Davydenko presto “prosciolto”?
7 milioni di dollari…….
e neanche uno straccio di prova.

 
28 Marzo 2008 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

L’avvocato si dice sicuro dell’immediato proscioglimento del suo assistito e pensa al risarcimento danni. Bracciali getta altre ombre sull’operato dell’Atp

Ormai non manca molto al verdetto finale sullo scandalo maggiore che ha coinvolto il tennis negli ultimi tempi. “Dovrebbero proscioglierlo da un momento all’altro”, questo è quanto rivelato alla BBC l’ormai celebre avvocato del russo, Frank Immenga.
Lo ricorderete quando alla fine dello scorso anno rivelò tutti i particolari sulla richiesta, a suo dire poco tempestiva, dei tabulati relativi alle utenze di Nikolay, in un primo momento negate in quanto il russo era impegnato agli Us Open. Fu lo stesso Immenga a sollevare il problema del rispetto della privacy ed a chiedere, a tal proposito una moratoria sull’inchiesta fino al 31 dicembre in attesa che un ente indipendente stabilisse la liceità della richiesta dei tabulati da parte dell’Atp. Era stato sempre il loquace avvocato a rivelare per primo che i detective dell’Atp erano a conoscenza di 9 persone di nazionalità russa che avrebbero intascato 725.000 sterline grazie sconfitta di Davydenko, oltre ad altri 2 possessori di account, di nazionalità ignota, che avrebbero incrementato il giro d’affari a 3.3 milioni di sterline.
Qualche mese fa Espn ha pubblicato alcuni stralci del dossier dell’ATP sulla vicenda, in cui venivano fatti espressamente i nomi di 3 account Betfair registrati in Russia, che da soli puntarono un totale di 1 milione e 100mila dollari su Vassallo Arguello. Uno di questi, “Djults”, puntò 540mila dollari poco prima dell’inizio del match. Dopo 15 minuti, con Davydenko avanti 2-1, ne aggiunse altri. Un altro dei tre account, “SgeniA”, ne puntò 368mila con Davydenko avanti di un set. Ovviamente queste puntate mostrarono un’inverosimile livello di fiducia sulle qualità di Vassallo Arguello.

A chi gli ha chiesto notizie riguardo un’eventuale richiesta di risarcimento danni, Immenga ha risposto: “Ci stiamo certamente pensando. Tutta l’inchiesta è una farsa.”. Per quei pochi che non lo sapessero già, l’indagine è partita ormai 7 mesi fa dopo la vittoria, nel torneo di Sopot, di Vassallo Arguello su Davydenko, ritiratosi ad inizio terzo set. Il volume di scommesse (7 milioni) fu talmente elevato da indurre la più famosa agenzia di Betting Exchange, Betfair, ad annullare le giocate. “E’ tutta una farsa – continua Immenga - hanno richiesto i tabulati lo scorso agosto e non sono venuti a capo di nulla. Non so cosa stiano facendo, ma stanno brancolando nel buio. E’ veramente una brutta storia perché Nikolay è stato terribilmente danneggiato da tutto ciò”.
Beh su questo, non si può dar torto ad Immenga. L’immagine del russo è del tutto compromessa, qualsiasi sia l’esito delle indagini. L’unita di crisi, creata dall’ATP (Tennis Integrity Unit) in risposta all’affaire Davydenko, ha per ora partorito solo pene sproporzionate ai danni di giocatori poco noti alla maggioranza degli appassionati, ingenui nello scommettere su Internet a proprio nome. A gettare maggior discredito sulle indagini dell’Atp il fatto che ad oggi non sia saltato fuori il nome di nessun altro giocatore, oltre a quelli dei 5 italiani buttati in prima pagina dai giornali francesi ai primi di ottobre. Eppure i soliti bene informati sono a conoscenza del nome di altri tennisti abbastanza avvezzi nell’arte dello scommettere, che, al contrario di quello che si vuole far credere, non è prerogativa esclusiva dei costumi italiani. Per rimanere nei nostri confini, uno dei nostri squalificati, Daniele Bracciali, contribuisce a buttare benzina sul fuoco in una recente intervista a Vittorio Campanile, in cui afferma che l’Atp sarebbe a conoscenza del coinvolgimento di altri italiani, nei confronti dei quali, però, sarebbe meno propensa a proseguire nella sua foga “giustizialista”.

Speriamo che si possa porre fine a questa vicenda durante il prossimo Roland Garros, quando verrà reso noto il report completo relativo allo scandalo dei match truccati.

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4 Commenti a “Davydenko presto “prosciolto”?
7 milioni di dollari…….
e neanche uno straccio di prova.”

  1. federico scrive:

    Off Topic : Naso ha perso netto a Barletta!

  2. Voortrekker Boer scrive:

    ohi ohi De Villiers… squesta volta l’hanno fatta veramente fuori dal vaso.

    I forcaioli che volevano estromettere Davydenko dal Tour per le sue fattezze e per suo gioco (presuntivamente) anonimo, si dovranno ricredere

  3. marcos scrive:

    attendo il giudizio definitivo e le sue motivazioni.

    a prescindere dall’esito della vicenda, l’amministrazione della giustizia non si può improvvisare. quando un tribunale partorisce un paio di capri espiatori e butta un mostro in prima pagina, allora si delegittima automaticamente. quando si portano solo indizi, ma nessuna prova, allora l’unico effetto è quello di devastare la vita dell’ingiustamente accusato. mesi fa, scrivevo su queste pagine che davydenko, se innocente, avrebbe potuto chiedere un ampio risarcimento danni. c’è modo e modo di condurre indagini, infatti.

    giorgio ci riporta le parole del suo avvocato, che sono chiare: ora attendo le parole dell’atp, sperando siano parimenti chiare.

    io penso che se il russo risulterà innocente, qualcuno dovrà trarne le conseguenze e mettersi da parte.

  4. Fabrizio Scalzi scrive:

    Questo è un mondo di forcaioli.dove il male fa sempre più notizia del bene.Se Davydenko verrà assolto da ogni accusa,come giusto sarà i giornali sicuramente gli dedicheranno poco spazio.Ma questa è sempre la solita storia,si cerca sempre un colpevole,lasciando impuniti i soliti lestofanti.

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