Giochiamo in anticipo
la finale Federer-Nadal.
“Per me vince Roger…e per me invece Rafa”

 
5 Luglio 2008 Articolo di Roberto Commentucci
Author mug

I nostri Enzo Cherici e Roberto Commentucci hanno provato ad immaginare come potrebbe finire la finale di Wimbledon tra i primi due giocatori del mondo. Con due esiti molto diversi… Voi come pensate che finirà?

Ecco perchè vincerà Federer

Domani Roger suonerà la sesta. Di Enzo Cherici

La cosa che più odio del calcio sono i commenti post partita. Lippi doveva mettere Tizio, Ancelotti avrebbe dovuto far giocare Caio, Spalletti non ha schierato Sempronio. Trasmissioni televisive in cui il fior fiore dei commentatori e degli opinionisti ci spiegano come gli allenatori avrebbero dovuto far giocare le proprie squadre. Piccolo particolare: ce lo raccontano dopo che hanno giocato. Troppo facile no? Voi direte: ma come, siamo alla vigilia della finale di Wimbledon e ci vieni a parlare di calcio? Avete ragione, ma questa piccola introduzione era necessaria perché anche noi di Ubitennis vogliamo per una volta giocare a fare gli esperti. Ma prima che si giochi la partita, altrimenti che gusto c’è?
E allora dico che domani, sul centrale di Church Road, Federer eseguirà la sua sesta sinfonia. Partiamo dalle sensazioni. Vi ricordate Wimbledon 1999? Il torneo di quest’anno mi ricorda moltissimo quell’edizione. In finale contro Sampras si presentò un Agassi in forma strepitosa, che in semifinale impartì una memorabile lezione nientemeno che al fenomenale canguro australiano Pat Rafter. Al contrario, il buon Pete aveva raggiunto la finale senza mai veramente entusiasmare. Insomma, non erano pochi gli osservatori che alla vigilia davano Agassi per nettamente favorito. Il campo raccontò poi un’altra storia. Sampras giocò un tennis siderale, toccando vette irraggiungibili e forse irripetibili. Risultato, dopo 115 minuti era tutto finito: 6-3 6-4 7-5 e tutti a casa. Sampras poteva alzare il trofeo per la sesta (ops) volta. Analogamente, anche quest’anno si sente ripetere con sempre maggiore insistenza che Federer stavolta non ce la farà. Come abbiamo letto anche sul nostro sito nei giorni scorsi, molti grandi giocatori del passato (Krajicek, Cash, Borg, Newcombe, Smith) vedono Nadal favorito per la finale. Secondo me invece vincerà Federer. E nettamente anche.
Vediamo quali sono le ragioni tecniche che giustificano questo mio convincimento. Fin qui Nadal ha seriamente sofferto soltanto in un’occasione, nel match di secondo turno contro Gulbis. Sofferenza peraltro limitata ad un paio di set, il primo perso 7-5 ed il terzo vinto 7-6. Ancora troppo acerbo il giovane campione lettone per pensare di mettere in difficoltà Nadal in un match 3 su 5. E tuttavia, il buon Ernesto ha indicato la strada. Occorre in primo luogo un gran servizio e poi bisogna cercare di giocare profondo sul dritto del maiorchino, per poterlo poi attaccare sul suo lato destro costringendolo a dei recuperi col suo rovescio bimane. Gli altri che hanno almeno a tratti impensierito Rafa in questo torneo sono stati i tedeschi Beck e Kiefer. Entrambi dotati di ottimi servizi, tuttavia non disponevano della varietà di colpi messa in mostra da Gulbis per fare match pari con lo spagnolo. Tutti gli altri avversari di Nadal non disponevano di un servizio così efficace da poterlo poi metterlo in difficoltà, assumendo poi il comando dello scambio. Per Federer il discorso è ovviamento diverso. Il suo servizio sta funzionando alla grandissima in assoluto. Sull’erba poi, Roger potrà finalmente tornare a servire da sinistra verso la sua diagonale preferita, alla ricerca del dritto di Rafa. Contrariamente a quanto succede sul rosso – dove è costretto a cercare troppo spesso l’ace centrale per disinnescare il mortifero dritto dello spagnolo – qui sui prati l’apertura ancora molto ampia potrebbe risultare troppo penalizzante anche per un fenomeno come Nadal.
Bisogna poi ragionare sul servizio di Rafa. Miglioratissimo, siamo d’accordo. Però, paradossalmente, a Federer da molto più fastidio il servizio mancino di Nadal sulla terra, con rimbalzo alto sul suo rovescio, piuttosto che il più penetrante servizio esibito da Rafa qui a Wimbedon. Non sono i 10 km/h in più o in meno che possono disturbare un giocatore ricco di talento come lo svizzero, quanto piuttosto l’entità del rimbalzo della palla e la difficoltà di giocare colpi – soprattutto di rovescio – all’altezza della spalla. A Parigi abbiamo visto come Federer fosse costretto a cedere un paio di metri di campo in risposta, nell’infruttuoso tentativo di colpire la palla ad altezza bacino. Sui prati potrà invece incontrare la palla, iniziando lo scambio senza regalare terreno all’avversario. Ritengo quindi che il colpo che deciderà il match in un senso o nell’altro sarà il servizio dei due campioni. Troppo perfetto per l’erba quello di Federer, buono quello di Nadal, ma non contro un artista dei prati quale il campione svizzero.
Ma c’è poi il fattore più importante di tutti: la testa. La testa? Ma se Federer si sogna Nadal anche di notte ed ha perso contro il maiorchino set e match già vinti proprio a causa del suo evidente disagio psicologico! Non qui. A Wimbledon Federer non accetta di perdere. È casa sua. La ritiene inviolabile. Aveva praticamente perso anche lo scorso anno – ricordate le quattro palle break annullate al quinto? – ma ha rifiutato la sconfitta. No, qui a Wimbledon il dottor Freud sarà il miglior alleato dello svizzero. Risultato finale: 6-2 6-4 7-6.

Ecco perchè vincerà Nadal

Ve lo spieghiamo attraverso una storia surreale: due vecchi terraioli festeggiano la vittoria di Rafa, ma poi fanno uno strano incontro… Di Roberto Commentucci

Una piovosa domenica sera di luglio, a Londra. Chi si fosse trovato a passare per quel piccolo pub, poco distante da Church Road, nei pressi di Wimbledon, avrebbe assistito ad una scena piuttosto strana. Stravaccati ad un tavolo, due uomini sulla quarantina, fra un boccale di birra e l’altro, continuavano a battersi le mani sulle spalle, a congratularsi a vicenda, ridendo a crepapelle e sghignazzando. Sembrava che avessero vinto alla lotteria. Il primo, un tipo alto e magro, il viso dominato da un gran naso aquilino, si esprimeva in un inglese dal forte accento spagnolo:

“Che soddisfazione, Thomas, ma ci pensi?… Uno di noi, uno nato sulla terra rossa, che vince il torneo di Wimbledon… E in quel modo, poi: quasi 5 ore di battaglia, 86 al quinto, la gente in delirio.”

