Andre Agassi perchè l’hai fatto?
Hai pugnalato il tennis alle spalle
Due volte: nel ‘97 e più ancora oggi

 
29 Ottobre 2009 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

La vecchia Atp è uscita dalla vicenda con le ossa rotte. Adesso chi potrà più dargli credito? Se hanno insabbiato per Agassi…Per fortuna adesso se ne occupa la WADA. Basta con questi libri-rivelazione…postumi. Fanno sempre danni

Si è drogato. Sia pure per usi… ricreativi (sic!). Ma non l’aveva mai confessato. Anzi, “Avevo raccontato all’Atp un sacco di bugie e poche verità”. Sì, Andre Agassi, il vincitore di 8 Slams, n.1 del mondo per 101 settimane, 39 anni e ritiratosi dal 2006, ha confessato d’ aver preso 12 anni fa i “cristalli” (metanfetamine) in un libro autobiografico, “Open”, scritto dal vincitore d’un Premio Pulitzer. Uscirà il 9 novembre.
Il solo possesso dei “Cristalli” può comportare 5 anni di reclusione. Ma non gli servivano per giocare meglio. In quel 1997 il matrimonio con Brooke Shields era in crisi. L’attuale marito di Steffi Graf, oggi papà di due maschietti e a capo d’una fondazione benefica in soccorso ai bambini poveri della sua Las Vegas, da n.1 stava precipitando a n.142.
E’ l’ennesima storia d’un bambino con racchetta abusato dal padre: “Da ragazzino avevo odiato il tennis, vivevo nella paura di mio padre (ex pugile iraniano), che mi voleva campione a tutti i costi”. Quanti ne abbiamo visti, di quante sofferenze patite da tanti ragazzi non sappiamo nulla perché non sono emersi, non hanno sfondato. Scopriamo le sofferenze indicibili perfino di quelli che ce l’hanno fatta. Figurarsi tutti gli altri. La stragrande maggioranza.
No comment sulla vicenda che lui racconta a proposito di Slim (“Vuoi sballarti con me?”) del turbinìo delle sensazioni provate dopo. Tristezza, euforia, “la voglia di pulire tutto, spolverare i mobili…”.
Ma semmai ci sarebbe molto da dire su quanto accade nel momento in cui i nodi di quello sbandamento vengono al pettine del… “pelato”. Lo sconvolto Andre ritiratosi a Parigi, assente a Wimbledon, viene avvertito da un dottore dell’Atp: “Sei risultato positivo all’antidoping!”. Una mazzata. “Il Crystal Meth era un caso di droghe-classe 2, uso ricreativo. Sanzione prevista 3 mesi di sospensione. Inventai ‘d’aver bevuto per sbaglio una ’soda potenziata’ di Slim’. Erano in gioco nome e carriera. Chiesi comprensione e indulgenza…”
L’Atp (l’Associazione Giocatori) insabbia. Per forza: i padroni dell’associazione, alla fin fine, sono gli stessi giocatori che dovrebbero assumere il doppio ruolo di controllanti e controllati.
Quando avrà smesso di giocare lo svedese Magnus Norman, campione al Foro Italico e finalista al Roland Garros, scriverà poi nelle sue memorie di casi di doping insabbiati. Citerà, fra diversi nomi, anche quello di Agassi.
Chi si aspettava che succedesse qualcosa rimane deluso. Nessuna reazione. Si sente solo dire: “Ecco il solito giocatore che una volta che va in pensione scrive il suo bel libro e racconta cose che da giocatore si è sempre ben guardato dal raccontare”.
E così nessuno ha voluto approfondire. All’insegna del …cui prodest?
La Federazione Internazionale ieri precisa: “Solo dal 2006 c’è la WADA, organo indipendente preposto al controllo dell’antidoping dei tennisti”. Il capo WADA Jim Fahey si dice “deluso” dalle rivelazioni di Agassi e chiede all’Atp: “Fate luce”. L’Atp si trincera dietro un ipocrita comunicato: “Mai fatto commenti pubblici su test antidoping”.
Queste cose le sapevate già. Ma secondo voi perché Agassi si è …“Open” (aperto, scoperto) solo adesso?
Per vendere meglio un libro? Mah, Andre non ha certo bisogno di soldi. Anche se avesse avuto una serie di rovesci finanziari fra lui e Steffi hanno accumulato tanti di quei milioni di dollari che non possono averli persi tutti. Perché allora ci vorrebbe ben altro che un libro. E allora perché?
Forse per scaricarsi la coscienza? Per presentarsi davvero pulito oggi ai ragazzi poveri che lui aiuta in una città difficile come Las Vegas? O piuttosto per fare un dispetto allo sport che dice di aver odiato? Una cosa è sicura: alla credibilità del tennis questo suo outing non gli ha certo giovato.
Chiunque penserà ora _ legittimamente _ che se hanno insabbiato il suo caso, e rivelato nell’epoca “ante-Wada, soltanto casi di giocatori sul finire della carriera, tipo Wilander e Novacek, e poi Korda…beh chissà quanti giocatori famosi saranno stati risparmiati dall’indulgente e comprensiva Atp?
Dalla vicenda, inutile nasconderselo e qualunque cosa possa dire oggi Mark Miles a sua discolpa _ si legga sul sito nella home page inglese e forse anche nella traduzione italiana (se è arrivata…) la sua intervista resa a Charlie Bricker e le sue giustificazioni_ l’ATP ne esce con le ossa rotte. Perché se ad aver preso “cristalli” per usi ricreativi, fosse stato non Agassi ma un Pinco Pallini qualsiasi, diciamo pure un tennista italiano classificato fra il cinquantesimo e il centesimo posto _ tipo quelli squalificati per le scommesse da 5 euro _ beh state sicuri che sarebbe stato esposto al pubblico ludibrio, vituperato e condannato.
L’unica fortuna dell’Atp è che adesso c’è l’ITF e la Wada a coprirgli le spalle. E’ stata, quella, una mossa davvero intelligente. Da parte di tutti.
Ma quella di Agassi, quale che sia il motivo per cui ha deciso di rendere pubblica la sua vicenda, è una pugnalata alle spalle del tennis (più che a lui stesso perché io non mi sento di colpevolizzarlo per avere avuto un periodo brutto affrontandolo nel modo sbagliato). Anni addietro John McEnroe pubblicò un suo libro in cui rivelò di aver ingerito lui pure sostanze proibite, sia pure _ anche in quel caso _ non per migliorare le sue performances tennistiche. Poi uscì anche il libro dell’ex moglie, Tatum O’Neal che ne scrisse di tutti i colori, sul conto dell’ex marito.
Ecco, questi libri escono soltanto _ o soprattutto _ in America. E li scrivono quasi sempre campioni ormai pensionati. Fanno quasi sempre danni. A volte anche a se stessi, ma quasi sempre al loro sport. Spero di non leggerne più, di questi libri pieni di…rivelazioni. Non mi piacciono. E non perché io ami chi insabbia. Non sopporto chi insabbia. Ma non sopporto nemmeno chi rivela quando non ha più nulla da perdere. Mi sa di opportunismo. Qualunque sia il tipo di opportunismo.

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93 Commenti a “Andre Agassi perchè l’hai fatto?
Hai pugnalato il tennis alle spalle
Due volte: nel ‘97 e più ancora oggi”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    penso che Agassi abbia fatto bene a parlare, potrebbe essere un occasione per aprire a livello globale una discussione sul doping nel tennis e sulla distinzione tra doping e droghe, per quel che mi riguarda anche alcool, nicotina e persino lo zucchero possono essere “droghe” a meno di casi particolari è una questione di dosaggio. Poi ovviamente è una mossa di marketing parlare pochi giorni prima dell’uscta del libro. Certo crystal meth non é certo una droga comparabile ad uno spinello o una bottiglia di wiskey visto che veniva somministrata in massa alle truppe di Hitler a partire dall’invasione della Polonia…

  2. Avec Double Cordage scrive:

    trovo piú interessanti le rivelazioni di Agassi sull’operato del padre che quando Andre era ancora bambino durante i tornei gli somministrava pillole di caffeina e anche speed a quanto pare. Probabilmente il libro di Agassi sará degno di essere letto e non la solita solfa

  3. Giovanni da Roussillon scrive:

    Se si ritiene che “avendo bisogno di pubblicità, la scelta di Agassi e dei suoi editori è perfettamente comprensibile”, e al tempo non si crede che l’Andrea “abbia bisogno dei soldi che la vendita del libro gli può procurare”, traggo due dei moventi plausibili, patetici: calcare la scena oltre lo spettacolo e ricordare con esibizione gli stordimenti passati a difetto di non trovarne oggi. Questo, stanti le proposizioni di Tommasi [al suo pezzo non è dato deporre commenti].
    Mi pare inutile e semmai semplicistico ricercare le cause di un comportamento nell’origine, nel trascorso infantile, nel mondo precario circostante. Beninteso, sono elementi che giocano un ruolo insieme ad altri cofattori a noi non noti. Dai fatti raccontati, prendo atto della condizione di viltà in cui Agassi si trovò in una circostanza della sua esistenza. Non so se ne sia affrancato, giacché averlo ammesso non cambia alcunché alla sostanza (quei fatti così come descritti).
    Il tennista non è scorporabile dall’uomo. Agassi che si narra e ci narra non mi pare gran cosa; Agassi che si congeda melenso dal pubblico nemmeno. Quindi.

  4. mc scrive:

    Sono sicuro che Clerici, durante il commento di una recente partita, ha detto che Agassi-Graf sono, cito: “praticamente falliti” , a causa della bolla immobiliare statunitense.
    Io credo che siano alla ricerca di soldi. Aspetto conferme o smentite…

  5. Otello Lorenzi scrive:

    “Andre non ha certo bisogno di soldi”, scrive Scanagatta. Dimentichiamo troppo spesso che un americano pienamente inserito nel suo sistema sociale non è capace di rinunciare ai soldi. Nemmeno quando possono sembrare pochi se rapportati agli standard degli americani ricchi. E poi i soldi non sono mai pochi, considerato che l’abilità dei ricchi consiste nell’arraffare il poco dovunque sia possibile arraffarlo.
    Andreino conosce bene come va il mondo. Non gli stiamo facendo tutti una gran pubblicità? Solo su questo sito, di qua e di là, si contano già quattro o cinque articoli e decine di commenti, che diventeranno presto centinaia. Con le dovute proporzioni, non è difficile immaginare che saranno molti milioni di persone a parlare del libro di Agassi in questi giorni.
    Il figlio della città di Bugsy Siegel è furbo, ovviamente. E altrettanto ovviamente noi, gente comune, siamo al contempo polli e buoi.

  6. haiv scrive:

    sicuramente sarebbe stato meglio se lo avesse detto quando lo si poteva punire ma se queste dichiarazioni servissero a smuovere qualcosa,ci sarebbe solo che da ringraziarlo.a me sono sempre piaciuti quelli che parlano,è il silenzio ad essere pericoloso

  7. john john scrive:

    caro Ubaldo inutile stare a girarci attorno: dopo queste tristi rivelazioni la sua immagine va in frantumi come i cristalli che ha ingerito; ho studiato a fondo la tossicodipendenza e posso assicurarti che il tipo di droga ingerito da Andrè è assolutamente distruttiva e crea una fortissima dipendenza; sarebbe stato interessante a questo punto sapere come (e se) Andrè ne sia uscito; in un libro di recente pubblicazione “A beautiful boy” un giornalista Usa raccona la sua odissea alle prese con il figlio che fa uso di cristalli: credetemi, un calvario da non augurare a nessuno. Detto ciò è chiaro che l’Atp, almeno in passato, non sia esente quantomeno da leggerezze sul tema. Ubaldo, mi farebbe piacere leggere la traduzione sullo stesso giornale Times online di una splendida intervista a Serena Williams che, in questo momento, farebbe da contraltare alle miliardarie miserie del tennis drogato.

  8. Howl scrive:

    Anche io ho sentito che agassi e’ in guai finanziari e comunque anche se non lo fosse e’ sempre un americano di las vegas, attaccato ai soldi lo sara’ sicuramente. Quindi io sono propenso a credere che l’abbia fatto per vendere meglio il suo libro.

  9. mari scrive:

    Sono talmente insensate le dichiarazioni di Agassi che non ha
    senso sforzarsi di trovare spiegazioni razionali sui motivi che lo hanno spinto a queste rivelazioni “postume”.
    Mi viene solo in mente che la stupidità non ha limiti e non sono la sola a pensarla cosi…

    In silenzio anche un idiota puo’ sembrare una persona intelligente. Sfortunatamente gli idioti vogliono sempre parlare. (Eros Drusiani)

    Il vantaggio di essere intelligente e’ che si puo’ sempre fare l’imbecille, mentre il contrario e’ del tutto impossibile. (Woody Allen)

    Non e’ un perfetto idiota solo perché nessuno è perfetto. (Groucho Marx)

  10. SpiritInTheNight scrive:

    Nella speranza di non essere pollo nè bue, visto che non credo che comprerò il libro di Agassi… Due cose: 1)Circa il discorso doping, è arrivato il momento di dare un bel giro di vite. Non solo per queste droghe cosiddette “ricreative”, il cui uso dovrebbe essere sanzionato non già perchè influenzino le prestazioni sul campo, ma perchè non è bello e non è di buon esempio per i giovani che i grandi campioni siano fatti di coca, anfetamine e Dio sa cos’ altro, ma anche per le sostanze più prettamente dopanti (come l’ EPO) che sicuramente girano e non vengono mai trovate. 2)Agassi “odiava il tennis”… Mi pare di vedere, leggendo l’ articolo di Ubaldo, che la dichiarazione completa sia “da ragazzino ero giunto a odiare il tennis”, per colpa del padre che lo ossessionava. E’ molto diverso dire questo o dire “odio il tennis” in generale. Anche perchè uno che odia il tennis non continua a giocare fino a 36 anni.

