Ubaldo Scanagatta ha celebrato nel modo più sorprendente l’avvio del suo blog.

 
13 Novembre 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

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A Shanghai Roger Federer è stato premiato per il terzo anno consecutivo come n.1 del mondo e quale migliior tennista della Indesit Atp Race. Nella foto lo svizzero con il Trofeo Indesit con su scritto n.1. Accanto a lui, pochi minuti dopo la premiazione (foto a destra), l’inviato de La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino Ubaldo Scanagatta che ha celebrato nel modo più sorprendente l’avvio del suo blog.

di Ubaldo Scanagatta
13 novembre 2006

“Tutto mi potevo aspettare tranne che fosse proprio Roger Federer _ dopo aver ricevuto da Marco Rota, marketing director della Indesit, l’Indesit Atp 2006 Race Trophy, e aver tagliato una mega torta che era stata preparata per la sua terza celebrazione consecutiva quale n.1 del mondo, chiedesse lui ad Angelo Tonelli, il fotografo di Matchpoint (e mio vecchio amico), di farmi una foto con lui.
Nella confusione che c’era, fra fotografi, giornalisti, sponsor, e paparazzi cinesi (più tanti groupies arrivati non so come in sala interviste) non avrei mai osato rompergli le scatole.
Con lui ho da sempre un ottimo rapporto, ma vorrei sapere chi non ce l’ha se ce l’hanno perfino gli avversari che lui strabatte regolarmente!. Una volta Roger ha conosciuto mio figlio Giancarlo (16 anni) e _ grazie anche all’intervento del manager dell’Atp Vittorio Selmi che è mio amico da sempre e glielo aveva presentato_ c’è rimasto a parlarci per dieci minuti chiedendogli di tutto.
Non vi dico mio figlio! E sono sicuro che Roger non se la prenderebbe a male se sapesse che Giancarlo conserva gelosamente a casa la maglietta gialla, ancora tutta macchiata di terra rossa, che Rafa Nadal indossava il giorno che ha battuto a Roma proprio Federer 7-6 al quinto. Sì quella con la quale si era rotolato per terra subito dopo il matchpoint…
Ieri è andata così. Dopo le varie foto di rito Federer stava uscendo dalla sala stampa, attorniato da un codazzo di gente, e dall’immancabile Mirka, che scattava foto con la camera digitale anche lei (certo per il suo blog… Mirka fa di tutto, p.r., uff. stampa, semi-manager) quando a lui si è avvicinato Renè Stauffer, un collega svizzero di Blick che da anni scherza con me chiamandomi “Il Borg of the pencil” perchè tanti anni fa, nel 1983, gli passai uno dei miei rari scoop: “Ho saputo che Borg ha intenzione di annunciare il suo ritiro” gli dissi, Lui sgranò gli occhi, non ci voleva proprio credere.
Quando accadde mi chiese come avessi fatto a saperlo e io, scherzando, gli risposi che… c’era un Borg in ogni professione!”.
Di qui il “Borg of the pencil”. Insomma vedendo Renè accanto a Roger a 30 cm da me, ho detto rivolto a Renè: “Eh, il Borg of the pencil purtroppo non è svizzero, ora sì che sono davvero geloso!”. E stavo andandomene via…
Ma è stato lì che Federer, del tutto inaspettatamente, ha detto a Angelo Tonelli che era lì di fronte: “Mi fai una foto con lui?”. Come potete vedere dalla camicia stazzonata, da ciò che mi pendeva al collo, non ero assolutamente preparato…ero quasi impresentabile, ma a parte il fatto che una foo con il n.1 del mondo è sempre un qualcosa che ti fa piacere (soprattutto se sei stato uno scarso tennista…) ho subito pensato a questo blog in partenza oggi e mi sono detto _ o era l’alibi per il groupie nascosto che c’è in me? _ quale migliore occasione?
Beh, altri n.1 del mondo che ho conosciuto altrettanto bene non l’avrebbero mai fatto, di loro iniziativa.
Non c’era del resto davvero bisogno di quest’ultimo modesto esempio per capire che Roger Federer è un campione, e una persona, davvero speciale.
Ma ho voluto raccontarvelo perchè l’episodio aiuta ad inquadrare il personaggio.

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8 Commenti a “Ubaldo Scanagatta ha celebrato nel modo più sorprendente l’avvio del suo blog.”

