Nadal, Nadal, Nadal, dominatore
Federer ha un vero complesso?
Rafa, che signore…

 
22 Aprile 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

MONTECARLO _ Nadal, Nadal, Nadal. Sono tre consecutive adesso le vittorie di Rafa al Country Club di Montecarlo, come quelle di Ilie Nastase (1971-1973) quando però i finalisti vittime dello “zingaro” rumeno non erano il n.1 del mondo_ come Roger Federer _ ma l’olandese volante Okker, il modesto ceco Pala e un Borg non ancora diciassettenne.
I favori del pronostico, anche per i bookmakers, erano per Nadal. Ma da Federer tanti si attendevano di più, non fosse che per il calcolo delle probabilità caro ai frequentatori del Casinò, dopo quattro sconfitte sui campi rossi con la “bestia nera” ispanica. Invece al Country Club è arrivata anche la quinta. E senza che Rafa, 6-4,6-4, perdesse un set. Del resto non l’ha perso in tutto il torneo e si è stancato così poco che è partito già per giocare il torneo di Barcellona ed allungare la serie delle sue vittorie consecutive: oggi sono 67.
Ma quel che fa impressione è il bilancio fra i primi due giocatori del mondo, limitatamente alla terra battuta: 19 set, e Nadal ne ha vinti 14. Insomma Roger ne vince uno ogni 3 (quasi). Se non è superiorità questa…
“L’importante per me è il Roland Garros, e lì si gioca 3 su 5” _ ha replicato lo svizzero, quasi la lunga distanza fosse un vantaggio. Ma la perdita del primo set, nel quale aveva avuto la palla del 2-0 e due per il 5-3, lo ha visibilmente demoralizzato. 38 errori gratuiti, di cui 19 con il suo colpo migliore, il dritto, testimoniano il suo stato di confusione mentale. E’ già il terzo Masters series di fila che non vince (“Ma ho vinto il primo Slam…” si è difeso Roger), mentre Nadal chiude questo suo ennesimo torneo vittorioso, il n.18, con 55 games vinti e appena 24 persi. Si può dominare più di così? Sulla terra rossa solo Bjorn Borg (che vinse 6 Roland Garros) era stato capace di tanto. “Ma io di Slam ne ho vinti solo 2…mentre Federer ne ha 10, il n.1 è ancora lui e anche gli incontri che a voi sembrano facili, poi non lo sono davvero”. Troppo signore… Rafa.

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26 Commenti a “Nadal, Nadal, Nadal, dominatore
Federer ha un vero complesso?
Rafa, che signore…”

  1. Filippo scrive:

    Quel che fa veramente impressione è la capacità dello svizzero di arrivare dove è arrivato….Nadal è il re dei campi rossi, ma Federer domina le altre tre superfici, dove Nadal a volte perde anche da aversari mediocri (v.J.Johansson e Malisse), il complesso dura solo tre mesi quelli della terra battuta, poi nel resto dell’anno il complesso ce l’ha chi sta dietro il numero 1…il vero signore è Federer,non Nadal con tutti i suoi vamos e pugnetti,
    Nadal dovrà cmq accontentarsi del numero 2, ed è giusto così, avrà la grinta di un leone ma per la tecnica, il tipo di gioco monocorde che possiede, e la poca naturalezza del suo tennis non merita di stare nel posto che ha ricoperto gente come Laver,Connors,Borg,McEnroe,Sampras e Agassi…poi è chiaro che molti “latini” preferirebbero vedere lui al numero uno al posto che il “freddo” svizzero, ma Nadal sta bene lì dove sta al numero due ben sotto Federer e gli va già di lusso perchè ormai dietro c’è Djokovic che scalpita

  2. marcos scrive:

    nadal vince perchè, sulla terra, è più forte di federer.

    roger soffre di un complesso notevole, a mio parere, nei confronti di rafa: almeno un paio delle palle breaks avute nel primo, infatti, le avrebbe sfruttate contro chiunque.
    che si trinceri dietro alla speranza del 3 su 5 a parigi è poco dignitoso.
    l’unica speranza, per lui, di vincere il roland garros…è quella di non trovarsi di fronte nadal in finale. qualunque altro andrebbe bene, ma non rafa. è una speranza che, visto come nadal tratta tutti sulla terra, difficilmente potrà avverarsi.

    forse questa sconfitta (insieme alle due subite da canas) può iniziare ad inserire un tarlo nella mente di roger. finora s’è trattato di considerare nadal più forte sulla terra. ora si tratta di iniziare a lottare, forse, anche con altri. non so quanto roger sia in grado di gestire, dopo gli anni d’oro, un periodo nel quale non scende più in campo come favorito. il suo tennis l’ha portato fin qui, facendogli vincere quasi tutto: ora, forse, dovrà giocare molto più con la testa e la volontà…non so se è messo molto bene, in questo senso.

