Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
NEW YORK _ Ha già battuto Roger Federer a Montreal e tutti considerano Novak Djokovic, il ragazzo serbo di 20 anni e dai capelli ritti in testa come un porcospino, il più serio rivale del n.1 del mondo sui campi veloci, quasi (ripeto, quasi) come lo è Rafa Nadal sui campi in terra battuta.
Dopo aver battuto in tre set (6-4,7-6,6-1) Carlos Moya, undici anni più anziano e 14 posti in classifica più giù, il serbo che si è installato nella terza posizione del ranking mondiale, giocherà stasera la sua terza semifinale dell’anno in uno Slam, dopo quelle di Parigi e Wimbledon entrambe perse con Nadal. Per arrivare a disputare la prima finale, quasi certamente contro Federer che ha già battuto 9 volte su 9 il suo prossimo avversario Davydenko, Djokovic dovrà sconfiggere Ferrer, lo spagnolo che ha eliminato _ fra gli altri _ proprio Nadal e che costituisce il miglior esempio di come anche un tennista “terraiolo” possa conquistare risultati importanti anche sul cemento. Un esempio, per chi non avesse inteso, per Volandri, Starace e tanti altri nostri giocatori troppo presto arresisi alla loro specializzazione.
“Non avrei mai detto, 6-7 mesi fa, che sarei arrivato così in alto” ha ammesso “Djoko” (ma gli amici più intimi lo chiamano “Nole”). Un paio di anni fa il serbo, che parla correntemente italiano, inglese, tedesco e francese si allenava con il gruppo di Riccardo Piatti che però, avendo come impegno prioritario quello di seguire Ivan Ljubicic, dovette lasciarlo al suo grande destino.
In questo US Open Djokovic ha giocato alcuni dei match più spettacolari e lunghi, il 7-6 al quinto con l’ex fidanzato di Martina Hingis Radek Stepanek in cinque ore (e anche i quattro set in quattro con Monaco) è stato certo più avvincente di quello con l’ex fidanzato di Flavia Pennetta…
“Mi sto specializzando contro gli ex per vendicare le ragazze abbandonate…” avrebbe detto quel clown di un serbo, non contento di essersi esibito sul campo a fine match in tv e davanti a 20.000 spettatori in preda a risate convulse in due straordinarie spassosissime imitazioni di Maria Sharapova e Rafa Nadal, lei che si lascia i capelli e saltella prima di servire, lui che si piega fino a terra, che raggiune la sua posizione di corsa, che si infila una mano nei pantaloni abbassati prima di ogni servizio…Buffissimo.
Mi hanno segnalato sul mio blog (http://www.blogquotidiani.net/tennis/) che se cliccate su http://www.youtube.com/results?search_query=djokovic&search=Search potete vedere oltre a queste anche quelle di Volandri (il dritto e il modo di camminare), Federer (idem) e Roddick (il servizio) mentre lì accanto si scorge Potito Starace che si rotola per terra dal ridere. Grande tennista, grande attore. Una carriera assicurata comunque, per il ragazzo cresciuto in montagna dietro a Belgrado, a Kopaonik, la Cortina serba, dove mamma Dijana e papà Srdjan gestiscono da 15 anni una pizzeria.

Questo articolo è stato pubblicato Venerdì, 7 Settembre 2007 alle 20:11 e classificato in Uncategorized. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento.