Djokovic uno scandalo
la colpa non è tutta sua

 
13 Novembre 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

 Virtual Tour: day 12 of the master!

Maledetta formula. Oggi il serbo che butta via il match perchè tanto era qualificato, venerdì una partita, Simon-Stepanek, che non conta assolutamente nulla.

Ancora una volta sono costretto a prendermela con la maledetta formula di questo Masters che anche oggi ha dimostrato uno dei suoi tanti difetti. Novak Djokovic, terzo giocatore del mondo, era già sicuro della sua qualificazione per le semifinali, Jo Wilfried Tsonga, il suo avversario,non aveva ormai nessuna possibilità di evitare l’eliminazione. C’era naturalmente in palio il gettone di una vittoria individuale ma si trattava di pochi soldi per giocatori che hanno ormai risolto il problema della vita.

Tutto ha funzionato bene nel primo set che Djokovic si è aggiudicato con grande facilità. 6-1 in soli 25 minuti con un Djokovic ben ispirato ed un Tsonga che non riusciva ad entrare in partita. Vi è entrato però all’inizio del secondo set cominciando a tenere con autorità il servizio e salvando bene le due palle break che ha dovuto fronteggiare. Anzi sul 6 a 5 in proprio favore a Tsonga riuscivano un paio di colpi che gli garantivano il set.

Finalmente la partita era diventata competitiva malgrado l’assenza di motivazioni particolari ma appena cominciata era già finita perché si capiva subito che Djokovic non aveva nessuna voglia di provare a vincere. Prendeva rischi assurdi, tentava colpi impossibili, condiva il tutto con qualche doppio fallo, in breve cedeva il terzo set con lo stesso punteggio (6-1) con cui aveva vinto il primo.

Sicuramente non è stata una bella prova di professionalità, ma bisognerebbe che la formula non mettesse un giocatore nella situazione di poter subire una sconfitta senza gravi conseguenze.

Fortunatamente il secondo singolare della giornata si è svolto nella più assoluta regolarità. Infatti il match tra Davydenko e Del Potro aveva tutte le caratteristiche di un quarto di finale di un torneo ad eliminazione diretta. C’era in palio un posto in semifinale senza bisogno di fare calcoli complicati.

Lo ha conquistato piuttosto facilmente Davydenko, che si è confermato giocatore di grande rendimento. Del Potro, una delle rivelazioni più interessanti dell’ultima stagione, avrà tempo per rifarsi il prossimo anno oppure prima se riuscirà a vincere per l’Argentina la prima Coppa Davis della sua storia.

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23 Commenti a “Djokovic uno scandalo
la colpa non è tutta sua”

  1. angelica scrive:

    Allora qui c’è da mettersi d’accordo, nel master femminile c’e’ stata la stessa identica situazione: Dementieva gia’ qualificata per il ritiro di Serena Williams, giocava un match con la sostituta Petrova, un match semi-esibizione ( in palio solo 80punti e 100 mila dollari in piu’ per la vittoria).
    La Dementieva gioca una partita vera e sta in campo 2 ore e mezza. Poi perde la semifinale (e certo la stanchezza del giorno prima puo’ aver inciso)

    Allora decidiamoci: è stata una fessa lei ad essere così ‘professionale’ indipendentemente dalla formula, oppure ha fatto bene Djokovic?

    Io credo che la maggior parte di noi farebbe come il serbo. La formula lo permette, ma da qui a dire che è uno scandalo ce ne corre

  2. Fas scrive:

    Viva la formula del masters ed abbasso l’ omertà.

  3. Ros scrive:

    Djokovic avrebbe dovuto avere un’altra motivazione e lui lo sa: qualora vincesse il Master deve mangiarsi le mani, perchè da imbattuto, complice una possibile eliminazione di Federer domani, avrebbe chiuso l’anno da numero 2.
    Opportunità (nel caso) buttata al vento per pigrizia e sciocchezze.
    Per cui, la formula e tutto quello che vogliamo, ma qui la colpa è sopratutto di Djokovic, che non è la prima volta si dimostra poco professionale.

  4. erika pineider scrive:

    secondo me è proprio uno scandalo…devono trovare una nuova formula xchè è ovvio che nole nn abbia voluto stancarsi per il match successivo però così si sfalsa tutto…è sempre così…le donne sono più agguerrite e professionali rispetto ai loro colleghi maschi!

