Brad Pitt preso a pugni a Pechino

 
14 Agosto 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

E’ successo sul ring Olimpico. Anche se il famoso attore forse non ne sapeva nulla e, a meno di trucchi hollywoodiani clamorosi, non sarebbe riuscito a fare meglio del suo omonimo

PECHINO _ La vita è piena di sorprese. E dicono che al marocchino Mohammed Arjaoui siano davvero brillati gli occhi quando gli hanno comunicato la grande notizia: ieri avrebbe potuto incontrare nientemeno che Brad Pitt. Dimostrando una reattività non comune per un peso massimo il pugile africano aveva subito chiesto: “Ma c’è anche Angiolina Jolie?”
Macchè! Il Brad Pitt che lo aspettava al varco, anzi sul ring, in canottiera rossa, era un pugile come lui, e nemmeno made in USA, ma un bellissimo ragazzone australiano di 26 anni (un metro e 82 cm per 88 kg di muscoli) con un gran tatuaggio su una spalla e…purtroppo perseguitato da un’omonimia divenuta col tempo insopportabile.
Il Brad Pitt aussie era un imbianchino che, provati i guantoni in palestra a 16 anni quasi per scherzo, prima di Sydney 2000 mollò il pennello per tentare l’avventura del ring. Per i Giochi di casa, però, non ce la fece a qualificarsi. Rimediò solo sfottò per quell’imbarazzante omonimia. I soliti simpatici colleghi lo ribattezzarono “Hollywood”. Scese in campo a difenderlo sua mamma Leanne, lei che un giorno, vedendo dipinta su un bus di Melbourne una scritta “I love Brad Pitt”, pensò fosse per suo figlio: “Ma che cosa carina!”. L’amato erede nel 2003 non avrebbe vinto soltanto il titolo nazionale dei 91 kg, ma sarebbe stato premiato come miglior pugile del torneo.
Quel giorno mamma Leanne esclamò“Mio figlio un giorno si farà un nome tutto suo e vincerà la medaglia d’oro alle Olimpiadi che nessun australiano è riuscito a conquistare…”.
Beh, non è andata così, almeno a Pechino. Il pugile marocchino, certo deluso per la mancata presenza di Angiolina Jolie, l’ha cazzottato fitto fitto. Brad Pitt, alla fine nero come la pece, non ha vinto neppure uno dei quattro round da 2 minuti, dopo aver pareggiato il primo: 11 punti a 6. Alla vigilia aveva fatto lo spaccone: “Io sono sempre stato Brad dite all’altro Brad (William Bradley Pitt è il vero nome dell’attore) di cambiare il suo nome se vuole”.
Beh, ha fatto una figuraccia, però adesso chi dice che il Brad Pitt di “Fight City” sul ring avrebbe fatto meglio è… un calunniatore.

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