  11. miloslav68 scrive:

    Come al solito nel giornalismo sportivo si fa un caso per ogni cazzabubbola. Le rivelazioni di Agassi possono incuriosire ma non sorprendere e giammai essere elevate a tentato omicidio dello sport che amiamo. Come tutti sanno, il numero dei personaggi dello star (sport) system che non hanno fatto uso di sostanze stupefacentisi si può certo contare sulle dita di una mano. In tempi, come quelli odierni, in cui l’età media dei ragazzini che fanno uso di stupefacenti si abbassa drasticamente, le rivelazioni di Andrè giungono come una conferma. Conferma che, nel caso di specie, trova i suoi presupposti nell’habitat in cui Andrè e cresciuto (la Las Vegas giustamente rilevata da Tommasi) e nelle amorevoli premure del “caro” genitore (altrettanto giustamente rilevato da Avec Double Cordage). Nato nel paese dei “balocchi”, figlio di un ex professionista in cerca di rivalsa, cognato di Gonzalez, fautore di uno stile di gioco tipo videogame. Cos’altro si vuole di più. Mi sembra che il percorso fosse segnato sin dall’inizio. Come l’Obelix di Uderzo e Goscinny è caduto da piccolo in una marmitta zeppa di sostanze stupefacenti. E’ quindi logico che si sia sviluppata una dipendenza o quantomeno una inclinazione.
    Ad esser sinceri, pur senza voler considerare le sue o le rivelazioni di Norman, anche il viso del campione americano mi ha sempre fatto bonariamente pensare che facesse di uso di sostanze stupefacenti: occhi a palla, vacui ma mai domi (neanche in posizione orizzontale come ogni bambola per bambini che si rispetti); sorriso inespressivo perennemente stampato in volto. Per non parlare poi della camminata alla Forrest Gump.
    In ogni caso Andrè è stato il depositario di un modo unico di colpire la palla che sapientemente plasmato alle leggi del marketing diventò un prodotto che entusiasmava le folle e quindi determinava gli incassi nei tornei, anche da 142 al mondo.
    Come dar torto, pertanto, all’ATP se in quell’occasione chiuse un occhio. Ben venga la sua assoluzione a discapito di casi equivalenti riguardanti però giocatori che faticano, fuori dei confini natii, a popolare le tribune, ognuno dei quali costituisce sicuramente miglior esempio di pugnalata al nostro sport. In fondo lo sport è spettacolo, esibizione circense delle proprie abilità. E se la platea sbadiglia la cassa piange.
    Ai tempi della banda Kramer, sicuramente “alcuni” professionisti odierni non sarebbero stati ingaggiati dal buon Jack, che non era certo uno sprovveduto. Come è altrettanto certo che il vecchio Jack avrebbe fatto carte false per avere Andrè nella sua troupe.
    Se poi Agassi abbia pubblicato il libro per rinsaldare le sue finanze o per liberare il suo karma mi sembra questione di lana caprina che non val la pena di dipanare.

  12. haiv scrive:

    è vero,bella intervista a serena williams che si conferma essere l’unico personaggio nel tennis femminile, nel bene o nel male.Lei ha sempre qualcosa da dire dalle interviste sfottò alla safina,alla morte della sorella,dalla discesa in classifica, alla risalita(AO 2007),dagli altri suoi interessi,al fattaccio degli us open,ai cori (forse razzisti) di indian wells e del RG etc etc.ce ne fossero altre cosi…
    concordo con SPIRITINTHENIGHT:è vero,nell’articolo c’è un errore:agassi odiava il tennis,non lo odia..sarebbe superficiale far passare l’idea che agassi abbia detto queste cose per danneggiare il tennis..e non penso nemmeno che abbia bisogno di soldi ne lui ne steffi graff e,anche se fosse,non sono qualche migliaio di copie vendute in piu che fanno la differenza a un giocatore che potrebbe guadagnare il triplo facendo un match di esibizione..inoltre un giocatore a corto di soldi non fa tutta questa beneficienza e soprattutto per raccimolare dei soldi non andrebbe a rovinare la sua immagine avendo a disposizione altri modi per guadagnare lo stesso se non di piu.forse la causa puo essere tuttalpiù ricercata nella grande esigenza che ha sempre avuto di far parlare di se e di stare al centro dell’attenzione(ma ci credo poco comunque)..ma al discorso “odio il tennis” o al discorso “aiuto sono povero” non credo.

  13. Otello Lorenzi scrive:

    Vediamo se ho capito dove si sta andando a parare. Agassi non poteva non essere un consumatore di stupefacenti, essendo nato a Las Vegas. Dal che deduco che a Medjugorie non fumano nemmeno sigarette. Agassi aveva un padre brutale (perché immigrato? perché pugile? perché spingeva il figlio a diventare sportivo di professione?). Diamo comunque per acclarato che Agassi senior non fosse uno stinco di santo con suo figlio. E allora? C’è un sacco di gente al mondo che è cresciuta fra lupi mannari e se ne è dignitosamente affrancata, non affibbiando ad alcuno la colpa dei propri guai. Qualcuno qui sostiene poi che si vedeva ad occhio che Agassi fosse uno strafatto. Ma davvero? E perché questi occhi di lince non dirigono qualche dipartimento a Quantico, invece di allietare noi con i noiosi rapporti delle loro capacità investigative?
    Che roba…

  14. Safinator scrive:

    Patetico e ridicolo buonismo.
    Ci siamo tutti goduti un gran bel tennista.
    I problemi dell’ uomo non ci riguardano.

  15. andrea scrive:

    Dichiarazioni sempre fatte a carriera conclusa! Ridicolo! Concordo con chi vuole un giro di vite nei confronti del doping, è ora di essere veramente severi. A volte mi sono chiesto: ma se un tennista molto vincente, a carriera ormai conclusa, dichiarasse che i suoi successi erano merito esclusivo del doping cosa accadrebbe? Oltre alla questione etico morale, gli toglierebbero il nome dall’albo d’oro? E i soldi guadagnati? Rimango sempre più convinto che nello sport ci sia molto poco di vero, come del resto, in una visione pessimistica, anche nella vita fuori dal campo.

  16. LucaGE scrive:

    Da tutta questa spazzatura (Agassi, Mc Enroe, Wilander, Korda e chi più ne ha più ne metta) emerge ancora una volta limpida, pulita, perfetta una sola figura, esempio per sempre, per tutti, gigante della storia, del sacrificio, del lavoro, dell’intelligenza:
    IVAN LENDL.

    Grazie

  17. theresa scrive:

    miloslav68 scrive: “…. il viso del campione americano mi ha sempre fatto bonariamente pensare che facesse di uso di sostanze stupefacenti: occhi a palla, vacui ma mai domi (neanche in posizione orizzontale come ogni bambola per bambini che si rispetti); sorriso inespressivo perennemente stampato in volto. Per non parlare poi della camminata alla Forrest Gump….” Così è esattamente come l’ho sempre visto anch’io,però a me non dava l’idea di essere alterato da sostanze chimiche,anzi,mi pareva e mi pare a tutt’oggi ebete di natura,o quantomeno non molto sveglio ed intelligente.Questo tarchiato e spelato ex idolo delle ragazzette sceme come lui,stà sputando nel piatto in cui ha sempre mangiato a sbafo ed intorbidendo l’immagine del mondo del tennis,reo di avergli donato fama e ricchezza.

  18. Napo scrive:

    mi sembra che si faccia una gran confusione i) doping è un’altra cosa, è imbrogliare per vincere ii) uno usa la droga per scopi ricreativi, che c’entra con il doping?? vanno fermati per evitare che gli venga un infarto in campo quello sì, ma non ha nulla a che fare con il doping. la WADA che urla mi sembra, in questo senso, una banda di moralisti inutili.
    e in cosa agassi avrebbe fatto male al tennis? per aver svelato i parrucconi e che c’è un sacco di gente, a livello atp, che imbroglia? per avere detto che aveva il terrore di suo padre e odiava il tennis (da ragazzo, non certo da 30enne in avanti)? lo si vedeva da come giocava, poi per fortuna è cresciuto, è maturato, e da insopportabile ribelle è diventato quel meraviglioso giocatore che è stato in terza età tennistica? ha (probabilmente) detto la verità, e magari se leggiamo tutti il libro faremo commenti più circostanziati. una volta tanto sono in disaccordo con Umberto (grandissimo comunque e grandissimo anche per il blog).
    l’atp e la wada devono fare del suo meglio per evitare il doping che serve a imbrogliare e vincere, su chi fa uso di cocaina o droghe simili sinceramente mi spiace per loro ma tutto questo can can e soprattutto sbattere il mostro in prima pagina e sparare a zero su chi ha fatto degli errori (seppure gravi) e additarli come “dopati” mi fa schifo tanto quanto gli imbrogli dell’atp.

  19. Safinator scrive:

    Risposta a Luca GE: PETE SAMPRAS e ROGER FEDERER.
    E LEGATI LE MANI UNA VOLTA PER TUTTE!
    Maradona pippava come un pazzo…ciò non toglie che sia stato uno dei pochi GOAT universalmente riconoscibili nello sport…

  20. pedrinho&luvanor scrive:

    La solita invidia per Panatta. Il libro di Adriano va a ruba. Il Kid doveva fare sensazione per vendere un po di copie. Godiamoci Mita Medici….Loredana Bertè ..la maglietta rossa….

  21. Riccardo scrive:

    Gli insabbiamenti sono quasi inevitabili. E fisiologici, aggiungerei.
    Non dimentichiamo cosa il tennis è: spettacolo, show businnes.
    Agassi era un elemento fondamentale in quest’ottica, ed è ovvio che lo abbiano tutelato (tutelando il tennis stesso).
    Il doping è illegale non perchè sia amorale o altro: semplicemente ha degli effetti negativi sulla salute, e dunque legalizzandolo si farebbe un grave torto ai tennisti che non vogliono farne uso (giustamente) per non rimetterci la salute.
    Ma se non ci fossero effetti collaterali, io sarei per la piena legalizzazione.
    Più divertimento, più spettacolo.
    Credo che la conseguenza più a breve termine di queste rivelazione sarà una sentenza feroce contro il povero Gasquet.
    Quegli ipocriti dell’Atp vorrano dimostrare “che adesso si fa sul serio”, finchè l’attenzione dei media è puntata su di loro.
    Tra un paio di mesi si ritornerà alla normale, saggia e fisiologica tolleranza per cocaina, anfetamine varie e altre droghe ricreative.

  22. something blue scrive:

    francamente esagerato nel tono e nel contenuto il pezzo di Ubaldo, così come era stato troppo lungo e sopra le righe l’altro pezzo, quello sui giornalisti passati ad altre testate. Poichè i pezzi di Ubaldo danno il la al sito, lo invito con amicizia a recuperare distazzo ed equilibrio.

  23. stefano grazia scrive:

    Quante ipocrisie e solo per aver letto un pezzo estrapolato (ad arte?)…magari leggendola tutta, la biografia,si avranno anche le risposte…Quindi un consiglio a tutti: prima leggiamola e poi ne parliamo. Io mi trovo perfettamente d’accordo a meta’ (!!!!) con Spirit,Mroslav, Safinator, Otello … Alla tamarra dico che Agassi e’ stato il piu’ intelligente e sensibile di tutti, e lo si e’ visto nella sua vita non inquadrata dentro certi schemi, nelle sue interviste,nel ricordo degli amici (Courier interpellato disse che non c’era paragone fra Andre e Pete) nella sua opera filantropica e forse forse anche con questo libro…Di cosa stiamo parlando poi? Di una squalifica eventualmente di 3 mesi,di una menzogna cHE TUTTI AVREMMO FATTO per salvarci il culo e che l’ATP e’ stata ben felice di credere E HA FATTO BENISSIMO: non l’avesse fatto avrebbe rovinato forse l’uomo e anche il tennis…Guardiamo invece il lato positivo (che credo emergera’ poi dalla lettura dei capitoli succerssivi): RAGGIUNTO IL PUNTO PIU’ BASSO DELLA SUA CARRIERA IL KID, con grande dispetto di Clerici e Tommasi (che pure adoro), SI E” RISOLLEVATO ED E’ DIVENTATO UN IMMORTALE DELLO SPORT…Altro che, il resto son tutte balle. e poi, a proposito d’ipocrisie, ma stiamo ancora qui a inneggiare agli australiani che giocavano ubriachi o perche’ erano fsempre prontii a bersi 5-6 birre dopo una partita e far casino? Stiamo a condannare le droghe ricreazionali e poi esportiamo e inneggiamo al vino e facciamo pubblicita’ ai superalcolici?
    Tornando ad Agassi, anch’io rimango un po’ sorpreso dal timing e dai motivi (impossibile credere l’abbia fatto per soldi) ma certe affermazioni (l’odio per il tennis o per il padre) contrastano con altre informazioni in mio possesso, altri libri (incluso quello di Mike Agassi) e altre interviste…Ridicola poi l’affermazione di agassi che odia il tennis: l’avra’ odiato, in certi momenti, sicuramente quando si e’ drogato, ma certamente non nella seconda parte della sua carrtiera,non quando fece il discorso d’addio fra le lacrime…
    Ripeto: meno titoloni, meno boccuccie spalancate: leggiamoci il libro, magari e’ anche un bel libro,non e’ vero che le bio sportive sono delle palle: in america ci sono fior di lobri sportivi, nelle librerie gli scaffali sono pieni, e’ un genere che va molto, Jimmy Connors saved my life di joel drucker e’ un bellissimo libro e magari lo sara’ anche questo. Con buona pace di Rino e Gianni che si rifiuteranno di leggerlo e rimarranno convinti di aver ragione.