“Non riesco ancora a credere che sia davvero successo, Horacio” rispondeva l’altro, un tipo sanguigno, tarantolato, il fisico massiccio, tarchiato, i radi capelli biondicci, l’accento tedesco. “Però si era capito subito che Rafa era in una grande giornata”

“Hai visto, Thomas, hai visto come lo ha passato con il rovescio lungolinea, due volte di fila, nel tie break del primo set?”

“Come no, Horacio” ribatteva l’altro “Non se lo aspettava il lungolinea Roger, pensava al solito passante incrociato… Sul punto successivo, però, Rafa è stato ancora più bravo: prima quel back stretto di rovescio, a sorpresa, poi un top spin di diritto profondissimo. Ci credo che Federer ha sbagliato…”

“Si, è vero” riprende Horacio, “ma la partita è girata definitivamente quando Rafa lo ha brekkato sul 4 pari nel quarto. Roger conduceva due set a uno, e se fosse andato avanti 54 sarebbe stato molto vicino a vincere”.

“Eh, ma lì Rafa ha giocato almeno 3 risposte sensazionali, quella di rovescio sul 15-40 è stata da antologia, la ha messa sulla riga nonostante il bellissimo servizio in slice a uscire dello svizzero…”

“Eppure, Thomas, Federer ha servito benissimo… Dalle statistiche risulta che ha fatto 26 aces e non so quanti servizi vincenti, ma non gli sono bastati“

“E‘ vero, è vero, Horacio, il fatto è che quando si entrava nello scambio il punto lo faceva Rafa due volte su tre, e così ha finito per portarlo al quinto”.

“Ma vogliamo parlare del match point? Rafa serve per chiudere la partita, va 40 a 0, Roger gli annulla i primi due con due diritti vincenti, rabbiosi, e lui che cosa fa? Sul 40-30 si inventa un serve and volley dietro al servizio a uscire, da sinistra, lo butta fuori campo e chiude con la volèe incrociata di rovescio…” “Mamma mia, Thomas, quante volte abbiamo sognato, anche noi, di fare un punto così a Becker, o a Sampras?… Noi che a volte nemmeno avevamo il coraggio di andarci, a Wimbledon… e preferivamo stare a casa a fare la preparazione atletica per il resto della stagione, ti ricordi?”

A quel punto, un anziano signore distinto, seduto solo soletto ad un tavolo lì accanto, si avvicina alla coppia di amici, ormai piuttosto alticci, e si presenta:

“Buonasera signori, il mio nome è Perry, Fred Perry. Sono un vecchio appassionato di tennis, ma ormai da qualche anno non seguo più questo sport, al punto che non sapevo neppure il risultato della partita di oggi. Però adesso che vi osservo bene, voi non siete per caso due giocatori? Lei… lei deve essere argentino… Si ora mi ricordo, alto, magro, mancino, gran top spin, gioco solido… Ho capito, lei è Horacio De La Pena! E lei invece, non è quell’austriaco, quello che fu investito in un parcheggio a Miami? Ho visto una sua foto, mentre si allenava sulla sedia a rotelle… Ma certo, lei deve essere Muster, si, il grande Thomas Muster! Che emozione, mio Dio…”

Poi, facendosi improvvisamente serio, e abbassando il tono della voce:

“Dunque, mi dite che a Wimbledon ha vinto Nadal. Io non lo ho mai visto giocare, ma me lo avevano descritto come un regolarista, uno specialista della terra rossa. Come è potuto succedere?”

Ormai l’ospite si è seduto, e ha offerto un altro giro di birra. I due ex campioni, divertiti e molto su di giri, si affannano a spiegare l’accaduto al vecchio appassionato disinformato.

“Vede signor Perry, il fatto è che adesso l’erba di una volta non c’è più…” Fa Muster.

“Vuole dire che hanno messo i campi in cemento anche a Wimbledon?!” esclama scandalizzato il vecchietto.

“No no, per carità, è sempre erba. Solo che rispetto a qualche anno fa la palla rimbalza un pò più alta, e in modo molto più regolare”.

“Ma allora, è anche possibile riuscire a fare qualche buono scambio da dietro, non è così?”

“Esatto signor Perry. Anzi, le dirò, ormai si gioca quasi esclusivamente da fondo campo, anche sull’erba”.

“D’accordo, ma non venitemi a dire che è come giocare sulla terra rossa… E’ sempre una superficie rapida, e mi hanno detto che quello svizzero è un autentico fenomeno, sulle superfici rapide. Quante partite aveva vinto, di fila sull’erba prima di oggi? 41? No, no, se ha perso ci deve essere qualche altro motivo…”

Interviene De La Pena:

“Beh vede signore, quel regolarista, Nadal, è come noi, anche lui un mancino. E il suo diritto alto e carico di top spin sembra fatto apposta per mettere a nudo il punto debole dello svizzero, il rovescio contro la palla alta.”

“Proprio così” interviene Muster “a noi mancini piace da morire martellare l’avversario sul rovescio… Rafa lo fa benissimo, nessuno ha mai avuto un diritto arrotato pesante e veloce come il suo. E questo fatto ha finito per creare in Federer, uno che è abituato ad essere sempre il migliore in tutte le situazioni di gioco, un vero complesso di inferiorità: quando deve affrontare Nadal, su qualsiasi superficie, prova un timore quasi fisico, perché sa che l’altro è dotato di un’arma che può ucciderlo.”

Perry ha un sobbalzo: “Ma allora, che cosa sta a fare dietro a palleggiare, ‘sto svizzero! Si butti a rete appena può, segua il servizio, faccia il chip& charge, tenti l‘approccio in back. Mi hanno detto che gioca benissimo al volo, e che serve splendidamente.”

“Caro signore” si inserisce timidamente De La Pena “il fatto è che questo Nadal è un autentico demonio. Riesce a giocare dei passanti in corsa, anche molto lontano dal campo, che non si sono mai visti prima, nel tennis. Bisogna attaccarlo benissimo, metterlo alle corde, preparare con molta accuratezza la discesa a rete, o non si ha scampo.”

“E’ come uscire dalla trincea senza l’elmetto, hehehe…” ridacchia Muster. “Inoltre, oggi le palline sono diverse. Rispetto ad una decina di anni fa sono un po’ più grandi, e questo favorisce il giocatore che gioca in difesa. Ormai per andare a rete bisogna aver fatto quasi completamente il punto con il servizio, o con i colpi di rimbalzo. Se no si viene passati. Al punto che oggi, ai giovani, i maestri non insegnano più il serve & volley”.

