L’entusiasmo per Volandri si è dissolto.
Lo stadio si svuota a metà match.
Federer, esordio in scioltezza.

 
6 Maggio 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Filippo, una sconfitta che sottolinea una crisi. Si riprenderà? Ha il morale sotto le scarpe oppure l’unico problema è il ginocchio?

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ROMA - Il dramma di Filippo Volandri il pubblico del Foro Italico lo ha capito o almeno intuito prima ancora che si compisse e venisse sancito da una brutta sconfitta contro l’ecuadoreno Nicola Lapentti.
La gente, piuttosto scarsa nella prima giornata (anche perché tenuta lontana dalla pioggia) aveva gremito il campo centrale per vedere all’opera Roger Federer, impegnato contro un avversario, l’argentino Guillermo Canas , che lo aveva battuto due volte l’anno scorso.
Ebbene la gente non si è fatta nemmeno entusiasmare dal buon inizio di Volandri che si è portato rapidamente in vantaggio per 5 a 1 ed ha in gran parte abbandonato il centrale per andare a vedere una partita più divertente come quella tra il cileno Fernando Gonzalez ed il serbo Jarko Tipsarevic.
In altre parole l’eco sollevata l’anno scorso dalla semifinale raggiunta da Volandri battendo giocatori come Federer, Gasquet e Berdich, si era dissolta. Il pubblico non gli dava molto c redito ed il livornese sembrava voler legittimare questa mancanza di fiducia sciupando, sul 5 a 2, un set point ma soprattutto facendosi rimontare per perdere poi il tie-break per 8 punti a 6 malgrado un vantaggio di 5 a 3.
Nemmeno un incoraggiante secondo set (6-2 per Volandri) ed un break di vantaggio all’inizio del terzo trattenevano il pubblico per cui alla fine rimanevano in poche centinaia a sostenere con poca convinzione il livornese che finiva per perdere cinque giochi consecutivi e per arrendersi sopo 2 ore e 32 minuti di partita.
Appena concluso l’incontro Volandri attribuiva ad un ginocchio che gli da fastidio da qualche tempo la sua scadente prestazione. Secondo i primi calcoli l’eliminazione al primo turno costerà a Volandri la perdita di molte posizioni in classifica (si prevede una posto attorno al 66-67). Senza contare le conseguenze psicologiche di questa sconfitta.
Per quanto riguarda Federer credo abbia disputato una buona partita contro un avversario che in quanto argentino poteva proporgli dei problemi sulla terra battuta. Ha sbagliato qualche dritto di troppo ma nel complesso ha controllato il gioco ed il puneteggio con grande sicurezza.
Autorevole l’ingresso nel torneo per l’americano Andy Roddick che ha battuto facilmente ilo connazionale Mardy Fish. Lo spagnolo Ferrero, vincitore di questo torneo nel 2001, ha imposto al tedesco Kiefer la sua maggior attitudine alla terra battuta ma la migliore partita del pomeriggio è stata quella che ha visto il cileno Fernando Gonzalez imporsi al tie-break del terzo set al serbo Tipsarevic, un giocatore in grande progresso.
Abbastanza sorprendente la vittoria del gigante croato Ivo Karlovic (2,07) sul francese Mathieu mentre c’è da registrare il declino di Carlos Moya, vincitore di questo torneo nel 2004 di fronte al connazionale Fernando V erdasco.

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8 Commenti a “L’entusiasmo per Volandri si è dissolto.
Lo stadio si svuota a metà match.
Federer, esordio in scioltezza.”

  1. Nikolik scrive:

    Alla domanda: si riprenderà? rispondo: sì, certo che sì, ci mancherebbhe altro, figuriamoci.

  2. riccardo scrive:

    Nella disamina di tommasi e nella sua telecronaca ha trascurato un aspetto fondamentale della partita di federer, il suo avversario.
    Canas di oggi non è certo quello di un anno fa negli stati uniti. Ha perso i primi mesi dell’anno, è in evidente sfiducia e fuori forma come dimostrano l’assenza a montecarlo, la sconfitta netta da robredo a barcellona e la vittoria stentata con naso a roma. (con tutto il rispetto per naso).
    In queste condizioni il primo a non credere di poter battere federer era proprio lui, quindi credo che tutti i giudizi vadano rimandati e i paragoni con l’anno passato improponibili.

  3. enzo cherici scrive:

    Ma certo che si riprenderà, d’altra parte “è il n. 1 indiscusso e finirà il 2008 tra i primi 15-20″. Ipse dixit :-)

  4. marcos scrive:

    questo fatto che il pubblico si sia spostato per vedere gonzalez non è che mi sia piaciuto molto. vero che il match del cileno contro tipsarevic stava diventando particolarmente intrigante, ma, io credo, solo per un minimo sentimento di gratitudine per quel che filippo era riuscito a fare l’anno scorso, il pubblico avrebbe potuto accompagnare il nostro fino alla fine di un match particolarmente triste per lui. niente di grave, comunque…solo un atteggiamento un pò antipatico.