  5. Riccardo scrive:

    io continuo a difendere la formula del Master… mettiamola così: il ruond robin è una specie di palcoscenico, dove i migliori otto vengono gratificati della loro stagione con un sacco di soldi, acclamazioni e tre partite senza la tensione nervosa degli altri tornei.
    Insomma l’atteggiamento del giocatore è: “se perdo posso comunque recuperare, e anche se non recupero basta una vittoria e mi compro la ferrari nuova”.

    In sintesi, una settimana sostanzialmente tranquilla e proficua.

    Poi, con le semifinali, comincia il torneo vero, quello che vale la pena seguire.

  6. Nik85 scrive:

    Ma infatti lo scandalo è la formula, non djokovic. Come sono assurdi i nuovi punteggi dell’anno prossimo e le regole sulle partecipazioni ai tornei master, che io francamente abolirei. Invece di semplificare, si complica. Per capire chi passerà domani al gruppo oro serve una laurea in statistica. Si dice (e io lo penso) che il tennis si distingua come sport per la sua lealtà sportiva, per la correttezza in campo tra gli atleti, per la sensibilità del pubblico. E poi lo svendiamo commercialmente favorendo inciuci di classifica stile calcistico.
    Simon domani potrebbe uscire dal master avendo vinto due volte su tre nel suo girone e con una vittoria col possibile primo classificato del girone stesso. Siamo all’assurdità logica, alla negazione della ragione. Davvero ci piace così il tennis?

  7. Giovanni da Roussillon scrive:

    100′000 dollari ovvero circa la sua tredicesima mensilità, 20 punti della race, la vittoria sul numero 3 del pianeta per Tsonga; l’eventualità di conquistare la masters cup con 150 punti pieni della race per scalzare Roger Federer dal secondo posto se quest’ultimo fosse eliminato domani, per Djocovic.
    Sembrano costituire un movente debole per vincere un match a due professionisti giovani a caccia di sensazioni e non solo?

    Chi ha mai argomentato esaustivamente sulle ragioni per cui un incontro di tennis per essere eccellente deve avvenire in un contesto torneistico tradizionale? Perché non sperimentare altri sbocchi anche meno ortodossi, quantomeno un poco più freschi?

    Rino Tommasi, sono suo estimatore, ma qui non la raggiungo.

  8. Emiliano Faeti scrive:

    Riprendo una giustissima considerazione che Rino Tommasi avrà fatto centinaia di volte nelle sue telecronache. La formula attuale del Master serve per “allungare il brodo” e per far vendere i biglietti, ma secondo me la formula migliore è quella del Master WCT che si è giocato fino al 1989. Sempre otto giocatori ma tabellone ad eliminazione diretta, quarti di finale poi semifinali e poi finale, tutti al meglio dei 5 set.

  9. stefano grazia scrive:

    Certo che noi su Genitori & Figli ripeteremo sempre le stesse cose, pero’ anche voi…Comunque concordo con Angelica e vi invito tutti a discutere di Multilateralita’ e Unilateralita’ su G&F mentre domani col nuovo articolo introduttivo si apre la stagione della caccia al piccione …Il piccione sarei io, genitore forzato dalle circostanze a improvvisarsi coach e rivelando quel che faccio sul campo con mio figlio mi espongo alle critiche, raccomandazioni, suggerimenti, consigli,confronti con altri Genitori e Addetti ai Lavori. Fra i partecipanti il Prof Buzzelli (ex prep atletico della Garbin) e il Prof Baraldo (prep atl di Starace). Se vi capita fate un salto. Domani, su questo Blog. Genitori & Figli.
    Fine dello spot promozionale.

  10. stefan scrive:

    si ok la formula non va bene etc etc…….ma sig Tommasi,x favore,non lo dica 100 volte abbiam capito……

  11. Juan Matus scrive:

    I precedenti tre articoli di Rino Tommasi avevano i seguenti titoli:
    Questi Masters insoddisfacenti
    Questo Federer non è più lui
    Questa Davis è proprio vecchia
    Perché allora non scrivere adesso:
    Questo Djokovic è uno scandalo(?)

