Coppa Davis: una finale credibile.
Inaffidabile Haas, lucido Tarpishev.
Il tennis non è più sport capitalista.
(In Mini-rassegna stampa leggi articoli su Henman e Safin)

 
23 Settembre 2007 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Dopo 15 anni gli Stati Uniti torneranno ad ospitare una finale di Coppa Davis, una competizione che gli americani hanno vinto ben 31 volte ma che non vincono dal 1995 quando sconfissero a Mosca la Russia.

(N.di UBS: consiglio a tutti l’istruttiva lettura del commento di Thomas Yancey all’interno del mio post “Fra due mesi questo blog compie un anno” senza dimenticare l’altro eccellente pezzo “l’atleta che sa di essere bello” di Covacich tratto qui dall’Espresso)
Ebbene sarà ancora la Russia , che in Davis ha un record di 4 finali disputate con 2 vittorie ed altrettante sconfitte, ad affrontare gli americani. In semifinale gli Stati Uniti hanno superato facilmente la Svezia a Goteborg lasciando agli svedesi il punto conquistato nella prima giornata da Thomas Johansson, che si è ricordato ai aver vinto, nel 2002, una prova del Grande Slam vincendo l’Australian Open. Tuttavia la Svezia, che aveva dovuto rinunciare al suo più forte singolarista Robin Soderling ed era stata costretta a richiamare Joachim Johansson che non giocava in gara da gennaio, non aveva le armi (i giocatori) per rovesciare il pronostico. Andy Roddick ha conquistato i suoi punti in singolare, i gemelli Bryan hanno vinto il doppio.
Molto più combattuta ed incerta l’altra semifinale. A Mosca , dopo che Tommy Haas si era fatto facilmente battere da Andreev nel primo singolare, Philipp Kohlschreiber un tedesco di limitate possibilià tecniche ma grande agonista è riuscito a trasformare in una maratona il suo incontro con Nikolay Davydenko riuscendo ad imporsi dopo 4 ore e mezza.
A sorpresa i russi , che non avevano convocato Marat Safin, che si è consolato per l’esclusione andando in Tibet per tentare di scalare uno dei più difficili 8000 , hanno perduto il doppio per cui il capitano Tarpishev è stato costretto a rivoluzionare la squadra per gli ultimi due singolari..
Ha escluso l’esausto e logoro Davydenko ed ha rispolverato Mikhail Youzhny, il giocatore che nel 2002 aveva dato alla Russia la sua prima Davis battendo a Parigi, nell’ultimo e decisivo singolare, il francese Mathieu.
In questa occasione Youzhny ha battuto il tedesco Philipp Petzschner, che aveva sostituito l’inaffidabile Haas portando la Russia in parità, dopo di che il solido Andreev ha battuto Kohlschreiber impedendo al pressoché sconosciuto tedesco di diventare l’eroe di questa semifinale.
La Russia difende la Coppa conquistata l’anno scorso a Mosca battendo l’Argentina. Prima di riuscire finalmente a vincere la Davis nel 2002, la Russia aveva perduto due finali, entrambe di fronte al proprio pubblico di Mosca, nel 1994 contro la Svezia di Stefan Edberg e nel 1995 contro gli Stati Uniti di Pete Sampras.
Come ho detto questo è stato l’ultimo successo degli americani. Successivamente gli Stati Uniti hanno perduto due finali, nel 1997 a Goteboirg contro la Svezia e nel 2004 a Siviglia contro la Spagna.
E’ probabile che per la finale gli Stati Uniti, che hanno la scelta del campo, decideranno per un campo indoor. Poche incertezze per la loro formazione, da qualche tempo bloccata su Roddick e Blake nei singolari e sui gemelli Bryan per il doppio, una soluzione che però non consente varianti mentre i russi, che possono contare su Andreev, Davydenko, Youzny e Tursunov (oltre che su Safin se non si sarà perduto in Tibet) hanno la possibilità di cambiare in corsa le loro carte.
Comunque, a dispetto di una formula che non è certo la migliore, questa Davis ha prodotto una finale credibile e di grande interesse. Un tempo un confronto Stati Uniti – Russia poteva verificarsi a livello Olimpiadi, è un successo per il tennis avere recuperato i russi a questo sport, una volta considerato capitalista.