  24. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    I soldi non fanno la felicità, ma la serenità si.
    Quando i soldi finiscono, è brutta.
    Per spingere una biografia, bisogna renderla interessante.
    Dette queste sciocche ovvietà, secondo voi perchè mai l’ATP dovrebbe fare qualcosa contro i suoi associati, specie se famosi e “trainanti”?
    Ecco perchè è necessario, a meno di liberalizzazione dichiarata ( e Tommasi, qui, non ha proprio tutti i torti, nel suo essere provocatorio), che il tennis introduca controlli, o meglio che organizzazioni esterne controllino il tennis, e lo controllino bene.
    Alcuni bloggers anti-Nadal hanno forse calcato troppo la mano, in numerosi commenti, nell’individualizzare la loro critica. Io ricordo però cortesi rifiuti ai controlli anche da parte delle Williams, eccetera eccetera.
    E siccome per lavoro ho incontrato anche gestori di laboratori analisi italiani privati, ogni tanto mi sono stati raccontati “aneddoti” su atleti (compresi giocatori/giocatrici di tennis) italiani che….beh…..io se non vedo con i miei occhi non credo mai, ma insomma, qualche dubbio nasce.
    Secondo me la faccenda è seria, proprio perchè i controlli non lo sono. Il tennis è rimasto (volutamente?) troppo indietro.
    Ciò a prescindere da Agassi, che secondo me, a differenza di quanto afferma Ubaldo, vuole proprio solo vendere bene la sua biografia.
    Ma siccome mi rendo conto che sto continuando a scrivere ovvietà, smetto subito.
    P.S. Lendl era come la zia Agatha di Wodehouse (umorista inglese decisamente fuori moda, ma che a me da piccolo piaceva molto), che uccide topi a morsi e danza sui cadaveri dei nipoti; il suo era doping naturale proveniente dall’odio, non aveva bisogno d’altro.
    Ovviamente, si scherza, almeno su Lendl.

  25. Safinator scrive:

    Qui…si fa spesso sensazionalismo e gossip.
    Oppure..per sintetizzare…si sparano sciocchezze a proposito delle sciocchezze
    Vogliamo parlare di un uomo in crisi nella sua vita che si da alle droghe?
    Discutibile o meno come scelta,non sono affari nostri…
    Vogliamo parlare di un tennista in crisi che si dopa!?
    No…non è quello il caso.
    E non voglio piu parlare dei problemi di agassi ragazzino…del babbo quasi omofobo ecc. ecc..
    Delle ragazzine che lo idolatravano…
    Odio per il tennis!!?E’ normale a un certo punto della vita odiare un qualcosa che ti è stato imposto.
    Ma se si odia…si smette.
    Non si dura fino a36 anni…
    Ah..permettetemi di ridere ancora per il “POVERO GASQUET”…
    se lui è POVERO…alla Hingis che fanno ora…la fucilano!?

  26. Safinator scrive:

    Ah…Ubaldo,scusami se mi permetto.
    Hai la classe,il talento,il nome e l intelligenza per evitare certi titoli

  27. theresa scrive:

    @Al tamarro Stefano Grazia,innanzi tutto tamarro ci sei tu,io non ho mai inteso mettere in discussione ciò che Agassi ha fatto di buono,il suo talento e le sue iniziative benefiche,nè ho dato un giudizio morale sulla persona,dico semplicemente che non mi è mai sembrato un tipo intelligente e particolarmente sveglio.Ho sempre trovato banale il personaggio che si è ritagliato,per la serie da te descritta”una vita non inquadrata dentro certi schemi”,atteggiamenti divistici alla James Dean,scontati e vecchi come il cucco ma che fanno sempre presa.E questo outing non è che l’ennesimo esibizionismo,la solita recita da anticomformista a scandaloso.Non sò se ha scritto il libro per soldi o per altri motivi,stà di fatto che è una bella palata di fango sugli altri campioni di tennis,ed una soddisfazione per i cultori del sospetto più ottusi come i vari Ruggero e compagniabella…ma si ritirasse sto gabinetto calvo…!!!

  28. LucaGE scrive:

    @Safinator

    Infatti Pete Sampras 18 enne è andato a casa del maestro Lendl per sapere come si diventa un campione…Ragazzo, ripassa quando saprai qualcosa di più del tennis…Le mie mani sono liberissime come vedi, mi spiace…
    Ciao ciao amigo

  29. LucaGE scrive:

    @Marcelus Edberg Wallace

    Risparmiati il tuo squallido umorismo….
    E inchinati alla grandezza del maestro…
    Ciao ciao amigo numero 2

  30. Safinator scrive:

    Son 3 anni che e ritirato…

  31. Marco Dema scrive:

    @theresa: sbaglio o Agassi è noto anche per la sua straordinaria capacità di ricordarsi ogni punto giocato nelle interviste dopo-partita? Non credo che un ebete, come lo definisci tu, o una persona poco sveglia possa avere tali capacità. Io quando vedo Andrè, vedo un grande campione che ha avuto la forza di risalire la china, vedo una persona con una splendida famiglia, innamorato della moglie e dei suoi figli e vedo anche un grande uomo per quello che la sua fondazione sta facendo.
    Lui mi trasmette sensazioni decisamente positive.

  32. stefano grazia scrive:

    Il bello e’ che sul blog e’ peggio che nella guerra delle rose e si fanno e si disfano alleanze e a seconda dell’argomento si combattono battaglie contro gli alleati della guerra precedente. Giusto cosi’, infatti. e allora, cara la mia tamarra (come io sono diventato il subcomandante, tu resterai tamarra a vita),ti sbagli di grosso: agassi e’ uno dei tennisti piu’ intelligenti che vi siano mai stati, forse piu’ di Federer che parla si 4 o 5 lingue, ma non brilla per curiosita’ e cultura visto che si fece beccare senza sapere chi era Althea Gibson agli USOpen l’anno in cui si celebrava la carriera della prima giocatrice nera a vincere uno Slam. Certo, dirai tu o Giovanni de rompiquajon, sapere o non sapere chi e’ althea Gibson non e’ un indice di cultura. vero, a meno di non essere il numero uno del tuo sport e di essere agli USOpen l’anno in cui la si celebra. Un minimo di curiosita’ intellettuale a vedere nei giorni precedenti tutte quelle foto, quei cartelloni, magari a sentire questo nome sussurrato… Roger e’ un ragazzo splendido e molto simpatico, e infatti lo tifo, ma un po’ troppo perbenino e politically correct in effetti ogni tanto lo e’…agassi secondo me dal punto di vista umano gli e’ stato superiore, proprio come essere umano, come storia umana…Dovessimo fare un film fra 20 anni cosa facciamo un film su Sampras o Federer o anche Lendl? No, lo faremo su Martina Navratilova o su Agassi… Ma a parte questo, io non lo conosco, non ci ho mai parlato, ma l’ho seguito fin dall’inizio, dall’88-89 e ho letto centinaia di interviste e anche quando tutti lo odiavano perche’ era giudicato un punk, una bestemmia, una minaccia per i gesti bianchi,in realta’ a leggere bene si capiva che era piu’ intelligente lui dei suoi detrattori e di chi gli stava intorno.
    Sulla faccenda della droga non so, possono aver ragione tutti, io mi sento piu’ vicino ai Safinator, Otello etc ma quello che dico e’ semplicemente: evitiamo i titoloni (anche per me questo -e quello di Tommasi-sono stati infelici, e leggiamoci il libro che magari e’ anche bello…

  33. astoppardi scrive:

    comunque se si inserisce droga nel tennis in un motore di ricerca vengono fuori nomi che avevo scordato legati al consumo di stupefacenti…e due di loro personaggi che hanno segnato la storia del nostro sport…addiritura uno di loro inizializzato dal rivale e da un altro tennista dell’epoca…parlo di mcenroe borg gerulatis…che dire…lo sport con i soldi ed il successo porta a questo?

  34. BB 1980 scrive:

    Allora ci avevo azzeccato: leggo più sopra un commento riportante una frase di Clerici, secondo cui “la coppia Graf Agassi è prticamente fallita” causa bolla speculativa immobiliare.
    Fallito o no, Agassi fa advertising al suo libro; più ne vende, meglio è per il suo portafoglio : d’altra parte, nella vita non si sa mai.
    Che poi sia da biasimare, per averlo fatto ed avero rivelato solo ora è un altro paio di maniche

  35. marcos scrive:

    come molte altre persone famose per qualche motivo, agassi ha vissuto un periodo di tossicodipendenza. sono contento che ne sia uscito. non credo che l’assunzione di quel tipo di droga lo favorisse nell’attività…anzi. infatti, in quel periodo, è finito veramente in basso, anche in classifica.

    se questo libro riuscirà in qualche modo ad allertare i ragazzi sul pericolo della droga, ben venga. se ha bisogno di soldi e per questo svela un suo periodaccio, bene lo stesso: mi pare che con i soldi, agassi stia facendo anche del bene. più che la droga, è l’odio per il tennis che aiuterà a vendere il suo libro: sembra un’affermazione incomprensibile. ma se l’odio per il tennis è circoscritto ai tempi in cui il padre lo “bastonava” o ai suoi tempi di tossicodipendenza, allora, si può ben comprendere.

    ciò che non va bene, è che l’atp, allora, abbia insabbiato la vicenda. è una pratica che ogni organizzazione (in italia ne sappiamo qualcosa) utilizza, per evitare pesanti problemi d’immagine, colossali perdite economiche e, talvolta, gravi ripercussioni dal punto di vista dell’ordine pubblico.

    agassi avrebbe dovuto prendersi i suoi tre mesi di squalifica in silenzio: la sua risalita (come fu per capriati), sarebbe stata ancor più osannata.

    per quanto mi riguarda, continuerò a pensare ad agassi come al miglior interprete del gioco in anticipo: in pochi, quand’era in forma, reggevano il suo forsennato ritmo da fondocampo. i più grandi battitori non comprendevano come i loro servizi potessero tornare indietro in così poco tempo.

    se tutti parlassero, infine, scopriremmo un mondo assai più drogato di quanto si pensi. mondo trasversale, per altro: colpisce gli operai che si svegliano alle 4 e mezza per venire a lavorare in città fino alle sei di sera, come i più grandi campioni dello sport, il mondo dello spettacolo, la politica, l’arte, la musica. pare che all’uomo, per convivere con le proprie inadeguatezze, non basti l’amore.

  36. theresa scrive:

    Stefano,secondo me caschi di nuovo dentro a stereotipi,e cioè il ragazzo bravo e corretto,ma piatto perchè troppo regolare,cioè Federer,e l’uomo di mondo viveur vivace,ergo più sveglio (…Agassi?!!),ma non è sempre cosi che funziona.Chiedo scusa ai suoi fans ma a me,sia dall’atteggiamento che dalle interviste,mi è sempre sembrato di intelletto non eccelso.Ma poi Stefano,consentimi,sei pure un pò ingenuo quando dici”tutti lo odiavano perche’ era giudicato un punk, una bestemmia, una minaccia per i gesti bianchi..”…suvvia è stata una parte che Agassi era ben felice di sostenere e ci ha pure calcato la mano,dato il grande successo,altro che inviso,era il divo del momento,corteggiato da sponsor a dozzine,il personaggio (finto)controcorrente facente presa fra i ceti meno abbienti di materia grigia.Adesso vorrebbe riprendere con questa solfa,scaricando con noncuranza ombre pesanti sul mondo del tennis.Ma perchè non se ne và in pensione?Tu mi dirai che ha solo 40 anni,vero ma ne dimostra 55….eheheh

  37. Otello Lorenzi scrive:

    Sono stupito dallo stupore: “Agassi, perché l’hai fatto?”. Qualunque sia il motivo (soldi, vendetta, odio) è comunque poco edificante. E’ altrettanto sicuro che Andreino abbia parlato solo ora perché adesso è fuori dal tennis. Conclusioni finali? Agassi è “n’ommo ‘e niente”, un uomo che non vale niente, a prescindere da quello che sia stato come giocatore. L’”Atp” cerca di limitare i danni dopo essere stata sputtanata da un tipo a cui comunque avevano fatto un favore, seppure interessato. I tennisti attuali parlano secondo le loro convenienze, amicizie, rapporti personali, insomma seguendo la nota linea dell’interesse personale. I giornalisti, idem con patate: la notizia è vendibile bene, dunque la cavalcheranno fino a quando il cavallo non stramazzerà. Dove sono tutte queste novità? Credete forse di vivere nel Paese dei Balocchi?

  38. Safinator scrive:

    Sarà…ma dai 18 anni in poi il povero Sampras ha doppiato quello che ha fatto il tuo amato…

  39. oscar scrive:

    E come mi aspettavo il sito ufficiale dell’ ATP non cita una parola!
    A mio avviso andrebbe aperta subito un’inchiesta contro giocatore e ATP, multe e sollevamento di sederi da poltrone, revoca di titoli e risarcimento montepremi vinti, radiazione dalla Hall Of Fame! Chi sbaglia paga, tra 100 anni, dovranno sapere che le cose sono andate cosi, altro che non le prendeva per benefici sul campo! Il tennis non e’ solo fisico, anzi, avere una testa sgombra da pensieri negativi, e’ un vantaggio non indifferente! Ripeto, va punito senza alcuna giustificazione.

  40. oscar scrive:

    Alt alt, nessuna radiazione dalla Hall of Fame, non ci era ancora entrato, spero ora che non ci entri mai!

