Ma non doveva essere la numero 1
più scarsa della storia?

 
9 Ottobre 2008 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

La Jankovic torna in vetta alla classifica e questa volta sembra poterci rimanere a lungo. Jelena, come un tempo Nadal, tacciata di essere poco più di un’onesta rematrice da fondo. Il 2008 sarà ricordato come l’anno dei “pallettari”?

Fino a qualche giorno fa, il nome di Jelena Jankovic accanto alla posizione numero 1 del ranking veniva guardato con grande disappunto dalla quasi totalità degli appassionati del tennis femminile. Eh sì, perché se nel tennis maschile si fa sempre un gran parlare del GOAT (The Greatest of All Time) con inutili ed interminabili dispute sul più grande di sempre, in ambito femminile negli ultimi tempi ci si trova sovente a disquisire amabilmente su chi sia stata la numero 1 più scarsa di sempre. L’argomento è diventato di grandissima attualità con l’uscita di scena della Henin, che ha consentito ad una mezza dozzina di atlete di entrare in corsa per la prima posizione del ranking. Sventata per poco l’eventualità (per qualcuno l’incubo) di vedere una delle ragazze meno vincenti della storia di questo sport, Svetlana Kuznetsova, salire sul gradino più alto, si è comunque assistito al succedersi, al vertice del ranking, di una serie di tenniste che, subito dopo essere diventate numero 1, ha fatto di tutto per delegittimare il primato appena conquistato. Delle 4 ragazze che hanno rimpiazzato la Henin in vetta alla classifica solo la Sharapova può recriminare per un infortunio alla spalla, diagnosticato troppo tardi, senza il quale avrebbe sicuramente potuto continuare a difendere il suo primato. La Ivanovic, che le è succeduta dopo la vittoria al Roland Garros, è stata protagonista di una involuzione di gioco preoccupante che l’ha vista perdere più della metà degli incontri disputati: 5 vittorie e 6 sconfitte (l’ultima ieri a Mosca contro la Cibulkova) sono un bilancio da giocatrice che fatica a rimanere tra le prime 100 al mondo.

Wimbledon e US Open sembravano aver rimesso ordine alle gerarchie femminili, con il dominio delle sorellone Williams, protagoniste della finale “reale” londinese e di una “anticipata” a New York. Il fatto che Serena fosse la numero 1, sembrava aver ridato spessore ad una classifica che ormai pareva avere un significato puramente statistico. Ed invece è bastato un torneo a ribaltare di nuovo le carte in tavola, con il brutto anatroccolo serbo in grado, non solo di riguadagnare quel primo posto che aveva occupato per una sola settimana ad inizio agosto, ma anche di convincere una critica che fino a poco tempo fa la riteneva poco più di una onesta rematrice da fondo campo. Insomma, una pallettara con un servizio davvero poco efficace per poter impensierire le nerborute ribattitrici che spopolano nel circuito. Era quasi ritenuto sacrilego il fatto che una giocatrice potesse diventare numero 1 senza mai essere giunta in una finale di slam (giungerà in finale un mese dopo a Flushing Meadows)
Per la maggior parte degli appassionati, la Jankovic fino a pochi giorni fa era colei che era salita in vetta alla classifica grazie al fatto di aver partecipato ad un numero maggiore di tornei rispetto a quelli disputati dalle sue dirette concorrenti. Insomma, Jelena era considerata la più scarsa numero 1 di sempre, con grande soddisfazione dei tifosi di Amelie Mauresmo, ritenuta da molti suoi detrattori la “meno numero 1” delle 18 che hanno ricoperto la prima posizione della classifica, dall’istituzione del ranking.
Adesso qualche dubbio in più sulla scarsa consistenza della serba è venuto un po’ a tutti, dopo le ultime prestazioni di Jelena che prima ha giocato una finale degli US Open superiore alle aspettative contro la favoritissima Serenona, e poi è tornata al successo in un torneo, a Pechino (4 mesi dopo l’ultimo titolo vinto a Roma) ed al recente torneo di Stoccarda, mostrando una solidità di gioco che pochi le riconoscevano.