“Quel che mi dite è un po’ triste, per la verità” riprende Perry “Mi piaceva molto veder giocare delle buone volèe. Però, scusate. Un giocatore di sola difesa, sull’erba, anche in una partita da fondo campo, non può avere molte speranze, contro uno che prende sempre l’iniziativa, e che gioca i colpi con maggiore anticipo”.

“Il punto è” interviene De La Pena “che questo Nadal non è un giocatore di sola difesa, o almeno non lo è più. Negli ultimi tre anni è progredito moltissimo. Ha imparato ad anticipare maggiormente, ha migliorato tantissimo il servizio, gioca benissimo il back, appena ne ha l’occasione aggredisce l’avversario e all’occorrenza sa giocare bene al volo. D’altronde è molto giovane, ha solo 22 anni, e quindi i margini per migliorare li ha.”

“Si, si, questo è tutto vero” irrompe Muster “Però diciamo la verità: oggi Nadal ha vinto perché nei momenti importanti, nei tie break, sulle palle break, ha avuto più coraggio di Federer: lo guardava negli occhi, fisso, lo sfidava. Era molto più sicuro di se di quanto non fosse lo svizzero. In questo devo dire che mi sono anche un po’ immedesimato, hehe. In realtà mi rivedo un po’ in Rafa, come atteggiamento. Ma devo ammettere che lui è diventato molto più forte di me”.

“Beh, vi devo ringraziare. Mi avete molto tranquillizzato, signori” afferma compiaciuto Perry, alzandosi e accomiatandosi. “Insomma, da quello che dite questo Nadal è un giocatore di grande talento. Ha tecnica, ha fisico, ha coraggio. Ha battuto un grandissimo campione. Quindi starà benissimo nell‘albo d‘oro del nostro vecchio torneo. Vi ringrazio e vi auguro una buona notte”. E sparì.

Appena il vecchio se ne fu andato, Muster e De la Pena si guardarono negli occhi, e restarono in silenzio per qualche minuto. Fu l’argentino a parlare.

“Ma era tutto vero, o abbiamo bevuto troppa birra, e quell’uomo ce lo siamo sognato?”

“Non lo sapremo mai, Horacio”

Un ultimo brindisi, Thomas?”

“Si Horacio. Alla terra rossa”

“Alla cara vecchia terra rossa Thomas, amico mio”.

E alzarono i boccali.

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51 Commenti a “Giochiamo in anticipo
la finale Federer-Nadal.
“Per me vince Roger…e per me invece Rafa””

  1. Voortrekker Boer scrive:

    Io più che alla terra rossa brinderei al cemento….non quello delle speculazioni edilizie italiane, ma a quello con cui si dovrebbero coprire almeno 1/3 dei campi in terra rossa italiani.

    Sulla scempiaggine erbivora di Wimbledon preferisco soprassedere.

  2. Anakyn scrive:

    Spero davvero che il furore “religioso” di San Roger al cospetto del sacrilego Rafa, sceso il Terra Santa per violarla, abbia la meglio.

    E’ vero: l’anno scorso, a noi che siamo suoi tifosissimi, ci fece soffrire come bestie, ma anche ammirare quell’urlaccio a pieni polmoni - finalmente uno sfogo! - sul break appena strappato allo spagnolo col dritto anomalo lungolinea dopo scambio da infarto, urlaccio insolito per uno come lui e che in un attimo fece capire a tutti che no, no, lui perdere a Wimbledon non poteva accettarlo.
    Anche io, dal mio piccolo angolino di tifoso, non potrei accettarlo, non dopo questi 5 anni, coi record di Borg e Sampras da frantumare, con un mondo tennistico ancora scettico da convincere su chi meriti davvero l’ascesa nell’Olimpo.
    Domani starò malissimo, ne sono sicuro, come quando si tifava Tomba e pareva sempre che il bolognese fosse sul punto di cadere o inforcare.
    Poi vinceva, ed erano sollievo e gioia.
    Purissimi, come il gioco di Federer.

  3. riccardo scrive:

    Il cuore dice nadal 3 set a 0. La testa dice nadal 3 a 1.
    su qualche campo italiano è vero, si potrebbe mettere il cemento, visto che i nostri non vincono nemmeno sulla terra. Poi andrei in america e metterei la terra rossa su metà dei loro campi, almeno imparano a fare qualche scambio e si fanno tutti meno male.

  4. Aquila 63 scrive:

    Complimenti Roberto, ottimo articolo intriso di tecnica e guarnito da una simpatica narrazione.

  5. Thomas Yancey scrive:

    Sono fermamente convinto della vittoria di Federer. Perché ne esistono tutte le condizioni; perché le premesse sono le migliori; perché la sua sconfitta gioverebbe solo a Nadal, ma non all’immenso iceberg di cui questi due grandi tennisti sono la punta emergente.
    Il mondo mantiene sempre un suo incomprensibile ordine, nel quale le cose e i fatti tendono immancabilmente all’omeostasi. E il primato di Federer rappresenta ancora il migliore punto di equilibrio per il mondo tennistico.

  6. Nikolik scrive:

    Roberto, stai prendendo una preoccupante deriva Nadaliana.
    Le vacanze ti hanno trasformato: ma dove sei andato?

  7. Alessandro Mastroluca scrive:

    Mi scuso con Roberto, che ha scritto un racconto surreale quanto basta per essere davvero molto bello, ma spero tanto che la tua previsione sia legata, come scrivi verso la fine, a qualche boccale di troppo di birra.
    Da federeriano convinto, sono con Enzo. Per quanto non sono troppo convinto che nella forma la vittoria sarà così netta. Anche se sarebbe per lui un gran modo di riscattare Parigi.
    Sulla profondità e accuratezza dell’analisi tecnica niente da dire. O meglio una cosa sola sì: chapeau!

  8. Voortrekker Boer scrive:

    Riccardo l’America non ha bisogno di campi in terra rossa, primo perchè quando potevano alcuni giocatori sulla rossa ci sapevano giocare anche bene, secondo perchè il tennis va a cemento e superfici dure, e per costruirsi una buona media classifica è meglio essere competitivi sul veloce che sul rosso

  9. Roby scrive:

    cavoli, leggo il primo articolo e penso, be quest’uomo ha ragione

    poi leggo il seocndo e penso, o cavoli, anche questi hanno ragione.

    domani sarà terribile…………………….

  10. enio scrive:

    Io credo che vincerà Federer in 4 set oppure spero ? boh!

  11. chloe de lissier scrive:

    gentile nikolik, la redazione del blog e della cosiddetta piattaforma mi sembra in massima parte composta da nadaliani, anche se, conoscendo il loro mestiere, sanno celare abbastanza bene la loro preferenza.
    l’ottimo roberto commentucci non potrebbe essere altro che federeriano, se si facesse guidare solo dalla sua eccellente conoscenza degli aspetti tecnici. ma l’essenza umana è composta da infinite variabili. si potrebbe dunque dare il caso che l’insieme di queste forze spinga roberto verso una preferenza per nadal, anche se più o meno inconsapevolmente.

