Federer egoista: ko svizzero evitabile
Barazzutti, dovevi andare in Israele!
Che leggerezza la tua, capitano
Russi in Cile: eroe Andreev, non Safin
Vittime illustri, guaio per lo spareggio

 
12 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Imputati Barazzutti e Federer, alzatevi. Il primo rischia, per una colpevole leggerezza, di non aiutarci a battere Israele (almeno agli occhi di quanti, lui per primo, danno un gran peso al ruolo del capitano). Il secondo, cui la Svizzera sarà sempre grata comunque, ha peccato invece di egoismo e ha impedito al suo Paese un successo possibilissimo sulla Spagna e la permanenza garantita nel World Group.
Perché anche Roger dovrebbe essere sempre grato alla Svizzera _ intendo alla federazione che per lui da giovane avrà pur fatto qualcosa _ e non giocare in Coppa Davis con la scusa di dover riposare, di dover centellinare gli impegni, di doversi preoccupare soprattutto di restare n.1 del mondo, di centrare gli obiettivi prefissi (primo fra tutti il Roland Garros…), secondo me è assolutamente pretestuoso. E alla fin fine assolutamente ingiustificabile.
Con tutta la stima,e la simpatia, che ho per Federer, per l’uomo Federer oltre che per il tennista, non credo assolutamente che giocare un weekend in più _ e contro la Spagna priva di Nadal sarebbe bastato che avesse giocato un singolare e un doppio _ avrebbe pregiudicato la sua annata, la sua salute, né il raggiungimento di tutti quegli obiettivi che si è legittimamente prefisso.
Mi ero meravigliato molto quando alla fine della stressante stagione scorsa, all’indomani del trionfo di Shanghai nel Masters, Federer era andato a giocare un’esibizione a Seul con Nadal. C’era un milione di dollari da dividere in due…Però, con tutti soldi che entrambi hanno già fatto, non mi sembrava un’esibizione irrinunciabile.
Invece mi sbagliavo: a Roger, come a Nadal, non aveva fatto fatica fare un viaggio in più, dalla Cina alla Corea, una serata di tennis in più, i soliti tre set di ogni esibizione, quando chi vince il primo set deve perdere il secondo e chi fa il primo break nel terzo porta a casa il match…
Per la Davis, invece…il milione di dollari non c’era. E Roger, che pure ormai è ricco sfondo, che ha più di un’intenzione di prender la residenza a Dubai per sfuggire all’esoso fisco svizzero, aveva annunciato per tempo che quest’anno la Davis non era proprio un suo obiettivo. E’ vero che Federer è troppo solo per vincerla, e che a un campione come lui i traguardi intermedi possono risultare assai poco interessanti, però la Davis _ si sa _ ha un grande impatto mediatico nei Paesi Europei, è formidabile cassa di risonanza, aiuta la promozione del tennis e il suo sviluppo come pochi altri eventi. Anche in Svizzera. E di solito Roger si è sempre mostrato sensibile a temi del genere, alla popolarità del tennis…
Anche se Federer è già n.1 del mondo e batterà chissà quanti record, perché se poteva fare un piccolo sforzo _ piccolo perché Chiudinelli ha dimostrato di essere un numero due dignitoso battendo Verdasco e tenendo su anche Allegro in doppio (e viceversa) _ per mantenere il suo Paese nell’elite mondiale, si è tirato indietro? Suvvia, che sarà mai un weekend, o anche una settimana? Colpevole lui, come colpevole Barazzutti, secondo me.
E riparliamo ora di Italia.
Nel weekend di Coppa Davis l’Italtennis riposava ma guardava in Israele. Laddove i tennisti locali, Sela, Okun e il duo Erlich-Ram in due giorni hanno archiviato la pratica Lussemburgo. Così (6-8 aprile) l’ItalDavis andrà là sperando di non fare la fine dei lussemburghesi.
Anziché esibirsi da telecronista del challenger di Bergamo per il digitale di La 7, capitan Barazzutti avrebbe fatto meglio a studiare, in Israele, ambiente, avversari, superficie, palle e quant’altro. Non sapevo se era stata una sua scelta o una leggerezza della Fit. E allora ho fatto quel che qualunque cronista avrebbe dovuto fare. Ho telefonato al presidente Binaghi e glielo ho chiesto. Ho avvertito un certo imbarazzo, gli ho precisato che volevo una risposta ufficiale, da presidente a giornalista, e lui mi ha spiegato che a Barazzutti era stato chiesto di affrontare il viaggio in Israele _ tramite Sergio Palmieri _ ma che Corrado aveva replicato che no, non era necessario perchè i giocatori li aveva visti già bene e a lungo in Australia. Grave leggerezza. Sospetto _e a pensar male Andreotti diceva che si fa peccato, ma che spesso ci si azzecca _che se non avesse dovuto fare il telecronista per “La 7”, Corrado magari là ci sarebbe andato, così come andò a vedere Lussemburgo-Portogallo all’epoca. A “Barazza” non avranno dato un milione di dollari come a Federer e Nadal per esibirsi in Corea, ma insomma…tutto è relativo (diceva Einstein).