Il divario in classifica sulle immediate inseguitrici (+213 sulla Williams che però non potrà difendere la finale raggiunta a Mosca lo scorso anno, +448 sulla Safina) rischia di aumentare visto che la serba, da qui a fine anno, non dovrà difendere alcun punto, essendo stata protagonista negli ultimi tornei del 2007 di 2 eliminazioni al primo turno (Bangkok e Zurigo) e di 3 sconfitte di fila al Sony Ericsson Championships.
Posto che la leadership della Jankovic sia del tutto meritata per la continuità di risultati e per il gioco espresso da un mese a questa parte, il dubbio che sorge spontaneo è che il livello di gioco del tennis femminile sia talmente calato da fare emergere una giocatrice dalle non eccelse qualità tecniche, che col tempo ha saputo completare il suo bagaglio tecnico e tattico. Basti pensare al fatto che Jelena non si affida più esclusivamente ai colpi lungo linea, ma ha imparato ad usare gli angoli stretti, grazie ai quali riesce ad aprirsi il campo ed a buttare fuori l’avversaria prima di trafiggerla con il colpo lungo linea. Da questo punto di vista l’analogia con il numero 1 del tennis maschile, Rafa Nadal è evidente. All’inizio della carriera dello spagnolo, nessuno pensava che avrebbe avuto la capacità di migliorarsi in maniera così lampante sia tatticamente che tecnicamente, da scalare la classifica e da superare quello che quasi tutti considerano il più grande di sempre, Roger Federer.

Tornando alla serba, è evidente che la stessa sfrutti la mancanza di continuità di coloro che sulla carta dovrebbero e potrebbero sopravanzarla in classifica. Detto questo, è innegabile che, nel novero delle giocatrici che si sono alternate al vertice in questo pazzo 2008, la Jankovic è colei che merita più di tutte di terminare la stagione da numero 1. Una volta chiuso l’anno al vertice del ranking, sarà davvero dura continuare a considerarla la numero 1 più scarsa di tutti i tempi…

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30 Commenti a “Ma non doveva essere la numero 1
più scarsa della storia?”

  1. claapo scrive:

    Beh comunque rimane la più scarsa oggi come oggi, se poi farà i passi da gigante, che ha fatto Nadal nelle varie superfici a lui non congeniali staremo a vedere.Impossibile, però paragonare il tennis femminile con quello maschile, troppo divario tecnico.Sinceramente secondo me il gioco della Jankovic è di una noia mortale.Ieri ho visto la partita della Ivanovic e sono veramente rimasto basito da come sia giù di forma, si faceva aggredire sempre quando sarebbe stata lei a dover aggredire.Il tennis femminile è veramente in un bruttissimo momento, sono passati pochi mesi, ma quanti rimpianti per la Henin, non sarà bella come queste cavallone, ma che tennis!!!!!!!!!

  2. Agostino scrive:

    E’ un periodo di involuzione nel tennis femminile, non c’è dubbio. Il prematuro ritito delle Henin e Clijsters, la solita incomprensibile incostanza delle Williams, l’infortunio della Sharapova, l’astenia della Ivanovic. La Jankovic in un circuito al completo sarebbe la quinta, sesta giocatrice.
    Ma il paragone con Nadal non regge proprio: da quando aveva sedici anni si sapeva di avere a che fare con un fenomeno, e solo la contemporanea esistenza di un fenomeno ancor più grande ne aveva frenato l’ascesa.
    Per il resto, continuate ad allentare campi e palle ed i numeri uno saranno sempre più simili alla Jankovic e a Nadal

  3. anto scrive:

    E dalla Jankovic numero uno, si capisce come il tennis femminile rispetto al maschile sia di serie b. Ho sempre trovato scandaloso equiparare i prize money dello slam maschile a quello dello slam femminile. Chiedete a qualsiasi giocatore dal numero 50 al numero 500 cosa pensa del tennis femminile………..Ho visto delle atlete posizionate intorno alla 150-170 posizione wta avere la pancia……….eppure essere nelle prime 200 del mondo…….se si va a vedere i future con giocatori intorno al 600-500, si vedono già atleti di serie A. Che poi il tennis femminile sia godibile da un punto di vista estetico, questo è un altro discorso…

