De Villiers teme sia le scommesse sia il doping ma distingue.
Da radiare subito chi vende le partite e una seconda chance invece a chi si dopa

 
1 Novembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

LONDRA - L’Atp dichiara guerra ai giocatori coinvolti nei casi di scommesse e partite truccate. Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Londra, il presidente dell’associazione giocatori Etienne de Villiers ha proposto la squalifica a vita per chi sarà dichiarato colpevole. Il moltiplicarsi dei casi di partite sospette è, per il presidente. “una minaccia grave per il nostro sport. La prendiamo molto, molto seriamente e se un giocatore si macchia di un fatto del genere non ha scuse. Saremo categorici, chi trucca una partita sarà messo alla porta”.
de Villiers ha anche detto che per quanto riguarda i “dopati” invece “si può concedere anche una seconda chance; sappiamo che non sempre quanti cadono nel doping l’hanno voluto. Magari ci hanno messo mano altri a loro insaputa. Per le scommesse, invece no”

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9 Commenti a “De Villiers teme sia le scommesse sia il doping ma distingue.
Da radiare subito chi vende le partite e una seconda chance invece a chi si dopa”

  1. MAURIZIO scrive:

    GIUSTISSIMO!!!! ADESSO BISOGNA COMINCIARE A FARE LE GIUSTE INDAGINI E BECCARE UN Pò DI FURBETTI!!!! TREMASSERO I GIOCATORI MARCI….

  2. Stefano Grazia scrive:

    Intanto arrivo a casa,accendo la TV e mi guardo 5′ di Davidenko-Bagdhatis in tempo per assistere a un incredibile siparietto : sotto 2/6 0/4 finalmente Davidenko fa un game e sedendosi al cambio si rivolge all’arbitro e gli fa: oh, son riuscito a farneuno… E l’Arbitro gli fa: devi solo cercare di enere la palla in campo, non cercare di fare troppo…E continuano così per una ventina di secondi…i due commentatori DSTV non credevano alle loro orecchie…mai udita una cosa simile: l’arbitro che fa il coaching…! Uno dice: mi chiedo cosa ne pensa Baghdathis di tutto questo… E l’altro: l’arbitro dovrebbe fare il suo lavoro, essere imparziale, etc etc etc Sembra che il Russo abbia giocato da bestia e non sose si sia fatto un’altra caterva di doppi falli, e certo, magari c’è un po’ di simpatia per fargli vedere che la Categoria non ce l’ha con lui…Ma certo che è un po’ strano.Tra l’altro nel game successivo quasi quasi il russo strappa il servizio…se fosse successo e si fosse riaperto il match?

  3. Fede80 scrive:

    Speriamo che alle parole seguano i fatti!é bene fare pulizia, altrimenti la situazione potrebbe diventare ingestibile!……staremo a vedere, la stagione stà per volgere al termine, e quindi ci sarà tempo per andar a fondo con le inchieste, vedremo quali saranno i risultati……

  4. Stefano scrive:

    La faccenda dell’arbitro che si mette a chiacchierare con Davydenko è ridicola. Ma cosa aveva in testa? Sei l’arbitro, limitati a fare quello, non esiste che ti metti a dire ad un tennista professionista che “sta servendo come te”. Ma dico, stiamo scherzando? Fossi l’ATP prenderei qualche provvedimento nei suoi confronti. Atteggiamento di totale scorrettezza nei confronti di Baghdatis, che avrebbe potuto ben lamentarsene, a ragione.

  5. sara casini scrive:

    io sono proprio curiosa di sapere quante squalifiche a vita ci saranno
    contro tennisti sospettati di aver scommesso sul tennis!!
    faccio una previsione:zero!!
    chissa perchè invece sul doping il signor Etienne de Villiers è molto piu’ permissivo….

  6. angelica scrive:

    guarda io ho sempre piu’ l’impressione che se questi arbitri si comportano cosi’ e’ perche’ l’ATP gli ha detto di comportarsi cosi’ (oltre al fatto che uno come il francese Mourier conosce benissimo i giocatori e i giocatori conoscono benissimmo lui). Non dimenticarti che molti di questi arbitri sono ’stipendiati’ dall’ATP.
    O c’e’ qualcosa che noi esterni non sappiamo, oppure sembra che stanno cercando un capro espiatorio.
    pero’ l’impressione, almeno per me, e’ che l’ ATP sta facendo proprio una brutta figura.

  7. Stefano scrive:

    Angelica, sono daccordo con te, certamente l’ATP ci ha messo becco, già il warning per “lack of best effort” è una barzelletta, una roba che non sta nè in cielo nè in terra, e la faccenda preoccupante è che poi l’ATP ha anche multato Davydenko, dando quindi ragione all’arbitro.
    Ma ripeto, se l’arbitro non fa l’arbitro, allora diventa un problema serio. Se il giudice di una gara si mette ad interagire con i giocatori, allora sì che siamo alle soglie dell’incontro truccato, o perlomeno non regolare. L’arbitro deve essere invisibile, se diventa protagonista siamo nei guai.

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    D’accordo con Angelica, l’Atp sta facendo brutta figura. E la Wta non la fa migliore fingendo di ignorare tutto quanto accaduto alla Hingis. Ottima la ricostruzione di Stefano Grazia della vicenda Davydenko, avrebbe meritato maggior risalto (ma ieri è successo di tutto e ogni titolo in più creava un problema…).
    D’accordo anche con Stefano: l’arbitro che fa lo spiritoso sbaglia. Se aiuta Davydenko, mostrandosi comprensivo con lui e aiutandolo a rilassarsi, rischia di danneggiare il suo avversario…e un arbitro non può permetterselo. Non deve.

