Serena e Justine sono le più forti
Le altre lottano per il 3° posto

 
1 Aprile 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

MIAMI _ In Australia Justine Henin non c’era. C’era, invece, il dubbio – e un dubbio piuttosto consistente _ che se non avesse divorziato dal marito, il signor Hardenne, ci sarebbe andata, forse Serena Williams non ce l’avrebbe fatta vincere il suo ottavo Slam.
I due successi di Justine nei due tornei disputati, in Dubai e Qatar, e le 13 vittorie consecutive senza macchia di quest’anno avevano contribuito non poco ad alimentare quel dubbio.
Il dubbio è magari rimasto, anche ai 13.397 spettatori della finale di Miami conclusa nella notte italiana fra sabato e domenica. Serena ha infatti sì vinto (0-6,7-5,6-3 in 2h e 46 m) il duello con Justine Henin _ che non affrontava più dalla vittoriosa semifinale di Wimbledon 2003 _ ma c’è riuscita soltanto dopo aver annullato due matchpoints sul 4-5 del secondo set e strappandole lì subito la battuta. “E’ stata brava Serena sui matchpoints, ha preso un paio di rischi e le è andata bene” avrebbe commentato Justine.
Insomma il verdetto di Miami _ laddove in precedenza Serena aveva dato 6-1,6-1 a Maria Sharapova (o Sharapoca?) _ conferma semmai che Serena e Justine sono le due più forti tennisti del mondo, qualunque cosa dica la classifica. E che sì, Serena avrebbe potuto vincere Melbourne anche se ci fosse stata Justine.
Del resto era ovvio che Serena non fosse la n.81 del mondo a Melbourne, nè la n.18 a Miami. Lei è o la n.1 o nella peggiore delle ipotesi la n.2, con buona pace della Sharapova, della Mauresmo, di tutte le altre. E fino a Cincinnati quest’estate non ha punti da difendere. “Mi basterà vincere anche un solo match, qui o là, per guadagnare punti…”.
Serena ha vinto il suo quarto torneo a Miami (2002, 2003, 2004), laddove Justine stranamente invece non ha vinto mai, ma qui si entra già nel regno delle statistiche. Serena rivince un torneo annullando un paio di matchpoints, ma anche questo era giù successo. All’open d’Australia due anni fa, le era riuscito con Maria Sharapova.
“Io non sono una che molla… mai! Una che non ha paura. Quando le cose si mettono male una parte di me reagisce e tira fuori il meglio. Credo che tutti i campioni abbiano questa caratteristiche…Ci si dice dentro…dai!, non è finita e ci si prova fino in fondo”
Se fosse una che molla non sarebbe là dov’è. E idem Justine. Che, così come Serena aveva perso il primo set in 26 minuti senza fare un game e ha reagito, lei era indietro 3-0 nel terzo, ha brekkato Serenona nel quinto game e quando Serena è arrivata servire sul 5-3 ha trovato la forza per arrivare a 0-40 e conquistare tre breakpoints consecutivi.
Due rovesci e un servizio vincenti hanno però fatto risalire Serena fino a 40 pari. Poi, sul primo matchpoint, una seconda di servizio sulla riga e per l’americana era fatta.
“Quando gioco bene…non ci sono molte giocatrici che possono battermi”.
Proprio così.

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9 Commenti a “Serena e Justine sono le più forti
Le altre lottano per il 3° posto

  1. Gianluca scrive:

    Complimenti a Serena che nonostante il fastidio al ginocchio sinistro è riuscita a battere colei che ERA la più forte al mondo!Vincitrice in tutti i sensi SERENONA:Voleva abbandonare la partita sul 6-0 per il problema al ginocchio ma ha preferito continuare per non deludere le aspettative del pubblico,CORAGGIOSA!!!Effettivamente è vero i primi due posti del circuito WTA sono già occupati,se non ufficialmente, da Williams e Henin,le altre si sfidano per il terzo posto!!!Maria,Ameliè,Svetlana,Jalena,Martina,Elena e”compagnia bella” RASSEGNATEVI…

  2. Stefano Grazia scrive:

    Se l’esperienza Canas ci ha insegnato qualcosa, allora le batterà tutte e due la Sesil Karatantcheva quando ritorna…Bulla lo era già,e abbiamo visto che stare fermi per doping aiuta a spendere tempo a perfezionare i colpi…La Dementieva dovrebbe nell’ordine doparsi,farsi beccare, sospendere e passare uno o due anni a lavorare sul servizio…Magari anche Volandri.

  3. marino scrive:

    sulle qualità agonistiche, tecniche e (persino) stilistiche di serena non ci sono dubbi: è bravissima.
    il problema (se ce n’è uno) è che essere numeri uno al mondo non è solo quello. è essere in salute per un periodo abbstanza lungo della stagione, cioè avere uno stile di giocatore/giocatrice attento anche a questo; è non avere capricci da rockstar; è dimostrare qualità che nessun talento di braccio può supplire.
    non per citare sempre federer, ma io credo che lo si apprezzi anche per questi fattori meno tangibili.
    e, tornando alle donne, un esempio indelebile di campionessa e sportività era chris evert, che in una semifinale di wimbledon (credo fosse l’88, contro martina), quando clamorosamente le negarono un punto che avrebbe cancellato il matchpoint all’avversaria, disse con calma poi: “è stata solo sfortuna…”
    qualcun’altra avrebbe chiesto la testa dell’arbitro (cfr. semifinale capriati vs. s. william agli us open del 2004).

