Fratelli d’Italia, dov’è la vittoria?

 
23 Settembre 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Sorteggiata la Davis, per tornare in A occorre battere quel che resta di Bielorussia e Olanda. Poi l’eventuale spareggio. Si può fare, ma la domanda è: quanto sono leciti gli ottimismi, reiterati anche oggi dalla Gazzetta dello Sport, se ogni torneo (per ultimo Bucarest) è da trent’anni una risibile mattanza? Cronaca di una colpevole babele di sopravvalutazioni.


I titoli tennistici della Gazzetta dello Sport sanno a volte essere affascinanti. Ne ricordo alcuni rutilanti, tipo i (più o meno) Bolelli punta i top ten, Volandri vale i primi cinque sulla terra (inteso come Pianeta?) o la monumentale silloge fabrettiana per la quale, se Seppi aveva appena battuto Tsonga, che a sua volta aveva appena fatto finale a Melbourne 2008, di conseguenza - anche Seppi - poteva quasi vincere gli Aussie Open.
Poteri della proprietà transitiva (e del peyote).
Così, tra una pagina de La Stampa e una del neonato Il Fatto (Libero me lo faccio spedire a casa: sono abbonato), leggevo la rosea al bar, circondato da un succo di frutta farabutto e un caffè macchiato insufflato di grumi eversivi. Venivo, così, trafitto al cuore da queste parole: “Poveri ma giovani, Scommessa Davis”. Sottotitolo: “Bocciata da Atp, Slam e Itf, oggi l’Italia rischia grossso nel sorteggio 2010. Ma ha un gruppo solido che fa sperare”.
Segnatevi bene le parole chiave: “Poveri ma giovani”, “Gruppo solido”, “Fa sperare”.

La fredda cronaca. L’Italia è stata appena ridicolizzata in Davis da un Federer in ciabatte e un Wawrinka orfano del Topexan. E’ poi di ieri la risibile mattanza che ha visto caduta, neanche troppo eroicamente, la milizia italica al torneuccio di Bucarest. Filo Volandri rimontato da Crazy Koellerer (in una riedizione del guerreggiante epilogo di Trani), Simone Bolelli ridicolizzato da Nico Almagro, Potito Starace trapassato da Albert Montanes e Andreas Seppi irriso da Ramirez Hidalgo. Tutti giocatori battibili, oppure non in forma, oppure entrambe le cose (Ramirez Hidalgo è fuori dai 100). C’è mancato poco per l’en plein al contrario, con Fognini che - sotto 1-6 3-4 - ha alfine battuto il satanasso Gimeno Traver.
Non so come tale disastro sia stato comunicato da Supertennis, da me battezzata ironicamente “Istituto Luce del Tennis”, canale satellitare per il quale le racchette azzurre sono perennemente erculee e unicamente debilitate da conflitti orditi da fato e detrattori. Trovo però verosimile, nonché esondante d’estro, la parodia che ne ha fatto Federico Ferrero, voce di Eurosport e noto golpista albese, nel suo profilo Facebook: “Atp di Bucarest (altrimenti conosciuto come il Quinto Slam), primo turno. L’Istituto Luce del tennis: “Occhei Fognini (sic). Sfidando il rigore del tempo le valorose truppe italiche, inesaurito nel petto l’afflato delle parole affilate del Duce, continuano a mietere successi in terra straniera. Il nemico ripiega in fuga, la marcia tricolore contro tutto e contro tutti riprende”.

Torniamo alle parole della Gazzetta, peraltro condivise e sottoscritte da Barazzutti: “Poveri ma giovani”, “Gruppo solido”, “Fa ben sperare”. Il mantra è questo.
Prendiamo in analisi unicamente i Tre dell’Ave Binaghi, cioè Seppi, Bolelli e Fognini. Li mejo pezzi (cit). Gli altri - Starace, Volandri, Cipolla - hanno già dato, spesso più di quanto pensassimo: mai avrei immaginato, seppur per poco, un Potito nei 30. Ci sarebbe anche Daniele Bracciali, ma ormai fa solo il doppista e convocarlo sarebbe decisamente troppo eretico per un situazionista del ranking come Corrado Barazzutti (detto, dai detrattori, “Sbarazzatutti”).
Analizziamo i tre punti del mantra.

1) Poveri ma giovani: Seppi ha 25 anni, Bolelli 24, Fognini 23. Giovani, certo. Ma non giovanissimi, per un tennis dove i Nadal, i Del Potro e i Djokovic esplodono a 18-20 anni. Mi si dirà: eh, ma loro sono fenomeni. Sì, ma fino a due anni fa c’era chi accomunava Fognini a Djokovic perché una volta lo aveva battuto nelle quali a Roma (o magari sulla spiaggia di Capocotta, cit). Mi si dirà: eh, ma gli italiani maturano tardi. Vero, pensiamo a un Dado (?) Sanguinetti (best ranking a 33 anni) o a una Flavia Pennetta (applausi). Resta però un dato di fatto: 25 anni, per un tennista, non sono pochissimi. E non si capisce poi perché, anche nel tennis, il maschio italico debba essere così bamboccione.

2) Gruppo solido. Oddio, mica tanto. Bolelli fino a un mese fa era ritenuto un reietto, ci sono ancora guerre intestine (questione di soldi), l’accettazione delle convocazioni in Davis non sembra così giubilante e la stima verso Barazzutti, a giudicare da eventi non certo remoti (tipo gli strali di Binaghi a Cagliari e i rumours che volevano Seppi e il ct ai ferri corti, con tanto di sganassone del primo al secondo) non pare marmorea. Detto poi che la Davis non è un termometro affidabile per valutare lo stato di salute di un movimento, e ricordato che spesso la Davis è stata la copertina di Linus dell’Italtennis, eroica con la balia accanto e ridicola nei tornei in giro per il mondo, la chiosa finale è: se l’Italia è un gruppo solido, Loria è la reincarnazione di Beckenbauer.

3) Fa ben sperare. Eh, cara Gazzetta, dipende da cosa uno spera. Se la massima aspirazione di un essere umano è che domani il mondo non esploda, o che Giove Pluvio non ci allaghi sadicamente l’esistenza, allora sì: fa ben sperare. Se invece la speranza è a) avere un top ten dopo trent’anni, b) avere un top venti dopo quasi venti, c) tornare in serie A di Davis dopo dieci, be’ allora l’asserzione ha un che di lisergico.
Per spiegarmi, mi trovo costretto a una micragnosa anamnesi dei Tre dell’Ave Binaghi.

Andreas Seppi, 25 anni, attuale 56. Best ranking 27. A inizio anno c’era la favoletta che aveva sfortuna nei sorteggi, e non più tardi di venerdì il suo coach (Massimo Sartori) dava la colpa della sconfitta con Wawrinka alla “cerimonia televisiva di Davis” (???). Ora che non ne becca più una da mesi, e che al Rolando e a Wimbledon ha sprecato tabelloni benedetti, anche la vetusta teoria federale della “sfortuna” non regge. Ne è spuntata un’altra, però, di attenuanti: la debilitazione fisica. Vera: Andreas(sssssssss) non è uomo che simula. Seppi ha perso un chilo e mezzo nel weekend Davis, ha raccontato in diretta nazionale i suoi strazi intestinali, si è appena cancellato da Tokyo e Shanghai (se continua così esce dai cento). Andrebbe però fatta una riflessione, finalmente serena, su questo ragazzo: che, il suo, lo ha fatto. Anche troppo. Per uno con i suoi (non) mezzi, essersi issato alla posizione 27 è impresa quasi titanica. Bravo, quindi. Molto meno chi, per anni, da Roberto Commentucci a Marco Bucciantini (”Seppi BATTE quasi TUTTI quelli dietro in classifica e FA PARTITA con TUTTI quelli davanti. Se avesse saldezza mentale nei punti importanti, sarebbe TOP 20″), dalla Fit a Supertennis, dai fanboy altoatesini agli italianisti obnubilati dal tifo (?), ne hanno garantito l’approdo come minimo nei 20, perché “se ce l’hanno fatta Novak e Schuettler, allora perché non Seppi?”. Facile: perché no. Perché è più debole di loro. Perché un’eccezione non fa una regola. Perchè ce ne sono tanti più forti di lui. E perché è italiano, e quindi se può sprecare un’occasione la spreca. Questione di Dna patrio, anche se nello specifico è un Dna patrio di pochi centimetri (dal confine nemico, s’intende). Spiace poi che, poco meno di un anno fa, il suo coach - persona seria e competente - abbia detto in un’intervista che il suo pupillo avrebbe puntato nel 2009 al Masters di fine anno. Cioè ad entrare nei primi 8. Nei primi otto. Nei primi otto. E il bello è che in tanti gli hanno creduto.

Simone Bolelli, 24 anni, 63 al mondo. A febbraio era 36, poi guai fisici e involuzioni meditabonde. Ora: nei confronti di Bolelli, si sono raggiunti parossismi ottimistici semplicemente raggelanti. Caruccio e bellino, nei lineamenti come nei movimenti, in più “investito” da un Federer che in conferenza stampa (se ha vinto) parla bene di tutti, Bolelli (detto dai cattivelli “Budino di Budrio”) era stato battezzato trionfalisticamente “Il Roger italiano”. Definizione sconcertante, eppure fino a pochi mesi fa guai a contraddirli. E pure adesso c’è chi dice: Dategli tempo, nei 15 uno così ci va. Come no. E’ un fatto che da queste parti i pronostici si facciano e per questo spesso si sbaglino (e a volte sbagliarli crea estasi, vedi Del Potro a New York), ma chi scrive ha sempre guardato a Bolelli come a un Camporese depotenziato (vorrei scrivere “in diesis minore”, ma poi il golpista albese Ferrero mi prende in giro e finisce col rubarmi anche questa immagine). Meglio (o peggio): Bolelli è un carillon, un soprammobilino. Bellino, piacevole, garbato. Ma effimero. Non eccelle (eufemismo) in grinta, risposta e spostamenti. Tre caratteristiche da cui il tennis contemporaneo non può prescindere. Per Bolelli, come Seppi, non sarà mai scontato stare nei primi 40-50. Altro che “dare per certo i top 15″. C’è gente che vedeva Gulbis come il nuovo Gandhi, Berdych il prossimo Laver e Gasquet uno da Slam: qualcuno - signorile - ha fatto ammenda, altri sono tuttora attesi alla cassa. Lo scontrino ve lo faccio io, regalandovi anche una Cedrata Tassoni per tirarvi su.

Fabio Fognini, 23 anni, 87 al mondo. A giugno era 57, poi molte bue alla schiena e non solo (anche questo è Italtennis: farsi sempre male sul più bello, vedi ancora alla voce “Camporese” e “Gaudenzi”). Fognini è il più insondabile, per questo anche il più “tifabile”. Non è simpatico, non in campo almeno, e non fa nulla per sembrarlo. Genia Canè, purtroppo per lui con molto meno talento di Paolino. Ma qualcosa c’è, e non lo scrivo perché è l’unico ad aver passato un turno (anzi due) a Bucarest. Il Fognini attuale ha molti limiti, su tutti un rossocentrismo insipiente, una strafottenza masochistica e lunghissime afasie mentali nelle fasi di stanca (in più ha un soprannome orrendo, “Fogna”, ma questo è secondario). Non è un campione, ritirate - anche qui - la tessera a chi lo vaticinava top ten, però è il classico tennista italico che nella settimana mode on può fare qualcosa di rimarchevole. Non tutti sono in grado di zimbellare per un set Murray: lui sì (anche se poi, ovviamente, quel set lo perde: Italia docet). Fognini è il più giovane e il più futuribile (entro limiti ben delineati). La sua sarà la classica carriera del lunatico, disastri e imprese, ma sempre meglio una sinusoide così rispetto alle “eroiche sconfitte” che costituiscono da decenni il misero brodino della derelitta truppa italica.
Qualcuno, di grazia, lo dica a Binaghi e Baccini, e già che ci siamo anche agli opinionisti dell’Istituto Luce del Tennis.

Resta da dire, infine, del sorteggio di Davis. Per guadagnarsi il diritto ai playoff per tornare in A nel 2010, l’Italia dovrà battere Bielorussia e Olanda. La seconda in trasferta, quindi Rischio Maceiò. Ma solo in teoria. La Bielorussia attuale è dopolavoristica (ma adorabile: Max Mirnyi semper fidelis) e l’Olanda, al di là di un De Bakker o un Haase mezzo rotto, non va (Huta Galung non è un tennista: è un fumetto della Marvel).
Vinceranno i nostri eroi entrambe le agognate disfide? Sì, probabilmente sì. E a quel punto dovranno sperare in un sorteggio (qui sì) benevolo: non la solita Spagna o Svizzera (che peraltro si scontrano al primo turno: Federer ci sarà?).
Epperò, lo scrivo a voi e ai bravi colleghi della Gazzetta: siamo sicuri che un ritorno in A sarebbe più importante di un quarto di finale di un Fognini al Roland Garros? La Davis, come l’effimera Pirro Cup, è una competizione a squadre. E il tennis è sport individuale.
Una ripartenza effettiva arriverà da imprese vere in tornei veri (non Bergamo o San Marino). Quanto cambierebbe un 4-1 all’Olanda? Nulla. Allo stato attuale siamo alle nozze coi fichi secchi, anzi rattrappiti. Tutto il resto, più che noia, sono le solite “levità” che sentiamo da trent’anni. Levità da cui vorremmo prima o poi essere esentati.

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118 Commenti a “Fratelli d’Italia, dov’è la vittoria?”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    commento ripreso da quello fatto sul blog monty brogan (BTW perché non icorporare i vari blog di Scanzi e altri linakndoli sul sito un po’ come viene fatto su tennis.com con le rubriche di Tignor e Bodo):

    Un capolavoro dell’antitaliettismo, da prendere, ripiegare e conservare, come al solito del resto. Riguardo al sorteggio era il migliore che ci poteva capitare (anche meglio dell’Ucraina in casa), almeno per il primo turno. La dea bendata ci ha dato pure la possibilità di giocarcela in casa (si accettano scommesse su Molfetta, Marina di Bosa, e la capitale mitteleuropea della cultura, la grande Salemi, dove è già stata data in appalto un indagine geologica a tre imprese italiote della Magna Locride, per trovare il posto migliore nell’ambito del territorio comunale per costruire una bella palude artificiale, che sia bella però, o che almeno piaccia a Sgarbi) visto che la scelta di campo doveva essere sorteggiata, se non avevamo la fortuna di giocare in casa allora in Bielorussia sul carbonio dietro la cortina di ferro rischiavamo grosso, come di fatto rischiamo in qualsiasi combinazione di secondo turno. Peccato aver beccato l’Olanda (anche perché al 80% si perde) e non l’Austria al secondo turno, due partite al meglio dei 5 set in casa contro Köllerer magari a Marsala o Agrigento avrebbero potuto aggiungere qualcosa di nuovo alla storia della coppa, tipo un sequestro amoroso, un linciaggio fatto con rispetto, un cannolo di traverso… se a Trani la Kollera si riferiva al pubblico come “Tutto Maffiosi Kätzo” chi sa cosa avrebbe suggerito ai tifosi siculi?

