E se Murray fosse sopravvalutato?

 
10 Settembre 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

L’Hooligan Vampiro, favorito numero due del torneo, viene spazzato via dal croato Cilic. Perde Tsonga con Gonzalez, Nadal si impone su Monfils. L’unica certezza resta il vincitore finale (Federer).

Chiedo scusa, ma sono entrato in loop. E’ così da ieri.
Ho visto e rivisto il pallonetto-volèe in tuffo con cui Daniel Koellerer, la “Kollera“, ha incantato milioni di spettatori prima di consegnarsi al martirio con il più forte Juan Martin Del Potro.
E’ uno dei colpi più belli che abbia mai visto, un orteghismo assoluto di cui era capace solo Petr Korda (semper fidelis) e che sarebbe parso assurdo persino in un match di beach volley.
Lo trovate qui, al secondo 60-65 (ma guardate tutto il video).
Daniel Koellerer, entrato solo quest’anno nei primi cento, è molto conosciuto dagli appassionati e poco conosciuto dagli spettatori occasionali (che infatti, a New York, non credevano ai loro occhi).
Spieghiamo: la Kollera è il tennista più pazzo, scorretto e nevrastenico che si sia mai visto negli ultimi dieci anni in un campo da tennis. Roba che Brad Gilbert e Jeff Tarango, in confronto, erano catechisti.
Per anni ha brucato nei challenger, combinandole di tutti i colori (cit). Insultava i raccattapalle, si prendeva a cazzotti con gli avversari (il caso più celebre con il compianto Federico Luzzi). Li faceva spesso piangere, letteralmente, come è accaduto anni fa proprio a un quasi bambino Del Potro.
In campo Koellerer provoca di continuo, esulta sull’errore altrui, è invasato. Fino a poco tempo fa vestiva come un serial killer daltonico ed esige tuttora che i ragazzini gli porgano l’asciugamano ben aperto, altrimenti si arrabbia. Una volta, in un challenger, smise addirittura di giocare. Chiese di andare in bagno e non tornò. Lo trovarono mezzora dopo che camminava tranquillamente per il circolo, ascoltando l’iPod.
Insomma, in campo è una “carogna” conclamata. Più volte i colleghi ne hanno chiesto la squalifica a vita. Livio Costarella, su Ubitennis, ne ha raccontato doviziosamente la storia. Un articolo che ho letto solo ieri (potere di Facebook) e che vi ripropongo.
Tutto questo basterebbe e avanzerebbe a far sì che la Kollera fosse dai più detestato, se non fosse che: a) fuori dal campo è garbatissimo (probabilmente è bipolare), b) contro qualsiasi pronostico, è entrato nei 100 e sembra volerci stare, uscendo così dalla nicchia, c) ha una manina fatata, cerca sempre il colpo a effetto e ha un feticismo smodato per il drop shot.
Ne consegue che l’austriaco, detto anche Crazy Dani, assurga (?) a uno dei pochi tennisti realmente guardabili nel tennis attuale. I suoi fraseggi nevrastenici sono, a tutti gli effetti, divertentissimi. E la sua ciclopica scorrettezza, se non altro, è meno prefabbricata dei tanti pretini del presepe Atp.
Questo torneo, per quanto mi riguarda, verrà ricordato principalmente per l’epopea del tennista-panettiere Witten e per il tuffo-foca-monaca di Crazy Dani.
Spettacolo puro. E ai moralisti che mi diranno che il tennis deve essere un esempio di virtute e moralità, rispondo che ho già fatto la cresima a 13 anni e, quando ho agnizioni tennistiche pentecostali, mi faccio un giro a Caldaro. Camminando sui ceci, già che ci sono.
Chiedo anche scusa, per quel rispetto che sempre si deve ai lettori, per avere cannato la seconda volta su due il cammino di Andy Murray. Sia a Wimbledon che agli Us Open lo vedevo in finale, ovviamente giubilato da Federer. Si è fermato prima a Londra, molto prima a New York. Sorry. Come penitenza, mi scaricherò dal Tubo il quinto set a Parigi tra Horna e Monfils.
Chiariamo: per il torneo nulla cambia; a prescindere dalla sua identità, il finalista sarà comunque vilipeso, irriso e deriso dal sadico frigorifero svizzero, che nel frattempo continua a giocare da solo (come sempre) e così farà fino alla semifinale con Djokovic. Il suo ottavo di finale con Tommy Robredo è la ennesima dimostrazione di come, da anni, Roger Schumacher (non è un refuso) giochi da solo.
E va anche aggiunto come nessuno, e sottolineo nessuno, poteva immaginare che Murray perdesse (tre set a zero, poi) con Marin Cilic, fin qui poco in forma e tentennante nei Masters 1000 americani e nei primi turni. Ci stava che Murray fosse fermato da Del Potro (eccome), ci stava (un po’ meno) che inciampasse con Nadal, ma con Cilic no.
E invece.
Pare ovvio - ma fa piacere sottolinearlo - come ogni sconfitta del Vampiro Hooligan doni gioia e arrechi letizia a tutti, grandi e piccini, fatta eccezione per gli scozzesi e qualche amante dell’horror. Guardate queste foto: sono bellissime. Ci regalano pace, ci infondono coraggio. C’mon. E tanti saluti a Mamma Murray (che a Flushing Meadows non si è vista).
Ieri è quindi stato rassicurante vedere Murray inchiavardato da fondo campo come neanche il peggior Chesnokov, stizzito dalla foga altrui al punto da beccarsi un parziale di 0-7 e - sostanzialmente -uscire dal campo dopo il set point sprecato nel primo.
Mattanza inesorabile e salvifica, che conferma peraltro la bruttezza del gioco di Murray. I suoi esegeti lo vogliono nuovo Mecir, ma nove volte su dieci è più pallettaro di Di Mauro. Se l’alternativa (estetica) a Federer devono essere lui o Djokovic, teniamoci Frigidaire.
Almeno sa giocare e - sempre più di rado - incanta.
Murray ha perso anche sul fronte a lui più congeniale: il linguaggio del corpo. Tutto si può dire, di Andy Dracula, tranne che sia indifferente. Vedi Federer e dormi. Vedi Murray e ti incazzi (oops): meglio la seconda, almeno ti tiene sveglio.
Non ieri, e sì che dall’altra parte aveva Marin Cilic, il Tennista Cilicio, prototipo analcolico di croato asettico, genere Ancic ma con meno tocco a rete. Insomma (cit): è Cilic, non Ivanisevic.
Da qui una domanda: e se avessimo sopravvalutato non il valore di Murray, indubbio, ma le sue potenzialità 3 su 5? E se il ragazzo non fosse da Slam?
La bocciatura, per adesso, è inappellabile. Ma il ragazzo è giovane.