La giustificazione di aver visto Sela e soci in Australia non regge. Israele è un Paese particolare, in questo momento storico, dove ci possono essere anche tanti problemi di natura logistica, oltre che psicologica e ambientale, che sarebbe stato il caso di conoscere. Ivi compreso il calore del pubblico, le reazioni a un match di Davis, i comportamenti del capitano avversario, etcetera etcetera.
La trasferta pasquale sarà, se non proibitiva, molto difficile. Ogni dettaglio a favore avrebbe potuto essere utile. Purtroppo Volandri non è uomo da cemento, Starace neppure, Seppi è reduce da un’annata deludente (rischia di uscire dai top-100), Sanguinetti avrà 35 anni ad agosto e la distanza dei 3 su 5 non è l’ideale, Bracciali passa da un infortunio all’altro, il doppista Galimberti è k.o. L’eventuale esordio di Bolelli non costituirebbe comunque garanzia di successo contro un Sela in Australia vittorioso su Srichapan e capace di trascinare al quinto Safin. Bolelli per ora va bene nei challenger, anche se quando arriva davanti a un uomo con la classe di Santoro, rimedia magari una brutta figura…
Lo stesso Okun vanta un successo contro Starace, mentre il doppio Erlich-Ram, qualificatosi l’anno scorso fra le otto coppie migliori del 2007 presenti al Masters di Shanghai, è il punto di forza degli israeliani. Chiedetelo a Brogin…
Per quanto concerne il resto, il World Group il weekend di Coppa Davis è stato storico perché per la prima volta nei 27 anni dall’istituzione del World Group tutti gli otto incontri di primo turno erano fermi sul 2-1, e ha visto soltanto due sfide decidersi sul 2 pari, Cile-Russia e Belgio-Australia dopo il 2-0 iniziale per russi e belgi. Nessuna rimonta è stata davvero completata. Dopo che Hewitt ha battuto in 5 set O.Rochus, infatti, Vliegen ha inflitto un triplice 6-4 all’oriundo aussie Guccione e quindi il Belgio è passato ai quarti e l’Australia invece sarà meglio evitarla ai play-off di settembre (così come le altre illustri vittime di primo turno, Croazia, Svizzera (con Federer?), Austria, Cechia, il Cile e la stessa Bielorussia se (eventualmente vittoriosi in Israele) dovessimo affrontarla in trasferta. In Cile Andreev è stato l’eroe: nessuno si sarebbe aspettato che riuscisse a battere sia Gonzalez sia Massu a casa loro. Semmai si poteva pensare che ci sarebbe riuscito Marat Safin. Il doppio exploit di Andreev, a questo punto, suona come un avvertimento per tutti per la stagione sui campi rossi. Lui è stato l’ultimo a battere Nadal sulla terra rossa (a Valencia 63 partite fa), lui sarà un osso duro per tutti, se riesce a trovare la continuità che non ha quasi mai avuto, e la salute che gli è mancata quest’ultimo anno. Andreev è stato tanto più bravo in quanto è riuscito nel quarto set a non ripensare ai tre matchpoints avuti prima del tiebreak del terzo set e a rigiocare come se nulla fosse nel quarto in un’atmosfera surriscaldata. Il bello è che al prossimo turno contro la Francia (che i russi hanno battuto già 3 volte negli ultimi cinque anni se non sbaglio…) Andreev non sarà nemmeno sicuro di esserci, perchè se tornano Davydenko, Youzhny e Tursunov il posto non è assicurato…Ma se i russi saranno costretti un domani a giocare sulla terra rossa Andreev potrà sempre,a buon diritto, riproporre la porpria candidatura
Per il resto il weekend ha registrato cinque successi previsti: Francia su Romania nonostante il doppio inopinatamente perso; Argentina in Austria grazie allo spilungone diciottenne Del Potro vittorioso in cinque set su Melzer, americani in Cechia con Roddick particolarmente bravo a superare in quattro set Berdych – più brava la ragazza di Berdych, Lucia Safarova che ha battuto la Vaidisova e la Henin a Parigi, salvo poi arrendersi alla Petrova _ … Spagna senza Nadal con affanno a Ginevra sulle riserve svizzere orfane di Federer e Wawrinka (ma cinque volte a due punti dalla vittoria nel doppio maratona che avrebbe potuto rovesciare l’andamento dell’incontro); Svezia in Bielorussia con Mirnyi che manca il matchpoint per il 2 pari contro Soderling già nel quarto set (ma tanto T.Johansson avrebbe poi battuto Voltchkov).
Vittoria certo meno scontata invece quella tedesca sulla Croazia, regina di Davis nel 2005. Haas ha battuto nettamente sia Ancic sia Ljubicic (6-2,7-6,6-4), mentre il terzo punto è arrivato a sorpresa dal duo Kohlman-Waske sul duo croato che pure era imbattuto dopo sei incontri di Davis. Se i tedeschi recuperassero anche Kiefer diventerebbero davvero tosti. Ma a me interessa sapere adesso che cosa pensate dei due casi, Federer e Barazzutti.