  4. Marco scrive:

    OFF TOPIC: ma Roger sarà a Madrid???
    Grazie

  5. Roberto Commentucci scrive:

    Secondo me la Jankovic, magnifica atleta, ma non certo una fuoriclasse, è inferiore ad almeno 5 o 6 tenniste, se queste giocano al loro livello. Il fatto che la serba possa chiudere l’anno al n. 1 è la prova evidente della scarsa credibilità del tour femminile nella sua configurazione attuale. Si gioca troppo, ci sono troppi infortuni e le big, non solo le Williams, giocano solo quando vogliono. Non a caso, dal prossimo anno il calendario verrà drasticamente rivoluzionato, accorciandone la durata (ci saranno due settimane in meno di tornei) ma incrementando i tornei “obbligatori”, con l’obiettivo di avere una classifica che rifletta in modo più attendibile la vera gerarchia dei valori. Se solo le sorelle Williams avessero maggiore voglia e continuità, non avrebbero alcun problema ad occupare i primi due posti. E sono convinto che, se solo avessero voluto, li avrebbero occupati anche negli anni passati, con la Henin in lizza.

  6. Nikolik scrive:

    Ma certo che merita di essere n. 1 del mondo, chi ha mai detto nulla.
    E’ altrettanto certo che è la n. 1 del mondo meno forte di tutti i tempi, ovvio, tra lei e la Mauresmo non c’è prroprio paragone, la fraqncese in piena forma, degli anni buoni, le lascia tre-quattro giochi, quindi non si può proprio fare il paragone con lei.

    Da appassionato di tennis femminile, proprio non me la merito una n. 1 così: ma tant’è, almeno abbiamo scampato la Kuznetsova, che sarebbe stata veramente un affronto.
    Certo, avere una n. 1 che non ha mai vinto uno slam non è il massimo, è proprio il minimo,, ma, insomma, pazienza, ci saranno tempi migliori.

  7. ettore scrive:

    Mi dispiace ma non condivido del tutto quanto scrive Commentucci. Forse sono molto pragmatico però il famoso computer dice che la jankovic è numero uno perchè quella che ha ottenuto i migliori risultati o con maggior continuità e questo mi basta. Come sempre basarsi sui se non cambia la realtà e le 5 o 6 tenniste citate da Commentucci hanno dimostrato di giocare ad altissimi livelli solo sporadicamente e questo non è sufficiente per issarsi al numero 1.
    Cominciando a ragionare con i se potremmo aggiungere che se la Jankovic migliora la seconda di servizio o altre cose può rimanere in cima per un bel pò però non è sulle ipotesi che si arriva in vetta e per me la jankovic lo merita ampiamente, anche considerando che la concorrenza si chiama Williams, Sharapova,Ivanovic etc..
    Sul cambio di programmazione del prossimo anno mirato a creare classifiche teoricamente più fedeli agli ipotetici valori vorrei aggiungere che sono tra quelli a cui la suddivisione dei calendare non pare equa perchè se è vero che il 70% circa dei tornei si gioca sul veloce allora la classifica non può essere giusta perchè penalizza troppo i terraioli.
    Sarei per ripartire la stagione diminuendo i tornei sul veloce e aumentando quelli sulla terra, ma differenziando maggiormente le superfici evitando l’omologazione favorendo in questo modo l’eterogeneità dei giocatori.

  8. federico scrive:

    Commentucci Forever. Tranne se in versione buonista.

  9. Fabio P. scrive:

    Bah .. l’idea che ho del tennis femminile è la stessa che aveva Richard Krajicek

  10. anto scrive:

    La Jankovic, che tristezza numero uno, preferisco la Safina, e non è detto che faccia il colpaccio al master di fine anno.

  11. Ros scrive:

    Come ha ben detto Giorgio, è stata la più continua, quindi tra tutte forse se c’è qualcuno che “merita” la prima posizione è lei, senza alcun dubbio.
    Non ha mai vinto uno Slam, ma se un sistema di classificazione gli permette di essere lassù basandosi su altri criteri (continuità,appunto,che non è certo da tutti) è giusto che sia così.

    Smettendo di far la diplomatica la Jankovic mi annoia a morte, mi annoiano i suoi “ciopponi”, i suoi atteggiamenti, le sue spaccate, i suoi sorrisi quando perde o vince un colpo, la mamma, il suo allenatore un pò esaltato, la sua predilezione per gli scambi a “farfalla” e tutto il resto.
    Non che in giro ci sia qualcosa di troppo diverso, però qualcosa di più piacevole si. Non troppo, daccordo, ma quando una delle Williams gioca bene è tutto un altro discorso.

