Peer: “In Qatar come ci vado?”.
Serena W. primo forfait o quasi…
Asta folle per la Sharapova tutto sì, fuorchè il wc!

 
27 Dicembre 2007 Articolo di Angelica
Author mug

Shahar Peer e il passaporto, la “piccola” Williams e i “comodacci sua”, Maria Sharapova in bagno…

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Shahar Peer (numero 1 di Israele e 17 nel ranking Wta) avrebbe chiesto un visto per andare in Qatar a giocare il torneo di Doha.
Per molti chiedere un visto all’ambasciata del paese che si vuole visitare è un semplice fastidio burocratico, mentre in questo caso comporta movimenti di Diplomazia

ad alto livello. Fra Israele e Qatar non di sono relazioni diplomatiche ma questo non impedisce gli affari fra i due paesi. Quindi ci sono possibilità per la Peer di giocare Doha. Lei vorrebbe anche giocare il torneo di Dubai ma questo sembra più difficile (quasi impossibile) Anche Larry Scott, sembrerebbe, si stia attivando per risolvere postivamente la questione. Per la Wta sarebbe un bel colpo di immagine.
(A volte la Storia con la S maiuscola si capisce meglio da piccole storie).Nota di UBS: durante Wimbledon la WTA annunciò che il Qatar avrebbe ospitato il Masters femminile per una tombola di soldi (vedi art. di quel giorno, accid. dovrò imparare a fare i link…o magari lo inserirà qualche buona anima di collaboratore?), e io feci un paio di domande temerarie, una riguardava se ci sarebbero stati problemi di accesso di qualsiasi tipo (non ricordo adesso se menzionai Israele, ma certo ci pensavo) e la seconda se si sarebbero viste anche donne (a volto scoperto?) sugli spalti, ricordando bene che quando io andai l’anno in cui vinse Edberg e in cui Sampras perse al primo turno da un…musulmano (all’acqua di rose, peraltro), il marocchino Alami, proprio non ce n’erano. Mi dettero ampie assicurazioni, invitandomi a tornare. Però quell’invito non l’ho poi mi ricevuto…e spero che nel resto abbiano invece mantenuto la parola!)

Serena Williams primo forfait…o quasi
Aveva accettato di difendere i colori statunitensi nell’esibizione a squadre Hopman Cup a Perth che inizia sabato 29 dicembre.
Avrebbe dovuto giocare il match di apertura contro l’India, in coppia con Mardy Fish.
Invece Serena ha informato gli organizzatori del torneo che arriverà, si, a Perth, ma più meno durante il week-end)
Causa del forfait, una non precisata malattia. Meghann Shaughness prenderà il suo posto.
In ogni caso, l’americana ha fatto sapere che potrebbe ancora giocare il secondo turno del torneo, si gioca con la formula del round-robin.
(Con comodo insomma, se passa di la e non ha nulla di meglio da fare, potrebbe sempre fare due scambi)

Niente asta per la tavoletta del WC della stanza di albergo di Maria Sharapova.
Sembra uno scherzo invece…
Maria Sharapova giocherà domenica a Singapore una esibizione con Anna Chakvetadze.
C’e’ un interesse folle per la russa e molti fans hanno già fatto offerte per ‘acquistare’ qualsiasi oggetto con cui verrà in contatto la giocatrice.
Perciò è stata organizzata una specie di Asta per Beneficenza (anche se ancora non è stato deciso a chi andrà il denaro)
La direzione del hotel dove alloggerà la Sharapova (suite da 4,745 dollari per notte) ha accettato di dare all’asta tutta una serie di oggetti monouso (che Maria potrebbe anche autografare) tipo: accappatoi, asciugamani pantofole, cuscini e lenzuola, ma non la tavoletta del Wc.
Gia’ è stato comunicato ufficialmente che, no quella non farà parte dell’asta.
(meno male che qualche volta anche al peggio sembra ci sia un limite anche se molto molto molto sottile)
Non e’ stato specificato se gli oggetti in questione saranno lavati o meno, questo dipenderà dalla richiesta dei partecipanti all’asta.
A me una curiosità e’ venuta: per partecipare all’asta bisogno fare un test di intelligenza e classificarsi molto in basso? Ma non vorrei essere accusata di scarsa sensibilità visto che e’ per beneficenza. Però il dubbio mi rimane

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7 Commenti a “Peer: “In Qatar come ci vado?”.
Serena W. primo forfait o quasi…
Asta folle per la Sharapova tutto sì, fuorchè il wc!”

