A Doha la Radwanska vince il duello delle diciottenni. Avanzano Sharapova e Zvonareva, si ferma la Jankovic.

 
23 Febbraio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Le tenniste infagottate continuano la loro lotta contro freddo ed avversarie. La Sharapova asfalta la Wozniaki, la “nuova” Zvonareva vince un match in rimonta, la Jankovic cede per la quarta volta alla Li e la Radwanska sopravvive alla maratona delle nuove leve.

Temperatura 20 gradi, poco vento.
Certo, queste condizioni climatiche sono eccezionali, non capitano spesso (ammazza che fortuna che ho avuto) ma se capitassero durante il Master di fine anno?
Che razza di torneo sarebbe? Va be’ meglio non pensarci.
Su uno dei campi laterali, lontano da tutti, la Jankovic si riscalda per il suo quarto di finale. Mentre mi avvicino alla recinzione per vedere meglio, una solerte guardia si avvicina per dirmi che devo stare almeno ad un metro di distanza dalle rete. Motivo? chiedo. Risposta: ‘perché altrimenti tutti si avvicinano’ Tutti?! Siamo in 3, io la guardia e l’addetto alle pulizie che sta sistemando i cestini. Anche perché la folla, quella vera, sta facendo la fila per entrare sul centrale. Una fila a serpentone, lunghissima. E con i controlli la fila è ancora più lenta e più lunga.
Primo match Radwanska - Cibulkova. L’arbitro dice “Time prepare to play” e arriva una folata di vento gelido. Sembra che lo faccia apposta.
Però oggi il vento non inciderà sulle partite. La Radwanska e Cibulkova, fondamentalmente hanno lo stesso gioco. Sopratutto brave in difesa. Perciò nessuna delle due prende l’iniziativa e ci sono scambi lunghi, chilometrici. A polmoni bisogna ammettere che sono messe tutte e due bene. Dopo 15 minuti stanno appena un game pari, 30 pari.
Sugli spalti spunta una bandiera polacca. Lo stadio piano piano si riempie. Tanto c’e tempo. Le due diciottenni in campo, continuano a scambi lunghi lunghi lunghi.
Dopo un ora finisce il primo set 64 per Agnieszka.

E io vado a vedermi Zvonareva - Bammer, l’unico quarto di finale che non hanno messo in programma sul centrale.
Uscire dallo stadio è un impresa, c’è talmente tanta gente che entra dallo stesso stretto ingresso di quelli che vogliono uscire. Gli spazi di entrata e di uscita non sono gestiti. C’e’ la calca e allora applico la tecnica su come si prende la metro all’ora di punta: si alzano i gomiti e poi di dice tante volte ’sorry sorry sorry’ per ogni gomitata rifilata. Poco elegante ma efficace e così guadagno l’uscita. E proprio davanti c’è il campo uno. La Zvonareva ha perso il promo set 62 e perde subito il servizio ad inizio di secondo set. Ma oramai la nuova Zvonareva rimane concentrata solo suo tennis. E’ diventata muta. Anche la Bammer è una giocatrice che non si lamenta quasi mai. Perciò in campo si sente solo il rumore della pallina. La russa vince il secondo set 62. Mentre sul centrale è da poco finito il primo set vinto dalla Radwanska 64

Pausa bevanda calda, per me. Questa volta ho provato un ‘Latte Caramel’ al chiosco Starbucks. (Si, sono diventata una donna che ama il rischio. Lo so, e so anche che dopo me ne pento). L’ho pagato come se fosse un bicchiere di vino DOCG Brunello di Montalcino e certo non mi sorprendo che non abbiano intenzione di aprire in Italia: ma chi pagherebbe quelle cifre per un latte macchiato?.

Torno dalla Zvonareva, è passata nettamente a comandare il gioco e va 5 a zero. L’ultimo game è lottato con quattro match point annullati dalla Bammer, ha 3 opportunità per vincere almeno un game ma alla fine cede e vince la russa. Che anche questa volta non fa mezzo urletto. Solo stringe entrambi i pugni, guarda un momento in cielo e sorride. Tutto qui.
Vera l’ultimo incontro lo aveva giocato al primo turno degli Australian Open, ritirandosi mentre giocava contro la Sugiyama e adesso al suo ritorno arriva in semifinale. E brava Vera. Bella storia per te questa settimana.
Tra l’altro la Zvonareva giocherà e vincerà anche l’ultimo incontro della serata: in coppia con la Safarova battono le cinesi Chan/Chuang 46 64 10-6. Talmente affamata di vittorie la russa che non lascia neanche il doppio, anzi si impegna molto e si diverte pure. Meno la Chuang che dopo aver perso un servizio, scaglia la palla verso il fondo campo e per poco non stende un raccattapalle. Poi perde il match e ci riprova a far fuori, stavolta, un giudice di linea sfiorato alla testa. E per fortuna del raccattapalle e del giudice di linea che anche come mira la cinese non è un gran che.

Intanto sul centrale la Cibulkova ha vinto il secondo set al tie break e adesso stanno giocando da un po’ il terzo. Altro match maratona.

Anche oggi, come tutti i giorni, si sente un suono cantilenate. E’ il momento della preghiera. Nel centro sportivo dove giocano il torneo oltre alla Federazione di Tennis e quella di Squash del Qatar, c’e’ anche una moschea. Poco dopo le preghiere si sente una musica da discoteca che viene dallo Stand della Mercedes. Lì fanno una festa, peccato che sia praticamente attaccato al campo 2 dove giocano i doppi e le tenniste se ne lamentano. Forse perché non sono state invitate?