    Visto che siamo in tema, ripropongo anche le conseguenze della visione del dibattito TV di ieri.

    OK, fantatennis all’istituto luce, che dire, Fabrettao meravigliao stupito dalle scelte tattiche di Federer imprevedibili persino per lui dalla sua postazione privilegiata, capitan Barazzaleone sgrondante di grasso capello in mise Hunter Stockton Thompson meets Enzo Verdone da H&M che ci spiega che forse quel ragazzo svizzero forse in un futuro forse potrà aver vinto forse quasi più degli altri forse ma sicuramente mai sarà come Rode Laverda, Palmieri che non conosce Stakhovsky che poi o Sergio se lo becchiamo a Kiew ce fa mangà lo sotrione allo stronzio 90 proprio li sul parquet, lo spottone del federasta dotto, sorvogliamo il resto vala e alla fine la nostra ginnasta dello sgabello e riuscita di nuovo a dire 8 parole, tutto sommato la miglior parte della trasmissione era la pubblicità della greenset con la natella di Silvio e la scroccacola di Vasco …che bello il masochismo.

    comunque per chi fosse interessato c’è una trasmissione vera di tennis, in radio, si chiama SPAZIO TENNIS va in onda ogni lunedì alle 22:00 su nuova spazio radio anche in streaming e su http://www.spaziotennis.com ci sono le repliche in formato mp3, nella prima puntata c’è anche un interevista a Scanzi e nell’ultima una doppia all’imperatore Claudio e a Mosè (Pistolesi e Navarra per i profani), collabora anche l’itagliettista Commentucci al quale vanno la mia stima e le mie condoglianze

  2. Stefano Grazia scrive:

    Monty Brogan dal protagonista di uno dei 5 piu’ bei film degli ultimi 10 anni,e cioe’ La 25ora di Spike Lee?(Fra gli altri 4 ci metterei The Valley of Elah,Gone baby gone,Miami Vice di Michael Mann e un altro a scelta perche’ sicuramente me ne dimentico una decina e poi perche’ queste cose sono molto personali,vedi Miami Vice che a me ricorda la Jamaica e il soffio caldo delle notti tropicali).
    Per il resto abbastanza d’accordo questa volta con Scanzi che per una volta e’ meno ‘cazzaro da bar’ del solito: meno effetti speciali,piu’ analisi,meno cabaret, piu’ concretezza. A me piace anche quando fa cabaret, intendiamoci.

  3. nonnoenio scrive:

    io starei molto attento con gli ottimismi, quì se non ci si allena e si gioca bene si rischia di finire in C

  4. giovanni scrive:

    @ Avec …..
    Una cosa è certa: gente come te nella Magna Locride o a Salemi non gli permetterebbero proprio di accostare! E’ possibile che non si riesca ad esprimere un giudizio senza offendere ogni volta qualcuno? Addirittura adesso anche alcune città! Credo che a Locri come in ogni altra città italiana ci siano imprese serie e di proprietà di gente per bene. Non tutti devono essere necessariamente adepti della ‘ndrangheta solo perchè abitano quelle zone! Capisco la megalomania di voler a tutti costi sembrare ironico e la necessità di andare in orgasmo oftalmico nel leggere ciò che si scrive, ma ad ogni cosa c’è un limite!!!!

  5. DARTAGNAN scrive:

    Roland Garros fine maggio 2008.
    Sul campo 10 - 4 file di tribunette, si e no 250 posti - Bolelli affronta al secondo turno Del Potro e lo batte dopo un match esemplare…
    salto temporale…inizio settembre 2009: Del Potro vince il suo primo titolo in uno SLAM espugnando New York e mettendo “Ruggero Federero” alle corde.

    Alla soglia dei 16 anni Juan Martin voleva quasi smettere di giocare…qualche anno prima faceva parte del gruppo dei migliori 10 argentini insieme ad un altro giovanotto, tal Leandro Viltard, che è poi finito in Italia. Per ragioni di famiglia non è più riuscito ad allenarsi, oggi a 23 anni costui si è ritirato dal tennis agonistico e lavora alla Oracle, dopo essersi laureato a Chicago. Costui mi raccontava con quale serietà e severità affrontavano già da under 14 il lavoro sul campo, senza sentirsi divinità in terra…
    Morale: Bolelli batteva del Potro 16 mesi indietro…Oggi Del Potro vince allo US OPEN…Quale magia è accaduta ?
    In 16 mesi Juan Martin ha lavorato a tal punto da poter competere e battere tutti top five…Bolelli esce al primo turno a Bucarest…
    Allora dove sta la differenza se le condizioni di partenza sono abbastanza simili ??? Qualche ragione razionale basata sul modello di sviluppo dell’atleta tennista e sulla pianificazione adottata ci dovrà e ci deve pur essere.
    Qui occorre approfondire, partendo anche dal piano culturale, cioè dall’atteggiamento imposto dal RUOLO atleta tennista ed entourage che l’ambiente italico diffonde tutt’intorno a sé (come vodafone…)
    Oppure siamo destinati ad una decadenza senza sosta stabilita dal destino, considerando la solita ultima vittoria italica in una Slam datata 1976 !!!???

  6. chloe de lissier scrive:

    ho il sospetto che “avec double cordage” sia un nome multiplo, uno psudonimo collettivo, dietro il quale ci sono più operatori del cosiddetto “virtuale”.
    ho invece ormai la certezza che il sig. scanzi è afflitto da una forma incurabile di graforrea, di entrambi i tipi: automatica e concettuale. ha l’impulso irrefrenabile di scrivere migliaia di righe e decine di articoli su due soli argomenti: la “dittatura di federer” e l’”inconsistenza dei tennisti italiani”.

  7. chloe de lissier scrive:

    “pseudonimo”, ovviamente.

  8. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, però dopo l’estate dei nostri, la Davis e (meno grave di tutti, a pensarci bene) la disfatta di Bucarest, viene da chiedersi automaticamente quali siano stati gli obiettivi dei nostri giocatori dopo wimbledon (c’è una metà di anno tennistico ancora da giocare, dopo Wimbledon). Si sono allenati per San Marino? Pensavano davvero di battere Federer? L’inconsistenza dei tennisti italiani è diventata, quet’anno, l’assenza di tennisti italiani nei primi cinquanta. Da spavento. Roba da rimpiangere Renzo Furlan. E infatti lo rimpiango.

  9. Enrico Belcastro scrive:

    @Stefano Grazia: off-topic tremendo, ma i migliori film degli ultimi dieci anni sono Il Petroliere, Kyashan, Mulholland Drive, Waking Life e Kill Bill. Gh ;)

  10. Stefano Grazia scrive:

    D’Artagnan, l’esempio sarebbe piu’ calzante se i due giocatori citati (Delpotro e Bolelli) avessero la stessa eta’…L’anno scorso Del Potro difettava d’esperienza mentre Bolelli era gia’ da 4-5 anni sulla scena e quindi la differenza in un anno e’ spiegata dal potenziale: Del Potro ce l’ha, Bolelli evidentemente no … Semmai il paragone deve essere fatto con Fognini che da junior se la giocava con Djokovic,Murray e Del Potro e adesso invece li guarda da lontano… Ma lui sembrerebbe quello che comunque non ha nulla da rimproverarsi: si allena in Spagna, e’ sotto la supervisione di Piatti…Lui di grossi rimpianti probabilmente non ne avra’. Magari neanche gli altri: come dico sempre, non e’ che giocano per fare un piacere a noi, loro giocano per i soldi e se sono contenti di quello che hanno ottenuto, se pensano che con tutti i sacrifici che hanno fatto sono riusciti ad emergere solo in Italia e non nel mondo, magari il gioco non vale la candela, meglio un aurea mediocritas e uscire con le veline e con gli amici del Bar Margherita che correre su per la Collina della Disperazione anche il giorno di Natale…Una cosa e’ non impegnarsi al 1000% se giochi (e sei stipendiato) per una squadra e dal tuo rendimento dipende anche il futuro sportivo ed economico dei tuoi compagni, ma in uno sport individuale tu e tu solo sei il responsabile del tuodestino, e quindi smettiamola di fare i provinciali nazionalisti e tifiamo non per chi ha la sorte di essere italiano ma per chi ci piace per via del suo gioco o della sua personalita’,indipendentemente dalla sua nazionalita’. E che il compito della FIT sia soprattutto quello di propagandare il tennis e allargare la base di partecipanti GIOVANI, under 10, e non raccattando pensionati o sportivi di altri sport che dopo aver appeso le scarpette al chiodo scelgono la racchetta per mantenersi in forma (tanto fra un po abbandoneranno tutti la racchetta per le mazze da golf). E quindi CAMPI PUBBLICI DA TENNIS e ORE GRATIS PER GLI UNDER 14 IN TUTTI I CIRCOLI PRIMA DELLE 17 E SEMPRE SE I CAMPI NON SONO OCCUPATI DAI SOCI. Vedrete che poi saltano fuori i campioni, prima o poi… E se vanno ad allenarsi all’estero meglio, fa parte anche quello del processo di crescita,,,infatti Djokovic e Ljubcic sono venuti in Italia…

  11. pedrinho&luvanor scrive:

    Grande Scanzi. Godibilissimo!!!

  12. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    A proposito di Renzo Furlan, ricordo la fatidica domanda che gli venne posta quando raggiunse un ranking tra i primi venti. “E adesso? Pensiamo ai primi dieci?” Risposta: “Non scherziamo”.
    Per dire della consapevolezza e serietà del giocatore di tennis, oggi evidentemente scomparsa.

    @ gli altri offtopici: e i Coen? e il vecchio Roman? ci vorrebbe un altro blog, per discuterne, in cui il mio nickname sarebbe probabilmente Aki Lars Von Wallace.

  13. Stefano Grazia scrive:

    Enrico Belcastro: evidentemente non abbiamo gli stessi gusti. Tu sei piu’ da Cahiers du Cinema, piu’ tradizionalista, piu’ raffinato o piu’ condizionato dai suggerimenti dei grandi critici,scegli i grandi autori, io sono piu’ da cinema indipendente o comunque commerciale nel senso che voglio uscire dal cinema dicendo: e’ un film intelligente MA mi sono anche divertito… Kill Bill poi e’ una boiata pazzesca,almeno se parliamo di top 20(magari nei top 200 ci entra), se proprio devi scegliere un film di Tarantino allora meglio Pulp Fiction o Le Jene…Ma mentre nel tennis non ci sono dubbi su chi sia The GOAT (eheheh), nel cinema davvero ognuno ha i suoi film preferiti e certamente nessuno ha piu’ ragione dell’altro.

  14. beppe scrive:

    scanzi scrive il solito articolo,la sempre carina chloe( alla quale egli sta sulle balle) glielo rinfaccia,e via fino alla prossima volta

    bene cosi

  15. Max (quell'altro) scrive:

    Non scherziamo, Kill Bill e’ un capolavoro, come tutti i film di Tarantino. Aggiungo, già che ci siamo, Funny Games di Michael Hanecke.

  16. Francesco Rossi scrive:

    Il problema dell’Italia tennistica professionistica maschile e’ la mancanza di umilta’. La mancanza d’umilta’ mista all’ambizione (che esiste dato che ogni anno i nostri giocatori ed i loro coaches puntano al Master) forma un cocktail dal gusto ripudiante. D’accordo con Andrea sulla futuribilita’ di Fognini.

    PS. Il copyright su Sbarazzatutti e’ mio ma ad Andrea lo regalo volentieri.

  17. zio tony scrive:

    aborrro due scalzini: andreassssssssssss è un giocatore umile e solido; fogna è un soprannome semplicemente me-ra-vi-glio-so.
    ah, già che ci sono aborro anche stefano grazia: kill bill è un capolavoro.
    notte!

  18. Avec Double Cordage scrive:

    quotando il subcomandante Grazia:
    E che il compito della FIT sia soprattutto quello di propagandare il tennis e allargare la base di partecipanti GIOVANI, under 10, e non raccattando pensionati o sportivi di altri sport che dopo aver appeso le scarpette al chiodo scelgono la racchetta per mantenersi in forma (tanto fra un po abbandoneranno tutti la racchetta per le mazze da golf). E quindi CAMPI PUBBLICI DA TENNIS e ORE GRATIS PER GLI UNDER 14 IN TUTTI I CIRCOLI PRIMA DELLE 17 E SEMPRE SE I CAMPI NON SONO OCCUPATI DAI SOCI. Vedrete che poi saltano fuori i campioni, prima o poi… E se vanno ad allenarsi all’estero meglio, fa parte anche quello del processo di crescita,,,infatti Djokovic e Ljubcic sono venuti in Italia…

    per il resto dico solo, Jim Jarmusch dead man, Florian Henckel von Donnersmarck das Leben der Anderen, David Lynch mullholland drive, Lars von Trier breaking the waves, dogville, dancer in the dark se qualcuno dovesse avere bisogno di particolari stimoli per saltare nel vuoto

    alle ortiche con le buone intenzioni, aggiungo pure che Kill Bill è una boiata ma Tarantino è bravo, sicuramente più bravo di Tarantini

  19. Avec Double Cordage scrive:

    come ho fatto a scordarmi sweet and lowdown di Woody Allen non lo saccia, forse perché ha più di dieci anni, accidenti come si invecchia, beh lo sostituisco con il su match point allora che non è mica male