  12. stefano grazia scrive:

    Juan ! Ma sei proprio tu, il nostro vecchio caro pugile suonato? Detto con affetto e per voler significare esattamente il contrario, ovviamente… Cse sei tu, ci hai abbandonato ma hai lasciato un vuoto: non sarai d’accordo con tutto quello che facciamo e diciamo e magari non riesci ancora a digerire Mad Max (ma ti assicuro che ti sbagli) ma Archipedro ancora non si e’ ripreso dalla tua scomparsa e anche a noi farebbe piacere sentire di nuovo le tue opinioni seppur talora molto critiche… Se non sei tu, ti ho annoiato per 3′ per nulla e mi scuso (con te e con gli altri), se sei tu, torna, che a G&F le colline son sempre in fiore…

  13. Stefano scrive:

    Benedetta formula! come faresti sennò a capire quali sono i tennisti con le palle?
    C’è da dire che poi Tommasi sa stupire e porre sempre nuovi temi e stimoli, è solo la 67esima volta che sottolinea la “maledetta formula” del master…….

  14. Giovanni da Roussillon scrive:

    Infatti, sarebbe assai più bello vederli giostrare in un torneo all’italiana di tre settimane in cui tutti incontrano tutti, magari 3/5, un solo RR fatto di 28 partite.
    Inoltre, di transenna, se la Masters Cup non fosse formattata come è formattata (ovvero non idealmente, ma già quasi in modo tollerabile), chi avrebbe mai potuto assistere all’impresa di oggi tra Federer e Murray?

  15. zio tony scrive:

    mi spiace rino, anch’io mi pongo tra quelli a cui piace l’attuale formula del master…sarebbe bello invece che alternassero luoghi e le superfici per dare modo ai campioni di dimostrare ovunque di essere i “maestri”…
    ti dirò di più, ho visto tutta la partita (secondo me molto bella ed entusiasmante) e per me djoko non stato affatto scandaloso: ha trovato un tsonga scatenato, che dopo il primo set ha lasciato andare il braccio facendo dei numeri da circo, con mazzate alternate a discese a rete e voleè spettacolari! na roba che avrebbe mandato fuori di testa chiunque…

  16. Nikolik scrive:

    Però, ragazzi, scusate, ma non si può lasciare sotto silenzio l’intervento di Erika Pineider, che saluto, qualcuno dovrà darle il benvenuto in questo blog.
    Voglio ricordare, da vecchio appassionato di tennis femminile, che Erika Pineider è stata (ed è tuttora, immagino) ottima tennista, con classifica WTA e campionessa italiana di seconda categoria, se non sbaglio, ed è anche ottima maestra di tennis (se non ricordo male, al prestigioso Junior Milano).
    Sarebbe bello, Stefano, se anche Erika Pineider scrivesse sul tuo Genitori e Figli, vista la sua grande e bella esperienza di giocatrice professionista prima e di maestra poi.
    Contento, Stefano, del messaggio promozionale?
    Un benvenuto a Erika Pineider, insomma.

  17. Stefano Grazia scrive:

    Ringrazio Nikolic per l’Assist e ovviamente anche Erika se ci fara’ l’onore di partecipare al nostro sconquassato battagliero commovente (?) forum…

  18. Alex da Livorno scrive:

    @ Erika Pineider & Nikolik & Stefano Grazia

    Massimo rispetto per una tennista doc e tutte le ragioni del mondo alla convinzione che il tennis femminile sia valido, professionale e di alto livello (anche se oggetivamente più monotono di quello maschile),

    ma ragazze/ragazzi mie/miei, parliamoci chiaro, le signorine più che agguerrite sono solo più “carognette” dei colleghi maschietti:

    sono rare quelle veramente corrette e sportive come la (da me) rimpianta Kim Cljsters, le altre sembrano viperotte pronte a mordersi il seno l’un l’altra!

    Cmq ad Erika anche da me il mio personale benvenuto nel blog.

    un saluto,

    Alex

  19. angelica scrive:

    Alex, ok saranno piu’ carogne. E allora? Carogne o meno la questione dovrebbe essere: ha fatto bene la Dementieva a vincere un match esibizione in 2 ore e mezza il giorno prima di una semifinale, ha fatto bene Murray in quello che è stato definito uno dei più bei match dell’anno oppure ha fatto bene Djokovic?
    Io penso che tutte e tre avevano i loro buoni motivi. Uno forse strategico (non arrivare stanchi al match successivo e io fossi al loro posto avrei fatto lo stesso) L’altra forse era interessata di più ai punti. Murray ad eliminare un possibile avversario della finale.
    Comunque sia, ma ’sti ragazzi non sono mica fessi solo perchè hanno una racchetta in mano.
    Adesso sta partendo la litania ‘La finale non sarà nobile, sempre per colpa della formula’
    Adesso della formula, a Wimbledon della pioggia perciò il torneo e’ falsato (e io mi aspetto di sentire lo stesso, quando qualcuno giocherà il match perchè sul centrale con il tetto potrà e qualcun’altro invece causa pioggia non potrà giocare prima di un giorno. E in quel caso allora il torneo, per la stessa logica che si usa, non sarà falsato?
    E’ falsato anche a Melbourne quando a causa della temperatura troppo alta i match appena iniziati vengono sospesi, mentre quelli che hanno giocato più di un set e si sono cotti al sole devono continuare a giocare (e magari quasi collasare in campo) mentre i ‘grandi campioni’ giocano sul centrale con l’aria condizionata (si sul centrale agli AO c’è ovviamente l’aria condizionata). Poi magari il giorno dopo la grande star incontra il pollo arrostito il giorno prima, vince facile e la formula non è falsata no, perchè ma su via lui è un campione mentre l’altro è solo un onesto lavoratore della racchetta.

    E’ falsata anche a Parigi, quando per qualsiasi motivo i match vanno per le lunghe e li non c’e’ illuminazione e chi dovrebbe giocare l’ultimo match della giornata gli viene spostato al giorno dopo.
    E se ne posso fare ancora ed ancora di esempio. Allora ogni torneo è falsato ? No, certo che no, o meglio dipende. Se vince un “non personaggio” è falsata altrimenti, bè va bene lo stesso perchè l’albo d’oro dimostra la nobiltà di un torneo.
    Per quel che invece mi riguarda, penso che chi vinca sia stato il migliore di quel torneo.

  20. Alex da Livorno scrive:

    @ Angelica

    ‘E allora’ anche a me me ne frega un acca dei vari discorsi che formula e/o strategie falsano i risultati: per quanto mi riguarda sottoscrivo volentieri il tuo post.

    Ti dirà di più: se Davidenko vince il master lo stramerita e ci godo se batte lo “sborrone” di Novak!

    Comunque, come dici tu, i maschietti non sono certo fessacchiotti e giocano secondo la loro motivazione personale, però, dei tre, se devo scegliere un esempio di scaltro “cacasenno” da non seguire, prendo il cavallo dalle orecchie lunghe Murray, che, bada bene, non ha dichiarato di voler battere Federer (poi riuscendoci per un capello di Nikolai) per nobiltà sportiva o per levarsi di torno un super avversario: no, no, lui, guappetto com’è, l’ha fatto per dimostrarsi superiore a Rog dopo la scottante finale US Open!

    Piccolo problemino: per avere ragione di un Roger al 70% (voglio essere generoso) si è scaricato le alcaline ed il russo lo ha spallettato allegramente!

    La condotta più logica che lo scozzese ciondolone doveva tenere, se veramente si sentiva in grado di superare l’elvetico, non era certo mollare l’incontro, ma risparmiare qualche energia nervosa, e, in caso di sconfitta (indolore) sfidarlo poi in finale sui 3/5 dando il massimo dei massimi.

    Ripeto quindi il tuo bel teorema: vinca pure il brutto anatroccolo russo, se lo strameriterebbe!

    Salutoni.

  21. Emiliano Faeti scrive:

    L’ultima buffonata di De Villers è stata una finale 2 su 3 al Master. Grazie a Dio, il suddetto signore abbandonerà la nave a Dicembre dopo aver fatto danni su danni. Rinuncia di Nadal e condizione approssimativa di Federer a parte, credo che sia stata l’edizione più mediocre del Master alla quale io abbia mai assistito. Murray aveva le carte in regola per vincere ma ha patito oltremodo la vittoria contro Federer il giorno prima. Il bravo (oltre che furbo) Djokovic ha accettato di perdere una partita pur di arrivare in ottime condizioni alle semifinali. Alla fine ha avuo ragione lui.

  22. Emiliano Faeti scrive:

    Una amichevole “tiratina di orecchie” a Stefan e soprattutto a Stefano. Ragazzi, Rino mastica Tennis da una vita, magari merita anche un pò di rispetto

  23. ERIKA PINEIDER scrive:

    Volevo ringraziare per i complimenti Nikolik e fare a tutti i complimenti io per gli interventi interessantissimi che proponete qui!buon natale e felice 2009 erika

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