“La rinuncia di Roddick
ai Giochi Olimpici
non mi ha sorpreso affatto”.
Le gravi colpe dell’ITF

 
11 Marzo 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Virtual Tour is back! Starting on next Thursday!

Non c’è un tennista che preferirebbe vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi piuttosto che uno Slam. Agassi e Kafelnikov sono i soli vincitori olimpici vittoriosi anche in uno Slam. Hanno conquistato l’oro invece Mecir, Rosset e Massu

Mi giunge e non mi sorprende la notizia che Andy Roddick, primo giocatore americano, avrebbe deciso di rinunciare alle Olimpiadi per partecipare in quella settimana al torneo di Washington. Una scelta che gli consentirebbe di rimanere a casa sua e di preparare molto meglio l’Open degli Stati Uniti, l’unica prova del Grande Slam da lui vinta in carriera.
Alcune considerazioni a margine di questa notizia. Si conferma che, se avesse voluto davvero proteggere il torneo olimpico, la Federazione Internazionale non avrebbe dovuto autorizzare che in calendario, contemporaneo a quello di Pechino, ci fosse un torneo dotato di mezzo milione di dollari.
Poiché le Olimpiadi ci sono ogni quattro anni, ogni volta si pone il problema di far posto alla prova olimpica in un calendario ormai consolidato e molto fitto. In linea teorica la prossima estate i tennisti più forti dovrebbero giocare dal 21 al 27 luglio l’Open del Canada a Toronto, dal 28 luglio al 3 agosto il Masters Series di Cincinnati, partire per Pechino e tornare negli Stati Uniti in tempo per giocare l’Open degli Stati Uniti, che comincerà il 25 agosto.
E’ un programma che i giocatori senza troppe ambizioni, quelli che perdono ai primi turni possono anche affrontare. Ai tennisti le Olimpiadi piacciono perché sono diverse dai tornei del circuito e perché li diverte l’idea di partecipare alla sfilata durante la Cerimonia d’apertura.
E’ vero che recentemente Roger Federer ha detto che vuole vincere le Olimpiadi dove ha sempre giocato male. A Sydney nel 2000 ha perduto contro il francese Di Pasquale la finale per il terzo posto, ad Atene ha perso al secondo turno da Berdych.
La verità è che il tennis c’entra poco con i Giochi, dai quali è rimasto escluso dal 1924 fino al 1988. Non c’è un tennista che preferirebbe vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi piuttosto che un torneo del Grande Slam. Agassi e Kafelnikov sono gli unici vincitori olimpici che hanno vinto in carriera un torneo dello Slam. Hanno vinto invece Mecir, Rosset e nell’ultima edizione il cileno Massu.
Può darsi che l’inserimento nel programma olimpico abbia fatto comodo a qualche federazione (quella italiana riceve addirittura un contributo per la preparazione Olimpica!) ma non giova al tennis recitare un ruolo di secondo piano di fronte alle discipline , come l’atletica ed il nuoto, che sono le regine dei Giochi.

Rino Tommasi

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13 Commenti a ““La rinuncia di Roddick
ai Giochi Olimpici
non mi ha sorpreso affatto”.
Le gravi colpe dell’ITF”

  1. Giorgio Spalluto scrive:

    A proposito di contributi per la preparazione olimpica, per quanto riguarda i nostri papabili, la classifica parziale (quella ufficiale che qualificherà i 56 atleti ammessi di diritto, si baserà sul ranking del 9 giugno 2008) vede, in questo momento, qualificati ben 3 azzurri (Seppi, Starace, Fognini). Rimarrebbe fuori quel Volandri (adesso gli è avanti anche Bolelli), che a luglio dello scorso anno era stato preservato dall’impegno di Davis, contro il Lussemburgo, proprio perchè potesse accumulare il maggior numero di punti per la qualificazione olimpica.
    In quella settimana di luglio, Filippo giocò ad Amersfoort (perdendo al secondo turno), invece che a Stoccarda, dove i punti in palio erano molti di più. Speriamo che Volandri approfitti dei prossimi tornei, soprattutto di quelli sulla terra a lui più congeniali, per recuperare il terreno perduto.
    Una curiosità sul campione uscente Massu. In questo momento è lontanissimo dalla qualificazione, e dovrà sperare in una wild card per poter difendere il titolo