  5. chloe de lissier scrive:

    caro marcos, da quando il mondo si chiama così, la folla travolge i deboli, lincia i diversi, osanna i dittatori, condanna i perdenti. pochi di noi sperano sempre che un giorno non sia più così. ma quel giorno i cani si trasformeranno in uomini.

  6. marcos scrive:

    è così, chloe.

    il caso di ieri, naturalmente, non è poi così grave (so che molti spettatori hanno cambiato campo proprio perchè tremendamente incuriositi dalla lotta tra gonzalez e tipsarevic). semmai potrebbe indicare la tendenza di un certo tipo di comportamento umano…ma per cose più serie, io continuo imperterrito ad indignarmi.

  7. Giuseppe scrive:

    Filippo Volandri e’ sempre stato un giocatore come tanti, con qualche bella partita e poco piu’.
    Partite del genere le ha perse da sempre, anche a Palermo (anni fa) fu sconfitto in finale dall’ancora poco noto Andreev dopo aver vinto il primo set facile (se non ricordo male).
    E poi quella battuta, quel movimento che nessuno mai ti insegnerebbe cosi’ come lo fa lui… Ma ha per caso problemi di mobilita’ alla spalla? Non penso! E allora perche’ batte a quel modo?
    Filippo ascoltami, sei un lottatore, hai un buon rovescio, ma rassegnati ad essere quello che sei.
    Non e’ una critica, e’ la realta’ ed e’ inutile abbattersi, perche’ non c’e’ da avvilirsi se non si riesce a cambiare qualcosa di incambiabile. La grinta e la volonta’ ci sono, manca la pasta.

    Per la storia del pubblico: la gente paga il biglietto e va dove c’e’ lo spettacolo.

  8. stefano grazia scrive:

    Giuseppe, io credo che il problema sia opposto: Volandri sa benissimo quali sono i suoi limiti e infatti la sua strategia nello stilare il calendario e’ palese…lui fa il suo compitino per rimanere nei primi 50 al mondo e primo italiano nel ranking (che fa bene per trovare sponsors), gioca solo dove puo’ fare punti e dove e’ costretto, fa il suo lavoro da professionista…Chi non si rassegna mi sa siano certi tifosi ultras, quelli che se per caso kl’italia diventasse campione del mondo di bowling si incollerebbe davanti alla tv e urlerebbe “CAMPIONI DEL MONDO!!!!!” (l’ho visto fare piu’ volte coi miei occhi a gente che non si era mai interessata a pallavolo, pallamano, sci…perfino nel rugby dove la nostrta competitivita’ e’ ahime’ solo una illusione) Qui da noi in africa c’e’ un italo francese che in realta’ e’ un ligure di padre francese ma che tifa svisceratamente tutto cio’ che e’ francese, dalle boccie al tennis passando per calcio,golf,sci,motociclismo, formula uno, nuoto,atletica, free climbing, tiro con l’arco,whatever… E’ documentatissimo: passa tutto il suo tempo libero a guardare sport in tivu’ o a leggere i libri di sport…Solo che e’ un tifoso sciovinista e malato … Insomma, e’ l’unico che mi farebbe tifare per un italiano nel momento che questi incontrasse Gasquet. (Col raziocinio poi mi bloccherei e direi: ma scusa, se mi piace Gasquet ma perche’ devo tifare per un italiano? Solo perche’ gli altri sono sciovinisti e campanilisti?) Cio’ detto, tutti gli attuali italiani mi sono abbastanza simpatici e per essere arrivati dove sono si son fatti un mazzo cosi’, lavorando duro e sacrificando la propria adolescenza come del resto tutti i loro colleghi di altre nazioni…Io tifo un po’ italiano perche’, come mi ha spiegato tante volte l’ottimo Roberto Commentucci, il successo di un italiano trascinerebbe il movimento tennistico, porterebbe il tennis in tivu’ nazionale, fungerebbe da catalizzatore per tanti miniatleti che altrimenti verrebbero istradati ad altre specialita’. Ma mi fermo qui…Se dopo un turno o due non ci sono piu’ italiani non mi arrabbio e soprattutto non mi sento tradito da Volandri & Co ai quali giustamente di noi non gliene puo’ fregar di meno. Gia’ devono far fronte al proprio io frustrato, alle proprie delusioni, per potersi preoccupare delle nostre. Invece per quanto riguarda la transumananza (Per la storia del pubblico: la gente paga il biglietto e va dove c’e’ lo spettacolo) perfettamente d’accordo. Ma potrebbe esserci un’altra chiave interpretativa: pur di non veder perire il proprio eroe, la gente fugge, per rimuovere. A me capitava, anche troppo spesso, con Agassi. Stavo troppo male per lui per comprendere che in fondo, e questo e’ forse il ruolo principale di certi coach, a volte il campione ha bisogno di qualcuno che non abbandoni il Titanic che affonda.

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