Roger Federer e Rafael Nadal, i due “marziani” del tennis.

 
13 Maggio 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
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di Ubaldo Scanagatta
13 maggio 2006

ROMA. Trionfo di sole e di spettatori per una delle edizioni più fortunate di sempre degli Internazionali (se dimentichiamo i nove italiani eliminati nei primi due turni). Il Foro Italico ospiterà infatti oggi, e per la prima volta, una finale fra i primi due giocatori del mondo, Roger Federer e Rafael Nadal, i due “marziani” del tennis.
Lo svizzero ha quello status di extraterrestre da un pezzo sull’erba (tre Wimbledon vinti consecutivamente) e sul cemento. Per conquistarlo anche sulla terra rossa però, nonostante i tre successi nel torneo di Amburgo e le due finali conquistate qui, deve battere Nadal oggi o al Roland Garros.
Lo spagnolo, un terraiolo extraterrestre lo è decisamente sul “rosso” come comprovano le 52 vittorie consecutive dall’aprile 2005 (Valencia) a oggi, anche se poi, diplomaticamente, professa modestia: “Il numero uno del mondo è lui, il favorito non sono io”.
Non ci crede, secondo me, ma prova a essere convincente.
Comunque per essere un torneo nato 76 anni fa, nel 1930, va sottolineato che la storica circostanza della prima finale fra i primi due del mondo è davvero sorprendente. Se da un lato dovrebbe essere ancora più stupefacente che questa si verifichi proprio nell’anno in cui erano presenti tutti i primi 13 giocatori del mondo _ anche questa una “prima” assoluta _ dall’altro lato questa finale è la stessa che ha già avuto il Country Club di Montecarlo tre domeniche fa.
Si tratta, insomma, di una ulteriore conferma del gap esistente fra i primi due del ranking Atp e tutti gli altri “pro”. In particolare è profondo _ qui _ quello fra Rafael Nadal e…il resto del mondo, perché altrimenti il Mowgli della giungla (di… Manacor) non avrebbe vinto 52 incontri di fila sul “rosso”, a un solo match dal record dei 53 di Guillermo Vilas nel 1977.
Qualunque cosa dica Nadal, con 4 vittorie su 5 precedenti e la facilità irrisoria con la quale lo spagnolo si è liberato qui di tutti i i suoi avversari, l’ultimo Monfils ieri stra-battuto 6-2,6-2 non può essere che lui. “Ma lo ero più con Coria…”
Curiosamente nelle sole due finali giocate fra i primi due favoriti del torneo, la testa di serie n.2 ha avuto la meglio in entrambe le occasioni sulla n.2, Newcombe su Roche nel ’69 e Gerulaitis su Vilas nel ’79.
Il detto italico non c’è due senza tre è contrastato da quello britannico “third time lucky”, la terza è quella buona. E Federer è apparso più fiducioso, a dispetto della fatica fatta con Almagro, battuto soltanto 7-5 al terzo, e ieri con Nalbandian, 6-3,3-6,7-6 (7-5) sconfitto al tiebreak del terzo set dopo essere stato indietro 2-1 con palle per il 3-1 dell’argentino.
“Ora vinco i match duri perfino sulla terra. E’ un buon segno”.
Forse quando aveva scagliato a terra la racchetta nel primo game del terzo set, non ci credeva neppure lui.
“Non mi era più successo da Bangkok e…l’anno scorso a Miami proprio contro Nadal!”.

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2 Commenti a “Roger Federer e Rafael Nadal, i due “marziani” del tennis.”

  1. Davide scrive:

    sei bravissimo sei il mio idolo , io gioco a tennis e voglio diventare bravo come te !!!!!!!!!!!!!!

  2. caterina scrive:

    grande rafa adesso hai battuto anche federer!!!! sei il mio idolo.Io è 6 anni che gioco a tennis mi piacerebbe molto arrivare ad essere brevvissima come te a giocare ma ci vuole mlt tempo. Un bacione!!!!

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