Intervista a Venus Williams.

 
16 Maggio 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
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di Ubaldo Scanagatta
16 maggio 2006

ROMA. “Te ospito ioooo Venus!”. Così le gridò uno spettatore del Foro Italico (o der Tufello?), il 10 maggio 1998, quando la maggiore delle sorelle Williams appena battuta (6-3,2-6,6-3) dalla sedicenne Martina Hingis, al microfono di Lea Pericoli nel corso della premiazione si lasciò scappare: “Mi piacerebbe venire a vivere a Roma”.
Venus era stata sincera, non l’aveva detto per piaggeria, e forse neppure per amore del bel Davide, l’autista delle Mercedes che conobbe qui e con il quale ha “filato” per diversi anni finanziando anche i suoi studi alla prestigiosa Columbia University.
Sono passati otto anni, ma Venus non ha cambiato idea.
L’ha ribadita ieri _ adesso che è capace di esprimersi in Italiano (“E’ più facile dell’inglese”) _ dopo aver regolato l’ennesima “Ova” sbarcata dalla Cechia, ieri la Safarova 6-1,6-4, l’altra sera la Ondraskova 6-3,6-2. Per inciso le “Ova” nel Media Guide della WTA sono 19.
“C’è un’energia speciale qui a Roma, puoi fare tante cose, la città è così viva…sì, se vivessi in Europa vivrei qui…d’estate in un mondo ideale, perchè d’inverno resterei in Florida. Soffro il freddo…Il mio coach e il fisioterapista però vivono negli States…magari verrò qui in futuro. Qui la vita è bella, le priorità degli italiani mi sembrano migliori di quelle degli americani.”
Venus è qui senza Serena (“Mi manca, con lei è così divertente, ma comunichiamo via e.mail), senza mamma Oracene (“Lei è come una delle mie sorelle, ridiamo, scherziamo) “ma stavolta è venuto papà (Richard) che Roma non l’aveva mai vista…(difatti gira sempre con una macchina fotografica sottobraccio), lui fa amicizia con tutti, è un uomo del popolo, mamma è più tranquilla e più facile da starci assieme”.
In percentuale quanto il tennis è lavoro e quanto invece divertimento?
“L’allenamento è lavoro (e la settimana scorsa qui non ho fatto altro, nemmeno il tempo di portare papà al Colosseo, tutt’al più il ristorante per una “penna all’arrabbiata”), il match è divertimento. Quindi 50 e 50”.
A queste domandine ha preferito rispondere in inglese, ma quando ha sentito dire “In bocca al lupo” ha risposto in perfetto italiano “Crepi!”.
Negli ottavi Venus, n.12 alle spalle di Francesca Schiavone che ha battuto la Santangelo 6-4,6-0 (e al prossimo turno avrà Hingis o Vaidisova), troverà probabilmente la svizzera Patty Schnyder, finalista l’anno scorso.
Pennetta b. Bondarenko 6-2,2-6,6-4, Oprandi b.Brandi 6-0,5-7,6-3, Vinci b.Arvidsson 6-2,6-1.

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2 Commenti a “Intervista a Venus Williams.”

  1. Raffaele scrive:

    Ho sempre ritenuto giocasse meglio a tennis e fosse “potenzialmente” più forte della sorella…eppure l’ha sempre sofferta mentalmente e i risultati ne sono stati la prova.
    Le cosa ne pensa?Tra le due comunque mi sembra la più motivata a rientrare ma la più sfortunata.
    Il suo rovescio bimane rimane sempre il migliore di quelli di ultimissima generazione (la bella russa ha scalato molte posizioni nel mio rankong ma per ora è ancora seconda!).
    La saluto cordialmente, Raffaele

  2. Ubaldo Scanagatta scrive:

    cARO RAFFAELE francamente non sono tanto d’accordo. E’ vero che il suo rovescio è superbo, ma il dritto lo è meno. Serena, che invece è più forte di dritto, con il rovescio se la cava meglio di quanto Venus faccia con il dritto che anche per via della sua strana impugnatura gli ha creato non pochi problemi al polso. Rispetto a Serena Venus ha meno tocco di palla, meno varietà di gioco. Serena è capace di fare smorzate dai due lati, e anche a rete di tocchi superbi. Venus sceglie quasi sempre lo schiaffo. Quanto al servizio se la prima palla di battuta di Venus raggiunge velocità superiori, la sua seconda invece è spesso modesta, molto tagliata anzichè liftata e quindi poco efficace perchè la sua palla quasi si ferma in aria.
    Inoltre Serena è più cattiva in campo, ha più grinta. Anche quando gioca contro la sorella…per questo la batte spesso.
    E’ vero che ultimamente Venus ha dimostrato più voglia di tornare a giocare di Serena (che era ingrassata paurosamente e tende a diventare come la madre Oracene) però è anche più fragile fisicamente, ha le ossa più fini,è più incline agli infortuni se non è bene allenata. Serena ha avuto problemi alle ginocchia e alle caviglie principalmente perchè trascina anche 7-8 kg in più di quelli che dovrebbe. Comunque è un peccato che le due Williams siano quasi sparite dai vertici del tennis mondiale. L’aver guadagnato 200 milioni di dollari in due non ha certo contribuito a motivarle…e ora, in più, hanno problemi familiari non da poco per via del divorzio dei genitori e per i guai che combina Richard, il padre
    ciao
    Ubs

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