Il bilancio del torneo a questo punto.
Il doppio vinto da Aspelin e Knowle su Dlouhy e Vizner dimostra la crisi profonda della specialità.
Una semifinale russa per le nostre avversarie di Fed Cup

 
7 Settembre 2007 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

NEW YORK - Anche se c’è qualcuno presso la Federazione Italiana Tennis che contesta il mio criterio, secondo cui le risposte più certe sulla situazione del nostro sport ci vengono fornite dai risultati dei quattro tornei del Grande Slam, mi pare esemplare il bilancio di questo torneo alla vigilia della stretta finale.
Le due gare di singolare hanno portato in semifinale campioni affermati lasciando comunque piccoli spazi per quelle sorprese/novità senza le quali lo sport potrebbe alla fine diventare noioso.
Nel singolare femminile il campo ha solo confermato la stupidità dei dirigenti della Federazione americana che non ha voluto concedere alle sorelle Williams il credito che i loro risultati e la loro carriera meritavano a dispetto dei banali calcoli del computer. Serena Williams non avrebbe dovuto incontrare Justine Henin nei quarti di finale ed il numero 12 attribuito a Venus Williams grida vendetta, come la pur brava Jelena Jankovic ha potuto constatare nel miglior match del torneo, fino a questo momento..
Non farò in tempo a darvi conto della semifinale più nobile, quella che avranno giocato nella notte la Henin e Venus, che insieme sommano 12 titoli dello Slam e quindi garantiscono alla finale di domani notte almeno il 50 per cento di nobiltà.
L’altro 50 per cento non rovinerà comunque l’albo d’oro perché Svetlena Kuznetsova vanta già un a vittoria in questo torneo ed una finale al Roland Garros mentre Anna Chakvetadze, che ha preso il posto dell’inaffidabile Maria Sharapova, ha tutte le carte in regola per proporsi come futura protagonista.
Anche il singolare maschile ha fatto pochissime concessioni alle sorprese. In semifinale troviamo tre dei primi quattro giocatori del mondo (Federer, Djokovic e Davydenko) mentre Rafael Nadal, che qui non ha mai giocato bene, è stato sostituito da un altro rappresentante di quel tennis spagnolo che ha capito, molto meglio del nostro, che non si vive solo di terra battuta
David Ferrer se potesse giocherebbe solo e sempre sulla terra battuta ma sono quattro anni che non manca uno dei tornei dell’estate americana che si giocano sul cemento e che introducono all’Open Usa. Ha atteso la sua opportunità , ha avuto la fortuna di trovare un Nadal appassito ma ha legittimato quel successo battendo in tre set l’argentino Chela, un altro terraiolo con minori energie ed ambizioni.
Nell’ultimo quarto di finale Novak Djokovic ha demolito nei primi due set la buona vena di Carlos Moya, finendo per travolgerlo nel terzo , dopo di che ha concesso alle telecamere un saggio delle sue doti di imitatore scimmiottando con bravura da professionista i vari Roddick, Nadal e Sharapova. John McEnroe, che commentava da studio ha rischiato di morire per le risate.
Intanto è stata decretata la fine del doppio come competizione di buon livello. La finale l’hanno giocata lo svedese Aspelin e l’austriaco Knowle contro i ceki Dlouhy e Vizner, nessuno dei quali aveva trovato, per mancanza di classifica e di qualità, un posto nel tabellone del singolare. Quando il doppio era una cosa seria la finale la giocavano spesso i semifinalisti del singolare.

Rino Tommasi

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18 Commenti a “Il bilancio del torneo a questo punto.
Il doppio vinto da Aspelin e Knowle su Dlouhy e Vizner dimostra la crisi profonda della specialità.
Una semifinale russa per le nostre avversarie di Fed Cup”

  1. Davide 74 scrive:

    100% d’accordo.

    Grande Rino, numero uno assoluto

  2. olm scrive:

    Perchè chiamarli “calcoli del computer”? Si tratta di semplici somme, di quelle che mia nonna fa sui margini del giornale, e rappresentano quanto di buono ciascuno ha fatto nell’arco di 12 mesi. Le teste di serie si conquistano con i risultati, pazienza per chi, per varie ragioni, non ci riesce. E’ semplice, chiaro, pulito. Qual’è l’alternativa? E’ vero, se ci azzecchi risparmi a Djokovic la maratona iniziale contro Stepanek, ma poi, quante scelte antisportive per ragioni di botteghino, sponsor, politica, e quanti torti ai Davidenko a favore dei Safin? A me, da spettatore, piace il sistema attuale.

  3. Enzo Cherici scrive:

    90% d’accordo.