  9. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ecco l’articolo di Liberation uscito lunedì 29 ottobre che, sospetto e scommetto, verrà spacciato per nuovo da qualche nostro giornale….magari con Volandri e Starace nel titolo
    Sports
    Les RG au filet à Bercy
    Tennis. Rumeurs de corruption et de matchs truqués.
    LIONEL FROISSART
    QUOTIDIEN : lundi 29 octobre 2007

    C’est peu dire que le Russe Nikolay Davydenko sera surveillé de près cette semaine à Bercy. Pas seulement parce que, le Russe, tête de série n°4, est capable de conserver son titre. Il est également soupçonné d’être capable du pire. D’être porteur du germe de la corruption dans un monde du tennis dont les coulisses bruissent d’histoires de paris douteux et de matchs truqués.

    Corruption. Il faut dire que Davydenko ne fait pas grand-chose pour arranger son cas. Pour avoir déjà perdu un match bien engagé le 2 août face à l’Argentin Martin Vassallo Arguello à Sopot (Pologne), il avait éveillé les soupçons de l’ATP. Celle-ci avait ouvert une enquête après avoir constaté que les parieurs avaient étrangement misé pendant la partie sur une défaite, alors improbable, du Russe. Jeudi dernier, il a écopé d’un avertissement pour manque de combativité lors de son match contre le Croate Marin Cilic au deuxième tour du tournoi de Saint-Pétersbourg. Et l’ATP a infligé une amende (2 000 dollars, 1 400 euros) au Russe qui a perdu le match (1-6, 7-5, 6-1) après avoir enchaîné une multitude de double fautes. Sanction accompagnée d’un communiqué explicite lui reprochant de n’avoir «pas fourni tous les efforts possibles lors de son match». Davydenko s’est dit blessé et a rejeté l’idée d’avoir offert le match au 102e mondial. Mais les mauvais esprits ont aussitôt fait le rapprochement avec «l’affaire de Sopot». Car depuis, les témoignages anonymes sur les matchs achetés ou les doutes de certains ont alimenté la polémique, sans toutefois apporter de preuves formelles.

    C’est l’Ecossais Andrew Murray qui s’est montré le plus vindicatif pour dénoncer une corruption bien installée selon lui sur le circuit. L’ATP prend l’affaire très au sérieux et a établi une liste de matchs suspects, pour déterminer si les soupçons pesant sur des joueurs russes et italiens sont justifiés. Les récentes déclarations de l’ancien numéro 1 mondial, Gustavo Kuerten, ne vont pas apaiser le climat. Le triple vainqueur de Roland-Garros désire l’ouverture d’une enquête concernant l’un de ses rares succès de la saison, contre l’Italien Filippo Volandri, match bouclé en quarante-six minutes sur le score de 6-3, 6-1. Une rencontre dont le Brésilien était loin d’être le favori, mais que les parieurs avaient soudainement vu gagnant en fin de match. Deux compatriotes de Guga, Flavio Saretta et Marcos Daniel ont affirmé avoir été contactés afin de truquer des rencontres. Saretta s’est vu proposer 100 000 euros pour perdre sa rencontre du 2e tour à Roland-Garros en 2006 face à l’Italien Potito Starace (il n’avait pas accepté et s’était imposé). Approche courante, selon lui : «Ils ont déjà essayé de m’embrouiller plusieurs fois.» Daniel affirme avoir été joint par téléphone afin de perdre une rencontre à Acapulco l’an dernier, face au Chilien Nicolas Massu (remportée 6-4, 6-4 par le Brésilien).

    Interdiction. C’est dans cette ambiance de suspicion que s’est ouvert hier le Masters Series de Paris-Bercy. Un tournoi placé sous haute surveillance. D’anciens joueurs ont été recrutés pour analyser et décrypter les matchs. Et signaler leurs éventuels doutes. Des fonctionnaires des RG auront accès à tous les recoins du palais omnisports. Une note d’information a été remise aux accrédités leur rappelant la stricte interdiction de parier sur les rencontres. En France, seule la Française des jeux est autorisée à recevoir des paris, mais à l’heure d’Internet, cette contrainte est facile à détourner. Les organisateurs ont donc passé un accord avec la Loterie européenne, qui s’est engagée à surveiller en temps réel l’évolution des mises sur les matchs en cours. Il ne s’agit là que d’un dispositif expérimental. Il ne faut pas s’attendre à assister à des arrestations dans les coulisses de Bercy, mais Jean-François Vilotte, directeur général de la Fédération française de tennis, veut y voir un signal fort à l’attention des tricheurs et une initiative «exemplaire».

    Mi pare che le uniche notizia non ancora troppo diffuse nel nostro Paese…stiano nel fatto che “anziani giocatori (?) sarebbero stati ingaggiati per controllare, analizzzare e decriptare i match, per segnalare gli eventuali dubbi. Funzionari del Rol. Garros incaricati di sorvegliare chissà cosa….una letterina consegnata a tutti gli accreditati per avvertirli che a tutti gli accreditati è strettamente proibito scommettere sugli incontri. dopo di che gli organizzatori hanno stretto un accordo con la Lotteria Europea perchè sorvegli in tempo reale l’evoluzione delle scommesse…

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