  1. stefano grazia scrive:

    Ma la Peer puo’ far causa miliardaria alla WTA se, mettiamo, entra nelle prime OTTO e non le viene concesso di partecipare al Master di fine anno?

  2. Francesco da Lugano scrive:

    Torno dalle vacanze (innevate) e cosa ci trovo sul blog dell’Ubaldo? Un succoso pezzo di angelica :) un bel ricominciare….

    Purtroppo l’articolo riporta sotto i riflettori una questione di cui non parleremo mai abbastanza: nello sport di oggi, prima i soldi, poi tutto il resto. Democrazia compresa.

    Che la Peer (ottima atleta peraltro) debba ricorrere alla diplomazia per andare a giocare un Tier I (che corrisponde ai Master Series Atp) in Qatar è francamente assurdo. Se si qualifica per novembre per il Master di Doha, stessa trafila stile anni ‘70?

    Lo so, forse passo per un decoubertiano senza speranze, ma perché dare un Tier I ad un paese che incondizionatamente non si apre al mondo.

    Perché privilegiare i petrodollari? Non ce l’ho con il Qatar, per carità, ma con il criterio con cui gli eventi sportivi vengono assegnati dai vari comitati organizzatori.

    Criteri politici ed economici. (Quasi)Mai dettati da passione e capacità organizzative.

    In Cina si violano diritti umani, esiste un inquinamento che potrebbe minare la salute stessa degli atleti? Bene, a Pechino vanno i Giochi Olimpici, a scapito magari della “banale” Toronto che pure aveva presentato il progetto migliore e più innovativo.

    Russia sempre più ricca ed aggressiva a livello internazionale? Ancora meglio, ecco Sochi 2014 (olimpiadi invernali). Che i quatro montanari di Salisburgo avessero le credenziali migliori (tradizione, impianti già costruiti, ecc) poco importa. Importa invece lo scarso peso politico.

    Non vorrei che anche il tennis si adeguasse all’andazzo. Ricordo ad esempio, durante il Mater di Shangai che Ubaldo Scanagatta avesse problemi a connettersi al suo blog.

    Ubaldo aveva scritto: “Mi spiace che dal celebratissimo stadio di Qi Zhong non è possibile collegarsi al blog. E’ bloccato, mi ha detto China Telecom, per motivi politici! Ho fatto vedere al responsabilie la cartolina-poster del blog e gli ho detto che era solo tennis. Il fatto è che subito dopo http://www.ubaldoscanagatta.compariva http://www.blogquotidiani.net e qui allo stadio con la loro copertura wi-fi i blog non sono bene accetti”.

    Ecco, non vorrei che anziché andare verso il progesso, il tennis faccia i passi del gambero della censura.

  3. Fabio P. scrive:

    Oggetti toccati dalla Sharapova e poi lavati ?
    Non avrebbe senso ! :-)

  4. Fabio P. scrive:

    Scommetto che qualche giapponese si aggiudichera’ il tutto ….

  5. marcos scrive:

    politicamente comprensibili le difficoltà della peer: è la politica, talvolta, ad essere incomprensibile.

    i dollari o gli euro, solo quelli, ahimè, sono in grado di superare qualsiasi censura: è una questione politicamente sconfortante.

    se c’è qualcuno che va pazzo per l’accappatoio di maria, benvenga! io, per beneficenza, avrei messo all’asta anche la tavoletta: brutto a pensarsi, ma sarebbe stato il pezzo più ricercato!

    ahhhhhh, che mondo, ragazzi!

  6. Elisabetta scrive:

    Angelica una sola cosa : brava!!! confido in altri tuoi pezzi :-)
    a me Serena non piace per i suoi modi da diva , non parliamo poi delle conferenze stampa….

  7. simone scrive:

    Shahar Peer, passa il primo turno in Qatar, francamente spero che sia un buon torneo per lei. Anche se le è servito un visto per entrare nel paese arabo è un buon segno, cmq non ci dovrebbero essere queste difficolta la politica dovrebbe essere una cosa a parte, ricordo che in fed cup l’indonesia non andò neppure a Tel Aviv per disputare gli incontri con le tenniste israeliane, davvero triste.

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