    Bravo Rino, numero 2 indiscusso dopo Clerici. Ubi maior…;-)

  4. Cipo scrive:

    Continuo a non capire:il doppio è una specialità diversa dal singolo e richiede quindi abilità diverse che magari hanno aspelin e knowle e non nadal o roddick.Di conseguenza non è che essere abili singolaristi voglia dire essere automaticamente bravi doppisti.E’ chiaro che se Federer giocasse con un partner fisso in doppio sarebbe in classifica tra i più forti.Ma i ritmi del circuito sono serratie per i top player non c’è tempo e quindi al doppio si dedicano giocatori che in singolare non combinanano nienete.Ma i match giocati in doppio sono molto meglio di molte remate da fondo o di patetici matche femminili.Qundi se il doppio si portasse in televisione(come Federer/Wawrinka-Nadal/Moya) si asisterebbe a spettacoli molto più interessanti di una kuznetsova-szavay o di davydenko-haas

  5. stefan scrive:

    appunto

    la regola attuale è accettata da tutti,giocatori soprattutto,x cui bene cosi

    al rispettabile sig.tommasi suggerirei di evitare di ripetere gli stessi concetti x sentirsi rispondere dai fans “hai ragione,bravo” ..ormai li abbiamo capiti da tempo..e non sempre sono validi

  6. Stefano Grazia scrive:

    Abbiam capito e può anche darsi che voi (tu,enzo,angelica,giorgio & co) abbiate ragione ma quel che ci teniamo a sottolineare è che la Henin potrebbe battere le due giocatrici più forti degli ultimi dieci anni e ,con lei, anche di quest’anno e dover ancora giocare la finale, come capitò già alla Hingis… E’ anche questo svuotamento mentale indotto che mi lascia perplesso…Ripeto: è un anomalia ed è causata solo dalle Williams (e dalla Seles quando la pugnalarono…)
    Comunque, almeno un seeding basato sulla superficie ce lo potreste concedere, su dai, non fate i cattivoni…

  7. Stefano Grazia scrive:

    E QUI LO RIPETO: JUSTINE E’ BELLISSIMA!!!!
    Voglio dire: in primo piano col suo cappellino, il sorriso della vittoria ma anche con gli occhi ridotti a fessure nella concentrazione…Ma se fossi il suo agente farei ritirare dalla circolazuione quella foto che fanno vedere in TV e che è anche nel suo Profilo nel sito WTA…Chi l’ha scelta, Richard Williams? Gianluca Iron? (Scherzo, Gianluca!)

  8. Stefano Grazia scrive:

    Una cosa in realtà temevo: dopo quello scambio incredibile (a rally for the ages! urlava il commentatore ESPN) sembrava già tutto fissato dal destino (il destino è quel che è/non c’è scampo più per me_Frankenstein Jr) e quello scambio in effetti sembrava fatto apposta per offrire lo spunto dei mille articoli del giorno dopo syui giornali e sul blog: quello scambio l’ha uccisa, quello scambio ha segnato il match,si sarebbe chiesta la belga: cosa devo fare per vincere un punto, chi avrebbe vinto quello scambio avrebbe vinto il match…
    E invece no, Justine ha riscritto la storia della partita che altri,si, avrebbero perso dopo lo scambio del torneo se non dell’anno…Perchè come dice al suo amico Cush Corto Maltese nelle Etiopiche,in realtà spudoratamente citando Lawrence d’Arabia: non c’è niente che sia stato scritto che non si possa riscrivere

  9. Enzo Cherici scrive:

    Justine non è Blake. L’americano al tie-break del quinto dopo il doppio pallonetto ha praticamente chiuso baracca e burattini. Ma Justine è una campionessa, la numero 1. Blake soltanto un ottimo giocatore, che non sa cosa significhi vincere.

    PS Qui in Belgio è festa ;-)

  10. giorgio scrive:

    Il seeding basato sulla superficie rappresenterebbe l’optimum. Ma devi considerare che nel tennis femminile la superficie non è una grande discriminante. Insomma sono sempre le stesse a primeggiare, a prescindere dalla superficie

    Tengo solo a precisare ed a ribadire quanto scritto ormai 1000 post fa. Io non sono contrario ad un seeding “aggiustato”. Penso che la discrezionalità degli organizzatori in alcune (rare) circostanze si renda necessaria. Da questo punto di vista l’esempio lampante è rappresentato dai tornei su erba.
    Avrei anch’io concesso una tds a Serena/Venus se queste, per motivi di classifica, fossero rimaste fuori dal seeding. Trovo invece stucchevole che si voglia a tutti i costo affermare e riaffermare come “la collocazione delle Williams tra le teste di serie sia stata assolutamente ridicola ed inadeguata”.
    Insomma, la discrezionalità è un ottimo strumento da utilizzare, però, con cautela. Non puoi retrocedere una Henin, una Sharapova, una Kuznetsova (prossima numero 2) per far posto tra le prime 4 alle sorellone sovrastate ad inizio torneo da milioni di punti di domanda: avranno voglia? saranno in forma? …….
    La verità è che questo squilibrio nel tabellone è stato frutto del sorteggio. E invece si continua (da parte del solo Tommasi) ad enfatizzare la mancata decisione di rivoluzionare il seeding