Detto di Juan Martin Del Potro, che come prevedibile ha fatto scontare la pena al sempre più mesto Juan Carlos Ferrero (dobbiamo ancora sopportarlo per molto?), non rimangono che due paragrafi ancora.
Il primo riguarda Tsonga, l’Abbacinante Totemico, sconfitto come da pronostico da un Manu de Pedra Gonzalez in tiro. Cassius Jo non mi convince sino in fondo da un bel po’, ieri era avanti di un set ma il tie del terzo gli è stato fatale.
Sta viaggiando da 6 politico, da tennista bravo ma non bravissimo. Non va bene: lui è uomo da acuti, da sali e scendi. Da sinusoidi impazzite, non da cartellino timbrato. Le ha prese da Gonzalez come Ali con Frazier nel ‘71. Aspetto fiducioso la rivincita, magari pure la riedizione di Thrilla in Manila.
C’è infine da raccontare la vittoria, anche questa prevista, di Rafa Nadal. Il gaelico Monfils era un buon test, lo spagnolo gli ha concesso il primo set e poi ha accelerato. Sin qui ha perso due sole frazioni (l’altra con Kiefer). Non è il miglior Nadal, ma lo vedo favorito (di poco) su Gonzalez e sfavorito (di non molto) su Del Potro.
Si vedrà.
Qualcuno potrebbe sperare in una finale Federer-Nadal. E’ vero che lo spagnolo è l’unico a non patire la sudditanza psicologica con Indesit, ma è altrettanto certo - e va ammesso serenamente - come questo Nadal, alla resa dei conti, con Roger possa vincere solo a canasta. Se poi vorranno gli astri che tale vaticinio si riveli farlocco, per ulteriore penitenza mi iscriverò al fan club di Boris Pashanski.
Stay tuned.