  3. giancarlo liucci scrive:

    Rafa Nadal, un vero signore che dice la verità. Non è facile demolire tatticamente king Federer, le ragioni dei tanti errori di diritto risiedono nella necessità di Federer di colpire in anticipo la palla. Nadal con il solito tennis di sacrificio non ha mai lasciato autentici varchi all’avversario e se non è classe questa?
    Molti parlano di sofferenza psicologica, carenza fisica, niente di tutto ciò.
    Nadal in palla farà sempre commettere errori allo svizzero con il suo gioco, mai gli lascerà se non a tratti l’iniziativa del gioco e sarà così faticoso acquisirla che inevitabilmente ne pagherà il conto. Non poter giocare di ritmo, fluidità è un evidente penalizzazione come già in parte Canas ci aveva fatto vedere nei master series americani.
    Quest’oggi chi voleva vedere ha capito che gli errori di diritto d’anticipo di Federer erano figli di palle apparentemente banali che lo spagnolo lanciava. Dalla tv sembrava che alcune di esse dopo il rimbalzo in campo sarebbero giunte sulle mie gambe a Milano. certo allora che anche king Roger sbaglia.
    Invece sento in tv :(sky ) Federer sciagurato, Federer psicopatologico, Federer confuso etc. etc. Niente affatto, il suo tennis è fragile per lo spagnolo pur essendo complessivamente più completo.
    Rino Tommasi ama ricordare la differenza tra classe e stile e mi rammarica che proprio lui si faccia visibilmente sedurre dallo stile e resti ferito dalla classe dello spagnolo.
    Tranquilli!!! popolo del sacrosanto club Federer, Roger non soffre psicologicamente Nadal, perde solo perchè Rafa sulla terra è più forte di lui. Per il cemento e l’erba si sta attrezzando e direi che il tempo non gli manca. Grazie per l’ospitalità.
    giancarlo liucci

  4. nicola farina scrive:

    Salve, sono un appassionato che da poco ha scoperto l’esistenza di questo ottimo blog.
    Vorrei fare anch’io qualche commento sulla partita di oggi e, soprattutto, sulle ragioni che hanno portato alla piu’ netta, forse, sconfitta di federer da quando e’ numero uno.
    Molti hanno parlato di un presunto complesso che lo svizzero soffrirebbe nei confronti dello spagnolo. Non si puo’ dire che cio’ sia completamente falso, ma le due vittorie ottenute a wimbledon (anche se quella era una partita che non poteva perdere per nulla al mondo; difficile anche solo immaginare che scenario si sarebbe aperto in caso di sconfitta) e soprattutto a shangai penso che, prima del match di oggi, abbiano dato a Roger la giusta fiducia nelle proprie possibilita’ di battere Nadal. Altri hanno sottolineato come, ogni volta che Federer incontri Nadal sul rosso, giochi non solo contro l’avversario, ma anche contro la Storia. Anche cio’ ha la sua parte di verita’, ma questo tipo di pensieri di solito blocca il giocatore all’inizio del match. L’anno scorso a parigi federer aveva iniziato nel migliore dei modi, incamerando un velocissimo set che avrebbe dovuto allontanare ogni paura. Dopo quel primo set, pero’, la partita e’ girata nelle mani di Nadal e li’ e’ rimasta fino alla fine.
    Io penso che le spiegazioni piu’ semplici e piu’ verosimili per queste sconfitte siano di natura tecnica. Federer-Nadal e’ un match il cui risultato dipende in maniera quasi scientifica dalla velocita’ della superficie. A Roma, dove la terra e’ assai piu’ veloce che a Montecarlo e a Parigi, Federer ha giocato bene, andando vicinissimo alla vittoria. Su terre piu’ lente semplicimente non riesce a giocare il suo miglior tennis; Nadal non glielo permette, con quelle sue arrotate lo fa sbagliare tantissimo. Non puo’ essere che Federer sia sempre in cattiva giornata ogni volta che gioca contro Nadal a Montecarlo e a Parigi.
    Vorrei concludere sottolineando due aspetti veramente eccezionali di Nadal, di cui si parla secondo me poco. Il primo e’ il suo gioco di gambe. Stratosferico. Riesce a posizionarsi sulla palla sempre in maniera perfetta; con movimenti cosi’ ampi, specie di dritto, un gioco di gambe non all’altezza porterebbe a steccare un numero molto elevato di palle. Lui praticamente non sbaglia mai. E’ chiaro che tale aspetto del gioco non sia appariscente come un gesto bianco di federer, ma anche questa e’ tecnica e talento, e Nadal e’ un fuoriclasse. Il secondo e’ la sua intelligenza tennistica. Leggendo oggi le conferenze stampa gli ho sentito dire la cosa forse piu’ furba che ho sentito da un tennista. Gli hanno chiesto se si aspettava di servire cosi’ tante prime di servizio. Lui ha risposto francamente di si’, perche’ contro Federer e’ meglio servire piano, e lui ha servito piano apposta. Per due motivi: primo perche’ Federer non ha alcun problema ha ribattere i servizi piu’ veloci, e secondo perche’ cosi’ lui ha piu’ tempo per prepararsi il colpo successivo. Se una cosa del genere l’avesse detta un osservatore, gli avrebbero riso in faccia. Invece l’ha detta uno che, negli ultimi 5 set giocati su terra battuta contro il piu’ forte ribattitore del mondo (nonche’ piu’ forte giocatore) ha ceduto una sola volta il servizio. Semplicemente geniale.
    Grazie a tutti.