  12. marco scrive:

    Spero vinca Federer sarebbero 6 consecutive. Ho rivisto il vero Federer contro Ancic forse la migliore prestazione di sempre non ha sbagliato niente Servizi-Rovesci-Dritti. Ben messo in campo fantastico. Sarà dura con Nadal che lotta su tutte le palle e come dice Safin per battere Federer bisogna correre come Nadal.

  13. riccardo scrive:

    Lo so anch’io che per avere una buona classifica oggigiorno il cemento è più importante della terra, la mia era solo una provocazione perchè mi piace di più il tennis lottato di quello stile tiro al piattello in quanto lo ritengo più veritiero soprattutto sullo spessore umano dei contendenti. Ho sempre amato il tennis perchè il campo mette a nudo chi lo gioca e la terra per la mia piccola esperienza permette di arrivare davvero a fondo nel proprio carattere. Poi mi infastidisce la prepotenza di chi detta le regole senza everne titolo.

  14. Karlovic 80 scrive:

    Sui campi veloci,non posso che essere d’accordo con Voortrekker Boer.
    Gli Stati Uniti,da questo punto di vista,insegnano tanto.
    Sui campi lenti si è espresso anche bum bum Becker.In poche parole ha detto l’incontrario di Federer,che sosteneva che l’erba fosse identica a quella di anni addietro,ma che era cambiato solo modo di giocare.
    Che il tennis di oggi possa apparire abbastanza monotono e poco competitivo e vario è un dato di fatto.Oggi ci sono due fuoriclasse.
    Come ieri sosteneva Clerici,ai tempi delle tre finali Becker/Edberg,vi erano altri due fuoriclasse del calibro di Lendl e Wilander.Un McEnroe stagionato ma ancora efficace,per non parlare dei primi Agassi e Sampras.L’epoca d’oro è stata quella,a mio avviso.Poi è una questione di gusti.Soltanto il tempo ci darà ragione.
    Per quanto riguarda la finale,che vinca il migliore.Essendo neutrale alla lotta al vertice.
    Per finire,dico che questo:Nadal,e per temperamento,e per forza mentale,mi sembra un Borg del 2010.
    Come già dissi a Rossana,a mio avviso,forse diamo troppa importanza alle diverse superfici tennistiche.Stiamo scordando che Federer e Nadal sono fenomeni.Loro si adattano benisimo a qualsiasi campo,naturale e non.
    La vittoria di Rafa sull’erba veloce del Queen’s ne è la domostrazione.Quando si ha a che fare con loro i campi tennistici sono solo un optional,non contano nulla.E’ superfluo dire che lo Spagnolo sia terraiolo e lo Svizzero erbivoro.Tanto è vero che entrambi vantano molteplici finali sulle loro rispettive superfici avverse.Questa differenza la vedono,e notano solo i giocatori oltre la 100esima posizione.Per i fenomeni questo discorso non vale,loro possono giocare anche sul ghiaccio.Si troverebbero a meraviglia.
    Con la sua tenacia,eslosivita,con quel passante eccellente,oltre a altre innumerevoli doti,Rafa sarebbe stato molto competitivo anche ai Wimbledon di 10-15 anni fa,cioè quelli di Sampras,Edberg,Mac e via dicendo.

  15. Voortrekker Boer scrive:

    Scusa Riccardo…non comprendo la “prepotenza di chi detta regole senza averne titolo”

  16. Ros scrive:

    Al di là delle previsioni, che non saprei davero farne, faccio un plauso a Enzo per i dettagli tecnici perfetti e per la questione psicologica-religiosa,condivido perfettamente. E uno a Roberto per l’affascinante narrazione.

  17. riccardo cellini 101 scrive:

    Roberto mito!
    Hehehe, secondo me vincera Nadal per il semplice motivo che il lavoro paga, e il lavoro ben fatto paga ancor di piu!
    Nadal è cresciuto, ha sudato e pure tanto, ha voglia, forza mentale e anche coraggio…Federer per me è stato troppo presuntuoso, anche se velatamente, in alcune dichiarazioni, nel non aver tenuto un allenatore…
    nella programmazione addirittura!
    Se poi consideriamo che Nadal si è sempre piu avvicinato nelle finali sull’erba inglese, nel 2006 strappò un set allo svizzero, nel 2007 raggiunse il quinto set, ed ebbe quattro palle break, due e due consecutive…ma insomma questo tutti lo sanno…
    In conclusione solo il miglior Roger vincerebbe, e sudandosela, e se incontrerebbe il miglior Nadal non ne sarei neanche convinto!
    Pronostico 6-4/3 7-6 3/2-6 7-5 per lo spagnolo!

  18. riccardo scrive:

    mi riferisco al fatto che gli americani grazie alla loro forza economica riescono ad avere 4 master series e uno slam, e che per compiacere i loro gusti e la cultura tennistica dei loro numerosissimi appassionati spettatori anche il master va su cemento così come le olimpiadi. E’ chiaro che il loro peso nell’atp è molto rilevante ma è anche vero che il tennis giocato dice che l’europa batte gli states 10 a 0. Ora non vorrei essere tacciato di antiamericanismo, perchè devo precisare che ammiro quel paese per molti motivi ma non per questo amo fare il suddito di nessuno. Francamente non so bene la frequentazione media dei campi da tennis di chi scrive su questo blog ma credimi che girando un pò e parlando con altri appassionati giocatori la loro preferenza nel vecchio continente per la terra è schiacciante, e di questo bisognerebbe tenerne conto. Per giustizia vorrei un master sull’erba togliendolo al cemento e uno sulla terra sermpre a discapito di quest’ultima, e il master a rotazione sulle tre superfici così come le olimpiadi. Infine posso anche concordare con chi vorrebbe differenziazioni più nette tra le superfici, anche se nel discorso ci si dimentica sempre che l’omologazione è causata anche dai super materiali moderni. saluti

  19. marco scrive:

    Guardate ragazzi io sono svizzero ho registrato tutte le finali vinte da Federer specialmente a Wimbledon mi manca qualcosa a Flushing Meadows.
    Ho registrato non tutte la partita ma 3-4 min. per set più la premiazione anche perché non ero sicuro che vincesse difatti a Parigi avevo preparato la mia telecamera che può registrare in-out poi quando stava perdendo e si capiva che avrebbe perso come nel 2006 quando vinse il primo set mi sembra per 6-1 fu una delusione grandissima e spensi e cancellai tutto. Io l’anno scorso quando vinse il 5 Wimbledon e lo stava perdendo ho detto il prossimo anno può anche perdere fu un quinto set da favola ha ragione Becker a dire che la rifaranno vedere quella partita finita al 5 set. Adesso che é arrivato in finale ancora con Nadal spero che vinca.