P.S. Brava Flavia Pennetta. Con qualsiasi altro tabellone, si sarebbe giocata da favorita il ruolo di finalista zimbellata da Serena Williams. Delle 8 rimaste, era inferiore solo all’americana e forse alla miglior Clijsters (con la Wozniacki se la giocava). Purtroppo per lei, nei quarti ha beccato l’unica imbattibile. Encomiabile comunque, allo stato attuale vale le prime 5-8 del circuito (smandruppato) Wta.

Collegamenti sponsorizzati


46 Commenti a “E se Murray fosse sopravvalutato?”

  1. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … sugli “incantesimi” di Federer, invito l’autore a guardare attentamente i primi due set giocati stanotte contro Soderling (si, si … quello che ha sbattuto fuori Nadal dal RG, e che negli ultimi 3 mesi ha ottenuto certamente più risultati di lui) … e se avesse un altro po’ di tempo da perdere, senza andare troppo indietro nel tempo, provi a deliziarsi con la semi-finale e la finale di Cincinnati … Dio ce ne Scanzi e liberi! :-)

  2. chloe de lissier scrive:

    murray si troverebbe meravigliosamente nel circuito femminile. non ha il fisico per tornei con partite al meglio dei cinque set.
    tsonga è un impiegato un po’ estroso, con qualche talento. ma è pigro, supponente e un po’ maligno. e non vuole più infortunarsi, visto che l’apparenza di rodomonte nasconde una costituzione fragile. è riuscito ad arrivare nelle alte sfere, guadagna bene, non deve chiedere il permesso per farsi la doccia, può dare del tu a federer e nadal. per uno come lui non poteva andare meglio. galleggerà a vita nei primi 15.
    il resto delle opinioni espresse dall’articolista non richiede particolari commenti. sono sempre le stesse litanie.

  3. Stefano77 scrive:

    Copio e incollo il mio commento sull’incontro tra Koellerer e Del Potro di due giorni fa:Se Scanzi vede Koellerer parte il panegirico!

  4. Francesco scrive:

    Non condivido nulla di quello che dici ogni volta nè su Federer, nè su Murray, però sei un genio! Ogni volta è un piacere leggere un tuo articolo. Attendo il commento post-semis.

  5. paolo78 scrive:

    Facciamo progressi, un articolo senza servi e vassalli. Si legge anche qualcosa di interessante. A quando uno senza frigoriferi? Comunque non credo che Murray sia sopravvalutato, al momento è solamente uno che non ha capito (o a cui non hanno fatto capire) che il completamento tecnico che è riuscito a realizzare non implica che debba giocare adattandosi sempre e comunque a quello che l’altro gli propone. Quando lo capirà e tornerà a giocare rischiando un po’ di più, vincerà. E non poco.

  6. Agostino scrive:

    Non è sopravvalutato. E’ un tennista di talento che a dicembre 2007 dopo aver lasciato Gilbert ha chiamato intorno a sé un gruppo di persone ed ha espresso loro (forse voci mammae) cosa voleva fare e diventare.
    Voleva essere Nadal.
    Non ci ha visto male, perché in pochi mesi il suo inconsapevole maestro avrebbe dimostrato che con un tennis difensivo, fatto di grandi corse e non di anticipi, si poteva vincere persino sull’erba inglese e scalzare da un trono fatto ormai di Coccoina lo svizzero.
    E allora giù col fitness (in maniera pubblicizzatissima dal suo sito a gennaio ‘08). Giù con la dieta (sushi a tsunami, bibitoni proteici a terremoto). Quando si riesce a correre più dell’avversario, perché giocare aggressivo? Perché lasciarsi andare all’istinto di un cambio di ritmo in un momento difficile dell’incontro? Perché seguire una prima a rete o un dropshot con la buona mano di cui si è dotati?
    Insomma, se sono sotto in difficoltà, se sono sotto di un break, cosa farebbe Nadal al mio posto?
    Ed anche nelle dichiarazioni rese quest’anno trapela la sua ammirazione per lo spagnolo: gli elogi sul modo di stare alla risposta, sulla maniera di avanzare nel campo. A Murray non piace Federer, forse perché scozzese, mentre Federer è così inglese, così giubba Kaki, così colonialista nell’africa equatoriale in lotta perenne contro Zulu e zanzare. A Murray piace Nadal. D’altronde Murray si è formato in Spagna: l’allure di questo baby prodigio da Maiorca di un solo anno più grande avrà colpito le sue orecchie di aspirante professionista.
    Sì, è così, deve essersi detto: io, a differenza di tutti questi fantocci che vivono di briciole cadute dal tavolo di Basilea, mi voglio sedere a quel tavolo. E visto che alla maniera dell’orrido dittatore non ci riesco, voglio essere come Nadal, come quell’altro che lo può guardare dritto negli occhi, se non addirittura dall’alto di scontri diretti a lui favorevoli.
    I risultati gli hanno dato ragione. I MS1000 li vince, a Wimbledon semifinale contro un Roddick che avrebbe portato due giorni dopo Federer all’ammattimento, scontri diretti che gli vanno alla grande. Persino un numero 2 del mondo che tanto avrebbe voluto sottrarre allo svizzero anziché al suo mentore.
    Qui sembra arrestarsi la scalata. Perché per quanta chirugia plastica metta nel suo gioco, non riesce a somigliare di più allo spagnolo. Le doti di equilibrio, la continuità, quella chiave tecnica terrificante della rotazione del diritto (il 50% del gioco Nadaliano), non le possiede.
    A dicembre 2009 sua madre rimetterà allo stesso tavolo il suo staff, coach, manager, fidanzata e tuonerà dicendo che Andy deve vincere uno slam. Sono certo che ci riuscirà, ma dubito fortemente che lo scozzese vi riesca tornando quel giocatore leggero, di incontro, abbastanza imprevedibile che si poteva preferire all’interno della nouvelle vague NadalDjokovicMurrayDelPotro. D’altronde gattone Mecir, al quale invero il giovane Andy somigliava, di slam non ne ha vinto nessuno, e lo stile, nel clan Murray, apparentemente non è di casa.