  11. angelica scrive:

    Ora dico, ma e’ curioso che non riesco a leggere i commenti ad un articolo senza ritrovare in tutti la ‘querelle’ TdS del torneo femminile!!
    Roba da fa rosicare d’invidia quelli che si battevano all’ultimo commento su chi e’ piu forte fra Federer e Nadal!e:P

    Indipendentemente da chi ha ragione
    (che tra l’altro secondo me e’ un approccio sbagliato alla questione, perche’ nessuno a torto, semplicemente sono due punti di vista diversi dove ogniuno sottolinea un aspetto : criteri ugualli e chiari per tutti i partecipanti oppure gestione diversa in virtu’ del nome-palmares-prestigio-potenzialita’ di spetacolo, etc.),
    a me pero’ rimane un dubbio che nessuno ha chiarito: perche’ un incontro per essere veramente bello e memorabile deve essere per forza una semifinale oppure una finale?
    Perche’ se hai avuto diciamo un 4turno oppure una un quarto di finale da spellarti le mani e poi una finale a livello di spettacolo scarsa, allora il torneo e’ deludente?

    Perche’ gli spettatori che non hanno trovato, oppure a causa prezzi esorbitanti, non hanno acquistato i bigliettiper semifinali e finale non meritano di poter vedere un “grande” match?
    (che poi e’ tutto relativo, almeno nel tennis, paghi con mesi di anticipo ma non sai chi gioca, credo che sia l’unico sport con queste caratteristica. Se se ne accorge il comitato difesa del consumatore siamo fritti! )

    Anche perche’ qui bisogna decisersi se vogliamo parlare di sport oppure di spettacolo.
    io ritengo che il tennis, come tutti gli sport, possano offrire degli spettacoli stupendi ma che non possono essere decisi a tavolino: ah si ’sto match passera’ alla storia! Mah dipende da tanti fattori e’ per questo che lo sport e’ secondo me il piu’ bello spettacolo del mondo
    pero’ se a tutti i costi vuoi lo show, be’ allora lo sport diventa ‘patetico’

    Comunque sono d’accordo con stefano grazia, come si fa a scegliere come foto ufficiale wta quella della Henin?
    Ma Justine, con tutti i soldi che hai, o licenzi il tuo manager e ne prendi uno piu’ bravo che paga un ottimo fotografo oppure be’ se nemmeno il fotografo riesce a fare una foto decente ricordati che photoshop fa miracoli!

    Comunque stefano, Henin bellissima…un consiglio con tanto tanto affetto: capisco che l’amore e’ cieco (e con Henin anche sordo visti gli alez) ma un paio di occhiali no? :D

  12. Stefano Grazia scrive:

    Stefan: ma davvero pensi che Tommasi abbia bisogno di sentirsi dire bravo da noi? maddai,siamo seri…ha sempre scritto quello che pensa e infatti è nel pieno di una colossale polemica con la FIT…Se si ripete, come noi tutti, è perchè il giornalismo da quotidiano e da blog è così,non certo per farsi dire bravo Rino…Se poi la vuoi sapere tutta,io credo anzi che lui sul Blog ci scriva ma non lo legga quasi mai…..

  13. Enzo Cherici scrive:

    Angelica ha ragione, anche io in un post precedente, che non mi metto a ricercare, avevo fatto l’esempio del famoso match Sampras-Agassi del 2001. Era un match di quarti, ma tutti ricordano quel match molto più della finale stessa. E infatti il match tra Justine e Venus è stato strepitoso, con un primo set mai visto, ed era un match di semi. Chi ci dice che in finale avremmo avuto lo stesso spettacolo? E allora prendiamoci questi match e teniamoceli stretti, a prescindere che si tratti di un ottavo, quarto o quello che volete voi. Non dimentichiamoci che i match più belli del torneo maschile sono stati Blake-Santoro e Djokovic-Stepanek…non esattamente due finali ;-)

