni è molto difficile. ma dobbiamo smettere di annegare in lusinghe come il primato dell’anima e della coscienza: dobbiamo perciò cominciare ad affidarci soprattutto alle continue verifiche e abbandonare l’egocentrismo metodologico.
    cerchiamo di evitare che gli errori di qualunque parte diventino epidemici, segnalandoli senza giudizi di valore. ma soprattutto rimbocchiamoci le maniche e chiediamo prima a noi stessi e poi a quelli che sono dalla nostra stessa parte di giocare ogni partita della nostra vita al meglio delle nostre possibilità, come se fosse la più importante. questo penso sia il primo insegnamento da dare ai nostri figli.

  363. Stefano Grazia scrive:

    “cerchiamo di evitare che gli errori di qualunque parte diventino epidemici, segnalandoli senza giudizi di valore. ma soprattutto rimbocchiamoci le maniche e chiediamo prima a noi stessi e poi a quelli che sono dalla nostra stessa parte di giocare ogni partita della nostra vita al meglio delle nostre possibilità, come se fosse la più importante. questo penso sia il primo insegnamento da dare ai nostri figli” (Chloe)

    Non so se era poi cosi’ evidente, ma cosa faccio del resto io se non attraverso la mia personalissima aneddotica, segnalare tutti i miei errori? Non faccio altro che mettermi a nudo in un modo che lo ammetto e’ soprattutto catartico e mi fa risparmiare in psicoanalisi, ma mi permette di rileggermi e di essere criticato…alle critiche ribatto ma spesso le assimilo e spesso, e sono sincero, mi permettono di fare “erifica”, di vedere il tutto da un’altra angolazione: magari mi convinco ancora di piu’ delle mie ragioni, ma comunque mi sottopongo al vaglio di una dura e impietosa autocritica … Le critiche-di stile, se ho capito bene-rivolte a mad max tutto sommato non le capisco: criticagli il contenuto (ma in realta’ siete spesso d’accordo) ma, a parte che ormai da tempo L’Orribile Hulk e’ diventato quasi un fine letterato, tutto sommato se non ci mandassimo di tanto in tanto a quel paese questo nostro subblog sarebbe semplicemente un arida rubrica come quelle che compaiono periodicamente nelle riviste di settore: semplici manuali senza vita vissuta … Cosi’ siamo imperfetti ma forse anche piu’ veri e piu’ credibili.

  364. Stefano Grazia scrive:

    Stamattina io e mia mglie abbiamo fissato un appuntamento col Direttore dello Strategy Zone, l’ormai piu’ volte citato Lance Luciani, che a causa di un pending job (sta facendo un lavoro di videoanalisi per alcuni colleges) in questi 10 gg si e’ visto raramente … e quindi, visto che giovedi’ rientro, avevo piacere di fare due chiacchere attorno ad un tavolo con lui. In realta’ volevo fargli capire che se da un lato ero estremamente soddisfatto del lavoro fatto con Nicky e che gli riconoscevo che se ovunque lo portiamo, Coaches di tutto il mondo ci dicono che si, il fisico e’ minuto, si la testa e il mental sono tough to handle, ma TECNICAMENTE e’ perfetto per la sua eta’, il merito e’ certamente loro (e nostro perche’ abbiamo sposato l loro metodo: sia ben chiaro: io credo che siamo davvero stati bravi anche noi, nel periodo che passiamo in Africa… Ma e’ vero che attraverso Nicky noi abbiamo imparato MOLTISSIMO in questi 3-4 anni da loro…E vabbe’, tutte cose dette e rdette…), se da un lato dunque eravamo molto contenti, dall’altro doveva essere chiaro che in questo momento al contrario di certe pubblicita’ PRENDI DUE-PAGHI UNO, noi in questo momento stavamo facendo ESATTAMENTE il contrario. E ovviamente su questo, pur non avendo rimpianti, eravamo meno contenti. E soprattutto non sapevamo fino a quando avremmo potuto continuare a farlo. Il discorso e’ dunque proseguito su questi termini sicuramente ci sono accorgimenti da prendere e bisogna anche vedere la piega degli avvenimenti (siamo alle soglie di un cambio di proprieta’…l’IMG aveva investito sul mercato immobiliare … l’economia americana e’ crollata, si sta riprendendo…si vedra’…e blah blah blah) MA INSOMMA, quel che volevo dirvi e’ questo: la prima, primissima cosa che Lance ci ha detto e’ stata di quanto era contento dei miglioramenti di icky e DEL BUON LAVORO CHE NOI AVEVAMO FATTO in Africa … e che l’altro giorno uno dei Coaches lo aveva chiamato alle 10 di sera per parlargli,in senso positivo, di quano Nicky stesse sulle palle perdere…how much he cares about winning…o quanto gli scocciasse perdere…che pare sia una cosa che difetti molto negli altri ragazzi anche qui all’Academy… Insomma, alla fin fine, due sono le cose che un Coach va a vedere in un tennis prospect: disponibilita’ economica (eheheh) e HOW MUCH HE CARE … se il bimbo e’ competitivo, aggressivo sul campo, se si arrabbia quando perde (poi va da se’ che deve essere educato a controllarla, la rabbia, ma…), insomma, LA PERSONALITA’ …

  365. Stefano Grazia scrive:

    Questa fara’ felice Mad Max: con Lance abbiamo parlato di come collaboreremo nell’anno a venire e lui vuole che gli mandiamo ogni mese un match da analizzare…Ci ha fornito un TRIPODE da agganciare in alto alla rete, ci ha anche dato una lente grandangolare…ci fornira’ il software per la videoanalisi… Ci sara’ anche una sorta di blog su cui Nicky dovra’ scrivere periodicamente di se’…
    Gli ho anche parlato di Alessia e Margie mi ha detto che visto che gliela raccomandiamo noi sono disposti a vederla (perche’ per loro prenderle a 10 anni e’ gia’ troppo tardi…ho spiegato che Alessia sta facendo diverse cose simili soprattutto dal punto di vista della preparazione atletica ma capisco il loro punto di vista: a 8 anni quando Nicky ando’ per la prima volta per tutta la prima settimana gli insegnarono solo una serie di footwork (una decina,dal mogul al one or two front pivot al transfer al jump shot) che ora sono diventati naturali…intendiamoci, molti giocatori li fanno magari senza rendersene conto ma non tutti e padroneggiarli a 12-13 anni e’ piu’ difficile, soprattutto c’e’ meno tempo da spenderci sopra (un po’ il discorso che faceva Piatti ..). Ripeto: in giro per tornei vedo che certe cose le fanno sicuramente anche altri bambini provenienti da altre Academies e che sicuramente hanno speso meno soldi … Vero anche che lungi da me il pensare che Lance & Margie siano gli Unici Depositari del Verbo e poi, ribadisco, sono pienamente convinto che il MERITO PRINCIPALE (l’80%) sia mio e di mia moglie…ma senza Lance e Margie, senza quel 20% da cui attingere, in cui credere, da cui partire come fondamenta, noi a questo punto saremmo totalmente in un’altra situazione… QUINDI,IN FONDO, QUESTA E’ STATA INVOLONTARIAMENTE FORSE LA PERFETTA DIMOSTRAZIONE DELLA TESI DI QUESTO SUB BLOG: CHE COACH E GENITORI DEVONO COMUNICARE< INTERAGIRE< RELAZIONARE, in altre parole: LAVORARE INSIEME. Che e’ il contrario di quanto crede il nostro ” Au Contraire” Nikolic e pensa o pensava l’80% dei Maestri Italiani.

  366. Mauro scrive:

    Penso che il gioco del tennis, non sia difficile da imparare. Andate a vedere giocatori italiani dai 3.2 in su, per vedere cosa sono capaci. Non occorre andare da Bollettieri per imparare il tennis, nel modo più assoluto. lo dico questo perchè magari molti genitori leggendo stefano possono pensare che sia l’unica strada. Per me non è assolutamente così. Quello che possono dare le accademie oggi e che l’allievo “mangia” tennis dalla mattina alla sera e trova complessivamente più motivazioni. In Italia oggi ci sono ottimi maestri e accademie, si tratta solo di farle conoscere come diceva spesso Max. La stessa Vavassori credo sia ottima, non credo che Alessia o qualsiasi altro possa trovare giovamento andando da Bolletta. Quello che credo sia invece fondamentale, è inculcare ai nostri figli, sia la cultura del lavoro, della forza di volontà, atti ad ottenere un risultato nello sport come in altri settori della vita.

  367. madmax scrive:

    ed anch’io chloe sono in linea di massima d’accordo con te…. il punto però è che prima di tutto noi qui senza falsi moralismi discutiamo di cose meno profonde di quelle da te menzionate ma soprattutto i nostri obbiettivi sono molto meno nobili di quelli che tu ti prefiggi e per finire bontà d’animo, sobrietà etc etc nel tennis non sono mai state armi vincenti….non sarò una persona profonda o di alto spessore morale? boh vedremo comunque questo è quanto e mi trovo bene così…. per quanto riguarda invece le cose tecniche come abbiamo detto milioni di volte i documenti comprovanti la veridicità dei nostri interventi ci sono eccome, visto che i nostri scritti nascono dagli insegnamenti di coach di livello mondiale come bollettieri e piatti (che come ulteriore supporto si avvalgono anche della biomeccanica, una scienza..). per il resto nella mia vita di errori ne ho fatti a bizzeffe e purtroppo continuerò a farne, per questo motivo cerco sempre di migliorarmi e se poi esistono persone perfette, beh con loro arriverò sempre secondo…

    stefano ti ringrazio per la presentazione, poi ci metteremo d’accordo su quando arriverò….. (comunque cerchero di farlo quando ci sarete anche voi)

    mauro ti dico solo una cosa e medita bene su queste parole che sono poi il titolo dell’ultimo tra l’altro ottimo dvd di massimo sartori:

    TENNIS…. NON DIAMO TUTTO PER SCONTATO

  368. madmax scrive:

    p.s. il fatto che Alessia o qualunque altro bambino italiano che gioca ad un certo livello possa trarre giovamento ad andare dal bolletta dipende esclusivamente dalla sua famiglia e da cosa gli fa fare. faccio un esempio: se l’andare dal bolletta significa andare a fare una settimana da emerito sconosciuto, sono d’accordo con te (anche se già il fatto di giocare una settimana con 10 bambini/e della tua età più forti e più cattive di te è già un qualcosa che in italia non esiste..) ma se l’andare dal bolletta significa ad esempio fare molta strategy zone, menthal ed inglese, beh questo sarebbe un know how che in italia è quasi impensabile ricevere a questa età e livello. alla vavassori ad esempio per il menthal (anche se ora sarà di livello altissimo) ci sono arrivati ora, i campi totalmente coperti da telecamere sarà realtà solo l’anno prossimo e per quanto riguarda l’inglese c’è ma poi non è possibile e necessario parlarlo dalla mattina alla sera (e quindi non è assolutamente la stessa cosa..). e come già detto in un post precedente il fatto di riprendere giornalmente il bambino (ovviamente se lo rivede chi sa poi cosa guardare e cosa fare per correggere gli errori) fa tutta la differenza del mondo e come sappiamo questo sarà possibile alla vavassori ma per il resto la usano in pianta stabile piatti sartori e forse qualcun altro, quindi cioè solo i professionisti.. se poi dato che non è possibile averla allora si dice che non è necessaria o fondamentale allora ok va bene, ma la realtà lo sappiamo è tutta un’altra…

  369. Nikolik scrive:

    Mi piace l’andazzo che sta prendendo la discussione, perchè, e lo devo ammettere, grazie a Madmax, Stefano ed anche ad altri, si riesce, finalmente, a vedere come è brutto il Diavolo, senza falsi moralismi.

    Direi che ha iniziato bene Stefano, ripendendo un concetto che mi sta a cuore, e Roberto lo sa, perchè gliene ho parlato mesi fa, in tempi non sospetti.
    Stefano, infatti, coglie nel segno, quando, in due post del 7 luglio parla, finalmente, di doping, laddove, preoccupandosi per la presumibile altezza del figlio, dice “Certamente i metodi per farlo crescere ci sono ma si tratta di doping…”, e ancora “Il problema e’ che adesso cominciano a doparli da piccoli e siccome per ottenere certi risultati devi usare dosi massiccie, il rischio di effetti collaterali e’ alto, dal diabete alla sclerosi laterale amiotrofica…puo’ un genitore sano di mente assumersi tali responsabilita’? Ovviamente non puo’ ma ahime’, so che accade…”, e poi, addirittura, in un altro post “Cio’ detto, ho appena rifiutato come avrebbe fatto qualunque genitore l’opzione doping che non dico mi sia stata proposta ma semplicemente prospettata come possibilita’ (inutile nascondersi,eh…)”.

    Ecco qua, amici Genitori, che dire di più? Grazie a Stefano, ecco come è brutto il Diavolo.
    Inutile prendersela con il povero Nikolik, quando adombra sospetti sul gigantismo delle ragazze dell’est: come prendersela con lui, povero Nikolik, quando uno di Voi Genitori riconosce che fin da piccoli dopano i bambini (si parla di under 12), affermando di sapere che accade, e, addirittura, confessa sinceramente che anche a lui stesso “è stata prospettata questa possibilità” (e il figlio di Stefano ha meno di 12 anni, se non ho capito male).

    Ah, certo, avrò colpa io, avrà colpa Nikolik, questa storia che dopano anche i bambini non è vera…me la sono inventata io.

    Epppure deve esserci del vero se Stefano, in un post successivo, dietro richiesta, parla dell’arginina, che secondo lui “Dovrebbe stimolare la liberazione dell’ormone della crescita. So che viene usata dai culturisti”.

    Ebbene sì, amici Genitori, eccome come è brutto il Diavolo, eccome come è brutta la Strada della Vittoria, e non, si badi bene, perchè lo dico io, lo dicono altri.
    E pensate questo, amici genitori: ovviamente, Madmax, Stefano, e gli altri dicono no a queste pratiche, ma, secondo voi, i Genitori di quei paesi dell’est, in cui si vive con 50 euro al mese, secondo voi hanno la stessa forza di dire di no, al pari dei Genitori italiani?
    Secondo voi, di fronte alla prospettiva di vedere la propria figlia senza futuro, oppure messa ad affollare uno dei tanti night dell’occidente, che sono ben frequentati da ragazze dell’est, di fronte a questa prospettiva, secondo voi questi genitori non la fanno prendere una pasticchina ogni tanto alla figliola? Sempre meglio quello, pur di togliersi da una vita miserabile, no?

    Ecco come come è brutto il Diavolo, Genitori, è con questi concorrenti che vi troverete a rivaleggiare, sappiatelo.

    Poi ci sono stati gli interventi del prof. Buzzelli che ha chiarito, smentendo così gli allenamenti per ore e ore, giornalieri, che vengono consigliati in questo blog, che “Sono d’accordo sull’insegnamento precoce della giusta tecnica tennistica, ma non lo sono per l’alto numero di ore applicative, soprattutto perché anche se la tecnica ed i colpi vengono eseguiti nella maniera più ortodossa e nel rispetto dei ritmi esecutivi, il gesto che ne viene determinato sarà sempre di carattere esplosivo che se reiterato infinite volte con torsioni e scarichi meccanici sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale, queste iniziano precocemente a presentare fenomeni di logoramento insieme a squilibri muscolo-tendinei, che neanche l’attività fisica di compenso a volte riesce a riassestare”.

    Ecco come è brutto il Diavolo, amici Genitori, ecco la verità, se fate allenare ore e ore il vostro bambino, per farlo diventare un campione, con ogni probabilità avrà anche dei traumi, si farà del male.

    E per fortuna c’è stato Madmax, a dirvi che per diventare campioni non bisogna guardare a queste cose, bisogna spingersi oltre il dovuto, ma che occorre essere consapevoli dei rischi.

    Ecco, bravi Stefano, Madmax e tutti gli altri, perchè finalmente, senza false ipocrisie, senza falsi moralismi (come giustamente dice Madmax), avete spiegato a tutti, senza false parole, quanto è brutto il Diavolo, quanto bisogna andare oltre, per vincere, solo per vincere.

    E ha ragione ancora una volta Madmax nel rispondere alla Filosofa Chloe che “i nostri obbiettivi sono molto meno nobili di quelli che tu ti prefiggi e per finire bontà d’animo, sobrietà etc etc nel tennis non sono mai state armi vincenti”.
    Giustissimo, Madmax, giustissimo, finalmente qualcuno dice la verità, per come è. A nessuno frega nulla di educazione, sobrietà, insegnamento, insomma, le belle parole che ha scritto Chloe, interessa VINCERE, ecco cosa.
    E per VINCERE le parole di Chloe sono belle ma inutili.

    E per tutti questi motivi, ma rovesciati, che io continuo a dirvi: se stanno così le cose, ed in effetti stanno così, vincete pure voi; io voglio perdere; voglio arrivare ultimo in classifica; voglio che vincano quelle povere ragazze dell’est. Tanto, sono vittorie del Diavolo, vittorie che non danno felicità, vittorie che, quando arrivano, danno solo sollievo: e vai, ho vinto, almeno papà sarà contento di me, sarà orgoglioso di me, almeno sono realizzata/o, almeno i sacrifici non saranno stati vani, almeno ho vinto.

    Visto? Non è vero che vi dò sempre torto; non è vero che sono il solito Bastian contrario; anzi, vi dò ragione su tutto. Avete ragione voi a dipingere la società della Vittoria in questo modo.

    Solo le nostre conclusioni sono diverse: a voi sta bene vincere, io voglio perdere.

  370. andrew scrive:

    boh…Nikolik…non capisco…

    “io voglio perdere” è un insulto in ambito sportivo (almeno per come credo di interpretare io lo sport)… cercare di perdere infatti è comportamento antisportivo…comunque è chiaro che se frequenti un circolo, non puoi che pensare così…è la grande balla che da sempre serve a coprire insuccessi, piccolezze, orticelli e pizzicagnole varie…

    Mannaggia, vado tre giorni a Caorle per la tintarella e anche là (mentre portavo a cagare il cane) mi trovo un torneo con baby tennista da osservare. Il 12enne, che chiamerò Joy (infatti si chiama Joy), bionda chioma fino ai pantaloncini, stava giocando in un torneo per turisti (con prime teste di serie Bosa e Gallo!!! nonché suo padre Vigani senior). Bel giocatorino!! Mi è piaciuto il movimento preparatorio del servizio, sfacciatamente copiato da Agassi…Molto, molto aggressivo il gioco…

    Alessandro? No, non abbiamo neanche giocato, le racchette erano in macchina ma sono rimaste in garage…Il problema è che mi sta facendo parecchio incavolicchiare ultimamente e non ho voglia di portarlo a giocare, né penso che si stia meritando di giocare…insomma stiamo attraversando un periodo di turbolenza padre-figlio, con il figlio che vorrebbe ammazzare il padre figurato ma con il padre che pensa sia ancora un po’ prestino…praticamente è una ribellione continua, un periodo di sfida…ergo: nanetto, se vuoi giocare a tennis, impara a comportarti bene con chi ti sta vicino, altrimenti nisba…

    Mauro:
    volevo portare Alessandro su a Merano a giocare il Nike e per fare un po’ di campeggio alpino…vediamo come mi torna dal mare…

  371. chloe de lissier scrive:

    cerco sempre di dimenticare cosa è l’essere umano. cerco di dimenticare la storia, che descrive così perfettamente la nostra specie. cerco di dimenticare la scienza, la filosofia, ogni teoria che mi ricordi quanto sia vera la descrizione della vita fatta da shakespeare: life is a tale, told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing.
    credo sia superfluo spiegarvi perché cerco di dimenticare tutto questo: se non lo capite da soli non lo capirete mai.
    nikolik non si sbaglia quando descrive come stanno le cose. commette un solo errore: indicare una via d’uscita. che non è diversa o migliore dai miliardi di vie d’uscita che ogni uomo comparso sulla terra non ha mancato di proporre a se stesso e agli altri. come faccio io, come fate ancor più voi, che penate ogni santo giorno a cercare questa via d’uscita per voi e per i vostri figli.
    ma la sua via d’uscita, come quella di tutti, è buona solo per lui. perché nessuno ha ancora trovato la via d’uscita buona per tutti.
    altrimenti chi potrebbe coltivare l’illusione d’aver vinto?

  372. madmax scrive:

    nikolik se citi le cose che ho scritto allora scrivile tutte…

    al doping si arriva (almeno nel tennis dove l’epo non servirebbe a nulla e quello che viene usato sono gli asteroidi) perchè al 90% alla preparazione fisica si è sempre dedicato poco tempo e la forza prima o poi deve arrivare da qualche parte. se uno non si è abituato fin da piccolo poi è dura cominciare a soffrire… in più oggi tu vedi giocare uomini e donne cresciute tennisticamente e fisicamente 10/15/20 anni fa, tempi in cui certe metodologie moderne non erano ne conosciute ne usate e con gli ormoni certo non sviluppi nei riflessi ne la coordinazione ne migliori la perfezione dei colpi… etc etc

  373. Mauro scrive:

    Max, accetterò il tuo consiglio, anche se c’è un detto che seguo fedelmente nella mia vita, è proprio quello di non dare nulla per scontato. Volevo solo ricordare agli amici genitori che forza di volontà, determinazione e duro lavoro hanno poi la meglio su tutto. La sharapova sarebbe diventata tale anche da Elia e Farina o Caperchi, e forse avrebbe giocato meglio a tennis, visto che non sa fare uno smash ed il rovescio in back lo sa fare meglio un mio amico ottantenne.
    Poi come ho già detto, l’aspetto motivazionale è un’altra cosa e su questo le gite in accademia hanno sicuramente un effetto ottimo.

  374. Mauro scrive:

    Nikolik, l’avevo già detto in un mio vecchio post, tra il nero ed il bianco, esistono migliaia di tonalità di grigio.
    L’arginina, è un integratore alimentare, e sei molto più doppato tu visto che sei toscano e se come immaggino mangi fiorentine, assumi quantità industriali di arginina, almeno più di me visto che sono vegetariano.
    Per quanto riguarda i traumi da eccessivo allenamento, se posso scegliere, preferisco quelli ai traumi da discoteca o da rincoglioniomento da tv o video giochi.
    Il vincere poi è una necessità assoluta della razza umana ma direi di tutto l mondo animale. E’ la lotta per la soppravivenza che si è fortunatamente declassata in molti casi, almeno per l’uomo in lotta sportiva. Ricordiamoci come sono nati i giochi olimpici.
    Per sdrammatizzare, permettimi una battuta, ricordati che anche tu almeno una volta nella vita sei arrivato primo!

  375. Mauro scrive:

    Andrew, purtroppo come già detto, non ci sarò a Merano, fattevi però vedere da mia figlia, gli farà senz’altro piacere.

  376. Atti scrive:

    Nikolic sei troppo forte ! manipoli frasi qua e là per farne un filo logico alle tue teorie ! Ma ci credi cosi stupidi e ottusi ? Cosa vedi di interessante nel tennis femminile se parti da queste valutazioni ?
    Invece di andare a vedere le bellezze “giunoniche” nei tornei ITF e WTA prova a girare in qualche torneo ETA U12 –U14 e vedrai che noterai subito, già durante il riscaldamento la vera differenza fra i ns. ragazzi/e e quelli dell’est (una Errani è dovuta emigrare in Spagna, staccandosi dal ns, ambiente, per assimilare grinta e determinazione e adesso con un fisico per niente dopato è già arrivata fra le prime Top 50-60).
    Concordo con Max che è anche una questione di cultura, in Italia il sacrificio e l’impegno sono due valori in disuso, da noi adesso i modelli che contano si basano sulla furbizia e l’arrivare con ogni mezzo ( ma nel tennis non puoi bluffare).
    Di conseguenza i ns.ragazzi, anche i piu’ bravi e dotati, fanno fatica a reggere il ritmo dello sport attuale, oppure finche da junior conta di piu’ la tecnica e la tattica siamo competitivi, ma poi da grandi quando serve anche la componente atletica e mentale…. Non siamo quasi mai all’altezza (oppure lo siamo per 2-3 grandi match all’anno e mai per uno Slam).
    Girando i tornei, vedo molti ragazzini che giocano bene, ma la qualità principale che manca è la voglia “spasmodica” di arrivare che non colgo in nessuno (o è indotta momentaneamente dai genitori/coaches); oppure la vedo solo a tratti; per esempio mia figlia, in questo periodo, vince un match difficile giocando benissimo, con spettatori/addetti ai lavori che la vedono “grintosa” e “cattiva”, e poi, a volte, il giorno dopo, inspiegabilmente, è “scarica” e lascia campo libero all’avversaria successiva senza “lottare”. Ecco il dubbio principale, riusciranno/vorranno sacrificarsi da grandi, con costanza e voglia, in questo sport nel caso fossero competitive ad alto livello? vale la pena insistere con l’agonismo viste le probabilità ridottissime? E’ questo, eventualmente, il “rischio principale” che tutti noi, genitori e ragazzi, stiamo correndo, altro che doping ; per quanto mi riguarda sono assolutamente contrario ad ogni forma di doping, vederle vincere “barando” non mi darebbe nessuna soddisfazione !

    La penso come Mauro, andare dal Bolletta è una scelta personale, per alcuni, dettata anche nella speranza di ottenere possibili sponsorizzazioni (Yuri docet). Io non credo che Piatti e Sartori, per esperienza e competenza, abbiano qualcosa da imparare da lui; non mi piacciono molto le catene di montaggio, preferisco sempre un buon artigiano che conosce il suo mestiere e lavora con passione (infatti su Nicholas darei il 99,99 % di merito a Stefano e Gabri che lo stanno accompagnando passo dopo passo nella sua crescita).

  377. madmax scrive:

    mauro, questo è un altro dei punti…. mi spiego meglio nel tennis femminile fino a qualche anno fa ma anche in quello attuale lo smash ed il back non sono colpi necessari a vincere. quando si hanno il servizio (e la sharapova ne ha uno precisissimo), un fondamentale (meglio il dritto ma il rovescio di maria basta e avanza…) e soprattutto un atteggiamento aggressivo sei una top, tutte qualità che ad oggi chi è uscito dalla scuola italiana (oltre alla prep fisica) ne è stato e ne è completamente sprovvisto…. diverso penso sarà tras qualche anno dove penso che la qualità del gioco femminile salirà ancora ed allora probabilmente sarà necessario avere un bagaglio tecnico completo.

  378. madmax scrive:

    Atti come dicevo è lapalissiano che Piatti non abbia nulla da imparare dal Bolletta, il problema è che quando hai 12/13 anni dal Bolletta ci puoi andare da Piatti no… E come ho sempre detto noi più degli stranieri dobbiamo essere maniacali con la tecnica, la preparazione atletica e quant’altro appunto per sopperire alla mancanza di fame, perchè è evidente che se noi siamo tecnicamente o tatticamente solo alla pari con gli altri veniamo asfaltati… ed anche per quanto riguarda i dubbi riguardo al fatto se dopo i ns figli vorranno sacrificarsi, beh l’ho detto migliaia di volte il dopo non deve esistere è ora che LO DEVONO FARE PERCHE’ POI POSSA DIVENTARE UN’ABITUDINE e non venitemi a dire che vostro figlio si rifiuterebbe, perchè allora la colpa non sarebbe loro…

  379. Stefano Grazia scrive:

    Dice Mauro: La sharapova sarebbe diventata tale anche da Elia e Farina o Caperchi, … IO NON LO DAREI COSI’ PER SCONTATO ….e forse avrebbe giocato meglio a tennis etc etc … SUDDAI, NON FACCIAMO DEMAGOGIA A BUON MERCATO … Da Bollettieri ti insegnano tutto: andateci prima di criticare …Nicholas e’ sicuramente un prodotto dell’Academy: tutti i Coaches dove e’ capitato per caso o per bisogno dicono che fisico minuto, testa matta, ma tecnicamente e capacita’ mptprie per la sua eta’ sono perfette…Con tanto di gioco a rete e slice bckhand da appaiare al rovescio a due mani). Ora io sono sicuro,sicurissimo, che lui e’ cosi PERCHE’ NOI GENITORI LO ABBIAMO SEGUITO E ALLENATO e non ci fossimo stati noi (ma potrebbe essere stato un madmax con sua moglie) non sarebbe stato cosi’ ma non sarebbe stato cosi’ NEMMENO E SOPRATTUTTO se non fossimo partiti da quel 20-30% che costituisce la base, il nucleo da cui e’ partito… La Strategy Zone.
    Ha ragione Max quando osserva:è lapalissiano che Piatti non abbia nulla da imparare dal Bolletta, il problema è che quando hai 12/13 anni dal Bolletta ci puoi andare da Piatti no…” (e ricordiamo che poi lui si lamenta del fatto che gli arrivano giocatori che poi devono essere corretti, che gli fanno perdere un po’ di tempo perche’ da piccoli non hanno fatto tutte le cose giuste…) Ora ha proposito della STRATEGY ZONE, ho sottomano un articolo di 4 pagine sulle IMG Academies pubblicato su ACE TENNIS (issue 132,June 08), la rivista di tennis in UK. Vi traduco la parte che mi (ci) interessa:
    “un’altra parte dell’IMG Academies che non si e’ sviluppata dal nucleo principale e’ la STRATEGY ZONE che e’ stata creata dal tennis enthusiast Lance luciani. “Arrivai qui 9 anni fa. Mi occupavo di Analisi Statistiche e la Videoanalisi era la mia specialita’racconta Luciani che incontro’ Bollettieri all’Eddie Herr Tournament,un evento internazionale juniores che viene organizzato alla NBTA(Nick Bollettieri Tennis Academy). Continua Luciani: “Capito’ che mi occupai del video dei torneo. Offii un servizio ai genitori dove io facevo i video dei matches dei loro figli e loro pagavano. Nick disse: ma come e’ che noi non abbiamo questo servizio qui alla NBTA? E io risposi: perche’ io sono uno delle uniche due persone in questo paese che fanno questo tipo di cose. E Nick: scrivi una proposta e vediamo cosa possiamo fare per avere i tuoi servizi dentro l’Academy”
    Due anni fa poi Lance decise di smettere di comprare VHS Cameras e ideo’ qualcosa di completamente nuovo. Installo’ 35 cameras, una per campo, tutte collegate a un server che provvede accesso a lui e ai suoi studenti con circa 8 ore di footage al giorno. “Abbiamo ideato un software che abbiamo chiamato the strategy zone analyser. Cosi’ ora possiamo filmare 300 ragazzi in una settimana e loro possono poi vedersi il loro video nelle aule. alla fine facciamo un DVD dei diversi elementi del loro gioco cosi’ possono vedersi i winners o gli unforced errors o i returns of services…Nove anni fa non avrei mai potuto immaginare o sognare di fare una cosa simile-300 ragazzi editare i loro propri video in una settimana…e’ incredibile…”
    E oggi mentre Stepanek (che dal vivo-lo dico ad Ubaldo che mi e’ sembrato molto ossessionato da questo-e’ molto meno brutto che dal vederlo in tivu’) e Nishikori si sfidavano in un set di allenamento, qualche campo piu’ in la’ Nicky si allenava al RETURN OF SERVICE con Margie e Ches (che con Tiffany costituiscono il Team dello Strategy Zone) che avevano installato una BALL MACHINE SPECIALE, una sorta di ROBOT TORRE che si alza e spara servizi dall’alto verso il basso a velocita’ variabili (non vorrei dire una fesseria ma anche questo dovrebbe essere un brevetto di Lance o comunque qualcosa di suo ce l’ha messo). No, non voglio fare l’Elegia della Bollettieri Academy : molte critiche avanzate (troppo business, troppa dispersione…) sono giuste e certo bisogna saper differenziare fra SUMMER CAMP e FULL TIMER, e tutto quello che ho scritto in questi giorni STANDS FIRM, come dicono gli americani (cioe’, al contrario di certe pubblicita’, I TAKE ONE AND PAY TWO (io porto a casa una cosa e ne pago due), ma attenzione a non cadere nell’errore opposto e molto piu’ grave, di denigrare Bollettieri e la sua Academy e di considerare l’Italia come il Centro del Sapere, e questo vale anche quando si discute di Educazione Scolastica.Non esiste un posto al mondo dove puoi trovare TUTTO nello stesso posto: dai buoni coaches al Mental, alla Preparazione Atletica, alla Competizione, al Nutrition,etc etc etc…Chip Brooks, Direttore dell’Adult Program, me la metteva giu’ cosi’: “E’ la competizione…non c’e’ nessun altro posto dove un junior puo’ ottenere una simile competizione senza dover andare a ccercarsela di torneo in torneo…” Lance Luciani mi diceva ieri: “Parlavo con Jelena (Jankovic) l’altro giorno e’ lei mi diceva che la chiave del suo successo e’ stato quello di essere sopravissuta a questo posto…”
    L’ho sempre ripetuto: la Bollettieri e’ solo uno STRUMENTO che ti viene messo a disposizione e sta a te poi riuscire ad ccordarlo e suonarlo al meglio, ma attenzione a non peccare di superficialita’: NON E’ VERO CHE IN ITALIA E’ COMUNQUE MEGLIO. E’ vero semmai che ci sono eta’ diverse per andarci. Comunque il piu’ indicato a darci delle risposte sarebbe sicuramente Miccini: sono certo che suo padre troverebbe diversi difetti cosi’ su due piedi ma altrettanto certo che poi comincerebbe ad elencare anche i pregi… Io l’ho visto la prima settimana che arrivo’ da Bollettieri, nell’Agosto del 2004 (la stessa settimana in cui arrivo’ Quinzi eguarda caso, c’era anche il figlio di Ubaldo). Era un dodicenne mingherlino, fra i primi tre in Italia…Sarebbe diventato lo stesso giocatore che e’ ora non avesse DECISO LUI, nell’Agosto 2004, di provare a fare un anno all’Academy?
    Certo, tutto e’ possibile, ma anche qui …io non lo darei per scontato.
    Non penalizza nemmeno il fatto di avere per esempio oggi su un campo laterale al suo Stepanek e Nishikori giocare un set di allenamento.E Taylor Dent sui campi posteriori fare preparazione atletica con la palla medica.E tre giorni fa Jelena Jankovic.E la sett scorsa Tommy Haas. E magari nelle prossime settimane la Sharapova e la Vaidisova o qualche ospite illustre come Murray o Serena.
    Insomma, certe motivazioni e’ difficile trovarle altrove.
    Piuttosto e’ inconcepibile come nel Sud d’Italia, in Puglia per esempio, con i favori del clima, non esista una Grande Academy di Tennis come invece ne esistono diverse in Spagna…

  380. Stefano Grazia scrive:

    Chiarisco meglio,anche in risposta ad Atti, il concetto parzialmente espresso con : “Ora io sono sicuro,sicurissimo, che lui e’ cosi PERCHE’ NOI GENITORI LO ABBIAMO SEGUITO E ALLENATO e non ci fossimo stati noi (ma potrebbe essere stato un madmax con sua moglie) non sarebbe stato cosi’ ma non sarebbe stato cosi’ NEMMENO E SOPRATTUTTO se non fossimo partiti da quel 20-30% che costituisce la base, il nucleo da cui e’ partito… La Strategy Zone.”
    Voglio dire che Noi (Gabri’ ed io) abbiamo imparato MOLTISSIMO dai Coaches della Strategy Zone. Da loro direttamente(dialogando con loro,osservando gli allenamenti, leggendo le loro pubblicazioni e libri e guardandoci i DVD del loro programma)ma soprattutto attraverso Nicholas. E’ incredibile come io abbia ampliato le mie conoscenze tennistiche in questi ultimi 3-4 anni … Poi, sia chiaro, c’e’ sempre tempo e spazio per apprendere e migliorarsi … Come diceva Catizone (io non c’ero ma e’ su film ripreso da mia moglie), uno puo’ dire di avere 30 anni di esperienza ma se da 30 anni ripete le stesse cose, alla fine la sua esperienza rimane di un anno solo, il primo… MAGARI NON L’HO RIPORTATO FEDELMENTE, ma il concetto e’ quello: umilta’ e aroganza insieme. L’arroganza di non voler svendere il mio background culturale e sportivo a chicchessia, l’umilta’ di voler apprendere da chiunque. La certezza che alla fine nel bene e ahime’ anche nel male tutto passa attraverso i Genitori.
    Da cui la Rubrica G&F.

  381. Stefano Grazia scrive:

    Baron Cosimo, non e’ che mi son dimenticato di te ma la mia principale occupazione e’ mio figlio e si da il caso che avesse appena vinto da 11enne il suo primo U12… Per il problema Cafe’ Universe, certo, RISCRIVI ad Ubaldo (anche a me piacerebbe una RUBRICA UNIVERSALE sui temi tennistici), ma devo anche riconoscere che IN QUESTO MOMENTO ogni 2-3 gg c’e’ un articolo sul BLOG da commentare e allora Quelli della Redazione potrebbero anche dirvi: ma insomma, che cosa vogliono questi? Se volete inviare commenti, scrivete COME FACEVATE PRIMA di seguito ai nostri articoli…Roberto Commentucci, per esempio, che continua ad apprezzare non solo il NEW SITE ma anche il BLOG per la possibilita’ di essere messo in discussione dai suoi lettori, ne ha scritti di recente almeno due o tre molto interessanti e COMMENTABILISSIMI.

  382. +PSTN+ scrive:

    @Stefano Grazia
    Nessun problema!
    Priorità ovviamente a tuo figlio.
    Ti scrivo in questo giorno di lutto il quale verosimilmente (AHIME’) segnerà quel ben noto passaggio sul trono….

    Se passi da noi capirai come il buon Roberto Commentucci ci è venuto in soccorso.
    Forse siam prossimi alla (nostra) piccola vittoria.
    Adesso sono un poco di fretta ma basta che tu mi/ci fai visita e capirai.

    Cordiale Saluto e In bocca al lupo per “La canaglia di Lagos”!

  383. +PSTN+ scrive:

    Da noi inteso come il vecchio “Avviso a voi naviganti”…

  384. The natural scrive:

    Da tempo leggo il blog e cerco di capire cosa frulla nella testa di molti genitori. Io ammiro la passione..quasi la devozione di tanti blogger. In effetti per poter raggiungere risultati importanti, sia nello sport che nel lavoro, è necessaria una passione/determinazione fuori dal comune. Una persona diventa, alla vista dei più, un quasi maniaco per lo scopo che si è prefisso. Mi ricordo un’ intervista di Falcone che rispondeva alla domanda: come si sconfigge il mafioso? E lui rispondeva: il magistrato lavora 8 ore al giorno, il mafioso 24… a voi la risposta. Tanto di cappello a tutti quelli che ci mettono anima e corpo in quello che fanno. Ne vedo tanti in questo blog, in primis Stefano (un fuoriclasse), Max e tanti altri. La cosa che non condivido ed anzi disprezzo è il fatto che l’ obiettivo che ci siamo prefissi noi diventi per nostra decisione l’ obiettivo di nostro figlio, che in tenera età si trova sostanzialmente obbligato a diventare un maniaco dell’ obiettivo senza saperne bene il perchè e senza averlo minimamente deciso. Ed allora propongo, per il bene del figlio e dei genitori..perchè non provate a scindere le due cose. Qui i fuoriclasse sono alcuni genitori non i bambini. I genitori facciano un gesto di altuismo e dedichino il loro tempo agli altri, alle sat, alla federazione per far crescere tutto il circuito e per portare veramente un gruppo di persone a pensare in grande e lascino in II piano l’ obiettivo del figlio che se ne avrà voglia deciderà se fare o nò il professionista. Io personalmente avrei odiato aver già la strada così definita da parte dei miei genitori.

  385. Mauro scrive:

    Stefano, la strada da te intrapresa è condivisibile vista la tua situazione, ma non la proporrei come un modello da seguire in Italia. Se hai seguito le vicende dei nostri tennisti junior, dovresti sapere che nel mondo hanno sempre fatto molto bene e spesso primeggiato. Il problema del tennis italiano è sempre stato, oggi in verità meno, il passaggio dal tennis junior al circuito pro.
    Di questo ti accorgerai l’anno prossimo se tuo figlio farà i nike od altri tornei in italia, e ti chiederai da dover proviene tanta buona preparazione.
    Ognuno però può spendere i suoi soldi come meglio preferisce.

  386. anto scrive:

    Oggi voglio scrivere di fabio Fognini, che ho avuto il piacere di conoscere e di frequentare per tre giorni. Quello che scriverò spero che lo leggano quelle persone che qualche volta lo criticano per cercare di capire chi è il fenomeno Fognini. Fenomeno Fognini, perchè un ragazzo italiano di 21 anni, 66 del mondo è da considerarsi un fenomeno anche per quello che in futuro potrà raggiungere. Un vero professionista, scrupoloso, attento, serio, che della sua professione fà una ragione di vita. Spesso sento dire che i tennisti sono privilegiati, grandi alberghi, facilities di ogni genere ecc…..ebbene per Fabio non è così, allenamenti duri, attese snervanti prima di giocare, e stanchezza, in quanto portare avanti due specialità in un torneo non è mai facile, e richiede un tale dispendio di energie psico fisico non indifferente. Non dimentichiamoci che ad Umag è arrivato in semi-finale e finale di doppio. E poi debbo aggiungere che è un ragazzo simpaticissimo, molto cordiale e affabile, sopratutto con le persone che conosce. Spesso viene criticato ingiustamente per alcuni atteggiamenti che tiene in campo, ma non dimentichiamoci mai che non è facile affrontare un match dove ti giochi tanto, sia in termini di classifica che in termini economici. Sono stati tanti i sacrifici che lui e sopratutto la sua famiglia anno fatto nel corso degli anni, e questo che sta raggiungendo non può che rendere orgogliosi i suoi tanti tifosi e chi lo segue. Se mi chiedeste chi è fabio Fognini, potrei dire che è un ragazzo di ventun’anni che ha rinunciato a tanto per cercare di rincorrere un sogno………..ed è un ragazzo che sa farsi voler bene dalle persone. Ci tenevo a scrivere questo, perchè è giusto che le persone che lo vedono dall’esterno, sapessero veramente chi è fabio Fognini. Un capitolo a parte, lo merita suo papà Fulvio, la vera mente che c’è dietro il Progetto “Fognini”. Questo è un papà che può essere annoverato tra i genitori che devono essere presi ad esempio per la costruzione di un giocatore. Papà attento, presente, mai banale, e molto competente. Un genitore del genere non può che stimolare ed aiutare il proprio figlio a crescere ed a issarsi ad un livello tale che forse da solo non avrebbe mai raggiunto. In questa rubrica, tutti noi abbiamo la fortuna di avere una persona che vive all’interno del Pianeta Professionismo, cerchiamo di assimilare il più possibile da tale esperienza e chissà mai che un domani non ci torni utile. Un saluto a tutti

  387. stefano grazia scrive:

    Scrivo da una postazione internet nell’aereopoprto di Gatwick,London, in attesa di catturare il volo per Bologna: due giorni e via, di nuovo a Lagos. Sono state vere vacanze? Boh, comunque son passate in fretta e mi e’ rimasta negli occhi l’immagine di mio figlio piu’ agitato del solito (nervoso per la mia partenza) all’aereoporto di Gatwick con mia moglie al di la’ del gate che mi faceva segno con le dita di qualche lacrimone. E quindi certo condivido il contenuto di fondo del post del The Natural (che tra l’altro era un buon film riuscito a meta’ sul baseball con Robert Redford) che vorrei comunque rassicurare: fin dall’inizio (leggersi i riassuntoni se non il post 37 della First season) molti di noi hanno sempre specificato che l’obiettivo era mettere il figlio in condizioni di decidere DA SOLO a 13-14 anni se valeva la pena di provarci … per far cio’, e questo e’ il nostro postulato, non puoi aspettare i 14 anni e dire : OK, adesso voglio provare a diventare un Campione. Non nel Tennis ma nemmeno nella Formula uno, temo, dove uno dovrebbe prendere la patente di guida a 18 anni e quindi si dovrebbe presumere che fino a quell’eta’ di tempo ce n’e'… Certo, capisco i pericoli (anch’io a un certo punto volevo cambiare facolta’ ma ormai avevo oltrepassato il punto del non ritorno…e probabilmente ho fatto bene, anzi: mi e’ andata benissimo cosi’, anche se mi paragono sempre al Dick Diver di Tenera e’ la notte, corrotto lui dall’ereditiera io dalla vita all’estero che e’ una vita altrwettanto in prestito) e certamente non sara’ facile per un bambino decidere di smettere dopo anni di Full Immersion…ma decideranno anche i risultati, la scuola, la passione, la crescita staturale … Nel frattempo cercheremo di non bruciare troppi ponti … Sul fatto di dedicare la nostra passione e risorse al movimento tennistico in Italia, che dire? In fondo il nostro contributo, sia io che max, lo stiamo dando, proprio con questo blog…In realta’ finora dagli apparati isituzionali non e’ che siamo stati molto apprezzati (nemmeno una frase, un rigo appena…anzi, qualcuno ha gia’ pronosticato che i nostri figli smetteranno e agli altri genitori ha suggerito come primo comandamento di non seguire i consigli di chi su questo blog ci scrive-addetti ai lavori inclusi?) … Capisco che non sia granche’ ma onestamente io gratis lavoro solo per mio figlio: non dico come Mad max che il mio e’ un investimento (piuttosto dico a meta’ fra l’ironico e il disperato:’Io non investo, io spendo!!!’), ma al di la’ di ogni retorica e ipocrisia, se dovessi fare per altri quello che sto facendo per Nicholas, mi farei pagare… Suona crudo e antipatico? Vabbe’, diciamo che ahime’ io non sono abbastanza nobile e che a me non interessa la crescita del movimento tennistico italiano, interessa solo la crescita tennistica di mio figlio… Tutt’al piu’ seguo con simpatia gli amici che condividono le mie teorie e non sono cosi’ gretto dal non ringraziare chi mi ha aiutato senza chiedere nulla o quasi in cambio … il Maestro Giovanni Toni qualche anno fa, Zavoli e il Prof Buzzelli, il Maestro Albertini poco prima di partire per la Florida che mi ha permesso di far allenare qualche giorno Nicholas con lui e col suo alliervo Gigi Neri…
    Pero’ credo che un contributo, sia pure piccolo, noi abbiamo cercato di darlo condividendo le nostre esperienze…se qualcuno,a livello istituzionale, era interessato poteva/doveva farsi avanti. Il resto e’ tutta letteratura.
    Cio’ detto, confermo che in linea di massima non trovo nulla di sbagliato in quanto ha scritto The Natural.
    MAURO:sono completamente d’accordo con te…A META’.
    Vero e’ che il problema dei NOSTRI e’ dopo ma probabilmente e’ vero che in ITALIA (e te lo confermeranno Pibla e Roberto) e’ proprio quello il problema, che ci si preoccupa troppo di fare bella figura fra gli Juniores mentre, da borg in poi, quelli che sono diventati bravi le Competizioni juniores le hanno addirittura saltate… Ecco, la differenza all’estero e’ forse anche questa: che le altre federazioni non sono cosi’ fissate nel vincere la Davis Cup Under 16 o gli Slam juniores, ma piu’ a costruire dei TOP 100. Da Bollettieri fanno gia’ (a Nicholas!!!!) questo discorso: ’se vuoi diventare un giocatore di college, e’ un discorso…se vuoi diventare un PRO, e’ tutta un’altra faccenda e la via da seguire e’ questa.’ A loro poi di vincere l’Eddy Herr o l’Orange Bowl interessa solo come verifica per il futuro in quanto non sono una federazione e i loro giocatori provengono da nazioni diverse…E’ tutto diverso.Non dico necessariamente migliore ma completamente diverso.Alla Bollettieri (e in generale nelle IMG Academies) l’85% dei ragazzi ci va per ottenere una Scholarship per il College ma fra i Coaches esiste gia’ una selezione molto precoce di materiale umano … Io credo che un po’ per cultura (manca ancora la considerazione in italia per la persona che si e’ fatta da se’ attraverso lob sport: si, ne facciamo degli eroi, li vediamo in tv con le veline, ma per noi rimangono sempre dei cittadini di seconda classe e in effetti se poi senti parlare Totti & Co non puo’ essere che cosi’), un po’ per tradizione, un po’ per mammismo & bamboccionismo da noi si comincia a parlare di lavoro (di professionismo insomma) solo dopo i 20-24 anni e magari nello sport moderno e’ un po’ tardi…Sara’ moralmente sbagliato, non lo discuto, ma e’ inutile menarsela…Insomma, alla fine Errani e Pennetta si allenano in Spagna e Miccini e Quinzi hanno addirittura anticipato i tempi…Seppi e Knapp invece, come diceva qualcuno(mi sembra max) sono…tedeschi!
    Certo, il mio modello non e’ applicabile: non lavorassi in Africa e risiedessi in Italia, probabilmente avrei preso casa anch’io a Sarnico insieme a Max ma MAKE NO MISTAKE, comunque 2-3 volte all’anno da Bollettieri, con tutte le critiche che io per primo pomgo e/o condivido, ce l’avrei portato …

  388. madmax scrive:

    ma scusa the natural, da noi appena nati si obbligano ad essere cattolici poi per forza devono andare a scuola e per finire poi li massacriamo con il fatto che si debbano laureare per poter aver più chances nella vita (e ne ho visti pochi di ragazzi entusiasti di andare a scuola sia all’inizio che dopo). A mia figlia l’ho fatta andare a scuola di tennis, dov’è la differenza?? e poi come dico sempre megliolavorare dai 10 a30 anni che dai 25 ai 75!!!!

    mauro ma è appunto perchè non hanno seguito la strada di stefano che sono stati forti solo da junior… proprio ieri parlavo con uno dei coach del settore femminile alla vavassori, un ragazzo di 28 anni (ancora oggi 2.6 classifica fit) che ha fatto attività internazionale da junior (anche semi alla lambertenghi etc) essendo il nr 3 d’italia del suo anno. beh mi diceva che tutte le cose che fa oggi mia figlia, lui le poteva solo sognare!!!

  389. andrew scrive:

    …The Natural…

    credo ti abbia risposto bene StefanoGrazia, asserendo che già qualcosa qui si sta facendo, ossia si condividono esperienze, si diffondono informazioni, si organizzano raduni, si confrontano idee (giuste o sbagliate)…non è poco, anche se si espongono in pochi…

    Il problema (se problema è…) è come diceva StefanoGrazia, che la voce della federazione non si fa sentire, coloro che vi operano all’interno non comunicano e se intervengono lo fanno solo per salvare l’”onore” ferito e non per un reale confronto, perché qua non vi sono persone “degne” di un confronto con loro…

    Chi è in “odore di eresia” non è generalmente ben visto dalle varie “chiese…e al momento la FIT è una “chiesa” (integralista e totalitaria) con le varie parrocchie (idem)…

    amen

  390. madmax scrive:

    mauro…. oggi proseguendo il discorso con il coach di cui parlavo nel post precedente mi diceva che uno dei suoi coach è stato corrado barazzutti (attuale davis man): beh l’ha fatto lavorare molto come quantità ma qualità zero assoluto con praticamente nessuna correzione tecnica… anzi no una l’ha fatta ed oggi come oggi sarebbe stata l’unica cosa da non modificare…. quindi fatti i tuoi conti…

  391. Nikolik scrive:

    Devo, ancora una volta, manifestare tutto il mio apprezzamento, e sincero, per l’andazzo che sta prendendo questo blog, o sub-blog, come lo chiamate voi. Ad onestà, quando si deve criticare si deve criticare, quando si deve apprezzare si deve apprezzare. Ora è il momento di apprezzare.

    Infatti, ancora una volta, e, come ho già scritto, negli ultimi giorni è avvenuto spesso, qua dentro si cominciano a dire grandi verità.

    L’ultima, in termini di tempo, l’ha detta ancora una volta Stefano, con l’inequivocabile frase “a me non interessa la crescita del movimento tennistico italiano, interessa solo la crescita tennistica di mio figlio”.

    Bravo, veramente, e non per scherzo, Stefano, perchè, finalmente, viene affermata una grande verità, senza falsi moralismi, come dice Madmax.

    Ma non è forse ciò che io ho sempre detto, attirandomi le ire e l’antipatia di tutti? Vedo che, finalmente, siamo d’accordo, invece.
    Ho sempre ripetuto che la Federazione, ogni Federazione, è al movimento sportivo generale che deve guardare, non a voi e ai vostri figli.
    Avevo ragione, quindi.

    Ma, se le cose stanno così, come ha detto Stefano, ed in effetti stanno così, ci sono tre importanti conseguenze, all’evidenza di tutti.

    Prima conseguenza.
    Se le cose stanno così, come ha detto Stefano, ed in effetti stanno così, anche la Federazione, con la stessa legittimazione, può fare benissimo analogo ragionamento, anche se rovesciato: a me non interessa la crescita tennistica di vostro figlio, a me interessa solo la crescita del movimento tennistico italiano.
    Analogo ragionamento, analoga legittimazione.

    Seconda conseguenza.
    Se le cose stanno così, come ha detto Stefano, ed in effetti stanno così, viene confermato ciò che, non solo io, si è sempre sostenuto, e cioè che la Federazione non può, e non deve assolutamente, stare dietro ai Genitori.
    Ai Genitori, ormai è chiaro, non importa nulla del tennis, importa solo, ovviamente e giustamente, del proprio figlio. Quando l’interesse del figlio per il tennis sfuma, vuoi perchè si stufa, vuoi perchè al massimo a 30 anni si smette di giocare a livello competitivo, sfumano anche i Genitori.
    Quindi, appare chiaro che la Federazione non può stare dietro ai Genitori, non si può fare alcun progetto fondandolo sui Genitori, perché i genitori oggi ci sono e domani no, se il figlio smette di giocare, per qualsiasi motivo, il tennis è morto per i Genitori.
    La Federazione deve stare dietro ai veri appassionati di tennis, non a coloro che sono appassionati, giustamente peraltro, solo dei propri figli.
    Con i Genitori non si può fare alcun progetto a media-lunga scadenza.
    La Federazione, quindi, si deve disinteressare completamente dei genitori, è al movimento che deve pensare.

    Terza conseguenza.
    Se le cose stanno così, come ha detto Stefano, ed in effetti stanno così, perchè criticate così tanto la federazione? Ma che volete dalla Federazione? Perché vi accanite così tanto? Pensate a vostri figli, giustamente, allenateli come vi pare, e chi si è visto si è visto.
    Ho letto, in questo blog, da parte di voi genitori, innumerevoli critiche alla Federazione, che, però, chiaramente, stando così le cose, sono totalmente illogiche.
    Se non vi interessa nulla del tennis del movimento tennistico ma vi interessano, peraltro giustamente, solo i vostri figli, occupatevi di loro e lasciate che della Federazione si occupi chi è interessato al movimento tennistico generale.
    Se non vi interessa nulla del tennis, del movimento tennistico, cioè, ma siete dentro a questo ambiente solo per vostro figlio, non avete alcuna legittimazione per criticare la Federazione.
    Voi Genitori, stando così le cose, ed in effetti stanno così, non fate parte della Federazione e, quindi, a tutta logica, nemmeno potete criticarla, perchè tanto non vi interessa nulla.
    Non conta nulla che siate tesserati o meno, chiaramente non fate parte della Federazione, se non vi importa nulla del tennis.
    Occupatevi, quindi, dei vostri figli, che di Federazione è giusto che si occupino i veri appasionati di tennis.
    Tanto, a voi cosa interessa? Quando vostro figlio smetterà di giocare, scomparirete, nessuno vi rivedrà mai più su un campo di tennis, quindi non capisco che cosa vogliate dalla Federazione.
    A ciascuno il suo.

  392. madmax scrive:

    Nikolik quando condividevo quello che scrvevi l’ho detto, ora assolutamente stai sbagliando….

    e non tanto per il fatto che la fit debba assolutamente anche cercare di creare dei campioni perchè di conseguenza i praticanti (soprattutto giovani) triplicherebbero (e quindi occupandosi anche come dici tu di quello di cui si deve occupare una federzione), non perchè in realtà quello che dici tu non lo fa (il tennis nelle scuole non esiste) ma perchè in primis la fit in realtà (vedi tirrenia) segue i giovani e semmai il problema è che lo fa male (se non è un suo compito non lo faccio mentre se se ne vuole occupare non vedo perchè lo debba fare male), secondo (e più importante) perchè se non è suo obbiligo farlo lo è certamente l’informare i suoi affiliati sul da farsi a seconda delle proprie necessità….

    il problema vero (che non è ovviamente un problema solo del tennis) è che le cose che si fanno oltre al fatto gia di esserci e quindi percepire lo stipendio, si fanno sempre in ottica di come creare uscite gonfiate per poterci “giocare” dentro e questo purtroppo porta via così tanto tempo che anche le cose più elementarri non vengono fatte. se a questo aggiungi che molte delle cose da fare andrebbero anche contro i loro interessi il qiuadro è completo.

    per l’ennesima volta quindi ribadisco che da una federazione voglio:

    1) CHE DICA APERTAMENTE A COSA I GENITORI E RAGAZZI ANDRANNO INCONTRO A SECONDA DELLE LORO SCELTE E DI CONSEGUENZA A CHI E’ MEGLIO RIVOLGERSI

    2) CHE FACCIA DI TUTTO PER NON FARMI BUTTARE VIA DENARO INUTILMENTE, DENARO CHE TRA L’ALTRO NON FINISCE NELLE SUE TASCHE QUINDI BASTA SOLO RAGIONARE…. (DIRMI SUBITO A CHI MI DEVO RIVOLGERE A SECONDA DELLE DIVERSE ESIGENZE, TORNEI PIU’ BREVI, hOTEL CONVENZIONATI ETC ETC…)

    CHIEDO TROPPO??

  393. madmax scrive:

    oltretutto fossero intelligenti, noi è vero spariremmo se i nostri figli smettessero di giocare, ma ad una federazione attenta nessuno vieterebbe di prendere e fare proprio quel poco di buono e di applicabile che avremo scritto fino al momento della nostra eventuale “ritirata”….

  394. andrew scrive:

    dicevo quindi:
    …e al momento la FIT è una “chiesa” (integralista e totalitaria) con le varie parrocchie (idem)…

    dimenticavo di dire “con i suoi officianti e zeloti” ma è opportunamente intervenuto Nikolik a chiarire di persona il concetto, spiegandoci appunto chi sarebbero i “veri appassionati”, come il prete o il movimento per la vita ci spiegano chi sono i “veri cristiani” e quali sono i “veri valori”…

    …una prece per il tennis italiano inteso come sport…

    ariamen

  395. Mauro scrive:

    Niklolik, ho la sensazione che il tuo vero cognome inizi con la B.
    Se non fosse così non capirei la tua difesa ad oltranza della federazione ne tantomeno la tua avversione a questo blog ed a noi genitori. Lo capirei solo se tu avessi interessi da difendere o da tutelare.
    I genitori, mettilo bene in testa caro Nikolik, entrano in scena per tappare i buchi della federazione o comunque della politica che gestisce il tennis.
    Se tutto funzionasse come in altri paesi, noi non ci dovremmo occupare:
    1) Cercare i campi per gli allenamenti e maestri degni di tal nome
    2) Accompagnare i ragazzi a quasi tutti i tornei
    3) Sborsare cifre astronomiche per fargli praticare agonisticamente lo sport che gli piace.

  396. stefanio grazia scrive:

    Vi sto scrivendo ora da una postazione internet da un Centro commerciale in zona casalecchio che fu portato all’onore delle Cronache perche’ alla sua inauguraziuone Berlusconi proclamo’ la sua entrata in campo in politica…Era il 94, poi il centro lo vendette (era boicottato dalle varie Coop in quanto di sua proprietà e quindi non so come si chiami ora ma noi quando diciamo di andare a fare spesa laà diciamo ancora di andare da “Berlusconi”…) e la prima cosa che noto è che mentre da Gatwick spendevo due euro ogni 10′ qui me la posso prendere più comoda (non avevo voglia di rifare la trafila d’allacciamento al mio Mac anche perchè l’ultima volta Vodafone mi aveva fatto diventar matto e…ciullato 50 Euro! …Mi sembra di essere Brera,scusate la blasfemia, quando doveva scrivere del Tour e invece scriveva di ristoranti e vini delle colline francesi…E infatti non sono mai stato un suo seguace! La seconda cosa che noto invece è Nikolic che vuole s*******i dicendo di darmi ragine in un classico stereotipo dell’Ars Oratoria con tanto di repetita alla Marco Antonio7Shakespeare nella celebre orazione in morte di Giulio Cesare (Ma Bruto dice che Cesare era ambizioso e Bruto è uomo d’onore). RICORDO PRIMA DI TUTTO CHE IO HO SEMPRE DATO RAGIONE A NIKOLIC QUANDO AFFERMAVA CHE COMPITO PRECIPUO (e sottolineo precipuo) SAREBBE QUELLA NON DI CREARE CAMPIONI MA DI NPROPAGANDARE IUL TENNIS E AUMENTARE (ma non in modo fittizio con la farsa dei npensionati fumatori,bevitori di vino,birra e di grappa, e giocatori di carte del circolo classico-e comunque sempre più tifosi di calcio che di tennis)IL NUMERO DEI PRATICANTI.
    Ma è altrettanto ovvio, come ben rimarca Mad Max, che questo compito di creare campioni lo dovrebbe almeno almeno non dico facilitare ma NON ostacolare e qualche volta sembra davvero invece che sia proprio così (vedi quell’assurda regola del VINCOLO o i TORNEI a TUTTA SETTIMANA-voi mi direte che lì non è la federazione a decidere ma i Circoli, ma se la Federazione si fonda sui Circoli (se ho capito bene) dovrebbe allora poter prendere certe decisioni altrimenti bene fa ad entrare in campo Andrew che chiede l’abolizione del detto Circolo così come è ora…
    Comunque la risposta migliore (un uno-due fulminante che manda al tappeto il fine dicitore Nikolic) la da ancora Mad Max che sottolinea riguardo all’occuparsi o meno dei giovani:
    “il problema è che lo fa male (se non è un suo compito non lo faccio mentre se se ne vuole occupare non vedo perchè lo debba fare male), secondo (e più importante) perchè se non è suo obbiligo farlo lo è certamente l’informare i suoi affiliati sul da farsi a seconda delle proprie necessità…”

  397. Mauro scrive:

    Ho lanciato tempo fa l’allarme per l’abbandono dei tennisti ai 15-16 anni, perchè non sei intervenuto caro Nikolik tu o chi per te a fare delle proposte in merito.
    Ci siamo riuniti Roma, andiamo a vedere cosa vogliono sti cretini. Nulla di nulla, solo presunzione e difesa del proprio orticello.

  398. stefanio grazia scrive:

    Voglio una vita spericolata di quelle che non dormi mai….
    voglio una vita piena di guai (V.Rossi)
    La vita è fatta a scale
    c’è chi scende,c’è chi sale (Orietta Berti?)
    ovvero:
    JUNGLE BOY STRIKES AGAIN!
    (Life is a rollercoaster!)

    Ieri appena arrivato a casa mi aveva telefonato mia moglie tutta eccitata perchè mentre se n’era andata quasi subito al mattino visto che Nicky dava i segni d’insofferenza e d’immaturità tipici lasciandolo in pasto a Margie & Co, quando è tornata ha visto che Nicky stava giocando con un Coach e tutto intorno a lui Margie e tiffany erano preoccupati che respirasse bene, che non si lasciasse prendere dai suoi demoni,e blah blah…Salta fuori che cquello con cui sta giocando sarebbe il miglior amico di Nick Bollettieri (Toni,il padre di Sandra Dacic…) e che sarebbe importante che facesse vedere il lato migliore perchè se qualcosa deve arrivare alle orechhie di Nick…
    Poi Nicky gioca un’ora e mezza con sto tipo e…costui sarebbe rimasto entusiasta, tanto che ci vuole giocare ancora (martedì9 e che ha continuato a ripetere frasi come: questo è già un pro, questo è bravissimo,è anche bello, è come Agassi…e poi e poi ha GUTS (i coglioni, le palle, i wilanders…) e blah blah per cui delle due l’una, o vuole proporsi come Coach, oppure potrebbe chissà sussurrare qualche parolina magica all’orecchio del BIG BOSS… Staremo a vedere. Ma ovviamente non è finita qui…leggete cosa mi scrive mia moglie su yahoo.
    — Sab 26/7/08, Gabri’ Garuti ha scritto:

    Da: Gabri’ Garuti
    Oggetto: prima di andare a letto, da BradenTONN (presa per i fondelli del TOMTOM chee impostato, con grande stizza di Nicky, in italiano quando declina i nomi delle vie fa lo spelling in italiano e con accento talora un po’ napoletano,NdSTGR)

    Data: Venerdì luglio 25 2008

    Oggi pomeriggio piccola sceneggiata: Nicholas ha giocato con la ragazzina keniota del PERCY GROUP che dice di avere undici anni, ma per me e’ un’eta’alla nigeriana, comunque Nicholas e’ un concerto di (PAROLACCIE CENSURATE,NdST GR)…e’ un piacere ascoltarlo!!! e va sotto 5 a 0 poi cerco di convincerlo a sostituire con ale’ c’mon e autostima e arriva a 6 7 (dovevano fare un solo set agli 8) poi nel game del 7 pari Nicholas contesta una palla a fondocampo dalla parte dell’avversaria, chiamata fuori (io gli ho solo detto che era fuori di poco per tranquillizzarlo), lui dice che non si vede il segno lei insiste (in modo molto maturo rispetto agli undici anni …) che era fuori, arriva allora il coach, Michael quello alto, e mentre lui e’ li’ e Nicholas insiste che la palla era dentro la keniota esplode con un fuck e lancia la racchetta dall’altra parte del campo, cioe’ in un altro campo. Il coach da’ palla fuori e nicholas si inalbera dicendo che a lui si dice di comportarsi bene e a quella che lancia la racchetta non gli dicono niente (giusto!) (E I VANTAGGI DI SAPER ARGOMENTARE BENE IN INGLESE, aggiungo io NdSTGR)e cosi’ il coach deve fare la ramanzina alla keniota per aver tirato la racchetta. Vanno per iniziare a giocare e Nicholas dice ‘deuce’ e lei dice no che era vantaggio suo e nicholas insiste che no,cosi’ il coach ancora deve intervenire e ognuno e’ fermo sulla propria posizione cosi’ lui prpone la monetina e (giustamente) Nicholas dice non che non puo’ essere questione di fortuna…is not fair! Lui deve decidere una cosa che va bene per il tennis…nel dubbio e’ piu’ giusto il deuce e cosi’ il coach cede al deuce. Nicholas vince il punto e sono vantaggio suo… primo servizio fuori e il secondo sembratoccare la riga in terra ma la keniota la chiama fuori e lui contesta e va a vedere il segno e si ricomincia e il coach rosso in faccia arriva dicendo a tutti e due di raccogliere la loro roba e lasciare il campo e fin qui niente da dire, Nicholas chiama indietro la tipa dicendo di venire a raccogliere le palle e lei non ascolta cosi’ lui raccoglie solo tre palle e va a dire al coach che le altre tre le deve raccogliere lei, alla fine sono tutti cosi’ fade up (forse perche’ e’ venerdi’) che quando Nicholas chiede cosa deve fare a Percy lui gli dice che ha finito che deve andare: we had enough of you (TRADUZIONE: ne abbiamo pieni i c…di te,NdSTGR), che lui sa un attitude e deve fare qualcosa per migliorarla,nicholas risponde che anche l’altra ha un attitude e Percy dice che non ha mai avuto un problema con lei ed e’ li’ da tre settimane.
    Il fatto che non mi e’ piaciuto e’ che la keniota ha potuto continuare a giocare.Percy gli ha anche detto che se non vuole stare nel suo gruppo deve solo dirlo e lunedi lo sposta e Nicholas se ne stava andando un po’ i******o poi abbiamo parlato io e Nicholas e volevo che se la sbrigasse da solo, ma non volevo neanche che fosse bistrattato e cosi’ Nicholas e’ tornato indietro per dire a Percy che lui e’ li’ per giocare a tennis e che
    anche se forse lui non e’ daccordo, gioca a tennis piu’ di quelli che sono nel gruppo ed e’ la ventesima volta che fa il summer camp e non lo vorrebbe fare, ma e’ molto contento di essere nel suo gruppo e vuole continuare a starci…bel discorso ma non glielo hanno lasciato fare, spero che ci riuscira’ lunedi’. Il coach alto era furibondo e non ha voluto parlargli, Percy dopo lo ha solo assicurato che sara’ ancora con lui e lo ha consigliato di non argomentare sempre. (GIUSTO,NdSTGR)
    Comunque quello che vorrei far notare e’ che sotto pressione e’ la
    keniota che ha perso il controllo e Nicholas e’ andato 7 pari e forse
    avrebbe vinto (non che sia importante) e comunque e’ assolutamente vero che la punizione doveva essere per tutti e due…spero non abbia influito il fatto che fosse una ragazzina africana! (Per via del Politically Correct che ti si ritorce contro ed è la forma di razzismo più viscida e strisciante,NdSTGR)
    Certo che se tutto viene riportato a COLUI CHE TUTTO PUOTE…nello stesso giorno sentir parlare di un certo Nicholas da Toni Cancic (…dovresti vederlo un ragazzino che gioca benissimo, intelligente, gioca come un professionista ed e’ anche bello…)e poi dai coach dei gruppi (E’ un Trouble maker…) o ma c’e’ sto Nicholas che ha sempre qualcosa
    da dire, ogni partita litiga con l’avversario…pero’ ha vinto un torneo
    la settimana scorsa ed e’ andato in semifinale la settimana prima…si
    allena con Lance …chiediamo a lui!!! Era cosi’ tanto per parlare!
    Vado a letto…domani gioca alle otto quindi sveglia alle cinque e poi ci
    sentiamo….

    COSI’ E’ LA DURA VITA DEL GENITORE … A Gabrì ho risposto (so che Kill Bill non sarà d’accordo…):

    “Da come l’hai raccontata tu:

    GRANDE GRANDE GRANDE NICHOLAS!!!

    Poi a lui lo sgridiamo a parte MA HA FATTO BENISSIMO A NON CEDERE DI UN MILLIMETRO in quella data circostanza (diverso discorso quando si allena sui drills). Giustamente deve però imparare a selezionare meglio i momenti e i motivi per impuntarsi e a lasciare perdere (per esempio, inutile andare a dire al Coach che le vpalline se le doveva raccogliere anche la kenyota…Mi sembra di ricordarla: avrà almeno 13-14 anni…)

    Racconta l’episodio alla Margie e a Lance. Magari telefonale.

    Se hai modo di parlare con Percy, gli dici che han ragione e blah blah blah MA:
    se lo dovevano punire, lo dovevano punire prima QUANDO E’ ANDATO 0-5 sia perchè giocava male sia perchè aveva una NEGATIVE ATTITUDE e non quando ha TRASFORMATO il MATCH a suo favore e poi è l’altra, finta undicenne, a dire parolaccie e ad andare giù di testa

    Il che mi conferma che nel SUMMER CAMP i Bambini sono poco seguiti e Nicholas meno che mai (loro diranno che non lo vedono mai…)”

    Ma è certo che noi abbiamo una Bomba ad Orologeria e prima o poi esploderà … Verrà punito, giustamente, e poi dovrà rifletterci sopra… Ma per come si son messe le cose, certo, da un lato, ti deve far imbestialire il malinteso senso di giustizia da cui lo spreco di energie per una futilità, dall’altro devi apprezzare quello che diceva l’Amico di Bollettieri: i GUTS…Lo so, la stessa che Angelica chiama Maleducazione nel qual caso sarebbe solo colpa nostra, siamo noi i genitori, siamo noi che l’abbiamo educato, evidentemente male…Eppure,eppure, io credo temo spero che ci sia qualcosa che trascenda, che non si tratti magari di PERSONALITA’?
    Come disse l’ostertrica una volta tiratolo fuori dal ventre di mia moglie e poggiatolo sul lettino per provargli l’ipertono muscolare:…AUGURI!!!!
    Che dio ce la mandi buona…

  399. madmax scrive:

    altra bufala quella che sono i circoli a decidere, poichè tutti i circoli con cui ho parlato (e tropiano l’aveva confermato) ogni volta che devono ospitare un torneo si farebbero tagliare un braccio…..e quando parlando con loro dicevo che si potrebberio dividere i tornei contemporaneamente tra 3/4 circoli dal sabato al lunedì (le finali) mi avrebbero fatto presidente della fit….. (al nord il sabato e la domenica non gioca nessuno quindi coprirebbero i buchi dei campi vuoti non disturbando i soci con il solo lunedì dove doversi destreggiare…..(ma solo per le finali…)

    il fatto è che nikolik (come molti della fit) non avendo figli che giocano a tennis da certi problemi non sono toccati e quindi se ne fregano altamente.. tenete presente che un paio di anni fa mia figlia è stata invitata alla premiazione dei campionati regionali dove insieme a qualche altro bambino ha partecipato ad un’esibizione di mini tennis. beh gli organizzatori (del comitato regionale) di tale evento hanno speso una cifra per imbandire i tavoli di ogni ben di dio, che prontamente alla fine della giornata si sono caricati nei loro bauli…

  400. Nikolik scrive:

    Mauro, ma tu sai perché c’è un grande abbandono di giovani di 15-16 anni dal tennis, tu lo sai, tu sai il motivo.

    Tu sai che uno dei motivi principali per cui si abbandona il tennis a quella età è perchè quello è il momento in cui diventa chiaro a tutti che non sarai un campione.
    Tu sai che a 15-16 anni è il momento in cui si comincia a perdere, il momento in cui non batti più gli avversari solo perché ti alleni il doppio di loro, o perchè hai la fortuna di essere fisicamente superiore, come è accaduto fino a quel momento.
    E, allora, siccome questi ragazzi si avvicinano allo sport, per colpa nostra, con il Culto della Vittoria, e non per fare sport, ma per vincere, quando si accorgono che non vincono e che non vinceranno, smettono, perché concepiscono lo sport, assurdamente a parer mio, solo come strumento per la Vittoria, solo come strumento per ottenere il Successo, per affermarsi nella società.
    Quando perdono e iniziano a perdere, perdono anche la motivazione principale che li aveva spinti, o, meglio, per cui erano stati spinti, a fare sport, nel caso di specie a fare tennis.
    E smettono.

    Tu sai che un altro dei motivi principali per cui i ragazzi smettono di giocare a 15-16 anni è perché a quella età cominciano a maturare la loro personalità, il loro carattere, i loro gusti personali, cessando di pensare con la testa dei genitori, com’è normale, e anche giusto, che abbiano fatto a quel momento.
    E’ a quell’età che i ragazzi prendono coscienza della loro individualità, del loro essere persone distinte dai genitori, è a quell’età che trovano la forza morale e psicologica di ribellarsi.
    E, quindi, è a quell’età che smettono di giocare, in tutti i casi in cui giocare a tennis era stata una scelta imposta dai genitori, era stata una passione dei genitori, e non una loro passione.
    A quell’età, il ragazzino/a comincia ad avere gusti propri, passioni proprie. Se tra questi gusti e passioni non c’è il tennis, smette, se non altro anche solo per fare un dispetto ai propri genitori, se non altro per affermare la propria individualità di fronte ai genitori, con un gesto di ribellione.

    Se, al contrario di ciò che avviene a causa dei due motivi che ti ho esposto, il tennis fosse una passione sua personale, e non dei genitori, non smetterebbe di giocare a tennis a 15-16 anni, continuerebbe, perché la passione è passione.
    E, se gli piacesse veramente il tennis, continuerebbe anche qualora si accorgesse di essere scarso, farebbe i tornei di C (anzi, come si chiama adesso? Terza Categoria?), continuando ad arricchire, con la sua presenza, l’intero movimento tennistico personale.

    Certo, non tutti a 15-16 anni riescono a trovare la forza di ribellarsi ai genitori: soprattutto le ragazze, ma non solo, a volte non trovano la personalità di spaccare tutte le racchette, e continuano a fare una cosa che, personalmente ed intimamente, detestano.
    E, così, si verificano i tristissimi casi che sappiamo, ormai veramente frequenti, di campionesse che saranno sì ricchissime, ma così infelici e disperate che non invidio di certo.

    Mauro, tu sai che io ho ragione quando dico che i motivi principali per cui i ragazzi smettono di giocare a tennis a 15-16 anni sono questi.

  401. madmax scrive:

    Nikolik tu sei fuori!!!!!!! i ragazzi è vero che smettono a 15/16 anni per i motivi che dici tu solamente che quelli che smettono sono gli altri!!!!!

    il mondo dello sport fortunatamente funziona al contrartio e cioè quelli che si allenano la metà degli altri ma che giocano con loro in un momento in cui la forza e di conseguenza la velocità di palla non possono essere così diversi anche a volte per la differenza fisica, quando tutto quersto comincia a contare non possono più giocare con quelli che si sono sempre allenati molto (anche se magari meno belli da vedere) e smettono soprattutto se la moto la macchina etc l’ahnno ugualmente

    oltretutto quelli con il culto della vittoria se gli è stata insegnata anche la cultura sportiva e l’educazione, quando perdono una partita non mollano ma si allenano il triplo perchè questo non accada più…..

    stefano tu sai che la pensiamo quasi sempre allo stesso modo, l’unica cosa che a mio parere i coglioni si dimostra di averli in altro modo: ti do il punto e poi ti batto sul campo… e se non riesco in quel match perchè non c’è più tempo la prossima volta mi ammazzo ma tu non vinci…. nella vita reale lo sai contro il muro la testa si rompe e sinceramente poi nn trovo grossa soddisfazione a non darle il punto. io sono li per allenarmi ed il mio obbiettivo è giocare on essere mandato a casa, per una partita poi senza alcun significato. e quando durante un match l’arbitro ti chiama fuori una palla nettamente dentro cosa fai, lo ammazzi? io penso che tutta quell’energia è necessario usarla per cose utili altrimenti alla fine fai il gioco degli altri, anche perchè nella vita lo sai benissimo quante teste di c..o si incontrano e se le ammazzi tutte in galera vai tu……

  402. fulvio scrive:

    tutto vero quello che ha scritto nikolik,posso affermarvi che è proprio quell’età in cui il 99% sopratutto delle signorine abbandona il tennis e i perchè nikolik li ha spiegati in maniera encomiabile

  403. madmax scrive:

    si certo a quell’età per quei motivi…..CHI NON HA VOGLIA DI LAVORARE PERO’….ma questo non solo nel tennis…

  404. Mauro scrive:

    Caro Nikolik B.,A mio avviso la maggioranza abbandona il tennis generalmente perchè non sono competitivi, ovvero chi si allena poco e spera comunque di ottenere dei risultati. Poi ci sono alcuni che abbandonano per quello che dici tu. Ma il punto è, cosa si può fare?
    La prima cosa secondo me è organizzare dei tornei specifici per under 16 e 18 con classifica non superiore a 4.4. e dare enfasi nelle premiazioni e non come si fa nella maggior parte dei tornei under, dove la coppetta agoniata e sudata la consegnano in sordina.

  405. tilden scrive:

    Bravo Nikolik quoto al 100%. Aggiungiamo poi che come in tutti i campi anche nel tennis all’inizio si cresce molto e rapidamente e poi si arriva all’asintoto, cioè la curva cresc, ma molto molto lentamente. Ci si deve allenare molto per avere progressi minimi ed a quel punto bye bye… Ci sono molte più cose in cielo e sulla terra che dentro il rettangolo di un campo da tennis…

  406. madmax scrive:

    e come vedete arriviamo sempre a quello che dico io e cioè al punto che non si può più fare a meno di allenarsi molto intensamente e se non si è stato abituato a farlo fin da bambino molli.. ma il punto è un altro ancora: se non ci sono i campioni le colpe sono di fit, società, degli altri che si dopano e mai nostre…. e se poi qualcuno fa di tutto per crearne di campioni non vi va bene ugualmente perchè i ragazzi lavorano troppo, poi però a nessuno piace vedere al telegiornale che i giovani d’oggi sono i gran parte dei mezzi delinquenti fan****isti e poi così cosà ma basta!!!. si può sapere cosa volete?? amaro lucano?

    piaccia o meno se si vuole arrivare al successo (e questo in qualsiasi settore della vita) la strada è una sola. quella del lavoro, dei sacrifici, delle privazioni dopodichè si può discutere sulle scelte tecniche (anche se portando le varie esperienze personali e soprattutto con l’apporto di piatti sartori e catizone la via maestra è stata indicata..). quindi tutte queste sciocchezze lasciano il tempo che trovano, noi avremo i figli che ci siamo cresciuti e che ci siamo meritati, gli altri avranno i loro e altri ancora continueranno a guardare i figli degli altri parteggiando per quello a loro più simpatico o più vicino al loro modello di figlio ideale o solo per criticare gli uni e gli altri.

    e poi ancora basta con sta’ storia dei bambini tristi… ho avuto la fortuna di girare il mondo ed i bambini tristi non sono certo i nostri che sono spesso sul campo da tennis. se avessi chiesto a tutti i bambni incontrati per il mondo di allenarsi dalla mattina alla sera in cambio di cibo sicuro e serenità avrei una nazione di giocatori di tennis…parlate di cose serie per favore…

    dopodichè le tante cose che ci sono sulla terra in cielo ed in mare ci sono in più rispetto anche ad un ufficio, un negozio etc etc. non per questo però uno non deve lavorare….. il rettangolo da gioco è un lavoro che da da mangiare a centinaia di migliaia di persone in giro per tutto il mondo e dove come in qualunque altra attività c’è chi guadagna 200 euro al mese e chi ne guadagna 2 milioni con nel mezzo tante tonalità di grigio….

    dopodichè sono mesi che leggo ipocrisie, luoghi comuni etc etc ma basta vedere come sono la maggior parte dei ragazzi d’oggi per capire che qualsiasi cosa si faccia l’importante è fare il contrario del lavoro fatto dalla maggioranza dei genitori di oggi e se poi questo farà in modo che venga creato un campione è quasi secondario.

  407. stefano grazia scrive:

    Nikolic,Fulvio (ma è quel Fulvio? il nostro Fulvio?),Tilden…come ha già detto Mauro: vabbè, e allora? sarà anche tutto giusto che smettono a quell’età e per i motivi da voi indicati, ma infatti nrei TOP 100 ne entrano appunto solo…100! I migliori di tutto il mondo…Come essere fra i 100 migliori medici,avvocati,ingegneri,matematici di tutto il mondo…Ad astra per aspera… Non è ndunque così anche nella vita? FOGNINI COME CI è ENTRATO NEI PRIMI 70? Non facciamo,come dice sempre Madmax,gli ipocriti, non abusiamo di Political Correctness, e soprattutto:MA SARANNO INFELICI I VOSTRI FIGLI … NO,SCHERZO.come sapete se mi avete seguito io mi sono posto mille volte i mille diubbi che è lecito porsi ma poi mi sono sempre risposto con le parole di Lendl alla domanda dell’intervistatrice che gli chiedeva se non temeva che le sue figlie (che giocano tutte e 4 a golf) non si perdessero qualcosa della loro infanzia…”E cosa si perdono? Passare i pomeriggi a cazzeggiare al Malkl, a fumare, bere,giocare ai videoganmes?”
    Poi, sarà anche vero che smettono a 15-16 anni, per un po’…è normale. Ma poi molti riprendono, riprendono magari 5-10 anni dopo la racchetta e in sei mesi un anno sono in grado di giocare meglio di me che ho cominciato a 30 e hanno un’arma incredibile fra le msani:ovunque vadano (ed è così anche nel golf) potranno presentarsi al Circolo della città di un qualunque paese e chiedere di fare 4 palle e non sarà mai solo…meglio gioca, si troverà subito al centro dell’attenzione e avrà la possibilità di farsi degli amici…nuoto,sci,tennis e golf sono gli sport “sociali” che io lascio in eredità a mio figlio (tennis e golf li ho giocati male,malissimo, ma col tennis in africa mi son comunque costruito un impero…ho tra l’altro avuto modo di giocare con almeno tre expromesse juniores (un argentino commercialk manager Alitalia che ha giocato con Javier Frana e Mancini e che aveva smesso per 5 anni e in pratica l’ho fatto ricomiunciare io,Alessandro Liverani, ex C2, anche lui Alitalia, Carlmichael Bordogna che aveva una scholarship per il college negli US…senza contare Pierre Rives il papà del bambino francese in angola che ai suoi tempi aveva strappato un set ad Escudè…NESSUNO ha mai rimpianto di aver giocato a tennis, anzi…) Certo, est modus in rebus, certo dovrai avere dei Timelines, capire se devi fermarti in tempo MA QUEL CHE NON AVETE ANCORA CAPITO VOI, almeno mi sembra,o comunque non volete concederci nulla su questo punto, è che comunque adesso le cose giuste devi cominciare a farle molto prima ….
    Epperò alla fine ritorno alla domanda: si,va bene, smettono a 15-16 anni, e allora? Siamo poi sicuri che smettono per questo Culto della Vittoria che secondo voi io e Max gli inculcheremmo (quando invece da mesi andiamo scrivendo entrambi che vincere adesso non conta nulla e che i tornei servono come verifica e quando invece e semmai quel che stiamo cercando d’inculcare è il culto del lavoro e del sacrificio,nello sport come nella vita)? Non sarà che smettono per tutta un’altra serie di motivi già elencati da max e mauro ai quali aggiungo anche che probabilmente non avevano il carattere o non erano abbastanza appassionati ed è quindi giusto smettere, it’s life, è la vita, che ci vuoi fare…Secondo voi invece bisognava aspettare che avesse 14 anni per farlo cominciare così poi non smetteva? Complimenti,candidatevi alla guida della FIT…(Che beninteso, a mio avviso su questo punto la pensa più come noi che come Nikolic)

  408. stefano grazia scrive:

    MAX: certo, hai ragione, glielo spiegfhi tu a mio figlio? Scherzi a parte, cosa credi che noi non cerchiamo di farglielo capire? No, non ci si riesce: non te la vuol mollare, sia per un malinteso senso di giustizia sia per un maniacale senso dell’onore sia per immaturità sia per esagerato senso di competitività… Ciò detto, è inutile menarla: da Bollettieri è cane mangia cane, te lo dicono loro: chi vince tutte le sue partite passa nel gruppo superiore, chi le perde tutte retrocede…in pratica non succede mai ma se tu ti lamenti che tuo figlio non è nel gruppo giusto loro ti tirano fuori sta pappardella…alla fine è una contraddizione in termini ma sul campo ogni partita è come una partita di torneo…Fin qui mi va bene, io pago quello che pago (ed è troppo) perchè voglio che Nicky oltre all’allenamento supertecnico che gli viene dallo Strategy Zone, abbia del match play di ottimo livello e con tutte le caratteristiche di un match di torneo: è esattamente questo che ha fatto la differenza alla NBTA e è vero ad ogni livello, dal match di Nicky con la kenyota al match di Nishikori con Stepanek (io mi ricordo di Tommy Haas contro Taylor Dent un paio di anni fa con Haas che distruggeva la racchetta dopo aver perso il set…Con ciò non dico che son contento se Nicky distrugge la racchetta, anzi: lo punisco e piuttosto severamente, ma avete capito il senso…la prima cosa che mi hanno detto, a favore di mio figlio, è che raramente è stato visto qualcuno a cui piaccia di meno perdere…Poi è chiaro e siamo d’accordo tutti: la cosa deve essere controllata, la rabbia incanalata…lo ripeto da mesi)
    Ho perso il filo … si, in partita mi va bene: non mi va bene quando queste scene a volte le fa durante un drill o un pattern o una partitella agli 11 di allenamento magari col coach o con un altro bambino…lì si che mi fa imbestialire,lì si che lo tolgo dal campo e lo mando a letto senza film …
    In partita mi va bene così,a meno che ovviamente non lo colga a fregare: devo dire però che in PARTITA DI TORNEO, almeno qui in america, non l’ho mai visto perdere la trebisonda: si è beccato un warning e una volta un penalty point (per un Sto giocando di merda!…non si può parlare in lingua straniera, e comunque qui lo spagnolo lo capiscono tutti…) ma non ha mai perso la testa e anzi alla fine la testa l’hanno sempre persa gli altri…Diciamo che ha una combinazione complessa di BIG GAME e di CAPACITA’ DI FAR PERDERE LE STAFFE ALL’AVVERSARIO alla Nastase e JohnnyMac di cui non è che vado fiero (a parte la possibilità di fare la battuta: come le fa girar le palle(da tennis,NdStGr) mio figlio non c’è nessuno!) ma che capisco faccia parte della sua personalità (e se è vero che molti sono così,mi dicono che anche Fognini non scherzi,è anche vero che si può cambiare, vedi Federer…che a mio parere comunque è cambiato fin troppo…un po’ di grinta alla Hewitt e Nadal l’avrebbe dovuta conservare…o meglio, è ovvio che lui di grinta ce ne ha da vendere ma forse ora come ora dovrebbe esteririzzarla un po’ di più… Gli potrebbe fare bene.Parere personale, e per quello che vale, meno di zero…)
    Ieri comunque Torneo di Sarasota: ho telefonato e il primo round è andato via liscio, 60 60, con una piccola pausa secondo mia moglie (e poi dicono che sono io l’ossessivo…) in cui si è fatto raggiungere in un game sul 40 pari…(sic). Secondo match a mezzogiorno con la Tds numero 3 del Tabellone e sempre secondo mia moglie miglior match di Nicholas dal punto di vista solidità, mental, control…Contro un lefty un po’ spocchioso (Nicky gli chiede quanti anni ha, lui risponde 11, Nicky chiede: 11 ma 97 o 96? e quello risponde: Cosa sono tutte queste domande?) e con un Coach che vedendo mia moglie parlargli PRIMA DEL MATCH in italiano, va là a chiedere se Nicky parlava inglese e a risposta affermativa se sapeva che non poteva parlare in italiano durante il match (al che mia moglie si è un po’ inalberata: What’s your problem? Te l’ho detto, parla perfettamente inglese, parlerà in inglese, ora possiamo finire di dirci quello che ci stiamo dicendo, grazie?) Va sotto 02, rimonta 33 e poi non lascia più un game all’avversario per un 63 60 finale. Poi, ore 15, tutti al magnifico mare di Siesta Cay a Sarasota che a mio parere è 100 volte meglio del mare della Costa Romagnola o Marchigiana e anche di buona parte del Tirreno (Che poi non si dica che i nostri figli li brutalizziamo “costringendoli a viaggiare una vita da scemo”(De Andrè))

  409. andrew scrive:

    io semplicisticamente penso che l’abbandono in quell’età sia un fatto fisiologico e accettabile, SE composto entro certi limiti…nel tennis è francamente imbarazzante e quindi il problema si pone (o si dovrebbe porre)…

    Vorrei metterla sul piano degli OBIETTIVI-SCOPI-FINI-ANELITI-SOGNI.

    Ciò che contraddistingue Madmax e comunque la maggior parte delle associazioni sportive o delle imprese sportive è secondo me L’OBIETTIVO. Nel suo caso è chiaro, dichiarato, coraggioso come il dichiarare la buca nel biliardo. Magari folle e con strada non per tutti percorribile e condivisibile.
    Nella società sportiva hockeystica di mio figlio, l’obiettivo (ripetuto in riunioni pre-campionato davanti ai genitori, quindi VERBO-PAROLA) è di far emergere il talento nei giovani che si cimentano nelle loro squadre fino a portare IL MAGGIOR NUMERO di propri atleti a militare nella massima serie possibile. E sono in serie A, con due professionisti e il resto sono i loro dilettanti del vivaio.
    Al TC Caldaro, leggevo ancora 10 anni fa su il Tennis Italiano, che si preferiva supportare la crescita dei propri giovani (e solo dei propri) piuttosto che vincere campionati a squadre con “mercenari” e si puntava a portare un giocatore nei 100 (VERBO-PAROLA). E Seppi e la Knapp (ma anche altri) sono usciti da là.

    Adesso, se qualcuno (magari Nikolik-Baccini) riesce a spiegarmi quale sia L’OBIETTIVO (VERBO-PAROLA) della ns. Federezione Tennis e dei miei ex-circoli di zona, senza dire le solite menate (caduta mia di stile), sarebbe fantastico.

    Di sicuro, non esiste un VERBO-PAROLA chiaro, dichiarato, definito. Lo si può soltanto provare a immagine, dedurre dalle varie iniziative, dai regolamenti, dalla comunicazione a tutto campo.
    Quello che io ho potuto dedurre come VERBO-PAROLA della FIT e dei circoli della mia zona è: NON ABBIAMO BISOGNO DI ALCUN VERBO-PAROLA, NOI SIAMO IL VERBO-PAROLA. L’OBIETTIVO è ESISTERE IN QUANTO TALI ED ESSERE POSSIBILMENTE L’UNICO RIFERIMENTO PER IL TENNIS IN ITALIA O NEL CIRCONDARIO.

    certo che ne ho di fantasia…

  410. madmax scrive:

    si infatti, e poi fare come molti che a 40/50 anni vanno in giro dicendo: eh lo so, potevo diventare qualcuno ma cosa vuoi, ho cominciato troppo tardi……. finchè non ci si prova veramente, finchè non ci si confronta con i più forti (del mondo) si parla e basta, non si capisce nemmeno realmente di cosa si parli.. mia madre è venuta a trovarmi una settimana al lago e vedendo gli allenamenti di Alessia mi ha detto testuali parole: una persona qualunque non può neanche immaginare cosa ci sia dietro al tentativo di diventare un giocatore professionista, io almeno nemmeno l’avrei potuto sognare…

  411. madmax scrive:

    ma l’abbandono è la normalità…..un ragazzo da giovane gioca poi a 15/16 anni cominciano i fidanzamenti, le moto la macchina le feste e chi non è abbastanza forte per poter aspirare a fare tennis come lavoro preferisce altri divertimenti (ecco perchè bisogna portarceli ad essere abbastanza forti…), alla stessa stregua dei bambini piccoli che inizialmente giocano con le macchinine poi preferiscono il game boy, il pisellino, finendo alla patatina. quando poi ci si sposa, il game boy non interessa più e la patatina ce l’hai in casa, quindi il bisogno di andarsela a cercare in giro non esiste più ed allora torna a giocare a tennis…difficile da capire??

    a leggere certi post è chiaro che ancora qualcuno non ha chiaro il concetto che sono due sport diversi il TENNIS AGONISTICO ED IL TENNIS AMATORIALE e che casualmente hanno la prima parte del loro nome identico….. la ferrari da strada e quella di massa sono due ferrari e due auto sportive alla stessa stregua ma l’una non c’entra nulla con l’altra e l’una MAI potrà fare il servizio che fa l’altra…la prima nasce per durare anni l’altra basta che duri una corsa e quindi evidentemente sarà più spinta e pompata. così l’uomo normale viene cresciuto preparato e allenato per durare fino a 70 anni, l’atleta fino a 30….elementare watson

  412. Nikolik scrive:

    Scusate, ragazzi, ma che state dicendo? Ma che c’entra tutto quello che state dicendo?

    Ma chi parla dei vostri figli? Chi ne ha mai parlato? Io non mi sono permesso mai.
    Ognuno, con i propri figli, fa quello che gli pare.
    Che dite?

    Io, semplicemente, ho risposto ad una domanda specifica e diretta di Mauro, che peraltro lui aveva diretto a me personalmente, e non a voi, e io ho risposto, parlando sempre in generale, dei ragazzi che smettono a 15-16 anni.
    Peraltro, ho detto delle ovvietà, che sanno tutti, perché tutti sanno che i motivi per cui smettono sono quelli.
    Chi parla dei vostri figli, che peraltro, mi pare di capire, non hanno 15-16 anni?
    Invece, incredibilmente, l’avete presa come una cosa personale.

    Scusa, Stefano, ma chi ha mai detto che i vostri figli sono tristi?
    Come sempre, siete voi che personalizzate sempre tutto, io parlo solo del movimento tennistico generale.
    Mi è stata fatta una domanda, una domanda fatta a me personalmente, e ho risposto.

    Incredibile, poi, che prima si definisca Fulvio come “l’unico che può parlare” o qualcosa del genere, in virtù della sua esperienza, e, addirittura, ora, si dubiti che sia stato lui a scrivere, solo perchè, evidentemente, ha osato darmi ragione…
    Bah!

    Ma, francamente, non capisco questa alzata di scudi generale, come se avessi detto chissà cosa o come se vi avessi criticato.
    Ho detto delle cose ovvie, che sanno tutti, tutti sanno che i motivi per cui i ragazzi smettono a 15-16 anni sono quelli.
    Se uno è veramente motivato e appassionato, non smette. Tutto lì.
    Perchè avete risposto tutti piccati, come se avessi fatto una critica a voi?
    Ma che c’entrate voi!

    Scusate, ma che c’entrano i vostri figli sul fatto che i ragazzi, a 15-16 anni, smettono di giocare? Ma non ne hanno 11? Chi ha parlato di voi?

    Vi sentite sempre in gioco, vi sentite sempre contestati, sentite sempre la necessità di dare mille giustificazioni al vostro operato, siete sempre sulla difensiva.
    Ma, in questo caso, chi stava parlando di voi? Io non ci pensavo nemmeno, rispondevo a Mauro, in generale!

    Ah, visto che ci sono, comunico che Martina Trevisan ha vinto la mediaglia d’argento ai Campionati d’Europa under 16, caso mai a qualcuno interessasse…

  413. fulvio scrive:

    @stefano l’africano: si questo fulvio è quuel…fulvio!!ti rispondo subito quando tu dici che entrare nei primi 100 è una cosa davvero grande e hai ragione.nei primi 100 ci si entra (il 99% delle volte) perchè da piccolo sei più bravo degli altri,la Fit TI ADDOCCHIA E TI SEGUE ,TI FA GIOCARE MOLTI TORNEI GIOVANILI CON I MIGLIORI DEL MONDO(QUANTE SCOPPOLE CI DAVANO DA PICCOLI MURRAY E DIOKOVIC) cominci a giocare la lambertenghi (sperando di perderla perchè porta di un nero incredibile) ,poi vinci il campionato italiano u14 e 16 e hai la fortuna di vincere anche i campionati europei u16,e i tuoi genitori cambiano una machhina all’anno perchè gliela fondi a forza di fare giù e su per l’italia e non.raduni con i migliori sempre almeno 2 3 volte l’anno,i tuoi cominciano a gasarsi e sono disposti a sacrifici economici enormi.ti prendono un coach privato a 14 anni e un prep atlet a 15,poi si comincia a giocare gli u18 a 15 anni e li ti accorgi che sono c…!!come metti il naso fuori dall’italia le scoppole arrivano a dx e sx,ma insisti perchè ormai sei….inFOGNAto,perchè molti ti dicono che tuo figlio di qua tuo figlio di la,arriva di sicuro!! insomma ci sei dentro fino al collo e nn riesci più a uscirne ,perchè il tennis a volte CI RENDE DIPENDENTI!!TUTTO QUESTO PERò (COMPRESI LE VOSTRE ILLUSTRISSIME ACCADEMY ,DELLE QUALI IO SONO E SARò SEMPRE CONTRARIO) chi se lo può permettere? solo quelli a cui che economicamente la cosa non pesa.e se nn si può dovrebbe subbentrare la fit,ma la fit non può impegnarsi per ragazzini di 10 11 anni,deve avere prima qualche riscontro anche a livelli nazionale,insomma il casino diventa sempre più grosso e aimè mi spaice dirlo,ma chi oggi come oggi riesce a far quello che tutti voi dite e fate privatamente è solo quello che ha il daddy con la grana,o è un fenomeno tale da piccolino da farsi ingaggiare da potenze tipo la IMg O COSE DEL GENERE

  414. Nikolik scrive:

    Bravo Fulvio!
    Digliele, a questi Genitori!
    Bravo!
    Sono completamente d’accordo con te, su tutto.

  415. Roberto Commentucci scrive:

    Eh si, Fulvio, mi sembri parecchio…INFOGNATO, ultimamente… hehe.
    Immagino che il tuo boy si sta preparando a dovere per il cemento USA. E’ riuscito a recuperare totalmente il tono muscolare al braccio sinistro, dopo l’infortunio?

    Sai com’è, sul veloce il rovescio dovrà tirarlo un po’ più spesso che sulla terra…

    A mio avviso, le posizioni di Fulvio da una parte e di Madmax e Stefano l’africano dall’altra non sono poi così distanti. La differenza più grossa che vedo fra il cammino percorso da Fabio e quello che hanno intrapreso Max e Stefano, è che mentre i loro due undicenni sono già seguiti da una academy (a tempo pieno la figlia di max, part time la Canaglia di Lagos) Fabio a quella età era ancora seguito dal maestro del Circolo vicino casa. E Fulvio, prima di investire un sacco di soldi in preparatore aletico e coach privato, ha aspettato che il figlio fosse ormai da un po’ fra i primi under 12, under 14 d’Italia e d’Europa. Il fatto di iniziare a lavorare in modo professionale a 14 anni ha consentito a Fabio di arrivare a 16 anni e mezzo pronto per tentare l’avventura fra i pro, mentre a quell’età la maggior parte dei giovani azzurri sono più acerbi, devono ancora effettuare dei richiami di tecnica e perdono tempo prezioso. Se ne deduce che il lavoro di qualità svolto (grazie alla bravura del suo vecchio maestro prima, e di Leo Caperchi poi, ha consentito a Fabio di bruciare le tappe e di diventare il più giovane top 100 azzurro degli ultimi 15 anni. Caperchi, quando prese Fabio, dovette ricostruirgli il diritto, ma non fu costretto a enormi rivoluzioni tecniche, perché il maestro di base sapeva il fatto suo. Tuttavia, se Fulvio avesse aspettato ancora un anno o due, prima di affidare Fabio a Caperchi, probabilmente ora non avremmo il giocatore che abbiamo. (correggimi Fulvio se sto prendendo abbagli).

    Francesco Elia, marito di Silvia Farina e stimato coach di Martina Caregaro, una delle nostre migliori sedicenni, mi diceva tempo fa che nei primi mesi di lavoro con la ragazza valdostana (che aveva cambiato 2 o 3 allenatori in pochi mesi prima di accasarsi da loro a Roma) avevano dovuto perdere un mucchio di tempo per rivederle completamente l’impostazione del diritto e per riequilibrarle il tono muscolare (la ragazza era molto forte nella parte anteriore, molto carente in quella dorsale). E questo, ovviamente, ne aveva rallentato la crescita tecnica vera e propria.

    Da un punto di vista di sistema, si può concludere che la Federazione deve mirare a migliorare la qualità media dei maestri di base (per consegnare ai coach pro, quando questi prendono in mano i nostri giovani 15-16enni, dei prodotti tecnicamente già esenti da pecche, in modo da poter sviluppare il lavoro di potenziamento tecnico e fisico vero e proprio, propedeutico al professionismo) e la capacità di copertura del territorio, per individuare tempestivamente i bimbi promettenti.
    La FIT ne è consapevole e ci sta provando, i progressi sono lenti, ma qualcosa si muove.
    Sicuramente una migliore informazione, come dice sempre max, sarebbe di grande aiuto per indirizzare i genitori a scelte consapevoli.

  416. Karlovic 80 scrive:

    @Fulvio Fognini
    Vedo che Fabio per la prima volta parteciperà al torneo di Los Angeles.
    Peccato non sia iscritto di diritto nel main draw per pochissimi posti.
    E’ il n°2 nelle alternates dopo il baby fenomeno Young(fenomeno è eccessivo).
    Quasi sicuramente giocherà le qualificazioni,vero?

  417. madmax scrive:

    roberto mia figlia di anni ne ha 9 e mezzo ed è da più di un anno che è alla vavassori….

    per quanto riguarda nikolik io almeno parlo in generale e non certo di mia figlia quando dico che i ragazzi che smettono sono quelli che hanno lavorato poco e male..

    a fulvio dico che a parte stefano (ma la sua situazione è unica) chi porta il proprio figlio in accademia spende molto meno rispetto a chi gioca in un circolo, considerando le ore che gioca ed i servizi che ha ( quindi ovviamente non confrontandoli con chi fa la sat o si allena con il papà su di un campo comunale gratuito che ovviamente spendono meno ma non ricevono nemmeno nulla a livello tecnico..).

    i costi derivano dai tornei e voli, hotel e ristoranti costano uguale indipendentemente da dove ti alleni.. per il resto poi non so cosa accadeva ai tempi di fabio il fatto è che oggi la fit porta in giro (serbia croazia etc etc) ragazzi che non meritano nemmeno di andare a monza figuriamoci all’estero….. per forza poi che i soldi mancano. e questo accade appunto perchè si è stati attenti sin da subito solo ai risultati..

    detto questo, l’abbiamo sempre sostenuto che purtroppo il tennis agonistico è solo per pochi eletti ma è appunto per questo motivo che ho deciso di investire su mia figlia, visto cioè che le alternative erano o di farle fare la sat o di spendere una barcata di soldi a caso….io a caso non vado nemmeno in bagno figuriamoci se do da gestire i miei soldi a persone che non sanno fare la o con il bicchiere e che come referenze hanno la vittoria a squdre a livello regionale!!! garantisco a tutti che quello che sto facendo con mia figlia (tempo insieme a parte ovviamente) non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico, ne farei volentieri a meno e preferirei seguire i miei hobby. purtroppo però ad oggi persone di cui mi fido ciecamente nel tennis non ne ho ancora incontrate e quindi visto che l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, adelante…..

  418. anto scrive:

    Se chi ha partorito il progetto “Fognini” fà tali affermazioni, credo che siano difficili da essere smentite. E Fognini non è un bau bau micio micio qualsiasi che parla a vanvera………….

