Parla il papà di Giacomo Miccini.
“Mio figlio era fissato con il tennis”.
“A 3 anni sapeva il punteggio”.
I pesanti sacrifici economici.
Spunta un altro cipriota e la Kalashnikova

 
4 Settembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Inviato ai giornali del mio gruppo, ho ripreso un po’ di concetti scritti nel pezzo di ieri

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta

NEW YORK _ Non fraintendiamo. Non è un fenomeno assoluto come la Steffi Graf che vidi tredicenne fra le adulte nel Roland Garros 1983, né come Rafa Nadal che vidi battere Albert Costa, roi du Roland Garros, a Montecarlo 2003 non ancora diciassettenne, ma c’è un ragazzino italiano di 15 anni, Giacomo Miccini di Recanati, che da quel natìo borgo selvaggio anziché alla poesia, si è dedicato anima e corpo (con il portafogli dei genitori…) al tennis, portandosi dietro assai minori angoscie di quell’altro Giacomo, il Leopardi. Lui, più ancora forse di Matteo Trevisan che pure è il n.3 del mondo junior, potrebbe procurare al tennis italiano soddisfazioni invano attese da decenni.
Giacomo, classe 1992, alto 1m e 84 cm già oggi, figlio del proprietario del mobilificio Giessegi (250 dipendenti), è il n.2 del mondo under 16. Qui a New York ha battuto il n.1, il talento australiano Tomic che come lui si allena da Nick Bollettieri in Florida. L’ho visto poi cedere a un americano di 18 anni, inevitabilmente più potente ed esperto. Aveva vinto il primo set e lottato alla pari il secondo, prima di cedere nettamente nel terzo.
Giacomo, però, spara già prime palle di battuta ben oltre i 200 km orari. Pietrangeli, e perfino Panatta, se lo sognavano. Idem Volandri che non impugna le racchettine di legno dei predecessori. Anche di dritto tira sventole spaventose, frutto di una tremenda frustata di polso che, nel tentar di spaccare le palline in quattro, ne rende difficilmente leggibili le traiettorie. Da migliorare il rovescio bimane.
Il “Nostro” si è trasferito alla corte del “guru” Bollettieri all’età di 12 anni. Retta annuale 36.000 euro. In due anni sono 72.000. Più i viaggi avanti-indrè dei genitori, più la casa comprata all’interno del campus di Bradenton per seguirlo meglio ed eviargli di avvelenarsi in mensa. Da quest’anno, però, Bollettieri lo ospita gratis. Insomma ci crede anche Nick.
“Altrimenti avremmo accettato l’offerta della Fit che lo voleva al centro di Tirrenia”. Giacomo ha già partecipato a una trentina di gare under 18. Alla sua età Trevisan _ una via più autarchica e meno dispendiosa la sua _ ne aveva giocate un paio.
Papà Miccini, Gabriele, dice: “Non sciava bene come il fratello, migliore anche come calciatore, ma tennisticamente Giacomo è sempre stato precoce. Sembrava nato per questo sport, non per gli altri…A 3 anni sapeva già i punti del tennis. Fissato era sempre in campo o con il primo maestro Giovanni Torresi (che è anche qui; ed è, oltre che maestro, sindaco di Pioraco, paesino di 1200 abitanti) o con chiunque. A 8 anni batteva già i grandi. A 9 anni ha vinto la Lemon Bowl under 10. portava la racchetta anche sulla spiaggia…Non si può conciliaree scuola e tennis ad alto livello, l’altro mio figlio ci aveva provato e rischiava di far poco bene tutte e due le cose.”
Insieme a Miccini, e ancora in gara al secondo turno, anche Nastassja Burnett, italiana nonostante il cognome preso dalla madre polacca (separata). Anche lei ha 15 anni. Bella, bruna, alta(1m. 74 cm), la…”Sharapova de noantri”, tira gran randellate. Anche lei sta facendo parlare di sé.