Rino Tommasi

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23 Commenti a “Coppa Davis: una finale credibile.
Inaffidabile Haas, lucido Tarpishev.
Il tennis non è più sport capitalista.
(In Mini-rassegna stampa leggi articoli su Henman e Safin)”

  1. Enzo Cherici scrive:

    Occhio a Safin…quel pazzoide è capace di tutto. Io un Safin anche al 70% in una finale del genere lo porterei sempre. Contro Roddick e Blake è l’unico che può giocarsela in un match dove voleranno palle pesantissime. Inoltre si giocherà indoor e Davydenko ha un pessimo record contro i due americani (0-6 con Blake; 0-4 con Roddick)e Youzhny non mi sembra renda molto indoor. Secondo me il volpone non giocatore russo ci fa una sorpresa…

  2. marcos scrive:

    la chiosa di rino, ottimo articolo, va a mio parere girata: non che il tennis non sia più uno sport capitalista…è che il nuovo (e preoccupante) capitalismo ha conquistato la russia…

    …e la cina pure!

  3. marcos scrive:

    attendo che venga postato l’articolo della signora fusani in minirassegnastampa, qui a destra. un bel ritratto del safin alpinista, con una leggera inesattezza e con una definizione, su cui ci si potrà divertire.

    pace a tutti!

  4. remo scrive:

    La finale migliore tra le due squadre migliori (eccezion fatta per la Spagna, che però lontana dalla terra soffre troppo). Un ritorno alla vittoria degli Stati Uniti potrebbe ridare ossigeno al movimento yankee che, come per l’economia su larga scala, condiziona l’intero panorama tennistico mondiale. Anch’io penso che uno come Safin lo farei sempre giocare, a prescindere, ma temo che prendere tre punti a questi USA non sia per niente semplice. Vedo gli States favoriti all’80%.

  5. Freddo scrive:

    Ditegli a tommasi che Safin e’ infortunato al polso e anche per questo non e’ stato convocato…Basta informarsi…

  6. daniele flavi scrive:

    Marcos vorrei accontentari, ma dovresti darmi qualche informazione in più….Sai il giorno che è uscito? dalla mia fonte non riesco a trovarlo, se ci riesco te lo metto al quanto prima….

  7. daniele flavi scrive:

    sempre riguardo safin..leggete un po’ questa agenzia calda…calda….non è che qualche sponsor gli ha fatto cambiare idea….

    TENNIS: SAFIN ‘ALPINISTA’, SI ARRENDE DAVANTI AGLI 8.201 METRI DEL CHO OYU =

    Mosca, 24 set. - (Adnkronos/Dpa) - Il tennista russo Marat
    Safin, ex numero uno del mondo, si e’ arreso davanti alle difficolta’
    della scalata del monte Cho Oyu che, con i suoi 8.201 metri e’ la
    sesta cima piu’ alta del mondo. Situato sul confine tra Cina e Nepal,
    fa parte della catena dell’Himalaya e dista circa 20 km ad ovest
    dell’Everest. “Marat ha sottolineato come la scalata di una montagna
    e’ una missione seria e difficile e non semplicemente un’avventura”,
    ha detto il capo della spedizione, Alexander Abramov. Safin, 30 anni,
    si era unito alla spedizione a settembre per cercare di conquistare la
    cima Himalayana. Il tennista russo non e’ nuovo a questo genere di
    imprese, non ha avuto problemi, infatti, con i 4.100 metri del Murat
    ed i 4.700 dello Shigar, ma si e’ arreso nel campo base del Cho Oyu,
    ubicato a 5.700 metri. Dopo una settimana di rigenerazione Safin
    ritornera’ agli allenamenti.