  419. madmax scrive:

    anto le affermazioni fatte da fulvio riguardo all’abbandono intorno ai 15/16 anni sono lì da vedere e sono le stesse che ha fatto nikolik e che ho fatto io, solo che nikolik dice che abbandona chi ha vinto perchè si è allenato di più, io dico che smette chi si è allenato meno e peggio, mentre fulvio su questo non si è pronunciato.

    per il resto il programma “stilato” da fulvio è quello classico e consideriamo poi che è un programma stilato 10 anni fa. comunque non è tanto il programma juniores su cui si deve dibattere ma sul percorso formativo da svolgere ed eventuialmente sul programma dei tornei da fare quando fino ai 18 anni si ha ancora la possibilità di competere con gli jr mentre invece è da un po’ che si deve essere passati tra i pro a fare esperienza… tanto è vero che solo ora fabio è seguito da piatti e fulvio giustamente lo considera un fenomeno (e badate bene che i fenomeni non esistono, esistono le persone che sanno e sanno come mettere queste cose in pratica e chi non le sa o le sa per sentito dire, come alcune cose io e stefano che infatti affidiamo i nostri figli a chi le sa e le sa mettere in pratica). noi il percorso che indica piatti vogliamo percorrerlo già ora…

    ricordiamoci poi che le nuove strade c’è sempre qualcuno che deve percorrerle per la prima volta e quasi sempre questi vengono presi per visionari….

    a leggere poi quanto scritto da fulvio fabio non è un progetto o meglio è un progetto nato in seguito, quando cioè ha dimostrato di valere i migliori. un progetto è il mio (o quello di stefano anche se gli obbiettivi almeno quelli dichiarati sono leggermente diversi) che l’ho pensato quando ancora mia figlia non era nata, poi il tempo eventualmente dirà se sarà stato un progetto andato a buon fine o un progetto fallito ma in entrambi i casi comunque sarà stato un progetto….

    ed anche per il discorso dei tornei giovanili ci sono dei ma e dei però, nel senso che allo stato attuale delle cose vengono “convocati” solo quelli che hanno i migliori risultati ma nulla vieta agli altri di parteciparvi, cioè un genitore all’estero il proprio figlio ce lo può portare lo stesso, dipende dalla mentalità: qui da noi se uno non è tra i primissimi gioca vicino a casa o piuttosto preferisce fare 600/700 km per andare a giocare il master topolino dove magari i migliori non ci sono e può scapparci un buon risultato. poichè partendo da milano o da sarnico che sia, per andare in croazia (tanto per citare un paese straniero a caso) o a roma i km sono gli stessi ed i costi pure (anzi forse all’estero spendi meno anche perchè spesso dopo il primo incontro già sei fuori), io preferisco portare mio figlio/a in croazia nella fossa dei leoni invece che portarlo in quella dei bamboccioni, poi andremo a leggere.

    ed a questo proposito provo a fare un esempio personale ma che può rendere l’idea riguardo le scelte da fare…

    come sapete mia figlia quest’anno si è infortunata e oltre a non aver giocato nessun torneo (e chi se ne frega…) non ha potuto continuare il lavoro sugli appoggi, le aperture, il gioco di volo, la tattica, il servizio etc etc. ora immagino che un discreto tennis ed una buona forma fisica nell’arco di un mese li raggiungerà ma finchè almeno una buona parte dei processi di crescita non le saranno diventati automatici tornei non ne giocherà. è chiaro che non giocando i risultati non li potrà fare e le convocazioni non arriveranno ed io cosa dovrei fare? giocare per raggiungere i risultati non considerando che poi certi difetti se li porterà addosso in futuro rendendole di fatto impossibile il raggiungimento di certi risultati? oppure dovrei giocare tra milano e bergamo riempendomi la casa di coppe del nonno e coppette varie invece di andare a prendere schiaffi a dx ed a manca ma che le faranno capire che è necessario sempre spingere sull’accelleratore?

    per chi ancora non l’avesse capito il genitore è l’80% della eventuale riuscita del ragazzo. la vavassori è una di quelle accademie che predica da sempre il confronto con i più forti, all’estero e all’inizio dell’anno propongono a tutti i giocatori una serie di tornei da loro caldeggiati. voi pensate che tutti partecipino a quei tornei?? molto pochi e questo vi fa capire il perchè per i nostri ragazzi è dura arrivare in alto…

  420. Mauro scrive:

    Il motivo per cui la differenza tra la mia vita e quello che faccio nel tennis non esiste è mia mamma.
    E’ grazie a lei che fin da piccolo sono cresciuto con il tennis.
    Questo sport mi ha dato tutto.
    Mi stà facendo conoscere me stesso.
    Mi insegna ad affrontare vittorie e sconfitte.
    Mi ha fatto imparare lingue straniere,vedere il mondo,mi ha fatto una persona contenta di svegliarsi alla mattina con una sfida davanti.
    Mi ha fatto conoscere mia moglie dall’altra parte del mondo in e mi dà tante indicazioni di come vorrei far crescere i miei figli.
    Per me tennis e vita sono una miscela sola e questo lo devo a Lei.
    Lo devo anche a mio Papà che ha imparato a giocare proprio con mia madre e poi ha contribuito in maniera enorme supportandomi nella mia crescita giovanile e professionale in mille modi diversi e continuamente.
    Il tennis è il mezzo tramite il quale stò vivendo una vita ricca,piena,divertente.
    Questo lo devo a mia madre.

    Questo è un post scritto da un personaggio noto del tennis italiano, dedicato alla madre mancata di recente. Ho omesso i nomi che vi comparivano per rispetto visto che il post non era indirizzato in questo blog. Io quando ho dei dubbi l’ho rileggo e volevo condividerlo con gli altri genitori.

  421. Nikolik scrive:

    Però, Madmax, siamo d’accordo, seguo il tuo ragionamento, ma io non ho mai detto che abbandona a 15-16 anni chi ha vinto e si è allenato di più: ho detto che abbandona chi, a quell’età, perde, comincia a perdere, indipendentemente dai motivi per cui perde.
    Non so se vinceva prima, non so quanto si allenava prima, magari perdeva anche prima, solo che è a quell’età che si capisce, e lo capiscono, a quell’età, anche lui e i suoi genitori, che non sarà un campione.
    Anche se prima perdeva, insomma, lui e i suoi avevano la speranza che un domani vincesse: a quell’età, invece, tutti capiscono che non solo non vince, ma nemmeno vincerà.
    E’ diverso.
    Quindi, se smette di giocare, vuol dire che giocava per vincere, quella era la sua motivazione: come detto, se il tennis fosse stata una passione vera, avrebbe continuato a giocare, anche in seconda e terza categoria.

    Per il resto, guarda che siamo d’accordo, stiamo dicendo la stessa cosa: quando tu dici, giustamente, che a quell’età i ragazzi e le ragazze cominciano a vedere che al mondo c’è anche la moto, il fidanzato/a, ecc., dici le stesse mie cose, quando ho detto che, appunto, è a quell’età che i ragazzi cominciano ad avere passioni e gusti loro personali.
    Se, oltre alla moto, la fidanzata/o, non c’è , tra i loro interessi, anche il tennis, lo abbandonano.
    Stiamo dicendo le stesse cose.

    Non sottovalutare, poi, un altro aspetto, che ho detto e che, invece, è tipico dell’adolescenza. la ribellione ai genitori.
    Tante volte i ragazzi fanno delle cose volutamente contro ai genitori: siamo stati tutti ragazzi, sappiamo che è così. E’ a quella l’età in cui il ragazzino/a cerca di imporre la sua personalità al mondo che lo circonda, a cominciare dai genitori, ovviamente: e lo fa con gesti di ribellione.
    Se, nel caso che ci occupa, i genitori danno grande importanza al tennis, lui, come gesto di ribellione, smette.
    Ma farebbe la stessa cosa con lo studio, ad esempio: comincerebbe a portarti dei 3 e dei 4 a casa, se avesse dei genitori ossessionati con i voti scolastici.
    E’ tipico, questo modo di fare, degli adolescenti. In particolare, degli adolescenti che hanno genitori che tendono a dettare il futuro. Sono messaggi di indipendenza che il figlio ti vuole dare.
    Messaggi che, quando arrivano, devono essere recepiti e valutati.
    Ma, ovviamente, non stiamo parlando dei vostri figli, che sono lontani da quell’età.
    I bambini danno altri messaggi, ugualmente importanti, e che senz’altro riconoscete e sapete valutare.

  422. madmax scrive:

    questo è quello che scrivevi nel post del 26 luglio alle 18.03…..

    Tu sai che a 15-16 anni è il momento in cui si comincia a perdere, il momento in cui non batti più gli avversari solo perché ti alleni il doppio di loro, o perchè hai la fortuna di essere fisicamente superiore, come è accaduto fino a quel momento.

    comunque a parte questo, sono d’accordo con te sulla questione della ribellione, credo però che questo dipenda moltissimo dal tipo di educazione che si è data fin dai 2/3 anni. se ho ragione o meno lo scoprirò tra qualche anno e te lo scriverò, certo è che visto che entrambi diciamo che a 15/16 smettono perchè cominciano a perdere noi prima di tutto dobbiamo far si che questo non accada, quindi avanti con il super allenamento che è l’unico sistema per raggiungere l’obbiettivo!!

  423. anto scrive:

    Carissimo MadMax, io sono di Brescia e l’accademia che frequenta tua figlia la conosco. Prima Vavassori aveva base a Cividino, poi per una serie di vicissitudini che tu sicuramente conosci, ha pensato bene di levare le ancore e spostarsi a Palazzolo. Nel massimo splendore di Cividino, vi erano diversi giocatori importanti seguiti da questo centro, tra i quali Bolelli e Brizzi, tanto per far due nomi. Ora Vavassori sta seguendo la Remondina, uno dei talenti più importanti del tennis femminile under 17. Si vocifera che le femmine siano maggiormente seguite in quanto più malleabili e facili da allenare. Non dimenticarti però che un certo williams, ha fatto saltare a piè pari l’attività giovanile alle sue figlie, per poi lanciare direttamente nel circuito maggiore. Academy, coach privato, Daddy coach, img, alla fine chi vince e chi porta nei 100 il proprio progetto ha ragione, e come dice morandi uno su mille ce la fà……………

  424. madmax scrive:

    anto loro appunto non hanno giocato tra gli under ma sono passate subito ai pro poichè probabilmente i tornei under erano troppo facili e venire a giocare in europa sarebbe stato troppo dispendioso… e dicevo anche che il cammino juniores di fabio è quello classico e per classico intendevo dire per poter accedere ad aiuti e convocazioni che però non sono assolutamente indispensabili.

    detto questo però è assolutamente sbagliato prendere sempre come pietra di paragone federer, nadal, le williams etc perchè loro sono dei fenomeni e quindi non fanno testo, oltre che non è dimostrato da nessuna parte che se avessero fatto qualcosa di diverso non avrebbero potuto fare anche meglio..

    per quanto riguarda la vavassori io ho portato lì mia figlia più di un anno fa, ci passo quasi tutti i pomeriggi e posso assicurarti che la storia che seguono di pìù le ragazze è una bufala, tant’è che risultati alla mano il miglior prodotto mai uscito dall’accademia è bolelli che di femminile ha ben poco..

    per quanto riguarda i progetti ognuno deve avere il suo…io credo che un’accademia debba prefiggersi come obbiettivo di portare il numero più alto possibile di giocatori a tentare la scalata atp/wta passando dai 10.000$ in poi, quindi la qualità di un centro non dipende dal fatto che sia riuscito o meno a creare un top 100 ma se sono in tanti ad aver raggiunto un buon livello di gioco, poichè come abbiamo detto molte volte le variabili che fanno la differenza sono tante come ad esempio la famiglia, la determinazione etc etc tutte cose che un’accademia non può certo fornire. di conseguenza il fatto che da un centro/coach sia uscito un top 100 non dimostra nulla o quasi se tutti gli altri che sono cresciuti lì sono delle pippe. quindi da questo punto di vista la vavassori ha già vinto in partenza, anche se che poi tutti vogliamo far sempre meglio. oltretutto prima più di ora la vavassori dava un servizio nel senso che anche la schiavone si allenava a cividino ma non la seguiva la vavassori lei era lì con il suo coach e usufruiva dei campi, degli sparring etc. ora invece esiste un progetto che parte fin dalla sat, con l’idea cioè di creare dei giocatori targati vavassori academy e che ovviamente è più a lunga scadenza. questo guarda caso nasce dalle stesse motivazioni esternate da piatti a roma e cioè che molte volte arrivano in accademia dei ragazzi con difetti incredibili e che vorrebbero in poco tempo e possibilmente con poco lavoro venire miracolati e diventari dei top players. effettivamente per i miracoli non si sono ancora attrezzati!!!

  425. gabri scrive:

    Ora sappiamo tutti che fa parte del processo di crescita dell’adolescenza punire i genitori per affermare la propria personalita’ anzi idealmente proprio ucciderli (cosi’ ci diceva una mia insegnante di liceo una di quelle laureate in lettere e psicologia che ci ha fatto vedere i sorci verdi!!!) ma qui credo che il discorso sia molto ampio e certo puo’ finirci anche il tennis ma per fortuna Nickolic hai nominato anche lo studio e io aggiungo ahime’ spesso anche il cibo, le armi per punire i genitori sono tante , ma anche quelle per punire coach e federazioni, io per esempio appesi le scarpette al chiodo dalla sera alla mattina per questo motivo e ne ho fatto tesoro perche’ alla fine ci ho rimesso solo io. E’ importante che i ragazzi riescano ad avere una visione d’insieme e capire che si rischia l’autolesionismo con certe reazioni e i genitori li devono aiutare in questo tutti i giorni ed e’ importante che parlino e lavorino con chi ha avuto esperienze e racconti cosa puo’ succedere. Per esmpio Nicholas si ricorda sempre del nostro amico Igor Parodi che gia’ alcuni anni fa gli raccontava di come verso i sedici anni ha cominciato ad ascoltare alcuni amici che si sentivano trascurati perche’ lui pensava solo al tennis e poi ha conosciuto una ragazza che non giocava e ha smesso per un paio di anni e Igor gli ha detto:” …non fare come me, non smettere, perche’ quei due anni non tornano piu” .
    Un progetto comunque che fa lavorare cosi’ a stretto contatto genitori e figli permette una conoscenza gli uni degli altri che lascia poco spazio a fraintandimenti ed e’ ben diverso dallo stare a guardare o a pretendere solo i risultati. Alla fine tutto poggia su una grande onesta’ e dedizione. Un genitore che lavora con onesta’ penso che possa si subire angherie ma che alla fine venga ripagato con altrettanta onesta’ . Ed e’ sulla base di questa onesta’ che non manchiamo di ricordare a Nicholas quasi tutti i giorni che sara’ lui a decidere quello che vuole fare di cio’ che gli ABBIAMO FATTO imparare, ma che possono anche succedere tante cose e potrebbe anche non essere bravo abbastanza cio’ non toglie che ce la mettiamo tutta, noi e lui, a costruire questo agonista.
    E qui vorrei dare un’altra lettura su chi abbandona : i motivi possono essere tanti e li avete gia’ elencati e tutti portano certo ad un calo di prestazione che si traduce in piu’ sconfitte che vittorie…ma, e’ chiaro che chi ha fatto questo tipo di percorso gioca per vincere e’ ovvio, e io capisco che chi ha lavorato per l’eccellenza e arriva dove arriva se non e’ soddisfatto del risultato o comunque capisce che quello e’ il suo massimo, che piu’ in la’ di li’ non puo’ andare abbandona non sta li’ a giochicchiare perche’ comunque la sua vita il ritmo quotidiano deve cambiare e volta pagina.E’ diverso per uno che ha sempre giocato amatorialmente, ma uno che ha la costanza, la volonta’ di lavorare duro tutti i giorni, pianificare tutto in funzione del raggiungimento di un obbiettivo sportivo, se non lo raggiunge abbandona ed eventualmente si dedica ad altro casomai ad un’ altro sport con aspettative diverse,forse con lo stesso spirito per vedere fin dove puo’ arrivare, poi magari dopo qualche anno si ripresenta su un campo da tennis a sbalordire noi mortali, casomai in un club sperduto in un paese africano dove sono finiti per vacanza o per lavoro !!
    Ieri comunque Nicholas ha perso in semifinale dalla testa di serie n.1 ed era naturalmente superarrabbiato. E’ nella fase in cui si accusa di sbagliare tutto anche se in realta’ ha fatto grandi pregressi nella costruzione del gioco nel palleggio in aggressivita’ controllata, poi pero’ sembra che quando si prepara ad eseguire colpi finali del suo disegno, ci metta troppa fretta e cosi’ fa tre quattro cinque colpi di preparazione e poi l’ultimo che dovrebbe essere la fucilata finale a volte la sbaglia. E comunque ha fatto bei servizi e bei rovesci, cose su cui sta lavorando molto allo strategy zone, ha fatto anche piu’ vincenti del suo avversario, ma ahime’ piu’ u.e.(unforced errors) e molti per la rabbia di voler chiudere con fretta l’ultimo colpo, spesso dopo essersi costruito bene il punto, bellissimi sono stati i colpi al rimbalzo quando l’altro gli mandava una palla profonfa a fondo campo lui la prendeva on the rise e riusciva ad accorciarsi il campo e giocare dentro la riga di fondo. Questa volta purtroppo abbiamo subito un po’ di intimidazioni da parte di genitori e clan di amici dell’avversaro che giocava in casa. Gia’ quando mi hanno visto piazzare la cinepresa sopra alla rete a fondocampo e vedevano che scambiavo qualche parola con Nicholas prima dell’inizio della partita, sono venuti a dirmi che non potevo parlare, non potevo fare coaching, io stavo in realta’ parlando dell’inquadratura del campo ! Poi al mio primo applauso su un gran tiro di Nicholas che aveva costretto l’altro a sbagliare mi hanno fatto dire dall’arbitro che si esulta solo sui punti vincenti non sugli errori e poi quando ho detto a Nicholas in Italiano di spostare la borsa quando si e’ seduto, si e’ alzata una sommossa perche’ avevo parlato in italiano. Non solo ma ho battuto il pugno sul cuore in direzione di Nicholas e mi hanno detto che non si fanno gesti…poi ad un ‘c’mon fight’ ancora commenti su quello che si doveva dire e io mi sono un po’ inalberata e forse Nicholas ha risentito un po’ dell’atmosfera…bisogna imparare ad ignorare anche queste situazioni. Nel secondo set era troppo teso e arrabbiato in modo improduttivo, si e’ preso un worning perche’ sbatticchiava la racchetta e poi si e’ preso un penalty per lo stesso motivo. Poi sull’ultimo punto ha tirato la racchetta in mezzo al campo e l’arbitro e’ arrivato dicendo partita vinta, ma la partita era gia’ finita su quel punto. Naturalmente anche a me piacerebbe come dice madmax che Nicholas fosse capace di meno aggressivita’ fine a se stessa e autodistruttiva e piu’ determinazione a portare a casa quel che gli spetta ma certo ha solo 11 anni ed e’ un percorso lungo…ah, l’avversario ne aveva 12 ed era quasi piu’ piccolo di Nicholas.
    Siamo andati poi a Siesta Key e Nicky e’ stato in acqua tre ore poi siamo andati a mangiare un hamburger, anzi Nicky ne ha mangiati due poi a casa per pulire un po’ tutto e preparaci per domani, ha anche fatto una paginetta di compiti.
    Oggi io e lui abbiamo avuto qualche dissapore e la verita’ e’ che con Stefano intorno si respira un’altra aria e ci dobbiamo assestare. Stefano da’ una grande carica a Nicholas, qui in America si e’ sempre alzato presto a preparargli la colazione, preparargli le bevande, con lui Nicholas risponde meglio alle sollecitazioni e soprattutto Stefano e’ bravissimo a sdrammatizzare mentre io la tiro sempre un po’ per le lunghe e la prendo piu’ sul personale e finiamo per battibeccare.
    Questamattina, doveva lavorare con Margie ma dopo cinque minuti Margie ha detto che non vedeva gli occhi scintillanti del suo Jungle Boy, ma vedeva gli occhi stanchi di un cucciolo e doveva riposare, quindi appuntamento per le 13,30 a questo punto pero’ Nicholas si e’ sentito un po’ in colpa pensando che era meglio giocare e pensando che io fossi arrabbiata, mentre e’ difficile fargli capire che mi arrabbio di piu’ se non dice di essere stanco. Comunque poi e’ venuto a piovere e si e’ ripreso al pomeriggio con grandi promesse per il comportamento e con Margie e’ andato tutto benissimo, ma col gruppo di nuovo si e’ fatto beccare ad arrabbiarsi perche’ perdeva da un ragazzo di 16 dico 16 anni…non ha il senso delle proporzioni! Qui e’ tardi e domani Nicholas e’ sul campo alle 7 e vediamo cosa succede .

  426. stefano grazia scrive:

    Nikolic: “Quindi, se smette di giocare, vuol dire che giocava per vincere, quella era la sua motivazione”

    Ma dove siamo, in un film di Alberto Sordi? O siamo di fronte a De Coubertin che oltre a dire che l’importante e’ partecipare diceva anche che le donne non sono idonee allo sport… Io sono contrario a Paterno il Coach americano famoso per la frase : vincere non e’ la cosa piu’ importante, vincere is everythingt, e’ tutto (anzi, io ho0 sempre fatto sport e non ho mai vinto praticamente un c***o!, scusate il francesismo) ma nemmeno sono cosi’ vigliaccamente ipocrita da non capire che chi non pratica uno sport CERCANDO di vincere, non solo non ha capito nulla ma non e’ nemmeno uno sportivo…Tu devi fare qualsiasi sport cercando di vincere, e’ quella l’essenza: poi, prima e dopo (e possibilmente anche durante) ti comporti da gentiluomo (il che secondo me ha comunque non e’ quantificabile dal cacciare o meno dei C’MON!!! o degli ALLEZ!!!). L’ho ripetuto tante volte: non conta vincere, non conta perdere, conta l’aver ben combattuto.
    MA DEVEI GIOCARE PER VINCERE.
    Non c’e’ nulla di peggio di chi pratica uno sport disinteressandosi del risultato (in uno sport di squadra soprattutto…fosse un mio compagno lo caccerei a calci nel culo,altro francesismo).
    Ma a parte tutto, se poi uno giocava SOLO per vincere e non per passione, e poi smette, oppure smette PER RIBELLIONE, e allora? Cioe’, ma succede solo ai tennisti esasperati dai genitori o non succede piuttosto a tutti e in tutti i campi,sportivi e non, e quindi e’ una statistica che col tennis in fondo in fondo ha anche poco a vedere…
    (eppoi noto che vi avevo inviato un post dalla business lounge della Lufthansa a Frankfurt-quando paga la Compagnia si viaggia in Business!- cosi’ da rendere il piu’ internazionale possibile il blog: in 4 gg Florida, London,Calderino di MSPietro,Frankfurt,Lagos…- MA NON E’ PARTITO!!! Poco male, me la prendevo con Nikolic: ma possibile che tu almeno una volta non sia d’accordo con noi? secondo me saresti poi piu’ credibile quando ci critichi… Del resto, credi che tue amate Corinna Dentoni e Martina Trevisan abbiano poi fatto una vita diversa da quella dei nostri figli? Guarda che poi magari fra un po’ ti tocchera’ fare il tifo per qualcuno dei nostri…
    Lancio anche un appello a Nipa di cui ho letto solo oggi una email molto interessante affinche’ la pubblichi sul Blog…si tratta di aneddotica e io sono un fautore del condividere le esperienze perche’ da questo condividere si puo’ apprendere molto, e soprattutto che nessun genitore di tennisti e’ un’isola, parafrasando john Donne.

  427. stefano grazia scrive:

    Gabri’ (con la quale comunico attravertso il Blog visto che le linee tel dalla nigeria oggi non funzionano…sono rimasto anche senza POWER in casa per tutto ieri e oggi e in effetti le giornate di lavoro in Africa vengono spesso sprecate per risolvere i problemi quotidiani di maintenance e disservizi…ieri per esempio al mio arrivo non c’era nessuno ad aspettarmi ne’ dentro ne’ fuori dall’aereoporto il che non e’ un problema in europa ma lo e’,eccome se lo e’, a Lagos…) (me la sono comunque cavata lo stesso…ma mi son dovuto i******e con la Logistica e i******i ti esaurisce…)( ma se non t’i*****i non ottieni, credetemi, qui non valgono le regole del mondo civile… people don’t understand, it’s a jungle out there (Jimbo)…E cosi’ ritorno al tennis: scriveva dunque Gabri’:Ieri comunque Nicholas ha perso in semifinale dalla testa di serie n.1 ed era naturalmente superarrabbiato.
    Mi hanno chiamato subito dopo: piu’ che arrabbiatyo era disperato, non riusciva a parlare, si lamentava che faceva schifo qui, faceva cagare la’, che lo doveva battere quello, che aveva visto che a fargli gli angoli stretti era in difficolta’ ma lui poi la mandava fuori oppure se li faceva bene,gli angoli,sbagliava poi il rigore a porta vuota…
    E io cosa gli ho detto? Prima di tutto che ero contento del risultato, un’altra semifinale, e che comunque faceva bene a non essere contento (Io no, mi aveva subito replicato), ma a questo punto aveva solo due possibilita’:
    o continuare a lamentarsi
    o rimboccarsi le maniche e andare ad allenarsi (o meglio: impegnarsi di piu’ in allenamento, e per impegnarsi di piu’ intendo: maggiore qualita’,focus, concentrazione…Che vuol dire anche: rispetto del Coach che e’ li’ per allenarti etc etc etc.
    Io la vorrei disciplinare questa grande carica agonistica che lui ha, non vorrei certo soffocargliela (anche perche’ quando va bene e’ altamente spettacolare) ma certamente qui si corre il rischio che lo portino si da Bollettieri e Jaramillo ma per le ragioni opposte a quelle che volevamo.
    C’e’ da dire che Lance comunque, nel sentire le nostre preoccupazioni, dice si,si,si, ma che nessuno in Academy ha piu’ questa voglia di vincere …
    Il che ci riporta a Nikolic: certo, se smetti perche’ non vinci, tutto sommato sei davvero un perdente o comunque la tua passione non era poi cosi’ grande…E’ un punto di vista condivisibile sia pure con le puntualizzazioni avanzate sia da me che da mia moglie ma la sfida e’ poi proprio questa: l’agonista quando perde siccome vuole vincere si allena di piu’ o si allena meglio o comunque per amore della pugna ci riprova. Cade, si rialza e ci riprova. E non e’ questa l’essenza dello sport? Del vero sportivo?
    Piuttosto che mangiare la focaccia con Pierino, io .come dice Kill Bill, volevo creare un agonista… Possibilmente onesto, leale, cavalleresco, ma che in quella trasfigurazione metaforica della guerra che e’ un evento sportivo, deve avere il killer instinct e non avere pieta’ e non perche’ deve essere crudele ma perche’ nello sport la pieta’ e’ una mancanza di rispetto per l’avversario. Se uno, del mio livello, mi puo’ dare 60 60 e invece mi fa fare il game di consolazione io gli sputo in un occhio metaforicamente,chiaro…)(ovvio che se gioco con un coach mi aspetto che piuttosto mi faccia giocare…) Ora che mi ricordo,si, un match di tennis e’ anche una metaforica battaglia contro se stessi e l’avversario e’ un simulacro di se stessi (c’era una bellissima parafrasi di Clerici al riguardo in un suo articolo su Repubblica, se lo ritrovo ve lo copio-l’avevo scopiazzato piu’ volte ai tempi in cui scrivevo “Doppio fallo, la Rivista per chi ce l’ha troppo lungo…il Servizio!” per gli Italiani del Circuito ETP(Expatriates Tennis Players) di Lagos) ed e’ senz’altro vero ed e’ senz’altro un altro punto di vista da cui partire.
    Ma come dice Mad Max un conto e’ parlare di Tennis Amatoriale (Viva il Maerstro Pierino e la sua Focaccia) e un altro e’ parlare di Tennis Agonistico, e infatti uno su cento gliela fa. Perche’ entrare nei Top 100 non e’ facile, e’ durissima, e deve essere cosi’. Perche’,pensateci bene, altrimenti ci riuscirebbero tutti.
    Devi disprezzare uno perche’ non ci e’ riuscito? No,di certo. Devi semmai commiserarlo se pretende di volerci entrare senza impegnarsi, senza lavorare duro, senza sacrifici. Se vuole entrarci senza provarci veramente e poi magari dire, anni dopo: ah, se avessi voluto…
    Il che ci riporta ad un’altra nostra grande massima delgli albori del Blog:
    Chi vive sperando,muore cagando…

  428. Nikolik scrive:

    Stefano, ma veramente io non ti capisco proprio.
    Ripeto per la millesima volta che ho svolto degli innocentissimi ragionamenti sul fatto che i ragazzi di 15-16 anni smettono di giocare, peraltro su espressa richiesta di un altro utente.

    Ho rispondo dicendo delle ovvietà, al punto tale che mi hanno dato ragione quasi tutti, Fulvio, Tilden, Anto, perfino con Madmax abbiamo concordato, alla fine, che i motivi per cui i ragazzi lasciano, pur con mille sfumature ed espressioni diverse, sono quelli.

    Non capisco, quindi, quando dici: ma possibile che tu almeno una volta non sia d’accordo con noi? Scusa, Stefano, ma con noi chi? Guarda che mi hanno dato ragione tutti.

    E, oltretutto, non capisco, ma veramente, in che modo tu possa avere compreso le mie parole come una critica a te. Risopndevo ad una domanda su ragazzi di 15-16 anni. Mah!

    Ma, in realtà, capisco la stizza di voi Genitori, Stefano: ultimamente questo blog ha preso una deriva di verità che, forse, per voi Genitori è dura da digerire.
    Ha cominciato Heraimo, con l’avvisarvi che non parlate mai di tornei, che invece sono importanti per la crescita di un giovane campione; ha continuato il prof. Buzzelli, che, riguardo ai bambini, ha sconsigliato con decisione gli allenamenti di ore e ore che invece voi propugnate, sostenendo anche che, addirittura, possono fare anche male alla salute, se si va oltre gli orari da lui indicati; hai continuato tu, confessando che ti è stata prospettata la possibilità del doping, ad un bambino, che tu hai rifiutato, e confessando che, alla fine, del movimento tennistico generale non te ne frega assolutamente nulla; ha continuato Madmax, sostenendo che con tutti i buoni discorsi da filosofi non si vince assolutamente nulla e che per emergere occorrono spaventosi sacrifici, di ogni genere; ha finito, con la botta di grazia, proprio Fulvio, che, in un colpo solo e con un messaggio solo, ha smentito con decisione tutte le vostre teorie: ha confermato che entrare tra i primi 100 del mondo è un risultato straordinario, come ho sempre sostenuto io, mentre voi avete sempre sostenuto che chiunque può entrare tra i primi 100, basta che si alleni tanto e bene; ha confermato di essere contrario alle Accademie, che voi tanto propugnate; ha confermato che giocare e vincere i tornei giovanili è importante, per diversi motivi, mentre voi sostenete che non contano nulla; che si può benissimo diventare campioni prendendo un coach privato solo a 14 anni ed un preparatore fisico a 15, e non per forza prima, come dite voi; ha confermato che, ovviamente, in assenza di qualsiasi risultato, la FIT non può certo occuparsi di bambini di 10 o 11 anni.
    Come se non bastasse, la Trevisan, che non capisco perchè avete preso di mira, sta facendo risultati impressionanti.

    Insomma, una disfatta, Stefano, una disfatta totale, ma una disfatta in cui io non c’entro assolutamente nulla, avete fatto tutto da voi, oppure hanno fatto e detto proprio le persone che voi avete sempre riconosciuto come quelle più qualificate per parlare.

    Ma io non c’entro nulla, Sefano, non ce l’avere con me, che ti sono amico, che leggo sempre tutti i tuoi post, dalla prima all’ultima riga, e che tiferò sempre per te e per tuo figlio.
    In bocca al lupo, di vero cuore.

  429. Roberto Commentucci scrive:

    Ragazi, perdonatemi se per una volta non entro nel merito della discussione, ma mi limito a complimentarmi con Nikolik per la sua fantastica abilità dialettica, davvero eccezionale, non disgiunta inoltre da una buona dose di splendida ironia toscana.

    Se un giorno mi capitasse di avere bisogno di un Principe del Foro, Nikolik, ebbene ritieniti assunto!

    Ai prodi genitori, in ogni caso, va il mio plauso e il mio appoggio. Irta di ostacoli è la via che conduce alla gloria.

  430. andrew scrive:

    …lascia stare StefanoGrazia…Nikolik è un incrocio diabolico tra Mastella e Bertinotti condito da un pizzico di Taormina…

    noi “falsi appassionati” a volte ci facciamo trascinare troppo ed è giusto che i “veri appassionati” ci riportino con i piedi per terra…

    Lunedì Alessandro ha fatto un’altra ora e mezza con il CCV*, che per l’occasione aveva portato seco anche la figlia 3.1, in modo da stimolare il pupo (tennisticamente)…Io però avevo portato meco un altro bambino amico di Ale, alle prime armi, così abbiamo fatto un bel miscuglio di livelli…Ale si è fatto un bel po’ di palleggio con la ragazza e poi si è passati alle esercitazioni a cesto…Troppo bello vedere un u10 scarso, un u10 avanzato e una 3.1 fare gli stessi esercizi….QUESTO è VAFFANTENNIS!!!

    Domani si va su in valle a giocare un torneino u10, diviso in gironi in quanto saranno una decina di bambini. Ho rinunciato al nike di Merano in quanto lontano e Ale era in castigo e poi chissenefrega…

    Aspettando CAt/Buzz, ho acquistato la WiiFit che intanto me lo sistema per bene quando devo lavorare…Cocktail micidiale di video e movimenti…Praticamente adesso va ripetendo che deve allenarsi almeno 1 ora e mezzo al giorno…

  431. andrew scrive:

    *CCV= Coach Certificato Vaffantennis

  432. madmax scrive:

    NIKOLIKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK

    allora partiamo dal principio

    cominciamo con quello detto da HERAIMO…. parlava di tornei per ragazzi un po’ più gramdi anche perchè se parlava di under 10 è da manicomio, come detto da piatti e sartori al raduno…

    riguardo al prof buzzelli, soprattutto io seguo il prof catizzone che dice che se ne possono fare il doppio, da bollettieri addirittura nei fanno il triplo e risultati alla mano forse è un po’ più pratico degli altri in tema di top ten….

    per quanto riguarda i sacrifici io e stefano ne siamo sempre stati ben consci e soprattutto felici di farne, quindi nulla di drammatico anzi, io addirittura poichè pernso che non siano molti quelli disposti a farne lo considero solo un vantaggio….

    fulvio tanto per cominciare racconta la sua storia e partendo dal dato di fatto che ha cominciato ca 15 anni fa la sua avventura (quindi con saperi molto diversi da quelli che ci sono oggi), ha dimostrato poi di pensare che si poteva far di meglio, visto che ha cambiato coach e guarda caso ha scelto chi noi prendiamo ad esempio. dopodichè qui nessuno ha mai detto che non conta vincere i tornei giovanili anzi io ho sempre sostenuto che dai 13/14 anni per le girls e dai 16/17 per i boys le partite cominciano ad avere parecchio peso e che nel gruppo dei primi ci devi essere. dire che è facile entrare nei primi 100 non siamo stati noi a farlo, bensì piatti (anzi lui ha detto nei primi 10 anche se io credo che abbia volutamente esagerato per far capire che è possibile farlo solo se lavori bene e poichè in italia di top 10 non ce ne sono significa che nessuno lo fa come si dovrebbe…)!!

    la trevisan…qui nessuno l’ha mai presa di mira, anzi anche stefano ne ha parlato bene e sono stato io l’unico a dire che non mi sono piaciute le sue aperture e lo riconfermo ancora oggi mentre per quanto riguarda i risultati come ho detto anche ad altri rimarcateli quando sarà nelle prime posizioni del ranking mondiale, perchè il resto è noia….

    certamente c’è da dire che oggi nel tennis femminile non è difficile raggiungere un buon ranking se c’è riuscita la errani, che con tutta la simpatia e l’ammirazione per la sua grinta che ho nei suoi confronti ma serve molto peggio di mia figlia che ha 9 anni e ha un fisico minuto minuto…. ma anche qui ho sempre sostenuto che la vera differenza la fanno le prime 7/8/10 max 15 mentre per le altre a turno ci possono entrare più o meno tutte. e credo che questo limite non sia valicabile per chi abbia lacune tecniche come le ampie aperture….. tant’è che senza ipocrisia e paura di fallire ho sempre sostenuto che il mio obbiettivo è solo uno e non è certo quello di far parte del secondo gruppo….

  433. madmax scrive:

    rileggendomi, mi sono accorto di non aver scritto la cosa più importante, il motivo fondamentale per cui io e stefano abbiamo preso strade diverse da quelle convenzionali. noi ovviamente non possiamo essere certi che il sistema da noi seguito funzioni, però sappiamo con certezza MATEMATICA che quello proposto indicato e seguito da altri HA FALLITO E NON HA CREATO DEI TOP TEN. io piuttosto che rimanere nel limbo dei 50 preferisco andare a vedere gli incontri di galli in qualche isola caraibica o farmi insegnare il surf da stefano (sempre che esista una tavola che mi regga…) in giamaica…che è un po’ meglio della beata gioventù che secondo molti i nostri figli perderebbero ora e della vita da adulto che i bambini comuni e più fortunati (sempre secondo voi) faranno domani!!!!

  434. marcos scrive:

    con colpevole ritardo, apprendo da stefano che gulbis (mi piace tantissimo!) non è personalmente ricco e che gioca per i soldi, avendo un cattivo rapporto col padre ricchissimo: è una precisazione importante per coloro che volessero soffermarsi sul suo rendimento. c’è chi dice, infatti, che la fame ti consiglia i passanti migliori, obbligandoti a maggior applicazione negli allenamenti.

    gli ho visto giocare interi set a livello eccezionale, con una varietà di colpi assai rara: spero in una sua rapida ascesa.

    colgo l’occasione per inviare a tutti i genitori le migliori vacanze e, naturalmente, una splendida carriera per i loro campioncini!

  435. stefano grazia scrive:

    Ma cosa stai adottando, Nikolic?, la tattica del Dividi et Impera? Stai cercando di seminar zizzania blandendo ora questo, dando ragione ora all’altro, sottolineando la tal cosa per poi dimostrare quell’altra?
    Vuoi essere ironico e volare alto ma riesci ad essere solo…sarcastico? No, Chloe, non preoccuparti: stavolta non ricorro a Pratt, non sarcastico, ma melllifluo. La mia,ovviamente, e’ solo una opinione ma io la mano la stringo forte guardandoti negli occhi, tu, o meglio la tua scrittura, mi da l’impressione di una stretta di mano molliccia con sorrisino falso amichevole (del tipo: “Lo uccidero’. Anzi: Lo faro’ ammazzare”_Da “Il Candido Miliardario, di Stephen Vizinczey, senza ombra di dubbio il piu’ bel romanzo d’avventura mai stato scritto e soprattutto,ahime’, mai stato letto. Da consigliarsi nella precedente traduzione e non nella piu’ recente dal titolo L’innocente miliardario).
    Scherzi a parte (perche’ e’ chiaro che sto scherzando,eh!)tanto tempo fa, divertito piu’ che esasperato, dalle stesse circonvoluzioni dialettiche che Nikolic ci propinava (parlo di un anno fa circa) gli proposi provocatoriamente (e Roberto se ne ricordera’), visto che gia’ lo chiamavo Demostenikolic o Au Contraire Nikolic, di pagarlo perche’ facesse le stesse filippiche anziche’ per la FIT per noi, tanto si vede benissimo che i suoi sono abili (me, posso dirlo Roberto?) fin troppo compiaciuti tanto ormai da apparire francamernte stucchevoli,esercizi letterari al servizio del Padrone… E allora perche’ non proporgli di farli per noi, di dare a lui l’incarico di mettere sulla carta le nostre richieste alla FIT (allora eravamo cosi’ ingenui dal pensare che si potesse fare una cosa del genere): sicuramente Nikolic le avrebbe redatte con la maestria e la grazia tipica degli Oratori Greci che,come sapete, si esercitavano nella loro arte prima declamando un orazione d’accusa e poi, sullo stesso soggetto, quella di difesa(da cui l’epiteto Demostenikolic).
    Poi Nikolic si offese (fece finta di offendersi) per qualcosa che gli avevo scritto (lui aveva detto che avrebbe smontato ad una ad una le tesi espresse dai diversi contribuenti di allora ma siccome eravamo in tanti, lo avrebbe fatto di volta in volta. E io gli risposi: No, dai, lascia stare, e’ lo stesso, non darti pena per noi. O qualcosa del genere). E lui a piangere(ovviamente ironicamente) da Ubs che Stefano gli aveva detto di non scrivere piu’ e lui non avrebbe mai piu’ scritto fino a che io non gli avessi detto di farlo. E siccome Nikolic e’ uomo d’onore purtroppo riprese quasi subito.
    Ora Nikolic dice che il nostro Blog e’ una disfatta totale e siccome Nikolic e’ uomo d’onore noi non abbiamo motivo di dubitare della sua parola e quindi sicuramente noi abbiamo sbagliato tutto, non abbiamo fornito alcuna indicazione, aiuto,suggerimento visto che heraimo,fulvio ed altri hanno detto il contrario di quanto diciamo noi, questo dice Nikolic e Nikolic e’ sicuramente uomo d’onore, e del resto lo diceva tre mesi fa che il nostro Blog era gia’ morto, che era da chiudere, quasi faceva una petizione,eppure continuava e continua a leggerci e purtroppo perfino a scriverci. Anzi, per dirla a tutti, lui era cosi’ entusiasta del New Site che proponeva di chiudere completamente il Vecchio Blog al che ,spaventati, quelli della Redazione si sono finalmente convinti dell’errore fatto e hanno ricominciato a rilanciare in grande stile il Vecchio Blog. Ma Nikolic dice che il nostro Blog e’ inutile e siccome Nikolic e’ sicuramente Uomo d’Onore, perche’ continua a leggerci e soprattutto perche’ continua a scriverci? Gli facciamo cosi’ paura?
    Premesso che io ho sempre sottolineato che scrivo piu’ che altro per me stesso, a livello catartico, e sono stato il primo a meravigliarmi del minimo seguito che almeno in certi momenti abbiamo avuto, quel che intendevo dire e’ che non c’e’ nulla di peggio di chi finge di darti ragione su una cosa per dimostrare, a suo modo di vedere, che hai torto su tutto il resto.
    Ora io sono stato uno dei primissimi a congratularmi per il Dolce Stil Ironico e la levita’ di scrittura di Demostenikolic ma alla lunga devo dire che la melassa nausea e temo francamente che troppa compiaciuta abilita’ nello scrivere una cosa volendo chiaramente dirne un’altra (mi ricordo un mirabile post su Volandri in cui lo massacrava fingendo di glorificarlo salvo poi rettificare che lui intendeva proprio glorificarlo) oltre che essere tipico di un Avvocato nel senso deteriore del termine (quello delle Barzellette sugli Avvocati,per intenderci) un po’ mi ha stancato. Siccome sono convinto della intelligenza superiore alla media di Nikolic e della sua simpatia in ambiente conviviale, mi dispiace solo registrare nei nostri confronti un accanimento,mascherato dalla melassa dei suoi artifici da che meriterebbe miglior causa. Ma Nikolic dice che assolutamente no, lui non si riferiva a noi, anzi,macche’,proprio non ci capisce: lui ci ha sempre dato ragione, e siccome Nikolic e’ sicuramente un uomo d’onore, chi siamo noi, miseri mediconzoli della jungla, per dubitarne,per mettere in discussione la sua buona fede?
    Al che mi viene in mente tutto d’un tratto la memorabile battuta di Amarcord:
    Avvocato?
    ….

  436. Mauro scrive:

    Stefano, sono sempre più convinto che Nikolok è B…..

  437. Mauro scrive:

    Nikolik, pardon

  438. madmax scrive:

    magari fosse B……, (o qualcuno che gli riporti i nostri scritti) perchè se è vero che molte cose non le farebbe ugualmente poichè andarebbe contro i suoi interessi (o contro di quelli che lo appoggiano), forse però qualcosa che non disturba nessuno e che potrebbe aiutarlo a guadagnare qualche consenso chissà…

    stefano anch’io risposi ad una mail di nipa invitandolo a scrivere le sue esperienze sul blog. speriamo lo faccia a breve…

    volevo poi riprendere un vecchio discorso di cui però si è parlato poco e dove invece si è travisato parecchio. sto parlando di quello che spesso si dice riguardo al giocare bene ma non vincere. molti dicevano che purtroppo essendo un sistema che aiuta solamente chi vince fa sì che si pensi solamente a quello non pensando poi al futuro…

    da ottobre tutti i sabati (a volte anche la domenica) catizone ha organizzato in collaborazione con un circolo tra milano e legnano una sorta di giornata o week end di stampo accademia e comunque molto professionale, che durava 3 ore ad ogni incontro. al termine della stagione (giugno), nonostante questo programma fosse solo settimanale (anche se molti dei ragazzi facevano con g.c. anche tre volte la settimana la preparazione atletica), questo circolo (che prima non aveva mai avuto nessun tipo di risultato a livello giovanile) ha raggiunto le finali nazionali u 12 e molti (se non tutti) i ragazzi partecipanti al programma hanno raggiunto nei tornei risultati mai raggiunti in precedenza. questo per dire che lavorando sodo si può vincere anche giocando bene, il problema è volerlo fare, perchè è questa la vera differenza visto che anche in questo caso alcuni dei ragazzi che avevano cominciato il programma hanno mollato dopo un paio di volte perchè troppo faticoso…

  439. Nikolik scrive:

    Ma, Stefano, io dico solo quello che penso, come tutti qua.
    E a modo mio, come tutti qua, ognuno scrive come vuole.

    Spero che ci sia posto, qua, per chi non è d’accordo (a parte che siamo d’accordo su tutto, solo sulle conclusioni divergiamo, la verità sta, in effetti, come la dipingete voi, non io, io ho copiato le parole tue e degli altri amici, qua dentro).

    Certo, il rischio che una voce fuori dal coro, qua, non sia apprezzata e venga fatta fuori, è reale.
    Ti ricordi Archipedro? E anche tanti altri. Con i vostri sistemi, qualche perdita c’è stata. Ed è stata una perdita per tutti.
    Chiedo solo che non saltiate addosso, tutti quanti insieme, a quelli che sollevano qualche interrogativo.
    Non è invitando le persone ad andarsene, e a starsene zitte, che le vostre teorie diventano vincenti.

    Che deve diventare qua? Un posto dove si dice sempre: Stefano, Madmax, avete ragione voi su tutto, bravi?
    Ma allora sì che sarebbe la morte del blog.
    Il dibattitto arricchisce le conversazioni, non le impoverisce.
    Sono le opinioni diverse che arricchiscono, non quelle identiche, sono i punti di vista diversi.
    Dovrai anche tu, Stefano, digerire che qualcuno ti dica: io sono contrario alle accademie; state attenti, che allenamento così forzatii possono fare anche male.
    Qualche critica la devi digerire anche tu, ma, ripeto, attento bene: non sono critiche che sono arrivate da me, ma da altri, ben più qualificati di me.
    Solo che fate finta di niente, fate finta che non siano state dette. Io le ho solo riassunte, per ricordarvele.

    Ma Mauro, io sono Nixon, non B.! Sono l’espressione di una maggioranza silenziosa, come disse Nixon!
    Di quella maggioranza, cioè, che entra qua dentro, legge, e scuote la testa in silenzio.
    Che è stragrande maggioranza!
    Ma, anche se fossi minoranza, comunque dovrei essere non solo ascoltato, ma anche tutelato, proprio perché minoranza.

  440. stefano grazia scrive:

    Come volevasi dimostrare…a rigirare le frittate Demostenikolic e’ un mago…ma se il Blog e’ morto, perche’ ci scrivi? Solo per darci fastidio?Per farci i puntini sulle i estrapolando da un contesto frasi e pensieri e spesso travisando volutamente…dovresti lavorare con quelli che trascrivono le intercettazioni perche’ nel 90% dei casi c’e’ una bella differenza fra quello che uno dice cazzeggiando al telefono o per strada e come appare una volta riportato per iscritto…Ecco, secondo me tu con la tua aria da innocentino fritto fai VOLUTAMENTE la stessa cosa divertendoti come un matto se noi ci inalberiamo…Ma attenzione: io non mi inalbero, mi diverto… Certo che mi piace la dioalettica, certo che vorrei che scrivessero in tanti e che le opinioni divergessero e che dalle esperienze diverse scaturisse un dibattito…Attenzione, ho detto esperienze: tu non hai figli, sei un tristonazzo con la focaccia,non sei un tecnico…Cosa sei? Solo un Avvocato delle Cause Perse? O meglio: delle Cause Contrarie?
    Venissero da un Altro, le tue osservazioni o critiche sarebbero piu’ quasi esclusivamente per il piacere di smontare ogni nostra osservazione, allora francamente, delle due: o lo fai apposta oppure in effetti viviamo in mondi lontanissimi e ci separano oceani di background culturale e sportivo.
    Certo che puoi scrivere sempre e tutto quello che vuoi, mi sfugge il perche’ tu ti prenda la briga per farlo… Non sei Coach, non sei Padre, non sei nemmeno un Tennista passabile… Che tu sia della Federazione?

  441. Archipedro scrive:

    Nikolik, credimi, è veramente casuale… sarei io la perdita?!
    Me ne sto in casa, prigioniero degli arresti domiciliari di Brunetta, con un tendine d’Achille ricucito ed un gesso che mi terrà compagnia sino a fine Agosto. Vorrei mettermi a scrivere (…) ma non ho alcuna ispirazione… Non le trovi mai, quando ne hai bisogno. Ecco un tunnel, per un padre-vorrei-solo-poter-allenare-mio-figlio, che meriterebbe d’essere narrato. Ma altrove, dove esistono i pensieri senza peso, e senza direzione. E dove lo sport è… “sensus sui”: misura dell’essenza dell’individuo. Essere genitori, in tali contesti, significa semplicemente avere un sogno da condividere…

    Però butto l’occhio, come vedi… tu, ad esempio, hai della stoffa… Ti vedrei bene con un figlio. Adottalo, così fai prima…

  442. Nikolik scrive:

    Mi dispiace, Stefano, mi dispiace veramente se qualche mia frase è stata da te fraintesa.
    Tutto questo risentimento da parte tua mi rincresce, sul serio, e, per una volta, non sono ironico.
    Ti chiedo scusa, Stefano, starò più attento a come scrivo.
    Con ogni probabilità, devo avere esagerato anche io.
    La colpa è anche di questo internet, le parole scritte non rendono come quelle parlate. E non ci si comprende.
    Scusami, ancora, Stefano, non era mia intenzione.

  443. Mauro scrive:

    A me uno come Nikolik piace, uno perchè ci pungola continuamente, due perchè una voce fuori dal coro ravviva la discussione, e 3 perchè ha contribuito a salvare il blog, infatti la sua richiesta di chiusura del blog, ha portato ad una ribellione e quindi ad un rinvigorimento del blog stesso.
    Chi sia, se prima avevo un dubbio ora ho una certezza!

  444. stefano grazia scrive:

    Comunque prima che qualcuno mi fraintenda: io non discuto le opinioni altrui, discuto semmai la buona o cattiva fede. Mi sbagliero’ completamente e saro’ felice di chiedere scusa, ma a me Nikolic sembra troppo spesso in malafede o comunque solo interessato a contraddirci in quanto Genitori…Certe sue osservazioni molto sensate e condivise in realta’ erano poi sgia’ state avanzate da altri se non da noi stessi ma no, lui vede solo il Lato Negativo, e ce lo spiattella dimenticando tutto il contorno…Ben vengano le accuse e le critiche di Altri e di Tanti…Magari, cosi’ ci divertiamo a rispondere: io non ho mai preteso di possedere La Chiave o di avere Il Verbo, ANZI, ho sempre professato i miei dubbi…mi sono spesso contraddetto e ricontraddetto, rassicurandomi a volte, condannandomi altre…Non accetto di essere accusato di non volere il dialogo o di cacciare via i vari bloggers perche’ non la pensano come me…Per fare un esempio Nikolic non manco’ di sottolineare con malcelata luciferina soddisfazione che io avevo fatto scappare,a suo tempo, mad max e thomas yancey coi quali invece,almeno mi pare, ho ottimi rapporti (il che non toglie che si possa dissentire). A lui, a demostenikolic, risposi gia’ con il post ddell’Highlander e del fuoritema … Certo, se uno dice il contrario di quel che penso e scrivo io, anche io avro’ il diritto di replicare e dire quel che mi pare senza che lui debba poi accusarmi di volerlo cacciare dal blog (come se anche volendo ne avessi il potere, e non voglio ne’ posso) … perche’ e’ questo che fa Nikolic, ci dice che il blog e’ morto, che ormai e’ una noia mortale,che per noi e’ una disfatta totale, e poi va a piangere perche’ secondo lui lo minacciamo di cacciarlo dal Blog…
    E nota che su certi argomenti piu’ o meno propositivi noi non abbiamo mai avuto paura di trovarci d’accordo (la FIT non deve creare necessariamente campioni ma piuttostoaumentare il bacno di utenza)oppure se non eravamo proprio d’accordo abbiamo apprezzato lo sforzo (quell’utopia sulla scuola, per esempio…fossi stato meschino te l’avrei potuta stroncare facilmente accusandoti di essere naif, di credere ancora a babbo Natale, di essere completamente sradicato dalla realta’…e invece mi son beccato i rimbrotti del Prof Buzzelli solo per essere stato almeno in teoria possibilista! Poi magari nel 2045 le cose staranno come auspichi tu ma noi abbiamo un pochino piu’ fretta, noi i figli ce li abbiamo gia’…)
    Ora io so da Roberto che ti ha conosciuto che sei persona dergna, in gamba e perfino simpatica…Come forse lui ti avra’ riferito io gli ho detto che ne ero convinto, mai messo in dubbio, ma che sicuramente sequalche volta tu ti fossi trovato se non d’accordo almeno sensibile e “supporter” per lo meno della causa comune (che dovrebbe essere “anche” quella di tirar fuori qualche altro top 100) secondo me ti avrebbe dato piu’ credibilita’…
    Poi che Fulvio non creda nelle Academies e’ opinione rispettabilissima e da lui suffragata con l’eccellenza dei risultati…Ma cosa vuol dire questo, che tutti quelli che sono andati in un Academy, da Agassi alla Jankovic, erano dei coglioni? Piuttosto e’ giusto il discorso che talora hanno fatto alcuni: che per certi giocatori il sistema Academy puo’ andar bene e per certi altri no. Io poi non sono mai stato elegiaco e ho sempre con molta onesta’ raccontato anche il peggio,e non solo il meglio, di tutti i posti in cui sono andato. E comunque la mia situazione, si sa, e’ peculiare e non ho mai avuto scelta. E comunque, Piatti e Bertino dicono semmai di non credere nelle Academy ma in un Team di Esperti…E in quanti che non si chiamino fognini o Miccini o quinzi se lo potrebbero permettere un Team di Maestri a 10-14 anni? Mentre poi abbiamo visto che dopo i 14-15 anni anche chi frequenta l’Academy viene poi seguito da un Coach Personale e continua poi ad usufruire dei Servizi dell’Academy (che sono si il Prep Atletico, lo Psicologo, il Massaggiatore…ma soprattutto, come ha sempre rimarcato anche Miccini, la possibilita’ di misurarsi con i piu’ forti. Da qui finalmente la mia comprensione della poesia del Foscolo A Egregie cose l’animo accendon l’urne dei forti…E qui non capisco davvero l’ostinazione, anche da parte di Fulvio,se vogliamo, e lo dico con tutto l’affetto e gratitudine e consapevolezza che lui rimane l’UNICO che puo’ davvero parlare,ripeto, non capisco l’ostinazione di negare l’utilita’ dell’Academy come concetto base: mettere i migliori tutti insieme e alla fine non: NE RIMARRA’ UNO SOLO (dopo tutto Agassi ,Wheaton e Corier erano nella stessa nidiata da Bollettieri e ci passo’ per periodi piu’ brevi anche sampras…E udite udite: Margie mi ha davvero confermato che quando era piccola (lei ha appena compiuto 28 aa)le Williams Sisters hanno passato lunghissimi periodi sul campo con bollettieri (e quando non erano li’, erano con Rick Macci alla RMTA…O davvero credete che le allenassero Richard e Oracene? Richard Williams, che personalmente faccio un po’ fatica ad apprezzare,(come sapete, ahime’! preferisco Yuri) e’ stato un grande grandissimo motivatore, manager e PR delle figlie … Ma il tennis,alle due sorellone, gliel’hanno insegnato i Coaches della NBTA e della RMTA… (E ovviamente qualcuno verra’ a dire che in Italia gliel’avrebbero insegnato meglio … il che potrebbe anche essere ma magari adesso giocavano si meglio ma erano fuori dai 50 (il che non e’ un esempio calzante, con le Williams, visto che loro vincono Slams anche con classifiche da giocatore italiano…ma loro sono un caso a parte)
    Tra l’altro io non ho nemmeno motivi di acredine nei confronti della Federazione e spero sempre che a un certo punto i risultati di mio figlio siano tali da solleticarne la curiosita’…le mie critiche sono state propositive: eliminazione del vincolo con iscrizione diretta alla FIT saltando il Circolo (il Vincolo,semmai, valga solo per le Competizioni a Squadre e per 1 anno)/ Tornei nei fine settimana cosi’ da permettere allo Junior di allenarsi da LUN a VEN…Ecco, quando un Nikolic non riesce a trovare un qualcosa di positivo NEMMENO in queste due proposte elementari, be’, ecco che allora mi sorgono dei dubbi…
    Sto divagando, mi sto perdendo e quel che e’ peggio non sono nemmeno andato in palestra durante il break per scrivere queste 4 c******e…Me ne scuso ma ribadisco il concetto: scrivete, scrivete, e criticate, criticateci, massacrateci anche ma almeno mirate al petto, risparmiate il viso: rendeteci l’onore delle armi, riconosceteci che noi ci stiamo provando … E non per un dio e nemmeno per gioco, e neanche perche’ i ciliegi tornassero in fiore (ovviamente,De Andre’), ma per amore. Dello sport o dei nostri figli, ma sempre per amore.

  445. Rik scrive:

    Tutti i giornali locali di Reggio Emilia riportano oggi con enfasi la notizia di un accordo di una stretta collaborazione fra i circoli di Albinea e Correggio.
    Le attività dei due circoli per lo sviluppo e la promozione del tennis giovanile saranno volte alla integrazione dei giovani agosti, in modi che i ragazzi dei due circoli si possano allenare insieme su superfici diverse e con un maggior numero di compagni: sarà anche integrato l’accompagnamento dei maestri ai più importanti tornei.

    Pensate che questa strada sia quella giusta per garantire un maggiore appoggio ai nostri piccoli tennisti ?

  446. stefano grazia scrive:

    ERRATA CORRIGE: Venissero da un Altro, le tue osservazioni o critiche sarebbero piu’ ASCOLTATE, PONDERATE, VAGLIATE ,INVECE COSI’ COME LE PONI SEMBRA TU LO FACCIA quasi esclusivamente per il piacere di smontare ogni nostra osservazione, allora francamente, delle due: o lo fai apposta oppure in effetti viviamo in mondi lontanissimi e ci separano oceani di background culturale e sportivo.

    BASTA, torniamo a parlar di Tennis:
    NIPA, rispondi ai nostri appelli! E MICCA VALTER? E GUS? E vabbe’, e Lo Iacono allora?(ci piacerebbe sapere quanto e come e’ folle, come ha riferito l’Informatore di Max) E STEFAR? Che fine ha fatto Stefar? Chiunque abbia informazioni su Stefar e’ pregato di fornircele o meglio di riferirgli che lo stiamo sempre aspettando… E Carlo Polidori? Anche Kill bill e’ un po’ che scrive, non vorrei fosse rimasto disgustato dalla Canaglia di Lagos…su, tranquillo, lo trasformeremo in un Ninja, silente e ancora piu’ micidiale (io pero’ sbagliero’ sapendo di sbagliare, ma un bel C’MON!!! a cielo aperto non riesco a considerarlo offensivo…e lo trovo invece financo spettacolare: c’e’ sport e sport,ovviamente. Nel ciclismo avrebbe poco senso (scatto in salita e C’MON! in the face…e 4 metri dopo boccheggia per lo spreco di fiato!) cosi’ come nella maratona ma anche nel Rugby dove anche le esultanze doopo una meta sono di solito considerate pacchianerie da calciatori (ma va detto che con il professionismo le cose sono cambiate ed ora si assiste a tuffi esagerati alla Superman-il centro dell’Australia si incrino’ perfino una costola, il “quaion!”, avrebbe detto mia madre).
    E comunque venendo all’appello di Max sulla questione “giocare bene ma non vincere. molti dicevano che purtroppo essendo un sistema che aiuta solamente chi vince fa sì che si pensi solamente a quello non pensando poi al futuro…” Innanzitutto bisogna definire “giocar bene”. Perche’ qui alcuni incartapecoriti soloni ritengono l’unico tennis concepibile quello Serve ‘n Volley oppure altri ritengono volley= bel colpo, mentre Lob o passante di recupero in corsa alla Nadal solo pattume… Davidenko secondo alcuni e’ tristo, noioso, mediocre … c’e’ poi Karlovic 80 che ritiene bello il gioco del suo omonimo o di Isner … Secondo me non esiste un colpo piu’ bello di un altro ma semmai esiste un gioco completo…Esiste IL BEL PUNTO, costruito con un paio di angoli e concluso con un Inside Out oppure scendendo a rete…Allo stesso modo e’ bello uno scambio protratto con diversi passaggi dall’attacco alla difesa …. Alla fine e’ bello un tennis con pochi errori non forzati … Io credo che, al contrario di quel che credono tutti in quanto ben poco informati, sia questo quello che cercano d’insegnarti da Bolletta o almeno e’ sicuramente questo che stanno provando ad insegnare a Nicky: la cosa che vogliono assolutamente evitare e’ che diventi un Pusher…
    Don’t push, gli dicono subito quelle rare volte in cui non spinge “a tutto braccio” (che non vuol dire sparare a tutta, loro vogliono Aggressione Controllata: CONTROL + HURT + FINISH….Controllare + FERIRE + FINIRE …
    Certo, insistono molto sul fatto che uno debba avere un LETHAL WEAPON e di solito viene identificato col Killer Forehand (c’era una bellissima e divertente cassetta fine anni 90 con un 18enne Xavier Malisse come protagonista ma anche un DVD di Rick Macci per l’USTA di qualche anno fa in pratica dice le stesse cose) ma non e’ che si dimentichino del resto … La cosa buffa e’ che quando si arriva alla Strategy zone la loro preoccupazione e’ quella di CLEAN, ripulire, togliere la ruggine, dai tuoi colpi…Con nostro grande orgoglio con noi dopo un paio di gg se non addirittura dopo il primo, erano gia’ passati ai vari drills e patterns (segno che non avevamo lavorato poi male). In realta’ io ho chiesto un po’ di lavoro specifico sul Servizio e sul BackHand a due mani (il suo slice e’ Ok ed e’ probabilmente naturale …forse lui vorrebbe giocare anche il rovescio a una mano di Federer e Gasquet ma essendo piccolino credo sia piu’ saggio insistere sul two handed su cui ogni tanto “strappa via” o si fa colpire invece di colpire per pigrizia di footwork …
    Comunque alla fine mi son reso conto di una cosa: che queste settimane di duro training e verifica di fine settimana sono stati una ESPERIENZA fondamentale nel processo di maturazione sia del gioco che del carattere … Tornato a Lagos continuero’ a fargli fare due un’ora, un’ora e mezzo di CONSISTENCY col Palleggiatore un paio di volte a settimana (vari drills fra cui per esempio un set giocando solo con i Rettangoli del Deuce,le due meta’ campo incrociate) ma negli altri giorni giochera’ partite con ragazzini coetanei che provvedero’ a raccattare in ogni circolo di Lagos (ho gia’ una lista di 12-14enni). Ovviamente completeremo il tutto con la Prep Atletica, 3-4 volte a sett (comprata negli US una nuova Ladder e perfino il Parachute! per fare gli sprints sulla spiaggia-piu’ come motivazione che per altro…comprato anche un nuovo tipo di skateboard ottimo per l’equilibrio…Io,a parte la Prep atletica, lo allenero’ sul campo in pratica solo il Sabato quando faremo 45′ di Prep Atletica, un’oretta di HandFeeding, un’oretta di Drills con la Ball Machine (probabilmente con Papa’ e i suoi Amici, per lenire la noia)…Poi gioca a calcio e se ne ha ancora voglia a sera si fa un match con un coetaneo o un Doppio col Papa’ e i suoi Amici …Domenica : partitella al mattino, poi Mare ed eventually GOLF alla sera.
    Insomma, dopo averlo caricato per bene, quest’anno sara’ piu’ bl’anno del FOCUS e del QUALITY TRAINING …

  447. andrew scrive:

    Da scrivere sui muri: Archipedro vive…ciao furlan

    stamattina ho accompagnato l’infante a competere (al contrario di Nikolik, Ale voleva vincere…) in un bel borgo sulla Valsugana che si chiama Borgo Valsugana.

    Al terzo tentativo di fare un u10 qui vicino (i primi due nel veneto erano saltati per penuria di iscritti), finalmente in Trentino si sono trovati in 10 in tabellone. Prima partita vinta, giretto per il mercato e poi dopo mezzora seconda partita e sconfitta di misura dopo 1 ora e mezza di gioco sotto il solleone contro un fenomenale “pallettaro” dal piè veloce. Ancora una volta il piccolo ha dovuto fare i conti con un gioco a lui estraneo, che piano piano lo spegne e lo consuma. In questo caso però ho visto dei tentativi di non gettare troppi punti e va bene così. Del resto con le racchettine junior le palle non è facile chiuderle…

    Tempo in****tura da sconfitta: 5 minuti, insomma si è ripreso bene.

    Toast e a casa

  448. Mauro scrive:

    Rik, mi sembra un ottima idea, proverò a portarla avanti anche nel mio circolo.
    Il discorso poi del vincere o meno da junior, credo che siano importanti le vittorie perchè danno morale, ma credo sia anche giusto almeno sino ai 14 anni insegnare i colpi e soprattutto provarli in partita. Per esempio, vedo che da noi tutte le bambine appoggiano la seconda anzichè tirarla, i maestri dicono, giocati il punto, oppure non scendere a rete sei bassa e non sai ancora fare bene le volee. Prima di tirare bene i vincenti in partita,
    devi sbagliarne una quantità industriale e perdere molte partite. Certo e più facile non rischiare e far sbagliare l’avversario. Ma questo può andar bene dopo i 14, prima devono provare tutto il repertorio.

  449. stefano grazia scrive:

    Nikolic, scuse ovviamennte non accettate PERCHE’ non ce n’e’ assolutamente bisogno…Comunque le accetto lo stesso per evitare polemiche e strascichi. Ma io ricordo ancora quel post su Volandri e che non feci a tempo a proporlo come Post dell’anno che subito tu rettificasti dicendo che non volevi essere ironico ma che pensavi parola per parola davvero quel che avevi scritto … E’ li’ che mi hai spiazzato…
    Welcome back Archipedro…che ti e’ successo, caduto in moto? Non ho capito bene (diciamo la verita’: un po’ oscuro lo sei…) se, quando scrivi, “meriterebbe d’essere narrato. Ma altrove, dove esistono i pensieri senza peso, e senza direzione. E dove lo sport è… “sensus sui”: misura dell’essenza dell’individuo. Essere genitori, in tali contesti, significa semplicemente avere un sogno da condividere…” lanci anche tu una velata critica a me, mad max & co colpevoli di ribattere ad alcune tue osservazioni … In realta’ la tua Aneddotica io l’ho sempre caldeggiata (e che poi non mi trovi d’accordo su alcune cose e’ completamente secondario e soprattutto ininfluente…) come cerco di stimolare anche gli altri (NIPA!!! TI FISCHIANO LE ORECCHIE???)… Per esempio, adesso sono curioso? Che fa Mati senza il suo papa’? Pratica qualche altro sport? E Francesca Brancato che fa? A quando un bell’incontro in una finale con Alessia?

  450. under8 scrive:

    volevo chiedere ad andrew visto che il figlio ha partecipato a un torneo under 10 nel veneto, se un bambino di 7 anni può parteciparvi. Deve avere la tessera agonistica? La tessera agonistica eventualmente può essere rilasciata a un bambino di 7 anni o eventualmete a che età viene rilasciata? Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare delle delucidazioni

  451. Pro-Nikolik scrive:

    Sono d’accordo con il dott. Grazia!!!!!! Caro Nikolik, non capisco perchè ti ostini ancora a scrivere su questo blog e contraddici sempre quei pochi genitori che da soli se la suonano e se la cantano (hai ragione tu sono rimasti solo in due o tre, gli altri sono riusciti a mandarli via!). Lo so che la tentazione di rispondere alle tante p******e che scrivono è incontrollabile, ma falli cuocere nel loro brodo! Fai come me che leggo, rabbrividisco per le cose che qualcuno riesce a scrivere ma non mi sogno di esprimere pareri di alcun genere, tanto non serve a nulla! Come hai ben detto in un post precedente, alcune cose che hai scritto sono delle ovvietà che tutti sanno anzi, per essere precisi, le sanno quei genitori che già ci sono passati ed è quindi, giusto che non le sappiano i genitori che scrivono su questo blog, che per la prima volta, con bambini ancora piccoli, si affacciano nel mondo del tennis. Sono cose ovvie per Fulvio, che ha vissuto in prima persona l’esperienza “fortunata” di essere genitore di un figlio che il tennis c’è l’ha dentro e che, credo, riesce ad essere sempre vincente anche fuori da un campo di tennis. Dico questo perchè Mario Belardinelli (persona per molti di voi forse sconosciuta) mi diceva sempre che quando uno è “campione e vincente” lo deve essere in ogni sua manifestazione ed avendo parlato con Fabio a Roma, quando ancora era infortunato, ed averlo visto sempre con il sorriso sulle labbra in quel momento certo non facile per un atleta, beh, questo la dice lunga sulla forza interiore del ragazzo! Una persona come Fulvio, lui sì, che può dare il proprio contributo su alcuni argomenti avendo vissuto sulla propria pelle sia esperienze positive che negative! Non ricordo chi in un precedente post si lamentava che la Fit non abbia ascoltato quei, a detta di chi scriveva, “cretini” che si sono riuniti a Roma. Mi chiedo per quale motivo la FIT dovrebbe ascoltare dieci genitori inesperti, solo perché, grazie alle conoscenze di qualcuno, hanno organizzato un dibattito con la presenza di Piatti e Sartori (tecnici validissimi e le cui idee sono ben note ai tecnici della FIT)?. Oppure perché questi dieci genitori scrivono su un blog, anche se sempre le stesse cose?. Andrew dice che la FIT non le ritiene persone “degne”, ma degne di che cosa. Certamente sono da ritenersi degne se intese come persone e prossimo, ma per poter diventare persone “degne” intese come competenti di tennis bisogna aspettare ancora un poco! Con chi ci dovrebbe essere il confronto? Con il dott. Stefano Grazia che, buon per Nicholas, già ad undici anni è riuscito a fargli fare quello che la stragrande maggioranza dei ragazzi non potrebbero fare nemmeno se vivessero venti vite (ed è giusto, che da genitore gli è lo abbia fatto fare e che continui a farglielo fare). Ma che contributo di esperienza può dare questo genitore ad altri genitori, fermo restando, come ho già detto, che ci siano altri genitori che leggono questo blog oltre a quei pochi che scrivono, se i suoi post sono solo telecronache minuto per minuto delle giornate trascorse dalla sua famiglia nelle varie parti del mondo e di tutti i quindici giocati dal figlio in allenamento o in tornei “inutili” (leggi che contano poco). A chi può interessare se il figlio in una partita ha avuto problemi con le mutande o se è il caso che nel prossimo incontro giochi senza. Io capisco che lui è la colonna portante del blog e che quando rilegge i suoi post, coloriti con richiami letterali, musicali ed in varie lingue, va in orgasmo solo a dir poco oftalmico ma dovrebbe darsi una calmata nello scrivere solo cose molto personali e che forse interessano a nessuno e cercare, invece, di dire quelle cose che sa, in maniera comprensibile per tutti, e che potrebbero essere d’aiuto alla categoria “genitori e figli”. Con chi ci dovrebbe essere il confronto con Andrew? Di lui ancora non ho capito se ha un figlio che gioca e se gioca perché lo fa giocare solo nella taverna o in campi che come minimo non hanno la rete di recinzione. Il confronto ci dovrebbe essere con uno che ha cercato di copiare Grillo con il “vaffantennis” (si è inventato pure un maestro con questa nuova qualifica), che ripete sempre le stesse cose e che continua a farneticare che il male del tennis sono i Circoli mentre se ci fossero le Associazioni tutto sarebbe diverso per l’attività giovanile (ci sono Circoli che hanno come scopo principale quella di far svolgere attività giovanile). Oppure bisogna confrontarsi con Madmax che non parla altro dell’Accademia Vavassori (conosco personalmente Renato e lo reputo una persona per bene e preparata) e dice che lui ha deciso di far fare tennis alla figlia solo per un investimento economico (decisione presa quando la figlia aveva solo otto anni!) e che addirittura scrive in uno dei suoi ultimi post: “tant’è che senza ipocrisia e paura di fallire ho sempre sostenuto che il mio obbiettivo è solo uno e non è certo quello di far parte del secondo gruppo….”. Sai, caro Nikolik, quale il secondo gruppo? Rileggiti il suo post, se non mi credi, il secondo gruppo sono le giocatrici del ranking mondiale classificate fino alla 15a posizione! Ti giuro, caro Nikolik, questo Madmax lo invidio, ha proprio le idee chiare, ma pensa quella povera bambina ………! Nikolik, renditi conto, questi sono i personaggi con cui ti vuoi confrontare. Per me il confronto, in ogni campo, va fatto con gente che ha l’onestà intellettiva di ammettere anche quando, qualche volta, ha torto, e tale confronto deve servire, attraverso contributi dialettici dei partecipanti, ad arrichire il proprio bagaglio culturale. Almeno io, non credo che questo blog possa arrichire la mia voglia di sapere tennistico vista la qualità della maggior parte dei post! E per come ti leggo credo che, continuando a scrivere, anche tu non avrai niente di positivo come ritorno! Potresti solo dare, ma chi legge non ha l’umiltà di saper prendere (dicono niente e di più , e vogliono sempre avere ragione) e quindi neppure per loro il tuo scrivere è un gesto positivo, ma, credimi, non potrai avere niente di costruttivo in cambio! Quindi, accetta il mio consiglio, leggi solamente, fai silenziosamente le tue considerazioni e trai le giuste conclusioni! Ne guadagnerai sicuramente di più in ogni senso!
    Comunque sia faccio il tifo sia per il figlio del dott. Grazia e sia per la bimba di Madmax (è facile la battuta la colpa dei padri …………, ma naturalmente scherzo). Al dott. Grazia, anche se certamente glielo avranno già detto in tanti vista la qualità e i tanti tecnici (è positivo che siano in tanti) che seguono il figlio, vorrei dirgli di stare molto vicino al figlio nel momento in cui incomincerà improvvisamente a crescere (in un vecchio post diceva che aveva dovuto fargli fare l’esame per vedere il futuro accrescimento). Oggi Nicholas, essendo ancora piccolo ed avendo acquisito una buona tecnica dei principali colpi, riesce ad essere ancora coordinato ed a giocare discretamente, ma domani, allungandosi improvvisamente le leve, non troverà più la palla con facilità, e fino a quando non riuscirà a coordinarsi di nuovo giocherà male perdendo anche con gente molto più scarsa. E’ quello il momento più difficile per un ragazzo, a maggior ragione per Nicholas che ha un carattere vincente ma “particolare”, ed è quello il momento in cui chi gli sta vicino gli deve far capire poche cose ma giuste. Ma queste cose che sono ovvie sicuramente nelle Accademie le avranno dette al dott. Grazia e mi scuso se mi sono permesso di evidenziargli una cosa così ovvia ma l’ho fatto anche perché ho visto che di questa problematica tanto importante, specilmente nel caso di Nicholas, non ne aveva mai accennato. Un discorso a parte meriterebbero queste Accademie che oggi vanno tanto di moda, gioie e dolori dei genitori, che promettono futuri rosei per tutti e che per i più si rivelano, dopo alcuni anni un bluff! Ma non voglio venir meno alla mia filosofia (mi diverto a leggere più che a scrivere), e caro Nikolik ti lascio, sperando di non rileggerti più! Ah, scusa un ultima cosa. Visto che ti rimproverano di difendere sempre la Federazione ti volevo far notare come parlano tanto per parlare e dicono tutto ed il contrario di tutto. Hanno sempre lodato il lavoro che si fa al Tennis Caldaro (ed è giusto che sia così perché conosco bene Sartori e so quanto sia bravo e competente) e qualcuno ha evidenziato come, non mi ricordo in quale anno, è stato vinto un titolo giovanile (regionale o nazionale?) con una squadra composta solo da elementi cresciuti nella propria scuola tennis. Che bella cosa e così dovrebbe sempre essere! Ma così non lo era da diversi anni, perché anche a livello giovanile esisteva un mercato scandaloso di piccoli atleti. La FIT ha pensato di stroncare questo mercato con l’unico modo possibile (il blocco dei trasferimenti per gli UNDER per alcuni anni) ed apriti cielo, sul blog addosso alla FIT anche per questa cosa. Come vedi, caro Nikolik, non sanno nemmeno loro cosa vogliono! Non ti curar di loro ma guarda e passa! (Secondo te sono riuscito a raggiungere il livello del nostro amico con questa frase? Lui, di solito, dice pure chi l’ha detta; ma io, non ricordando se era di Socrate, Totti o Morandi, non mi sono sbilanciato, sono furbo, è vero?).

  452. stefano grazia scrive:

    Tra l’altro, questa notte rigirandomi nel letto a causa dei sensi di colpa ancestrali (SCHERZO!!!),mi si sono insinuati nel cervello immagini della mia adolescenza, del tipo Striscie Domenicali (lazy summer sundays) di Calvin & Hobbes (uno dei capolavori del Fumetto mondiale,genere Strips, altro che Peanuts) quando i miei genitori (vivevamo a Padova) rientravano d’estate in campagna a Calderino,15 km da Bologna, e in pratica fino a 11 le ho passate tutte li’ … col senno di poi, due maroni pazzeschi!!! No, certo, nell’ommagine trasfigurata del ricordo, gli interminabili afosi pomeriggi passati coi cuginetti a giocare a carte (anche con la nonna e con gli zii), a salire sugli alberi, a costruire la diga nel fiume (un rigagnolo), a leggere e spesso ad annoiarsi … (unica cosa positiva: non c’era in pratica la tivu’, solo una vecchia televisione in bianco e nero, nemmeno due canali, solo Rai Uno credo… Mi ricordo che mi vidi nel 66 la finale Inghilterra-Germania, noi tifavamo per i tedeschi per via di Haller che giocava nel Bologna che giocava come solo in Paradiso…quello di Bulgarelli,Fogli,Nielsen,Pascutti… Pavinato,il capitano dello scudetto, aveva un’azienda di funghi a 200 metri in linea d’aria da noi,forse meno… Poi dopo gli 11 avevamo cominciato a farci un mese dagli zii al mare, prima a Portovenere poi a Numana/Sirolo…E poi si cominciava ad andare in bicicletta, a mimare il Giro d’Italia con i colli del Giro d’Emilia (il Mongardino, il s.Lorenzo,il MonteMaggiore e il Mongiorgio a simulare i Tapponi delle Dolomiti) o a fare gite sui calanchi e poi a giochicchiare a calcio,basket e infine almeno io, a giocare a Rugby e quindi, con l’indipendenza di movimento,gli allenamenti, gli amici del liceo ginnasio (eravamo infine rientrati a Bologna, con casa in citta’)ci si divertiva un po’ di piu’, ma questo volevo dire: quando si dice : ma poveri bambini, che li costringete a giocare a tennis, a fare sport agonistico, a duri allenamenti … ma siete poi cosi’ sicuri che si divertano cosi’ tanto meno di quanto ci siamo divertiti noi (poco o molto) alla loro eta’? Certo, il cazzeggiare ozioso a un bambino deve essere permesso e a volte pure obbligato, ma tutto sommato davvero, non mi sembra poi di aver messo mio figlio nella condizione di volgersi indietro, fra qualche anno, a rimpiangere un’infanzia rubata. Quanto all’Adolescenza, ecco, quello e’ un altro discorso, forse piu’ delicato…li’ ci vorra’ un po’ piu’ d’attenzione…

  453. pibla scrive:

    Un saluto di pronta guarigione ad Archipedro!!!
    Per il resto si gira un pò a vuoto perché Nikolik è da sempre convinto che sottoporre i bambini a duri allenamenti facendogli perseguire un sogno che, inevitabilmente, a quell’età non può essere ancora il loro, possa essere dannoso, mentre i genitori hanno spiegato in mille modi tutti i perché, tutti i percome e tutte le cautele di questo loro tentativo e da qui non se ne esce, è ovvio che ognuno rimarrà con le sue idee.
    Poi, a parte qualcosa qua e là sul ruolo e sulle regole della Federazione e delle Academies (un pò di più o un pò di meno), grosse differenze di vedute, credetemi, non ce ne sono, siamo ormai arrivati ad una serie di vedute largamente condivise, quale ad es. il fatto che in tenera età i risultati dei tornei non possono rivestire grossa importanza, certo è che è bene essere attaccati al gruppo dei migliori…etc…etc, oppure sul fatto che quel che dice Piatti è, in linea di massima la via da seguire…etc…etc.
    Quindi, bando a polemiche che, vi assicuro, viste dal di fuori risultano sempre più sterili e ripetitive, e via all’aneddotica (fantasticissimo Stefano come sempre, certo ogni tanto bisogna avere un pò di tempo per leggere tutto), ai progressi, alle migliorie tattiche e di allenamento, ai dubbi, alle domande, perché poi tra i lettori (uno, nessuno, centomila…..) c’è chi vuol sapere come stanno procedendo le cose, chi invece sapere come si stanno allenando i ragazzi, chi come dovrebbe far allenare i suoi di ragazzi, chi si chiede cosa si potrà fare con Buzzelli e Catizone, chi quando ci sarà un altro ritrovo…etc…etc…
    Un saluto a tutti, grandi e piccoli, e buone vacanze a chi è in vacanza…..io ancora no!!!

  454. stefano grazia scrive:

    Rik, l’idea e’ ottima ed non per vantarci e’ in fondo l’essenza di un Academy o comunque quello che noi sempre abbiamo proposto: raggruppare almeno una volta a settimana nel week end i migliori di una citta’ e di una provincia… Per es a Bologna ci sono 20 circoli e magari in ognuno di essi c’e’ un buon U10 solo che e’ solo, non ha coetanei di pari livello con cui NON solo competere ma anche divertirsi (per gli al;tri e’ troppo bravo, e’ un marziano: questo ne fa un solitario oppure un presuntuoso altezzoso, dipende… Se invece in uno stesso Circolo quelli bravi davvero fossero 4 o 5 le cose cambierebbero, e questo in qualsiasi categoria…
    Mauro ripete per l’ennesima volta quello che e’ il nostro credo: le partite di un torneo sono la VERIFICA di quel che si fa in allenamento…se uno vince da pallettaro il coach/genitore saggio dovrebbe preoccuparsi e farlo giocare in categorie superiori dove lo farebbero subito fuori… Abbiamo anche sempre detto che la giusta ratio vittoria e sconfitte dovrebbe essere 3:1,4:1 e quindi il compito del genitore e/o coach e’ anche quello di procurargli la giusta dose di vittorie e sconfitte scegliendo oculatamente tornei e/o avversari.
    Pero’ non meniamocela: alla fine nel tennis c’e’ una rete e ci sono i confini del campo e lo scopo del gioco e’ vincere il punto, altrimenti si giocava a cchi colpisce meglio la palla coi giudici e la paletta come in una gara di tuffi o pattinaggio… Imparare anche a vincere, a metterci la grinta e il cuore e l’intelligenza non e’ male. Vincere aiuta a rinforzare la Confidence. Perdere aiuta a non montarsi la testa e a capire meglio il gioco. Che non e’ quello di colpire bene la pallina o almeno non solo: e’ anche quello di mettere a disagio l’avversario. Col mental (non ingannando ma trasudando confidence e adottando la strategia giusta), col fisico (correndo e coprendo il campo) e con la tecnica che ti permette di cambiare all’occorrenza strategia (Wilanders vinse l’USOPEN giocando serve & volley contreo Lendl: lui non sapeva giocare serve & volley ma se rimaneva a fondo avrebbe vinto Lendl…). Certo, queste cose si imparano col tempo, con l’esperienza, giocando e rigiocando…Tra l’altro ricordatevi che fino all’anno scorso mio figlio non aveva mai vinto un c….

  455. andrew scrive:

    …veramente era in Trentino…

    Comunque, sì…per partecipare a tornei agonistici ci vuole la tessera agonistica rilasciata da un circolo…

    Adesso ho visto che fanno anche la categoria u8 e quindi credo che sia la più naturale collocazione per tuo figlio…

    Comunque più dell’età devi guardare l’anno di nascita (2000 o 2001) e vedere se le varie attività agonistiche sono aperte a quelle annate…

  456. madmax scrive:

    ecco ci voleva proprio un pro nikolik….

    ci mancherebbe anche che fossimo in molti… io in qualsiasi sport frequentato ho conosciuto poche persone che dicevano e facevano delle cose e moltissimi che pensavano che i primi fossero dei pazzi. risultato, pochissimi campioni e moltissimi mediocri zittiti..

    dice il secondo gruppo è dopo i 15 del mondo… per forza io nel “mio” sport nei 10 ci sono già arrivatro, con mia figlia cosa dovrei fare puntare più in basso? e che per voi sia difficile lo capisco e capisco anche che sarebbe seccante venisse dimostrata la vostra incompetenza, mi spiace fatevene una ragione..

    e per chi non lo sapesse quando arriva il momento della crescita improvvisa le contromisure fisiche e tecniche ci sono, anche se chi lo sa probabilmente non lavora per la fit….

    mia figlia è visibile e vista tutti i giorni da chiunque e l’unica cosa che non ho mai sentito dire su di lei è poverina….io non so se lei abbia un figlio/a, se così fosse le auguro di averne uno/a come la mia.. e non sto certo parlando tennisticamente
    p.s. il suo futuro l’ho deciso quando non era ancora nata!! certo lo so che è più facile decidere quando a 14 anni una gioca come la larcher de brito, ma così lo lascio fare a voi che state seduti dietro una scrivania a prendere dei soldi senza aver mai fatto uno straccio di risultato per meritatrveli….(e se non è seduto dietro una scrivania se li sarà meritati per tante altre cose, non certo per aver fatto arrivare qualcuno dove vorremmo arrivare noi visto che in italia l’ultimo top ten c’è stato ai tempi della wanda osiris..)

    se lei avesse letto tutti i post si sarebbe accorto che nessuno ha mai parlato qui delle accademie come se fossero la salvezza della patria, abbiamo sempre e solo detto che possono essere il miglior mezzo per far crescere un ragazzo (a patto ovviamente che non sia tralasciato nessuno degli altri aspetti), non fosse altro per i servizi che danno, per il numero di ragazzi con cui si possono confrontare e per l’ottimo rapporto qualità/quantità/prezzo. quindi nessuna promessa di futuro roseo, nessun bluff ma solo tanto lavoro e determinazione!! e per quanto riguarda renato appunto lo dice lei è una persona per bene e preparata, quindi sono in buone mani e chissà come mai quando sono andato da lui per la prima volta e mi ha ricevuto, mi ha spiegato lui per primo come la pensava sul tennis e udite udirte al 90% la pensava come me. e del rimanente 10% alcune erano sciocchezze e le altre sono cose che con il tempo ho imparato a conoscere tant’è che sono ancora lì…

    riguardo a grillo io non sono un suo seguace ma forse è meglio esagerare e dire a volte delle sciocchezze che accettare passivamente che tutto il sistema rubi nella maniera schifosa attuale, poi se lei vuole far finta di nulla e vorrebbe che tutti accettassero passivamente peggio per lei…

    per quanto riguarda il mercato di mini atleti… la fit quindi si preoccupa dei bambini…. si vergoni!!!! e non dico altro che è meglio…

    a proposito della larcher de brito… hai capito nikolik di cosa parlo quando parlo di campioni…15 anni e battere la nr 18 del mondo e te l’ho detto più di un anno fa dopo il bonfiglio… ah e si allena da quel pirla del bolletta per chi non lo sapesse…

  457. Mauro scrive:

    Caro pro nikolik, hai lo stesso stile di nikolik, o sei un suo gemello omozigota o sei lui.
    Certo che è bello e da veri uomini sparare quando si è nascosti.
    La cosa che trovo meschina oltremodo, è comunque il fatto che si prendano le argomentazioni di questo blog come se fossero fatte da un unica entità: “Come vedi, caro Nikolik, non sanno nemmeno loro cosa vogliono! ”
    Le posizioni di noi genitori, sono sempre sta dibattute ed esistono in noi diverse sensibilità ed opinioni.
    La federazione se non considera competenti 10 genitori, ne interpella altri, quelli che ritiene validi, ma evidentemente per lei i tennisti dovrebbero essere tutti orfani, almeno dai 18 anni in su, altrimenti chi gli accompagna ad allenamenti e tornei, chi paga circoli e finanzia tutta l’attività agonistica dei ragazzi.
    Comunque caro pro nikolik, continua a nasconderti, perchè quella è l’unica azione degna per quelli come te.

    edit : Mauro l’ip address, che voi non potete vedere per ragioni di privacy, del utente nikolik e’ diverso dall’utente che ha scritto il messaggio precedente.

  458. madmax scrive:

    anch’io mauro penso che non sia la stessa persona, ma è molto peggio perchè in quello che dice ci crede veramente…

    ma per capire la qualità media della gente che lavora nel tennis in italia bastava ascoltare quello che è stato detto pochi minuti fa della larcher de brito su sky…ed alla fine hanno anche aggiunto (e sono addetti ai lavori) che non l’hanno ancora mai vista giocare….ma mi domando: cosa caspita fanno questi dalla mattina alla sera. io lavoro seguo mi figlia ad atletica la porto e sto con lei in accademia e la sera prima che vada a letto abbiamo il tempo di fare anche video analisi confrontando i nostri filmati con quelli dei top players….

    per concludere seppi (sartori) ha battuto berdich…. è vero vi sono ben chiare le idee di piatti e sartori, peccato che non le mettiate in pratica!!!
    n.b. la prima cosa che hanno detto i due tecnici al raduno di roma è stato: sulla parentesi fit stendiamo un velo pietoso e chiudiamola subito qui… le parole non sono state esattamente queste, ma il senso lo era eccome..

  459. gabrì scrive:

    Pro Nikolik! Per fortuna che diciamo solo baggianate e che non ti piace nè leggerci nè scriverci, figuriamoci se ti piaceva…Pur non condividendo alcune (molte?) delle tue osservazioni, su alcune (forse anche molte) concordo ma vorrei spezzare solo una lancia a mio favore: io scrivo per me, se non scrivessi su questo spazio per i miei 2-3 lettori (citazione!) scriverei sul mio diario…ma è vero, vi ammorbo, vi appesto, dico sempre che dovrei smettere e privarvi della mia compagnia, ma quei 2-3 lettori (che poi saranno forse 20) poi mi chiedono di continuare e allora vanitas vanitatum omnia vanitas… E’ vero, noi dovremmo scrivere di meno ma se scrivendo così tanto riesco ogni tanto a tirar per i capelli qualcuno come te, poi Ubaldo mi da un premio e allora io continuo, ci provo…
    Sulla crescita di Nicholas, si, qualcosa me lo aspetto, successe anche a Monica Seles (ti ho stupito,eh?), ma ci spero anche un pochetto…Se uno ha buoni preparatori atletici,e ce ne sono sia in Italia che in Florida, dovrebbe riuscire a ovviare … Ma vedi, proprio diquesti commenti avremmo bisogno, non capisco invece perchè tanta ostilità, cosa vi abbiamo fatto? Ma avete paura che qualcuno di noi davvero ce la faccia?
    Ah, un ultima cosa: io non mi rileggo quasi mai, altrimenti mi correggerei sempre gli innumerevoli errori di battitura…
    E comunque sono commosso: sei il nostro più attento lettore, in pratica non ti perdi un post nè un quindici di mio figlio…non riesco a sentirmi offeso o a trovarti antipatico, anzi…Ti pregherei di scriverci ancora perchè poi tutte queste ****** che diciamo (ed è vero, continuiamo a ripetere) non le hai poi mica troppo specificate (a parte la tua opinione sul vincolo, sulla quale per esempio perfino gli Insospettabili Marcos e Roberto la pensano come noi, per cui poi tanto ******** non deve essere…)… Quali sono queste nefandezze che diciamo per cui tu e Nikolic leggete e poi scuotete la testa sorridendo di compatimento dantesco? Perchè, anche per rimanere a Au Contraire Nikolic, nessuno di noi ha messo in dubbio che i Nostri Pargoli potrebbero smettere a 16-18 anni o anche prima…La mia domanda era semmai: vabbè, e allora? Avranno comunque fatto una bella esperienza, saranno diventati non dei professionisti ma degli agonisti, avranno evitato almeno per un po’ le cattive compagnie e poi magari quando riprenderanno a 25 aa giocheranno comunque sempre meglio dei loro genitori o di Galeazzi…
    Ah, scusa,ancora una ultimissima cosa: un po’ Mauro ha ragione, io almeno mi firmo con nome e cognome, professione e perfino residenza (in italia, in africa, in florida…). Di quel che dico, mi prendo piena responsabilità (anche se è vero, ogni tanto mi contraddico, ma non ho mai preteso,ripeto, di essere il solo a conoscere la Verità) e quindi, ancora, mirate al petto, risparmiate il volto…(che adesso è bello invecchiato, ma una volta aveva un suo certo fascino…)
    E adesso, scuotete pure la testa…
    PS
    Ubaldo, ma se ci continuano a leggere, l’abbiamo lo stesso un Premio Produttività anche se non scrivono?

  460. stefano grazia scrive:

    OVVIAMENTE NON ERA GABRI,MIA MOGLIE, ma ero io…stavo usando il syuo vecchio computer perchè sul Mac…bè, in preda all’Alzheimer galoppante (lo stesso che mi fa prendere tutte le decisioni su mio figlio) ho lasciato il mio a Moglie e Figlio a Bradenton pensando di usare il piccolo imac che mio figlio usa per la scuola…ma ho lasciato nella sacca il MODEM… E questa è solo una delle 6-7 cose che ho fatto negli ultimi 4 gg: dimenticato la patente, le chiavi, l’agenda su cui scrivevo le mie note per la periodizzazione…a volte davvero mi sembra di essere un vecchio di 53 anni!)
    Volevo anche aggiungere: ma scusate, avete appena detto che Renato (vavassori) è una ottima persona, e allora? Catizone ha impressionato positivamente perfino Piatti… Dove sta lo sbaglio di Max?
    Boh, non vi capisco…Tra l’altro l’ho conosciuto anch’io, Vavassori, e vabbè, ci ho parlato solo per un’oretta, ma mi è sembrato davvero una brava persona, un signore…Invece ho conosciuto certi Maestri di Circolo Prendi-i-soldi-e-scappa … E come ripete Max, qui non si tratta di criminalizzare una Categoria (ci sono del resto anche tanti Genitori che andrebbero fucilati sul posto), ma quale era una delle proposte? Quella di una Guida Michelin che indicasse, anzi CERTIFICASSE, chi è bravo e chi no per fare ceerte cose: agonismo o amatori, pro o club med, academy o pierin con la focaccia… Staremo sempre a dire le stesse cose ma l’unico che per un breve periodo ha accettato il dialogo fu Trophy (e alla fine andavano d’amore e d’accordo, lui e Mad Max!, leggetevi gli ultimi posts prima del Raduno …), poi gli avran mandato la diffida, o forse forse davvero diciamo solo ******…

  461. stefano grazia scrive:

    Però su una cosa hanno ragione Nikolic e Pro: che la Maggioranza Silenziosa ogni tanto dovrebbe rompere gli argini e scrivere qualcosina, una frase, un rigo appena…Si, hanno ragione Nikolic e Pro, siete una manica di ******…Oppure: Macchè, continuate così, vi leggo sempre (o anche qualche volta)… Mi prendo il rischio ancora una volta: Up Patriots To Arms!Anche i parenti più stretti sono ammessi…just a little post,con un nickname: continuate, siete grandi/smettete: ci avete squassato i maroni…
    Proprio stamattina avevo inviato una email a Ubaldo chiedendo il suo parere al proposito (a dimostrazione che io non ho certezze: ma non preoccupatevi per me, io prima scrivevo email agli amici…io, max,mauro, andrew e tutti gli altri, continueremmo comunque a scriverci inter nos, quindi non preoccupatevi per noi…)

  462. madmax scrive:

    rileggendo il post di pro nikolik ho riunito due sue frasi e mi piacerebbe metterle due dita negli occhi (scherzo ovviamente…ma non troppo…):

    andrew che farnetica contro la fit e la fit stessa che si preoccupa dei bambini…

    due anni fa mia figlia gareggiando con il pia lombardia 10 raggiunge le finali nazioniali a piacenza il 6 settembre. il mio circolo di appartenenza chiude le due settimane centrali di agosto ed io cosa faccio? mi industrio su internet e trovo al mare un albergo con campo da tennis. a quel punto tutti i giorni ci alleniamo per 2/3 ore ed arriviamo preparatissimi per il big event (agli occhi della bambina ovviamente). verso il 2 o 3 di settembre mi arriva una telefonata che mi avvisava del fatto che il pia 10 era stato squalificato per problemi burocratici dovuti ad un ritardo di presentazione inerente alla domanda di partecipazione. ora mi domando, ma voi pensate che sia stato facile far capire a dei bambini di 7/8/9 anni che non si andava a giocare perchè la domanda di iscrizione è stata spedita in ritardo? voi non pensate che forse sarebbe stato meglio far giocare i ragazzi ugualmente senza semmai rimborsare il pia? oppure non era meglio non farli giocare proprio sin dall’inizio? e non parlo poi del trattamento riservato a noi genitori di cui non è importato a nessuno ne dell’esborso economico ne di quello in termini di tempo che abbiamo sopportato per tutto il girone di qualificazione avendo girato tutto il nord italia….

    vede caro pro nikolik a me sarebbe piaciuto rimanere tranquillo a casa senza dovermi occupare di nulla, senza dover sapere ed imparare più di tanto, rimanere con poca esperienza, il problema è che voi non me l’avete permesso, perchè prima di tutto non ci siete mai, dopodichè non avete mai dimostrato nulla, ne in termini di risultati, ne dimostrando di essere interessati ai nostri ragazzi ed a noi genitori che permettiamo al baraccone di tirare avanti e a voi di mangiare…. tra le altre cose voi non vi confrontate con nessuno ne con chi non dovrebbe sapere ne con chi sa
    visto che con le accademie non andate d’accordo con i vari coach siete in guerra e piatti addirittura se n’è andato…scusi mi spiega lei con chi vi confrontereste voi se non lo fate con chi vi mantiene e con chi ne sa più di voi (che poi nella realtà lo sono tutti ma in questo caso specifico parlo dei coach e delle accademie)?

  463. mirmidone scrive:

    Ragazzi, avanti così !!!!!!!

    L’apporto stimolante di Nikolik e di tutti gli altri “critici” ci è molto utile per ravvivare il blog e soprattutto per stimolarci a verificare nuove ipotesi od a rafforzare le nostre tesi con ulteriori argomentazioni.

    Un saluto a tutti

  464. stefano grazia scrive:

    non vorrei dare ragione al Pro che ci accusa di suonare e cantarcela da soli, ma come si fa non essere d’accordo col post di MadMax … ma m’immagino The Nikolics leggere e scuotere la testa (ma guarda che gente…con chi ci tocca aver a che fare …). Ora Nikolic dice di non aver a che fare con la Federazione e di appartenere solo alla Maggioranza Silenziosa e che la Maggioranza Silenziosa non e’ che non ci fila proprio (il che sarebbe brutto) ma invece ci leggerebbe tutti i giorni (per la gioia di Ubaldo) scuotendo il capo e disapprovando … Ammesso e non concesso che cio’ sia vero (di solito scrive chi non e’ d’accordo, di solito chi tace acconsente), io in realta’ vi vengo incontro: Ma chi l’ha detto poi che la maggioranza silenziosa debba per forza, in quanto maggioranza per di piu’ silenziosa, aver ragione? Se avete ragione, dimostratelo.
    Io invece torno all’Aneddotica (NO!L’Aneddotica no!,Moretti Nanni,adattato):
    Sono rientrato a Lagos dopo una vacanza estremamente foriera di stress perche’ seguire da bordo campo La Canaglia di Lagos, con o senza mutande, e’ una delle ragioni principali per cui un Genitore dovrebbe sempre delegare a qualcun altro il compito di seguire il Figlio in Partita …Vedi, ProNikolic, la storia delle mutande non e’ poi cosi’ inifluente…io ho cominciato a parlarne dopo che marcos, in un suo delizioso articoletto sulle problematiche del genitore alle pres ecol bambino, lo aveva inserito…In realta’ dimostra che il potere di concentrazione di un bambino e’ piccolo: si fa distogliere da un paio di mutande, quell che peggio: si fa battered a un paio di mutande (o da un calzino, da una crema solare, da una smorfia fatta da uno del pubblico, da un Procione che passa di li’, etc etc etc)… tornando ai match in realta’ io me ne sto in disparte a tirar giu’ le Stats (winners,UE,etc) ma soffri troppo, piu’ quando vince che quando perde perche’ pensi sempre che la bomba ad orologeria puo’ scoppiare da un momento all’altro…) ma ho gia’ la soluzione: lo porti al match, installi la video e poi ci vediamo alla fine, ci guardiamo il match, tiriamo giu’ le stats, etc etc… Mi diceva Margie che i piu’ ossessionati dal rivedersi sono poi quelli che stanno piu’ al top, e mi citava Tommy Haas…Oddio, rispondevo io, potrebbero anche essere i piu’ narcisi ma lei diceva no,no, vogliono vedersi i difetti, scoprire dove migliorarsi, e’ tutto nei particolari…
    Io poi insisto che rivedersi mentre ci si comporta male puo’ anche essere molto educativo….

  465. pibla scrive:

    Grandissimo MadMax!!!!! L’hai sentita anche tu la Garrone ieri sera eh!!!
    per chi non avesse sentito questo ha più o meno detto:
    Boschetto dice che la Pennetta ha perso a Montreal dalla quindicenne (sedici non ancora compiuti) Larcher de Brito che è la grande speranza non del tennis portoghese ma del tennis mondiale e che si allena da Bolletieri…etc…etc…
    La Garrone dopo pochissimo riferita alla Larcher dice pressapoco: e poi non capisco, ma se è tutta questa grande promessa come è che non la vediamo e non l’abbiamo mai vista giocare?
    Ma come, t’hanno appena detto che ha quindici anni, a quell’età batte la Pennetta e tu obietti che se non si è ancora vista sui grandi palcoscenici allora una grande promessa non deve essere? Ma cosa doveva fare la portoghese, battere la Williams uscendo dall’asilo per essere considerata una promessa????
    Ma dico io, ma da dove li prendono??????????
    Il fatto di aver giocato a tennis a livello professionistico è forse una garanzia di capirci di tennis? RISPOSTA, NO!!!

  466. stefano grazia scrive:

    O era una str**** anche questa? Perche’ poi da un lato El Pro mi accusa di dilungarmi in tediose aneddotiche (che lui sembra leggersi in tutti particolari della serie: che schifo questo cibo, e poi ce ne hanno dato una porzione cosi’ piccola…-W.Allen) ma contemporaneamente m’invita “cercare, invece, di dire quelle cose che sa, in maniera comprensibile per tutti, e che potrebbero essere d’aiuto alla categoria “genitori e figli”.
    Insomma, tutto sommato colgo un apprezzamento… Io credo solo che oltre a fare Post Tecnici, dal condividere le nostre Aneddotiche si ricvavano scampoli di esperienza vissuta che possono tornare utili…
    Liberi voi di saltarle a pie’ pari, io vi leggero’ sempre volentieri il resoconto di un allenamento o di un match…
    E Pro (ma non e’ che sei sempre Giorgio Giorgio?), invece dovresti scriverci…la cosa sulla crescita improvvisa e le possibile difficolta’ coordinative io le sapevo gia’ non perche’ me le avessero dette all’Academy o perche’ sono medico ma perche’ semplicemente leggo molto e mi ero letto questa cosa della Seles cresciuta 15 cm in un inverno (mah!), ma tu hai ragione…non mi era mai venuto in mente di parlarne ed e’ invece una cosa interessante da discutere…Chiamiamo in causa il nostro comune amico, il Prof Buzzelli, che spieghi a tutti il da farsi?