    Il paragone con Nadal.. posto che per me Nadal ha comunque più talento rispetto alla Serba (puoi cercare di migliorare e applicarti però se non hai nulla non farai nulla) come lei è stato certo avvantaggiato dal rallentamento dei campi e da una predisposizione fisica (lei elasticità,lui esplosività) notevole.

    Rispondendo a Marco: Roger non ha ancora fatto sapere niente per Madrid, ed è abbastanza strano perchè di solito se deve ritirarsi lo fa con anticipo, ma non scommetterei sulla sua presenza. La lista sul sito ufficiale del torneo comunque non è ancora disponibile.

  12. Ubaldo Scanagatta scrive:

    A me la Jankovic che ha giocato la finale dell’US Open contro Serena Williams ed ha avuto mille occasioni per trascinarla al terzo set _ dove credo che avrebbe vinto _ era piaciuta moltissimo. Amelie è stata n.1 per 39 settimane, la Austin per 22, la Clijsters per 19, la Capriati per 17, Arancia Sanchez per 12 e Venus Williams per 11, ma è anche vero che Venus si è portata a casa ben 5 Wimbledon (e il resto), che la Sanchez ha vinto 4 Slam, che Amelie ne ha vinti 2 e Jelena ancora nessuno…però è giovane, ha un gran fisico (poche hanno la sua flessibilità), è migliorata tantissimo di dritto (prima aveva soprattutto rovescio) e secondo me ha ancora margini di progresso. Il servizio innanzitutto, anche se la storia del tennis italiano dalla Reggi in poi (per finire a Volandri, alla seconda palla di Bolelli, Cipolla, Seppi, Starace, Fognini, Knapp, cito solo i primi che mi vengono in mente) dimostra che non è poi così facile progredire in quello che pure è l’unico colpo giocato da fermo e quindi teoricamente più facilmente modificabile. Negli USA ci sono due specialisti che insegnano il servizio in maniera scientifica, ma noi italiani presuntuosi preferiamo far da soli con i risultati che si vedono…vabbè, sono scivolato fuori tema

  13. Roberto Commentucci scrive:

    Volevo rispondere ad ettore, precisando meglio il mio pensiero. Che la Jankovic meriti la prima posizione in classifica è indubbio, è quella che ha fatto più punti di tutte. Il mio ragionamento è però un altro. Dal momento che la serba non è la giocatrice più forte del mondo, (tanto è vero che negli Slam, le uniche prove dove tutte le migliori si impegnano al massimo, non ha ancora mai vinto) evidentemente l’attuale sistema di funzionamento del tour femminile produce una classifica che non rispecchia i veri valori in campo, a differenza di quanto avviene nel tour maschile.
    Quindi la mia era una critica al sistema, non alla giocatrice, che ovviamente fa tutto ciò che può e si guadagna il primato sul campo.
    Sono d’accordo anche che abbia dei margini di miglioramento sul diritto, ma credo che il suo servizio non le permetterà mai di fare match pari con una Williams davvero al 100%, se non, forse, sulla terra.
    Non sono invece d’accordo con Ubaldo sulla debolezza della seconda palla di Bolelli, o di quella di Starace, che in questo fondamentale sono molto efficaci e competitivi. Semmai, Bolelli potrebbe forse estrarre qualcosa di più dalla prima, mentre Starace paga la scarsa varietà del suo servizio, quasi sempre giocato kick, soluzione che, se lo aiuta sulla seconda palla, lo penalizza nel rendimento complessivo fuori dalla terra rossa.
    D’accordissimo, infine, con Uby sul discorso generale di sistema: in Italia diamo ancora troppa poca attenzione all’insegnamento del servizio, che è invece il colpo più importante del tennis contemporaneo.

  14. Supermad scrive:

    La tanto criticata Kuznetsova una prova Slam l’ha vinta (US Open 2004), inoltre ha raggiunto la finale in altre occasioni (al Roland Garros nel 2005 se non sbaglio, contro la Henin). Non dimentichiamoci poi che la russa è stabilmente nelle prime 5-10 posizioni da qualche anno.

