Rod Laver può dormire tranquillo
Il Grande Slam Roger non lo farà.
59 errori gratuiti sono troppi per un n.1

 
11 Giugno 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

per La Nazione, Il Giorno, Il RdCarlino dell’11 giugno

PARIGI _ Rod Laver, con il suo doppio Grande Slam (1962-1969), dorma sogni tranquilli per almeno un altro anno ancora. Roger Federer non potrà eguagliarlo, anche se dovesse vincere a Wimbledon per il quinto anno di fila e a New York per il terzo. Resta Sampras (14 Slam contro i 10 di Roger) l’obiettivo più raggiungibile.
Rafa Nadal è indubitabilmente il n.1 del mondo sulla terra rossa. L’ennesimo verdetto parigino è netto, inequivocabile. Rafa, a dispetto di un pubblico piuttosto ingeneroso nei suoi confronti _ nella stragrande maggioranza gli ha fatto il tifo contro, forse stimolandolo ancor più del solito, semmai ce ne fosse stato bisogno_ l’ha dimostrato ancora una volta, la terza di fila qui a Parigi dove è ancora imbattuto. Il suo tris lo appaia a Bjorn Borg. Non so se arriverà ai 6 trionfi dello svedese, ma ha solo 21 anni. Se non spunta un nuovo fenomeno non ancora all’orizzonte, ce la può fare benissimo.
Neppure lo svedese aveva vinto tre volte di fila Montecarlo, Barcellona, Roma e Parigi. Se non è dominio questo!
Tuttavia Federer, in pessima giornata con il dritto _ di solito il suo colpo migliore, ma non ieri, oltre 25 errori gratuiti, nemmeno un vincente nell’ultimo set _ qualche rimpianto lo avrà.
Ha davvero sprecato troppe opportunità per sperare di fermare Nadal. Diciassette volte ha conquistato la palla-break _ ben dieci nel primo set _ ma è riuscito a trasformarne una sola e difatti ha vinto il set, il secondo della finale, l’unico scappato a Nadal nell’intero torneo. Magra consolazione in un 6-3,4-6,6-3,6-4 in 3 ore e 10 minuti. Ma Federer sembra più deluso per gli ultimi due set che per il primo: “Potevo giocarli meglio. Le opportunità perdute prima? Nadal è il più forte sulla terra: un contor è crearle, un altro convertirle. Il brutto avvio nel terzo mi ha ucciso…”.
Insomma Nadal ha giocato meglio i punti che contano, una caratteristica che di solito appartiene a Federer. Importantissime soprattutto le prime dieci che avrebbero potuto dare una svolta al primo set e quindi al match. Tanto più perchè Federer ha poi vinto il secondo. Non sapremo mai se avremmo avuto un altro epilogo.
Certamente straordinario Nadal, mostruoso come grinta e concentrazione. Meno inappuntabile lo svizzero: ben cinque delle dieci pallebreak mancate nel primo set sono stati suoi errori diretti, non provocati da Nadal. Troppi per chi abbia necessità di sovvertire il pronostico.
Nadal sulla terra vince davvero sempre, fatta eccezione per Amburgo dove però le condizioni sono completamente diverse. Il lift è stata l’arma vincente. Federer doveva giocare sempre con la palla sopra le spalle. Difficile, con il rovescio ad una mano. Negli scambi più lunghi Federer dava spesso la sensazione di poter sbagliare da un momento all’altro, Nadal mai. Con le sue traiettorie prende meno rischi, la sua palla liftata passa sempre ampiamente sopra la rete. Alla fine gli errori non forzati dello svizzero sono stati 59, quelli di Nadal meno della metà, 27. Magari i colpi più spettacolari li ha fatti Federer. Ma alla fine conta chi vince. E ha vinto l’infallibile Nadal, che mette continuamente sotto pressione l’avversario. Anche quando questi si chiama Federer ed è il n.1 del mondo ovunque tranne che sulla terra battuta. La classe di Roger, non vale sulla terra rossa, la tigna di Rafa. Il resto sono chiacchiere.

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3 Commenti a “Rod Laver può dormire tranquillo
Il Grande Slam Roger non lo farà.
59 errori gratuiti sono troppi per un n.1”

  1. DARTAGNAN scrive:

    E’ sacrosanta verità tennistica. Un numero 1 che compie 59 errori gratuiti sono troppi. Figuriamoci se questi errori sono commessi in una finale d’un torneo dello Slam sul rosso di Parigi contro Nadal! Tuttavia rimane l’amaro in bocca di non poter seguire con spirito da grande impresa possibile - lo Slam, appunto - le prossime due tappe del circuito maggiore, vale a dire Wimbledon e U.S. Open. Sarebbe stato molto interessante qualora il Roland Garros fosse andato a Roger verificare il seguito della stagione. In ogni modo va dato a Nadal l’enorme merito di aver saputo interpretare la finale di Porte d’Auteuil in maniera impeccabile, reggendo a tutte le pressioni del caso, anzi, facendo sì che fosse Federer a soffrire mentalmente la sfida. Si, perché un numero 1 che compie 59 errori gratuiti e serve una percentuale di prime palle del 30% scarso, fallendo 10 palle break nel primo set che potevano indirizzare il match verso un altro esito, testimonia che qualche meccanismo nella macchina tecnica perfetta dello svizzero procedeva a sussulti. Come quando un granello di sabbia si insinua negli ingranaggi d’un orologio e ne blocca il movimento. Solo che in questo caso quel granello si è trasformato a poco a poco in macigno gigantesco, con le forme d’un tennista fenomenale identico a Rafael Nadal. E l’orologio svizzero è andato in tilt. Vediamo che succede a Wimbledon, con la speranza che qualche azzurro italico riesca ad entrare nel club degli ultimi otto!!!

  2. andrea scrive:

    Povero roger… ci avevo davvero sperato dopo Amburgo… certo d’accordo il problema delle palle alte sul rovescio… ma mai un back, mai un drop, almeno provare…, dico… stiamo parlando di uno dei più forti di tutti i tempi o no? cambi di ritmo che lui ha certamente nel braccio… possibile giocare sempre e solo rovesci coperti a metà campo dove l’infante pelotaro si avventa con il gancio mancino? o essere costretti a tirare cross strettissimi per fare il punto sul diritto… non si vince così…
    da tifoso di mac non vorrei che anche per roger il Roland Garros diventi un ricordo doloroso… (magari quel mac lì se non si fosse suicidato nella finale di parigi lo slam lo avrebbe fatto davvero)
    grazie per il fantastico servizio che rendete ai “malati” di tennis come me…

  3. Giovanni Rossi scrive:

    Ciao, ho appena visto la finale, si’ un po’ tardi ma sapevo che non sarebbe stata bella. Come aveva detto Mary Carrillo, la partita sarebbe stata fenomenale solo nel caso di una vittoria di Federer. Ubaldo, la tua analisi non fa una piega, il sublime Roger, sulla terra, con Nadal e’ sottomesso. Nadal e’ un campione. Viva Nadal! E’ anche sportivo, era quasi dispiaciuto di aver vinto; nell’intervista con Bud Collins ha avuto parole molto gentili per Roger. Vedere Roger commettere errori a catena, non era piacevole, cio’ non toglie che stia scrivendo un nuovo capitolo del tennis

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