  14. Nikolik scrive:

    Bravissimo Tommasi. Veramente, sulle teste di serie non c’è proprio bisogno di aggiungere nulla di più, visto che lui ha perfettamente chiuso la questione, rimarcando l’assoluta cecità degli organizzatori di fronte alla realtà delle cose.
    Non è vero che un incontro per essere veramente bello e memorabile deve essere per forza una semifinale oppure una finale.
    Il punto è che il problema non è quello. Il ragionamento è un altro. Stride il fatto che la Henin abbia già giocato due finali, è semplicemente non giusto. Per lei e per le altre. Non si deve ragionare sulla bellezza dell’incontro. Nessuno ha mai giustificato l’assegnazione di una buona tds alle Williams con queste argomentazioni.
    Semplicemente, si è sempre sostenuto che non è giusto che le grandi si affrontino prima della semifinale e poi in finale abbiano un incontro più facile, è paradossale.
    Qual’è il torneo perfetto? Quello che porta le due giocatrici più forti in finale. E se tu sei l’organizzatore del torneo, devi cercare di avvicinarti il più possibile alla perfezione. Poi, certo, non ci riuscirà, mica puoi combinare il risultato degli incontri a tuo piacere. Però ci deve provare. Con l’assegnazione di queste tds gli organizzatori degli US Open non ci hanno provato.

  15. marcos scrive:

    aspelin è un ex compagno di università di jacopo lo monaco: per questo son contento della sua vittoria!

  16. Mark scrive:

    Ma basta, Tommasi, con questa storia del doppio in crisi! Faccia il giornalista serio e non l’opinionista. Il doppio ha ancora molti estimatori, e va considerato uno sport differente dal tennis singolo, per molti aspetti. E’ un altro sport, basta, perchè abolirlo!?
    Sulle teste di serie, le Williams non meritano un trattamento di privilegio, che discorso è? Giocano poco durante l’anno per motivi che conoscono solo loro, hanno la classifica che si sono guadagnate, e di conseguenza vengono assegnate loro le teste di serie conseguenti!

  17. Enzo Cherici scrive:

    In un altro post (Andrea) ho letto un ragionamento del genere: bravissima la Henin, ma lei era al 100% della condizione, Venus al 60%. Mi chiedo: non è un pò troppo pretendere di affrontare gli slam senza giocare tornei ed essere anche al 100% della condizione? Nessuno obbliga le williams a giocare tutti i tornei, è un loro diritto. Poi però non pretendano di accampare diritti che non hanno (in verità i loro fans più che loro stesse) o scuse del tipo: avevo giocato la sera prima (Venus stessa aveva dato il suo accordo). Serena ha vinto in Australia, bravissima, ma mancava la Henin. Negli altri tre slam 3 sonore batoste. Venus l’ha trovata qui e le ha prese (pur giocando bene). Ce n’è abbastanza per chiarire le gerarchie attuali. Ora basta peró, tanto ognuno resterà comunque della propria opinione, non rischiamo di far diventare la polemica ancor più stucchevole. Da parte mia, passo e chiudo ;-)

  18. Stefano Grazia scrive:

    Tanto, Enzo, avevo ripreso io prima di leggere la tua risposta ad Andrea scrivendogli esattamente le stesse cose… D’accordo con giorgio e angelica in generale…Una precisazione per angelica: anche a me sarebbe piaciuto uscire -quand’ero giovane bello e single-con l’ex fidanzata di Bagdathis (e la battuta perfetta sarebbe: MA LORO NO!!!!, e invece mi duole deludervi…) per dirne una, e quindi anch’io sono in grado di riconoscere la bellezza esteriore…Ma ho sempre avuto questa fissa della bellezza trasfigurata o particolare…Una Graf per me è sempre stata bellissima, con quegli occhi melanconici, la sobria eleganza, le bellissime gambe…O fra le attrici, una Rosario Dawson o una Natalie Portman possono incuriosirmi di più di una Monica Bellucci…E quindi così come di fronte alla photo WTA di Justine rimango senza difese ai commenti dei più beceri maschilisti, non posso fare a meno di non vedere tutta questa bruttezza nel primo piano concentrato della Henin (a cui giova sicuramente il cappellino). Ma confermo anche che mentre gioca la henin si trasfigura e più che nel suo rovescio (che io onestamente non ho mai amato preferendo-ahi sacrilegio-quello a due mani) quando tira il dritto inside out sventagliando in obliquo a mezz’aria (non so se rendo l’immagine). Ovviamente anche Venus era bellissima e perfettamente in sintonia con me nel suo vestitino: avrete notato che indossava gli shorts al posto della gonna…Ora, non voglio ergermi al Ted Tinling di questo blog (lui si rivolterebbe nella tomba) e torno al tennis e a Tommasi…Anch’io salverei il doppio ma non c’è dubbio che così lo stanno uccidendo…Per salvare il doppio basterebbe dare un milione di dollari a chi vince (uno a testa!) e allora magari lo giocherebbero anche i Big, allora non varrebbe più tanto la pena di risparmiarsi… per cosa’ per vincere magari di meno nel Single?
    Ciò detto, ma Tommasi-come tutti gli altri-potrà pur dire quello che vuole, sia da giornalista che da opinionista…E se vogliamo ha sicuramente più titoli di tutti noi, inclusi stefan e mark, per farlo.

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