Quattro italiani degni del Principato.
Possono vincere tutti

 
20 Aprile 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Federer giocherà regolarmente nel torneo in cui il primo favorito è Nadal. All’Estoril non è parso in forma strepitosa, nel primo set ha dovuto annullare due setpoints a Davydenko, però ha vinto il torneo n.54. Le chances degli azzurri 

MONTE CARLO _ Roger Federer sta bene, ha vinto anzi proprio ieri all’Estoril (approfittando del ritiro di Nikolay Davydenko sul 7-6, 1-2: in tv al microfono d’un bellissimo Migueal Seabra ha detto di aver problemi alla hip, all’anca) il primo torneo d’un 2008 fin qui deludente e il cinquantaquattresimo d’una carriera straordinaria. Così, al contrario di quanto hanno scritto ieri parecchi quotidiani e agenzie tratti in inganno da un errore di traduzione ripreso e diffuso da Eurosport _ in tempi di Internet pochi vanno a verificare le notizie e, mi duole dirlo, anche il mio blog: si sarebbero evitati una figuraccia _ lo svizzero sarà regolarmente in campo al torneo di Montecarlo che ieri ha preso il via a singhiozzo, con un solo incontro di tabellone principale (Kiefer ha battuto Cilic) per via della pioggia.
Anche se Federer è la prima testa di serie il favorito n.1 è certamente Rafael Nadal che ha vinto nel Principato le ultime tre edizioni (come Ilie Nastase), le ultime due in finale proprio sullo svizzero. Nadal a caccia del poker sul “rosso” l’anno scorso aveva raggiunto 81 vittorie di fila. Sconfitto nei quarti a Valencia dal russo Andreev nell’aprile 2005 non aveva più perso fino alla finale di Amburgo (la settimana dopo Roma) con Federer. Guillermo Vilas a suo tempo si era fermato a una striscia di 53 vittorie. E comunque Nadal aveva poi ripreso a vincere trionfando per la terza volta consecutiva anche al Roland Garros. L’uomo più atteso al di là dei “soliti due” è Djokovic: ha vinto in Australia, saprà ripetersi sulla terra rossa che è la superficie meno amata?
In linea teorica ai quarti potrebbero trovarsi di fronte nei quarti Federer e Nalbandian (la sua bestia nera), Djokovic e Gasquet, Youzhny e Davydenko, Ferrer e Nadal. Youzhny, n.11 del mondo, è l’unica testa di serie non compresa fra i top-ten fra i quali sono assenti soltanto i due americani Roddick e Blake, poco “terraioli” e soprattutto poco desiderosi di star lontani da ora fino a luglio inoltrato (dopo Wimbledon) e l’infortunato Berdych.
Fra i partecipanti al primo grande appuntamento (2.770.000 euro di premi) anche quattro italiani, i tre ammessi in tabellone, Volandri (Mahut), Starace (Lapentti) e Seppi (Calleri) _ fra parentesi gli avversari di primo turno, con i primi due in programma già oggi _ più Simone Bolelli che si è qualificato battendo Recouderc e ora avrà l’argentino Chela. Possono vincere tutti, a mio avviso. Purtroppo potrebbero anche perdere tutti. Se passano tre su quattro è un buon bilancio
Federer si presenta al Country con il nuovo allenatore, lo spagnolo Josè Higueras e spagnolo, Alex Corretja, è anche il coach di Andy Murray che potrebbe essere l’avversario di Volandri al secondo turno. Un amarcord malinconico è assicurato dalla presenza di Guga Kuerten cui gli organizzatori (come anche a Parigi) hanno dato una wild-card pur sapendo dei suoi problemi all’anca già operata tre volte. Al brasiliano è toccato in sorte, al canto del cigno, il croato Ivan Ljubicic che non è terraiolo ma non ha il cuore troppo tenere, ergo nessuna intenzione di lasciarsi prendere dalla commozione.