  7. giovax scrive:

    lunga vita al kollera. contro la noiosità del tennis moderno.
    un pallonetto così vale il biglietto.

  8. Roby scrive:

    tutte le opinioni vanno rispettate però scusami Scanzi ma secondo la mia ottica il tuo articolo è semplicemente ridicolo.
    Federer che gioca da solo non l’ho capito, e tra l’altro l’hai sottolineato dicendo che DA SEMPRE gioca da solo.
    boh, sono frasi senza senso. Robredo lo sappiamo tutti se perde cmq devono passare sul suo cadavere, ma la superiorità di Federer (non scarsi gli altri, ma lui troppo più forte) lo ha semplicemente devastato con un 3 set a zero netto.

  9. Roberto 67 scrive:

    :-))))
    ma dov’eri finito?

  10. balsamo scrive:

    mah……date del genio a uno per mettersi in evidenza deve fare e’ il bastian contrario che esalta un “kollera” modesto tennista che’ non ha rispetto per le persone e denigra un federer che quando smettera ‘di giocare lo rimpiangeremo a vita….. i lfatto che un quotidiano nazionale dia spazio per scrivere a scanzi e’ un offesa…..Ci spera eccome il tizio che nadal faccia l’ennesimo sgambetto a federer ma quand’ache ci riuscisse rafa passera’ la storia come la kryptonite di supermen, nulla di pu’ nulla di meno…

  11. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, Mecir negli slam andava talora in finale con Lendl, e addio finale.
    Murray ha avuto un solo exploit, l’anno scorso. Poi solo due su tre.
    Gli slam li ha toppati tutti, salvo Wimbledon in cui (secondo me) solo Federer e Nadal possono dirsi favoriti in partenza con Roddick. Roddick a Wimbledon è terzo con distacco su tutti i possibili quarti.
    Fatto sta che sul cemento, e proprio a New York, Murray dovrebbe giocare (e ha giocato in passato) il suo miglior tennis. Viene il dubbio che a) non stesse bene, ma ’sto alibi ha rotto le scatole, e fino a ieri lui lo ha escluso; b) non regga per niente la pressione dell’ingresso nella storia. E allora ciao.

  12. Giovanni da Roussillon scrive:

    “Ho sopravvalutato Murray” sarebbe titolo lineare, necessario affinché la richiesta di perdono sia esaudita eventualmente. E il resto si lasci magari leggere almeno dagli amanti la casistica dei ‘bipolari’ del pennino riflessi nel tennis [e inversa-mente]