  20. Stefano Grazia scrive:

    Dimmi cosa leggi e cosa vedi e ti diro’ chi sei.Se uno mi cita fra i top 5 film della sua vita Kill Bill, e’ ovvio che abbiamo affinita’ elettive e background culturali diversi. No problem. Io lo metto (forse)nei primi 200 ma mai nei primi 5. e’ anche vero che di film ne ho visti (e comprati) parecchi.Quando uno fa affermazioni simili mi piacerebbe anche poter discuterne e capire quali ALTRI film gli piacciono e gli sono piaciuti perche’ magari se su 20 film citati ci troviamo poi d’accordo su 18, allora queste divergenze ci possono (anzi ci devono)anche stare.Sicuramente Kill Bill non e’ il film meglio riuscito di Tarantino e questo lo dice non solo la critica che considera solo Bergman, Fellini e Lars Von Trier, ma anche quella piu’ giovane e moderna.Tarantino non mi dispiace e posseggo anche 4 o 5 sue sceneggiature (per esempio quella di Romance, diretta da Tony Scott che poi ne cambio’ il finale: nella versione di Tarantino Charlie Slater moriva)ma onestamente faccio fatica a infilare KB nei primi cento film importanti della mia vita.Io poi parlavo dei piu’ bei film dal mio personalissimo punto di vista degli ultimi 5 anni (altrimenti come potrei lasciar fuori per esempio Blade Runner o Searching for Bobby Fischer o che ne so, I Duellanti,The Graduate,The Searchers,Manhatthan,Mean streets,Seabiscuit,Chariots of Fire, o per ovvie ragioni Out of Africa…A me piacciono per esempio molti film ‘piccoli’ come Beautiful Girls o Wild Thing…Quali sono i motivi per cui certi film ti piacciono e altri no a volte rimane un mistero…E poi dipende dai generi: io passo da Last of Mohicans a Pride and Prejudice, da Camera con vista a Broadcast News…Da ragazzo mi piaceva da matti Five Easy Pieces e lo consideravo il mio film preferito…Ma non e’ quello che mi vedo e rivedo tante volte mentre mi sono rivisto decine di volte The Big wednesday… Un gran film secondo me e’ Live and Die in LA di William Friedkin e Manhunter di Michael Mann, il primo e piu’ bel film in cui compare Hannibal the cannibal, non ancora interpretato da Anthony Hopkins (poi hanno fatto il remake, con ed Norton che a me piace moltissimo…si veda oltre alla 25 ora anche Primal fear con Richard Gere e Amercan X …Bellissimo anche il film di Cronenberg con Viggo Mortensen che fa l’infiltrato nella mafia russa, mi sfugge il nome, l’ho comprato in DVD ma sto diventando rinco, una volta non mi sarei mai dimenticato un titolo…Bellissimi Traffic e Crash e Mystic River (ma anche Mystic Pizza) e One Million Dollar Baby … Mi e’ piaciuta da matti la trilogia di Jason Bourne mentre non ho mai potuto soffrire i film di James Bond tranne il penultimo, Casino Royale con Daniel Craig… Ho considerato un film perfetto anche A few good men (con Jack Nicholson che urla D’you wanna the truth?You cannot handle the truth! Ovviamente non puoi metterli sullo stesso piano con molti dei film citati prima…Ma recentemente per una serie di motivi film che ho amato molto sono stati quei 4 che ho citato e che anche se sul Mereghetti probabilmente si prendono tre stellette o forse anche 4 non sono certo considerati dei capolavori assoluti…Ecco, io preferisco quei film li’,un po’ piu’ piccoli, un po’ piu’ personali, un po’ meno famosi, che uno magari si vergogna di citare come si vergogna di dire che oltre a leggere libri legge anche fumetti (e qui,sorpresa!non vi parlero’ di Corto Maltese, vi do tre titoli di tre grandi serie autoconcluse: The Preacher di Dillon/Ellis, Y: last Man on Earth di Vaughan/Pia Guerra e soprattutto Strangers in Paradise …Ma anche The Age of Bronze(storia approfonditissima della guerra di Troia) e Queen & Country di Greg Rucka(sul servizio segreto di sua maesta’ britannica, quello vero, non quello di James bond, con una eroina straordinaria dal nome di Tara Chace). Lascio invece a Chloe e Gio de roussillon il compito di educarvi sulle letture alte (qualcuno ne ho letto anch’io ma loro sicuramente di piu’).

  21. Stefano Grazia scrive:

    si, anche a me Woody Alleniano della prima e seconda ora(Annie hall,Manhattan…) il suo Match Point e’ piaciuto moltissimo, un gioiellino…

  22. TCC'75 scrive:

    Questi sono i miei film preferiti:
    “Dies irae” di Carlo Teodoro Dreyer, 6 ore;
    “L’uomo di Aran” di Flaherty, 9 tempi;
    ma soprattutto il più classico dei classici, “La corazzata Potëmkin”, 18 bobine.
    @Stefano Grazia: ora che ti ho detto cosa vedo dimmi chi sono. ;-)
    Un aiutino: le mie iniziali sono U.F.

  23. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Stefano Grazia
    Friedkin in forma e Michael Mann in genere sono grandissimi (c’è “Grissom” in tutti e due i film da te citati: carriera cinematografica sprecata, anche se gli è andata bene così). Tarantino non lo cito neppure, in quanto il mio nick parla da se. Mi piace tutto. Così come mi piace tutto dei Coen, remake e Z Jones a parte: per stare solo ai più recenti, il monologo finale del capo della CIA di Burn after reading, e il monologo di Javier Bardem sulla moneta di Non è un paese per vecchi sono prototipi di quello che intendo io per umorismo. (Scanzi, studia).
    D’altra parte, sono cresciuto ad Arthur Penn e Peckinpah, quindi il mio percorso di conoscenza del cinema americano mi sembra segnato dall’ovvietà.
    Ma gli europei, non trascurateli, perchè Von Trier, Kaurismaki e i vecchi mostri tipo Polanski sono assolutamente spettacolari (non sempre, certo, a volte, come tutti).
    Ciao a tutti.
    Anzi, “Be seeing you”, tanto per citare un altro dei miei capisaldi.

  24. chloe de lissier scrive:

    visto che siamo largamente “off topic” e che l’argomento è molto interessante, dichiaro i miei cinque film preferiti di tutti i tempi. escludo opere di colossale successo culturale o solo anche commerciale come “quarto potere”, “il padrino” o “il gladiatore”, esattamente come da una lista dei migliori cinque libri di ogni tempo escluderei l’”iliade”, la “divina commedia”, “moby dick” o “don chisciotte”.
    i miei cinque film preferiti, in ordine cronologico, sono:
    “il mistero del falco”, di john huston. storia strepitosa tratta dal miglior libro hard boiled mai scritto. recitazione da antologia, con bogart, greenstreet e lorre magistrali.
    “arancia meccanica” di stanley kubrick. una pietra miliare del cinema moderno, un visionario compendio dei più diversi generi cinematografici, perfettamente amalgamati in un unica proposizione narrativa.
    “il sospetto di francesco maselli”. un film raffinatissimo e credibile sui fuoriusciti comunisti all’epoca del fascismo. lo straordinario gian maria volonté, uno dei più fenomenali attori mondiali di ogni epoca, tanto grande quanto misconosciuto, dà vita a un personaggio indimenticabile come lui.
    “gli spietati” di clint eastwood. un western magistrale, capace di inserirsi con grande modernità nel filone del cinema classico, che narra vicende e passioni umane senza manicheismo.
    “il petroliere” di paul thomas anderson. un’opera possente, un film d’essai pur nella sua maestosa spettacolarità. e poi un capolavoro di recitazione di daniel day-lewis, attore formidabile, capace di accenti epici, di emozioni intensissime, pur restando sempre scarno ed essenziale.

  25. Pete Agassi scrive:

    Mi garbano queste perle cinemaniache, vediamo un po, i miei film preferiti usciti nell’ultima decade…beh sicuramente metto la 25° ora, caos calmo, romanzo criminale, la sottile linea rossa, tutti i film di Fernan Ozpetek, lista troppo lungo che ometto per ovvi motivi di spazo tempo e voglia.
    Parlando di tennis, il paragone tra Bolelli e Del Potro è un po campato in aria: una rondine non fa primavera, in tal caso quel bel match del nostro è stata una buona prestazione, degna di nota, ma inutile per un confronto tra i due. Il commento di Stefano Grazia coglie la questione al meglio: l’argentino ha 21 anni, Bolelli 25, se il primo, tra l’altro in era pre-maturazione, sia riuscito a vincere contro l’avversaro con maggior esperienza ed età in cui (ma per gli italiani è una chimera) la maturazione è cosa ovvia, allora i due hanno talento (ma di poco eh) diverso.
    Se con la Bielorussia capitoliamo, meglio che vadano a giocare a tamburello su sport satellite (sempre se propinano ancora una noia di tal genere).
    Ciao a tutti

  26. pedrinho&luvanor scrive:

    Non capite nulla di cinema.
    Ci sono i capolavori.
    E’ un cinema altenativo. Cambiate genere.
    Ecco i leggendari: 7 buchi per sette fratelli
    Al contadin non far sapere che sua moglie fa veder le pere
    All’interno e ritorno
    Alì Babà e i 40 guardoni
    Arma non convenzionale
    Banana matura, banana che non dura
    Banana meccanica
    Ben Dhur
    Biancaneve e i sette negri
    Bocchaontas
    Buchi neri
    Cappuccetto rotto
    Casino Vianello
    Chi la dà, lo aspetti
    Cicciolina e Moana ai mondiali
    Copuletto rosso
    Doppio air bag
    Dr. Jekill e Clister Hide
    Due fave per un solo buco
    Federica, la mano amica
    Giochi senza dentiere
    Giù le mani dal mio periscopio
    I 4 del mucchio selvaggio
    I buchi neri
    I tre giorni del condom
    Il corto, il lungo e il cattivo
    Il gambo di Notre Dame
    Il marchese de Fave
    Incontri ravvicinati col suo tipo
    L’arma che conquistò il West

  27. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Hai dimenticato “Valeria e la sua mazza”, Pedrinho……

  28. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Chloe: per un quinto (Kubrick) sono d’accordo. Su Huston e Clint siamo quasi d’accordo. Direi che è una buona proporzione, più o meno la stessa di quando parliamo di tennis…….5 film sono pochi, però.

  29. chloe de lissier scrive:

    ancora “off topic”. rispondo alla sollecitazione di stefano grazia.
    i cinque libri che consiglierei.

    saggistica:
    zeev sternhell - contro l’illuminismo - baldini castoldi dalai editore.
    non lasciatevi ingannare dal titolo. “questo è un libro di storia delle idee”, è scritto nella seconda di copertina. una formidabile analisi del pensiero moderno.

    poesia:
    dylan thomas - poesie - a cura di roberto sanesi - guanda.
    l’opera scelta di un titano dell’arte del novecento.

    autobiografie:
    jack black - non c’è scampo - alet
    “mezzo secolo dopo, avrei usato situazioni e personaggi citando a memoria interi passi di jack black, talvolta parola per parola, e quando ti ricordi un brano di prosa a cinquant’anni di distanza, dev’essere buono per forza” - william s. borroughs. non saprei trovare parole migliori per descrivere questo libro.

    noir:
    richard marinick - bravi ragazzi - einaudi
    sì, lo so, “la dalia nera” di james ellroy e “come una bestia feroce” di edward bunker sono più “letteratura”. ma sono anche libri cupi e pesanti, eccessivi. questo è “vero” come i libri di bunker, “duro” come quelli di ellroy, ma molto, molto più piacevole.

    romanzi (divertenti):
    pablo tusset - il meglio che possa capitare a una brioche - feltrinelli
    colto e informato, ma tanto esilarante da far venire le lacrime agli occhi per la brillantezza dell’umorismo. imperdibile.

    ecco. spero che saprete perdonare questi “fuori tema”.

  30. Enrico Belcastro scrive:

    Ahah stupendo! Comunque stefano grazia: quelli non sono i film della mia vita, solo degli ultimi 10 anni diciamo. I film della mia vita sono L’atalante di Vigo, Dead Man di Jarmush, Mulholland Drive di Lynch, Cul De Sac di Polanski, i film di Fritz Lang, di Murnau, i Coen, Il petroliere, Blade Runner, Ombre Rosse di Ford, Chaplin, Buster Keaton. E anche il cinema indipendente ovviamente. Comunque grandissimi i nomi da te citati ovviamente. E complimenti a chloe de lissier con la scelta del capolavoro di Huston. Mi piace questa deriva. Del resto in un post scanziano ci sta. Spero il blog non ci cacci.

  31. Roberto Commentucci scrive:

    Ragazzi, fate pure,qui non vi caccia nessuno.

    Tanto, mica lo avete fatto su un mio articolo…

    Il pezzo è del povero Andrea… :)

    A questo punto, anzi, potremmo invitarlo a dirci i suoi film preferiti.

    Andrea, se ci sei,batti un colpo.

    Più tardi vi dico i miei, anticipando che sono per Fellini, il neorealismo e per il cinema italiano (italianisti si nasce, già già). :)

    ps
    adoro vedere i cinegiornali dell’Istituto Luce (quello vero).

  32. zio tony scrive:

    alcuni dei miei personaggi cinematografici prediletti in ordine sparso:

    - Quint (Lo squalo)
    - Hal9000 (2001 odissea nello spazio)
    - Feraud (i duellanti)
    - Collonello kurtz (apocalipse now)
    - Freddy (nightmare III i guerriei del sogno)
    - Vento nei capelli (balla coi lupi)
    - Tuco (il buono il brutto e il cattivo)
    - Hartman (full metal jacket)
    - marmotta (il giorno della marmotta)
    - scrat (l’era glaciale)
    mi sento un piccolo verme, me ne torno nel mio solco ;-)… grazia, stavo scherzando eh! ciao a todos

  33. Avec Double Cordage scrive:

    azz ma qui la cosa sta degenerando!

    @Enrico Belcastro
    mi sembra che noi due abbiamo gusti cinematografici molto simili, DEAD MAN di Jim Jarmusch è uno dei miei film preferiti “all time”, lo so quasi a memoria “boys the hunt is on!” mitica poi la colonna sonora di Neil Young un capolavoro che non ha poco da invidiare a Sergio Leone e Morricone, mitici pure loro ovviamente

    praticamente impossibile elencare un paio di film “all time greatest” senza sfociare in una lista minimo delle dimensioni di quella di pedrinho&luvanor, certo che la censura qui è di manica molto larga :) comunque caro pedrinho&luvanor se fai una buona ricerca vedrai che torverai che Lars von Trier negli ultimi tempi ha messo le mani in pasta in filmetti che potrebbero fare per te, non li ho visti ma vista la mente marcia che ha potrebbero essere anche non di tuo gusto

    ad ogni modo direi che più o meno dovrei includere i film che ho citato già prima come i miei preferiti degli ultimi 10 anni, i tre elencati di Lars von Trier, aggiungerei Down By Law di Jim Jarmusch che spettacolare fotografia, di David Lynch includerei Wild at Heart e anche, anzi specialmente The Elphant Man, ma solo pensare a questi capolavori mi blocca la mente, Dr. Strangelove & 2001 di Kubrick per forza, boh troppo input per la mia testolina, d’altronde è impossibile fare una classifica, qualsiasi cosa che possa essere vagamente associata a quanto ho elencato mi piace. Ora che ci penso uno dei fillm che consiglio è “The Isle” del regista sud koreano Kim Ki-duk e sono curioso di vedere questo Valhalla Rising che hanno proiettato a Venezia anche il nuovo di Haneke deve valere

    @Stefano Grazia, ma i film che dico io li riesci ad avere li in Africa? perché se si allora guardateli, magari lascia perdere The Isle che è un po’ troppo estremo, tra l’altro ho sentito che in Nigeria c’è una specie di bollywood, non è che ogni tanto esce qualcosa di decente anche li? comunque gerealmente i fime che piacciono a te non mi garbano troppo, in linea di massima li trovo un po’ troppo hollywoodiani, non è che non mi piacciono ma difficilmente li elencherei tra i miei preferiti, avrei problemi a ricordarmi i titoli nei maggiori casi, mentre i film che mi piacciono li posso vedere anche più volte all’anno

  34. Andrea Scanzi scrive:

    Ohè, seppiano di un Commentucci, passavo di qui giusto adesso dopo tempo immemore. :)
    I miei film preferiti. Eh, è dura. Son troppi. Ne butto là dieci a cascata, sapendo che tra cinque minuti ne direi di diversi.

