Vento e freddo…..in Qatar!
Alla Zvonareva il derby moscovita.
La Bammer batte la Kuznetsova dopo aver ripetuto 3 volte il match point.

 
22 Febbraio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Continuano ad imperversare il vento ed il freddo a Doha. La Cibulova sbaglia meno e batte la Williams in borsetta. Una Jankovic in tinta si sbarazza velocemente della Sugiyama per la gioia degli spettatori congelati. La Sharapova vince facile su “Tamarindo”

Oggi c’e’ stato un doppio micidiale che ha battuto due top ten. Vento e Freddo battono Kuznetsova Williams senza appello.
Mai visto giocare un torneo in condizioni climatiche così diffficili.
A guardare gli spettatori che arrivano, si fa un po’ fatica a credere che si stia giocando un torneo di tennis e che si giochi nel Qatar. Tutti hanno giacche a vento pensanti. Cappelli e sciarpe. Molti anche i guanti. Ci manca solo di vedere qualcuno con gli sci in spalla.
Il vento ha soffiato tutta la notte e il giorno ha ripreso con intensita anche piu’ forte. Unica nota positiva, stavolta non ha portato sabbia. Il cielo era blu ma la temperatura bassa. E le raffiche così forti che a volte mentre camminavi per andare al campo 12 ti ritrovavi in direzione del campo 8.

Le Mercedes in seposizione sono comunque piene di polvere. Due addetti subito cominciano a lucidarle. E be’ se un oggetto è di lusso non puo’ esserci un granello di sabbia, no?
La Safina forse è superstiziosa, perchè anche oggi prima della partita la vedo riscaldarsi sempre nello stesso posto: sul corridoietto fra il campo 10 e il campo 6
Mentre passo davanti al tabellone un paio di nomi vengono di nuovo fatti volare. Sono attaccati con i magneti e non resistono abbastanza e’ queste folate terrificanti.

I match cominciano alle 15.30. Temperature 18 gradi. le prime partite, le più penalizzate sono state:
Svetlana Kuznetsova - Sybille Bammer sul campo centrale, Vera Zvonareva - Dinara Safina sul campo 1 e Li Na - Shahar Peer sul campo 2
Ma non si è giocato a tennis. Chimatelo come volete, ma quello che ho visto è tutto tranne che tennis. L’unica preocupazione era quella di rimettere al di là della rete la pallina.
Giocatrici che stanno un metro e mezzo dentro il campo, palla che non passa la riga di servizio. E poi il rumore: le folate di vento, lo sbattere delle bandiere e del filo di metallo sull’asta. Il tutto ricordava il suono del passaggio a livello che si chiude quando sta per arrivar il treno. Ma ’sto treno non passa mai e quel rumore non smette.

Sul campo 1 Vera Zvonareva rimane concentrata dal primo all’ultimo punto. La nuova Vera pensa solo a giocare. Nessuna lamentela e nessuno spreco di energie mentali. Pensa solo a rimandare la palla alla Safina. Qualche volta scende a rete perchè è più facile colpire la palla invece che aspettare a fondo campo perchè non sai cosa e quando arrivera ’sta palla. Anche la Safina cerca di gestire meglio che puo’ la palla. Ma alcune volte le manca la pazienza e perde il controllo. Palle che volano e non solo tanto per dire.
Vincerà Vera Zvonareva 75 63. E stavolta c’e’ stata anche la stretta di mano fra le due Moscovite.

Sono passata a dare uno sguardo al campo campo 2. Forse il più esposto al vento. In quei cinque games che ho visto, Shahar Peer non tiene dentro una palla che sia una.
Soffre il vento e forse anche il freddo. Vincerà la cinese Li Na 61 63. Non mi sono persa nulla.

