Diciannove i 6-0 inflitti da Federer
Fra i “bastonati” tanti top-ten e big
Via ai folli “Aussie-Round-Robin”
A caldo commenti sui k.o. azzurri

 
2 Gennaio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

N.B. Sono arrivati a sorpresa su questo blog gli auguri di Chris Lewis, il finalista di Wimbledon 1983. Lo troverete fra i commenti qui tre art.sotto nel blog “Tuo figlio chiede: batterò mai Federer? Il kiwi Lewis risponderebbe così”. Ho risposto a Chris e lui di nuovo a me e al suo fan Beppe. Mi chiede notizie di Paolo Bertolucci e Adriano Panatta e ricorda che a Cervia 1982…

LE LEZIONI DI FEDERER

Vuoi farti pubblicità? Ti inventi un premio, lo assegni a qualcuno famoso e ce l’hai fatta. Così in questi giorni premiano Maria Sharapova, con una scusa o l’altra, ogni due per tre. Idem per Roger Federer, anche se le scuse _ diversamente da Maria _ riguardano più exploit compiuti sui campi da tennis che fuori. Viviamo in un mondo di… “machi”. Fra gli ormai innumerevoli premi lo svizzero universalmente ribattezzato Fed-Express ha vinto anche il “Golden Bagel” assegnato al tennista che abbia rifilato più “Bagel” , cioè più 6-0, agli avversari.
Bagel è quella specie di panino o brioche dura che sembra un otto, ma potrebbe essere un 6-0 incrociato, e che piace soltanto agli americani (dai denti buoni). A conferma di una stagione vissuta da dominatore, al di là dei 3 Slam vinti su 4 (più il Masters), 12 tornei conquistati con 92 match vinti e 5 perse, Federer ha inflitto alle sue vittime ben 19 6-0 _ qui di seguito le sue vittime _ di cui 10 negli Slam, 4 all’Australian Open, 3 a Wimbledon (e Dio solo sa quanto sia difficile strappare tre volte il servizio a un rivale sull’erba!) e altri 3 all’US Open.
Quattro di questi 6-0 Federer li ha dati a tennisti top-ten. Davydenko è un altro discreto “giustiziere” (dodici 6-0), seguono Nalbandian (6), Blake (5), Roddick (4), Nadal (2), Robredo (1) e Ljubicic (1) nella graduatoria del premio cui potevano competere soltanto i primi 8 del mondo o i partecipanti al Masters. Fra i “bastonati” da Federer con l’umiliante 6-0 le vittime più celebri sono Blake (3 volte!), Nadal, Nalbandian, Haas, Kiefer e Mayer (un fatto personale con i tedeschi?), Gonzalez, Berdych, Tursunov, Baghdatis, Henman, Bjorkman e Clement. Ma ne hanno fatto loe spese anche Wang, Spadea, Martin, Garcia Lopez. Due anni fa di 6-0 Roger ne aveva inflitti 12 (come l’anno scorso Nadal, vincitore del Golden Bagel 2005 ma quest’anno meno cattivo con i suoi rivali: appena 2).Che deve fare di più Roger per far capire che è il più forte, il dominatore assoluto?