  2. Nikolik scrive:

    Giorgio, perché dici che Volandri, al momento, è fuori dalle olimpiadi?
    Non è, almeno per ora, dentro?
    Il cut-off del torneo olimpico sarà, ragionevolmente, intorno al n. 70 e possono partecipare i primi 4 di ogni nazione (che, ovviamente, siano almeno tra i primi 70 del mondo).
    Per ora dovrebbe essere dentro, infatti è abbondantemente tra i primi 70 del mondo ed è fra i primi 4 italiani.
    Certo, ha la cambiale di Roma in scadenza, molto gravosa, si vedrà.
    Ma, per ora, dovrebbe essere dentro.
    O no?
    Boh.

  3. Giorgio Spalluto scrive:

    Nikolik, dimentichi la cambiale Roland Garros.
    Filippo in questo momento è attorno alla 85° posizione. Riprendo la tua considerazione in merito ai migliori 4 per nazione, per farti notare che non è assolutamente scontato che Filo, il 9 giugno, sia uno dei nostri migliori 4 giocatori. La concorrenza in casa Italia è, fortunatamente, molto forte.
    Speriamo che questo ritardo in classifica, gli funga da stimolo per una grande stagione sul rosso.

  4. Roberto Commentucci scrive:

    Peraltro ben vengano i contributi per la preparazione olimpica. Qualche giorno fa commentando un articolo di politica federale, che trovate qui:

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1634

    il nostro avvocato Nikolik ci spiegava come sia difficile e farraginoso, per la Federazione, dispensare sostegno economico ai giocatori dovendo rispettare tutte le complesse procedure previste dalla legge per il maneggio di pubblico denaro.
    Per la gestione dei contributi olimpici, invece, si riesce a fare le cose in maniera più snella, essendo prevista per essi una apposita deroga di matrice CONI rispetto all’ordinamento generale (correggimi Nikolik se sbaglio). In questo modo la Federazione può aiutare in modo più rapido e immediato i team privati dei notri giocatori, che grazie a questi contributi riescono ad, esempio, a pagare le spese di viaggio, oltreche al coach, anche al preparatore atletico personale.
    In uno sport tanto stressante e competitivo come il nostro, questi dettagli organizzativi possono fare la differenza.
    Potito Starace, ad esempio, attribuisce buona parte dei progressi compiuti lo scorso anno alla decisione di girare sempre per i tornei con il suo fido preparatore Fabio Beraldo, sostenendo il necessario investimento.

  5. angelica scrive:

    off topic
    Tatiana Golovin si operera’ nei prossimi giorni. una ciste di 6 centimetri all’anca era la causa dei suoi problemi fisici di questo inizio di stagione.
    Per Tatiana molte settimane di riposo dopo l’operazione.

    Certo un inizio di anno molto sfortunato per la francese
    (che si stata la Bartoli a farle un woo-doo? :P )

  6. Nikolik scrive:

    Tutto corretto, Roberto, non c’è nulla da correggere, hai scritto perfettamente ed hai colto in pieno il senso del mio commento al tuo articolo.
    Tanto è vero che sai qual’è il vero, uffciale nome del Centro Federale di Tirrenia? Per la precisione, Centro di Preparazione Olimpica Tirrenia, è scritto a chiare lettere anche sul sito della FIT.
    La definizione può sembrare assurda per il tennis, con le Olimpiadi che si giocano ogni 4 anni mentre ci sono 4 slam all’anno, è ovvio che i ragazzi che si allenano a Tirrenia non hanno certo una preparazione finalizzata a giocare le Olimpiadi tra 4 anni.
    Però questa dizione e definizione è ovviamente necessaria, proprio al fine che hai detto tu.
    Diciamo che i contributi che vengono, in parte, spesi, hanno un vincolo di destinazione, finalizzato alle Olimpiadi.
    Quindi, le Olimpiadi sono comunque molto importanti anche per il tennis e, se, miracolosamente, riuscissimo a portare a casa da Pechino anche solo una medaglia di bronzo (magari anche nel doppio femminile, dove con Pennetta-Schiavone abbiamo delle possibilità), magari molti altri contributi potrebbero liberarsi a favore del tennis, per il prossimo quadriennio olimpico.
    Speriamo.