  467. andrew scrive:

    …Pro-Nikolik…

    calma e sangue freddo…il vaffantennis nasce prima di Grillo, basta che vai a vedere quando ho registrato il sito (2006). Quindi, semmai è lui che copia da me. Non solo, il vaffantennis è essenzialmente non-violento (nonché àncora di salvezza per quelli che pensano che il tennis in italia si sia s******o grazie ai circoli e debba per forza cambiare nome: “tennis”, te lo lascio volentieri) mentre Grillo la sua dose di violenza la mette.

    Detto questo, ossia la cosa più importante, passo a informarti che il vincolo, come qualsiasi norma in Italia, è puramente aleatorio e costituisce solo un’arma in più per ricattare o manovrare i malcapitati che iscrivono i figli ai circoli e sono un po’ ignari del sistema. Sta sicuro che se uno abbraccia il circolo non avrà problemi, sta altrettanto sicuro che se a un certo punto non ci si trova, allora scatta il trappolone.
    Il mercato degli atleti è comunque sempre attivo, tanto è che il mio ex-circolo ha ottenuto buoni risultati nell’u12/14 femminile e maschile andando a prestito in due province diverse e ancora oggi “va all’assalto” dell’u14 maschile con due ragazzini che sono “virtualmente” dello stesso circolo.
    Perché quando ti passa il fenomeno precoce sotto casa, sei fesso se non lo spremi per bene e quindi lo accoppi (non lo uccidi, diciamo che gli fai fare coppia) con qualche altro buon elemento di altri circoli.
    Cosa serve vincere in questo modo delle manifestazioni giovanili?

    Ad esempio, serve a questo: ieri mio figlio stava giocando un u10 e mi si avvicina una signora di Belluno dicendo le solite cose “blah, blah, ecc. ecc., tuo figlio gioca bene, blah, blah”. Stavo per dirle “smamma pupa, non sei il mio tipo” quando comincia a dirmi che però è vero “Bassano sforna sempre giocatori, dai noi Bassano non si tocca, è una fucina di campioni (testuali parole)”. Così vengo a sapere che lei non si sognerebbe mai, ma che vi sono 2-3 genitori che portano il loro figlio da Belluno a Bassano (mi sembra 80 km) per fare gli allenamenti, attratti dalla “fucina di campioni”.

    Ora: io provo a sforzarmi di non essere malvagio. Classifiche alla mano la “fucina di campioni” ha prodotto negli ultimi dieci anni 2-3 discreti terza categoria, molti quarta categoria e infiniti liberi professionisti in svariati campi.
    Se per “campioni” si intendono i giocatori della serie A assoldati a gettone e presenti i sabati-domeniche di novembre quando si gioca in casa oppure un fratello e una sorella (coppia classica nel tennis) particolarmente dotati che hanno conseguito ottimi risultati a livello junior tra gli 11 e i 14 anni, allora è vero.
    Certo è vero che ora in effetti, grazie al “prestigio” derivante dai risultati junior e dalla serie A, si attirano dei soggetti più capaci e si è formato un gruppetto di esterni sul quale auguro ai maestri di poter lavorare bene.

    Quanto al circolo, temo che già sia soddisfatto così, in quanto l’OBIETTIVO del circolo è GIà raggiunto secondo lo schema:
    1. ESISTERE IN QUANTO TALE
    2. INTERCETTARE I TALENTI ED ESIBIRLI
    3 CAPITALIZZARE PER TORNARE AL PUNTO 1

    Tornando alla signora, le ho solo detto che io ho chiuso con i circoli della mia zona. Non le nemmeno spiegato nulla. Troppo complicato…volevo solo osservare in pace mio figlio…

  468. madmax scrive:

    e non solo, la portoghese è già arrivata al terzo turno di key biscayne battendo prima la makarova (58 wta) poi la RADZWANSKA (nr 10 al mondo) ……scusate se a 15 anni è poco……

    riprendendo una frase famosa di tommasi si potrebbe dire: loro hanno la larcher de brito e noi la dentoni….

  469. Mauro scrive:

    Non toccare la Dentoni a Nikolik, che su di lei ha scritto oltre 3600 post su un altro blog.
    Comunque magari mia figlia diventasse come la Dentoni.

  470. Rik scrive:

    Sono contento che anche a voi piaccia l’idea di collaborazione fra i circoli in modo che i ragazzi si allenino in modo più completo: è una cosa per cui mi sono sempre battuto.
    Se vi interessa vi terrò aggiornati sull’evolversi della cosa: dopo le ferie e con il master nazionale ouatt inizierà fattivamente il progetto.

  471. stefano grazia scrive:

    Rik,si, tienci informati, noi siamo sempre stati favorevoli (ma diciamo solo p*****te).
    Tra l’altro, ma cosa c’entra il Vincolo per far crescere i Talenti della Zona, appunto? A volte potrebbe succedere semmai che il tal Circolo tesseri giocatori di un’altra citta’…e li tenga vincolati per 4 anni impedendo ai talenti della zona di emergere nel detto Circolo!
    Ripeto, io farei come in US: tu ti tesseri per la FIT indipendentemente da ogni circolo…Per il Circolo poi ti tesseri SOLO per le Competizioni a Squadre, e guarda, toh! mi voglio rovinare: vincolo di 1 anno (cioe’ per la Stagione in corso). Ma i Tornei di Singolo li faccio per conto mio e se a meta’ anno voglio andarmi ad allenare altrove e seguire il mio coach altrove, lo posso tranquillamente fare….E’ vero che sono vincoli solo sulla carta…il miglior U11 di Bologna e’ tesserato per un Circolo che gli fa fare la Prep atletica in un altro Circolo ma si allena con un Coach in un altro Circolo dal quale peraltro se ne e’ appena andato… E’ VERO, CONCORDO: NON ESISTE LA PERFEZIONE ma credo che la soluzione da me prospettata sia la migliore e moralmente la piu’ giusta.

  472. Rik scrive:

    Stefano, d’accordo su tutto.
    Riguardo il il miglior U11 di Bologna stai certamente parlando di Piergigio.
    A proposito, complimenti a Nicholas per averlo battuto: conoscendolo mi pare strano che si sia inc…..to. :))

  473. fulvio scrive:

    certo è caro madmax che la tua battuta sul” loro allo la de brito e noi la dentoni” è fuori luogo in questo momento.siccome mi sento tirato in ballo (la frase era su fabio) penso che un padrecoach,come ti definisci tu,deve prima farla diventare una de brito,poi eventualmente irridere la dentoni,che a parer mio sta facendo grossi progressi e sta avvicinadosi al tennis che conta.
    lasciamole a tommasi queste frasi e concentriamoci sui nostri ragazzi perchè sono convinto che dopo questa frase in molti saranno li a aspettare i risultati di tua figlia per renderti pan per…focaccia!!

  474. stefano grazia scrive:

    rik, battuto…e’ una parola grossa, era solo un set… E il giorno prima gli aveva rifilato lui un 62 (e il giorno prima ancora era sta\to un 61 14 …) Al momento e’ sicuramente piu’ solido Pierre, sia come colpi che mentalmente… E molto,molto piu’ esperto a giocar partite e tornei. Da genitore tifoso di mio figlio mi piacerebbe poter pensare che Nicky abbia il potenziale per chiudere il gap e che sia piu’ forte atleticamente (anche se gli rende almeno 10 kili) ma diciamo che se si potessero allenare insieme certamente ne ricaverebbero enorme beneficio entrambi … Poi magari dopo 2-3 mesi potrebbero anche ritornare amici…. (scherzo: di solito Nicky rimane in****to 10′, poi non se ne ricorda piu’…non mi sembra, almeno spero, capace di portar rancore per queste cose)

  475. madmax scrive:

    fulvio e chi se ne frega se sono tutti li ad aspettare, significherebbe solo che non hanno nulla di meglio da fare, quindi posso solo dire che mi dispiace per loro poverini…e nell’eventualità la differenza sarebbe che io avendo sempre e solo come termine di paragone la classifica wta e l’età in cui quelle buone hanno raggiunto i vertici, nel momento in cui a 18/19 anni mia figlia fosse tra il nr 150 ed il nr 200 me ne starei zitto e ben nascosto, anzi sarei il primo a recitare il mea culpa.. poi intendiamoci è sempre una questione di obbiettivi.. e poi secondo te uno poichè ha la figlia che gioca a tennis non dovrebbe dire che la de brito è meglio della dentoni?? e forse dire un’ovvietà che sanno anche i muri significa irridere qualcuno? e che siamo tornati ai tempi di mussolini?? ad oggi questo è un fatto come domani eventualmente sarà un fatto che ce ne saranno a decine o centinaia meglio di mia figlia, che ci vuoi fare a quel punto bisognerà farsene una ragione.. oltretutto eventualmente rispondevo a nikolik che parla sempre della dentoni come se fosse la nuova navratilova…

    per il resto non riesco ad immaginare come tu possa sentirti tirato in ballo da me, poichè il mio discorso era chiaramente rivolto a rimarcare la differenza tra le due girls, poi se a te non è andata ancora giù la battuta di tommasi è affar tuo e non è certo a me che lo devi dire…

  476. fulvio scrive:

    figurati ,quando l’ho sentita mi sono messo a ridere e a dargli …ragione.il fatto che tu da padrecoach rimarchi il fatto sulla dentoni ,permettimi di dire non è nel tuo stile,perchè come ripeto per me i paragoni prima o poi nel bene o nel male ritornano sempre indietro.spero avraai capito il MIO di pensiero che certamente non era indirizzato a offendere gente che si impegna e investe in maniera encomiabile sul lavoro dei propri figli come stai facendo tu!

  477. madmax scrive:

    ma no fulvio, figurati se mi sogno di rimarcare qualcosa sulla dentoni (a parte il fatto che il paio di volte che l’ho vista non mi ha fatto impazzire anche se devo riconoscerle un tennis abbastanza pulito quindi con possibilità di miglioramento), ma se tu hai avuto modo di leggere i vari post soprattutto di nikolik (che ora ha pure il compare) ti sarai accorto delle varie frecciatine sulle accademie, sul fatto che quasi quasi bollettieri sia diventato un cioccolataio, sul fatto che l’italia come gli altri paesi abbia delle promesse che se non sbocciano è solo per il fatto che loro o si dopano o sono talmente affamati che accettano di essere frustati pur di vincere ed ancora sulla supposta tristezza dei nostri figli. ecco che allora è necessario talvolta riportarli alla realtà citando semplici dati di fatto incontrovertibili….. e vai tranquillo che noi sul pezzo ci rimarremo fino alla fine, fino a quando cioè la matematica dirà il contrario, dopodichè matrimonio grazia-d’auria jr con padri partiti su tavola da surf e dispersi ma poi riavvistati ad alcuni incotri di galli accompagnati da giovani donzelle. delle madri ogni tanto i nostri figli ci ragguaglieranno e le porteranno i nostri saluti… ciao ed in bocca al granchio per fabio…

    n.b. e vedrai che il giorno che fabio entrerà nei 10, tommasi dirà: l’italia ha piatti, la fit tizio caio o sempronio… quella è una guerra loro personale finita praticamente ma che sul piano dialettico continuerà ancora a lungo dove fabio c’è finito per caso…

  478. madmax scrive:

    ovviamente alle nostre ex il compito di fare le nonne…..

  479. Nikolik scrive:

    Ma quale Navratilova, io sono tifoso di Corinna essenzialmente per due ragioni: la prima è che è una ragazza delle mie parti, e si sa che qua da me è forte il senso dell’appartenenza e del campanilismo.
    La seconda ragione è che mi fa piacere che una ragazza come lei faccia così tanti sacrifici solo per passione dello sport; mi fa piacere che una ragazza di 18 anni vada in Libano, in Georgia, in Cina, per migliorarsi; mi fa piacere sapere che c’è una nostra ragazza che gira il mondo con il suo fascio di racchette sotto al braccio, perché ci crede.
    E’ una ragazza che fa tantissimi sacrifici e che non merita, lei come Martina, di essere così vituperata.
    Del tutto incomprensibile il paragone con la Larcher De Brito, del tutto assurdo, come ovvio. Sarà brava, e allora?
    Sarebbe come dire a Bolelli: sì, ma Nadal è più giovane di te ed è il n. 1 del mondo. E beh? Che devo fare, smettere di giocare?

    Peraltro, in un blog di Genitori, che quindi dividono le ansie, le fatiche, i sacrifici con figli sportivi, ci dovrebbe essere un minino di sensibilità a queste questioni.
    Anche queste ragazze hanno dei genitori che fremono per loro, sperano per loro, anche loro sudano.
    Perché trattarle a questo modo? Per quale motivo lo fate? cosa vi hanno fatto?

    Ma perchè usate le vittorie di una (la Larcher De Brito), per sminuire i successi delle altre (Martina, ad esempio, che sta facendo risultati che non hanno uguali, finora, in Italia).
    Vi sembra sportivo, a fronte di una medaglia d’argento agli europei under 16, a 14 anni, invece che complimentarvi, fare i paragoni con la Larcher De Brito?
    Vi sembra sportivo?
    Non ho letto nessuno, qua dentro, che abbia scritto: congratulazioni, come si conviene. Solo questi assurdi paragoni con la Larcher De Brito.

    Vorrei proprio vedere, vorrei proprio vedere, se fossero figlie vostre, vorrei proprio vedere cosa direste leggendo questi post, dopo tutti i sacrifici fatti, per stare loro vicino, per gli allenamenti, per le lunghe separazioni per le trasferte, per le ansie, per le speranze, i sacrifici, ecc.

    Oggi Corinna ha perso, dopo 3 ore e 20 minuti di gioco. Ha giocato 3 ore e 20, per rimanere con un pugno di mosche in mano.
    Io sono molto fiero di lei, per me non ha perso, lei è l’emblema della sportività, della vera passione per questo sport.
    Migliorerà tantissimo.

  480. madmax scrive:

    nikolik non capisco proprio perchè non dovrebbero essere paragoni plausibili (anzi forse hai ragione una ha 3 o 4 anni più dell’altra). sono due ragazze (entrambe occidentali tra l’altro) hanno due gambe, due braccia, una testa, entrambe lavorano per arrivare il più in alto possibile ed una è meglio dell’altra, com’è normale che sia nello sport dove il primeggiare è l’essenza… come già detto quando ci saranno quelle più brave di mia figlia , mi complimenterò con loro ed i suoi coach, cercherò di lavorare di più e meglio nel tentativo di raggiungerle, come sicuramente starà facendo corinna che certamente non si accontenta della sua classifica attuale e gli sforzi che sta facendo li fa appunto per migliorare e non certo per partecipare. questo falso buonismo mi fa venire la nausea

    oltretutto nella vita qualche volta sarebbe giusto anche essere coerenti. dopo tutto quello che ho scritto in questi mesi cosa vuoi che dica che raggiungere la 200esima posizione è una cosa eccezoionale e che la larcher brito è inutile guardarla? im più in questo sito ci siamo posti l’obbiettivo di non fare gli stessi errori o comunque di seguire la stessa strada seguita dai tennisti italiani negli ultimi 30 anni e quindi come da obbiettivo non guarderò mai ne la dentoni ne la remondina ne nessuna altra giocatrice italiana… no nikolik fino alla fine i miei punti di riferimento saranno sempre e solo le williams la henin la sharapova wimbledon ed il grande slam…. unica alternativa il plato de fruta su una playa del mar dei caraibi…. e adesso che ci penso bene per me è meglio la moto d’acqua che il surf!!!!

  481. anto scrive:

    Effettivamente Mad Max quella frase te la potevi risparmiare…………non è da te………..

  482. andrew scrive:

    Mirmidone…

    informaci sulla reazione di tua figlia alla cura Cat…è scappata di casa? vuole lasciare il tennis per l’uncinetto? Si sveglia di soprassalto la notte per migliorare la resa in un esercizio?

    Alessandro si sveglia ancora perché ha paura dei mostri

    …ancora bambini sono…

  483. stefano grazia scrive:

    Per caso,saltimbeccando disperato dopo l’ennesima sconfitta di Federer (che avrà fatto 3 UE e ha perso lo stesso il terzo set contro Karlovic a dimostrazione che nel tennis dio non esiste-non me ne voglia Karlovic e neanche Karlovic80, ma certo che se il bel tennis è questo e invece Nadal è l’antitennis, mah, si vede che il mio gusto estetico è fuorviato…Poi certo, se fossi Karlovic, continuerei a giocare così, che c’entra…), comunque saltimbeccando ho assistito all’ultima parte della trasmissione Sfide Olimpiche in cui si parlava di Nathalie Du Toit una nuotatrice sudafricana che senza una gamba persa a 16 anni in un incidente stradale subito dopo aver fallito d’un soffio la qualificazione olimpica è riuscita a fare, SENZA PROTESI, quello che non è riuscito a Oscar Pistorius (a cui va comunque tutta la mia ammirazione, stima, simpatia e amore). Comunque Natalie si è qualificata per la 10 km di fondo in mare alle olimpiadi NORMALI di Pechino …Lei, sena un arto, è arrivata quarta in una gara di qualificazione in Spagna…non so quante ne passassero e comunque lei ce l’ha fatta. Sentite cosa diceva a conclusione del servizio: “La cosa triste NON è NON realizzare un sogno, la cosa triste è NON avere un sogno da realizzare. La cosa triste NON è NON arrivare alle stelle, la cosa triste è NON avere stelle a cui arrivare”
    Che secondo me fa il paio con quell’altro postulato che io dedico ai Giorgio Giorgio e Pro Nikolic del mondo: Perchè un Sogno si possa realizzare la Condicio Sine Qua Non è la CAPACITA’ di sognare. E poi la perseveranza nel Sogno.
    Che se poi non si realizza, non è importante: l’importante è aver ben combattuto.
    (Ora lo so cosa direte voi, Amici che ci criticate con mucho (e poco macho) gusto: che il Sogno non è quello dei nostri figli ma piuttosto il nostro. Ma credetemi, le cose non stanno proprio così o perlomeno, abbiamo cercato più volte di spiegarvelo, non sono così semplici.)

  484. stefano grazia scrive:

    Max,ho capito: Wimbledon non lo vinceranno i nostri figli ma nostro/a nipote…

  485. trophy scrive:

    per stefano grazia.

    leggo il tuo post del 31luglio dove ipotizzi una diffida nei miei confronti.
    nessuna diffida mi è stata notificata.
    seguo spesso il blog e leggo praticamente tutto.
    mi informo.
    credo che ascoltare anche solo 10 genitori che raccontano esperienze possa tornare utile.
    non dò quasi mai giudizi sul contenuto dei post e sulle persone e mi spiace se i toni si alzano eccessivamente.
    comunque ho invitato tutti quelli che potevano a venire al nike di rung e al giovanile di caldaro dove avrei volentieri affrontato ogni tema tennistico mentre si svolgevano le gare.
    tornerò settimana prossima in alto adige per tornei open e giovanili.
    sarà facile trovarmi.

    ho parlato a lungo con diversi tecnici compresi quelli di caldaro.
    vorrei che credeste un pò tutti che la fit è migliore di quella che spesso rappresentate.

    un caro saluto a tutti

    trophy

  486. mirmidone scrive:

    @ Andrew

    La cura Cat… è iniziata, per mia volontà, in modo lento ma progressivo (visto che partiva da una base atletica praticamente prossima allo zero); tutto questo per evitare “fughe da casa” e crisi di rigetto.

    I primi risultati si stanno vedendo durante le partite dei vari tornei quando riesce a recuperare alcune palle che, una volta, non avrebbe nemmeno sfiorato.

    So che il percorso sarà lungo ma sono fiducioso nella nostra capacità di modulare i carichi in modo che l’attività atletica diventi (nel suo approccio al tennis agonistico) un passaggio obbligato ma gratificante.

    ….Per quanto riguarda l’uncinetto, io (essendo un “tipo all’antica”) non ne sarei per niente dispiaciuto (pensandoci, potrebbe essere un ottimo metodo di rilassamento nelle più o meno lunghe attese pre-incontro !!!!!).

    Dici, comunque, bene : sono ancora bambini ……. e la “vittoria” sui “mostri” non sarà così facile…….

  487. madmax scrive:

    anto qui da noi nessuno può essere messo in discussione, ma guarda nello sport non basta partecipare… poi come giustamente dice stefano non fa nulla se non ci arrivi ma dei sogni devi averli ed io non ho mai sentito nessun giocatore italiano che dice di volere arrivare nr 1 al mondo, è un po’ come se nel calcio si cominciasse avendo come obbiettivo quello di giocare come balzaretti…oh ma stiamo scherzando? poi non giocherò nemmeno in serie d ma uno parte con l’idea di di diventare come del piero, ibrahimovich o ronaldinho….e poichè non sono certo quelle le offese in un paese civile e sportivo, parole come quelle dovrtebbero servire per provare a fare meglio e non ad alzate di scudi….
    per non parlare poi della coerenza..come, qui ci hanno tutti massacrato, ci hanno detto che siamo dei pazzi (senza conoscere ne noi nei nostri figli che sarebbero dei poverini, ne i risultati che vedremo tra qualche anno..), che sbagliamo tutto (eppure li facciamo allenare dai migliori coach possibili..), poi quando si mettono a confronto (quindi non sono delle opinioni , è la realtà, oltretutto tirata fuori in risposta a sciocchezze ed inesattezze) dei giocatori che hanno ormai età e classifica da poterlo fare (perchè alla fine nel tennis contano solo le classifiche il resto sono chiacchere da circolo) succede il finimondo…date retta a me cercate un dottore, ma che sia molto bravo però, perchè uno normale non basta…

    si è vero eros raccontaci qualcosa…

    stafano non si sa mai che abbiamo mirato alla chiesa ed invece abbiamo colpito il campanile…non diventeranno giocatori ma ottimi maestri… e la mia impazzisce per i bambini più piccoli e insegna loro tutto… chissà mai…. e comunque sarebbe coerente con le nostre idee, quelle cioè di migliorare il parco maestri…

  488. madmax scrive:

    trophy scusa cosa stai dicendo? noi dipingiamo la fit a seconda di quello che ci succede giornalmente sui campi da gioco e piatti (che forse la conosce un po’ meglio di tutti noi) l’ho scritto sopra cosa ne pensa… e se lo dice lui che nel corso della sua vita ci ha sempre interagito e da come dicono anche attinto…. o tu pensi che noi ci divertiamo ad elencare dei problemi inesistenti solo per il gusto di criticare?

  489. anto scrive:

    L’ultima della fit, non permettere ai coach privati di seguire i propri giocatori alle olimpiadi……..io capisco che si debba far guadagnar la pagnotta a Barazzutti, però in una competizione così importante porre il veto sulla presenza di Sartori e “simpatia” Pistolesi è pazzesco……

  490. Roberto Commentucci scrive:

    Anche secondo me si tratta di un errore da parte della FIT, specie in questo momento in cui il dialogo tra le parti è fondamentale. Strano, tra l’altro, perché invece in Davis i coach privati sono invitati al seguito dei giocatori convocati, con soddisfazione di tutti.
    Non vorrei che la decisione sia stata presa in sede CONI, che forse vuole limitare i costi di una trasferta eccessivamente faraonica.

  491. Angelica scrive:

    per Anto e Roberto :
    non entro nel merito della Fit, ma vi riporto quanto detto dal presidente della federazione Russa e capitano della squadra sia di FedCup che di DavisCup.
    La scorsa settimana segnalo’ la difficoltà in cui si trovano con gli accrediti concessi dal comitato olimpico per il tennis. Potevano accreditare solo 8 extra fra coach e preparatori atletici.
    Tutte le giocatrici (ad eccezione della Dementieva) avevano chiesto la possibilità di accreditare il loro coach e anche il preparatore atletico.
    Stessa richiesta da parte dei giocatori. Percio’ Tarpischev aveva provato a richiedere altri extra accrediti ma ritenava fosse difficile e quindi la richiesta di alcuni giocatori e giocatrici non sarebbe stata possibile da esaudire.

  492. Roberto Commentucci scrive:

    Grazie Angelica per la tempestiva segnalazione. Probabilmente allora la FIT, non potendo portare tutti i coach di tutti i giocatori, ha deciso di non portarne nessuno, e di far partire con gli atleti il solo tecnico Barazzutti, in modo da non fare favoritismi.
    Se le cose sono andate così, direi che si è trattato di un metodo condivisibile.
    Forse quello che manca alla FIT, ancora una volta, è una tempestiva e trasparente strategia di comunicazione.
    Dal momento che non si ha nulla da nascondere, baterebbe spiegare la vicenda in modo chiaro ed esauriente, con un bel comunicato stampa, e si eviterebbero polemiche inutili.
    Tuttavia, se le cose stanno così, Pistolesi non ci farebbe una bella figura, con le sue pretestuose polemiche a tutti i costi. Ieri ha dichiarato che la FIT non vuole i tecnici privati in Cina per arrogarsi i meriti di eventuali buoni risultati. Non bello.

  493. stefano grazia scrive:

    In effetti anch’io, prima dell’intervento di Angelica, stavo per scrivere: magari e’ semplicemente una questione di accrediti e perche’ no, di soldi…Nessuno puo’ impedirti di andare a Pechino, ma guarda che a viaggio, visti e accomodations ci devi pensare tu perche’ noi abbiamo gia’ i nostri problemi…
    Poi che sia cosi’ importante per un tennista andare a Pechino est disputandi…Secondo me e’ importante come la Fed cup, cioe’ e’ importante,per via del ritorno d’immagine e pubblicitario, per quei giocatori che non sono importanti e che non possono ambire a vincere qualcosa di davvero importante (o per quelli come Federer o Agassi che ne fanno una questione di Palmares).

    Trophy: “vorrei che credeste un pò tutti che la fit è migliore di quella che spesso rappresentate”…Se davvero mi leggi sempre, ti sarai reso conto che io personalmente NON ho proprio nulla contro la FIT e anzi spero che fra 3-4 anni sulla base dei risultati e vedendolo giocare mi scopra il figlio e mi finanzi,almeno in parte, le spese dell’Academy in Florida! “Gli avran mandato una diffida” era ovviamente una battuta tra l’altro l’avevamo gia’ fatta…in realta’ il mio era un omaggio alla tua (ormai evaporata) volonta’ di dialogare in contrapposizione alla stigmatizzazione A PRIORI di Giorgio Giorgio e/o PRO-Nikolic. Su queste pagine in diversi, a partire da Commentucci ma ricordo anche Lo Iacono, hanno speso spesso pareri positivi sulle iniziative FIT quando, secondo loro, tali iniziative “erano cosa buona e giusta” (da La Bibbia dei Piccoli, di Piet Worm!!!!, questa e’ per il Pro Nikolic…Lo voglio frastornare affettuosamente di citazioni!) E’ vero semmai che siamo stati molto piu’ critici sul Sistema dei Circoli, refugium peccatorum di pensionati tifosi di calcio ancora ancorati ai gesti bianchi e stinti, al rifiuto a priori del cemento, alla concezione che tutto cio’ che e’ italia e’ bello e fuori no, che appunto se vanno a NY fanno come Bracciali e la prima cosa che cercano e’ dove si puo’ comprare la Gazzetta e dove si puo’ mangiare un piatto di spaghetti…
    Tutto qui. Io non ho nulla A PRIORI contro la FIT. Sono contrario al Vincolo e vorrei che i Tornei si giocassero nelo Week End. Preferisco le Academies al Maestro del Circolo ma non ho nulla contro un Maestro del tipo Carlos Rodriguez. Ho parlato sempre bene di Zavoli, Albertini, del Prof Buzzelli.
    Oltre a descrivere i pregi delle Academies ne ho elencato spesso anche i difetti. Quindi tutto potete dire ma non che io non sia almeno intellettualmente onesto. Ho perfino criticato il Blog quando mi sembrava che stesse prendendo una direzione (mia opinione perfettamente non condividibile) una direzione sbagliata.
    Quello che manca semmai e’ un po’ di comunicazione ma qui concordo con El PROI: in effetti non ho certo la pretesa che la FIT si metta a dialogare con noi. E chi mai siamo noi? … Io son gia’ contento di dialogare coi miei 4-5 lettori, io ero gia’ contento di dialogare con te…

  494. andrew scrive:

    Mia personalissima opinione sul “Da dove nasce la mancanza di comunicazione della FIT”:

    Come scritto in post precedenti, secondo me, nasce dalla NON SENTITA ESIGENZA DI COMUNICARE/INFORMARE (MA SOLO DI PROPAGANDARE) IN QUANTO ESSI STESSI VERBO-PAROLA.

    Basta aprire il sito FIT per cogliere una percentuale di propaganda fortemente sbilanciata (eufemismo) rispetto all’informazione.
    Basta aprire il sito del mio ex-circolo per vedere che in questo caso esiste solo propaganda e nessuna informazione (si riportano solo le vittorie, praticamente vinci sempre-jackpot).

    Del resto, come già scritto, provate ad iscrivervi ad un circolo e, in qualità di socio pagante, andate ad un’assemblea di soci. Io ne ho fatta qualcuna e ho sempre votato un bilancio scritto su lavagna. Mai una volta che il socio fosse stato informato sull’attività agonistica che si intendeva fare, mai una discussione sull’indirizzo da dare al circolo. Sa qualcosa solo chi deve sapere (e io credevo fosse anche il socio pagante). Si vota praticamente a scatola chiusa un consiglio formato per COOPTAZIONE (ossia, durante l’anno si studiano i vari elementi papabili per il consiglio, in linea o sfruttabili per i fini del circolo, e li si contatta, adula, coopta separatamente). Per eventuali dissenzienti, scatta il cosidetto “cordone sanitario”.

    Se queste cose accadono in un misero circolo di 5 campi, non oso pensare a che livello di possa giungere dove si rappresentano i circoli (e non il tennis), ossia in FIT.

    Pertanto, invito tutti, come al solito, al vaffantennis….

  495. Nikolik scrive:

    Scusa, Roberto, ma sono molto contento che sia intervenuta Angelica, anche perché io avevo deciso di non intervenire, anche perché altrimenti sembra sempre che io sia dalla parte della Federazione, quando, chiaramente, non me ne frega nulla della Federazione.
    Sono contento che sia intervenuta lei, che è al di sopra ogni sospetto, però voglio dire qualcosa.

    Scusa, Roberto, ma quale problema di comunicazione? Era veramente chiaro a tutti che fosse così, non ci vuole nessuna comunicazione.
    Roberto, questo dei coach personali è un problema che alle olimpiadi hanno avuto tutte le federazioni (e sai a quale federazione mi riferisco).
    Scusa, Roberto, ma dimmi: ma quale è l’atleta professionista (e quelli che vanno alle olimpiadi sono tutti grandi professionisti, in ogni sport) che, nel 2008, non ha il suo coach personale ed il suo preparatore atletico?
    Ora, alle olimpiadi vanno circa 350 atleti italiani: che si doveva fare? dovevano andare tutti i coach personali?
    E’ logico che se crei un precedente per il tennis, anche quelli del tiro con l’arco poi avrebbero detto: e il mio coach non lo invitate? Perché quelli del tennis sì e il mio coach no?
    E secondo te si può far accreditare tutta quella gente, farla entrare negli stadi, farla entrare nel villaggio olimpico, farli assistere alle gare?
    Gli atleti alle olimpiadi sono più di 10.000, in totale!
    Ma quale comunicazione, Roberto, semplicemente ragionando ci si rende conto delle cose ovvie.
    E, infatti, ovviamente, tu stesso, senza sapere nulla, con la tua consueta lucidità, ti eri giustamente posto il problema quando hai scritto “Non vorrei che la decisione sia stata presa in sede CONI, che forse vuole limitare i costi di una trasferta eccessivamente faraonica”.
    Appunto, Roberto, appunto.
    Prova è quello che hai detto tu, ancora: in Coppa Davis, dove è la FIT che comanda, i coach erano stati invitati, alle olimpiadi le singole federazioni non comandano nulla, non sono padrone.

    E’ così per tutte le federazioni, Roberto, è così per tutti, ma nessuno si è lamentato.
    A parte Pistolesi del tennis, ovviamente.
    Ah, voi tennisti…

  496. stefano grazia scrive:

    Trophy:
    pero’ fossi in Italia potrebbe anche capitare che scriverei come Mad Max: “noi dipingiamo la fit a seconda di quello che ci succede giornalmente sui campi da gioco”
    Cioe’, tu stesso scrivi (e non ho capito se maliziosamente, da birichino insomma) “credo che ascoltare anche solo 10 genitori che raccontano esperienze possa tornare utile” … e quindi puo’ anche essere che qualcuno non sia obiettivo, che qualcuno sia davvero incontentabile, che qualcuno non riesca a capire che mentre lui vede le cose solo dal suo punto di vista di GENITORE e di SUO FIGLIO, voi dovete certamente occuparvi della BIG PICTURE, e sicuramente, te lo concedo, qualcuno (dei Genitori) sara’ sicuramente Str…ANO (Moderatore Censore, ti ho fregato!!!!) (Scherzo, fai benissimo a censurarmi con gli asterischi quando mi dimentico di essere un gentleman), ma insomma, anche dire che diciamo solo p*******e ( ;-) )mi sembra un po’ riduttivo … Secondo me a leggerci e ad interpretarci, magari non si diventa improvvisamente piu’ colti e intelligenti, ma non e’ del tutto tempo buttato via… E guardate che la colonna portante, da questo punto di vista, dal punto di vista piu’ tecnico, non sono io, ormai il traino e’ Mad Max …E’ lui che vive in Italia, che frequenta un’Academy in Italia, che gira per Tornei in Italia, che si trova ad affrontare i problemi quotidiani … Come hanno sottolineato in molti, la mia e’ una situazione troppo peculiare per essere presa a modello … io mi limito a raccontare le mie esperienze perche’ voi possiate fare comparazioni, sia per quel che riguarda il tipo di allenamento che facciamo o noi o che si fa in questa o quella academy, sia per il tipo di problemi comportamentali ed educazionali che un Genitore alle prese con un bambino in odore di agonismo si potrebbe trovare ad affrontare (dal focus all’ incanalazione della rabbia in poesia, molto piu’ prosaicamente dalle mutande sudate allo sbattimento della racchetta…)

  497. Roberto Commentucci scrive:

    Nikolik, la comunicazione corretta si basa sulla chiarezza.
    Il ragionamento che hai fatto tu, del tutto logico, altri non lo avevano fatto. Non si può pretendere che la gente stia lì a ragionare per intravedere il non detto. Le persone oggi sono bombardate da notizie, e non hanno tempo di perdere tempo ad analizzarne i risvolti. Uno legge l’intervista di Pistolesi, e subito pensa “la solita FIT…”.
    E’ per questo che nel mondo di oggi è importante dotarsi di una strategia di comunicazione, per tutelare la proppria immagine. Inoltre la FIT ha anche un problema specifico, annoso, di rapporti con i team e i coach privati. E qundi dovrebbe essere ancora più sensibile a questo aspetto.
    Al limite, si fa fare un comunicato stampa del CONI, che spiega a tutti, per tutti gli sport, come stanno le cose.
    E nessuno può più specularci sopra, come a questo punto è evidente che ha fatto lo scaltro (ma forse scaltro fino ad un certo punto, in questo villaggio globale) Pistolesi. Il quale ha anche lui, evidentemente, un problema di comunicazione e di immagine, tant’è che uno come anto, un appassionato come tanti, anzi più attento di tanti, lo ha definito pochi post fa “simpatia” Pistolesi.
    Impariamo a comunicare, amici.

  498. madmax scrive:

    stefano il fatto è che in italia esiste anche una guerra tra fit e/o comitati regionali e/o e circoli che votano contro.. se ci sono dei cambiamente che potrebbero portare vantaggi anche agli avversari politici, piuttosto che renderli effettivi si buttano giù dal 9° piano…. e questo ovviamente alla faccia dei ragazzi al quale però pensano moooolto, ovviamente…. di conseguenza poi agli “amici” devono dare qualche altro vantaggio per pareggiare i disservizi che servono solo a punire gli avversari ma che a differenza dei primi non vengono “rimborsati”…. poi risulta evidente che non è sempre l’uno piuttosto che l’altro ad avere torto, il problema è che alla fine chi paga sono sempre gli stessi, genitori&figli…

  499. +PSTN+ scrive:

    Semplice visita di saluto al Padrone di Casa…

  500. anto scrive:

    @ MadMax leggendo un tuo precedente intervento hai detto una cosa di una semplicità sconvolgente, non hai mai sentito un giocatore italiano affermare di voler diventare il numero uno del mondo, è vero semplicemente stupefacente…………..

  501. stefano grazia scrive:

    E QUINDI,appunto, ecco cosa mia moglie mi scrive dalla Florida:
    Al torneo a Valrico Nicholas si ritrova ad essere testa di serie n.2 !!!! Ho controllato e hanno aggiornato il ranking. (…) Comunque Nicholas non ha ancora visto, sta dormendo.9E speriamo che gli serva da motivazione,NdSTGR) Almeno non dovremo alzarci all’alba sabato visto che avendo un bye alla prima gioca la seconda alle 12.30 e comunque saremo la’ per le dieci cosi’ abbiamo tutto il tempo, facciamo colazione da Nook (un ristorantino specializzato in Breakfast in una piazzetta sotto casaNdStGr) prima di partire …bene, bene!!! Oggi al mare ( dove erano andati dopo l’allenamento, 15-20′ di auto dall’AcademyNdStgr)non era molto bello il tempo e dopo un oretta siamo venuti via, ci siamo fermati a fare un po’ di spesa poi a casa abbiamo mangiato salciccine, spinaci sia crudi che cotti, un uovo in camicia per provare l’attrezzo che ho comprato e un po’ di cocomero. Domani mattina tre ore intense di strategy zone. Oggi la Margie diceva che il problema di Nicholas al momento e’ che lui capisce cosi’ tanto di tennis, davvero il suo cervello e’ cosi’ avanti e cosi’ demanding che quando non riesce e’ molto frustrato, ma deve aver pazienza fino a quando avra’ la maturita’ fisica. E questo lo diceva perche’ oggi per quell’ora gli ha voluto registrare i colpi di dritto da meta’ campo e li doveva fare alla Federer cioe’ lenti e perfetti fino quasi all’impatto della palla e poi grande accelerazione all’ultimo secondo per la fucilata infatti gli diceva di tirare il grilletto! Lo voleva perfetto e Nicholas le raccontava di aver appunto osservato Federer e averlo fotografato a Roma proprio mentre colpiva la palla e confermava che aveva due velocita’. Alla fine il progetto di Nicholas e’ un dritto alla Federer e un rovescio alla Agassi. (E ALLORA COSA CI PREOCCUPIAMO A FARE?N-molto autoironica-di StGr che pero’ vorrebbe anche un Servizio alla Ivanisevic)
    Nicholas invece e’ tutto eccitato(e non so se te lo ha detto) perche’ ha scoperto che al settimo grado alla Saint Stephen fanno fare latino…dice di voler imparare latino e anche un po’ di greco se possibile!
    Vado a letto.”

    Io invece ricevo una email del Prof Buzzelli, che da luglio non fa piu’ parte della BTAdi Zavoli, ma lavora in proprio, al momento precisamente con la Garbin che sta preparando per la trasferta Americana. La separazione con Zavoli e’ stata consensuale e amichevole,o almeno cosi’ a me hanno detto entrambi.Sicuramente Il Prof mi ha confermato che a Settembre fara’ qualcosa con Catizone. A questo proposito sta apportando alcune migliorie al suo SensoTouch. Mi ha poi accennato agli eventuali problemi,secondo lui facilmente risolvibili nei soggetti gia’ allenati, dovuti ad improvvisa crescita in centimetri ma siccome mi ha rassicurato che ne avrebbe scritto sul Blog, lascio che sia lui ad affrontare l’argomento.
    POI RINNOVO L’INVITO ALLA MAGGIORANZA SILENZIOSA DI INONDARCI DI POSTS ANCHE DALLE VACANZE. Il mio dubbio/timore e’ che oltre a non essere particolarmente interessanti noi o particolarmente timidi i lettori, non vi sia sufficiente visibilita’ per attrarre nuovi lettori … L’ICONA sul New Site e’ perfetta (proprio sopra l’addio di Justine Henin!) ma sarebbe ancora piu’ perfetta se comparissero gli ultimi 3 post (come se si va sul Blog) e se ogni tanto,o almeno, in occasione di un argomento succoso o di una bella polemica, comparisse uno SPOT PUBBLICITARIO:
    Intervento del papa’ di Fognini!
    oppure:
    Interessante Iniziativa dei Prof Buzzelli & Catizone!
    oppure
    Nikolic apre la stagione della caccia…alle streghe!
    oppure
    L’ennesimo schiaffone di Mad Max all’imbecille di turno!
    (UAH!UAH!UAH! SCHERZO!!!!GIURO CHE SCHERZAVO!!!VOLEVO PRENDERE IN GIRO PRIMA NOI STESSI E POI ANCHE MADMAX!!!!)
    Etc etc etc

  502. anto scrive:

    @ Stefano Grazia, non vorrrei sembrar banale, ma le separazioni non sono mai consensuali………..

  503. stefano grazia scrive:

    In una circostanza in cui sostanzialmente sono d’accordo con lui (la storia degli accrediti), si trova forse la chiave di volta per capire il personaggio Nikolic…E’ vero, lui non fa parte della FIT (credetemi) ed e’ forse perfino vero che come lui stesso afferma della stessa non gliene frega nulla.
    LUI VIVE SOLO PER CONTRADDIRE NOI DI G&F. Questa e’ la sua funzione, la sua missione, il suo hobby…Come un Maestrino in Punta di Penna, ci aspetta al varco, appollaiato come un falco o peggio un avvoltoio, novello Cato il Censore, fustigatore non dei costumi ma dei Contributors di G&F… Io non dovrei dire nulla perche’ come sono prolisso io non c’e’ nessuno, ma come l’ha tirata per le lunghe, ci ha girato intorno con leziosa leggiadria, per rimproverare Roberto che aveva fatto un lieve appunto ai Comunicatori Federali (Il concetto di roberto: non siamo tutti Nikolic (e stefano grazia,eheheh) che ci sono arrivati da soli … bisogna anche pensare alla casalinga di voghera, al pastore abruzzese, al frequentatore medio di circolo tennis…)
    Comunque, anche questa volta un intervento in chiave critica … Con l’evidente piacere di cogliere qualcuno in fallo (ammesso e non concesso poi che sia davvero in fallo). Non e’ che sia poi tu,Nikolic, quello che vede sempre il bicchiere mezzo vuoto e invece di essere contento che qui si affrontino certe problematiche, riesci a vedere solo il lato negativo? Non e’ che te ne impicci solo per il gusto di impicciartene e di criticare? Su, Maestrino, adesso il compito a casa te lo do io: rileggiti tutti i 4000 e passa posts e facci una cinquantina di righe su quello che abbiamo detto che non deve essere buttato via. Dai, qualcosa ci sara’ pure…

  504. stefano grazia scrive:

    Anto, su questo argomento ti possono rispondere solo il Prof e Zavoli… io ho due email (avevo scritto loro per informarli dei progressi di Nicky in US) in cui mi dicono,entrambi, che non ci sono problemi fra loro … Piuttosto vorrei sottolineare come questo sia un po’ un problema sootovalutato,dei Coaches nei Circoli e anche in certe Academy: l’instabilita’…O se vogliamo, la mancanza di Continuita’. Tu non fai a tempo magari ad adattarti, a trovarti bene all’interno di un certo Circolo con un certo Coach, che magari quello se ne va lasciandoti spesso in braghe di tela…A te non resta che seguirlo e se sei fortunato magari rimane nella tua citta’ ma di solito va a finire comunque dall’altra parte a quella dove abiti tu… A volte ti tocca ricominciare daccapo, a volte trovi la scusa per smettere e cambiare sport … Lo so, certo, e’ un po’ la vita, e a un certo punto bisogna anche saper recidere certi cordoni ombelicali (incluso ammazzare metaforicamente il padre,certo), ma questo di solito dovrebbe avvenire alla fine dell’adolescenza, anzi segnare appunto il passaggio dall’adolescente all’uomo, qui stiamo ancora parlando di U8-U16…
    Per questo secondo me chi ragiona in termini del tipo “meglio orfani” pecca di superficialita’ crassa e ignorante … Una bella collaborazione fra Genitori & Coaches e’ l’unica strada possibile, e deve comunque partire dal presupposto che chi comanda…e’ il Genitore!
    Ma e’ logico: e’ lui che paga, e’ lui che ci sara’ sempre, e’ lui che non cambia club… Se il Maestro o Coach non capisce questo e lo accetta come un dato di fatto incontrovertibile, e’ difficile andare avanti…Stara’ poi al Genitore FIDARSI ciecamente (al 98%) del Coach da lui scelto e occuparsi di tutto il resto in fattiva collaborazione e simbiosi col coach…
    Poi ci sono Genitori e genitori (come coaches e coaches) ma questa e’ un’altra storia. Il punto di partenza deve essere quello.
    e se uno ha un Genitore str…ano,e magari poi ha la botta di fortuna d’incontrare il suo Carlos Rodrigues (a proposito,il gossip del giorno in Florida era che la Henin stava per aprire un Academy a Orlando…)

  505. stefano grazia scrive:

    MODERATORI: Non esageriamo con le censure, su…se mi censurate una parolaccia va bene, sono d’accordo, ma se mi censurate: buttare nel cesso con buttare via, siete solo dei bacchettoni…Vabbe’ che a me piaceva molto,forse troppo, il primo Bukowski(che poi lo ammetto non e’ stato fedele alle aspettastive del Taccuino di un vecchio sporcaccione e infatti ho smesso di leggerlo) ma non e’ che si debba per forza tutti scrivere come Liala…

  506. Nikolik scrive:

    Ma, vedi, Stefano, il concetto è che io, in realtà, ho letto tutti i 4000 post.
    Ma, a differenza di voi, io ho letto anche i primi 50.
    Eh, sì, perché, in realtà, questa rubrica nasce da un articolo di Semeraro, Stefano, rileggilo, allora. E rileggi i primi 50 post.
    Se rileggi l’articolo di Semeraro ed i primi 50 post, quindi, vedrai che questa rubrica era nata come una denuncia, una accusa, di certi modi di fare, di certe metodologie di allenamento. Rileggi l’articolo, i primi post, di Marcos, di Ubaldo, e vedrai se non ho ragione.
    Poi, paradossalmente, con i vostri numerosi interventi, tutta la questione si è incredibilmente rovesciata, molto repentinamente: da una rubrica ed un articolo che erano, indiscutibilmente, di denuncia di un fenomeno, siamo arrivati all’apologia dello stesso fenomeno.
    Avete monopolizzato, al contrario, un argomento che era nato proprio per stimolare riflessioni contrarie a ciò che sostenete.

    Ecco, Stefano, perché io tante volte dico di no, qua dentro. Perché sono rimasto uno dei pochi fedeli all’originaria rubrica, tutti gli altri o non scrivono più qua, oppure scrivono raramente, ma evitando di entrare in contraddizione con voi, se non altro per evitare di litigare.
    Questa è la verità, Stefano, e la sai benissimo.
    Sono rimasto uno dei pochi a manifestare qualche perplessità, qualche interrogativo, di fronte alle vostre incrollabili certezze.

    Vedi, Stefano, l’utente Pro-Nikolik, nel suo unico intervento che ha fatto qua dentro, ha detto tante, tantissime verità.
    In una cosa, però, ha sbagliato, ed a parer mio ha sbagliato gravemente: quando ha fatto quei riferimenti personali a voi ed ai vostri figli.
    Mi darai atto che io non ne ho mai fatti, perché ho sempre parlato in generale, per cui mi ero quasi offeso quando uno di voi, non mi ricordo nemmeno più chi, aveva palesato la possibilità che potessi essere io l’utente Pro-Nikolik. Per fortuna un moderatore ha subito chiarito che non era vero, e non c’è stato bisogno.

    Ed è qui, a parer mio, che bisogna cambiare registro, Stefano, per crescere e, soprattutto, per essere più credibili.
    E ora non mi rivolgo più a Stefano, ma al Curatore di questa rubrica, in basso c’è scritto, “a cura di Stefano Grazia”.
    Curatore, bisogna affrancarci e svincolarci da questo vostro concetto che se qualcuno scrive una critica qua, lo fa perché è in malafede o per attaccare voi o i vostri figli.
    Chi scrive qua, criticando un certo fenomeno, deve farlo nella serenità di non essere frainteso e di non essere subito attaccato e fatto fuori.
    Ogni volta che si solleva una pur minima critica, tu e Madmax chiamate a raccolta le truppe, alzate gli scudi, e pensate subito che si stia criticando voi ed i vostri figli. E partono bordate. Siete sempre sulla difensiva.
    Ma questo non è assolutamente vero.
    Poi bisogna avere una linea più equilibrata con la Federazione. Con le vostre grossolane e vistose critiche non si va da nessuna parte, non si è credibili, è qualunquismo. Non siamo interlocutori credibili.

    Madmax, Stefano, ma come potete pensare che io sia così sciocco da pensare che persone come voi, che si fanno, oltretutto, consigliare da grandissimi professionisti di livello nazionale ed internazionale, possiate commettere errori sulla pelle vostra e dei vostri figli?
    Ma via, ragazzi, ragioniamo: io so benissimo che voi ed i vostri figli non correte alcun rischio, e, soprattutto, non avete bisogno di alcuna garanzia, so benissimo che siete in grado, voi ed i professionisti di cui vi avvalete, di vedere fino a che punto potete arrivare, cosa è giusto e cosa è sbagliato.

    Ma è proprio quello il punto, ragazzi, e mi rivolgo ancora al Curatore: in questa rubrica il punto non sono i vostri figli, che godono di tutte le garanzie di questo mondo, di tutte le protezioni di questo mondo e che fanno una bellissima vita.
    Il punto sono gli altri.
    E le ricette che vanno bene per voi, in realtà, non sono applicabili a nessun altro.

    Ma via, ragazzi, come potete pensare che le vostre metodologie di allenamento possano essere una ricetta ideale per il campione del 2000?
    La risposta all’esigenza di un campione non può essere la vostra, è lì che sbagliate.
    Non vedo proprio come possiate pensare che sia possibile, in vasta scala, proporre le vostre scelte: come si fa a dire a tutti di mandare il figlio in accademia, fargli abbandonare la scuola, spendere un mare di denaro, smettere di lavorare per seguire la carriera agonistica del figlio.
    Le risposte cerchiamole insieme, ma è assurdo che vi adombriate così tanto se qualcuno si azzarda a dire: sì, ma…

    Curatore, mi rivolgo a te. Indirizza il dibattito su toni sereni, è assurdo che tu, che sei il Curatore, mi additi come il Nemico: non lo sono.
    Curatore, non screditare un utente solo perché dice quello che pensa. Tu sei il Curatore, indirizza e gestisci il dibattito, ma non ti scagliare contro nessuno.
    E, soprattutto una cosa, Curatore, la cosa più importante: impedisci agli utenti di offendersi se qualcuno, criticando certe metodologie di allenamento in generale, viene preso di mira da altri che, equivocando, pensano di essere stati attaccati personalmente.

    Ti faccio un esempio, Curatore, così è tutto chiaro.
    Un utente, tale Stefano, ha dichiarato, papale papale, che gli è stata prospettata la possibilità di dopare il proprio figlio, un bambino, addirittura. Lui ha detto di no, ma è ricco, è medico, è italiano, è una brava persona.
    Ecco, io non comprendo come questo utente non abbia pensato: accidenti, io ho detto di no, ma sono ricco, sono medico, sono italiano, sono una brava persona. E se la stessa prospettazione l’avessero fatta ad un papà bulgaro oppure anche italiano, ma con la quinta elementare e che vive con il sussidio alimentare, come avrebbe risposto? Avrebbe avuto la stessa mia forza e la stessa mia intelligenza di dire di no?
    Questa persona è una persona in gamba, ma non comprendo come mai lui non si sia posto quelle domande.
    E quando le stesse riflessioni e domande le ho fatte io, qua dentro, lui, assurdamente, ha pensato che io ce l’avessi con lui, mentre invece avevo sollevato un problema, il doping sui bambini, che è vero e reale, in certe realtà deteriori.
    Tu, Curatore, te ne sei stato zitto, ma dovevi intervenire e dire: eh no, parliamone invece, riflettiamoci sopra, è un argomento importante.
    Lasciandomi aggredire, il dibattito non è salito, è sceso, e ci ha rimesso il blog.

    E ti faccio un altro esempio, Curatore: come pensi che sia possibile dire: volete allevare un giovane campione? Semplice, mandatelo da Bollettieri, o in un’altra Accademia. Facile no? La federazione? Fregatevene, che vi importa della Federazione, non c’è nulla di buono lì.
    E questa è la ricetta per il futuro che proponete, Curatore?

    Caro Curatore, io ce l’ho sempre messa tutta per incanalarvi nella giusta e corretta via: nel momento peggiore, in occasione dell’apertura del nuovo sito, quando sembrava che il blog non venisse più aggiornato, avevo contato, qua dentro, in una occasione, 44 post degli ultimi 50 solo di due utenti, tali Stefano Grazia e Madmax, che si rimpallavano a vicenda, dandosi, oltretutto, ragione a vicenda. Si erano impigliati, tra di loro, sul nulla, una noia mortale.
    La reazione c’è stata, quando chiesi di chiudere la rubrica, per fortuna, ma minima, purtroppo.
    Siamo in una decina, qua, con i tuoi sistemi, Curatore.
    Ora, Curatore, fai il tuo mestiere, impedisci i personalismi, stiamo parlando in un blog di tennis, per favore.

    Quando, poi, Stefano, dici che in realtà non so giocare bene a tennis (e ti sbagli, peraltro), che non ho figli, che non mi frega nulla di niente e che, quindi, vi dò torto solo per il gusto di farlo, beh, sbagli alla grande.
    A parte che non sono stato io a dire espressamente che non me ne frega nulla del movimento tennistico generale, che invece mi preme molto, quando si parla di grandi temi, come l’educazione sportiva dei minori, il loro benessere fisico e psichico, la loro serenità, beh, come tutti, penso di avere anche io legittimazione a parlare, in specie dopo averne viste tante e di tutti i colori, a vario titolo.

    Prendi coscienza del tuo ruolo, Curatore, mettiti a fare il Curatore.

  507. Mauro scrive:

    Sono stato io a supporre che pro nikolik e Nikolik fossero la stessa persona, perchè obbiettivamente lo stile era lo stesso. Non convince neanche la discolpa della redazione perchè si può scrivere da diversi computer con indirizzi ip evidentemente diversi.
    Comunque se pro non sei tu chiedo venia.
    Detto ciò, usi lo stile di pro nikolik rispondendo ai genitori di questa rubrica come fossero un unica entità.
    Ribadisco che fra noi ci sono tante e varie opinioni, che molti di noi hanno elogiato la fit e criticata ma sempre in maniera costruttiva. Così come ci sono persone tra cui chi scrive che hanno detto che il tuo pungolare è utile etc.
    Vorrei ora dire qualcosa sul puntare ad essere primi, una cosa è averlo come obbiettivo intimo ma non per questo meno forte, una cosa è dichiarare il proprio fine agli altri. Secondo me Max è l’unico che ha il coraggio di affermarlo, noi tutti lo pensiamo, lo speriamo ma lo teniamo per noi, anche perchè come ha detto qualcuno avresti gli squali pronti ad addentarti ad ogni minimo errore. Allora se questo errore ti ricade interamente è un conto, se ricade anche su tuo figlio è un’altra storia.

  508. Karlovic 80 scrive:

    @Stefano Grazia.
    Che Ivo non ti piaccia è risaputo,come a parecchi.Il suo tennis è noioso,come Ivanisevic,ma è innegabile che il ragazzo è da ammirare.Lo sapete meglio di me.Stasera è arrivato per la prima volta in semifinale di Masters Series,dopo aver battuto Federer.Certamente non è un caso.
    Con o senza i 208 cm e i 240 km/h al servizio.E migliorato in tutto,compresa la mobilità

    .E’ da quasi un anno che è stabilmente attorno ai venti al mondo,forse entrerà nei quindici con questo risultato,e non si arriva a questo livello con i soli cm o solo col servizio.

    Se Ivo fosse nato in Italia,staremo certamente a parlare del più grande tennista degli ultimi 30 anni!!!
    Sia per ranking e per tornei vinti è avanti una spanna a Volandri e Starace,per citare gli ultimi.

    Che poi non piaccia il suo gioco è questione di gusti.Per me l’ace è sinonimo di perfezione.Poi se la cava anche a rete,sopratutto con le stop volley.

    Spero che un giorno nasca un nuovo Ivanisevic!!!E che ritornino a velocizzare i campi.

    Per tuo grande rammarico!!!

  509. madmax scrive:

    nikolik non ho più parole, a questo punto è garantito che fai apposta…

    il tutto è partito dall’articolo di semeraro riguardo jan silva…. bene noi abbiamo dimostrato che un bambino si può allenare molto senza che gli venga portata via nessuna fanciullezza e senza assolutamente dover lasciare la scuola…. (come stefano fa il diavolo a quattro per far andare il figlio nelle migliori università d’america, io dico sempre che la scuola ora viene prima di tutto (e se mia figlia giocasse a tennis come va a scuola, in croazia avrebbe vinto giocando con la sinistra…)

    il nostro metodo non è applicabile?? ma cosa dici? tolto il discorso di stefano che non fa testo abitando in nigeria, io per gli allenamenti spendo meno di chiunque altro o quasi, considerando ovviamente quelli che come dici tu ricercano il campione…. l’accademia mi costa 500 euro al mese per il full time pomeridiano (praticamente avrei diritto a 6 ore al giorno per 6/7 gg la settimana) che dopo il full time completo è il programma più completo della vavassori ma dove si possono benissimo acquistare programmi per allenarsi 3/4 volte la settimana (in cui è compresa anche la preparazione atletica) che ovviamente costano meno. dopodichè ho dato la possibilità di venire a contatto uno dei migliori preparatori atletici italiani (stessa cosa ha fatto stefano con il prof buzzelli allenatore della garbin..) che con il fatto che ci sono io/noi di mezzo farà/nno dei prezzacci. in più (per chi volesse) ho indicato com’è possibile guardandosi un po’ in giro trovare un circolo che con l’abbonamento annuale ti fa giocare gratuitamente in estate (e dopo due mesi sei in pareggio) e qualcuno addirittura ha la fortuna di avere vicino dei campi pubblici dove le cose imparate in accademia potrebbe benissimo metterle in pratica ed allenare maggiormente il figlio gratuitamente. tramite il raduno (anche questo quasi gratuito) si sono messi in contatto i genitori con i top coach italiani e si organizzeranno altre cose che essendo di gruppo verranno a costare una cifra abbordabile e di qualità elevatissima. per finire (ma non per ultimo) come dissi già un po’ di tempo fa tutte queste cose fanno si che i ragazzi siano cresciuti molto in fretta (tennisticamente ma non solo) ed io volendo (ma ovviamente tutti quelli che hanno fatto un buon lavoro prima ed hanno un figlio che gioca quindi a buon livello..), potrei fare allenare mia figlia gratuitamente in moltissimi circoli di primo piano, poi che io preferisca starmene in accademia è un altro paio di maniche, oltre ad essere una scelta personale. le levate di scudi poi, ci sono sempre e solo state per le metodologie usate (che come ormai sanno tutti e da come dicono i top coach di qualsiasi latitudine del mondo sono, a parte qualche sfumatura ormai abbastanza chiari e certi), poichè non è e non deve scritto da nessuna parte che chi spende poco non debba avere nulla in cambio ed problema vero in realtà è solo (e prima di noi non era affatto semplice) quello di conoscere chi sa e chi non sa poichè spesso sono proprio questi ultimi a costare di più… senza far nomi nel varesotto c’è gente che per un under 12 spende 2-3 mila euro al mese per far allenare il proprio figlio da un cane….

    certo io ho indicato strade dure come impegno e costanza ma purtroppo la bacchetta magica non esiste e senza fatica non si va da nessuna parte in nessun settore oltre che gli avversari lavorano proprio in questa maniera… e proprio a questo proposito volevo rimarcare una cosa e cioè che quando tu parli delle nostre incrollabili certezze lo fai come se potessero anche non essere tali: CARO NIKOLIK CHE LA VITA SIA DURA E L’UNICA STRADA PER RIUSCIRE PASSI DAL LAVORO DURO E BEN FATTO, DAI SACRIFICI, DALLE RINUNCE, DALL’ABNEGAZIONE ETC ETC NON SONO UN’INVENZIONE DI MAX O STEFANO MA E’ LA PURA E CRUDA REALTA’ E QUESTO PURTROPPO CHE PIACCIA O MENO.

    e dopo gli ultimi post di nikolik, sommandoli a quello di fulvio ho voluto fare un piccolo conto della serva ed ecco contro chi e cosa devono combattere i ragazzi italiani nel tentativo di scalata ai vertici della classifica mondiale:

    i genitori che appena nati vorrebbero già metterli sotto una campana di vetro per poi non volere/sapere/potere seguirli a tutti i livelli nel migliore dei modi

    la società in cui viviamo

    i circoli

    la fit

    i maestri/coach/preparatori che pensano prima ai loro interessi ed anche chi è in buona fede spesso pensa solo di sapere ma in realtà non sa..

    i costi

    gli infortuni

    e solo per ultimo gli avversari

    inutile dire che parlare di impresa da titani è puro eufemismo

  510. madmax scrive:

    mauro, gli squali li mangio ogni mattina a colazione ed uno dei compiti più importanti di un padre/coach è quello si di tenere il/la figlio/a lontano dalle critiche e dagli squali ma anche quello di farlo/a conoscere, di far si che qualcuno dica: ma andiamo un po’ a vedere come gioca il/la filgio/a di sto p..la. questo è d’altronde il prezzo da pagare quando fai questo tipo di scelta e poi la storia della pressione lascia il tempo che trova visto che un campione deve convivere con gli occhi puntati addosso, quindi meglio farci subito l’abitudine che finire come i nostri giocatori che appena si parla di loro in maniera positiva eccoli lì a prendere una scoppola…d’altronde nella vita lo sai chi non rischia non rosica e fare le cose a metà è la cosa peggiore e soprattutto quella dei mediocri, dei vorrei ma non posso….sognare è gratis ed arrivare nei primi 100 è già molto difficile, tanto vale a questo punto puntare al massmo senza ne dubbi ne remore, poi a tempo debito se ne riparlerà…

  511. giorgio scrive:

    Basta con Pro-Nikolik, sono Giorgio e non serviva la laurea per capirlo! Ma dico io, caro Nikolik, ti trattano come una pezza di piedi e ti meravigli per quello che ho scritto nel mio post a tua difesa, dicendo che i miei sono dei riferimenti personali (ma di chi stiamo parlando di persone o di aria fritta). Ecco cosa scriveva il dott. Grazia in un suo post del 30 luglio:
    “Come volevasi dimostrare…a rigirare le frittate Demostenikolic e’ un mago…ma se il Blog e’ morto, perche’ ci scrivi? Solo per darci fastidio?Per farci i puntini sulle i estrapolando da un contesto frasi e pensieri e spesso travisando volutamente…dovresti lavorare con quelli che trascrivono le intercettazioni perche’ nel 90% dei casi c’e’ una bella differenza fra quello che uno dice cazzeggiando al telefono o per strada e come appare una volta riportato per iscritto…Ecco, secondo me tu con la tua aria da innocentino fritto fai VOLUTAMENTE la stessa cosa divertendoti come un matto se noi ci inalberiamo…Ma attenzione: io non mi inalbero, mi diverto… Certo che mi piace la dioalettica, certo che vorrei che scrivessero in tanti e che le opinioni divergessero e che dalle esperienze diverse scaturisse un dibattito…Attenzione, ho detto esperienze: tu non hai figli, sei un tristonazzo con la focaccia,non sei un tecnico…Cosa sei? Solo un Avvocato delle Cause Perse? O meglio: delle Cause Contrarie?
    Venissero da un Altro, le tue osservazioni o critiche sarebbero piu’ quasi esclusivamente per il piacere di smontare ogni nostra osservazione, allora francamente, delle due: o lo fai apposta oppure in effetti viviamo in mondi lontanissimi e ci separano oceani di background culturale e sportivo.” Questi che sono: sono riferimenti personali su di te o su un’entità astratta? Io ho parlato rafforzando il mio pensiero con delle cose che ho letto su questo blog e che per me non andavano bene. Posso non essere d’accordo con Madmax quando fa le seguenti affermazioni in riferimento a quello che io avevo scritto: “dice il secondo gruppo è dopo i 15 del mondo… per forza io nel “mio” sport nei 10 ci sono già arrivatro, con mia figlia cosa dovrei fare puntare più in basso? e che per voi sia difficile lo capisco e capisco anche che sarebbe seccante venisse dimostrata la vostra incompetenza, mi spiace fatevene una ragione.” E’ un concetto chiaro, anche se ci accusa di incompetenza, ed un padre che per la propria figlia prevede un futuro più che roseo (la certezza è che arrivi tra le prime 15 al mondo se no risulterà un investimento economico fallimentare) è solo da ammirare! Ma va fatto con i modi ed i tempi giusti! Già il parlare solo di investimento mi lascia a dir poco perplesso, ma quando poi leggo che questo progetto gli era partorito in testa prima che la figlia nascesse mi sconvolge. Come mi sconvolge il leggere che una bambina di otto anni e mezzo dopo una mattinata di scuola e tutto un pomeriggio passato in Accademia prima che vada a letto ha il tempo di fare anche video analisi per confrontare i propri filmati con quelli dei top players. Caro tristonazzo con la focaccia (come ti chiama Stefano Grazia, non lo chiamo più dottore perchè sono tornato Giorgio), argomentando come ho fatto credo di non aver offeso nessuno; ho solo espresso la mia meraviglia ed ho espresso il mio umile parere, che nonostante l’esperienza che ho acquisito in questo campo, può essere per i più sbagliato. Vedi io al contrario di molti che leggo in questo blog non ho certezze perchè ho imparato sulla mia pelle che niente è scontato. Invece qui, lo ripeto, si legge di tutto e si affermano cose per sentito dire. Ti faccio un esempio pratico! Non dico che su questo blog si parla sempre male della FIT, ma appena possibile arrivano le frecciatine. Uno come Madmax, che si è avvicinato al tennis da poco tempo e che vive il tennis solo all’interno di un Accademia, come può affermare:”stefano il fatto è che in italia esiste anche una guerra tra fit e/o comitati regionali e/o e circoli che votano contro.. se ci sono dei cambiamente che potrebbero portare vantaggi anche agli avversari politici, piuttosto che renderli effettivi si buttano giù dal 9° piano….” Forse a chi scrive ciò, sfugge che da diversi anni in seno alla FIT non ci più guerre e ne tantomeno amici ed avversari perché tutti i Comitati Regionali appoggiano l’attuale Consiglio Federale. Se già oggi Madmax spara quasi sempre a zero sulla FIT non riesco ad immaginare cosa riuscirà a dire quando dovrà affrontare le problematiche di eventuali convocazioni, wild-card e………….. Un’altra cosa che non condivido con Madmax, anche se dal suo punto di vista potrebbe essere giusto è quando dice: “e nell’eventualità la differenza sarebbe che io avendo sempre e solo come termine di paragone la classifica wta e l’età in cui quelle buone hanno raggiunto i vertici, nel momento in cui a 18/19 anni mia figlia fosse tra il nr 150 ed il nr 200 me ne starei zitto e ben nascosto, anzi sarei il primo a recitare il mea culpa..”. Su questo non posso essere d’accordo. Non è vero che tutti sono là ad aspettare e gioire per un fallimento di un genitore e di una figlia (qualcuno ci sarà, ma lo faranno le persone che meno ti aspetti) ma un padre deve, invece essere contento lo stesso per dove è arrivata la ragazza a quella età, deve avere ancora un pò di pazienza (che lo vogliate o no la nostra reltà è quella che gli italiani maturano più tardi rispetto a giovani di altre nazionalità, e vi potrei raccontare mille aneddoti) e capire che , comunque alla propria figlia gli è stata data la possibilità di fare quello che le è sempre piaciuto (almeno credo) in un ambiente sano (almeno spero, con tutte queste cose che si sentono al giorno d’oggi). Forse se ciò dovesse accadere, ma spero di no e faccio il tifo per la bambina (non mi piace sentir dire abbiamo giocato ho ci siamo allenati al plurale maiestatis), un rammarico potrebbe essere quello di capire che quell’incompetente e rompi di Giorgio aveva ragione quando aveva detto che forse in partenza i tempi ed i modi non erano quelli giusti ed un altro rammarico potrebbe essere quello di rendersi conto di aver privato la bimba della possibilità di vivere a pieno le cose belle della sua età. Comunque, anche se non sono d’accordo sul tuo modo di vedere le cose, visto che hai intrapreso con determinazione questa strada vai avanti tranquillo e se sono rose, come lo spero per la bambina, fioriranno! Caro Madmax un’ultima cosa la devo puntualizzare e riguarda quello che ho scritto per Nicholas circa i problemi di un accrescimento improvviso e riguardo al quale tu hai fatto questa precisazione:
    “e per chi non lo sapesse quando arriva il momento della crescita improvvisa le contromisure fisiche e tecniche ci sono, anche se chi lo sa probabilmente non lavora per la fit….”. Oltre al fatto che non capisco cosa c’entri la FIT in questo discorso (e comunque chiedi a Renato se il corso che ha fatto a Roma per conseguire la qualifica di Tecnico Nazionale gli ha dato qualcosa o no), non vedo la necessità di rispondere in quel tono, non so come definirlo (sembra che tu sai tutto e gli altri niente). Invitate la gente a scrivere cose interessanti e nuove e poi li trattate in questo modo. Comunque sono contento che Stefano Grazia ha capito che questo è un argomento importante per i ragazzi che crescono lentamente come Nicholas e che abbia voluto parlarne con Buzzelli. Però il problema non è affermare, come fai tu con arroganza, che esistono le contromisure e che solo la FIT non lo sa (siamo nel 2008 e si fanno cose mostruose, pensa se non si risolve a livello tecnico questo piccolo problema), ma la cosa seria è come affrontarlo dal punto di vista psicologico, quando improvvisamente incominci a giocare male, a non trovare più la palla e, lo ripeto ancora una volta,
    perdere con gente più scarsa. Questo è uno dei casi a cui facevo riferimento in un mio post precedente quando scrivevo così: “ma attenzione, per raggiungere buoni risultati bisogna che a fianco del ragazzo ci siano un genitore paziente ed “intelligente” (in tutti i sensi) ed uno staff tecnico (maestro, preparatore fisico, …….) preparato che pensa al bene del ragazzo e non ai propri interessi e che scandisca bene il lavoro e gli obbiettivi da raggiungere nel tempo, senza fissare false mete (se manca una delle componenti, tranne qualche eccezione, diventa tutto più difficile se non impossibile!).” Per Nicholas bisognerà avere tanta pazienza in più rispetto ad altri ragazzi con la stessa problematica in quanto, oltre al carattere particolare del ragazzo, anche se saltuariamente viene visto ed assistito da tecnici di valore, per il resto dell’anno si trova a dover lavorare con il padre che, nonostante alcune competenze, si trova ad dover affrontare per la prima volta tale problema. Sono sicuro che, nel caso dovesse succedere quello di cui stiamo parlando, Stefano, come sempre, darà l’apporto psicologico necessario e tutto si risolverà nel migliore dei modi. Di questo ho parlato telefonicamente anche con il prof. Buzzelli! Sono stanco ed è tardi, e scusate gli eventuali errori perché no ho la forza di rileggere, ma vorrei precisare cosa intendevo dire nel post Pro- Nikolik con “tornei inutili” che fa Nicholas. Io su alcuni argomenti ho la mia idea ed è questa espressa già in un precedente post: “Bisogna avere fiducia in uno staff e pretendere che chi delinea il programma di allenamento, e lo fa svolgere, segua il ragazzo durante i tornei. E’ durante i tornei che bisogna vedere i comportamenti tecnico-mentali dell’atleta e capire qual è il lavoro da programmare in futuro per poterlo far migliorare sotto tutti gli aspetti. Questo è uno dei motivi per cui la FIT ha scelto Infantino al posto di tecnici italiani di sicuro valore che mai avrebbero lasciato Seppi, Volandri o Starace per dedicarsi a tempo pieno a giovani come Trevisan, che attualmente fa tutt’altra attività internazionale rispetto ai nostri giocatori di vertice, cosa che Infantino invece ha fatto immediatamente. Una cosa è veder giocare di persona ed una cosa è venire a conoscenza di come il ragazzo si è comportato in una partita di torneo attraverso un rapporto fatto da un collaboratore, anche se di fiducia e competente. Ancora più discutibile è l’andare da Bollettieri o in una qualsiasi altra accademia straniera se poi, quando il ragazzo torna in Italia, durante i tornei a seguirlo sono il padre o la madre (con tutto il rispetto per entrambi), a meno che non siano in possesso di una qualifica professionale in campo tennistico”. Nel caso di Nicholas ciò non può avvenire per evidenti problemi logistici; il tutto viene a cadere e bisogna barcamenarsi nel migliore dei modi! E, devo ammettere, che nonostante alcune mie critiche, viene fatto di tutto e di più, non mi sbilancio nel dire bene, ma benino. Se vi ho annoiato, scusatemi!!!!!!!!
    P.S. Ho letto l’ultimo post di Madmax e devo constatare che è incorregibile!!!!!! Sempre stà FIT in mezzo, aspetta di vedere, di toccare con mano e poi puoi parlare con argomentazioni valide, per adesso sei un neofita che si è incamminato per una strada dura che spero dia soddisfazioni ma che può riservare molte delusioni. Speriamo che non sia il tuo caso, anche se ti devo confessare che tua figlia mi risulta sempre molto simpatica, mentre tu fai di tutto per esserlo mai. Non dire chi se ne frega, lo sapevo già! Nell’elenco, comunque, ti sei dimenticato di menzionare le Accademie ed i coach delle Accademie che spesso non si rivelano quello che uno sperava e/o che all’inizio si è pensato che fossero. Tu conosci solo una, ma io ne conosco tante. Su alcune di esse ne sento di cotte e di crude e sento come parlano i coach che fino al giorno prima vi hanno lavorato (è lo sport preferito quello di sputare nel piatto in cui si è mangiato)! Spero che non capiti a te perchè da come parli male di tutti e su tutto sarebbe un bel problema! Comunque per adesso non corriamo questo rischio perchè tua figlia frequenta un’ Accademie seria, ma non si sa mai, alcuni genitori alla fine risultano molto strani!

  512. Nikolik scrive:

    E bravo Giorgio!

    Il tuo intervento è utile, oltre per le grandi verità che scrivi, anche per dimostrare la fondatezza di un’altra mia grande teoria: la Sindrome del Complotto.

    Ricordo ancora con divertimento il momento in cui Stefano, tempo fa, per qualche giorno, fu costretto a non intervenire su questo blog.
    Tutti a dire che c’era stata la censura, che c’era stato un cambiamento di linea editoriale (!), eccetera.
    Stefano, di fretta e furia, fu costretto ad intervenire (si ricorderà la circostanza) con un breve messaggio, per chiarire che non poteva scrivere sul blog perché impegnato in un difficile trasloco!

    Poi è stata la volta con Trophy, a cui è stato imputato di non intervenire più qua dentro perché “qualcuno” lo avrebbe invitato a non farlo.
    Il solito Complotto, insomma.
    Naturalmente, non era vero nulla, Trophy a chiarito di essere sempre disponibile e di leggere sempre tutto.

    Ora è stata la volta con me: è bastato che qualcuno, tu, Giorgio, intervenisse per darmi ragione, che subito tutti a dire che ero io, pur con altro nome.
    E nemmeno è stato risolutivo che intervenisse un moderatore, per dire che non era vero!
    Ancora sospetti, quando era chiaro che non ero io, lo stesso!
    La solita Sindrome del Complotto, insomma.

    Beh, finalmente, sarà chiaro che io e Giorgio non siamo la stessa persona, ora.
    Del resto, penso che molti lo conosceranno e lo avranno individuato, perchè io, purtroppo, non conosco bene Vavassori ed il prof. Buzzelli, come li conosce lui, non ho mai parlato con Fabio Fognini, con Mario Belardinelli, ecc. Mai visto nessuna di queste persone, purtroppo. Immagino, quindi, che chi è dell’ambiente avrà capito chi è.
    Ma sicuramente ci sarà ancora qualcuno che dubiterà!

    Insomma, Genitori, che periodaccio, eh, questo, per voi, non riuscite a dirne una giusta!
    Tutte le vostre teorie vengono di continuo smentite, ma non da me, dalle persone più qualificate del blog e non solo: dimostrata anche la fondatezza della Sindrome del Complotto!
    Di cui soffrono tantissimi!

    Per il resto, Giorgio, che ti devo dire, hai mille ragioni.
    Per quanto riguarda gli insulti che ho ricevuto da Stefano, non ti preoccupare, li avevo recepiti.
    Del resto, ripeto, questo è uno dei motivi per cui a scrivere qua siamo una decina scarsi, come ho già detto.

  513. anto scrive:

    Nikolic, certe volte quando ti leggo mi viene in mente il Capitano Jack Sparrow, sconclusionato ma simpatico.

  514. madmax scrive:

    oh giorgio così mi piaci….. detto questo però allora mi credi stupido… partendo dalla fine, cioè tu credi che alla vavassori ci sia finito per caso….. no non è così ho valutato e girato (per vedere come lavorano) in lungo ed in largo prima….

    dici: ” chiedi a renato se alla scuola maestri” … no giorgio chiedilo tu a renato se gli ha dato qualcosa e la risposta non so quanto ti piacerà…ed il caso vuole poi che è la stessa risposta che mi ha dato il primo maestro di mia figlia che è diventato tecnico nazionale due anni fa… ma come scrissi tempo fa ci mancherebbe che non fosse così visto che solo nel tennis può accadere che uno possa conseguire una qualifica del genere (la più importante a livello nazionale) con tale facilità.. io per acquisire la licenza di allenatore pubblico internazionale ho dovuto fare un anno di lezioni giornaliere (4ore al giorno lun-ven) dopodichè ho fatto l’esame (e non ho spedito una relazione via mail fatta da un mio amico gia allenatore o docente…) ma per far si che la mia qualifica avesse valore effettivo ho dovuto fare due anni dai due migliori allenatori del mondo che alla fine hanno dovuto rilasciarmi un’attestato di IDONEITA’ alla professione e non bada bene di PRESENZA

    le guerre…. prima di palazzolo ero in un circolo “pro fit” (di cui sono molto amico sia del maestro che della famiglia che lo gestisce), ho conosciuto vari circoli e maestri del pia, ora abito al fianco di un altro circolo e come ho detto ne ho girati altri per la scelta… beh tutti hanno la stessa opinione e dicono sempre la stessa cosa: la fit? bleah…. e non dico altro…ce l’hanno tutti con voi? forse qualcuno, ma come ho già detto di qualche circolo conosco bene le persone (ed io considero molto la persona..) e le cose non stanno così, quindi come vedi non sono io parlare di guerre e soprattutto non sono io a farle, così come di conseguenza non ne parlo a vanvera…

    capitolo wild card e convocazioni.. le wild card non mi interessano, la partecipazione ai tornei mia figlia se la deve guadagnare, quindi di conseguenza alle convocazioni non risponderemo e quando saranno quelle “importanti” dovranno pagare, altrimenti ciccia… cosa pensi che io faccia fare a mia figlia un incontro di fed cup gratis che se poi in quel match si infortuna devo saltare i tornei dove ci sono soldi in palio? ma giorgio non siamo mica al cinema… o nel calcio dove uno ha un contratto annuale e se si infortuna ai mondiali ha la società che paga ugualmente, oltre che il mondiale può anche servire come vetrina internazionale… oltrtutto mia moglie è russa quindi il discorso della bandiera non ha significato (ma sarebbe stato comunque lo stesso..) e per guarda il plurale fattene una ragione perchè noi siamo un’azienda, una squadra ed una famiglia….

    capitolo crescita repentina… quando lavori con professionisti seri è una cosa che ti spiegano con parecchio anticipo… a me ne hanno parlato già l’anno scorso, il preparatore atletico sai chi è e il training mentale è di livello mondiale (quello del milan). ti sembro abbastanza al sicuro?

    poi dici che noi abbiamo delle certezze che tu non hai.. per forza sono il padre l’amministratore delegato ed il capo famiglia e quando dico una cosa posso garantire che quella cosa verrà fatta… e mentre ovviamente nemmeno io posso garantire i risultati, certamente posso garantire che verrà svolto appieno e fino alla fine il miglior programma possibile di nostra conoscenza…. e che poi quando fai le cose bene e con costanza spesso i risultati arrivano non è certo una novità o una mia invenzione..

    detto ciò giorgio, io cerco sempre di fare il meglio per mia figlia e di conseguenza ascolto sempre tutti con grande attenzione per poter crescere sempre di più, quindi dimmi sempre tranquillamente quello che pensi ed io ti risponderò come mia abitudine con franchezza. quando poi un giorno non saprò rispondere ad una tua osservazione vorrà dire che in quello specifico caso esiste una lacuna e quindi cercherò di colmarla e ovviamente te ne sarò molto grato….

  515. madmax scrive:

    nikolik . meno male che le nostre teorie vengono smentite da chi in 30 anni non è riuscito a fare quello per cui ci stiamo adoperando noi….la tragedia sarebbe se lo dicessero i vari bollettieri gilbert piatti e compagnia bella….

  516. Mauro scrive:

    Giorgio, scusami, devo essermi perso qualcosa, ma almeno io non ho capito chi sei.
    Nikolik, ti sembra che non si possa essere diffidenti quando un interlocutore usa un nick name dove non compare nemmeno il nome di battesimo, dove lo stesso interlocutore contradisce qualsiasi cosa si dica, con un interlocutore che entra in un blog e chiede di chiuderlo.
    Poi vedi, continui a considerarci un unica entità “Insomma, Genitori, che periodaccio, eh, questo, per voi, non riuscite a dirne una giusta!” E questa cosa la considero di una scorrettezza unica, debordante di qualunquismo.

  517. claudiotn scrive:

    BASTA !!! Smettiamola con le polemiche. Parliamo di qualcosa di interessante, di allenamenti, di partite, di tornei, di tennis, accettando anche che ci siano voci fuori dal coro e magari ogni tanto un po’ maliziosette, anche se penso che quello che scrivono Nikolik e Giorgio sia condivisibile in molti punti.
    D’altronde la formula magica non ce l’ha nessuno, altrimenti sarebbe tutto troppo facile. Non c’è nessun metodo speciale e infallibile. e questo vale per tutti. Diceva Stefar (mi pare), ormai molto tempo fa, che non esiste un metodo perfetto per tutti, ne esiste uno perfetto per te. E, aggiungo io, non è poi così facile trovarlo!
    Il punto di forza del blog, poi, è quello di poter avere un confronto con tutti. E da questo continuo confronto ricevere qualcosa. Se non si pensa questo, credo che sia inutile continuare a leggere e a scrivere.
    Quindi richiedo per favore. Cerchiamo di accettare il pensiero di tutti, anche se scomodo…
    …perchè Altrimenti ci stuferemo in tanti. Oppure forse sono solo io che mi sto stancando. E’ vero che solo solo uno, ma, parafrasando John Donne non sono solo un’isola completa in se stessa, ma un parte del continente…

    @andrew: mi raccomando :-)

  518. madmax scrive:

    ciao claudio… qualcuno diceva che non esiste un sistema perfetto per tutti e soprattutto a livello atletico è anche vero, il problema è che in italia negli ultimi 30 anni nessuno ha trovato nulla di valido per nessuno. ecco forse perchè io e stefano stiamo provando a fare qualcosa di completamente diverso dagli altri (italiani) e più difficile da comprendere ed accettare…. (ma a mio avviso lo scomodo è accettare che per fare i nostri allenamenti si deve essere disposti a fare sacrifici mostruosi e certamente asserire che sono troppo faticosi facilita di molto le cose…).

    comunque proviamo a fare un gioco… ognuno di voi provi a suggerire un programma alternativo che possa farci cambiare idea e che soprattutto secondo la vostra idea sia meglio del nostro tenendo sempre presente il nostro obbiettivo finale che non è certo vincere il campionato regionale u 12 o diventare un buon 2° categoria, perchè le critiche e basta non servono a nulla e mentre noi abbiamo per mesi dato spunti, offerto alternative, spaziato nei programmi tecnici e atletici a 360° etc etc molti hanno sono stati in silenzio opppure hanno solo controbattuto che è difficile, che è troppo etc etc proprio nella più profonda tradizione sportiva e soprattutto tennistica italiana… stancarsi per la storia della volpe e l’uva, beh non mi sembra così edificante e tutto il grande lavoro fatto fino ad ora diventa inutile davanti a certe posizioni, quindi forza ed ora a voi….

  519. giorgio scrive:

    Caro Mauro, credo che il fatto di mettere o no almeno il nome di battesimo nell’invio di un commento sia un falso problema! Cosa cambia per le cose che dici se ti chiami Mauro, Felice o Mario, se fai l’avvocato o l’ingegnere e se sei o non sei un dirigente della FIT? In questo blog, almeno spero, ci dovremmo confrontare solo sulle idee che esprimiamo e queste idee possono venire da genitori che hanno dei figli, poco importa se giocano o no, e/o da semplici appassionati. Dopo che ti dico qual’è il mio vero nome cosa cambia? Quì parliamo di tennis e di bambini, credimi, non serve a niente, anche perchè commenti molto spinti o con offese, come ho letto da qualche parte, non vengono pubblicati. Poi se avrò la fortuna di incontrare qualcuno di voi, a quel punto sì che declinerò tutte le mie generalità anche con data e luogo di nascita. Per completezza ti dico che in un’altra parte di questo sito sono intervenuto su alcuni argomenti con il mio nome di battesimo perchè dichiaravo alcune cose forti ed era giusto che me ne assumessi la responsabilità dichiarando addirittura che ero pronto a pubblicare il mio nome e cognome se qualcuno me lo avesse chiesto. Come vedi cerco di comportarmi sempre in modo corretto. Madmax invece, anche il suo è uno pseudonimo ma, come ho detto, poco importa, continua a non accettare il dialogo e spara sentenze a più non posso! Si riempie la bocca con nomi di persone di cui ha sentito solo parlare o con cui ha parlato forse solo una volta, e parlando al plurale (cosa a dir poco poco carina, perchè di investimento economico a seguito di un progetto, su questo blog, parla solo lui) dice che si sta adoperando a fare quello che in 30 anni altri non sono riusciti a fare (leggi come al solito FIT). Alleluia, alleluia! Che fortuna spudorata che abbiamo avuto tutti noi appassionati di tennis nel trovare il salvatore della patria! Propongo di clonarlo in modo che le sue idee possano essere d’aiuto ed applicate in altri campi oltre che nel tennis. Ma la realtà, purtroppo, è un’altra, caro Madmax, perché devi sapere che non hai inventato l’acqua calda. Ti posso assicurare che non sei né il primo nè tantomeno sarai l’ultimo a ragionare così, ad essere convinto di certe cose ed ad intraprendere questa strada perchè già numerosi altri genitori hanno fatto come te ottenendo risultati diversi a secondo i casi. Io ti auguro, al contrario di quello che pensi tu, che tua figlia arrivi dove tu oggi ti sei prefissato che debba arrivare, ma stai con i piedi per terra perchè le delusioni sono dietro l’angolo e molte volte ci si può fare veramente male (se ti fai male tu non è un problema perché sei adulto e vaccinato ma sarebbe un vero peccato se a farsi male dovesse essere tua figlia, e per di più per colpa tua!). E’ vero, come tu dici le mie sono teorie, anche se supportate da esperienze vissute, ma almeno io, giuste o sbagliate che siano, le esprimo mentre tu a queste mie teorie non rispondi e non dai il minimo contributo costruttivo al dialogo, riuscendo, come ho già detto, a sparare solo sentenze. Sai che c’è di nuovo, mi sono proprio stufato di questo Madmax e del suo modo di fare e giuro non lo nominerò più invano! (questa frase mi ricorda qualcosa e qualcuno ed averla detta per Madmax mi sorprende un po’! Non è che, nonostante tutto, in cuor mio lo sto sopravvalutando?). Ma un’ultima cosa te la voglio dire lo stesso, e questa credimi è veramente l’ultima (lo so che per vari motivi ciò ti farà contento) e riguarda la lista che tu hai fatto circa chi e che cosa devono combattere i ragazzi italiani nel tentativo di scalata ai vertici della classifica mondiale. Oltre alla cosa che già ho elencato nel mio precedente post, ma ci sarebbero tante altre da elencare, sicuramente devono combattere e lo fanno, credimi, prima o poi, quei genitori che hanno la presunzione di volere/sapere/potere seguire a tutti i livelli i propri figli, come dici tu, e non sentono il bisogno di doversi confrontare con alcuno. Tu, per me sei uno di questi genitori che i ragazzi devono combattere, e mi rincresce dirlo ad un genitore che ha fatto sport a certi livelli (anche se non so che sport hai fatto). Vedrai , ma spero di sbagliarmi, che questo film lo vivrai anche tu. Lo so hai già detto che hai una figlia adorabile, e quindi, oggi, l’ipotesi che tua figlia si possa un domani ribellare a te nemmeno ti sfiora; credimi i figli sono tutti adorabili e poi se non sono adorabili ad 8 anni ……! Eppure di casi eclatanti ce ne sono tanti, ma ti faccio solo due nomi Dokic e Pierce! Non so se ti ricordi queste due atlete che, pur avendo condiviso con i padri il progetto di cui tu parli, sono arrivate, ad un certo punto della propria carriera, alla determinazione di doversi far scortare dalle guardie del corpo per non farsi avvicinare dai padri. Meno male che tutto ciò è successo quando già avevano raggiunto certi risultati ma sarebbe potuto accadere molto prima con conseguente fallimento del progetto (non so neppure se per loro i padri già ad 8 anni avevano pensato ad un progetto e di fare un investimento economico). Comunque gravi contraccolpi le ragazze li hanno subiti lo stesso, se è vero come è vero che ambedue hanno smesso di giocare per un certo periodo con conseguenti risvolti psicologici. Mi dirai che questi sono casi limiti, forse è vero, ma poiché si sono verificati e, in tempi non sospetti, nessuno poteva pensare che potessero succedere, bisogna mettere in preventivo anche questo aspetto. Prova ne è di quello che ho affermato che oltre ai casi di queste due tenniste conosciute, come ben sai, anche a livelli più bassi, succedono giornalmente, non cose così eclatanti, ma episodi spiacevoli tra il genitore ed il proprio figlio (il figlio che non vuole la presenza del padre e/o della madre quando gioca, bisticci quando finisce la partita con i propri genitori, so per certo addirittura di ragazzi/e, già con classifica di seconda categoria, che perdono solo per fare dispetto al proprio padre; questi atteggiamenti, caro Madmax, sono l’inizio della fine!). Spero che a te questo non succeda, anche se nutro molti dubbi in proposito. Vedi per riuscire in un progetto non basta avere le idee chiare solo su dove si vuole arrivare, ma bisogna, principalmente, capire quali sono le cose ed i comportamenti giusti da seguire per attuarlo. E se devo essere sincero, per quello che scrivi, sono disposto e posso, purtroppo per te, riconoscerti solo una sola delle doti di cui prima ho scritto e precisamente la prima! Spero, ancora una volta e con tutto il cuore, di sbagliarmi!

  520. stefano grazia scrive:

    Incredibile, son riuscito anche afar litigare fra loro Nikolic e il Pro (Non ci volevala laurea, ma io son stato l’unico a capire che era Giorgio Giorgio-massi,Mauro: aveva scritto un paio di post di garbata MA DURA, senza sconti,critica al nostro Blog: lavora per la Federazione e a Giogas o Elliot,non ricordo bene, che ci chiedevano consigli lui replicava che la prima cosa da fare era non dare ascolto ai Genitori del Blog… Il che ci può anche stare,per carità, ma non è la stessa arroganza/presupponenza di quelli che dicono: vuoi che tuo figlio giochi bene? Prima cosa, non farti allenare da un Maestro FIT…
    Come ho detto, come ABBIAMO detto, ci sono Maestri e Maestri, Coach e Coaches, Genitori e Genitori e,toh!,ma guarda!, Giocatori e Giocatori …
    Io continuo a credere che il 90% delle cose scritte su questo blog non siano affatto str****te, anzi putt****te come diceva Giorgio sotto le mentite spoglie del Pro … E infatti continuo a chiedere che ci venissero elencate (la videoanalisi è una p*******ta? la preparazione atletica-nel senso dei footdrills- fin dalla prima età?) No, la grande p*******ta secondo Giorgio è di non servirsi dei Professionisti FIT… Mase io incontrassi un Professionista FIT che mi convince (e ce ne saranno) non avrei problemi: io non chiedo mai a un Coach se è FIT o se non è FIT..(in inglese si…are you fit? sei in forma? perchè mi piacerebbe che sul campo corresse anche…) Ma io sono un caso particolare: però mi fa sorridere la pervicace insistenza e convinzione con cui Giorgio rimarca che Nicky non ce la potrà fare, o ha fatto tutt’al più benino anzichè bene, considerate le circostanze (cioè che è allenato dai Genitori). Ci va di lusso perchè in precedenza aveva pronosticato che sicuramente mio figlio avrebbe smesso (il che può capitare ma non “sicuramente”…semmai può capitare esattamente con le stesse probabilità in cui sarebbe successo se fosse stato allenato da un Coach FIT o in un Centro Federale anzicheà alla Pat Cash,Bob Brett o Bollettieri (di cui ripeto io elenco meriti ma non nascondo i difetti, cosa che Giorgio Giorgio(per Mauro: mi viene di chiamarlo così da un Capo Indiano in un fumetto di Cocco Bill di Jacovitti letto almeno 35 anni fa o più…) invece non fa mai: secondo me anche lui cade nel pericolo opposto, della FIT parla solo bene, non vede i difetti…Eppure qualcuno ce ne sarà pure se non dico MadMax ma Coaches importanti hanno spesso inarcato le sopracciglia (ti concedo una cosa: è vero, ogni tanto parleranno anche per loro tornaconto…come vedi,non siamo poi così naives…) EPPURE, EPPURE, io invece sono fermamente convinto che Nicky fino ad ora non ha fatto bene, ha fatto BENISSIMO perchè tecnicamente, pur se allenato per 42- 46 settimane all’anno da quei tristonazzi dei suoi genitori, risulta essere TECNICAMENTE ineccepibile per la sua età, ALLA PARI se non molto più avanti della maggior parte (o stragrande maggioranza) dei suoi coetanei allenati in Centri Federali o Privati. (Il che non significa che li batta tutti: come ben sappiamo la tecnica conta il 10-25% ma costruirgli un gioco completo e tecnicamente il più buono possibile era il mio obiettivo e credo, temo, che se si è stati capaci di farlo è stato proprio perchè abitando all’estero CE NE SIAMO OCCUPATI NOI IN PRIMA PERSONA non delegando ad altri. Ed è per questo che ci scappa spesso il CI SIAMO ALLENATI, plurale maiestatis, perchè sul campo ci siamo andati spesso insieme, e magari ci riferivamo a quelle volte lì.Ma anche se non ci fossimo stati, le decisioni le abbiamo prese noi, da Genitori-Managers che è poi sempre quello che io ho detto che il Genitore dovrebbe fare… Io identifico persone o strutture a cui affidare Nicholas, vedo cosa fanno e poi decido se continuare e se implementare certe metodiche (drills,patterns, prep atletica) nella Routine in Africa…Anche in Africa decidiamo quali sparring partners usare, usandone diversi a seconda del braccio e delle caratteristiche di gioco, per poter riprodurre gli allenamenti che vengono fatti (e ci sono richiesti) allo Strategy Zone… Certo,avere un Coach alla Carlos Rodrigues che mi segua il Figlio ai Tornei è un sogno ma in quanti se lo possono permettere, in quanti se lo meritano davvero e soprattutto: MA QUANTI MAESTRI DI CIRCOLO PIERIN CON LA FOCACCIA andrebbero davvero a seguire un bambino di 10-12 anni al Torneo di Brisighella? Io a Bologna ci sto veramente poco ma non credo ce ne siano molti, ci vanno forse con le competrizioni a squadre, ne hanno 20-30 da seguire…Non credo che ci sia poi tutta questa attenzione al dettaglio…

    KARLOVIC: HAI PERFETTAMENTE RAGIONE, umanamente il tuo omonimo merita TUTTO e di più, ma l’avevo già scritto e,mi pare, aggiungevo anche: se mio figlio avesse quel servizio, ovviamente giocherebbe così anche lui… Il mio era soprattutto un rilievo critico a chi giudica l’Antitennis Nadal e poi va in brodo di giuggiole per i giocatori come Karlovic o Ivanisevic (che comunque era di un altro livello). A me piace vedere diversi scambi, vedere la difesa tramutarsi in attacco e viceversa, non mi piace il tirasegno, a meno che a farlo non siano io, mio figlio o il mio giocatore preferito (gli aces di Agassi mi facevano sempre piacere)

    NIKOLIC:insuli, insulti…insulto è una parola grossa, ti ho criticato ferocemente senza sconti…Del Tristonazzo con la Focaccia, se questo è un insulto, te l’ho dato perchè sei tu, nella tua biografia, ad essertelo dato dicendo che il Maestro Pierino aveva subito capito che a tennis proprio non ci sapevi fare (fu lui a consigliarti di darti all’ippica,vero? Ma lo sai che le mie cugine hanno un Maneggio a conduzione famigliare proprio di là dalla strada, in campagna, a Calderino di MSPietro?). Per il resto, sono sicuramente convinto che a tennis giochi meglio sia di me che di MadMax (che vista la mole acquisita non dovrebbe essere difficile battere muovendolo di qua e di là e aprendosi il campo con qualche angolo stretto…).

  521. stefano grazia scrive:

    Non era Stefar, ero sempre io a scrivere: non esiste un metodo perfetto per tutti, ne esiste uno perfetto per te. E lo scrivevo perchè era alla base del Metodo Bollettieri, quello degli anni 80-90.

  522. IL CURATORE scrive:

    O Natural Healer, come sono chiamati qui i Mediconzoli Tradizionali, gli Stregoni insomma. E chi meglio di me, nikolic,che son Medico,poteva fare IL CURATORE?
    Ma ti faccio una proposta: perchè non lo fai tu invece?
    Comunque è vero, i primi 36 posts erano più di critica e infatti io scrissi il 37esimo proprio per rispondere a queste critiche che per me erano ipocrite e politically correct. Se ho cambiato il Corso della Storia, bè, ne sono fiero… E’ vero, ho combattuto contro alcuni Maestri FIT, ricordo il Maestro Carlo Polidori, che sicuramente è un ottimo Coach e al quale sicuramente affiderei mio figlio, ma che viveva (e probabilmente vive) nella convinzione che la RAGIONE stesse tutta dalla parte dei Coaches e IL TORTO tutto dalla parte dei Genitori (un po’ come Giorgio,insomma) e che quindi si chiedeva,leggendoci: ma cosa vogliono questi Genitori? E io a rispondergli che volevamo solo essere coinvolti nel progetto. (Poi,ripeto, ci sono Genitori e Genitori,Coaches e Coaches,etc etc etc)
    Ti devo una risposta sul problema DOPING. Confesso che scrollando per arrivare agli ultimi posts proprio ieri mi era capitato sotto gli occhi proprio quel post in cui scrivevo che io liberalizzerei tutte le droghe, doping incluso…siccome è un argomento che ho affrontato spesso anche su altre aree del blog, mi era venuto il dubbio che non fosse stato ben chiaro ciò che vi era d’implicito: io liberalizzerei tutto MA NON ASSUMEREI NULLA. Figuriamoci, non ho mai fumato unasigaretta, sono stato tre anni in Jamaica e per 10 ci sono andato in vacanza e non mi sono nemmeno mai fatto uno spinello…Ma trovo veramente ipocrita una società che accetta e anzi propaganda la cultura del vino e dei superalcolici e poi si scandalizza per l’hascis o la ganja. (Da pseudo scienzato e artista fallito semmai io avrei una curiosità per l’allucinogeno,assunto in ambiente sicuro, protetto,scientifico, con guru e medici, tipo William Hurt nel film Stati di Allucinazione di Ken Russel, la Comunione Mistica col Dio di Dune, l’espansione dei sensi alla Baudelaire,Rimbaud e chissà quanti altri artisti, probabilmente pittori… Una volta all’anno,o una volta nella vita, chissà… Certamente non prima di mettermi in macchina uscendo dalla discoteca…o prima di pilotare un aereo). Nello Sport il problema è che ormai è solo una gara frala Medicina Sportiva a trovare il Farmaco che NON è ancora inserito nella Lista delle Sostanze Proibite MA SICURAMENTE LOSARA’ (Oh, ragazzi, il nostro eroe degli anni 80, Checco Moser, ha vinto un Giro e battuto il Record dell’Ora perchè si faceva l’epo o l’emotrasfusione MA ALLORA NON ERA PROIBITO e quindi è ancora il nostro eroe sennò sarebbe un Pantani qualsiasi…Lasse Viren vinse 5000 e 10000 alle olimpiadi (anzi, in 2 olimpiadi diverse se non mi sbaglio…) e di lui si diceva che lo facesse, non c’era nulla di male allora… Poi si sono scoperti gli effetti collaterali, poi è passata la filosofia che ogni additivo inteso ad aumentare le prestazioni e blah blah blah…E poi ci sono i farmaci che mascherano, tipo i diuretici…Canas che asserisce di aver preso un diuretico perchè aveva un mal di gola e che quel diuretico liel’aveva dato un Medico dell’ATP, in un Torneo ATP…Infatti gli ridussero la pena…Ma ciò non toglie che sia un GRAN CASINO, che il rischio di assumere INAVVERTITAMENTE qualcosa di proibito sia davvero reale (Coria era terrorizzato al riguardo ed era privo di forze perchè non prendeva nemmeno il Gatorade) ma soprattutto impera la CULTURA DEL SOSPETTO (non solo da noi c’è la Sindrome del Complotto) per cui ognuno potrebbe sospettare che i muscoli di Pinco Pallino non siano tutti frutto dell’allenamento…E poi infatti parte del Doping consiste nel Doparli prima che debbano sottoporsi ai controlli, quindi prima che diventino professionisti (delresto sono più dopati i cicloamatori dei professionisti) per permettergli di costruire il fisico…Alla fin fine anche il voltaren, o un qualsiasi antinfiammatorio, dato all’atleta alla sera dopo un duro allenamento affinchè si risvegli al mattino non dolorante e possa sopportare il carico di un nuovo pesante allenamento, potrebbe essere considerato doping…E occhio: noi assumiamo ogni giorno l’antistaminico per la rinite, il cortisone per l’asma o per la puntura di vespa, lo sciroppo con l’efedrina per la tosse… Saremmo tutti positivi al Controllo AntiDoping…E’ vero, ci sono documentazioni da presentare, permessi firmati da medici autorizzati, e insomma, non è che se se sei punto da una vespa la scelta è fra morire per shock anafilattico o essere squalificato, ma insomma, c’è daentirsi come a camminare sul ghiaccio di un lago… E’ un discorso complesso, e fu affrontato diverse volte, probabilmente anche sul bLog, ma forse in altre aree…mi ricordo di aver scritto diversi posts, sono quasi sicuro di averlo fatto anche su G&F (ma non ci metto la mano sul fuoco). La ragione per cui lo vorrei liberalizzato non è pero’ perchè LORO SONO PIU’ BRAVI, come mi ha tristemente confessato il Professore Membro della Commissione AntiDoping alla mia domanda specifica se quel tal famoso campione spagnolo era poi davvero dopato o no, ma anche perchè appunto in uno sport professionistico, un maggiorenne secondo me può fare quel c$%** che gli pare: informazione obbligatoria, firma di una liberatoria,e poi sono cavolacci tuoi. Libero arbitrio. Assunzione delle tue responsabilità.
    Allo stesso modo nelle droghe,leggere o pesanti: vendute in farmacia costrebbero meno, sarebbero “buone” e non tagliate male, non si creerebbe un sottobosco di criminalità spicciola e gigante, non ci sarebbe il proibizionismo, non ci sarebbe l’ipocrisia dell’alcol,del fumo,del caffè …
    Certo, se poi ti becco al lavoro (certi tipi di lavori), alla guida, in unaque situazione che possa arrecare pericolo ad altri…carcere duro, tortura, gogna in piazza …
    Ma questa è Utopia e noi siamo solo Esseri Umani non perfettibili…
    E certo,qualunque Genitore non avrebbe avuto dubbi come non ne o avuti io: però non capisco perchè dovrebbe essere colpa del Curatore se questo argomento non è stato ripreso… Io lancio degli spunti, di vita vissuta o idee che mi vengono in mente…a parte il doping ne ho lanciati tanti che credevo avrebbero creato un fiume di posts e invece non me li ha filati nessuno…Succede. Capita. Questo non deve fare necessariamente degli Utenti del Blog automaticamente tutti dei Dopati.O no?