Così si può capire lo sfogo dello scozzese senza peli sulla lingua, Andy Murray (guarda caso l’unico ad aver battuto Federer nel 2006 oltre a Nadal) che, a proposito della folle idea di Etienne de Villiers, nuovo boss dell’Atp _ istituire i gironi all’italiana a tre nel primo o nel secondo turno di 11 tornei Atp, il primo dei quali è cominciato domenica a Adelaide _ ha dichiarato: “Non mi piace per niente l’idea di battere magari Federer e di ritrovarsi ugualmente eliminato per aver vinto un numero inferiore di set o di games”. Dello stesso parere Ljubicic :“A Shanghai io ho battuto Nalbandian ma lui è andato in semifinale e io no. Nel Masters è sempre stato così, ma negli altri tornei no e il principio dell’eliminazione diretta non andava toccato”. D’accordo con il croato anche Federer, soltanto Nadal sembra favorevole all’innovazione. “Vediamo prima come va l’esperimento di Adelaide” chiede tregua De Villiers. Perché no?
Non c’è un solo critico che abbia accolto l’innovazione con favore. Ma si può sempre dimostrare pazienza, come chiede de Villiers. Come la penso io l’ho già scritto su questo blog, uno dei primi commenti da Shanghai…suvvia non fate i pigri, per andare a vederlo basta cliccare via via su precedenti in fondo a questa pagina e leggerete sia i miei commenti sia quelli di alcuni di voi.
Infine risultati e commenti a caldo sui match “azzurri” di martedì 2 gennaio: (Doha) Luzzi b.Melzer 5-7,6-4,7-5 (bravo Chicco, battere il n.41 non è da tutti; si vede che il lavoro svolto con Rianna ad Arezzo e il Blue Team paga…speriamo paghi presto anche per Bracciali e Starace), Sanguinetti b.Economidis 6-4,6-3 (ahò Davide, ma non invecchi proprio mai! riprovaci con Mahut, mentre Galvani ci deve provare con Malisse e magari è più difficile sebbene il belga non sai mai con quale piede scende dal letto), Srichapan b. Bolelli 7-6,6-4 (accidenti, Bolelli ha qualità, lo diceva anche Federer a Vittorio Selmi,e se è stato bravo a qualificarsi perde però troppi incontri ravvicinbati, 7-6,6-4, 7-5….Un problema di personalità? O di inesperienza? Lho visto giocare troppo poco per giudicarlo. Spara sempre a mille e magari un attimo di braccino in più sui punti importanti lo fa sbagliare. Vabbè che dopo tutti i 6-0 che federer dà agli altri bisogna imparare a perdere con onore però Simone potrebbe anche cominciare a vincerne qualcuno…chissà, magari è capace che gli accada nei tre set su cinque al prossimo Australian open (se si qualifica…), quando la pressione di vincere un solo set è minore; (Gold Coast) Garbin b.Bremond 6-3,6-1 (ammazza che stesa, brava Tax, eppure la Bremond è stata una delle rivelazione dello scorso anno e gioca proprio un bel tennis, (Auckland) Granville b.Oprandi 6-3,6-4 (dimagrire evidentemente non basta, però per Romina sono tutte nuove esperienze; si farà, si farà…ma se nel frattempo provasse ad alleggerirsi ancora un po’ togliendosi tutti quei piercing? Lo so, lo so, che sono commenti da vecchio babbione…ma se non si scherza un po’…). Sui primi turni persi in massa, dai nostri top-four, Volandri, Starace, Bracciali, Seppi, per il momento stendo un volo pietoso. Mi dispiace per tutti, ma in particolare per Volandri perchè lo scorso anno in Qatar aveva battuto Davydenko e quel risultato gli aveva dato fiducia (a lui che sul “cemento” non ne ha mai avuta). Ora sarà di nuovo demoralizzato, anche se strappare un set a Murray non è facilissimo. E sognerà soltanto la terra rossa. Che purtroppo è il suo limite (quel tipo di sogno, non la terra rossa).

