Djokovic all’esame Canas
Comunque vada è un risultato storico
Chi è il favorito? Dove arriverà Canas?

 
1 Aprile 2007 Articolo di Giovanni Di Natale
Author mug

NOTA: Dopo 1 ora e 26 minuti Novak Djokovic conduce per 6-3 6-2 e non ha concesso break a Guillermo Canas (che ha sprecato 5 palle break, 4 sul 3-2 Djokovic nel secondo set). E’ appena iniziato il terzo set.

Il giovane emergente contro il tennista dal passato burrascoso. Il futuro del tennis, contro il passato più triste. Miami attende una finale controversa. Da una parte Novak Djokovic (19 anni e numero 10 Atp), dall’altra Guillermo Canas (29, ex numero 8 ora 55 Atp). Sugli spalti, e soltanto lì, il tifo sarà tutto per l’argentino. Come già successo in tutti gli incontri che hanno visto sudamericani in campo. Nel resto del mondo, forse no. E’ vero che Canas ha già pagato gli errori del passato, vedi doping, con 15 mesi di squalifica, ma è rimasto una figura scomoda. Poco gradita, soprattutto dai tifosi di Federer. I suoi recuperi mozzafiato ai bordi del campo sono roba da extraterrestri, così come la sua capacità di ritrovare fiato ed energia dopo aver disputato sette incontri, e nel tennis, purtroppo, si lascia poco spazio alla “presunzione di innocenza”. Canas, che a Miami è passato dalle qualificazioni a dispetto di Ljubicic (che ha contestato da “sindacalista” la concessione di wild-card ad ex dopati), ritrova una finale in un Master Series a distanza di cinque anni dal successo di Toronto e a sei da quella persa a Stoccarda, che nel 2001 era ancora tra i tornei più prestigiosi (poi è stato sostituito da Madrid). Il sapore della vittoria l’ha ritrovato a Costa do Sauipe ad inizio anno (titolo numero 7 in carriera, tre i successi sul duro). Se oggi Canas dovesse vincere sarebbe il terzo tennista ad essersi aggiudicato un torneo di prima fascia partendo dalle qualificazioni. Fino ad ora l’impresa è riuscita soltanto a due spagnoli, Roberto Carretero ed Albert Portas, e sempre sulla terra di Amburgo (1996 e 2001).
Ma oggi si gioca sul cemento. Veloce. La superficie preferita da Novak Djokovic, un tennista moderno dotato di grande potenza e buona tecnica. Un serbo con carattere: poche distrazioni e grande voglia di vincere. Le prime presenze ad un torneo Atp le ha fatte registrare nel 2004, a 17 anni (debutto in Davis a 16 con un successo), ma nel 2003 già si era messo in luce nei futures. Un’ascesa rapida. Da grande campione. Come il suo ranking che dal 2003 ad oggi è passato dalla 679esima posizione (a fine anno) alla attuale decima (679 nel 2003, 186 nel 2004, 78 nel 2005, 16 nel 2006). E da domani sarà il settimo giocatore al mondo, qualsiasi sia il risultato della finale. La seconda finale, e consecutiva, in un Master Series dopo quella persa contro Nadal ad Indian Wells. In bacheca Djokovic ha già i titoli di Adelaide (2007), Amersfoort e Metz (2006).
Canas e Djokovic appartengono a generazioni diverse e fino ad oggi non si sono mai affrontati. Colpa anche della squalifica. Ma il serbo ha già affrontato un argentino sui campi di Miami. Lo scorso anno perse da Coria in due set al secondo turno. Il bilancio complessivo contro i tennisti d’Argentina è di 4-2. Canas, invece, non ha mai perso contro un serbo. In carriera ha affrontato Pashanski, Troicki, Vemic e due volte Zimonkic.
Se fosse il calcio si analizzerebbero anche i numeri sull’arbitro… ma nel tennis moderno, fatto di occhi di falco, difficilmente può decidere una partita…

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5 Commenti a “Djokovic all’esame Canas
Comunque vada è un risultato storico
Chi è il favorito? Dove arriverà Canas?”

  1. enio scrive:

    oggi vince Djokovic anche perchè è il più completo tennisticamente. La forza bruta contro l’intelligenza e dovrebbe a rigor di logica prevalere la seconda ipotesi. E poi io gli rifarei le analisi a Canas, non si sà mai, il lupo perde il pelo ma non il vizio e con quello che si vede oggi un’analisi in più non è mai sprecata.

  2. Endri scrive:

    Ma a quanto si arriva tra Djokovic e Canas. Quanti set deve vincere Djokovic?

  3. Stefano Grazia scrive:

    Ma come mai poi Djokovic non è più allenato da Piatti? Mi dispiace che Riccardo sia arrivato “corto” due o tre volte nel vincere (da coach,ovvio) un Master…Con Djoko avrebbe potuto vincere anche uno Slam…Certo, fa onore a Piatti esser rimasto fedele e leale a Ljubcic, ma credo fosse chiaro già un paio d’anni fa che fra i due quello con maggior potenziale era il serbo…

  4. Nicola scrive:

    Io la smetterei d prendermela cn Canas!..Ha pagato x ciò che ha fatto e ora è tornato + forte d prima,punto e basta!..

  5. marcos scrive:

    hai ragione, stefano…talvolta, però, le scelte seguono il cuore: le ragioni del portafoglio e delle soddisfazioni professionali, per una volta, arrivano seconde.
    complimenti a piatti anche per questo.

    marcos

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