Cipolla sostituisce Volandri in Coppa Davis
Cambia poco: “Filo” non avrebbe giocato

 
4 Aprile 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

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Nota di Ubs: Riporto qui sotto il comunicato della FIT. Per Flavio Cipolla (e suo padre Quirino, suo tifoso più accanito oltre che padre-manager) sono contento perchè è un gran bravo ragazzo. Ora risparmiatevi battute sul cognome (del tipo: ora sì che l’Italia farà piangere…). Non credo che Volandri avrebbe messo piede sul tappeto sintetico e probabilmente non lo metterà nemmeno Cipolla cui il premio di una convocazione basterà, in quanto anche in doppio difficilmente Barazzutti lo preferirà al duo Seppi-Bolelli e alla prima riserva Starace. Già poter raccontare ai nipoti “sono stato in una formazione di Coppa Davis” e ricevere il tesserino Azzurri d’Italia non è cosa che possano vantare in troppi. Darà anche fiducia a tanti giovani di oggi: se ce l’ha fatta Cipolla ce la possono fare in tanti (e ce la potevano fare…penso con un po’ di rimpianto personale, in tanti prima se al vertice i doppisti fossero stati …quasi inesistenti come oggi). In bocca al lupo Flavio ! Ci vediamo lì. Piuttosto mi risulta che la RAI non abbia ancora la certezza di poter trasmettere l’evento trasferendo Galeazzi e soci a Dubrovnik. Forse il commento avverrà via tubo. Povero tennis.

Ecco il comunicato federale
COMUNICATO STAMPA FIT
Coppa Davis Croazia-Italia
Volandri costretto al forfait

L’infiammazione al ginocchio sinistro che lo affliggeva fin dall’America costringe Filippo Volandri a fermarsi per almeno 15 giorni. D’accordo con il Capitano non giocatore Corrado Barazzutti e con lo staff medico azzurro guidato dal professor Pierfrancesco Parra, Volandri salterà pertanto il confronto di Coppa Davis con la Croazia, in programma a Dubrovnik la prossima settimana.
Al suo posto Barazzutti ha convocato il romano Flavio Cipolla, 24 anni, numero 123 della classifica ATP. Cipolla affiancherà così Bolelli, Seppi e Starace nel confronto valido per il Gruppo I di zona euro-africana.
“Filippo ha cominciato ad accusare fastidio al ginocchio a Miami – racconta il professor Parra, che ha seguito passo passo il giocatore e svolto gli accertamenti del caso in collaborazione con il suo staff – Nonostante la terapia-laser e il trattamento posturale subito effettuati, il problema si è progressivamente accentuato a causa degli allenamenti e dei match sui campi americani in cemento. Inutile anche l’applicazione di kinesio-tape. Per cui, sospettando una lesione al menisco, gli ho consigliato di sottoporsi a risonanza magnetica non appena rientrato in Italia”.
La risonanza, effettuata il 1 aprile, ha messo in evidenza, spiega Parra, “un episodio infiammatorio acuto in un quadro cronico di sofferenza cartilaginea”. “A seguito di questo controllo – prosegue il professore – abbiamo ritenuto opportuno prescrivere un periodo di riposo assoluto non inferiore a 15 giorni, durante i quali svolgere un programma terapeutico così articolato: una settimana di trattamenti fisioterapici e posturali a Rimini con il suo fisioterapista personale allo scopo di ridurre l’infiammazione; quindi nuovo controllo al mio ritorno dalla Croazia, martedì 15, e seconda fase di terapia-laser a Montecatini. Soltanto a quel punto Volandri deciderà se riprendere l’attività agonistica al Masters Series di Montecarlo”.
“Sono molto dispiaciuto di non poter andare con i ragazzi in Croazia – ha detto Volandri,
raggiunto telefonicamente in Romagna - ma di sicuro farò il tifo per loro da casa. Purtroppo sono costretto a star fermo: sto facendo terapia a Rimini, tre volte al giorno con Guglielmo Amendola. Questo problema cartilagineo non è semplice da risolvere e va tenuto sotto controllo. Il fatto, però, che riprenda la stagione sulla terra va a mio favore, dato che il fastidio si è acuito giocando sul cemento. Mi auguro di tornare in forma nel più breve tempo possibile”.
“Mi spiace molto per Filippo – ha dal canto suo detto Barazzutti – Mi auguro che possa guarire al più presto in modo da poter disputare una grande stagione sulla terra battuta. La scelta di convocare Cipolla è un giusto riconoscimento per un ragazzo che negli ultimi anni ha ottenuto risultati importanti”.