    Comunque sono anch’io d’accordo con coloro che criticano il sistema ranking nella WTA. Vedere Jankovic o Ivanovic (si, anche la Ivanovic, una tennista strasopravvalutata a mio parere) che si giocano il numero 1 è indecoroso. Sono certamente ottime atlete, che si impegnano, ma a livello tecnico valgono poco. Come ho già detto in passato, il tennis femminile mi accende poco…e non preoccuparti angelica, che se voglio il canale tv lo cambio senza problemi…. ;)

    Justine perchè ti sei ritirata? Eri antipatica, non accettavi la sconfitta con onore, fisicamente eri zippata…però il tuo talento era inarrivabile, vederti giocare era un piacere…

  15. sam7 scrive:

    che sia la numero 1 più scarsa di sempre per ora lo dicono i numeri, visto che è l’unica che non ha ancora vinto uno slam… per quanto pure la ivanovic abbia vinto parigi per grazia divina e poi si sia visto quanto valesse… ma vabbè, di riffa o di raffa il suo slam l’ha vinto.
    non sono d’accordo invece con chi dice che la jankovic sia pallosa: è una delle poche a non vincere di pura violenza ma usando anche angoli, recuperi ed un briciolo d’intelligenza tattica. la sharapova, per dirne una, è infinitamente più noiosa col suo bombardamento sistematico senza uno straccio di variante… quella se prova a fare una smorzata si ribalta, altroché.

  16. Blackout scrive:

    Ma credete che diventare numero 1 sia facile quanto bere un bicchiere d’acqua?? Sapete quanto lavoro,fatica e stress ci sono dietro.Bisogna farsi un mazzo così per arrivare al numero 1.Al posto di continuare a dire che lei nn si merita la prima posizione chiedetevi cm mai al posto della jankovic nn c’è un’italiana!!!Vediamo se poi nn cambiate idea.
    Jelena lo merita pienamente,e gli Slam per lei arriveranno presto perchè lei rispetto alle altre ha un fisico e una resistenza che nessuna ha.
    E poi basta dire “se ci fosse quella” oppure “se ci fossero ste 5 o6 altro che Jankovic” perchè la situazione è un’altra.
    E poi vi lamentate tanto ma quando la Mauresmo e la Clijsters salirono sulla prima posizione dopo quanto tempo vinsero il primo Slam??Passarono anni.Quindi lasciamo a Jelena del tempo senza puntare il dito contro subito.

  17. remo scrive:

    Come ho già ricordato in altre occasioni, Jelena Jankovic non è la prima tennista ad essere diventata numero 1 senza aver vinto una prova dello Slam; prima di lei c’era riuscita Kim Clijsters, che rimediò qualche tempo dopo vincendo gli U.S. Open. Leggendo i commenti ho la sensazione che si tenda a confondere l’equilibrio con la scarsa qualità. Nel 2008, dal ritiro della Henin in poi, c’è stato nel circuito femminile soprattutto molto equilibrio causato da una serie di fattori concomitanti e forse irripetibili. Innanzitutto, l’assenza della belga (che aveva dominato la scorsa stagione) ha lasciato ampi spazi di miglioramento (in termini di punti) alle altre. Poi, l’infortunio che ha fermato la Sharapova ha tolto di mezzo la sua più accreditata e credibile erede; tolto Parigi, una Maria a posto avrebbe potuto far bene sia a Wimbledon che sul duro. Poi, Serena Williams che ha centrato alcune importanti vittorie e non ha accusato particolari flessioni, motivo per cui è riuscita risalire la classifica fino al numero 1. Infine, le serbe e le altre russe (a Dinara e Kuznetsova aggiungerei Dementieva, che se avesse un servizio come si deve sarebbe uno spauracchio per tutte) che hanno la caratteristica di giocare molto e molto spesso bene. Se è vero che i confronti tra le epoche sono impossibili, accostamenti tra gli stili si possono invece fare e allora inviterei molti di quelli che ritengono scarse la Jankovic, la Ivanovic e la Kuznetsova ad andarsi a rivedere come giocavano Tracy Austin, Jennifer Capriati e Arantxa Sanchez, che delle tre sono le più simili “antenate”. Vero, Tracy ha vinto due slam, Jennifer tre e la spagnola quattro ma la qualità del loro tennis (anche tenendio conto degli anni che sono passati e dell’innovazione nei materiali e nelle metodologie di preparazione e allenamento) non differiva molto da quello di Jelena, Ana e Svetlana. Poi, a volte si vince o si perde anche in proporzione agli avversari del momento e una come Hana Mandlikova, che aveva classe da vendere, chissà cosa avrebbe fatto se non ci fossero state Evert e Navratilova a sbarrarle spesso la strada. Ma, ripeto, ritenere che il tennis femminile attuale sia ad uno dei punti più bassi della sua storia non credo sia corretto. E’ abbastanza omologato, questo sì, ma è anche vero che si è appena ritirata una (Henin) che giocava meravigliosamente e un’altra che le assomiglia (Amelie) non riesce a risalire la china. Il rovescio a due mani ha preso il sopravvento e si vede poco attaccare (anche se Venus ci prova e ci riesce pire bene) ma quello è un problema comune anche al circuito maschile. Per finire, penso che se la Jankovic è numero uno in un momento di così grande equilibrio sia una dimostrazione ulteriore delle sue qualità. E magari l’anno prossimo avrà l’opportunità (soprattutto al Roland Garros) di saldare il suo debito con gli Slam e mettere tutti a tacere.