  523. giorgio scrive:

    E’ chiaro dal mio ultimo commento che degli ultimi due post di Madmax ho letto solo quello delle ore 11,34. Dopo averlo inviato mi sono accorto di quello più corposo che era stato inviato alle 11,30 dove, finalmente, devo ammettere, che ho notato con piacere qualcosa di positivo, se non altro c’è qualche contenuto! Vedi che se ti sforzi, caro Madmax, puoi migliorare! Come dici tu il sacrificio alla fine paga! Bravo! A parte gli scherzi e lo dico seriamente, poichè vi voglio lasciare (e so per certo che non ne sentirete la mancanza), scusami se mi sono permesso di cercare di aprirti gli occhi su alcuni risvolti del tennis giovanile ed ancora di più scusami se, una volta scoperto che le cose che ti dicevo non erano gradite o da te condivise, ho continuato a martellarti con le mie teorie! Sai ti voglio confessare che anch’io sono un genitore, e capisco che significa esserlo, ed ho una sola “bambina” ma di 26 anni, che nonostante sentisse parlare il padre, bene o male non ha importanza, di tennis per tutto il giorno, lo ha voluto giocare solo saltuariamente ed a livello amatoriale (e di questo non mi sono mai fatto un cruccio). Per il fatto stesso di essere anch’io un papà e non solo per questo auguro a te e tua figlia tutte le cose belle e le soddisfazioni che il vostro cuore desidera!!!! Agli amici del blog, invece, un arrivederci ed un cordiale saluto da Giorgio, o da chi sotto questo nome ha avuto la faccia tosta di nascondersi, che se ne va con la consapevolezza di aver conosciuto delle persone oneste che comunque quello che dicevano, anche se non condivisibile riguardo ad alcuni argomenti, veniva detto con convinzione e senza fini nascosti. Devo per onor del vero anche dire che Giorgio (sapete anche chi parlava in terza persona: Iavanisevic, avrei parecchi aneddoti simpatici da raccontare a tal proposito!) va via con un grosso rammarico, quello di non essere riuscito a far capire a parecchi di voi che, FIT o non FIT, i suoi interventi venivano fatti da una persona onesta intellettivamente, erano disinteressati e gli dava fastidio quando certe volte venivano fraintesi quelli che doveva rendere un tantino duri per cercare di dare forza aille argomantazioni. Ma non importa, a casa mia ( è tornato alla prima persona), fin da piccolo mi hanno insegnato che, per poter girare a testa alta e per poter guardare negli occhi le persone, bisogna stare in pace con la propria coscienza. Ed io credetemi, vi posso assicurare che lo faccio da sempre e mi sono trovato sempre bene, e vi garantisco che anche in questo blog ho seguito questa linea! Cordiali saluti a tutti. Giorgio (o come dice Stefano Grazia Giorgio Giorgio)

    @ Stefano Grazia
    P.S. Mi farebbe piacere incontrare te e tutta la tua famiglia. Ho scoperto tardi che in vacanza sei venuto dalle mie parti, altrimenti questo già sarebbe potuto succedere, ma non mancherà l’occasione! Ci terremo in contatto attraverso il prof. Buzzelli, che ti potrà confermare, se ce ne fosse bisogno, la mia buona fede circa tutto ciò che ho scritto e sulla mia completa disponibilità con tutti. ! Un saluto particolare, quindi a te ed a tua moglie. Ti ringrazio di avermi ospitato nel vostro blog, di cui tu sei il curatore, e ti raccomando di continuare a stare vicino a Nicholas in modo giusto specilmente nei momenti difficili, e ce ne saranno tanti se vuole prendere sul serio questo sport unico e maledetto nello stesso tempo. Ricordati che sono quelli i momenti in cui i nostri figli hanno la necessità di sentire vicino tutto l’affetto e la comprensione di chi gli vuole bene e sono quelli gli esami più difficili da superare per un genitore che tale si sente a 360 gradi. Cordialmente
    Giorgio Giorgio

  524. stefano grazia scrive:

    Giorgio, però guarda che quando aggiungi fra i pericoli da cui si devono guradare i giovani atleti “quei genitori che hanno la presunzione di volere/sapere/potere seguire a tutti i livelli i propri figli, come dici tu, e non sentono il bisogno di doversi confrontare con alcuno” secondo me commetti un grave errore di valutazione e superficialità automaticamente ritenendo che Mad Max (che comunque tutti sanno trattarsi di Massimiliano Dall’Auria, residente a Sarnico, è stato scritto in decine di posts) sia uno di questi…Oddio, potrebbe anche esserlo, chi lo sa (e comunque Mary deve aver fatto la pace con Papà Pierce visto che a Bradenton li si vede spesso insieme e lei in un recente articolo ha dichiarato che deve tutto a lui, che il padre aveva ragione, che era lei a sbagliare e che se non fosse stato per il padre non sarebbe mai arrivata a quei livelli…Sulla Dokic invece ti do ragione). Dicevo che mi sembra ingiusto accomunare Max uno di quelli che non sente il bisogno di confrontarsi con nessuno: ma come, ha affidato la figlia a VAVASSORI e di lui si fida ciecamente e poi l’ha affidata a Catizone e di lui si fida così ciecamente da essere quasi sceso a singolar tenzone col Prof buzzelli prima di rendersi conto che dicevano più o meno le stesse cose(e cioè che la Prep Atletica è importante fin dall’inizio…Che poi è quello che dice il famoso articolo sulla Teoria della Mielina) e in più si affida per la VideoAnalisi a Pizzorno, quello che collabora con Bertino su Tennis Italiano.In più mi diceva di essere così entusiasta di Sartori dal voler andare presto a Caldaro a sentire la sua opinione su questo e quello.
    Cioè, a me sembra che semmai chi non vuole confrontarsi con nessuno sia tu almeno quando ritieni che l’Operato della FIT sia l’unico percorribile A PRESCINDERE.
    Magari Mad Max ha una sorta d’idiosincrasia (a volte eccessiva) con tutto quanto è FIT ma per il semplice motivo che può comparare l’organizzazione privata con quella federale, ma non mi sembra uno che non accetta di confrontarsi, anzi, ha appena detto che quando non troverà risposte valide a quanto gli dirai, vorrà dire che ti sarà debitore perchè gli avrai trovato una lacuna… Guarda, ci vuole un po’ per capirlo, ma MadMax è un Orribile Hulk, energia dura e pura, rissoso irascibile a volte forse anche detestabile o perlomeno incomprensibile, ma anche il Prof Buzzelli alla fine ha dovuto ammettere che il 90% di quel che dice e scrive non son affatto p*******te. Anche perchè difficilmente sono farina del suo sacco: provengono dalle miggliori menti che il nostro sport ha partorito. Erano lì, dovevano essere colte, interpretate, adottate. Quello che forse vuol dire Max non è che alla FIT sono tutti incompetenti (ANZI: con Tropiano si era instaurato un certo feeling, filavano d’amore e d’accordo, avevano idee in comune, si stavano perfino apprezzando l’un l’altro) ma che la macchina organizzativa e burocrate della FIT non permette di fare un certo tipo di lavoro che invece le Strutture Private possono fare.
    E mi sembra che sia il motivo per cui Piatti se ne è ri-andato.
    Poi ognuno fa quello che può. Io per esempio sono d’accordo con Nikolic: non spetta SOLO e necessariamente alla FIT costruire un Campione e quindi la FIT non può essere accusata della mancanza di un top 10 da 30 anni… Io trovo molto interessante,se è vero, il fatto che la FIT paghi in toto o in parte la retta annuale alla Bollettieri … Questo dovrebbe fare la FIT: creare un bacino di utenza aumentando il numero dei praticanti (CAMPI PUBBLICI!!!! ORE GRATIS NEI CIRCOLI PER GLI U14!!!!) e mettere i più bravi e meritevoli (Miccini,Quinzi, magari fra 3-4 anni anche mio figlio e perchè no, anche alessia, nelle condizioni di andare avanti condividendo programmi e costi…Mi ricordo che due aa fa incontrai alla BTA Palumbo il quale mi sembra mi disse,parlando di Miccini: si,lui è venuto a vedere il Centro di Tirrenia, ma sta facendo bene alla Bollettieri, si trova bene là, è giusto che continui là … Magari per un altro sarebbe diverso e si troverebbe peggio anche solo per il fatto di essere lontano da casa o perchè i metodi di allenamento non gli si confanno…
    A me è sembrato un modo di vedere le cose più giusto,flessibile,elastico, più destinato ad ottenere buoni risultati…

  525. madmax scrive:

    alè è bastato parlare di cose reali e pratiche e giorgio si è sciolto come neve al sole, si rivelato insomma per quello che è lui (ed è inutile dire chi altro è come lui o chi rappresenta, tanto lo sanno tutti). vedi caro giorgio io non mi riempio mai la bocca, qui mi conoscono tutti con nome e cognome (a differenza di te) e se hai coraggio vieni, presentati e ti porto uno ad uno da tutte le persone di cui sopra e gli faccio ripetere tutto (anche perchè altrimenti li sbatto al muro…)… come la vedi….

    solo uno in malafede può indicare come paragone il signor dokic un ubriacone che picchiava la figlia….. mi dispiace per te ma non faccio ne l’uno ne l’altra cosa e uno dei desideri maggiori di mia figlia è giocare in presenza del padre e possibilmente della madre e questo perchè è molto serena….

    in più risulti ancora più viscido quando fai finta di non aver letto
    che io mi confronto tutti i giorni, ma con professionisti veri e che mi scelgo, non con quelli che vorresti tu… vedi caro giorgio, io è tutta la vita che combatto e scanso persone come te ma non tennisticamente, umanamente, come persona….. quindi fai molto bene a non nominarmi più perchè troveresti un brutto cliente…

  526. andrew scrive:

    andrew buono…andrew piccola pedina in gioco del tennis…

    ma andrew ancora no completamente deficiente…ed andrew no mette suo figlio in mano di gente che no rischia gniente (nonché e apperciocché autoreferenziale) ma è subito pronta a stroncarti, deriderti, isolarti, sufficientarti (trattarti con sufficienza) dopo che tu pagato conti, messo passione (falsa), ecc. ecc.

    torno in me…

    ciao ClaudioTN: carina la u10 che accompagni ai tornei…Alta, bionda, belle gambe…ormai, ho preso il vizio di frequentare la valle (fa più fresco) e sono un paio di volte che ho il piacere di condividere una birra con te…Un saluto…

    La prossima settimana Alessandro sarà accompagnato al nike di Padova dal CCV*. Io e il CCV siamo ormai in sintonia assoluta…

    *Coach Certificato Vaffantennis

  527. madmax scrive:

    ed è ovvio che anch’io ho scritto quando il tuo post delle 19.04 non era stato ancora pubblicato…

    detto questo però volevo essere chiaro riguardo una cosa:

    A ME DELLA FIT NON ME NE FREGA PROPRIO NULLA… tu mi dici spesso che io pungolo la fit, ma è solo una casualità nel senso che io valuto lòe problematiche che incontro giorno per giorno lungo il mio percorso che poi di queste cose se ne debba occupare la fit è cosa che non mi riguarda, io vorrei solo che noi venissimo messi nelle condizioni migliori per “provarci” e soprattutto che non ci venissero messi i bastoni tra le ruote. STOP

    e sul fatto che tu non scriva più, non ne sentiremo la mancanza in relazione alle cose che scrivi poichè risultano inesatte, forse solo perchè datate. ad oggi credici sulla parola le cose stanno così ed il fatto che poi si dica che prima era peggio non cambia lo stato attuale delle cose… questo a confermare che a noi chi “comandi” non cambia proprio nulla!!!!

  528. Mauro scrive:

    Stefano, che tu sappia la junglite è contaggiosa? Mia moglie mi ha raccontato che mia figlia ne ha combinato di tutti i colori ad una partita di primo turno di un nike, peraltro persa, (era testa di serie n2) racchettate in ogni dove recriminazioni, piagnistei etc.
    Comunque, come ho già detto altre volte, un pò bulletta lo è sempre stata (in prima elementare ha sfidato tutti i maschi a braccio di ferro, non me lo ha detto lei ma una madre che diceva che aveva fatto male al braccio a suo figlio).
    Comunque vedremo di parlarne al suo rientro, sicuramente non ama giocare sulla terra, ancora meno con le palle mid, ma gestire la rabbia è una cosa che ritengo necessaria, non sopprimerla, gestirla.
    Mi consolo con il resoconto del maestro Bertino, il quale ha detto a mia moglie che la bambina è veramente molto bene impostata, equilibrata in ogni colpo e con un ottimo atteggiamento in campo (meno male che non l’ha vista al nike). Da migliorare, ma lo sapevamo gli spostamenti. Ha aggiunto comunque di fare i complimenti al maestro che la segue. Ho il sospetto che il bravo maestro Bertino sia stato troppo indulgente. Non nego comunque di essere compiaciuto di questi complimenti, anche perchè noi cerchiamo nel tennis di applicare la via di mezzo, ovvero non più di 7-8 ore la settimana di tennis in inverno, 4-5 in estate.

  529. Mauro scrive:

    Ci mancano tante cose in questo blog, ma di una cosa abbondiamo, e lo dico a me per primo, la permalosità.

  530. madmax scrive:

    mauro sai quale è la cosa tragica della faccenda? è che le cose mancano perchè non ci sono, poichè le strade sono principalmente tre:

    la prima che è quella che ad oggi sembra la più corretta ed è sostanzialmente quella che ci hanno spiegato piatti, sartori, la vavassori, bollettieri, catizone,buzzelli (ovviamente qualche piccola variante..), la seconda quella dei circoli che è quella tradizionale fit di cui sappiamo già tutto e soprattutto dove porta e per ultimo quella delle invenzioni personali.

    la prima l’abbiamo già illustrata molte volte e chi può la segue o cerca di portarla avanti, la seconda la stiamo combattendo , mentre la terza nessuno osa più illustrarla perchè davanti alle parole di certe persone (leggasi coach di livello internazionali) o hanno cambiato idea o continuano per la loro strada in silenzio.

    purtroppo ora dobbiamo aspettare che i nostri figli crescano per conoscere i prossimi step, visto che chi ha il figlio o la figlia un po’ più grandicelli si è capito che aveva già intrapreso la vecchia strada e di conseguenza senza possibilità di ritorno ed è sostanzialmente per questo che non scrive più…. uno degli esempi potrebbe essere quello di kill bill che ricordo al raduno ripetere più volte a piatti il fatto che nonostante lui dicesse che l’importante è la crescita dell’atleta e noon i risultati il nostro sistema i risultati li imponeva…

    quello che noi possiamo fare ora (a parte quello di organizzare i vari stage con i coach), è continuare a crescere e aggiornarci giorno per giorno per il bene dei nostri figli, raccontare sempre qualsiasi tipo di esperienza (ad esempio la tua da bertino) e a mio avviso ancora più importante, attraverso le varie verifiche (siano i tornei o comunque i raffronti con gli altri bambini della stessa età dei nostri), vedere se si puo fare meglio di quello che si è fatto fino a quel dato momento e se certe problematiche che a volte ci passano come normali vista l’età e che con il tempo si risolvono da sole non sono invece da sistemare immediatamente, visto che altri le hanno già sistemate.

    io tempo fa avevo scritto per un periodo una serie di lavori parecchio tecnici (poi avevo smesso quando mia figlia si infortunò), ecco ad esempio una volta la settimana chi non li ha mai fatti o più fatti potrebbe ricominciare, io comunque qunado avrò qualcosa di nuovo lo scriverò. attualmente mi sto concentrando sugli appoggi, la posizione dei piedi, lo split step dopo i colpi, i caricamenti, il movimento del servizio, le aperture e la velocità del braccio nella parte finale del movimento cioè appena prima di colpire la palla, il tutto sempre rigorosamente filmato e video analizzato. un consiglio che mi sento di dare a tutti è quello di acquistare una videocamera (oggi ne vendono belle a 300/400 euro e filmare i vostri figli mentre giocano. dopodichè andate su youtube e confrontate i colpi, gli appoggi etc etc con quelli dei ragazzi, vi segnate i difetti e insieme li analizzate. è divertente e molto utile, non solo per i figli…

  531. stefano grazia scrive:

    UN ATTIMO D’ATTENZIONE:
    se uno va a rileggersi davvero i vari posts troverà che:
    1)Giorgio,Nikolic & The Others scrivono spesso cose condividibilissime anche da noi, anzi: spesso già dette anche da noi,MA SEMBRA CHE QUANDO LE DICONO LORO debbano sugnificare la nostra disfatta
    2)Mad Max scrive cose che sono state dette o adottate da illustri Coaches e Prep Atletici quindi suppongo che possano essere condivise dai più ma anche se non condivise sicuramente non classificate come p******te
    3)Io racconto semplicemente la mia esperienza, voi traetene le conclusioni che volete…è vero, Nikolic dice giusto quando ricorda che i miei primi interventi erano a difesa dei cosiddetti Genitori Abusivi: in realtà io volevo solo spendere una lancia a favore di quei genitori spesso accusati di essere dei mostri solo perchè qualcuno di loro davvero lo è stato e dimenticando che qualche volta o forse anche spesso smettono per le stesse ragioni non solo i figli dei Tennis Parents ma anche quelli dei Genitori che li hanno affidati ai Coaches di un Circolo FIT. E’ vero che son piene le fossa (figurativamente parlando) di genitori & Figli che non ce l’hanno fatta e che in alcuni casi le conseguenze sono state devastanti…gli esempi li conosciamo tutti e come se non bastasse, cinema e letteratura sono pieni di esempi … rimanend a noi c’è l’esempio di adelchi Virgili che da piccolo era un Nadal e ora non riesce a giocare un’ora di seguito per via del dolore di schiena dovuto a protrusioni discali forse causate da eccessivi carichi di lavoro…ma, un momento: quei carichi di lavoro non furono imposti da un Prep Atletico Federale? Oooops…
    E allora, vedete come è facile… Nel caso di Adelchi Virgili magari quel dolore alla schiena sarebbe comunque saltato fuori, magari non è nemmeno colpa di quel preparatore, magari era destino… Ma certo è che IL VERBO non sta nè di qua nè di là e sostenere che l’unica cosa certa da fare è non ascoltare quello che scrivono i Genitori di questo Blog mi sembra piuttosto meschino e non degno di Giorgio che sono sicuro sia una persona squisita, molto garbata, animata da sincera preoccupazione e spinta da ottime intenzioni. Forse un pochettino legata a troppi schemi ma questa è solo una mia opinione. Certamente io spero che continui a scrivere, lui,nikolic e tuttigli Altri che non condividono certe nostre Teorie ma quello che mi piacerebbe è che si potesse partire da un presupposto comune: scambio di idee,informazioni ed esperienze. Che ognuno poi ne faccia l’uso che vuole. Certamente alcuni di noi lotteranno per far passare il concetto dell’importanza del Genitore nella Costruzione del Campione o perlomeno dell’importanza della Comunicazione fra Genitore e Coach (c’è poco da ridere: alcuni Maestri/Coach non vogliono nemmeno parlarci coi Genitori, li vogliono fuori dal Circolo, e blah blah blah…POTREBBERO AVERE PERFETTAMENTE RAGIONE: magari i Genitori in questione sono degli asini maleducati incompetenti..Anch’io magari mi comporterei allo stesso modo COSI’ COME.allo stesso modo mi comporterei con diversi Maestri e/o Coaches incontrati o intravisti lungo questa strada.
    Ah, del resto, ora che ci penso: ma non è poi quello che chiedeva l’Esecrabile Hulk con la sua richiesta alla FIT di una Guida Michelin: cioè che fosse la FIT a indicare fin dall’inizio, dando i voti, chi è bravo e chi no, chi c’è e chi non c’è, chi è bravo a fare una cosa (l’agonista) e chi il Giocatore della Domenica (Pierin con la Focaccia e non è inteso in senso dispregiativo: i giocatori a livello amatoriale sono importantissimi…solo che non è qui la sede adatta per parlarne…E’ come sulle riviste: nella pagina dei consigli per migliorare il proprio tennis(o golf) ci sono i Tips per i Beginners, per gli Intermediate e per gli Advanced… Su questo SubBlog si cerca di parlare di più di quei miniatleti che avrebbero o potrebbero avere The Right Stuff…
    Quindi, il mio invito era di cessare la Caccia alle Streghe e di smettere gli atteggiamenti ipercriticocanzonatori: quando (raramente)Nikolic non è stato così, perfino MadMax ha dialogato non da Mr Hyde/Hulk ma da Dr Jeckyll…quando Trophy non aveva ancora ricevuto la Diffida (SCHERZO!!!!!!), Max scambiava con lui idee e suggerimenti e ,udite udite, venivano perfino apprezzati…
    PS per Giorgio Giorgio(che volentieri conoscerò di persona):
    Andrew citava (nella prima riga) da Mezzogiorno e mezzo di fuoco, il mitico Mongo….

  532. stefano grazia scrive:

    Ritornando,come auspicava giustamente ClaudioTn, al Tennis e sul discorso dell’INUTILITA’ dei Tornei giocati da Nicholas in Florida perchè non ci sarebbe nessun coach (italiano?) (SCHERZO!!!!) a seguirlo e a CAPIRE cosa dovrebbe essere fatto o no (e qui però sarebbe un po’ insultante perchè si parte da un presupposto e cioè che nè io nè mia moglie capiamo davvero una m****ia di sport e di tennis, ma vabbè…ma a questo punto l’unico che ti può aver detto questa cosa è il Prof Buzzelli …quando lo vedo mi sente! SCHERZO!!!! ) Però quel che forse ti è sfuggito è che noi andiamo al Torneo, arriviamo lì un’ora prima e prepariamo Nicholas (riscaldamento, bere, blahblah…poi vi dirò magari nello specifico come è la nostra rouutine, anzi, questo si che può essere interessante, ma ne parliamo dopo), poi il Match comincia e noi ci mettiamo da parte a tirar giù (su FORM prestampati) le STATISTICHE del MATCH (sue e dell’avversario): winners di dritto,di rovescio, Unforced errors, Aces,Doppi Falli,Volley,smashes,etc…Questo può essere utile (anche da far vedere al Coach che lo segue) ma serve anche a darci qualcosa da fare. MA QUI IN FLORIDA ORA FACCIAMO ANCHE UN’ALTRA COSA: appena prima che il match inizi, tramite un TRIPODONE ALLUNGABILE e tramite dei ganci, viene appoggiata la videocamera in alto sulla rete e tutto il match viene ripreso. Lunedì scorso il match perso da Nicholas (sfortunatamente non è stato ripreso anche il quarto di Finale in cui pare Nicky avesse giocato perfettamente…lo dico per me, che mi sarebbe piaciuto vederlo), lunedì scorso dicevo il match perso è stato visto e analizzato da lance Luciani, il GURU della Videoanalisi alla NBTA e Head Coach del Team che segue Nicholas, da da lance Luciani, il GURU della Videoanalisi alla NBTA e Head Coach del Team che segue Nicholas, da Margie Zeisinger e dallo stesso Nicholas. C’era anche mia moglie e mi diceva che guardavano proprio tutto: ehi, cosa stavi aspettando lì, il Bus? (commento di Lance osservando che Nicky non era pronto a ricevere un Servizio)
    Ecco, Lance…hai visto qui? (margie, ad uno sbattimento di racchetta)
    E Lance: vedi Nicky, devi stare attento perchè a sbattere la racchetta così oltre a romperla ti puoi fare male tu, se ti rimbalza sull’occhio…oppure se rimbalza contro qualcuno e gli fa male…C’è un giocatore che è stato sospeso per 6 mesi (E,aggiungo io, anche Pescosolido fu squalificato a un Aussie Open di qualche tempo fa…)
    ORA, DIMMI DAVVERO IN TUTTA ONESTA’, in quanti Circoli in Italia mi fanno questa cosa? In quanti Circoli in ItaliaNicky può ottenere un servizio e assistenza migliori di quelle che gli possono fornire in azione combinata i suoi Genitori e i Coach dello Strategy Zone?
    Con un software (che io devo ancora vedere) poi dovrebbe essere possibile fare la videoanalisi quasi da soli e comunque nel corso del prossimo anno Lance dovrebbe monitorare i progressi di Nicholas attraverso questo sistema: ci ha chiesto di mandargli un Match al mese da analizzare…
    Certo, avere un Carlos Rodrigues o uno Zio Toni probabilmente sarebbe meglio, ma purtroppo (eheheh) noi in famiglia avbbiamo tutti studiato e di parenti campioni o coach di tennis non ce ne abbiamo e un Carlos non l’abbiamo ancora trovato e del resto nemmeno Justine prima dei 12-14 anni…
    Giorgio, di videoanalisi su questo blog ne hanno parlato Enzo Lo Iacono e soprattutto proprio MadMax (e ovviamente io, citando fin dalla prima volta lo Strategy Zone Program alla NBTA)…magari Max è fin troppo integralista (anche se lui ha poi specificato che integralista lo è nell’affermarne l’utilità, non è che poi debba diventare una ossessione…Ma credetemi, alla Bollettieri la videoanalisi è una cosa piuttosto seria, i giocatori si rivedono settimanalmente e non escludo che i Full timer lo facciano anche più spesso… e’ una p*****ta anche questa,Giorgio? Ma allora lo è anche il SensoTouch del nostro amico Salvatore! No, io penso che siano tutti e due strumenti utilissimi…il fatto è che il mondo evolve, va avanti, e si fanno cose che 30,20,10 anni fa non si facevano o erano alla portata di pochissimi che magari le tenevano anche segrete…
    Insomma, io credo davvero che voi abbiate ragione, tu & Nikolic, a sostenere che siamo in 4 gatti e che non ci legge nessuno ma dove dissento completamente è che io questa cosa che ci leggano in pochi la ritengo un peccato, perchè credo che sarebbe un gran vantaggio per tutti se ci leggessero un po’ di più. Certo, a volte di p******te ne avremo davvero dette e continueranno a scapparcene, ma di cose interessanti ne abbiamo dette davvero tante e mi dispiace veramente che tu e Nikolic non ce lo vogliate riconoscere.
    Continua a scriverci,Giorgio, che poi ti vengo a trovare e magari vengo con una sorpresa. Verde.

  533. madmax scrive:

    stefafno io sarò anche integralista, ma qui alla vavassori inizialmente me l’hanno chiesto loro di fare una seduta di video analisi e di portargli il dischetto…dopodichè mi hanno ringraziato perchè un paio di cosine ad occhio nudo e soprattutto a velocità normale gli erano sfuggite per non parlare poi del fatto che mia figlia si vuole sempre riguardare e mi accorgo che in allenamento ci prova a no fare più gli errori ed anche quando non ci riesce, appena eseguito il colpo spesso si accorge dell’errore commesso. oltretutto da quando la riprendo non mi ha più detto “papà non mi sembra di aver sbagliato, sei sicuro?” poi ora perchè non ha più fatto match ma mi hanno già detto che appena riprende a fare tornei se non ci sono loro a vederla dovrò filmarla.. e (opinione personale) conoscendo mia figlia che normalmente impara molto velocemente tutto, vederla che invece fatica per cambiare cose che alla sua maniera aveva memorizzato ma soprattutto per correggere errori un po’ incancreniti, mi rendo conto come poi dopo sarebbe stato troppo tardi..

    passando al programma pre match anche qui viene da sorridere, nel senso che sento parecchia gente che già dal giorno prima non fa più nulla perchè i ragazzi devono riposarsi!!!! (sai deve giocare la semi del campionato regionale!!!!)

    catizone mi fa fare partendo dalla mattina (ma stesso discorso vale per i ragazzi che fanno prep atletica alla vavassori)…. 10 minuti di corsa (di cui 6 minuti corsa libera + 4 con 15 sec di andature varie), stretching + 4 progressioni. dopodiichè 5 miunti di un esercizio con due bastoncini posti a 1//2 mt l’uno dall’altro dove bisogna entrarci e uscirci in vari modi non stando mai fermi con i piedi ed eseguendo diritto e rovescio con la racchetta in mano. a questo punto un’oretta scarsa e leggera di tennis con palleggi da metà campo, da fondo, qualche breve esercizio su reattività, spostamenti e attacchi e qualche servizio. prima della partita poi rifacciamo il riscaldamento fisico descritto sopra.

    credo sia superfluo dire che prima del match non si mangiano pizzette panini col salame e via dicendo…

  534. andrew scrive:

    …StefanoGrazia and Madmax…

    quello che apprezzo della vostra esperienza è principalmente il fatto che stiate dando “tennis” ai vostri figli A PRESCINDERE dalla immediata predisposizione o meno per tale sport dei soggetti. Sui tempi e i carichi non sono d’accordo ma il punto che ho sempre evidenziato e criticato è la distinzione tra “immediatamente predisposti” e “non-immediatamente predisposti”.

    Perché, parliamoci chiaro, al di là delle affermazioni di principio sulla gradualità dell’impegno e sull’età di inizio di un avviamento agonistico, in ambito FIT la scrematura e la selezione avviene quasi istantaneamente, con gli “immediatamente predisposti” che negli anni allargano il gap con i “non-immeditamente predisposti”, relegati al ruolo di futuri soci o dirigenti o a smettere. Questo è secondo me il motivo di un campo partecipativo striminzito e della mancanza di un vero movimento tennistico, ossia la mancanza di piccoli tennisti in grado di competere ad un certo livello.

    Non è nemmeno questione di “giustizia”, perché è giusto che i più meritevoli e talentuosi vadano avanti e siano seguiti con particolare attenzione, ma ritengo la selezione troppo netta e cruenta, con possibilità prossime allo zero di rientrare nel gruppo dei più avanzati.

    Comunque sia, l’OBIETTIVO per un vaffantennista deve essere quello di essere preparato e motivato per ESORDIRE dai 16/17 anni in su nella categoria di partenza a lui più consona. Ripeto: ESORDIRE.

  535. stefano grazia scrive:

    L’ho già scritto,mi sembra:Margie mi dice che tutti quelli passati dall’Academy e che ora sono al Top erano quelli che volevano rivedersi di più i propri matches…

    Sulla Routine pre-partita:
    il giorno prima…bè, visto che non siamo a Wimbledon, allenamento esattamente TALE E QUALE agli altri giorni….
    Qui in Florida si gioca nel week end con partite mattino e pomeriggio…eventualmente la finale potrebbe essere giocata al lunedì in caso di tabellone molto esteso.Quindi il problema principale che potresti dover giocare alle 8…PRIMA REGOLA: devi svegliarti SEMPRE almeno TRE ORE PRIMA per permettere al proprio corpo di non essere “addormentato”.
    Robusta prima colazione con cereali,miele,fette biscottate,etc etc
    Si comincia abere ACQUA e un po’ di sali (gatorade & co) ma soprattutto acqua….Qui Nicky non è molto bravo,deve essere ancora forzato…
    Si deve arrivare al Circolo almeno un’ora prima del presunto incontro (lo dico perchè con grande raccapriccio di mia moglie la prima volta che giocò un torneo in Italia fu a Padova e siccome un nostro amico Maestro di Tennis lavorava ad un Circolo di Cittadella si affidò a lui che tra l’altro doveva accompagnare al suo stesso torneo un suo allievo…Arrivarono al limite del walkover e infatti mia moglie s’in*****ò di brutto …(e forse forse da allora i rapporti non son più stati gli stessi, al di là dell’affetto e dell’amicizia)
    Corsettina di warm up, di 5-10 minuti, cambiando direzione e andature (ginocchia alte, poi kick butt, poi carioca, side shuffle)
    Stretching (altri 5-10′)
    Jumpin Rope
    Si prendono due coni o due riferimenti e si fanno 5 avanti e indietro veloci fra i coni, 2-3 volte
    Suicide Drills
    Max Mirny (un drill fatto da Max Mirny con la racchetta senza palla: sul campo o anche in un prato, parti dal centro, scatti indietro e tiri un rovescio,ritorni al punto di partenza, scatti indietro e tiri un dritto, torni al punto di partenza, scatti in avanti, volley di dritto, torni al punto di partenza, scatti in avanti e volley di rovescio e così via, tre volte di seguito)
    Balzi sopra un cono (o anche senza)
    Coi coni o con dei riferimenti (sassi, cespugli,borse) un mini circuit di 7-8″ a max velocità con cambiamenti di direzione e di andatura (sprint forward, backpedaling,sideshuffle,etc)
    2-3 scatti di 6 metri poi ripetuti col Reaction Time (cioè prima parte quando vuole lui, poi gli si da il via)
    Scatti di 5-6 metri con pallina da tennis lasciata cadere e che lui deve catturare
    Esercizi di TOSS (lancio della pallina per il servizio): racchetta per terra, la pallina dopo il lancio deve colpire il Centro Racchetta. deve farne,di lanci,una decina di perfetti
    Si trova un muro : Nicky di fronte, io o gabrì dietro: gli tiriamo la pallina contro il muro e lui deve catturarla
    Z-Ball (la pallina magica di gomma dura con le gibbosità): per 5-10′ ce la lanciamo e la catturiamo,o cerchiamo di farlo, al primo rimbalzo
    A QUESTO PUNTO POSSIAMO SEMPRE AGGIUNGERE QUALCHE ALTRO ESERCIZIO ma poco prima di entrare in campo facciamo la corsa sul posto, prima lenta poi aumentando il ritmo e contando forte dall’1 al 10, unico retaggio dal rugby che mi son concesso e che ha uno scopo più che altro motivazionale e di pump up (tipo North Dallas 40-I mastini del Dallas-che dopo il discorso del coach si inginocchiano col prete per la preghiera e poi un invasato si alza urlando E ADESSO ANDIAMO A ROMPERGLI IL C…. A QUEI BASTARDI!!!!!) (Il film,bellissimo e tristissimo,sulle miserie dello sport professionistico in US è un MUST da vedere e qui lo cito solo autoironicamente…Noi non gridiamo: Let’s go and kick some ass (McEnroe prima di una finale di DavisCup, anche se non ci vedo nulla di male: è linguaggio figurativo sportivo), ma C’MON!!! e ALLEZ!!!! si, piovono a iosa…
    E comunque prima della finale poi vinta a Valrico c’eravamo ritirati nello spogliatoio/bagno e mentre urlavamo i nostri UNO!DUE!TRE! etc etc…, fuori dal bagno si domandavano What the Hell…? e Pablo Rocca probabilmente si vergognava, faceva il superiore…e cominciava già a perdere ,mentalmente,il suo match.
    Poi è ovvio, puoi contare fino a 10 urlando finchè vuoi, se poi non giochi anche un buon tennis, prendi 60 60 e torni a casa…Ma il concetto, 1,2,3…10! a parte, è che ti devi preparare bene e secondo me alcune vittorie nette di Nicky (il 60 nel primo set alla TdS numero Uno in semi nello stesso torneo) erano dovuti ANCHE al fatto che lui era entrato perfettamente preparato e l’altro NO.

  536. stefano grazia scrive:

    enticavo: se poi ci sono i Campi Liberi, ovvio, si può fare anche 10′20′ di palleggio partendo dal minitennis e poi spostandosi a fondo ma tutte le volte che ho accompagnato Nicholas a un torneo, il campo libero io non l’ho mai avuto e quindi quanto sopra è penso utile… Gli esercizi possono cambiare ma devono essere esercizi che uno possa fare ovunque:su un prato,su un marciapiede…L’importante è mettere in moto l’organismo,la macchina uomo…e bere. Bere sempre.Continuare a bere, a piccoli sorsi.

  537. anto scrive:

    @Stefano Grazia, uno dei film più belli che abbia mai visto, con una scena finale che fà capire tutto, viene lanciata la palla a Nick Nolte e lui prima finge di prenderla e poi si fà colpire allargando le braccia, poesia allo stato puro……..

  538. madmax scrive:

    andrew io penso che nessuno qui abbia compreso veramente fino in fondo…

    una cosa è la “predisposizione” immediata, che principalmente è data da quelli che molti erroneamente identificano come talento naturale (forse nemmeno tanto erroneamente, ma di fatto ininfluente per la riuscita o meno finale) che spesso si rilvela un handicap (poca voglia di allenarsi, di crescere, giocare e vincere molti match) poichè generalmente porta a non avere ed a seguire un vero progetto di crescita, ed è penso anche per questo motivo che i nostri tennisti non hanno un miglioramento proporzionato al gioco espresso da giovanissimi.

    altra cosa sono i tempi ed i carichi ed è su questo che è impossibile non essere d’accordo poichè è acclarato (anche se poi buzzelli dice un paio di ore 4 volte la settimana e catizone dice che se ne possono fare anche tre per 5/6 volte ma questi sono dettagli… ) certo è che il giusto non sono l’oretta 2/3 volte, anche perchè questo non lo dice proprio nessuno!! e da rimarcare comunque, è quello che si fa in questo lasso di tempo e qui invece sia catizone che buzzelli ma anche bollettieri, vavassori ed immagino molti altri ancora sono tutti d’accordo. che poi uno faccia un giorno in meno ed in quel giorno ci voglia buttar dentro un’ora di qualsiasi altro sport, non cambia nulla ma qui dipende anche dal soggetto in questione, poichè un bambino può prendere un certo tipo di allenamento in maniera diversa da un altro che lo sopporta (fisicamente o mentalmente che sia) meno ed è qui che allora si rende necessario un approccio più soft.

    dopodichè subentra anche il discorso legato alla volontà da parte dei genitori di raggiungere a tutti costi risultati immediati, sia perchè lo credano necessario, sia per la possibilità di accedere ad aiuti finanziari. io ad esempio sono certo che se in questo momento mia figlia giocasse un torneo farebbe peggio dell’anno scorso (o forse no ma poco importa), ma sono altresì certo che quando avrà assimiliato gli ultimi lavori (due/tre mesi spero o forse anche meno) sarà su un pianeta diverso (rispetto al suo precedente si intende e questo credo debba essere assolutamente l’unico obbiettivo da perseguire in questo momento e cioè quello di migliorarsi come giocatore senza curarsi degli altri, poichè per quello ci sarà tempo ed allora da inseguitori ci troveremo davanti “auto” ferme che supereremo in un amen e dalle quali non verremo mai più ripresi..

  539. giorgio scrive:

    Sono di nuovo qui ma solo per alcune precisazioni! Purtroppo, come dimostrerò successivamente, ad alcune cose di quelle che ho scritto nei miei vari post sono state date delle interpretazioni sbagliate stravolgendo quello che volevo dire. Sicuramente tutto ciò è stato fatto in buona fede e ciò è potuto accadere solo per colpa mia forse perchè non riesco ad esprimermi in un italiano corretto. Ma qualunque sia il motivo le cose sono andate in questo modo. Sappiate, comunque, che tutti i miei interventi hanno avuto come tema e come scopo ultimo il rispondere alla traccia di questo blog: Genitori & Figli – Cosa fare per crescere un campione senza traumi. Su questo argomento ho sempre discusso, portando il mio contributo (giusto o sbagliato che sia; datato, come dice Madmax, o no) con esperienze vissute e rafforzandolo con alcuni esempi, senza voler dare lezioni di vita a chicchessia. Se poi gente, apparentemente sicura ma fondamentalmente insicura e certa del niente, se li è cuciti addosso questa è un’altra storia ed io non né ho colpa!
    @ Stefano Grazia
    - della FIT ho parlato solo quando qualcuno, specialmente Madmax, l’ha tirata in ballo, con motivo o spesso senza. Ho spiegato alcune cose, come ho fatto per Infantino e per il vincolo, ma non è mai balenato in testa di elogiarla o di dire io per primo qualcosa riguardo ad essa. Devi sapere, per onor del vero, che pur facendo parte di un sistema sono io il primo ad essere critico e a non essere d’accordo, se ho idee diverse su quella problematica, per quello che un settore della FIT sta facendo. Detto questo, però, devi capire che quando parlo di professionisti che operano nel tennis, pur non volendo, devo dire “qualifica federale” perché tutti quanti ne hanno una. Ciò non toglie che, come dici sempre tu, ed io sono d’accordo pienamente con te, ci sono tecnici e tecnici, maestri e maestri e così via. Ma questo succede in tutti i campi , dipende dall’aggiornamento, dalla dedizione al lavoro, dall’amore che si ha per questo sport e da tante altre cose. Dipende da noi scegliere per il meglio, a seconda delle nostre esigenze. Se sono un commendatore e devo far scendere la pancetta mi va bene, come lo chiamate voi, Pierino con la focaccia, ma se devo fare un discorso serio per mio figlio devo cercare altrove, come Madmax ha fatto e di questo, mi devi dare atto, gli ho dato sempre ragione sulla scelta. Ma queste sono cose elementari. Tutti sappiamo che per girare in paese basta una 600 senza andare a scomodare una Ferrari!
    - non è vero che ho parlato sempre male delle Accademie! Ho buoni rapporti con i responsabili tecnici di molte Accademie! Io stesso, a luglio di tre anni fa, ho accompagnato il figlio di un mio amico, neanche a farlo apposta anche lui medico, a fare il provino (lo hanno ripreso con la telecamera, oramai lo fanno dappertutto) in una di queste Accademie, anche questa molto seria e dove si lavora bene. Ti devo anche dire, con grande delusione, che dopo due anni il ragazzo non ci vuole più tornare(adesso ha 18 anni) e non certo per colpa dell’Accademia e quasi sicuramente non giocherà più a tennis (sono già tre mesi che non gioca!). Mi permetti che dopo queste esperienza, e così ne ho viste tante, se un altro mio amico mi chiede la stessa cosa ho il dovere morale, prima che prenda qualsiasi decisione (allontanare il figlio dalla famiglia, iscriverlo ad una scuola privata, ……) di dire quale piega spesso prendono le cose e che c’è anche, non è detto che deve succedere per forza, la possibilità che il ragazzo dopo poco tempo smetta di giocare, nonostante i sacrifici che lui e la famiglia hanno fatto in tutti i sensi. Non sono stupido per capire che chi vuole far fare allenamenti intensi e di qualità al proprio figlio si deve rivolgere ad una buona Accademia. Quindi ho criticato e sono poco convinto di certe Accademie, ed oggi ne nascono come funghi. Di quelle dico di diffidare (se Madmax ha scelto di andare alla Vavvassori invece che in un’altra, dopo averne visitate tante, un motivo ci sarà!). E, saltando ad un altro argomento, non è vero nemmeno che la FIT non ha fiducia nelle Accademie o che non ha con esse un buon rapporto! Ti faccio solo due esempi. Qualche anno fa i maestri che stavano facendo il corso per diventare tecnici hanno svolto un periodo di tirocinio pratico, mandati dalla FIT, presso alcune Accademie sparse per l’Italia. Credo che più fiducia di questa! Ma sai, poi, come è andata a finire? Che l’anno successivo la FIT si è trovata nella necessità di non poter ripetere la cosa in quanto si è scoperto che alcune Accademie avevano utilizzato questi tecnici facendogli fare per lo più lezioni private, commendatori compresi. Non ricordo bene se addirittura, a queste Accademie, la FIT ha elargito un contributo, ma questo proprio importa, e spero concordi con me che ha fatto bene a prendere questa decisione. L’altro esempio riguarda il fatto che le ragazze che, fino a due anni fa lavoravano a Tirrenia, in attesa del Centro Tecnico femminile che presto sarà attivato, pur continuando a prendere i contributi FIT sono state indirizzate in alcune Accademie (per questo la Grymalska è andata alla BTA). Come non è vero che non c’è un buon feeling con i coach privati. Oltre al fatto che la FIT, nella partite delle nazionali, convoca a proprie spese i coach dei giocatori/trici, è in cantiere il progetto di istituire alcune “borse di studio”, sempre per chi sta frequentando il corso per tecnico, in modo che questi tecnici, con i soldi dati dalla FIT, abbiano la possibilità di fare esperienza affiancando per sei mesi i migliori coach italiani (Sartori, Rianna ….).
    - riguardo al vocabolo benino, purtroppo ancora una volta, e ripeto in buona fede e solo perché forse
    non so esprimere in modo corretto i concetti, hai dato una tua interpetrazione personale e per di più sbagliata a quello che volevo dire. Questa era la frase: “Ancora più discutibile è l’andare da Bollettieri o in una qualsiasi altra accademia straniera se poi, quando il ragazzo torna in Italia, durante i tornei a seguirlo sono il padre o la madre (con tutto il rispetto per entrambi), a meno che non siano in possesso di una qualifica professionale in campo tennistico. Nel caso di Nicholas ciò non può avvenire per evidenti problemi logistici; il tutto viene a cadere e bisogna barcamenarsi nel migliore dei modi! E, devo ammettere, che nonostante alcune mie critiche, viene fatto di tutto e di più, non mi sbilancio nel dire bene, ma benino”. Rileggi bene e vedrai che non ce l’ho con Bollettieri (sarei un pazzo con tutti i giocatori che ha tirato su), che addirittura parlo di qualifica professionale e no federale (potrebbe essere PTR o altro) e che quel benino è riferito al lavoro tennistico che tu e tua moglie fate fare personalmente a Nicholas quando in alcuni periodi dell’anno, per motivi logistici, non può essere seguito da un maestro. Non era certamente riferito a come gioca Nicholas, non l’ho mai visto giocare, e poco importa come gioca oggi, anzi per la verità conta marginalmente per chi ambisce ad arrivare lontano, l’importante è come giocherà quando avrà raggiunto il pieno sviluppo fisico. Come vedi, sei riuscito a stravolgere persino un complimento nei tuoi confronti. E non è stata l’unica volta! Di questo credimi, mi rammarico veramente!
    @ Madmax
    - non mi sono mai sognato di paragonarti al padre della Dokic, hai fatto tutto tu! Il punto che riguarda la tua persona è questo: “Prova ne è di quello che ho affermato che oltre ai casi di queste due tenniste conosciute, come ben sai, anche a livelli più bassi, succedono giornalmente, non cose così eclatanti, ma episodi spiacevoli tra il genitore ed il proprio figlio (il figlio che non vuole la presenza del padre e/o della madre quando gioca, bisticci quando finisce la partita con i propri genitori, so per certo addirittura di ragazzi/e, già con classifica di seconda categoria, che perdono solo per fare dispetto al proprio padre; questi atteggiamenti, caro Madmax, sono l’inizio della fine!). Spero che a te questo non succeda, anche se nutro molti dubbi in proposito.”. Questo di cui parlo è successo a dei genitori non certo a dei marziani, e ti ribadisco quello che già ho scritto e cioè: “Lo so hai già detto che hai una figlia adorabile, e quindi, oggi, l’ipotesi che tua figlia si possa un domani ribellare a te nemmeno ti sfiora; credimi i figli sono tutti adorabili e poi se non sono adorabili ad 8 anni ……!”. Non è detto che succeda, ma lo devi mettere in preventivo. Mi hai ribattuto che non può succedere perché quando gioca vuole che i genitori siano presenti perché gioca serena. Sono contento per te, ma sappi che oggi è così ma più avanti si va e più le cose si fanno difficili. Dici che bisogna abituarsi da piccoli alle pressioni, ma vediamo in che modo sbagliato, alcune volte reagiscono anche i professionisti anche se oramai temprati a sostenere ben altre pressioni. Mentre noi, qui, stiamo parlando di una bambina!
    - hai fatto il paragone sul modo con cui vengono conseguite le qualifiche in FIT con quello con il quale tu hai ottenuto “la licenza di allenatore pubblico internazionale”. Bene, poiché da qualche parte ho letto che allenavi o alleni, non ricordo bene, cavalli o fantini, vorrei capire se la tua licenza fosse riferita a questo lavoro. E se così fosse, mi devi spiegare che c’entra con il tennis. I piani di studio sono diversi da sport a sport (e poi la tua licenza che c’entra con lo sport?) e così le modalità per attuarli. Ai tempi di Galgani per diventare maestri bisognava stare a Roma 9 mesi e 3 mesi ai Centri estivi, sono usciti di bravi maestri ma in generale abbiamo visto i risultati. Credimi non è questo il problema!
    - hai scritto “A ME DELLA FIT NON ME NE FREGA PROPRIO NULLA…” e perché, allora, anche senza motivo la metti in ogni minestra? Ed ancora “io vorrei solo che noi venissimo messi nelle condizioni migliori per “provarci” e soprattutto che non ci venissero messi i bastoni tra le ruote. STOP”. Mi devi spiegare come la FIT ti può mettere i bastoni tra le ruote se a contatto con essa non ne vieni oggi e per quello che dici non ne verrai mai? Ragiona un attimo, tua figlia si allena in un’Accademia, dici che non ti interessano le convocazioni e né tantomeno le wild-card, e che per giocare la Fed-Cup, quando sarà tra le prime 15 del mondo, dovrà avere molti soldi. Sai, almeno per come stanno le cose oggi, in nazionale si gioca per attaccamento alla maglia ed all’Italia, fermo restando che in cambio si hanno riconoscimenti, anche economici, ma sotto altra forma. Questo forse non tutti lo capiscono e lo condividono, ma purtroppo per te è così. Quindi o cambi idea o niente Fed-Cup. Ma credo che per te non sarà un problema visto che di solito delle prime 15 al mondo solo poche la giocano. STOP
    - hai detto: “vedi caro giorgio io non mi riempio mai la bocca, qui mi conoscono tutti con nome e cognome (a differenza di te) e se hai coraggio vieni, presentati e ti porto uno ad uno da tutte le persone di cui sopra e gli faccio ripetere tutto (anche perchè altrimenti li sbatto al muro…)… come la vedi….”. La vedo bene! Ma che le cose poi si svolgano come tu credi, non esserne tanto sicuro. Con la tua esperienza ancora non hai capito che lo sport preferito di molte persone è quello di parlare alle spalle! Io l’ho scoperto da tanto tempo e sono pronto a scommettere che, addirittura qualcuno tra le persone che frequenti, pensi che sei un pazzo scatenato. Mi dirai “questa cosa io non l’ho mai sentita”. Grazie, mica quelloche l’ha detta è scemo e la viene a dire a te! Comunque se dovessi scoprire una cosa del genere mandalo a quel paese e digli che te l’ho detto io di farlo, e segui il mio consiglio: tira dritto per la tua strada! Un giorno anche lui si accorgerà che avevi ragione.
    - dici che sono viscido e non mi credi quando ho affermato di avere inviato un commento prima di aver letto un altro tuo post e poi scrivi: “ed è ovvio che anch’io ho scritto quando il tuo post delle 19.04 non era stato ancora pubblicato…”. Potrei dire anch’io che non ti credo e che sei viscido. Allora una delle due: o siamo ambedue viscidi o ci crediamo a vicenda. Scegli. Almeno io, sono sicuro scelgo la seconda ipotesi, e sono sicuro che anche tu lo farai. Ma ti accorgi che stupidaggini mi fai scrivere? Non ti capisco, va bene per me che essendo della Fit non ho niente da fare e sono un mangiapane a tradimento, ma tu tra allenamenti, videoanalisi, confronti con coach che contano e professionisti veri sprecare il tempo così inutilmente. Il tempo è denaro, e tu non ne puoi perdere. Ricordati il tuo è solo un investimento economico! Allora pedala!
    - l’ho messa volutamente sullo scherzoso perché per ultimo ti volevo rispondere su un tuo post a dir poco scandaloso e per cercare di stemperare la delusione e l’amarezza che ho provato nel leggerlo. Hai scritto: “vedi caro giorgio, io è tutta la vita che combatto e scanso persone come te ma non tennisticamente, umanamente, come persona….. quindi fai molto bene a non nominarmi più perchè troveresti un brutto cliente…”. Io capisco che nell’ambiente che hai frequentato, quello dell’ippica, ambiente che per legenda metropolitana è da prendere con le pinze (ma io non sono d’accordo), per una persona onesta ed a modo come te, l’aver incontrato e l’aver dovuto scansare, come dici tu, personaggi di ogni genere, lascia il segno. Capisco pure che forse hai potuto subire delle minacce e che adesso vuoi ripagare con la stessa moneta chiunque ritieni ti manchi di rispetto (ma nel 2008 veramente pensi che qualcuno possa avere paura solo perché dici di essere un brutto cliente?) ma mi sembra fuori luogo averlo fatto in questo contesto. Qui parliamo di sport e di bambini, non di cavalli! Non voglio aggiungere altro, sei indifendibile (abbi fede, vedrai, troverai sicuramente qualche anima pia che troverà qualche giustificazione ad hoc!) e sarebbe facile infierire su questo calo di stile, invece stendiamo un velo pietoso e facciamo finta che questo commento non sia mai partito! Sei contento? Ah dimenticavo un’ultima cosa. Siccome dici sempre che sei stato tra i primi 10 al mondo nel tuo sport, se non ti crea problemi, saresti così gentile da segnalarci in quale sport. Mi pare di non averlo letto in alcun commento. Grazie
    Queste sono solo alcune precisazioni, ma sicuramente le ultime che mi sentivo di fare. Spero che come al solito non vengano stravolti i significati che volevo dare allo scritto, ma se pur così fosse non me ne farei più un cruccio, potete scrivere sulle cose che ho detto di tutto e di più e
    state certi che da questo post in poi mi toglierò dalle vostre scatole! Ah, che sollievo direte voi. Ebbene sì, che sollievo sia per tutti!!!!

  540. salvatore buzzelli scrive:

    @ Stefano Grazia e gli altri genitori, in merito alla domanda sulla crescita improvvisa e le difficoltà coordinative.

    Provate a pensare di dover giocare all’improvviso con una racchetta più lunga del normale anche di soli pochi centimetri e magari con scarpe rialzate di altrettanto. Chi riuscirebbe più ad impattare facilmente la pallina nel giusto punto del piatto corde? Ecco quello che accade, anche se con una relativa immediatezza, nel momento della crescita che si determina nella prima fase della pubertà. Non a caso questo periodo è chiamato “secondo cambiamento della figura” (il primo è tra i 5 e gli 7 anni) .
    E’ indubbio che gli improvvisi cambiamenti fisici e fisiologici indotti dalla pubertà e soprattutto l’intenso cambiamento delle proporzioni fisiche portano a dover affrontare una riorganizzazione globale dello schema tecnico.
    Va detto, anche per tranquillizzare, che un ragazzo/a che, precedentemente a questa fase fisiologica ineludibile, abbia fatto un percorso motorio ricco di apprendimenti di ampie gamme di movimenti, seguendo il metodo della multilateralità e polivalenza, è meno soggetto a fenomeni di eclatante sconvolgimento della motricità, ed è comunque maggiormente favorito nel processo di riorganizzazione dello schema corporeo e tecnico-motorio. Naturalmente in questo periodo, il fenomeno biologico va agevolato con giusti rinforzi (ma senza esagerare!) (con piccoli manubri, palle mediche di peso opportuno, ed anche esercitazioni di trazione e piegamento a carico naturale ecc…) sul piano condizionale, infatti è soprattutto la carenza di forza relativa (muscoli rilassati per agevolare la crescita longitudinale e segmentaria) che fa scadere la prestazione coordinativa.
    Sarebbe sicuramente molto diverso e problematico per un soggetto non allenato già da piccolo.

  541. fulvio scrive:

    giorgio che la Fit ABBIA OTTIMI RAPPORTI CON I COACH(PARLO DEI PRIMI 6) non è proprio cosi,sartori pistolesi piatti e cipolla sono da tempo in disaccordo con la federazione,per poi non parlare del responsabile bARAZZUTI IL QUALE PUR SAPENDO CHE MIO FIGLIO SI ERA ROTTO IL POLSO,NON HA MAI DICO MAI IN 3 MESI DI INATTIVITà fatto uno squillo per sapere le condizioni reali.da sempre ho difeso la Federazione,perchè ricosco a titolo personale le cose buone che ha fatto,ma dire cose non vere è mia premura farle sapere.se poi per coach intendi nella genariltà llora non posso sapere ,ma di quelli che ho citato ne sono sicuro

  542. madmax scrive:

    prima che qualcuno possa pensare che dica sciocchezze….non ho mai scritto di essere stato tra i primi dieci, ma diaver portato tra i primi 10 che è molto diverso anche se forse per quello che devo fare, forse serve di più…

    detto questo giorgio tu dici di essere della fit, io ho detto di non volerci avere a che fare quindi ciao e a non risentirsi/rivederci perchè effettivamente come dici tu ho molte e migliori cose da fare e poi voi dovreste essere ormai abituati a stare da soli ed a non parlare con nessuno, in questo modo siete certi di aver ragione…

  543. stefano grazia scrive:

    Ma chi l’ha detto,Giorgio Giorgio, di toglierti dalle scatole…siete voi che scrivete sempre: questa è l’ultima volta che vi rompo e blah blah blah…Continuate a scriverci invece,ABBIAMO BISOGNO DI VOI,davvero!, ma fatelo rileggendo il mio post del 3 agosto ore 01.23…E la pianto qui: però mia moglie al telefono dalla Florida mi diceva: ma insomma, leggo tutte ste critiche di tutta sta gente ma nessuno che ci abbia mai detto in soldoni,in pratica, terra terra quello che invece avremmo secondo loro dovuto fare…Per es, a Bologna, da chi saremmo dovuti andare…Ricordo tra l’altro che lo stesso Prof buzzelli e zavoli quando mia moglie piombò da loro a fine estate di 3 anni fa, furono si gentilissimi, disponibilissimi e cordialissimi ma candidamente ammisero di non avere alcuna esperienza con gli U10 (e allora Nicky aveva 8-9 anni).
    E comunque io sono davvero convinto, e peccherò di hubrys, che io e mia moglie abbiamo fatto meglio di “benino” (eheheh) e se io avessi previsto tutto questo, dati fatti cause e pretesto, avrei fatto lo stesso (Guccini, che però ci metteva un forse e io no). MA DIRO’ DI PIU’: NICKY è venuto più forte così che se noi avessimo abitato in Italia… Magari avrebbe vinto più tornei perchè ne avrebbe giocati di più e magari MENTALMENTE sarebbe stato più solido (per via dell’abitudine, della disciplina imposta dai Coach Federali/di circolo/Arbitri e anche per una maggiore socializzazione con gli altri bambini) e non dico che non sarebbe stato un male, ma TECNICAMENTE non ho grossi dubbi sul lavoro svolto da me e mia moglie dai 3 agli 11: quello che io so è che fino all’anno scorso potevo ancora cavarmela (seguendo con umiltà anche le indicazioni dello Strategy zone) ma adesso diventa tutto molto più difficile, anche semplicemente sostenere il palleggio…E infatti qui in Nigeria ci va di lusso perchè utilizziamo 3-4 assistant coaches e gli facciamo fare le human ball machines…Meglio che in Italia, se sai quello che devi fare.
    PERO’ questo non vuol dire che tutto quello che mi scrive Giorgio non lo ponderi con attenzione e anzi,lo eleggo a mia coscienza critica, pienamente conscio che talora non si riesce davvero a vedere la trave nei propri occhi ma solo il pulviscolo in quello degli altri.
    Ciò detto, Nicky ha perso in finale 36 26 dopo essere stato costretto a giocare un’ora e mezzo dopo un’altra semifinale vinta in 3 sets e durata tre ore contro Mr PALLETTA 2008: 16 63 62 ma pare che il primo set sia stato straziante con mia moglie che ha contato 42 parolaccie di un certo tipo che l’hanno costretta a chiamare LEI l’UMPIRE per fargli dare un warning!!! (astuzia tattica, in realtà, per far si che ritrovasse il focus…)
    Comunque si è poi ripreso, ha accorciato il campo, non ha più accettato la palletta e pur non osando avventurarsi in swing volley (in cui peraltro eccelle in allenamento) ha poi controllato se non dominato colpendo la palla on the rise…Nel frattempo aveva speso tutte le energie nervose e ha cominciato il match in preda ai crampi e dando dello str*** al Direttore perchè non gli aveva dato tre ore di tempo per riposarsi. Gli avrebbe detto, anche a fine partita: “Ma cos’è, dovevate andare via? Avevate fretta di chiudere?”
    E infatti è poi saltato fuori che avevano fretta di andare a giocare a golf…
    MA UNA FINALE E’ SEMPRE UNA FINALE E SOPRATTUTTO IL TORNEO IN SE’ E’ STATA UN OTTIMA ESPERIENZA, UNA PIETRA MILIARE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO: cosa gli ho detto io a Nicky? Bravo, bravissimo, ma vedi Nicky, magari la prossima volta bisogna cercare di vincere la semi in 2 sets e di non SPRECARE tutte quelle energie dal punto di vista nervoso, sono quelle che ti fanno diventare “TIGHT”, rigido, in preda all’acido lattico …E’ un ottima esperienza, bisogna che tu te ne renda conto e CAPISCA E IMPARI DA SOLO sui propri errori ed è per questo che questa serie di tornei (permettimi Giorgio di insistere su questo punto) tutto sono fuorchè INUTILI (soprattutto per un bimbo che prima dell’estate ne aveva giocato solo uno, l’unico, ed era per di più un U14).
    Quindi doppiamente contento, forse addirittura più contento che avbbia perso che vinto anche se non mi crederete: ma davvero credo che una sconfitta così sia stata più utile di una vittoria. Mia moglie mi ha detto che l’altro, figlio del coach Augustin Moreno della GTA di Tampa che ha giocato con Camporese,Canè e Pistolesi, era alto e giocava molto bene ma Nicky sarebbe stato alla sua altezza solo che davvero era in preda ai crampi ed estenuato e anche in****to per non aver avuto il tempo necessario per riposarsi. Ciò nonostante ogni tanto entrava in campo e riusciva a cacciare degli uno-due veramente belli…Vabbè, spero che gabrì stasera abbia voglia di scrivere due righe.
    Domani mattina niente tennis, a nanna fino a tardi e poi lavoro leggero nel pomeriggio.

  544. giorgio scrive:

    Forse ti sei espresso male, ma ecco il post dove lo hai detto. Non me lo sono sognato

    madmax scrive:
    30 Luglio 2008 alle 22:05

    ecco ci voleva proprio un pro nikolik….

    ci mancherebbe anche che fossimo in molti… io in qualsiasi sport frequentato ho conosciuto poche persone che dicevano e facevano delle cose e moltissimi che pensavano che i primi fossero dei pazzi. risultato, pochissimi campioni e moltissimi mediocri zittiti..

    dice il secondo gruppo è dopo i 15 del mondo… per forza io nel “mio” sport nei 10 ci sono già arrivatro, con mia figlia cosa dovrei fare puntare più in basso? e che per voi sia difficile lo capisco e capisco anche che sarebbe seccante venisse dimostrata la vostra incompetenza, mi spiace fatevene una ragione..

  545. madmax scrive:

    fulvio, non dovevi scomodarti… leggendo quello che ha scritto giorgio nemmeno il più filo federale può credre ai suoi occhi….giorgio ha scritto delle bugie talmente grandi per cui ci si rende conto perchè molti siano contro la fit e perchè questa di conseguenza non sia credibile..

    a me ha detto di chiedere a renato cosa pensa del corso di tecnico nazionale che è stata la prima di cui mi ha detto di non prendere assolutamente in considerazione essendo un’invenzione per fare cassa (che poi è la medesima frase che mi ha detto il tecnico nazionale primo maestro di mia figlia..), poi ha detto che il tennis è uno sport diverso dagli altri per cui non necessita che il tecnico debba prima andare a fare esperienza all’estero ed inoltre anche se la tesi che manda via mail l’ha scritta un altro poco importa…. ma il bello di tutto questo è che i risultati sono lì davanti agli occhi di tutti e fortunatamente nello sport, qualunque esso sia sono gli unici che contano, da valutare e che danno un valore al lavoro fatto per ottenerli..

  546. stefano grazia scrive:

    vabbè, max, di nuovo ritrasformato in hulk, poi alla fine hanno ragione a dire: che bisogno c’è di un blog, scriviamoci delle email io e te, in cc a pochi altri…
    ALLORA RIPETO: SCRIVETE TUTTI, IL BLOG NON APPARTIENE NE’ A ME NE’ A MADMAX…TUTTI SONO WELCOME: OVVIAMENTE CHI ATTACCA SI DEVE ASPETTARE PERLOMENO UNA DIFESA QUANDO NON UN CONTRATTACCO…Ma se uno scrive e che ne so MadMax lo prende a ceffoni, questo non vuol dire che se ne deve andare per forza con la coda fra le gambe: Mad Max ha il diritto di dire la sua ma nel Blog ci sono anche andrew,Mauro,claudiotn,archipedro,nikolic, anto,Pibla,Roberto e tutti quegli altri che magari leggono ma non osano scrivere (vedi, Max, gli fai paura…) oppure scrivevano e ci leggono solo oppure ci riprenderanno a leggere…IL BLOG SIAMO NOI,VOI,TUTTI e poi fra un po’,se non compaiono voci nuove, smetterò anch’io…E’ questo il mio cruccuio: che alla fine,gira e rigira, si sia davvero solo in 30… Col vecchio Blog si riusciva sempre ad attirare qualche Viandante Occasionale ma adesso col New Site è molto più difficile…faccio un esempio: io prima non mi perdevo un articolo o un post di marcos, roberto, riccardo bisti, anto,giovanni di natale, angelica, enzo chierici, giorgio davidenko (è lo stesso giorgio spalluto? mai saputo)…ovviamente Thomas Yancey(a cui si è poi sostituita Chloe), ADC… C’era il sistema degli articoli a cascata ma c’era soprattutto la segnalazione dei posts…Ora forse per il semplice fisiologico ingigantimento del Blog ho quasi paura che ormai TUTTI SCRIVANO ARTICOLI e nessuno più li legga…soprattutto tutti quelli che scrivevano mirabili posts ora scrivono solo articoli (è più gratificante) con la mirabile eccezione di roberto…Ma io stesso sono mesi che non mi leggo un post o un articolo di marcos e mi chiedo: possibile?
    E così mi rendo conto che se anche lui oramai dalle nostre parti fa fatica a passarci (e non credo perchè, come ritiene forse nikolic, si sia morti ma non ce ne siamo ancora accorti), figuriamoci uno che non sa neanche che esistiamo… Ed è un peccato perchè a parte tutte le cose già dette e ridette (e che sicuramente ridiremo), rimango sempre dell’idea che i vari giogas,elliot & compagnia bella trarrebbero grande vantaggio dal leggere le nostre esperienze, dal leggere le critiche di nikolic e giorgio, le puntualizzazioni di fulvio, le sparate di hulk e le riflessioni tecniche di max, le considerazioni filosofiche di andrew, le risposte del Prof Buzzelli…e se tornassero a scrivere anche Enzo & Stefar (coi quali mi pare nessuno aveva litigato)ci sarebbe un supporto tecnico anche superiore, essendo i due entrambi Maestri FIT e PTR …
    Quindi miei discepoili andate per mare e per terra, spargete la buona novella…che altrimenti qui si chiude e dopo come farà Nikolic? A chi andrà a fare il contrappunto, a ricercare il pelo nell’uovo, a chi sciorinerà le sue ControOrazioni, i suoi Esercizi di Bravura Sofistici?

  547. IL CURATORE scrive:

    Oooops, dimenticavo Mauro & Atti che sono stati fra i più attivi ultimamente…E chissà quanti altri…
    Comunque, volevo scrivere una Lettera Aperta a Mad Max:
    Caro Max, tu lo sai, io sono d’accordo col 98% di quello che dici e il restante 2% lo lascio lì così perchè non si sa mai…Sono meno d’accordo col tuo modus operandi di quando ti tirano per i capelli (perchè,te lo concedo, lo adotti solo in queste ahimè NON rare occasioni) O LA PENSI COME NOI O ALTRIMENTI SEI UN POVERO BALUBA, QUINDI VAFFA E NON ROMPERCI PIU’ I CO***ES
    Vero è però che (a parte il caso della videoanalisi) di solito Mad Max diventa HULK sotto attacco: cioè viene prima ferocemente criticato il che scatena repliche a volte eccessivamente sprezzanti: lui si fa vanto,lo so,lo so, di questo suo essere duro/puro il che mi ricorda Rorschoach, il personaggio di un Fumetto di Alan Moore WATCHMEN, a breve trasformato in film dallo stesso regista di 300(che era tratto anch’esso da un fumetto di Frank Miller)Watchmen,dicevo,, considerato un capolavoro nel suo genere (uno dei 10 migliori fumetti di tutti i tempi, una di quelle graphic novel che vincono premi letterari una volta destinati solo ai libri, quindi, dicevo, lui si fa vanto di questo ma mi occa richiamarlo, anche se lo faccio a malincuore: ma perchè continuare a farci del male? (x giorgio: moretti,nanni), perchè voler rimanere solo in 4 o 5…io voglio anche del contradditorio, voglio essere vivisezionato, voglio potermi difendere ma possibilmente senza fare scappare inorridito l’avversario … Non usiamo sempre la dinamite, su…Digli quello che gli devi dire SENZA SCONTI, ma che bisogno c’è di farlo scappare, di non parlarvi più, di mandarvi ae troncando il dialogo? Io poi mi stufo di dirci fra di noi che abbiam sempre ragione, voglio dirlo anche a qualcun altro…
    Con affetto,Stefano nelle vesti di Curatore

  548. gabri scrive:

    Confesso che mi piacerebbe leggere molto di piu’ delle esperienze degli altri genitori e dei loro figli, anche del banale quotidiano(sempre tennistico ovviamente), o dei tornei insomma un po’ di vissuto, visto che io e Stefano stiamo parlando fin troppo della nostra esperienza.Un’altra cosa che mi sarebbe piaciuto molto leggere e’ qualche cosa di concreto da parte di addetti ai lavori che frequentano o hanno frequentato il blog. Lasciando un attimo da parte se facciamo bene o male ad allenare i nostri figli, sarebbe interessante leggere delle indicazioni precise con nomi e indirizzi. Se io domani torno in Italia e voglio sapere non dico in modo assoluto, ma almeno come opinione dove, da chi dovrei portare mio figlio, cosa gli devo far fare con chi per essere sicura, e qui dobbiamo capirci, per essere sicura che alla fine sia stato tirato fuori il meglio e il massimo che mio figlio puo’ dare in questo sport. Datecele queste indicazioni, diteci cosa fareste. Ora io sono convinta che non si possa fare nulla senza la collaborazione dei genitori, poi bisogna anche vedere cosa sono disposti a fare i genitori e forse non tutti hanno l’intenzione di partecipare attivamente, ma quando l’intenzione c’e’ perche’ non sfruttarla? Sia ben chiaro che non sto facendo questo per sentirmi dire che sono brava, il fine ultimo e’ mio figlio e io cerco e offro solo collaborazione (poi su quello che so io di sport lasciamo stare). In generale, noto che spesso gli esperti per essere ritenuti tali devono dissentire su quello che uno sta facendo e lasciare solo intendere quanto tutto sia ben piu’ complicato , come se cosi’ si acquisisse maggiore credibilita’ mentre a volte e’ solo indice di insicurezza, paura che uno ‘normale’ possa fare quello che fanno loro, paura che uno senza i titoli osi davvero capire, imparare, sapere. La caratteristica di professionisti davvero esperti e’ la semplicita’, non hanno paura di confrontarsi (tanto loro saranno sempre padroni del loro sapere) . Un po’ come succede nella riabilitazione, se il terapista deve far fare esercizi ripetuti per ottenere un certo risultato, spessissimo istruisce un familiare sulle manovre da fare su quante volte fare un esercizio con quale intensita’ e questi esegue per una, due, tre ore al giorno e questo e’ quello che intendo con manovalanza. Il familiare deve forse essere un medico? Il terapista ha forse paura a elargire le proprie conoscenze? Ha forse paura che il terapista o il paziente gli rubino il mestiere? No, questa e’ solo collaborazione per ottenere i risultati migliori.
    E’ molto tardi quindi chiudo facendo un invito ai genitori perche’ ci dicano, ci raccontino per esempio di cosa hanno fatto fare ai loro figli e non rifarebbero o di cosa farebbero fare ai loro figli se tornassero indietro. E, Giorgio, in attesa di conoscerci, potresti, cosi’, per gioco, mettere nero su bianco come gestiresti la costruzione di un tennista in Italia ? Consigli concreti, mi raccomando, con nomi e indirizzi! Di Nicholas e il suo torneo vi parlero’ domani.

  549. gabri scrive:

    …intendevo dire ‘Ha forse paura che IL FAMILIARE o il paziente gli rubino il mestiere?’

  550. Mauro scrive:

    Cari Gabri e Stafano, avevate detto qualche giorno fa che Nick era stato sopranominato jungle boy alla strategy. Ebbene, credo sapiate tutti cosa c’è scritto su una porta del campo centrale di Wimbledon:
    “Se tu puoi affrontare il trionfo e la sconfitta e trattare ugualmente questi due impostori..”
    Questa frase è stata estrapolata dalla famosa poesia di Kypling “Se…”
    Ma udite udite, cos’altro ha scritto Kypling di importante?

    IL LIBRO DELLA GIUNGLA!

  551. stefano grazia scrive:

    Volevo anche specificare che il titolo della Rubrica Come si costruisce un campione senza traumi in realta’ e’ stato deciso dalla Redazione senza consultarmi: io il senza traumi l’avrei tolto, per esempio. E ancora: a cura di Stefano Grazia e’ un omaggio (gradito,per carita’) di Ubaldo ma in realta’ io non ho l’Accesso/Chiave per moderare e quindi in realta’ sono piu’ curatori di me Roberto, Angelica e chi altri perde davvero il suo tempo a leggerci tutti spesso costretti a stancarsi gli occhi su cose per loro tutto sommato poco interessanti … Io cerco di fare il Curatore in questo senso: stimolando la conversazione,discussione o semplicemente l’invio di altri posts con i resoconti delle nostre esperienze e con spunti e idee che mi balzano alla mente e senza pensarci neanche troppo. Ma mia moglie ha effettivamente ragione: a parte il sottoscritto e l’esecrabile bruto (mad max), chi e’ che ha fatto nomi e cognomi e in pratica ha fornito vere e proprie informazioni utili? Ogni tanto,per esempio, qualcuno mi ringrazia per avergli fatto “scoprire” Bob Brett … E lasciamo stare Bolletta,Pat Cash,BTA,VanDerMere … Io la Vavassori l’avevo ovviamente sentita nominare ma e’ Max che me l’ha fatta conoscere…Buzzelli e Catizone certo non avevano bisogno di noi come cassa di risonanza ma in quanti ne avevano sentito parlare prima di quelli che leggono il Blog (non dico G&F)?
    Insomma, noi un po’ d’informazione l’abbiamo fatta…Sono i Famosi Addetti Ai Lavori che qui intervengono solo per stroncare … Provate anche a proporre invece e soprattutto, invece di preoccuparvi dei modi burberi di hulk o del suo investimento senza scrupoli, provate invece a criticare costruttivamente quel che scrive “di tecnico” e non l’aspetto morale. O almeno,non solo quello. E soprattutto dateci delle alternative, cosi’ poi vi critichiamo noi!!!! NO,SCHERZO, era una battuta…ok, potra’ sicuramente capitare, e’ successo di recente con Sestola…c’era chi diceva che era stata una ottima esperienza, Max e’ stato perentorio, gli hanno replicato altri dicendo: ma no,sbagli,su non essere cosi’ assolutista, e blahblahblah…Lo stesso con la videoanalisi (a parte il becero scontro personale con un paio di individui) …
    Perche’ alla fine io non ho mica capito dove avremmo poi sbagliato,secondo Giorgio, noi Genitori: io vivo in Africa e mando Nicky un paio di volte all’anno da Bollettieri e da Bob Brett, Max ha sua figlia da Vavassori…E ALLORA? A tutti diciamo di servirsi di professionisti stimati E DI COLLABORARE CON LORO (E ACCERTARSI CHE LORO COLLABORINO CON VOI)…Francamente mi sembra una polemica sterile …

  552. madmax scrive:

    un allenatore ci arriva portando uno atleta nei 10…

    bravissima gabri… parole sante

    stefano, nikolik mi dispiace ma non ci sto…. (non come scalfaro però!!)

    ragazzi cosa volete, che il nostro sub blog diventi come ubitennis? è evidente che se parlassimo di quello che fannno i bambini nei circoli, dei tornei topolino, dei pia etc etc avremmo un blog pieno di genitori che scrivono post (e ce l’avrebbero chi con un maestro chi con un altro) del livello nadal è il più bravo oppure no vince perchè si dopa. è veramente questo che volete? stefano così mi fai pensare che tu scriva solo per il gusto di scrivere e rileggerti.. questo a mio parere dovrebbe anche essere un luogo di denuncia e di protesta, in modo che tutti possano aprire gli occhi e possano conoscere quello che altri dovebbero fargli sapere, dato potrebbe anche servire a chi ha un secondo figlio ed avendo sbagliato tutto con il primo vuole avere una seconda chance… un po’ insomma come la mamma di murray quando ha detto che il primo dei fratelli è stato rovinato dalla propria federazione..

    volete che dialoghi? e su cosa e con chi dovrei dialogare, con chi mi dice che l’ippica ed il tennis sono due sport diversi, perciò è normale che ci siano regole diverse? cosa ci posso fare io, se LORO non hanno ancora capito che questo discorso può essere valido fin quando si parla di amatori, mentre dal momento in cui si diventa dei professionisti le cose cambiano e si entra a far parte di un’attività unica con delle regole anche di mercato ben precise dove conta solo saper fare il proprio mestiere e la differenza tra uno e l’altro la fanno solo i risultati che determinano poi quanto uno guadagna alla fine dell’anno e non le conoscenze ed il saper accettare le imposizioni? se io devo scegliere un collaboratore per la mia azienda, leggendo i vari curriculum vado cercando chi ha il miglior titolo di studio (e soprattutto dove l’ha conseguito e con che valutazione perchè non è la stessa cosa essere usciti con 110 e lode dalla bocconi o con un voto più basso dall’università di vattalapesca..), i master/stage all’estero, le lingue straniere (se punto a diventare un professionista e quindi a girare per il mondo come posso avere un coach che parla solo il bresciano?) e se non intendo puntare su di un giovane, guardo le esperienze lavorative…, quindi come mi si può dire che nel tennis le mie richieste di qualifica non siano importanti? secondo LORO dovrei dare mia figlia in mano a gente che ha conseguito la qualifica nel modo sopra scritto? e poi con chi dovrei dialogare ancora? con chi dice che vanno tutti d’accordo con la fit, quando al contrario già sappiamo che non è vero e quando comunque è arrivato in nostro soccorso anche fulvio portando alla luce dati di fatto incontrovertibili, essendo il padre di fabio fognini allenato ora con la collaborazione di piatti e che quindi non l’ha visto o incontrato solo una volta?

    mi dispiace finchè chi interviene non lo fa partendo dal presupposto che c’è tanto da fare perchè molto di quel che c’è ora è sbagliato non ho nulla di cui discutere e dialogare e se per voi è un problema, smetto di scrivere io (anche se è questo che vogliono) altrimenti scriverò fino alla fine anche rimanessimo solo in due, perchè che ci leggono e te lo posso garantire sono in molti…

    avevo invitato anche renato a roma per il raduno…mi disse ti piace perder tempo vero? lo so ora sei appassionato, lo fai per tua figlia ma alla fine non arriverai a nulla… io ci ho provato ed hai visto i risultati…. vedrai che presto mollerai tuttpo e ti concentrerai solo su tua figlia… e questo lo sapevo già perchè tutti i governi (sportivi e non) sono uguali, ma è più forte di me e le ingiustizie, le bugie, le prepotenze e le caste non mi sono mai piaciute e da oggi il mio nickname cambierà in RAMBOMAX

  553. madmax scrive:

    non so perchè oltre stefano abbia scritto nikolik, ovviamente non c’entra nulla…

  554. giorgio scrive:

    Caro Stefano, ti considero e ti ho sempre considerato una persona intelligente ed onesta intellettivamente, ma non capisco perchè ti ostini a mettermi sulla tastiera cose che non ho mai scritto! Nel mio primo post che ho inviato a questo blog ho detto che i genitori hanno un ruolo importante nel mondo tennistico e non solo perchè avvicinano i figli a questo sport, come dicono tanti, ma anche per tanti altri motivi (non li elenco perchè non voglio scrivere un post lungo) ed ho sempre detto che tu e tua moglie, per la situazione logistica in cui vi trovate, state facendo il massimo di quello che si può fare, anche se, come hai detto tu, adesso diventa più difficile gestire la cosa perchè senti che l’apporto tecnico (lo vogliamo chiamare così, o se vuoi in senso lato “quello che fate fare personalmente a tuo figlio quando state in Africa”) che fino ad oggi avete dato non basta più. Su Madmax ho sempre detto che ha fatto bene perchè la Vavvassori è una tra le migliori Accademie, se non la migliore, e se non sono stato chiaro prima lo confermo adesso. Sulla videoanalisi, invece, non ho mai espresso pareri perchè è un metodo che si usa da tantissimi anni ed ha dato i suoi frutti, come potrei esserne a sfavore? Come vedi si continuano a stravolgere i concetti.
    @ FULVIO
    Hai fatto bene a fare quella precisazione circa a quanto avevo scritto sui coach ma, come hai giustamente evidenziato, non sono solo quelli i coach italiani, anche se forse attualmente i migliori. Ci sono tanti altri, per fare solo due nomi Coppo e Rianna che, almeno credo, non sono stati mai in disaccordo con la FIT. Un caso a parte è quello di Pistolesi che per il suo carattere un pò particolare, non va d’accordo, da quello che mi risulta e che leggo sui giornali, compreso su UBITENNIS, con alcuno (colleghi coach, giornalisti, FIT ed addetti ai lavori). E questo è veramente un peccato!

  555. stefano grazia scrive:

    Grande Mauro, non ci avevo mai pensato a quell’accostamento (tra l’altro il Libro della Giungla (primo e secondo) e’ stato uno dei miei libri preferiti dell’adolescenza e ancora non posso sopportarte che nella versione Disney il pitone Kaa sia uno dei “nemici” di Mowgli quando invece era uno dei suoi migliori amici, insieme con Bagheera e Baloo) …

  556. Nikolik scrive:

    Cercando, pure a fatica, di farmi largo tra le polemiche, cercando di non considerarle, tento di prendere gli spunti che possono essere interessanti ed avere anche un rilievo pratico, come ci chiede Gabri.

    Ecco, Madmax, lasciando perdere le polemiche, e parlando di cose reali, e confrontandoci su di esse, devo dire che quando hai scritto che, tutto considerato, facendo la vita che fai non spendi poi tanto, non ti seguo tanto, o, meglio, ti seguo solo fino ad un certo punto.

    Oh, intendiamoci, ho capito cosa intende Madmax, quando dice che alla fine non spende tanto: per il servizio che gli danno, non spende tanto, in effetti ha ragione, ho capito cosa vuol dire lui.
    Ha ragione lui.

    Però il ragionamento non è valido in termini assoluti, e qua siamo in un blog di tennis, eh. A tutti bisogna rivolgersi, a tutti.

    E allora, Madmax, parliamo di cose reali, parliamo di quattrini. Hai detto che spendi 500 euro al mese per l’accademia, tutto compreso; ma questa bambina dovrà pur mangiare 3 volte al giorno;, non so poi come sei organizzato tu (lo hai anche detto, ma non lo ricordo), ma chiaramente anche tu e/o tua moglie vivrete nei paraggi.
    Ora, inutile che tu mi dica come fai tu e come ti sei organizzato tu: noi parliamo a tutti, no? Fai una simulazione di quanto viene a costare tutto l’ambaradan a un Nikolik di turno, che vuole fare le stesse tue identiche cose e che ha un lavoro normale, ha una figlia dell’età della tua e che però, che ne so, è di Ascoli Piceno.
    Quanto spende, a fare come te? Ma proprio come te, tutte le cose che fai tu.
    Non sono 500 euro al mese, Madmax, sono di più, devi anche mangiare, e soprattutto devi prendere una casa lì vicino. Devi lasciare il lavoro, no? Immagino di sì.
    E ancora: se gli allenamenti sono di ore al giorno, anzichè ore alla settimana, come fanno tutti, anche l’usura dei materiali sarà maggiore, no? Un bambino che si allena così tanto, quante racchette cambia all’anno? Quante volte l’anno deve fare accordare la racchetta? Quante paia di scarpe da tennis consuma, ogni anno? Quanti vestitini da tennis deve avere?
    E, poi, Madmax, se ti alleni così tanto, poi farai anche tornei più importanti, ovviamente.
    Quanto spendi per fare tornei, viaggi, ecc.?
    Lascia perdere il tuo caso, ripeto, parla per tutti: fai una simulazione, hai detto che tua figlia di tornei ora ne fa pochi perché è stata infortunata, ma fai una simulazione.
    Insomma, uno che si allena così tanto, poi non fa i tornei provinciali, no?
    A ciò aggiungici le spese normali di vita, Madmax: che ne so, le bollette, il bollo auto, le assicurazioni, i libri per la scuola.

    Insomma, Madmax, pensa, poverine, alle mie segretarie: ragazze brave e oneste, ma meglio che non ti dica quanto guadagnano!
    Non perdiamo il concetto della realtà, Madmax: ma sai quanto guadaghna la signora che è lì a far pagare i bollettini alle poste?
    Anche qualora fossero veramente solo 500 euro al mese, in questa società pochissimi possono pagarli, in più, per il tennis

    Stiamo parlando a tutti, qua dentro, Madmax.
    Sono queste le risposte che dobbiamo dare, altrimenti non serviamo a nulla. E dobbiamo darle, le risposte, non alle persone con la tua condizione economica, ma a quelle che hanno uno stipendio.

    Quindi, avrò pur ragione nel dire che le vostre ricette mi lasciano perplesso?
    Non vanno bene per tutti, mi sembra ovvio, è una vita che lo dico.
    Le risposte non possono essere queste.

    Tu hai ragione nel dire: che volete da me, della Federazione me ne frego.
    Eh, grazie, lo puoi fare, tu!
    Ma la risposta non può essere questa, no?
    E’ chiaro che, invece, stando così le cose, la Federazione può, e deve, essere importante.

  557. stefano grazia scrive:

    Nikolic c’entra sempre, adesso ne approffittera’ per scrivere che adesso ormai litighiamo anche fra di noi …
    Comunque per quel che riguarda il nickname, piu’ bello mad max, credimi (e rivediti tutti i 3 film della serie se ti pare che il Mad Max di Mel Gibson possa essere un fighetto comparato a Rambo)…
    “stefano così mi fai pensare che tu scriva solo per il gusto di scrivere e rileggerti…”
    che io scriva per il gusto di scrivere e’ una sacrosanta e mai nascosta verita’ … ma che io mi diverta a rileggermi no, non mi rileggo quasi mai, come dimostrano gli imbarazzanti errori di battitura (non iusciete a pendemi butti stonzi!!!!, J.P.Belmondo, in Come si distrugge la reputazione del piu’ grande agente segreto del mondo, quando allo scrittore salta un tasto della Olivetti e sullo schermo J.P. e’ costretto ad andare avanti cosi’…)se non per caso o a distanza…Invece, mi piacerebbe che fossero ANCHE altri a leggermi, questo si… E il succo del mio discorso, mio bel permalosone di un Hulk, e’ questo qui. Quando scrivi : “questo a mio parere dovrebbe anche essere un luogo di denuncia e di protesta…” certo, ANCHE ma non solamente … O almeno questa e’ la mia modesta opinione.
    Che siano davvero in molti a leggerci me lo hai gia’ detto piu’ volte e egoisticamente ci spero ma allora perche’ non ci date un segno? solo un piccolo post: ci siamo anche noi, uno dietro l’altro, un centinaio, una sola volta che valga per sempre…(per me adesso sono tutti al mare e nessuno si e’ portato il computer dietro, gente da desktop gli italiani, non da laptop…)

  558. stefano grazia scrive:

    Caro Giorgio, sono contento delle tue precisazioni: infatti non capivo quale era dunque il motivo del contendere. Per quale motivo dunque la nostra Rubrica G&F era da criticare, per quale motivo la prima cosa che Giogas e Elliott devono fare e’ non ascoltare i consigli elargiti da G&F?
    Quindi e’ stato tutto un malinteso, anche tu ritieni G&F la piu’ istruttiva rubrica nel panorama del tennis italiano…Ok,possiamo continuare da qui.
    Scherzi a parte, Giorgio, ma non e’ che solo io e Max ti abbiamo frainteso, a me sembra che qui un po’ tutti avessero capito che a te non andasse bene che certe cose le potessero dire chi non era Coach o Tecnico ma solo Genitore. Con le tue precisazioni sembra quasi che l’unico difetto di questa rubrica alla fine sia quello di non essere istituzionale, non essere targata FIT, insomma… Un po’ come Enzo Lo Iacono quando s’imbufaliva con Max perche’ diceva le stesse cose che diceva lui ma non essendo un Coach o dicendole in modo testosteronico la cosa non gli andava giu’ del tutto… (Confesso che anch’io,talvolta da medico, scuoto il capo con disgusto di fronte al paziente che mi dice d’aver letto dei suoi sintomi su Amica o su Internet)
    Su, Giorgio, non lasciarci,ho un argomento per te.
    Nel prossimo post.

  559. Roberto Commentucci scrive:

    Ho letto con molto interesse il penultimo post di Giorgio, nel quale si annuncia, tra l’altro, che la Federazione progetta di istituire delle “Borse di Studio” per chi sta frequentando il corso per tecnico, in modo che questi tecnici, con i soldi dati dalla FIT, abbiano la possibilità di fare esperienza affiancando per sei mesi i migliori coach italiani (Sartori, Rianna ….).

    A me sembra una eccellente idea, tanto è vero che avevo fatto una proposta molto simile in un mio articolo di qualche mese fa, apparso su un altro sito, il blog del mio amico Alessandro Nizegorodcew. Per vostra comodità vi riporto qui di seguito quanto scrissi allora, era l’8 dicembre 2007:

    Negli ultimi anni sta crescendo il numero dei tennisti azzurri di vertice che ricorrono ad una guida tecnica straniera. Il fenomeno, da tempo diffuso fra le donne, sta prendendo piede anche fra gli uomini, in particolare fra i giovanissimi. Dopo Francesca Schiavone e Maria Elena Camerin, seguite dall’argentino Daniel Panajotti, dopo Flavia Pennetta, che ha da tempo al suo angolo lo spagnolo Gabriel Urpi, quest’anno è stata la volta di Fabio Fognini, che dopo la rottura del rapporto con il suo coach storico, Leonardo Caperchi, ha iniziato una proficua collaborazione con il giovane tecnico iberico Oscar Serrano. Negli ultimi giorni, si rincorrono voci che parlano di un contatto tra la Fit ed Eduardo Infantino, esperto coach argentino vicino a Piatti, già allenatore di Omar Camporese, che dovrebbe iniziare ad assistere il giovanissimo Thomas Fabbiano. (Poi invece a Infantino sono stati affidati Trevisan e Lopez n.d.RC).
    Eppure, da più parti si sente affermare che in Italia i bravi tecnici non mancano, che ci sono tanti buoni allenatori, che non abbiamo nulla da invidiare agli stranieri, eccetera. Ma è davvero così? O le cose, a ben vedere, stanno diversamente?
    Andiamo con ordine.
    In Italia, la grande rivoluzione della tecnica di gioco e delle metodologie di allenamento che ha enormemente cambiato il tennis a partire dagli anni ’80 è arrivata solo di recente, a causa della storica arretratezza in cui è stato lasciato il settore tecnico della FIT durante la nefasta era Galgani. Ancora a metà degli anni ‘90, i manuali tecnici federali prevedevano l’insegnamento di impugnature e gesti poco distanti da quelli dei tempi di Panatta e Pietrangeli (vedere il drittino di Luzzi per credere..). La nuova tecnica, il nuovo verbo, sono stati portati in Italia da pochi, volenterosi tecnici autodidatti, come Massimo Sartori, da personalità storicamente invise alla FIT, come Castellani, da coraggiosi emigranti, come Rianna, (che ha imparato il mestiere da Bollettieri), o ancora da pragmatici e laboriosi uomini di campo, come Pistolesi. Solo da pochi anni, finalmente, la FIT ha iniziato ad ammodernare la tecnica di insegnamento sin dalla base, e sta cercare di riconvertire, con fatica, i vecchi maestri.
    Da questo ritardo è derivata una strutturale mancanza di know-how aggiornato. Per lunghi anni, siamo stati, dal punto di vista tennistico, un paese sottosviluppato: il nostro settore tecnico era come una marina da guerra che si ostinasse a produrre vascelli a vela nell’era del ferro e del vapore.
    Ma questo non è il solo punto di debolezza.
    Nel recente passato le nazioni storicamente forti, come la Francia, la Spagna, la Repubblica Ceca hanno prodotto un gran numero di giocatori professionisti di medio e alto livello, che a fine carriera si sono tramutati in eccellenti coach, mettendo a disposizione dei giovani di quei paesi l’insostituibile esperienza maturata sul circuito.
    Da noi, non solo i tennisti professionisti sono stati un numero minore, ma molti di questi hanno preferito prendere strade diverse, spesso più comode. Se un Gaudenzi, uomo di carattere, cultura e ambizione, ha intrapreso con successo la carriera di manager, altri, come Pescosolido e Santopadre, hanno preferito la confortevole posizione di direttore tecnico nel circolo alla moda sotto casa, piuttosto che sfidare i disagi della vita nomade e fare il coach di un giovane tennista con prospettive.
    Per tutti questi motivi, a mio avviso oggi come oggi in Italia i tecnici veramente bravi, in grado di seguire con professionalità ed efficacia un giovane professionista nel circuito, sono molto pochi. E quei pochi sono già impegnati.
    E si, perché dopo una lunga crisi, nelle ultime 4-5 anni stagioni, il nostro movimento è tornato a crescere. Sebbene manchi un atleta di vertice, il tennis italiano è tornato ad avere una rappresentanza importante di atleti in grado di partecipare alle prove dello Slam. Ormai tra uomini e donne riusciamo stabilmente a piazzare 13-15 tennisti nei tabelloni dei majors. Questo significa un fabbisogno di altrettanti coach qualificati, e quindi quelli che abbiamo già non bastano. E non è tutto: la crescita del movimento, fortunatamente, anche per merito della nuova Federazione, sembra destinata a continuare, atteso che, finalmente, il nostro rifondato settore giovanile sta ricominciando a sfornare ragazzi promettenti con una certa regolarità, sia fra i maschi, sia soprattutto fra le ragazze. Nei nati fra l’89 e il ‘93 vi sono moltissimi giovani che possono ambire a diventare dei buoni professionisti.
    E allora, il rischio è questo: la mancanza di un numero sufficiente di bravi tecnici, in grado di inserirli nel circuito pro, rischia di costituire un grave ostacolo all’ulteriore espansione del nostro movimento.
    Ne emerge la necessità di una risposta da parte della Dirigenza Federale.
    A mio avviso, le strade sono due. Se le cose continueranno così, diventeremo sempre più un paese importatore di allenatori, e faremo molta fatica per recuperare il terreno perduto. In alternativa, potremmo cercare di mandare fuori qualcuno ad imparare e fare le necessarie esperienze nelle realtà estere più evolute.
    A mio avviso, la FIT potrebbe selezionare, tra alcuni buoni ex seconda categoria, un piccolo numero di giovani tecnici capaci, ambiziosi e motivati, e mandarli a fare esperienza presso le più moderne accademie e federazioni estere, seguendo come esempio il percorso professionale di Rianna. Potrebbero essere istituite presso la Scuola Nazionale Maestri delle “Borse di Studio” all’estero, da destinare ai più meritevoli. Questi, una volta tornati, potrebbero costituire lo “zoccolo duro” di un team di allenatori a cui affidare i nostri giovani talenti.
    Mi rendo conto che il bilancio federale non è ricco. Ma si tratterebbe, a mio avviso, di un investimento davvero produttivo.

  560. stefano grazia scrive:

    Si,Nikolic, Max ti rispondera’ sicuramente anche se l’ha gia’ fatto in almeno 3-4 altre occasioni, ma il punto e’ un altro: SONO DUE DISCORSI DIVERSI … Non e’ che perche’ fare un certo percorso costa troppo CHI PUO’ non debba farlo o debba sentirsi in colpa o debba considerarsi quasi DOPATO … Miccini e Quinzi (a proposito: andatevi a leggere il post del papa’ di Quinzi nella Prima Stagione, quello sul Precocismo Naturale e Innaturale, mi sembra che ne avesse accennato Max in risposta forse a Giorgio, mi ero dimenticato di citarlo) i soldi ce li hanno e hanno scelto di allenarsi da Bollettieri: cosa dovevano fare? Allenarsi per forza al Circolo sotto casa perche’ moralmente piu’ giusto?
    Cio’ detto, diccelo tu cosa deve fare Archipedro … mi sembra che anche lui non sia contento, ne’ di me e Mad Max ma neanche dei Circoli … Anche Andrew non e’ contento…Prova a dirglielo tu, a loro, cosa dovrebbero e potrebbero fare… In mezzo c’e’ Atti, per es, che e’ contento (mi pare) dei suoi Coaches nel suo Cirtcolo (lo stesso di Andrew!!!) ma non lo e’ in generale della Federazione (se ho capito bene): rivolgiti a loro, dunque … Max viaggia su altri livelli e forse anch’io, anche se io vi sono stato costretto e quindi non si potrebbe mai sapere cosa avrei fatto fossi rimasto in Italia (io credo che da Bollettieri ci sarei poi andato lo stesso…)

    PIUTTOSTO, ECCO IL MIO QUESITO:
    ok, immaginate che il prossimo anno JUNGLE BOY arrivi dal nulla (come Lea Pericoli arrivo’ dall’Etipia) in Italia…Ultimo anno U12…Che tornei dovrebbe fare? Dovrebbe costruirsi una Classifica? Dove vado a leggermi queste cose? Come faccio ad entrare in un ETA? Sono sufficienti i Tornei Nike? Se vado una sett da Bob Brett e gioco un torneo in Liguria e poi 2-3 Nike in Triveneto…questi tornei mi contano in un ranking nella mia regione e/o in Italia?
    Su,datevi da fare, io vi ho elargito info preziose (almeno spero): adesso tocca a voi.

  561. claudiotn scrive:

    Sono quasi stufo, ma insisto…

    Parlando di anedottica e tornei under 10.
    Un paio di settimane fa ho accompagnato mia nipote ad un torneo NIke. Ha giocato contro una bimba un anno più giovane, anche se fisicamente già più alta di lei. Ne avevo già parlato quando ho inviato un post sul NIke di Bolzano. La bimba, per ciò che riguarda le capacità tennistiche, è molto, ma molto brava. Ben impostata, spinge molto sia di dritto che di rovescio, ha anche un buon rovescio in back e un ottimo servizio. L’avevo già vista, dicevo, e per questo ho accompagnato io mia nipote.
    Perchè? Mia nipote non è sicuramente un cuor di leone in campo, è forse troppo buona, non riesce a vedere l’avversaria come un nemico da battere sul campo da tennis, per cui, quando qualcosa va al di fuori della semplice partita, lei va in crisi. Temevo infatti che i fuori programma della bimba saltassero fuori. Fuori programma che posso ancora considerare in maniera innocente. Ma che sicuramente deve aver imparato o perlomeno assorbito.
    Di cosa si tratta? Pause interminabili tra un punto e l’altro, cambi di campo ben oltre il min e mezzo. In ogni partita (anche nei tornei precedenti) ha chiesto i tre minuti, poi divenuti 5, è andata al bagno con il papà…. Il tutto condito dalla pressione che le viene messa addosso dallo stesso papà attaccato alla rete e che le fa venire il magone e quasi le lacrime dopo ogni punto perso (non dico sbagliato, ma perso).
    Ripeto, la bimba ha ottime potenzialità per essere del ‘99, però la pressione a cui è sottoposta mi sembra eccessiva e potrà portarla in futuro ad odiare le partite e il tennis. Se non ad odiare anche il genitore.
    Dopo la videoanalisi dei giocatori-bambini, propongo quindi un po’ di videoanalisi dei genitori con una semplice videocamera non sul figlio, ma sul genitore a bordo campo.. Prevedo sorprese…

    Per quanto riguarda la questione di segnalare i migliori coach, circolo, accademie,… Secondo me è una questione un po’ delicata. Dipende da tanti fattori. Ci sono bravissimi allenatori, che non hanno la pazienza per crescere un giocatore, ma ne vogliono di promettenti e già formati. Poi magari parandosi il c… con il fatto di dire che hanno dovuto ricostruire tutto. Ci sono quelli bravi nell’autopromozione… E quelli che fanno il loro lavoro in silenzio… I risultati potrebbero parlare, ma se poi si dice che i tornei fino agli under 14 non valgono, siamo da capo. E più si va avanti, più tutti sono bravi a prendersi i meriti e scaricare i fallimenti.

  562. madmax scrive:

    stefano non mi sembra affatto che questa sia solo una rubrica di denuncia e protesta…prima dell’avvento di giorgio si parlava solo di video analisi metodi di allenamento alternativi etc etc

    nikolik ma guarda che solo tu non hai mai letto o hai fatto finta di non leggere quello che noi abbiamo sempre scritto (ed ecco le critiche alla fit riguardo ai campi gratuiti fino all’under 14 ed i tornei nel week end…) e che cioè il tennis a livello agonistico è solo per persone di un ceto sociale alto o di chi decide di fare un investimento!!! ed appunto scrivevo che spendo poco rispetto agli altri che come me intraprendono la strada che porta al professionismo. altre risposte non ne esistono senza l’aiuto della fit che però non ne da o non ne da di adeguate e l’unica strada che può aiutare è quella super professionale sin da subito da noi proposta, perchè è l’unica tra l’altro realmente potrebbe portare aiuti e sponsor.

    AL MOMENTO I FIGLI DELLE PERSONE NORMALI IN ITALIA NON POSSONO DIVENTARE DEI CAMPIONI (poi ovviamente ci sarà anche l’eccezione che confermerà la regola anche se negli ultimi 30 anni questo non è accaduto..), anche perchè non esiste la possibilità di diventarlo allenandosi poco (e quindi non sfruttare a fondo il materiale) o di allenarsi molto senza dover acquistare racchette, abbigliamento e cambiare le corde

    comunque proverò a fare l’esempio: cominciamo con il dire che se uno lo vuole veramente, il lavoro lo trova anche a palazzolo, sarnico etc etc (o dove esiste un’accademia valida), oppure se proprio impossibilitato al trasferimento può mandare proprio il figlio da solo (la vavassori ha convenzioni con hotel, ristoranti e scuole, mette a disposizione appartamenti anche da dividere tra più ragazzi e per tutte queste mete esiste la trasportation interna che porta e viene a prendere dalla/alla accademia. 500 euro al mese sono come già scritto per il full time pomeridiano ma per 3/4 volte la settimana il costo scende ancora, per non parlare poi di racchette incordature e abbigliamento per cui facendo parte della vavassori si hanno sconti altissimi e comodità… a palazzolo viene l’incordatore 3/4 volte la settimana che oltretutto porta a prezzi agevolati racchette e matasse mentre con adidas e dunlop hanno il contratto (e lo fanno eventualmente anche ai ragazzi meritevoli). capitolo tornei…premesso che come detto da più parti (con l’esempio anche delle sorelle william nonostante per me siano un caso limite), ora è più il momento degli allenamenti che quello dei tornei e come verifica si possono usare benissimo quelli ad un tiro di schioppo e poi scegliere i più importanti in giro per l’europa dove la vavassori è quasi sempre presente con più atleti, quindi con la possibilità di divisione delle spese…

    detto questo quindi il vero e unico problema che rimane è il volerlo veramente, fermo restando che chi vuole sognare ed imparare a volare qualche sacrificio dovrà pur farlo….

    per finire giorgio diceva che il problema non era quello dei tecnici… e allora come mai la fit progetta delle borse di studio che certamente saranno state pensate prima che noi ca 7/8 mesi fa le avessimo proposte? (che se fosse vero sarebbe scandaloso perchè significherebbe che per mettere in piedi qualsiasi cosa alla fit ci vuole almeno un anno, quando spesso cioè è ormai troppo tardi..)

  563. madmax scrive:

    ah, come volevasi dimostrare e come giustamente chiede stefano a nikolik nessuno ha provato propinarci un programma alternativo ne a noi ma nemmeno agli archipedro di turno…

    se le chiacchiere facessero farina sareste i migliori prestinai d’italia…

  564. heraimo scrive:

    Scusa Stefano, devo farti un appunto. Scrivi tantissimo ma non leggi.