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6 Commenti a “Quattro italiani degni del Principato.
Possono vincere tutti”

  1. Giuseppe scrive:

    Quattro italiani in tabellone non e’ cosa da poco, sperando che tutti riescano a passare il primo turno. Volandri e’ quello che mi fa piu’ paura a tal proposito, ogni volta che gioca non si sa se ha voglia o meno. Comunque se scendera’ in campo concentrato credo che ce la fara’ tranquillamente. Certo, se migliorasse quella sua orribile battuta…
    Potito e’ quello che sicuramente andra’ piu’ avanti nel tabellone, e’ uno tosto. Seppi e Bolelli (reduci dalle fatiche di Coppa) potrebbero fare bene, ma avranno avuto tempo e modo di preparare la stagione sul rosso in una settimana?

    Per Roger credo che fara’ bene, anche se ovviamente Rafa credo che per adesso sia irragiungibile, vista anche la condizione non perfetta dello svizzero.

  2. marcos scrive:

    io credo che ljubo sia un personaggio tenerissimo…la differenza tra i due, però, ormai è incolmabile: spero in un primo set lottatissimo!

  3. Andre scrive:

    Io sono andato a Montecarlo questo week-end per vedermi le qualificazioni e sono riuscito a vedermi sia Bolelli che Cipolla, in entrambi i turni. A mio parere, Simone in splendida forma (nonostante un picolo calo nel secondo turno con Schukin). Colpi eccezionali e sicurezza notevole anche con il rovescio, giocato molto in top spin. Impressionante il seguito (forse dovuto alla partecipazione in Davis) di tifosi.
    Flavio ha fatto le sue partite. Con Clement (sul centrale) all’inizio malissimo, ma si vedeva che era un po’ scarico da Estoril, poi ha preso un po’ le misure dell’avversario (che ha cominciato a sbagliare, e tanto) ed affettando sempre di più il suo back di rovescio, alternando qualche palla corta e chiamandolo sovente a rete lo ha fatto andare fuori giri. Ieri con Lapentti, purtroppo, pur avendo avuto diverse occasioni, ha sbagliato proprio i punti decisivi. Cmq bravo lo stesso.
    p.s. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno dato suggerimenti per MC su questo sito. Li ho seguiti (viaggio, hotel etc. etc.) e mi sono trovato benissimo !

  4. Agostino scrive:

    Completamente off topic, me ne scuso, riporto la notizia sul sito ANSA relativa ad Andrea Jaeger, ex tennista prodigio, ora suora (e come tale poco incline a dire bugie)

    Andrea Jaeger, da tennista-prodigio a suora
    LONDRA - Nel circuito del tennis imperversavano droghe e steroidi, il padre-allenatore la prendeva di continuo a botte: in un’intervista-confessione l’americana Andrea Jaeger, ragazza-prodigio della racchetta all’inizio degli Anni Ottanta, racconta perché è contenta di aver mollato lo sport agonistico e come ha trovato la felicità assistendo i bambini malati terminali di cancro e facendosi suora. Parlando con un giornalista del tabloid londinese ‘Mail on Sunday’ che l’ha raggiunta in Colorado, Sister Andrea (questo il suo nome da quando nel 2006 è diventata suora anglicana) ha spiegato che Roland, il padre-allenatore di origine tedesca, ebbe un ruolo importante nella sua decisione di chiudere con il tennis malgrado fosse arrivata alle vette di quello sport diventandone ad appena 16 anni la numero due mondiale in campo femminile: “E’ molto difficile - dice - quando un genitore ti fa da allenatore perché si perde l’affetto familiare. Papà era stato allevato in Germania a cinghiate e voleva insegnarmi allo stesso modo la morale e i valori. Io invece queste cose le ho imparate non dalle botte ma da Dio”.