  5. Fabio F. scrive:

    Il tre su cinque a parigi non sarà affatto d’aiuto aFederer,ma una ggravante, nel caso, per la millesima volta, si ritrovasse di fronte lo spagnolo. Quello che lascia stupiti,Ubaldo, è la serafica, calcistica serenità che mostra nelle interviste.
    Nulla è successo.
    Sto lavorando bene, mi sento vicino al suo livello.
    ormai pare che anche le conferenze dei tennisti siano divenute banali, trincerate come quelle dei calciatori,in verità…
    Il match di ieri, come quello con canas,ha mostrato una paurosa serie di errori di diritto,il suo colpo migliore.
    Così come una serie di vicnenti col colpo peggiore è indice di grande sicurezza fisica e mentale (vedasi finale con blake a shangai) al tempo stesso quando si sbaglia così tanto col colpo migliore significa una evidente incertezza psicologica, avvertibile in lui quando lo scambio si prolunga. Si è vista impazienza,ieri,vedasi il diritto d potenza scaraventato fuori sul puntoc he ha deciso il match, quello del breka per rafa sul 4 pari.
    Il punto,tra le righe lo ha ammesso Roger ieri. Nadal al momento lo può battere solo trovando la giornata giusta, perchè un disegno tattico preciso contro la palla di rafa Roger non lo ha, non si fida dela rete perchè teme il passantone dello spagnolo, e dal fondo si perde col suo colpo migliore.

  6. stefano grazia scrive:

    Che Nadal sia il piú forte sulla terra, é un dato di fatto.
    Che Federer sia il SECONDO piú forte sulla terra e il piú forte sulle altre superfici é un altro dato di fatto.
    Che Nadal non sia il SECONDO piú forte sulle altre superfici é opinabile e quindi giá di per sé un dato di fatto anche questo.
    Cosa vogliamo, fare il processo a Federer? Dire che é finito? Avesse perso da qualcun altro, ok, dopo le sconfitte con Canas…Ma é arrivato in finale… Ma é ovvio che ci sia anche qualcosa di mentale…che Nadal NON ha quando incontra Federer sulle altre superfici…Federer sa che Rafa é l’unico ostacolo che si frappone fra lui e il Grand slam…Questo gli deve davvero dar fastidio…D’altro canto, a Roger non gliene frega nulla di essere il º 1 sul Rosso o di vincere Montecarlo o Roma, a lui basta vincere una volta il RG e poi, per me, sul Rosso smette di giocarci, magari gioca ancora a Basilea di tanto in tanto…

  7. Filippo scrive:

    Stefano ti quoto…quello che dici è giusto, ma immancabilmente quando inizia la stagione sul rosso e Nadal macina le suo vittorie improvvisamente diventa il n 1, Federer è in crisi, deve andare dallo psicologo e tutte queste altre menate….Nadal è numero 1 sulla terra, ma non è numero 2 sulle altre superfici e questo come hai fatto ben notare tu, mi sembra assai più grave che per Federer essere numero 2 sulla terra, e crdo che con la prossima stagione sul veloce Murray,Djokovic e Berdych esploderanno ulteriormente, e i loro è talento non mera forza fisica, Djokovic ha dimostrato che se perde nella prima finale contro Nadal la settimana dopo lo cucina a dovere a Miami, Murray agli Australian Open c’è andato vicino, si si fosse giocato sui 3 set lo scozzese avrebbe vinto,Berdych sul veloce batte Nadal quando vuole, Blake e Youzhny idem, se nell’augurato caso(secondo me al di là delle pagelle severe, se lo merita mampiamente) il 2007 dovesse essere l’anno del grande Slam, sono d’accordo con te che i suoi impegni sul rosso diminuiranno sensibilmente, purtroppo per noi forse non lo vedremo più a Roma, ci accontenteremo di un Nadal che a suon di urlacci e dritti frullati scortica tutti i suoi avversari senza perdere un set o magari nemmeno un game per tutto il torneo.