  13. Giornalistaa scrive:

    Io poco tempo fa, in un post misteriosamente non pubblicato da Ubitennis, avevo parlato di AM come di un novello Barazzutti, certo tecnicamente e fisicamente meglio dotato, ma sempre pallettaro fu! Poi in un altro post avevo pazientemente spiegato (…) che storia dei n. 1 ATP alla mano, Murray è troppo alto per ambire al 1° posto, o meglio per rimanerci a lungo senza infortunarsi (come è successo a Kuerten, lo stesso Safin). La sensazione è che ci troviamo di fronte ad un buon giocatore sicuramente sopravalutato, insomma non da numero uno. E non dimentichiamoci le figuracce che ha fatto sulla terra battuta… Se vuoi essere il più forte, devi essere competitivo su tutte le superfici, Roger XV docet, ma anche Nadal. Ergo, in proporzione, tra i top ten, meglio di AM vedo Soderling e anche Verdasco. Infine, tornando a Barazzutti, ho letto la sua intervista nella quale tornava su Forest Hil 77 e la scorrettezza di Connors… Corrado, una buona lettura de ‘La volpe e l’uva’ ti farebbe bene, a te ed anche a Panatta, che su La Repubblica ha dichiarato che avrebbe potuto vincere facilmente Wimbledon 78…

  14. John Doe scrive:

    Noto una punta di delusione in questo post, è chiaro che l’autore era salito speranzoso come tanti sul carro di Murray, sembrava l’ideale sostituto di nadal, che iniziava a perdere colpi e sembrava sempre meno il guerriero invincibile che lasciava solo le briciole agli avversari. Ora però dopo la brutta sconfitta con Cilic in molti lo stanno abbandonando, nell’anno della consacrazione annunciata infatti porta a casa una sola semifinale di slam, un pò poco per poter ambire al trono di federer, o anche solo per fargli venire qualche dubbio. Ora probabilmente si salirà sul nuovo carro/treno merci argentino, forse meno talentuoso ma più solido della mozzarella scozzese, per poi probabilmente mollare anche lui e ritornare mesti da nadal, l’unico vero fenomeno che può dare realmente fastidio a Federer.
    E’ veramente dura la vita di chi odia Roger Federer ( non molti a dir il vero), costretti a gufarlo in ogni sua partita, a tifare i Robredo, i Davydenko, i Karlovic, i Ferrer, i stephanek, pregando per una sconfitta che non arriva quasi mai.

  15. Il signor Bartoli scrive:

    Sarà, ma a me quel colpo di Kollerer non è che mi entusiasmi granchè. Molto meglio questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=X1×0vj8S5dE
    Non so se questo è un orteghismo, ma di certo è un gran bel cuevismo, e secondo me neanche Korda lo sa fare.

  16. azazello scrive:

    e se Scanzi fosse sopravvalutato?

  17. Giovanni da Roussillon scrive:

    E’ ben vera l’affermazione di John Doe: dev essere “dura la vita di chi odia Roger Federer” e - completo con mia farina - di tanto in tanto si odia e confonde. Soprattutto nel descriverlo giocatore in solitario dopo aver lanciato, senza precisarne i contorni, un “poche ciance, ics è più forte!”

  18. +PSTN+ scrive:

    @Agostino
    Interessante e piacevole il tuo intervento.

    “07/09/2009 19:15
    Agostino
    Sai cos’è +PSTN+? E’ un colpo che gioca a polso completamente bloccato, senza top-spin, con un movimento piuttosto ingessato e poco fluido, ma anche con breve apertura. La conseguenza: efficace sul rapido contro giocatori che giocano pulito anche se forte (Berdych, Haas), meno contro chi gioca vario. Concordo con Chierici, del resto. Nei pochi minuti di streaming visti l’ho visto attaccare chip’n charge e giocare buone volée.”

    Ti rispondo qui per ciò che concerne il rovescio di Gonzalez.
    Concordo con la tua descrizione tecnica del suo colpo, eppure mi sembra abbastanza efficace anche sulla terra e comunque l’alternativa difensiva o per cambiare ritmo col back lo rende a mio avviso meno attaccabile pur rimanendo un colpo, quello coperto, ad alto rischio di errore proprio per lo spin quasi nullo e per come lo usa pertanto soggetto ad andare fuori giri (come direbbe Canè) con frequenza.
    In parole povere, può alternare colpi strepitosi a errori grossolani viepiù perché non di rado cerca l’accelerazione vincente (maggiormente in lungolinea).
    Sarà interessante vedere questa notte come si comporterà con questo colpo, oltre che in generale, contro il dritto di Nadal

  19. Alessio scrive:

    Scanzi mi sembra il Mousour Bahrami del giornalismo: sicuramente molto divertente…