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14 Commenti a “Cipolla sostituisce Volandri in Coppa Davis
Cambia poco: “Filo” non avrebbe giocato”

  1. teo_82 scrive:

    Purtroppo per Volandri una pessima notizia, proprio ora che arriveranno i mesi per lui decisivi, nei quali difende la semi di Roma e gli ottavi di Parigi. Speriamo si rimetta presto.

    Stavo dando un’occhiata alla classifica di doppio. I nostri due migliori giocatori sono Ciplla e Starace, rispettivamente n.100 e 105. E c’è da dire che a Indian Wells Potito, in coppia con Monaco, ha battuto una buona coppia(Benneteau/Mahut)perdendo al terzo contro Nestor e Zimonjic, due dei migliori doppisti al mondo.

    Cipolla a livello challenger ha fatto manbassa di titoli. Secondo me Barazzutti farebbe bene a provarli assieme durante la settimana, in modo che Seppi e Bolelli possano concentrarsi al 100% sui singolari.

  2. fulvio scrive:

    vi prego di non guardare i risultati dei doppi dei nostri singolaristi.ho accertato di persona che sia negli atp che tanto più nei challenger si va avanti a seconda di cosa si fa nel singolo,spiegandomi meglio: negli atp vai avanti nel doppio se perdi subito nel singolo,perchè continuare ti porterebbe via energie importanti,mentre ei challenger vai avanti se prosegui anche nel singolo,perchè normalmente trovi gente che se perde al 1° o 2° turno scioglie per poter andarsene via il più presto possibile.
    ha ragione il sig. Tommasi quando afferma che i doppi dovrebbero essere aboliti!

  3. Piero Pardini scrive:

    Ciao Ubaldo,
    faccio l’avvocato del diavolo, il buon Volandri non me ne voglia, quando è in forma preferisce i tornei alla nazionale, adesso che è “infortunato”, non approfitterà invece per dedicarsi alla preparazione per Montecarlo e Roma?

    Spero di vederti a Montecarlo, buon lavoro sei unico !!

  4. Roberto Commentucci scrive:

    Ho visto giocare per la prima volta Flavio che aveva 12-13 anni, e già faceva diventare matti i C1…

    E’ uno splendido ragazzo e un grandissimo professionista. Ha un gioco delizioso, d’altri tempi, fatto di tocchi, attacchi in controtempo, accelerazioni improvvise, volee accarezzate, smorzate millimetriche. E’ rapidissimo negli spostamenti, intelligente, sempre concentrato e coraggioso. Correttissimo. Amato e rispettato da tutti nell’ambiente dei challenger.

    E’ quanto di più simile esista nel circuito a “le magicien” Santoro.

    Non aiutato dal fisico (è alto poco più di 1,70) paga la scarsa potenza e un servizio poco competitivo ad alti livelli.

    Ma soprattutto paga il fatto che quando era ragazzino nessuno, se non suo papà Quirino, credette veramente in lui. “Troppo gracilino”, sentenziavano tutti. “Non diventerà mai un professionista”.

    Ricordo che quando entrò nei primi 300 al mio circolo si diceva “Aho, hai visto Flavio… Bravo eh, chi lo avrebbe mai detto…”. “Eh, adesso però è arrivato. Questo è il suo massimo. Non può fare meglio di così…”.

    E lo stesso successe quando arrivò nei primi 200, e poi nei primi 150…

    E Flavio lì, ogni santo giorno, con il vento, con la pioggia, con il sole, con il caldo e con il freddo, con suo papà. Ad allenarsi, a potenziarsi fisicamente, a lavorare cocciutamente su quel dannato servizio che non ne voleva sapere di migliorare, costruendo anno dopo anno un mattoncino in più, una freccia in più da aggiungere al suo vasto repertorio tecnico.

    Flavio probabilmente non giocherà a Belgrado, pur avendo una eccellente attitudine al doppio. Paga la debolezza della sua battuta e la superficie superveloce.