  8. roberto scrive:

    Sono completamente d’accordo con Nicola Farina: il problema per Federer contro Nadal è soprattutto tecnico: il gioco di Rafa, specie sulla terra lenta, mette a nudo l’unico punto debole del Re: il rovescio sulla palla alta e carica (e quella del dritto di Rafa è probabilmente la palla più carica di spin della storia del tennis). Da questo, cioè dal fatto che esiste una situazione di gioco (lo scambio sulla diagonale sinistra) in cui Roger sa che soccombe 4 volte su 5, nascono anche le incertezze e i problemi di natura psicologica, al punto che si parla di “complesso di Nadal”…
    Un altro problema per Roger è che non può usare contro Rafa la sua variazione preferita (il rovescio incrociato in back corto e basso) che è efficacissima contro avversari destri, specie se bimani. Invece Rafa, mancino e in possesso di un mostruoso gioco di gambe, su quel tipo di palla arriva benissimo con il suo dritto e lo aggredisce spietatamente.
    Da qui nasce l’esigenza per Roger di cercare di “spaccare” l’avversario con il dritto, impresa forse impossibile sulla terra lenta di Monte Carlo, quasi riuscita sulla terra veloce di Roma, forse possibile, con Roger al meglio, sulla terra di Parigi (che è una via di mezzo fra le due).

  9. antonio scrive:

    Se federer vuole battere nadal e avere una chance per vincere parigi deve migliorare fisicamente. Si è visto chiaramente a montecarlo dove aveva problemi a fare il suo gioco perchè arrivava sempre un attimo in ritardo, sbagliando e perdendo in sicurezza. Tony Roche va bene come consulente, ma non è lui che gli serve. O migliora fisicamente di un 2-3 % o farà compagnia a McEnroe e Sampras.

  10. Filippo scrive:

    Far compagnia a Sampras o McEnroe non vuol dire far da comprimario a due raccattapalle qualunque!
    Infin dei conti Roland Garros sarà importante ma poi così totalizzante, basti vedere l’albo d’oro e i finalisti degli anni 90 e dei primi del XXI secolo, a parte Agassi e Courier (e forse Kuerten) non vedo altri giocatori che abbiano potuto ottenere la nomea di grandi campioni del tennis a meno che non si considerino tali gente come Bruguera,Beratasegui,Gomez,Gaudio etc…

  11. roberto scrive:

    Filippo, ma vuoi abolire la terra rossa??!
    Il Grande Slam è così difficile proprio per questo…
    Perché bisogna essere il più forte di tutti su tre superfici diverse… Che richiedono attitudine diversa e premiano o penalizzano caratteristiche diverse…
    E’ da lì che deriva il suo fascino. Se non esistesse la terra rossa adesso a Federer non lo potremmo più vedere, tanto avrebbe già vinto tutto in lungo e in largo…
    E’ che tutti noi siamo convinti proprio che lo svizzero abbia qualcosa in più di Sampras e McEnroe, e quindi lo riteniamo meritevole di infrangere il tabu’ della terra… Ed emulare Budge e Laver.
    ma se togli il tabu’…
    beh… togli ogni interesse.

  12. giancarlo liucci scrive:

    Caro Filippo, auguro a Federer di vincere lo slam indubbiamente è il più completo ed elegante giocatore da me visto negli ultimi 20 anni.
    Però ci andrei piano nel considerare Nadal inadeguato n° 2.
    E’ vero perde sovente da Youzhny, da Berdych, da Blake ma noto che ancor più sovente sul loro amato veloce questi “grandi giocatori” escono al 1° ed al 2° turno.
    Vero è che spesso contro Rafa fanno la partita della vita ma siamo certi che sarà sempre così.
    Tanti considerano Nadal un giocatore fatto e finito ma, lo spagnolo ha 20 anni e mezzo e se da un canto distanzia gli altri sulla terra, dall’altro incrementa di 20 kms orari il servizio. Notato a Dubai.
    Certo può ancora sporadicamente perdere da questi giocatori sul cemento ma devono trovare la giornata da 80% di prime palle. Non sempre sarà così. Sul veloce se incrementa la velocità d’esecuzione a leggero discapito delle rotazioni non è avversario facile per nessuno. Già in Australia era in crescendo e se non avesse trovato un Gonzales in stato di grazia, chissà come va a finire. ( vero anche che Federer in Australia è stato un mostro)
    Chioso che se matura Berdich che ha quasi 2 anni più di lui, perchè non può completarsi Nadal?
    Certo il suo tennis richiede una condizione fisica al top ma, escludete che gestendo meglio il calendario questo non si possa verificare?
    A Parigi sarà protagonista, a Wimbledon ci ha fatto vedere che a tabellone normale 3 su 5 batterlo è complicato per i giocatori di punta attuali.
    A New York quest’anno arriva fino in fondo se la condizione lo assiste, mettendo a frutto le negative esperienze dell’estate americana 2006.
    Ben venga lo slam per Roger ma, a Parigi non deve trovare Nadal, ben venga la crescita di nuovi giovani giocatori ma su Nadal che fa più di 4000 punti io sono pronto a scommettere l’ 1% del suo price money.
    E 4000 sono quota superata dal solo Federer, il quale se incontra qualche Canas in più non è detto che sia tanto solo lassù.
    Comunque lunga vita a questi due, così diversi e così speciali.