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20 Commenti a “Federer egoista: ko svizzero evitabile
Barazzutti, dovevi andare in Israele!
Che leggerezza la tua, capitano
Russi in Cile: eroe Andreev, non Safin
Vittime illustri, guaio per lo spareggio”

  1. Mauro scrive:

    Via Barazzutti…. Ubaldo capitano!!!

  2. Fabio F. scrive:

    Che dire, Ubaldo? sui gran rifiuti di Federer la penso esattamente come te.
    Imgiustificabili, e oltretutto non regge la scusa di concentrarsi sul grande Slam. come possono influire su parigi due turni a Febbraio e ad Aprile???
    verosimile che vi siano dietro le motivazioni economiche cui accenni tu,cui io ne aggiungo altre mentali.

    penso che nella mente di federer,che pure in davis vanta un ottimo record, pesi quella incredibile sconfitta con Hewitt a Melbourne nel settembre 2003, non a caso subita “prima” che col master 2003 ci fosse la definitiva esplosione del tiranno del tennis moderno. I due fatti forse non sono così disgiunti, forse Federer “teme” che il clima della davis, coi suoi pronostici rovesciati, con quei climi che trasformano in leoni anche giocatori che nei tornei normali non rendono molto,incrini le sue certezze.
    Ipotesi,ovvio, ma secondo me non è casuale che dopo quella sconfitta abbia deciso di saltare sistematicamente i primi turni.

    Per battere questa Spagna bastava veramente poco, e fossi svizzero l’avrei presa decisamente male. essere arrvati in finale con hlasek vecchio e pipo rosset e non arrivarci avendo a disposizione il più forte giocatore dell’era open..

    Questo rifiuto federeriano fa a pugni con l’immagine che il campione elvetico trasmette,o che gli viene anche attribuita dall’ ATP,ossia quella di un messaggero del tennis nel mondo.