  8. Stefano Grazia scrive:

    OFF TOPIC, come amate dire voi:
    Szavay beats Jankovic for China title
    BEIJING (AP) — Hungarian teenager Agnes Szavay rallied to defeat world No. 3 Jelena Jankovic 6-7 (7), 7-5, 6-2 in the Beijing Open final on Sunday.
    Jankovic appeared to be cruising to the title after winning a tough first set in a tiebreak and then storming to a 5-1 lead in the second

    La Szavay conferma di essere i nome nuovo da osservare ma anche la Jankovic di non essere completamente una giocatrice “vincente”…anche lei,ad un livello leggermente più alto della Schiavone, dimostra-a mio modestissimo avviso- di avere quel qualche cosa in meno rispetto ai campioni di razza… Questo non significa che non ce l’avrà mai ma citando questa volta forse impropriamente Vecchioni “l’orologio dei 30 anni batte colpi che non lasciansegni e non ne ha lasciati il mio fucile”…La Jankovic è ancora giovane, ma ho quasi l’impressione che stia perdendo anche lei la corriera… E che tutt’al più possa diventare al massimo al massimo una Novotna.

  9. giorgio scrive:

    La Jankovic ha avuto un problema al collo al termine del secondo set.

    Durante la partita, quella che aveva dimostrato una scarsa tenuta psicologica era stata l’ungherese, che sbagliava un comodo smash per ottenere il break nell’unidicesimo gioco del primo set, e nel tie-break riusciva nell’impresa di bruciare un vantaggio di 5-0, fallendo successivamente 3 set-point nello stesso tiebreak

  10. marcos scrive:

    nel bell’articolo di claudia fusani su marat (mini rassegna stampa, ottimamente curata da daniele flavi), ci si dimentica del dolore al polso sinistro di marat: tarpischev, vecchio volpone del tennis, ben sapeva di non poter chiamare safin, per aiutare la russia a sconfiggere la germania: safin, poi, si chiama quando si allena a fondo, magari per soli 10 giorni, a prescindere dai suoi dolori.

    vorrei, inoltre, gentili frequentatori del blog, chiedervi un parere su ciò che scrive claudia, quando dice: “il serve and volley che ha fatto tremare l’hall of fame del tennis”.

    quando penso al serve&volley, mi vengono in mente henman, edberg e mcenroe: molti altri l’hanno praticato…gli australiani, per esempio, tranne alcuni; adriano lo usava magistralmente…ci prova stepanek, ci prova mirny, bjorkman: aggiungetene voi. quando penso al gioco di marat, però, non mi viene in mente il serve&volley.

  11. Stefano Grazia scrive:

    bè, si è ripresa poi bene però…

  12. remo scrive:

    Vero, però è anche vero che non si è mai abbattuta del tutto risalendo da 1-5 a 7-5 e annullando anche un match-point. Partita strana, che ha ricordato in parte la finale degli Us Open 1985 tra Mandlikova e Navratilova (sia pur con ben altro stile di gioco e soluzioni tecniche). Mi è parso molto efficace il rovescio incrociato dell’ungherese così come la robustezza del servizio. Jankovic sicuramente condizionata dal problema al collo ma a mio avviso non così tanto da non dover riuscire a chiudere. In realtà a un certo punto deve essere subentrata la paura che, forse, le ha fatto avvertire maggiormente il disagio.

  13. Nikolik scrive:

    La Jankovic, come la Kuznetsova del resto, ha una classifica assolutamente bugiarda e troppo generosa.
    Giustizia sarà fatta dalla Davenport e dalle Williams, che se rientreranno, anche solo a medio ritmo, e non a pieno ritmo, le scavalcheranno con estrema facilità.
    Naturalmente, tanto per rimanere off topic, anche la Davenport dovrà necessariamente avere una fra le prime 4 teste di serie agli Australian Open, se lo giocherà. Così, mi prendo la socddisfazione di scavalcare Tommasi, che ancora non lo ha detto ma, avendo sempre ragione quando parla di tennis e non di polemichette federali, lo dirà presto.