  20. Diego scrive:

    A me diverte più giocare sul cemento che su terra e conosco molti che la pensano come me! Non conosco nessuno che preferisce invece un Ferrero-Ferrer a Montecarlo rispetto a un Kohlschreiber-Nieminen a Cincinnati (e ho ritengo tutti e 4 noiosi!)

  21. jan scrive:

    Federer in 3 set. Sembra che Enzo abbia assistito grazie alla macchina del tempo all’incontro, perché sarà esattamente come da lui descritto. Non che io possieda la sfera di cristallo, ma può solo vincere Roger e nel modo descritto da Enzo. Sebbene i match fra quei due mostri siano tanto appassionanti, sono anche prevedibili a sangue freddo. Sul rosso vince sempre Rafa, sulle altre superfici vince Roger. Pochissime le eccezioni, tutte con giustificazioni. E quando ciò si verifica con tanta regolarità è perché nello sport a certi livelli generalmente non si può mentire: vince il più forte. Nadal è il più forte sul rosso e Federer è il più forte sul verde.
    Inoltre quest’anno Roger non ha perso neanche un set sull’erba. Ha un servizio eccezionale. E’ più motivato di altre volte. Sembra sereno e fiducioso. Non vede l’ora di dimostrare ancora una volta d’essere il numero 1. Nadal ha compiuto progressi, ha migliorato il servizio, è più sicuro a rete, capisce meglio l’erba, però Federer è Federer.

  22. sam scrive:

    come ho già detto altrove, al contrario di parigi, dove era tutto in mano a rafa e roger poteva solo sperare in un miracolo, qui dipende tutto da federer: se gioca al meglio, che nadal faccia serve&volley o balli la lambada in campo, vince in 3 set.

  23. AndreaBac scrive:

    Da come ho visto giocare entrambi sull’erba penso proprio che il favorito di domani sia Nadal. Lo spagnolo è psico-fisicamente superiore a Federer, nonostante l’ottimo Wimbledon fin qui disputato dallo svizzero.
    Purtroppo, Federer parte svantaggiato, perchè ha tutto da perdere ed invece Nadal no… sarei proprio sorpreso di una sua vittoria.

    Buonanottata a tutti, Andrea.

  24. Voortrekker Boer scrive:

    I tornei di Cincinnati e Canada sono vecchissimi (si parla di anni 70 dell’800) e non sono certo lì grazie alla potenza economica: ma semplicemente perchè sono STORIA del tennis.

    Indian Wells e Miami sono due tornei organizzati benissimo tanto da essere considerati mini-slam, in Europa non si è mai riusciti a fare qualcosa di simile, ci sta provando Tiriac con Madrid e gli hanno piantato addosso una tempesta.

    Il master sull’erba lo vuoi solo tu, e qualcun altro che non sa evidentemente di cosa parla. Perchè i primi a non volere un master su erba sono gli inglesi che non vogliono togliere visibilità a Wimbledon, e gli Olandesi preferiscono avere tre tornei su tre superfici diverse piuttosto che un master, parola di Richard Krajicek.

    Gli states hanno un movimento tennisticio in declino d’accordo, ma non bisogna dimenticare che loro insieme all’Australia e all’Inghilterra hanno fatto la storia di questo sport l’Europa vanta un primato piuttosto giovane per poter avanzare richieste. Ti ricordo che dal dopo guerra in poi gli USA hanno incamerato più slam di Europa e Australia messi insieme. Infine hai mai dato un’occhiata ai dati di affluenza dei tornei americani? Da anni mantengono standard di pubblico e di copertura tv che in Europa ci sogniamo. La loro abilità nel cercare sponsor poi fa sì che i tornei non si trovino mai a corto di fondi.

    Il masters dal 1970 è stato indoor, non vedo perchè cambiarlo anche perchè si scatenerebbe una inutile querelle su dove disputarlo.
    Le Olimpiadi a Barcellona furono disputate su terra rossa, se per caso Italia o Francia dovessero ospitare le olimpiadi sta pur sicuro che verrebbero giocate su terra.

    Se l’Europa vuole contare economicamente nel tennis internazionale si dia una mossa, non si lamenti e faccia parlare i fatti cercando di erodere il fantomatico “strapotere” nordamericano. Tutto nella più normale concezione del libero mercato.

  25. sam scrive:

    l’inghilterra, per quanto isola ed isolata, fa comunque parte dell’europa, benché non vinca uno slam da quando ancora c’erano i pantaloni lunghi e quindi il suo apporto in tempi recenti sia stato pressoché nullo. e comunque non mi pare proprio che gli europei abbiano un primato “giovane”, giacché gli slam li hanno sempre vinti fin dagli albori del ‘900… certo ci sono stati periodi di prevalenza di americani ed australiani, ma sono ormai molti decenni che i tennisti europei hanno numeri pari o superiori alla concorrenza. per non parlare del tennis femminile, dominato dalle europee da tantissimo tempo (sorelle williams e poche altre eccezioni a parte).
    in sintesi, numeri alla mano e detto senza alcuna polemica, non vedo perché il vecchio continente dovrebbe patire complessi d’inferiorità verso gli americani, non ce n’è proprio motivo.

  26. Fabio P. scrive:

    Nadal in quattro sets …

  27. Voortrekker Boer scrive:

    Infatti non dovrebbero patire complessi di inferiorità, anche per il solo fatto che loro hanno avuto in successione Connors-McEnroe-Courier-Agassi-Sampras per un totale di 37 slam, ma questo a mio avviso conta relativamente. Ma basta lamentarsi e lagnarsi dello strapotere economico degli yankee, se il tennis europeo è così forte allora è ora di darsi da fare anche a livelli che siano inerenti al tennis ma che esulino dal gioco giocato. Gli americani hanno perso da tempo il primato nel gioco (anche se hanno due top ten, dietro c’è il vuoto), ma come contorno si fanno ancora valere perchè ai loro tornei c’è sempre una soddisfacente risposta di pubblico, perchè trovano sponsor sempre nuovi con cui finanziare i loro eventi etc…Invece di lamentarsi in Europa dovremmo rimboccarci le maniche e portare il tennis a quei livelli di fruibilità, solo così allora potremmo far partita pari con il nordamerica anche sotto quell’aspetto, visto che nel gioco siamo già superiori.

  28. marco.napo scrive:

    ottimo commentucci ,finalmente capisci cosa rappresenti nadal per tanti suoi tifosi e soprattutto la sua forza ,altro che arrotino.
    pero è sempre facile salire sul carro del vincitore.
    le pevisioni e il cuore direbbero nadal ,ma purtroppo l’esperienza di federer e il suo servizio non mi fanno dormire sonni tranquilli.
    comunque vada sono questi due fenomeni con le loro sfide che hanno dato in maniera diversa sale al tennis in questi anni.
    grande spettacolo a tutti………..