  20. Gianluca scrive:

    ma chi è andrea scanzi per parlare così di Ferrero che è un ex numero uno del mondo ed è tornato al numero 25 dopo essere stato 115?
    non mi trovo inoltre d’accordo con una virgola di questo articolo…

  21. Alessio scrive:

    ma che vuoi che siano un quarto a Wimbledon ed un ottavo allo US Open (Ferrero 2009)?
    Molto meglio Koellerer, col suo scintillante terzo turno…
    Ribadisco il paragone tra Scanzi e Bahrami…

  22. Fed scrive:

    Mica avrete censurato il mio articolo! No siete troppo intelligenti per farlo.
    Ora apparirà sicuramente…

  23. Fed scrive:

    Ma dai Scanzi si divertirà! Uno come lui che si offende….noooo
    Certo se si offendesse lui che dovrebbero dire tutti quelli che passano sotto la sua tastiera!

  24. Luca Lopardo scrive:

    Bravo al signor Scanzi, pubblico encomio per l’unico giornalista che seguo volentieri -eccetto Travaglio-. Come scritto in forma privata non condivido nulla di ciò che affermi su Federer ma siamo sostanzialmente d’accordo su tutto il resto. Koellerer sarà anche un tennista modesto, ma gioca in maniera divertente, apprezzabilissimo nella sua frenesia da one-man show. Comunque chi critica Scanzi solo per le sue opinioni su Roger legga meglio, certe parole pesano come sassi e dovreste capire che l’autore è un potenziale adoratore di Federer. Tuttavia non ne apprezza la totale razionalità, ma sono gusti personali…

  25. Luca Lopardo scrive:

    E poi scusate ma su Ferrero ha ragione, non gioca una grande partita dal Roland Garros del 2003…ha già dato.

  26. Safinator scrive:

    Spero che nessuno pensi veramente che il colpo di kollerer sia stato volontario.
    E’ una palla buttata di la in tuffo,nulla piu.

  27. Il vero stefano anti-nadal scrive:

    Bentornato Scanzi.
    Per me, te la butto là, il torneo lo vince Djokovic. E non scherzo, lo penso davvero.

  28. Gianluca scrive:

    @ Luca Lopardo: il fatto che non sia più competitivo a livelli di vittorie di slam non vuole dire che sia insopportabile e “sempre più mesto” come dice questo Andrea scanzi. Infatti è a un passo da tornare nei primi 20.
    Ha perso da Del Potro eh, mica da Fognini…

  29. Giovanni da Roussillon scrive:

    Apprendo che sarebbe ragionevole chedersi quanto sopportare uno che ha già dato. La conseguenza è allora: con le sue ripetizioni offensive quanto ripetitive, che ha ancora da dare Scanzi? Come lo si può accostare a Travaglio, le cui espressioni di acume sono limpide, ricche di umore e muovono da gran buon senso? Lopardo. I semplici esercizi di stile, le esibizioni di codesto, ancora non provano la consistenza della polpa, anzi, ne rivelano soprattutto l’assenza.

  30. Renée scrive:

    Ho apprezzato tantissimo i commenti di Chloe, Agostino e John Doe-

    Chloe: perfetta la descrizione di Tsonga. Io non riesco a vedercelo tutto questo carisma che vorrebbero i suoi estimatori.
    Pigro e già contento così, con le ciabattine ed il drink ai bordi della piscina del circolo a raccontare “quando ho battuto Nadal in semifinale nello Slam”

    Agostino: secondo me, le pressioni familiari e nazionali hanno fatto credere a Murray di essere un predestinato, il nuovo braveheart, quando lui era un ragazzino smilzo e timido.
    Così questa crisi di identità ha dapprima spiazzato gli avversari, ma ora confonde lui. Se non sei te stesso, anche sul campo di tennis, prima o poi ti disorienti. Ma il ragazzo è molto intelligente. Può farcela.

    John Doe: hai espresso benissimo un pensiero che mi frulla da sempre nel cervello, anche e soprattutto quando leggo certe asserzioni così sicure sul campione svizzero.
    Se siamo dominati da una passione, anche negativa, quale l’assoluta antipatia per qualcuno, la realtà si deforma. E’ lo stesso meccanismo di quando sei innamorato. Vedi meraviglioso anche il particolare più insignificante.
    Il povero Scanzi - e con lui tutti gli anti Federer - devono necessariamente forzare la realtà, negare l’ovvio e l’evidente, ricorrere alle ipotesi (se ci fosse stato Nadal, se Roddick ci avesse creduto) alle suggestioni (i vassalli, la mancanza di avversari, la fortuna), alle amplificazioni dei difetti (tutti hanno dei limiti) perchè altrimenti diventa insopportabile.
    Non è questione di essere fissati o in mala fede.
    E’ questione di sopravvivenza.