    Capitolo Barazzutti: ero a Bergamo,ieri, e l’ho incontrato mentree passavo a dare un’occhiata alla sala stampa. Non riesco a capire neanche io perchè non sia andato a vedere Sela e Okun, a prendere nota delle loro caratteristiche. Per vedere Bolelli massacrato da Santoro? sarà, ma il punto è che la trasferta sarà veramente difficile. Bolelli al momento ha due soli punti di forza: la solidità fisica, e il diritto. Su tutto il resto,tenuta mentale (games di servizio eprsi da vantaggi di 40 a 15) ,tattica,tecnica ( rovescio poco più che scolastico, seconda di servizio davero tanto,troppo attaccabile) ,pazienza,c’è ancora davvero molto,molto da fare. Penso che avrà molti problemi, il Capitano, a selezionare il team per Aprile. Vedere giocare i due israeliani sarebbe stato utile anche per capire chi opporre loro come stile di gioco,come caratteristiche.

    Mah…

  3. vincenzo torzillo scrive:

    Barazzutti non è all’altezza ma non da ora………..tutti noi abbiamo ancora impressa la scelta di giocare sulla terra con la Spagna..una scelta “COMICA”….Barazzutti credo faccia meglio a dedicarsi solo al settore femminile……almeno evita figuraccie………

  4. alessio scrive:

    Buongiorno Ubaldo.Su Barazzutti niente di nuovo purtroppo.Se non ricordo male aveva iniziato non bene gia quando a seguito delle polemiche dimissioni,con strascichi giuduziari, del vecchio amico Panatta aveva accettato l’incarico senza batter ciglio.
    Poichè non penso che Barazzutti sia un povero che necessiti delle telecronache di tennis per il sostentamento economico, i fatti non le mie parole che contano magari non molto dimostrato che la Tv per lui è piu imporante della Davis.Sono settimane che si sa che ci aspetta un turno impegnativo e viste le mala sorti del nostro tennis, la sua traferta in Israele era moralemnte e sportivamente da farsi
    Per Federer io in realtà credo che il problema sia nella struttura della Coppa Davis.Nessun top ten rinuncerebbe a un torneo per questa prima delle fasi finali e la storia ci dice questo
    Federer segue purtroppo il trend generale.Avrà anche un po di colpa ma segue l’esempio dei colleghi.Occorre che la Davis dia punti ATP pesanti allora equiparata a un Master Series per dire ridiventa credibile.
    Aggiungo una cosa.Visto il grande successo su duelli storici del tennis perchè non intavolare una discussione sul colpo più straordinario fatto da un tennista uomo / donna, magari condividendo il rete il filmato?
    Io lancio l’idea ricordando un colpa magico, che nessuno ha più fatto del primo scontro Sampras-McEnroe quando Sampras ha vinto il 1 US Open.
    SuperMC fece un passante di rovescio con le spalle completamente girate al muro.Un colpo incredibile che stordi anche per un attimo Sampras che di magie certo già allora se ne intendeva.Spero di recuperare in qualche modo il filmato; il colpo è veramente straordinario ; da 2 circoletti rossi!!

  5. marcos scrive:

    sono daccordo su tutto, anche se più ottimista sul nostro incontro pasquale.

    quanto all’esosità del fisco svizzero: a parte che anche nel resto dell’europa non si scherza, ma…sarei lieto anchio di pagar tante tasse ad uno stato che, poi, è in grado di garantirmi un’assistenza medico/sociale di primo livello, un sistema scolastico primario e secondario perfetto, un sistema di trasporti e viabilità eccellente ed una burocrazia rapida, efficiente e numericamente adeguata.

    ciao!

    marcos

  6. Lorenzo scrive:

    Su Roger….secondo me la Svizzera la squadra competitiva già ce l’ha…Wawrinka è un buon giocatore….Chiudinelli così scarsone in fondo non lo è….e poi Roger da solo potrebbe sempre tranquillamente garantire 2 punti, su ogni campo, in ogni trasferta..quindi non credo sia quello il problema, non credo che la scelta sia funzione della squadra competitiva o meno, anche perchè avrebbe poco senso e sarebbe una mancanza di rispetto. Sbaglio o Roger ha detto di avere la Coppa Davis (così come le Olimpiadi) tra i suoi obiettivi futuri?
    Tra l’altro pensavo che Roger, anzichè giocare a settembre per salvare la baracca, potrebbe direttamente giocare il primo turno (in fondo collocato in una zona di calendario abbastanza libera) per concedere al suo Paese un bel quarto di finale; ecco, credo che il quarto di finale appunto sia collocato temporalmente molto male, appena dopo Miami e alle porte dell’inizio della stagione sulla terra.