    Ma paga, a mio avviso, anche il fatto di essere nato nel momento sbagliato. Cipolla è del 1983, un anno più anziano di Seppi, e quando era adolescente, quando doveva essere formato tecnicamente, eravamo negli anni bui del nostro tennis, quando il nostro movimento era allo sbando. Riano e Cesenatico chiuse, incertezza sovrana e pochi soldi. In quel periodo di interregno, nessuno ha creduto in lui, né la Federazione (che era ai minimi termini), né gli allora appena nascenti e pochissimi team privati. Solo papà Quirino, ecomiabile, bravissimo, determinato, era lì a giuidarlo.

    Il mio rammarico è che se Flavio fosse stato seguito in modo autenticamente professionale fin da piccolo si sarebbe probabilmente riusciti a costruirgli un servizio all’altezza. E ora non sarebbe confinato alla terra rossa, e alla dimensione challenger, ma sarebbe almeno 60-70 posti più avanti nel ranking…
    Flavio Cipolla, il nostro piccolo maghetto azzurro, l’Harry Potter del tennis italiano.

    Vai Flavio, e goditi ogni momento di questa convocazione in nazionale. Pochi sanno quanto te la meriti.

    Congratulazioni piccolo grande Cips!

  5. Voortrekker Boer scrive:

    Sono troppo contento per Flavio che cmq l’anno scorso a Parigi fece un’ottima figura contro Nadal.

    Perdonami Ubaldo.

    A Karlovic la cipolla non piace…se proprio dovrà mangiarla proveremo almeno a fargliela di traverso.

  6. Karlovic 80 scrive:

    Sui doppi ha ragione Fulvio.

  7. Pietro scrive:

    Probabilmente Cipolla farà da riserva, ma almeno, rispetto a Volandri, sarà una riserva “spendibile” nel caso dovesse esserci bisogno della sua presenza in doppio.

  8. Alessandro Ferretti scrive:

    Scusato se l’argomento è leggermente off topic, ma in qualche modo si ricollega a Cipolla e Starace. Volevo sottolineare che è estremamente triste vedere al torneo di Napoli, che è uno dei più importanti challengers italiani, solo 4 italiani nel tabellone principale di cui 2 entrati attraverso wild-cards (Naso e Fioravante). Inoltre Starace, se non fosse il torneo di casa, non dovrebbe nemmeno giocarli i challenger. Con i vari Galvani, Luzzi, Di Mauro, Galimberti ormai non più giovani o squalificati oppure con i vari Vagnozzi, Aldi, Lorenzi, Stoppini ormai da troppo tempo a questi livelli e che quindi non faranno forse più un salto di qualità, si sta creando un vuoto di giocatori “medi” da challenger che non lascia ben sperare per il futuro. I giovani mi pare che stiano tardando ad emergere (Naso, Fabbiano, Arnaboldi). Purtroppo il confronto con la Francia o la Spagna è ancora una volta impietoso: nei tornei challengers francesi o spagnoli si arriva quasi sempre ad un numero di giocatori locali presenti nei tabelloni che oscilla mediamente tra 10 e 15. Avere una buona base quantitativa anche a livello medio favorisce sia l’emergere di qualche giocatore di qualità, sia i ricambi per eventuali giocatori in declino che escono dai primi 100 atp.

  9. teo_82 scrive:

    Riguardo al discorso challenger non va dimenticato che fino all’anno scorso ne facevano parte a tempo pieno Fognini e Bolelli e a volte pure Seppi, giocatori che ora giocano stabilmente a livello ATP.

    Concordo sulla crescita lenta dei nostri altri due ‘87, che ogni tanto illudono con qualche bel risultato per poi tornare regolarmente a perdere match ampiamente alla loro portata(vedi Napoli dove Naso ha perso da un semisconosciuto coreano e Arnaboldi da un brasiliano n.400 del mondo).

    Il problema dei nostri ragazzi è soprattutto la continuità, proprio non riescono a trovare una buona velocità di crociera, alternando belle vittorie a sconfitte inopinate.