  18. remo scrive:

    Dimenticavo: anche la Mauresmo è stata numero 1 prima di vincere uno slam. Kim conquistò la vetta l’11 agosto del 2003 e si aggiudicò gli U.S. Open nel 2005; Amelie fu numero 1 la prima volta il 13 settembre 2004 e vinse gli Australian Open in gennaio del 2006. Quindi Jelena ha almeno tutto il 2009 per non fare peggio della belga e della francese.

  19. federico scrive:

    Guardate una partita della MAuresmo ai tempi d’oro prima di fare un accostamento. E pure la Cljisters in forma per me la Jankovic la batteva (qui sono più dubbioso). Il fatto non è solo che la serba non abbia vinto un titolo dello Slam. Ma proprio non c’ha il gioco da numero 1. Mica è un delitto, comunque.
    Bolelli serve ottimamente prima e seconda!

  20. BB 1980 scrive:

    Beh, dire la più scarsa mi sembra ingiusto; però le Williams al meglio e motivate sono un’altra categoria. Loro sì possono ambire ad essere considerate - per chissà quanto tempo, e almeno fino all’avvento di una giocatrice di colore - le più forti tenniste mai esistite.
    Non vorrei dire fesserie, ma S. (V.) Williams / Navratilova con entrambe al meglio avrebbe visto prevalere nettamente entrambe le due sorelle. Almeno, su superfici veloci.

  21. nicco scrive:

    Se ragioniamo in termini di classifica mi sembra opportuno accompagnare con numeri un affermazione secondo me correttissima che c’è nell’articolo riguardo il numero di tornei giocati dalla Jankovic. Considerevolmente maggiori rispetto a quelli giocati dalle dirette aversarie per la corsa al primato. Infatti nella classifica delle ultime 52 settimane l’unica che ha giocato quanto la Jankovic (22 tornei) è stata la Safina , mentre (in rigoroso ordine di classifica) Serena (15), Dementieva (18), Ivanovic (16), Sharapova (13), ne hanno giocati molti meno. Se tra la Sharapova e a Jankovic ci sono circa 1200 punti, tra Jelena è Serenona ce ne sono solo 200 . Quest’ultimo dato è il più significativo. Serena con ben sette tornei in meno dell’avversaria ha quasi li stessi punti. Ora che la colpa sia di Serena che gioca poco ok, ma questo dato dovrebbe far riflettere…

  22. ugo scrive:

    ok ma domani la jankovic perde con flavia…. e’ un augurio ma prima o poi la penna il botto lo deve fare…. e’ ora !!!

  23. super roger scrive:

    se è n.1 nadal non vedo perchè non debba esserlo Jelena!!!

  24. Andrea scrive:

    Ehh.. Mi ricollego al post di Ubaldo e mi chiedo: per quanto tempo ancora il servizio (prima o seconda o entrambe) deve essere un punto debole (con qualche rara eccezione) dei giocatori italiani?