  41. mario scrive:

    Sono un suo tifoso e lo perdono senza problemi.
    L’unica cosa che emerge dalle sue parole è la figura di un uomo in grossa crisi che cerca l’ oblio e anche l’ autodistruzione nella droga (droga, non doping come furbescamente è stato riportato da alcuni media italiani, probabilmente parlare di un simil Ben Johnson fa più notizia, poco importa che il caso fosse ben diverso), non quella del classico sportivo imbroglione che cerca l’ aiutino per correre di più o tirare più forte.
    Mi delude vedere che gli si getti la croce addosso in questo modo, la Navratilova addirittura lo paragona a Clemens, giocatore di baseball che ha ammesso in un libro di aver fatto uso per anni di steroidi e ormone della crescita… Proprio la stessa cosa di Agassi, già già, un paragone davvero calzante.
    Ha sbagliato, ci mancherebbe dire diversamente, ma sono errori in cui chissà quante persone sono cadute in un periodo di crisi.
    Delude sicuramente il fatto che abbia mentito, però a livello puramente sportivo non vedo perchè la sua legacy (come amano dire gli americani) ne debba uscire intaccata.

    Molto più grave mi sembra il comportamento dell’ ATP invece, spietata con chi non le serve e molto più comprensiva coi personaggi di spicco.

  42. mario scrive:

    In effetti gli andrebbero tolti tutti i trionfi del 97, sono d’ accordo… 4 slam, 7 master series, il master di fine anno e un paio di titoli minori, se non ricordo male.

    Un’ annata che ha fatto la storia del tennis

  43. Safinator scrive:

    Immagino che tu mario sia sarcastico vero!?
    Perche lo sei…vero!?
    Perche nel 97 agassi ha giocato si e no 20 partite…

  44. LucaGE scrive:

    @Safinator

    Doppiato? Forse negli anni 80 e 90 seguivi solo le bocce…

    Avrà anche vinto 14 slam a 8 (8 per 2 = 16 comunque), peraltro in un periodo più semplice (anche se non scandalosamente fortunato come quello dello svizzerotto) ma Sampras ha giocato MENO finali di slam, ha vinto 30 tornei in MENO, e 5 masters come Lendl con MENO finali…

    Davvero strana la tua concezione del verbo doppiare…

    E qui comunque si faceva riferimento alla serietà ed alla professionalità, non ai titoli, ed in quello, vi piaccia o non vi piaccia, Lendl è il campione di tutti i tempi

  45. oscar scrive:

    anche un titolo e una finale challenger, meritano giustizia..
    Qui non voglio processare Agassi persona, ma lo sport deve rimanere pulito da droga e doping.
    Lui va indagato ma non credo proprio solo per il ‘97 dove non vinse praticamente nulla, eh eh …eh che caso!
    L’ ATP andrebbe processata per crimini contro lo sport!

  46. theresa scrive:

    UN OSCAR A OSCAR,ma penso che purtroppo sederi dalle poltrone Atp non se ne scolleranno mai,e che Andreino prima o dopo nella Hall of fame ci entrerà.Lo sò che dopo i miei commenti al vetriolo,starò sulle scatole a più di uno,il fatto è che a me piacciono i ragazzi semplici e puliti,come Federer e Nadal(nessuno mi rompa con la storia di Nadal dopato,tanto non ci penso proprio).Dunque,dicevo,sono molto più portata per i ragazzi SENZA GRILLI per la testa,è vero che tutti quanti abbiamo un pizzico di vanità,ma il personaggio Agassi mi è sempre sembrato forzato ed esibizionista oltre misura.Il mio reiterato sfottò sulla sua presenza fisica non è gratuito,è dovuto al colmo dei colmi:Agassi che si atteggia a “bello e dannato”senza averne il fisico,non è mai stato un bel ragazzo e adesso men che meno,per me è ridicolo quasi come se il simpaticissimo scarrafone Baghdatis volesse mettersi a fare la star Hollywoodiana.Ho sempre pensato queste cose di Agassi,e questa sua ultima “trovata” è perfettamente nel suo stile ed è una conferma al mio punto di vista.Ma poi siamo sicuri che l’anfetamina non sia una forma di doping?Per quanto riguarda i livelli di attenzione e di prontezza lo è eccome,lo sapevate che molti studenti di liceo ed università la assumono prima degli esami?Mentalmente e a livello nervoso è un aiuto notevole.

  47. stefano grazia scrive:

    Se le interviste di Agassi ti sembrano interviste di uno poco intelligente delle due l’una: o sei scema tu(e lo escludo) o non ne hai mai lette … A Wimbledon a chi gli chiedeva scandalizzato come mai avesse deciso di farsi il body shaving (che ora fanno tutti ma allora nel tennis era uno scandalo come indossare la bandana, portare la barba o anche i calzini e le scarpe nere) e da chi se lo fosse fatto fare rispose di getto: let’s put it in this way, non me lo sarei fatto fare da te…E a chi gli chiedeva se era conscio che i suoi pantaloncini bianchi fossero trasparenti rispose: Obviously, you are…
    E questo e’ solo il suo lato da commediante…l’analisi tecnica delle partite, del gioco, del sistema (sport e societa’) emergono da ogni sua press interview a tutti coloro che non abbiano gli occhi foderati di prosciutto…Poi se si vuole negare l’evidenza la si neghi, se si preferisce passare 24 ore chiusi in una stanza con Sampras o Federer o Nadal piuttosto che con Agassi o Roddick o Djokovic (e forse anche Murray) e’ una questione di gusti, ma a me sembra piuttosto che ti stia sulle palle perche’ e’ brutto, pelato, sembra un ragioniere o Mr Magoo e quindi non ha piu’ l’aura, il phisique du rol…insomma,se ti fermi all’aspetto fisico allora tifa per Hollywood 6 packs Gambill o per Rafter, grandissimo e lui si col phisique du rol, te ne do artto, ma anche lui col suo lato scuro: era infatti famoso per scoreggiare in faccia all’avversario prima del match nello spogliatoio (e questo faceva andar giu’ di testa proprio Agassi che era,a dispetto dell’apparenza, perfettino, igienico, puritano…Si trattava di vera e propria intimidazione prematch, un mindgames perfar incazzare e innervosire l’avversario, uno di quei britaloni scherzi di camerata fra australiani bevitori di birra e pronti al casino facile e volgare e compiaciuto… L’aneddoto e’ raccontato nella biografia di Pat Cash, Undercover, e ripreso poi da un’intervista di Peter Bodo,mi pare, al Pirata australiano)

  48. stefano grazia scrive:

    Quel che voglio dire e’ che a volte l’apparenza (Rafter) non coincide con la sostanza (Scherzi da bar camerateschi e un po’ volgari), e secondo: de gustibus non es disputandi … Ma credimi, Agassi ne avra’ combinate tante (Bollettieri diceva che quando era all’Academy passava meta’ del tempo a cercare di tenerlo fuori alla galera), ma nessuno, nessuno potra’ dire che e’ stupido…E nemmeno insensibile: basterebbe leggere la lettera che scrisse a Bollettieri (e che lui molto onestamente riporta nella sua Bio My aces, my faults-5 mogli etc etc (e’ di 15 aa fa, adesso il numero delle mogli e’ salito) in risposta alla richiesta di Nick di un milione di dollari per aver raggiunto il numero uno di ranking un anno dopo che lo stesso Nick lo aveva scaricato perche’ non credeva piu’ in lui. Una lettera molto toccante, devo dire.

  49. stefano grazia scrive:

    Insomma, io Agassi non lo conosco di persona, magari lo conoscero’ un giorno e dovro’ dire: cavolo, aveva ragione la tamarra, ma se dobbiamo giudicare una persona, almno giudichiamola da un complesso di cose e non da una frase estrapolata o dagli occhi spiritati, giudichiamola dopo aver letto centinaia di sue interviste, frasi, discorsi, azioni, episodi, perche’ altrimenti facciamo solo la figura degli untori…Lo stesso discorso vale per la Henin o per Hewitt o per Yuri Sharapov. Mia moglie parlava ieri l’altro con la moglie di jim Pierce, il terribile Jim Pierce…o con la prima moglie di Marcelino Rios, il terrrribile Marcelino Rios…Quello che emerge e’ un quadro abbastanza diverso da quello che ci viene trasmesso dai media…tra l’altro neanche lu,Rios, i vuole parlare di tennis con sua figlia, too tough, dice…Proprio come Graf e Agassi, mi sembra.Non c’entra niente, ve lo dico cosi’…

  50. mario scrive:

    @Safinator: ovviamente ero ironico.

    Rispondevo al commento di oscar che scriveva questo:

    revoca di titoli e risarcimento montepremi vinti, radiazione dalla Hall Of Fame! Chi sbaglia paga, tra 100 anni, dovranno sapere che le cose sono andate cosi, altro che non le prendeva per benefici sul campo! Il tennis non e’ solo fisico, anzi, avere una testa sgombra da pensieri negativi, e’ un vantaggio non indifferente! Ripeto, va punito senza alcuna giustificazione.

    Come dici tu, dal punto di vista sportivo quell’ anno di Agassi fu praticamente inesistente. Direi quindi che si può parlare di come questa confessione influisca sulla sua credibilità, reputazione, buon nome, ecc ecc, ma dal punto di vista sportivo questo triste episodio non ha nulla a che fare con la sua carriera e i suoi successi, colti in momenti molto diversi.

  51. Safinator scrive:

    LucaGE…continua a crederci… :D

  52. theresa scrive:

    GRAAAZIAAA GRAAZIAAA!!!!!!Questa si chiama NEMESI:il punk odiato,la minaccia per i gesti bianchi,una vita fuori dagli schemi,l’uomo vissuto…….aveva il PARRUCCHINOOOOO!!!!!!!!!…AHAHAAHA….stò morendo dal ridereeee…ahahah….A parte questo risvolto comico,devo darti ragione su una cosa,non si giudica l’intelligenza di un uomo senza conoscerlo bene,però io parlavo di una mia personale impressione,forse dovuta ad un pregiudizio tardo Lombrosiano,dato che l’aria ebete ce l’ha tutta.Cmq sono preoccupata per lui,se arriva a confessare sulla parrucca può essere solo per vendere il libro,dunque le voci sul suo tracollo finanziario potrebbero essere vere,ma su questo non stò facendo dell’ironia,su queste cose non si scherza,anzi mi auguro che queste voci non siano vere.

  53. stefano grazia scrive:

    Otello, e io che pensavo che il tuo post del 29 Ottobre 2009 alle 14:31, cito
    Vediamo se ho capito dove si sta andando a parare. Agassi non poteva non essere un consumatore di stupefacenti, essendo nato a Las Vegas. Dal che deduco che a Medjugorie non fumano nemmeno sigarette. Agassi aveva un padre brutale (perché immigrato? perché pugile? perché spingeva il figlio a diventare sportivo di professione?). Diamo comunque per acclarato che Agassi senior non fosse uno stinco di santo con suo figlio. E allora? C’è un sacco di gente al mondo che è cresciuta fra lupi mannari e se ne è dignitosamente affrancata, non affibbiando ad alcuno la colpa dei propri guai. Qualcuno qui sostiene poi che si vedeva ad occhio che Agassi fosse uno strafatto. Ma davvero? E perché questi occhi di lince non dirigono qualche dipartimento a Quantico, invece di allietare noi con i noiosi rapporti delle loro capacità investigative?
    Che roba…
    fosse un capolavoro di sfoto’ sarcastico, come spero quello di Mario (anch’io come Safinator ho avuto un dubbio, soprattutto dopo che i tuoi ulteriori commenti contraddicevano la tua presa di posizione precedente)…
    E comunque che due maroni, anche questo argomento e’ gia’ sfumato, a quando di nuovo il forum sul GOAT e su chi sia piu’ forte, piu’ bello, piu’ buono fra Federer e Nadal?

  54. Otello Lorenzi scrive:

    Stefano, quel mio commento era una risposta spontanea, venata certo di sarcasmo, al post di miroslav68. Forse ti sarà sfuggita la sicumera di questo novello fustigatore di costumi, che con un piglio degno di Sherlock Holmes mentre si riempie la pipa e di Nero Wolfe quando si sbafa un’anatra selvatica in salsa Mondor, ci ha ammannito una lezione di sano cinismo.
    Come sai certamente, i post successivi ai primi diventano risposte ai commenti degli altri lettori più che essere l’ennesimo intervento sull’articolo.

  55. Giovanni da Roussillon scrive:

    In un capello posticcio del nostro, si nasconde materiale per l’ultima rivelazione che, nel caso d’insuccesso del “Vegas Open”, sarà resa al pubblico in un secondo tomo, edito da Meno Male. L’ex-pugile Agassian è un fuggiasco, rampollo naturale dell’Austriaco di nome Ulrich. Titolo del plagio: “Il nipote de L’uomo senza qualità”.

  56. Avec Double Cordage scrive:

    mi trovo perfettamente d’accordo con il subcomandante Stefano Grazia, miloslav68 (con lui almeno in gran parte), e marcos, con poca sorpresa sinceramente. Sono curioso di leggere il pensiero di Scanzi sull’argomento ma penso che prima di tutto sia necessario leggere il libro, almeno se si vogliono fare giudizi netti come li hanno fatti Ubaldo, Tommasi e Clerici, sinceramente mi sorprendono i loro punti di vista perchè dubito non abbiano mai sentito dei coca party dell’orso assieme a mac. Non capisco poi come Ubaldo possa prendersela tanto perchè Agassi indossava un parrucchino, sinceramente chi se ne frega se indossava un parrucchino, era una ragazzo di 20 anni con dietro tutto un macchinario e un immagine di punk costruita o ereditata a 16 anni, non sarei sorpreso se ci fossero stati dei suggerimenti da parte dei fashionistas nike, quelli che a federer appioppano borsette dorate frifri per wimbledon e a Nadal capripants da discotecaro ecstasyato made in ibiza. Nel pezzo sul parrucchino poi Ubaldo scrive più o meno che image is everything sia una sparata di Agassi, a me risulta invece che quella era una campagna pubblicitaria di una marca di macchine fotografiche che sponsorizzava Agassi.