    Tornando al discorso del doppio, se per miracolo Seppi o Bolelli riescono a vincere un match venerdì io me li tengo per la domenica considerato che soprattutto Bolelli non mi sembra abbia le capacità per giocare 3 match 3/5 in 3 giorni.

  10. Avec Double Cordage scrive:

    ma adesso proprio abolirlo il doppio mi sembra esagerato, già che ci siamo perché non abolire il tennis e wimbledon ci mettiamo cannavero e zizzan a dribblare, pallonettare e testatare?

    poi caro Fulvio, sicuro che con la tua esperienza ne sai cento volte più di me, ma mi sembra che non tutti sono cosi professionisti da sciogliere nel doppio se passano un turno nel singolare. Mi viene ad esempio in mente Starace che l’anno scorso vinse il torneo di doppio a Kitzbühel e andò in finale nel singolare giocandosela pure abbastanza bene.

    Io direi che il doppio andrebbe aggiornato, dopo Borg che ha fatto scuola pochi lo giocano più seriamente, un dato di fatto del quale va preso atto.

    Quindi proporrei di utilizzare il doppio per far giocare gente come Sampras, Edberg, McEnroe etc nei tornei ATP assieme a giovani talenti come Tsonga, Gasquet, Berdych, etc che traerebbero grande vantaggio dall’esperienza dei vecchi in una sorta di “playing on court coaching”

    Ovviamente per rendere possibile questo andrebbe modificato il modo di contare i punti per abbreviare i match, in modo da rendere possibile ai vecchietti di esserere competitivi e non prendere troppo tempo e troppe energie ai giocatori top ten che naturalmente devono concentrarsi sul singolare

    una soluzione attuabile sarebbe ad esempio quella di giocare fino alla finale solo tie break, invece di set. Magari al meglio dei 5 tie break, oppure dei tie break più lunghi fino a ca 12 punti invece dei 7 tradizionali se si rimane al meglio dei 3 tie break

    per non pestare la storia del tennis con i piedi la finale poi si potrebbe giocarla con set normali oppure come viene già fatto attualmente con due set e tie break decisivo al posto del terzo set

    Penso che ogni direttore di torneo ATP farebbe occhi con $ ad avere partite come
    Gasquet, McEnroe vs. Federer, Sampras
    Bjorkman, Edberg vs. Young, Agassi
    Nishikori, Henman vs. Tsonga, Leconte
    Nalbandian, Kuerten vs. Youzhny, Rios
    etc.

    il doppio probabilmente tornerebbe anche in tv, e i fan si leccherebbero i baffi

    mi ricordo vagamente di un torneo di tie break a milano con agassi, lendl etc che era niente male

  11. Avec Double Cordage scrive:

    per karlovic 80 una volta all’anno è obbligatoria la partita

    Karlovic, Lurch vs. Isner, Jordan

    cosi si diverte pure lui ;)

  12. simone scrive:

    VOGLIO BISTECCONE A ZAGABRIA E LA DIRETTA RAI. ci sono cose che noi appassionati tennisti dobbiamo esigere dal servizio pubblico.
    per il resto, mi augurerei che barazza schierasse starace-cipolla in doppio, ma temo sia speranza vana.

  13. anto scrive:

    E’ difficile dare torto a fulvio, per quanto concerne i doppi. Contentissimo per Cipolla, se lo merita. spero wc a Roma a questo punto.

  14. trophy scrive:

    Sono molto contento.

    Per Cipolla ma soprattutto per Quirino.

    Quell’ adorabile, irascibile Quirino Cipolla.

    Sono contento perchè (so di guardare il dito e non la luna) Cipolla è ragazzo del Lazio, romano e come Presidente del CRLazio avere un ragazzo della nostra regione in Davis è un orgoglio.

    E poi con Quirino passo sempre ore di chiacchiere al villaggio commerciale al Foro italico a parlare di tennis e di suo figlio.
    Ed al di là del caratteraccio di Quirino abbiamo sempre SEMPRE PARLATO CON AFFETTO DEI PROBLEMI DEL TENNIS.

    Si vive anche di questo: di rapporti umani e di sorrisi e condivisioni di sogni.

    Forza CIPOLLA… padrefiglio o figliopadre… difendi i nostri colori italiani.
    Poi con Quirino ne parleremo al Foro in chiusura di stand…

    Trophy

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