  13. stefano grazia scrive:

    Filippo,tutto giusto,tutto vero…e peró anche tanta favola della volpe e l’uva…Insomma, quello che farebbe grandissimo ,IL PIÚ GRANDE DI SEMPRE, é proprio quel torneo del cavolo vinto anche da campioni meno grandi dei piú grandi…Per questo ci fa ancora piú rabbia…pensare che se Federer cominciava a fare il Federer solo sei mesi prima, adesso il RG l’avrebbe giá vinto…

  14. Michele scrive:

    Giancarlo condivido pienamente la tua puntualissima analisi che con pacatezza ed argomenti inecceppibili evidenzia la situazione attuale tra i primi due giocatori del mondo e smonta per bene la tesi di quelli che non riescono proprio ad accettare le sconfitte del loro beniamino Federer e ad ammettere la forza di Nadal.
    Sinceramente trovo abbastanza patetiche le affermazioni che tentano di sminuire i meriti e le imprese di Nadal e cercano in tutti i modi di ribadire che Federer gioca meglio, ha più stile, è più ”bello” da vedere… e poi quando cresceranno anche gli altri giovani Nadal non vincerà più una partita ecc…
    Tante parole sprecate, ci vuole più obiettività se l’altro vince sempre sulla terra e qualche volta anche sul cemento…
    E, piccola parentesi, Gianni Clerici mi ha proprio un stufato con le sue telecronache spudoratamente di parte.

  15. Filippo scrive:

    Dubito fortemente di quanto ha scritto Giancarlo, in Australia Nadal si fermava agli ottavi se Murray non avesse buttato via qualche palla di troppo, in alcune occasioni Nadal era in balìa dello scozzese, Gonzalez era in stato di grazia forse, ma l’ha dominato, Youzhny e Berdych sono discontinui, ma il mio discorso era più riferito alle giovani leve Murray e Djokovic,quest’ultimo poi lo vedo in netta crescita, se saprà risolvere i suoi problemi di testa e passare indenne la stagione sulla terra, attualmente sul veloce lo ferma solo Federer, con Nadal ci ha giocato una volta, ha perso, ha capito cos’ha sbagliato e una settimana dopo lo ha sconfitto, non è una cosa da poco.
    Per Wimbledon vale quanto ho detto sopra, una tabellone come quello di Federer e Nadal era a casa, non esiste che negli ottavi abbia incontrato uno come Labadze….
    In fondo agli Us Open non ci arriva per il semplice motivo che hai spiegato tu, Nadal dovrebbe abbandonare le sue rotazioni, non lo farà sulla terra e nemmeno sul veloce, a meno che non sostituisca il coach e prenda un anglosassone. Quest’anno Nadal ha vinto Indian Wells l’unico ostacolo poteva essere Roddick che si è sciolto come neve al sole visto che è un gigante dai piedi d’argilla, in finale è valsa l’esperienza di Nadal contro l’inesperienza e il comprensibile tremore del serbo, per il resto Nadal non è che abbia brillato sul veloce, semifinale a Chennai dove si è fatto battere da un ex giocatore come Malisse, ritiro al primo turno a Sydney contro un Guccione di cui stava subendo il servizio e il gioco d’attaca salvando ben 6 palle break con un giocatore a ridosso dei primi 100, quarti i Australia e quarti a Dubai dove non ha saputo difendere il titolo contro uno Youzhny che, caro Giancarlo, non ha fatto di certo la partita della vita sbagliando anche più di Nadal e mettendo meno prime, infine quarti a Miami dopo aver avuto due turni con giocatori di di serie B.
    Quindi mi sta bene che si dica che Nadal è il numero 1 sulla terra battuta dominatore e fustigatore di Federer e di tutta l’umana compagine dei giocatori ATP, ma mi sembra eccessivo e anche un po’ illogico sostenere che Nadal possa essere considerato principale avversario di Federer, prossimo numero 1 e attuale numero 2 a tutti gli effetti anche sulle altri superfici al di fuori della terra rossa, che, state tranquilli,io non voglio di certo abolire, ma semplicemente far notare che costituisce soltanto il 30% delle suprefici su cui si gioca il circuito ATP

    SALUTI

  16. pibla scrive:

    Stefano esprime implicitamente un pensiero (o forse solo una sensazione) che già da un pò mi ronza nel cervello e cioè che forse per Federer le migliori occasioni per fare il Grande Slam, e quindi anche per vincere il Roland Garros, siano già passate (tra l’altro quest’anno non sarà così ovvio nemmeno incamerare gli US Open)…ovviamente spero di sbagliarmi e solo il tempo ci dirà la verità, ma questo è un pensiero sempre più frequente…

  17. sergio scrive:

    Salve a tutti. Ieri ho avuto la fortuna di potere assistere alla finale di Montecarlo e da grande estimatore di Roger vorrei solo fare alcune considerazioni. Nadal ieri e in generale durante tutto il torneo è apparso un muro imbattibile. Federer è in un periodo di forma non ottimale e comunque penso che anche se fosse stato al top il risultato non sarebbe cambiato. L’unico appunto che gli si può fare e che non è propriamente un leone, sennò alcune partite con Nadal le avrebbe anche vinte. Forse perchè è poco abituato a dovere veramente lottare per la vittoria. L’unica cosa però che volevo dire e che vederlo giocare è un esperienza unica. Eleganza e Arte in movimento (qualcuno a Londra ha parlato di esperienza mistica). Quando purtroppo smetterà di giocare non importerà quanti slam avrà vinto, le statistiche e tutto il bla bla, ma il fatto che non potremo più ammirarlo ed solo allora ci accorgeremo perché é veramente stato il più grande di tutti….