    Ridicolo poi quello che apparentemente ha detto Bubka, ovvero che Agassi andrebbe più o meno crocefisso. Mi chiedo come nel 2010 si possa ancora confondere lo sballarsi con il doping? Forse bisogna provenire da uno sport pulito come l’atletica leggera, rappresentare una democrazia come quella bielorussa e svolgere un ruolo federale… ma poi se non sbaglio suo figlio gioca pure a tennis. Forse il pensiero dietro tutte queste confessioni di Agassi è quello di voler entrare nella politica dello sport e farlo senza poter essere ricattato, un Agassi o McEnroe (guarda caso anche lui conoscitore della neve e dello star system hollywoodiano) a capo di un ente indipendente che comandi il tennis sarebbe un bene, sempre meglio di un astista bielorusso (va beh qui sarebbe meglio andarci con cautela visto che non ho letto personalmente le dichiarazioni di Bubka, ho solo letto quanto riportato su ubitennis). Ad ogni modo direi che prima di tutto converrebbe leggere il libro.

  57. Giovanni da Roussillon scrive:

    … e anche lasciare un po’ perdere il Paese d’origine della gente, dosare gli accenti [non ci stanno quì, né quà, và], temperare i giudizi quel tanto da tenersi sobri…

  58. stefano grazia scrive:

    Bravo Oliver.Confesso che rimpiango un po’ i tempi in cui su questo blog i commenti erano considerati alla stregua se non piu’ importanti del pezzo introduttivo e questo non costringeva a saltimbeccare di qua e di la’ mentre ora appena uno ha qualcosa da dire invece di scrivere un commento scrive un articolo sulla stessa cosa (mentre io, che sono un esterno e non ho-come in tanti pensano-le chiavi di casa, ho il nuovo pezzo di G&F in waiting list da una settimana…mah!)Ma capisco le leggidel mercato e del SITO (che e’ un grande sito, intendiamoci, e se a me piace di piu’ il blog non significa che non debba riconoscere che il sito e’ piu’ importante e piu’ gradito anche al resto dei lettori. MA APPUNTO PER QUESTO non capisco Ubaldo che si scandalizza alle leggi del mercato: la Capriati che faceva pubblicita’ all’Oreal fu messa in crisi dalla comparsa dell’acne…Ovvio che il Team di Agassi sfruttasse il momento: la kournikova non faceva lostesso senza peraltro vincere mai un torneo? Sul sito scherzosamente dicevo: se a Ubaldo uno sceicco pazzo offrisse un milione di dollari per portare per un anno un toupe’, non lo porterebbe? Magari no, ma i suoi collaboratori, la sua famiglia…sarebbero d’accordo? Un milione di dollari significherebbe il college per i figli, lo stipendio per i suoi collaboratori… Sarebbe giusto rinunciarci in nome della dignita’? Vabbe’, esempio infelice nel caso di Ubs ma nel caso di Agassi a quel tempo?Non credo nemmeno ci abbia mai pensato un attimo…In linea di massima io sono d’accordo che ognuno non debba vergognarsi di quello che appare: io ho portato un lungo codino che mi faceva assomigliare a Lou Cypher in Angel heart (e che mi fece circondare da degli agenti in borghese ad un mio rientro dal saudi arabia) e ora che li ho sale e pepe li tengo cortissimi e non mi e’ mai balzato in testa che ne so di tingermeli ma chissa’, fossi stato nelle scarpe di Andre, non avrei esitato un attimo…Agassi e’ sempre stato, ed e’ quello che stava sulle palle ai suoi detrattori, larger than the game e lo e’ tuttora. C’e’ un Mastewr WTA e nessuno ne parla…si parla solo della sua bio e non c’e’ stato certo tutto sto can can quando uscirono quelle di Mac o Becker che pure contnevano rivelazioni piccanti (ma non comprate quella di Becker: e’ veramente brutta e scritta male) o di Sampras. Su si.com comunque c’e’ un articolo sottoforma di Q&A di Jon Wertheim ed e’ un articolo sobrio, del tipo che avrei voluto leggere anche su ubitennis dove invece la linea editoriale sembra non quella dei fatti,non parole ma piuttosto, come scrive simone, di un moralismo bacchettone. Per chi sa l’inglese ecco l’articolo di Jon Wertheim (e chi non sa l’inglese? STUDIATE,SOMARI!!! Scherzo…In pratica cosa dice il mio amato Jon? Che il libro e’ bello, scritto bene, molto letterario,si legge come un romanzo.. (al contrario di quello scritto da Sampras con Bodo),non a giudizi ma non mi sembra negativo (anzi) e che l’unica pecca, e concordo,e’ la mancanza di notizie (segnalata anche da Ubaldo che probabilmente ha letto il pezzo di Jon) su Perry, l’amico che gli fece da manager. Ecco, quella e’ veramente l’unica eventuale domanda che farei ad Andre: si, vabbe’ la droga e il parrucchino (che poi era una extension, su, dai…) ma il tuo amico dell’infanzia? Che ti ha fatto per non cagarlo pari?Allo stesso modo anche il libro di sampras presentava una assenza illustre, quella dell’ex fidanzata anche lei avvocato…Che non sia questa la ragione? Tutti e due avvocati?
    DA SI.COM:
    SI.com: How is this new book different from other athletes’ autobiographies?
    Jon Wertheim: You get accustomed to reading memoirs in which a player tells how tough it was grinding in the third round of Stuttgart or maybe rolls through a top-10 of career highlights. But this one reads like a novel. Andre clearly took this project seriously, using a sizable advance to hire Pulitzer Prize winner J.R. Moehringer to work with. He released his thoughts on everything from his relationship with his father to assessing contemporary players.
    SI.com: Are many of the stories going to be lost due to the crystal meth use admission?
    JW: Unfortunately, yes. The skins games with Jim Brown will hopefully be read as well, but there’s no mistaking the headline here. I was surprised to read about the drug use. I can’t help but think of the Major League Baseball testing leaks over the last few years when names were readily made available by sources. Agassi went the other way. He “outed” himself but incriminated the organizing body in the process. It’s a pretty serious allegation and the dynamic is fascinating.
    I spoke with Mark Miles, the ATP’s CEO at the time, and it bears mention that the book seems to be a bit sloppy on the procedure. When a player tested positive, the issue was put before an independent panel, made up of former federal judges and the like — not former players or ATP execs or anything like that. Inasmuch as Agassi was exonerated, it was by the panel not the ATP itself.
    The drug testing and policy has since been revamped so that everything is handled by an independent WADA. Both practically and procedurally this makes sense. Still, the notion that “the ATP swept Agassi’s positive test under the rug” is wrong-headed.
    I’m curious to see the public reaction here. Yes, it was 12 years ago and the drugs were of the recreational variety, not the performance-enhancing variety. Still, Agassi didn’t merely commit the crime; he then lied and acted manipulatively in the cover-up. On the other hand, I think for some it will add to his transformational tale.
    SI.com: Pete Sampras released his own autobiography last year. How does it compare with Agassi’s?
    JW: Autobiographies are symptomatic of the people they are about. Pete was very straightforward whereas Andre was more textured in his explanations. Let’s just say those happy photos of Pete hugging Andre were taken before Pete read the book. Andre lets it be known that Sampras was a bad tipper.
    SI.com: Was there anything you expected to be in the book that was not?
    JW: His split from Perry Rogers was missing. If you talk about crystal meth, one would think there would at least be some mention of a pretty dramatic split with your boyhood friend, longtime consigliere and the man to whom you entrusted all off-court aspects of your career

  59. LucaGE scrive:

    @safinator

    verrò a scuola da te, o sommo inteditor…

  60. theresa scrive:

    @Stefano Grazia,nonostante il soprannome che mi hai appioppato non sia il massimo del desiderabile,voglio sportivamente ammettere che molte delle cose che hai scritto tu su Agassi sono sicuramente più ragionevoli di alcune,non tutte però,che ho scritto io,il fatto è che essendo tamarra,mi lascio andare volentieri all’istinto,alle antipatie o simpatie epidermiche,ma di questo sono consapevole,e poi la mia cattiveria era dovuta più che altro a questa confessione di Agassi,tardiva e sicuramente opportunistica,che intorbidisce l’immagine del tennis.Cmq non sono pentita di quello che ho scritto,ma dopo essermi divertita come una matta al tiro al bersaglio,devo essere onesta e darti ragione sulle altre cose,cioè che non si può valutare l’intelligenza di una persona dalla superficie,e men che meno giudicarne la moralità,cosa che però io non ho mai fatto e che non è nel mio stile,perchè penso che al massimo ci si possa permettere di giudicare un pedofilo.Comunque la mia antipatia non è verso la persona Agassi,ma verso il divo Agassi ed il finto divismo in generale,sottolineo finto perchè il vero divismo a me piace eccome,mi piacciono le personalità magnetiche ed affascinanti di natura,senza atteggiamenti e parrucchini,e ti dirò di più,adesso che Andre insieme alla criniera posticcia ha gettato via anche la maschera,riesco ad apprezzare molto di più l’uomo Agassi,con le sue debolezze,la sua umanità,il suo impegno nel sociale che è lodevole,ed ovviamente il suo grande talento di campione.

  61. stefano grazia scrive:

    Theresa,mi fa piacere scoprire che su di te non mi ero sbagliato,sei la mia tamarra preferita … Fai benissimo a mantenere la tua opinione, la mia -di difesa a spada tratta come mi ha accusato puramentecasuale.com sul sito-e’ dovuta semplicemente alla ferocia degli attacchi (l’ho gia’ fatto, in passato, anche per la Henin, Hewitt, Marcelino Rios,Yuri Sharapov…Lo faccio anche per Nadal pur essendo tifoso di Federer e non avendo quindi mai fatto il tifo per il mallorchino ben sapendo che selui arriva in finale allora RF,nonostante sia lui the GOAT, e’ facile che perda)…Poi Ubs dice che lui l’ha conosciuto, gli ha parlato e gli e’ sempre sembrato falso (cosi’ ho capito io perche’ un altro lettore ha capito il contrario e che quindi lo sfogo di Ubs sia da amante tradito) e puo’darsi quindi che abbia ragione lui. Io di Agassi son sempre stato tifoso e col senno di poi e’ stato anche lui piuttosto tamarro ma e’ indubbio che abbia ragione Bud Collins a dividere il tennis in Prima e Dopo Agassi.La trasformazione in saggio guru, le ammissioni di non esser orgoglioso delle cose fatte in gioventu’…in realta’ son cosa vecchia, gia’ le diceva nel 92 e poi nel 94 e poi anvora dopo il comeback…Pensa che io nel 94-95 ero su una piattaforma e avevo iniziato una corrispondenza con Gianni Clerici invitandolo a dare seguito al suo 500 anni di tennis semplicemente raccogliendo i suoi articoli su repubblica…La corrispondenza era a senso unico: lui mi rispose solo una volta ma mi cito’ in uno dei suoi articoli consigliandomi dei libri di tennis, ma ricordo che gia’ allora gli scrivevo quanto sarebbe stata interessante e cinematografica una biografia su agassi:l’adolescenza difficile, il padre biscazziere expugile ma genio visionario visto che indovino’ il futuro del tennis (colpire la palla piu’ forte che puoi),Bollettieri, Wendy stewart come fidanzatina dei primi anni,Image is everything,Wimbledon, Barbra streisand,Brooke shields…E NON ERAVAMO NEMMENO A META’.
    Pensa che quando lui vinse a wimbledon racconto’ alla stampa,arrivando a Londra, di essersi allenato due settimane sull’erba quando in realta’ non aveva toccato racchetta se non per 20′ a Bradenton su un campo di cemento colorato di verde…Lo racconta sempre Bollettieri che dentro di se’ pensava: andiamo a fare una figura di mmmerda… Sui capelli, la storia e’ vecchia e ricordo anche che circolava gia’ appunto nel 93 0 94 e ne scrisse anche Clerici che poi disse che in sala stampa il kid era arrivato senza cappello e di capelli ne aveva in abbondanza…Probabilmente aveva delle extension (che ora vanno tanto di moda, anticipatore anche li’…ossigenato, bodyshaving,extension…sara’ il suo lato femminile, tra l’altr c’era anche questa storia in giro e visto che anche la Graf era sospettata, lo stesso Clerici fu tra quelli che avanzo’ il sospetto di una mossa tipo Clooney-Canalis, salvo poi fare pubblica ammenda in un articolo avendoli visti mano nella mano in un angolino, sinceramente innamorati… Cio’ detto, confesso che non sono innamorato di Agassi, mi e’ piaciuto molto, mi ha deluso molto(fare il tifo per lui e’ sempre stato difficile) e il suo look anche a me alla fine non piaceva piu’ o per esempio non mi e’ mai piaciuto il suo modo di esultare dopo la vittoria o salutare il pubblico…Ma gli son sempre stato fedele e l’ho ritenuto persona intelligente, sensibile, capace di emozionare… Quello che voglio dire sui capelli e’ che se il personaggio che e’stato costruito magari con la mia complicita’ di ragazzino immaturo come puo’ esserlo un ragazzino a 16-18 anni, a quel punto deve essere mantenuta per continuare a mettere nelle mie tasche i proventi pubblicitari (ovvio che Image is everything da punk capellone e’ una cosa, da ragioniere pelato e’ un’altra: vedi la pubblicita’ Apple contro Windows), allora e’ giustificato anche una extension per un certo periodo di tempo…Non e’ che gli davano un milione di dollari per portare il parrucchino, ma il milione di dollari era l’indotto per un certo tipo di pubblicita’…Che poi agassi fosse superiore a Image is Everything lo dimostro’ tagliandosi i capelli e continuando a fare piu’ soldi di sampras che pure gli era (almeno negli Slams) superiore. E comunque, di parlar di Agassi mi son bell’e rotto i maroni, come si dice dalle mie parti… Mi dispiace che Ubs se la sia presa un po’ ma secondo me certi titoli sono di per se’ sbagliati e la posizione tenuta da Jon Wertheim e’ quella piu’ corretta. senza dimenticare che lui il libro lo ha letto. se poi dopo averlo letto, trovo che si e’ confessato un po’ troppo da sfiorare il melenso (a volte e’ vero, puo’ essere meglio la filosofia ‘non voltarsi mai indietro,chiedere mai scusa’ di Zeb Mchane (James Arness in una serie televisiva I sentieri del West degli anni 70-80: tu forse non eri ancora nata), non esitero’ a fare ammenda.