  7. noah83 scrive:

    Ciao Ubaldo
    in maniera molto spiccia….Barazzutti è da condannare….e non sarebbe la prima volta, ma ormai il condannare lui o, in generale il tennis italiano è una cosa a cui ci siamo abituati e credo che dobbiamo anche rassegnarci.
    Federer.
    Io non mi sento di condannarlo….sappiamo tutti che ormai quello che conta nel palmares di un tennista, sono gli slam. Uno Slam vale almeno 3 coppe davis.
    Se si fosse fatto male, chi lo avrebbe ripagato?
    E tu mi dirai….e se si fosse fatto male in esibizione con nadal? beh…li almeno ha guadagnato e poi magari è dovuto andare controvoglia a giocare per precedenti contratti con gli sponsor.
    Lo so, eticamente non è una cosa proprio onorevole rinunciare alla davis, ma purtroppo esistono delle priorità che un campione come federer deve rispettare
    Riguardo poi al fatto che partecipando alla davis avrebbe promosso maggiormente il tennis in svizzera…beh…gli slam vinti credo siano la maggior pubblicità per la Svizzera

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Segnalo anche le dichiarazioni di Ljubicic che, forse sconsolato per la sconfitta subita, forse appagato per aver già vinto la Davis due anni fa (e meglio non si può fare), ha detto: “Basta con la Davis”. Onda Federer? La verità è che il tenis è uno sport individuale e che chi lo pratica nasce e cresce inevitabilmente da individualista…che è un modo carino, eufemistico, per dire anche egoista (ed egocentrico?). Sul tema scriverò per domani un argomento per la rubrica Tennis Week che esce al martedì sui giornali del mio gruppo. Gli esempi del passato si sprecano, da Borg in poi (chi vuole collaborare alla stesura del mio pezzo segnalando altri esempi di illustri forfait scriva pure …e quest’ultimo weekend non è sceso in campo nessuno dei primi tre del mondo… )

  9. marino scrive:

    è vero, fa strano il comportamento di federer.
    lui è uno abbastanza impeccabile per rigore etico. mi chiedo invece se non ci sia stato qualche accordo non raggiunto con la federazione svizzera.
    in passato (anche se vado a memoria e quindi forse mi sbaglio) si è dato da fare per non far retrocedere la sua squadra, non penso che la sua sia “disaffezione”.
    io mi interrogherei invece sul fatto che, la davis, tutti la snobbano poi però se la vincono diventano eroi.
    questo meccanismo gira nelle teste dei nostri dirigenti e tecnici.
    in questo momento non riusciremmo a vincere la davis nemmeno con l’aiuto del padreterno, per cui lo sforzo (tipo andare in israele) di organizzarsi per vincere quale che sia il turno non sembra essere compensato da un risultato abbastanza alto.
    gli incontri di davis non sono meritevoli dell’attenzione invece, secondo me, assai necessaria anche come impulso al movimento, piccolo - è vero - ma che non per questo da destinare ineluttabilmente alla deriva.
    possiamo arrabbiarci col barazzutti di turno, ma prima di arrivare a lui dovremmo prendercela con troppe cose. lo dico con molta amarezza, perché rivedo in questi atteggiamenti molto più di una “pigrizia” sportiva.