    1. C’era una volta in America (Leone uber alles)
    2. La 25a ora (Lee quasi sempre uber alles)
    3. La sottile linea rossa (Malick genio puro)
    4. Toro scatenato (De Niro e Scorsese ai massimi livelli)
    5. Gran Torino (Eastwood Santo Subito)
    6. Carlito’s Way (De Palma e Pacino ai massimi livelli)
    7. Insider (Mann, come regista, è da orgasmo plurimo)
    8. L’età dell’innocenza (Day-Lewis idolo, Scorsese non si discute)
    9. Una vita difficile (quando il cinema italiano esisteva e Sordi non gigioneggiava)
    10. Full Metal Jacket (Kubrick nell’alto dei cieli)

    Più altri cento. Esclusioni dolorosissime, dal grande cinema italiano (la Grande guerra, I soliti ignoti, Ladri di biciclette) a Tarantino (Kill Bill, Pulp Fiction, Le iene), da When we were kings al mainstream irrinunciabile (la saga di Indiana Jones, quella di Guerre stellari), dalla gemma Americani di Foley fino al Cacciatore, dal Moretti Apicelliano (quello vero, non il posteggiatore) a Woody Allen (Io e Annie, cazzo, IO E ANNIE). E poi i Coen, Spielberg, Polansky. E poi di Kubrick andrebbe messo tutto. E poi, e poi, e poi come si fa?
    Insomma (cit), è una lista impossibile da fare.

    E comunque, caro Commentucci, su Andreassssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssseppi l’hai cannata. Rassegnati. Poco da fare, non è un paese per tennisti (mentre lo è per i vecchi). ;)

    p.s. Hai ragione Francesco (Rossi), Sbarazzatutti è una monumentale tua invenzione.

  35. Roberto Commentucci scrive:

    Allora.
    Andiamo con ordine.
    Italia, dicevamo.
    A me piace il neorealismo, e trovo “Roma Città aperta” e “Ladri di Biciclette” due capolavori assoluti. Poi c’è “Germania Anno Zero” di Rossellini.
    Poco staccati “Umberto D.” e “Miracolo a Milano”. Qualche anno dopo, viene Visconti. Ho adorato “Il Gattopardo” e “Rocco e i suoi fratelli”, del 1960.
    Il 1960. Secondo me un anno magico per il cinema. In quei fantastici 12 mesi, furono realizzati:
    - Psycho (Alfred Hitchcock)
    - Spartacus (Stanley Kubrick, il cui miglior film a mio avviso è “Orizzonti di Gloria, del ‘57, con un enorme Kirk Douglas”)
    - Il Sorpasso (di Risi, con Gassman e Trintignant)
    - La Grande Guerra (di Monicelli, con Gassmann Sordi e Mangano, Leone d’Oro a Venezia)
    - Una vita difficile (ancora Risi, con un enorme Sordi e una bravissima Lea Massari)

    In più, fu girato il film ufficiale delle Olimpiadi di Roma ‘60, ad opera dell’Istituto Luce, che vinse l’Oscar come miglior film documentario. Ne consiglio a tutti la visione, per capire quanto, in termini di politica sportiva complessiva, siamo impari ai nostri padri.

    Poi c’è Fellini, di cui ho adorato, fra gli altri, La Strada, Le notti di Cabiria, Otto e Mezzo, Giulietta degli Spiriti.

    Ci sarebbe anche Antonioni, ormai troppo lento, ma secondo me uno “Zabriskie Point” non va tralasciato.

    Di Sergio Leone, (grande) ho adorato “C’era una volta in America”. Enorme.

    Infine, nella tarda commedia all’italiana, non si può dimenticare lo Scola di “C’eravamo tanto amati”, malinconico e preziosissimo affresco sull’Italia dal dopoguerra agli anni ‘70, e il crespuscolare “Una giornata particolare”.

    Fra i registi stranieri, oltre a Kubrick e a Hitchcock, io adoro l’australiano Peter Weir. Trovo che opere come Picnic a Hanging Rock e soprattutto “Gallipoli, gli anni spezzati”, con un giovane Mel Gibson, siano davvero fantastici.

    Fra i film sullo sport, oltre allo strepitoso “Momenti di Gloria”, non si può dimenticare “When we were Kings”, fantastico documentario di Leon Gast sul Rumble in the jungle, il match di Kinsasha fra Mohammed Alì e George Foreman.

    Scusate la lunghezza, ma il cinema, specie quello un pò vecchiotto, mi piace assai.

  36. Roberto Commentucci scrive:

    Leggo adesso il post di Scanzi, e che devo dire…

    Sono sorpreso dalle tante affinità di gusti che ho con il mio diciamo “opposto” nella scrittura tennistica… :)

    Si Andrea, forse hai ragione. Seppi forse non entrerà mai nei primi 20, anch eperché adesso che si è fidanzato pare aver lievissimamente mollato, dall’applicazione massima al tennis avuta in questi 10 anni.

    Però dai, è stato 27, per uno coi suoi mezzi tecnici niente male, no?

    Se pensi che un Canè, 100 volte più talentuoso, è stato appena 26…

    Si può concludere che in Italia, fossimo un paese tennisticamente avanzato (hai ragione, non lo siamo) ne dovremmo avere 4 o 5, di Seppi. E quindi, per quanto mi riguarda, Seppi resta un esempio da seguire.

    E io continuerò a guardarmi i suoi match in tv.

    (Che d’altronde sono sempre molto più movimentati di Zabriskie Point, no?) :)

  37. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Bravi tutti. Mi pare che sul cinema ci siamo, ragazzi. Niente male davvero.
    Continuiamo a litigare (si fa per dire) sul tennis, ma qualcosa in comune ce l’abbiamo, eh?
    Di Peter Weir ci sarebbe anche Truman, caro Commentucci. Ma Scanzi ha perfettamente ragione: sono pochi cinque, ma sono pochi anche dieci. Il cinema, in oltre un secolo, un centinaio di cose super le ha prodotte.
    In conclusione, ricordo anche il mio regista preferito di tutti i tempi (alla pari con Kubrick), cioè Billy Wilder, sempre pazzescamente dimenticato, e chiudo qui.
    Ancora una volta, saluti da Portmeirion: be seeing you (parleremo anche di telefilm, prima o poi).
    Mi piacete, così pop.

  38. Pete Agassi scrive:

    A me sembra che fate più a gara a sparare titoloni :P

  39. Stefano Grazia scrive:

    Dovremmo forse limitarci ai film sportivi (Chariots of Fire,North dallas 40-FORMIDABILE!!!-,Seabiscuits,Any Given Sunday, Hard Ball, The Replacements,Batte il tamburo lentamente,Coach Carter, Friday Night Light, Remember the titans, Bull durham, For the love of the game,Eight Men Out,Mystery Alaska,The Hoosiers, e vdecine d’altri, molti dei quali certo non capolavori ma comunque capaci di emozionarci egualmente…penso a Per vincere domani,un filmetto del cavolo con Rob Benson ma che al tempo mi piacque moltissimo visto che avevo problemi col mio allenatore che, ahi lui stolto, osava tenermi in panchina…E anche a lui poi mal gliene incolse)A me e’ piaciuto moltissimo anche Love and Basketball (prodotto da Spike Lee) e anche Wimbledon ,tutto sommato…Orribile invece (a parte i primi 5′ iniziali) quello col figlio di Dean Martin e Ali McGraw con Pancho Gonzalez che fa il Coach e Vilas che perde in finale a Wimbledon…Pero’ Dean Martin III sapeva giocare davvero, non come il marito di Jennifer Connelly (bellissima…Blood Diamond sara’ un filmone ma vi assicuro che Di Caprio e’ piu’ bravo li’ che in tutti gli altri film che ha fatto, l’oscar lo avrebbe meritato per quella parte di avventuriero sudafricano scafato… Si mi piace il cinema americano: prima ero un estimatore del cinema americano degli anni 70 (rovinato secondo alcuni dall’avvento di Spielberg e George Lucas…ma Spielberg, intendiamoci, ha fatto bellissimi film e Lucas ha fatto American Graffiti prima di star wars che comunque…e’ Star wars! E per rivedervi un Han Solo (chissenefrega di Luke SkyWalker e Obi Uan Ken Obi: noi volevamo tutti essere Han Solo!) andate a vedervi un cult: Serenity di Josh Weldon con Nathan Fillon nella parte di un Han Solo versione aggiornata (sia il film, che e’ un gioiellino, sia la serie televisiva da cui fu tratto).Comunque
    direi che i 10 movies di Scanzi rispecchiano piu’ di ogni altro i miei gusti (e la cosa mi preoccupa ma non mi sorprende) e rientrano tutti fra i miei top 100 anche se Leone non e’ sicuramente il regista che cito per primo (Michael Mann e Spike Lee invece si…perche’ e’ anche meno banale e meno pseudointellettuale citare Michael Mann invece di Scorsese (di cui pure ho tutti i film ma di cui continuo a preferire fra tutti Mean streets)…Michael Mann diresse anche fra i suoi primi film Jericho Mile con il Peter strauss,il Rudy di Rich Man,Poor man (La saga dei Jordache, il primo vero bellissimo Serial TV in un epoca in cui i serial TV HBO d’autore non c’erano…Ok, adesso vi dico le serie TV che preferisco visto che ormai la qualita’ di scrittura e spesso anche di fotografia e interpretazione e’ superiore a quella di un film, ma prima concludo dicendo che anche Carlito’s way e’ fra i miei superfavoriti.Kubrick invece confesso di averlo sempre apprezzato al 75%: li ho tutti, ovviamente, ma quello che continuo a preferire e’ Dr strangelove in virtu’ dell’interpretazione di…Peter sellers? no, grandissima anche queella (anzi, tre volte grande) ma io mi riferivo a Gerorge scott…che poi la ripetera’ in forma seria per il suo Patton…Ma Scanzi dice una grande verita’ affermando: fra 10′ ve ne direi altri 10… Vale anche per me, ma tengo sempre per il momento La 25 ora (e mi fa piacere scoprire che altri due l’abbiano citata) e Miami Vice (ma qui e’ tutto molto personale e ha a che fare con i miei anni in Jamaica in cui no, non spacciavo droga ne’ facevo il poliziotto undercover, ma in fin dei conti vivevo una vita sotto mentite spoglie e il film di Mann e’ perfetto nel trasportarmi nel clima e nei suoni di quando ti lasciavi scorrere addosso il soffio caldo del vento della notte tropicale …Bellissima tra l’altro la colonna sonora…Ah, e di Michael Mann e’ anche The Last of the mohicans con un incredibile daniel day Lewis che chi l’avesse visto prima in My Left Foot e in A Room with a view non potrebbe certo riconoscerlo…E anche li’ bellissima commistione di immagini e musica…Ho letto dei libri di chloe e come mi aspettavo non posso competere ma un paio li andro’ a comprare. Io vi butto li’ alcune piccole chicche: Un candido miliardario di Stephen Vizinczey, La Versione di Barney di Mordechai Rilcher, Lo scrittore fantasma e/o Professore di Desiderio di Philip Roth e ANCORA!!!, The 25th hour (il libro da cui e’ stato tratto il film) mi sembra che l’autore si chiami avid Benioff e ora fasolo lo sceneggiatore (compare fra i titoli anche di Shrek….)…Be’, ma allora anche The Princess Bride e Il Maratoneta di William Goldmann e Caos Calmo di Veronesi (il libro, non il film). Serie televisive (da guardarsi non alla TV ma in DVD): Deadwood, season one (un capolavoro assoluto);The West Wing (tutte e 7),Northern Exposure (Un Medico fra gli Orsi) (almeno le prime 2-3 stagioni)Friday Night Lights, Jericho e Serenity… (poi si, ho tutto ER,Scrubs e Grey’s Anatomy -ma non Dr House!- e mi guardo anche Lost e 24, pero’ quelle sono proprio Pulp…

  40. chloe de lissier scrive:

    sì, è vero, “carlito’s way” è un capolavoro: l’ho visto quattro volte, finora…
    e come dimenticare “le cercle rouge” di jean-pierre melville, con delon, volonté e montand? un noir assolutamente perfetto.
    ma ce ne sarebbero tanti, tanti altri… i tennisti che fa piacere vedere sono pochi, i film un’infinità.

  41. andrew scrive:

    è qui la festa?…

    Non vorrei ci si dimenticasse del primo DeNiro (Il cacciatore, Taxi Driver), di Robert Redford in Brubaker, Nickolson in Qualcuno volò sopra il nido del cuculo, Peter Sellers in Oltre il giardino, ecc. ecc.

    e poi tutta la saga della Rivincita dei Nerds…

  42. Avec Double Cordage scrive:

    sembra essere tornati agli albori del blog, c’è pure il mattone del nostro Stefano, manca solo Yayency che ci spiega che siamo tutti plebei e poi sbatte la porta infastidito

    ho commesso un sacrilegio e mi sono dimenticato the monty Python and the holy grail e anche The Life Of Brian, e anche il primo Planets Of The Apes e il primo Alien & & & & & ;)

    @roberto, no Mel Gibson no, nemmeno Mel Gibson giovane ;)

    quanto a serie televisive li si ho un numero uno, insuperabile una specie di GOAT

    THE ASCENT OF MAN

    lo si trova anche su you tube

    http://www.youtube.com/watch?v=rGbVLotXM28

    tutto il resto che hanno fatto in TV è minimo un googolplex di anni luce dietro

  43. Avec Double Cordage scrive:

    cribbio andavo di fretta, il riferimento a Yayency ovviamente era ironico, non vorrei mi mandasse dietro interpol (BTW che fine ha fatto l’altro aficionado, non mi viene il nome adesso ma quello vagamente filofederale che aveva a che fare con l’ippica in qualche modo o forse lo sto confondendo con mad max comunque quello che faceva sempre l’avvocato del diavolo quando si dava addosso alla federcircoli mi sembra era anche un avvocato per davvero e che diceva pure che il tennis non è adatto alla TV e che andrebbero stravolte le regole o una roba del genere) e ho pure scritto planets al posto di Planet, mea culpa

    @andrew, taxi driver, wow! anche Cybill Shepherd in quel film non era male… comunque le mutandine di Sigourney Weaver in alien quando sale nella navicella… che spettacolo, va beh adesso basta però …almeno per oggi

  44. enzo cherici scrive:

    Ma non era un blog di tennis?
    E allora, mi scuserete, ma il momento clou della cinematografia mondiale rimane la partita di tennis fra Fantozzi e Filini! Altro che Ladri di biciclette ;-)

    PS ero vicino di casa di Lamberto Maggiorani, indimenticato protagonista del succitato capolavoro di De Sica, che per me rimarra sempre ‘er Sor Lamberto’. Persona squisita e attore che avrebbe meritato molto piu’ di quanto ottenuto. Ma rimarra’ comunque nella storia del cinema. Come Chang nella storia del Roland Garros ;-)

  45. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Brava Chloe (in italiano si chiamava anche “I senza nome”, o mi confondo io?). E allora Chabrol: I fantasmi del cappellaio. E Truffaut (parecchia roba). Vive la France.

  46. Giovanni da Roussillon scrive:

    Il gioco acchiappa:
    “Dogville”, ove von Trier non regala fronzoli;
    “Mies vaillamenneisyyttä” (”L’uomo senza passato”) del Kaurismäki più disincantato e sempre buono;
    “Dersu Uzala” o l’amore per l’uomo semplice di Akira Kurosawa;
    “Jeder für sich und Gott gegen alle” (”Il mistero di Kaspar Hauser”), per la contemplazione non inerte di Werner Herzog.
    Non da ultimi (occorrerebbe tuttavia un blog apposito per menzionali) i lavori di Godard, Renais e Maguerite Duras (i suoi sono più scenari che romanzi, a ben “vedere”; ha realizzato lavori mirabili [”Jaune le soleil”, “India song” fra gli altri]), ma anche Pasolini, e i molti autori di films d’essai, di cui ometto i nomi per non dimenticarne alcuno.
    Cinema e tennis: è bello campare!