  565. Valter scrive:

    X Stefano, per rispondere alla tua domanda sulla partecipazione futura U12 tieni conto che tutti le partite giocate dai U12 e oltre con tessera FIT agonistica fanno punteggio pre la classifica italiana, Nike, 4° categ ecc.
    Per la partecipazione ai tornei internazionali giovanili ITF/TE la scelta avviene in due modi: di diritto come giocatore proveniente dall’estero, quindi direttamente nel tabellone principale, oppure come ordine di classifica o punti classificati ITF/TE nella propria categoria, ovvero con più punti vai nel tabellone principale, poi via via alle qualificazioni se ce posto, ecco perchè molte volte giocatori provenienti dalle qualifiche ossia con pochi punti, ma ottimi, vedi Sasha Merzetti, poi vincono il tabellone principale. La cosa migliore sarebbe far fare qualche torneo all’estero per recuperare dei punti e poi lanciarsi anche nel proprio paese sicuri di entrare nelle qualifiche o meglio nel main draw. Diciamo che a grandi linee succede come professionisti con futures e challenger per ottenere i primi punti ATP. Peccato che hai aspettato il 2° anno di U12, viste le qualita di Niky potevi già mettere qualche punticino, ed incominciare ad avere una italiana adeguata, calcola che Quinzi viaggia sui 3.5 con coefficiente 280.
    Proprio la classifica di Quinzi, diciamo non certo l’ultimo arrivato e seguito per benino ti fa capire che nel programma di un giocatore i tornei ufficiali di valore sono importantissimi, sia come esperienza personale sia perchè capisci il reale valore dell’atleta.
    Per ultimo in campo maschile ti consiglio per qualità Nike giocati in lombardia, emilia,campania e se possibile quello a Roma nel periodo degli internazionali.
    Per eventuali modalità per le iscrizioni ai TE puoi andare sul sito ufficiale http://www.federtennis.it a lato a destra sezione tornei internazionali, poi tornei giovanili ITF/TE e ti si apre la pagina dove trovi il modulo di iscrizione, eventuali risposte, e puoi andare sulla pagina dei risultati italiani per categoria. A risentirci

  566. Mauro scrive:

    Stefano, ti può aiutare anche questo sito: http://www.tenniseurope.org/

  567. giorgio scrive:

    Caro Stefano, purtroppo, anche questa volta ti ricordi male e mi tocca contraddirti, e questo mi dispiace! Ad Elliot che chiedeva consigli ai genitori rispondevo così:

    # giorgio scrive:
    22 Giugno 2008 alle 16:08

    @ Elliot
    “Da quello che dici dovresti abitare in Calabria dove, oltre alle scuole tennis che si trovano a Reggio, vi sono anche tante altre sparse in tutta la regione e che stanno lavorando bene da diversi anni. Non c’è motivo, quindi, di fare 150 km. ogni volta. Poi mi permetto di darti un consiglio. Affida il tuo bambino ad un maestro che ti ispira fiducia e che per sentito dire da altri genitori lavora seriamente ed ha ottenuto buoni risultati con la propria scuola. Ti consiglio, inoltre, di non chiedere consigli tecnici ad alcuno, tranne a coloro che hanno una qualifica professionale, nè tantomeno a chi scrive su questo blog perchè sono anche loro genitori come lo sei tu (forse si sono affacciati al tennis qualche mese prima di te, ma stanno vivendo anche loro come te, e per la prima volta, quest’esperienza). Certamente ti potranno essere d’aiuto in tante altre cose ma, credimi, per poter parlare seriamente di cose tecniche e di come bisogna lavorare correttamente, anche dal punto di vista motorio, con bambini di tutte le età, non bastano i libri, ma bisogna possedere una conoscenza specifica della materia, una notevole esperienza di campo (come si suol dire “aver mangiato tanta terra rossa”) e l’umiltà di volersi aggiornare costantemente. Scusami per la franchezza con cui ho risposto alle tue domande, ma pensa che neppure io che sto nel tennis fin dagli anni 70 e che da diversi anni ho contatti giornalieri con maestri e con i migliori coach italiani sono in condizione di darti alcuna risposta perchè al tuo problema ci sono tante varianti (prima tra tutte quella di vedere da vicino il bambino). ”
    Non penso di aver detto niente di sbagliato perchè ho parlato solo di consigli tecnici da non chiedere, mentre ho precisato che i genitori di questo blog lo potevano aiutare per tante altre cose. Inoltre, se ci fai caso non ho parlato di maestri federali, ma di maestri in generale ed ho parlato di qualifica professionale intendendo, tanto per capirci, che doveva chiedere ai maestri riguardo alla parte puramante tecnica-tennistica ed ai preparatori fisici per quanto attiene la parte della preparazione fisica. Per intenderci se un genitore che scrive su questo blog ha un dubbio su come deve essere seguito il figlio nella parte atletica gli ho dato il consiglio, e mi sembra naturale, di chiederlo a Buzzelli, od ad un Professore di Ed. Fisica preparato ed esperto come Buzzelli, e non certo a Stefano Grazia o a Giorgio, tant’è che come avrai riletto io stesso mi sono dichiarato impossibilitato di poterlo aiutare, e ne ho spiegato uno dei motivi. Questo ho detto, ed ho voluto dire e onestamente sfido chiunque a dire il contrario, poi chiunque è padrone di farsi le pippe mentali che vuole e dare le interpretazioni che più gli convengono. Tu stesso in uno degli ultimi post hai scritto: “(Confesso che anch’io,talvolta da medico, scuoto il capo con disgusto di fronte al paziente che mi dice d’aver letto dei suoi sintomi su Amica o su Internet)”. Ed è giusto, non una volta ma mille volte, che scuoti la testa, ma rispondimi! Se io devo chiedere consigli medici a qualcuno è giusto che li chieda a Stefano Grazia che è laureato in Medicina o mi devo rivolgere ad uno dei pazienti a cui facevi riferimento nel tuo post cioè ad un paziente che ha un‘infarinatura del problema, non si è mai trovato nella condizione di doverlo risolvere prima perché è la prima volta che gli capita e che quello che sa l’ha letto su Internet? Penso che non vi è alcun dubbio e che la tua risposta sia ovvia. Allora perché ti eri scandalizzato per come avevo risposto ad Elliot? Come vedi su ogni cosa mi ritrovo a dover spiegare il significato delle mie parole e sinceramente mi sono stancato. Ho apprezzato molto il post della sig.ra Gabri che chiede con garbo a tutti noi collaborazione positiva e costruttiva. Devo ammettere che tale collaborazione io sarei disposto anche a darla, anzi ti confesso che in cuor mio m’illudevo che già la stavo dando (nella polemica sono stato trascinato perché tutti gli esempi che ho portato qualcuno se li è cuciti addosso da solo), ma purtroppo mi sono accorto troppo tardi che la mia era solo un’illusione. Potrei, per esempio, dire la mia opinione su questa frase “AL MOMENTO I FIGLI DELLE PERSONE NORMALI IN ITALIA NON POSSONO DIVENTARE DEI CAMPIONI” che qualcuno, non ricordo chi (ho promesso di non nominarlo e lui mi ha dato l’autorizzazione dicendo che faccio bene), ha scritto in uno degli ultimi post. Ma poi penso: e se qualcuno non è d’accordo su quello che dico e, nonostante io abbia sempre ammesso di non avere il verbo, innesta un’altra polemica e ricominciamo con le solite tarantelle? Come la mettiamo, caro Giorgio? Ricomincia la guerra! E ne vale la pena? No, credetemi, penso proprio che non ne valga la pena. Scusami sig.ra Gabri!

  568. Nikolik scrive:

    Comunque, Fulvio ha ragione.
    Nella diatriba coach-federazione, avevano, ed hanno tuttora, ragione i coach, come scrissi a suo tempo ovunque, e ora ripeto.

    Avevano ragione i coach, come sempre si ha ragione quando si crictica una Federazione che cerca di mettersi in concorrenza con i privati, cercando di creare il campione; come sempre quando si critica una federazione quando sbaglia, cioè quando perde di vista il ruolo sociale ed educativo che le appartiene, cercando una cosa assurda, la Vittoria, di cui dovrebbe bellamente fregarsene, proprio in quanto Federazione.

  569. Nikolik scrive:

    Bravo Curatore!
    Ottimo lavoro!
    In questi ultimi due giorni, mi stai piacendo!
    Così si fa!
    Vedrai che presto, se continui così (era ora), tanti altri amici scriveranno presto qua.
    Per darvi torto, ovviamente…

  570. stefano grazia scrive:

    Heraimo, il tuo post sui 5 tornei internazionali l’ho letto e me lo ricordo benissimo ma non credo si giochino tutti d’estate,no? Io arrivo qui con Nicky a fine giugno e sto qui due mesi…(lui,non io)…
    era in quersto senso che intendevo…

  571. kill bill scrive:

    Giorgio,
    sono uno di quei genitori che è andato a Roma.
    Faccia un piccolo sforzo e ci dica la sua opinione.
    Io sono di Firenze e se potesse indicarmi un circolo , una academy , un maestro, come dice lei , che lavora seriamente e che ha ottenuto buoni risultati con la sua scuola, dove far giocare i miei figli uno di 10 anni e uno di 13 Le sarei grato.

  572. stefano grazia scrive:

    Veramente la Sig.ra Gabri e’ mia moglie e il senso del suo post, prima che le spiegassi che in realta’ con noi eri stato anche abbastanza positivo, era di critica proprio nei tuoi confronti… E comunque io non mi ero scandalizzato ma ovviamente in tutto il tuo discorso SU QUESTO BLOG la frase che balza piu’ agli occhi secondo me era propriuo quella … Ma diciamo pure che abbiamo anche noi la coda di paglia…mah, si vede che davvero ognuno legge quello che vuole e fa i puntini sulle i solo quando pare a lui…Il mio commento sul paziente che mi si presenta dopo aver consultato Internet era una lancia spezzata in favore dell’avversario, se poi me la deve ritoprcere contro, ok, dsovrei fare anch’io come Max…in amore, guerra, sul campo da tennis e sul blog non si fanno mai sconti!
    E SCHERZO!!!! (e’ evidente, ma lo devo dire)
    A UN CERTO PUNTO PERO’ SCRIVI per giustificare il fatto di non scrivere piu’:”Ma poi penso: e se qualcuno non è d’accordo su quello che dico e, nonostante io abbia sempre ammesso di non avere il verbo, innesta un’altra polemica e ricominciamo con le solite tarantelle?”
    E’ il Blog,bellezza! E’ quello che in pratica e’ capitato a noi con i post tuoi, di Nikolic e di altri che a torto o a ragione hanno cercato di delegittimarci … Pero’ da quando sto cercando diconvincerti a continuare a scrivere, da quando sto cercando di dire che tutto sommato diciamo le stesse cose e allora perche’ non remare nella stessa direzione, continui a mandarmi dei posts in cui dico che ho capito male qui e la’, e quasi ce l’hai piu’ con me che con l’Innominato…Boh!
    Io comunque ho sempre detto che se da un lato sono molto umile (e ricerco l’aiuto e la consulenza di tecnici qualificati e/o che mi sembra possano fare al caso mio perche’ riconosco la mia inadeguatezza SUL CAMPO), dall’altro so essere anche ARROGANTE (e l’ho scritto piu’ volte) da non svilire/sottomettere/non mi viene la parola, il mio (e di mia moglie) background culturale con quello di alcun Coach o PseudoCoach, sia che si chiami Bollettieri o Piatti sia a maggior ragione che si chiami Pierin con la Focaccia (non quello di Nikolic che sappiamo essere bravo) o Bingo bongo… Voglio dire che comunque mi devi convincere a prescindere.
    Non saro’ un Coacxh Federale e non saro’ stato un grande giocatore (e questo si vede ) ma nella costruzione del campione, in ogni sport, entrano in ballo tanti fattori…Altrimenti,come ama ricordare Max, l’Omino di Fusignano non avrebbe potuto cambiare per sempre la storia (o almeno la mentalita’) del calcio italiano…Soprattutto io credo che studi,cultura, open mind contino a maggior ragione in un mondo e in un mestiere dove spesso i migliori risultati sono poi stati ottenuti da genitori trasformatisi in Coaches (da Peter Graf e Mike Agassi a Sharapov e Bartoli…che magari potra’ allenare solo sua figlia e nessun altro ma che, lo ha detto Piatti, guardate che di tennis ne capisce, non e’ mica uno stupido… (e rileggetevi l’intervista alla figlia, da me incollata qualche tempo fa)
    COMUNQUE BASTA CON LE POLEMICHE: SEI STATO ACCETTATO NEL NOSTRO BEL MONDO: SE VUOI CONTINUARE A SCRIVERE CI FAI UN PIACERE, ALTRIMENTI SE VUOI NASCONDERTI DIETRO LA SCUSA CHE MAD MAX TI HA FATTO LA BUA, FAI PURE COME VUOI, NESSUNO TI PUO’ COSTRINGERE, pero’ se uno comincia un match poi non e’ che a meta’ partita se ne va a casa,no?
    Io inverce a casa ci vado adesso, mannaggia, tutte le volte e’ cosi’: invece di stare qui a scrivere, potevo andarmene a fare una partitella a tennis al circolo!
    Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto e anche a Heraimo: dovro’ ragionarci un po’ sopra e poi vi faro’ domande piu’ specifiche…Non ho capito bene: se io vado all’estero entro DI DIRITTO nel Tabellone anche se non ho punti?

  573. heraimo scrive:

    Maglie - Giugno
    Lecce - Giugno
    Trieste -Luglio
    Verona - Luglio
    Porto San Giorgio - Agosto
    Ma non saperlo significa essere proprio lontanissimo! Come se Federer non conoscesse i 4 tornei dello slam.

  574. atti scrive:

    …..Acc… per recuperare 5-6 gg. di di assenza mi sono “sciroppato” decine di post …..

    Mi sembra di aver intuito chi sei Giorgio, ti chiedo di non “fuggire” come i maestri/coaches che in precedenza hanno “predicato il loro verbo nel Blog”, la tua opinione è sicuramente frutto anche della tua esperienza nel mondo del tennis ed in questo io e credo molti altri genitori ne abbiamo di che ascoltare e meditare… Stefano e Max sono “solo” le punte dell’iceberg dei genitori/coaches folli e incompetenti…(scherzo)
    Pero’ la stragrande maggioranza di noi, pur come nel mio caso ben assistita dai maestri del circolo, si trova quotidianamente ad affrontare piccoli e grandi problemi, oltre alla crescita dei figli già di per sé molto complicata nella ns. attuale società dobbiamo appaiarla alla gestione di uno sport individuale e straordinariamente agonistico che ogni giorno di fa vedere concetti e/o sfumature, a volte, in maniera diametralmente opposta (in positivo ed in negativo). Questo su ragazzi/e in media piu’ immaturi rispetto ai coetanei soprattutto dell’est europeo, e con la consapevolezza che come dice Piatti, i ns, in molti casi da lui visti, crescono con evidenti lacune tecniche e fisiche che rallentano i risultati e le loro performance nel tennis che conta.
    Ora io per primo, pur sapendo che al 99,99 % mie figlie sono destinate, ben che vada, ad una posizione nelle retrovie del tennis, mi domando se questa strada è comunque quella giusta o se inevitabilmente, qualcosa bisognerà migliorarla/cambiarla pur non volendo, neanche lontanamente, copiare i ritmi del piccolo Jan Silva…. Sembra facile a dirsi ma così non è… ed è questa la vera “droga” del BLOG, tutti a turno “possono” dire la loro e poi ognuno tira le sue conclusioni (anche se qualcuno come Stefano a volte … esagera…)

    I numeri non tradiscono mai, il tennis in Italia è in netta crescita agonistica sia in campo maschile che femminile (qui la FIT non sbaglia nei numeri ); molto per l’iniziativa dei singoli (circoli/accadamies/maestri/coaches/atleti/famiglie) e, secondo me, poco per merito della federazione, che per esempio, “obbliga” comunque a spendere ad un U14 14 Euro per un torneo di IV cat. a cui si è iscritto il giovedì precedente, ma non ha potuto partecipare la sett. successiva RIPETO basterebbero piccole cose invece di “inutili” gagliardetti e coppette varie (a volte solo promessi)…
    Questo e altri sono i motivi per cui siamo a volte in disaccordo con la Federazione.
    Era uno dei tanti messaggi che, da Tropy in su’, avrebbero potuto raccogliere al raduno di Roma, che comunque sintetizzava concetti espressi per mesi in migliaia di Post (ben piu’ di 10 genitori)…..

    Detto questo vi segnalo una croata/svizzera tale BENCIC BELINDA del ’97 allenata, mi dicono, dalla mamma della Hingis e contrattualizzata già con svariate migliaia di Euri; l’ho vista in azione al torneo ETA di Kurfstein (giocato nell’ U14 dopo aver vinto l’anno scorso il torneo U12)… ne sentiremo parlare, un vero “talento” pur se ancora gracilina e con un “servizietto” che l’hanno estromessa già al II^ turno .
    Ecco talento e sponsor alle spalle sono già un bel punto di partenza …. e per tutti gli altri ?

  575. anto scrive:

    @GIORGIO, questo è uno stralcio di un intervista in esclusiva che il noto coach Castellani ha rilasciato a http://www.tennisteen.it, riflettici…………..

    D: E del nuovo Progetto che la Fit ha lanciato, per aiutare i giocatori italiani di vertice, cosa ne pensa, è un’iniziativa positiva secondo Lei?

    R: Del Progetto Italia non mi esprimo in quanto assolutamente non lo conosco, mentre per quanto concerne la Fit, c’è un reciproco non interessamento da entrambe le parti, e questo risale a parecchi anni fa; ritengo che la federazione attualmente sia governata da persone che non danno grandi possibilità per un confronto democratico, questa è la mia valutazione che può essere sbagliata o meno, secondo me c’è un atteggiamento di falsa democrazia, se uno prima dà il proprio consenso allora uno può esprimere una qualche opinione,se uno parte da idee diverse allora il confronto diventa molto difficile ed io non sono uno yes man, ribadisco questa è la mia valutazione con tutto il beneficio di inventario.

    D: E delle Academy che cosa ne pensa?

    R: Io sono stato il primo a credere nelle Academy. Sono un aspetto positivo in quanto più c’è concorrenza, più c’è una spinta qualitativa verso l’alto. Il vero problema delle Academy e dei coach che le dirigono è quello di mantenere una certa autonomia dalla Federazione e che il modo di allenare e gestire non deve passare per forza per un consenso federale.

    D: Secondo Lei, c’è collaborazione fra i vari coach in Italia, come avviene in Spagna?

    R: No, non c’è moltissima collaborazione tra i coach in Italia.

    D: Adesso le pongo una domanda che le avranno fatto centinaia di volte, ma avrei piacere a sentire la sua versione. Come mai in Italia non abbiamo un top 10 da moltissimi anni? Qual è il motivo?

    R: Ritengo che la ragione principale sia stata la gestione della federazione negli ultimi anni, anzi ritengo che le cose non siano cambiate, questa è una mia valutazione personale, potrei anche sbagliarmi, questa secondo me è una delle ragioni principali. Ce ne sono anche altre, quali ad esempio la non collaborazione tra coach, in quanto i massimi tecnici a livello nazionale non hanno lavorato in maniera unitaria, un’altra ragione sono anche gli investimenti che non sono stati fatti. Pensi che ho fatto molte pubblicazioni anche di un certo valore scientifico, basta vedere le mie vendite, eppure queste non sono mai usate ufficialmente dalla scuola nazionale maestri. Perciò ognuno può fare le considerazioni che meglio crede.

  576. giorgio scrive:

    Tu quoque Nikolik fili mi! A quanto pare anche tu, caro Nikolik hai il vizietto di mettere le parole in bocca alle persone. Fulvio sui coach aveva giustamente fatto solo una precisazione dicendo che a lui risultava che alcuni di essi, ed ha fatto l’elenco, erano in disaccordo con la FIT al contrario di quanto avevo detto io generalizzando la cosa! Non è andato oltre! Può essere che sia d’accordo con la tua posizione, e se lo è avrà le sue giuste ragioni, ma faglielo dire a lui! Eppure è un concetto facile facile, che sto esprimendo da parecchi post, ma non riesco a farmi capire! Mi arrendo!!!!!!!!

  577. Nikolik scrive:

    Ma, per gli strani casi che la vita riserva ad ognuno di noi, ieri mi trovavo a Chiusi.
    Oltretutto, per via di Chiusi, ho dovuto rinviare la partenza per le ferie, pazienza.

    Oh, Genitori, Chiusi è un bellissimo paese, portateci i vostri figli.
    Oltre ad essere immerso in uno dei posti più belli del mondo (trovasi vicino a Pienza e Montepulciano, per dirne solo due), a Chiusi ho visto il fantastico museo archeologico, classificato nazionale, eh, museo archeologico nazionale, che nessuno conosce e di cui nessuno parla ma che è il più bel museo etrusco che io abbia mai visto.
    E c’è anche il suggestivo Labirinto di Porsenna, fantastico, perché gli Etruschi non perdevano tempo con il tennis, geniali erano.

    Ora, Genitori, voi direte: ma cosa ce ne frega, alla fine, di Chiusi?
    Ve ne frega, invece, perchè le persone con cui ero, a sera, mi hanno portato in un locale, poco distante, dove si faceva musica dal vivo.
    E, in quel locale, ho incontrato una degnissima rappresentante di quella importantissima categoria che tanto avete criticato, Genitori: il maestro di tennis.

    Eh, sì, perchè, in quel locale, guardavo la cantante del gruppo musicale, peraltro molto, molto, molto carina, e più la guardavo e più mi dicevo: ma dove l’ho vista, la conosco…
    E, poi, il lampo: ma quella è…eh, no, Genitori, il nome non ve lo dico, perché altrimenti poi me la massacrate, come fate con tutti!
    Dovete sapere che, come dice Giorgio, il povero Nikolik, quando poteva, ai suoi tempi, ne ha mangiata tanta di terra rossa, ma proprio tanta.
    E lei la ricordavo come una delle più forti, beh, forti nel mio concetto di forte, non il vostro, per cui sei forte solo se sei top 10, eh.
    Insomma, una di talento, che giocava bene.

    E, allora, Genitori, potevo perdere l’occasione? Quando ha smesso per una breve pausa, mi sono avvicinato e presentato e le ho detto: ma tu sei…io ti conosco!
    E, per farla breve, abbiamo chiaccherato per tutta la mezz’ora della sua pausa di cantante.

    Mi ha detto tante cose interessanti, Genitori: mi ha detto cosa faceva nella vita (”maestro nazionale, eh, non istruttore” ha tenuto a specificare, “canto solo per hobby, il mio vero lavoro è il tennis, ho iniziato a cantare durante i raduni della nazionale giovanile, quando giocavo!”), mi ha detto il suo curriculum (”sono stata classificata WTA, sono tuttora seconda categoria, anche se gioco pochissimi tornei”), mi ha raccontato di cosa si occupa (”io nel mio circolo mi occupo solo delle bambine, i ragazzini non li sopporto, non ho feeling con loro, con le bambine si lavora molto meglio, non c’è paragone”), mi ha detto anche quanto guadagna (”una fame, guarda, ti sembra giusto, con il mazzo che mi faccio da una vita…il più delle volte torno a casa così stanca e distrutta che vado subito a letto, senza mangiare…porto a casa, con mille espedienti, uno stipendietto da fame…la Federazione non ci tutela per nulla, c’è un sacco di abusivismo, tutti si improvvisano maestri di tennis senza esserlo…chiunque un po’ bravino si mette ad insegnare a tennis al nero, è uno scandalo!”)

    Ma, Stefano, potevo, a fronte di un maestro nazionale così carino (o, anzi, carina), e così giovane (6-7 anni meno di me, ad occhio e croce) non chiederle quale è il suo rapporto con i Genitori (”oddio, terribile, i genitori, guarda…ma possibile che uno che lavora in banca viene a dirmi che l’impugnatura della figlia è sbagliata? Ma io glielo dico come si apre un conto corrente? E’ una vita che gioco, una vita, saprò se un’impugnatura è azzeccata o no?”)?

    E potevo, forse, non chiederle se il livello dei maestri italiani è così disatrsoso, come detto da Roberto (”Quel tuo amico è un po’ rimasto indietro, eh? Quello che dice lui era vero quando giocavo io, ora, se un bambino è un talento è assolutamente impossibile che nessuno se ne accorga, come avveniva una volta: ti pare che se io mi accorgo che una delle mie bambine è veramente forte non la porto subito da un mio collega veramente bravo che mi possa consigliare? Ma và…”)?

    E potevo forse non chiederle cosa ne pensa dei nostri coach o delle accademie (”sono stata a vedere come lavorano quasi tutti, guarda, i Sartori sono i n. 1, non hai idea di come lavorano, non hai idea, non hai idea”, e Vavassori, le ho chiesto? “Va beh, dai, Vavassori è un grandissimo maestro, dai, che domande fai, è uno che non sbaglia mai…magari diventassi come lui!” ma mi ha detto anche di Rianna “aspetta e vedrai, sta facendo un lavoro favoloso ad Arezzo, aspetta 10 anni e poi mi saprai ridire quanti top 100 usciranno da là”)?

    Beh, che devo dire, Genitori, spero che nella Federazione della Vittoria, che tanto agognate, ci sia posto per una ragazza come questa e per le sue esigenze, e non solo per le esigenze di Voi Genitori.

    Comunque, il vostro Nikolik non deve avere fatto brutta figura, Genitori, se è vero, come è vero, che mi ha dedicato una canzone, Cornflake Girl di Tori Amos (”Ad un mio nuovo simpaticissimo amico, sperando che tu possa incontrare prestissimo la tua Cornflake Girl”) e se è vero, come è vero, che nel risvolto interno della copertina del suo CD che le avevo comprato mi ha scritto il suo numero di cellulare con la frase “Chiamami, che ti insegnerò gratis come si fa il rovesco lungolinea!” (le avevo infatti detto che quello è il mio punto debole).
    Ma io non mi ero accorto che aveva scritto qualcosa, e come uno sciocco avevo buttato il CD nel sedile posteriore di un’auto, dove lo ha trovato una mia cara amica, che mi ha fatto notare la scritta.
    E, così, il risvolto di copertina con il numero di telefono è finito tristemente fuori dal finestrino, gettatovi da questa mia gelosa amica: “tanto - mi ha detto - tu giochi benissimo a tennis, non hai alcun bisogno di lezioni”.

  578. Nikolik scrive:

    Ma Giorgio, mio padre ideologico, tuo figlio non ti ha tradito.
    Io non ho messo parole in bocca a Fulvio, ho solo detto che aveva ragione nel dire che molti coach hanno delle incomprensioni con la Federazione, è vero che le hanno.

    Poi, sono stato io a dire che hanno ragione i coach, non Fulvio.
    Convinzione mia, non sua, di cui sono geloso!

  579. madmax scrive:

    giorgio sei fantastico….

    e che caspita di opinione vuoi avere riguardo alla mia frase

    “AL MOMENTO I FIGLI DELLE PERSONE NORMALI IN ITALIA NON POSSONO DIVENTARE DEI CAMPIONI”

    se questi sono 30 anni che in italia non ce ne sono e soprattutto se per fare una buona programmazione u 10 si devono spendere 20/25 mila euro!!!

    oggi il caso vuole che sto parlando con due neo maestri (manca ancora l’esame) e cosa mi dicono? che alcune cose che gli sono state insegnate alla scuola maestri (e passate come ultimissime conoscenze) il neofita madmax le aveva dette (a loro) e scritte qui 6 mesi fa….

    dopodchè continuano: quest’anno la scuola è stata veramente valida speriamo che non siano molti i docenti che se ne vanno.. io allora domando: “e come mai vanno via?” risposta: “non vanno d’accordo con la federazione!!!”

    leggo poi dell’intervista a castellani.. tenendo presente che io non l’ho mai conosciuto personalmente, prima del raduno (basta andare a leggere) scrissi a proposito della mia ormai famosa guida michelin, che sarebbe servita per una proficua collaborazione tra coach….. vedi caro giorgio a volte basta un po’ di buon senso…. anche perchè come già molto bene ci ha illustrato a roma il prof catizzone a volte si può fare una qualsiasi cosa da molto tempo, continuando a farla male e con l’esperienza di un solo anno…

    atti io ascolto molto l’opinione delle persone che nel tennis ci vivono e del tennis ci campano da decenni, l’unica differenza è che ascolto i pareri di quelli che sono riusciti a fare e che riescono a fare questo lavoro solo grazie ad i risultati ottenuti sul campo.. e ti dirò di più TUTTI (nessuno escluso) al 90% la pensano come me…..

    CIAO KILLLLLLLL!!!!!! per chi non l’avesse conosciuto la sua domanda potrebbe sembrare una semplice ed innocua domanda…… ora basta aspettare la risposta (ci sara??) così ridiamo un po’…..

  580. madmax scrive:

    nikolik non so e non conosco la tua bella amica, con certezza però so che il primo maestro di mia figlia (TECNICO NAZIONALE) l’impugnatura giusta non la conosceva o forse gli ero così antipatico che per dispetto a mia figlia non l’aveva insegnata…

  581. Mauro scrive:

    Dalle mie parti c’è un maestro nazionale che insegna ad impugnare la racchetta con una presa “continental” per il dritto.
    Cosi come conosco impiegati di banca che si gli chiedo delle buone azioni mi mandano dai boy scaut ed altri che scappano con la cassa.
    Questo per dire che in ogni categoria ci sono i bravi , e meno bravi e gli scarsi. Molto probabilmente, almeno nel tennis non servirebbero le qualifiche, dovrebbe essere il mercato, l’utenza a dare i titoli. Così mi disse un mio capo dopo una promozione, questi titoli che ti da l’azienda contano poco, contano e gradi che ti metteranno o meno sulla spallina i tuoi collaboratori.
    Io vorrei con i maestri di tennis, rapporti simili comea quelli che ho con il mio medico, non voglio insegnarli nulla perchè non sono un medico, ma voglio che mi spieghi perchè mi dà una certa cura, quali sono i possibili benefici e quali le controindicazioni. Gli chiedo spiegazioni su una certa cura nuova che ho letto su internet. Lui mi risponde sempre molto garbatamente e cerca di darmi tutte le spiegazioni possibili inviandomi se il caso da uno specialista. Avere un rapporto così anche con il maestro di tennis è chiedere troppo?

  582. stefano grazia scrive:

    Si,Giorgio ce l’abbiamo tutti con te e travisiamo quel che dici…Ah, scusa, non eri tu, era Pro Nikolic che scriveva: “Caro Nikolik, non capisco perchè ti ostini ancora a scrivere su questo blog e contraddici sempre quei pochi genitori che da soli se la suonano e se la cantano (hai ragione tu sono rimasti solo in due o tre, gli altri sono riusciti a mandarli via!). Lo so che la tentazione di rispondere alle tante p*******e che scrivono è incontrollabile, ma falli cuocere nel loro brodo!”
    TANTE P*******E CHE SCRIVONO (i Genitori, suppongo io e Mad Max, o no?) e il Moderator Censore non te l’ha nemmeno cancellato con un p*******e: sei sfortunato, avresti potuto dire che invece di p*******e tu in realtà volevi dire un’altra cosa…Su, dai, non girare la frittata: tu sei sempre intervenuto con atteggiamento ipercritico, lievemente altezzoso e un po’ snob, nei confronti dei Genitori che vogliono metterci becco e forse probabilmente a te il rovescio a due mani e la swing volley di Agassi non sono ancora andate giù del tutto… Ma certo che hai il diritto e dovere di dissentire con quello che diciamo, MA STIAMO ANCORA ASPETTANDO CHE TU o NIKOLIC CI VENIATE A DIRE UNA PER UNA TUTTE LE P*******E (Moderatore: NON T’AZZARDARE!!!) TECNICHE CHE AVREMMO DETTO…
    Citane una e apriamo la discussione.
    Cita la seconda e poi la terza e poi la quarta.
    Stiamo aspettando, vogliamo capire.

  583. stefano grazia scrive:

    HERAIMO:in effetti lontanisimo si, oltre 10.000km, proprio sopra l’equatore… Ma scherzi a parte, hai ragione ma vedi, il fatto è che abitando in Africa, avendo un bambino che in pratica i primi tornei li ha giocati l’anno scorso U10 (tre in italia in estate con risultati modesti, due a dicembre in Florida, vinti), onestamente ino a quest’estate non avevo neanche mai preso in considerazione l’dea di farlo giocare “ad alto livello”, anche perchè lui fisicamente e mentalmente non è certo un Quinzi e ache quest’anno, primo anno di U12, non avevamo nessuna velleità: non entri un Grande Slam se non passi due turni in un Challenger,no? Poi abbiamo anche sempre detto che a quest’età giocare il giusto, serve solo come verifica, e insomma, vivendo in Africa e passando le vacanze in Florida, non ci ho mai davvero speso più di un vago pensiero: ogni cosa a suo tempo. Devi capire: io non fccio ssolutamente parte del Carrozzone italiano di Genitori & Figli in giro per i Tornei Under in Italia e sentendo spesso i vostri racconti non so nemmeno se ho poi tutta sta voglia di farne parte. Ovviamente leggevo su Tennis Italiano e Match Point i risultati dei vari tornei Under ma confesso che la mia attenzione è stata attrata più dal Torneo di pSgiorgio che dagli altri solo per via delfatto che ho conosciuto i Quinzi (il papà credo sia il Direttore del Torneo).
    E comunque mi è sempre apparso un mondo lontano in cui noi non abbiamo ancora dimostrato di meritarci il biglietto per entrarci.
    Ciò detto, hai ragione: sono proprio un ignorantone!
    Ma onestamente ho sempre fatto anche questa riflessione: Miccini questi tornei li aveva fatti tutti, era il numero due o tre U12 in Italia, ha mollato tutto e se ne è andato i Florida (i Genitori dicono che è stato proprio lui a decidere, a volerci andare) e quindi si poi lasciato idietro tutte il suo mondo, tutte le sue classifiche… Davvero credo che i conti si comicino a fare fra gli U14 … Però è vero, io ho bisogno di un CoachVirgilio che mi guidi nei meandri della burocrazia e della programmazione…Credoche anche questo sia un aspetto piuttosto importante e assolutamente non secondario. Certo, accennarne e dargli troppa importanza prima di avere un po’ di carne sul fuoco ti espone a brutte figure per cui…Ogni cosa a suo tempo e prima di far entrare Nicky in un torneo vorrei essere sicuro,per una questione di confidence, non che possa vincerlo ma che possa essere competiivo e almeno passare qualche turno.

  584. giorgio scrive:

    @ L’Innominabile
    Quando più in avanti risponderò al tuo amico KILLLLLL!!!!!!!!, come lo chiami tu affettuosamente, vi farete sicuramente tante risate! Non te l’ho voluto mai dire, ma adesso mi costringi, su di te le risate già me le sono fatte, e sapessi quante! Devi sapere che nel tempo libero mi dedico alle corse tris d’ippica ed ho una leggera infarinatura anche su quest’argomento. Se non mi credi te lo dimostro con qualche piccolo esempio e ti dirò anche cose e nomi di fantini che corrono le tris ma che non risultano negli elenchi che si possono trovare su Internet, perchè la prima cosa che mi potresti ribattere è quella che lì ho trovato il tutto. Ferrero è il nome del fantino che cavalca tutti cavalli con il nome D’Asti finale (per esempio Boy D’Asti), Romanelli e Vecchione sono fantini che corrono prevalentemente nella zona del Triveneto, Landi corre per lo più all’Ippodromo San Rossore di Pisa, Lo Verde e Gentilesca sono fantini siciliani, Tamborrino e Morra corrono per lo più a Taranto e all’ippodromo Dei Sauri che si trova a Castelluccio dei Sauri (FG) e così via (Improda, Maisto, Diaz, Daniela Nobili, Cicognani, …..). Una voce importante nell’ippica e nelle giocate tris è “il rapporto di scuderia”. Le corse tris alcuni anni fa si giocavano una sola volta alla settimana (mi pare il sabato), poi si è passati a due volte a settimana e quindi a due volte al giorno in tutti i giorni della settimana (una alle 13,30 ed una alle 19,30 nel periodo invernale mentre gli orari cambiavano in quello estivo), tranne la domenica che si giocava una e qualche volta la corsa si svolgeva in un ippodromo estero (per lo più in Francia), per arrivare fino ad oggi che, da qualche mese, dalle ore 17,30 e fino alle 22,30, a seconda i giorni, si può giocare ogni mezz’ora, e devo dire che mi sembra alquanto scandalosa una cosa del genere. Ma, se questo non bastasse, conosco anche i nomi degli allenatori e di qualche proprietario di cavalli, come conosco un certo Luciano D’Auria, che forse sarà tuo parente visto che avete lo stesso cognome, che so per certo essere un ottimo scopritore di fantini. Infatti so che ha scoperto, tra i tanti, Gianfranco Dettori (c’è pure Lanfranco Dettori), Mirko De Muro e Dario Vargiu (stai attento, ti dico pure che corrono anche altri Vargiu). E’ vero la domanda sorge spontanea ma che c’entra tutto questo e a chi vuole ammosciare sto’ rimbambito! Che c’entrano le risate! Torniamo, allora alle risate! Quando, pochi giorni fa, in un post Stefano Grazia ha scritto il tuo cognome, che io ignoravo o forse l’avevo pure letto prima ma non ci avevo fatto caso, ho collegato la cosa e quando mi hai confermato che hai lavorato nel mondo dell’ippica il cerchio si è chiuso. Mi sono detto conosco Luciano D’Auria e no l’Innominabile? Com’è possibile, lui si vanta di essere arrivato tra i primi dieci del mondo (vorrei comunque essere indirizzato su dove si può consultare la classifica mondiale dei fantini, dato che non ne ho mai sentito parlare) ed io non lo conosco? La cosa è grave, mi sono detto! Ho pensato: vuoi vedere che non è una mia mancanza mentre è lui che si è confuso e che invece di mondiale voleva dire che ha portato tra i primi dieci alcuni dei cavalli che lui allena ma solo in una corsa tris? Ma pure questo, pensandoci bene, mi suonava alquanto strano perché sapevo che al massimo in una tris possono vincere (o meglio dire fanno prendere i soldi a chi ha indovinato l’ordine d’arrivo) solo i primi tre cavalli arrivati se si tratta di tris semplice, i primi quattro se si tratta di quartè ed i primi cinque se era previsto il quintè. Ma poi, come per incanto, continuando a ridere, perché è strano ma la cosa mi faceva ridere, “mi sono illuminato d’immenso”, come diceva Van Basteen quando faceva goal (o non era lui che lo diceva), giuro non me lo ricordo (il mio background culturale purtroppo è molto basso), ma va bene lo stesso così! Ecco spiegato l’arcano, mi sono detto. Non è che per caso quel tal Luciano è il padre dell’Innominabile ed il prode figlio per avvalorare quello che dice circa l’investimento economico nel tennis che sta facendo e giustificare la giusta e comprensibile ambizione (mi sembrava di vederlo, categorico dire: mia figlia deve arrivare tra le prime 15 al mondo altrimenti è un fallimento totale, visto che io sono arrivato addirittura tra i primi dieci!) si è appropriato di tutti i meriti del genitore? Ed ancora continuavo da solo a ridere! Poi, invece, improvvisamente sono diventato di colpo serio, ho pensato che non era giusto e morale come mi stavo comportando e confesso di essermi vergognato di me stesso (mi capita spesso, chissà se vuol dire qualcosa!). Ho incominciato a riflettere seriamente ed ho capito che mi sono visto un film tutto mio, perché una cosa del genere se fosse accaduta veramente come l’avevo pensata sarebbe molto risultata molto squallida, ancor più se si pensa che non vi era nemmeno la necessità di farla, anche se per i figli si fa, ed è giusto farlo, questo ed altro!

    @ kill bill o KILLLL (come ti chiama l’Innominabile)
    Anche, se come dici tu, se sei andato solo a Roma (non ci posso fare niente se viaggi poco ma non mancherà tempo per visitare altre città) mentre io sono andato anche a Pescara, La Spezia, Modena, Messina e Bari, ti risponderò lo stesso perché ho imparato che nessuno è perfetto! Adesso parliamo seriamente e cerchiamo di dare delle risposte, anche se la tua domanda, come dice sogghignando il tuo amico Innominabile, per chi non ti conosce, potrebbe sembrare facile ed innocua. Io non ti conosco, da ingenuo quale sono non ho capito che cosa volesse dire il tuo amico e ti accordo ancora una volta la mia fiducia e ti vado a rispondere. Se vuoi essere tranquillo sotto tutti gli aspetti, hai la possibilità, non solo economica, e vuoi mandare entrambi i bambini nello stesso posto, non ci pensare due volte, la scelta giusta è mandarli da Vavvassori. L’eventuale sacrificio, vista la lontananza da Firenze, sarebbe comunque ripagato con la qualità della prestazione, sia riguardo all’aspetto tecnico-tennistico e sia riguardo alla preparazione fisica. In quest’Accademia vengono presi bambini dell’età di entrambi i tuoi due figli ed avresti risolto il problema alla grande. Abitando a Firenze e non volendo farli allontanare di molto, c’è o la Blueteam tennis Accademy, che si trova all’interno del Circolo Tennis Arezzo, diretta da Umberto Rianna, specializzata per ragazzi più grandi dei tuoi (forse per quello di 13 anni siamo al limite) o la Florence Tennis School, Accademia che Fabrizio Fanucci dirige presso il Match Ball Firenze. La Blueteam, che si trova a Via Vecchia 15 (per andarci la prima volta bisogna stare molto attenti perché, appena oltrepassata una porta delle mura che circondano la città, non mi ricordo come si chiama, bisogna subito girare a destra), oltre ad un ottimo direttore ed una buona struttura mette a disposizione degli iscritti un eccellente staff tecnico composto oltre che da ottimi maestri di tennis anche da Iacopo Bramanti che è un preparatore fisico serio e competente (fino a tre anni fa lavorava con Vavvassori a Cividino) ed è sposato, se non sbaglio, con Maria Paola Zavagli che è una buona giocatrice di tennis. Dal punto di vista logistico i ragazzi si possono sistemare all’interno del circolo, dove sono stati creati dei mini appartamenti o volendo anche in degli appartamenti che si trovano al centro (di solito questa soluzione la propongono ai più grandi). I pasti si possono consumare all’interno del circolo e per quanto riguarda la scuola si può scegliere o di frequentare la mattina quella pubblica o di farsi seguire da professori privati e sostenere, a giugno, gli esami in una scuola di Roma. L’altra soluzione potrebbe essere quella di non spostare i ragazzi da casa e rivolgersi a quella che si trova nella tua città, senza stravolgimenti radicali in seno alla tua famiglia. L’ideale sarebbe, per bambini in crescita come lo sono i tuoi di trovare non dico il prof. Catizone, perché è impossibile, e non dico uno competente come lui, perchè è improbabile, ma uno che nel lavoro gli assomigli molto, abbia le sue stesse idee ed applica le sue stesse metodologie. Però ti devo essere sincero, non so chi sia il preparatore fisico che opera in questa Accademia. Comunque, qualunque sia la scelta confrontati prima con l’Innominabile perché lui le conosce tutte, ha già fatto la scelta giusta, e glielo ho confermato più volte, e sa per l’età dei tuoi bambini quale è la più adatta, anche se credo che anche tu le conosca bene ed hai voluto, furbacchione di un KILLLL, mettermi alla prova. Se nulla ho fatto con quello che ho scritto almeno ti ho dato qualche indicazione topografica di Arezzo, visto che sei andato solo a Roma. Ah dimenticavo, non ti fare influenzare dall’Innominato circa la storia dei primi 15 al mondo, perché, se anche tu incominci a vederla come dice lui, rischiamo di avere tutti in una volta troppi top 15, maschili e femminili, e dopo 30 anni di vacche magre, potremmo buscarci un’indigestione!

  585. Nikolik scrive:

    Kill Bill, se sei di Firenze, proprio a Firenze c’è anche l’Accademia di Ardinghi, di cui tutti dicono un gran bene.
    E’ proprio a Firenze.
    Io, però, non ci sono mai stato, leggo solo!

    Ma, del resto, la Toscana è la regione del tennis!
    In Toscana, in verità, non c’è che l’imbarazzo della scelta!

  586. stefano grazia scrive:

    MA COME, TUTTO STO CASINO E POI IL PRIMO CONSIGLIO E’ LO STESSO CHE AVREBBE DATO MAD MAX?????

    MA NON TERGIVERSIAMO,PLEASE:
    stefano grazia scrive:
    5 Agosto 2008 alle 00:16
    Si,Giorgio ce l’abbiamo tutti con te e travisiamo quel che dici…Ah, scusa, non eri tu, era Pro Nikolic che scriveva: “Caro Nikolik, non capisco perchè ti ostini ancora a scrivere su questo blog e contraddici sempre quei pochi genitori che da soli se la suonano e se la cantano (hai ragione tu sono rimasti solo in due o tre, gli altri sono riusciti a mandarli via!). Lo so che la tentazione di rispondere alle tante p******e che scrivono è incontrollabile, ma falli cuocere nel loro brodo!”
    TANTE P******E CHE SCRIVONO (i Genitori, suppongo io e Mad Max, o no?) e il Moderator Censore non te l’ha nemmeno cancellato con un p******e: sei sfortunato, avresti potuto dire che invece di p*****e tu in realtà volevi dire un’altra cosa…Su, dai, non girare la frittata: tu sei sempre intervenuto con atteggiamento ipercritico, lievemente altezzoso e un po’ snob, nei confronti dei Genitori che vogliono metterci becco e forse probabilmente a te il rovescio a due mani e la swing volley di Agassi non sono ancora andate giù del tutto… Ma certo che hai il diritto e dovere di dissentire con quello che diciamo, MA STIAMO ANCORA ASPETTANDO CHE TU o NIKOLIC CI VENIATE A DIRE UNA PER UNA TUTTE LE P*****E (Moderatore: NON T’AZZARDARE!!!) TECNICHE CHE AVREMMO DETTO…
    Citane una e apriamo la discussione.
    Cita la seconda e poi la terza e poi la quarta.
    Stiamo aspettando, vogliamo capire.

  587. stefano grazia scrive:

    MODERATORI,SCUSATE, ME NE ACCORGO SOLO ORA: se censurate una mia espressione colorita, va bene, no problem, MA SE CENSURATE ME CHE RIPORTO UNA ESPRESSIONE COLORITA DI UN ALTRO UTENTE E CHE IN PRECEDENZA NON E’ STATO CENSURATO, ALLORA STRAVOLGETE IL MIO POST E IL SENSO DEL MIO DISCORSO…
    Mi riferisco al temine P******E usato da Giorgio/PRO NIKOLIC nel suo post del 30 luglio alle 18;10

    Pro-Nikolik scrive:

    30 Luglio 2008 alle 18:10
    Sono d’accordo con il dott. Grazia!!!!!! Caro Nikolik, non capisco perchè ti ostini ancora a scrivere su questo blog e contraddici sempre quei pochi genitori che da soli se la suonano e se la cantano (hai ragione tu sono rimasti solo in due o tre, gli altri sono riusciti a mandarli via!). Lo so che la tentazione di rispondere alle tante p******e che scrivono è incontrollabile …

    SE QUANDO IO LO RIPORTO COL MIO POST E GLI DICO CHE E’ ANCHE STATO FORTUNATO CHE NON GLIEL’HANNO CENSURATO COSI’ CHE LUI NON PUO’ POI NEGARE D’AVERLO SCRITTO, e voi invece me lo censurate, un po’ il senso di quel che scrivo me lo stravolgete,o no?

  588. Nikolik scrive:

    Ma no, Stefano, in realtà siamo arrivati ad un punto, no?
    Le cose mi sembrano molto chiare, al di là delle polemiche personali, che non mi interessano e che ho sempre evitato (mi sarà dato atto di questo, spero).

    Non avete detto nessuna p*****a, per carità, mai nessuna.
    Fate benissimo ad allenare così i vostri figli, voi che potete.
    Io sono arciconvinto che state facendo tutto benissimo, sono dalla vostra parte.

    Stefano, il punto ormai l’abbiamo raggiunto, no?
    Voi che potete, è tutto lì il punto.

    Quello che io vi ho sempre contestato non è che facciate male voi, ma che la ricetta giusta per migliorare il movimento tennistico e per creare un campione, sia la vostra, valida per tutti.
    La vostra è valida solo per chi può.

    Quindi, Stefano, poichè le cose sono chiare, ormai, è inutile che ripetiate cosa fate voi: tanto nessuno può seguire quello che fate voi, o, meglio, pochissimi possono.

    Quindi, la ricetta giusta non può essere la vostra, mi sembra pacifico, siamo tutti d’accordo, no?

    Siccome siamo in un blog di tennis, quindi, ora che abbiamo capito come lavorate, è inutile che ci rimpalliamo con le vostre teorie: le abbiamo capite, vi abbiamo dato ragione, inutile ripeterle, tanto, anche se giuste, sono inapplicabili, se non a pochissime persone.

    La ricetta giusta per tutti non è la vostra, punto.
    Quella giusta troviamola insieme, punto.
    Mi pare che su questi due punti siamo tutti d’accordo, no?
    Del resto, siamo per forza d’accordo: la ricetta non può certo essere quella di dire alla gente: scusa, ma tu non guadagni centomila euro all’anno e, quindi, tu campione non ci puoi diventare.

    Cerchiamo, quindi, un’altra soluzione, un altro suggerimento.
    Altrimenti, che senso ha tutto questo?
    Che continuiamo a dirci? Le solite cose?

  589. giorgio scrive:

    Caro Nikolik, ma non l’hai ancora capito che la domanda che mi ha fatto Kill Bill aveva tutto un altro scopo? Come confermato anche da queste parole scritte dall’Innominabile: “CIAO KILLLLLLLL!!!!!! per chi non l’avesse conosciuto la sua domanda potrebbe sembrare una semplice ed innocua domanda…… ora basta aspettare la risposta (ci sara??) così ridiamo un po’…..”. L’unico scopo era quello di mettermi in ridicolo qualunque cosa avessi detto. Non conosco Kill Bill, ma un genitore che ha due figli e che gli vuole far fare del tennis seriamente e si prende la briga di partire da Firenze ed andare a Roma per partecipare ad un convegno organizzato da altri genitori su questo argomento (e dico che ha fatto anche bene visto il calibro dei due coach che vi hanno partecipato oltre, mi pare, la preseza del prof. Catizone), non si è già guardato intorno, se non vogliamo esagerare, almeno nella sua regione o perlomeno, avendo conosciuto tanti genitori che hanno fatto già delle scelte, non abbia preso almeno da loro informazioni? Per questo motivo ho dato quel taglio alla mia risposta e spero che abbia accontentato almeno l’Innominabile che aveva preventivato grosse risate. Spero che sia riuscito a fargliele fare tante, altrimenti gli prometto che la prossima volta mi applicherò di più per accontentarlo, ma spero che per adesso non me ne voglia. Come avrai certamente capito il tipo di risposta che ho dato nel mio ultimo post all’Innominabile era scaturita dalla provocazione fattami sulle risate. Mi sono fatto forte di queste parole scritte dal curatore, e riferite a me:” SEI STATO ACCETTATO NEL NOSTRO BEL MONDO: SE VUOI CONTINUARE A SCRIVERE CI FAI UN PIACERE, ALTRIMENTI SE VUOI NASCONDERTI DIETRO LA SCUSA CHE MAD MAX TI HA FATTO LA BUA, FAI PURE COME VUOI, NESSUNO TI PUO’ COSTRINGERE, pero’ se uno comincia un match poi non e’ che a meta’ partita se ne va a casa,no?”, mi sono fatto coraggio ed ho osato, nonostante la bua che l’Innominabile mi aveva fatto e di cui, sicuramente, porterò i segni per tutta la vita. Comunque caro Nikolik, ricorda quello che ti dice il tuo padre putativo, sono altri e ben più importanti i match (non so se al plurale si mette la s) che nella vita bisogna giocare e vincere! E penso che ognuno di noi ne abbia già giocati tanti e per motivazioni ben più serie! Che te ne sembra di questa perla di saggezza? Se avrai un po’ di pazienza te ne elargirò altre! No, non mi dire che faccio ridere anche te! Sarebbe la fine! Una cosa mi sono dimenticato di dire a Kill Bill circa la Florence Tennis School, quella di non farsi impressionare dal fatto che questa Accademia pubblicizza, normalmente e sul suo sito,la propria immagine anche con questa precisazione: “ La Florence Tennis School si presenta inoltre con le carte in regola per ottemperare ai requisiti richiesti dalla F.I.T. con i nuovi Piani Integrati d′Area. Abbiamo ottenuto la certificazione di qualità federale per tutti e tre i livelli didattici previsti: Minitennis, Perfezionamento e Specializzazione, diventando capogruppo di quaranta Circoli in Toscana e costituendo uno dei P.I.A. più importanti d′Italia”. Ti posso assicurare, e mi faccio garante, che nonostante si nomini la Federazione, che normalmente fa danni e sfaceli, in questa Accademia si lavora veramente bene! Caro Nikolik, ti saluto perché sto partendo per le vacanze così, pur avendo un notebook ed avendo deciso di non portarlo con me, cercherò di disintossicarmi da Internet, sperando di non andare in crisi d’astinenza non potendo leggere l’Innominabile. Ma se ciò dovesse succedere, pazienza! Ah, un ultima cosa ti volevo chiedere! Per caso sai, o qualcuno del blog sa, se risulta vera la voce, che circola in giro, circa la possibilità che l’Accademia di Vavvassori si trasferisca, già dalla fine di quest’anno, a Verona? Secondo me, sono voci infondate e solo p******* (finalmente questa volta questa parola, lo devo proprio ammettere, calza a pennello) !!!!!!!

  590. stefano grazia scrive:

    RAGAZZI, QUESTA E’ BELLISSIMA: per capire un po’ l’approccio di Nikolic al Blog correte tutti all’Articolo sulla Mauresmo che non va alle Olimpiadi e seguite (scorrete) il surreale delirante scambio di post fra Nikolic e due , a poco a poco sempre piu’ interdette e inebetite,Monique & Angelica: non preoccupatevi ragazze, quella sensazione di voragine, d’impotenza, di vertigine che vi prende e’ normale, succede anche a noi qui di G&F, e’ la Sindrome di Nikolic che coglie l’impreparato lettore sotto gli uno-due leziosi e avvolgenti dell’Avvocato Toscano. Colpisce anche i piu’ vaccinati. A volte perfino chi gli da ragione!

    SCHERZO (ma fino a un certo punto) anche perche’ oggi e’ giorno di festa visto che finalmente con Nikolic ci siamo chiariti sul punto che l’approccio mio e di Max NON e’ sbagliato. Nikolic dice troppo costoso. Non lo nego (neanche Max anche se lui insiste che altri spendono molto di piu’ senza ottenere stessi risultati,vantaggi,professionalita’… si diceva questo per dire che le Academies in realta’ ti farebbero risparmiare ad altre soluzioni)

    VA BENE, dico io, ci sto, si puo’ ANCHE cercare di dare risposte in questo senso (archipedro ha provato a darle, ma soprattutto lo ha fatto Andrew)
    Io invece a questo punto preso atto dell’ultimo post di Nikolic in cui mi si da ragione, chiudo qui la mia collaborazione col Blog. Vi ringrazio tutti, in america direbbero It has been an amazing journey, ma ora e’ venuto il momento di riprendere la vita di sempre: mia moglie e’ da un po’ che me lo dice e mi accusa di mettere in piazza la nostra vitac e per cosa poi? alla fine per ripetere le stesse identiche cose finendo semmai per inimicarsi persone che poi potrebbero anche tornarti utili o comunque, per qual motivo poi uno deve litigare? Alla fine poi con le critiche ci si incarta, si rischia di apparire quello che non si e’ (io ormai ho scoperto di essere un riccone) e soprattutto si corre il rischio di “voler fare gli sboroni”,come si dice qui a Bologna. Non rinnego nulla, nel senso che all’inizio il Blog e’ stato davvero un mezzo importante per venire a conoscere un mondo che tutto sommato fino ad allora avevo solo sfiorato, ma ora e’ davvero giunto il momento di stare di piu’ con mia moglie e mio figlio e magari invece di passare ore e ore a scrivere, di ritornare a leggere i miei amati libri (e fumetti,anzi: graphic novel che fa piu’ cult snob) o,magari,se dio vuole, come mia moglie spera, a cercare di scrivere quel mio famoso libro MEN ABROAD. Anche un libro In Searching of Mr Fischer applicato al tennis non sarebbe una cattiva idea. Ma per quel che riguarda ormai G&F ha ragione Nikolic, siamo arrivati a un punto morto in cui siamo tutti d’accordo. Inutile continuare a incartarsi. O meglio: e’ giunto il momento di cedere la parola ad altri Genitori di bambini di 7-9 anni …Del resto mio figlio si sta approcciando ad un eta’ in cui, ha ragione heraimo, non e’ piu’ il tempo delle mele… L’illuminazione pero’ me l’ha data mia moglie: su,svegliati, di quanti di quelli che giocano davvero ce ne sono che scrivono su un blog? Non ne hanno nemmeno il tempo …
    Non escludo di passarvi a trovare,una volta al mese, qui o chissa’,al Cafe’ Universe, se mai verra’ aperto e comunque questa e’ la mia email:
    gabristenic@yahoo.it
    Possiamo continuare a sentirci li’.
    Approffitto di questo momento d’armonia e di serenita’ perche’ voglio finire in bellezza con le parole testuali di Nikolic:
    “Non avete detto nessuna p******a, per carità, mai nessuna.
    Fate benissimo ad allenare così i vostri figli, voi che potete.
    Io sono arciconvinto che state facendo tutto benissimo, sono dalla vostra parte.”
    Grazie Nikolic,davvero, senza rancore e finta ironia, grazie a tutti….spero solo che tutto questo non vada “perduto come lacrime nella pioggia.
    Time to leave (Blade Runner)
    Un abbraccio,
    Stefano

  591. madmax scrive:

    vedi giorgio questa è un’altra delle differenze che esiste tra di noi e cioè che io parlo di una cosa solo quando ne sono sicuro tu parli a caso e per sentito dire…

    il mio “illustre padre” non ha scoperto gianfranco dettori, dario vargiu e nemmeno santiago soto ma li ha valorizzati (il povero santiago nemmeno perchè già aveva avuto successo negli states) mentre per mirco (con la c) demuro (tutto attaccato) l’ha conosciuto quando li ho presentati…. e mirco appunto con me oltre ad aver vinto la classifica italiana è stato invitato a royal ascot (con la regina) essendo tra i primi 10 fantini del mondo per una sfida (tipo ryders cup nel golf europa vs america) proseguita poi in inverno nei caraibi dove annualmente si incontrano (invece per una sfida l’uno contro l’altro) le migliori fruste del pianeta (anche se a quest’ultima non sempre tutti i migliori partcipano). mirco lo scoprii un giorno a roma, grazie al mio caro amico giuseppe gentilini che dopo di me ne divenne e ne è tutt’ora il suo agente), lo invitai a montare per me a pisa per poi fargli un contratto che durò due anni e che lui onorò vivendo a casa mia a bellinzago novarese… vedi giorgio a differenza di voi non devo proprio appropriarmi di nulla di nessuno….

    per la cronoaca la vavassori ha firmato un contratto di 28 anni con il comune di palazzolo ed almeno fino a quella data non si muoverà

    per continuare oggi ero a pranzo con renato, mauro (pezzi) il coach della remondina e anche di mia figlia, catizone (non ricordo se l’avevo scritto in precedenza ma già allenatore anche della garrone nr 27 wta un po’ basso per il mio target ma è un amico e mi accontenterò..ah ah) e le cose uscite sono sempre le stesse e dette da loro non dal neofita max…

    ciao giorgio…ciao e buone vacanze….

    stefano non ti nego che più volte mi è venuta la tua stessa tentazione ma so benissimo che così facendo faremmo il loro gioco. noi dobbiamo continuare a scrivere ed a risponderci tra di noi o a rispondere alle persone che vogliono un confronto serio, che sono interessate a sapere.. i vari giorgio facciamo finta di non vederli,sentirli, leggerli tanto loro non ci sono mai tranne quando c’è da prendersi dei meriti o quando devono attaccare per non essere attaccati.

    noi abbiamo sempre detto che qui manca i racconti del cammino degli u 14/16 ed ora tu ci sei vicino. non mollare e finisci il tuo lavoro ed io farò lo stesso….

    g.c. stamattina mi raccontava di aver incontrato ieri mirmidone con la figlia e mi ha raccontato di averla vista molto migliorata, nonostante il programma sia solo agli albori… congratulazioni eros e adelante

  592. uno dei lettori scrive:

    A nome dello sconfinato popolo dei lettori di questo sub blog che scelgono di rimanere semplecemente interessati ed anonimi lettori prego Stefano e Max di non abbondaonare l’iniziativa che è ricca di spunti interessanti e per la quale vi ringraziamo.
    Saranno i lettori a trarre le conclusioni su quanto viene scritto sul blog avvalendosi della loro intelligenza e documentandosi per quanto possibile.
    Grazie!

  593. giorgio scrive:

    @ L’Innominabile
    Non è certo colpa mia, e non ho difficoltà a crederti su Mirco Demuro (questa volta penso di averlo scritto correttamente), ma guarda cosa scriveva la Gazzetta dello Sport , il 22 febbraio di quest’anno, in un articolo, che avevo letto a suo tempo e del quale sotto ho fatto copia-incolla, dopo che Ruiz Diaz aveva incantato l’ippodromo di Varese con una prestazione maiuscola:

    Archivio Storico La Gazzetta dello Sport
    Torna alla ricerca | Stampa la pagina
    Sezione: ippica
    Pagina: 28

    (22 febbraio 2008) Gazzetta dello Sport

    Questo fantino pare un fenomeno

    S ono bastate due corse e questo fantino fa già parlare di sé. Mercoledì il 22enne Jorge Ruiz Diaz ha esordito a Varese: due ingaggi, un secondo posto e una vittoria con freddezza da veterano. Invece ha soli 22 anni ed è l’ ennesima scoperta di Luciano D’ Auria, il 73enne creatore di Falbrav che nella sua mitica carriera ha scoperto jockey fenomenali come Gianfranco Dettori, Santiago Soto, Mirco Demuro e Dario Vargiu.
    Questi giornalisti, che categoria. Se siamo fortunati li scopriamo essere imprecisi, ma il vero problema è quando si inventano di tutto e di più! Non so che dirti, fai tu!
    Grazie per averci dato la bella notizia circa al fatto che l’Accademia di Vavvassori non si muoverà da Palazzolo ed addirittura per i prossimi 28 anni! Ho tirato un grosso sospiro di sollievo, sarebbe stata una tragedia il doversi spostare di nuovo dopo appena due anni! Avevo visto bene nel ritenerla una grossa bufala! Scusa se ti lascio, sto partendo e sono in ritardo, devo trovarmi a Fiumicino tra un’ora. Ciao Innominabile ….. ciao e buone vacanze anche a te!

  594. madmax scrive:

    stefano rileggendoti….ti auguro vivamente e dovresti farlo anche tu di non dover avere mei bisogno di loro!!!!

    uno dei lettori… il mio motto è non mollare mai..figurati se la do vinta a quattro cialtroni che si nascondono dietro un nik.. perchè vedi se uno dietro un nik scrive per confrontarsi apertamente (quindi anche non essendo d’accordo…) tutto va bene, quando invece ci si nasconde per insultare o per raccontare un sacco bugie (e abbiamo dimostrato ampiamente che sono bugie) allora non ci sto più.. oltretutto a noi che abbiamo come figli dei bambini ancora molto giovani e quindi senza ancora una carriera certa ne dicono di tutti i colori quando poi li contraddice uno di chi potrebbero aver presto bisogno allora va a finire tutto in tarallucci e vino.

  595. pibla scrive:

    Beh, ho sempre pensato che prima o poi Stefano avrebbe fatto un pezzo del genere ed avrebbe mollato G&F di punto in bianco, è indubbiamente nel suo stile; io sommessamente mi permetto di dirgli che sua moglie ha in gran parte ragione, ma che tra scrivere tutti i giorni più volte al giorno commenti chilometrici e smettere di scrivere del tutto di punto in bianco, ripromettendosi semmai di intervenire tutt’al più una volta al mese, ci sono parecchie vie di mezzo.
    E che diamine, mica sei uno che deve smettere di fumare o di farsi!!!! e per l’amor di Dio risparmiami la banalità che sì, tutto sommato il blog era come una droga…….
    …..e poi scusa, proprio ora che Nikolik sta andando in ferie e per un pò non avrebbe scritto!!!!!
    Dai su Stefano, trova una sana via di mezzo.
    Un saluto.

  596. madmax scrive:

    io non parlo con mio padre da 10 anni anche se tutto sommato non credo sia stato lui a raccontare una sciocchezza simile e tendo più a pensare che sia stato il giornalista ad essere poco informato (o anche a non fare attenzione all’iniziale del nome) o a volere “montare” il nuovo fantino ruiz (già per altro licenziato). per onor di cronaca ai fantini sopra citati ne manca un altro, marcel depalmas francese anche lui non creato (infatti aveva prima già vinto il prix l’arc de triomphe in sella a soltikoff nel ‘62) ma comunque valorizzato in italia

    ma di incapaci purtroppo ne è pieno il mondo ed a noi basterebbe leggere l’ultimo numero di tennis italiano dove nell’intervista a bolelli vengano menzionati bergamo palazzolo e cividino e mai la vavassori come se lui si fosse trasferito da bologna per le bellezze del posto. e meno male che ci sono invece giornalisti seri come tommasi e clerici che su sky facendo una telecronaca di simone ricordavano i suoi 6 anni e passa passati da renato…

    per concludere dico poi che mio padre ha 74 anni e si alza ancora tutte le mattine alle 5 (intendiamoci tanto di cappello) io è già da 10 che mi alzo presto solo se devo portare mia figlia ad un match!! per far questo (oltre a potersi trasferire per seguire la propria figlia etc etc) qualcosa di buono bisogna pur averlo fatto….

  597. andrew scrive:

    …StefanoGrazia…ma vaffantennis!!! Non ci puoi lasciare così…pensa che anche mia moglie (cui poco cala del tennis e anche del vaffantennis) ha cominciato a seguire il blog….

    …vabbè, comunque ognuno è sempre libero di prendere le sue decisioni: effettivamente, le discussioni, a volte sterili e noiose, diventano pesanti come un dibattito parlamentare; poi, d’improvviso nasce una perla (tipo il vaffantennis)…

    Intanto si nota come Giorgio stia perdendo un poco di quell’aplomb da vecchio signore con la barba bianca sempre prodigo di consigli con i nipotini e cominci a lasciar trapelare ciò che spesso contraddistingue la linea FIT, ossia sufficienza, magniloquenza e denigrazione dell’altro da sè (non subito intendiamoci, solo dopo che non ti sei inchinato al verbo)…

    È un abito mentale, non ci si può fare niente…ma il vaffantennis è una risposta anche a questo…

    Intanto noi vaffantennisti, sezione di Bassano, ci siamo trovati per un allenamento con il CCV*. Mentre io portavo a spasso il cane (accidenti quanto tirava oggi!), Alessandro si sorbiva le cure del CCV dalle poche parole (un po’ è anche meglio così, in quanto è un po’ balbuziente. CCV, se mi leggi, non arrabbiarti:..). Domani lo accompagna lui al Nike di Padova, ho preso impegno per delle lezioni vaffantennistiche presso un’associazione sportiva e sono impegnato.
    Oggi ho visto molto migliorare Alessandro nel colpire la palla avanti e in anticipo e ormai comincia a essere solidino sia di dritto che di rovescio…insomma, si migliora anche là, nel campo comunale…

  598. andrew scrive:

    *CCV=Coach Certificato Vaffantennis

  599. madmax scrive:

    o forse un’altra motivazione plausiblie potrebbe essere che avendo io ormai mollato poteva essere un buon modo (secondo il giornalista) di attirarsi le simpatie di mio padre….. oltretutto se non l’avessi riportato tu, mai l’avrei saputo poiche di ippica italiana non me ne occupo più e chi sapeva, conoscendomi ha preferito tacere….detto tra noi non avrei detto e fatto nulla perchè fondamentalmente non mi importa nulla e non è alla gloria che aspiro…

  600. Mauro scrive:

    Stefano che dire, sicuramente posso affermare che questo blog mi ha attirato principalmente per i tuoi scritti, quindi è chiaro il dispiacere che provo nella tua decisione.
    D’altro canto se preferisci dedicarti ad altro, non posso biasimarti, anche se concordo con Pibla nell’affermare che esiste una via di mezzo anche in questo.
    Io la penso come Max, e quindi non mollerò, a costo di scriver da solo, come un naufrago che lascia i suoi messaggi nella bottiglia sperando che prima o poi qualcuno li legga.
    Qualcosa cosa ti serva sai come contattarmi.

  601. pibla scrive:

    Stefano, ma pensandoci meglio, ci stai prendendo pe ‘oculo??!!
    E se sì, a che pro???

  602. Mauro scrive:

    Per quanto riguarda il secondo anno under 12 di Nick o per chi è nelle stesse condizioni, ricordo benissimo cosa aveva detto Piatti circa l’argomento, ovvero che non è necessario a quell’età sbattere i figli da una parte all’altra dell’europa, ma che sono utilissimo allo scopo, almeno sino ai 14 anni anche i tornei di 4 cat.

  603. giorgio scrive:

    @ Stefano Grazia
    Stefano, dalle motivazioni che hai addotto per aver preso al decisione di voler abbandonare il blog mi dovrei sentire tranquillo perché hai giustificato la cosa con motivi personali, su cui è giusto che non entri. Ma credimi, e te lo dico sinceramente, mi sento in colpa se penso che in questa tua decisione abbia potuto influire il mio atteggiamento. Se così fosse te ne chiedo umilmente scusa, ma, come hai potuto notare per come ho fatto con Madmax, sono un incorregibile testardo che non si fa passare la mosca sul naso ed alle cose va fino in fondo. Anch’io ti invito a ripensarci perché non è giusto ed è un vero peccato che una persona che, nella creazione e nella conduzione di questo blog, ha grossi meriti non continui a dare il suo apporto. Magari facendo come ti ha consigliato Pibla, scrivendo qualche post in meno e dedicando un po’ di tempo in più alle cose che tu hai elencato. Ci sono stati molti fraintesi fin dall’inizio, forse perché alcune persone non avevano percepito che ci sono vari tipologie di genitori e con diverse possibilità economiche (per alcuni versi può essere valido quello che dice Madmax che nelle Accademie si risparmia ma alcune famiglie pur trovando risparmio quei soldi non li possono spendere) e che non tutti chiedevano delle risposte su come far diventare professionista il proprio figlio, ma si aspettavano delle indicazioni sul migliore dei modi per farlo giocare a tennis. E’ questo quello che si aspettano la maggior parte dei genitori da gente che ne sa più di loro perché per quella strada c’è già passata. Queste sono le riposte che bisogna dare e tu (nonostante scherzosamente dici di esserti ritrovato riccone e nonostante le mie accuse di ostentazione), ritengo, le possa dare. Un discorso diverso è il percorso che sta facendo fare giustamente, lo ripeto per l’ennesima volta, Madmax a sua figlia e quando qualche genitore chiederà come si fa fin da bambini a programmare un lavoro affinché la figlia possa un giorno diventare professionista quello è il momento in cui Madmax darà consigli e racconterà della strada che ha intrapreso. Oh, sia ben chiaro che non gli sto dicendo che deve scrivere solo in quel caso, me ne guarderei bene, ma sicuramente lui saprà quando e come poter intervenire anche su altri argomenti. In poche parole bisognerebbe aggiustare il tiro e tenere presente questo concetto che ti avevo espresso in uno dei miei primi post (lontano da me il voler significare: “lo avevo detto od altre cosa di questo tipo”):
    giorgio
    @ Stefano
    “………. La categoria dei “genitori” è sempre esistita ed ha il grosso merito, non dico il solo, di aver fatto avvicinare al tennis i propri figli. Un genitore ha “l’obbligo”, chiaramente in base alle proprie possibilità, di mettere in condizione il proprio figlio di poter fare quello che giornalmente fa nel migliore modo possibile (in campo scolastico, in quello sportivo ed in quello ………); ciò si deve fare solo perché questo è uno dei “doveri” di un genitore nei confronti del proprio figlio e non certo perché il genitore nutre l’illusione che il figlio che fa uno sport debba necessariamente arrivare ad essere tra i primi al mondo nella propria disciplina.” A questi genitori, e ripeto sono la stragrande maggioranza (anche se segretamente qualche speranza la nutrono ed è pure giusto che sia così), bisogna dare dei consigli e dibattere su quale sia il modo corretto per far fare al proprio figlio il tennis. Spero fortemente che rivedrai la tua decisione.
    Avevo deciso di scriverti privatamente, ma sarebbe passato molto tempo, e quindi, per poter mandare subito questo post, mi sono portato in aeroporto il notebook che mio cugino, che ci ha accompagnato, riporterà a casa!
    @ Madmax
    Solo poche parole! Stai facendo quello che tutti i padri vorrebbero fare per la propria figlia! Te l’ho già detto e te lo ripeto, ti ammiro per le idee chiare che hai, e per quello che stai facendo e spero con tutto il cuore che ce la farete a raggiungere tutti i traguardi che hai pensato per Alessia (mi pare che si chiami così). Scusami sinceramente per tutte le incomprensioni, e, se sei d’accordo stringiamoci idealmente la mano!
    P.S. Scusate per le ripetizioni e per la scarsità dei concetti che ho potuto esprimere su una questione così delicata, ma avevo poco tempo a disposizione!

  604. andrew scrive:

    bravo Mauro…stavo per dirlo io…ma se lo dice Piatti ancora meglio…

    visto che la FIT è passata al sistema alla francese per raggranellare gli ultimi spiccioli anche dai giocatori NC, anch’io ho pensato che quello può essere il luogo dove far competere il figlio senza dover andare a fregiarsi di titoli in giro per il mondo (tanto sponsor non ne voglio…)

  605. anto scrive:

    NO Stefano Grazia, non condivido assolutamente la tua scelta, anzi la deploro nella maniera più assoluta. RIPENSACI.
    @ Mad Max, sei uno dei ns, tiri sempre diritto e non guardi in faccia a Nessuno……….è si prima o poi capito alla Vavassori e vengo a conoscerti…..

  606. gabri scrive:

    Sono quasi le dieci di sera, Nicholas dorme dopo aver faticato a stare sveglio per finire la cena, intanto fuori il cielo si illumina a giorno per via dei lampi e ci sono tuoni che fanno tremare la casa(..e’ bellissimo!). Anche io faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Questa mattina Nicholas si e’ messo sotto la doccia alle 5 e 50 ed e’ stato molto bravo, come lo e’ in genere solo con Stefano che premorusamente gli prepara la colazione e gli controlla la borsa con il bere, gli snack, le bandane, i grip al suono di ” Nicholas guarda che questo te lo devi poi fare da solo, devi imparare a controllare la tua borsa, su mangia, fai veloce”. Alle sei e 45 eravamo in bicicletta e Nicholas mi dice “..guarda mamma che bel tramonto!” ” Nicky ricordati il tramonto e’ alla sera, questa e’ l’alba” “ah, si e’ vero! Hai visto che bell’alba? ” C’erano veramente dei colori bellissimi e vi risparmio la storia del pigiamino del sole, frutto di racconti dell’infanzia su cui abbiamo conversato. Alle sette Nicky era pronto sul campo con Margie e si e’ visto subito che faticava un po’ a trovare il ritmo e comunque io avevo da fare e quindi li ho lasciati e me ne sono venuta via. Alle sette e venti ho fatto una sosta per un bel caffe’ americano e una telefonata a Stefano …quella telefonata! Si secondo me e’ ora di smetterla, o comunque e’ ora di darsi una regolata, tutte queste botte e risposte , sarcasmi, derisioni, illazioni saranno anche bei passatempi ed esercizi letterari, ma non mi stanno aiutando. Noi abbiamo condiviso con voi la nostra esperienza fino al racconto quasi quotidiano e fin troppo privato perche’ aveva uno scopo costruttivo e non polemico. Avrebbero dovuto arrivare tante altre esperienze soprattutto quelle di chi ha i figli che ci stanno provando, che ci hanno provato e non ce l’hanno fatta , e ancora di piu’ di chi ha i figli che ci stanno riuscendo. Qui mi fermo un momento a ringraziare di cuore Fulvio Fognini per tutto quello che ci ha aiutato a conoscere. I racconti, i dibattiti, le critiche fra gli amici che abbiamo incontrato su questo blog per arrivare a capire insieme se si puo’ fare meglio e di piu’ di quello che gia’ facciamo e’ quello che mi aspettavo, e la voce degli addetti ai lavori avrebbe almeno potuto provare ad indicare una via maestra che ci risparmi tempo e ci faccia capire ( sulla questione denaro uno poi deve decidere in base alle proposte, perche’ alla fine chi paga?). Confesso che ultimamente ho spesso avuto l’impressione di condividere questa esperienza anche con persone che mi sembra stiano li’ alla finestra ad accusare e criticare in attesa che si fallisca, e mi disturba un po’. Non mi disturba che queste persone ci siano, e’ ovvio che ci siano, ma gia’ che di tempo ne ho poco,usarlo per polemiche sterili, mi sembra sciupato. E non e’ che abbia la preoccupazione di inimicarmi qualcuno che mi puo’ servire (figuriamoci, servire a me personalmente? ) ma i riflettori sono puntati sui nostri figli e tutto deve servire per aiutarli e basta. Il problema comunque e’ piu’ mio, quindi non vogliatemene, io non ho il dono della scrittura che ha mio marito, e che gli invidio molto (lui infatti si e’ espresso in modo molto piu’ poetico del mio), non so se resistera’ a non scrivere e non so neanche se sia giusto perche’ so quanto ci tenesse e forse alcuni vostri appelli lo faranno pensare a quella via di mezzo.

  607. claudiotn scrive:

    @Stefano e p.c. a tutti
    Ovviamente dispiace anche a me il fatto che preferisci dedicare le energie ad altri ambiti, però credo, a malincuore, che la tua scelta sia giusta.
    In fondo da un po’ di tempo il blog si è arenato su posizioni già definite e mancano da molto tempo nuovi e freschi apporti. Hai provato con alcuni appelli a smuovere la maggioranza silenziosa che legge (speriamo ci sia poi, io ne posso contare 5), ma nessuno si è mosso. A parte alcuni post che incitavano ad andare avanti, ma si limitavano a quello senza dare alcun apporto e novità alla discussione.
    E’ ovvio che viene il momento in cui gli stimoli diminuiscono. Il blog ha bisogno di nuovi scrittori, magari non con la tua vena creativa, ma che possano portare nuove esperienze.
    Ripeto, dispiace molto anche a me, ma capisco le tue motivazioni, che nel mio piccolo di modesto scrittore, condivido.

    Poi, dopotutto è solo un blog. Ci siamo conosciuti, abbiamo le mail di tutti, non ne farei una tragedia. Riusciremo ad organizzare altri mini o mega raduni, Se si vuole, si potranno coinvolgere altri tramite passaparola. Ci si potrà reincontrare a cena da qualche parte o giocare in qualche circolo, ooops campo. Qualcosa ci inventeremo.

  608. atti scrive:

    Dopo circa 20 mesi il Blog inevitabilmente è in fase laterale, e forse mancano nuovi temi su cui dibattere, percio’ si rischia di alimentare inutili polemiche e botta e risposta, ed “attaccare” chi si espone diventa quasi automatico per rivendicare le proprie idee .
    Stefano se ritieni di non voler piu’ condividere le esperienze quotidiane di Nicholas sei in piena ragione, ma autoescluderti di punto in bianco, soprattutto dopo che costantemente in questi mesi hai invitato tutti a scrivere, scrivere, scrivere… beh mi permetto di dire che fra i canti della Divina Commedia e l’ermetismo/mutismo ci stanno tanti altri stili… abbondonarci così … Vabbè speriamo che ci ripensi…
    Per quanto riguarda il raccontare le proprie esperienze, e nel caso quelle di Nicholas il condimento dei luoghi esotici in qui vi trovate è certamente divertente e appassionante, mentre lo specifico quotidiano di Nicholas, dai tornei agli allenamenti, saro’ banale, ma lo vedo abbastanza simile alle problematiche di mie figlie e/o di altri ragazzi/e, ed è legato alla crescita ed alla difficoltà dei rapporti genitore/figlio.
    Poi il volerlo condividere o no è una scelta personale, io sono dell’idea di parlare piu’ di esperienze che descrivere analiticamente ad esempio una partita e/o un torneo, che come nel caso di Nicholas ed anche mio cambia di settimana in settimana, e molti di noi potrebbero inondare il Blog di racconti analoghi, divertenti ma personali (io li leggo sempre volentieri ma non riuscirei mai a “contraccambiare”); col rischio poi di “beccarsi inutilmente” con chi viene tirato in ballo (pensa se il papà del ragazzino messicano battuto da Nicholas leggesse il Blog …sarebbe stata una bella “campana” da sentire….. scherzo !).
    Mentre confrontare esperienze con altri magari ci puo’ aiutare di piu’, sia chi è già arrivato (vedi papà Fulvio) ma anche e soprattutto dei tanti che per un motivo o per l’altro hanno desistito (è piu’ difficile parlarne e condividere)…. ha ragione Gabri parlare degli U10-12 aiuta, ma ormai possiamo fare un encilopedia, chi ne avesse voglia vada a rileggersi le montagne di Posts in archivio, mentre poco si è discusso della fase piu’ difficile cioè dai 15 ai 18 anni che poi è quella che dipende molto dalla “volontà” dei ragazzi, ed anche quella in cui i costi… si inpennano… se qualcuno volesse aprire il dibattito su questo forse potremmo trovare nuova “linfa” al Blog.

    Stefano riuso una frase di Oscar Wilde :
    “LE COSE DI CUI CI SI SENTE VERAMENTE CERTI NON SONO MAI VERE” ….
    Aspettiamo tue notizie… o vuoi darla vinta a Nicolik…..

  609. Roberto Commentucci scrive:

    Spero anch’io che Stefano Grazia, il nostro Subcomandante, torni sui suoi passi, magari dopo essersi preso un salutare break. Disperso Ubaldo sulle orme di Marco Polo, nel suo viaggio verso Pechino, inizio intanto io a ringraziare Stefano, a titolo personale, per quanto ha fatto in questi mesi (epici i suoi torrenziali ma completissimi e sempre gradevolissimi riassuntoni).

    Effettivamente il blog genitori-figli, forse perché molti argomenti sono stati già ampiamente sviscerati (io stesso per esempio, non avendo per ora figli agonisti, sono più volte intervenuto, all’inizio, a proposito dei problemi complessivi del sistema Italia e della FIT, ma poi ho praticamente smesso di scrivere, avendo esaurito i miei argomenti e rischiando di ripetermi), aveva perso un po’ di slancio e ci si stava avvitando in un clima di eccessiva litigiosità.
    Sta però a tutti noi, e a tutti voi che leggete, mantenerlo in vita.
    Io sono certo che Stefano, passata la fisiologica e comprensibile stanchezza, tornerà a scrivere con più entusiasmo che pria. Per ora, grazie di tutto, Subcomandante.

    Inoltre, credo che qui dentro, annegato e diluito in migliaia di interventi, ci sia tanto di quel materiale da poterci scrivere un libro, una vera e propria “Guida pratica alla gestione dei giovani tennisti agonisti in Italia”. Ovviamente, il materiale andrebbe sistematizzato e riordinato, Chi se la sente? A mio avviso, un editore si troverebbe.

  610. anto scrive:

    @ Roberto Commentucci, utilizzo la tua persona per far arrivare una piccola critica alla redazione. Ma perchè ho l’impressione che questa sezione essendo una delle più importanti, non sia collocata in una posizione più visibile ed accessibile all’interno del portale? Ciao grazie

  611. madmax scrive:

    giorgio, mi sa che hai perso l’aereo!!! guarda io normalmente non porto rancore a nessuno, anche se questo tuo cambio di atteggiamento dopo solo poche ore mi lascia un po’ perplesso e quindi vedremo…. detto questo, di te non ho mai capito quando dici che stefano ha lavorato bene con nicholas, la vavassori è la migliore accademia d’italia, abbiamo fatto bene ad andare a roma da piatti e sartori, poi quando riportiamo e seguiamo i loro pensieri sbagliamo…. in più a chi come me intraprende questa strada e vive 8 ore al giorno sui campi certe sciocchezze non si possono raccontare..

    non mi trovo poi d’accordo invece con tutti gli altri che concordano nel dire che siano finiti gli argomenti da trattare (in relatà tempo fa l’avevo detto anch’io sbagliando..) riguardo gli under 10/12, anzi, il problema vero è che è necessario alzarne il livello dei contenuti. mi spiego meglio:

    io feci un grande errore (a ridaje…) quando alcuni mesi fa elencai una serie di esercizi molto tecnici che stavano facendo fare a mia figlia, ma l’errore non fu quello dell’averli scritti ma il dare per scontato che tutti fossero in grado di farli eseguire nella maniera corretta. ad esempio ricordo che parlai di esercizi per gli appoggi mentre in realtà quelli servivano si a trovare la giusta distanza dalla palla ma solo a quello e prima di fare correttamente quel tipo di esercizi è necessario sapere come arrivarci sulla palla. ed anche quando parlai di ampie aperture o di molti degli errori che si verificano dalla cintola in su, questi quasi sempre dipendono (oltre che dalle impugnature ma di quello ne avevamo parlato) da appoggi errati, non a caso a roma piatti nell’unica cosa tecnica di cui parlò in risposta alla mia domanda specifica sulle aperture, rispose: “il problema vero è mettere il piede in avanti..”

    e quando parlo di errori nella parte superiore del corpo mi riferisco ad esempio alle spalle che sono spesso o troppo frontali o girate in parte all’indietro (per cui si è anche più portati ad aprire ampiamente), ma questo è più facile che accada quando si è con un piede troppo avanti o troppo indietro rispetto a quello d’appoggio.

    a questo punto facciamo cadere dal piedistallo anche i pochi maestri buoni di cui ogni tanto sento qui parlare (ah ma in italia abbiamo molti bravi maestri… ma dove? o meglio alcuni veramente ci sono, ma tra questi quanti fanno veramente quello che sarebbe necessario fare?)….

    bisogna sapere che nella maniera più corretta per iniziare a lavorare sulla posizione dei piedi in fase di appoggio è fondamentale la misurazione delle varie distanze tra le due punte dei piedi (sia sul diritto che sul rovescio perchè quasi sempre sono diverse..) nonchè della distanza laterale che c’è sempre tra le due punte ma ovviamente dopo aver tracciato un riga che parte dalla punta del piede inferiore fino a portarla all’altezza di quella del piede superiore (e questo ovviamente è solo l’inizio..)… sono molti i maestri che avete incontrato e che sono partiti e si sono presentati in questo modo? io penso di no…

    come immagino abbiate capito questo oltre ad essere l’abc è talmente fondamentale che se il bambino non ha memorizzato al 100% questa cosa, è impensabile pensare di poter passare alle varie fasi successive.. provate a guardarvi in giro e guardate quanti bambini arrivano sulla palla nella maniera giusta… (come corrono verso la palla e dov’è rivolta la punta del piede…) tenete presente che per far si che i ragazzi riescano a padroneggiare questi movimenti ci vogliono almeno 2/3 mesi ma spesso anche di più, lavorandoci giornalmente (stefano mi sembra di aver capito che a nicholas siano serviti 3 viaggi dal bolletta ed immagino che nel frattempo ci abbia lavorato lui…). esercitazioni che ovviamente sono da fare sia sul campo che parallelamente a livello fisico…

    QUINDI DI CHE TORNEI STIAMO FARFUGLIANDO

    è evidente che non tutti possano sapere certe cose, ma chi le conosce, chi le incontra, le impara etc etc credo abbia l’obbligo morale di metterle a disposizione della comunità, che potrà fare domande o qui ma soprattutto ai loro maestri che su questi temi, dovrebbero a mio avviso intervenire e dire la loro, tenendo ben presente però che quello che esce dai nostri scritti non è farina del nostro sacco ma di persone che tennisticamente proprio stupide non sono e quindi prima di attaccare così tanto per farlo pensateci bene…

    sul discorso specifico di piedi, appoggi, caricamenti etc credo sia fondamentale il contributo di stefano visto che lo strategy zone lavora specificatamente in questo ambito che è ripeto è fondamentale per poter poi svolgere tutti i vari tipi di esercizi che a quel punto (ma solo a quel punto) trovando un buon palleggiatore non necessitano più delle super accademie (che però queste cose le insegnano…)

    ancora poi sono in attesa di programmi alternativi che permettano di “provarci” con qualche minima chance di riuscita, altrimenti ha ragione andrew, che con il suo vaffantennis può fare benissimo (a costi inferiori, con una maggiore considerazione per ragazzi e genitori e probabilmente anche con maggior divertimento) quello che fanno tutti gli altri!!

    è evidente che come ha detto qualcuno (ed anch’io lo scrissi qualche post fa) ci vorrebbero le esperienze di genitori di ragazzi u 14/16… ma noi lo sapete siamo un popolo di individualisti…

    quindi stefano tira fuori tutta la tua cultura/conoscenza/esperienza e ricomincia dall’inizio… (anche perchè sono certo che molti non sono ancora convinti…)

  612. Mauro scrive:

    Messaggio nella bottiglia 1
    La bambina ha la febbre, probabile virus intestinale. Non avrebbe comunque fatto tennis questa sera, ci sono qua da noi più di 40 gradi all’ombra.

  613. andrew scrive:

    …intanto segnalo che in ossequio alla politica di incentivazione dell’agonismo nel tennis, iscrivere un u10 al Nike di Padova è costato 19 euro. Per fortuna ha vinto, almeno gioca due partite…

    …urge soluzione vaffantennistica…

  614. Mauro scrive:

    MNB 2
    I circoli che ospitano il nike, possono far pagare sino a 22 euro. Occorre sottolineare che il circolo per fregiarsi del nome nike deve sborsare 2000 euro. La Pro Patria di Milano che doveva ospitare la seconda tappa si è rifiutata di sborsare tutti quei soldi.
    Anche in questo caso c’è qualcosa che non quadra, lo sponsor, dovrebbe dare i soldi, non prenderli.
    Qui la Fit, dovrebbe fare qualcosa, Trophy, mi appello a te e a tutti quelli di buona volontà, si crei un circuito nazionale, sponsorizzato da qualcuno che da i soldi, non li prende, mi vengono in mente banche , assicurazioni, ma qualsiasi azienda va bene. Poi i vincitori, non andranno alla finale mondiale(4 atleti), ma chi se ne importa, li vogliamo tutelare ogni tanto gli altri migliaia di atleti italiani?

  615. Gus scrive:

    Ciao a tutti,

    dopo un po’ di tempo che non vi scrivo eccomi qui a dire la mia su tutta una serie di argomenti che ho letto e riletto.

    Intanto ringrazio Stefano che mi ha citato tra quelli che avrebbe voluto scrivessero di più. Significa che pur essendo “nuovo” del blog mi ricorda.

    Per il resto sono andato in ferie in in posto da cui era difficile contribuire e tornato sono stato due settimane senza Internet per colpa del provider che non mi veniva a sostituire il modem rotto.

    Ho accumulato quindi diversi temi su cui ora dirò la mia, nella speranza di non annoiare.

    Mi pare ovvio che in un blog genitori&figli, dove però scrivono solo i genitori alla fine si cerchi anche di capire se è giusto o sbagliato ciò che si fa. In questo caso il tennis è solo uno strumento per tentare di orientarsi in un compito così oneroso.

    Personalmente sono rimasto sorpreso e anche un po’ stupito dal fatto che Madmax avesse addirittura progettato prima della nascita della figlia, ciò che avrebbe voluto per lei: farla diventare una giocatrice di tennis professionista, addirittura nelle prime 50, altrimenti sarebbe un progetto fallito. Visto ciò che ha scritto in seguito e che mi trova in parte concorde, presumo che si sia fatto trascinare dalla polemica e quindi preferisco che si esprima nuovamente su questa “cosa” per eventualmente replicare con maggior attenzione.

    Io che di mestiere faccio il capo-progetto e quindi sono abituato a lavorare per obiettivi, project management ecc.ecc. non sono riuscito a progettare nemmeno la nascita di mia figlia, visto che mia moglie è rimasta incinta per “errore”. 

    Per lei desidero ovviamente il meglio e farò tutto quello che è nelle mie possibilità fisiche, psicologiche ed economiche per aiutarla nel suo cammino, ma cos’è il suo meglio?

    Io credo che sia sostanzialmente insegnarle quello che anche lo stesso Madmax e altri scrivono successivamente:

    “e come vedete arriviamo sempre a quello che dico io e cioè al punto che non si può più fare a meno di allenarsi molto intensamente e se non si è stato abituato a farlo fin da bambino molli”…… che i giovani d’oggi sono i gran parte dei mezzi delinquenti fan****sti e poi così cosà ma basta!!!. si può sapere cosa volete?? amaro lucano?”
    Quindi anche io le chiedo di impegnarsi e anche parecchio. Ad esempio, ma così a titolo informativo, ho fatto con lei un “contratto” che a seconda dei voti che prende le consente di guadagnarsi i soldi che le servono per le sue spese. Tutti siamo consapevoli che solo attraverso la qualità dell’impegno (e non “solo” la quantità) in tutto ciò che si fa si potranno raggiungere i risultati che daranno le maggiori soddisfazioni. Però, a parte lo studio che è un dovere, il resto lo deve decidere lei. Mia figlia, mio malgrado, ha scelto la pallavolo ed è giusto che metta tutto se stessa in quella disciplina ed io farò di tutto per aiutarla a divertirsi il più possibile.
    Tralascio, per ora, il mio pensiero sulla felicità dei ragazzi che credo ci porterebbe molto lontano.
    Non mi piace il pessimismo cosmico, di Madmax che bolla la metà dei nostri ragazzi come “delinquenti fan****sti”, ma ritengo anche in questo caso che la polemica lo abbia portato oltre la ragionevolezza.
    In generale quindi credo che assecondare al meglio delle proprie possibilità le attitudini dei propri figli sia addirittura un atto dovuto da parte dei genitori. L’importante è però essere molto chiari con sé stessi ed evitare che i nostri figli assecondino le nostre aspirazioni, invece che le loro.
    A Stefano dico: ”E cosa si perdono? Passare i pomeriggi a c***giare al Malkl, a fumare, bere,giocare ai videogames?” I. Lendl.
    Se non è stata una loro scelta, si perdono la possibilità di realizzare i propri sogni, le proprie ambizioni, di maturare e anche di divertirsi giocando ai videogames. Se Lendl ha scelto per le ragazze non credo abbia una responsabilità peggiore di qeusta, soprattutto un genitore che poteva offrirgli quello che volevano, in termini di possibilità. Ogni giorno cerco di approfondire la conoscenza di mia figlia per aiutarla a fare le scelte giuste, le migliori per lei e per il suo futuro. Ma non siamo perfetti e anche dagli errori e dalle sconfitte, anzi soprattutto dalle sconfitte si impara a vivere. A te non sembra strano che 4 figlie su 4 abbiano lo stesso hobby del padre? Sei un medico e quindi qualche dubbio sulla relazione padre-figli in questo caso non ti viene?
    Ho lavorato con una ragazza, figlia di genitori benestanti, che era stata obbligata, durante l’età adolescenziale, a diplomarsi al pianoforte al conservatorio, oltre che studiare alle medie/scientifico. Cinque anni di sacrifici (e che sacrifici) per fare una cosa che a lei non piaceva. Risultato: oggi odia talmente tanto il pianoforte che da allora non ha mai più suonato nessun altro strumento. Tralascio gli aspetti traumatici che tale obbligo ha comportato verso sé stessa e nei rapporti con i suoi genitori, che ovviamente non erano autoritari solo in questo aspetto. Quindi sarà pur vero che non avrà passato il tempo a fumare, ma non sono poi così sicuro che per lei sia andata meglio così.
    Tutto sommato mi rende felice che tuo figlio e magari il figlio di qualcun altro, ti faccia in****re, e tu lo rimproveri e che lui si ribelli, e che tu lo castighi. Alla fine fate la pace e vi fate un’oretta di tennis insieme. Mi sembra una dinamica molto più salutare del padre-padrone.
    Per Madmax: “a leggere certi post è chiaro che ancora qualcuno non ha chiaro il concetto che sono due sport diversi il TENNIS AGONISTICO ED IL TENNIS AMATORIALE e che casualmente hanno la prima parte del loro nome identico….. la ferrari da strada e quella di massa sono due ferrari e due auto sportive alla stessa stregua ma l’una non c’entra nulla con l’altra e l’una MAI potrà fare il servizio che fa l’altra…la prima nasce per durare anni l’altra basta che duri una corsa e quindi evidentemente sarà più spinta e pompata. così l’uomo normale viene cresciuto preparato e allenato per durare fino a 70 anni, l’atleta fino a 30….elementare watson”
    E’ verissimo e io la penso come te.
    Io ho avuto la fortuna di fare dei tornei estivi di calcio in squadra con giocatori di serie A e pur non essendo dei fenomeni in serie A, erano dei marziani nei confronti di tutti noi. Ma attenzione, perché a mio modo di vedere, il tennis di un ragazzino di 10 anni, 12 anni non è e non deve essere Tennis Agonistico, almeno nell’accezione che dai tu del termine agonistico. Perché come dici tu un atleta deve durare fino a 30 anni, ma non se comincia a 6, altrimenti la corsa e la benzina la finiscono ancora prima di cominciare, a diversi giri dalla fine.
    Le Ginnaste che “devono” essere al top a 13/14 anni, non ci arrivano di sicuro a 30 anni.

    A tennis io credo si debba lavorare bene, qualitativamente, con degli ottimi maestri (che devono saper lavorare con i bambini e non è detto che sia lo stesso mestiere che fa Piatti), soprattutto sulla componente tecnica.
    Madmax dice anche:
    “per chi ancora non l’avesse capito il genitore è l’80% della eventuale riuscita del ragazzo”.
    Sarebbe interessante capire su quali dati ti basi per affermare una tesi del genere.
    Se ti riferisci alla componente genetica è sicuro che le probabilità che tuo figlio diventi un campione dipendano sostanzialmente dal DNA dei suoi genitori.
    Se ti riferisci alla componente economica che si va a sommare a quella genetica, pure.
    Se ti riferisci ad altro, mi piacerebbe che tu ci spiegassi meglio questo tuo 80% da cosa sarebbe composto.
    Dopo un incidente d’auto in cui ho rotto il femore, per un po’ non ho potuto giocare a calcio. Avevo 15 anni. Sono quindi andato a fare Canoa, nella canottieri di Intra (Verbania). Con me c’era un ragazzino di 12 che aveva cominciato da poco. Si chiamava Beniamino Bonomi e i suoi genitori lo avevano portato lì perché era un po’ mingherlino. Solo alle Olimpiadi ha vinto 1 oro e tre argenti in tre edizioni diverse. In questo caso la riuscita del ragazzo è dipesa al 100% dalla decisione dei suoi genitori :-)
    Madmax dice: “per quanto riguarda i progetti ognuno deve avere il suo…io credo che un’accademia debba prefiggersi come obbiettivo di portare il numero più alto possibile di giocatori a tentare la scalata atp/wta passando dai 10.000$ in poi, quindi la qualità di un centro non dipende dal fatto che sia riuscito o meno a creare un top 100 ma se sono in tanti ad aver raggiunto un buon livello di gioco”
    Su questo punto concordo in pieno.
    Pongo quindi due questioni:
    (1) La Federazione ha un programma pluriennale per raggiungere una maggior qualità dei suoi atleti di vertice
    (2) La Federazione ha un programma per attirare a sé i ragazzi nell’età giovanile e con quali strutture

    Faccio un esempio: mia figlia ha iniziato a giocare a pallavolo perché la società di Beinasco (TO) è andata nelle scuole elementari, ha presentato un suo programma ed è stata sufficientemente convincente. Nella scuola di mia figlia, pur avendo il mio comune ben tre circoli di tennis, non ho mai visto o sentito dire che nessuno sia andato a proporre qualcosa del genere.

    Ho scritto anche troppo.

    Un caro saluto

    Gus.

  616. Mauro scrive:

    Gus, hai ragione, nella classe di mia figlia in 5 sone andate a fare ciclismo su strada perchè la società fa promozione nelle scuole.

  617. Gus scrive:

    Perfino il circolo scacchistico di Nichelino ha reclutato 4/5 ragazzi, tra cui una che è diventata campionessa regionale nel giro di un anno.

    Gioco bellissimo per la verità. :-)

    Se non si allarga la base su cui lavorare difficilmente arriveremo, ad esempio, ai livelli della pallavolo, che domina o comunque è al vertice delle squadre mondiali sia femminile che maschile da moltissimi anni.

    Gus.

  618. madmax scrive:

    gus come dicevo nel post precedente credo sia arrivato il momento di parlare di cose tecniche e di null’altro, soprattutto evitando di scendere nel privato…

    e questo perchè le scelte che noi facciamo, spesso dipendono da situazioni personali oltre che da idee diverse mentre l’unica cosa abbastanza certa è la strada da intraprendere nel momento in cui si è fatta una certa scelta, indipendentemente dal perchè è stata fatta. faccio alcuni esempi:

    tu ti chiedi come posso aver programmato la strada per mia figlia prima ancora che nascesse… beh io ti rispondo che è nato tutto da una battutta fatta dopo aver sciolto il contratto con mirco (demuro) e quasi dimenticata subito dopo (la mia intenzione era trasferirmi in sudamerica intorno ai 40 anni a panza all’aria). poi a 4 anni mia figlia cominciò a fare sport (così come fanno tutti ed ha iniziato con nuoto e danza ritmica prima del tennis) ed un bel giorno con mia moglie mi chiesero di prometterle che avrei fatto per lei quello che avevo fatto per mirco e quando esposi i miei dubbi mi dissero che non era giusto farlo per gli altri e non per chi avrei dovuto amare più di ogni altro. ovviamente spiegai loro tutte le problematiche che avremmo dovuto superare, che a volte un coach deve necessariamente essere un po’ duro mentre un padre non lo vorrebbe essere (anche se io sono per un’educazione abbastanza rigida) etc etc etc. ma nulla da fare, quello è quello che avevano deciso. a quel punto feci l’ultimo tentativo per dissuaderle e cioè dissi: “ok ad una sola condizione e cioè che si faccia al 100% alla mia maniera (loro sanno bene come ragiono e agisco sul lavoro e che cioè sono tutta un’altra persona rispetto al maritino e padre dolce, amorevole e premuroso, nonostante poi nella realtà sono riuscito a trovare il giusto equilibrio..detto questo però, visto che prima era ancora troppo piccola, ogni tanto ancora adesso le domando se non ha cambiato idea e lei non risponde nemmeno più, mi guarda solo facendomi capire di non dire sciocchezze..) quindi ai suoi occhi io sono solo un padre che asseconda i suoi desideri e sogni quindi il miglior padre del mondo…

    per quanto riguarda il projet manager, fortuna ha voluto che nella mia vita che ci abbia azzeccato un po’ più spesso…

    sul dicorso dei ragazzi di oggi, come dicevo prima è una questione di punti di vista, tu li vedi normali io un po’ meno, buon per te, oppure che ne so nella mia zona o nella la mia televisione si vedono cose differenti o ancora partiamo solamente da due concetti di educazione diversi…

    poi tu dici: a parte lo studio che è un dovere, il resto lo sceglie mia figlia…
    e chi stabilisce che lo studio sia un dovere o che è l’unico dovere.. uno può mettere sullo stesso piano dello studio altre cose oppure pensare che gli obblighi debbano essere due, considerando anche che nella vita normalmente sono molti di più… comunque nello specifico come scritto sopra anche nel mio caso ha scelto mia figlia..

    tu dici che se cominciano a 6 anni, a 30 non ci arrivano…ed io non sono d’accordo….agassi ha cominciato a 5/6 anni con un padre tosto ed è andato presto in accademia… risultato che se non fosse stato per gli infortuni che lo torturavano, non avrebbe mai smesso ma oltretutto da sano avrebbe vinto ancora qualcosina..

    tu pensi che quello che dice piatti possa non essere valido per i giovanissimi? io al contrario lo credo fermamente, visto che il suo credo passa da un progresso motorio che obbligatoriamente deve cominciare (è la scienza che dice che alcune proprietà o le sviluppi subito altrimenti ciccia..) da bambini..

    poi mi chiedi cosa significa che i genitori contano all’ 80%… beh quando ci sono due genitori agli antipodi come noi, uno dei due sbaglia, di conseguenza quello che invece è nel giusto (e non chiedermi chi lo è, perchè è ovvio che io pensi di esserlo come lo credi tu), si ritrova già un pezzo avanti…

    come vedi da questo labirinto non se ne esce più, perciò come già espresso, dico che è molto più costruttivo parlare di cose tecniche, per chi nella realtà ha già deciso di intraprendere questa strada.

    devo dire però, che la mancanza di risposte al mio ultimo post, ha fatto si che in questi giorni mi venisse spesso alla mente uno dei dieci “comandamenti” che troneggiano nella hall della vavasori:

    TUTTI VOGLIONI VINCERE, POCHI VOGLIONO LAVORARE PER RIUSCIRCI..

    non è che per caso anche chi è venuto a roma si aspettasse di trovare piatti sartori e catizzone con la bacchetta magica che avrebbe trasformato i bambini da ranocchi a principi? da loro tre, ci si può aspettare solo una pappardella con chili e chili di idee ed esercizi, unica fortuna che sono quelle/i che svilupperanno al massimo tutte le proprietà che servono nel tentativo di buona riuscita in questo sport…

    e devo dire che mi ha lasciato perplesso anche l’atteggiamento di stefano…ma come non aveva deciso di smettere di scrivere per dedicarsi maggiormente alla famiglia? no, perchè non mi sembra che scrivere in altre aree del blog porti via minor tempo…

    per finire comincio veramente a credere che nessuno abbia più la voglia di proseguire questo percorso ed è forse giunto il momento di terminare quando ancora lo si può fare in bellezza. ora vedrò un po’ la piega che prende il blog ed eventualemnte, tornerò una volta ancora ma solo per salutarvi e ringraziarvi tutti comunque, per i bellisiimi mesi passati insieme…

  619. andrex scrive:

    Salve, mi presento, faccio parte di quella grande maggioranza che partecipa in modo silenzioso a questo interessante blog, che scende in campo soltanto adesso, dopo le annunciate scomparse in “senso letterario” del subcomandante e di Mad Max colonne portanti di questo blog.
    Spero vivamente ritorneranno su i loro passi onde l’estinzione dello stesso.
    Pur non avendo le stesse capacità espressive e poetiche di Stefano Grazia, che non ho il piacere di conoscere lui e la sua famiglia, tenterò di dare un profilo della mia attuale situazione di genitore.
    Nato nel 1965, ho scoperto il tennis tutto da solo dopo la morte di mio padre in piena adolescenza all’età di 11 anni, figlio di divorziati e pergiunta autodidatta, perchè mia madre doveva lavorare per il sostentamento, quindi niente lezioni, una Vip Panatta da adulto molto pesante rigorosamente di legno, chiesta in regalo per il mio 12 compleanno, tanto muro,tanto tennis in TV, e poichè vivevo al mare, mi allenavo correndo a piedi nudi sulla spiaggia con il mio amato cane.
    Insomma, un adolescenza triste e dolorosa, ma con una grande sogno, cercare di emulare in qualche modo la figura di mio padre, che prima di ammalarsi, in gioventù, aveva avuto trascorsi olimpionici negli anelli e campione Italiano di lotta Greco- Romana, allora di gran moda.
    Tutto ciò si manifestò in grinta e volontà che mi portò prima di operarmi due volte alla schiena di ernia del disco L4 L5 S1 poi recidive a raggiungere una classifica da C1 per poi dovere necessariamente abbandonare l’attività.
    Vengo al dunque, come sarà facile comprendere, tutte le frustrazioni dovute al prematuro abbandono si sono trasferite sui miei due figli, che non nascondo, vorrei vederli riuscire in questo “bello e dannato sport”.
    Morale: per molti anni ho avuto il completo rifiuto a questa disciplina, ora che il più grande annata 1998 dimostra alcune doti, a dire dei responsabili dell’ultimo raduno di Sestola, tanto che sono stato contattato anche dal volpone di Palmieri che era li’ ad osservarli e che il più piccolo annata 2000 pare a dir loro migliore del grande quanto a mano, soltanto ora che sono in vacanza con l’intera famiglia e vedendoli giocare al mare con i loro coetanei, mi rendo conto che il padre coach, il ruolo da me svolto da tre anni a questa parte, è andato bene per portarli a questo livello, ma ha, altresi’ rubato un pò di infanzia a questi bambini, che non lasciano apparire lo stesso mio interesse e la stessa grinta applicata a questo magnifico sport, forse perchè viziati e distolti da troppe cose che li circondano.
    Riflessione; che ci sia bisogno forse di un grosso trauma o una grave perdita per fare in modo che tirino fuori quella famosa grinta e voglia di sacrificio che manca a tuti gli italiani?
    Per ultimo, una domanda che mi pongo da tempo, e per la quale desidero avere una risposta da tutti i partecipanti al raduno del Real di Roma, perchè in quella occasione non avete portato i vostri mini campioni al NIKE visto che era in concomitanza con il vostro raduno? Se non altro per farli confrontare con i loro coetanei, visto che in particolare tu Stefano Grazia vivendo all’estero hai difficoltà di far confrontare tuo figlio con il movimento juniores italiano che nell’occasione a Roma era di disccreto livello vedi i vari “Merzetti, Mosciatti” stessa sua annata?
    Spero questa mia osservazione, non venga presa come una provocazione,
    un saluto a tutti i lettori e una pronta guarigione alle colonne!!