  10. Michele scrive:

    Ciao Ubaldo,
    sono anch’io d’accordo con te su entrambe le questioni.
    Molto sinteticamente penso che la Davis per i grandi giocatori sia più che altro una seccatura fino almeno alle semifinali per cui tanti saluti a correttezza, riconoscenza verso la federazione svizzera ecc…. evidentemente anche per il numero 1 il richiamo del dio denaro è più forte di qualsiasi altro argomento (se fossi svizzero sarei anch’io abbastanza deluso…).
    Su Barazzuti credo che non avesse la minima voglia di andare in Israele (magari si fosse trattato di andare in Francia o Belgio ci sarebbe andato senza problemi).
    Su Bolelli concordo con Fabio, ha faticato tutta la settimana anche con giocatori sulla carta molto meno quotati ed ha denotato grossi limiti soprattutto negli spostamenti (avesse 1/4 della mobilità del ”vecchio”Santoro”, seppure abbiano una struttura fisica diversa, non sarebbe ancora a questo punto…) e nella risposta al servizio. A mio parere attualmente ci sono ben più di 50 posizioni di differenza tra Santoro e Bolelli ed il francese è sicuramente nella fase calante della sua carriera per cui non sono molto ottimista sulle prospettive dell’italiano che pure ha quasi 22 anni e non ha praticamente mai giocato ancora a livello ATP

  11. Alberto83 scrive:

    Sono perfettamente d’accordo con te sia su Federer che su Barazzutti.
    Il comportamento di Roger si può paragonare a quello di Francesco Totti quando “nicchia” per tornare in Nazionale perché preferisce preservarsi. Auto-obiezioni: il calcio è diverso perché è uno sport di squadra, Totti (che fra l’altro è il mio idolo, come Federer) ha subìto quel grave infortunio, però…
    Sarò dell’età della pietra, ma secondo me giocare per la propria nazione è innanzitutto un onore e chi cerca di “imboscarsi” non fa una bella figura.
    P.S. Voto anch’io per Ubaldo capitano!

  12. lunasole scrive:

    L’unico commento che ora mi viene in mente è di chiedermi e chiedervi perchè fare questa specie di “polemica” sulla scelta di Roger. Abbiamo la fortuna di vivere oggi contemporaneamente al più grande campione di tennis del mondo, forse di tutti i tempi (non mi avventuro nei giudizi che ormai tutti rifuggono ma spero solo sia perchè è difficile paragonare i mezzi tecnici e la fisicità dei giocatori di ieri rispetto a quelli di oggi e perchè ieri non c’era la visibilità di oggi nel mostrare con assiduità i campioni dentro e fuori dal campo). Ha mostrato di non avere poi sbagliato molte scelte in questi ultimi anni, ha mostrato di avere un buon cervello per raggiungere quanto sta meritando (e non credo sia solo talento congenito, mi sa che ci lavori sodo), probabilmente si è dato delle priorità e quando parteciperà alla coppa davis potrà essere il momento giusto e potrà aiutare a vincerla. Non so se gli svizzeri se la sono presa così tanto fra gli organizzatori, giocatori, spettatori, meglio chiederlo a loro, per esempio perchè non chiederlo a Gianni Clerici ormai più svizzero che italiano che, mi sembra di capire, come me ADORA Roger Federerissimo ??? Grazie dello spazio e saluti a tutti.

  13. lunasole scrive:

    ERRATA CORRIGE:
    quintultima riga dal basso, la quarta parola da sinistra voleva essere “presa” non “resa” (non ho riletto….).
    Scusate e ri-saluti a tutti.