  31. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Io però puntualizzo un qualcosa che Scanzi liquida sbrigativamente, ma che a me sembra invece essenziale.
    Ormai, visto quanto già raggiunto, Federer non deve più necessariamente vincere. Deve fare di più. Per quel che concerne le mie aspettative, deve giocare meglio a tennis.
    Meglio di quanto ha fatto quest’anno, voglio dire.
    Secondo me, Federer ha giocato benissimo, nel 2009, a Madrid, Parigi e (inaspettatamente) a Cincinnati.
    A Wimbledon, niente di esaltante.
    A New York, insomma, forse il primo set dei quarti, ma con un avversario moscissimo (in quel set).
    Federer si può ormai permettere di “incantare” e basta.
    Vincere, certo, sarà sempre importante per lui, soprattutto contro Nadal. E certo, mantenere il livello con l’età che cresce è davvero dura.
    Ma io, come spettatore, baratterei qualche vittoria finale in meno con qualche grande partita in più.
    Tanto, a 15, c’è arrivato, ragazzi, e questo non cambierà mai, a dispetto di tutte le corbellerie (qualche volta, perdonatemi e concedetemi, stronzate) tendenti a sminuire Federer che ogni tanto leggo qua in giro, e che testimoniano (come ben dice Reneè) che i giganti (anche quelli “innocui” dello sport) non piacciono più di tanto.

  32. Stefano Grazia scrive:

    Ragazzi,non dimenticate che Scanzi e’ il cazzaro del Bar Sport, non il tecnico o l’opinionista: e’ quello che spara cazzate e sentenze a velocita’ supersonica e condendole di nomignoli,iperboli e metafore in slang cosi’ esagerate e assurde da farti li’ per li’ ridere…Ma prenderlo sul serio mai, su… Tra l’altro se uno di noi scrivesse in un post le stesse cose che dice lui di un Ferrero qualunque verrebbe probabilmente censurato. E giustamente. Ma Scanzi non fa critica, fa solo cabaret.

  33. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … e per la prima volta mi trovo in disaccordo con una tua analisi, mio caro Marcelus (consentimi la confidenza, visto che ormai comunico più con te che con mia moglie :-) .. ). Io credo che Federer la pensi in maniera diametralmente opposta (e io condividerei la sua posizione, se così fosse) … ho la sensazione che lui voglia demolire tutti i record possibili ed immaginabili, tant’è che ha recentemente ribadito la sua intenzione di giocare sino ai 32/33 anni (salute permettendo) … ad una “certa età”, giocare solo per “incantare” significherebbe mettere comunque a rischio le vittorie ottenute e la credibilità acquisita … immagina una sua partita, tra due anni, contro Nadal: grandi colpi per lui, e vittoria per lo spagnolo … uno scenario che scatenerebbe ancor di più le milizie filo-nadaliane. Con stima.

  34. pescefreddo scrive:

    Per chi legittimamente non approva l’articolo: chi scrive sa cosa deve suscitare al lettore, lo sa e punta su quello, su iperboli, esempi estremi, metafore divertenti, espressioni saccenti. Non è quasi scrittura, forse, ed è un complimento, vuole essere narrazione. E’ il principio della seduzione, che ha come primo obiettivo colpire, suscitare emozioni, che siano poi divergenti o convergenti importa nulla. Vi chiedete se l’articolista è sopravvalutato come lui ipotizza Murray? Ecco, siete caduti nella rete. Ci sarà sempre qualche editore interessato a pubblicarlo.
    Certo, chi occasionalmente ha avuto modo di leggerlo, è più attrezzato.
    Fine del mio interesse.

  35. thomas scrive:

    Scanzi lo trovo più gustoso quando recensisce vini, i cui effetti nefasti si riversano poi nei suoi altri scritti. Il problema è che dice cose anche sensate, ma si può sapere mai perché le debba riempire di insulti gratuiti e ghirigori stilistici, che appaiono a me personalmente come le migliori volè di dritto dai tempi di muster (dio ce ne scanzi)? Cmq il colpo che propina come geniale è solo fortunoso, o vogliamo davvero credere che fosse premeditato?