  62. zio tony scrive:

    ot: mitico lou cypher… me lo ricordo benissimo de niro (da oscar la sua interpretazione) che si mangia l’uovo con quegli unghioni pazzeschi…brrr…

  63. stefano grazia scrive:

    Non ci credo.Adesso c’e’ un articolo sul sito AGASSI SI DROGAVA PRIMA DEI MATCH dove Sara Cecamore che non sara’ ovviamente responsabile del titolo riporta un’altro scoop (ma era gia’ scritta mi sembra su People) secondo cui si racconta che Papa’ Mike avrebbe dato una pastiglia di anfetamina SENZA PERO” domandarsiquando il fattaccio sarebbe avvenuto. Probabilmente leggeremo (QUANDO LEGGEREMO STO BENEDETTO LIBRO) che cio’ avveniva quando Andre’ era ancora un ‘cinno’ di 10-12 anni…GRAVISSIMO, certo, ma per il padre, non certo una colpa di Agassi (anche se avesse avuto 14-16 anni,ma a 13 aa era gia’ da Bollettieri…).Ecco, Ubaldo ci ha piu’ volte spiegato la genesi dei titoli ma con tutta la paura di essere denunciati a mio avviso un titolo cosi’ e’ passibile di denuncia.AGASSI SI DROGAVA PRIMA DEI MATCH…semmai: AGASSI VENIVA DROGATO DA SUO PADRE A SUA INSAPUTA (oppure QUANDO NON AVEVA ANCORA L’ETA’ PER DISCERNERE IL BENE E IL MALE).Ovviamente se uno poi scrive una bio con queste notizie se va a denunciare qualcuno allora si che e’ un imbecille, siamo d’accordo, ma era per farmi capire. E’ una mia opinione, non e’ la verita’. Ovviamente anche qua si sono scatenati i Signori Benpensanti di de Andre’ e fra i tanti anakyn accusano me e ADC di voler fare a tutti i costi dei distinguo …A parte che fra un po’ mi aspetto notizie sulla presunta omosessualita’ del nostro eroe (come ho detto, circolavano anche queste voci),confesso che mi sono scocciato (e per fortuna, dira’ Giovanni de RompiQuajon, figuriamoci se non si scocciava quanto avrebbe scocciato noi)ma chiudo spero una volta per tutte (nel senso che spero di riuscire a resistere alla tentazione di replicare) con quanto gia’ scritto sul sito agli Anakyn di questo mondo: Scusate,ma chi ha mai detto che drogarsi e’ bello???ANZI,mi pare che sia io che ADC abbiamo detto che non lo abbiamo mai fatto (e io ho vissuto anni in Jamaica…Mai fumato una sigaretta.Semmai dico che e’ ipocrita condannare le canne e esaltare il vino e l’alcol).Io e ADC INVECE diciamo che se un bambino di 10-12 aa ha preso una pastiglia datagli dal padre titolare AGASSI SI DROGAVA PRIMA DEI MATCH e’ veramente fuorviante…Si discutera’ certamente del genitore, gliene si diranno di cotte e di crude, ma non si dara’ di certo la colpa ad Agassi bambino…E poi la chiudo qui e vi lascio ai vostri adorati linciaggi SENZA. (SENZA conoscere di persona, SENZA avere letto i libri, SENZA avere visto i film, SENZA aver praticato sport ad alto livello, SENZA aver mai avuto figli,SENZA sapere spesso nemmeno di cosa si sta parlando….). Piove,governo ladro.

  64. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Martina Navratilova la pensa così: Agassi ha raccontato bugie e l’ha fatta franca. Ha vinto tornei che non avrebbe dovuto giocare e battuto gente che non avrebbe potuto affrontare….perchè rivela adesso tutte queste cose non lo so, is peculiari, è strano, che vantaggio ne ricaverà non lo so…”

    Martina Navratilova drew a parallel Thursday between Andre Agassi and Roger Clemens, saying she’s shocked the eight-time Grand Slam champion lied about drug use.

    Agassi’s upcoming autobiography contains an admission he used crystal meth in 1997 and failed a drug test — a result he says was thrown out after he lied by saying he “unwittingly” took the substance.

    “Shocking,” Navratilova said Thursday from Sarasota, Fla., in a phone interview. “Not as much shock that he did it as shock he lied about it and didn’t own up to it. He’s up there with Roger Clemens, as far as I’m concerned. He owned up to it (in the book), but it doesn’t help now.”

    Clemens, a seven-time Cy Young Award winner, repeatedly has denied using performance-enchancing drugs. His former personal trainer, Brian McNamee, claimed in the Mitchell Report that he injected Clemens with steroids and human growth hormone at least 16 times in 1998, 2000 and 2001.

    According to an excerpt of Agassi’s autobiography “Open” published Wednesday in The Times of London, he blamed the positive drug test on accidentally drinking a soda spiked with meth. Agassi wrote that the ATP accepted his explanation and threw out the case.

    “Andre lied and got away with it,” Navratilova said. “You can’t correct that now. Do you take away a title he wouldn’t have won if he had been suspended? He beat some people when he should have been suspended.”

    Navratilova won a record 167 singles titles, including 18 in Grand Slam tournaments. She retired from singles in 1994 and played her last doubles match in 2006.

    She said she found Agassi’s decision to come out with the story now peculiar.

    “How is it going to play out for him? I don’t know,” she said. “I don’t know why he would come out now.”

  65. Ubaldo Scanagatta scrive:

    L’ITF si dice delusa, federer si dice deluso, Nadal si dice choccato e deluso, la Wada vuol chiarezza dall’Atp, e qui c’è gente che scrive: “Ma che ha fatto di male Agassi?”. Vabbè, non si tratta di infierire. Si tratta di capire però che Agassi con queste rivelazioni che magari oggi lo faranno appparire finalmente sincero non ha reso un servizio al tennis se ha deluso tutta ’sta gente compreso il sottoscritto che ovviamente conta meno di tutti. Ma se rileggete alcuni commenti, qui, pare che siamo noi tutti ad aver preso un abbaglio, che anzi bisogna ringraziare Agassi se ora molta più gente crederà a Norman, a Cash, a Barazzutti, a tutti coloro che sospettano che nel tennis ci sia del marcio, che certi giocatori si droghino (quando per motivi ricreativi, quando no…), che i soldi lo abbiano inquinato quanto il ciclismo, sport le cui magagne nedico-farmacologiche venivano “coperte” da vari organismi ed organizzazione all’insegna dello “show must go on” nè più nè meno di come si può pensare di accusare l’Atp oggi (o ieri). Ah…bisogna ringraziare Agassi perchè _ dopo averne approfittato finchègli è servito _ squarcia un mondo che senza queste rivelazioni sarebbe rimasto al buio? Troppo comodo ragazzi. Di questo passo chissà quante fantastiche autobiografie leggeremo dai ciclisti che oggi fanno finta di niente, ma poi sui 40 anni ci riveleranno un sacco di porcherie. Anche loro dovremo ringraziare…e magari comprare tutti i loro libri per saperne di più?

  66. Ubaldo Scanagatta scrive:

    anche Boris Becker, mai stato uno stinco di santo, la pensa come me, che secondo alcuni di voi mi sarei rivelato un bacchettone. Leggete un po’….e scusatemi se a quest’ora di notte non ce la faccio a tradurlo per chi non legge l’inglese… non ne soffre soltanto l’immagine di Agassi, ma anche quella dell’atp e del tennis….

    Becker, who at 41 is a couple of years older than Agassi, cannot understand what motivated his old rival to discuss the “tidal wave of euphoria” brought on by taking crystal meth. To Becker’s mind, the story has damaged both Agassi’s and the sport’s image. (la storia ha danneggiato sia Agassi sia l’immagine del tennis”)

    Though Becker disclosed in his own memoir that for a time in his career he was reliant on sleeping pills, which he sometimes washed down with whisky, he said he has never used illegal drugs.

    Agassi took crystal meth with his assistant, Slim, who persuaded the 1992 Wimbledon champion that it would make him feel “like Superman, dude”; Becker said that he tried to avoid bad company during his years of playing professional tennis.

    More than anything, Becker sounded bewildered as to why Agassi had been so honest in his book about his drugs and his lies.

    “I’m struggling to get my head around why Andre would want to confess to something so damaging as taking drugs and then getting away with it? Why would he want to be so brutally honest?

    “I’m really surprised that he would want to discuss such a private part of his life, to talk about such a bad period in his life. I’m sure this will help to sell his book. He doesn’t need the money, though. He’s a rich man,” Becker said.

    “Andre has a very settled life now, a very happy and structured life, and now he has admitted this. I wasn’t pleased when I heard what Andre had admitted to. I’m very sad. That was his problem at that time, but why share it with everyone?” (Non mi ha fatto piacere sapere quel che Andre ha ammesso. Sono molto triste. E’ stato un suo problema allora, ma perchè metterne tutti al corrente?”)
    The German, who played Agassi 14 times on the tour, including twice at Wimbledon, said that the American’s public image would suffer.

    “I like the guy, I want that to be clear. I think he’s a character and he was a great competitor. We had some close matches. He’s become a great man. He’s a great father, and he has put a lot of time and money into his community in Las Vegas. But his revelations are bound to change how people see him,” Becker said. “Mi piace Andre, volgio essere chiaro. Ha personalità, è stato un grande avversario, è un grande genitori, ha messo un sacco di soldi nella sua comunità, ma le sue rivelazioni faranno cambiare l’opinione della gente su di lui”.

    “There have been stories over the years about some tennis players taking drugs, but maybe they were just stories, and now Andre, a big star, has been so open about what he took and how he lied to avoid punishment. I had no idea about this before. I’m struggling to think of anything else in tennis that comes close to this.” (ci sono state storie in passato su giocatori che si presumevano potessero drogarsi, ma forse erano solo storie….e ora Andre Agassi, una big star, dice chiaramente che cosa ha preso e come ha evitato ogni punizione. Non ne sapevo nulla prima…e ora mi chiedo insistentemente come altre cose nel tennis si siano avvicinate a tutto ciò..

    Agassi’s image is not the only one suffering; the ATP’s is as well. Becker said that the story had “implications” for men’s tennis, as the ATP administered the anti-doping tests at that time.

    “Andre didn’t just take drugs, he also tested positive for drugs and then got away with it, (andre non ha solo preso droghe, ma è risultato positivo al doping, e l’ha fatta franca, questo non è per nulla buono per il tennis, soprattutto per chi lo governa…; la gente si domanderà: com’è potuto accadere, com’è che lui l’ha fatta franca?)
    how that could happen , that’s not good at all for tennis, especially for the governing bodies. People are going to be thinking, ‘How could this happen? How could he get away with this?’

    “If it had been made public in 1997 that Andre was using drugs, his career, and his life, would have been very different. He wouldn’t be where he is today.

    Maybe his career would not have survived if everyone knew that he had taken drugs, and if he was banned from the tour for a while. But no one knew until now, and it was after he took crystal meth that he played some of the best tennis of his life,” Becker said. “He won many grand slams after that.”

    As the World Anti-Doping Agency has an eight-year statute of limitations, Agassi will probably not be punished for his confession. “I don’t think that Andre should be punished for what he did,” Becker said. “It’s too many years ago. Andre is a clever guy, so I’m sure he knew what the legal situation would be before he wrote the book.”

    Becker does not believe that there is a culture in the modern men’s game of players chopping up, rolling up, snorting and smoking, between matches.

    “I don’t think that recreational drugs use is common on the tennis circuit now. I don’t imagine that guys like Federer, Nadal, Djokovic and Murray are having more than the occasional beer, and maybe a cigar as well, after a big win.

    “Everyone knows now that if you go crazy on a Saturday night, if it gets messy, there’s a chance you will be tested on Monday morning, and then you are going to be in big trouble, because you’re going to test positive.

    “The testing has got tougher in recent years. I don’t think that the top players would be so stupid.”

    Narcotics were never part of Becker’s tennis life. “I was never offered drugs when I was on the tour. I didn’t hang around with those sorts of people. When I was a young player, my manager, Ion Tiriac, used to give me a scary look if there was even a beer on the table.”

    Meanwhile Rafael Nadal has expressed shock that the ATP did not take action over Agassi’s admission that he took drugs in 1997 and lied to avoid a ban.

    “If the ATP covered for Agassi at the time then I think that’s dreadful,” the world No 2 said. He added that “cheats should be punished”.

    Roger Federer, the world No 1, said: “It was a shock when I heard the news. I am disappointed and I hope there are no more such cases in future.”

    Beh, e io invece che ho scritto, scusate? Sono tutti bacchettoni come me, questi qua!