  47. Stefano Grazia scrive:

    Michael Mann ha diretto fra gli altri anche Ali’ col miglior Willis di sempre nella parte di Cassius/Ali’ (ma ha ragione Roberto: when we were kings e’ bellissimo).Peter weir e’ stato a lungo uno dei registi di cui aspettavo il film a botta sicura: non tanto per il suo sopravvalutato L’ultima onda e nemmeno per Picnic ad Hanging Park, ma soprattutto per Gallipoli, Truman Show ed anche l’ottimo Master end Commander.In mezzo Witness,Fearless,Green Card e L’attimo fuggente.Non male, ma allora che dire di Ridley Scott? I Duellanti, Alien,Blade Runner…potrebbero gia’ bastare per fare di lui il regista piu’ cult di tutto il secolo. Invece ci possiamo anche aggiungere: Thelma & Luise e il bellissimo ma poco menzionato in quanto considerato piu’ che altro solo un film di guerra, Black Hawk Down che pero’ tecnicamente e’ stato un film difficilissimo da girare. Io ci aggiungo fra i degni di essere visti anche Kingdom of Heaven(quello sulle crociate con Ed Norton che fa il re lebbroso e non si toglie mai la maschera di ferro…bravissimo anche cosi’) e Someone to watch over me con una mai piu’ cosi’ affascinante Mimi Rogers e se gli ultimi suoi American Gangsters e Body of Lies sono film normali e i suoi fallimenti sono 1492, Hannibal,The White Squall o GI Jane (che avra’ un titolo orrendo e un finalino alla moda ma come B movie non e’ affatto male e ha il merito di introdurci un irriconoscibile Viggo Mortensen molto prima di Aragorn) anche questo finisce per dar conto della sua grandezza. I Duellanti, Alien,Blade Runner e Thelma & Luise:ci sono altri registi con 4 film divenuti piu’ cult di questi 4? Michael Mann e’ il mio regista del momento a scatola chiusa ma ovviamente Ridley scott segue a ruota. (E non diciamo che sono registi hollywoodiani( Il Gladiatore,quello si,e’ hollywoodiano, e pur essendomi divertito a vederlo e anche a rivederlo,non ce lo metto neanche fra i suoi migliori ed e’ in fondo tutto dire)

  48. Fantozzi scrive:

    Carlito’s Way è una cagata pazzesca!!

  49. Stefano Grazia scrive:

    E le 5 best songs del secolo? Like a rolling stones (B.Dylan), Wish you were here(Pink Floyd),Stairway to heaven (Led Zeppelin),Hotel california (Eagles)Child in time (Deep purple),una qualunque dei Beatles (Eleanor Rigby?),Simpathy for the Devil (Rolling stones),Forever Young (Bob Dylan with The Band) Forever Young (Alphaville) New World(True Faith) Motherland(Nathalie Merchant),Don’t Cry (Gun’s n Roses),Night in white satin(Moody Blues),How you remind me,Gotta Be Somebody e Burnt it to the ground dei Nickelback, Country e Back Pages nella versione di Keith Jarrett, Everloving(Moby) e …C’MON! I WAS JOKING!!!!!! Stavo scherzando, impossibile anche solo indicare le prime cento, ancora piu’ impossibile che per i film…Molto piu’ facile indicare i 5 candidati al the Goat di ogni sport…E nel tennis sono ovviamente Federer e altri 4 a scelta…

  50. mogwai fear me scrive:

    e vai con la top ten:
    1) mulholland drive - lynch
    2) amores perros - inarritu
    3) primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera - kim ki-duk
    4) il grande lebowski - coen
    5) drugstore cowboy - van sant
    6) i soliti sospetti - singer
    7) le iene - tarantino
    8) dolls - kitano
    9) l’arte del sogno - gondry
    10) crocevia della morte - coen

  51. zio tony scrive:

    esco dal mio solco perchè so che mezzo blog stanotte non ha dormito al pensiero “che azz di film era il giorno della marmotta”? in effetti in italiano si chiama “ricomincio da capo”.
    con l’occasione aggiungerei tra i grandi personaggi
    - bubba (forrest gump)
    - lecter (il silenzio degli innocenti)
    - wilson (cast away)
    torno a scavare, sperando che qualche pescatore non mi trovi.
    buon sabato a tutti ;-)

  52. zio tony scrive:

    azzzzzzz… dimenticavo
    - Wolf “risolvo problemi” (pulp fiction)
    sparisco ;-)

  53. leo scrive:

    Carlito’s Way è un capolavoro assoluto. Il vorrei ma non posso di Tarantino (che vive ancora di rendita per il particolarissimo “pulp fiction”, non un filmone ma cmq da vedere), al quale, dopo aver visto Kill Bill, nessuno riesce a dire di fermarsi. Kubrik è un fenomeno, su tutti Odissea nello spazio, ma anche Full metal jaket è geniale.
    Vedo che nessuno ha citato film come “The power of one”, o “Trein de vie”, di diritto tra i 50 più belli di ogni tempo.

  54. Pete Agassi scrive:

    Non dimentichiamo Sergio Leone, che ha stravolto i canoni classici del western movie idolatria del buonismo americano. Senza citare un certo M. Night Shyamalan, regista di buone doti, alto livello espressivo e temi che definire “postmoderni” è alquanto riduttivo. Indubbiamente adoro il filone legato al cinema d’evasione e della fuga, o grande sogno: Matrix, Un mercoledì da leoni, Easy riders, Into the wild, Quarto potere, I misteri di Pittsburgh, e una marea esorbitante che adesso non ricordo. Per i cinemaniaci consiglio il sito Mymovies, corredato da recensioni pregevoli e schede ben dettagliate di film e suoi interpreti

  55. Pete Agassi scrive:

    Ah, Stefano Grazia ha messo in mezzo le canzoni. Fare una top five per uno come me che ascolta ogni genere è impossibile, semmai mi cimenterò nell’arduo compito di stilare classifiche per ogni genere. Hard rock: immigrant song (led zeppelin), war pigs ( black sabbath), voodoo child (jimi hendrix), sweet child’o mine (guns’n roses), Romeo adn Juliet ( Dire Straits). Metal: Cowboys from hell (Pantera), I remember you (Skid row), the glass prison, (Dream Theather), and justice for all (Metallica), prison sex (Tool). Pop rock: Whatever (oasis), africa (toto), give in to me (michael jackson), bohemian rhapsody (queen), jump (van halen). Musica italiana d’autore: tutto fabrizio de andrè, viaggi e miraggi (Francesco de Gregori), Eppure soffia (pierangelo bertoli), Impressioni di settembre (Pfm), Extraterrestre (Eugenio Finardi). Pop: Nord sud ovest est (883), scream (michael jackson), Lucky man (the verve), club tropicana (the wham), i want you back (jackson five). Hip hop: Cosi mi tieni (articolo 31), sky’s the limit (Notorius B.I.G.), Me against the world (Tupac), volume (articolo 31), me and my girlfriend (tupac).
    Altro che top five, ci vorrebbe una top thousand!

  56. Avec Double Cordage scrive:

    EASY RIDER è fuori concorrenza, non entro nemmeno nella mia lista preferita di musica perché come ha già detto Stefano Grazia non ha senso, è una cosa troppo personale ed è impossibile scegliere tra tutto quello che c’è di ottimo, …nemmeno Mollica sarebbe capace (meglio specificare che sto scherzando con Mollica ;) che tipo) Pete Agassi hai delle belle nomination ma hai nominato anche delel cose ignobili Wham, Toto, Oasis su tutte ma anche altre sono da brividi… in quei generi c’è di molto ma proprio molto meglio non provo nemmeno a parlare di jazz e musica classica me per ciò che gira intorno al rock sparo sta lista di un po’ di roba seria: Jimmie Rodgers, Robert Johnson, Howlin’ Wolf, John Lee Hooker, Django Reinhardt, Bo Diddley, Chuck Berry, Elivs Presley, Buddy Holly, Link Wray, Nina Simone, Bobby Fuller, Bob Dylan, Atlantics, Beatles, Rolling Stones, Sonics, 13th Floor Elevators, Roky Erickson, Tommy Hall, Love, Doors, Jefferson Airplane, Stooges, MC5, Jimmy Hendrix, Black Sabbath, Ramones, Clash, Black Flag, Public Enemy, Nirvana, Kyuss, Brian Jonestown Massacre, Wellwater Conspiracy and more generally ’80s white American boys copying ’60s white American boys copying ’60s white English boys copying ’50s black American men

  57. theresa scrive:

    Sono una malata di cinema ma aborro…..non senza indulgere …intimista e analitico..di un certo spessore…che esplora l’esistenzialismo…che arriva all’inconscio delle nevrosi moderne…che svela ma non rivela….che scava nel recondito…l’insoluto interrogativo della ragion d’essere…pura ed essenziale trasposizione…ricco nella sua povertà…seppur nella sua profonda….una malcelata emotività di fondo…che cede senza arrendersi… etc etc.@Ma zio si può sapere perkè sparisci sempre,domani vado a pesca,mi serve la tua presenza

  58. Giovanni da Roussillon scrive:

    Off-off topic. A Marcelus, amante i nomi improbabili e musicali, non sarà sfuggita la vittoria logica alle quali di Bangkok di Siributwong [Farabutto nobile alle vongole] su Kitprasertsakul [Chi serve subisce].

  59. mogwai fear me scrive:

    musicalmente parlando, consiglio a tutti voi di dare un ascolto ai mono, post-rock strumentale giapponese…magnifici

  60. Avec Double Cordage scrive:

    @mogwai fear me, confermo i giapponesi sono bravi, ci sono anche altri in giro. che ne dici di “penance soiree” degli Icarus Line, e i Black Time? Per dire qualcosa di tennistico, Lazzaro Gasquet stoppato in semi a Metz da Monfils.

  61. stefano grazia scrive:

    Imperdonabili dimenticanze ovviamente turbano i nostri sonni o le passeggiate sul campo da golf fra un colpo e l’altro:come ho potuto non ricordare Knockin on heavens door o,fra i film, L’uomo che volle farsi re o l’imperfetto ma fascinoso Il vento e il leone… E poi siamo seri, fra i filmoni Lawrence d’Arabia e’ ancora imbattibile…E se il miglior western di sempre deve essere per forza The searchers (sentieri selvaggi),il miglior western crepuscolare e’ non Unforgiven o Il mucchio selvaggio ma piuttosto o appunto Pat garrett e Billy The Kid (con Knockin on Heaven door di cui a me piace anche la versione non dei G’n R o di Clapton(che a proposito non puo’ essere dimenticato in una compilation,da Wonderful Tonight a Badge e Layla arrivando a Tears in heaven) ma di
    incredibile eh? Be’, dovreste sentire anche Many Rivers to run di Jimmy Cliff nella versione di Tony Childs che chiude il film Lost Angels…) e ,fra i western crepuscolari, ci metto Sangue,sudore e polvere da sparo e anche il superficialmente trascurarto Open Range di e con Kevin Costner (e Robert Duvall).Oggi mentre correvo l’ipod ha vomitato anche L’ombelico del mondo e se non vogliamo fare gli schizzinosi e’ un gran bel pezzo di musica globale come Kalimba de luna che Tony esposito racconta di aver composto appunto durante un suo soggiorno a Lagos (l’avra’ rubacchiata a Fela Kuti). Ma tornando ai film: due film minori,solo d’azione ma che si distinguevano dai film fracassoni alla John Woo o alla The Rock, e che per questo mi piacquero molto furono a suo tempo The Peacemaker e poi Proof of Life: nel primo un ancora apprezzabile George Clooney usciva dall’auto e ammazzava a sangue freddo il cattivo agonizzante che gli aveva ammazzato l’amico-nemico(ma gentiluomo) russo,il secondo per motivi personali trattando di espatriati che lavorano per multinazionali e che vengono rapiti dalla guerriglia: fu un fallimento di critica e botteghino ma secondo me era molto piu’ guardabile di tanti action movie fracassoni…Fra i ‘film da ridere’ ha ragione zio tony: Groundhog Day e’ fra i primi 5 ma alla pari con Frankenstein Jr e Mash…E fra i cartoons? Se devo scegliere, pur apprezzando moltissimo i vari Shrek, Ice Age e Madagascar(soprattutto per gli inimitabili pinguini) ,il mio voto lo do a Chicken Run …

  62. stefano grazia scrive:

    La versione di Knockin on Heaven’s Door era quella di Ami Stewart e mi sembra si senta anche quella in un film, uno di quelli della serie Lethal Weapon (mai riuscito ad andare oltre al 2…)
    Bata partlare di film, serie TV,musica, libri e fumetti… Fra un po’ si riparte con Genitori & Figli Season 3…Non ne vedevate l’ora,eh? Secondo me comunque non si possono criticare i giocatori italiani che non sono stipendiati da una squadra e che quindi se perdono fanno del male solo a se stessi e non possono essere accusati di non impegnarsi o di giocare solo sul rosso o di non voler andare all’estero o di non essere abbastanza bravi. Per me il mirino,ed e’ forse questo che dice Scanzi e se e’ questo mi trova d’accordo,dovrebbe essere invece spostato sui tifosi ultras, su quelli che si sentono traditi o offesi come se fossero stati truffati del prezzo del biglietto (che non han pagato). A parte il solito mio invito ad essere meno provincial nazionalisti e piu’ cittadini del mondo, bisognerebbe semmai spostare le lamentele verso chi non fa abbastanza per allargare la base di praticanti e per permettere agli stessi di migliorarsi. In pratica chi si dovrebbe lamentare in fondo sono gli aspiranti campioni e i loro genitori, non i tifosi che potrebbero imparare a tifare semplicemente per chi gioca bene o ha una gran personalita’ indipendentemente dal paese dove e’ nato. Chi si deve lamentare sono eventualmente i Miccini,i Quinzi, i Donati,i Gaio, i Zanchi e i Mora,i Mosciatti e tutti quei ragazzini U14 e U12 che quelli si, fra 10 anni potrebbero forse regalare un master, uno Slam, una posizione nei Top 20…Perche’ quelli non sono sicuramente inferiori come media ai ragazzini delle altre nazioni e sono loro,e quelli prima di loro, che sono (e sono stati) eventualmente defraudati dal nostro sistema. E del resto se e’ vero che alcune cose sono davvero cambiate in senso positivo, e’ ovvio che i risultati si vedranno fra 5 anni minimo. Nel frattempo non sparate al tennista: lui e’ solo il prodotto finale ed essendo un professionista gioca per se stesso e non per la bandiera o per noi, e credo sia giusto cosi’.La notizia insomma non e’ Fognini che perde da Montanes ma semmai Fognini che vince le oprime due partite: in realta’ le due notizie della settimana sono il ritorno della Henin e la semifinale di Gasquet. Il resto e’ tutta letteratura. Anzi, canzonette.