  1. marcos scrive:

    caro mio,
    ci sono almeno due o trecentomila persone in fila composte, in attesa da anni per potersi far immortalare con te da tonelli: sono quelle che deliziavi nelle tue telecronache!
    per evitare che le mie ultime speranze sulla gestione editoriale di sky crollino come le azioni del ‘29, rispondimi a questa, per cortesia: confermi che la scelta di non partecipare più alle cronache televisive è stata tua e solo tua?
    tutto il bene per giancarlo, per la tua carriera e per questo blog!

    marcos

  2. PIPPI RENZO scrive:

    Caro Ubaldo, per prima cosa voglio riferire ai lettori del tuo bello e interessante blog che sei stato anche un buon tennista in quanto se non erro sei stato campione italiano universitario. Quindi oltre ad essere il Borg of the pencil sei stato anche il Borg degli universitari!
    Per quanto riguarda la foto che Roger Federer ha voluto al tuo fianco non e’ altro che il frutto dell’intelligenza di questo ragazzo che sa’ riconoscere chi nel giornalismo sportivo con indirizzo al tennis e’ chi come professionalita’ ,critica e conoscenza in pianta stabile tra i piu’ preparati al mondo!
    Ho gia’ inserito questo blog tra i miei preferiti. Saluti RENZO

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Markos che fai mi vuoi prendere per il bavero? 200.000-300.000 persone? E allora Manzoni che si accontentava di 25 lettori…
    Riguardo alla scelta. Fu mia perchè ritenni inaccettabile l’improvvisa, radicale modifica di un contratto in essere con Tele+ e soprattutto il modo con cui la proposta mi venne fatta: per telefono, o così o pomì, nel weekend finale degli Internazionali d’Italia ‘98 (o ‘99?), ad una settimana dall’inizio del Roland Garros per il quale avevo già ricevuto un contratto totalmente diverso. Non fui il solo ad indignarmi. Solo che mentre ero a Parigi, chi a parole non si era indignato meno di me (sia pur con l’attenuante di non aver ricevuto il mio stesso contratto per Parigi), andò a Milano e firmò la resa. Il mio no non dispiacque certo a chi _ più che legittimamente ed umanamente peraltro _ non aspettava altro che l’occasione di avere un po’ più di spazio. E l’ha avuto.
    A Renzo: grazie mille delle care parole e soprattutto di avermi inserito fra i preferiti. Spero lo faranno altri, ma spero soprattutto di non deludere nè te nè gli altri, anche se conto doavvero di trovare presto qualche aiuto perchè tenere in piedi un’organizzazione di questo tipo non è cosa che si possa fare a lungo da soli. Pensa che in teoria dovrei imparara ad utilizzare, a seconda dei blog che scriverò (in aggiunta ai 350 articoli che faccio l’anno) anche le 30.000 foto di cui disporrò in archivio. Solo l’idea di doverci mettere mano mi fa stare male…
    Quanto al titolo universitario (uno in singolare e due in doppio), non vorrei plagiare il mio “maestro” Tommasi, anche lui ex campione universitario, ma trovo azzeccato, e adatto anche a me, il suo aforisma :”La mia vittoria ai campionati universitari dimostra che il tasso di scolarità dei migliori giocatori italiani era piuttosto scadente”.

  4. marcos scrive:

    ti pare, ubaldo, che io possa solo ipotizzare di prenderti per il bavero??
    la differenza tra te ed il manzoni è immensa e non solo per il contenuto degli scritti: alessandro si accontentava di 25 lettori perchè sapeva bene che leggere i suoi pensieri era come spararsi nelle ginocchia; tu, invece, non puoi accontentarti: le persone come te, infatti, non sentono la necessità di essere contenti, ma di accontentare gli altri!
    avanti così, ubaldo: sono lieto che hai voluto apertamente spiegare come andò con tele+.

    cordialmente,
    marcos

    ps. con la”c”, ci tengo. la “k” mi par troppo teutonica.

  5. Roberto scrive:

    Siamo 2 appassionati di tennis, siamo stati 2 giorni al roland garros e siamo felici ma da stamattina non riusciamo a venir fuori da un incubo, solo Lei può aiutarci: ma quale tennista italiana è arrivata agli ottavi 1993/1994 agli Internazionali d’Italia femminili di Roma?
    La prego ci aiuti.

  6. Patty scrive:

    Please put up an “English” version of the blog. :)

  7. Dieguito scrive:

    Caro Ubaldo,
    Detto e fatto: eccomi a scoprire il tuo blog. Con tante domande da porre, dopo aver letto - come del resto sapevo - che il mio idolo tennistico, Federer, è anche un gran bravo ragazzo. Fosse nato un centinaio di km. più a sud… Eccola qui la domanda, allora. Saremmo riusciti a “rovinare” un talento come lui, noi qui in Italia? Dico così perchè mi sembra che almeno fino a qualche anno fa a livello giovanile le cose per noi italiani non andavano così male. Eppure non riusciamo a fare poi il salto di qualità. Quindi concludo: cosa c’è di diverso tra l’aria oltre le alpi lepontine, a nord e a sud? Ciao e grazie

  8. SEN scrive:

    Ciao Ubaldo,
    My name is Stefan Paoli, I work for a radio station in Melbourne, Australia.
    I have supplied an email address.
    Can you please contact me through that email address as I have to ask you if I can get an interview with Simone Bolelli.

    I met you at Bolelli’s 1st round match at the Australian Open this year.

    Thankyou.

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