  18. Giovanni Rossi scrive:

    Scusate vorrei dire anche la mia seppur non abbia visto la partita di Montecarlo. Voglio solo dire viva Nadal e viva Federer due meravigliosi giocatori e sportivi che si rispettano. Si’ e’ vero il tennis di Nadal sulla terra e’ superiore come efficienza non come bellezza: in questo senso Federer e’ e sara’ sempre in numero uno. Ma sulla terra il mancino Nadal avra’ sempre un vantaggio con le sue palle superarrotate, impossibili da attaccare. Definitivamente Federer e’ in difficolta’ e il suo tennis d’arte si trova a mal partito con Nadal sulla terra. Non so se Federer si sia arrabbiato per le due domande di Ubaldo, ma certo le domande dei giornalisti spesso menano il can per l’aia. Gia’ Wilander aveva messo in dubbio le p….. di Federer suscitando il giusto disappunto di Federer. Consideriamo sempre la situazione in prospettiva: Federer ha perso, certo e cosa significa? E’ il numero uno indiscusso, e riesce a farlo vedere anche sulla terra rossa con un super atleta come Nadal. Mi piacciono questi due giocatori e la loro rivalita’ non e’ altro che un bene per il tennis.
    Diversi anni fa quando Federer perse la finale di Roma con Mantilla, Federer dichiaro’ che era molto seccato dal gioco noioso del terraiolo spagnolo. Con Nadal, grazie anche alla crescita mentale e umana di Federer che lo ha portato ad essere in numero uno del mondo, la sfida e’ quella di accettare la battaglia per giocare sempre meglio. E’ chiaro che Nadal sulla terra, specialmente quella lenta, ha un vantaggio tecnico non indifferente. Molti commenti precedenti hanno rilevato questo.

  19. Fratel Beppe Galoppo scrive:

    Ciao Ubaldo, volevo solo farti un saluto e dirti che d’ora in avanti seguirò attentamente il tuo bellissimo blog, attraverso il quale potrò finalmente seguire da vicino il mondo del tennis professionistico, un po’ snobbato dai media italiani (Vincenzo a parte..). Sei molto simpatico e disponibile anche con i non addetti ai lavori…(vedi Montecarlo).
    Speriamo che non debba passare un altro anno prima di poterci rivedere…Buon lavoro
    Beppe

  20. giancarlo liucci scrive:

    Caro Filippo un po’ per senso del ritmo e volontà di sintesi mi sono espresso così per descrivere Nadal circa l’ Australia. Non mi aspetto che domini tutti anche sul cemento ma, non comprendo perchè a 20 anni e mezzo debba cessare di progredire. Grazie a Dio a tennis ci giocano uomini per cui ogni partita è scontata solo prima e dopo essere stata disputata, per cui le scivolate fanno parte del gioco anche per lui.
    Con i se ed i ma….potremmo scrivere a lungo, certo Murray che giustamente apprezzate è stato in partita ad Adelaide ma, al V° stava finendo 6/0. La tenuta atletica e mentale non sarà mica un difetto?
    E’ vero Gonzales l’ha dominato ma, visto che il cileno perde anche con i mediocri, poteva prenderle anche da Nadal. Ritengo quindi casuale quella sconfitta, in semifinale con Haas poi, partiva sconfitto?
    Se tutto fosse andato secondo logica, Nadal in Australia andava in finale e se è vera la teoria Vs. dei cedimenti psichici di Roger al suo cospetto….chissà!!!!?
    Enfatizzi la pronta rivincita di Djokovic meritevole vincitore di Miami ma, ti ricordo che oltre a Indian Wells, Djoko…si era ritirato a Parigi sotto di 2 set contro Nadal.
    Che Roddik sia un gigante con i piedi d’argilla non so!!
    Noto che quando gioca sul cemento americano ha quote inferiori solo a Federer per la vittoria finale.
    Quindi, è favorito rispetto ai vari outsider tanto amati da Voi.
    Concludo, ribadendo che Roger è certamente il n°1 magari lo sarà per i prox 5o anni ma, che Rafa certamente non avrà chance non lo crediamo in tanti, compreso Federer