Prima di tornare sul centrale sbirciatina al doppio Peschke/Stubbs contro Srebotnik/Sugiyama. Sulla tribuna alla destra dell’arbitro ci sono 18 persone. Alla sinistra, come molto spesso, zero. La Srebotnik entrando in campo lancia baci e fa inchini alla tribuna vuota. Non avrà senso estetico, visto il solito completo bianco e verdino fosforescente con scarpe color blu elettrico, ma almeno ha senso dell’umorismo.
Si ritorna sul centrale. In realtà tutto questo camminare da un campo all’altro è per combattere il freddo. La temperatura è già passata da 20 a 17 gradi.
La Radwanska chiude il terzo set 64 dopo 2 ore e 48 minuti e passa in semifinale. Curioso però, che domani la ragazza polacca dovrebbe anche essere a Dubai per giocare il primo turno del torneo di qualificazione contro l’inglese Baltacha. Ho l’impressione che forse l’inglese passerà al secondo turno senza faticare.

Il terzo quarto di finale è la sorpresa della giornata, la sconfitta della Jankovic. Ha perso dalla cinese Li Na (che se lo leggi senza spazio sembra lo stereotipo del nome da portinai) 63 64, In realtà non è una sorpresa proprio per nulla, visto che nei quattro incontri prima di questi, la serba aveva vinto una sola volta, a Strasburgo nel 2006 e sulla terra. E così se ne va anche la Jankovic.
E questo doveva essere un mini torneo da Slam al femminile. Gli organizzatori si ritrovano a dover sperare che almeno in semifinale ci arrivi la Sharapova.
E ci arriva, ci arriva facile facile, 60 61 alla giovane danese Wozniacki. La Sharapova ha applicato alla lettera la “teoria Evert”: quando incontri una giovane giocatrice molto promettente la devi battere con il punteggio più duro possibile, così che la futura rivale non prenda fiducia per i prossimi scontri. Più dura di così, l’unico game la polacca l’ha fatto su tre errori di fila della russa.

Ora, se io fossi una giocatrice di vertice, sarei molto superstiziosa e cercherei di non avere mai la foto sul poster ufficiale del torneo.
Qui a Doha, infatti ci sono 11 giocatrici: Mauresmo, Chakvetadze, Serena Williams, Petrova, Bartoli, Hantuchova, Venus Williams, Ivanovic, Kuznetsova, Jankovic e Sharapova. Come direbbero Totò e Peppino nella famosa scena della lettera “Siccome c’e’ stata la moria delle vacche” in semifinale è arrivata solo la Sharapova.
Chissà come sarà contento il direttore del torneo.

Programma di Sabato 23 Febbraio

1. Li vs. Zvonareva (alle 16)
2. A. Radwanska vs. Sharapova (non prima delle 18)

Risultati di Venerdi 22 Febbraio

Quarti di Finale
Li Na (CHN) d. (3) Jelena Jankovic (SRB) 63 64
(4) Maria Sharapova (RUS) d. Caroline Wozniacki (DEN) 60 61
Vera Zvonareva (RUS) d. (15) Sybille Bammer (AUT) 26 62 60
(16) Agnieszka Radwanska (POL) d. Dominika Cibulkova (SVK) 64 67(1) 64

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3 Commenti a “A Doha la Radwanska vince il duello delle diciottenni. Avanzano Sharapova e Zvonareva, si ferma la Jankovic.”

  1. jules scrive:

    solo un appunto:amo starbucks….pero’ hai ragione,meglio che nn apra in italia…anche se credo che a breve anche il nostro “latte” costera qunato il loro!!!
    torneo sfortunato….perche’,ci sono quei tornei nei quali i tennisti si presentano per onor di firma..ma qui credo davvero che le condizioni metereologiche abbiano fatto la differenza.brava la sharapova ad esserne uscita fuori bene rispetto a tutte le altre.ora poi,se il vento si placa per davvero,non credo ci sia qualcuno che possa batterla.
    e’ bello vedere che ci siano tante tenniste giovani che stanno emergendo li dietro.al momento nessuna mi appassiona particolarmente,ma diamo tempo al tempo.

  2. paolo v. scrive:

    So che qualcuno non condivide ma io mi ostino a ritenere che a doha sarebbe meglio non giocare un tier 1 perchè lì, queste condizioni in questa stagione, non sono affatto eccezionali.
    Perchè retrocedere un torneo storico come Zurigo (ed anche San Diego) per promuovere Doha a tier1 e, per di più dargli anche il master. Evidentemente perchè loro pagano.
    E’ tutto normale, per carità, nessuno si scandalizza cosi va il mondo da sempre, ma allora per favore non facciamo i moralisti quando magari tra qualche anno Wimbledon si giocherà a dubai sui “mitici campi in erba sintetica che però è tanto più bella di quella vecchia inglese che poi diventava tutta spellacchiata…”
    io sono dell’idea che prima di inserire o di promuovere un torneo di questo livello bisognerebbe anche verificare che le condizioni in cui si andrà a giocare garantiscano la possibilità di avere uno spettacolo ottimale e, ribadisco, se questo manca viene meno in primis la regolarità dell’evento ed in secondo luogo la spttacolarità dello stesso. Alla lunga perde di credibilità il movimento in generale.
    Evidentemente non sono l’ultimo dei romantici, perchè concetti simili sono stati espressi da Ferrero di Eurosport ieri durante il match della Cibulcova.

  3. tilden scrive:

    Brava Angelica continua cosi certo che dal numero degli spettatori sembra che agli arabi il tennis interessi come ai romani i primi giorni del torneo femminile.

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