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9 Commenti a “Diciannove i 6-0 inflitti da Federer
Fra i “bastonati” tanti top-ten e big
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  1. massimo scrive:

    Ciao Ubaldo,
    in tema di 6-0 volevo segnalarti una curiosità che riguarda Volandri; mi ricordavo parecchi “cappotti” nel 2005 e così sono andato a fare due verifiche: in quell’anno Filo ha un record di 8 a 0, con Bagel rifilati - tra gli altri - a Massu, Andreev, El Aynaoui, C.Rochus (doppio 60) e addirittura a Sabau sul veloce.
    Peggio l’anno scorso, con un normalissimo 4-3
    Veramente contento per Luzzi e per highlander Sanguinetti
    Su Bolelli, non ho visto la partita ma le terrificanti statistiche di risposta alla prima di servizio del thai… temo che per ora sia questo il suo vero limite.
    Saluti

  2. Gianluca scrive:

    Salve Ubaldo,
    sui diciannove 6-0 e su tutto il resto legato a Federer: ci si deve solo preparare a stropicciarsi gli occhi per un altro anno, sperando ce ne siano molti altri ancora. Mi fanno sorridere quelli che dicono che il suo predominio è monotono… come si fa a definire monotona una tale dimostrazione di classe. Il più grande senza dubbio.
    Quanto agli italiani: quando ho letto i risultati ho pensato “cominciamo bene”. Non vedo con grande ottimismo il nostro tennis. Siamo gli unici veramente rimasti legati solo alla terra, sulla quale per altro non è che spacchiamo (quali grossi risultati può contare Volandri nel 2006?). L’unico che può farci divertire un pò, se ha un pò di continuità, è Bracciali.
    Saluti

  3. Marco scrive:

    La Garbin è in semifinale. Lei gioca questo tennis d’altri tempi, così vario, spesso tattico. Se avesse avuto un po’ di potenza in più, dove sarebbe potuta arrivare?
    Come mai tanti tennisti italiani sono potenzialmente forti, ma si trascinano tutta la carriera delle lacune che impediscono il salto di qualità?
    Volandri negli scambi è alla pari con molti, ma ha quel servizio…
    Bolelli tira forte, ma non riesce a rispondere, sono tre anni che è così (Srichapan nel 1° set - comunque finito al tie break - ha perso appena 2 punti sul suo servizio!!!!)…
    Seppi tende ad entrare male in partita e ha una seconda palla da torneo di circolo…
    Mancano allenatori capaci?
    Manca una federazione che sostenga economicamente questi tennisti (Murray si allena con il più bravo di tutti, Gilbert, ma mi pare di aver sentito che glielo paga la federazione scozzese)?

  4. Ubaldo Scanagatta scrive:

    rispondo per la seocnda volta a Massimo e Gainluca dopo che il computer si è mangiato le mie prime risposte. Che rabbia! I sei 6-0 di Volandri non li avevo notati, eppure sono soprendenti. Perchè chi ha un gran servizio parte spesso, soprattuto sui campi veloci, da 3-0 e deve fare tre break, ma uno come Volandri da 3-0 non parte mai. Quindi è più dura, molto più dura. Di Bolelli che non risponde parlo dopo. A Gianluca dico che Bracciali è certo gicoatore che può farci divertire un po’, eccome. Solo che troppe volte in passato è franato al momento buono. Ora forse è più tranquillo, dopo un anno vissuto fra i top-100. E allora magari non si farà sfuggire, per troppo nervosismo, le occasioni tipo quella capitatagli all’ultimo Wimbledo, quando contro il 34enne Bjorkman ha mancato l’opportunità di andare molto, molto avanti grazie ad un tabellone favorevolissimo. Credo anche che Seppi, che mi ha deluso nel 2006 dopo avermi illuso con il suo exploit iniziale a spese di Hewitt in Australia, farà inevitabilmente altri progressi, sebbene il suo dritto mi preoccupi quasi più della sua seconda di servizio.