  21. Filippo scrive:

    Gonzalez sul veloce ha battuto tre volte Nadal a Stoccarda nel 2003,a Miami nel 2004 e agli Australian Open (che per tua informazione si giocano a Melbourne non ad Adelaide), non partiva di certo da favorito ma sicuramente Nadal non gli ha regalato il match, il cileno se l’è conquistato a suon di prime e di vincenti! Io non ho detto che Nadal non ha chance, ho detto che non vedo Nadal in grado di riprodurre i suoi innumerevoli successi sulla terra anche sul veloce, e di questo i fatti parlano chiaro. Poi ancora con la storia che ha solo ventuno anni, ok è giovane e può durare tantissimo, ma nel tennis come ho detto non è sempre positivo essere giovani e campioni, l’unico che mi ricordo essere vincente da ragazzo e da adulto è Becker che a 17 anni si è costruito una reputazione e fino ai 30 l’ha tenuta in vita, ma il tennis del tedesco non può essere nemmeno paragonato con quello di Nadal, la tendenza nel tennis è magari fare un’exploit giovanile poi calre lentemente fino a sparire, Sampras dopo il primo slam ha aspettato altri tre anni prima di vincerne un’altro e da lì ne ha messi dentro 13…
    Per quanto riguarda Djokovic è un giocatore che non mi sta simpatico così com’è ma gli riconosco il talento che merita, e soprattutto l’aver imparato in una settimana come si batte Nadal sul veloce, nemmeno Federer c’è riuscito in così poco tempo…Poi tu citi il ritiro al Roland Garros, ma Djokovic subito dopo quel torneo si operato al naso perchè non riusciva a respirare correttamente, prova ad immaginare di essere sul centrale di Parigi con un caldo assurdo contro uno che non ti cede nulla e non poter respirare al meglio: un’altro sarebbe svenuto seduta stante!
    Djokovic ora sa come battere Nadal sul veloce,sarà pure un arrogante presuntuoso, non lo nego,ma Nadal ha già avuto un’opportuunità di batterlo e da cannibale che è la sfruttata al meglio, ma adesso contro il serbo farà molta fatica ogni volta che non si vedranno sul rosso.

  22. roberto scrive:

    Scusa Filippo, ti cito a memoria un secondo e un terzo esempio di precocità agonistica e di gioco “muscolare” che sono riusciti ad avere una carriera lunga: Mats Wilander (giovanissimo vincitore su Vilas a Parigi) e Michael Chang (che nell’89 quando vinse la coppa dei moschettieri era ancora minorenne). Non è che abbiano poi smesso così presto… e qualcos’altro, specie Wilander, dopo il primo exploit lo hanno vinto.
    Per riassumere, io credo che Nadal sia di un’altra pasta rispetto ai vari dominatori della terra che si sono succeduti negli ultimi anni: non è il giocatore più forte fuori della terra, ma si adatta comunque al veloce meglio di tutti gli altri specialisti del rosso, e se non esistesse Federer sarebbe il n. 1 indiscusso del tennis mondiale. Aggiungo che sarebbe un n. 1 più degno dei vari Hewitt e Roddick e Kuerten etc. che abbiamo visto occupare la prima posizione prima dell’esplosione di Roger.
    E te lo dice uno sfegatato tifoso dello svizzero.

  23. Ubaldo Scanagatta scrive:

    grazie al fratello di Anna Galoppo, che ha lavorato indefessamente per organizzare la divertentissima festa dei giocatori _ a proposito della quale scriverò un altro pezzetto per Matchpoint _ e grazie a tutti per il dibattito Federer-Nadal, blogger più equilibrati e blogger meno…ma non pr questo meno godibili e piacevoli da leggere. Su Nadal e Federer vorrei aggiungere una sola cosa: nelle interviste post partita lo sconfitto aveva una faccia nera, ma nera che più nera non si può _ e forse io non avrei dovuto infierire così con domande che mettevano troppo presto il dito in una piaga ancora bruciante _ mentre il vincitore era chiaramente al settimo cielo e…allora era più facile per lui essere e comportarsi da signore. Rafa rispetta molto Roger, e non è ipocrita (salvo quando bleffa continuando a definire favorito Federer alla vigilia di una finale sul “rosso”…”perchè è Roger il n.1″; lo ridicesse alla vigilia di una finale romana beh, sembrerebbe poco sincero). D’altra parte chi può non rispettare un campione purissimo come Roger? A me sarebbe piaciuto capire se Roger attribuisce la sua inferiorità terraiola rispetto a Nadal a motivi puramente tecnici (il mancinismo, la fisicità…) oppure anche a qualcos’altro…ma probabilmente qualunque cosa pensi o non ha nessuna intenzione di dirlo a me, ai giornalisti, o comunque è abbastanza normale che non si sentisse di dirlo un’ora dopo una sconfitta certo più netta di altre. Una sconfitta che non può non mettergli dubbi sulle sue chances di vincere al Roland Garros. Roma sarà importante, in quest’ottica. Anche se il dubbio su quale distanza, i due set su tre o i tre set su cinque, abbia una sua ragione di esistere, a mio avviso. Tutte e due le teorie possono avere qualche fondamento