  29. Karlovic 80 scrive:

    Con qualche differenza,questa finale di Wimbledon,mi ricorda molto quella del 1995.L’ultima finale del grande Becker ai Championchips.Anche se all’epoca Sampras era già n°1 e più affermato di Nadal,oltre ad avere qualche anno in più,ed aver in cascina già due Wimbledon.In pratica in quella gara lo scettro,le chiavi del giardino Inglese passarono dalle mani del Tedesco a quelle dello Statunitense.Come ammise lo stesso Bum Bum a fine gara a quattro occhi con Pistol Pete,durante la stretta di mano.
    Più o meno Boris aveva 27 anni.La stessa età di Federer.

    Se oggi succederà quel che temo,vittoria di Nadal,a mio avviso potremmo assistere di nuovo ad un cambio di consegna.Ad un cambio di generazione.
    Roger,riuscirà a mettere da parte l’orgoglio di cui e dotato,e “investire” di tale onorificenza il suo rispettebile rivale?
    Come fece umilmente il Grande Boris Becker.

  30. Safinator scrive:

    Ho dovuto prendere una scatola di Bentelan per abbattere la reazione all’ accostamento Sampras-Nadal…ehehe..

    Spero che Nadal perda.
    Mi farebbe effetto il contrario.
    Non per antipatia o per essere “ammaliato” come molti dal talento di federer…
    Solo perchè Nadal….Wimbledon…noooooooooooooooooo!

  31. pibla scrive:

    Purtroppo, pur considerando Enzaccio un fuoriclasse dei pronostici, sono come al solito d’accordo con Roberto e da giorni pronostico una vittoria in 4 o 5 set di Rafa……………..però……………però c’è una variabile importante che sono LE CONDIZIONI METEO.
    In un match spezzettato ed interrotto a più riprese dalla pioggia o magari giocato addirittura in due giorni tutto può succedere e spesso in queste condizioni viene favorito il giocatore più talentuoso rispetto al regolarista che non si stanca mai e che anzi viene fuori alla distanza, questo è a mio avviso il grosso punto interrogativo della finale di oggi.
    Quello che invece è certo è che Roger e Rafa arrivano a questa partita al top della loro condizione psico-fisica (sopratutto il maiorchino), senza aver perso un set durante tutto il torneo e giocheranno sulla superfice in cui tra di loro c’è più equilibrio, dando per scontata la netta superiorità di Rafa sulla terra e l’altrettanto netta superiorità di Roger su indoor e cemento veloce tipo US Open………..E’ SENZA OMBRA DI DUBBIO IL MATCH DELL’ANNO.
    Con tutto l’affetto ed il rispetto per gli amici appassionati nadaliani, io tiferò Roger.
    Un saluto e buona finale a tutti.

  32. haiv scrive:

    penso che per porre fine all era federer bisogna esattamente aspettare la fine dell anno(la parte della stagione piu congeniale a roger..se non dovesse vincere ne wimbledon ne gli us open e ne il master allora penso proprio che la sua era a malincuore sia giunta a terminepero mi piace tutto cio..perche in qst giocatore l unico dubbio che mi è sorto è uno:al momento giusto sa tirar fuori gli artigli..mbe adesso è il momento di farlo..volgio vedere se si spara batetre come un leone o se rimarra passivo…penso che se federer abbia un difetto,questo non sia tennistico ma psicologico:la rabbia(quella che ha nadal)volgio proprio vedere da adesso a fine anno come si comportera

  33. Remo scrive:

    Se gli incontri si giocassero sulla carta o sugli schermi dei computer, la finale di Wimbledon tra Federer e Nadal rischierebbe di terminare in parità. Sembra che ad ogni mossa esista una contromossa, ad ogni scelta tattica una risposta ugualmente efficace.
    Per fortuna invece si gioca su un campo vero e la realtà spesso finisce per essere quello che succede veramente mentre si progettava tutt’altro, come disse un giorno un allenatore di volley.
    La ragione suggerisce che oggi vincerà Federer principalmente per un motivo: la superficie sulla quale i due sono chiamati a sfidarsi.
    Nadal è senza dubbio il miglior tennista al mondo sulla terra battuta e Federer lo è sull’erba; la differenza tra i due (che si riflette pure sul conteggio dei confronti diretti) è che mentre sulla terra le occasioni per incontrarsi sono maggiori, sull’erba i due possono affrontarsi solo a Wimbledon. Quando dunque si parla di sudditanza psicologica palesata dallo svizzero nei confronti dello spagnolo si dovrebbe tener conto di questo dato: Nadal è avanti 9-1 sulla terra ma è sotto 2-0 sull’erba e 3-2 sul cemento. Tutto questo potrebbe bastare a spiegare perché vincerà Federer? No, certo, ma può aiutare a comprendere le ragioni di Enzo (a proposito, ottima la tua analisi) che giustamente ritiene il gioco di Roger superiore a quello di Nadal sui prati pur battuti della Regina.
    E’ pur vero che Roberto (complimenti anche a lui per la vena affabulatoria) non sbaglia quando individua nei progressi e nella completezza tecnica di Nadal i motivi per cui, sfiorata l’impresa un anno fa, le chiavi di Wimbledon potrebbero cambiare custode.
    Nessuno dei due però ha preso in considerazione le variabili, che spesso intervengono a modificare concretamente il corso degli eventi. Ad esempio: pioverà? E se sì, come sembra, quanto pioverà? L’umidità potrebbe creare qualche problema in più al maiorchino mentre il vento, come quello che in parte ha condizionato ieri la finale tra le Williams, certo non gioverebbe allo svizzero.
    E ancora: e se uno dei due non giocasse al meglio, indipendentemente dall’altro? Una giornata storta può capitare e a quel punto ogni analisi verrebbe ridotta a semplice rilievo.
    Fino alle semifinali, pur riconoscendo che il cammino di Nadal era stato quanto mai agevole (forse solo Gasquet perfetto per tre ore avrebbe potuto batterlo), ritenevo la condizione dello spagnolo superiore a quella di Federer e quindi propendevo per lui. Poi contro Schuettler non mi è piaciuto e non ho capito se si sia trattato di un semplice calo di concentrazione o altro. Dal canto suo Federer ha brillato contro Ancic, meno contro Hewitt e meno ancora contro Safin. Però penso possa vincere in quattro set, di cui due al tie-break. Vdedremo.