Quando arrivo sul centrale la Kuznetsova ha appena perso il primo set. Lo spettacolo degli spettatori e’ incredibile. Tutti con le teste ”insaccate’ fra le spalle per ripararsi un minimo dal vento. E anche se il campo centrale e’ il più riparato, le folate che arrivano sembrano quelle dell’America’s Cup di vela.
La bellissima bimba della Bammer è accuciolata sulla poltronicina della tribuna d’onore (quella che ha i cuscini sui sedili), avvolta in un grande asciugamano bianco per proteggerla dal freddo. Non guarda neache la partita della mamma. Poco dopo lei e il padre di spostano in un angolo più riparato della tribuna. Li forse fa mento freddo allora riprende a fare il tifo per la mamma.
L’austriaca riesce a controllare meglio la palla, mentre Svetlana soffre troppo. A volte, quando ha il vento contro, tira forte e la palla quasi non arriva nell’altra metà del campo. A volte con il vento a favore l’appoggia solo e la palla fugge via. E’ frustrata. Ma la frustrazione viene anche a chi guarda la partita. La temperatura intanto è scesa a 16 gradi. La Bammer serve per il match e stavolta è Svetlana a giocare o meglio a tenere dentro le righe la palla. Nel frattempo in prima fila una signora fa la maglia. Probabilmente una sciarpa. Quasi quasi le chiedo se ne fa una anche per me.
La Bammer non concretizza 3 match point. E onestamente solo un supertifoso delle Kuznetsova puo’ sperare che il match non finisca in due set. Tutti gli altri, sono pronta a scommetterci, sperano in una conclusione veloce. Sopratutto uno dei cameramen, che ha usato la copertura imbottita della telecamera a mo’ di mantella e probabilmente non vede l’ora che la giornata sia finita
Si va al tiebreak. E sul ennessimo match point della Bammer incominciano, trasportati dal vento e provenienti chissà da dove, a cadere in campo dei foglietti di carta velina.
“Let, repeat the point’. Prima chimata dell’arbitro. Lo dirà tre volte e stabilirà un record. Mai capitato di dover rigiocare cosi tante volte un matchpoint.
Vince l’austriaca. La figlia corre giu’ per le scalette, entra in campo, va verso la panchina delle mamma e tutta sorridente le da un ‘cinque’. Per me è la scena più bella della giornata.

A seguire entrano in campo la tennista bonsai Cibulkova e Venus Williams. Il vento non diminuisce, la temperatura sì. Siamo arrivati a 14 gradi. Dopo 5 games di ‘non gioco’ dove la Cibulkva ha capito da un pezzo che oggi vince chi non sbaglia, io le saluto e vado a prendermi qualcosa di caldo da bere.
Ci vorrebbe un Vin Brulè. Peccato che qui l’ alcol non sia permesso perciò opto per un bicchierone large di thè. Almeno per alcuni secondi mi riprendo. Io sì, ma Venus Wiliams no. Non faccio quasi in tempo a tornare sul centrale che la vedo uscire sconfitta dal campo lei e la sua borsetta.
Oramai c’e questa moda che alcune ’star’ hanno, di andare in campo con un borsone da tennis dove c’entrebbe quasi tutta casa mia e in più si portano anche una borsetta di piccola o media dimesioni e mi chiedo sempre ma che ci porteranno che non possono mettere insieme alla sacca delle racchette? Il portafoglio? il cellulare? Niente? Magari è una borsa appena comprata e ne vogliono fare sfoggio. Mah!

Per una borsetta che esce una borsa media rosa che entra, quella della Jankovic. Anzi lei è tutta vestita di rosa. Magliette a manica lunga (brava, oh almeno tu l’hai capito che è meglio coprirsi un pò) gonellina e anche le scarpe bianche con la suola rosa della stessa tonalità del completo che indossa. La Jankovic non lascia mai niente al caso. Però ha lasciato la mamma a casa e qui è seguita dal fratello. La partita è quasi una formalità per Jelena. Sulle tribune c’e’ anche una bandiera enorme della Serbia. Usata a mo’ di coperta da 5 tifosi della Jankovic. E poi dicono che le bandiere ufficiali non servono a nulla.
Jelena batte la Sugiyama 61 62. Nella breve intervista in campo, le viene fatto notare che è stata una partita veloce appena un oretta. E lei “si fa freddo e stavo congelando. E anche alcuni spettatori avevano freddo…Ragazzi l’ho fatto per voi” Ecco brava e un grazie sincero da gruppo di stoccafissi congelati che nel fra tempo siamo diventati.