  24. giancarlo liucci scrive:

    Caro Filippo!!! Pardon per il lapsus Adelaide ma, a Stoccarda 2003 Nadal c’è andato in motorino e a Miami non aveva ancora il foglio rosa.
    Che Djoko… abbia tratto benefici dall’intervento al naso è indubbio ma, se doveva svenire, lo avrebbe fatto anche nelle partite precedenti per cui considero comunque quella di Parigi una sconfitta.
    Circa le sciagure certe di Nadal sulle altre superfici continui a non convincermi, Roberto riassume forse meglio di me il mio pensiero oltretutto confutato da fatti.
    Fatti, ai quali da umile simpatizzante e con profondo rispetto degli altri unisco solo auspici.
    P.s. La prossima volta che punti qualche soldino contro Nadal fammelo sapere, se va come è andata con M….J e compagnia bella saprei essere riconoscente.
    Saluti….

  25. giancarlo liucci scrive:

    caro UBS
    mi sembra ovvia la differenza d’umore un’ora dopo il termine e anche la difficoltà di approfondire la questione. Io non credo affatto che Roger non sappia cosa fare sul rosso contro lo spagnolo, è che semplicemente non gli riesce. Dover alternare fioretto e spada non deve essere così facile da eseguire. Con ciò, restano assolutamente intatte le chances (altissime ) di Federer per Roma e Parigi perchè il diamante della classe può splendere al massimo seppur casualmente anche contro Nadal terraiolo. E’ sufficente una interpretazione tattica appena al di sotto del mio mayorkino e….lo slam è fatto.( teorizzando )
    Fa bene ed è corretto a considerare Federer favorito contro di lui, anzi,a quel livello nello sport andrebbe fatto contro chiunque, per i valori che egli esprime in questo sport mi auguro sia sincero.
    Qualcuno teorizza che 2/3 e 3/5 siano quasi due sport diversi ed in parte è vero. Certo considerando la sofisticazione di gioco a cui deve rispondere Federer e i valori fisici che i contendenti esprimono, per aver possibilità alte sul rosso credo che per lo svizzero sia meglio 2/3 ma, chi può affermare che Federer giochi male 3/5 ? Nessuno.
    Per quanto ci riguarda, ci piace tanto questa sfida che la guardiamo pure nelle sfere di cristallo, però spesso la realtà è meglio dell’immaganazione. Non ci resta che aspettare.
    Alla prossima!!!

  26. nicola farina scrive:

    Vorrei dire la mia sulla questione dei tre o cinque set, se la lunga distanza favorisca uno dei due tra Federer e Nadal o l’altro. Molti hanno detto la loro, senza pero’, secondo me, centrare il punto.
    Se prendiamo i primi due del mondo nella loro forma migliore, senza alcun problema di qualsiasi tipo e li facciamo giocare 3 su 5, direi che cio’ favorirebbe Nadal. Come ci ricorda Ubaldo (e come lo ha ricordato anche allo stesso Roger) Federer in cinque partite ha vinto 5 set; difficile che ne riesca a vincerer 3 nella stessa. Inoltre il numero 1 non ha un record al quinto tanto impressionante quanto gli altri record che detiene e, probabilmente, non e’ tanto freddo quanto Nadal nelle fasi cruciali.
    Tuttavia, se i due si dovessero incontrare a Parigi, non e’ detto che si incontrino nelle migliori condizioni per entrambi. Ci sono almeno due fattori che adesso sono imponderabili: il tabellone e le condizioni meteorologiche. Immaginate se uno dei due fosse fortunato a finire il proprio match prima di una lunga interruzione, mentre l’altro sia costretto ad aspettare ore o giorni prima di scendere in campo e magari ad affrontare una maratona dietro l’altra ravvicinata prima della finale. Sarebbe un grosso handicap. Il Roland Garros e’ un po’ come un tour de France, con la differenza che non tutti gli atleti seguono lo stesso percorso. Federer puo’ sperare che il proprio percorso abbia meno salite di quello si Nadal. Quando si introduce un elemento di alea in una competizione sportiva, questa non puo’ che favorire l’underdog (e non c’e’ dubbio che lo svizzero sia ora l’underdog). In generale la fortuna puo’ andare da una parte o dall’altra, ma:
    1) se e’ “neutra” allora il favorito rimane con tutte le sue ottime chance di vincere;
    2) se da’ una mano al piu’ forte, allora arriva una vittoria che con ogni probabilita’ sarebbe arrivata comunque;
    3) se favorisce l’underdog, allora il gap puo’ essere colmato e la “sorpresa” arriva piu’ facilmente.
    Insomma la lunga distanza aumenta la probabilita’ di incidenti di percorso e potrebbe dare una mano a Federer (che ne ha senz’altro bisogno).

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