  14. Ubaldo Scanagatta scrive:

    A Luna Sole (che bel nome!): avevo corretto, ma ormai mi era scappato il sì al tuo successivo commento. Nessuno ce l’ha con Federer, tanto meno io…però che questi giocatori siano di fondo abbastanza egoisti credo sia vero…ho scritto un blog sull’argomento. Dagli un’occhiata.
    Anch’io forse sono dell’età della pietra. E per aver giocato degli incontri a squadre, sia pur non in Davis, ti dirò che secondo me danno emozioni impagabili…sì, proprio impagabili. John McEnroe, che pure è la quintessenza dell’egocentrismo, la pensava come me. Mi sembra che così la pensino oggi anche Roddick e Blake…spero che non cambino idea. Su quel che hanno scritto i giornali svizzeri mi documenterò
    A proposito di Barazzutti: un uccellino mi ha suggerito che dalle parti di Bergamo ci sono ogni tanto delle tennis-clinic cui ogni tanto prestano la loro consulenza anche… ex tennisti di Coppa Davis. Mentre un altro uccellino mi ha fatto notare che all’Australian Open il n.2 israeliano Okun proprio non c’era. Considerato che il doppio Erlich-Ram sarà duro, durissimo da battere, forse dare un’occhiata al non notissimo okun non era proprio un dettaglio secondario.
    Sui vostri commenti riguardo a Bolelli non mi resta che sperare che siate pessimisti.

  15. Gianluca Comuniello scrive:

    Partecipo a questa discussione con un contributo che vuole essere legato anche ad altri post sulla coppa Davis. Sono d’accordo sull’analisi della grossolanità dell’agire italiano in coppa davis. Ritengo anche che sia storia vecchia, purtroppo.
    Per quanto riguarda invece la scelta di Federer, e la Davis in generale, devo esprimere un forte disaccordo con quanto sostenuto da Ubaldo e da molti altri ed un accordo perfetto con lunasole.
    Nel senso che ritengo la Davis inutile, dannosa e auspico da tempo una sua cancellazione come manifestazione tennistica. Una delle meraviglie del tennis professionistico è la sua splendida internazionalità, il far perdere significato a barriere nazionali. La possibilità di amare senza se e senza ma giocatori che non appartengono al tuo cortile. Ecco, il tennis è lo sport che fa sparire il cortile. Vivo le 4 settimane di Davis inserite nelle 46 di tennis esclusivamente individuale come una forzatura, un non senso. Fateci caso: il comportamento cileno contro la Russia. I Brasiliani che ai tempi di Becker e Camporese sbatterono fuori Germania e Italia grazie ad un ambiente chiaramente non adatto al tennis. Solo durante la Davis si hanno queste manifestazioni di inciviltà.
    Agli Australian Open c’è stato qualche piccolo scontro fra tifosi serbi e croati. Venivano guardati come marziani da un ambiente che giustamente ha ripulsa della belluinità applicata allo sport.
    La Davis è quindi come uno sbarco di marziani versione “Guerra dei mondi”.
    Per questo la scelta di Federer, quella di Ljubicic e quella di Stepanek mi trovano in totale accordo: si fa un gran parlare della necessità di programmazioni oculate da parte dei tennisti. Rinunciare alla Davis mi sembra una scelta più che saggia
    Un saluto a tutti

  16. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Gianluca sei davvero un cittadino del mondo, niente steccati, niente passaporti, niente folle scioviniste. Sicuramente non se uno che avrebe tirato un panino a Koevermans o una monetina a Borg al Foro…Nemmeno io però. Tuttavia io devo dire invece che la Davis mi ha riservato grandi emozioni da spettatore, che avrei pagato per poterla giocare, che ho sognato fin da piccolo di poterla giocare nè più nè meno di come sognavo di giocare a Wimbledon ed è stata una piccola grande frustrazione non riuscire a farcela. Alla Davis non ci sono ma andato neppure vicino. Per Wimbledon, sebben io fossi un tennista super-dilettante, per educazione e…capacità, mandai l’iscrizione nel ‘73, dopo aver battuto Loyo Mayo in messico e l’americano Terry Moor negli Usa (un tipo che ha battuto Panatta, nastase e altri giocatori molto più forti di me…mi pare abbia fatto anche gli ottavi in qualche Slam, o magari era un terzo turno, non ho verificato) e quasi certamente le qualificazioni avrei potuto farle _ fu l’anno del boicottaggio, l’anno della finale Kodes-Metreveli, mancarono all’appello più di 75 giocatori _ ma mio padre si ammalò gravemente e di ritorno dall’America non potei alla fine partecipare. Un grande rimpianto, anche eprchè giocare sull’erba mi divertiva moltissimo e si primi due tre colpi davo il meglio di me…i guai arrivavano dal quarto scambio in poi, quando ci arrivavo!
    Infine: saggia o no che sia una scelta, ognuno è libero di sentirla come gli pare, basti che non racconti balle di comodo. O sbaglio ancora?