  34. riccardo scrive:

    per me fai molta fatica ad essere obiettivo, perchè leggi i dati in ottica prevalentemente “cementista” in quanto i tornei storici dismessi in europa non si contano neanche ed effettivamente l’unica cosa vera è che gli americani, come ti avevo detto anch’io riescono a mettere sul piatto della bilancia più soldi, più telespettatori e paganti (discorso più lungo), e migliore organizzazione (legata ai soldi). Detto questo è chiaro che c’è una logica di mercato, anche se per niente pulita e corretta, ma rimane il fatto che una cosa è il potere dei soldi e l’altra, cosa sarebbe più giusto per il tennis. non mi puoi neanche chiudere con questa sentenza sul mercato il tuo discorso, perchè mi pare che molti “classicisti” si lamentino dell’omologazione delle superfici imputandolo a logiche di mercato e allora mi pare che il mercato stesso in questo ambito ti e vi piaccia di meno. Rigurardo a tiriac, quell che fa, lo fa senza alcun rispetto del gioco e della storia perchè adesso per spingere chi lo paga bene, madrid, è pronto a distruggere altri tornei storici, e domani se trovasse chi lo paga meglio sarebbe pronto a distruggere quello che sta costruendo adesso. guarda bene cosa succede negli sport motoristici, dove si va ormai solo dove pagano bene in posti assurdi e senza cultura a discapito dei circuiti storici e osserva lo scarso spettacolo che mettono in scena in quei posti e chiediamoci se per il tennis sia bene sacrificare in nome del denaro tutta la sua storia.

  35. Gabriele scrive:

    Davvero complimenti per l’articolo!
    Federer nonostante i grandi miglioramenti di Nadal non perderà stavolta,non qua a Wimbledon, non adesso..
    Federer b Nadal 6-4, 7-5, 5-7, 7-6

    Buon tennis a tutti.

  36. Remo scrive:

    Temo invece che possa accadere. Nadal avanti di un set e recuperato il break nel secondo. Federer gioca come sulla terra, c’è vento e nemmeno l’ombra della pioggia. 0-40 servizio Roger, la fine si avvicina.

  37. Gianpaolo scrive:

    La fine del mondo è prossima

  38. sbiggia scrive:

    Sto guardando il match e penso che stia vincendo il più forte mentalmente. Federer è a mio giudizio il migliore, il più dotato tecnicamente,ma quando la partita si complica e deve metterci qualcosa di diverso dal braccio divino che possiede va incontro al naufragio.
    Niente gioco a rete e tanto meno gioca il back di rovescio ed il chip and charge che ha fatto la fortuna di Edberg, rimane sempre a fondo
    campo scambiando con Nadal ed il risultato si vede.

  39. Cino Marchese scrive:

    In tempi non sospetti scrissi un pezzo sulla situazione di Federer e della sua difficoltà a gestire i rapporti con chi gli sta vicino.
    Sono le !8.15 ed il match di finale di Wimbledon è sospeso sul punteggio a favore di Nadal di 64 64 45 . Penso che tutti gli amici che mi avevano scritto ed alcuni in maniera molto agressiva mi avevano detto di non essere d’accordo con le mie conclusioni o per lo meno con le mie supposizioni. ora incomincino a capire il senso di cosa scrissi. Credo che indipendentemente da come finirà questa partita tutti si stiano rendendo conto che forse ero sulla strada giusta per cercare di capire la crisi cerebrale che sta vivendo Roger dal momento che tutte le decisioni importanti non è lui a prenderle e chi lo fa al suo posto sbaglia e non da a Roger i rimedi di cui avrebbe bisogno. Se osservate chi sta vicino a Nadal sono lo zio che lo allena, Carlos Costa che è il manager e che ha anche giocato ad alto livello e conosce il tennis, poi ci sono qualche amico di Manacor e i genitori. Roger oltre ai genitori ha Mirka, Toni Godsick, il manager che al massimo ha giocato a ping-pong, un cantante rock inglese e la sua fidanzata. Le conseguenze tiratele voi

  40. nuto1970 scrive:

    Non credo, sinceramente, che l’interruzione avrà influenza sull’esito finale del match, al massimo finirà in quattro piuttosto che in tre. Ormai è evidente che federer non è più “centrato” come un tempo e che, indipendentemente dalla superfice, pare aver accettato la superiorità schiacciante di Nadal nei suoi confronti. Peccato, ma è improponibile assistere alla sua gestione dei punti importanti senza scalciare dalla poltrona e rovesciare la birra sul tavolino, mimando i colpi che avevamo apprezzato per anni ma che contro Rafa arrivano solo nei momenti “neutri” del match. Intendiamoci, a mio avviso Roger gioca ancora un bel tennis, ma ci dobbiamo accontentare di soddisfazioni di tipo estetico. La gestione della partita non è più all’altezza, indipendentemente dai meriti (enormi) di Nadal. Basta vedere le percentuali di realizzazione delle palle break. Il suo essere sempre “sul filo del rasoio” nei momenti topici lo rende ormai terribilmente vulnerabile e la solidità mentale rende lo spagnolo francamente imbattibile per il Federer attuale. Roger ha anche cercato di presentarsi di più a rete ma, al contempo, continua effettivamente a trascurare il back di rovescio che quasi sempre invece dà fastidio a Rafa, segno che tatticamente non è (e forse non è mai stato) un mostro di bravura. Questo fatto, visto che ormai il suo talento “anarchico” non gli basta più per avere la meglio, fa sì che ormai la sua stella pare essere davvero in via di appannamento. Dall’altra parte della rete Nadal, pur sbagliando qualcosina in più e non essendo nato (è evidente) sull’erba, è tatticamente ineccepibile e gioca sul dritto dell’avversario solo quando gli arriva un telegramma che glie lo ordina… Tutto questo, al di là delle questioni inerenti la lentezza di questa erba (futili motivi, a mio avviso: da ora in avanti Nadal vincerà contro lo svizzero anche se lo incontrasse su una superfice fatta di mozzarella fusa e pomodoro), dei miglioramenti al servizio ed al rovescio del maiorchino, determina un finale che a mio avviso era scontato (ho le prove, eh! Sotto forma di ricevuta telematica…). Peccato. Ma, come si dice, morto un papa…

  41. marco scrive:

    Non possono spartirsi il bottino?
    Pazzesco se si arriva a un’altro tiebreak prendo un infarto

  42. Fabio P. scrive:

    Senza la pioggia era un secco 3 a 0 …

  43. marco.napo scrive:

    vamosssssssssss,
    era ora nadal ha strameritato ,tanto di cappello per federer che non ha mollato mai ,ma la partita è stata segnata dalla pioggia e dai tie break.
    per altro con un tie brek al quinto chissa…
    da leale sportivo mi viene il dubbio se la partita non fosse da sospendere per oscurita a prescindere poi dal vincitore.
    cambio della guardia e largo ai giovani,mi viene in mente un giovane super mak che prese il posto del mitico borg.
    il cui record rimane saldo per i prossimi 30 anni.
    grande spagna quest’anno poco da dire ,gloria a chi merita.
    saludos

  44. jan scrive:

    Complimenti al vincitore. Complimenti al secondo classificato, enorme campione.
    Complimenti anche a Roberto Commentucci che ha indovinato con il suo racconto fantascientifico un risultato fantascientifico.