  7. Remo scrive:

    Ha ragione Tommasi a sottolineare la scarsa importanza che le olimpiadi rivestono per il tennis, corroborato dal fatto che solo Agassi e Kafelnikov (oltre a Edberg, nell’anno in cui però era dimostrativo) hanno vinto l’oro tra i maschi. Il calendario poi, quest’anno, è terribile e i Giochi vanno a inserirsi proprio tra i master series americani e gli US Open. Strano però che invece nel settore femminile abbiano sempre vinto tenniste di grande livello (Capriati, Davenport, Venus Williams, Henin). Mi piacerebbe sapere da Tommasi (o anche da altri) se ritiene che vi sia una spiegazione a questo fatto.

  8. Daniele Bartolini scrive:

    Remo, una spiegazione potrebbe essere che mentre un grande campione poco motivato può anche perdere da un giocatore che campione non é, una grande campionessa molto difficilmente perde da una giocatrice qualsiasi, che siano Olimpiadi, Slam, Tier III o Tier I.

  9. Stefano Grazia scrive:

    Si, pero’ davvero Federer,Djokovic e Nadal metteranno a rischio l’US Open per partecipare alle Olimpiadi?

  10. angelica scrive:

    Stefano,
    Federe e Nadal sono sotto contratto Nike.
    La Nike vuole quel mercato
    Federe e Nadal e Sharapova giocheranno le Olimpiadi in Cina.

    Io credo invece che la spiegazione del perche’ settore femminile abbiano sempre vinto tenniste di grande livello e’ piuì’ semplice: le donne sono ‘cattive’ più cattive.
    Una tennista, sopratutto di alto livello, non ci sta a perdere neanche se si tratta del torneo del condominio di casa.
    Mentre un tennista puo’ gia’ essere contento di aver partecipato alla sfilata della cerimonia di apertura delle Olimpiadi.

  11. Nicola L. scrive:

    Può darsi che mi sfugga qualche particolare che all’ottimo Spalluto, mago delle statistiche - parlo con sincerità - non sfugge.
    Ma non capisco sulla base di quale classifica possa dire che Volandri è 85 e non sarebbe qualificato alle Olimpiadi. Credo che la qualificazione olimpica si basi sull’entry list, non sulla Race.
    Se però mi sbaglio, mi scuso sin da ora con Spalluto.
    Ma al 10/03/08 la classifica ATP per gli italiani parla di Starace 34 - Seppi 40 - Volandri 43 - Bolelli 54 - Fognini 75…..
    Attendo chiarimenti, che sicuramente non tarderanno….grazie

  12. Giorgio Spalluto scrive:

    Forse sono stato poco chiaro Nicola. Hai ragione quando dici che la qualificazione olimpica si baserà sull’entry list e non sulla Race.
    La posizione “olimpica” di Volandri (85°) non è infatti relativa alla Race del 10/03/08, dove il livornese si attesta al 47° posto.
    La classifica a cui facevo riferimento è quella che tiene conto dei risultati ottenuti a partire dal 11 giugno 2007. Questo perchè si è deciso di prendere come riferimento per la qualificazione olimpica, l’entry list del 9 giugno 2008. Quest’ultimo ranking verrà dato dalla somma dei risultati delle precedenti 52 settimane. Di conseguenza, la prima settimana utile ai fini della qualificazione olimpica è proprio quella dell’11 giugno 2007.

  13. Avec Double Cordage scrive:

    se invece di preferire il torneo di Washington a quello olimpico di Pechino Roddick non andasse a giocare le olimpiadi in cina perché li i diritti umani vengono calpestati con i piedi avrebbe avuto una maggiore stima da parte mia.

    Ho appena scritto un pezzo vagamente a riguardo sul mio blog (cliccare sul mio nome per leggere) e mi interesserebbe sapere cosa ne pensano Ubaldo, i suoi collaboratori ei frequentatori di ubaldoscanagatta.com della proposta li indicata.
    Certo è buttata li provocatoriamente con pochissime possibilità realizzative, ma a parer mio i multimilionari giocatori di tennis per una volta potrebbero dare al mondo qualcosa di più dello spettacolo, magari anche solo parlandone si cambia qualcosa un minimo in meglio.
    La proposta è quella di organizzare un torneo alternativo in un paese che rispetti i diritti umani e la libertà di stampa, magari ad Olimpia in Grecia oppure Atene, magari devolvendo gli introiti a favore di un NGO che si occupi del rispetto dei diritti umani

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