  4. Gianluca scrive:

    Marino ti ricordo chr Serena non andò in finale proprio per quel punto, chiunque si sarebbe innervosito… non facciamo, sempre, credere alla gente che la WILLIAMS sia l’unica a lamentarsi di tutto! E’ una delle poche giocatrici corrette e coraggiose esistenti sul circuito Wta (Vd.Finale di ieri sera con la Henin)

  5. marino scrive:

    gianluca, ciao. mi ricordo perfettamente che la williams poteva guadagnarsi la semifinale (ho sbagliato a scrivere prima, l’incontro era dei quarti). tuttavia anche la evert nel succitato episodio avrebbe potuto raggiungere la finale.
    la vita è una questione di stile, forse le intemperanze di serena (vogliamo ricordare anche l’episodio spirlea?) sono state in fondo poche, ma sarebbe stato meglio se fossero state di meno.

  6. Stefano Grazia scrive:

    Nessuno contesta questo,Gianluca, è un dato di fatto acquisito…di serena stonano la pacchianeria, lo scarso committment al movimento tennis, la superbia e l’arroganza che però sono alla base della sua forza mentale e che non sono, è vero, una sua prerogativa…disturba un po’ quel suo poter fare a meno del tennis, servirsene, vincere e andarsene senza dare nulla in cambio (o almeno apparentemente), il suo tirar fuori sempre il razzismo se uno le tifa contro (e qualche volta avrà ragione, ma spesso no), il suo non riconoscere mai il valore dell’avversario in caso di sconfitta (ho giocato al 20%, etc…)… Se serena AVESSE AVUTO LA CLASSE E IL BACKGROUND DI CHANDA RUBIN forse sarebbe stata la campionessa perfetta ma ovviamente sii sa che per essere un grande campione devi avere un ego smisurato…Può darsi poi che conosciuta di persona, Serena sia la persona più simpatica e semplice e genuina di tutto il circuito…Certo, anche la Henin non è Miss Popularity e quindi ritorniamo a quel che dice Angelica, la simpatia è una questione di pellle (ma non di colore,sia ben chiaro). Ma che Serena sia la più forte oggi mi pare non sia in discussione e che avesse (e forse ancora ha) i numeri per essere messa nel ristretto numero delle papabili al titolo di Greatest Ever è pure riconosciuto da tutti (poi è chiaro, i numeri contano…se i 24 slams Margaret Court non ne fanno automaticamente la migliore di sempre, però insomma bisogna arrivare almeno a 15-16 per poter competere coi 22 di Graf e i 18 di Evert e Navratilova…

  7. Gianluca scrive:

    Penso si possa parlare di superbia ed arroganza solo quando si conosce di persona il soggetto!Non diciamo adesso pure che Serena usa dei “mezzuccci”per accattivarsi le simpatie del pubblico;Avete forse dimenticato come la trattò il pubblico francese(sTORICAMENTE SEMPRE POCO SPORTIVO) durante il Roland Garros di qualche anno fa?La definirono una”Brutta scimmia nera”VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!!!Forse gioca poco,è vero,ma quello che mi trasmette ogno volta che affronta un match è semplicemente INDESCRIVIBILE…Spero di incontrarla!!!

  8. Stefano Grazia scrive:

    gianluca, se eri da Bollettieri lo scorso agosto la incontravi…e sicuramente simpatica non ti sembrava…credo sia atata l’unica in 15 anni di frequentazione dell’Academy ad essersi comportata così…vabbè che è una diva e una rockstar ma nemmeno la Sharapova è mai stata così inavvicinabile, nemmeno Marcelino Rios… Io capisco se una va ad llenarsi in un campo pubblico o in un circolo normale, ma se vai in un Academy dove tutti ma proprio tutti sono lì per allenarsi ed è del tutto normale incontrare Gilbert con Murray, Korda con Stepanek, Tommy Haas, la Pierce con suo fratello, Taylor Dent,la Stevenson,la Vaidisova,Carling Basset seguso, tutti nella stessa settimana , insomma se fai la Diva in quell’occasione finisci che un po’ sul gozzo stai…I bambini erano molto delusi, diciamo che non si è fatta nuovi tifosi… L’impressione è stata quella, per primo ho specificato che magari conoscendola cambierei idea (preferisco una ragazza col background culturale di chanda Rubin e sicuramente fisicamente mi trovo d’accordo con Clerici nel preferirle Venus, ma chissà…magari Serena è simpaticissima, Vince Spadea dice che lo è), ma se dobbiamo censurarci anche al Bar Sport o in un Blog, possiamo chiudere e dire le solite cose politically correct: nice game, bad luck, etc…Ovviamente, chiunque sia o faccia il razzista è un imbecille che non merita commento…Su questo perfettamente d’accordo con te, non ci piove.

  9. marcos scrive:

    io credo che serena sia più forte anche di henin.
    è capace di farsi tigre ferita nel momento più opportuno e stordisce qualsiasi avversaria con delle serie di punti ingiocabili.

    ieri, poi, portava questi orecchini grandi come lo stemma della mercedes, quello che una volta spavaldamente troneggiava sul cofano, con la stella in mezzo.

    la delicatezza non è il suo forte, ma a me poco importa: straordinaria!

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