  14. Nicola De Paola scrive:

    Marcos,sono d’accordo con te sulla questione serve&volley!..In realtà questa stupenda tattica di gioco è propria di altri giocatori,e i nomi che hai fatto sono tutti corretti!..Safin,come Federer,possiede anche questa arma nel suo ricchissimo bagaglio tecnico!..Però la utilizza a sprazzi,ed ha una voleè di rovescio pazzesca…
    Comunque nell’articolo della Fusani,vengono riportate molte chiacchiere interessanti di Marat,piene di buoni propositi e di giustificazioni…Mah!..

  15. Enzo Cherici scrive:

    Marcos, anch’io quando ho letto quella frase ho storto un pò il naso…L’articolo nel complesso però è interessante e ben strutturato. Chiudiamo un occhio ;-)

  16. giorgio scrive:

    E’ colpa di Jankovic e Kuznetsova se molte delle altre giocano quando pare e piace a loro?

    Cosa impedisce a giocatrici come le Williams, Henin e Sharapova di giocare un numero maggiore di tornei?
    E poi la Henin dimostra come si possa essere numero 1 pur giocando poco. Venus ha giocato un solo torneo in meno in rispetto alla belga, ed è NONA in classifica.

    Mi sembra che alla base di tutti gli sport ci sia il criterio della qualificazione (quando non trials) per la partecipazione ad un grande evento.
    Nello sci alpino, devi fare tutte le gare per guadagnarti un pettorale favorevole. Non si capisce perchè se Bode Miller salta la stagione, si deve beccare, in occasione dei mondiali, il pettorale n.31, mentre le sue connazionali di colore possono saltare gran parte dei tornei e ricevere le tds n.3 e 4 in uno slam. Oddio, adesso c’è pure la Davenport. Che immagino riceverebbe la tds 4 bis :)

    PS: La classifica ha un senso se viene utilizzata per stabilire le tds, altrimenti la si può tranquillamente abolire. Se io gioco un determinato torneo rispetto ad un altro, lo faccio anche in base ai punti che ricevo. Se so che questi punti non mi serviranno per avere una posizione migliore nel seeding di uno slam, mi spiegate cosa gioco a fare quel torneo?

  17. giorgio scrive:

    OFF TOPIC (2):

    http://www.thesun.co.uk/

    WORLD No 3 Novak Djokovic was offered £110,000 to throw a tennis match, SunSport can reveal.

    Serbian Djokovic, a finalist at the US Open this month, was stunned to be offered the massive sum to lose in the first round of a tournament in St Petersburg and flatly refused to get involved.

    But the revelation will shock the game after Tim Henman’s admission that he is aware of players being approached to fix matches.

    ATP tennis chiefs have launched a betting probe into strange results. There is no suggestion the organisers of the St Petersburg tournament last year were involved and Serbian Djokovic, 20, did not attend the event.

    But the ATP are focusing their investigations on betting scams in both Russia and the Ukraine.

    A spokesman said: “We do not comment on investigations or whether players have supplied us with information. But we have an anti-corruption programme and while no players have been charged we are not resting on our laurels.”

    The ATP are looking at a gambling scandal surrounding Nikolay Davydenko’s loss to Martin Vassallo Arguello in Poland in August. The Russian withdrew injured in the third set but has insisted he is innocent.

    Just-retired Henman said: “I never experienced it but, listening to the players, it seems it goes on.”

    A Djokovic spokesman insisted the player had received no official offer to play in St Petersburg.

    He said: “Novak was contracted to play in Basel at the same time but withdrew through injury.”

    Finalmente qualcuno inizia a parlare. Speriamo che anche altri seguano l’esempio del buon Henman, non aspettando la fine della carriera per iniziare a fare luce su questo sommerso. Altrimenti si rischierebbe la prescrizione per qualsiasi reato………..