  36. Nicola De Paola scrive:

    Ho letto 4-5 casrtonerie su Roger che neanche Tony Nadal ubriaco dopo una cena per festeggiare un titolo del nipote avrebbe detto.. Anche quella su Ferrero che dovremmo sopportare non è male.. Ferrero ex numero 1,non Ferreiro che gioca i challangers badate! Invece sono d’accordo su Tsonga e sto riflettendo su Murray.

  37. Mauro da Roma scrive:

    Stupendo articolo. Non ho altro da dire di più significativo.

  38. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Guardiano, io ho detto che lui “si potrebbe anche permettere” di incantare e basta. Ma ho anche detto che per lui (indipendentemente da quanto possa volere io spettatore) “conterà sempre vincere”, visto il tipo.
    Insomma, Enzo, non mi capisci. Voglio il divorzio.

  39. Fed scrive:

    Complimenti redazione, avete passato il commento di Stefano Grazia( che quoto in pieno) e non il mio. Nel mio non c’erano neanche parolacce che non uso per solito…bah!
    Grazie.
    Bella figura.

  40. massimiliano scrive:

    Che sbadigli gli appellativi che Il Sig.Scanzi usa per definire Federer e tutto il resto!Per mettere in discussione la carriera di questo fenomeno ormai vi attaccate a tutto!Gia’ i vecchi numero 1 negli slam avevano 7 teste di serie sin dal primo turno vero?ma daaaai!
    15 slam e 22 semifinali slam consecutive,16 master series(solo agassi davanti)4 master cup(solo sampras e lendl davanti) e non vado avanti…e Scanzi mette ancora in discussione ROGER FEDERER!!!!

  41. Stefano Grazia scrive:

    Fed,riprova: sono curioso…

  42. Pieretto scrive:

    Boh,a mio parere uno di quegli articoli senza capo nè coda scritti giusto per farsi notare e che risultano solo una parodia indigesta.

  43. Pete Agassi scrive:

    Non penso che Scanzi metta in dubbio le vittorie e le doti tecniche di Roger, più che altro afferma come non sia “l’unto del signore” idolatrato da tutti. Come sempre detto, è elegantissimo, tutto quello che si può dire, ma il suo schema di gioco è indentificabile facilmente con quello di altri tennis: servizio-diritto. Certo, li gioca con un’eleganza difficilmente reperibile, ma la sostanza è quella, forse condita con qualche taglio di rovescio e qualche sporadica volèe. La noia nel vedere i suoi match è un’asserzione dovuta alla facilità con cui si sbarazza degli avversari. Certo, mica deve regalare due set per ravvivare il pubblico, però preferisco vedere un primo turno tra outsiders che letteralmente si scannano, piuttostò che l’apoteosi sportiva dello svizzero. Che tra l’altro gode di un’adulazione mistico-servilistica da parte di tutti, dovuti soprattutto ai suoi modi da Lord, dalle sue encomiabili interviste e dal suo stile tanto elegiaco quanto alla lunga ripetitivo. Meglio allora godersi tennisti forse non corretti, ma veri, diretti, come Ilie che si strappava la maglia, come Gilbert e, infine, come Koellerer. Questo è in sintesi il concetto espresso da Scanzi, che vi vada bene o no.
    Su Murray, beh, d’accordissimo con Scanzi. In più persona antipatica, con la sa troupe che lo elogia all’inverosimile e urla ad ogni punto conquistato, e lui che conseguentemente si carica, si riempie di camon a raffica, lancia sguardi fulminanti agli avversari, con la tracotanza del più forte, del migliore, per poi però smontarsi ad ogni palese débacle, con la mamma che va a rincuorarlo. Spettacolo aberrante secondo me.
    Ciao a tutti

  44. Renée scrive:

    “Unica certezza il vincitore finale: Federer”.
    Del potro d Federer 3/6-7/6-4/6-7/6-6/2.
    E se Delpotro fosse stato sottovalutato?

  45. Pete Agassi scrive:

    Concordo, Del Potro a mio avviso è molto più talentuoso di Murray, e con le sue bordate da fondo campo è riuscito a mettere in difficoltà Roger. Sottovalutato sicuramente

  46. adriano scrive:

    non ho mai letto qualcosa di così gradevole e divertente da un autore che scrive di una cosa che non conosce
    l’ignorante artista bravo scanzi

Scrivi un commento