  45. Roberto Commentucci scrive:

    Sono un po’ in lutto come tifoso di Federer, ma sono in festa come appassionato di tennis. Una delle più belle partite che io abbia mai visto.
    Mi consolo inoltre con le mie… predizioni:

    nel mio racconto di ieri Muster e De la Pena parlavano di una partita vinta da Nadal 86 al quinto, dopo quasi 5 ore di partita, e nonostante i 26 aces di Federer.
    Beh, come punteggio, sapete come è finita, 97 Rafa, che sul 6 pari, servizio Roger, era avanti 0-30…
    In più, il match è durato 4 ore e 48 minuti e Federer ha totalizzato 25 aces, più un servizio vincente nell’ultimo game che Rafa ha sfiorato di un crine di cavallo…

    Credo che chiederò asilo politico nell’antro della sibilla cumana, amici.

  46. marco scrive:

    punto a punto Nadal é fortissimo non bisogna farlo giocare o farlo giocare il meno possibile non sono serviti difatti 25 aces a Federer-

  47. marco.napo scrive:

    oggi il vento ha disturbato il servizio micidiale di federer è questo sicuramente ha dato fastidio allo svizzero per il resto grande finale non sempre spettacolare ma molto appassionante.
    purtroppo federer non ha avuto il coraggio di osare il serve e volley rischiando qualcosa in piu ma rendendo la partita ancora piu bella.
    mi auguro di vedere ancora partite combatute come quella di oggi sul filo del rasoio.
    e di rivedere un federer al massimo della condizione perche penso che oggi non era al massimo,infatti ha faticato a trovare il suo ritmo, a carburare.
    non so fino a che punto sia giusto non fare il tie break all’ultimo set comunque nadal non ha rubato nulla considerando anche le tre finali consecutive.
    vamos

  48. sam scrive:

    assolutamente nadal non ha rubato nulla. federer non ha giocato al meglio, ma ha onorato l’impegno lottando allo stremo, fino all’ultimo, da grande campione.
    rafa ora merita senz’altro il primo posto in classifica, ma roger ha dimostrato di non essere ancora da rottamare. a new york saranno entrambi protagonisti contro il sedicente numero 1 del cemento, djokovic (?)

  49. Alessandro Lucchi scrive:

    Altro che rubato nulla………….. nel terzo Nadal ha avuto 3 palle break consecutive (e decisive) per il 4-3, sul 5-4 Nadal, Federer si è salvato da 0-30, cosa sia successo nel tie-break del 4° (5-2 e servizio N. + 2 matchpoint) è già storia e nel quinto ha avuto molte più chances di Federer.
    Nei 10 sets giocati nelle finali degli ultimi 2 anni Federer ha vinto tutti e 4 i tie-break e nonostante questo è andato più vicino a perdere quell’anno dello scorso anno piuttosto che vincere questa.
    Significa soltanto che tra i due nello scambio c’è una differenza abissale che lo svizzero riesce ad arginare (sull’erba) con la netta superiorità al servizio.
    Federer dice che la rivalità con Nadal lo ha costretto a migliorarsi…………
    Io dico che lo spagnolo gli ha tolto almeno due grandi slam, un filotto pauroso a wimbledon, ha messo in dubbio il record degli slam (che tutti credevamo già battuto) e psicologicamente lo ha devastato.
    FInché Nadal mantiene questa forma psico-fisica devastante è imbattibile per i tennisti di oggi e all’orizzonte non si vede nessuno che possa impensierirlo (a parte, forse e con mille incognite, il solo Gulbis)
    Dipende tutto da lui, dalla sua motivazione e dal suo fisico, sottoposto a sollecitazioni mostruose.
    Certo che oggi la storia del tennis è svoltata.

  50. Snaporaz scrive:

    Complimenti a Roberto, per l’articolo, un vero veggente!

    Una delusione sportiva bruciante…partita probabilmente persa da Roger sul 4-1 del secondo set: Fed che si fa breakkare due volte di fila a Wimbledon e si becca un parziale di 5-0 non si era mai visto.
    Vabbè, spero che si riprenda, ma sarà dura.

  51. alenar scrive:

    Complimenti a Roberto per il bellissimo pezzo da…razionale visionario! A me è andata peggio: avevo scommesso su Roger vincente in 5 dopo essere stato sotto di due set, ma siamo lì. Come hanno detto in molti, erano 30 anni, dai tempi di Borg - Mc Enroe che non si vedeva una partita simile, complimenti vivissimi a questi due formidabili giocatori. Piccole considerazioni sparse: 1) Alla fine poteva anche vincere Federer, ma Nadal è stato perfetto e ha ampiamente meritato la vittoria, seguendo anche lo sviluppo del punteggio: in pratica ha avuto l’occasione per vincere tutti i 5 set. Non ha mai barcollato nonostante la rimonta dello svizzero. Mi ha impressionato dopo la prima sosta per pioggia: si è messo a giocare praticamente da erbivoro, con grande sicurezza sul servizio, oltre ai consueti recuperi pazzeschi. Mostruoso. 2) Giusto sottolineare la fatica psicologica di Roger; il disastro del secondo set, dove sul 4-1, con Nadal che rifiatava, ha concesso gratuitamente il set allo spagnolo, con un passaggio a vuoto che avevamo già visto a Montecarlo ed Amburgo, ma che risulta impensabile sull’erba di Wimbledon. 3) Difficile valutare quali saranno le ripercussioni di questa partita, abbinata alla finale di Parigi. Come ha già detto qualcuno, probabilmente la storia del tennis sarà riscritta. Mi vengono in mente i paragoni statistici tra i vari campioni alla stessa età: Nadal ha vinto 5 slam, facendo l’accoppiata Parigi - Londra a 22 anni: Federer a 27 ne ha 12, poco più del doppio, mi verrebbe da dire “soltanto” il doppio…La forbice tra i due si è dilatata sulla terra, mentre i progressi del maiorchino sull’erba sono incredibili ed hanno portato a un sorpasso che si pensava potesse accadere magari solo con un Federer a fine carriera. Io spero che questa rivalità continui nei prossimi anni, che Federer non molli ed anzi si ripresenti l’anno prossimo con propositi di riprendersi lo scettro. Sul cemento rimane superiore a tutti, su quella superficie ci sono anche altri avversari che incalzano a partire da Djokovic mentre Nadal deve dimostrarsi anche lì il nuovo numero 1. Insomma, ci sarà da divertirsi ancora…4) Piccolo appunto, per una volta, al maestro Clerici, troppo ossessionato in telecronaca dal suggerire per l’ennesima volta il rovescio in back al suo favorito Federer. Che non è uno stupido ed evidentemente non riesce proprio ad uscire dal pressing dello spagnolo da fondo, con un colpo inusuale, rischioso e poco vantaggioso secondo me; certamente Roger ha insistito ciecamente sulla diagonale sinistra, ma il merito è soprattutto di Nadal che non gli ha mai dato campo, anzi teneva sempre l’iniziativa negli scambi lunghi.

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