  620. madmax scrive:

    ciao andrex ti rispondo al volo e solo all’ultima domanda perchè sto lavorando, poi riscriverò stasera con più calma…

    premesso che come abbiamo detto un milione di volte (piatti e tutti gli altri coach compresi) vincere ora non conta nulla:

    2 o 3 bambine figlie dei genitori del blog (mirmidone e mauro sicuramente ma forse un’altra) hanno partecipato. mia figlia si era infortunata qualche giorno prima tant’è che nel 2008 non ha ancora partecipato a nessun torneo (al contrario del 2007), nicholas è venuto solo per una settimana in italia di cui tre o quattro giorni li ha passati girando dai/lle vari/e nonni/e mentre altri genitori sono venuti a roma solo per il week end dovendo lavorare (alcuni non si sono potuti nemmeno fermare la sera acena..)

  621. madmax scrive:

    dopodichè vedo chi si continua a scendere sul personale…. ma cosa sarebbe cambiato se nicholas avesse giocato, oppure se avesse vinto il torneo o perso al secondo turno? per caso c’è ancora qualcuno ha come obbiettivo quello di vincere la lambertenghi che nel suo albo d’oro negli ultmi 30 anni non ha prodotto un giocatore di alto livello (l’unico è potito starace nel’93)? no perchè per chi non l’avesse ancora capito il nostro obbiettivo è esattamente l’opposto!!!

  622. under8 scrive:

    nike di padova. qualcuno mi sa dire dove posso trovare i risultati su internet?

  623. andrew scrive:

    esatto madmax, la partita ora dovrebbe essere solo la verifica che venga applicato quanto svolto in allenamento…è certamente bello e importante vincere ma non fondamentale…

    altrimenti ci si riduce come il padre del bambino con cui Alessandro ha perso ieri (peraltro molto corretto) che continuava con l’incitamento “Alza, Alza…” quando pure aveva tutte le carte in regola per giocare lo scambio…

    Due ore di partita sotto il sole e il vento ma segnali incoraggianti…io e il CCV a chiamare tra di noi il colpo successivo (incrocia, tieni, sull’angolo vuoto, a uscire, avanti, etc…etc…) e un buon 80% di colpi appropriati del pupo, capace anche di seguire a rete e di chiudere 4 volee su 5 nonostante fosse stato lobbato altrettante volte. Partita persa a causa di un insistere di Alessandro a giocare con il back di rovescio, ossia per la pigrizia (o stanchezza) di portare le gambe a spingere con le due mani…

    Nota disastrosa: il movimento di piedi….praticamente ancora pattina sul campo.

    Io comunque resto fiducioso in un proseguio di questo spazio di condivisione e spero che il Cat/Buzz day si tenga a settembre…

    Non mollate…

  624. Mauro scrive:

    Andrex, benvenuto anche a te, come ha anticipato max, mia figlia ha partecipato perchè noi avevamo comunque programmato una settimana di permanenza che tra l’altro è stata molto bella, perchè oltre al raduno ed il nike, ci siamo goduti gli internazionali e le bellezze della città eterna. Altri partecipanti hanno avuto la possibilità di trattenersi solo pochi giorni, tra cui anche il figlio di Stefano.
    Andrex, se ne hai voglia continua a raccontarci dei tuoi figli, tipo di allenamenti, quantità ,routine atletica e quant’altro.
    Pe quanto riguarda la voglia, non è detto che esploda a tutti i bambini alla stessa età, ci sono bambini che iniziando sembrano vogliano spaccare tutto e poi anche per motivi a loro non dipendenti questa volntà decresce, altri invece che sembrano aver iniziato per far contenti i genitori poi pian piano ci prendono gusto e diventano determinatissimi.

  625. Mauro scrive:

    Under 8, ho provato anch’io su internet ma non ho trovato nulla su l nike di Padova.

  626. Mauro scrive:

    Ora vi lascio, il mare ci aspetta, la tennista diventa surfista, domattina venderemo quantità industriali di acido lattico sigh…

  627. andrew scrive:

    under8…devi attendere la pubblicazione sul sito del Nike Junior Tour…di solito una settimana dopo la fine del torneo…

  628. madmax scrive:

    prendo spunto proprio dal post di andrew per rendere chiaro a tutti cosa intendo per discussione tecnica (ovviamente non vale per andrew e tutti quelli che preferiscono fare le cose con pià calma..)

    “Due ore di partita sotto il sole e il vento ma segnali incoraggianti…io e il CCV a chiamare tra di noi il colpo successivo (incrocia, tieni, sull’angolo vuoto, a uscire, avanti, etc…etc…”

    in italia uno dei problemi piì grandi è proprio questo e cioè il pensare immediatamente al tieni, incrocia etc etc, mentre la priorità dovrebbe essere il dove per passare al dove solo successivamente.

    perchè come… semplice, primo per la mentalità, nel senso che a questa età per esempio se sei a metà campo con la palla alta devi tirare e poco importa se va fuori o se per fare il punto basterebbe piazzare (ed oggi basta guardare qualsiasi torneo under ma anche i 3° e 4° cat e più un giocatore si trova vicino alla rete e più tira piano o con rotazione dopo aver fatto scendere la palla, per magari poi tirare a 200 km/h quando si trova due mt fuori dal campo) … oppure palla in recupero… se si va a guardare vedrete quasi tutti i bambini giocare a piè pari un lob con nessuna rotazione e forza (per forza come farebbero senza un appoggio adeguato), con unica difficoltà procurata dai più fortunati la palla lunga. risultato di oggi spesso punto o comunque punto che ricomincia da capo, ma in futuro mattonata imprendibile dell’avversario… ecco quindi che quando parlo ad esempio di appoggi e caricamenti intendo l’insegnamento (in questo specifico caso) dell’arrivare con il piede giusto per poter caricare sulla gamba posteriore e di conseguenza tirare molto forte ed arrotato facendo in modo che la palla tornata nel campo avversario, rimbalzi alta e vada spedita verso il fondo…. quando queste cose non vengono insegnate subito, il bambino in qualche modo comunque cercherà di incrociare, tenere od altro ancora ed è proprio lì che nascono prese improbabili, escursione di spalle e anche, problematiche che poi tutte sommate insieme determinano di fatto l’impossibilità di giocare con i tempi e la forza necessari, che a fronte di tutte queste imperfezioni produrrebbero come risultato l’errore..

  629. andrew scrive:

    madmax

    …ma perché il “dove” dovrebbe seguire il “come” e non co-esistere?…non mi sembra abbia molto senso cercare gli appoggi giusti su una palla a metà campo per tirare una sassata a casaccio…

    se io in allenamento gli faccio fare un esercizio che prevede l’attacco su palle a metà campo giocando una palla carica sull’angolo, sarò soddisfatto se lo vedo fare quello per cui si è allenato…poi, l’allenamento consiste proprio nell’aumentare gradatamente e massimizzare la resa del colpo…

  630. madmax scrive:

    andrew scusami ma ti sei mai domandato sul perchè alcuni bambini inizialmente vincono e poi da un giorno all’altro non vincono più nulla? e di che esercizi per i piedi stai parlando? se tu provi a fare quelli giusti ti renderesti conto che un bambino (ma anche tu se provassi) inizialmente (e per un bel po’) nemmeno senza racchetta, palla e con lo sguardo rivolto ai punti dove mettere i piedi riuscirà a farlo nella maniera corretta, immagina con la racchetta in mano e la palla da colpire….. e tu non contento vorresti fargli fare anche il punto indirizzando il tiro dalla parte giusta!!! come, prima sostieni che i bambini dovrebbero essere fatti crescere con calma, poi però dovrebbero saper arrivare perfettamente 8e con poco allnemanto) sulla palla, fare il movimento perfetto del dritto o rovescio che sia ed in più fare il punto tirando dalla parte giusta?? questo è il classico discorso all’italiana dove tutti devono saper fare subito tutto con il risultato che alla fine non sa mai far nulla nessuno… tanto poi ci sono sempre i se ed i però…

    ieri sera ho sentito l’ intervista prima della finale dei 400 maschili di nuoto a phelps che rispondendo alla domanda circa lo spostamento d’orario della finale diceva che per vincere un oro olimpico è necessario essere pronti a gareggiare anche alle 3 di notte. oggi il nostro marin rispondendo a come era andata la finale ha detto che quell’ora l’aveva certamente danneggiato perchè si era dovuto alzare alle 6!!

  631. madmax scrive:

    ovviamente non ho detto che la DEVE tirare a casaccio, il punto è che se sta attento a raggiungere il primo obbiettivo o è agassi o la tirerà fuori tre metri se tira e non appoggia… spesso le prime volte tirerà giusto ma non avrà raggiunto l’obbiettivo dei piedi…

  632. anto scrive:

    @ Mad Max, ti vorrei chiedere se tua figlia non è mai stata seguita da coach tavelli (ex coach della Schiavone e di Beto Martin e di alcune teen dei paesi dell’est)?

  633. madmax scrive:

    no perchè?

    comunque dopo il primo anno di sat ha cominciato a seguire fisicamente il prof catizzone mentre tennisticamente ha sempre lavorato con il suo primo maestro, un tecnico nazionale, finchè l’anno scorso siamo passati alla vavassori. tendenzialmente non sono uno che cambia molto volentieri, nel senso che dal momento in cui ho fiducia di qualcuno e fino a quando continuo ad averne (comunque tengo sempre gli occhi aperti e mi guardo continuamente in giro..), penso che sia l’atleta ed in questo caso mia figlia a doversi adattare e non viceversa. in questo caso poi sono stato fortunato poichè è stata proprio mia figlia a volersi trasferire in quel di palazzolo….

  634. andrew scrive:

    madmax, hai ragione…

    ma quello che a me interessava verificare era che applicasse ciò che stava facendo in allenamento…

    Come ben dici, io vado molto a rilento,…è già un successo se riesce a fermarsi prima di colpire.. ma sarà un lavoro “invernale”…ora che ha fatto un paio di tornei quest’estate volevo vederlo anche giocare la partita tatticamente…

    Prometto…da quest’inverno, obiettivo piedi…

  635. madmax scrive:

    andrew tu non ce la racconti giusta, ma chi è il vero coach, tu o il ccv? la mia idea è che la prossima estate dovrai pagare ad alessandro un mese di vacanze in nigeria o un mese di vacanze alla canaglia di lagos per farlo stare da te!!! in qualunque caso vedrai che i piedi poi impara a muoverli…

  636. madmax scrive:

    ovviamente perchè passano il mese a rincorresrsi…

  637. andrew scrive:

    uè Madmax…non siamo mica un’accademia…

    io non voglio che mio figlio salvi il tennis italiano, voglio salvare mio figlio dal tennis italiano…

    conosco il CCV da 15 anni ma abbiamo cominciato a fare un lavoro insieme da luglio di quest’anno, 2-3 volte la settimana…siamo ancora in fase di studio dell’infante, in allenamento, in partita, nel dopo-partita, nel pre-partita (ed io particolarmente tutto il giorno, 365 giorni l’anno)…

    ti ripeto, l’obiettivo è portarlo a poter decidere di iniziare o meno una sua carriera sui 16-17 anni, quando la maggior parte smette. Non ci sono titoli intermedi da conquistare…

    intanto abbiamo iniziato il randagismo per i campi comunali con il CCV, vero esperto del settore…

  638. madmax scrive:

    a proposito di campi comunali….un buon servizio sarebbe che chiunque ne conosca uno, in qualunque parte d’italia lo segnalasse sul blog….

  639. fulvio scrive:

    anfrew permettimi di darti un consiglio: non ci saranno titoli intermedi nella proseguio della carriera di tuo figlio,ma oltre che a migliorare ponetevi sempre degli obbiettivi,anche se piccoli,ma sempre un qualcosa che possa darvi la misura esatta che quello che fate è fatto bene!!!

  640. andrew scrive:

    consiglio apprezzato! e molti altri spero ne vorrai elargire…

    ad esempio, mi domandavo se e a che età Fabio ha iniziato a partecipare a tornei di 4° cat.

    Stavo pensando se non sia il caso di utilizzare quei tornei per le prime verifiche…

  641. Gus scrive:

    “gus come dicevo nel post precedente credo sia arrivato il momento di parlare di cose tecniche e di null’altro, soprattutto evitando di scendere nel privato”.

    Una breve premessa per conoscerci meglio.
    Io sono sicuro che tu sia una brava persona, un papà che si dedica così ai propri figli merita la mia più completa approvazione. Se ho preso spunto da alcuni tuoi racconti, esperienze è per trarre da queste un qualcosa di generale, di ripetibile e dire la propria. Mai più mi permetterei atteggiamenti presuntuosi o che possano dare la sensazione di superiorità. Sono una persona che crede di avere ancora molto da imparare dal prossimo e molto poco da insegnare.
    Partendo dal personale per tornare al generale, a me non piacciono molto le critiche rivolte ai ragazzi di oggi (e devo dire che anche io ci casco anche troppo spesso). Sono dei facili luoghi comuni, simili a tanti altri. Non trovo che i ragazzi dei miei tempi (io ho 44 anni) fossero migliori o peggiori, sicuramente, molto diversi: in moltissimi casi molto più violenti.
    Così come non mi convince il giochino Federer peggio di….., non mi convince i ragazzi di oggi sono peggio di…..
    Frasi del tipo “Quando giocavano con le racchette di legno”, ecc.ecc.
    Mi piace guardare avanti e quando mi accorgo di girare la testa troppo all’indietro, cerco di correggermi.
    Sullo studio provo ad esprimermi meglio. Lo studio e la conoscenza, per me sono la base per tentare di ottenere, da qualsiasi cosa si farà, il meglio. Ho sempre invidiato agli Usa (oggi, meno di una volta) il fatto che selezionassero i loro migliori giocatori degli sport professionistici dalle Università. I risultati, in generale, sono lì a dimostrare che comunque rimane un ottimo metodo.
    Noi, invece, per i motivi che conosciamo tutti, soprattutto negli sport professionistici di vertice, costringiamo i ragazzi a lasciare la scuola. Alcuni, negli Usa, sostengono che la crisi del tennis USA possa dipendere proprio dal fatto che (riferisco solo ciò che ho sentito) non passi più dalle Università.
    Per cui per me la scuola è al primo posto.
    Condivido con te, che allo studio si debba affiancare anche qualcosa di diverso, a completare un percorso formativo importante, e io credo che lo sport lo sia, nel modo più assoluto. Io cerco quindi di insegnarle l’impegno, la costanza, dei valori simili a quelli che pretendo nella scuola anche nelle altre cose della vita. I valori credo si possano applicare a qualsiasi cosa si faccia. Spero che lei ci metta tutta se stessa per diventare un’ottima giocatrice di pallavolo ed una ottima studentessa.
    “tu dici che se cominciano a 6 anni, a 30 non ci arrivano…ed io non sono d’accordo….agassi ha cominciato a 5/6 anni con un padre tosto ed è andato presto in accademia… risultato che se non fosse stato per gli infortuni che lo torturavano, non avrebbe mai smesso ma oltretutto da sano avrebbe vinto ancora qualcosina.”
    Parlavo delle ginnaste. Anche qui cerco di spiegarmi meglio. Se si chiedono sforzi fisici da agonista professionista fin dall’età di 6 anni (è questo che volevo dire) è difficile pensare che a 30 anni sia ancora al top. Tu stesso peraltro dici “se non avesse avuto tutti gli infortuni che ha avuto”. Le possibilità per cui ha avuto così tanti infortuni sarebbero tutte da valutare. Da piccolo si è allenato troppo o troppo poco, casualità ecc.ecc.
    Sono comunque dell’idea che Agassi rappresenti un eccezione.
    Ora, il tennis, al contrario della ginnastica artistica femminile, chiede (mediamente) che si raggiunga il massimo in un periodo che va da 20 ai 25 anni. Se a 10 anni li spremi (parlo di agonismo, non di esercizi motori) probabilmente a 20 avranno già qualche problema serio.
    “tu pensi che quello che dice piatti possa non essere valido per i giovanissimi? io al contrario lo credo fermamente, visto che il suo credo passa da un progresso motorio che obbligatoriamente deve cominciare (è la scienza che dice che alcune proprietà o le sviluppi subito altrimenti ciccia..) da bambini.”
    Assolutamente non mi pare di aver detto questo. Ho fatto l’esempio di Piatti (ma solo per citare un nome di coach straconosciuto) per dire che un grande allenatore di giocatori pro, potrebbe non essere un buon allenatore di bambini. Siccome tu chiedevi quanti quel maestro ne aveva portati nei 100, io farei una distinzione. Può darsi che ci siano ottimi maestri per i ragazzi, che poi per mille motivi non sono adatti ai pro e viceversa. Piatti è per me un mito e siccome mi alleno, per modo di dire :-) con un maestro che ha lavorato con lui e con Ljubo (ed è citato nella sua personale biografia) non dico che ho il suo poster in camera, ma poco ci manca.
    “poi mi chiedi cosa significa che i genitori contano all’ 80%… beh quando ci sono due genitori agli antipodi come noi, uno dei due sbaglia, di conseguenza quello che invece è nel giusto (e non chiedermi chi lo è, perchè è ovvio che io pensi di esserlo come lo credi tu), si ritrova già un pezzo avanti…”
    Poiché non ti conosco personalmente non so se siamo agli antipodi o meno. Nella mia vita ho scelto di perseguire dei valori di fondo che non credo siano poi così dissimili, ma coltivo sempre il seme del dubbio, mi serve per non chiudere le porte agli altri ed essere ricettivo.
    Quello che faccio invece un po’ più fatica a capire è il giudizio di merito: “chi avrà ragione tra noi due, si ritrova già un pezzo avanti”.
    Io spero che si possa arrivare ad avere un buon risultato anche utilizzando metodi diversi, altrimenti sai che mondo di m…… Per fortuna siamo diversi, dico in generale.
    Aspetto comunque una risposta sull’80%.
    Se riesco ad andare a vedere qualche partita delle finali master TTK piemontesi under 10-12-14 nel mio circolo a partire dal 25/8 prometto che scrivo anche qualcosa di “tecnico”.
    Se siete in zona con i vostri figlioli, magari ci possiamo prendere un aperitivo insieme.
    MASTER TTK 2008
    Finali piemontesi - BEINASCO dal 25 agosto al 3 settembre
    Gus.

  642. fulvio scrive:

    andrew mio figlio non ha mai fatto tornei di 4°,ma solo 2 tornei di 3° a 14 e 15 anni scelta del suo coach di allora Caperchi.io dico che giocare quei tornei per un giovane è abbastanza deleterio,trovi gente che tutto fa meno che giocare gente che alza lob uno dietro l’altro,gente che gioca beck in continuazione perchè non da giocare il rovescio coperto,e come tu sai a livello alto se giochi il back ti …uccellano.devi cmq saperlo fare per cambiare ritmo al gioco dell’avversario,questo si.io personalemte mi sono sempre dell’avviso di far giocare tornei di qualità e di…categoria.a 14 anni ha giocato diversi eta u14 poi a 15 ha cominciato a giocare itf u18 fino a 17 intervallando il tutto con dei futures (la fit gli dava quante wc avremmo richiesto).la stessa cosa notavo facevano tutti i giocatori che adesso sono fortissimi (diokovic-murray-del potro-zverev-)tanto per citarne qualcuno,ma altre federazioni,preferivano far cominciare a prendere sono ri calcioni nel sedere ai loro ragazzi (spagna).insomma è solo una questione di mentalità,giusta o sbagliata che sia ognuno la pensa nella propria maniera.una cosa se devo essere sincero tornassi indietro non farei più: gli eta u12,ma quelli per fortuna erqano tutti a carico della federazione (non servono a niente).il bello come qualcuno scriveva sopra è ai 14-15 anni,li si deve cominciare a dare segni di…vita!e per chi non avesse mai letto il mio motto è e sarà sempre: vincere a quella età non conte niente….ma se si vince è…meglio!!ho seguito le annate 85-86-87-88-89 e di gente che vinceva poco da under sinceramente ne ho vista veramente …poca!!

  643. madmax scrive:

    gus per quanto riguarda lo sport americano ricordiamoci in quanti sono e quanti sono caduti nella trappola del doping…

    tutto si potrà dire di me, meno che non sia ricettivo, ma se non si hanno certezze seguendo la scienza, il sapere dei migliori coach/accademie/preparatori atletici, il know how personale (e di conseguenza l’esperienza diretta), allora quando se ne possono avere? (e quando parlo di certezze non mi riferisco certo al raggiungimento dell’obbiettivo finale ma solo a quello di fare le cose giuste, se poi tu non reputi giusto quello che dicono i tecnici che si occupano di mia figlia è un problema tuo…) considerando poi che ad un certo punto delle scelte bisogna pur farle, fanno parte della vita e ci mancherebbe solo di prendere una decisione avendo ancora dei dubbi!!! male che vada si sbaglierà e gli unici che ho conosciuto a non aver mai sbagliato sono quelli che non hanno provato a fare nulla…

    tu parlavi di ginnaste io appunto di tennisti ed agassi a 34 anni ci è arrivato, non basta? per il discorso infortuni, teniamo presente poi che i saperi di 30 anni fa (quando ha cominciato), non erano gli stessi di oggi…

    i giovani di oggi.. non è una questione di guardarsi indietro, a me quelli di oggi non piaciono ed ancora meno i loro genitori che in teoria dovrebbero educarli, poi ovviamente ognuno è libero di pensarla un po’ come gli pare..

    piatti… è stato proprio lui a roma a dirci che all’estero i migliori coach allenano i giovani, comunque mi riferivo alle sue metodologie e non a lui come persona… e le metodologie o sono giuste o sono sbagliate anche se ovviamente come tutte le cose devono poi essere cucite sulla misura delle persone che sono tutte diverse l’una dall’altra… (e nello specifico di ogni atleta…)

    l’80%…. non è abbastanza che il genitore lo faccia prima giocare (il figlio), poi gli scelga il circolo o l’ accademia, il maestro, il preparatore atletico, i tornei da fare e per finire caccia i soldi? se uno sbaglia nel fare una sola di queste scelte rischia di aver buttaro via tempo e denaro, a parte ovviamente il tempo passato insieme al proprio figlio..

  644. madmax scrive:

    sono molto contento che fulvio sia tornato tra noi e soprattutto trovo molto utili i suoi ultimi post. infatti se ormai per fabio non cambia più nulla per noi può cambiare eccome il sapere che tipo di tornei fare e quindi come non mai il senno del poi può esserci utile…

    anch’io a spanne non vedo di buon occhio i vari 4° cat. a meno di non aver altri tornei a disposizione e di dover fare alcune verifiche di tipo tecnico tattico. certo è che come confronto sono basilari i migliori tornei under e come sempre detto sul blog fino a 13/14/15 anni vincere conta poco ma essere nel gruppo dei primi è fondamentale ed eventualmente il fatto di mandare i figli all’estero prima (e possibilmente soli cioè senza genitori) può servire (nel caso a casa vincessero un po’ troppo spesso) a scendere dal pero…

    una cosa che mi piacerebbe sapere da fulvio, è cosa avrebbe voluto fare in sostituzione degli eta u 12 e cioè se avrebbe voluto fare un altro tipo di tornei o se avrebbe preferito lavorare di più ed eventualmente su cosa…

    questo potrebbe essere un bell’aiuto per tutti noi e soprattutto per IL DOTT. STEFANO GRAZIA FROM LAGOS PASSATO TRA LE FILA DEI SILENZIOSI, che certamente è lì che si deve dare le martellate sulle dita per non scrivere e che spesso ha dei dubbi sul percorso da seguire…..

  645. Gus scrive:

    Il doping vale per tutti gli sport e sarei veramente contento che cominciassero a fare controlli nel tennis in stile tour de France.

    Il concetto è, come dici tu il metodo.
    Scuola e sport ad alto livello. Per me quello era, ed è tuttora un modello vincente. Poi ogni cultura, nazione trovi gli strumenti adatti per renderlo praticabile nel proprio sistema.
    >l’80%…. non è abbastanza che il genitore lo faccia prima giocare (il >figlio), poi gli scelga il circolo o l’ accademia, il maestro, il preparatore >atletico, i tornei da fare e per finire caccia i soldi? se uno sbaglia nel fare >una sola di queste scelte rischia di aver buttaro via tempo e denaro, a >parte ovviamente il tempo passato insieme al proprio figlio..

    Tu parli dell’80% del successo merito dei genitori.

    Io penso invece, e spero che i nostri professori ci aiutino su questo, che la componente principale sia genetica.

    I genitori e il “sistema” devono poi ovviamente lavorare nello scovare il talento per tentare poi di lavorare sulle predisposizioni naturali. E’ qui il grande lavoro che si deve fare ed è qui dove è più “facile” sbagliare. Io credo che ognuno di noi abbia delle potenzialità da far emergere (poi il livello si vedrà), ma non ci sia un sistema che sappia riconoscerle sistematicamente. I genitori diventano e sono importantissimi in questo lavoro, ma non hanno i giusti supporti e non possono avere tutte le competenze e i mezzi per scegliere con la maggior consapevolezza possibile.

    Quindi l’insegnamento dei valori di cui si parlava, darà sempre e comunque i suoi frutti ed è questa la cosa più importante, ma sapere che mia figlia potrebbe avere delle potenzialità che io non so farle cogliere per mia o altrui responsabilità non mi soddisfa. Ed è questo il mio dubbio. Faccio l’esempio di mia figlia per comodità di ragionamento: ha scelto la pallavolo ma chi mi dice che non abbia potenzialità inespresse e assolutamente nascoste in qualcos’altro che magari le consentirebbero maggiori possibilità?

    A tal proposito, e qui vi chiedo aiuto, ho letto qui e da altre parti che ci sono specialisti in grado di determinare più o meno quanto sarà grande da adulto un ragazzo.

    E’ vero e da chi dovrei farla visitare?

    Purtroppo nella pallavolo, ma ormai anche nel tennis l’altezza è determinante.
    Nella pallavolo persino un seno troppo grande difficilmente consente di raggiungere livelli di gioco assoluti.

    Gus.

  646. Mauro scrive:

    A questo punto, ritengo si doveroso un distinguo tra tennisti maschi e femmine. Alcune argomentazioni di Fulvio infatti, giustissime per i maschi, mi riferisco al discorso di giocare i back e al fatto che nei quarta si alzano un lob dietro l’altro, per le femmine hanno un altro valore, uno perchè le donne lobano che è una bellezza anche da professioniste, due perchè le donne riescono molto male a contrastare un back fatto sufficientemente bene.

  647. fulvio scrive:

    mqx ti rispondo subito.e spero che Stefano Scipione l’Africano rientri subito nei ranghi e mi dica la sua,è troppo importante per tutti noi averlo qui,vedi a 12 anni sei ancora un bambino-a e il tuo fisico non è assolutamete sviluppato.mio figlio a quell’età e fino a 14 anni si divideva tra sci (era agonista anche li,trofeo topolino ect,ect) tennis e sopratutto calcio,per la grande gioia del duo daddy.insomma aveva la testa in tanti posti e il cosidetto sviluppo motorio ne traeva grandissime indicazioni.a 11 anni è difficile che vinca il miglior tennista ,ma vince il più grosso il più ”esperto” quello che ha fatto tantissime partite e sa gestire meglio degli altri la situazione del momento.poi,…poi si cresce e si imparano a portare i colpi,a stare in campo a fare i passi,insomma si impara il tennis e la musica cambia.ricordo che fino ai 14 anni fabio prendeva delle scoppole incredibili dai vari Marrai-Figliomeni-Natali,poi improvvisamente (e devo dare merito a Caperchi per l’ottimo insegnamento e gli ottimi fondamentali dati a FAbio) la musica è cambiata dal 1° anno u15 con questa gente non cera più partita,ci vinceva e come ci vinceva…..
    ritornando alla tua domanda ,se posso permettermi di darvi un suggerimento è che all’età di 9-10-11-12 anni i ragazzi devono provare a fare tutti gli sport che hanno in mente,gli serviranno per sapersi muovere in futuro!

  648. madmax scrive:

    parli dell’80% del merito dei genitori nelle vittorie… se il merito è nella scelta dei tecnici giusti o nella scelta di fargli/le fare fin da subito preparazione atletica di alto livello, nel farlo allenare molto fin da subito (e nell’averlo educato a fargli accettare o addirittura appoassionarsi a questa vita) e nel decidere di investire su di lui (il tutto contro molti pareri), conseguentemente mi sembra ovvio di chi sia il merito una volta che questo arriva…. oltretutto molti di noi qui non pensano affatto che la predisposizione sia determinante… e come potrebbe esserlo in uno sport dove il 90% di quelli che potrebbero esserlo non sa nemmeno che il tennis esista (perchè preferiscono il calcio il basket il football americano il nuoto lo sci non hanno abbastanza denaro o semplicemente perchè i genitori non li hanno mai portati in un circolo) e del rimanente 10% solo il 2% si allena come dovrebbe? tanto è vero che nonostante nel tennis siano basilari altezza, servizio, colpi potenti e arma letale nei primi 50 del mondo ci arriva la errani alta poco più di 1.60 senza assolutamente un servizio decente etc etc… questo dovrebbe farti capire il livello….

    il tuo discorso sarebbe valido (e scientificamente lo è) se tutti giocassero a tennis e soprattutto se tutti fossero messi nelle stesse condizioni di allenarsi ma come sappiamo questo non accade… in più nel tennis ancora si discute su quale sia ill metodo migliore di allenamento riguardo la prepartazione atletica (e parlo dei top preparatori)… c’è chi dice che è necessario prendere in considerazione solo lo scambio (che dura in media da 7 ai 15 secondi), altri la partita, altri ancora la stagione e chi anche l’allenamento… come vedi a seconda dell’esatta deduzione sono diverse tipologie le dei ragazzi che sarebbero eventualmente portati.. oltretutto basta fare una statistica dei migliori m/f atp e wta per rendersi conto di cosa oggi come oggi fa la differenza…

    grazie fulvio e sono d’accordo con te su tutto…… a questo proposito credo siano stati molto intelligenti i migliori allenatori ad “inventarsi” e soprattutto a far mettere in pratica (e qui è un altro merito dei genitori che lo fanno..) dei giochi (da fare con i punteggi a mo’ di sport o olimpiadi) che prevedessero già i passi del tennis, di modo che i ragazzi imparino esattamente fin dai subito quelli corretti divertendosi… non credo sia un caso che a mia figlia piacciano molto le ore di atletica nonostante siano faticose…

  649. madmax scrive:

    anche se a questo proposito sono un po’ preoccupato poichè comincia a piacerle giocare a calcio!!!

  650. gio92 scrive:

    Ogni tanto ricompaio anche io…..la “chiamata alle armi” di Stefano e Gabri mi spinge a farlo…..inutile dirti Stefano che, quando lo riterrai, nel momento in cui ricomincerai a scrivere ti saremo tutti grati. Io ho trovato molte più informazioni utili e pratiche qui sul blog che se avessi girato per circoli per anni….grazie in primis a te ed al grande madmax, questo non smettero’ mai di dirlo, ma grazie anche a tutti gli altri genitori (ciao Mauro a proposito),che hanno contribuito a creare questa miniera di informazioni. Adirittura ora Stefano in tua assenza tocca a Fulvio (anche qui mai i ringraziamenti saranno sufficienti) cercare di intervenire più spesso che puo’…..comunque, dicevo, è stata una bella estate finora molto intensa ed estremamente gratificante. Finito il primo anno di corso ai ritmi degli agonisti per i miei due figli (uno del 97 e l’altro del 2000) è seguito un mese e mezzo di allenamento ad alto livello (sempre in considerazione della loro età) sia qualitativo che quantitativo , due numeri, il grande tra giugno e luglio ha fatto (tra tennis e preparazione atletica) circa 150 ore , il piccolo la metà. Ora qualcuno chiamerà il telefono azzurro , qualcuno sorriderà pensando che siano poche, non lo so, io credo sia stato un buon lavoro di cui i bimbi non hanno risentito più di tanto a livello fisico e mentale. Certo alla fine un po’ lo stanchi lo erano ma il bello è venuto dopo le 2 settimane di vacanza , vacanza volutamente SENZA racchetta al seguito…..
    Dopo la vacanza abbiamo ripreso gli allenamenti in forma ancora blanda ma come d’incanto, soprattutto per il grande, ho visto un salto qualitativo nel gioco veramente netto, non credevo…..non speravo ! Qualcosa a suo tempo avevo letto di questi progressi “a balzi” ed in effetti devo confermarlo per lui è stato proprio così. A questo punto proveremo a fargli fare ancora qualche torneo (pochi pero’) da qui a novembre per cercare di arrivare alla classifica di 4.4. Questo perchè con quella classifica il prossimo anno potrebbe iniziare i tornei da testa di serie saltando almeno un paio di turni poco utili. A questo proposito un quesito per chi è esperto, o è già passato in questa esperienza, per “fare” i punti da 4.4 bisogna conteggiare i propri incontri da 4.5 e prendere i 5 migliori risultati (6 se uno ha i bonus). Il target è costituito da 155 punti ma sembra ci sia un “capitale di partenza” di 5 punti quindi sembrerebbeo bastare 5 risultati da 30 punti cadauno, è corretto il ragionamento ?
    Con queste ultime considerazioni spero di aver dato anche a Stefano qualche indicazione pratica sul come si ci muove in Italia, anche perchè se tu andassi a chiedere in giro tutti ti direbbero che “la classifica non conta niente….”.
    Una cosa che ho ben chiara è che non si deve ricercare la classifica a tutti i costi perchè da sola effettivamente varrebbe poco , ma se un ragazzo è vicino al raggiungerla è bene che ci provi soprattutto in considerazione dei progressi veloci che è in grado di raggiungere con il proprio gioco.
    Prometto che cercherò di portare altri contributi con maggiore frequenza !

  651. madmax scrive:

    tanto per far capire come si lavora in italia..

    a studio sport ora intervistavano federica pellegrini (primatista mondiale nel nuoto, sport dove gli italiani fanno spesso grandi risultati e da come sembra è ben organizzato..) che diceva che in italia nessuno è stato mai allenato per gareggiare il mattino, cioè quando ci sono le finali!! e le olimpiadi le fanno solo ogni 4 anni oltre ad essere la competizione più importante….

    provate ad immaginare cosa succede nel tennis dove veniamo notati solo per la nostra assenza dai primi 10 da oltre 30 anni e dove nessuno dice che siamo ben organizzati…

  652. gio92 scrive:

    Una precisazione, mi sono riletto il regolamento FIT e direi che in caso di “doppio salto” come sarebbe quello da NC a 4.4 il capitale di partenza rimarrebbe sempre quello iniziale , quindi nel caso di mio figlio sarebbe “0″. A questo punto i 5 risultati da 30 punti non sarebbero sufficienti….giusto ?!

  653. andrew scrive:

    si, gio92, il capitale di partenza è lo stesso per tutto l’anno in corso (a meno di non effettuare il salto prima dell’aggiornamento delle classifiche di metà anno)…

    …capisco che per un bambino sia importante anche vedersi crescere in classifica, ma non farne un obiettivo…anche Ale (98) pesta già per avere una classifica ma continuo a ripetergli che l’unico obiettivo è potersi misurare con quelli più forti di lui…meglio che pensi a giocare le partite, perché pensare a vincerle non solo è troppo faticoso mentalmente ma anche ti fa giocare male…non è il momento…

  654. fulvio scrive:

    gio92 la classifica non conta se non…giochi!! io per primo allora ero sempre a far conti,perchè purtroppo quella di mio figlio si muoveva solo pewr i tornei under non giocando i vari tornei di 4° 3° e 2°.mi ricordo che ai campionati italiani u14 era classificato 3/3,l’anno dopo a 15 anni era 2/7 a 16 2/4 e l’anno dopo era 1° categoria.saranno poche cose ma ti posso garantire che allora come adesso (anche se piatti mi dice che per 15 mesi devo sforzarmi a non guardare assolutamente il rankig) un occhio costante alla classifica lo tengo…eccome se lo tengo!!

  655. fulvio scrive:

    ps le grosse soddisfazioni arrivavano allora quando 16enne giocava la B1 e metteva sotto tutti 2/1 che incontrava,allora mi dicevo: se batte questi tra qualche anno giocherà e vincerà anche qualche partita atp…..

  656. gio92 scrive:

    Come sempre grazie Fulvio, dai tuoi ultimi interventi, comunque la cosa che appare sempre più chiara è che come genitore non si smette mai di patire…..a qualunque livello ! Ma dimmi non è che c’è qualche speranza di poter vedere Fabio al Genoa Open quest’anno ?…….

  657. Gus scrive:

    Non voglio togliere i meriti a nessuno, ci mancherebbe.

    Anzi va dato, grande merito ai genitori che fanno grandissimi sacrifici per aiutare i propri figli a dare il massimo.

    Io credo però che si debba rendere sistematica la ricerca del talento e della predisposizione ed evitare che sia la casualità e/o il sacrificio individuale di una famiglia a determinare il successo in una attività, nella fattispecie nello sport. Come puoi vedere proprio nulla di personale. A me sarebbe piaciuto avere un supporto per capire se mia figlia ha una predisposizione non verso ciò che piace a me o a lei, ma verso ciò che avrebbe fatto meglio. Poi naturalmente liberi di scegliere diversamente.

    Rimango dell’idea che oggi, in un mondo in cui l’accesso alla pratica sportiva ha una base che si è notevolmente allargata, senza una predisposizione naturale dell’atleta per quello specifico sport o in generale per una certa tipologia di sport, il valore assoluto non lo potrai raggiungere, anche in presenza di un ottimo allenamento.

    E’ ovvio che su un buon talento si debba lavorare molto e ottimamente, ma il solo lavoro porterà quella persona/atleta al suo limite naturale e non una virgola di più.

    Se il suo limite naturale allenato al top è 2.5, quello sarà.

    Dicevi di Agassi:

    Il padre di Agassi è stato un pugile che ha partecipato a due Olimpiadi ed entrambe le volte ha perso al primo turno da coloro che hanno poi vinto la medaglia di bronzo. Appassionato di tennis ha cercato di far diventare tutti e 4 i figli tennisti professionisti. C’è riuscito con uno solo dei 4. Non c’è traccia degli altri tre.

    La Errani è diventata 50 del mondo perché ha lavorato ottimamente su un buon telaio. Non sarà alta, ma ha i piedi veloci. Non sarà potente, ma copre il campo con grande velocità.

    Non c’è un unico modello di tennista, per fortuna, ma sicuramente se la metti in campo con una delle ragazze che ha lavorato con lei e come lei, ma senza lo stesso talento, gli rifila un bel 6-0 6-0.

    Lo stesso Fulvio dice:
    “che fino ai 14 anni fabio prendeva delle scoppole incredibili dai vari Marrai-Figliomeni Natali,poi improvvisamente (e devo dare merito a Caperchi per l’ottimo insegnamento e gli ottimi fondamentali dati a Fabio) la musica è cambiata dal 1° anno u15 con questa gente non c’era più partita,ci vinceva e come ci vinceva…..”
    Io non credo che Fabio all’improvviso abbia battuto i suoi coetanei solo perché non aveva fatto i tornei di 4°, ma perché Marrai, stando a quanto riportato sui vari siti, non si è allenato bene, mentre Fabio ottimamente e quindi uno è salito sul treno e l’altro no. A parità di talento (ammesso che avessero un talento pari) vince chi si allena meglio.
    Rimango dell’idea che Mike Tyson poteva diventare ed è diventato un grande pugile, ma non sarebbe diventato un grande tennista.

    Sono anche convinto che un grande, grandissimo talento (un McEnroe, un Panatta, un Federer) possa raggiungere ottimi livelli anche non allenandosi perfettamente (le stesse dichiarazioni di Mac sul suo vivere la’llenamento lo dimostrano), mentre una predisposizione atletica/psicologica pessima non produrrà una grandissimo giocatore anche se ottimamente allenato.

    Pronto a ricredermi.

    Gus.

  658. madmax scrive:

    chi si è allenato e giocato spesso con la errani dice che fino a 16/17 anni nessuno avrebbe scommesso un euro su di lei.. e lei stessa ha detto che è stata la grande quantità (più della qualità) svolta in spagna a fare la differenza….e come hai letto tu sui vari siti anche per fabio la differenza è stato il lavoro… e mi ripeto tu hai di fondo ragione ma nel tennis la possibilità che il talentuoso cominci presto, abbia una famiglia che insegni una buona cultura sportiva e del lavoro oltre ad una buona educazione, che faccia e possa fare sacrifici enormi sia a livello economico ma soprattutto in termini di tempo, che si alleni nella maniera giusta ed intensa, che non si infortuni etc etc sono talmente poche che se un ragazzo anche un po’ meno talentuoso ha la possibilità di avere e fare tutto questo avrà grandissime possibilità… anche perchè come dicevi tu della errani ma lo si potrebbe dire di davydenko e di tanti altri, il talento non è unico, si può avere un grandissimo talento nella sopportazione della fatica, un altro nella rapidità o tennistico, un altro ancora nella forza mentale, quindi o uno è negato in tutto e per tutto o chiunque avendo almeno uno di questi talenti, dal momento che ha la possibilità di avere a disposizione tutto quello che sopra abbiamo elencato può raggiungere l’obbiettivo… nel tennis poi è dimostrato dalle classifiche mondiali degli ultimi anni che chi è più forte fisicamente, arriva molto in alto e negli anni è sempre stata la preparazione atletica a fare la differenza… borg ai suoi tempi, dopodichè lendl, courier fino ad arrivare ai giorni nostri con davydenko e nadal che sovrastano autentici geni della racchetta tipo gasquet. e sul fatto che i giocatori da te citati potessero senza molto allenamento raggiungere grandi risultati mi trova completamente d’accordo, perchè erano altri tempi… ora basta guardare ad esempio safin che fino a quando ha avuto fame e quindi si è allenato ha preso a pallate il mitico sampras mentre da quando ha pensato più alle safinette passa metà della stagione a perdere al primo turno….

    per quanto riguarda invece il tuo discorso iniziale e cioè quello che non sarebbe male sapere a priori i talenti e la predisposizione mi trovi completamente d’accordo, ma non esiste ed allora avanti con il fai da te con sempre avvantaggiati chi nello sport (anche se differenti da quello scelto) ci ha bazzicato…

    io ad esempio ti racconto cosa ho fatto con mia figlia: all’età di 5 anni l’ho mandata a nuoto (solo esclusivamente per imparare a nuotare visto che non mi piaciono le ragazze con le spalle troppo larghe). a metà anno mi hanno chiesto se la volevo portare il sabato con la pre agonistica poichè una bambina con la sua acquaticità non l’avevano mai avuta.. nonostante non avessi nessuna intenzione di farle fare nuoto dissi ok non fosse altro che per vederla all’opera. era ovviamente la più piccola, la mettevano sempre per ultima ed ha bevuto più acqua lei che un cammello assetato nel deserto ma mi accorsi però che non mollava mai. ovviamente alla fine dell’anno nonostante le preghiere dei suoi istruttori non la portai più, cominciò con il tennis e quando la portai da catizone dopo un po’ mi disse: io bambini duri come lei non ne ho mai visti ma nemmeno i più grandi…(penso che abbia preso da mia moglie che da giovane era una mezzofondista della squadra sovietica juniores, anche perchè io oltre i 30 mt crollavo al suolo). come vedi apparentemente nulla a che fare con il tennis, ma come detto sopra, le classifiche mondiali ora dicono che i tosti hanno un grande vantaggio…che ti devo dire, speriamo….

  659. madmax scrive:

    per quanto riguarda la classifica, non avevo dubbi prima, meno ancora ne ho ora dopo il raduno e soprattutto dopo le parole di piatti… farò come per i tornei attuali e cioè non la guarderò nemmeno, penserò solamente alla crescita motoria, dei colpi e del gioco in generale ben sapendo che se tutto questo migliora milgiorerà anche la classifica e se un anno salirà meno l’anno dopo farà il salto doppio o anche triplo…. l’obbiettivo intermedio è essere nei 400/500 wta a 14/15 anni, quindi quello che succede prima in termini di classifica ha pochissima importanza

  660. Mauro scrive:

    Ciao Gio, tutto bene?
    Sul talento occorre intendersi, come disse Della Vida, spesso lo si confonde con l’estro soprattutto negli sport con la palla. Si può dire che Del Piero ha talento e Maldini no? I talenti sono coloro che applicamo meticolosità ed applicazione alla loro passione.
    Anche il “filosofo” Castellani, ha sempre detto, non voglio talenti nella mia accademia, ma gente che ha voglia di lavorare.
    Gio e Fulvio, il blog di Caperchi è fermo al 6 luglio, sapete il motivo?

  661. Mauro scrive:

    Visto che si è parlato di classifiche, vorrei segnalare questo sito, http://www.tennisveneto.it/index.htm, alla voce download in basso a destra, c’è un programmino in exel molto ben fatto per il calcolo delle classifiche.

  662. gio92 scrive:

    Ciao Mauro
    in effetti Leo è un po’ che non lo sento , mi avevano detto che era partito per gli Usa, secondo me ha portato suo figlio da Bollettieri……..scherzo !
    Lunedì prossimo andiamo a testare la Blue Team di Arezzo, vi sapro’ dire. Per quanto riguarda la Bob Brett, dove abbiamo fatto una settimana per “saggiarla” devo confermare tutto il bene che ne aveva scritto Stefano. Tra le altre cose si respira un’aria assolutamente internazionale senza dover fare migliaia di chilometri !
    Bellissimo il programmino del tennisveneto ora lo testo…..

  663. Gus scrive:

    Madmax: ma allora non siamo agli antipodi :-)
    Il tuo ultimo intervento lo condivido in pieno e non ho nulla da aggiungere. Per seguire i vostri suggerimenti ho deciso di fare insieme a mia figlia dei corsi di nuoto. Io nuoto bene, ma lei ha un’ottima acquaticità ma deve migliorare la tecnica. Ci servirà in generale per stare insieme e sviluppare un pò di muscoletti, la ragazza è bella magra (di costituzione, perchè mangia).
    Vi chiedo cortesemente se, ad esempio, un chiropratico o quale altro specialista (pensavo ad Alfio Caronti in quel di Como) può verificare più o meno a quanto arriverà in altezza mia figlia. Grazie Gus.

  664. madmax scrive:

    gurada gus ancora questo tipo di test non li ho ancora fatti, so solo che un paio di anni fa portai mia figlia al pronto soccorso per una storta alla caviglia e dopo averle fatto la radiografia mi dissero che dalle ossa era evidente che sarebbe diventata molto alta, però non so dirti se fu una previsone di tipo scientifico o da veggente. per ora a quasi 10 anni (li compie alla fine di ottobre) è alta 1.43 x 33 kg

    poi volevo tornare per un momento sul discorso dell’essere portati o meno.. come scritto poco tempo fa, causa l’infortunio mia figlia si allenava un po’ meno del solito ed allora d’accordo con il preparatore fisico abbiamo sostituito le ore di tennis con 10 lezioni di nuoto (dopo 4 anni che in pratica non nuotava, poichè in piscina pensa solo a giocare muovendosi il meno possibiile, mentre il mare non le piace molto (anche perchè andiamo spesso dove non tocca e dovrebbe nuotare per forza..). dopo un paio di giorni per riabituarsi, ha ricominciato a nuotare senza problemi e l’istruttore mi ha chiesto se la volevo fare continuare essendo molto portata. io chiesi a mia figlia che categoricamente mi ha risposto di no. tutto questo per dire che anche in caso di predisposizione accertata se poi lo sport in questione al bambino non piace, non lo farebbe mai impegnandosi al massimo e quindi anche se potenzialemnte valesse l’oro alle olimpiadi mai ci arriverebbe… non contando poi che in questo caso ci troveremmo senza dubbio di fronte ad un abuso..

    gio92.. anche tu hai scelto la strada del tester di accademie? fammi sapere quando passi alla vavassori…

  665. gio92 scrive:

    Madmax , alla Vavassori prima o poi un passetto lo faremo sicuramente e ti “sfruttero’” altrettanto sicuramente per una buona parola !
    Per quanto riguarda la quotidianità a Genova dove sono io è arrivato il buon Leonardo Caperchi a dirigere il centro federale e le cose sembrano indirizzarsi bene, io gli do fiducia. Diciamo che, nel mio caso, le accademie possono essere dei buoni “supporti” per l’estate o qualche periodo dell’anno.

  666. Gus scrive:

    L’altezza:

    mia figlia ha 12 anni è alta 1,53 e pesa 38 Kg. Però, come dicono le donne, non è diventata ancora signorina. Ora stando alla teoria il picco di crescita massimo si ha un anno prima delle prime mestruazioni e dovrebbe essere tra gli 11 e i 13 cm. In seguito la crescita rallenta, ma dovrebbe essere ancora buona per circa due anni dopo le mestruazioni.

    Io un picco di crescita ancora non l’ho visto, ma potrei sbagliarmi, fino ad oggi mia figlia è cresciuta abbastanza costantemente. Ovviamente ci sono già tutti i segni della pubertà per cui io spero in questi famosi due anni di crescita che potrebbero portarla oltre il metro e settanta. Almeno spero. Altrimenti, non fa nulla, è ovvio.

    Certamente un campione non ha un’unica predisposizione, peraltro io, come ho già detto, credo nella predisposizione a gruppi di sport per cui è molto probabile che se tua figlia ha talento per il tennis, ha talento anche per il nuoto. Ovviamente se anche una persona fosse portata per il nuoto, ma non gli piace, c’è poco da fare. In ogni caso se riuscirà a farmi piangere come stanotte la Pellegrini, (io mi commuovo molto facilmente quando vincono gli italiani), hai una cena pagata e ti do anche il 100% dei meriti. :-)

    Ma anche a voi capita di piangere quando vincono una medaglia?

    Gus.

  667. Gus scrive:

    Ovviamente giocando a tennis

    Gus.

  668. madmax scrive:

    giò non ci sono problemi sono a disposizione quando vuoi…. ma quindi tua figlia si allena tutti i giorni con caperchi?

    gus certo anch’io mi commuovo ma non solo per gli italiani, per tutti quelli che compiono una grande impresa e la pellegrini è una di questi….

    andrew in questi giorni pensavo all’accademia vaffantennistica…. per essere un’alternativa valida alla fit nu’accademia ci vuole eccome!!! certamente al posto di 100 ripetizioni per servizio dritto rovescio piedi e rapidità ne farai 20 nel sistema classico e gli altri 80 li dividerai in questo modo:

    servizio: attacchi al soffitto dei cuscini e l’obbiettivo è svuotarli dell piume nel minor tempo possibile

    dritto/rovescio: materassi conto il muro ed obbiettivo far uscire dai materassi quanta più polvere possibile

    appoggi: slalom trai paletti con il pallone e tiro in porta di destro e sinistro

    destrezza: in inverno tra il fango in estate in una pozza d’acqua uno contro unno a rugby e meta obbligatoriamente con il tuffo

    etc etc etc

    rigorosamente nel week end e su campi comunali (magari da archipedro con la corda tirata) tornei di tennis a cui verranno sommati i punteggi ottenuti nelle prove sopra citate dove sarà contemplata anche la categoria dei genitori..

    premi salsicce salamini e vino a volontà per tutti i partecipanti

    N.B. se non fai venire l’acquolina (in bocca) ai genitori i circoli continueranno ad essere i principali tenutari del tennis italiano!!!

  669. andrew scrive:

    madmax….è già qualcosa che tu ci stia pensando!!! Infatti, il vaffantennis è per prima cosa un PENSIERO, pensiero dal quale devono scaturire azioni in direzione opposta e sovrapposta a quanto si compie in prevalenza nel tennis (italiano)

    Guarda, niente impedisce di seguire i tuoi consigli vaffantennistici di allenamento…ma ricorda che il vaffantennis non esclude l’uso della pallina e delle più moderne metodologie…

    solo che bisogna PENSARE che non si sta facendo tennis bensì vaffantennis, per coglierne la potenza…

    Vedi, il termine Tennis, grazie alla prepotente disincentivazione a tale attività svolta dai circoli, reca seco (con se) un alone di scoglionamento che nel vaffantennis non è presente…è tutto un altro sport, più in linea con le odierne esigenze di impegno e allenamento…

    Ieri, per evitare di strozzare mio figlio dopo 10 ore filate di convivenza nella taverna (io lavorando, lui rompendo), sono andato a fare un giro con i pattini in linea. Passato di fronte al mio ex-circolo verso le 21:30: chiuso, tutto buio. Passato di fronte ai campi comunali: i due campi erano illuminati e occupati, in uno stava giocando il CCV con figlia e altra ragazza.

    fattene una ragione, il vaffantennis è superiore…

  670. madmax scrive:

    ah ma lo so benissimo ed infatti appena ho potuto, dal circolo sono scappato via….

  671. anto scrive:

    Il tennis è uno sport strano, l’anno scorso ho visto giocare il brasiliano Thomaz Bellucci nel challenger di Cremona, dove ha subito perso e mi sono detto, che scarsone dopo aver visto il suo match…….infatti un coach italiano che seguiva un suo assistito dalla tribuna mi diceva ma questo non va da nessuna parte, infatti è entrato nei top 100 vincendo tre challenger consecutivamente……..perciò si può tranquillamente affermare che tutto è relativo…….

  672. Roberto Commentucci scrive:

    Intanto Martina Trevisan, la quattordicenne sorellina di Matteo, continua a stupire. Al suo secondo torneo professionistico, all’ITF da 10.000 di Pesaro, ha superato le qualificazioin, passato il primo turno, e oggi negli ottavi, ha battuto per 64 al terzo la ben più esperta Giulia Gatto Monticone, testa di serie n. 3 del torneo, classe ‘87, n. 478 delle classifiche mondiali, un’avversaria ostica a questi livelli.

    Tra l’altro chi ha visto il match ha riferito che finché si è giocato di ritmo, la Trevisan era andata avanti 61 20. A quel punto, la Gatto si è messa ad alzare lob altissimi, a mischiare le carte, e ha portato il match al terzo, ma Martina ha ugualmente trovato il modo di spuntarla.

    Ora a Martina basterà ottenere un punto in un altro torneo pro per entrare in classifica mondiale.

    Compirà 15 anni a fine novembre.

  673. Nikolik scrive:

    Grandissima Martina!
    Ragazzi, sto cominciando ad esaltarmi…! Brava, brava, brava!

  674. madmax scrive:

    si come nr 1000, un grande risultato veramente….. da mettere al fianco della capriati che alla sua età era nr 8 delle classifiche mondiali ed aveva già fatto semi agli us open…. siamo proprio sulla strada giusta…

    come abbiamo sempre detto il problema non sarà per lei arrivare nei 50 (c’è arrivata la errani…) ma nei top ten, soglia per essere considerati dei campioni (ed il titolo del subblog non è come creare un top 50/100, ma come creare un campione) soprattutto per quanto riguarda il tennis femminile…

    quello che roberto nikolik ed altri ancora non hanno capito è che il tennis è uno sport talmente di elite e con qualità di allenamenti così scarsi che arrivare fino ad un certo punto è solo una questione di volerlo o meno, il difficile diventa andare oltre…

    in accademia da noi ci sono tre ragazze in classifica mondiale di cui la migliore per problemi abbastanza gravi di salute non ha mai praticamente potuto fare la preparazione atletica ed il suo fisico è quello di una ragazzina di 16 anni pur avendone 19 (e prima della mononucleosi era arrivata ca a 380 wta) e le altre due hanno difetti talmente eclatanti e che si portano dai tempi della sat e dell’agonistica che mia figlia o nicholas non avevano nemmeno a 8 anni…

    se poi anche tu ti arrapi (come la fit) all’idea di avere molti/e top 100, beh va benissimo, figurati c’è anche a chi piace farsi in…are, quindi ogni opinione è rispettabilissima, consentimi però di non essere assolutamente d’accordo!!

  675. Roberto Commentucci scrive:

    Max lo so benissimo che per voltare pagina il nostro movimento deve produrre un top ten.

    Però se la Schiavone è arrivata a n. 11, pur senza avere mai fatto i risultati della Trevisan a parità di età, perché non posso sperare che Martina possa un giorno entrare nelle prime 10?

    La Capriati e la Larcher de Brito, o la Hingis, a cui tu la paragoni, sono dei fenomeni assoluti di precocità.

    Ma ci sono state tante altre top 10, fra le donne, che all’età di Martina Trevisan ottenevano risultati inferiori a quelli già ottenuti dalla toscana.

    Poi, perdonami, ma io la Remondina (la ragazza della Vavassori a cui ti riferisci, che purtroppo si è beccata la mononucleosi) l’ho vista giocare questa primavera al Real, anche se certamente non era al meglio fisicamente.

    Ebbene, ha una buona tecnica di base, e soprattutto un bellissimo rovescio bimane, ma non è che il suo diritto sia esente da pecche, eh… A volte se lo perde proprio.

    In prospettiva, a me pare che la Trevisan sia nettamente superiore, anche sul piano tecnico: nonostante l’apertura ampia del diritto ha una velocità di braccio e di piedi che le consente di colpire sempre in anticipo e di cercare di comandare lo scambio.

    Appena acquisirà un po’ più di forza (le gambe sono già molto forti, mentre nella parte superiore può ancora irrobustirsi parecchio) potrà affrontare anche le top 100.

    L’unica mia remora sulla Trevisan non è di carattere tecnico (anche se accorciarle un po’ l’apertura del diritto sarebbe un’ottima cosa) ma di carattere fisico.

    Mi pare già abbastanza sviluppata e non so quanto possa diventare alta, adesso è alquanto sotto il metro e settanta.

    E l’altezza media delle top 10 in questo momento è parecchio superiore.

  676. andrew scrive:

    Roberto…mi sembra che anche tu sia un po’ schiavo dei risultati e delle potenzialità e del talento precoce…

    è proprio questo modo di pensare che ha penalizzato tutto il movimento tennistico: la costante ricerca del talento precoce, quei pochi su cui puntare perché vincono o evidenziano subito una predisposizione tennistica, CHE VA BENE AI CIRCOLI E ALLA FIT PERCHè SONO POCHI, DONANO PRESTIGIO E POI A 18 ANNI (O PRIMA) VANNO FUORI DALLE SCATOLE.

    Ma, appunto, sono POCHI.

    Anch’io ho visto Virgili giocare a 12/13 con i seconda categoria…adesso non gioca più…Se Miccini va fuori di testa, perso anche lui…Quinzi dovremo metterlo in atmosfera protetta per evitargli qualsiasi tipo di inconveniente….Alla Trevisan le guardie del corpo…

    Insomma, non si può costruire alcunché con LE SPECIE PROTETTE, serve solo ad evitare l’estinzione…

    A questo punto, ha ragione Madmax….LAVORO E ALLENAMENTO DI QUALITà ELEVATA A PRESCINDERE (E, aggiungo io, PER IL MAGGIOR NUMERO DI SOGGETTI). Lui il suo contributo lo da con e per sua figlia.

    E’ il movimento di base che deve crescere di intensità, lavoro, convinzione (deve andare affantennis), entusiasmo, ambizione e deve decrescere in supponenza, chiusura, incomunicabilità, immodestia per poter sperare che le eventuali punte di diamante possano farcela…(in poche parole bisogna portare il tennis fuori dai circoli)…

    Almeno, io credo così…

  677. Nikolik scrive:

    Non ti preoccupare per l’altezza, Roberto, non ti preoccupare.
    Alla fine, l’altezza è una dote fisica determinante, nel tennis, in special modo nel tennis femminile, soprattutto per il servizio, no?
    E, ti assicuro, il servizio è già molto buono ed efficace, in specie la prima palla di servizio. e, chiaramente, può migliorare ancora, alla fine ha 14 anni.

    Piuttosto, ho notato che anche lei tira sempre, un po’ come la Giorgi, tanto per capirci, anche se non come la Giorgi, che sspara ogni colpo.
    Questo spiega tanti suoi errori non forzati.
    Ma, chiaramente, è un piccolo difetto tipico delle giovanissime. e, in ogni caso, preferisco così piuttosto che alzare i pallonetti…

    Dai retta, Roberto: ti dico che Trevisan, Burnett e Giorgi entreranno tutte tra le prime 20, almeno, almeno. Traguardo minimo.
    Ci scommettiamo?

    Beh, lo sapete che sono un tifoso, e ti ho detto che mi esalto, ma vedrai se non ho ragione…
    Aspettiamo, che son giovanissime.

  678. Roberto Commentucci scrive:

    Andrew sono d’accordo con te al 100% sull’approccio di base: creare una base ampia di agonisti seguiti con metodologie corrette. La FIT però ha dei limiti di budget, non può dare tutto a tutti.

    E l’unico modo eticamente corretto di dare qualche aiuto è quello meritocratico, purtroppo.

    E’ difficile dire: io aiuto Tizio, e non Caio che ha vinto il torneo PIA under 12, perché Tizio in prospettiva è più forte, è più futuribile, mentre Caio ha vinto solo perché alza i pallonetti…

    Credo che questo porterebbe ad una eccessiva discrezionalità e al rischio di malversazioni, o di aiuti dati solo ai figli degli amici (il che era la regola sotto la gestione Galgani).

    Credo però che i talenti che abbiamo bruciato in passato sono stati bruciati proprio per la mancanza di metodologie corrette, a vari livelli.

    Nel caso di Virgili si è trattato di un carico sbagliato nell’allenamento con i pesi, come sappiamo.

    In altri casi (Allgauer, Sciortino) coccole eccessive e eccessiva pressione e aspettative sugli atleti, prima viziati ed esaltati, e poi bollati come delle mezze cartucce, in un ambiente provinciale e eticamente corrotto.

    Lì il discorso sull’ambiente angusto dei circoli mi trova sostanzialmente d’accordo, anche se trovo del tutto impraticabile la tua utopistica ricetta di trasformare l’Italia in una specie di primitiva Serbia tennistica.

    Va anche detto però che rispetto alle storie individuali di altri campioni, che invece ce l’hanno fatta, i nostri talenti bruciati hanno mostrato una minore capacità di gestire la pressione, che quando sei un talento precoce c’è per tutti, circolo o non circolo, Italia o estero.

    Pensa a Gasquet… Tutti dicono che è un talento inespresso, che non ha mantenuto le promesse per l’eccessiva attesa su di lui…
    ma lui nei top 10 c’è arrivato!

    Su Miccini, aspetterei un attimo a dire che si è bruciato… ha solo 16 anni.

    Ora comunque la base si sta ampliando, grazie soprattutto ai team privati e alle accademie.

    La FIT dovrebbe soprattutto sforzarsi di fare cultura, diffondere il know-how avanzato, per far crescere tutto il movimento e rompere i monopoli della sapienza, smascherando i venditori di fumo e premiando invece i capaci.

    Ad esempio, una cosa che si potrebbe fare, è trovare un accordo con Max Sartori e Nicola Ceragioli e far distribuire, a prezzo politico, il loro libro e DVD “Ripartiamo dalla Tecnica” (che è attualmente il migliore e più aggiornato manuale di addestramento in italiano che esista) in tutte le scuole di agonistica d’Italia.

    Sarebbe una cosa semplicissima e vantaggiosa per tutti, ma bisogna pensarci.

  679. Gus scrive:

    Io preferirei vedere il bicchiere mezzo pieno. La Trevisan ha solo 14 anni e credo sia un’ottima promessa del tennis. Poi che diventi una campionessa dipende da una serie di fattori tra cui alcuni che non dipendono da lei, purtroppo.

    La media delle prime dieci con la classifica di oggi:

    178,8 cm – 64,8 Kg

    Quindi parliamo di quasi 1,80 e quasi 65 Kg.

    Direi, purtroppo, che l’altezza e il peso contano, eccome. A meno di non avere tra le mani il fenomeno unico che nasce ogni 100 anni…..

    Lascerei stare la Capriati e la Hingis, un po’ perché sono stati talenti precocissimi e ancora più importante perché mi pare che qualche “problema” lo abbiano avuto e lo abbiano tuttora.

    Purtroppo è anche vero che soprattutto nel tennis femminile la precocità è ormai una routine.

    Aspettiamo quindi che concluda la sua maturazione fisica e ne riparliamo verso i 16/17 anni.

    Sul discorso della Federazione spenderei invece ancora due parole.

    Continuo a pensare che le Federazioni si debbano impegnare per “selezionare” gli atleti e spingere il maggior numero di piccoli verso lo sport.

    Poi in una seconda fase valutare le predisposizioni naturali e orientarli verso uno degli sport in cui potrebbero rendere al meglio. Ovviamente se poi il piccolo Rossi, alto 1.10 vuole giocare a rugby che faccia pure, ci mancherebbe.

    Fatto questo (ma nel caso della FIT mi sembra si sia ancora più lontani che per altre Federazioni), non è detto comunque che nasca un Roger Federer o un Pete Sampras, perché questi, imho, nascono un po’ per caso.

    Su una base di ragazzi molto più allargata dell’attuale puoi trovare molto più facilmente un Wawrinka (sempre come contraltare al Federer di cui sopra) e su questo impostare un lavoro di qualità, altrimenti invece che un top ten lo farai rimanere un top 100.

    L’Italia per tutta una serie di motivi che tutti sappiamo dovrebbe “sempre” avere almeno un giocatore/giocatrice, come minimo a ridosso dei primi 10.

    “quello che roberto nikolik ed altri ancora non hanno capito è che il tennis è uno sport talmente di elite e con qualità di allenamenti così scarsi che arrivare fino ad un certo punto è solo una questione di volerlo o meno, il difficile diventa andare oltre”

    Max ma questa cosa che dici è così vera anche per paesi come gli Usa, la Russia, Nord-Europa, paesi dell’Est? In Italia trovo che corrisponda molto al vero, ma poiché non conosco altre realtà ma il tennis è “globalizzato” mi piacerebbe sapere se poi è così vero che sia ovunque uno sport di elite, magari con qualche dato in più.

    Ma anche in Italia, i praticanti under 16 quanti sono?

    Dati pallavolo 2006 tesserati FIPAV:

    U8: 3.930
    U12: 17.148
    U14: 12.622
    U16: 10.313

    Totale: 44.013

    I dati del tennis non li ho trovati.

    Gus.

  680. Gus scrive:

    Roberto dice:
    “Andrew sono d’accordo con te al 100% sull’approccio di base: creare una base ampia di agonisti seguiti con metodologie corrette. La FIT però ha dei limiti di budget, non può dare tutto a tutti.”

    Non credo sia solo una questione di budget e in ogni caso come si usa il budget?

    Come ho già detto, persino il Circolo Scacchistico di Nichelino è riuscito a far entrare in squadra delle studentesse, fin dalle elementari.
    Io a scuola di mia figlia in 5 anni di elementari e 1 di medie, non ho ancora visto nessuno della FIT o di qualche società sportiva o di qualche circolo.
    Non voglio insegnare nulla a nessuno, ci mancherebbe, ma aumentare la base, avere più ragazzi forti in zone limitate, significa far diminuire drasticamente le spese.
    Andatevi a vedere, ad esempio, quanti seconda categoria ci sono nella provincia di Verbania. Nessuno.
    Io poi ho conosciuto un ragazzino di 16 anni di Verbania, di cui non ricordo il nome che doveva girare come un pazzo solo per trovare atleti del suo livello con cui allenarsi (mi diceva che era un seconda categoria con qualche potenzialità, ma senza classifica perché dove li faceva i tornei a Verbania?, e quindi era un 3.1, 3.2) . Mi risulta che alla fine sia finito a Milano, ma può anche darsi che a distanza di qualche anno sia finito a infoltire la truppa dei giocatori agonistici dilettanti.
    Queste per i genitori sono tutte spese e non tutti possono permettersele.
    Roberto dice: “E l’unico modo eticamente corretto di dare qualche aiuto è quello meritocratico, purtroppo”
    Ma non sarebbe meglio creare società con finalità agonistiche e aiutare queste, invece che i singoli atleti?
    Ma la società di mia figlia che gioca a pallavolo, mica fa giocare anche me per divertimento!!
    Separiamo i circoli dalle società sportive e spendiamo i soldi per pagare dei maestri e professionisti (qui si con criteri meritocratici) per abbattere le spese delle lezioni individuali/collettive dei ragazzi che si vogliono impegnare per il tennis agonistico.
    Nella pallavolo se qualche ragazza buona emerge, la vedono le società con maggiori ambizioni, se la ragazza è di interesse nazionale, la becca il Chieri che fa A1. Il tutto nel raggio di 30 Km da casa mia. E’ vero che sono a Torino, ma a 30 Km da Verbania c’è il Borgomanero, a 50 Novara e poco distante Biella. Insomma per emergere non c’è bisogno a 12 anni di andare a 300 Km da casa.
    Gus.

  681. madmax scrive:

    rob la schiavone ci è passata per caso all’11° posto un po’ come tutti gli italiani (seppi e forse bolelli esclusi) nel loro top ranking… io parlo di stare stabilmente nei 10 arrivando spesso nei quarti dei vari ms o slam… e proprio la schiavone con quel tipo di aperture e di conseguenza con tutta la fatica che fa ad ogni incontro, purtroppo non può giocare allo stesso livello per tutta l’annata…

    giulia è vero, non ha nel dritto non è il suo colpo migliore ma quel paio di volte all’anno che sta bene e si può allenare un po’, le prende tutte a pallate (e per il suo tipo di gioco se non si è al 110% non vai da nessuna parte..), tant’è che quest’anno a roma contro la 70
    del mondo (makarova) ha servito per il match sul 5/3… e ripeto senza mai poter spingere veramente… poi che probabilmente non lo farà mai è un’altra cosa ma questo è proprio un altro dei motivi per cui nel tennis si può riuscire più che in altri sport…

    per quanto riguarda i talenti precocissimi (ma intendo tipo capriati e hingis che arrivano a vincere degli slam e non di virgili o altri che sono considerati fenomeni per aver vinto tutti gli u12 in italia!!!) è soprattutto una questione di carrozzeria, non intesa però come fisico, ma come la campana di vetro che deve isolare completamente il ragazzo da tutto quello che le succede intorno, poichè la testa come abbiamo sempre detto è la cosa che spesso fa la differenza e lui deve pensare solo ad allenarsi ed a giocare, mentre per il resto ci deve essere qualcuno che se ne occupa e che non faccia arrivare ne polemiche ne troppa finta gloria… ecco allora cosa intendo quando dico che i genitori sono l’80% della riuscita….

    gus anche se io mi riferivo all’italia è comunque vero un po’ per tutto il mondo, anche se a volte per motivi diversi…

    negli states i giovani preferiscono altri sport ed inoltre sono anche loro un popolo occidentale che ha tutto e se è vero che ci sono più campi pubblici a disposizione, abbiamo però sentito da stefano che poi quando vuoi andare dal coach bravo tipo bollettieri i costi sono altissimi e se sei allenato male i risultati noi li conosciamo bene…

    in russia (mia moglie è russa) le alternative sono poche: o sei figlio di un mafioso o ti fai sponsorizzare dalla mafia o ti vendi tutto per andare a caccia di uno sponsor (e sono tanti/e quelli che dopo un po’ anche se talentuosi devono tornare a casa ad orecchie basse)….

    io comunque proprio in questa settimana che l’accademia è chiusa (e che quindi mia figlia si allena con me), mi sono sempre più reso conto di come sia praticamente impossibile in termini di tempo fare tutto quello che si dovrebbe e quindi di conseguenza ecco perchè sono pochi da noi quelli che riescono. tutti i giorni ci alleniamo 4/5 ore e dobbiamo tralasciare al giorno dopo sempre qualcosa, figurati chi non fa tutte queste ore (praticamente fino agli under 14/16 da noi non lo fa nessuno!!)… sentivo proprio in questi giorni che i cinesi per quanto riguarda ad esempio i tuffi quando i bambini hanno 10 anni sanno già eseguire il programma dei tuffi completo e li allenano tutto il giorno….. ed è evidenti che poi i risultati arrivano anche e soprattutto perche sono tanti, ma sono tanti perchè sanno che tutti saranno messi nelle condizioni di allenarsi al meglio.. da noi uno appena si accorge di non aver lavorato come gli avversari e di non avere le loro stesse armi ovviamente mollano… e ti dico di più.. penso che la fit volutamente non dica cosa sia realmente necessario fare (e quindi cosa si debba spendere) per arrivare, altrimenti non comincerebbe più nessuno!!

  682. madmax scrive:

    per avvalorare la tesi di andrew…. parlavo proprio ieri con il preesidente di un circolo, uno di quelli che fa il presidente da 30 anni e che da ancora più tempo mangia pane e tennis, oltretutto presidente di un circolo che da anni gioca la serie A e parlando del paio di giocatori sopra la media che ha e che sono cresciuti da lui (u 10 e u 14) mi diceva che uno già lo aiutano facendolo andare un paio di volte la settimana da un’altra parte e che anche l’altro massimo alla fine dell’anno prossimo farà lo stesso ma che sarebbe meglio ancora (per i ragazzi) trasferirsi proprio… e continuava così…”a chi vuole provarci serve una struttura formata da un team di almeno 3/4 maestri con un preparatore fisico in pianta stabile e campi sempre a disposizione, cosa che qui da noi non è possibile fare sia per via dei soci ma anche per gli sponsor che rimangono tali solo fino a quando avremo la serie A….”

    e non si potrà certo dire che questo sia un neofita o dalla mia parte (mia figlia non è una sua tesserata) ed anzi è in buonissimi rapporti sia con la fit centrale che con quella regionale ma l’onestà intellettuale che lo contraddistingue però non gli impedisce di criticarle entrambe…

  683. andrew scrive:

    Madmax…questa storia degli sponsor è stucchevole (mi piace “stucchevole”)…

    sembra quasi che siano gli sponsor che dettano l’attività al circolo…stupidaggini…piuttosto, gli sponsor consentono a chi li trova di dettare l’attività al circolo….è diverso!!

    perché, finiamola una volta per tutte, sappiamo tutti molto bene perché lo sponsor molla la grana, e non è certo per la visibilità, che non è poi molto diversa tra la 4 categoria e la serie A.

    quindi, se si vuole, si possono benissimo destinare i soldi degli sponsor all’attività sportiva vera e propria e non al marketing del circolo…

  684. fulvio scrive:

    intanto su consiglio di Riccardo Piatti,la famiglia Quinzi si è adoperata per far allenare il proprio figlio da Nicola Cerigioli,dico una cosa conoscendo molto bene NiK ..OTTIMA SCELTA!!

  685. madmax scrive:

    visto che qualcuno è presente buon ferragosto a tutti… (io l’ho passato tra palestra e campo)

    andrew, io non so come ragioni, ma nella vita i soldi non li regala nessuno ed in cambio si deve sempre dare qualcosa.. e non sempre è come dici tu (soprattutto in questo caso specifico)… qui ad esempio non volevano più fare la serie A e se ne sono “andati” 35.000 euro!!! purtroppo finchè l’alternativa alla serie A è buttarli nel cesso (cioè che alla fine non si cava un ragno dal buco alias un giocatore tale da poterlo chiamare in questo modo) gli sponsor che sono quasi sempre o soci o amici dei soci, i soldi li concedono solo per il loro divertimento (non a caso l’unica l’alternativa possibile in questo caso era organizzare un 25.000$) ….e sinceramente allo stato attuale delle cose come dargli torto, anch’io forse al loro posto avrei fatto lo stesso… addirittura per il secondo anno consecutivo allo sponsor principale era stato proposto che i ragazzi girassero l’italia e quando era possibile l’europa con un’auto appositamente ricoperta da adesivi recanti i nome dello sponsor ma la risposta è stata ancora una volta picche..

    fulvio grazie dell’info che come al solito sarà freschissima…. secondo le mie campane però (altrettanto competenti ed informate oltre che a conoscere benissimo la persona in questione), non sarebbe il caso di essere così tanto entusiasti della scelta….(e mi auguro che ora non ne nasca un incidente diplomatico poichè io non conosco ne la persona ne i fatti e riporto solo impressioni altrui ma essendo queste, persone di certo e acclarato valore tecnico e morale mi sono permesso di scriverlo…)

    e a questo proposito volevo dare ora una mia valutazione personale… normalmente credo molto nei sistemi di lavoro in generale però poi ad altissimi livelli essendo pochissime e sottili le cose che fanno la differenza diventa essenziale il valore della persona che mette in atto il sistema.. infatti l’unico dubbio che ho sempre avuto sulla questione piatti sartori etc con la fit è sempre stato che forse in federazione tenendo gli uomini di riccardo hanno creduto di poter ottenere gli stessi risultati ad un quarto dei costi.. o forse è solo piatti che poco interessato al ruolo fit lascia il posto ai suoi apostoli dandogli chances di lavoro e visibilità (l’amicizia e la riconoscenza sono valori importantissimi)…. chissà poi che in cambio riceva info sui vari giocatori (e sarebbe legittimo oltre che professionale visto che è molto meglio lavorare con quelli bravi e possibilmente ricchi invece che con gli altri..)

    per questo motivo infatti quando per la prima volta andai alla vavassori, nonostante mi fosse stato indicato il saini di milano a me più comodo (e dove tra l’ altro c’è ronzoni l’inventore e creatore di bolelli quindi non uno qualunque), ho voluto assolutamente andare a palazzolo in sede. un giorno infatti ero presente alla finale di un 10.000$ dove una ragazza dell’accademia era in difficoltà sul proprio servizio. a quel punto renato si avvicinò al suo coach e gli disse qualcosa nell’orecchio che questi riportò immediatamente alla ragazza che da quel momento cambiò modo di servire e chiuse partita in poco tempo a suo favore…

    questo per dire che un fatto è parlare, lavorare ed avere a che fare con piatti sartori e vavassori altra cosa è farlo con i loro subalterni… non a caso a roma tu hai fatto venire loro… poi a volte succede anche l’alunno superi il maestro ed allora benissimo ma questo prima deve essere dimostrato..

    detto questo, un grande in bocca al lupo a quinzi e ceragioli nella speranza (dopo fabio ovviamente..) che un giorno possano arrivare dopo tanto tempo (in quanto italiano) nei top 10….

    n.b ma quindi quinzi non andrà più da bollettieri?

  686. under8 scrive:

    ma quinzi si allena a Caldaro ? Ceragioli non fa parte del gruppo di lavoro di Sartori?

  687. Archipedro scrive:

    Rientro dalle mie “ferie” al mare, che grazie a Brunetta sono state “indoor”: solo brevi puntate all’ombrellone in spiaggia, per far fare esercizi a mio figlio, tra l’altro in una zona in. Non so se fossero più gli sguardi opulenti rivolti allo zoppo-con-stampelle in quanto tale, dalla lentezza del bradipo, allo zoppo ciclista o allo zoppo che in bilico sulle stampelle spiegava al figlio come correre sulle onde, saltare, far tuffi dal molo… Anche le scale interne all’appartamento sono state ampiamente sfruttate… pliometria in prevalenza. Inoltre, come estremo omaggio al bolg, ho fatto fare due ore al bambino con un maestro, che penso sia in realtà un buon ex giocatore di tennis: utili per avere il riscontro di tutte le mie teorie qui espresse. Inutili per lui e frustranti per me. Fino a quando non potrò tornare a correre e giocare continueremo così, con la tecnica di base per l’atletica, la pallavolo ed il nuoto: tanto tutto fa brodo. Mati nel frattempo riprenderà in mano la racchetta con la mamma, o con chi per lei, ed io, per quanto possibile, supervisionerò il tutto.
    Altro? Beh, i Giochi Olimpici sono una formidabile scuola di formazione, e danno grandi ispirazioni. Pur tuttavia è evidente che, anche in questa tornata olimpica, la lotta al doping è stata una barzelletta.
    p.s.
    Ieri ho fatto alcuni test di verifica ed ho potuto registrare notevoli miglioramenti del bambino nell’area della forza esplosiva elastica più condizionata dalla coordinazione: in pratica a parità di forza, d’altezza e di peso in tre mesi ha incrementato l’adattamento all’accelerazione, e quindi la sua reattività e la sua rapidità ciclica. Per darvi un parametro valica da fermo, a piedi pari, un’asticella di cm. 50. In Giugno non andava oltre i cm. 44. Ma è nella tecnica di corsa che i risultati sono incoraggianti: adesso apre la falcata, l’avanzamento dei ginocchio è apprezzabile ed il piede comincia a spingere.

    Un caro saluto ai genitori alle prese con i propri rampolli.

  688. Gus scrive:

    Ciao a tutti, sto pensando all’acquisto di un cardiofrequenzimetro per programmare meglio gli allenamenti miei e di mia figlia. Volevo sapere se la ritenete una buona idea (cioè se alla fine è utile) e se qualcuno di voi utilizza un modello particolare.

    Grazie

    Gus.

  689. Mauro scrive:

    Ciao Archipedro, e bentornato, spero che la tua guarigione prosegua spedita. Continua a tenerci aggiornati sui progressi di tuo figlio.
    Gus, io uso un polar (mi dissero essere dei migliori), ma per mia figlia solo 2-3 volte l’anno.

  690. Archipedro scrive:

    Ciao Mauro. Questo è l’unico modo, minimalista, in cui credo di poter partecipare al blog: evitando racconti personali ma soprattutto qualsivoglia commento rispetto ai pensieri altrui. Il monitoraggio dei parametri significativi nelle performance del mio bambino possono comunque risultare utili, perchè sono significativi sia in assoluto (si confrontano le misure d’atleti tra loro omogenei) sia in forma relativa (s’apprezzano periodicamente i trend di crescita del singolo). Se vi sarà un’evoluzone nel nostro modo d’interpretare il tennis, scambiando esperienze utili senza manie di protagonismo, i nostri figli potranno avere delle opportunità. Loro per primi devono imparare a rispettare il prossimo ed a convivere con le diversità.
    Ovviamente sarebbe stato bello anche andare oltre questo orizzonte utilitaristico, perché molte persone che si sono qui espresse sembrano degne ed interessanti. Purtroppo alla fine, è bene ricordarlo, le affinità elettive da blog sono spesso frutto d’una suggestione: la realtà oggettiva in cui si vive, sicuramente in Italia, non è quella delle favole…
    Noi tutti però, ne sono sicuro, già contribuiamo a “migliorare” l’ambito in cui viviamo, con il nostro impegno ed entusiasmo: non essere amici, in questo contesto, non significa quindi ignarare il senso dell’amicizia.

  691. Nikolik scrive:

    Mi piace questo discorso di Archipedro, sulla “realtà oggettiva”.
    Ahimé, io sono una persona molto ancorata alla realtà!

    Beh, temo che la “realtà oggettiva” italiana sia che le persone campano con uno stipendio di 1.200-1.300 Euro al mese, no?
    Penso che il 90% degli italiani non superi questi numeri. Ho detto superi: moltissimi guadagnano meno.

    Beh, se allora il titolo di questo blog è “Come aiutare tuo figlio a diventare un campione”, penso che molti consigli che sono stati dati qua dentro siano assolutamente irrealizzabili, dal punto di vista economico, per la stragrande maggioranza delle persone.
    Penso, eh!

    E siccome la soluzione non può certo essere quello di dire alla gente: scusate, ma siete poveri, vostro figlio non diventerà mai un campione…beh, allora penso che si dovrà inventare qualche altro consiglio.
    Penso, eh!

  692. Gus scrive:

    Ciao,

    la cosa più pericolosa nella carriera di uno sportivo di qualsiasi età e di qualsiasi livello sono gli infortuni. Purtroppo nella mia vita, sportiva e non, ne ho subiti diversi e anche di una certa gravità, quindi volevo portare qui il mio contributo e verificare se possibile con degli esperti quali esercizi inserire nell’allenamento per prevenire gli infortuni, nei ragazzi.

    Pur avendo fatto sport per tantissimi anni fino a quando non ho subito una forte distorsione al ginocchio sx, non sapevo cosa fosse la ginnastica propriocettiva. (poi dopo tempo ho scoperto che il mio problema non era una semplice distorsione, ma una rottura del legamento crociato anteriore e interessamento del menisco esterno). Una piccola postilla a proposito del mio incidente e poi se volete un giorno vi racconto la mia odissea; ci ho messo 4 anni prima di scoprire che il mio ginocchio era saltato (parliamo del periodo 1985-1989). Poi per farmi operare da uno dei migliori specialisti di Torino (che è quello che ha capito subito che era rotto), ho fatto un anno di attesa, e con questo credo di aver detto abbastanza.

    Ma la ginnastica propriocettiva, secondo me, dovrebbe essere usata non solo quando ci si fa male, ma soprattutto per prevenire gli infortuni.

    In particolare gli infortuni più gravi che sono quelli alle articolazioni, ginocchio, caviglie in primis.

    E’ quindi importante (ma io non credo lo facciano in molti) inserire nel proprio programma di allenamento quotidiano questo tipo di ginnastica che si basa su quella che viene chiamata “sensibilità propriocettiva”. Tutti abbiamo questa sensibilità che da alcuni viene chiamata “sesto senso” e che corrisponde ad una rete nervosa (chiedo scusa a Stefano e agli amici professionisti del settore se uso termini impropri) distinta dal tatto, dall’udito, ecc.ecc. ma che raccoglie informazioni solo da muscoli e tendini.

    Ovviamente anche questa è una capacità che si può allenare e anzi a mio modo di vedere deve essere allenata. Per i ragazzi dovrebbe essere anche divertente.

    In pratica si stimolano dei “sensori” affinché reagiscano alle sollecitazioni nel modo più adeguato e corretto.

    I sensori sono:

    dei recettori muscolari (fusi neuro-muscolari)
    dei recettori tendinei (organi tendinei del Golgi)
    dei recettori delle articolazioni (corpuscoli di Pacini e Ruffini)

    Gli esercizi che io ho svolto sono abbastanza semplici, ad esempio di equilibrio su una sola gamba, con il ginocchio piegato in avanti, oppure tramite attrezzi (tavole propriocettive) con piano basculanti (in sostanza delle tavole con sotto una mezza palla) su cui si sale e si cerca di stare in equilibrio.

    Gli esercizi stimolano i sensori situati nelle articolazioni che inviano istante per istante dei feedback al cervello che provvede a memorizzare le informazioni integrandole con le altre che sono in suo possesso.

    Io personalmente preferisco gli esercizi con le tavolette che sono più divertenti e stimolanti, ma all’inizio possono risultare frustranti (proprio perché magari non si è abituati a lavorare in equlibrio). Quindi prima abituarci agli esercizi e poi passare alle tavolette.

    In piedi davanti allo specchio, braccia distese avanti, piegare una gamba in alto (il ginocchio all’altezza del bacino più o meno) e rimanere in equilibrio per almeno 1 minuto; analogamente con l’altra gamba.

    Personalmente ritengo che l’indicazione del tempo in questi esercizi sia alquanto soggettiva, visto che ognuno di noi potrebbe trovare 1 minuto, molto lungo o troppo corto.

    Quando mi sono trovato a fare mesi e mesi di ginnastica propriocettiva mi sono accorto che all’inizio gli esercizi sembravano eterni, ma poi il meglio arriva quando l’articolazione è “stressata”. Spero che intervengano addetti ai lavori per dare le indicazioni corrette, ma io da “empirico” ritengo che l’infortunio arrivi più facilmente quando si è “impreparati” e quindi più si sollecitano i sensori a raccogliere informazioni quando la gamba “tremolicchia” e non ce la fa più e meglio è. Quindi più si resiste e meglio è (sempre senza farsi del male, ovviamente).

    Un esercizio simile al precedente, ma che aiuta anche lo sviluppo dei muscoli anteriori della coscia. Piegare il busto leggermente in avanti e piegare una delle gambe (quindi appoggiando il più possibile il peso del corpo sulla gamba in appoggio), sollevando l’altra (ma potete tenerla anche solo leggermente sollevata). A me piaceva tenere questo esercizio il più possibile, ma essendo abbastanza duro, decidete voi il tempo. Quando avete ottenuto da questo esercizio una buona stabilità, potete cominciare ad inserire delle rotazioni del ginocchio (sempre con il peso appoggiato), girando prima in una direzione, poi nell’altra.

    Quando le gambe sono già allenate comincia il divertimento. Si prenda una tavoletta basculante con una semipalla centrale (o qualcosa di simile) e invece di fare gli esercizi di cui sopra a terra, li dovete fare sulla tavoletta.

    Non ricordo di aver letto nei post precedenti riferimenti a questo argomento. Se invece così fosse chiedo scusa per la ripetizione.

    Un piccolo contributo, ma se volete ci ragioniamo sopra insieme.

    Gus.

  693. madmax scrive:

    ciao archi, questo è certamente un buon metodo per partecipare al blog ma non credo sia vero il fatto che tu non lo possa fare diversamente. certo quando si va in contrapposizione con altri pensieri è alto il rischio di incorrere in repliche anche dure (pensa a quante ne ho subite io….) ma questo accade perchè tutti noi pensiamo (e vorremmo) di fare il meglio per i nostri figli… dopodichè ognuno di noi porterà difesa delle proprie idee argomenti più o meno validi, più o meno scientifici che i lettori poi con la loro testa valuteranno, considerando anche che a volte gli obbiettivi sono diversi da padre a padre… ed è in questa ottica che nel mio post precedente ho risposto a fulvio riguardo la nuova guida tecnica di quinzi e cioè nell’intento di far conoscere due giudizi diversi di una stessa persona, cosicchè il giorno che ad ognuno di noi dovessero propinare chichessia come il messia lo valuteremmo con le nostre teste e con attenzione, magari anche esternando i nostri dubbi…

    io ad esempio reputo una certa scuole di pensiero la migliore piochè la sento mia, perchè è in pratica la stessa che ho sempre adottato nelle mie attività e che mi ha portato e soprattutto mi porta ancora oggi (e non fino a 20 o 30 anni fa come succede per alcuni ex atleti o coach che i risultati li hanno raggiunti 30 anni fa, poichè è acclarato che l’aggiornamento al giorno d’oggi è fondamentale..) a raggiungere grandi obbiettivi. (e per me per cui l’obbiettivo attuale non è fare milioni ma lavorare il meno possibile guadagnando quello che mi serve per poter dedicare tutto il tempo possibile alla famiglia e soprattutto a mia figlia, il fatto di aver lavorato a giugno 9 gg, a luglio 4 ed in agosto senza un guasto al server, i giorni di lavoro sarebbero stati 2, considerando poi che tutto questo lo faccio da casa non mi sembra male..)

    dopodichè se oltretutto i tuoi obbiettivi (nella realtà) non sono i tipo i miei tra noi non può esistere nemmeno la contrapposizione….

    il mio eventuale scontro qui, è o con chi non cura certi aspetti subito, che arriva a 12/13/14 anni con movimenti sbagliati e limitativi ma super collaudati e quindi sicuri che portano anche a buoni risultati ma che poi alla lunga non permettono di raggiungere il 100% delle possibilità e quindi mai tra l’olimpo dei migliori. oppure con chi per mancanza di possibilità economiche o per mancanza di buoni tecnici nelle vicinanze si inventano scienziati ed usano come cavie i propri ragazzi sperimentando metodologie fai da te.

    io come sempre ho detto, di mio ci metto solo i valori che sono indispensabili per la riuscita in qualsiasi campo della vita e che sono uguali in tutti i settori. mi riferisco quindi ad educazione, cultura sportiva e del lavoro, rispetto del prorpio lavoro e dell’avversario, ricerca costante del far meglio della volta precedente e del fare sempre tutto al meglio delle proprie possibilità etc etc etc per il resto come in una qualsiasi azienda, cerco di avvalermi del meglio che è reperibile sul mercato dando anche un’occhio al rapporto qualità (oltre che tecniche, morali) prezzo….

    con questo quindi mi auguro possa nascere una nuova stagione di dibattito magari divisa per obbiettivi…

  694. madmax scrive:

    gus, tutta la preparazione atletica moderna del tennis si basa su questo concetto ed in questi mesi ne ho parlato spesso…. tanto per fare un esempio le tavolette propriocettive mia figlia le usa da quando ha 7 anni, sia in esercizi da ferma (per 5 minuti 3 volte la settimana) che inserite in percorsi dove deve prendere al volo e lanciare la pallina oltre che a colpire con la racchetta (1 volta la settimana per 20 minuti..)

    nikolik tu che sei bravo, con quella cifra provaci a fare un buon programma se sei capace…. io tempo fa chiesi programmi alternativi che portassero al professionismo ma ancora sto aspettando…
    tu purtroppo vivi sulla luna, è come voler aprire un’azienda senza soldi (e volendo creare un campione significa che questa ipotetica azienda dovrebbe essere a livello della fiat!!!)…a meno di essere archimede pitagorico o wanna marchi

    scusatemi ragazzi io non sono bravo abbastanza e non ho la bacchetta magica…

    ti ricordo però che:

    i campi sono a pagamento

    i maestri pure

    le attrezzure anche e che per raggiungere l’obbiettivo è indispensabile fare molti tonei. detto questo un costo (e che costo) ce l’ha anche:

    la benzina o i mezzi di trasporto per raggiungere i tornei

    gli alberghi dove dormire durante lo svolgimento dei tornei

    i ristoranti dove si mangia durante lo svolgimento dei tornei

    ora tieni presente che io già ho indicato più volte cosa dovrebbe fare la fit (campi gratuiti, tornei nel week end, convenzioni con hotel e ristoranti, accademie italiane etc etc) ma tu mi sempre bocciato tutto, ora a te genio della lampada…

  695. Gus scrive:

    Max, mi spiace di aver ripetuto concetti già espressi.
    Sono contento che sia così diffusa l’abitudine alla prevenzione degli infortuni negli atleti e sopratutto nei ragazzi. Mi piacerebbe avere una conferma sui tempi di allenamento necessari per avere una buona prevenzione.

  696. Archipedro scrive:

    E’ successo: avevo un tendine logorato sulla mia gamba di spinta e la mia muscolatura, tornata ora molto forte, me l’ha rotto. Con un banalissimo scatto in avanti. Da più d’un mese m’interrogo sul significato di questo evento, che all’inizio m’è sembrato tragico, incomprensibile, ed ora viceversa m’appare logico ed educativo. Dovevo dare un esempio tangibile a mio figlio di come la vita d’uno sportivo non sia semplice, ed ora ci sono veramente riuscito: inoltre è stato utile, per lui, constatare come il mio impegno nei suoi confronti non sia mai passivo. Attorno a me tantissime famiglie “se la cavano” con i soldi, le ripetizioni, le consulenze… io umilmente credo, soprattutto per le articolate esperienze che ho maturato, che nulla valga come il mio tempo (fortunato d’averne). Come il mio imperfetto insegnamento. E nella precisa memoria dei miei errori. Sono presuntuosamente determinato: se sarà necessario sacrificherò anche l’altro tendine… Poi il futuro sarà buon giudice.

    Ovviamente se prevale il buon senso io ci sono…

  697. andrew scrive:

    hello!

    siamo tornati da 4 giorni di camminate “propriocettive” su per la montagna, ottime per il posizionamento dei piedi se non vuoi rotolare dal sentiero…

    Da Cima Vezzena abbiamo spiato il circolo di ClaudioTn, mentre cane e Ale volevano sporgersi insistenti su uno strapiombo di 1000 metri…sudavo…

    Saluto Archipedro e gli auguro di guarire per rimettersi a correre dietro alle pallate del bimane…

    Intanto io sto attraversando un periodo molto difficile con il mio infante, proprio a livello di padre-figlio. è molto competitivo nei miei confronti e mi riesce sempre più difficile farmi ascoltare…per fortuna ho il CCV a darmi una mano tennisticamente…

  698. Nikolik scrive:

    Max, ma tu hai ragione, hai assolutamente ragione, e te lo dico senza ironia, sono d’accordo con te.

    Ma la sfida, Max, è proprio quella: fare un buon programma con quella cifra.

    Max, intendiamoci: un buon programma con quella cifra non vuol dire fare un programma buono come il tuo, o come quello di Stefano, perchè è impossibile, con quella cifra non si può fare.
    Un buon programma con quella cifra dovrà essere semplicemente un buon programma, tale da permettere ad un bambino/a di diventare un campione lo stesso, magari un anno dopo rispetto a te e a Stefano, ma di riuscirci lo stesso.

    La sfida, Max, è quella, perchè, ti ripeto, dire alla gente che non hanno speranze perchè sono poveri non si può. Se lo diciamo, si chiude ogni discussione, no? Che stiamo a discutere?

    Io il programma lo direi, ma poi tu mi dici subito che è tutto sbagliato e che non capisco niente, e che è giusto solo il tuo…
    Ma il punto è che è chiaro a tutti che, se uno ha possibilità economiche ed anche tempo da dedicare alla carriera del figlio, il programma giusto è quello tuo e di Stefano.
    Il punto è che se io i soldi non li ho, il tuo programma può essere il migliore del mondo (e ti assicuro che sono convinto che lo è, in effetti), ma tanto io non posso farlo…

    E’ una sfida, Max, una sfida.

  699. Mauro scrive:

    Gus, Max, io non ne sapevo proprio nulla della ginnastica propriocettiva, avete qualche testo da suggerire?
    Archipedro, parli ginocchio avanzato, aprire la falcata, potresti spiegarmi/ci passo per passo come si deve correre?

  700. andrew scrive:

    …mi si dirà che rompo sempre con i circoli…

    ma io credo che se nascono accademie, team e altri servizi superspecializzati e supercostosi sia anche dovuto alla incapacità dei circoli di essere ASSOCIAZIONI SPORTIVE (ma di riuscire a cammuffarsi come tali) e quindi il mercato “crea”, richiede accademie e quant’altro…

    Certo, nei circoli operano maestri simpatici, premurosi e preparati, MA NON COSTITUISCONO UN’ASSOCIAZIONE SPORTIVA. Essi fanno capo al direttivo del circolo, CHE NON è UN’ASSOCIAZIONE SPORTIVA, e i cui membri spesso e in larga parte non capiscono di tennis o del tennis odierno (e devono mediare esigenze di bagnanti-giocatori di squash, istituti di suore, vecchi, nani, ballerine).

    Quindi, l’unica possibilità di abbattere costi di entrata al tennis e di ripulire un pochettino l’ambiente dal ristagno oleoso della mentalità tennis=gioco d’elite, è cominciare a diffondere la parola che fa tremare ogni addetto ai lavori nel tennis: ASSOCIAZIONE SPORTIVA (REALE).

    Mi sembra che anche Gus la pensi così….almeno siamo in due!!

  701. madmax scrive:

    nikolik, potrei dirti anche che sono d’accordo in parte con te, il problema è che non riesco a dire e scrivere delle cose che so già in partenza essere impossibili…

    e ti dico di più, in italia non potrebbe succedere nemmeno per caso, perchè l’unica remota possibilità che accada quello che dici tu senti un po’ cosa richiederebbe:

    1) che un maestro giovane appena uscito dalla scuola maestri con esperienza presso accademie si metta in proprio avendo trovato un circolo appena riaperto sito in un posto sperduto (possibilmente in località con buon clima per tutto l’anno e che quindi non necessita del riscaldamento che alzerebbe i costi) con pochissimi clienti così da essere arrazzato, informato e soprattutto impossibilitato a preferire per ovvi motivi economici le ore private alla crescita dei ragazzi

    2) che questo ragazzo abbia fatto anche il corso di preparatore atletico per il tennis e che abbia la voglia di aggiornarsi o di confrontarsi con gente esperta

    3) che al circolo continui a non arrivare nessun cliente ma nemmeno ragazzi nuovi per la sat e così da essere campi e maestri disponibili tutti i giorni dalle 14.00 alle 20.00 in modo da poter lavorare a 360°

    4) che a questo maestro se ne aggiunga almeno un altro che possa seguire i ragazzi o che sostituisca al circolo il maestro che va con i ragazzi ai tornei

    5) che visti i costi bassi si crei un gruppo di ragazzi di buon livello che si porta avanti l’un con l’altro

    6) che questi ragazzi diventino talmente forti che la fit o qualche sponsor creda in loro e li aiuti per le spese delle trasferte

    etc etc etc.. come vedi pura utopia, altre strade per chi guadagna 1200/1300 euro al mese credimi non ne esistono o meglio io non ne conosco e tu scrivi pure il tuo pensiero, ovviamente poi scriverò quello che penso motivandoti ogni mio dubbio…

    poi certo si possono raggiungere i tornei in bici così nel frattempo ci si allena anche, a tennis si può giocare nei parchi con una corda tirata così non si spendono soldi e ci si prepara per wimbledon, si può dormire in tenda e mangiare panini, si può acquistare in gruppo i dvd di sartori, piatti o altri così da dividere le spese e programmare gli allenamenti, infine per la video analisi ci sono i telefonini che ormai se fai l’abbonamento te lo regalano… ma forse è più facile giocare al super enalotto così non fai nemmeno fatica…

    mauro per i testi non lo so, devi chiedere a catizzone…

  702. Mauro scrive:

    Vedi Andrew, anch’io sono d’accordo con te, la differenza esiste semmai sul come cercare di cambiare le cose. Tu preferisci escludere dalla tua vita sportiva i circoli, io cerco invece dall’interno di cambiare le cose.

  703. Archipedro scrive:

    Mauro, tento una sintesi, per quella che é la mia esperienza.
    I calciatori normalmente hanno una corsa tagliata, perché lo scopo é quello d’essere abbastanza veloci ma anche di non perdere contatto con la palla. Inoltre hanno una corsa poco elastica, perché i loro muscoli devono essere compatti, anche per proteggere i legamenti: tendini durissimi.
    La corsa ampia per eccellenza é oggi quella di Bolt, che corre al massimo delle possibilità umane con falcate da m.2.5! Per fare questo l’appoggio sul piede deve essere velocissimo ed esplosivo. Coordinare un movimento simile non é semplice, e le braccia devono fare la loro parte: si notano immediatamente le spalle ed i bicipiti del velocisti. Ma il punto chiave è il ginocchio: se osservi l’atletica noterai come le ginocchia siano spinte molto avanti: una corsa praticamente balzata per i lunghisti, che non devono piegare il tronco in avanti neppure all’arrivo, ma in battuta devono addirittura arretrare le spalle. Altrimenti non possono spingere il baricentro verso l’alto, e comprimono lo stacco.
    I triplisti, per saltare sopra i m.17, devono fare tra balzi da quasi m.6 l’uno (hop, step, jump): nuovamente per non perdere la velocità, il ginocchio visibilmente avanza, ed il piede compie una specie di trascinamento: insomma, ai bambini che vogliono fare atletica bisogna insegnare subito come appoggiare il piede in asse, come avanzare con il ginocchio utilizzando il braccio opposto bloccato ad angolo retto, e come mantenere in asse la linea delle spalle.
    In generale l’adattamento della muscolatura a queste discipline “reattive” non preclude, anzi favorisce, altre pratiche, quali quella della pallavolo e del tennis.
    Un suggerimento pratico: se il vostro bimbo, come il mio, adora stare scalzo “costringetelo” a camminare in punta di piedi il più possibile

  704. Gus scrive:

    Andrew: siamo in due, ma speriamo di aver ragione :-)
    Mi preme fare una distinzione tra:

    pratica sportiva
    sport agonistico
    sport professionistico

    Per un sistema che abbia al suo vertice un alto livello di sport professionistico (che però deve partire obbligatoriamente da un buon modello di sport agonistico di base) il punto fondamentale è la flessibilità. Poiché oggi il mondo è molto dinamico e lo sport è altamente competitivo, il sistema deve sapersi adattare velocemente.

