E’ scoppiata la “Murray-fever”. Deja vu della “Henman-mania”

di Ubaldo Scanagatta
21 febbraio 2006
Se viveste nel Regno Unito sapreste del nuovo tormentone. E’ scoppiata, anzi deflagrata, la “Murray-fever”. Non ci darà pace per i prossimi 10 Wimbledon. Deja vu, con la “Henman-mania”.
I giornali, le tv britanniche, non parlano d’altro. Nello stesso giorno e nello stesso stadio californiano in cui un anziano americano di origini irlandesi, tal John McEnroe, vinceva a 47 anni il suo centocinquantacinquesimo torneo _ 78 in doppio, 77 in singolare _ un ragazzino scozzese di 18 anni, Andy Murray, anche lui un visino più bianco del latte seppur picchiettato da mille lentiggini, vinceva a San Josè il primo torneo Atp dopo aver messo k.o. due ex n.1 del mondo, due vincitori di Slam, Andy Roddick e Lleyton Hewitt.
Così lui che a fine 2004 era n.514, è entrato a vele spiegate fra i primi 50.
Un balzo secondo soltanto a quello effettuato per saltare in tribuna e prodursi in un bacio mondovisione sulle labbra di Kim Sears, figlia del coach inglese della Hantuchova nonché amichetta del cuore del giovane Andy.
Lei lo aveva seguito per la prima volta all’estero. Il coach part-time di Murray, l’ex giocatore Mark Petchey, era rimasto invece in Inghilterra. “Spero che Kim (già tornata a scuola) mi segua anche in qualche prossimo torneo… so che Mark è preoccupato che io lo licenzi e che assuma Kim!” ha scherzato Murray._
Fra i top-50, i teen-agers erano fino a ieri soltanto tre: Rafa Nadal, Richard Gasquet e Gael Monfils. Che però hanno già tutti 19 anni.
Nessun inglese, nemmeno “Timbledon” Henman or “Canadian” Rusedski _ che pure sono stati anche top-5 _ era mai stato così precoce nel vincere un torneo.
“Ero stato due set avanti con Nalbandian, vicino a vincere con Ljubicic…ma battere davvero due n.1 del mondo è un’altra cosa. Detto ciò… se sono soltanto n.47 Atp vuol dire che ci sono ancora 46 tennisti migliori di me”.
Il ragazzino ha le idee chiare. “Superare Henman (n.40) e Rusedski (n.43) non è una mia priorità…”
Capito? Per i bookmakers Murray è già il secondo candidato a diventare “Sportivo dell’anno BBC”, preceduto soltanto dal calciatore Wayne Rooney.
“Ricorda Mecir…sa essere molto aggressivo e anche difendersi, è bravissimo a cambiare ritmo” ha detto di lui Lleyton Hewitt, per l’appunto a 16 anni e 10 mesi più giovane vincitore della storia dei tornei “pro”. Chang aveva 17 anni e 3 mesi quando vinse Parigi, Becker 17,7 a Wimbledon.
Nei tornei Atp seguono Hewitt: Borg (17,11), Nadal (18,3), Roddick (18,8), Murray (18,9), Federer e Sampras (19,6). Bella compagnia, no?