  63. theresa scrive:

    Stefano ,Knockin on heavens door la versione originale è di Bob Dylan ciao

  64. zio tony scrive:

    buongiorno a tutti ed in particolare alla dolce nipotina pescatrice…theresa… ma i tuoi film? vogliamo i tuoi film! e la cuginetta reneè dov’è finita?
    Stefano, il divertente “giorno della marmotta” strappa e sollecita molto ma molto di più di un sorriso… l’amore, il tempo… quel giorno della festa che si ripete, che si ripete e fino a ripiegarsi su se stesso ;-)
    parlami dei suoni e delle canzoni di fela anikulapo kuti e dei suoi figli quando hai un attimo… sei un mostro :-)

  65. Pete Agassi scrive:

    @Avec Double Cordage

    Si parla di gusti ovviamente, la lista rock che hai fatto, devo ammettere che è di notevole fattura, il 90% dei gruppi/solisti che hai citato li adoro. Ma come detto, la top five implica una filtrazione che inevitabilmente comporta l’omissione di alcuni anzichè altri. I kyuss, i Nirvana…conosci i Them Crooked Vultures? supergruppo formatosi a Luglio composto da Grohl, Homme e John Paul Jones, a ottobre è prevista l’uscita del primo lavoro in studio, non vedo l’ora. Poi Jefferson Airplane, che dire, il fatto che hanno suonato a Woodstock li gia consacra alla leggenda…non so se ascolti gli Hot Tuna, gruppo composto da exmembri J A, li ho sentiti dal vivo l’estate appena passata, veramente bravi.

    Rileggendo i commenti, ho notato una domanda sui gusti letterari…beh riguardo a saggi ho l’imbarazzo della scelta dato che studio filosofia xD, cmq vediamo….saggistica direi “il disagio della civiltà” di Freud, poesia, mah, scelta alquanto complicata, “poesie” di Fernando Pessoa a cura di Jose Saramago, romanzi, “il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepulveda. Anche qui migliaia di nomination, e di scarti quanto meno inaccettabili ma dovuti
    Ciao a tutti!

  66. theresa scrive:

    @Marcelus Edberg Wallace,non ci avevo pensato,lo sai che anch’io ho un soprannome che appartiene ad un personaggio cinematografico,però non me lo sono dato io,mi è stato dato da chi mi conosce,non sapevo nemmeno di chi si trattasse,poi ho visto il film e mi è piaciuto da matti sia il personaggio che il film.Il mio soprannome è Charlie,il film è Spy.

  67. pibla scrive:

    L’avevo scritto giorni fa ma non era stato pubblicato:

    MONUMENTI:

    - C’era una volta in America
    - La Grande Guerra

    NICCHIA:

    - L’uomo del treno
    - Le ragioni dell’aragosta
    - Ferro 3
    - Fargo
    - Le Iene

    FACILI MA TRAVOLGENTI:

    - I soliti sospetti
    - I magnifici sette
    - Misterioso omicidio a Manhattan

    MENZIONE SPECIALE:

    - Una vita difficile
    - Regalo di Natale.

    Un saluto a tutti.

  68. Giovanni da Roussillon scrive:

    Tra i “da ridere” scelgo il Polański di ‘Cul-de-sac’ (’vicolo cieco’). Da buon visionario non bisognoso di veggenti, sembra anticipare il destino dei signori fit abbandonati a sé stessi su di un’isola - penisola - della verità . Autoconfino conseguente al lungo governare a mezzo circoli. Ridere amaro.

  69. Giovanni da Roussillon scrive:

    Postscritto.
    Che la protagonista femminile di ‘Cul-de-sac’ si chiami Teresa è del tutto casuale.

  70. stefano grazia scrive:

    Theresa,OVVIAMENTE Knockin on Heavens doors e’ di Bob Dylan,ed e’ la versione che preferisco, quella che accompagna la morte dello sceriffo fra le braccia della moglie anche lei sceriffa in Pat Garrett & Billy The Kid,ma,leggi meglio, io dicevo che non mi dispiaceva nemmeno la versione di Ami Stewart e in realta’ poi mi sbagliavo perche’ e’ quella di Randy Crawford,rispetto alle piu’ famose cover di Eric Clapton e Gun ‘n Roses e per questo dicevo: incredibile,eh?
    Su Fela Kuti (come del resto su Bob Marley in Jamaica) le opinioni variano da grandissimo pirla completamente scoppiato a eroe del contropensiero.Ma tutti concordano sulla loro musica.Il figlio Femi e’ stato meno rivoluzionario ma e’ abbastanza considerato.Confesso pero’ di non averli mai visti dal vivo (quando arrivai nell’89 Fela era ormai scoppiato ma ancora suonava dal vivo ma il problema e’ la sicurezza A proposito,fra gli album da avere sempre e comunque Legend(la collection di Marley) non si puo’ certo omettere e comunque Redemption Song e’ sicuramente una delle Top Ten ‘nel mio personalissimo cartellino’,per dirla alla Tommasi, e tuttora inserita nelle 70 e sblisga canzoni degli oakley thump che uso quando vado a correre (purtroppo ce ne stanno solo una 70ina,e’ tecnologia ormai vecchia ma per correre e’ meglio di un ipod): ci sono ,inseriti, pezzi piu’ da ‘corsa’ tipo,fra gli altri,il liddel theme da chariots of fire,everloving ed extreme ways di moby ma non solo quelli, il chase di moroder da Midnight Express,vari pezzi di nickelback,david gray e james blunt,il tema di last of mohicans, il jan hammer de crockett theme,adiemus e cose cosi’,the piano lesson,perfino il tema di Pirates of Carabbean e Der Kommissar di Falco (!!!) ma Redemption Songs non posso levarlo, mi sentirei troppo in colpa…

  71. theresa scrive:

    Ciao zio vermetto,a parte i titoloni più famosi tipo Blade Runner,Pulp Fiction,Il Padrino etc,ci sono molti film meno noti che mi sono piaciuti da matti:Altman”Il lungo Addio”(ho letto anche il romanzo di James Chandler,molto bello)sempre di Altman “California Poker”e”Anche gli uccelli uccidono”.Poi c’è un poliziesco di Friedkin”Vivere e morire a Los Angeles” che secondo me è più bello de “Il braccio violento della legge”,mi piace Steven Frears “Rischiose Abitudini”noir intrigante.In generale mi piacciono i polizieschi e i thriller tosti,magari non dei capolavori,ma adrenalinici tipo”The heat”,ho una venerazione per De Niro”Prima di mezzanotte”"Casinò”.Altri film poco conosciuti ma che consiglio”Due giorni senza respiro”originale thriller-commedia,”Massima copertura”poliziesco molto bello con Jeff Goldblum.Come film un pò più impegnati mi vengono in mente”Lanterne Rosse”La figlia di Ryan”Casa Howard”etc etc etc etc……..passo e chiudo Besos

  72. theresa scrive:

    Musicalmente ho dei gusti vecchi come il cucco,tramite la radio e con sky music conosco bene il rock anni 60/70: tutti meravigliosi Who,Joe Cocker,Cat Stevens,Steve Miller band,Rolling Stones,Jimi Hendrix,Crosby Still Nash…etc etc etc….Ma ancora di più adoro il SOUL :Stevie Wonder e il suo incredibile album “Songs in the Key of life”,naturalmente la regina Aretha Franklin,Teddy Pendergrass (e qui andiamo sul romantico:”love is t.k.o.”con Rafa…),poi Harold Melvin,Marvin Gaye,James Brown,First Choise,Four Tops…e tanti tutti tutto ciò che è soul mi fà morire

  73. theresa scrive:

    @Giovanni da Roussillon,carissimo,dimenticavo di ringraziarti per avermi indicato i film che piacciono a te:“Dogville”, ove von Trier
    “Mies vaillamenneisyyttä” (”L’uomo senza passato”) del Kaurismäki
    “Dersu Uzala” Akira Kurosawa;
    “Jeder für sich und Gott gegen alle” (”Il mistero di Kaspar Haus di Werner Herzog. etc etc..Penso che guardandone uno a sera finalmente mi libererò del TAVOR

  74. zio tony scrive:

    @stefano grazia: tasnti anni fa ho avuto la fortuna di vedere un concerto live di fela; saranno stati 50 elementi sul palco tra musicisti e ballerine… lui …a torso nudo che cantava e suonava il sax e anche altri strumenti…una sigaretta dietro l’altra… da brividi ;-)
    hai senti la canzoncina che suo figlio femi ha prodotto con brett dennen “make you crazy”? qui sta imperando su tutte le radio…
    p.s.: una buona giornata alla nipotina pescatrice: particolari i tuoi film, ma in verità tutta questa pagina del blog devo incorniciarmela per approfondire e con calma e colmare qualche grossa lacuna…
    buon lunedì a todosssssssssssssssssss

  75. theresa scrive:

    Mi è venuto in mente un paragone fra tennis e cinema che avevo già fatto in passato: la finale di Wimbledon di quest’anno è stata la “Corazzata Potemkin”del tennis,Roddick protagonista drammatico che sbaglia tragicamente una volèe che gli avrebbe cambiato la vita,indimenticabile il suo volto vistosamente sofferente durante la premiazione,una partita interminabile,un pallosissimo polpettone tennistico.La finale di Wimbledon dell’anno scorso ha due protagonisti a dir poco grandiosi,un capolavoro di quelli che rimangono nella storia,un pò come Casablanca.La famosa semifinale di Madrid di quest’anno è “The heat” un poliziesco avvincente ed emozionante,è il tipico film che fà storcere il naso alla critica e fà impazzire il pubblico.Federer per me è Laurence Olivier:capace di tutto dalla tragedia greca alla commedia.Nadal è DeNiro il grande “duro”del tennis che domina ed incute timore come un Padrino

  76. pibla scrive:

    In nicchia ho colpevolemente dimenticato

    - Dogville
    - La canzone di Carla (Ken Loach)

  77. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Musica? beh, potrei citarvi riferimenti ovvi. Il mio amico Goo, ad esempio. E quell’altro di Dublino, lui si che mi ha fatto capire tutto, con il suo vino di fragola. Che dire, ad esempio, delle metropolitane di velluto, della gente che incendia le case a 365 gradi e inneggia al paradiso, paradiso in cui peraltro è andata la mia cara scimmia a fine anni ‘80? Certo, La Caduta non è solo uno scritto di Camus, lo sapete bene. E io amo La Caduta, (quell’altra), così come amo i laboratori stereo degli anni ‘90, e le cose semplici, come il marciapiede, l’aria, o chessò, il corallo.
    Si lo so, è tutto confuso, ma io amo anche il confondere.
    Che volete farci? I feel mysterious today.
    Visto? Ho citato finalmente anche una canzone, un gruppo.
    Beh, non proprio un gruppo. Loro sono…sono…
    They are Wire. Eccheccazzo.

  78. andrew scrive:

    Chi può dire il criterio in base al quale si sceglie il film, la canzone, il tennista preferiti?

    Ne azzardo uno, a-scientifico, in base al quale, per me, l’album musicale migliore di tutti i tempi è “Questi cazzi di piccione” di Frank Zappa.

    Pur non avendolo mai ascoltato per più di 3 minuti, so che è così!! Signori, questo CD, con custodia ancora immacolata, mi ha accompagnato in tutti i principali traslochi della mia vita. Mai un lamento, una lagnanza per essere costantemente trascurato; mai una volta che mi sia anche lontanamente passato per la testa di inserirlo nel lettore. Eppure…lui c’era, c’è sempre stato e ci sarà sempre. Sarà sempre l’ultimo CD sulla mensola, nella fila ordinata alfabeticamente. Sarà sempre schiacciato dal peso degli altri CD se l’impilamento sarà verticale, impossibillitato financo ad uscire. Sarà sempre l’ultimo nell’ordinamento orizzontale, troppo lontano per essere financo notato. Mai sarà dimenticato nel multi-lettore sotto il sedile della macchina, nessuno sfregio di unghie o unto di dita, sempre guancia a guancia con le pareti di mensole e librerie.

    FRANK ZAPPA: “QUESTI CAZZI DI PICCIONE”…grazie di esistere

  79. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Nel mio delirante commento precedente dimenticavo (fatta un’unica eccezione) il rock anni ‘60. Quello lo scelgo in blocco, con lievissima preferenza per la psichedelia barrettiana o post-Tomorrowneverknows.
    @ Andrew
    Non lo farò mai più.
    Traslocare, voglio dire.
    Per i miei CD è un’allucinazione. Per i miei vinili un’ecatombe.

  80. stefano grazia scrive:

    Ormai e’ chiaro che qui tutti piu’ che leggere i suggerimenti degli altri sono/siamo presi dall’ansia liberatoria di dare i nostri consigli per gli acquisti…Per es Theresa consiglia Live and die in LA dicendo che e’ meglio del Braccio violento e non si e’ accorta che lo avevo appena consigliato io: (avrebbe dovuto scrivere Sono d’accordo con SG su questo trascurato capolavoro di William Friedkin…)E quindi anch’io ogni volta vengo preso dal dubbio: oddio, come mi giudicheranno se mi sono dimenticato di aggiungere alla lista Jack Johnson (Where all the good people go…)o Ben Harper, che in effetti insieme con Moby,Macy Gray,David Gray, Coldplay e Nickelback sono fra quelli che al momento preferisco (come vedete, voglio fare il commercial d’autore, l’elegante casual, lo snob pulp…).E la Sinead O’Connor di The Book of the lamb, you made me the thief of your heart e della cover di Nothing compares to you di Prince? E comunque si, Femi l’ho visto apparire nel video di Brett Dennen, non che fosse fondamentale o che ‘definisse’ il pezzo…Direi che e’ piu’ cucito su di se’ il video beng beng beng,tipica musica ‘colta’ nigeriana che ricorda un po’ certa musica caraibica,da steel band e calypso che andava quando io bazzicavo da quelle parti, e che era l’alternativa al reggae classico e a quello ska e rap che stava affiorando…Anche il video in seppiato ricorda alcuni videoclip girati magari con Robbie Shakespeare e Sly Dunbar ad accompagnare gli UB40 o la star di turno, un reggae antico quasi anni 50…pensate che quando ci finii io in Jamaica, Bob Marley era morto da solo tre anni e il paese stava uscendo da 10 anni di socialismo filo cubano e relativo isolamento…la gente aveva voglia di divertirsi e i locali notturni erano sempre pieni e la musica era un sapiente misto di musica moderna occidentale anni 80)(rock,disco,whatever…)reggae, calypso e perfino 15-20′ di lenti in continua rotazione…la grande differenza era che mentre in Europa ti avvicinavi a una ragazza per chiederle di ballare lei ti ringhiava un Vaffanculo sgoirbio anche se eri Richard Gere perche’ era trendy ballare in 20 ragazze tutte insieme, in Jamaica la ragazza NON ballava mai da sola (altrimenti correva il rischio di essere etichettata come gay,ci spiegavano) e siccome m,orivano tutte dalla voglia di ballare, era normalissimo ballare con tutte le ragazze del locale, fare amicizia, scambiarsi indirizzi e numeri di telefono(non c’erano i cellulari),
    socializzare indipendentemente dal tuo status sociale, dal tuo fascino, dalle tue tasche (cose che comunque aiutavano indubbiamente ma si partiva da una base diversa…)… E vabbe’ che allora non avevo ancora trent’anni e giravo con un maggiolone made in Brazil tutto arancione con una tavola da windsurf perennemente attaccata al portapacchi…Un paio d’anni dopo aver terminato il mio contratto (ho lavorato tre anni circa a Kingston), torno in Jamaica per vedere se c’erano le basi per trasferirsi definitivamente li’ visto che nessuna compagnia mi chiama e ovviamente noleggio un’auto (una Fiat scalcagnata o una Lada Niva, non ricordo) e mi fermo all’incrocio che ti immette in Uptown Kingston (dove tra l’altro ero anche anni addietro stato rapinato:vendendomi il giornale mi avevano infilato le mani dentro e sfilato diverse banconote dal portafoglio…degli artisti!!! Ne inseguii e catturai 5 ma i soldi erano gia’ spariti…) e dunque mi fermo, arriva uno per pulirmi i vetri (ai tempi che in italia non si sapeva neanche cos’erano, i lava vetri) e io faccio no, no, con la manbo e lui, il ragazzino si blocca: Italy! You’re back! Italiano !Sei tornato…But you changed your car! Ma hai cambiato auto! (Probabilmente era stato lui a fregarmi i soldi,….No, scherzo, eravamo delle rock star, io e il mio amico Mariano, un ingegnere di una ditta emiliana, noto anche come il Rasta Pasta, che mando’ a rotoli il suo lavoro e il suo matrimonio nello spazio di una breve folle estate …Bei tempi, quelli di un adolescenza protratta, quando erano le onde e non le palline da tennis ad attirare il mio interesse… Segnai anche l’unica meta del match(the winning try!) contro le Caymans Islands giocando per i Ja’baas, una selezione jamaicana di giocatori di rugby locali ed espatriati, il meglio che c’era sull’isola, e vincemmo noi…E dopo esserci massacrati sul campo finimmo tutti al Rumors a berci una Red Stripe,la miglior birra in commercio, e c’era un australiano ex giocatore di rugby che mi diceva che avrebbe voluto poter giocare una volta al mio fianco perche’ ero il miglior giocatore che avesse mai visto e il fatto che era completamente ubriaco fradicio non ha mai diminuito il piacere di ascoltarlo mentre lo diceva e ancora oggi il ricordarlo…