  18. Nikolik scrive:

    Giorgio, come ho già scritto qualche tempo fa, ho fatto una ricerchina di cui sono molto contento.
    Ho fatto la classifica tenendo conto solo dei tornei dello Slam.
    Naturalmente, gli esperti di classifiche, tra cui Giorgio stesso, potranno correggermi, ecco il risultato:

    1) Henin 2450
    2) Serena Williams 1750
    3) Venus Williams 1540
    4) Ivanovic 1380
    4) Sharapova 1380
    6) Kuznetsova 1340
    7) Bartoli 1040
    7) Chakvetadze 1040
    7) Vaidisova 1040
    10) Jankovic 980

    Onestamente, si deve rilevare che questa classifica, basata solo sui tornei che realmente contano e a cui partecipano sempre tutte le più forti, conferma che la Jankovic e la Kuznetsova, contrariamente a quanto sostenuto, hanno una classifica ingiusta e troppo generosa.
    Curiosamente, le due Williams sono nelle prime tre, cioè dove Tommasi e, più umilmente, anche io, le avremmo messe se avessimo potuto decidere le teste di serie.
    Penso che questa classifica confermi quello che finora si è detto.
    E con criteri oggettivi e matematici, come vuole Giorgio.

  19. giorgio scrive:

    Nikolik, i criteri oggettivi e matematici vorrebbero che si analizzassero le classifiche prima dell’inizio di un torneo, non dopo il torneo. A meno che tu non voglia proporre all’ITF di stabilire le tds alla fine dei tornei.

    Siccome sei una persona intelligente, sai benissimo che questa classifica era diversa all’inizio degli US Open. Non a caso fui io a pubblicare la stessa classifica (che puoi tranquillamente ritrovare, visto che io non ne ho voglia) in cui Venus non era tra le prime 4.

    Grazie a questo tuo criterio, Serena, alla vigilia degli Australian Open ‘07, avrebbe vantato la bellezza di 150 punti, ottenuti negli slam del 2006. Non mi sembra che sarebbe stata degna di una testa di serie. Mi spiace, ma contro l’altalenanza di rendimento delle Williams, c’è poco da fare. Con le tue classifiche ad hoc risolveresti ben poco.

    I criteri sono oggettivi quando sono validi sempre. Quello che hai riesumato oggi, sbugiarda tutti i milioni di post che hai scritto durante gli Us Open, visto che Venus sarebbe stata fuori dalle 4 e quindi avrebbe potuto beccare la Henin, a partire dai quarti.

  20. Nikolik scrive:

    Non hai tutti i torti Giorgio.
    Facciamo così: adoperiamo allora quella classifica per gli Australian open 2008, è una classifica già fatta, non fatta dopo.
    E poi, che fare della Davenport in Australia? Non le diamo neppure la testa di serie n. 32? E se incontra la Schiavone al primo turno, ti sembra giusto per la nostra campionessa?
    Ripeto: non è una tutela per lei, la Davenport se ne frega, tanto contro la Schiavone vince, è una tutela per le altre.

  21. giorgio scrive:

    Sulla Davenport siamo tutti d’accordo. La sua assenza era più che giustificata.

    Adesso chiamo i miei amici “aussie” e sistemiamo tutto

  22. giorgio.spalluto scrive:

    La finale “credibile” si svolgerà al Memorial Coliseum di Portland, Oregon dal 30 Novembre al 2 Dicembre.

    Portland sarà per la prima volta la sede di una finale. Nell’81 e nell’84, ospitò 2 semifinali, entrambe vinte contro l’Australia.

    In questo momento apprendo, da un forum, del peggior sorteggio che ci potesse capitare (spero non sia vero):

    CROAZIA-ITALIA!!!!!!!

    Quantomeno, eviteremmo il primo turno, ma potevamo sperare in un sorteggio molto ma molto più positivo. Prepariamoci ad un altro play-out per non retrocedere

  23. giorgio.spalluto scrive:

    Croatia (s)
    Bye

    Italy
    Bye

    Netherlands (s)
    Bye

    Latvia
    v
    FYR Macedonia (c)

    Switzerland (c)(*)
    v
    Poland

    Belarus (s)
    Bye

    Bye
    Georgia

    Bye
    Slovak Republic (s)

    Confermata, ahimè, Croazia-Italia, ovviamente al secondo turno.
    La SVIZZERA (che non era tds) è costretta al primo turno. Anche se, vincendo, incontrerebbe la Bielorussia. Paradossalmente, visto il sorteggio, ci sarebbe convenuto giocare il primo turno. Peccato!

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