    Nato nel giugno del 1965 a Chicago in una famiglia povera dove però entrambi i genitori praticavano con passione il tennis, l’ex tennista-prodigio conferma nell’intervista che nel 1983 il giorno prima della finale di Wimbledon contro Martina Navratilova - da lei persa in meno di un’ora per 6-0 e 6-3 - ebbe un furioso, devastante litigio con il padre ex pugile, morto qualche anno fa. Quella fatidica vigilia Andrea scappò via dal padre - molto scontento di come la figlia si fosse preparata alla finale di Wimbledon - e si rifugiò nel vicino appartamento della Navratilova che però la degnò appena di uno sguardo: “Martina non si mosse nemmeno dalla poltrona. Era concentrata a sviluppare i suoi istinti-killer per la partita del giorno dopo. Mi offese il fatto che per lei il match era più importante della vista di una ragazzina nei guai”. Sister Andrea non sa se senza il litigio con il padre sarebbe stata o no in grado di tener testa alla Navratilova ma di sicuro non mostrò alcuno spirito combattivo nella finale di Wimbledon e quattro anni dopo quella clamorosa, sonora sconfitta si ritirò completamente dal tennis professionistico, in seguito ad un incidente alla spalla sofferto all’Open di Francia nel 1984. A più di vent’anni di distanza suor Andrea non ha il minimo rammarico per aver abbandonato il circuito internazionale del tennis, un mondo dove alla sua epoca circolavano cocaina e steroidi.

    “Io - puntualizza - rifiutai l’offerta delle droghe e dissi no anche agli steroidi perché il mio problema non era quello di durare più a lungo ma di trovare una via di uscita”. Una volta lasciato il tennis, l’ex ragazza prodigio usò i soldi guadagnati grazie alla racchetta per dar vita in patria ad una ente di beneficenza - Little Star Foundation - che si occupa di bambini malati terminali di cancro. Questo impegno le ha fatto incontrare Dio e l’ha spinta a studiare teologia e a diventare suora. “Non sono mai stata felice come adesso. A casa mia nessuno era religioso ma io ho sempre detto le mie preghiere e ho sempre saputo che Dio esiste e che io e Lui siamo amici”, confida al ‘Mail on Sunday’. Nella sua nuova vita di monaca anglicana dell’ordine domenicano l’ex fuoriclasse della racchetta si alza alle 4 del mattino, prega per un’oretta e alla 6 è pronta per una nuova, intesa giornata di lavoro. Di abiti da suora ne ha tre. Ma non li indossa sempre. “Diventano rapidamente sporchi e ci rimango spesso impigliata quando prendo l’autobus o salgo su una scala mobile”.

  5. pibla scrive:

    In realtà sono completamente da verificare le condizioni fisiche di Volandri e Starace e capire quanto comunque i loro acciacchi possano aver influito sullo stato di forma.
    Non ho capito perché Ubaldo si duole del suo blog nella faccenda della presunta rinuncia di Federer a Montecarlo, perché sul blog non c’era nulla se non di fianco a destra una notizia in piccolo ma ripresa da Yahoo, quindi al limite si dovrebbe dolere Yahoo che ha riportato la notizia, ma non questo blog, diverso è se fosse uscito un articolo nel blog in cui si commentava questa presunta rinuncia, come invece è avvenuto ieri in quasi tutti i quotidiani che, pur avendo avuto tutto il tempo per verificare, ci hanno imbastito su degli articoli, Clerici con Repubblica e Gazzetta in primis…
    Da segnalare infine lo spazio scandalosamente piccolo che la Gazza continua a riservare al tennis e perciò a mio avviso giornale da evitare assolutamente e Eurosport che per lasciar spazio allo Snooker ha mandato in onda la finale di Estoril tra Federer e Davydenko (non tra due comprimari per intenderci) intorno all’una di notte con un ritardo di quasi due ore rispetto a quando era originariamente programmata, bene, continuiamo così….

  6. Voortrekker Boer scrive:

    Pibla la finale è stata mandata in diretta alle 16:25 su EuroSport 2…qualità audio/video pessima ma cmq hanno deciso di cambiare il palinsesto, una luce in mezzo a molte ombre del canale Pan-Europeo.

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