  81. theresa scrive:

    @Stefano Grazia,ma dai non fare il permaloso,mi era sfuggito,hai nominato tanti di quei titoli!Io leggo in fretta ma leggo tutti in questo blog,sono rare le eccezioni,mi diverto perfino a leggere i deliri di Lorenzo.E poi mi fà molto piacere che qualcuno la pensi come me,a proposito ho visto che ti è piaciuto Crash,non sò se è lo stesso film che è piaciuto anche a me,di David Cronenberg,la presentazione del film ancora me la ricordo:”scandaloso,malsano,scabroso,geniale,perverso”e devo dire che effettivamente il film è all’altezza di questi titoli.E allora se abbiamo un pò di gusti in comune,ti riconsiglio”Massima copertura”con Lawrence Fishburn e Jeff Goldblum,dovrebbe essere di tuo gusto

  82. Pete Agassi scrive:

    Parlando di musica, che ve ne pare degli Alcest, gruppo potremmo definire Showgaze transalpino, atmosfere ambient e melodie a mio avviso trasfigurative.

  83. zio tony scrive:

    carissimo stefano, sei una cosa grande, mai sentito prima uno che conosce e apprezza fela kuti…ti ho già detto che se scrivi un libro con le tue avventure me lo compro subito, altro che “il nome della rosa”
    ;-) “beng beng” originale secondo me non è un granchè , se vuoi andare veramente sul sicuro, devi ascoltarti questa formidabile versione psicadelica remixata (ce l’ho in una dellle mie compilation)… http://www.youtube.com/watch?v=Mo_pJdTENp0
    p.s.: theresa, questa + 1 birra sono meglio di qualsiasi tavor ;-)
    p.s.2: chloe, mi raccomando, sono vietati i commenti ;-) ;attendo invece quelli di 2scalzini e commentucci (sto ancora ridendo per spartacus eheheh)…potrebbe assomigliare ad un federer’s moment?

  84. stefano grazia scrive:

    No,Theresa,il mio Crash e’ quello di Bill Haggis, oscar qualche anno fa, una storia ad incastro di episodi vari apparentemente scollegati fra loro e che invece si ricompongono alla fine avendo come tema il razzismo e il politically correct con uno strepitoso Matt Dillon(uno degli attori piu’ sottovalutati degli ultimi 20 anni) e decine di altri.Di Cronemberg invece a me sono piaciuti molto gli ultimi due, meno estremi,entrambi con Viggo Mortensen, l’Aragorn de Lord of the rings: History of violence ma soprattutto Eastern promises…
    Zio Tony, conosco Fela Kuti perche’ ho passato in Nigeria ,in tre periodi diversi, 12 degli ultimi 20 anni: nessun merito, dunque, ma semplicemente cosi’ come non puoi essere stato in Jamaica senza conoscere Bob Marley, Jimmy Cliff, Peter Tosh e Dennis Brown e Robbie & sly, allo stesso modo non puoi esser stato a Lagos senza sapere chi sono Fela e Femi…

  85. theresa scrive:

    Zio,ho ascoltato,che strana..mi sà di musica per strafattoni..eheheheheh..sai come ti ho immaginato?La barba un pò lunga,una birra…e un cannone fra le dita…eheheh…..no però scusami zietto non voglio offenderti. Vorrei sapere di che segno sei. Besos @Stefano Grazia “La promessa dell’assassino”è veramente un bel film,forse il migliore di Cronenberg.Non sò se hai mai visto “Crash”a me di solito i film che hanno la pretesa di sconvolgere con il sesso non mi piacciono per niente,ma questo “Crash”di Cronenberg è un’eccezione,è estremo è perverso eppure non è volgare,è onirico,particolare. Notte

  86. zio tony scrive:

    a proposito di storie ad incastro che mi dite di “magnolia” e della mitica pioggia di rane? film strano ma indelebile, un pò come Eyes Wide Shut…
    e la dolcezza di k-pax? impossibile fare un goat, non esiste un goat, ci sono tante opere belle, ognuno di noi sente di più quelle che sono nelle sue corde…questo vale per la musica, per l’arte, per il tennis, per tutto…
    spartacus “di” commentucci è un grandissimo film, l’ho visto molte volte, solo che pensavo che un ragazzo come roberto avesse gusti un pò più “moderni”…
    buon martedì a tutti carissimi blogger.

  87. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Pete Agassi
    Una volti visti My Bloody Valentine dal vivo (Londra, tour 2008), lo shoegaze attuale (che pure seguo, come tutto il pop-rock degli ultimi cinquantanni) ha perso per me un pochino d’interesse…..MBV non sono insuperabili, sono insuperaTI, a distanza di vent’anni. Non c’è niente da fare.
    Altro che Sampras, che in sette anni…puf! niente più record.

  88. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    In realtà tutte queste classifiche identificano immediatamente l’autore inconsciamente preferito da tutti voi (noi?): Nick Hornby.
    Uno scrittore di best-seller.
    E il vostro (nostro?) programma di riferimento: il Late Show di Dave.
    Quindi volate (voliamo?) basso, tutti quanti.
    Voi (noi?) e le vostre (nostre?) Top Ten. Vi (ci?) hanno rovinato la vita, ve ne volete rendere conto, una buona volta?
    Con immensa simpatia a tutti voi.
    E a Stefano Grazia: tra i fumetti, sarà figlio dei fiori, sarà anarchico, sarà antiborghese (alla maniera anglosassone), sarà quello che ti pare, ma Alan Moore (puah! alle trasposizioni cinematografiche dei suoi fumetti, tranne forse From Hell) è il miglior anglosassone di tutti tempi, altro che Miller, Gaiman e compagnia bella.
    Will Eisner? Si Will Eisner si, c’è anche lui, si…..non me lo sto scordando, ma Alan Moore mi piace di più.

  89. zio tony scrive:

    seeee, i cannoni di navarone… questa è musica etnica ri-arrangiata in maniera stratosferica… cmq è carina vero?
    p.s.: skorpion bay
    ciaooooooooooooooooo

  90. TCC'75 scrive:

    @Fantozzi: 92 minuti di applausi!

  91. mogwai fear me scrive:

    @ pete agassi
    Confermo, reputo gli Alcest il miglior gruppo shoegaze (se ancora si può parlare di shoegaze oggi) degli ultimi anni. Hanno tirato fuori delle melodie fantastiche su una produzione ottima, li attendo alla prova live ma non si sono ancora fatti vedere. Souvenirs d’un autre monde è veramente splendido.
    Ti/Vi suggerisco qualche altro nome a mio parere meritevole:
    this will destroy you
    explosions in the sky
    sigur ros
    isis
    anthony and the johnsons
    the black heart procession

  92. theresa scrive:

    Zio sui cannoni ovviamente scherzavo,sinceramente quella musica mi è piaciuta molto,amo tutto ciò che mi avvicina a luoghi remoti,suggestivi,come l’africa appunto,che è un posto che mi attira molto e infatti ci sono stata,solo che ho scelto il Kenya che non è il massimo come natura,col senno del poi c’è di meglio,per esempio la Tanzania,ho visto foto e filmati da sogno. Scorpione?C’ero andata vicinissimo,pensavo pesci.In tutti i modi dal 5 Ottobre torna Rafa e questo è l’importante,ho letto articoli di 2 o 3 anni fà in cui lo davano per finito per via del problema ai piedi,lui stesso ultimamente ha affermato che l’infortunio ai piede è stato più serio e,quello si,poteva compromettere la sua carriera….ergo Rafa tornerà grande. BESOS

  93. Renée scrive:

    Zietto caro! Visto il poco tennis giocato e i miei molti impegni di lavoro e extra ho acceduto (?) al blog solo stasera.
    Mi spiace: sull’argomento film sono ancora più incompetente che nel tennis e i miei gusti sono di una banalità terribile.
    Non guardo i film in tv (non ci riesco, in casa mi distraggo troppo) se non qualche vecchia pellicola americana in bianco e nero e al cinema vado poco (detesto le multisale).
    Il mio contributo è questo: l’ultima volta che sono uscita dal cinema veramente mossa e commossa da un personaggio e da un film è stato quando ho visto “million dollar baby”.
    Se invece vogliamo parlare di telefilm sono quasi imbattibile, come nella musica commerciale di qualsiasi decennio…
    Però concordo con MEW: “i cinque….preferiti” è un giochetto un po’ sciocco, benchè Hornby sia molto simpatico (l’ho conosciuto davvero) e il suo libro “come diventare buoni” io l’abbia trovato una specie di parodia quasi geniale.
    Saluti te, alla cuginetta e a tutti gli altri.

  94. zio tony scrive:

    eccole le care nipotine finalmente insieme!
    una buona notte, e per theresa un brano ancestrale di jim pepper… ocio, anzi orecchio eh ;-)))
    http://www.youtube.com/watch?v=cClRml9rGRo

  95. Pete Agassi scrive:

    Gli Mbv li conosco bene, ho ascoltato qualche loro ep e sono rimasto notevolmente colpito (in positivo sia chiaro). E cmq non toccare il versante Pistol Pete, sto ancora rosicando contro Re Frigidaire xD.

    Programmi televisivi…anche io adoro David Letterman, il quale considero di maggiore qualità rispetto al Jay Leno show, sostituito adesso da O’brien.
    Poi vabbè, più che altro è una lode continua alla terza rete rai: che tempo che fa, la storia siamo noi, correva l’anno, parlando di sofia, ulisse il piacere della scoperta, gaia il pianeta che vive…
    Ce ne sono altri e anche fumetti ma adesso devo mangiare ergo rimando il discorso
    Ciao a tutti

  96. Giovanni da Roussillon scrive:

    Dubito che le preferenze concorrano a rovinare la vita di alcuno. Mi perdonerà Marcelus [non può altrimenti, del resto]: di inutile o dannoso c’è assai poco. Intanto quelle ci danno indicazioni pratiche sui gusti e quant’altro degli interlocutori (anche il suo remare semicontro o di sbieco è un’indicazione utile), poi divertono e lo divertono. Un post di Scanzi è perfino divenuto area conviviale.

  97. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Johnny from Roussillon, come non darti ragione ancora una volta? Quando scrivi così, quasi quasi tifo Federer….

  98. stefano grazia scrive:

    Sono ancora sconvolto dalla delusione riportata dalla visione dell’ultimo film di Michael Mann,Public Enemy, che e’ risultato di una noia mortale, senza pathos, ritmo, emozione…Voglio dire: un bel film, fumetto, libro sono belli quando mentre li guardi o li leggi non vedi l’ora che finiscano per sapere come vadano a finire e nello stesso tempo speri sempre che non finiscano mai per prolungare la gioia, l’emozione,il piacere…Be’, Michael Mann, il cui ruolino di marcia fa concorrenza a quello di Ridley Scott con film come Jericho Mile (un film di sport,in fondo: la storia di un mile runner impossibilitato a correre le olimpiadi perche’ in carcere per un episodio di violenza),Manhunter,Last of Mohicans, Heat,The Insider, Collateral,Ali’,Miami Vice…questa volta ha cannato clamorosamente…Noioso, noioso, noioso…l’ho gia’ detto che e’ un film noioso? Diro’ di piu’: senza il minimo coinvolgimento emotivo… Cosi’ per consolarmi mi e’ venuto in mente uno dei film che io considero sicuramente fra i Top 10 di sempre ed e’ il bellissimo STATE OF GRACE di Phil Janou con Sean Penn, Ed Harris, la bellissima Robin Wright non ancora Mrs Penn,e uno straordinario Gary Oldmann…E’ una storia di amore e tradimenti ambientato nella mafia irlandese con sean Penn nella parte di un infiltrato che torna da dove era fuggito anni prima per evitare di diventare come il suo miglior amico,Gary Oldman. Il tutto condito dalla musica di Morricone che nel finale frammenta al rallentatore la musica della parata di san Patrizio… MEW: certo, Alan Moore e’ un grande (Watchmen, The Leaugue of extraordinary gentlemen, From Hell-e sono d’accordo sul film che ne e’ stato tratto ma sarei meno severo con il film da Watchmen che tutto sommato e’ un sforzo onesto- e soprattutto quella serie ambientata nel Distretto di Polizia del quartiere dove tutti ma proprio tutti anno superpoteri e questa premessa crea una serie formidabile di ags e dialoghi a meta’ fra il comico e il filosofico…Una sorta di NYPD Blues o Hill Street Blues MA con quel piccolo presupposto: esilarante! Comunque per una ragione o per kl’altra, Alan Moore io lo apprezzo MA NON E’ il mio genere di fumetto preferito…Non lo e’ neanche Frank Miller per intenderci di cui mi e’ piaciuto solo ‘300′ mentre di Will Eisner riconosco la fondamentale importanza nella storia del fumetto (fu lui a creare il termine Graphic Novel) ma anche lui scrive storie che m’interessano il giusto (e’che io magari preferisco Philip Roth a Malamud o Isaac Singer) e comunque ho sempre ritenuto, fin dai tempi di Eureka, The Spirit una solenne cagata.Tutt’altra cosa le graphic novels ma come ho detto mi piacciono altri generi…E infatti approffitto per rimediare a una mia imperdonabile dimenticanza: uno dei top 10 comics book di sempre (oltre a Y:The Last Man on Earth,The Preacher e Strangers in Paradise…e CALVIN & HOBBES di Waterston, un caploavoro del genere strips) e forse anche un Top 5, e’ la serie di 5 volumi delle Avventure di Isa dal titolo I PASSEGGERI DEL VENTO, di Francois Bourgeon, una sorta di feuilleton d’altri tempi ambientato nel xvii secolo e molto accurato dal punto di vista storico… Probabilmente nessuno ne ha mai sentito parlare ma e’ davvero un capolavoro de la Band Dessinee’. Poi e’ chiaro, c’e’ gente che preferira’ Bilal che per me e’ troppo intellettualmetaforico o Moebius (che e’ si geniale ma solo come illustratore e io lo preferisco comunque come Giraud) e poi si il Tin Tin di Herge’ o il Mortimer di Jacob, ma questi sono fumetti per quanto perfetti datati, quando i fumetti erano solo per bambini e ragazzi e non per adulti (i magnifici anni dei Classici Audacia…) mentre io sto parlando di fumetto adulto, di fumetti d’autore, di settima o ottava o nona (ho pero il conto)arte…Per esempio io non sopporto Echevaurren o Igort o il gruppo Valvoline…Secondo me non c’entrano niente col fumetto e anche Dino Battaglia, bravo, bravissimo, e ne ho comprati tanti, ma a me non e’ mai piaciuto del tutto fino in fondo, come del resto Toppi o anche Micheluzzi (troppo retorico)… Anche nel fumetto, come nel cinema, mi piacciono certe cose di nicchia pop, di casual elegance…Per esempio a me come film e’ piaciuto molto The Kingdom con Jamie Foxx e Jennifer Garner, quello in cui entrambe le parti in conflitto dicono la frase ‘li amazzeremo tutti’ per consolare i parenti delle vittime…Quello in cui prima di entrare per un’irruzione poliziesca in un appartamento dove sono nascosti dei terroristi Foxx dice alla sua controparte saudita:Da che parte stara’ Allah dietro quella porta? e il Saudita risponde We are about to know… Sara’ perche’ io in saudi arabia ci ho vissuto per un anno, dall’88 all’89, ma e’ un film che mi e’ piaciuto, mi ha emozionato, mi ha divertito e mi ha commosso…Tutte quelle cose che non ha fatto Public Enemy.
    Io del resto mi mettevo a piangere guardando Broadcast News con Holly Hunter e William Hurt…Ma perche’,direte voi? Che cosa c’e’ che ti fa piangere…Niente, la bravura degli attori, dello sceneggiatore, del regista…