  67. stefano grazia scrive:

    In pratica quel che dice Becker e’: ma stattene zitto, non dire nulla,lo sapevamo tutti (lo facevamo tutti?),non sputare sul piatto su cui hai mangiato… Qui non si critica quel che ha fatto,ma il fatto di averlo detto…
    Potrei anche,da un certo punto di vista,essere d’accordo ma d’altra parte esaminando la situazione dall’altro punto di vista,mi trovo d’accordo anche con chi non si scandalizza o con chi lo applaude. Non ho posizioni particolari contro o pro Andre’ ma le ho contro chi gli getta la croce SENZA aver letto tutto il libro.Allora cosa abbiamo qui:
    1)uso di droga ricreazionale (come decine d’altri pro a partire da Cash,McEnroe…becker non lo ha rivelato ma assumeva alcol e sonniferi che sono droghe socialmente accettabili ma sempre droghe sono
    2)portava il parrucchino (sic) che poi era una extension
    3) il padre ,probabilmente a 10-12aa,gli ha passato una pastiglia di anfetamina:allora chi dobbiamo crocifiggere qui? il genitore o il bambino?
    QUELLO che io contesto qui e’ l’uso mediatico dei titoloni e del linciaggio sulla base del sentito dire e di brani estrapolati. Che poi sia quello che voleva lo stesso Andre e’ tutto un altro paio di maniche, che tutta questa manovra sia stata scientificamente provata e voi/noi ci siate/siamo tutti cascati e’ un’altro paio di maniche, che la cosa mi avrebbe scocciato molto di piu’ se non ci fosse stata tutta questa levata di scudi, chissa’…forse, che l’ATP sia da criticare severamente o forse no, da apprezzare perche’ ha fatto bene, ha salvato l’uomo che e’ diventato migliore e ha machiavellicamente salvaguardato i suoi interessi (la ragion di stato si sa spesso prevale) e’ da dibattere, ma tutto sto circo (e spesso da che pulpito) e sta levata di scudi la contesto … C’era un pezzo di Michele serra sulla sua rubrica satirica sull’espresso in cui immaginava una battaglia a colpi di titoloni fra Giornale e Libero,era il periodo delle dimissioni del direttore dell’Avvenire: SONO TUTTI FINOCCHI, titolava il Giornale. SONO TUTTI FINOCCHI…ANCHE I LETTORI!!!! rispondeva Libero.

  68. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @LucaGE
    Squallido sarà chi l’umorismo non lo conosce nemmeno……
    Cerca di non offendere le persone, quando scrivi: io continuerò comunque a fare battute su tutto (Lendl compreso), poichè grazie a Dio il tennis e i suoi “eroi” sono per me un argomento leggerissimo, e certamente non un pretesto per affermazioni di personalità, o di cultura personale. Io so di conoscere il tennis, e di quanto ne sappia tu non me ne frega niente.
    PS
    Grazie ai moderatori.

  69. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Ubaldo Scanagatta
    No, in realtà credo che non dovremmo ringraziare, nè comprare il libro (così impara)…….dovremmo però comunque leggere quel libro, come tutti i libri relativi ad un argomento che ci interessa, per tentare di capirne di più sul tema, o per tentare di capire se (come dice Venus) l’autore è solo un gran furbone.

  70. laura scrive:

    quoto i commenti di Ubi e di anakin sul sito e aggiungo che,, se mio figlio o un qualsiasi altro ragazzo che si trovi in un momento difficile della propria vita sportiva o esistenziale pensasse “se lo ha fatto Agassi lo posso fare anch’io” ,le rivelazioni di Andre fatte in questo modo spregiudicato sarebbero il peggior servizio al mondo dello sport e dei giovani sportivi

  71. theresa scrive:

    Stefano Grazia,io te l’ho già detto,sono dalla tua parte su alcune cose,ma ho detto e lo ripeto,queste rivelazioni a giochi fatti non sono un atto di eroismo,sono un atto di viltà,un colpo basso sferrato a tutti i campioni del tennis,del passato e del presente,è colorare di squallido tutto un mondo,spegnere la luce delle sue stelle,la sua magia,la gloria di una battaglia d’estate sul centrale di Wimbledon,tutte favole perfortuna vere,credere in queste cose non è come credere a Babbo Natale.Allo stesso tempo questi scandali sono linfa vitale per i dietrologi a buon mercato,non mi riferisco a Ruggero l’utente di questo blog,mi riferisco ai “Ruggeri” tromboni di peso,ai giornalisti ed opinionisti della stampa internazionale.Ed infatti si comincia già a parlare di “coperchio che si solleva”come se il mondo del tennis fosse tutto un verminaio….sigh..

  72. LucaGE scrive:

    @Marcelus Edberg Wallace

    Dire che la droga di Lendl era l’odio, anche se in senso ironico, è squallido, anzi penoso, lo ribadisco…
    Se non te ne rendi conto peggio per te, caro autoproclamatosi inteditore

  73. Agatone scrive:

    Concordo con chi dice che ammettere qualcosa quando il fatto è ormai prescritto non è tutta sta gran temerarietà. Molto diverso se avesse parlato del suo passato mentre ancora giocava.
    Così mi sa che è un’operazione furba e basta.
    A me dubbi su Agassi erano venuti mentre guardavo la finale del Roland Garros con Medevedev. Al cambio di campo, mentre era seduto, non riusciva a stare fermo con le gambe. Proprio sembrava elettrico. Questo dopo due ore di partita. Poteva essere trance agonistico, certo. Ma sul momento mi aveva lasciato preplesso. Adesso, dopo queste rivelazioni, i dubbi mi tornano.

  74. Avec Double Cordage scrive:

    ha già detto tutto Stefano Grazia, sono perfettamente d’accordo. Quanto riguarda Boris Becker mi sa che dopo aver letto il libro avrà meno ragioni per dire “I like the guy”… sicuramente è un segreto di pulcinella che i due non si sono mai voluti troppo bene. Ecco quanto apparso sul tabloid bild estratto dal libro di Agassi riguardante Becker, non è molto amichevole, poi probabile che nel libro la parte sia seguito da parole riconciglianti che quelli della bild naturalmente avranno tralasciato per fomentare la discussione

    in pratica Agassi parla della semi di Wimbledon del 1995 e che entrambi si odiavano, Becker mandava ripetutamente baci a brooke sheilds seduta negli spalti e la cosa fece inbestialire Agassi, che prima di entrare in campo disse a uno degli adetti della sicurezza di tenere lontano Becker perche aveva voglia di farlo a pezzi, le cose si erano messe su questo versante estremo perchè Becker aveva parlato male di Agassi in un intervista di un giornale, che Brad Gilbert il quale anche lui detestava Becker aveva fatto leggere ad Agassi prmia del match. Agassi dice di aver letto tutto un decona di volte sapendo tutto a memoria… più o meno questo è il contenuto, cercando su interent suppongo che da qualceh parte si possa trovare anche una versione inglese

    si parla anche della vecchia storiella che si poteva leggere il servizio di Becker osservando dove puntava la sua lingua prima del lancio di palla, onestamente non ci credo troppo

    qui un video dell’incontro, tra l’altro con del gran tennis specialmente da parte di Becker

    http://www.youtube.com/watch?v=xRuHjhePF6g

    guardandolo mi sono reso conto un altra volta perchè i due erano i miei due giocatori preferiti, anche se mi piaceva anche il gioco e il personaggio dei Leconte, Noah, Ivanisevic, Cash, Forget, Mecir ma Agassi e Becker di più poi anche il gioco di Edberg e Sampras mi piaceva ma come personaggi mediatici non conoscendoli di persona Pete e Stefan non mi appassionavano gran che, Lendl mi stava sulle scatole ma adesso lo trovo simpatico BTW trovo che Antonitsch sia uno dei migliori commentatori in giro, l’ho sentito nuovamente per la finale di Vienna e ci mette veramente molta passione e poi conosce benissimo il gioco e la psicologia, sono sicuro che potrebbe commentare anche in inglese, ha uno stile simile a quelo di McEnroe ma anche più vivace è quello che dovrebbero cercare in RAI

    http://www.bild.de/BILD/unterhaltung/leute/2009/10/30/andre-agassi/warum-er-boris-becker-nicht-ausstehen-kann.html

    30.10.2009 - 13:42 UHR
    Von Andre Agassi

    Nach dem Halbfinale von Wimbledon 1995 knallt Brad Gilbert, Andre Agassis Trainer, einen Stapel Zeitungen auf den Tisch …

    Boris Becker, sagt er. Hier kannst du nachlesen, was er nach seinem Sieg in Wimbledon über dich gesagt hat.

    Na und?

    Er verzapft Scheißdreck.

    Becker hat in seiner Pressekonferenz nach dem Match behauptet, die Veranstalter aller wichtigen Turniere würden mir in den Arsch kriechen. Er sagt, ich würde überschätzt. Er sagt, ich sei elitär. Ich würde den Kontakt zu anderen Spielern meiden. Er sagt, ich sei schlecht gelitten auf der Tour.

    Es ist eine Kriegserklärung.

    Brad hat nie viel für Becker übrig gehabt. Er nennt ihn B. B. Sokrates, weil er meint, Becker versucht, den Intellektuellen zu spielen, obwohl er bloß ein zu groß geratener Bauernlümmel ist.

    Ich lese noch einmal, was Becker gesagt hat. Ich kann es nicht fassen. Ich wusste, dass der Typ mich nicht besonders mag, aber das ist der Gipfel. Vor Wut fange ich an, die Fäuste zu ballen.

    Brad sagt, hast du mich verstanden? Ich will, dass du dieses Arschloch fertig machst!

    Als Becker und ich kurz vor dem Halbfinale der US Open 1995 im Tunnel stehen, sage ich zum Sicherheitsmann: Halt uns voneinander fern. Ich will diesen verdammten Deutschen nicht in Sichtweite haben.

    Becker geht es genauso. Er weiß, was er gesagt hat, und dass ich es fünfzigmal gelesen habe und auswendig kenne. Er weiß, dass ich Blut sehen will. Und er will ebenfalls Blut sehen.

    Wir gehen auf den Platz. Er versucht, mich psychisch unter Druck zu setzen. Er tut das Entwürdigendste, was ein Tennisspieler einem anderen antun kann: Er wirft Luftküsse zu meiner Tribünenbox hinauf. Zu Brooke.

    Ich gerate dermaßen in Wut, dass ich vorübergehend die Konzentration verliere. Wölfisch grinsend wirft er Brooke wieder Luftküsse zu.

    Ich habe seinen Aufschlag gründlich studiert. Bevor Becker den Ball hochwirft, streckt er die Zunge raus, die wie ein roter Pfeil auf den Punkt zeigt, den er anzielt.

    Er streckt die Zunge nach rechts raus und schlägt nach rechts auf. Ich prügle den Ball zurück. Winner, drei Matchbälle.

    Seine Zunge ist in der Mitte.

    Mein Return schießt an Becker vorbei. Match, Agassi.

  75. Avec Double Cordage scrive:

    BTW Agassi dice di aver vinto il match mentre in verità fù Becker ad andar ein finale, forse il riferimento è ad un altro match boh… forse Diego Nargiso potrebbe essere una buona spalla tecnica per i commenti RAI, sicuramente era una testa calda, di storielle da raccontare anche ne dovrebbe avere, secondo me potrebbe funzionare ma non lo conosco quindi potrei anche sbagliarmi e potrebbe risultare una pillola sonnifera come Pesco… non credo però

  76. Robert scrive:

    @LucaGe
    Ciao volevo dirti che quello che tu hai scritto riguardo Sampras vs Agassi è un po inesatto,tu scrivi che Agassi ha fatto più finali dello Slam di Sampras ed ha vinto 30 tornei in più…..se tu per esmpio consulti Wikipedia vedrai scritto che Sampras ha fatto 18 finali dello slam (14-4) e 64 titoli,mentre Agassi 15 finali dello slam(7-8),e 60 titoli .

  77. Avec Double Cordage scrive:

    Stefano certo che Agassi detestasse il punk rock fa un po’ ridere… ma non mi sorprende più di tanto, secondo me lui era del giro glam rock soft

  78. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, caro LucaGE, ricordo benissimo il Lendl che rideva delle sue stesse battute in conferenza stampa, salvo poi regolarmente prendersela con che faceva battute su di lui.
    Un altro che non aveva capito il concetto di umorismo.
    Gli “eroi”, se proprio se ne ha bisogno, occorre sceglierseli bene….

  79. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @LucaGE
    E poi, scusa, parli tu che ti autoproclami intenditore ad OGNI tuo commento?

  80. LucaGE scrive:

    @Robert
    parlavo di Lendl, non di Agassi…
    Stavo rispondendo al presunto esperto di turno che parlava di Sampras dicendo che con i suoi risultati aveva doppiato Lendl, cosa ovviamente totalmente falsa

  81. LucaGE scrive:

    @Marcelus Edberg Wallace

    Non credo di aver bisogno di eroi nella vita;
    certamente, come penso molti di noi, ho avuto un eroe tennistico da seguire e ammirare…Si chiamava Lendl, e, pensa un pò, non sono affatto pentito della mia scelta, credo di aver scelto bene, molto bene…

    Sempre tutti pronti a trovare difetti a Lendl di ordine tecnico, caratteriale…

    A me piace perchè non è mai stato un’ipocrita e non ha mai fatto il paiaccio o il finto damerino per conquistarsi le simpatie del gregge, ma è sempre stato se stesso…
    Come vorresti essere ricordato? Gli chiesero alla fine della carriera…
    La risposta fu semplice e diversa da quella di tutti gli altri:
    “basterà leggere il mio palmarès per capire che sono stato un grande tennista”.