    In altri ambiti si direbbe un cambiamento continuo.

    Non mi pare che oggi i Circoli siano strutture particolarmente flessibili e pronte ai cambiamenti.

    Siccome io non credo che ogni volta si debba necessariamente inventare qualcosa, ma ogni tanto si possano anche “adattare” dei modelli di eccellenza già sperimentati, potrebbe essere un’idea prendere spunto dagli sport in cui l’Italia eccelle, oppure da modelli organizzativi stranieri in cui la stessa nazione è costantemente al top.

    Quali sono gli sport in cui siamo costantemente (e che quindi si sono saputi adeguare) al top (cioè nelle prime 5-10 posizioni al mondo):

    Sport di squadra:

    calcio maschile
    basket maschile
    volley femminile e maschile
    pallanuoto maschile e femminile

    Sport Individuali:

    Sci
    Scherma femminile e maschile
    Tiro maschile e femminile
    Nuoto
    Ciclismo

    Sport Individuali/squadra

    Canottaggio

    Se me ne dimentico qualcuno integrerete.

    Ora la domanda? A qualcuno di voi risulta che uno qualsiasi di questi sport si basi su un sistema di “Circoli” che non siano orientati allo sport agonistico?

    A questo punto occorre fissare gli obiettivi.

    Se l’obiettivo della Federazione Tennis è la pratica sportiva, allora va benissimo il circolo e la discussione la possiamo anche finire qui.

    Se l’obiettivo della Federazione Tennis è la pratica sportiva + la pratica agonistica + il professionismo allora occorre differenziare i percorsi.

    Una società sportiva agonistica non è un circolo “ricreativo” più qualcos’altro, ma una società in cui tutta l’organizzazione è orientata alla pratica agonistica dello sport. Naturalmente le società saranno di diversi livelli qualitativi, ma l’obiettivo non è la semplice pratica sportiva, o il semplice guadagno dei gestori del circolo. Anzi nella maggiorparte dei casi sono senza fini di lucro.

    Un ragazzo che emerge nella società sportiva di Serie Z, sarà interesse “comune” che entri in una società di maggior livello o se qualcuno fa il furbo (ma perché poi?) sarà interesse della Federazione, farlo continuare nella società Sportiva di Serie B, ecc.ecc.

    Oggi molto, se non tutto, nella pratica in età giovanile del tennis è affidato ai genitori.

    Una volta si sarebbe detto, un sistema “classista”.

    Essendo uno sport individuale e non potendo fare diversamente, diventa un sistema basato sul censo.
    Un sistema basato sul censo, purtroppo non si sposa con l’eccellenza, perché esclude dai blocchi di partenza un sacco di gente.

    Nessuno, credo, voglia la morte dei Circoli, luogo in cui mi trovo benissimo e ho un sacco di persone che mi diverto a frequentare, ma i circoli così come funzionano oggi, almeno quelli che conosco io, non creano le premesse per un buon lavoro agonistico di base, per i motivi che tutti conosciamo.

    Se poi aspettiamo che prima o poi arrivi il colpo di fortuna che ci faccia nascere un Federer in casa, benissimo. Mi sembra una visione “miracolistica” della questione (e mi pare che in giro ce ne siano parecchi che pregano San Gennaro). Ma anche con il colpo di fortuna, senza organizzazione, finirà tutto lì.

    Dopo Tomba e Panatta, chi al loro livello, o anche solo vicino?

    Li abbiamo già avuti i colpi di fortuna, ma con un “sistema” che non sappia cogliere l’opportunità, tali rimarrebbero.

    Gus

  705. madmax scrive:

    ed ora qualcuno provi a scrivere ancora bene della fit!!!

    provate ad andare sul sito federale, sulla destra troverete il link che riguarda le carte federali e leggetevi bene il regolamento riguardante L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DI AGENTE DEGLI ATLETI…

    parlare di totalitarismo è il minimo e la P2 a questi signori fa una pi..a!!

    oltretutto pur non essendo un avvocato a spanne direi che è un atto illegittimo e questa strada li porterà certamente a perdere parecchie cause.. ma loro sono abituati a questo, perchè nonostante scrivano sul loro sito solo della causa vinta con tommasi, ce ne sono poi altre come quella con rasicci dove hanno già dovuto sborsare 500.000 euro…. e poi non ci sono i soldi per i ragazzi….

  706. andrew scrive:

    dai madmax, non fare il finto tonto…l’avevo già scritto che al di fuori della FIT restano ormai solo i genitori (cioè i grulli che pagano)…al momento…

    Invece, se qualcuno è interessato, il 14 settembre presso la Vavassori di Palazzolo si tiene un aggiornamento PTR su svariati temi, molto interessanti quest’anno…aperto a tutti…

    Io sarò là con il kid (Ale), Madmax vive là e se qualcun altro si aggrega si può tentare un altro mini-raduno, magari con un primo assaggio di Cat/Buzz…

    Archipedro, ti aspetto anche con le stampelle…

  707. Archipedro scrive:

    Beh, Andrew, per quel giorno dovrei essere claudicante ma camminante. Però il 15 sarà il primo giorno di scuola per il piccolo, con tanto di zainetto nuovo e pianto della mamma, e quella settimana dovremo vedere come s’ambienterà.
    Inoltre, grazie anche a questo blog, ho cominciato ad interrogarmi sul tennis: forse è bene, almeno per adesso, evitare che un cattivo “ingresso” in un mondo così conflittuale possa deluderlo immediatamente. Che sarebbe un male. O deludere me. Che sarebbe ancora peggio.
    Ti ringrazio comunque della proposta, perché prima o poi verrò a cercarti… tieniti pronto.

  708. Mauro scrive:

    Per Palazzolo si potrebbe vedere la settimana dal 7 al 14, cosa dici Max?

  709. madmax scrive:

    ciao mauro basta che lo dici e non ci sono problemi….

  710. Mauro scrive:

    Max, facevo riferimento al post di Andrew.

  711. anto scrive:

    ce ne sono poi altre come quella con rasicci dove hanno già dovuto sborsare 500.000 euro…. e poi non ci sono i soldi per i ragazzi….
    @ Mad Max, spiegami la cuasa su cosa verteva, mi interessa, ciao grazie

  712. madmax scrive:

    mauro non capisco che vuoi dire….

    andrew intende che il giorno 14 e cioè in concomitanza con l’aggiornamento PTR, si potrebbe organizzare un mini raduno ed eventualmente far giocare i ragazzi (a questo proposito io dovrei domandare in accademia se ci sono dei coach disponibili o eventualmente in alternativa se mi danno i campi per far giocare i ragazzi da soli o guidati dal cat/buz)…

    cosa intendi quindi con “per palazzolo si potrebbe vedere a settimana dal 7 al 14?”

  713. andrew scrive:

    Archipedro…in bocca al lupo al tuo piccolo per l’inizio della carriera scolastica…

    non pensare al conflittuale mondo del tennis! ora c’è il vaffantennis…è quello il percorso che sto cercando di fare io: depurare quel rettangolo di gioco da tutto ciò che hanno costruito intorno, di modo che si possa respirare…

    ciao

  714. anto scrive:

    provate ad andare sul sito federale, sulla destra troverete il link che riguarda le carte federali e leggetevi bene il regolamento riguardante L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DI AGENTE DEGLI ATLETI…

    Effettivamente mad max non ha detto una sciocchezza, mi sono letto la brochure e sono impallidito, uno che vuole buttarsi nel mondo dei procuratori di tennis, è meglio che cambi subito mestiere…..

  715. Roberto Commentucci scrive:

    Ragazzi, non sono un esperto in materia giuridica, io mi occupo di economia, ma provo ugualmente a dire la mia sul regolamento degli agenti degli atleti emanato dalla Federazione.

    A mio avviso la Federazione, con l’istituzione dell’albo, intende tutelare proprio voi, amici, i giovani agonisti e le loro famiglie. L’introduzione dell’albo si era resa necessaria a causa della sempre più larga diffusione di figure equivoche, a volte autentici pescecani, che speculavano sull’ingenua ambizione di tanti genitori (quelli che non hanno letto questo blog): poco pratici e smaliziati, poco esperti di tennis e poco addentrati nel giro. A loro questi loschi figuri facevano promesse mirabolanti, facendo loro credere chissà cosa: “suo figlio è un potenziale campione, vedrà se lo seguiremo noi, firmi qua…”. E facevano loro firmare contratti-capestro, quando non arrivavano a somministrare ai ragazzi vere e proprie sostanze dopanti.

    Una realtà tristissima, della quale nel mio piccolo ho raccolto parecchie evidenze.

    Ora, questo andazzo era diventato intollerabile, anche perché una volta firmati, i contratti erano ovviamente vincolanti per le parti e la Fit non poteva fare più nulla per difendere i propri giovani tesserati e le loro famiglie, contraenti deboli perché non informati a sufficienza e quindi non in grado di difendersi dalla truffa.

    L’istituzione dell’Albo, con una serie di verifiche a monte sull’onestà e la competenza di coloro che intendono svolgere professionalmente e in modo serio, onesto e competente la professione di agente, risponde a queste esigenze. In Economia, uno dei principali motivi che spinge gli Stati a regolamentare l’ingresso ad una professione è proprio quello di tutelare il cliente, in particolare nel caso in cui quest’ultimo si trovi in una situazione di inferiorità informativa (io non posso conoscere il diritto come il mio avvocato o come il notaio, o il corpo umano come il mio medico).

    E’ chiaro che, come per ogni norma che mira a regolamentare una attività economica, si possono verificare inefficienze, abusi, eccessiva limitazione della concorrenza (perché solo gli iscritti all’albo potranno fare gli agenti). Così come solo gli iscritti al rispettivo albo possono esercitare le cosiddette professioni liberali. E quindi, la “protezione” dalle truffe a volte si risolve paradossalmente in una truffa di tipo diverso, ma perfettamente legale, come si può capire guardando le parcelle esorbitanti di certi professionisti, protetti dal monopolio legale garantito dall’esistenza dell’Albo.

    Insomma, a mio avviso la norma, in astratto, è giusta e utile, ma in concreto il suo successo dipenderà dalla sua applicazione, come sempre in questi casi.

    Se sarà applicata con coscienza e con trasparenza, servirà a proteggere le famiglie dei giovani tennisti da losche figure di approfitatori. Se invece verrà applicata in maniera clientelare, per fare un favore agli amici degli amici, avremo creato un’altra categoria protetta e semiparassitaria del Belpaese.

    L’esempio più vicino che mi viene in mente è quello del promotore finanziario. Se la normativa che regola l’iscrizione all’albo dei promotori finanziari venisse rispettata, ci sarebbero meno venditori di fumo in giro, meno truffatori a piede libero e meno risparmiatori truffati.

    Spero di essere stato chiaro.

  716. Nikolik scrive:

    Roberto, alle tue giuste considerazioni mi permetto di aggiungere una breve considerazione, la solita, del resto.
    La norma introdotta dalla FIT, tendente a regolamentare l’attività degli agenti, è stata, ovviamente, imposta dal CONI, come avviene sempre, del resto.
    Il 90% delle regole federali e statutarie di una federazione sono imposte dal CONI.
    Ovviamente, il ragionamento vale per tutte le Federazioni, infatti norme analoghe sugli agenti ci sono in tutte le federazioni. Ovviamente, nelle federazioni in cui ci sono gli agenti, cioè quelle in cui gli atleti smuovono denaro. In quelle veramente dilettantistiche, in cui ancora non si guadagna niente, ovviamente non ci sono gli agenti e, quindi, manca la regolamentazione.
    Ripeto ancora una volta che al CONI esiste proprio un apposito ufficio, mi pare si chiami ufficio regolamentare o legislativo o qualcosa del genere, con funzionari che fanno il pelo a tutti i regolamenti di tutte le federazioni sportive.
    Io stesso mi sono scornato più volte con quell’ufficio.
    Le federazioni possono fare pochissimo, devi fare quanto ti dettano loro, altrimenti sono dolori.
    Ma non solo: nei rari casi in cui una Federazione vuole introdurre una norma di suo, senza imposizioni, è costretta comunque, prima della sua entrata in vigore, ad avere l’approvazione espressa di questo ufficio del CONI, altrimenti niente.
    Polemica sul nulla, quindi.
    Come al solito, viene da dire.

  717. Mauro scrive:

    Max, volevo rilanciare per quella settimana il raduno atletico con i prof Caizzone Buzzelli, e magari anche qualcosa di tennistico alla Vavassori.

  718. andrew scrive:

    e chi è che mi tutela dalla FIT?

  719. andrew scrive:

    Roberto…

    mi piace come sei sempre positivo…continui ad augurarti che ecc. ecc. …auguri

    intanto forse, dico forse (anch’io uso le ripetizioni rafforzative), si potevano prevedere delle linee guida obbligatorie per la compilazione dei contratti agente-atleta oppure obbligare l’approvazione dei contratti da parte del CONI (visto che da lì promanano queste norme, perché da lì promanano queste norme, vero?)…

    Invece, no. Istituzione e mantenimento di un apposito elenco, concorsi per agenti, commissioni giudicatrici, corte federale, avvocati al lavoro per tutta la preparazione e il controllo…. altro carrozzone fatto apposta perché gli avvocati abbiano lavoro e compensi…(ma non ci sono soldi per i ragazzi, volevo dirlo anch’io)

    Ormai per un tennista va aggiunta la figura dell’avvocato, oltre al preparatore atletico, al coach, allo psicologo, ecc. ecc.

    Sistema in avvitamento su sé stesso…

    Qui bisogna mettere su un circuito alternativo di tornei (unico motivo per cui la FIT ancora può tenere legato un giocatore) per giocatori che vogliano giocare a tennis ed eventualmente passare al circuito internazionale se e quando pronti…

    e salutare educatamente la FIT…

  720. madmax scrive:

    ah ah ma ci siete o ci fate??

    nikolik il governo italiano è in causa con mezza (e più) europa per aver costantemente disatteso le norme europee!! e questo perchè nel frattempo i vari personaggi politici (di ogni schieramento) con leggi appositamente indirizzate a vantaggio di chi li paga, si spartiscono la torta poi un giorno tra 20/30 l’italia (grazie a chi paga le tasse) si sobbarcherà le multe inflitte.. questo oltretutto alla faccia della concorrenza che durante questo tempo non può lavorare… figuratevi quindi quanto ci mettono a mettersi d’accordo!! e se cos’ non fosse L’AVVOCATO avrebbe potuto far presente che quello consigliato era un atto illegittimo (io ho provato a far leggere l’atto ad un avvocato vero e non ha ancora smesso di ridere…)

    e a beneficio di chi non lo sapesse (o di chi vuol far finta di non saperlo), nell’ambito lavorativo ed in particolare quando si ricopre un ruolo di spicco, si incontrano molte problematiche, tranne quella di riuscire a comperare e corrompere le persone. di queste ce ne sono una quantità industriale, costano pochissimo e non li devi nemmeno cercare…si presentano da soli!!

    detto questo la fit dovrebbe pensare a fare il suo mestiere (cosa che non fa per nulla) ed i loschi individui che girano sappiamo tutti da che parte stanno ed è solo da loro che i giovani devono essere tutelati!!!

    e per chi avesse ancora dei dubbi riguardo al fatto che questa federazione abbia fatto esclusivamente politica, consideri che nonostante tutti (o quasi) siano contro si riconfermerà facilmente alle prossime elezioni. questo grazie ovviamente al fatto che per riessere eletti basta tenersi buoni i vari parioli tc milano etc che hanno a disposizione una 60ina di voti a testa, oltre a trovare poi qualcuno che per paura non vota contro. in più personaggi forti all’opposizione non ce ne sono, anche perchè dopo un po’ uno si rompe e pensa ad altro.. ma forse loro che fanno dei giochi di potere una questione di vita o di morte, fanno conto anche su questo..

    mauro io proverò a chiedere, anche se mi sembra difficile che il duo cat/buz possa essere a disposizione una settimana intera… se va bene lo saranno per un week end, mentre ovviamente alla vavassori che sia un giorno, un week end o tutta la settimana problemi non ne hanno

  721. tommy scrive:

    Prima di dire inesattezze bisognerebbe conoscere bene le cose di cui si vuole parlare! Infatti, mi risulta, che attualmente e già da diversi anni, ogni circolo affiliato alla FIT, in base ai risultati ottenuti, possa disporre, nelle Assemblee dove si vota, di 1, 2, od al massimo 3 voti. Questo vale per tutti i Circoli, dal più piccolo al più grande, compresi il Parioli ed il TC Milano. Leggo spesso gli interventi di questo blog, ma affermazioni fatte con tale leggerezza e facilmente smentibili, mi induco a mettere in dubbio anche altre che all’apparenza potrebbero sembrare veritiere! Ognuno ha il diritto di criticare tutto e tutti (sempre nel modo più corretto possibile), ma quando si portano dati di fatto questi devono essere rispondenti alla realtà! Sinceramente non ne vedo il motivo di un tale comportamento!

  722. anto scrive:

    Questa la dovete sapere a proposito di regolamenti, e poi ognuno fà le sue considerazioni. Challenger di Como 50000$+H. Oggi sono iniziate le quali, con tre bye al primo turno e sapete perchè? Ieri sera si sono presentati a firmare entro le 21,00 per partecipare alle quali. Erano restati tre posti disponibile e c’erano sette giocatori giovani senza classifica che volevano accedervi. Ebbene cosa pensa il super visor, siccome sono in sette per tre posti, per non fare un torto a nessuno estromette i sette e mette tre bye, ma come, sorteggia fra i sette i tre che si giocheranno un posto nelle quali ed è tutto risolto, invece no. Ognuno faccia le considerazioni che vuole…….

  723. madmax scrive:

    i voti derivanti dai risultati sono dei bonus quindi in più ma che non fanno assolutamente la differenza in confronto a quelli che dipendono dal numero dei soci….

    inoltre risulta evidente che l’alto numero di soci porta ad un alto numero di ragazzi che giocano, ad un alto numero di squadre che partecipano ai vari campionati (composte spesso da ragazzi acquistati a destra e a manca) e di conseguenza a voti in più.. il problema non è sapere o meno, è essere o non essere in buona fede…

  724. tommy scrive:

    @Madmax
    Non si riesce a capire il tuo discorso! Tu avevi scritto che circoli come il Parioli ed il TC Milano hanno una sessantina di voti! Questa tua affermazione è inesatta perchè, torno a ripetere, a me risulta che tutti i Circoli, grandi o piccoli che siano, possono avere assegnati al massimo 3 voti. Questa è la norma! Non esistono bonus e quant’altro! Se poi per avere ragione ti vuoi arrampicare sugli specchi va bene lo stesso! Ma questo avvalora ancora di più la mia sensazione già espressa nel mio precedente post: che spesso in alcuni commenti si cerca di far passare, a tutti i costi, affermazioni non veritiere a discapito di lettori che non conoscono i problemi!

  725. madmax scrive:

    secondo quanto hai scritto sembrerebbe che io voglia far passare un qualcosa per andare contro la fit in nome di non so quale strano interesse che io in quanto genitore (e nient’altro) di una bambina che gioca a tennis invece non ho…

    il punto è che l’altro ieri sono andato a manerbio (per il torneo) con il presidente del circolo sotto casa (che tra l’altro è presidente del circolo da 30 anni e milita in serie A) che mi spiegava quanto ho riportato… oggi o domani quando lo vedo me lo rifaccio spiegare per bene, poichè così come per tutti gli altri argomenti trattati, espongo i fatti solo se li conosco personalmente o se riportati da persone che ritengo attendibili…. se il presidente che ripeto è da 30 anni alla testa di un circolo, si fosse sbagliato e quindi non fosse nemmeno lui attendibile, renderebbe ancor più evidente l’idea sull livello di professionalità esistente nel tennis, visto che soono proprio i circoli che nel 90% dei casi crescono i giovani…

    quindi, mai sensazione fu più sbagliata, al massimo di sbagliato potrebbe esserci stato solo l’apprendimento del regolamento da parte di un vostro consociato, anche se su questo ho molti dubbi… dubbi che invece sempre più scompaiono riguardo a tutto il resto che è stato scritto…

  726. uno dei lettori scrive:

    Il problema è che i circoli piccoli non si possono permettere di mandare un delegato a Verona.
    E poi chi si candida? I programmi quali sono?
    Bisogna votare a simpatia?
    Non c’è molta trasparenza, magari sono io che da appassionato medio sono ignorante.

  727. tommy scrive:

    @Madmax
    Non c’è bisogno di chiedere al Presidente del Circolo di Manerbio perchè sono andato sul sito della FIT ed ho trovato nello Statuto l’articolo, che di seguito ho riportato, riguardante l’assegnazione dei voti.

    Art. 14 - Diritto di voto degli affiliati
    1. La partecipazione con diritto di voto è riconosciuta agli affiliati che abbiano un’anzianità di affiliazione di almeno dodici mesi
    precedenti la data di effettuazione dell’Assemblea stessa e che abbiano, nel frattempo, svolto attività sportiva federale regolarmente
    conclusasi, intendendosi per tale la partecipazione a qualsivoglia campionato o gara iscritti nei calendari ufficiali della Federazione.
    2. Ai fini dell’individuazione dell’attività sportiva, gli affiliati sono suddivisi in tre fasce:
    A: partecipanti qualificati per il campionato degli affiliati – divisioni nazionali di serie “A” e di serie “B” ovvero qualificati ai quarti
    di finale del tabellone nazionale dei campionati giovanili;
    B: partecipanti qualificati per il campionato degli affiliati – divisioni regionali di serie “C”, limitatamente al tabellone nazionale,
    ovvero qualificati con almeno due squadre alle fasi regionali dei campionati giovanili negli ultimi due anni;
    C: i rimanenti aventi diritto a voto non rientranti nelle fasce A e B.
    3. Ogni affiliato che abbia i requisiti di cui al presente articolo ha diritto al voto singolo di base.
    4. Agli affiliati compresi, per i risultati conseguiti, nelle fasce A e B, oltre al voto di base, sono riconosciuti voti plurimi per la
    partecipazione ai Campionati a squadre, in ragione di
    a) voti tre, compreso il voto di base, per gli affiliati della fascia A;
    b) voti due, compreso il voto di base, per gli affiliati della fascia B.

    Come vedi ogni Circolo ha 1 voto di base, ma quelli che rientrano, per l’attività svolta, nella fascia A avranno assegnato, con l’attribuzione di voti plurimi, un massimo di 3 voti, mentre quelli che rientrano nella fascia B avranno assegnato 2 voti, compreso sempre quello di base. Quindi, in poche parole, i Circoli potranno disporre al massimo di 1 o di 2 o di 3 voti e basta. Forse con il Presidente, a cui facevi riferimento, non vi siete capiti.

    @ uno dei lettori
    Siccome mi trovavo nello Statuto, e sono molto curioso, mi sono andato a leggere l’articolo riguardante le candidature, che è l’art. 54, ed ho visto che per la presentazione c’è tempo fino a 10 giorni prima dell’Assemblea.
    Ritengo, quindi, che i nominativi ancora non sia possibile conoscerli. Per quanto riguarda il programma, come succede anche in altri campi, penso che i candidati Presidenti lo renderanno pubblico in Assemblea. Oltretutto se fosse vero quello che ha affermato Madmax circa la riconferma dell’attuale Presidente si tratterebbe solo di dover tracciare alcuni punti per poter dare continuità alle azioni intraprese in questi anni con particolare attenzione a quelle problematiche che non hanno dato i risultati sperati. Non ne sono sicuro, ma credo, che questo dovrebbe essere il giusto evolversi delle cose!

  728. uno dei lettori scrive:

    Grazie tommy per le delucidazioni.
    Premetto che non sono ne a favore, nè contro l’amministrazione Binaghi perchè sono privo dei parametri di giudizio per valutarla, sono solo un po’ scettico nei confronti degli apparati burocratici italiani e della loro gestione. Rimango perplesso quanto prima ora che so come dici che i programmi verranno esposti solo in assemblea, prima di votare. Un circoletto di quartiere o una polisportiva dovrebbe far attraversare l’Italia ad un suo dirigente (ovviamente dilettante,spesso disinformato sul tennis!) senza sapere preventivamente quali sono le proposte dei candidati e le loro credenziali. Da questo desumerei che la partecipazione al voto sarà scarsa e soprattutto rappresentativa dei circoli maggiori (ma può darsi che mi sbagli). Dite chè possibile reperire l’adesione in percentuale di votanti alle passate elezioni?
    Quello che mi domando è se nell’era di internet non sia possibile prevedere un voto elettronico tramite la password (ormai su internet si fanno ingenti transazioni di borsa e quant’altro) con preventiva pubblicazione online dei programmi corredati dai profili dei candidati.
    Scusate l’off topic!

  729. andrew scrive:

    a leggere lo statuto è effettivamente così…

    forse i 60 voti vengono fuori tra deleghe di affiliati satellite, incorporazioni di affiliati, cordate di affiliati o altro…

    resta comunque il fatto che uno sport come il tennis è gestito dai circoli (e dall’ordine degli avvocati) e non dalle associazioni sportive…un po’ come se la pallavolo fosse amministrata dai gestori di palestre…

  730. Archipedro scrive:

    Dai, Nikolik, tira fuori un argomento da… genitori e figli.
    Tu che non ne hai…

  731. Archipedro scrive:

    Prego togliere il link erroneamente inserito nel post precedente

  732. Gus scrive:

    L’altro giorno leggevo sui vari giornali sportivi dei protagonisti di queste Olimpiadi. Ho letto di una dichiarazione di Mennea che sosteneva che in Giamaica i talenti vengono selezionati nelle scuole, segnalati ecc.ecc. e Bolt era uno fra questi.

    Sono andato quindi a cercare notizie sulla sua biografia.

    Il ragazzo ha iniziato con il cricket ma si era già messo in luce in una gara annuale delle high school corsa per conto della sua parrocchia (spero di riuscire a tradurre bene dall’inglese).

    Passò quindi alla W.Knibb Memorial High School, ma ci arrivò con le segnalazioni dei suoi allenatori di cricket che ne misero soprattutto in risalto le doti di atletiche e di velocità.

    Poiché questa scuola oltretutto è indicata anche per i suoi successi in atletica leggera, mi viene da pensare che non sia casuale che sia finito proprio in quella scuola.

    Questo è quanto interessa noi, in questo blog. Una rete sociale composta da scuola, parrocchie (in questo caso) o altro che intuisca, percepisca, abbia le capacità di valutare le predisposizioni naturali in età giovanile.
    Ovviamente, in questo caso, era abbastanza facile, in altri sport e in altre situazioni potrebbe non esserlo altrettanto. Peraltro è possibile che un tale talento atletico avrebbe anche fatto benissimo nel cricket e quindi c’è stata una grande attenzione a non privilegiare gli egoismi di una parte rispetto al bene del ragazzo e del sistema nel suo insieme.
    Io ritengo e continuo a ritenere che in qualsiasi sistema che punti alla qualità, la formazione e la selezione siano le basi, i pilastri. Applicato questo concetto allo Sport, dovrebbe essere in questa direzione che uno Stato che abbia a cuore un sistema sportivo di qualità, (qualità che poi si esprimerà comunque, anche in quelli che diventeranno altro, rispetto all’atleta professionista) deve puntare.

    Io osservo mia figlia che oggi studia materie che io alla sua stessa età mi sognavo.
    Oggi si studia Storia dell’Arte, Musica (addirittura mia figlia in prima media con quelle poche ore a disposizione riesce a solfeggiare), ecc.ecc. ma c’è ancora una mancanza di cultura generale che faccia ritenere lo sport altrettanto importante per la formazione dei ragazzi.

    Se non si provvede, così come ritengo che per certi versi la nostra sia una società basata sui “nonni”, per lo sport rimarrà in molti casi, una società basata sui genitori.

    Gus.

  733. Mauro scrive:

    Già Gus proprio così.
    Volevo dire alcune cose su questo angolo di blog. Una è che è vero che tanti argomenti sono già stati trattati, ma è anche vero che anche tra amici o a casa con i familiari spesso gli argomenti sono spesso gli stessi, non per questo smettiamo di frequentare familiari ed amici.
    La seconda cosa che ci tengo a dire è che molti argomenti, molto interessanti proposti dagli amici dal blog. sono passati in secondo piano, sia perchè magari in quel momento si dibatteva su altro, sia perchè alcuni interessati a quegli argomenti non erano presenti in quei giorni.
    Invito pertanto chi avesse da proporre degli argomenti di farlo anche se magari pensa che si sia già trattato precedentemente.

  734. Mauro scrive:

    Ciao Gio, ci devi un resonto su Arezzo. Ti aspettiamo.

  735. tommy scrive:

    @ uno dei lettori
    Da quello che so io anche la FIT si è attrezzata a far sì che i Circoli (tutti sono in possesso della propria password) attraverso internet possano effettuare tutte le operazioni che vogliono senza recarsi di persona presso il Comitato Regionale di appartenenza. Così, mi dicono, fa anche il Circolo dove sono iscritto! Credo, comunque, ben altra cosa sia il poter far votare in via telematica in un’Assemblea, e spiego il perchè. Le elezioni che avvengono durante una qualunque Assemblea non sono come quelle che per esempio avvengono per le “politiche”, dove l’elettorarato esprime solo il voto e quindi è un elettorato “passivo”, ma al contrario in questo caso è un elettorato “attivo”, in quanto, durante i lavori dell’Assemblea”, chi ha diritto di voto acquisisce anche il diritto di intervento ed eventualmente di replica! Non so se sono riuscito ad esprimere il concetto, ma penso che si capisce comunque come, purtroppo, nell’era di Internet, come giustamente dici tu, in questi casi (quando si parla in generale di Assemblee) non è possibile fare diversamente! Mi sono informato anche sulle percentuali delle ultime Assemblee elettive, che è un’altra tua domanda, e mi è stato detto che in media si costituiscono sempre l’85/90% dei Circoli aventi diritto al voto.

  736. uno dei lettori scrive:

    Ciò non toglie che possa essere al tempo stesso permesso ai presenti di intervenire nel dibattito e agli assenti di votare telematicamente.
    Ma se l’adesione è alta come dici tu allora i miei pessimismi erano sproporzionati.Bah staremo a vedere…

  737. gio92 scrive:

    Eccomi Mauro, fresco fresco dopo l’esperienza di Arezzo.
    Allora il bilancio è più che positivo, malgrado fosse una settimana “tranquilla” secondo i responsabili del centro, vi assicuro che i ragazzi hanno lavorato proprio bene. Mio figlio ed il suo amico, sono entusiasti, ripeteremo sicuramente l’esperienza. Sarà che i toscani sono simpatici, sarà che ti trovi a fare riscaldamento a fianco di Bracciali e Luzzi(e mancava Potito attualmente in USA), morale che anche se gli esercizi sono duri ed i maestri sorridenti ma precisi, si fa tutto con entusiasmo e passione. Mio figlio ed il suo amico (anno 97) erano i più piccoli in quella settimana ed anche se qualche 96/97 c’è l’età media è un pochino più alta ma questo lo vedo come ulteriore stimolo per i nostri. Circa 3 ore di tennis e 2 di preparazione atletica al giorno , distribuite sull’arco della giornata è il “menu” proposto. 1 o 2 allievi per campo……che meraviglia….
    Il circolo è bello ed è dentro le mura di Arezzo. Non aggiungo altro se no sembra mi abbiano pagato !

  738. Archipedro scrive:

    Ecco Gus, un tema forse meno affascinante delle “votazioni FIT” ma pur sempre degno di “genitori e figli”. Leggo con interesse i tuoi ragionamenti…
    Brevemente mi ripeterò: mio figlio ha dei talenti, che quotidianamente testiamo e coltiviamo (…). Se non fossi io ad insegnargli tutti gli sport che conosco, che sono molti, potrei comunque, da padre coscienzioso, metterlo in rete con parenti o amici in grado di stimolarlo: chi non ha conoscenti che sappiano sciare, nuotare, correre, arrampicare…?
    Iniziando subito a praticare sport le qualità psicomotorie che si formano nei primi anni di vita garantiscono velocemente al ragazzo quei riscontri che lo spingono ad avere entusiasmo… e poi basta solo controllare che non si faccia male. Per me è semplice, lo ripeto, ma per gli altri potrebbe essere comunque possibile. Senza capitali. Senza conoscenze elettive. Senza nemmeno sapere cosa sia la FIT, la FIPAV, o la FIDAL… Fino a quando? Fino a quando il giovane atleta è talmente bravo, e talmente convinto della propria passione, da poter scegliere in modo consapevole quale o quali discipline praticare a livello agonistico. Avendo tra l’altro più opzioni, come peraltro è successo a me, ma un bagaglio tecnico ed atletico ben superiore.
    Ci sono sportivi come Bolt che potrebbero partecipare a quattro o cinque diverse edizioni delle Olimpiadi praticando discipline diverse: salto in alto o in lungo alla prima, pallavolo alla seconda, tennis alla terza, canoa alla quarta… però è bene che i genitori capiscano che un talento assoluto non può mai prescindere da un bagaglio genetico selezionatissimo o, in alternativa, dal doping: questo per essere al vertice. Che non significa non essere degli ottimi sportivi: basta accettare ciò che si è.
    Non mi impressionano molto i tennisti di seconda fascia, pur bravi nei loro paesi, che immancabilmente palesano evidenti limiti atletici: in tale sport, fino ancor oggi elitario, un banalissimo pallettaro può avere ancora delle relative ambizioni. Ma sono sicuro che Nadal, di tutt’altra pasta, potrebbe decidere di convertirsi alla pallavolo e diventare un professionista nel giro di due-tre anni. O magari un campione dello sci…
    Chi capisce lo sport può comprendere anche il tennis: difficile che possa avvenire il contrario, almeno per ora. Infatti: quante parole sono state qui spese per le Olimpiadi appena finite?
    Questa è il mio personale punto di vita.

  739. tommy scrive:

    @uno dei lettori
    Anch’io nutro seri dubbi sul fatto che in questa prossima Assemblea si raggiungerà una percentuale alta di votanti, anche in considerazione del fatto, se è vero come mi dicono, che non c’è un gruppo di opposizione! Come dici, staremo a vedere (anche se non so a chi interessa!).

  740. uno dei lettori scrive:

    @ tommy
    Il mio interesse sorge dal momento che si fa un gran parlare del fatto che il tennis in Italia è uno sport troppo elitario (vero), non abbiamo strutture adeguate (vero), non abbiamo un top 10 da decenni (vero) e che stiamo perdendo a livello di tornei,dal momento che sono state cedute le date di Milano e Palermo (vero), la gestione Binaghi è insoddisfacente (non lo so).
    Vorrei sapere come sono spesi i soldi che verso alla fit quando faccio la tessera e quando mi iscrivo ai tornei,vorrei che a votare andassero atleti, genitori degli atleti, gestori di circolo e maestri tutti alla pari.
    Vorrei che i miei soldi andassero ai ragazzini con gli occhi scintillanti che sognano di fare il grande slam e che i tornei di tennis giovanili in Italia non fossero più roba per fighetti, ma avete visto CAMMARELLE?
    Sto facendo della demagogia, lo so.

  741. andrew scrive:

    …i tuoi soldi non vanno a ragazzini dagli occhi scintillanti.

    io intanto mi sono purgato dal circolo andando a fare due belle orette a torso nudo sui campi comunali. Nel campo di fianco, due ragazzini e una ragazzina che con un mini-megafono (strana parola) segnava i punti. Facevano un bel po di casino, anche loro a torso nudo (non la ragazzina).

    Ecco, quelli in un circolo non ci entreranno mai.

    Nel circolo non è possibile allenarsi (allenarsi?) a torso nudo e fare cose “pazze”. All’ultima assemblea di circolo alla quale ho partecipato, dopo aver preso varie volte la parola per stigmatizzare scelte, orientamenti, modi di fare, assenza di comunicazione, prezzi alti ecc. ecc., si alza l’ex-presidente e fa: “Ora parlo io”. Cacchio, adesso mi stronca, penso io.
    “Tu che ci fai la morale, non rispetti per primo le regole del circolo: hai portato più volte il cane dentro e sei entrato con i pattini in linea nei campi durante la serie A”. Ecco, perfetto, io ti parlo e ti chiedo conto della tua linea e tu lamenti che sono entrato 3 volte a prendere mio figlio con il cane o che mi presento al cleb con i pattini in linea. Ma questi sono fatti di Marshmellow (in tutti e due i sensi)…

    Ma la cosa che a me personalmente mette più tristezza è lo spirito che aleggia tra i campi, che con un termine tecnico definirei “‘andò vai, fenomeno!”. Ossia, fatti salvi i pochi agonisti (gli “eletti”, gli “immediatamente predisposti”), che mostrano una certa intensità di lavoro, gli altri tennisti sono presto soggiogati e lasciati a farsi sopraffare dalla sindrome dell’allenamento quasi passivo, condannati a non potere impegnarsi allo spasimo in quanto già marchiati come non di prima fascia. E, in un circolo, un tennista non di prima fascia non è incentivato e non gli viene insegnato a svolgere un allenamento sportivo.
    Ma quante volte ho cercato di convincere ragazzi o adulti con cui giocavo a palleggiare all’inizio da metà campo, con varie rotazioni, con qualche voleè per riscaldarsi. A forza, timidamente, guardandosi in giro, meglio se nascosti dal pallone qualcuno cedeva, ma sempre pronto la volta successiva a tornare a tirare pallate dopo due palleggi.
    Queste cose basilari non vengono insegnate, o solo a pochi e da poco.

    anche a me piace fare un po’ di demagogia…

  742. Nikolik scrive:

    Archipedro, scusami, ma non posso proprio intervenire in questo blog, o sub-blog, come lo chiamate Voi.

    Vedi, Archipedro, Voi Genitori, per definizione, siete tutti sposati, o comunque conviventi, e con figli, ovviamente, altrimenti non sareste Genitori.
    Quindi, immagino che nemmeno ricordiate quanto possa essere impegnativo il mese di agosto per un uomo single: come ho già confidato ad un amico di qua, in questo momento i mie pensieri, le mie parole, le mie opere e le mie omissioni sono estremamente impegnati (e sono sicuro che hai capito in quale modo) in iniziative estremamente delicate.
    Non ho quindi, nemmeno un briciolo di tempo per intervenire qua dentro.

    Del resto, Archipedro, dovrò pur darmi da fare, altrimento non diventerò mai un Genitore vostro collega…
    Peccato, perché avrei tante cose da dire, a Voi Genitori…

    Facciamo così, Archipedro: in attesa che la mia situazione personale si chiarisca, che ad agosto i chiarimenti, com’è noto, sono impossibili, continuate pure, voi Genitori, a sparare alla cieca sulla Federazione!
    Anche se ho letto di fretta, vedo che state andando benissimo!

  743. Gus scrive:

    Intanto ti ringrazio per l’attenzione che mi dedichi.
    Il mio ragionamento è in linea con il tuo.
    Tu stesso dici che hai costruito una rete, un sistema. Infatti parli di “rete con parenti e amici in grado di stimolarlo….”. Ma è proprio questo che dico e sostengo, ma non può essere lasciato “solo” alla libera iniziativa di un genitore “illuminato”; questo perché, ma è evidente a tutti quelli che lo vogliono vedere, il risultato sarà frutto di una certa casualità. Lo sforzo che si dovrebbe fare, ognuno ascoltando le ragioni degli altri è quello di fare sistema, di pianificare e programmare.
    Al contrario, nel tennis, come in altre attività, trovo che ci sia una certa difficoltà a cambiare, non solo per una giustificata naturale resistenza, ma per corporativismo.
    La FIT non credo non abbia gli elementi per capire che il sistema dei Circoli non è propedeutico all’attività agonistica, ma difende un sistema di potere. E’ un atteggiamento comprensibile, ma che deve essere superato.
    La frase più comune che oggi mi risponde un ragazzo che tento di avvicinare al nostro sport è: “è uno sport da vecchi, quando avrò 40 anni, magari”.
    Era la stessa cosa che io da giovane rispondevo ai signori che tentavano di farmi giocare alle bocce, nella Casa del Popolo del mio amato VCO.
    Ma un circolo di tennis assomiglia di più ad una Casa del Popolo (per semplicità potremmo dire bocciofila) oppure ad una scuola calcio?
    Nota per Stefano:
    Ciao Stefano, noto con dispiacere che non scrivi da un po’ di tempo. Sono l’ultimo arrivato e quindi è possibile che non abbia ancora intuito tutte le dinamiche relazionali di questo gruppo e anche di questo blog. Nello spogliatoio l’ultimo arrivato dovrebbe entrare in punta di piedi e rispettare i “vecchi” della squadra ed è quindi con il massimo rispetto che ti chiedo se ci puoi spiegare i motivi di questo tuo allontanamento, anche perché se fosse nostra la responsabilità, si potrebbe comunque correggere la rotta e ripartire con ancora più forza.
    Gus.

  744. andrew scrive:

    …giusto, in agosto le fabbriche chiudono, il parlamento pure, le tedesche arrivano e le balene spiaggiano.

    intanto mio figlio è a casa da scuola dall’8 giugno fino al 15 settembre ed io sto per strozzarlo…

    cosa centri questo con il blog non lo so, ma è agosto…

  745. Archipedro scrive:

    Vedi Andrew, al circolo come pure in un blog c’è sempre qualcuno che ritiene di poterti dire “Taci tu, che sei un incompetente… qui può parlare solo mister X e signor Y…”. Poco importa che le tue idee possano essere buone, o addirittura utilissime. Non c’è neppure la voglia di ragionarci sopra: e questa è la vera presunzione, quella di chi non si mette mai in discussione.
    E’ per questo che faccio correre mio figlio su un tappeto: ha iniziato a 7 km/h, qualche mese fa, e le ultime ripetute le ha fatte a 15,2 km/h. Si tratta di numeri, e di test replicabili: risultati che le chiacchiere non possono scalfire. Perché raggiungesse e tenesse quella velocità, però, era indispensabile spiegargli PRIMA come si corre. 36 palleggi consecutivi da fondo campo con palle MID (ancorché irregolari e con prevalenza del rovescio a due mani), significano, a 6 anni e mezzo, una ben precisa capacità di concentrazione. Scandalo!! Perché palle MID??!! I bambini a quell’età devono usare le depressurizzate!!! Peccato che con le depressurizzate non sia possibile imprimere alla palla una rotazione… Top spin??!! Esattamente, colpi dalla linea di fondo con un certo effetto… E colpi al volo. Ma non volé, perché i polsi fanno ancora fatica. Tutto sbagliato? Può darsi, non sono infallibile. Però io osservo, registro i risultati, sperimento. Non ho bisogno d’un consulente che si guardi Federer alla televisione e mi spieghi come si imposta un colpo: mi guardo Federer da solo e faccio prima. Almeno per non finire a fare lo stesso colpo di quel maestro che vent’anni fa era un discreto giocatore dilettante…
    Tomba è stato allievo di Thoeni, ma sicuramente non sciavano nello stesso modo: ad un campione non s’insegna il colpo ma s’insegna IL METODO PER IMPARARE IL COLPO. Perché il colpo, un campione, ce l’ha già dentro…
    Credo io.

    Nikolik, non conosco la Federazione, e non ne ho mai parlato. Ho stigmatizzato un modo di fare, che non è della FIT ma piuttosto della nostra società. Sarebbe come dire: “Piove, governo ladro!!
    In realtà, proprio sulla base di ciò che sto facendo, non capisco nemmeno il problema. Almeno per ora…
    Ciao

  746. Gus scrive:

    Qualche giorno addietro ho chiesto se qualcuno conosceva i numeri dei tesserati, che come sapete è divenuta fonte di discussione anche sui media.

    Sono riuscito dopo varie ricerche a scoprire (sempre che non abbia fatto errori) i numeri dei ragazzi tesserati FIT da un numero di Supertennis del 12/2006.

    2006 Donne Uomini
    Tot. Class. 6.460,00 26.800,00 33.260,00
    U18 646,00 1.340,00 1.986,00
    U16 775,20 1.608,00 2.383,20
    U14 775,20 1.340,00 2.115,20
    O18 4.263,60 22.512,00

    Tot. Non classificati 4.855,68 20.144,32 25.000,00
    U18 485,57 1.007,22 1.492,78
    U16 582,68 1.208,66 1.791,34
    U14 582,68 1.007,22 1.589,90
    O18 3.204,75 16.921,23

    NB. I dati riferiti ai non classificati li ho ricalcolati io basandomi sulla distribuzione dei tesserati, visto che l’unico dato che ho trovato è il totale di 25.000 (è possibile che questo dato si riferisca a tesserati che pur avendo disputato dei tornei o non sia riuscito a classificarsi o per incuria/negligenza del circolo di riferimento risulti ancora tra i non classificati).
    Il link da cui ho preso le informazioni è il seguente:
    http://www.pianetatennis.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3554&Itemid=31

    Spero che i dati siano attendibili e non abbia commesso errori.
    Se qualcuno può confermare non sarebbe male.

    Il totale U18 quindi è: 11.358,42 di cui 3.847,33 donne e 7.511,09 uomini.

    Il totale U16 invece è 7.879,64 di cui 2.715,76 donne e 5.163,87 uomini.

    Ricordo che i tesserati FIPAV (volley) U16 2006 sono 44.013.

    Sono interessanti alcune prime osservazioni:

    (1)Il numero delle tesserate donne U16 e U18 è decisamente inferiore degli uomini (circa la metà per tutti i segmenti), ma i risultati di vertice delle donne sono migliori di quelli degli uomini. Un’analisi, a mio modo superficiale, potrebbe far ritenere che le donne si allenino meglio, abbiano più attitudini o altro. Io sono invece convinto che sostanzialmente un minor numero di praticanti abbassi il livello medio della competizione e quindi atlete predisposte e ben allenate hanno maggiori chance di successo;
    (2) Il numero dei tesserati del volley U16 è 4 volte gli U18 e quasi 6 volte gli U16. Quindi questo significa che la Federazione di pallavolo riesce ad attrarre più atleti giovani rispetto alla Federazione Tennis e mi pare di poter dire non di poco.

    Gus.

  747. Archipedro scrive:

    Gus, in questo blog i toni garbati non hanno avuto, sino ad oggi, la meglio: peraltro le polemiche, anche sterili, hanno sempre fatto impennare la partecipazione. Chi più fa la voce grossa sembra, a parole, “potente” o per lo meno “tennisticamente influente”; e forse per questo, in un tipico costume (mi si consenta) “capitalistico”, s’é detto che era giusto così… che in fondo c’era libertà di replica… Bando ai sentimentalismi, la vita è un gioco duro…! Mors tua, vita mea! Ma alla fine anche queste dispute circolari si sono dimostrate sterili. Come puoi constatare. Chi ha cercato condivisione ne ha trovata poca.
    Tu però fai bene a proporti, ed io sottosrivo il tuo stile: magari, grazie ai tuoi interventi o interrogativi, altre persone troveranno il tempo e la voglia di postare il proprio pensiero.
    La mia opinione è appunto questa.
    Ciao!

    p.s. Premetto che non replicherò ad eventuali attacchi… ora ho imparato la lezione.

  748. francesco scrive:

    qualcuno sarà a torino per il master OUATT ? potremmo organizzare un .. mini raduno

  749. stefano grazia scrive:

    Faccio uno strappo alla regola del silenzio che mi ero autoimposto perche’, per onesta’ intellettuale, devo darvi delle informazioni che chiudono per cosi’ dire un Ciclo laddove noi ci eravamo rivolti, cioe’ alla mitica Camelot del Tennis, la Bollettieri Academy di Bradenton in Florida. Roberto mi aveva suggerito di scriverci un articolo ma tutto sommato credo che il Commento sia l’arte ancora piu’ nobile di questa parte di blog e poi con l’articolo avrei dovuto limare troppe cose. Quindi beccatevi sto post.
    Dopodiche’ riprendero’ a seguirvi da lontano ma voi andate avanti cosi’ che state andando alla grande: la mia assenza ha stimolato altri attori a prendere il centro della scena e come giustamente osservava claudiotn non e’ detto che sia un male. Anche se non scrivere di me e di Nicholas un po’ mi costa, a livello catartico, e magari serviva anche a non somatizzare e a non farsi venire l’ulcera o l’ipertensione.

    Le informazioni che vi debbo dare, per correttezza e onesta’, riguardano la “Rivoluzione Culturale e Non” che e’ in atto proprio in questi giorni alla Bollettieri Academy e che ha riguardato, anzi letteralmente colpito, anche il Programma Strategy Zone di cui io vi ho sempre detto mirabilie e che e’ invece e’ caduto sotto la scure o le forbici della ristrutturazione. Bella figura,direte voi. Ma no, non e’ come sembra, anzi proprio per questo!…, rispondo io. Vabbe’, lasciate che vi spieghi. In realta’ cosa e’ successo? Anni fa nel suo megaprogetto di espansione la Img ha pensato bene di estendere il concetto di Sport Academy non solo al tennis ma anche ad altri sport (golf,baseball,basket,soccer, etc) ma non solo: ha voluto anche rivaleggiare con Saddlebrook, sede della Hopman tennis Academy e della Arnold palmer Golf Academy ma soprattutto una Luxury Report in stile Hilton Head, con la quale invece lo stile militaresco della NBTA si era sempre contrapposto. C’e’ stata insomma una trasformazione da Sparta ad Atene e un colossale investimento nell’Immobiliare con la costruzione di piu’ o meno sontuose villette all’interno dell’Academy laddove prima vi erano solo camerate dormitory e poco piu’. Solo 2-3 anni fa queste ville si vendevano a 500-700.000$ e onestamente non erano nemmeno sto granche’ (soprattutto se paragonate a certe ville sul lungomare di Naples ma anche allo stesso tipo di villetta che si poteva acquistare per meno della meta’ nei due-tre resorts di fianco all’Academy).
    Bene: c’e’ dunque stato 4-5 anni fa un colossale investimento nell’Immobiliare.
    Risultato: l’IMG e’ in bancarotta. Almeno cosi’ corre voce e addirittura secondo Radio Serva l’IMG Academy sarebbe in vendita (per 4 bilioni di dollari). Ma soprattutto, e questo e’ proprio vero, stanno tagliando tutto e dovunque. Tennis e Golf sono forse le uniche due Academy che hanno un rientro ma anche li’ stanno riorganizzando e tagliando costi e scholarship. Stanno anche riducendo il numero di ragazzini ammessi come Full Timer: si parla di 50 in meno solo nel Tennis ma questo anche perche’ si sono forse accorti che non potevano garantire la massima attenzione e quindi questo sarebbe un bene. Al contrario massima aperture per Summer & Easter Camp che si sono trasformati in Disneyland o ClubMed con attivita’ ricreative ogni sera e 500 junior ogni settimana a riempire,nonostante I doppi turni, tutti I campi (una 50ina ma una volta erano 75…non e’ un problema perche’ nelle vicinanze ce ne sono quanti ne volete e d’estate sono liberi). Ma questo, hanno ragione I detrattori, non e’ piu’ tennis, e’ solo business (Quel che non fanno I detrattori e’ il rendersi conto che la valutazione della Bollettieri andrebbe fatta sul Full Time, non sullo Short Time. Che ritengo una esperienza comunque utile,anche questa, almeno semel in anno, perche’ permette un primo approccio con una certa metodologia nell’allenamento molto differente a quelle in uso in Italia nel circolo medio o alla SAT).
    Veniamo alla Strategy Zone. Se mi avete seguito su G&F, avrete letto che ultimamente non ero molto contento e mi ero lamentato del fatto che per poter approdare al Programma di Lance Luciani e Margie Zesinger, io contrariamente alla pubblicita’ del “Paghi uno, prendi due”, dovevo fare esattamente il contrario: pagare l’accesso alla Bollettieri, poi dimenticarmi quasi del programma standard e pagare il corso privato. Pago due, prendo uno: bell’affare! Insomma, si era sviluppata una sorta di Academy dentro l’Academy, in concorrenza interna e forse,ammettiamolo, un po’ scorretta con la Bollettieri stessa. Come forse ricorderete, Lance Luciani in realta’ non e’ nemmeno un vero Coach di Tennis ma un Sport Analyst: In pratica lui si occupa soprattutto del Programma di Analisi, del software, delle apparecchiature, dei programmi applicati alla scienza dell’analisi nel tennis e blah blah blah … Arrivato 9 anni fa alla NBTA era stato assunto per fare videoanalisi e lo aveva fatto cosi’ bene da collaborare con Bollettieri nella stesura del nuovo metodo di allenamento (trasferito in Libri e DVD per I Coaches e a poco poco si era ritagliato un suo spazio personale: lo Strategy Zone era un Programma che veniva offerto standard a tutti gli Studenti ma in piu’ lui, con l’aiuto di Margie Zesinger, aveva cominciato a seguire alcuni ragazzini e a tirarli su con I suoi rivoluzionari metodi (almeno per quell che concerne il footwork)fin dalla tenera eta’. A poco poco il suo Team si era ingrandito e aveva cominciato a prendersi sempre piu’ spazio. Questo ha creato probabilmente malumori,alzate di sopracciglio,gelosie e invidie ma anche e soprattutto ha stuzzicato la difesa corporativistica dei Senior Coaches … Temo anzi che, fermo restando che a 12-13 aa avremmo mandato Nicky come Full Timer, il nostro professare candidamente che l’unica ragione per cui continuavamo a tornare per lo Short Time era lo Strategy Zone e non certo il Programma Standard non gli abbia giovato…Probabilmente lo dicevano anche altri e la congiuntura ha fatto il resto. La settimana scorsa c’e’ stata una tempestosa riunione e a Lance hanno bruciato i ponti invitandolo a ritornare a fare quello per cui era stato assunto e che secondo alcuni e’ la cosa che sa fare meglio: la VideoAnalisi. Morale: il Programma Speciale Strategy Zone NON esiste piu’.

    Alcune considerazioni:

    1)Cosa cambia per l’allievo Nicholas Grazia? Nulla. anzi, puo’ darsi che sia anche meglio cosi’ perche’ ci aiuta a tagliare un cordone ombelicale che avremmo dovuto recidere in un paio d’anni, nel momento in cui Nicholas entrera’ come Full Timer. Nicholas avra’ sempre Margie come uno dei punto di riferimento e probabilmente si vedra’ assegnato un Coach all’interno dell’Academy anche se preferiremmo sceglierlo noi e ci stiamo gia’ muovendo in questo senso.La bonta’ del programma e’ comunque testimoniata dalla valutazione entusiasta dal punto di vista tecnico fatta dal Direttore della Tennis Academy,Gabriel Jaramillo, su Nicholas (addirittura non ci sarebbe mai stato nessuno a 11 anni che gioca cosi’ bene-badate: non ho detto COSI’ FORTE, ho ditto CHE GIOCA COSI’ BENE, e giocare bene non significa necessariamente essere il piu’ forte e vincere…per es a 11 anni Quinzi era nettamente ma nettamente piu’ forte di Nicholas). Il che suona un po’ in contraddizione col fatto di aver tagliato il Programma anche se e’ logico che il Programma-ogni Programma- poi funziona bene se e’ supportato da una Coppia di Genitori come la nostra (e sono sicuro come altre di G&F, Mad Max e consorte in primis ovviamente). Congrats!-infatti concludeva Jaramillo-You really did a great job!
    Per una serie fortuita di circostanze anzi e/o dunque noi siamo arrivati nel posto giusto nel momento giusto e dopo di noi…il diluvio!

    2)Cosa succedera’ a Luciani e al suo Team? In un primo momento Lance voleva andarsene sbattendo la porta e aprire una Academy tutta sua ma Margie Zesinger ha messo le mani avanti: a 28 anni ha bisogno di garanzie…e del resto e come logico,lei preferisce non tagliare I ponti con l’IMG (dove e’ in pratica nata) e potrebbe andare a lavorare con Bollettieri o forse con Chip Brooks all’Adult Program almeno all’inizio per poi finire con uno dei Senior Coaches, magari Jose’ Lambert che pare sia stato il suo mentore ed e’ considerato uno dei migliori (e compare anche nei DVD dello Strategy Zone Program)… Non so se la notte porta consiglio o comunque dopo aver fatto una botta di conti, a fronte degli investimenti fatti in macchinari avveniristici, al momento Lance rimane comunque a fare Videoanalisi e secondo molti non puo’ fare altrimenti perche’ e’ quello il suo vero lavoro… He’s not a Coach, mi diceva Chip Brooks, e mi faceva il paragone dell’Infermiere che vuole fare il Medico e a lui si sostituisce talvolta o spesso con esiti disastrosi. La similitudine, e’ sicuramente suggestiva ed oltre a ricordarmi tante delle nostre discussioni su G&F, ha parecchie ragioni di sussistere, incluso il fatto che non raramente l’Infermiere nel primo approccio al paziente puo’ essere piu’ efficace di certi medici (e chi scrive ,ve lo ricordo, e’ medico) ma credo che le analogie si fermino qui in quanto se e’ vero che spesso la Medicina non e’ come la Matematica dove due piu’ due fa sempre Quattro, e’ altrettanto sicuro che l’Arte del Coaching e’ tutto fuorche’ una scienza….Intendiamoci, capisco punto di vista dei Senior Coaches dell’IMG, l’angolazione da cui hanno preso le loro decisioni e posso perfino condividere la motivazione ma come ho scritto anche ai miei contatti nell’Academy, secondo me hanno sbagliato bersaglio. La cosa da fare era semmai regolarizzare il tutto, in altre parole istituzionalizzarlo, in quanto il Programma di Lance Luciani andava a coprire un buco e cioe’ le esigenze di quei bambini fra i 7 e i 12 anni ancora troppo giovani per diventare full timer, gia’ piu’ o meno talentuosi ma non dei “freaks-in senso affettuoso di fenomeno” come un Quinzi gia’ in grado di giocare a 11 aa con Miccini e Nishikori … Questi ragazzini dopo essere venuti la prima volta, essere tornati la seconda…alla terza non tornano piu’ perche’ stufi di essere trattati come carne da cannone, buttati alla rinfusa con gli altri grandi grossi lunghi corti, si di pari livello ma con 30 kili e 30 cm di differenza, coaches sempre diversi, a fare in pratica solo volume, che e’ importante, ma senza ottenere un’attenzione personalizzata…Del resto e’ normale: tu vai li’, I coaches di Bollettieri non ti stanno a cambiare radicalmente il gioco, fra 2 sett torni a casa dal tuyo allenatore…ti fanno solo vedere un metodo di allenamento, ti fanno colpire migliaia di palline, ti fanno giocare con I migliori…ma non t’impostano. Del resto e’ anche la loro filosofia: non c’e’ un solo modo di giocare a tennis…Cercano di aiutarti ma se non stai li’ tutto l’anno non ti modificano certo il grip… Invece lo Strategy Zone Program, nella sua versione di Academy INSIDE the Academy suppliva a questo vuoto: intanto dovevi essere gia’ bravino o avere a 7-8 aa certe caratteristiche…Insomma, prima ti vedevano e poi decidevano se prenderti con loro…poi a differenza del credo tuttora in vigore alla Bollettieri, ti spiegavano che per loro non era importante vincere adesso e subito ma domani …Alla fine quell che balza agli occhi e’ che mentre il Team di Lance cercava di costruire il Campione, alla IMG Academy si constata se tu sei o meno tale e da li’ si parte.(Questo era quello che scrivevo dunque a Lance prima e alla Margie poi “They miss that The strategy Zone was filling a hole because between 8 and 12 there’s no special care and attention for those kids who are not yet Full Timer and keep on coming to the Academy 2-3 times a year. If there’s no Special Program (like the one your Team was providing) after the second time of summer or easter camps these kids will stop to come because they do not get a personalized attention… Maybe a Special Program for the Gifted Short Timer who might become a Full Timer in 2-3 years… This way maybe everyone was happy ..”.Per concludere poi:
    I’m writing this only to let you know that you and Margie will always be Number One in our book.

    Voglio concludere con una nota positiva. Tutto questo accadeva nella quinta ed ultima settimana di soggiorno in Florida e per quello che ci riguarda dopo un attimo di confusione mentre io scrivevo le mie email, mia moglie Gabri’ si era subito messa in moto cercando di capire il da farsi, andando dunque a parlare prima con Bollettieri, Chip Brooks, Jose’ Lambert ma soprattutto con Jaramillo-che ripeto e’ il Direttore del Programma Junior e quindi ,se vogliamo, conta piu’ di Bollettieri a casa sua, rispiegandogli la nostra posizione e chiedendogli secondo lui noi cosa avremmo dovuto e potuto fare. All’inizio Jaramillo sembrava quasi seccato perche’ per lui e’ tutto molto semplice: uno viene a Bradenton, viene valutato, messo in un gruppo e poi se vince va avanti, e la storia finisce li’. Gabri si metteva in testa la paranoica sensazione che noi fossimo al centro di una congiura per via del fatto di aver sbandierato per mare e per terra la Buona Novella dello Strategy Zone. Comunque gli chiedeva: vabbe’, ma almeno vallo a vedere giocare…
    Il giorno dopo Paul Forsithe, uno dei bracci destri di Jaramillo, incrociava Gabri’ e gli diceva che Nicholas era veramente bravo che la sua tecnica era squisita, che NON esistono 11enni con una tecnica cosi’ (al che Gabri’ diceva: ok, merito di Lance & Margie). Per due giorni non ci sono novita’. L’ultimo venerdi’ va a salutare Jaramillo senza troppe speranze e lui, che di solito va sempre di fretta, la fa accomodare nel suo ufficio ed esordisce subito con:
    Lui giochera’.
    E poi continua con quei complimenti che vi ho gia’ riportato spiegando che ora deve solo fare volume, “trovategli un palleggiatore e fatelo palleggiare costantemente AD ALTA velocita’, a ritmo elevato”
    Continuano a parlare per un po’ con Gabri’ che gli spiega che e’ appunto quello che vorremmo fare con le Nigerian Human Ball Machine (gli Assistant Coaches che qui abbondano).E Paul Forsythe che era li’ con lui aggiungeva sornione: E poi ha un ottimo manager
    Gabri’ fa per schermirsi e Jaramillo la stoppa subito: no, no, guarda tutte le foto di questi qui alle pareti (tutti I campioni passati e usciti dall’Academy), tutti questi che l’hanno fatta solo ed esclusivamente perche’ avevano I genitori dietro, che li spingevano, a bordo campo, che li poretavano da un popsto all’altro, che volevano capire, che si fermavano a parlare coi coach, certo, non si devono sostituire al coach, ma la collaborazione e la comunicazione genitori-coach deve essere altissima.
    E poi, come ricordavo, piu’ tardi prima di accomiatarsi:
    Ottimo lavoro, congrats: good job,you really did a great job.

    E con questo credo che la parola fine possa essere messa sulla famosa diatriba se un giocatore orfano parta con un 30% di vantaggio. Certo, ci sono Genitori e Genitori cosi’ come ci sono giocatori e giocatori, preparatory atletici e preparatory atletici, allenatori e allenatori… Quando anche su G&F si imparera’ a non generalizzare, allora avremo tutti fatto un grande passo in avanti per l’umanita’ (tennistica)

    Cio’ detto, Gus: se vuoi saperne di piu’, leggiti il post del 5 agosto alle 14.19 e quello subito dopo di mia moglie in cui spiego perche’ mi son preso una pausa di riflessione (in soldoni: Nikolic ci aveva dato ragione,a me e a MadMax, e quindi ho voluto chiudere in bellezza. E poi magari volevo vedere,come direbbe Moretti, se mi si nota di piu’ se scrivo o se non scrivo. Scherzo, ma non troppo).
    Un abbraccio a tutti

  750. madmax scrive:

    archipedro almeno da parte mia attacchi non ce ne saranno più…. noi quello che avevamo da dare l’abbiamo dato e se sarà stato un buon servizio o meno sarete voi a dirlo… e forse anche il tempo che spesso è galantuomo…

    ora è giusto che siano altri ad esprimere le proprie idee, vedremo cosa sarete capaci di fare… (ed il mio augurio è che possiate essere molto utili ed eventualmente dare quello che noi non siamo stati in grado di dare)

    certamente leggendo quello che ha scritto piatti su “tennis italiano” di settembre possiamo essere certi di aver dato ottmi consigli e comunque il raduno di roma è un regalo che (insieme e soprattutto grazie a fulvio) sono molto orgoglioso di aver potuto fare a tutti quelli che sono intervenuti ed un giorno penso non troppo lontano vi renderete conto di quanto questo dono sia stato grande, anche perchè in fondo (ma nemmeno tanto)credo che non tutti ancora abbiano capito veramente….

    per chi vorrà la mia mail ed il mio telefono saranno sempre a disposizione (anche per incontri di vario genere) e comunque sia finita è stata una bellissima avventura che però senza il mio “socio” non ha più motivo di continuare anche e soprattutto vista l’esigua presenza di new entry che potevano far ripartire con nuovo e rinvigorito entusiasmo la rubrica. oltretutto nulla è per sempre…

    colgo l’occasione per salutare e ringraziare ubaldo, tutta la redazione, tutti gli amici ma anche i nemici, perchè l’importante alla fine è che se ne parli non importa come e qui (ma non solo) se ne è parlato ed ancora se ne parlerà…. in più per chi avesse dei dubbi, non ho alcuna intenzione di sparire nel nulla e presto le campane torneranno a suonare…forte, molto forte…
    C I A O

    A
    T U T T I

    M A X

  751. Enzo Lo Iacono scrive:

    Mi sono perso qualcosa?
    Spero di no, anche se ho dovuto dare una veloce lettura ai post e quindi mi perdo molto.
    In ogni caso, io continuo il mio lavoro su Seby (detto il piccolo Seby) all’interno del mio piccolo circoletto di provincia e credo che tutto procedi bene. Ultimamento mi sono preso la briga di “toccare” il movimento del dritto di Seby e comunque i risultati sono già visibili. Sto lavorando invece molto sulla tecnica di spostamento in campo, considerato che sono riuscito a beccare degli ottimi slow motion del gioco delle gambe di Federer e Nadal. Stiamo lavorando bene e ho ripreso solo lunedì, dopo 15 giorni di riposo estivo, per preparare Seby al Master Ouatt di Torino. Partirà con mia moglie perché io sarò impegnato al riavvio del circolo.
    A proposito di Sestola, tanto mal decantata da Mad Max, devo e posso dire qualcosa, visto che ho svolto il quarto turno come allievo maestro in campo e, per giunta, anche Seby ha svolto il raduno estivo. Sono stato sempre molto critico con la FIT e Stefano me ne è testimone, ma devo dire che Sestola è un’esperienza che tutti i ragazzi dovrebbero fare, perché la ritengo un concentrato eccezionale di divertimento, allenamento, svago e momento di crescita mentale, tecnica, fisica e sociale. L’organizzazione è stata impeccabile. Durante il quarto turno, il direttore tecnico del centro è stato il Maestro Paolo Girella, tra l’altro uno dei responsabili della macroarea sud. Preciso subito che Sestola, rispetto agli altri quattro centri estivi, viene chiamato centro d’elite, proprio perché la prevalenza viene data al tennis. Da maestro, devo dire che nonostante abbia svolto quest’anno molti corsi di aggiornamento FIT e non, questa è stata una grande esperienza. Ho lavorato, come gli altri colleghi, per 6 ore al giorno, sabati e domeniche incluse.
    Ora non sto a raccontare l’organizzazione degli insegnanti nel centro, che ritengo ottima, ma mi sento di dover dire qualcosa per quanto riguarda l’organizzazione degli allievi:
    è vero che nei centri, trovandovisi poco meno di cento allievi, i livelli sono molto vari, dal “talentuccio” al principiante che ha alle spalle poche ore di tennis; ma proprio per questo, la prima mezza giornata è stata utilizzata per spostare gli allievi e creare gruppi omogenei per età e/o livello di gioco. Già dal secondo giorno si poteva lavorare bene. E’ chiaro che nei gruppi “meno impegnativi” vi erano 4 o 5 allievi per campo con un maestro, ma è anche vero che i ragazzi più bravi (circa 20) stavano in due per campo con un maestro. E per questo, non aggiungo altro.
    Per quanto riguarda alla tecnica, è vero che il programma che è stato svolto era generale per tutti, ma è anche vero che non l’ho trovato per niente male (le indicazioni erano state date da Tirrenia); Non ritengo personalmente giusto intervenire sulla tecnica di esecuzione dei colpi durante tale periodo, perché questo compito è, e deve essere, demandato al maestro che segue il ragazzo. E’ anche vero che in alcuni casi particolari (impugnature estreme in ognidove del campo, movimenti biomeccanicamente scorretti) e gravi, in accordo, con il direttore tecnico, e non prima di averne concordato tutti insieme le modalità d’intervento, si è proceduto alle correzioni di rito. E si è lavorato con uno staff di 10 maestri e un direttore tecnico.
    Ogni allievo ha svolto, ogni giorno, 1 ora e mezzo di preparazione atletica (5 insegnanti di ed. fisica presenti) e tre ore di tennis. Dando anche spazio ai vari tornei e giochi di abilità motorie vari.
    Tra l’altro, proprio perché si tratta di un centro d’elite, le intenzioni sono chiare: per il futuro, scoraggiare la partecipazione dei principianti!
    Ora, questa è la testimonianza di chi ha vissuto il centro estivo di Sestola come maestro e come genitore di un figlio di dieci anni che è tornato a casa, dopo quindici giorni, stanco ma divertito, carico e ricco di nuove esperienze.
    In realtà oltre a mio figlio, ho portato altri quattro miei allievi e tutti ne hanno tratto giovamento.
    A voi le conclusioni!
    Un saluto a tutti ed in particolar modo all’amico Salvatore Buzzelli (detto il Prof.)

  752. andrew scrive:

    accipicchia…

    ragazzi (ragazzi?), mi piacete perché avete creato un “tavolo di discussione” dove nonostante se ne sparino di grosse (io per primo), contemporaneamente escono molte informazioni utili e sopratutto non si celano, limano, offuscano aspetti negativi sgradevoli del tennis (nel vaffantennis non ce ne sono, sono tutti gradevoli per definizione, anche quelli sgradevoli)…

    per cui fratelli, compagni, mangiamo insieme il cracker del tennis (con conservanti e confezione multipla) o il pane del vaffantennis (fresco e da mettere sotto le ascelle sudate come la baguette) e rifuggiamo dal gesto esemplare…

    amen

  753. Archipedro scrive:

    Mandi Enzo.
    Mi piacerebbe molto sapere, se ciò è possibile, qual’era il programma legato all’ora e mezza giornaliera di preparazione atletica: quali fossero i giochi d’abilità motoria e se siano stati fatti dei test eventualmente replicabili. Inoltre se siano stati eventualmente registrati i risultati di tali test all’inizio, durante ed alle fine dello stage.
    Sarebbe anche utile sapere se poi ciò sia avvenuto anche con il tennis (es. percentuali nei colpi effettuati in modo corretto), magari con l’eventuale ausilio di filmati, anche sulla base di schemi di gioco complessi.
    Ciao e grazie

  754. Archipedro scrive:

    Caro Max, queste tue parole sono rassicuranti. Hai scritto e fatto cose interessanti, che in molti abbiamo anche apprezzato. Ed anch’io, nel contribuire con la mia esperienza, che non è del tutto banale, cerco d’essere utile. Forse i miei ragionamenti sono poco “tennistici”, ma sono comunque molto “sportivi” e “paterni”.
    L’esempio del tappeto che uso per far correre il bambino è ottimo: siamo arrivati ad una velocità per cui se avanza come faceva prima va subito in crisi. Viceversa se utilizza le braccia in modo corretto scarica peso dai talloni ed apre la falcata. Ed allora tutto diventa semplice. Quello è correre, e vale per tutti.
    E’ raro che un bambino possa apprezzare, in modo critico, l’efficacia della propria performance: se ciò avviene impara molto ma molto prima. Non fa partite di tennis (se non con me) e men che meno tornei, ma questo con il tennis vero non c’entra: come poco rilevano i risultati giovanili, ed i giudizi sommari di maestri distratti o rappresentanze federali pasciute.
    Il vero valore di questo blog sta, a mio parere, nel sincero e potente interesse che i genitori hanno per i propri figli sportivi: da questo sentimento possono nascere dei risultati veramente eccezionali.
    Ciao

  755. chloe de lissier scrive:

    rendiamo onore e salutiamo il subcomandante stefano grazia e attila max. questi valenti maestri guerrieri mancheranno a tutti, compresi il leguleio nikolik e la sapientona che scrive.
    sentiremo molto la privazione delle incredibili capacità di sintesi del sub e della paziente calma di attila max.
    auguriamo loro i massimi trionfi nelle tante terre che indubbiamente continueranno a conquistare.
    a proposito: che fine faranno i genitori e i figli ancora prigionieri?

  756. Gus scrive:

    @Stefano: chiedo scusa, ma io ho l’abitudine di leggere tutti i post. Nonostante questo sono ritornato, ieri sera, a rileggermi tutti i post di quel periodo compresi quelli tuoi e di tua moglie, perché avendoti cortesemente chiesto le motivazioni del vostro silenzio, volevo essere sicuro di non aver fatto la figura del superficiale. Probabilmente la figura l’ho fatta ma non volontariamente; infatti pensavo che quello fosse più lo sfogo di un momento che una vera presa di posizione. Detto questo, seppur come ultimo entrato nello spogliatoio e per quanto possa valere, mi permetto di non condividere la vostra decisione.

    @Gabri: voglio che tu sappia che almeno per me scrivi benissimo e la prima parte del post 6/8/2008 delle 6:31 la trovo veramente bella e poiché anche io sono padre di una bambina di 12 anni, sono riuscito a vivere la stanchezza di una giornata tipo, ma anche la serenità del momento. Purtroppo mia figlia da quando è nata è al top dalle 19:00 alle 20:00. :-)
    E’ possibile che si debba fare di più per farla stancare, attendo tuoi preziosi consigli. ;-)

    Sono vari i motivi per cui non sono d’accordo della vostra decisione ma sarebbe presuntuoso da parte mia pensare che non li possiate cogliere da soli e quindi non voglio insistere oltre il lecito, posso solo dirvi che a me piace molto leggere i vostri racconti, la vostra quotidianità. E’ possibile che dalla vita degli altri possano nascere ottimi insegnamenti per la propria. Non esiste solo la tecnica e purtroppo non ci sono nemmeno delle serie accademie per essere dei buoni genitori. :-)

    Per fare un esempio e seguendo i vostri consigli, comuni a quelli di altri, ho deciso con mia figlia di iscriverci ad un corso di nuoto. Dal 19/9 tutti i venerdì. Premetto che io nuoto bene e ho il brevetto da sub, ma l’idea che lei faccia un nuovo sport, così mette su qualche muscoletto, insieme a me, con un istruttore che ci metta alla pari è un’idea che mi entusiasma. Grazie a voi tutti.

    Prima ero indeciso perché avevo il timore di chiederle troppo. Le vostre esperienze mi hanno convinto che non è così.

    Mi auguro seriamente torniate sulle vostre decisioni.

    Madmax: per max vale lo stesso discorso, ma probabilmente non mi darai retta e se cambierai idea non sarà per opera mia, ma io ne sarei veramente contento. :-)

    @Archipedro:

    Tu hai scritto:“Gus, in questo blog i toni garbati non hanno avuto, sino ad oggi, la meglio”

    Sono una persone educata, ma non sono un mite. :-)

    Se questo blog non andrà a pallino per altri motivi, io sarò sempre tra quelli che ignoreranno i troll (se ce ne sono o ce ne saranno, leggi sotto) e contribuirò in modo costruttivo per quanto possibile e con tutta la buona volontà. Il mio stile sarà comunque questo e di solito si stancano prima gli altri. :-)

    I Troll:

    fin dalle prime comunità virtuali (newsgroup), soprattutto in quelli non moderati, si è presentato il problema dei Troll.
    Il troll è un tizio che “che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati.
    Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale. Se un troll viene invece ignorato (in genere la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo.” Da Wiki.

    Spero di essere stato chiaro.

    In generale sul blog:

    Anonimati:

    Non mi piacciono molto gli anonimati.

    In blog come questo sarebbe meglio presentarsi, come si conviene quando si entra in casa altrui. Non siamo in Second Life o in chat. Qui ognuno porta le proprie esperienze e se stesso. Sapere con chi si ha a che fare è, a mio modesto modo di vedere, un ottimo punto di partenza.

    Evita polemiche sterili e inutili discussioni. Se si ricoprono ruoli inerenti a fatti, persone o cose inerenti i temi del blog meglio che gli altri lo sappiano. La trasparenza nei confronti di una comunità rende tutto molto più facile, soprattutto in quelle in cui esiste solo la comunicazione verbale, come questa.

    E quindi ricomincio dal sottoscritto. Mi chiamo Gallotti Gustavo, vivo a Beinasco in provincia di Torino, mia figlia ha 12 anni e gioca a pallavolo da quando ne aveva 6. Sono tesserato FIT con il circolo UST Beinasco e mi alleno con il maestro Andrea Taragni. Ho 44 anni, gioco “seriamente” a tennis da 5 (seriamente si dice per scherzare, ovviamente). Questo sport è diventato la mia passione, cerco di vedere molte partite, studio quanto posso e rompo le scatole al mio maestro per capire se ci ho capito qualcosa.

    Note caratteristiche: amo pensare con la mia testa, ma sono molto aperto ai pensieri altrui e quindi non assumo posizioni pregiudiziali.

    Gus.

  757. Mauro scrive:

    Gus, ti ringrazio per la presentazione. Da parte mia non intendo presentarmi a tutti indistintamente per una sorta di tutela nei confronti di mia figlia. Sappi comunque che mi sono presentato al raduno di Roma del blog con la mia famiglia e nella mia mail che ho in dato in redazione compare il mio nome e cognome, mail che se vuoi autorizzo a farti dare.
    Enzo, finalmente sei tornato a farci visita, spero vorrai soccorrere noi poveri genitori naufraghi e temporaneamente (spero) orfani di Max e Stefano.
    Max a proposito, non rompere gli zebedei e ricomincia subito a scrivere perchè abbiamo bisogno di te.
    Stefano e Gabri idem come sopra.
    Per tutti gli altri o forse sarebbe meglio dire alcuni altri, mi permetto di chiedere il loro intervento, poichè nella vita a volte si prende ma a volte bisogna anche dare.

  758. anto scrive:

    Finalmente Stefano Grazia, avevo voglia di leggerti!

  759. Gus scrive:

    @Mauro: sono sicuro che ci sarà occasione per vedersi di persona. Ritengo però almeno doveroso che le persone che lavorano per la FIT, o fanno il coach, o in qualche modo rappresentano interessi di parte e qui si propongono, se proprio non hanno voglia di dire nome e cognome, dicano almeno che ruolo ricoprono. Questo aiuterebbe tutti.
    Solo una precisazione: ieri mi sono ri-presentato perchè fin dall’inizio ho dato le mie generalità.

    Gus.

  760. gio92 scrive:

    Mi ha fatto proprio piacere leggere quanto scritto da Stefano, per due motivi;
    il primo è il piacere di rileggerlo e sapere (ma non avevo dubbi) che lui c’è sempre,
    il secondo è proprio nei confronti di Stefano (e Gabri), sentirsi dire quelle belle parole dallo staff di Bollettieri credo li abbia ripagati di tutti gli sforzi e sacrifici che solo noi genitori (folli ?!) possiamo fare, poi magari il giorno dopo Nicholas ne ha combinata una delle sue e si ritorna “in trincea”, ma spero siate riusciti a godervi il momento, sono situazioni magiche ed impagabili.

    Poi per pagare il Bolletta, e tutto il resto, come dice la pubblicità…..

    Io, per il momento mi accontento di molto meno, pero’, credetemi, in questi ultimi giorni vedere “scambiare” mio figlio con un suo pari età “forte” con delle belle palle tese e buona continuità già mi rende felice !

  761. Archipedro scrive:

    Cara Chloe, mi chiedevo se le motivazioni che t’hanno spinta a centellinare i tuoi interventi fossero simili alle mie. Nel caso, mi sembra che stiamo entrando in un clima post-bellico, se non ancora equo e solidale. A questo punto, vista anche la sapientinità del tuo intrigante nickname, potresti sicuramente condividere con noi qualche pensiero stupendo…

    Dalla pallavolo al tennis, s’è detto.
    Per i pochi che abbiano visto la semifinale olimpica maschile Brasile-Italia: io penso che la nostra nazionale abbia semplicemente perso la sfida in battuta, che nella pallavolo moderna è (io credo) il principale colpo d’attacco. Viceversa in Italia è rimasta un “io, speriamo che me la cavo…”.
    L’unico colpo la cui l’azione completa dipende dal singolo. Il colpo che più avvicina la pallavolo al tennis. Bene, esiste nel circuito tennistico internazionale qualche giocatore italiano in grado di vicere un game con il servizio? Non mi pare. E come mai?
    Non ricordo un allenamento di pallavolo in cui si trovasse il tempo per esercizi SPECIFICI per la battuta in salto, a partire dal “banalissimo” lancio della palla. Tanto, che ci vuole… la tiri in aria…
    Si passano ore a rete, attacco e difesa, muri, dove la palla arriva come arriva, ma poco tempo a curare l’attacco di servizio che ti da i breaks. E che demolisce psicologicamente l’avversario…
    E nel tennis?

  762. Nikolik scrive:

    Genitori, mi ricordate il mio papà.
    Mi diceva sempre, da piccolo: non ti si può lasciare un attimo solo, che combini un casino.
    Voi uguale, Genitori. Non vi si può lasciare un attimo soli, non ci si può un attimo deconcentrare, nemmeno ad agosto e per i comprensibili motivi umani, sentimentali e maschili che vi ho spiegato, e guardate cosa combinate…Stefano e Max che abbandonano.
    Insomma, intervenite, fate qualcosa, soprattutto chi di voi li conosce meglio, scrivete loro, convinceteli a tornare, che io non ho tempo ora e sono di fretta.

    Più che invitarli a cena, poiché mangiare e bere sono le cose che sicuramente so fare meglio, io non posso fare.
    Forza ragazzi, convinceteli, voi che avete tempo, tanto voi siete Genitori e andate a letto presto tutte le sere.

  763. Archipedro scrive:

    Guarda Nik che tutta questa fretta non aiuta…
    Le donne, l’altra metà del nostro cielo, l’unica interessante, devono essere innanzitutto rassicurate.
    Potresti allenarti qui: dicci qualcosa di rassicurante…

  764. gio92 scrive:

    Caro Nikolik
    sai che sono genitore , ebbene piano con gli sfotto’ ai noi poveri padri di famiglia…..”voi andate a letto presto” ?!……oi, pivello qui si fanno le ore piccole, altro che, e tutte le sere ……..almeno finchè ci sono gli USOPEN !

  765. max scrive:

    P.S. la settimana scorsa mi è saltato il pc e su quello nuovo non ho più le mail di tutti voi, ecco quindi perchè riscrivo qui. per le info quindi telefonatemi o meglio ancora mandatemi una mail…..

    un paio di ore fa ho parlato al telefono con il cat/buz che si sono incontrati per definire i dettagli del programma che ci presenteranno e mi hanno confermato che pensano di organizare il tutto per la fine di settembre.
    come prima cosa è necessario trovare la location ed il giorno migliore per tutti, poi quando definiranno i costi penseremo alle adesioni. da quello che mi hanno riferito nel programma saranno presenti anche psicologo e chiropratico….

  766. Mauro scrive:

    Un consiglio se mi posso permettere, leggete e fate leggere ai vostri figli il libro di oscar Pistorius “Dreamrunner”

  767. andrew scrive:

    stanchi? annoiati? mangiato pesante? … passate al vaffantennis!

    ieri, come preparazione atletica, io-ale-nonno-cagna siamo andati a Cima Dodici (2300m)…una camminata di 6 ore andata-ritorno. Io e nonno distrutti, Ale e cagna tuttora saltellanti…

    Oggi, allenamento a tre per Ale…si sono aggiunti due 14enni, impostazione discreta ma completamente avvitati al suolo e braccio al rallentatore…il CCV sta già cominciato a sbloccarli…
    Una buona ora e mezza di lavoro su vari colpi: Ale si è impegnato di più per far vedere il suo valore e gli altri sfruttano il suo esempio per imparare a giocare con un po’ di fiducia e brio…

    Qualcuno di voi morti viventi vuole portare suo figlio/a il 14 settembre a Palazzolo sull’Oglio per una giornata di tennis presso la Vavassori? Io e Madmax saremo là con rispettiva prole….accorrete numerosi…bimbi piangete che il papà vi porta…

  768. Mauro scrive:

    Andrew, mi piacerebbe, ma come ho detto a Max ci sono problemi di lavoro, anche perchè come sapete c’è sempre un aereo do mezzo.

  769. andrew scrive:

    OK Mauro…ma cosa aspetti a comprarti un jet privato?

    Adesioni ad ora (14 settembre, Palazzolo sull’Oglio):

    Madmax e figlia
    Andrew e figlio e forse CCV
    Mirmidone e figlia

    Ripeto: la giornata può essere interessante sia per i vostri figli, per i quali si possono organizzare allenamenti durante il convegno, che per i genitori, in quanto il convegno è aperto a tutti (55 euro) e dura dalle 9 di mattina alle 17 del pomeriggio.

  770. claudiotn scrive:

    Probabilmente riesco a fare un salto alla Vavassori anch’io…

  771. max scrive:

    Quindi ancora una volta siamo riusciti a creare un evento di rilievo per gli amici del blog e soprattutto per i bambini…

    Domenica 14 settembre all’accademia Vavassori in concomitanza del convegno PTR ci metteranno a disposizione 3 campi + un coach

    attualmente i confermati sono..

    ANDREW
    MADMAX
    MIRMIDONE
    NIPA

    in forse

    CLAUDIO TN

    come scritto in privato il programma sarà:

    dalle 9 alle 12 i ragazzi saranno in campo ed i genitori al meeting, nel pomeriggio invece “i vecchi” continueranno l’aggiornamento mentre i ragazzi potranno divertirsi (e mangiare) nella piscina a fianco dell’accademia che hanno da poco aperto…

    la sera tutti con le gambe sotto il tavolo sul lago d’iseo…

    ovviamente chiunque volesse aderire al raduno non deve far altro che postarlo….

    i costi.. per CHI e partecipare all’aggiornamento PTR sono 55 euro a persona, mentre per i campi ed il coach ancora non ho chiesto ma tenete presente che per una mattinata il prezzo di “listino” sarebbe di 50 euro ma essendo un gruppo portato da me e soprattuto conoscendo renato minimo ci sarà lo sconto o addirittura non si pagherà..

  772. gio92 scrive:

    Visto che il sub-blog ristagna qualche piccola info di colore dal Genoa Open in pieno svolgimento…
    Ieri è arrivato Fabio Fognini , il pubblico femminile in delirio (effettivamente è un bel ragazzo) , io ho provato a dire alle sig.re/sig.ine di mia conoscenza che “dicono che abbia preso tutto dal papà”…. Fulvio facci sapere se la pubblicità ha funzionato ;-)
    Certo che se i nostri figli arrivano a giocare così altrochè felici potremmo essere (vabbè Madmax escluso).
    Molto bella dal mio punto di vista l’idea di concedere delle wild cards x le qualificazioni a giovani di 15/16 anni, la cosa ha motivato grandemente anche tutto il resto degli allievi della locale scuola. Qualcuno ha anche sfiorato il colpaccio !

  773. andrew scrive:

    vi ho mai parlato del vaffantennis? beh, ne parlerò un’altra volta…

    intanto questa settimana Alessandro ha fatto tre allenamenti da 1:30, con qualche decina di minuti di preparazione atletica e, udite udite, adesso si tocca la punta dei piedi senza piegare le ginocchia…il CCV è soddisfatto e comincia a guardare Alessandro non più come un essere sub-umano.

    Come introduzione alla battuta, stiamo facendo fare una serie impressionante di smash al piccolo vaffantennista, sia al volo ma sopratutto a rimbalzo (cosa che consiglio vivamente ad Archipedro per Mati).

    Tuttavia, in partita tende ancora a non lasciare andare completamente il braccio. Oggi ha giocato e vinto con un signore di 45 anni che non giocava affatto male ma che se la faceva sotto all’idea di perdere con un bambino di 10 anni, infatti ha perso. È un torneo amatoriale con più di 90 iscritti ma che schiera un bel po’ di giocatori non-solo-della-domenica. Comunque, Ale ha fatto una buona partita e adesso deve giocarsela contro un mio amico molto forte a rete ma che sono sicuro lo farà giocare e divertirsi.

    Forza, un po’ di coraggio, venite al mini-raduno il 14 settembre, chi può…Ci sarà anche il CCV.

  774. Salvatore Buzzelli scrive:

    Salve a tutti.
    Mi sono incontrato col Prof. Catizone ed abbiamo avuto un proficuo scambio di idee che troveranno attuazione nei famosi raduni per Genitori e Figli, finalizzati a valutazioni, programmazioni e discussioni sui mezzi e metodi di allenamento dei ragazzi che vi parteciperanno. Come ha già anticipato Max, ai raduni avremo la fortuna di avere con noi anche uno psicologo dello sport (Dr Samuele Robbioni di Como) ed un chiropratico (Dr. Antonio Pafundi di Bologna) che arricchiranno il livello tecnico-scientifico dei nostri raduni.
    Si pensava di effettuare il primo incontro a fine settembre inizio ottobre, e per quanto riuarda l’organizzazione avremmo bisogno del vostro aiuto in maniera da poter individuare i giorni ed il luogo dove trovarci.
    Saremmo felici se Max (padre di questa idea), che ci aveva già dato la sua disponibilità, a cui cmq riconosciamo doti organizzative non comuni , volesse attivarsi in merito, sicuri della riuscita dell’operazione.
    A risentirci presto.

  775. Galadriel scrive:

    Gentilissimi amici
    vi seguo da tempo e finalmente ho preso il coraggio di scrivervi.
    La settimana scorsa ero con mia figlia al Master del Trofeo Topolino e ho partecipato agli incontri del prof Renato Ravizza sul metodo Feuerstein sui processi di apprendimento mediato. Voi ne sapete qualcosa di più? Sembrano argomenti molto interessanti… e lui è stato presentato da Rita Grande come suo primo mentore.
    L’incontro di Bergamo alla Vavassori è aperto a tutti? cioè, intendo, potrei portare anch’io mia figlia?
    grazie dell’attenzione
    Galadriel

  776. Archipedro scrive:

    Continuo a seguire l’evoluzione del blog (perchè non si può mai dire…) e nella ciclicità d’apparizioni e sparizioni magari, un giorno, troverò anch’io degli interlocutori. Per una decina di anni mi sarà utile quest’attesa, e quindi non c’é fretta. M’auguro che il vostro nuovo raduno sia nuovamente un successo, e che serva per sensibilizzare i genitori del tennis sulla complessità dello sport, base per ogni successo settoriale. Per quanto mi riguarda ho allenato qualche giorno mia nipote di quasi 14 anni, che da due anni é preoccupantemente sottopeso. E l’ho fatto con gli stessi criteri del bambino: tantissima varietà di stimoli, lavoro duro, e poi… mangi tutto quello che c’é nel piatto! Ovviamente ha recuperato immediatamente due chili, ed ho contribuito a riportare un po’ di serenità in casa sua.
    Il bambino ha raggiunto i 16 km/h nel tappeto, che é il massimo, ed ora incrementeremo il tempo delle ripetute. Con il mio tennis da zoppo l’ho poi rimesso in carreggiata, ed ora ha ripreso a tirare i colpi: é faticoso, ma mi muovo comunque più di tanti bravi maestri che ho visto in azione…
    Adesso andiamo al campo di atletica, dove farà veramente di tutto per due ore.
    Per ora passo e chiudo!

  777. madmax scrive:

    ciao galadriel, benvenuto…

    certamente, il raduno è aperto a tutti.

    mandami una mail a dreamtennis@alice.it per farmi sapere se vuoi solo far partecipare al raduno tua figlia o se vuoi anche tu assistere all’aggiornamento PTR…

    tra oggi e domani vi farò sapere i costi dei campi con il/i coach (a seconda di quanti saremo) mentre come già scritto da andrew l’aggiornamento ha un costo di 55 euro e vi farò sapere se è necessario iscriversi anticipatamente..

    mentre per quanto riguarda il metodo feurstein non ne so nulla ed anzi se qualcuno volesse scrivere e far sapere qualcosa a riguardo darebbe un ottimo servizio alla comunità…

  778. madmax scrive:

    nel frattempo mi sono informato sul metodo feurstein..

    le mie fonti dicono che è un pochino datato ma soprattutto che non sono cose da prendere in considerazione a questa età….

  779. Archipedro scrive:

    Galadriel, più che il coraggio di scrivere qui serve il coraggio d’incassare commenti sommari, a volte irritanti, scritti in assenza di quei freni inibitori che nelle frequentazioni quotidiane ci tengono a freno la lingua. Perché siamo visibili e confutabili.
    Improduttive frizioni, d’una leggerezza inopportuna, hanno impedito a questo blog, a mio parere, d’esprimere tutto il potenziale informativo e formativo del quale era carico. Trattenendo cervelli, stimolando riflessioni e testimonianze delle disparate metodologie d’allenamento. A tutti i livelli.
    Quotidianamente m’imbatto in persone che, incuriosite dagli allenamenti di mio figlio, mi “estorcono” informazioni, con aria quasi colpevole: beh, è ridicolo… sarei ben felice di sedermi con loro, e parlare per ore delle mie idee sul futuro del mio bambino. E del loro.
    Viviamo nel millennio della comunicazione eppure… mordiamo per poi fuggire.
    Ed è questo, purtroppo, che i nostri piccoli stanno mutuando dal nostro (pessimo) esempio.
    Ciao

  780. Gus scrive:

    Carissimi tutti,

    visto che non conosco il metodo feurstein, allora sono andato a dare un’occhiata su Internet. Non ci ho ancora capito molto, ma poichè ho una carissima amica logopedista le ho chiesto se era un metodo ritenuto obsoleto. Considerando anche il fatto, che ad esempio, viene utilizzato in alcuni corsi universitari (San Francisco State University, Giappone). La mia amica mi ha detto che lei non lo usa molto, ma una sua collega moltissimo, ma che non è affatto da considerare obsoleto. Capisco meno invece il riferimento all’età, visto che viene indicato sopratutto nei bambini, a meno che il riferimento di Max intendesse che forse gli over 10 sono già troppo grandi? Però se viene usato sia da una logopedista, che all’Università? Gus.

  781. madmax scrive:

    come ho chiaramente scritto, non ne so assolutamente nulla, ho chiesto e pari pari riportato…..per la precisione però non mi è stato detto che è un metodo obsoleto (e non l’ho nemmeno scritto in verità..) ma che è un metodo non nuovo (se non ricordo male mi è hanno detto che è un metodo usato negli anni ‘90), mentre ribadisco che per quanto riguarda L’USO IN CAMPO TENNISTICO ME NE HANNO SCONSIGLIATO L’USO NELL’ETA’ DEI NOSTRI FIGLI…. ognuno poi faccia le proprie indagini…

  782. Avec Double Cordage scrive:

    cari utenti del blog Genitori & Figli

    vorrei vorrei proporvi di trasformare lo spazio dei commenti all’ottimo articolo di Roberto Commentucci riguardo alla problematica Foro Italico blocco della costruzione del nuovo centrale http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2395#comments in una specie di raccolta di firme/lettera aperta per spingere la FIT e chi ne ha le possibilità a fare qualcosa e allo stesso tempo fare e anche raccogliere proposte costruttive, siamo già intorno ai 100 commenti dopo 2 giorni e si sta iniziando a capire qualcosa della problematica anche se il progetto di costruzione del nuovo centrale respinto pare essere ancora avvolto da dense foschie segrete

    siccome questo dell’impianto adeguato per gli internazionali d’Italia (poi che si faccia al foro italico, a Tor di Quinto, a Milano, Monza, Ostia Fusanella, Fregene o altrove non è al momento decisivo come invece lo è il fatto che se ne discuti la mia proposta sarebbe di fare come in Canada dove si alternano Toronto e Montreal in Italia potrebbero avvicendarsi annualmente due città come Milano e Roma o alternativamente Firenze, Torino, Genova… creando concorrenza e competizione e miglioramenti) è senza alcun dubbio il fatto più importante se non decisivo per il fututo nei prossimi 5 anni del tennis italiano, direttamente influente su tutti gli altri aspetti importanti come preparazione dei giovani agonisti e allargamento della base, io penso che andrebbe messa una barra con link e immagine (non esageratamente grande ma ben visibile) stabilmente in testa sia al sito http://www.ubitennis.com che al blog http://www.blogquotidiani.net/tennis mettendo una cosa simile come il link con l’immagine di Nadal che pubblicizza li il sito ubitennis

    vorrei sollecitare tutti gli utenti del blog a partecipare alla pubblica discussione e a proporre le loro idee a riguardo, fosse anche solo dire se trovano utile un iniziativa informativa da parte di ubitennis o no, magari se vogliono anche lasciando il loro indirizzo e-mail, consiglio in tal caso comunque di sostituire la @ con [AT] per evitare di ricevere una valanga di e-mail indesiderate da programmi automatici che filtrano la rete quotidianamente, il mio indirizzo quindi sarebbe
    avecdoublecordage [AT] gmail.com

  783. Archipedro scrive:

    Torno adesso dal campo d’atletica e v’elargisco l’ennesimo suggerimento (contenti, vero?!). Si prende un pezzo di canna di bambù, lungo circa cm.90, e dalla parte più grossa s’aggiunge un tappo in gomma. Sul baricentro qualche giro di nastro isolante per impugnatura. Ed ecco pronto un… gia…vell…8… presente l’atletica? Come si usa? Beh, scaricatevi qualche video da you tube…
    Oggi il piccolo ha lanciato il suo attrezzo a m.12, poi a 13, ed infine a quasi quattordici. Prima di perdere l’ispirazione. Abbozzando pure una rincorsa. Perché vi racconto questo? E’ un test di coordinazione e velocità della spalla e del braccio… sarà un caso ma da qualche settimana riesce a fare il servizio (ora parlo di tennis) completo. Fine del suggerimento gratuito.
    p.s. No, grazie la palla mignon da football americano è troppo… americana.

  784. Gus scrive:

    Ciao a tutti,

    max non volevo mica fare una polemica con te. Ho cercato di dare il mio contributo all’amico che chiedeva lumi.
    In ogni caso e, ribadisco senza fare polemica, “datato” e “obsoleto” in italiano sono sinonimi.

    Sul fatto che sia considerato inadatto ai giovani tennisti, ovviamente e per assoluta incompetenza, non metto becco.

    Gus.

  785. CARLONE NADIA scrive:

    VORREI SAPERE DOVE CONTINUA IL BLOG VISTO CHE L’ULTIMA DATA E’ IL 11/09/2008

    VORREI SAPERE SE AVETE DEFINITO LA DATA PER IL RADUNO

    FINE SETTEMBRE O PRIMI DI OTTOBRE GRAZIE

  786. andrew scrive:

    Ciao Carlone o Ciao Nadia…

    …la tenuta del raduno è soggetta al numero di persone che ritengano di voler parteciparvi ma sopratutto ANNUNCIARE la propria partecipazione/interesse…

    purtroppo, tipico dell’ambiente tennistico, il fenomeno di rinchiudersi nella propria piccola realtà (a volte nolenti, ma molto spesso volenti) rende tutto più difficile…

    Comunque, chi desidera aderire al Cat/Buz Program, non deve fare altro che scriverlo ESPLICITAMENTE qui…

    Ieri, nonostante il maltempo, siamo partiti in 5 (io, Ale, CCV + mogli).

    La giornata non è stata un granché in quanto il convegno era un po’ noiosetto. Tuttavia, Alessandro ha avuto l’opportunità di palleggiare e giocare un’oretta con i bambini presenti per le dimostrazioni sul campo (tra cui la figlia di Madmax) e sopratutto era comunque immerso in un ambiente tennistico extra-circolo, tra insegnanti di tennis. Ed era in fondo ciò che mi bastava dargli, insieme alla possibilità di studiarne le reazioni in tale ambiente.

    Ho inoltre avuto piacere di presentare il CCV a Madmax, con subitanea discussione sul numero di ore di allenamento cui sottoporre i figli-allievi.

    Madmax sostiene come sempre la necessità di organizzare l’allenamento in un numero di ore molto alto e continuo (attento Madmax, che così poi comincia ad assomigliare maledettamente a quello che fanno al circolo), il CCV è più portato ad effettuare allenamenti intensi ma più brevi e meno continui, partendo dalla considerazione che la stagione agonistica di un atleta non consente un tale tipo di allenamento.

    Pomeriggio sciagurato all’IKEA per cercare tappeti di vacca e poi a casa…

    Alla prossima…

  787. Pippo scrive:

    Introduco un nuovo argomento che ritengo interessante e sul quale vorrei farmi un’ idea sulla base delle esperienze di altri. Come affrontare il rapporto tennis-scuola finite le medie? In pratica vorrei capire se esistono soluzioni adatte (meglio se in Italia) e quali sono. Ovviamente non ditemi che finite le medie è ovvio che si deve smettere di studiare perchè il tema non è quello (ok mad max?).

  788. Archipedro scrive:

    Bravo Andrew, schietto e coerente fino in fondo… Beh, non sempre i convegni si dimostrano interessanti… ma per lo meno ti sei mosso, ed hai agito.
    Sono interessato al vostro raduno, anche se il bambino é già sotto pressione, e tutti mi dicono di mollare un po’: i risultati mi danno ragione, ma solo loro. C’è tempo, mi ripetono… io penso che sì, teoricamente c’é tempo, ma che se s’incide molto presto nelle capacità psicomotorie e polifunzionali poi lo sport diventa effettivamente un divertimento. Per chi ha un dono si rivela semplicemente una ragione di vita.

    MOLTI GENITORI HANNO UN TALENTO IN CASA, SOTTO IL NASO, MA NON HANNO GLI OCCHI PER ACCORGERSENE: serve più umiltà nei confronti dello sport, che ha le sue ragioni e richiede molta concentrazione. La fretta che li accompagna diventa la scusa per DISIMPEGNARSI. Ma oggi nessuno muore di fame, e scuse non ce ne sono: CHIUDERE IN CASA I NOSTRI PICCOLI E’ UNA VIGLIACCATA.

    Nel caso in cui questo blog dovesse definitivamente spegnersi (cosa di cui mi dispiacerei) desidero comunque RINGRAZIARE tutte le persone che hanno postato, contribuendo a fornirmi un quadro composito della realtà tennistica italiana dall’angolazione che più m’interessa: quella del genitore.
    Credo d’aver risparmiato soldi e tempo, evitato discussioni inutili con questo maestro e quel presidente di circolo… insomma, un forum può essere utile ed ecologico.

    Un caro saluto dal profondo Friuli

  789. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Archipedro:
    Scusami se non ti ho risposto, ma gli impegni della riapertura della Sat mi hanno impegnato “25″ ore al giorno. Roba da far rabbrividire anche Stefano! Visto che solo oggi sto riprendendo a leggere questo blog che, con rammarico, noto che manca di molte persone, cerco di dare risposta alle tue domande sul raduno di sestola;
    - il programma che è stato seguito è un programma di allenamento stilato direttamente dai tecnici del centro di Tirrenia; l’ho ritenuto molto valido, considerato che l’ho adottato anche per la mia scuola tennis. Chiaramente il programma traccia delle linee di lavoro di massima e dovrà essere adattato, con le opportune varianti, per ogni singolo allievo. Al termine di esso, si è avuto modo di aver lavorato su tutti i colpi, anche cd. speciali e sulle tattiche di gioco di base. Importante per i ragazzi è l’aver appreso il sistema di allenamento e l’atteggiamento in campo; cosa che ho potuto personalmente notare che non per tutti è chiara.
    Anche per la preparazione atletica, a parte ogni cosa, ritengo un grande risultato, ove gli allievi avessero appreso (e questo l’hanno fatto), ma più che altro compreso, l’importanza di un buon riscaldamento e defaticamento prima e dopo ogni attività fisica (allenamento o match che sia).
    Per quanto riguarda ai test, videoanalisi, prove di gioco con rilievi obbiettivi, questi non sono stati effettuati e ne comprendo e approvo il motivo:
    si è trattato di un camp estivo, di elitè, ma sempre di un camp estivo e non di un raduno tecnico. Il camp estivo (a mio modesto parere), serve a far “staccare” i ragazzi, dopo un anno di estenuanti allenamenti e tornei; si tratta di due settimane di vacanza, di divertimento, di socializzazione, di nuove esperienze (senza genitori), pur continuando a tenere la racchetta in mano ed al fianco di persone competenti.
    Credo che questo sia il modo migliore per ricaricare i ragazzi, pur non facendoli “staccare”. “”Divertirsi giocando”", era l’indicazione che trovavo continuamente sulle schede di allenamento che ci veniva consegnata giornalmente ai maestri.

    Tutt’altra cosa è stata il raduno tecnico che i ‘98 e ‘99 hanno svolto un mese prima, dove sono stati fatti svariati test atletici, tecnici, con direttive per i maestri dei ragazzi invitati e relativo DVD in slow motion dei colpi, per la videoanalisi. Durante tale raduno, ho avuto anche modo di scambiare “quattro chiacchiere” tecniche su Seby (che nei giorni, come gli altri, era stato osservato) con persone di spicco della FIT, tra i quali, oltre ai tecnici nazionali di tirrenia e ai responsabili di macroarea, anche Infantino, Barazzutti, Furlan, Carnovale, ecc.