  99. pibla scrive:

    - Insomma, ma chi doveva fare il pieno, chi, chi, chi???
    - Tu
    - Ah ecco…

  100. zio tony scrive:

    off topic (sarà contento 2scalzini per il centone): qualcuno della redazione sarebbe così gentile da spiegarmi perchè è stata tolta la parte di anteprima dei messaggi in home page? non funziona neanche cliccando su “messaggi più recenti” o “più letti”… :-(

  101. zio tony scrive:

    come non detto è tornato tutto a posto, grazie

    Gifs at Giftube.com

  102. theresa scrive:

    @Zio Tony,sono ingenuamente cascata nel tuo link pensando si trattasse di tennis…Gifs at Giftube.com…..ma….ma…non ti vergogni zio,è questo l’esempio che dai alle tue nipotine?!…Zio dimmi una cosa,ma che cosa sono quei palloni enormi che si vedono?…Che straniii…a cosa servono,ad un nuovo sport?

  103. zio tony scrive:

    ciao nipotina, mi hai smascherato ;-)
    volevo solo provare un gif animato ma evidentemente ubaldo qui ha tagliato questa funzionalità internettiana…
    hai visto che sei stata nominata dal fantastico trio ruggero-mandriano-garndetiratore sull’articolo di cherici?
    p.s.: quali palloni? aspetta che guardo meglio :-)

  104. theresa scrive:

    Zio Quelle ragazze hanno dei palloni enormi stto le magliette,non le hai notate?Cos’è il calcio femminile si gioca con 2 palloni?Riguardo a quei tre non ce li filiamo è meglio,però potremmo inventarci qualche altra barzelletta in anonimato,caro zio fermoconbr.per ridicolizzarli..mumble..mumble..pensiamoci zio

  105. zio tony scrive:

    è che ultimamente il braccio violento del censore mi ha colpito duramente sennò ne avresti letto delle belle cara theresa… spero che almeno in redazione si siano fatti due risate :-)
    buona serata a te!
    p.s.: ma no ma no, che palloni, avevo messo un lama masticante… non ho più l’età per notare quelle cose lì ;-)

  106. theresa scrive:

    Zio Tony,mannaggia sta censura,ma voi della redazione non potreste fare uno strappo alla regola e far passare le barzellette dello zio,ve lo chiedo PERFAVORE in ginocchio,magari sono provocatorie,però quelli là sono di un antipatia,gli starebbe bene,e poi se nasce una zuffa ci divertiamo tutti da matti VI PREGO!!!

  107. theresa scrive:

    P.S. Ma come zio non te ne eri manco accorto di quei dirigibili?Azz!!Devi aver proprio raggiunto la pace dei sensi!!Meglio cosi,di solito gli zii ci provano con le nipoti…eheheh…

  108. zio tony scrive:

    il problema cara nipotina è che i censori se ne fregano della par condicio essendo loro stessi i compagni, i wavrinka della situazione… Mi consola che abbiano segato anche haiv, questo si ;-)… notte, fai la brava!

  109. stefano grazia scrive:

    Posto anche qui (da G&F)un po’ perche’ un po’ stronzo lo sono, un po’ perche’ cosi’ Scanzi magari arriva anche lui a 400 commenti senza che nessuno abbia davvero commentato il suo articolo…
    Clamoroso Off Topic ma se ve lo siete perso leggetevi lo scontro Theresa-Chloe sul sito a seguito dell’articolo di Enzo Chierici. A un certo punto un certo Maglieri si stufa delle solite diatribe senza capo ne’ coda fra Federiani e Nadaliani e posta un commento normalissimo invitando tutti alla calma e al rispetto pur continuando a tifare per chi si vuole.Chloe come ogni tanto gli capita e la cosa e’ alquanto piu’ appariscente perche’ e’ indubbio che di norma ha uno stile molto elegante pur se pungente-sprezzante ha una caduta di stile e lo invita ad essere meno saccente.La riprende Giuseppe Birocchi chiedendosi il perche’ di tanto astio e acidita’ (evidentemente non ne conosce i trascorsi) e Chloe manda a ranare anche lui,dandogli piu’ volte del reverendo. A questo punto…enter Theresa:
    07/10/2009 23:30
    theresa
    Cara Chloe visto che lei insiste nell’apostrofare con spregio l’amico Giuseppe Birocchi col soprannome di reverendo,allora sappia che con lui me ne sono fatte di meravigliose,e secondo me dovrebbe provare anche lei signora Chloe,perchè con i suoi commenti sempre cosi acidini ed arcigni,ha tutta l’aria di averne bisogno.Saluti
    STANDING OVATION!!!
    E lo dico con tutta l’ammirazione che ho avuto e ho per certi interventi di Chloe ma non dimenticando nemmeno certi scontri-esilarante quello con Roberto Commentucci sceso in campo per difenderla e costretto alla ritirata senza nemmeno rendersi conto del perche’ mai si era cacciato in un simile pasticcio- e certe improvvise cadute di stile tanto piu’ inspiegabili in quanto precedute da raffinate e coltissime cesellature…Sicuramente non ama essere attaccata,lei o Federer, contraddetta, presa in giro…Lei puo’ farlo, gli altri no. Come il Verga sul balcone lei guarda la plebe (noi)passare e agitando il ventaglio a scacciare la (nostra)puzza si diverte a trafiggerci con le sue perfide stoccate…A volte sono i suoi affondi a meritare il sorriso o l’applauso, ma questa volta e’ la tamarra Theresa a farci sognare …Tra l’altro quando Chloe viene attaccata si rifugia spesso sul fatto che lei poverina e’ una donna in un mondo popolato di famelici lupi…Questa volta almeno non potra’ aggrapparsi a questo. Suvvia, un po’ di autoironia, di saper perdere o incassare, di Che tu possa affrontare vittoria e sconfitta, those impostors, allo stesso modo…

  110. theresa scrive:

    Questo ormai è diventato uno spazio completamente o.t.@Stefano Grazia mi fà molto piacere che apprezzi la mia ironia,non sò però se Birocchi l’ha presa bene,sembra sparito!C’è però una cosa che mi suona strana:in vita me ne hanno sempre dette di tutti i colori,perchè effettivamente ne ho fatte di tutti i colori…ma fra tanti titoli che mi hanno appioppato…..tamarra mi mancava!!….eheheh….@zio carissimo,mi fanno morire i passatempi sfizzeri!!Quella delle mucche che guardano gli aerei mi ha fatto sbellicare,però non ho capito bene quella della tigre e il guardiano chi è Enzo il cazzaro del forum?Cmq diamo tempo a Rafa piano piano tornerà.Quei pantaloncini a quadretti non mi sono piaciuti,però lui e sempre un bono strasexy…come soffro!!

  111. Giovanni da Roussillon scrive:

    Purtroppo la Consulta non statuisce sull’illiceità degli acidi alteranti, né sui diritti di presunta rivalsa dissimulati dal ricorso alla mistificazione della cronaca.

  112. Giovanni da Roussillon scrive:

    Sarebbe di molto interessante sapere in forza di quale diritto Stefano Grazia indugia nel riferire i fatti stravolgendoli a suo piacimento, duplicare e diffondere immondizia anche in più di un’area. Constato: finge masochisticamente di non capire. Ogniqualvolta “esce” con castronerie, Chloe de Lissier fa un solo boccone di lui, dei suoi “post”, senza necessariamente muovere critiche [sarebbero legittime] all’irrispetto della dignità, dovuta a tutte le donne e a tutti gli uomini.
    Quest’ultima trovata di servirsi di un intervento miserrimo, tutto in diminuendo tra braccini, acidini e quant’altro di un’utente puerile sa di rivalsa larvata. Debole nell’effetto, invero, perché di falsità facilmente verificabile [a meno di considerare “standing ovation” il commento in solitario di Grazia medesimo, o designare caduta di stile la reazione forse incompresibile ai meno vivaci, o anche allucinarsi nelle visioni primitive ricche di ‘attacchi’, ‘affondi’, ‘perdite’ e ‘incassi’]. Alimenta altresì il dubbio che i suoi narrati siano in gran parte mistificazioni sorte da fantasticherie disordinate più che resoconti di esperienze autentiche. E, per finire, rivela come quella che talvolta non può fare a meno di definire “ammirazione” per gli interventi di Chloe soggiaccia ad una sua sensazione ciclica chiamata opportunamente “timore”.

  113. zio tony scrive:

    ciao Theresa, la tigre è l’emblema di una “vecchia amica” del blog, chloe de lissier… Il guardiano non si è neanche reso conto della rasoiata che gli aveva appena inferto…

  114. stefano grazia scrive:

    orpo!

  115. theresa scrive:

    @zio sai che ci avevo pensato a questa metafora,ma credevo di sbagliarmi.Zio per me il tuo umorismo non si batte,mi ricordo ancora di Otzi,e ancora rido!!!E figlia di Federer col sopracciglio inarcato alla Nadal:mi hai fatto morire!!!!Ho uno spunto per una storiella che però non riesco a sviluppare,è come se ce l’avessi sulla punta della lingua…provaci tu con il tuo genio,lo spunto è Nadal che si porta a letto la fidanzata di Ruggero o di Enzo,e la fà impazzire,però secondo Ruggero è doping…..non sò se l’idea ti piace,cerchiamo però di restare nei limiti se no ci censurano@Stefano,non è che per sbaglio abbiamo bestemmiato sulla Madonna Incoronata?!

  116. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Una preghiera per Stefano Grazia: non esportare sul blog le castronerie del Forum, così magari non le leggiamo due volte. Siccome a me non sei affatto antipatico, te lo posso dire serenamente. Si è creato un “basso livello prolungato” che di questi tempi (in cui il basso livello spadroneggia) sarebbe meglio evitare.
    E adesso faccio un po’ il Gianni Clerici (peraltro, mi prendo sul serio dieci volte meno di lui, che già non scherza).
    I miei studi di filosofia mi hanno portato a parteggiare per la logica, sempre e comunque.
    Ora, da mesi possiamo leggere, scritte dallo stesso blogger (che cambia anche nick, quindi le abbiamo lette un sacco di volte!), frasi del seguente tipo:
    a) “i tifosi di Federer sono stupidamente parziali quando non calcolano, negli scontri diretti, la netta superiorità di Nadal sulla terra battuta, perchè, diamine, la terra battuta è o non è tennis?”
    b) “Sampras è a mio avviso il migliore di sempre”.
    Se è la stessa persona a scrivere queste cose, e a ripeterle all’infinito, è evidente che io devo rivolgermi ad altri interlocutori, perchè quella persona è evidentemente accecata dal tifo o dal controtifo, oppure non capisce nulla (ma proprio nulla) di questo sport e della sua storia.
    E soprattutto, non ha logica.
    Quindi, anche su un blog, mi piace conversare con qualcun altro.
    Le rasoiate di Chloe e Giovanni da Roussillon contro questi elementi, cui piace dire tutto e il contrario di tutto e pretendere magari un’autorevolezza che è invece impossibile poter loro attribuire (per provata inconsistenza logica, come nell’esempio sopra mostrato) si collocano comunque su un piano più alto.
    Per favore, quindi: continuate a litigare tra di voi come e quando volete, ma non lasciatevi tentare dal livello basso (tentazione che ormai opprime pesantemente l’uomo del 2000); e quando vi imbattete in violazioni del codice logico, fatele notare al violatore, per chiunque tifi, e massacratelo. Magari scriverà di meno…..
    PS
    Per risultati al Roland Garros, Roger Federer (con una vittoria, tre finali e una semifinale) si colloca dopo Borg, Nadal, Lendl, Wilander, Kuerten Bruguera e Courier all’ottavo posto nella storia del tennis pop (da Borg in poi), praticamente alla pari con Vilas.
    Sampras non so se entra nei primi trenta……(probabilmente no).
    Piccola notazione mnemonica, facile facile, fatta nel corso della finale Djokovic - Cilic al torneo di Pechino, nel quale naturalmente si rimpiangeva eccome l’assenza di Federer, checchè vari altri bloggers di scarsa oggettività ne dicano.

  117. zio tony scrive:

    ciao mew, posso tranquilizzarti, quel blogger non sono io… qualche volta sono intervenuto con altri nick ma, credo e spero, sempre in maniera scherzosa e divertente… gli attacchi alle spalle non mi piacciono, ne tantomeno organizzarli (mi spiace the)… è una cosa spontanea che nasce e muore li (di fronte a un guardiano o a un ruggero come si fa a ragionare seriamente?).
    con stima.

  118. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Lo so che non sei tu, Zio, lo so bene, è qualcuno di più…leggendario.

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