    Ringrazio Marco che così mi ricorda la notizia della semifinale di Tax Garbin, peraltro attesa da un compito semi-proibitivo, la Hingis. Per la verità io non trovo che lei manchi di potenza, ma semmai di resistenza, dovuta anche a quel problema alla tiroide che l’ha infastidita a lungo. Ha ingerito tanti medicinali per far fronte a tutti i suoi problemi e tende a strapparsi spesso. Raramente è riuscita a passare un anno senza infortunarsi. Ebbe un po’ di fortuna quando battè un’indisposta Henin alla sua rentree al Roland Garros dopo diversi mesi di assenza e scalò molti posti in classifica. Ultimamente è diventata un po’ più regolare e la classifica che ha se la merita appieno. Sulle lacune degli italiani sono d’accordo. A volte è superficialità, altre volte incapacità, a volte presunzione…e non saprei quale difetto scegliere, tanto il risultato è semrpe lo stesso. Sulla seconda palla di Seppi (e di Volandri) ricordo un vecchio detto di Pier Giovanni Canepele, ex campione italiano con due tiitolo a 10 anni di distanza e una guerra nel mezzo (1939-1949), nonchè capitano di Coppa Davis all’epoca della prima finale giocata in Australia da Pietrangeli, Sirola e compagni: “Un grande giocatore si riconosce dalla seconda palla di servizio!”. Per tirarla forte ci vuole tecnica e…palle. Gli allenatori, riguardo alla personalità, c’entrano fino a un certo punto, anche se c’è chi è più bravo a tirarla fuori e chi meno.
    E se poi andaste a vedere le statistiche degli incontri, constatereste che quasi sempre chi ha la miglior percentuale di punti fatti con la seconda di servizio quasi sempre vince la partita (salvo che mette il 90 per cento di prime…).
    Bolelli non risponde mai? Mah, sarà un problema di riflessi, un problema di fisico poco reattivo, sarà lento? Non so, e finchè non lo vedo un po’ per bene non mi esprimo. Ad esempio non ho commentato il solo game raccattato da Luzzi con olivier Rochus perchè non so se Chicco stava bene (ha spesso problemi…). Preferisco commentare le partite che vedo che quelle di cui leggo solo i risultati.
    Riguardo a Murray glielo paga la federazione inglese (quella scozzese non ha una lira…e poi è scozzese). E per pagarlo si è dissanguata al punto da dover licenziare 60 impiegati suscitando uno scandalo che non ti dico (anche perchè mi riprometto di scriverne appena trovo un po’ di tempo).
    Ringrazio qui, anche se non è il posto giusto, il sig. Deri che mi manda notizie su Piero Toci,

  5. anto scrive:

    Carissimo Ubaldo, girano voci che la Henin non parteciperà ai prossimi Australian open. Un topino mi ha detto che il vero motivo di questo suo forfait è l’imminente separazione da suo marito. Sai se c’è qualcosa di vero oppure è la solita paparottata? Ciao carissimo Ubaldo

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Come vedi, informatissimo Anto, tu e il tuo topino, ti ho risposto pubblicando l’ultimo blog.

  7. Anto scrive:

    Carissimo Ubaldo, ma puoi togliermi una curiosità? Ma tu non dormi mai? Leggendo l’ora 2.55 am del tuo ultimo intervento del 5 gennaio, mi è venuto questo dubbio. Ciao a presto

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Beh, allora stasera vado a letto più presto. Sono appena passate le due e ho appena inserito il blog su Noah. Allungando e arricchendo quello che i lettori di QN, Nazione, Carlino e Giorno, troveranno sul giornale domattina. Comunque…sono più produttivo alla sera tardi che al mattino presto. Gli american mi definiscono “a night-person”. Il problema, poi. è che vorrei rispondere a tutti…e per far questo non ho ancora imparato a inserire le foto dei protagonisti sul blog. In Australia ci proverò. ciao

  9. Filippo scrive:

    E’ inutile stupirsi tanto per i pessimi risultati degli italiani in questi tornei pre-Australian Open, Volandri e Seppi, le nostre due speranze sono stati eliminati al primo turno già due volte dall’inizio della stagione.
    Non mi stancherò mai di ripeterlo non si può sperare di vincere con continuità quando c’è una federazione (FIT) che predilige come superficie la terra rossa quando all’interno del circuito ATP la maggior parte dei tornei si gioca su superfici veloci, poi oltrtutto è quasi impensabile oggi, con un Nadal così, pensare di riuscire a vincere tornei importanti su terra e mi riferisco al trittico M.Carlo Roma e Parigi. Finchè la FIT non cambierà rotta potremmo aspettarci solo dei risultati mediocri. L’esempio da seguire è quello dei francesi, i quali pur ospitando il massimo torneo su terra, hanno giovani e pro che si allenano assiduamente su tappeti veloci e cemento. E i risultati si son visti (Mauresmo e Gasquet).
    Un saluto e mi scuso per lo sfogo ma amo troppo il tennis

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