La Jankovic esce con la sua borsa media rosa e arriva Maria Sharapova con il borsone della racchette dorato piu’ una borsa quadrata rossa plastificata tipo quelle con cui si va al mare ad agosto, stile anni 70.
Ovazione per la russa. O megli dalle mascelle congelate esce un suono quasi gutturale. La temperatura adesso è di 13 gradi mentre il vento è calato di molto.
Maria è tutta vestita di bianco. sistema le sue cose e si toglie il giacchetto delal tuta bianco anche quello. Pochi minuti prima era entrata quasi ignorata la thailandese che abbiamo affettuasamente ribattezzato Tamarindo. Quasi ignorata, anche perche’ lo spiker tedesco incescepica un paio di volte nel dire il suo nome e cognome quindi desiste. A me sta simpatica. Durante la “chiaccherata” con l’arbitro per il sorteggio, la Sharapova da uno sguardo alla thailandese come per dire ‘Di te faccio un orzata’. Pochi secondi dopo di rende conto che va be fare la modella, però fa freddo e allora torna a mettersi la giacca della tutta. Maria, al posto dell’orzata, fatti anche tu un thè caldo che aiuta. Fidati.
I primi 4 games Tamarindo resiste e fa correre la russa. Poi però la Sharapova incomincia ad ingranare con il suo gioco, fa solo freddo e il vento non infastidisce più.
Secondo set copia del primo, 2 pari e poi Maria saluta con la manina e vince 62 62 Si tutto facile, ma se questo match fosse stato il primo della giornata e non l’ultimo non sono proprio sicura che sarebbe stato così semplice vincere per quella che oramai è diventata la favorita del torneo.

Le previsioni del tempo per i quarti di finale dicono ancora freddo e vento. Il prossimo anno, credo proprio che per stare più calda me ne andro’ sulle dolomiti, almeno li’ il Vin Brulè si puo’ bere.

Ordine di gioco di Venerdi 22 Febbraio

Centre Court (from 15.30hrs)
1. A.Radwanska vs. Cibulkova
2. Sharapova vs. Wozniacki
3. Li vs. Jankovic
4. Chan/Chuang vs. Safarova/Zvonareva

Court 1 (from 16.30hrs)
1. Zvonareva vs. Bammer
2. Black/Huber vs. Medina Garrigues/Ruano Pascual

Court 2 (from 16.30hrs)
1. Peschke/Stubbs vs. Srebotnik/Sugiyama

Giovedi 21 febbraio, 2008 - Risultati terzo turno

(16) Agnieszka Radwanska (POL) d. (1) Ana Ivanovic (SRB) w/o (left ankle injury)
(15) Sybille Bammer (AUT) d. (2) Svetlana Kuznetsova (RUS) 63 76(8)
(3) Jelena Jankovic (SRB) d. Ai Sugiyama (JPN) 61 62
Dominika Cibulkova (SVK) d. (6) Venus Williams (USA) 63 63
Vera Zvonareva (RUS) d. (11) Dinara Safina (RUS) 75 63
Li Na (CHN) d. (12) Shahar Peer (ISR) 61 63
Caroline Wozniacki (DEN) d. Anabel Medina Garrigues (ESP) 36 76(3) 63

Collegamenti sponsorizzati


2 Commenti a “Vento e freddo…..in Qatar!
Alla Zvonareva il derby moscovita.
La Bammer batte la Kuznetsova dopo aver ripetuto 3 volte il match point.”

  1. jules scrive:

    le condizioni difficili che ci racconti ogni giorno si percepiscono perfettamente in televisione.ma mi domando,quanto puo’ essere valido un torneo giocato cosi?dico si che il tennis e’ inteliggenza e che il freddo e i vento che patisci tu lo patisce anche la tua avversaria ma come diceva angelica,tutto e’ fuorche tennis.
    certo nemmeno e’ colpa degli organizzatori…certo pero che se in questo periodo sono queste le condizioni ambientali li’ per quatar e’ meglio che per l’anno porssimo quelli della wta ci pensassero su un po’ di piu’…no?

  2. Michele Fimiani scrive:

    Intanto a Rotterdam Karlovic è in semifinale avendo liquidato in due rapidi set Zverev… Mi sa che tra i nostri lettori ci sarà qualcuno che sarebbe più contento se a vincere il torneo fosse il croato invece di Seppi…

Scrivi un commento