  25. sil73 scrive:

    Remo, visto che hai citato qualche ex giocatrice paragonandola alla Jankovic, ma te la ricordi la semifinale Seles-Capriati us open 1991? lì la Capriati aveva 15 anni… poi lasciamo stare le involuzioni e i problemi vari che ha avuto, ma secondo me come anticipo ed esplosività lì era impressionante, anche di più di quando poi vinse gli slam e diventò num 1, nulla a che vedere col gioco di “regolarità potente” della Jankovic

  26. remo scrive:

    Sì, ricordo. Hai ragione ma io ho paragonato la Capriati numero 1 del mondo (quindi quasi dieci anni dopo) alla Ivanovic (e non alla Jankovic) di adesso e le trovo molto simili nel modo di giocare. Si tratta però pur sempre di opinioni, quasi mai suffragate dal conforto dei dati che possono solo dare indicazioni generali. In questo senso ha ragione da vendere anche nicco quando ricorda che Serena ha appena duecento punti (che però diventeranno di più dopo Mosca) in meno della Jankovic pur avendo giocato sette tornei in meno; infatti i successi della Williams sono pesanti così come sono rare le uscite premature dai tornei. Però riuscire a centrare buoni risultati per un anno intero giocando molto è comunque un pregio e depone a favore della serba.
    @ federico
    bisognerebbe capire cosa si intende per “gioco da numero uno”. La Jankovic non è molto diversa dalla Hingis (è più potente) che aveva molta classe ma era pure lei abbastanza “monotona”. Eppure ha dominato il circuito per anni.

  27. fabio scrive:

    Io lo dico ormai da tempo che il tennis femminile è assai brutto da vedere e per la maggior parte dei casi noioso. Fare paragoni tra le varie epoche è sempre un azzardo: io penso che Navratilova e Graf con la potenza e la tecnolgia di questi anni sarebbero sempre state le più forti di sempre.
    Qui il problema è la tecnica che manca alla maggior parte delle top di questi anni: oggi (sf Mosca) ho visto la n°1 fare delle voleè imbarazzanti ma non è l’unica: ormai anche le doppiste non sanno + giocare a rete; ma non è solo la mancanza del gioco aereo è anche la cronica miopia di cambiare tattica e variare i colpi che contraddistingue questa epoca.
    Che dire ormai una vale l’altra: dobbiamo solo avere pazienza e sperare che questo tipo di gioco finisca e venga sostituito da giocatrici che riprenderanno a privilegiare la tecnica sulla potenza…
    Cmq meglio la Jankovic che la Safina…speriamo non salga al n°1 altrimenti i tempi saranno ancora più oscuri.

  28. remo scrive:

    Steffi Graf ha dominato il tennis per un decennio (anche favorita dalla coltellata della Seles) usando il rovescio in slice il 99% delle volte; se giocasse adesso e continuasse con quel colpo non varrebbe comunque le prime dieci. Anche perché dritto e gambe, che erano i suoi “colpi” in più, adesso non farebbero male a molte delle prime. Il tennis cambia e paragonare i periodi è difficile oltre che ingiusto. Sulla omologazione invece prevale il discorso che contano più i risultati della qualità del gioco; se il modello attuale porta vittorie (e quindi soldi) nessuno intraprende strade diverse. Solo chi naturalmente (come Henin e Mauresmo) è predisposto e non può fare diversamente lo fa. Basta guardare Venus, che quando può a rete ci viene e spesso con ottimi risultati; ma alla fine perde gli scambi lunghi da fondo campo e perde le partite. Attaccare è quasi un suicidio nel maschile, figuriamoci nel femminile.

  29. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Ha vinto ancora, non sarà la n°1 più scarsa della storia, sarà ricordata tra i Sioux come “quella che vinceva i tornei quando non contavano molto”, oppure comincerà a vincere gli slam, oppure no.
    Ma a chi importa veramente, del tennis femminile post-Henin e Amelie?
    Ieri un paio di mezzorette di Nalbandian valevano l’intero torneo di tutte le russe e serbe messe insieme……..ma siccome tutto è soggettivo, che ne so……magari vi piace molto.
    A me no. Io tifo per le italiane, e quando vengono eliminate, ATP a go-go!

  30. max scrive:

    La Jankovic merita ampiamente la posizione numero 1 al mondo :in questi mesi tra il resto ha avuto una quantita’ di malanni fisici ed e’ riuscita ugualmente ad arrivare al vertice. Il prossimo anno comincera’ a vincere i tornei del GS e in ogni caso restera’ nella storia come una delle tenniste con piu’ settimane an numero 1.

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