    Peccato che tutti voi non ne abbiate capito la grandezza

  82. Riccardo scrive:

    ho sentito che Agassi potrebbe essere portato in giudizio e punito per spergiuro… qualcuno sa quali potrebbero essere le conseguenze di un’eventuale condanna? Di solito non ci vanno leggeri con queste cose, potrebbero anche decidere di togliergli alcuni trofei…

  83. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ ADC: hai ragione tu, di “punk” Agassi non aveva nulla. Glam soft rock è perfettamente riassuntivo. Del resto, Streisand, no? Mica Courtney Love…..Brooke Shields, mica Juliette Lewis…..

  84. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ LucaGE
    Non trovo particolari difetti in Lendl, che mi è sempre piaciuto: penso, semplicemente, che non valga i tre over-10 slam del tennis moderno; perchè, al di là del ridicolo discorso sugli avversari, che non condividerò mai, lui POTEVA, cioè aveva i mezzi e le opportunità per superare i dieci slam, e non ci è riuscito, perdendo finali in cui era (secondo me) nettamente favorito, contro Connors (due) e Wilander (almeno una).
    Non giocava benissimo sull’erba (e comunque risultati ne ha fatti eccome), ma neanche Wilander……

  85. Cesare scrive:

    Con un libro autobiografico Agassi non guadagnera’ certo granche’, dunque questo outing non e’ pubblicita’ per il libro. Le ragioni sono altre,ed io credo sia un pentimento di Andre’. Certo che l’ ATP ne esce con le ossa rotte, certo che l’ immagine di un campione si sbiadisce, ma la verita’ e’ sempre la cosa piu’ importante. Che aiuta a migliorare il mondo. Caro Ubaldo, convengo com l’ inizio del tuo articolo ma non con la conclusione: voglio vederne ancora molti di questi libri di campioni pensionati. Per conoscere la verita’ dei fatti, per capire davvero; e non vivere di bugiardi sogni romantici.

  86. STEFANO scrive:

    D’accordo con te Ubaldo:L’articolo mi è piaciuto(soprattutto il modo in cui chiudi).
    Neanch’io so il motivo(e probabilmente nessuno lo sa),ma qualunque esso sia,non mi piace affatto questo tipo di outing quando non si ha più nulla da perdere!….è da scorretti e da ipocriti!

  87. LucaGE scrive:

    @Marcelus Edberg Wallace

    Io continuo invece ad essere arciconvinto che il discorso degli avversari abbia un senso; metterei non una, ma due mani sul fuoco che Federer non avrebbe vinto quello che ha vinto in un altro periodo storico; questione di punti di vista.

    Su Agassi dico solo: drogato o drogato rimane un grande tennista, e non per merito dell’eventuale droga

  88. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @LucaGE
    Ciò non toglie che Lendl poteva (doveva?) vincere di più: il suo palmares (la dichiarazione da te riportata non fa una piega) poteva essere ancora migliore. la sua differenza con Wilander, ad esempio, non è rappresentata nè dal bilancio nelle finali slam (2 a 3, roba da matti!), nè quella degli slam vinti in totale (Lendl + 1 rispetto a Wilander). A Lendl ho “perdonato” (si fa per dire) solo le sconfitte a Wimbledon, perchè oggettivamente con Becker e Cash su quell’erba lì (non quella di oggi…) c’erano difficoltà tecniche. Con Borg sulla terra OK. ma le altre finali……
    Per il resto, l’ho scritto cento volte: è il gioco del tennis che è peggiorato omologandosi (ma a me piace ancora), per cui se nessuno può più variare il gioco (perchè se attacca viene automaticamente fulminato), mancano gli Edberg, i Becker, i Cash, i Rafter; se uno (Federer) gioca i colpi….rimasti (sic!) con tecnica, controllo e velocità, e ha dedizione per il gioco (e qui Federer è come Lendl, Laver lo ha detto e ha ragione) si candida a vincere 15/20 slam, il che è già avvenuto.
    Gioco più limitato, non avversari che mancano. Gli slam si vincono giocando come Federer, come Nadal, come Del Potro.
    Una volta vincevano Lendl, Wilander, Edberg, per citarne tre completamente diversi. Oggi c’è voluto un destro impostato mancino che gioca in maniera folle per inventare una variante, ma non è una variante di gioco.

  89. LucaGE scrive:

    @Marcelus Edberg Wallace

    Lendl ha perso le due finali con Connors a Flushing non per ragioni tecniche, ma psicologiche; ha perso quella con Mac a Flushing in parte per lo stesso motivo, in parte perchè era il Mac migliore di tutta la sua carriera; con Becker, soprattutto in Australia nel 91, era in evidente fase calante; quella che non digerirò mai è la sconfitta con Wilander a Flushing 88, avrebbe potuto e dovuto vincerla, senza quella oggi sarebbe lui, e di gran lunga, a detenere il primato delle settimane di permanenza al vertice della classifica; per il resto capisco il tuo discorso, ma non sono convinto: Djiokovic, Murray, Del Potro, Roddick, Davidenko non sono l’equivalente nel tennis di oggi di Becker, Edberg, Wilander, Mac, Cash e cosi’ via…Lo è solo Nadal…Insomma voglio dire che anche Lendl avrebbe vinto 15 slam se avesse giocato contro un solo “grande davvero” come magari Becker (e per un periodo solo della carriera come è successo a Federer con Nadal), e per il resto solo con gente molto buona ma non trascendentale come Mecir, Gomez, Muster, Noah, capisci?

  90. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ LucaGE
    Eh, lo so, ma se come Becker, Edberg, Cash e Mac non si può giocare più…. diventa dura emergere contro uno che tira il dritto, il rovescio e il servizio, cioè i colpi base rimasti, meglio di te. E’ dura DIVENTARE forte come quelli che tu hai citato, e vincere come loro, su uno standard di tre colpi quando c’è uno che in partenza li tira meglio di te.
    Nei prossimi decenni, se continua così, vedremo altri record e (qui hai ragione tu, come ha ragione BB, col quale mi scontro spesso ma di cui riconosco le passioni, come la tua) meno tennis, se non si interviene sui materiali.
    Io difendo Federer perchè:
    a) se avesse continuato a giocare come nel 2001 avrebbe perso molto di più, giocando un tennis esteticamente MIGLIORE, e qualcuno diverso da Nadal avrebbe magari vinto di più: Federer ha capito che non gli serviva giocare meglio in attacco, ma ad esempio diventare molto più forte di rovescio rispetto all’inizio. Detto fatto, e ciò depone a favore della sua intelligenza tennistica e delle sue capacità tecniche (devo migliorare lì, miglioro lì: beato lui che lo sa fare);
    b) ancora oggi (vedi madrid 2009) studia, ed è uno dei pochi, alternative tecniche (drop shot sulla terra, nel 2009) che gli vengono benissimo (anche lì, beato lui), e davvero come parametro di paragone della sua “dedizione” al tennis mi viene in mente solo Ivan Lendl;
    c) lui e Nadal, a mio modesto avviso, stanno ritardando l’esplosione di giocatori molto, molto forti, sempre in rapporto al tennis di oggi (ovvio: c’è solo quello), in particolare Djokovic, che secondo me ha potenzialità enormi di vittorie in serie, e solo 22 anni. Il bilancio sarà possibile solo tra qualche anno, a Federer e Nadal ritirati, ma io guardo il 2008 e il 2009, e vedo Murray ancora zero slam, e Djokovic uno solo, e faccio i complimenti agli altri due. Secondo me Djokovic e Del Potro non sono come gli altri che hai citato, sono più forti….certo il loro tennis è….sempre quello.
    d) Solo Nadal tira i colpi in maniera diversa, c’è poco da dire. Ma lui è stato costruito (in senso buono e senza polemica) proprio per quello. In definitiva, oggi bisogna “costruire” la varietà dei colpi, il che è triste.

    PS: con Connors ha sofferto il pubblico….ma una delle due doveva vincerla lo stesso, perchè era più forte, e si vedeva alla grande…..anche quando la partita è finita (la prima delle due, in particolare), non ci si poteva credere che era finita così…..

  91. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    E a proposito, adesso che non sono più arrabbiato con te, LucaGE, te le ricordi quelle finali US Open a pezzi e bocconi durante la Domenica Sportiva, con il telecronista (Bisteccone? boh, forse) che tifava Connors a tutti i costi e diceva tutto compiaciuto che Lendl non riusciva proprio a vincere uno slam?
    Spero che ci fossi anche tu, a vederle. Perchè poi qualche soddisfazione te la sei tolta…..

  92. enrico scrive:

    Vi aspetto tutti il prossimo maggio dal 15 al 30 per i campionati italiani di tennis su erba selvatica a Udine Casa del campo (info@casadelcampo.info)

  93. Challenge Court scrive:

    Premesso che Andrè agassi non si è “doppato”…ma ha preso una sostanza (droga) per alterare il suo status mentale psicologico,in quel momento di crisi,(premettendo che non si risolvono cosi i problemi).Se consideriamo in aggiunta che:Infanzia molto difficile,e tortuosa,correva l’hanno 1997…Quindi, divorzio con la bellissima attrice americana Brooke Shells,relegato in classifica,non giocava quasi mai,ecc….Mi dite di cosa lo si accusa???….Di Dopping??…..MA DAI SU!!!….
    Vogliamo parlare del caro e santo faccia “d’angelo” Pietrino Sampras?!!!…
    Vogliamo parlare di “BIG GIM” Jim Courier,due anni di spolverone (1991/93) e poi…..IL BARATRO!!!!…Che strano!!
    Vogliamo parlare di Boris Becker?!!….Con i suoi occhi a lampadina!!!…..Che stava spesso male!!!
    Vogliamo parlare di Jimmi Connors?!!….Idem come sopra!!!….
    Vogliamo parlare di di Peter Korda!!!!
    Vogliamo parlare di VAMOOOSSS……Rafael Nadal!!!…..Le sua braccia e le sue gambe possono concorrere a MR.Olympia!!!!….E fare concorrenza per il titolo a Jay Cutler!!!…Altro che tennis…..
    Signori non diciamo sciocchezze,il dopping sta al mondo dello sport professionistico,e non professionistico,come la benzina sta al motore a scoppio.
    Il dopping,e ne ho la certezza,c’è perfino nella quarta categoria,nei 4.4,4.3,ecc…..Figuriamoci nel circuito professionistico ATP!!!!
    E delle donne……..Vogliamo parlarne…..Tirano quasi quasi più forte dei maschietti!!!….
    Non ditemi che si tratta solo ed unicamente del miglioramente e dell’avoluzione della tecnica…..STUPIDAGGINI!!!!!!!!!!!!!
    Io sono,e son stato un tennista professionista e so di cosa sto parlando.
    La numero uno al mondo Miss,o meglio MR(visto la mole) Serena Williams Sembra,Ronnye Coleman!!!!!! otto volte MR.Olympia!!!
    E cosi via,altre non dimostrano strutture alla serena,o alla Nadal,ma si evince un doppaggio molto curato,preciso,longevo,ed all’avanguardia!!!!
    Altro che anti dopping,mi fa ridere a crepapelle tutto questo.
    Ci sono podotti che si nascondono nel sangue anche già dopo UN’ORETTA di soministrazione,informatevi bene,figuratevi a cosa può servire l’antidopping!
    A speculare e a lucrarci sopra,tutto qui!!!
    Non scopriamo l’acqua calda!!!!!!!!…Non facciamo i FALSI moralisti!!!.Non diciamo stupidaggini!!!!!…
    Il dopping c’è adesso c’era prima e ci sarà sempre,quando si parla di record sportivi,campioni,e mito dello sport, si parla di dopping!!!!
    Da dire c’è che comunque ci vuole sempre il grande impegno dell’atleta,sacrificio,dedizione,propensione e talento;su questo non ci sono dubbi.
    Ma comunque sia,il Dopping fa la stragrande maggioranza!!!!!
    Poi personalmente io preferisco che la verità venga a galla anche se quest’ultima è ritardataria,meglio tardi che mai!!!
    Per quanto riguarda le rivelazioni schok di Agassi sul suo libro OPEN,ritengo che alcune siano state fatte ad “arte”,per le vendite di quest’ultimo,(anche se sono certo Mr.Andrè Agassi non ha problemi di soldi!) tipo la parrucca dei primi anni novanta,quando Andreino vestiva da Rock Star,con i copleti fluorescenti,rasa shocking fluorescente,Sonic yellow(giallo verde mela fluorescente) Rosso lava fluorescente,viola porpora fluorscente,blu,azzurro,verde,ecc..ecc… in jeans e scaldamuscoli,tanto per capirci.
    Non è assolutamente vero che aveva una parrucca,si evince molto bene in molte occasioni che erano i suoi reali capelli,nel 1995 quando effettuò il taglio a “zero”,per ovvi motivi di continuata perdita dei capelli,si evinceva molto bene la ricrescita ed era evidenziata su tutta la testa,in internet ci sono anche delle foto paragone,una affiancata all’altra a sostegno della mia tesi.
    Senza meno io Andrè l’ho visto da vicino in quei anni,a Roma per farmi fare l’autografo e stringergli la mano,non aveva ASSOLUTAMENTE una parrucca in testa.
    Queste pseudo rivelazioni SCHOK ripeto sono usuali,soprattutto in america,ma diciamo pure in tuttoil mondo “etichetta pubblicativa major” e vengono fatte come ripeto per le vendite dei libri,anche se non sono certo apprezzabili,inquanto non vere.Cmq……..
    Concludendo direi tutto nella norma,un libro rivelazione di fine carriera,e che carriera,ricordiamo di chi stiamo parlando,cioè del tennista più popolare ed amato di tutti i tempi,con aspetti quanto meno veritieri ed onesti(parrucca a parte)che evidenziano la correttezza di una parsona e di un campione che nella sua vita ammette malgrado i rischi di aver sbagliato,e di essere stato condizionato a delle gravi vicessitudini che ormai tutti conosciamo.

    Un saluto a tutti,e cordiali saluti.

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