  17. marino scrive:

    sì, concordo con ubaldo. il problema non è se la scelta è giusta o sbagliata ma usare la scelta a proprio comodo.

    in quanto all’internazionalità del tennis e dell’abolizione del concetto di sport a squadre, io credo che sia un filino ipocrita.
    ci si ricorda di essere italiani (o francesi o tedeschi) solo quando si deve accusare la federazione di turno di mancati “appoggi”.
    a questo punto aboliamo le federazioni nazionali, istituiamo solo quella internazionale con sedi decentrate e che provveda questa a far sviluppare il tennis nel mondo.
    io onestamente non credo in questo tipo progetto.
    credo invero che le parentesi “nazionalistiche” siano un’utile diversificazione al nostro sport. 12 mesi l’anno in giro come trottole, ricoperti d’oro, ecc., ci può anche stare che per qualche giorno la gerarchia delle urgenze non veda al primo posto se stessi.
    o no?

  18. nicolas scrive:

    Sarei curioso di sapere quanto percepisce il Signor Barazzutti dalla FIT?Chi sa qualcosa mi risponda. Grazie

  19. Stefano Grazia scrive:

    io credo semplicemente che Federer (che amo ed é il mio favorito) non volesse incontrare Nadal sulla terra col rischio di non godersi il meritato trionfo allo Slam…é chiaro che Roger mentalmente soffre Nadal, ha ragione Clerici e lo sa anche lui…sta migliorando, presto lo tratterá alla stregua di un Nalbandian qualsiasi (suo precedente problema), ma ora preferisce incontrarlo solo lo strettamente necessario. Sulla terra poi, meno che meno. Insomma, ho vinto uno Slam e voglio godermelo un po senza che nessuno, come l’anno scorso da aprile a giugno, me la menasse continuamente su sta storia di come era possibile che io fossi il piú grande di sempre se non ero nemmeno sicuro di essere il piú forte del mio tempo visto che Rafa mi segava a un certo punto 4-1 o giú di lí negli scontri diretti…
    Che poi la Formula Davis sia da cambiare é ovvio (magari in 2 sett ogni 2 anni) é ovvio ma non c’entra…Se vuoi entrare nella Storia del Tennis come il piú grande di sempre, un pensierino a vincere la Davis dovresti farlo…Ma Roger é umano, non lasciatevi incantare dalla sua attuale aristocratica impassibilitá: da piccolo,dicono,era una peste sul campo ed ora l’mmagine piú azzeccata é quella del cigno, imperturbabile fuori dall’acqua e con le zampe che mulinano ll’impazzata non viste sotto la superficie…Insomma, perché si ostina a dire che non cambierebbe un Wimbledon per un Roland Garros? Di Wimbledon ne vincerá una decina, sicuramente farebbe cambio con almeno un RG…ma non vuole e non puó ammetterlo, sarebbe come ammettere che ci tiene troppo e quindi entrare in uno stato di inferioritá psicologica…Insomma, uno psicologo sportivo lo spiegherebbe meglio ma ci siamo capiti

  20. maurizio scrive:

    Il tennis di vertice è diventato noioso.Federer è grande ma c’è solo Nadal che può batterlo e solo sulla terra.Ho quasi nostalgia di Pietro Kanderal e Dimitri Sturdza che vedevo alla TV svizzera (magari tu Ubaldo ci hai anche giocato contro).La Davis è ancora importante ma si è persa quell’atmosfera che faceva diventare leoni i Gardini o i Barazzutti (se andiamo oltralpe i Jauffret).Diventavano (quasi)imbattibili forse perchè la competizione contava di più,non era solo affare della stampa specializzata ma tutti ne parlavano.Negli anni ‘70(quando ho iniziato a seguire consapevolmente il tennis) l’Italia dei moschettieri contava come la nazionale di calcio.Porta pazienza, sono un nostalgico.

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