    Colgo l’occasione per salutare il Prof. e spero vivamente che il blog ritorni ad essere frequentato, anche dai suoi fautori, perché la comidità di poter leggere e comunicare “di tanto in tanto” e non per forza 10 volte al giorno, è veramente un occasione importante di scambio di opinioni più o meno tecniche.
    E poi, visto che ci lamentiamo dei costi del tennis, ……..
    tutto questo è gratis!!!!

    Saluti a tutti e a ……. rileggerci.

  790. nicoxia scrive:

    si potrebbe ripartire spiegando cosa sta facendo il proprio figlio ora ecosa ha in programma di fare nei prossimi mesi per confrontarsi e monitorare in quanti siamo nel blog si puo partire anche solo con la quantita di ore poi andremo nel dettaglio il mio 12 anni 10 ore di tennis la settimana e 2 di atletica

  791. gio92 scrive:

    Per andare incontro all’iniziativa di “nicoxia” ecco i miei dati :
    grande (1997) tennis 7,5h di scuola tennis + 4,5h prep atlet la settimana
    piccolo (2000) tennis 6h di scuola tennis + 3h prep atlet la settimana
    tornei e incontri “amichevoli” esclusi

  792. Gus scrive:

    Ciao,

    quest’anno mia figlia di 12 anni dovrebbe fare tra le 6 e le 7 ore di Pallavolo (allenamenti, quindi parte atletica compresa) + partita(alcune volte più partite nello stesso giorno) durante il campionato + 1 ora di nuoto.

    Quando parli di 10 ore di tennis è totale (allenamenti + partite torneo) oppure fa solo allenamento e non agonismo.

    Gus.

  793. Mirmidone scrive:

    Ciao a tutti,

    quest’anno, mia figlia (1997) ha fatto 10 ore di tennis e circa 2/3 di preparazione atletica (oltre agli incontri per tornei vari).

  794. marcos scrive:

    ringraziando giorgio, riprendo di qua, che mi pare luogo più adatto.

    giorgio mi scrive:

    @ Marcos
    Quando i Circoli sono d’accordo non c’è alcun problema ed il ragazzo può essere tesserato per il nuovo circolo. Leggi quello che ho scritto in un altro post di cui faccio copia-incolla ed in cui spiego perchè la Fit ha messo il vincolo di trasferimento per gli UNDER: “Hanno sempre lodato il lavoro che si fa al Tennis Caldaro (ed è giusto che sia così perché conosco bene Sartori e so quanto sia bravo e competente) e qualcuno ha evidenziato come, non mi ricordo in quale anno, è stato vinto un titolo giovanile (regionale o nazionale?) con una squadra composta solo da elementi cresciuti nella propria scuola tennis. Che bella cosa e così dovrebbe sempre essere! Ma così non lo era da diversi anni, perché anche a livello giovanile esisteva un mercato scandaloso di piccoli atleti. La FIT ha pensato di stroncare questo mercato con l’unico modo possibile (il blocco dei trasferimenti per gli UNDER per alcuni anni) ed apriti cielo, sul blog addosso alla FIT anche per questa cosa.”. Ho riportato quanto avevo scritto sul vincolo di trasferimento per far capire per quale motivo la Fit aveva preso quel provvedimento. Comunque questo vincolo viene a cadere se, come ha detto Nikolik, la famiglia cambia residenza ed anche se, aggiungo, se su richiesta del genitore di rilascio della tessera da parte del circolo di appartenenza, questo non provvede a farlo in un breve lasso di tempo (rispondo a chi mi chiedeva come fare se i Circoli sono d’accordo)”.

    ed io, riprendendo appunto di qua, lo ringrazio e…

    grazie giorgio. non ho ben capito le ultime righe:

    “Comunque questo vincolo viene a cadere…anche se, aggiungo, se su richiesta del genitore di rilascio della tessera da parte del circolo di appartenenza, questo non provvede a farlo in un breve lasso di tempo”

    cosa intendi per rilascio della tessera? e il breve lasso di tempo è quantificato?

    ti chiedo queste ultime due perchè, da quel che ho capito (ma devo aver capito male), se la tessera non viene consegnata al bimbo (in base a normale richiesta…non a richiesta di trasferimento, che non può esser fatto, a meno di accordo tra i due circoli) con una certa rapidità, il bimbo è libero di andarla a chiedere ad un altro affiliato, smarcandosi dal primo.

    questo mi suona strano: possibile che il ritardo di consegna della tessera fit sia motivo più importante di un effettivo malessere di un bimbo, tanto che il ritardo consente al bimbo di poter salutare il primo circolo, svincolandosi ed il malessere, invece no?

    mi suona così strano che devo aver capito male.

  795. Archipedro scrive:

    In bambino, dell’inizio 2002, ha in programma 6 ore di tennis (MAR - VEN - DOM). 1+1 ora di preparazione atletica, test, e fondamentali di pallavolo in casa (LUN-GIO). Un’ora effettiva di piscina (MERC). 2 ore di atletica mix e test (SAB). Questo é il suo calendario “scolastico”, ed é anche il mio medesimo: bisognerà vedere se sopravvive. O se non mi rinchiudono in manicomio…

  796. andrew scrive:

    Il vaffmenu 2008-2009 del mio piccolo vaffantennista:

    LUN-MAR-GIOV: 1:30 Hockey rotelle

    MER-VEN: 1:30 di vaffantennis con CCV

    SAB: attività varie (vaffantennis a parete, atletica, forse Scout…)

    DOM: Partite campionato hockey, qualche sciata, altro…

    TUTTI I GIORNI A PIACERE: vaffantennis a parete

  797. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Marcos:
    mi permetto di inserirmi, visto che ne ho il tempo (cosa rara in questo periodo) e visto che oltre che genitore del “piccolo Seby” e maestro del circolo, ne sono anche di fatto il dirigente.
    Con le ultime normative varate dalla FIT, gli under 14 con tessera agonistica non possono trasferirsi dal circolo di tesseramento, se non dopo quattro anni. Uniche deroge sono:
    - il nucleo familiare di appartenenza si è trasferito DI REGIONE per motivi di lavoro;
    - il circolo di appartenenza si rifiuta DI TESSERARLO.

    Poco c’è da dire sul trasferimento del DOMICILIO o RESIDENZA che deve essere fuori dalla regione.
    La seconda deroga è l’unica che permette di muoversi dai circoli di appartenenza e solo con il loro accordo.
    Devo puntualizzare che non si parla di CONSEGNA della tessera, perché questo è fisiologico, essendo la tessera personale e pertanto non può essere in nessun caso trattenuta dal circolo;
    la deroga indica che, quando il tesserato faccia richiesta di tesseramento al proprio circolo di appartenenza e questi non provvede al tesseramento presso la FIT entro 15 giorni, l’atleta si considera svincolato e, pagando una tassa di trasferimento di 100 euro (nel 2008), può farsi tesserare da un altro circolo.
    In pratica: l’atleta (il genitore) chiede all’inizio dell’anno al circolo di appartenenza di essere tesserato mediante raccomandata RR o consegna brevi manu con data e firma per ricevuta della segreteria del circolo (in pratica serve provare la data della pervenuta richiesta al circolo);
    dopo di che, attesi i 15 giorni previsti durante i quali il circolo non ti ha risposto o non ha provveduto a tesserarlo, presentandoti nel nuovo circolo con copia della suddetta richiesta avanzata, il nuovo circolo provvede, dietro tua nuova richiesta, a tesserarti.
    Nella sostanza, una specie di nulla osta!

    Attenzione però, che secondo un’altra disposizione della FIT, l’atleta under 14 (e quindi anche U12, U10) che si tessera per un nuovo circolo, non può partecipare per il primo anno al campionato a squadre Under. Può partecipare eventualmente, con la squadra del campionato di serie D, C, B o A (magari!).
    Spero di essere stato chiaro.

    Saluti a tutti dal profondo sud.

  798. giorgio scrive:

    @ Marcos
    Ribadisco che il vincolo del trasferimento per gli Under è stato introdotto per stoppare il mercato di compravendita dei ragazzini e poterli così tutelare insieme ai genitori, ai maestri seri, ed ai circoli onesti. Sperando che le domande che mi fai non siano dettate solo da vena polemica, passo di nuovo a risponderti. Già in questo blog ho scritto, nel mese di giugno, sull’argomento e mi sembra strano che tu non te lo ricordi perchè in quei giorni postavi anche tu. Comunque l’art. 82 del Regolamento Organico recita testualmente: “Lo scioglimento del vincolo tra tesserato atleta ed affiliato è concesso, su domanda dell’interessato, nel corso dell’anno nei seguenti casi: ………”. Ed uno dei casi previsti per lo scioglimento è quello “per mancato rilascio della tessera (o mancata richiesta della sua emissione agli organi federali) in presenza dei requisiti (art. 92 comma a/5, b/4, c/3, a seconda della categoria giovanile).” Ti faccio copia-incolla dei miei post a cui facevo riferimento e spero di averti chiarito ogni dubbio.

    giorgio scrive:
    20 Giugno 2008 alle 20:54
    Il vincolo dei quattro anni è previsto solo per gli under 12 e under 14; gli under 10 dovrebbero essere esclusi. Comunque per ogni dubbio basta andare sul sito http://www.federtennis.it, cliccare a destra alla voce “La FIT” e poi su “Carte Federali”. Entrare quindi nella voce “Regolamento organico” e dall’art. 90 iniziano gli articoli relativi ai trasferimenti. Buon divertimento!!!!!!!!!!!

    giorgio scrive:
    22 Giugno 2008 alle 20:33
    @ Stefano Grazia
    Volevo precisare che l’art. 81 parla di come partecipare ad una manifestazione tennistica ed al suo interno alcuni commi prevedono come farlo per chi è sprovvisto momentaneamente di tessera agonistica (cosa che fa il comma 3 a cui facevo riferimento). Il successivo art. 82 regolamenta il “tesseramento di un giocatore straniero”, ma non credo sia il caso di tuo figlio in quanto, da quello che mi è stato detto, ha la residenza in Italia. Comunque, anche per chi è soggetto a vincolo è prevista tra le possibilità quella di poter ottenere il trasferimento sia quando il circolo di appartenenza rifiuta il tesseramento (deve essere richiesto il tesseramento con raccomandata con A/R) e sia quando c’è un cambio di residenza della famiglia. Leggi con calma gli articoli contenuti nel Libro Terzo del Regolamento Organico e ti toglierai tutti i dubbi!

  799. nicoxia scrive:

    delle 10 ore la settimana 9 le fa in gruppi da 4 allenandosi con 8 ragazzi diversi dai 10 ai 17 anni agonisti d estate avendo fino alle 18 un campo in piu libero si alterna piccoli match all allenamento mentre 2 si allenano col maestro gli altri giocano e viceversa d inverno allenamento poi si divide il campo in due e si fanno i punti poi da quest anno parte con un ora singola e vorrei fargli fare all inizio di ogni mese video analisi se avete consigli sono accettati sia sul tennis sia sullo scrivere perche non ho mai scritto al computer quando scopriro come si mettono ipunti e le virgole le mettero comunque ho piu di mille pagine stampate del blog che ogni tanto mi vado a rileggere grazie a tutti

  800. giorgio scrive:

    A completamento delle precisazioni di Lo Iacono faccio un copia-incolla dell’art. 92 del Regolamento Organico, dove potrete vedere che quando si parla del cambio di residenza (domicilio per motivi di lavoro o di studio), a seconda delle categorie giovanili, questo può avvenire in una nuova provincia o in una nuova regione. Credo che queste dovrebbero essere le norme attualmente in vigore.

    Art. 92 - Scioglimento del vincolo su domanda
    1. Lo scioglimento del vincolo tra tesserato atleta ed affiliato è concesso, su domanda del tesserato, nel corso dell’anno, nei seguenti casi:

    a) per il maggiorenne e per il minorenne appartenente al settore under 10:

    1) con il nulla-osta dell’affiliato di appartenenza;
    2) per il trasferimento della residenza in comune di altra provincia;
    3) per il trasferimento del domicilio in comune di altra provincia per motivi di lavoro o di studio;
    4) quando l’affiliato di appartenenza è sospeso da qualsiasi attività federale;
    5) per mancato rilascio della tessera (o mancata richiesta della sua emissione agli organi federali), in
    presenza dei requisiti.

    b) per il minorenne, appartenente ai settori under 16 ed under 18:

    1) se ha ottenuto il nulla-osta dell’affiliato di appartenenza e se, essendo soggetto all’indennità di svincolo,
    l’affiliato di destinazione l’ha versata all’affiliato di appartenenza o questi vi ha rinunciato;
    2) per il trasferimento della residenza in comune di altra provincia;
    3) quando l’affiliato di appartenenza è sospeso da qualsiasi attività federale;
    4) per mancato rilascio della tessera (o mancata richiesta della sua emissione agli organi federali), in presenza dei requisiti.

    c) per il minorenne, appartenente ai settori under 12 ed under 14:

    1) per il trasferimento della residenza in comune di altra regione;
    2) quando l’affiliato di appartenenza è sospeso da qualsiasi attività federale;
    3) per mancato rilascio della tessera (o mancata richiesta della sua emissione agli organi federali), in
    presenza dei requisiti.
    2. Il trasferimento della residenza o del domicilio deve essere comprovato con certificazione anagrafica o con attoequipollente, esclusa l’autocertificazione.

  801. nicoxia scrive:

    so che il maschio ha iniziato tardi agiocare faceva 2ore a9anni 4ore a 10anni senza preparazione atletica e 8 ore a 11 anni con 1 ora di preparazione atletica pero pensavo che con la femmina del 1999 con 4ore a 7 anni e 5 a 8 anni di essere partito giusto invece leggendo il blog mi sono accorto di essere partito tardi anche con lei come si fa a recuperare senza strafare

  802. marcos scrive:

    ringrazio tutti per le precisazioni sul trasferimento dei minori ed assicuro giorgio che in me non esiste alcuno spirito polemico: aggiungo che ho una memoria quasi pari a zero…ricordo che s’era già discusso del trasferimento, ma il tema è saltato fuori nuovamente. un post tira l’altro e siamo giunti fin qui (passando anche da altro articolo del blog).

    mi pare, dunque, che vi siano deroghe che coprono motivazioni logistico/formali, ma non motivazioni, a mio parere, più serie ed essenziali: se un bimbo si trova male in un circolo (perchè è cambiato qualcosa nella conduzione tecnica, o per dissapori con maestri o compagni) non può traferirsi. o meglio, può trasferirsi, ottenere tessera fit agonistica mediante il circolo entrante, ma non può giocare per un tot di anni le gare a squadre per il nuovo circolo.

    se quel che ho scritto è corretto, non chiedo alla vostra gentilezza ulteriori approfondimenti.

  803. Mauro scrive:

    Mia figlia quest’anno, una volta entrati a regime, dovrebbe fare circa 10 ore di tennis e 3/4 di preparazione atletica , 1 o 2 sedute di yoga ed una visita dall’ osteopata ogni 2 mesi.
    Enzo, felice di riavverti qui.

  804. kill bill scrive:

    Dunque , senza nessuna vena polemica , dato che ho un figlio di 10 e uno di 13 e sono in pieno caos tennistico.
    Quello di 13 per passare ad altro circolo deve mandare ( io ) una raccomandata al circolo ( a fine Dicembre ? ) di appartenenza e chiedere di tesserarlo per il 2009 ma verbalmente pregando di non tesserarlo. Se il circolo acconsente ( non me lo tessera ) sono libero , passati 15 giorni ( verso il 20/01 dato che il tesseramento inizia il 01/01 ), di farlo tesserare per altro circolo. Se me lo tessera …. pazienza sarà per l’anno dopo.
    Poichè il 13 enne credo rientri nella categoria di quelli che devono pagare l’indennizzo al circolo, calcolandola su quei parametri contenuti nel regolamento organico, che paghi o che non paghi perchè il circolo rinuncia devo farmi dare anche un foglio che dice che niente devo , una specie di nulla osta. La procedura è giusta ?
    A questo punto , pagati i 100 euro di ”penale” alla Fit ,
    una volta tesserato per il nuovo circolo sarò legato ad esso per i successivi 4 anni ?

    Quello di 10 se quest’anno fa la tessera agonistica è ”bloccato” per 4 anni.
    Secondo voi posso chiedere al circolo di rilasciarmi un foglio , al momento di fare la tessera , dove mi dice che posso tesserarlo da un altra parte quando voglio senza dovere niente ( eventuali indennizzi ) o non vale nulla ?

    ringrazio anticipatamente se qualcuno vorrà togliermi questi dubbi perchè credo che anche al circolo non ne sappiano più di tanto.

  805. Archipedro scrive:

    Nicoxia, perdonami… partito giusto? E “tardi” per per cosa? Chi fissa i tempi dello sport per i tuoi figli? Quali sono gli obiettivi?
    Ovviamente il tempo sprecato… lo é per sempre… ne avete sprecato, di tempo? E quante migliaia e migliaia di ore avete da ora a disposizione per fare… di tutto!
    Lo sport é sempre lo stesso, dalle favelas al Maracanà: e con tutti gli impianti pubblici che ci sono, ma basta un prato, o un sentiero di montagna… non si deve chiedere il permesso a nessuno. Non occorre alcuna tessera. Però serve la volontà…

  806. Enzo Lo Iacono scrive:

    Occupandomi per motivi di lavoro di aspetti legali, devo precisare qualcosa sulla richiesta di nulla osta ai circoli. Non è assolutamente vero che la comuncazione deve essere effettuata con raccomandata AR, a meno che non vogliamo contribuire a riempire le casse della Posta. Serve esclusivamente una prova delle data di comunicazione, dalla quale decorrono i quindici giorni. Pertanto, se il circolo si trova sotto casa, basta, per esempio, una copia (cd. minuta) con il timbro del circolo, la data e la firma di chi ha ricevuto la comunicazione. Un altro sistema potrebbe essere un fax certificato (quello che fanno in alcuni uffici pubblici o tabaccherie) oppure la posta elettronica certificata.
    Saluti a Mauro.
    P.S. mi sono arrivati gli atti del PIA 2009. Regole ancora più restrittive!! Non so se riuscirò ancora a starci dentro per molto. Non vorrei che tutto fosse fatto con l’intenzione di dirottare i migliori ragazzini solo nei grossi circoli.

  807. Enzo Lo Iacono scrive:

    A proposito, mi sento ogni tanto in dovere di dire qualcosa sulla possibilità di iniziare tardi l’attività tennistica.
    E’ vero, proprio mio figlio ha iniziato a 4 anni, a 5 ha vinto il primo torneo u8 provinciale, a 7 ha giocato la finale del Lemon Bowl, a 8 ha vinto il torneo di macroarea, poi quello di Bari, a 9 è stato autorizzato dalla FIT a giocare l’under 12, ecc. ecc.. Ma tutto questo NON VUOL DIRE NULLA! A mio parere il tennis vero si gioca da 15 anni in poi; quello che si gioca prima non è tennis, è uno sport che gli somiglia. Pertanto ritengo che un bambino che sia stato dotato dalla natura di alcune capacità e che abbia svolto attività sportive di qualsiasi tipo, che però abbiano contribuito ad accrescere le proprie abilità coordinative, ha sempre tempo fino a 12, 13 anni per poter iniziare. Chiaramente, a parità di età, il bimbo che ha iniziato prima. ha “più esperienza”, ma tale divario verrà appianato quanto prima. Non è mai troppo tardi.
    Fare sport è bello!

  808. Archipedro scrive:

    Bravo Enzo, sante parole!

  809. nicoxia scrive:

    qualcuno conosce statisticamente chi e diventato campione iniziando a giocare a 12 anni

  810. Enzo Lo Iacono scrive:

    Qualcuno mi sa dire cosa vuol dire “Campione”?

  811. Mauro scrive:

    nicoxia, credo che tu intenda dire se qualcuno è diventato professionista iniziando a 12 anni. Io personalmente non nè conosco, anche se occorrerebbe conoscere le biografie di centinaia di giocatori per potersi esprimere. Sicuramente mi sento di dire che tutti comunque nell’infanzia hanno praticato almeno uno sport e poi verso i 12/13 anni hanno optato per intensificare e praticare solo il tennis.
    Aggiungerei, che se il ragazzo/a ha buone qualità atleiche e non ha fatto vita sedentaria ed ha una volontà di ferro, dei genitori che lo seguono con un buon budget a disposizione, nulla gli è precluso.
    Potrebbe tennisticamente, maturare a 25 anni e non a 20 ma potrebbe farcela, oggi purtroppo si fa del precocismo un mito facendo finta di non vedere tanti atleti professionisti già finiti, almeno mementalmente a 25/26 anni.

  812. Mauro scrive:

    Riporto qui un post inserito il 7 agosto in risposta ad andrew circa il costo dei tornei del circuito nike, sarà che è eravamo sotto vacanze, sarà che a breve dovevano esserci le elezioni federali, ma nessuno se ha detto nulla. ” I circoli che ospitano il nike, possono far pagare sino a 22 euro. Occorre sottolineare che il circolo per fregiarsi del nome nike deve sborsare 2000 euro. La Pro Patria di Milano che doveva ospitare la seconda tappa si è rifiutata di sborsare tutti quei soldi.
    Anche in questo caso c’è qualcosa che non quadra, lo sponsor, dovrebbe dare i soldi, non prenderli.
    Qui la Fit, dovrebbe fare qualcosa, Trophy, mi appello a te e a tutti quelli di buona volontà, si crei un circuito nazionale, sponsorizzato da qualcuno che da i soldi, non li prende, mi vengono in mente banche , assicurazioni, ma qualsiasi azienda va bene. Poi i vincitori, non andranno alla finale mondiale(4 atleti), ma chi se ne importa, li vogliamo tutelare ogni tanto gli altri migliaia di atleti italiani?”

    Ora che anche il bravo e disponibile Bucciero è stato rieletto alla fit e che è organizzatore de circuito nike, mi chiedo se può dirci qualcosa.

  813. Enzo Lo Iacono scrive:

    Mi scuso con Nicoxia per essere stato forse brusco, ma chi mi ha letto sul blog precedentemente, sa come la penso a proposito dell’attività agonistica precoce. Il fatto è che a mio parere lo sport, a tutti i livelli, dovrebbe essere veicolo di insegnamento dei valori, dell’onestà e della correttezza. Purtroppo esperienza mi insegna che se non sei un po’ “bastardo”, non vai in nessun posto. La precocità nella ricerca dei risultati anche tecnici, porta spesso, alla cultura del “Se sei entro il regolamento, ma caino, allora vinci”.
    E io, che professo il motto del campione di se stesso, NON CI STO.

  814. nicoxia scrive:

    io penso che la metodologia di max sia corretta per far diventare il proprio figlio un professionista, il problema è contestualizzare, ogni bimbo ha i suoi tempi e isuoi limiti, la bravura di noi genitori sta nel monitorarli, essendo attenti al linguaggio del corpo, perche quello del dialogo anche se importante è in un bambino influenzabile

  815. Archipedro scrive:

    Secondo me i genitori hanno un dovere imprescindibile: quello di motivare i figli. Dando loro sempre il buon esempio. Poi sbagliare é lecito. Personalmente non ho mai desiderato essere un campione, forse perché sapevo di non avere le qualità indispensabili. Se il bambino, come credo, ha i requisiti, potrà anche diventarlo. Ed io sarò sempre al suo fianco. Ma se deciderà di fare altro sarò felice comunque.
    Fare sport da piccoli, anche molto, non significa necessariamente gareggiare da subito: sulle competizioni sarei veramente cauto…

  816. Enzo Lo Iacono scrive:

    Gareggiare da subito nel tennis ritengo sia indispensabile, altrimenti nulla ha senso. Ci si ricordi che il tennis è uno sport agonistico. Il problema è da ricercare sullo spirito con la quale alcuni, forse troppi, genitori fanno disputare ai propri “bambini” i match. Spesso alcuni genitori mi sollevano il problema che il proprio figlio non ha voglia di vincere. Per fortuna, spesso non è così, perché come nel calcio (ancor peggio nel tennis) da fuori campo siamo tutti allenatori e giocatori. Ove fosse vero che un bambino non ha il senso dell’agos (e il maestro lo capisce in breve tempo) è meglio che si lasci palleggiare, perché altrimenti si rischierebbe di fargli fare qualcosa che non lo fa divertire. Ho tutt’ora una ragazzina, che a vederla allenarsi sembrerebbe una terza categoria, ma nella realtà non riesce a superare il 4° gruppo della quarta cat. I tornei? una vera e propria sofferenza. Ma dopo aver mollato siamo riusciti a farle frequentare la SAT, senza farle giocare tornei. Semplice: odia competere. Eppure continua ad allenarsi, rimanendo a fare del sano sport e sopratutto rimanendo legata a questo fantastico mondo, purtroppo tra i pochi rimasti “puliti”, che è il tennis.
    Ripeto a dire che questi, comunque, sono casi sporadici. Nella maggior parte dei casi mi sembra che perdere alcuni match facili (per chi è fuori) possa essere mal interpretato.
    Sul resto, Archipedro mi trova assolutamente daccordo. Fare sport da piccoli è assolutamente importante. Oserei dire quanto l’istruzione scolastica.

  817. nicoxia scrive:

    max come mai alessia non ha partecipato al torneo di buccinasco dove era iscritta mi è dispiaciuto molto avrei voluto conoscere te e tua figlia .Speriamo che risponda.

  818. madmax scrive:

    ovviamente rispondo perchè tirato in ballo…. mia figlia non è mai stata iscritta (se non a mia/nostra insaputa) a buccinasco e l’ultimo torneo l’ha giocato al master topolino 2007 a roma…

  819. nicoxia scrive:

    max puoi scrivere per quelli come me che apprezzano tutto quello che esponi anche se non lo condividono totalmente.comunque fai riflettere in bene o in male.

  820. Mauro scrive:

    A mio avviso non può esistere lo sport senza competizione, intesa nel senso più largo del termine. Non è detto che ci sia un avversario da battere, l’avversario siamo noi stessi, i nostri limiti, le nostre paure.
    molti, compresa mia moglie nel salto in lungo da ragazza, come poi ha ammesso, non gareggiava per paura del confronto. Allora, ben venga la sdrammatizzazione della gara facendo capire ai nostri figli che solo l’impegno massimo nelle cose è degno di essere preso in considerazione.

  821. madmax scrive:

    nicoxia no non scriverò più, prima di tutto perchè penso che la redazione non lo meriti, secondo perchè (e la mia spiegazione spero possa rispondere a molti dei tuoi dubbi e quesiti) dopo l’incontro di roma (ed anche dopo l’ultimo di palazzolo con andrew ed a quello via mail con mirmidone) mi sono accorto che incredibile a dirsi ma aveva ragione nikolik!!!

    mi spiego meglio….purtroppo o per fortuna la strada che io e stefano abbiamo indicato è l’unica percorribile se uno vuole provare a raggiungere certi obbiettivi dopodichè si potrà discutere se sia giusto o meno far fare tutto questo a dei bambini (io e stefano pensiamo sia giusto ma comprendo benissimo chi lo reputa eccessivo). certo è che questa non è la strada stabilita da me o da stefano ma è la strada indicata da qualsiasi statisctica seria settoriale e come dicevo ad andrew anche dalla statistica fatta dalla vavassori in collaborazione con l’itf che tutti gli anni manda ad allenarsi i primi del ranking mondiale jr una settimana a palazzolo. in buona sostanza è stato chiesto (indirettamente ai top 15/20 atp/wta e direttamente ai ragazzi in classifica itf) a che età avevano cominciato, quante ore si allenavano a 8/10/12/14 anni etc etc…. il risultato finale (ovviamente riassumo) è stato che tutti si sono allenati moltissimo sin da bambini e considerato che per vincere un torneo ci sono da giocare e vincere 4/5 partite che in teoria potrebbero finire tutte 7/6 al terzo e di conseguenza durare almeno 2 ore, le ore di allenamento necessarie devono esesre obbigatoriamente di più….

    quindi come diceva nikolik: voi genitori siete disposti ad accettare questo??

    quelli almeno che ho conosciuto io certamente non lo sono e pensa che in più ci sarebbe da aggiungere l’educazione sportiva e non da dare fin dalla nascita ai propri ragazzi (e non tutti ce l’hanno), oltre al tantissimo tempo che i genitori dovrebbero avere non solo per potarli in giro ai vari tornei ma soprattutto per completare il programma (che non è mai abbastanza completo) e che non sempre hanno a disposizione.

    quasi tutti (ecco perchè dico che la fit non fa il suo lavoro quando non informa i genitori sul reale lavoro dal momento che un genitore sceglie per il proprio figlio la strada del professionismo..) da quando sono venuti a sapere come stanno le cose realmente, hanno cominciato a trovare scuse, ad inventarsi metodi artigianali, dubbi inesistenti, a mettere in dubbio la parola di acclarati tecnici di fama mondiale prendendo le parti di cialtroni senza alcuna capacità ed esperienza a livello internazionale ma che essendo incapaci ovviamente sono liberi e costano poco etc etc etc…

    ultimamente sono saltate fuori cose dell’altro mondo, bambini che corrono per 8 km, che bolllettieri è un cioccolataio, sartori o chiunque faccia allenare molto i bambini non capisce nulla etc etc…

    per finire (e per farti capire da che parte sta la ragione o almeno la buona fede) il solo fatto che nikolik conosca esattamente la strada giusta da intraprendere e poi scriva tutto quello che ha scritto rende di conseguenza chiarissima anche la sua (e quella di tutti i filo federali che qui hanno scritto) completa malafede in tutti gli ambiti trattati, non ultima quella sulla questione bolelli, questione che appunto un domani potrebbe essere anche di nostro interesse.

    su questa questione si sono superati i limiti, nonostante come abbia scritto in precedenza le colpe di bolelli ci sono, nel senso che se prima si accettano i soldi o li ridai (ora che può..) oppure rispondi alla convocazione, mentre nel migliore italian style i soldi prima si sono presi e poi saluti a tutti. dico nonostante perchè trovo meschino da parte di una federazione concedere un prestito che poi deve essere restituito con le presenze in coppa davis quando si sa benissimo che è operare da strozzini. più di una volta ho scritto che se durante una partita di davis un giocatore si infortunia, non ha un contratto (come nel calcio) che lo tuteli ma non solo, se un giocatore non può giocare perde denaro e soprattutto classifica, che per chi è al limite tra la 30° e 40° posizione vuol dire perdere la possibilità di entrare direttamente nei main draw, quindi immagina che ripercussione può avere su una carriera una roba del genere e perciò qualsiasi riferimento ad altri sport non ha alcun senso.. gli altri sport presi poi in considerazione (dove lo zar dice che il rifiuto alla nazionale non è accettato e che tra l’altro di affermazione falsa si tratta) sono sport dove il giocatore e la sua famiglia non hanno mai investito nemmeno un centesimo poichè viaggi vestiario ed allenamenti sono tutti a carico del club di appartenenza al contrario del tennis dove quando si arriva a 18 anni alle soglie del professionismo si sono spesi contando tutto non meno di 500.000 euro… e la gente queste cose non le sa, la gente normale pensa che bolelli e seppi guadagnino come nadal e federer…o cominque come trezeguet..

    oltretutto la storia dell’attaccamento alla maglia è una cosa che non esiste più poichè non si gioca più per la gloria o per passione, e mentre rivera non sarebbe mai passato all’inter oggi dove lo sport è diventato professionistico ed i soldi di conseguenza sono diventati l’unico obbiettivo, un vieri passa dall’inter al milan in un amen (senza che nessuno si scandalizzi) e ripeto senza dover rientrare di nessun investimento fatto. rimane un mistero perchè mai nel tennis dove si guadagna infinitamente meno (tolti i primi 5/10 del ranking) e si investono molti più soldi i giocatori non dovrebbero fare i propri interessi….

    spero che questo ti basti poichè come già detto e per le motivazioni di cui sopra difficilmente scriverò ancora (come per stefano potrà capitare saltuariamente) ed oggi mi sono accorto dei tuoi post solo perchè mi arrivano le mail e comunque non lavorando fino al primo di ottobre avevo un po’ tempo libero e ti ho risposto..

  822. pibla scrive:

    Un sincero e grande abbraccio a Max ed al mio amico Stefano.
    Per quel poco che può servire avete, come sempre del resto, tutta la mia stima, comprensione ed approvazione ed ogni volta che avrete voglia di rendermi partecipe delle vostre cose con una mail ne sarò onorato…
    Un saluto.

  823. chloe de lissier scrive:

    madmax, ho letto con attenzione questo tuo ultimo post. sei stato esemplarmente chiaro sulla questione di quali siano effettivamente tutti i problemi che una famiglia deve affrontare quando pensa, ritiene, sogna, desidera, spera che un figlio possa intraprendere la carriera di tennista professionista.
    io sono assolutamente contraria all’intervento dell’istituzione nell’iniziativa privata. ritengo che lo stato (o qualsiasi istituzione che presieda lo svolgimento di un’attività) debba svolgere la funzione di legiferare per consentire che le regole della vita sociale ad ogni livello siano equilibrate più che si può; debba rigorosamente controllare che queste regole siano applicate e debba sanzionare chiunque le trasgredisca. insomma, immagino uno stato (o un’istituzione) che sia l’arbitro attento, serio, neutrale e affidabile di ogni gioco sociale. le funzioni che deve svolgere direttamente sono quelle della pubblica sicurezza, dell’istruzione e dei rapporti politici con gli stati esteri. il resto è questione privata, sulla quale lo stato deve porre la sua attenta vigilanza perché non vengano perpetrate azioni criminose o anche solo dannose nei confronti della persona e del patrimonio.
    il tennis è un’attività sportiva certamente. ma, se praticata professionalmente è un’attività professionale e dunque imprenditoriale che coinvolge il giocatore e tutto il suo staff al completo, oltre che lq sua famiglia. una questione privata. per quale ragione allora i genitori di un bambino probabilmente versato per il tennis devono aspettarsi che l’istituzione faccia qualcosa per il loro ragazzo? quali sono i motivi per i quali non si decide di agire come hanno fatto i miei genitori che, a prezzo di sacrifici enormi, mi hanno mandata a studiare in inghilterra prima e negli stati uniti poi? non penso che l’istruzione che ti fornisce oxford o yale venga a costare più di quanto costi allevare un ragazzo tennista professionista.
    ecco, vorrei capire cos’è che spinge un genitore a questa polemica contro il settore dell’istruzione sportiva italiana se questo stesso genitore sa che l’istituzione preposta non è valida e se conosce il costo esistenziale ed economico per la sua famiglia e per il figlio di una tale impresa.
    io mi aspetto che una polemica più o meno costante possa essere sollevata da famiglie che pensano di poter essere in qualche modo aiutate dalla federazione tennistica italiana. ma una persona come te, che conosce come stanno le cose, per quale motivo continua una polemica che
    sa essere sterile ed irrisolvibile?
    ti chiedo questo perché non mi è davvero chiaro tutto ciò e perché è l’unico tassello che mi manca per comprendere una questione che in italia viene sollevata in continuazione: si tratti appunto di ragazzi o di professionisti.

  824. chloe de lissier scrive:

    post scriptum: anticipo un’eventuale obiezione. ho dichiarato che compito dello stato è occuparsi anche dell’istruzione. la mia affermazione non è in contraddizione con il resto del discorso: perché se lo stato (o l’istituzione) non è in grado di proporre un’offerta valida esiste naturalmente l’opposizione politica che riguarda tutti. ma, individualmente, ognuno ha il diritto-dovere, se ne ha la possibilità, di cercare e percorrere soluzioni alternative. il mondo ormai è solo un grande villaggio.

  825. madmax scrive:

    chloe come tu hai ben illustrato io non mi aspetto nulla da questa federazione e soprattutto non voglio nulla, anzi esigo che QUESTA fit stia il più lontano possibile da mia figlia…. questo però è il mio pensiero perchè so come stanno le cose ma non per tutti è così e quindi la mia battaglia è per far si che da domani un qualsiasi genitore che decida di far giocare a tennis il proprio figlio venga informato su cosa è meglio fare a seconda che voglia farlo giocare per hobby o seriamente e sulle differenze dei costi relative all’una o all’altra scelta che di fatto sono la scelta tra due sport differenti. dopodichè credo che sia legittimo augurarsi che le cose possano cambiare o migliorare e se uno fa impresa è sempre interessato alle sponsorizzazioni che però come tu ben sai sono di vari tipi e con esigenze e richieste differenti, perciò non ho mai detto che non prenderei in considerazione una sponsorizzazione ho detto solo che non ne prenderei dello stesso tipo di quelle fornite a bolelli… ma nella vita non si sa mai e la speranza è che la prox fit prenda in considerazione le vere esigenze dei giocatori delle loro famiglie e dei loro coach soprattutto se avranno effettivamente l’interesse di creare dei top ten…

    dopodichè se tutti noi anche quando vediamo del marcio rimaniamo in silenzio, allora è ovvio che i mascalzoni continueranno a sempre girare indisturbati

    per finire e per chiarire, la mia non è una polemica contro la fit ma solamente un monito ai genitori, visto e considerato che molti per non dire tutti quando possono e quando la fit offre qualcosa ci si buttano a capofitto senza nemmeno sincerarsi della qualità offerta..

  826. Archipedro scrive:

    Enzo, delle competizioni tennistiche in giovanissima età non mi preoccupano tanto le vittorie o le sconfitte ma l’idea che un bambino (assieme ai genitori) possa venire “logorato” dalle polemiche e dal clima conflittuale che si respira attorno ai principali sport giovanili (nella mia realtà… calcio, basket, tennis e sci). Ovviamente lo sport non c’entra, e neppure il principio della gara: é la società (il sistema) che non riesce più a stabilizzarsi attorno a dei processi condivisi e governati… Sono gli italiani….
    Se farà delle gare mio figlio inizierà comunque dall’atletica (dove c’é la misura…) o da un gioco di squadra: di farlo gareggiare contro il clan del bambino avversario fino alle medie non se ne parla nemmeno…

    p.s. Tu hai qui difeso l’ambiente del (tuo) tennis: significa che non tutte le realtà sono uguali…
    Allora io mi chiedo: come mai in questo blog (a vocazione tennistica”) quasi tutti i protagonisti si sono dimostrati così assolutisti e arroccati sulle proprie ragioni? E così propensi ad esprimere giudizi sugli altri (per non dire a denunciare un sistema in blocco…)?
    Ed io che credevo d’essere un presuntuoso…

  827. nicoxia scrive:

    io ringrazzio la redazione, ma non leggo o adesso scrivo, per lei, ma per poter conoscere i vostri pensieri, senza esclusione di nessuno,perchè anche chi non è in linea con i miei pensieri,mi fa riflettere,mi metto in discussione ed il risultato è che amplio il mio essere anche se solo rafforzo,le mie convinzioni.Max o chiunque altro scrivete per quelli come me,che vi saranno sempre grati, per qualsiasi cosa voi scriviate.

  828. andrew scrive:

    vedi Chloe…

    se Madmax si fa interprete di quanti desiderano far provare ai loro figli la strada del professionismo e non sono soddisfatti (a dir poco) di quanto la FIT realizza o informa in tal senso…

    …io invece, più modestamente, ritengo comunque il sistema dei circoli ma soprattutto delle regole che appunto li regolano, un sistema bacato e disincentivante anche a livelli di competizione inferiore o comunque meno spinti.

    Dici giustamente che iniziative private devono forzatamente contare sulla propria intraprendenza.
    Il fatto è che in base a questo sistema non puoi operare fuori, sennò non puoi partecipare a tornei neppure internazionali (almeno giovanili, dove devi avere il visto della federazione), né puoi operare dentro perché puoi solo affidarti agli operatori “istituzionalizzati” e in base a regole che imprigionano l’utente. Non appena iscrivi tuo figlio a un circolo, devi essere conscio che sei vuoi passare ad altro circolo FANNO GIà 100 EURO (così, senza alcun motivo apparente). Dai 10 anni in poi rimane vincolato per 4 anni o anche fino a 18 al circolo. Certo, come hanno provato a spiegare LOS FEDERALES, si può circumnavigare la norma con stratagemmi che comunque richiedono accorda tra circoli e dove quindi bisogna SPERARE di trovare persone intelligenti e disponibili.

    INSOMMA, FUORI SEI ISOLATO, DENTRO SEI ESCLUSO E ALLA MERCè DEL SISTEMA.

    Da qui i toni accesi che a volte ci contraddistinguono. È una vecchia tecnica comunque, quella di soffocare tutto e poi additare ad esagerati coloro che provano ad urlare il bisogno di aria.

    Non bisogna scoraggiarsi, tutto qua.

  829. Archipedro scrive:

    Andrew… fortuna che mio figlio ha il doppio passaporto!
    Già me lo vedo con i problemi esistenziali d’Aumauri: Italia o Polonia?
    Scherzo

  830. gianni scrive:

    Ho un figlio di 9 anni che ha tanta voglia di giocare a tennis è capace di allenarsi e giocare a tennis anche 4 ore al giorno,a casa anche mentre mangia simula il dritto e il rovescio quando non si allena al circolo gioca da solo vicino al muro, stravede per questo sport ,è stato convocato a Sestola dalla federazione, il problema è che io sono un semplice impiegato il circolo dove gioca non ha le potenzialità per seguirlo,non riesco atrovare uno sponsor per pagargli almeno le tante trasferte, e leggendo questo blog non ho il coraggio di dire a mio figlio che questo sport è uno sport per soli ricchi e non per chi ha talento, per cui vi chiedo come devo comportarmi con mio figlio (premetto che la stessa domanda tempo addietro è stata fatta alla federazione e ancora sto aspettando una risposta) non ho il coraggio di dirgli che per il suo bene e meglio mollare subito e cambiare sport.aiutatemi a uscirne fuori io come genitore lo stò vivendo quasi come un incubo perchè vorrei far tanto ma non ho le potenzialità per farlo,grazie

  831. Archipedro scrive:

    Ciao Gianni
    Ieri al TG2 della sera é passato un interessante servizio su un simposio di cervelloni che parlavano delle “nuove paure”. Una delle tante tesi espresse era questa: la maggiore libertà che il terzo millennio ci consegna nelle mani implica un incremento della paura del… beh, non lo sappiamo. E’ proprio qui il problema: non riusciamo più ad identificare un nemico (…). E non sappiamo a chi credere. Infinite variabili da dominarsi, un mondo caotico di cui prendiamo consapevolezza, e tanti nuovi pericoli fino a qualche tempo fa inimmaginabili.
    Una volta i tuoi dubbi si sarebbero tradotti in una scelta semplice e drastica: fine del tennis! Ora invece “non sai che fare”, ed é giusto così.
    Il mio consiglio potrebbe essere: non avere paura, e gestisci la situazione. Fai giocare tuo figlio come e dove te lo puoi permettere… immagina che sia Ronaldo che gioca nella favela… sei impiegato come me? Stai con lui, motivalo, trova degli spazi pubblici… Non fargli credere che il suo destino sportivo dipende dai soldi, perché non é così. Se ha talento non ha bisogno di Sestola, e deve fare solo tantissimo sport.
    Cerca delle soluzioni.

    p.s. Non dare ascolto a tutti quegli arroganti danarosi che fanno la voce grossa solo perché hanno paura del vuoto che li circonda… Horror vacui…

  832. Mauro scrive:

    Gianni, ach’io credo di essere nella tua situazione, per cui permettimi di fare alcune considerazioni:
    1) Abbiamo disquisito tante volte sul talento, non credo che a nove anni si possa dire che qualcuno ha talento, può avere estro, ma il talento è fatto di tante altre cose, come la voglia di allenarsi e la tenuta mentale nel tempo, l’italia ha avuto tantissimi “talenti”, tente giovani promesse ma da 30 anni non abbiamo nessuno che riesce ad entrare nei primi 10.
    2) E’ giusto avere delle ambizioni, ma non credo si debba far fare dello sport al proprio figlio al solo fine di farne un professionista, abbiamo molte
    volte decantato il valore sociale, educativo e salutare per corpo e mente nel fare lo sport che ci piace.
    3) Non tutti i tennisti professionisti erano ricchi, ma hanno trovato nel tempo con sacrificio e dedizione, risorse che gli hanno permesso di arrivare, mi viene in mente Davidenko, andava nelle trasferte in treno, mangiava panini nei market e spesso dormiva all’interno dei circoli. Abbiamo detto che chi ha “fame” spesso è molto più determinato d chi vive nell’agiatezza.
    5) Certo, compito delle istituzioni sportive, ed in questo caso la Fit, sarebbe quello, tra gli altri, di permettere di fare sport agonistico a chi ne ha le capacità e la voglia, si stanno facendo delle cose, ma tante sono ancora da fare.
    Ciao ed auguri.

  833. Archipedro scrive:

    (Sempre sulle paure)

    Siamo entrati in un MONDO (sportivo) LIQUIDO:

    “Prima di tutto, il passaggio dalla fase “solida” a quella “liquida” della modernità: vale a dire, a una condizione nella quale le forme sociali (le strutture che delimitano le scelte individuali, le istituzioni che si rendono garanti della continuità delle abitudini, i modelli di comportamento accettabili) non riescono più (né nessuno se lo aspetta) a conservare a lungo la loro forma, perchè si scompongono e si sciolgono più in fretta del tempo necessario a fargliene assumere una e, una volta assunta, a prendere il posto loro assegnato”. (Zygmunt Bauman)

    Federazioni liquide? Allora lo schema “genitoere figlio” dev’essere solidissimo…

  834. Archipedro scrive:

    p.s. Peccato che molti pensatori presenti in questo blog si siano liquefatti alla distanza… nelle propie sterili rivendicazioni. Invece di cogliere le potenzialità d’un confronto serrato, pertinente e prospetticamente … SOLIDO.

  835. Nikolik scrive:

    Illuminanti le parole di Madmax, poichè spiegano bene, in realtà, quello che ho sostenuto sempre io, e che finalmente riconosce anche lui: la mancanza di un campione di tennis italiano, Madmax, non è colpa della Federazione, ma, semplicemente, del fatto che nessuno ha veramente voglia di diventare un campione, ormai.
    Per il resto, ammetterai, e mi pare che lo hai ammesso, che ho sempre detto: che ognuno è liberissimo di pianificare il futuro dei propri figli come meglio crede; che la strada che state percorrendo tu e Stefano è quella giusta, se volete un campione; che, però, questa strada è impercorribile per il 99% delle persone, sia per motivi di denaro che di tempo.
    Tutte cose che, vedo bene, ora, finalmente, riconosci essere giuste.
    Non mi sbagliavo, quindi, nei miei interventi…quando hai toccato con mano come la pensano i Genitori, ti sei accorto che quello che ho sempre sostenuto è vero, e cioè che coloro che hanno le esigenze e le ambizioni tue e di Stefano sono una ristrettissima minoranza, nessuno è disposto a fare la vita che fate voi, e che fanno i vostri figli, nessunp è disposto a fare quei sacrifici e, oltretutto, chi sarebbe disposto a farli, non può, perché non ha i soldi.
    E, allora, Madmax, se questa è la realtà, che abbiamo litigato a fare, finora?
    Vedi bene che dicevo, e dico tuttora, cose giuste e reali.

    Non è vero, infine, Madmax, che sulla Federazione sono in mala fede, come dici tu.
    Tutto si risolve, ancora, nella solita domanda: quale è il compito di una federazione?
    Per voi, quella di creare un campione, per me no.
    Nessuna mala fede, da parte di nessuno.

  836. Atti scrive:

    Gianni, dipende cosa ti aspetti ! Nicolik ti ha risposto poco prima di me e la sintesi è di farlo giocare .. male che vada diventerà un buon giocatore di circolo e/o maestro istruttore di tennis, perché “ coloro che hanno le esigenze e le ambizioni di Stefano e Max sono una ristrettissima minoranza, nessuno è disposto a fare la vita che fanno loro, e che fanno i loro figli, nessuno è disposto a fare quei sacrifici e, oltretutto, chi sarebbe disposto a farli, non può, perché non ha i soldi.
    In realtà la tua domanda è anche la mia, ed la stessa di quasi tutti i genitori che conosco e/o che scrivono ( o forse scrivevano) in questa rubrica, aldilà di quanto “pesa” il reddito di ognuno; se leggi da poco il Blog e/o se non ti è chiaro, la risposta che cerchi non siamo in grado di dartela con certezza noi genitori (infatti noi siamo ancora qua a leggere e confrontarci).
    I maestri potrebbero dirti che con passione impegno e talento si puo’ lavorare bene, i dirigenti Fit invece ti spronerebbero a continuare e insistere che se son rose… la federazione ti potrebbe venire incontro.
    In realtà quando poi sarà ora di passare alla cassa fai bene i conti perché, nei momenti dove si deve scucire, la pole position sarà sempre tua, e ben che ti vada, oltre alla professionalità dei maestri, riuscirai ad ottenere qualche sconto/agevolazione e/o contrattino per il materiale (incordature a parte)… l’invito è quello di porti comunque in prima persona nelle scelte di tuo figlio.. ascolta tutti, soprattutto all’inizio, ma poi decidi sempre tu pensando a cosa sia meglio per tuo figlio.
    E nelle scelte parti dalla famiglia, nel senso che sta a voi appoggiarlo nei suoi sogni, ed in ogni caso non è un impegno solo economico, se deciderete di farlo proseguire l’impegno sarà man mano sempre maggiore, sabati e domeniche comprese., ma come dice Stefano (Grazia) non sarà in ogni caso tempo perso, perché riuscire a condividere certi momenti con i figli non ha prezzo.
    Riguardo allo sponsor per tornei e costi vari, la vedo molto difficile, aldilà anche dell’attuale situazione economica generale e della visibilità dei tennisti.; forse sarebbe piu’ agevole affrontare questo problema per gruppo di agonisti e/o tramite un team piu’ o meno legato al circolo… questo è un altro grande tema, forse ancora piu’ complicato, anche se indubbiamente essenziale per molti, che ambiscono e certi obbiettivi per i loro figli.
    Se trovi dei bravi maestri ed un circolo medio/grande che ci tiene ad avere un buon livello con le sue squadre agonistiche hai un buon punto di partenza.
    Tieni sempre a mente che, pur bravo e talentuoso, la differenza la dovrà fare lui, e sappiamo quanto difficile è emergere in questo sport, ecco perché nella ns. mentalità italiana ci viene piu’ comoda la scorciatoia di dire “ma chi me lo fa fare”.. oltre ad avere tanti altri sport (di squadra) che lo aspettano a braccia aperte… comodi pratici ed economici.

  837. nicoxia scrive:

    Gianni per me se tuo figlio ha la possibilita di allenarsi o giocare 4 ore al giorno,è un fortunato,se adopererà le tecniche giuste,e avrà la testa per applicarle sicuramente avrà dei buoni risultati e facendo i primi tornei vicino casa se li vincerà la federazione interverrà,conosco ragazzi portati dalla federazione in giro spesati da essa.

  838. E arriva Pippo marito pazzo scrive:

    Dice Archipedro: “Peccato che molti pensatori presenti in questo blog si siano liquefatti alla distanza… nelle propie sterili rivendicazioni. Invece di cogliere le potenzialità d’un confronto serrato, pertinente e prospetticamente … SOLIDO.”
    Dico io: peccato si, e peccato che invece sia rimasto Archipedro: dal Blog del sub Comandante e di Mad max, questo e’ diventato il Blog di Archipedro di cui alzi la mano chi ha mai capito di cosa stesse parlando tre volte su quattro e che risulta patetico nel suo tentativo di nascondere la contentezza con cui ha accolto l’abbandono delle due firme piu’ illustri di questo Blog…i loro cadaveri non erano ancora freddi che gia’ lui flirtava assolutamente non corrisposto con Chloe ed Enzo pensando che loro non avessero scritto solo perche’ intimiditi o inorriditi dal Duumvirato…e allora, Redazione, ve lo meritate Archipedro, ve lo meritate…

  839. Mauro scrive:

    Io non sono la redazione, ma penso che in questo blog ci meritiamo tutti.

  840. Archipedro scrive:

    Mi chiedo da cosa sia originata tutta questa acredine…
    Comunque… al limite io flirtavo non corrisposto con Andrew.

    Non mi stupisce, Pippo, che tu non capisca di cosa parlo: può darsi che qualcuno però ci riesca. Spero che non vorrai essere tu a decidere di cosa io possa parlare…

    Adesso che ti sei scelto questo bel nickname potresti però contribuire al blog, con tutta la tua profondità e sagacia… senza curarti di me.

  841. andrew scrive:

    Paranoie di un bambino di 10 anni…

    Lunedi, non voleva più andare a Hockey
    Martedi, voleva fare solo tennis
    Mercoledì, voleva fare solo tennis
    Giovedì, si è divertito un sacco a Hockey (ha segnato due gol…)
    Venerdì, voleva saltare la festa di compleanno di un amico perché avrebbero giocato a carte di yugi-yo (o come cavolo si scrive) e preferiva andare a tennis, poi invece è andato e non ha più voluto andare a giocare a tennis…

    Paranoie di un bambino di 10 anni…

  842. La Donna Immobile scrive:

    Se ho colto bene l’essenza del nickname di Pippo, gli replico a tono … di nickname… in effetti nemmeno io ho mai capito completamente di cosa stesse parlando Archipedro detto Archie e anch’io in effetti ho notato che non poteva nascondere il piacere retroamaro che gli derivavava dalla prematura dipartita dei nostri eroi…sembrava dicesse: ok, finalmente adesso possiamo cominciare a discutere di filosofia. pedagogia,e magari anche di oh che bel catello e marcondironderondero, senza gli estremismi e gl;i integralismi di madmax e le sboronate snob di quel privilegiato del Dr Grazia … Ma il punto non e’ quello, il punto e’ che il Blog procede a singhiozzo perche’ manca il filo conduttore che era l’Aneddottica Personale del figlio del dottore, colui che passera’ alla storia come La Canaglia di Lagos, sulla quale si inserivano di contrappunto a turno contributors regolari come Enzo, Stefar, e soprattutto Mad Max e successivamente Andrew. In principio anche Archipedro, devo dire, quando non si offendeva e come direbbe il Sub Comandante, irato ai numi solitario s’incamminava e si perdeva nei meandri di un pensiero filosofico spesso oscuro. E’ rimasto a condurre il buon Mauro ma il problema e’ che come ha detto Nikolic o si fa un distinguo fra Strategie per arrivare (forse) a diventare Pro by Stefano Grazia e Mad Max e Consigli per Vivere una Vita Sana all’Aria Aperta by Archipedro & Co. Altrimenti ci inventiamo delle favole, ci raccontiamo delle storie, ci diciamo delle bugie. Poi, se la Redazione e’ stata assente o no, dipende da cosa si intende e che cosa ci si aspetta. Sicuramente agli Albori c’erano maggiori richiami e maggiori interventi in prima persona dei Big (Ubs,Marcos, Roberto, Angelica…) e insomma c’era maggior attenzione. Confesso di conoscere Stefano Grazia e di essere in contatto email con lui e lui mi confessava di aver avuto l’impressione che o i Redattori del Blog fossero gelosi del successo di G&F o che NON GLIENE FREGASE PROPRIO NIENTE A NESSUNO. E siccome la prima ipotesi e’ francamente indifendibile, allora si era detto: a che pro?
    A che pro anche perche’ mettersi cosi’ in piazza come aveva spesso fatto alla lunga non poteva che arrecare danni al figlio (e infatti abbiamo visto in questi giorni quanto possa essere vendicativa la Fit), aspettato al varco al primo torneo italiano che fara’, e con i commenti dietro le spalle o i sorrisini di circostanza alle prime inevitabili sconfitte … Meglio trincerarsi dietro un nickname…che pero’, spiacente di deludervi, non e’ questo…

  843. anto scrive:

    @ Gianni. Credo che questo sia un bel dilemma. Il papà delle williams ad esempio gli ha fatto saltare a piè pari le gare giovanili. eppure sono entrate nel professionismo dalla porta principale. Non credo che serve portare il proprio figlio di 12-14 anni a giocare in giro per l’europa. prima deve essere formato. Se avrà talento verso i 18 anni inizierà tentando le quali nei futures italiani e se avrà la forza di stringere i denti nei primi 300 del mondo forse un giorno ci potrà arrivare e poi da lì si vedrà di che pasta è fatto….

  844. Archipedro scrive:

    Carissimi!
    La fase sperimentale l’ho vissuta con Stefano e quella dell’innamoramento con Andrew. L’onda d’urto l’ho accusata con Max, e nel capitolo perplimente che essa ha generato ho notato dei nomi che s’occupavano di tennis, ma anche di concorsi di bellezza, spade taglienti e molto altro ancora. Solo un pensatore (tuttavia, si disse) aveva il diritto di parola, conquistato, sul campo, dal figlio.
    Ora sono testimone d’una “conventio ad escludendum” parte due, degna del miglior incompreso-Nikolik. Con tanto di nuovi nicknames. V’aspettate che m’offenda? Non mi va più, volevo prima. Ora sono come i bambini: mi sto adeguando al linguaggio sincero di mio figlio. E non riesco a prendere sul serio nessuno… non in Italia. Sto qua, ed attendo che torni il pugile “suonato”… ma dal cuore grande.

    p.s. Voi tanto, Pippo e Topolina, esercitatevi a scrivere… che state decisamente migliorando. Anche se non sarete mai al SUO livello…

  845. uno del sottobosco scrive:

    Dopo tanto tempo anch’io mi permetto di esprimere la mia idea.

    Sono d’accordo con Mauro quando dice che tutti sono meritevoli di scrivere sul blog, nonostante che per quanto mi riguarda, trovavo i post di Max e Stefano più attinenti a quest’area poichè da una parte trovavo incredibile il disquisire riguardo la parte tecnica di Max e dall’altra trovavo illuminante il rapporto di Stefano con Nicky. Quando Archipedro parla del suo rapporto (stupendo intendiamoci) con suo figlio, trovo i suoi discorsi più adatti ad un blog che verte specificatamente sull’educazione dei bambini in generale, perchè anche se il titolo del Sub Blog comprende il rapporto tra genitori e figli, immagino che si debba discutere sul tipo di rapporto che si sviluppa su un campo da tennis e sempre e comunque nella prospettiva della creazione di un Campione.
    Io ad esempio ho un figlio di 16 anni che ha appena vinto il Master Ouatt, a cui piace tantissimo il tennis e che non ha problemi a sudare per migliorare (starebbe in campo 10 ore al giorno) ma che di contro ha nel fisico e nelle carenze tecniche (per colpa del maestro con cui ha iniziato) i sui punti deboli mentre poi ho un figlio di 10 anni molto più talentuoso ma che farlo lavorare (nonostante il traino del fratello) fisicamente è impresa da titani e l’idea di avere un figlio talentuoso, cresciuto tennisticamente con le ultime tecniche conosciute e che in una maniera o nell’altra riesco a far allenare con costanza, beh mi solletica non poco.

    Sono altresì d’accordo (purtroppo) quando viene detto che probabilmente la discussione sia volta al termine, poichè ho notato che i responsabili Fit intervenuti non vedono l’ora che questo avvenga, la Redazione (non so se perchè messa in ombra o perchè timorosa delle vendette federali) anche e non ultimo anche perchè forse non c’è stato da parte di tutti il giusto sostegno (penso anch’io che una volta percepita la difficoltà dell’impresa molti abbiamo preferito credere che la strada intrapresa fosse quella sbagliata).

    Ovviamente spero di sbagliarmi e che Genitori&Figli riparta alla grande, intanto seguirò i risultati dei figli del Blog ma a differenza di molti con la speranza che vincano e che raggiungano gli obbiettivi che insieme alle loro famiglie hanno deciso di perseguire.

    Good Look

    M.M.

  846. Roberto Commentucci scrive:

    Vedo che da più parti si imputa alla redazione del blog una presunta volontà di scoraggiare la discussione su questa sezione.

    Devo precisare che la redazione non ha alcun retropensiero sul blog, tantomeno teme di essere messa in ombra dallo stesso.

    E’ anzi è ben contenta di avere contributi nuovi. Ma sinceramente, oltre a darvi lo spazio e moderare i commenti, non vedo cos’altro potremmo fare.

    Ubaldo è preso da mille cose, anche perché nel frattempo, come avrete visto, abbiamo realizzato un sito informativo molto impegnativo e preso un mucchio di altre iniziative. Io non riesco a fare più di quanto faccio.

    Inoltre, le mie idee sull’argomento le ho scritte parecchie volte, e sarei solo ripetitivo, senza nulla aggiungere a quanto ho scritto in precedenza, che potete trovare ben condensato nei riassunti del prezioso Stefano.

    Mio figlio inizierà lunedì ilmini tennis, perché deve ancora compiere 4 anni, e quindi anche sul piano dell’aneddotica non ho gran che da dire.

    Ho però imparato moltissimo, sul piano personale, da questa esperienza, e mi sono fatto un’idea su cosa andrebbe fatto per migliorare le cose.

    I miei articoli di politica federale, che ogni tanto pubblichiamo, si basano anche sui concetti che sono emersi in questa sezione. Inoltre, non credo che la FIT veda necessariamente in senso negativo la crescita del dibattito. Credo al contrario che se si va verso un aumento delle conoscenze sportive nei genitori dei tennisti, la Federazione debba essere contenta.
    Poi, certo, è anche un fatto di modi e tempi con cui le opinioni si esprimono.

    Io su parecchie questioni ho idee non troppo lontane da quelle di Mad Max, o di Andrew. Però non credo che i loro toni, spesso oltre le righe, possano portare concretamente a qualcosa, e mi sto dando da fare per poter avviare azioni realmente concrete.

    Ma bisogna studiare, capire, documentarsi, riflettere e proporre. Vi terrò informati più in là.

    Intanto invito tutti caldamente a continuare a scambiare esperienze e impressioni.

    Uno dei rimproveri che mi sento di fare ad alcuni dei nostri team privati è che custodiscono il loro kow-how tecnico come se fosse un segreto industriale. In questo modo, pensano di tutelare i loro profitti, mentre in realtà limitano l’espasione e la crescita del movimento.

    Non vi comportate allo stesso modo, genitori.

    Se avete imparato qualcosa, non tenetevelo per voi, pensando “se questa cosa l’ho capita solo io, e gli altri no, mio figlio andrà più lontano”, ma condividetela con gli altri.

    Mettendo a sistema il sapere, ci guadagneremo tutti.

    Saluti e buon tennis a tutti. Il mio tifo, non mancherà mai ai figli del blog. Fatemi sapere.

  847. uno del sottobosco scrive:

    Guardi Roberto, io ho un fratello ex B che ora è Maestro, sono un 3.5 (a quasi 50 anni), perciò mi ritengo senza paura di esagerare un discreto conoscitore di tennis e di tutte le varie questioni inerenti (almeno per le faccende italiane), quindi quando scrivo, cerco di farlo su cose che conosco. Dalle esperienze personali (e da come ho avuto modo di leggere anche in altre sezioni del Blog, non sono l’unico ad averne passate di simili) posso con discreta certezza affermare che la FIT non sia particolarmente felice dell’esistenza di un Sub Blog di questo genere (o almeno di una parte di post).

    Riguardo al know how…. In linea di massima sarei d’accordo con Lei, però dobbiamo anche considerare che la Fit non fa nulla per diffondere il nostro sport nella società, di conseguenza chi ha qualche conoscenza in più se la tiene giustamente per sè in modo da poter raggiungere un introito economico maggiore. I Maestri d’altronde sono persone che lavorano e che non fanno della loro professione un modo diverso per far beneficenza e quindi se non possono raggiungere un buon guadagno con l’alto numero di praticanti, è ovvio che lo perseguano attraverso le proprie capacità e conoscenze tecniche. Capacità tra l’altro che la Fit non riconosce essendo i Maestri che lavorano per la Federazione meno pagati di un qualsiasi aiutante di Circolo.

    Un cordiale saluto.

    M.M

  848. gianni scrive:

    Volevo ringraziare tutte le persone che con il loro pensiero hanno voluto darmi dei consigli,anche se su alcuni interventi ritengo ci siano dei riferimenti, paragoni o accuse a persone che non conosco, e se posso dire la mia penso che non facciano bene ne ai nostri figli e tantomeno al tennis.Io sono convito che è ora di smettere di pensare al proprio orticello ma di coalizzarci per i nostri figli o allievi,ricordiamoci che l’ unione fa la forza,essere convinti di essere i migliori e che si puo fare a meno degli altri è un grande errore e la dimostrazione lo è il fatto che fino ad oggi non abbiamo un tennista italiano nei primi 10 al mondo ma tanta gente che si perde per strada o è mal consigliata e diciamocela tutta la colpa è di tutti,ma ora senza stare a recriminare il passato penso che dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e aiutarci a vicenda avendo in questo blog un valido mezzo per diffondere le conoscenze di tutti…………..
    IL MIO MOTTO …………….VOGLIAMOCI BENE.

  849. Mauro scrive:

    A volte non riesco a capire le reali motivizioni di alcune persone. Mi sembra che anzichè perseguire il proprio obiettivo, preferiscano cercare di non far raggiungere quello degli altri. Insomma, per crescere, non pensano di elevarsi ma di tagliare le teste agli altri.
    Per fortuna ne esistono altre che non solo perseguono il proprio sogno, ma aiutano anche gli altri a farlo.
    Questa parte del blog, che pure è uno spaccato della società, a volte, si adegua a questa maniera di comportarsi. Alcuni interventi non sono diretti a criticare costruttivamente una qualsiasi proposta, ma a criticare chi la propone. Se per esempio quello che dice Archipedro non mi piace, dovrei criticare quello singolo fatto non la persona. Se facessimo così credo che avremo uno spazio (questo Blog), molto utile per le nostre considerazioni, i nostri programmi e sarebbe molto utile e costruttivo per tutti.

  850. Mauro scrive:

    Per quello che poi ha detto la donna immobile, circa un eventuale mio tentativo di conduzione, tenevo a dire che il mio è stato solo un tentativo di non fare morire questa area del blog per riconoscenza, poichè ne ho usufruito a piene mani, con notizie ed informazioni utilissime, senza contare che ho trovato e conosciuto (anche personalmente) delle splendide persone e con due di esse come Max e Gio92 posso dire che sta nascendo qualcosa di più di una semplice stima.
    L’avevo detto in un post precedente, non è detto che se il blog langue deve finire, come nella vita di tutti i giorni ci possono essere giornate piene e fruttuose ed altre noiose e poco ricche.
    Anche perchè. e sono d’accordo con Uno del sottobosco, possiamo essere da pungolo alla Fit che buone cose ha fatto, ma tante altre ne deve fare.

  851. Archipedro scrive:

    Sabato era il pomeriggio dell’atletica, ed ho portato il bambino a … divertirsi (…). Verso la fine delle sue fatiche é arrivato al campo un allenatore-professore da noi molto noto ed inossidabile, che ha sempre seguito i migliori lunghisti in Regione ma allo stesso tempo elargito preziosi consigli a tutti i ragazzi che gli chiedessero un aiuto. D’un understatement intriso di rispetto per lo sport ed amore per i suoi… studenti. Beh… s’é congratulato con noi, m’ha rassicurato sulla sostenibilità dell’atletica in giovanissima età (se i bambini sono “svegli”) e ci ha esortati a perseverare. Andando via gli ho chiesto se lui allenasse i suoi il Sabato pomeriggio… e lui m’ha risposto, riferendosi al piccolo: “Si… vuoi che lo faccia saltare?”

    Ecco, da questo blog ricavo (generalizzando) informazioni utili ma anche l’idea d’un ambiente (tennistico) piuttosto arido: dove le voci “potenti” sono quelle che non incoraggiano i genitori volonterosi se prima non si dimostrano…. addomesticabili. Dove tutto deve necessariamente avere un prezzo, e chi non é disposto a spendere per spendere (i soldi ce li avrei anche…) va allontanato. Altrimenti l’economia non gira …

    Poi mi chiedo: ma se il bambino sarà un talento tennistico devo precludere lui delle opportunità solo per le idiosincrasie? Se oggi la diciottenne Anastasija Sevastova viene a giocare a Grado dal Latvia… magari tra qualche anno le cose saranno diverse. Nell’Europa Unita, magari un giorno, il tennis potrà diventare uno sport veramente popolare…

    I (still) have a dream… Do you?

    p.s. Grazie Mauro, non sei male come “conduttore”… Basta anche poca legna per tenere acceso un fuoco…

  852. Galadriel scrive:

    Cari amici
    come già scritto, vi seguo da tempo, quasi sempre nell’ombra. per indole, ma soprattutto per mancanza di tempo.
    Però, vista l’aria trista… oggi mi va di favi i complimenti apertamente, e di spingere i demotivati ad abbandonare i cattivi propositi.
    Questo è un gran blog! Credetemi. E secondo me deve continuare a sviluppare la sua vera anima, cioé… ‘l’eresia’.
    Mi spiego meglio: tutti noi ’sappiamo’ che piccolissimi i bambini devono fare sport, ma senza esagerare, coltivare la multidisciplinarietà, ma senza esagerare, perché ci sono feste degli amici, la dottrina… e poi i campioni sono là, lontanissimi, cosa vouoi mai…
    D’accordo, tutto vero. Basta accendere la radio o la tv, tutti ci raccontano queste cose…
    Ma in segreto, nel nostro cuore (e pure nel cervello!) noi sappiamo che le cose non stanno proprio così. Cioé che per diventare campioni bisogna esagerare. Io, in società (cioé alle feste… fuori dalla dottrina…) dico che mia figlia si allena la metà del tempo che dedica al tennis… che ci va quando vuole… che non bisogna esagerare… Ma la porto dal preparatore specializzato, dal chiropratico, dal medico sportivo, la faccio seguire anche da un secondo coach.
    Chi segue un blob come questo è di questa ‘eresia’ che vuole sentir parlare, di quell’eresia che si tace in pubblico.
    E per questo persone o ‘personaggi’ come il dott. Stefano Grazia, e tutti i suoi proseliti (e oppositori…), sono una enorme risorsa per tutti noi ‘eretici’. Per conoscere fino in fondo ‘l’eresia’. Per sapere la lo loro via.
    Quando si inserisce in maestro FIT, naturalmente è ben accetto, ci mancherebbe… ma cosa può aggiungere all’eresia lui che è il portavoce della dottrina ortodossa?
    A me un maestro ha detto che per una bambina di 11 anni tre mesi da Bollettieri e tre mesi nel suo circolo sono la stessa cosa, perché in un bicchiere non puoi far entrare più acqua di quanta ci sta!
    Voi cosa ne pensate???
    Al contrario i veri ‘eretici’ di questo blog raccontano esperienze, proposte, idee, ricerche, sperimentazioni (anche estreme, magari anche sbagliate…) ma che ragionate ci fanno crescere.
    Continuerò a leggervi con grande attenzione e voi continuate a raccontarmi, tutti, miei amati ‘eretici’.
    grazie Galadriel

  853. nicoxia scrive:

    grazie nadia che il 15 settembre dopo la morte del blog non dopo 3 ma dopo 4 giorni giorni sei riuscita a farlo resuscitare.Speriamo continui per i prossimi 2000 anni.

  854. NIPA scrive:

    Bravissimo Galadriel,

    IO SONO UN ERETICO. Ecco questo nuova definizione mi piace e ritengo che in questo Blog siamo in minoranza….non credete??? La FIT non centra in questa definizione legata soltanto a noi GENITORI ATTIVI (cioè coloro che anche se non possedenti - in termini monetari e di conoscenza tennistica- si danno comunque da fare…

    Si, Galadriel forse l’unica cosa che nn faccio è RACCONTARLA diversamente agli altri papà (quando me lo chiedono ovviamente) da quello che fa mia figlia giornalmente……..lo dico e basta e senza timori!!! IN QUANTO, COME DETTO + VOLTE QUI, GLI UNICI AD AVERE A CUORE I FIGLI SONO I GENITORI!!

  855. gomma scrive:

    prima di tutto vorrei che i miei commenti fossero pubblicati.ne ho fatto uno su alexa avalis dicendo che è una delle poche under viste in questi ultimi anni su cui punturei qualcosa.
    ma a parte questo.
    stamattina mi sveglio,vado davanti al computer e vado sul sito della fit per vedere come procedono i campionati a squadre under 12.
    la sorpresa nel maschile è vedere il t.c 2002 tra le prime 4 formazioni d’italia.premetto che sono d’accordissimo con molti di voi che affermano che fino ai 15 anni nn si può parlare nemmeno di tennis, ma vedere un circolo direi comunale di benevento mi fa pensare sempre di più che sono le persone a fare la differenza!!!! “Le grandi e famigerate strutture dove sono”?La fagianella di benevento per dirne uno???’
    antonio leone evidentemente è uno che ci sa fare o no???.primo maestro di starace.
    concludo dicendo che la mentalità è quella che conta e basta!!!!!!!!

  856. Roberto Commentucci scrive:

    Su questo blog abbiamo parlato a lungo di accademie, nonché di Miccini e Quinzi, i giovani azzurri che si allenano spesso in Florida.
    Abbiamo sottolineato le differenze concettuali fra il sistema americano e quello italiano, fra Bradenton e Tirrenia, nonché le diverse scelte in termini di programmazione, più mirata al professionismo quella americana, più attaccata ai tornei juniores quellla italiana.
    Ora, però, va dato a Cesare quel che è di Cesare.
    Da ieri, dopo Giacomo Miccini, abbiamo un altro giovane della classe ‘92 che ha guadagnato il suo primo punto Atp.
    Si chiama Federico Gaio, è un allievo del centro Tecnico di Tirrenia, è campione italiano di categoria under 16, ha un’impostazione tecnica classica (rovescio a una mano) un buon fisico e un gioco piuttosto completo.

    Federico ieri nel future di Sassari ha superato il primo turno, battendo per 64 al terzo set l’esperto Marco Di Vuolo, n. 817 della classifica Atp, da cui tra l’altro era stato nettamente battuto solo una settimana fa nel torneo precedente, un altro future giocato a Olbia. Il ragazzo impara in fretta.

    Sempre nello stesso torneo, hanno superato le qualificazioni Crepaldi (classe 90) e Bortolotti (classe ‘91), mentre Giannessi, classe ‘90, che ha finalmente concluso la sua carriera juniores, ha lottato a lungo prima di cedere allo spagnolo Ollivier Baquero, n. 674 Atp in due lottatissimi set (67 67).
    Oggi in campo l’altro ‘92 Alessandro Colella, mancino, compagno di doppio e di allenamento di Federico Gaio. Affronta un austriaco qualificato, n. 900 Atp.
    Forse a Tirrenia stanno cominciando a fare scelte di programmazione più ambiziose.
    Incoraggiamoli.

  857. gianni scrive:

    Premesso che a 15 anni si puo parlare di tennis io penso che se un ragazzo da 10 anni in poi ha gia delle buonissime basi come ho visto in giro per l’ Italia la cosa più importante è non disperdere queste risorse altrimenti il materiale umano che rimane a disposizione di tutti i tecnici a livello Italia è davvero scadente e i Tirrenia o circoli che si fregiano di grandi maestri del lavoro serviranno a far crescere ragazzi che a livello mondiale arriveranno a passare solo primo turno di un torneo.Poi vorrei spendere una parola per il Maestro A Leone del t.c.2002 una persona veramente brava, disponibile,e amante del lavoro che fa,perchè ragazzi se un lavoro lo si fa principalmente per soldi non si va da nessuna parte il cuore l’ amore per quello che si fa ti da una marcia in più e ti motiva i ragazzi, e i risultati parlano chiaro 3 alla coppa PIA di Piacenza u10 adesso tra i primi u12 del campionato forza LEONE.

  858. Roberto Commentucci scrive:

    Come si dice,non c’è due senza tre: a Sassari anche Alessandro Colella ha conquistato il suo primo punto Atp, superando l’austriaco Tupy per 75 63.

    E con il mancino azzurro, diventano 3 i ragazzi del ‘92 che entrano in classifica mondiale.

    Seguo il tennis giovanile italiano da una ventina d’anni, ma francamente non ricordo di aver mai visto tre azzurri dello stesso anno, conquistare punti atp al secondo anno under 16.

  859. gomma scrive:

    si ma roberto colella torna a casa scontento del lavoro fatto a tirrenia!!!!!!

  860. nicoxia scrive:

    Qualcuno sa dirmi, a sestola cosa hanno insegnato a livello tecnico alle under 10 femminile, così potrò confrontarlo.

  861. fulvio scrive:

    Su questo blog abbiamo parlato a lungo di accademie, nonché di Miccini e Quinzi, i giovani azzurri che si allenano spesso in Florida.
    Abbiamo sottolineato le differenze concettuali fra il sistema americano e quello italiano, fra Bradenton e Tirrenia, nonché le diverse scelte in termini di programmazione, più mirata al professionismo quella americana, più attaccata ai tornei juniores quellla italiana.”
    quello è quello che dice roberto comentucci al quale ricordo che tutta la settimana scorsa a montecarlo col padre e col suo coach Cerignoli a prendere ”ripetizioni” da Riccardo Piatti,quindi prima di dire che in america lo programmano a differenza di tirrenia,si informi di chi e come lo programmano il ragazzino.
    tutto passa nelle mani di riccardo,dalla programmazione che sarà in seguito alla conduzione tecnica che verrà!1
    per precisare!1

  862. Roberto Commentucci scrive:

    Ringrazio Fulvio per la notizia che ci fornisce in merito a Quinzi e al suo attuale coach Ceragioli (non Cerignoli, per… precisare) e al ruolo di Piatti nella crescita del ragazzo.

    Volevo però chiarire che il mio riferimento alla programmazione americana e alle differenze con quanto avviene da noi era di carattere generale e concettuale. Non era certo riferito alla programmazione di Quinzi, che è un under 12, né di Miccini.

    Mi riferivo, piuttosto, a quanto è avvenuto in passato con i nostri juniores (come ad esempio Trevisan, Fabbiano e Lopez), che tipicamente tendono ad affacciarsi ai tornei professionistici con un certo ritardo rispetto ai loro coetanei, privilegiando l’attività juniores.

    Ma parlavo di under 18, non di under 12, forse mi sono spiegato male.

    Sempre benvenute, comunque, le notizie di prima mano che fornisce Fulvio.

  863. fulvio scrive:

    scusa roberto ,se ho capito male ,mi sembrava impossibile che uno stratega del tennis giovanile quale sei potessi aver detto cose che ho capito male io.ti leggo sempre volentieri e non avertene se ogni tanto ,mi lascio andare riprendendoti su cose che forse mi vedono più addentro di te.l’importante è che non mi fai leggere ‘’suggerimenti sull’impostazione di una partita…hahahahah.
    qui dentro sei diventato la penna più importante di tutti e ti faccio i miei più sinceri complimenti

  864. Roberto Commentucci scrive:

    Ringrazio di cuore Fulvio Fognini per i complimenti.

    Ovviamente i suoi contributi, come si è più volte scritto, hanno un grande valore perché nascono dall’esperienza e dalla conoscenza diretta dei problemi e delle situazioni.

  865. nicoxia scrive:

    secondo voi è possibile, anche pagando,sapere cosa fa fare piatti a Quinzi.Non si potrebbe pagare Piatti per fargli fare,come ha già fatto per gli appoggi,cd per tutto il resto e metterlo a disposizione per tutti gli aspiranti professionisti,che vogliono seguire il suo insegnamento.Video lezzioni dalla a alla z.Magari anche quelle di altri guru forse sto esagerando mi accontenterei anche solo di quelle di Piatti.per iniziare. Io sarei disposto anche a dare il mio contributo,piccolo,se fosse una questione di soldi.

  866. stefano grazia scrive:

    Approffittando di una chiamata notturna che mi ha costretto a passare alcune ore in attesa in Clinica, mi sono riletto gli ultimi post e vorrei intervenire con una osservazione/spunto sullo scambio dialettico fulvio/roberto perche’ secondo me paradossalmente Papa’ Fognini potrebbe aver fatto senza volere il miglior spot al Sistema delle Academy…Senza volere, senza accorgersene ne’ lui ne’ gli altri…Mi spiego:
    Gianluigi sara’ sicuramente programmato da Piatti e si allena col suo coach italiano,ma allora perche’ se ne va comunque da Bollettieri? Io credo perche’ alla fine tutti i bravi coaches possono essere bravi fuori da un Academy, anche quelli italiani, soprattutto quelli italiani, ma temo che la differenza la faccia l’ambiente…Cioe’ la struttura, l’academy, l’ambiente, l’atmosfera, la competizione, la motivazione, lo spirito di emulazione,e insomma il foscoliano a egregie cose lo’animo accendono…
    Credo che la Costruzione di un Tennista sia un lavoro di squadra e anche di piu’ coaches ma soprattutto a certi livelli e prima dei 14-15 aa dipenda molto anche dalla filosofia E alla fine ne rimarra’ uno solo! e non solo dall’avere un ottimo coach che ti costruisce i fondamentali. In piu’ in quanti si possono permettere l’Equipe di Piatti? In pratica nessuno perche’ credo che sia eventualmente lui a sceglierti e quindi al momento attuale Piatti e il suo Team sono forse piu’ un punto di arrivo che un punto di partenza.
    MA SOPRATTUTTO: prima dei 13-13 aa e’ fondamentale il fatto di potersi allenare da LUN a VEN (in un Academy o in un Circolo)e poi di poter giocare (la famosa verifica) nel week end. Ergo: VOLETE DAVVERO MIGLIORARE LO STATO DEL TENNIS ITALIANO GIOVANILE? METTETE I TORNEI NEL FINE SETTIMANA. In questo modo migliorerete la Qualita’ dei giocatori e la QUANTITA’. In oogni sport di successo ci si allena durante la settimana per poter giocare la domenica… Sembra una sciocchezza ma sarebbe questa la VERA RIVOLUZIONE per il tennis italiano: ALLENARSI da LUN a VEN e GIOCARE OGNI SABATO E DOMENICA un bel Torneo (e non un torneo a squadre).
    Ovviamente, la mia e’ solo una opinione ma alla fin fine credo sia questa l’unica vera ragione che mi spinge a mandare due-tre volte all’anno in Florida mio figlio.
    Sulla querelle con Archie e in attesa di Arrivo io che son suo zio (se anch’io ho capito bene il senso) darei ragione a La Donna Immobile: pur trovandomi d’accordo su molte cose con Archipedro (e cito fra tutte La Polivalenza), ho sempre trovato che lui continuasse a rivolgersi ad un pubblico (?) diverso da quello di G&F, piu’ del tipo “C’e’ un grande prato verde dove nascono speranze che si chiamano ragazzi quello e’ il grande prato dell’amore” piuttosto che Specifici Consigli per il Giovane Tennista Agonista. Quindi non ho capito perche’ non ha capito il motivo della nostra “liquefazione” alla distanza…Non ci siamo liquefatti, io e Hulk: quando Nikolic ci ha dato ragione siamo semplicemente rimasti senza argomenti! SCHERZO …

  867. anto scrive:

    @Nicoxia. Piatti qualche tempo fà ha sviluppato un progetto con Ljubicic, facendo uscire sul mercato un dvd con l’analisi dei colpi del campione croato. Piccolissimo particolare il dvd costava 45 euro caduno.

  868. Mauro scrive:

    Ciao Stefano, felice di leggerti ancora qui. Sono d’accordissimo sui tornei nel week end, e spero che la federazione incentivi e promuova questo tipo di iniziativa.
    Sulle accademie, sono ancora d’accordo anche se ritengo che in italia ne esistano di ottime e comunque ottimi maestri. ho sostenuto precedentemente, infatti, che in italia sono emersi a livello mondiale tanti junior che però non hanno mantenuto le promesse da professonisti. Vorrei citarne uno, che in tanti non ricorderanno, che perse in finale l’Avvenire da un certo Lendl, battè a Parigi in finale un certo Noah ma che poi no riuscì ad emergere, si chiama Fabrizio Murgia classe 1960 del Tc Cagliari, stesso circolo del presidente della fit Binaghi con il quale vinse insieme ad altri il campionato nazionale under 16 a Foggia nel 1976.

  869. Archipedro scrive:

    Ho finalmente conosciuto il tecnico di Spilimbergo del quale m’avevano parlato molto bene: tra l’altro un maestro organico alla Federazione, e che segue con veraa passione il settore giovanile dalle nostre parti. Credo che in futuro ne sentiremo parlare, come pure dei ragazzi che sta tirando su.
    Ha dato un’occhiata al mio bambino, lasciando che giocassi io con lui, e poi ci ha dato i “compiti” per i prossimo otto mesi. Non é stato sommario nei giudizi, ed anzi gli ha riconosciuto delle capacità superiori alla media, ma con equilibrio. E le correzioni che ha proposto al mio modo di allenare il piccolo mi sono sembrate assolutamente convincenti.
    Infine m’ha suggerito di continuare così, perché il rapporto che s’é creato tra padre e figlio può veicolare meglio l’esigenza d’un lavoro costante (ed un po’ ripetitivo).
    Per il tennis avevamo bisogno di motivazioni, soprattutto dopo la mia esperienza in questo blog, dove chi non ha argomenti s’improvvisa censore del pensiero e delle azioni altrui. E questo disponibile maestro ce le ha date.

  870. micky scrive:

    Leggo qs blog da un po’ di tempo ma trovo solo ora il tempo per intervenire..

    x Stefano Grazia

    Tu sicuramente ti trovi in una situazione distante dall’italia,per questo insisti per i tornei nei week end,soluzione a cui peraltro sono favorevole……ma non hai visto quando sono stati programmati i 13 raduni giovanili di 3 giorni l’uno a tirrenia ???? LUN- MER e GIO-SAB …..come dire …il sabato pomeriggio e la domenica non si lavora….

    Ma…non era il centro di eccellenza ?…non era il centro dove si fa qualita’?
    E i ragazzi non vanno a scuola ? Chissenefrega della scuola ?

    Se non si capisce che fare i raduni il ven - dom servirebbe a non perdere giorni di scuola (o almeno pochi) e permetterebbe di allenarsi la settimana presso i propri circoli,come puoi pensare di far mettere tutti i tornei il week end ?

    Inoltre ,mi spieghi perche’ il lavoro e’ cambiato per le cassiere dei Supermarket,che lavorano anche la domenica e non per il centro tecnico d’elite del tennis italiano?

    E i maestrini che lavorano anche il sabato e la domenica per seguire le squadre B o C di piccoli circoli under 12 cos’hanno di piu’(o di meno) dei tecnici super- considerati di tirrenia ?

    x qualcuno di cui sopra

    Qualche tempo fa qualcuno ha fatto una statistica ed ha visto che i giocatori escono ormai da piccole realta’ e piccole province …..difficilmente da grosse citta ‘.

    E Quinzi….che si allena a Porto San Giorgio con Ceragioli,ma il deus ex machina e’ Piatti che sta a Montecarlo,ma ora va da Bollettieri,ritorna in italia ,poi va a Montecarlo……..non e’ in grande quallo che fanno ormai molte famiglie italiane che non si fidano dei circoli e di un solo maestro e si appoggiano a piu’ realta ?

  871. nicoxia scrive:

    Qualcuno sa se agli under 10 abilitati ai tornei uder 12,attribuiscono i punti per la classifica quando vi partecipano.

  872. nicoxia scrive:

    Esiste un posto dove si puo vedere il movimento biomeccanico corretto per ogni colpo.Per tecnica intendevo scambiarci informazioni di questo tipo.Ad esempio per il rovescio lungolinea a 2 mani dov è il posizionamento dei piedi,anca,spalla,gomito,dove finisce il colpo ci sono varie versioni o ne esiste una sola,ci sono esercizi specifici,per ottenere un migliore risultato.Ognuno di noi potrebbe avere informazioni diverse o aver fatto esperienze non positive,che confrontandole si otterebbe un ottimizzazione dei tempi.

  873. Rik scrive:

    Micky, secondo me ti stai contraddicendo in quello che scrivi in quanto:
    1) i raduni iniziano la domenica, quindi la domenica i tecnici lavorano
    2) i raduni terminano il sabato, quindi il sabato i tecnici lavorano
    3) in questo modo i ragazzi perdono 3 giorni di scuola : se i raduni fossero VEN-DOM ne perderebbero lo stesso 2 e, facendo un solo raduno alla settimana, si arriverebbe come minimo a fine gennaio

    Non è che per caso questo tuo astio verso i tecnici federali sia dovuto a qualche mancata convocazione o altra controversia ?

  874. Mauro scrive:

    Agli under 10 abilitati under 12, nessun punteggio.

  875. micky scrive:

    Caro Rik,
    mi sa che non sai quello che scrivi.

    1.La domenica e’ previsto l’arrivo e nient’altro.

    2.Il sabato e’ previsto un allenamento la mattina e nient’altro.

    3.il sabato molti ragazzi non vanno a scuola,quindi avrebbero perso un solo giorno.

    4.Non dico tutti ma almeno alcuni si potevano fare nei week end allungati del venerdi’,senza arrivare a gennaio,dato che l’ultimo e’ previsto il 30 novembre.

    Non raccolgo l’insinuazione tutta italiana e provinciale ,ma ti dico che sei fuori strada,e di molto.

    Astio non ce n’e’ ,solo voglia di migliorare le cose;anzi non sarai uno di quei federali che non vogliono critiche e preferiscono gli yes men?

  876. heraimo scrive:

    Tutta la mia solidarietà a Fulvio per le critiche piovute addosso a lui e a Fabio per la giornata storta di Madrid.
    Purtroppo noi genitori facciamo del nostro meglio per educare i nostri figli ma questo sport è veramente troppo duro e sottopone i ragazzi a delle pressioni a volte difficili da gestire.
    Io è una vita che dico a mia figlia di non fare il pugnetto all’avversaria, di non urlare i “come on”, di non esultare sul doppio fallo dell’avversaria, di non fare le spallucce dopo un errore, di non sbattere la racchetta a terra, di non tirare la pallina contro le reti, di non discutere le decisioni arbitrali, di non contestare le chiamate dubbie dell’avversaria, di non parlare con se stessa in campo, di non imprecare, di non rispondere alle provocazioni provenienti dall’avversaria o da fuori del campo, di non atteggiarsi a vittima quando le cose girano storte ma credete che mi ascolti??
    Quando le cose girano bene (raramente) allora è la correttezza in persona ma quando le cose vanno storte (frequentemente) allora se ne vedono di tutti i colori e ovviamente di chi è la colpa? Chiaro, dei genitori che non l’hanno educata bene. A quelli che criticano da fuori vorrei dire di essere un pò più comprensivi, non si tratta quasi mai di ragazzi viziati o montati ma semplicemente di ragazzi vittime della loro stessa frustrazione, presi tra la voglia di dimostrare il proprio valore e l’impossibilità di farlo. Non si arriva a certi livelli senza un grande spirito di sacrificio e una grande predisposizione al lavoro anche duro. Certo lavorare in fabbrica sarà anche peggio ma non mi sembra un buon motivo per demolire dei ragazzi in crescita. Spiace che a volte a criticare siano degli addetti ai lavori che dovrebbero conoscere i problemi o peggio degli altri genitori.

  877. Rik scrive:

    Carissimo Micky:
    1.La domenica e’ previsto l’arrivo e nient’altro: E CHI LI ACCOGLIE ?

    2.Il sabato e’ previsto un allenamento la mattina e nient’altro: E IL SABATO MATTINA CHI LI ALLENA ?

    3.il sabato molti ragazzi non vanno a scuola,quindi avrebbero perso un solo giorno.:
    SIAMO IN ITALIA, MI RISULATA CHE SOLO ALLE ELEMENTARI E CHI FA IL TEMPO PIENO SIA A CASA IL SABATO MATTINA, NON CERTO DAGLI U12 IN AVANTI

    PS: in ogni caso non sono nè un tecnico nè un addetto della federazione: il tennis è solo una passione e il mio lavoro si svolge in tutt’altro campo. Solo vedendo il lavoro che svolgono i tecnici federali o regionali (almeno nella mia zona) per lo stipendio che prendono penso non possano ricevere altro che ringraziamenti.

  878. Archie scrive:

    C’é un “anonimo” di “genitori e figli” che si disturba a venire sul mio piccolo ed insignificante blog per attaccarmi. Probabilmente ispirandosi a ciò che io ho qui scritto, ma con la volontà di ferirmi. E si lamenta pure che non pubblico i suoi commenti “anonimi”.
    Mi dispiace che egli non continui piuttosto a sfogarsi in questo contesto, ben più noto ed ampio, dove la profondità del suo pensiero può essere apprezzata da molti… Credo che senta molto la mancanza di quelle belle risse in cui si partorivano giudizi sulla base della simpatia per un nickname. Quando uno magari ha figli, e nessuna capacità, o voglia, d’occuparsi di loro…
    Ho fatto qui l’errore d’offrire una testimonianza, ma ciò non penalizzerà il mio piccolo. Conosciamo il mondo, e ci stiamo allenando di conseguenza…

  879. Avec Double Cordage scrive:

    certo non può essere utile a genitori che hanno un ragazzo in procinto di diventare campione, ma se si allarga un attimo lo spettro di G&F forse può risultare interessante a qualcuno, magari a qualcuno intenzionato di fondare un “vaffantennis” Team nel suo paese o quartiere, propongo quindi anche qui quello che avevo scritto ad Andrew nei commenti all’ultimo pezzo di Andrea Scanzi:

    @Andrew
    vorrei segnalare questo articolo che potrebe risultare interessante per il “vaffantennis”

    http://www.tennis.com/community/general/community.aspx?id=6810

    tratta di un associazione americana che si dedica alla raccolta e distribuzione di racchette inutilizzate a bambini nei campi pubblici …hmm certo senza campi pubblici…

  880. mar scrive:

    prova

  881. andrew scrive:

    grazie AVEC…

    l’iniziativa è interessante…al di fuori della mia portata al momento, thou…

    al momento, sono impegnato in una bella iniziativa che mi è costata un bel po’ di tempo, ossia io e il CCV siamo riusciti a portare un po’ di tennis negli unici campi comunali della mia ridente cittadina, 1 campo e mezzo (ossia 1 campo con rete e un campo con linee ma senza rete) in erba sintetica.

    È il posto dove il mio circolo mi mandava metaforicamente ‘affantennis quando predicavo di abbassare le quote (visto che il circolo è in convenzione su terreno comunale).

    Abbiamo fatto un bel pomeriggio di tennis autunnale con una sporca dozzina di ragazzini (tra cui un marocchino che all’opportunità di fare tennis sgrana due meravigliosi occhi di gioia e che se non fosse perché fa già calcio sarebbe da seguire, tanto sembra portato e interessato dal tennis). Ora ci prepariamo ai rigori invernali e proveremo a fare delle lezioni nelle ore più calde.

    Dico che c’è stato bisogno di tempo perché è stato necessario passare attraverso il Comitato di quartiere per avere la possibilità di accedere gratuitamente ai campi e quindi riunioni, incontri e infine il “via libera”.

    Vedremo cosa nasce. Obiettivo: arrivare non del tutto congelati a primavera per dare continuità al progetto.

    Contemporaneamente, seguo figlio e altri ragazzi in altri campi pubblici nelle vicinanze, grazie al CCV, coach-genitore-lavoratore il cui unico obiettivo è insegnare tennis.

    Intanto, sia tu che Archipedro che chiunque altro siete vivamente costretti a fondare un Vaffantennis Team o Squadra Vaffantennis.

    buon vaffantennis a tutti!

    bel sito Archipedro!

  882. Archipedro scrive:

    Andrew,
    se ci tieni a darci una targa, proprio tu che sembri contrario ai “luoghi comuni”, ti posso dire, per le affinità che abbiamo già documentato, che siamo la tua coppia di Vaffantennisti in quel di Udine…
    Noi però, al 50% polacchi (66% con la madre), ci apprestiamo ad affrontare la stagione vaffantennistica invernale nello stesso medesimo posto: il freddo non ci spaventa. Tanto ormai il clima…

  883. andrew scrive:

    “vivamente costretti” significa “se ne hai voglia”…

    portati il tè caldo…in bocca al lupo..

  884. Archipedro scrive:

    Andrew, fammi avere la tua mail (persa), che quando il mio Vaffateam sarà pronto varcheremo il Piave per farvi un Vaffac… grande come una Vaffamongolfiera. Ovviamente nelle sole categorie ristrette “pistoleri” ed “invalidi inabili”…

  885. Roberto Commentucci scrive:

    Intanto continua, rutilante, il bailamme mediatico sul 12enne Quinzi, al quale oggi la Gazzetta dello Sport dedica un articolo, ripreso dal sito della FIT:

    http://www.federtennis.it/upload/public/TAPDF/2008102210914282.pdf

    Ci sono varie scuole di pensiero sull’esposizione mediatica troppo precoce dei giovani talenti. C’è chi sostiene che l’eccesso di popolarità e di attenzioni li danneggia, mette loro troppa pressione, gli “monta la testa” li fa sentire arrivati troppo presto, eccetera.

    E tanti talenti azzurri, secondo questa idea, sarebbero stati bruciati per colpa delle eccessive attenzioni.

    La mia idea al riguardo è che in Italia, con la fame enorme di un campione vero che abbiamo accumulato dopo tanti anni di delusioni, la sovraesposizione mediatica sarà inevitabile, per Quinzi come per chiunque altro.

    E quindi, dovranno ingegnarsi a sopportarla, non ci sono alternative.
    Del resto, come scriveva giustamente Stefano Grazia, se uno non sopporta la pressione dei media, semplicemente manca di una delle caratteristiche che fanno il campione, e vuol dire che campione non è.
    Fa parte delle regole del gioco, insomma.

  886. andrew scrive:

    Il problema, Roberto, non è Quinzi, o di Quinzi…

    come tu dici, l’esposizione è parte del gioco…

    Il problema è che, waiting for Quinzi, si abbassi la guardia sul lavoro su tutti i tennisti…

    Rimango convinto che vi siano pochi circoli la cui SAT sia rivolta alla formazione di giovani agonisti. Quei pochi agonisti esistenti sono purtroppo poco più di un’esca per riempire le scuole, in un infinito circolo vizioso.

    Del resto per un circolo è importante il circolo. There is no way around it.

    Cittadina di 40.000 abitanti:
    Spesa per la serie A = 150.000 euro
    Spesa per agonismo giovanile = infinitamente minore
    Obiettivo primario = prestigio/spirito di club
    Obiettivo secondario = agonisti decenti

    Non ne verremo mai fuori.

    Finché il tennis non verrà propagandato come sport, il circolo ci sguazza.

    L’obiettivo del Vaffantennis è anche sporcare le magliettine firmate, giocare con reti rotte, ma sopratutto giocare allo SPORT del tennis.

  887. Stefano Grazia scrive:

    SPOT PROMOZIONALE PUBBLICITA’ PROGRESSO:
    Mancano (forse) pochi giorni alla rinascita in grande stile di G&F…Genitori&Figli 2_La Vendetta…
    Ragazzi, io ci avevo provato a farvi proseguire da soli ma voi mi volete troppo bene…pur di farmi tornare, non avete quasi piu’ scritto…
    Mah,vedremo…
    FINE DELLO SPOT PROMOZIONALE E INIZIO DELLA SPASMODICA ATTESA

  888. mar scrive:

    Soltanto se qualcuno conosce la Vavassori di Palazzolo sull’Oglio e se mi da informazioni al riguardo, e cioe’ se e’ una scuola dove ne vale la pena appoggiarsi per fare agonistica.
    Grazie

  889. mar scrive:

    dimenticavo, e se e’ molto cara…

  890. francesco scrive:

    Evviva è sceso dall’Aventino il grande stefano !Ora questo blog si potrà rianimare.

  891. Mirmidone scrive:

    @ mar

    Credo troverai ampie e dettagliate risposte alle tue domande se rileggi i posts di Mad Max al riguardo (Accademia Vavassori).

    Ciao

  892. gio92la scrive:

    Stefano che tanti di noi ti vogliano bene e ti siano debitori è fuori di dubbio !
    Ed ora un paio di informazioni che magari ti interessano ;
    mio figlio (coetaneo del tuo) ha “fatto” i punti da 4.4 (o diciamo , dovrebbe aver fatto, poi spiego meglio)
    Obiettivo di per se non certo pazzesco ma calcolando che era al primo anno di veri allenamenti e di tornei era un obiettivo realistico ed allo stesso tempo non facilissimo (per lui) da conseguire.
    Certo Quinzi al primo anno ha fatto subito 3.5 ma credo non sia il caso di fare confronti…..
    La cosa positiva è che il prossimo anno partendo come testa di serie salterà i primi turni andando a scontrarsi sin da subito con avversari forti ed impegnativi, quindi giocando partite utili x la sua formazione.
    Per quanto riguarda il “dovrebbe” aver fatto i punti è che lui in effetti in base ai risultati i punti li avrebbe ampiamente, il problema, ho scoperto, che almeno in un torneo dove lui ha vinto una partita “utile” alla sua classifica c’erano iscritti giocatori non in possesso di regolare tessera fit, a quanto pare succede anche questo, e quindi tali risultati non sarebbero validi. Il torneo era, ovviamente, a calendario FIT ed io ho anche pagato regolare quota FIT. Lo segnalo perchè, soprattutto finchè si ha a che fare con NC la cosa potrebbe capitare ad altri, quindi occhio a fare i calcoli solo sulla “teoria”.

  893. anto scrive:

    @ Stefano Grazia–non poteva finire in questo modo G&F…..alla fine chi ha più senno deve cedere………

  894. Rik scrive:

    Bentornato “capitano” :))

  895. heraimo scrive:

    Un saluto a “Chicco”. Una tragedia è la vita.

  896. Avec Double Cordage scrive:

    quindi sta per finire questo buio e tetro medio evo ;)

    volevo proporvi la visione di questo video, ma forse ne avete già parlato

    http://www.youtube.com/watch?v=4pFMiSZ1rDY

  897. mar scrive:

    Ho letto i post di Mad Max riguardo l’accademia Vavassori, e mi sembre di capire che la scuola dovrebbe essere di ottimo livello, mi piacerebbe leggere un post suo al riguardo oppure contattarlo personalmente, ma non so come fare. Sentire uno che la frequenta, non e’ come parlarne con i proprietari, la pubblicita’ buona la fanno i clienti…
    Qualcuno puo’ aiutarmi?
    Grazie

  898. madmax scrive:

    ciao mar

    l’accademia vavassori a mio giudizio è un ottima centro di allenamento poichè ai vantaggi delle accademie (tanti ragazzi con cui confrontarsi, un alto numero di servizi offerti, ottimo rapporto quantità qualità prezzo, esperienza internazionale dei coach), non sono venuti meno i rapporti personali e l’interesse specifico per ogni ragazzo. credo però che la cosa migliore da fare è venirci a passare qualche giorno o meglio ancora una settimana così da poterti rendere conto della situazione, anche perchè per ogni persona è diverso. per quanto mi riguarda mi sono trasferito nei pressi dell’accademia (dalla provincia di milano) perciò è evidente che mi sono trovato molto bene..

    in breve i servizi che a mio parere vale la pena ricordare sono..

    mind room (la stanza della mente by bruno de michelis, milan lab)

    transportation da a

    appartamenti, pensioni ed alberghi convenzionati

    programmi personalizzati

    collaborazioni e conoscenze in varie città italiane ed estere (ad esempio siamo andati a giocare a roma un torneo e mi sono venuti a prendere all’aeroporto ci siamo allenati gratuitamente in vari circoli, in croazia il direttore di un torneo eta è il padre di uno dei coach, a miami per heddie herr orange bowl etc l’accademia è super coperta etc etc)

    collaborazioni con vari manager internazionali importantissimi sia per supporto sul luogo (in caso di tornei all’estero) che per la possibilità di reperire sponsor (ovviamente in rapporto alle qualità del ragazzo)

    incordatore interno (5 euro l’incordatura con possibilità di acquisto a prezzi super convenienti di matasse e racchette)

    sponsor tecnico più card valevole in alcune catene di negozi sportivi per l’acquisto a prezzi scontati di vestiario e materiale tecnico in genere ma non solo…..

    convenzione con centro di medicina sportiva, fisioterapista e massaggiatori vari il tutto entro 500 mt dall’accademia

    convenzione con piscina di nuova apertura al fianco dell’accademia

    servizio iscrizione ai toreni internazionali con possibilità di accompagnamento

    etc etc etc

    dall’anno prox è prevista anche la copertura con telecomere dei 5 campi interni che serviranno per il servizio di videoanalisi ma soprattutto è allo studio una grandissima sorpresa che però attualmente non può essere ancora rivelata…

    spero di esserti stato utile, cmq per qualsiasi cosa puoi contattarmi a

    dreamtennis@alice.it

  899. Mauro scrive:

    Si Avec, speriamo che il medio evo sia finito.

  900. Roberto Commentucci scrive:

    Ebbene si, amici. Dopo un comprensibile momento di stanchezza, la rubrica Genitori & Figli ripartirà, con una formula tutta nuova. Tra pochi giorni ne saprete di più direttamente da Ubaldo e da Stefano Grazia, il nostro Subcomandante.
    Buon tennis a tutti.

  901. anto scrive:

    A quando il nuovo parto?

  902. Roberto Commentucci scrive:

    Siamo vicinissimi, anto, mancano ormai poche ore al lancio di “Genitori e Figli, parte seconda”.

    Ancora un po’ di pazienza, e il Subcomandante Stefano saprà, come sempre, stupirvi ed emozionarvi.

  903. Giorgia scrive:

    CIAO A TTT W IL TENNIS