N.d.UBS Segnalo che fra gli junior c’è una ragazzina georgiana che si chiama Kalashnikova. Scommetto che tira granddi fucilate. Inoltre ho notato che un ragazzo di Cipro, Andrew Thomas, ha strappato un set al mancino francese Eysserich. Insomma, mi sono domandato, ma è possibile che l’effetto Baghdatis abbia già colpito? Aggiungo al pezzo qui sopra (forzatamente conciso anche riguardo alla Burnett perchè lo spazio assegnato era quello) che la FIT sta versando 3.000 euro al’anno per contriburie al…breakfast e alle merenda di Miccini. Scherzo, ovviamente, capisco che non si possa fare molto di più, però è chiaro che nel mare magnum delle spese 3.000 euro siano veramente _ e purtroppo _ soltanto spiccioli.

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9 Commenti a “Parla il papà di Giacomo Miccini.
“Mio figlio era fissato con il tennis”.
“A 3 anni sapeva il punteggio”.
I pesanti sacrifici economici.
Spunta un altro cipriota e la Kalashnikova”

  1. Paolo scrive:

    Meglio che questo ragazzo per ora stia da Bollettieri, visti i mezzi è più probabile che possa diventare un campione crescendo là ancora per uno-due anni e poi affidandosi ad un coach di alto livello (questo sì, nostrano). Piatti che fa dopo Ljubicic?

  2. giorgio scrive:

    Ubaldo, cosa ci dici del thailandese Peerakiat SIRILUETHAIWARRANA? Speriamo non diventi forte, altrimenti sono dolori per voi giornalisti

    Nel frattempo Matteo Trevisan si qualifica per gli ottavi, battendo Austin Krajicek (un cognome una garanzia) in 3 set, mentre Fabbiano si sbarazza facilmente 60 64 del russo Donskoy

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ho appena visto giocare Trevisan insieme a Nick Bollettieri (interessato al suo allievo Krajicek). Nick ha detto: “Trevisan serve piatto a 130 miglia orarie come nessun junior sa fare. (Il radar però non c’era). Solo che avere un servizio così e poi non seguirlo mai a rete è uno spreco, it is a waste” Ha anche un dritto fortissimo, mentre il rovescio dovrebbe imparare a giocarlo un po’ meno piatto, anche per difendersi meglio o passare più facilmente da una fase difensiva ad una d’attacco..
    Dopo di che sono arrivati lì padre e figlio Miccini e abbiamo parlato di loro, di quel che sarebbe necessario fare, etcetera. Sarà oggetto di un prossimo pezzo.

  4. Raffale scrive:

    Grazie Ubaldo per l’articolo.
    Posso dirti anche se non sono ovviamente il grande Nick Bolletieri che anche Daniel Lopez posside un grandissimo servizio potentissimo ma non lo segue e le poche volte che lo seguiva faceva più danni della grandine :)
    Ottimo dritto col rovescio spesso si perde
    Due buoni “junior” tra virgolette perchè sono all’ultimo Slam prima di ri-tuffarsi definitivamente nel professionismo.
    In bocca al lupo a tutti i nostri

  5. ivan802 scrive:

    interessante Ubaldo…spero che il pezzo su Miccini sopra indicato sia online presto.

  6. teo_82 scrive:

    Ubaldo Andrew Thomas è un giocatore australiano e cresciuto dalla Tennis Australia nato da genitori ciprioti(non c’è da sorprendersi perchè la comunità greca/cipriota in Australia è enorme). Il sito dell’ITF lo dà ancora come australiano, è possibile che questo sia il suo primo torneo da cipriota.

    Strano che l’Australia si sia fatta soffiare così un giocatore sicuramente talentuoso.

  7. Gianluca Iron scrive:

    Premesso che non ho validi elementi per giudicare Miccini (spero per l’Italia che diventi un campione), da qualche scambio che ho visto in una partita non mi sembra abbia un approccio sulla palla fenomenale.
    Che dite?

  8. giacomo scrive:

    ho giocato un paio di partite insieme a giacomo quando ancora anke io giocavo a tennis e sapere ke ora è a questi livelli mi fa rimanere di stucco!!!!ma sn contento x lui

  9. gianfranco scrive:

    ho visto giocare MICCINI a Recanati. Delusione forte. Mi spiace non diventerà nessuno. Vestito malissimo, con la mp3 in campo fino all’inizio del palleggio. Non diventerà NESSUNO

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