Un tricolore sventola, un altro no.
Alle 10 Bolelli contro Davydenko
dalle parole dovrà passare ai fatti.

 
22 Aprile 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Meno difficile il compito di Seppi con l’americano Querrey che però ha battuto Moya.

Subito sotto articolo di Rino Tommasi (con audio!!!) e di Michele Fimiani sulla terza giornata di Montecarlo.

Clicca qui per vedere le foto di oggi scattate da Michele Fimiani a Montecarlo.

Clicca qui per leggere le interviste ai giocatori.

Pubblicato su La Nazione

MONTECARLO _ Nel Principato una bandiera tricolore è abbrunata. Per una volta è quella dei nostri “cugini”. Sette francesi su otto hanno già perso, solo l’oriundo Gael Monfils (padre della Guadalupe, madre della Martinica) è sopravvissuto alla debacle. L’altro tricolore, invece, sventolava invece con sufficiente dignità soprattutto dopo il 2-0 mattutino inflitto all’Argentina grazie alle vittorie di Seppi (n.45) su Calleri (n.48) e di Bolelli (n.66) su Chela (n.36).

“Tre italiani al secondo turno su quattro e potevamo averli tutti e quattro se Starace non si fosse lasciato passare sulla testa un pallonetto facilissimo che avrebbe smecciato anche il peggior Scanagatta!” esclamava soddisfatto “soprattutto per il bel 6-2,6-2 di Bolelli su Chela…” il presidente FIT Angelo Binaghi in cammino verso il “centrale” dove Filippo Volandri stava per affrontare il suo secondo turno e lo scozzese Andy Murray. Oggi questi è appena n.20 del mondo, ma era n.8 prima dell’infortunio al polso che la scorsa estate lo aveva messo fuorigioco per tre mesi e mezzo.

Avessi incontrato nuovamente il presidente sardo dopo il 6-4,6-1 patito dal livornese che per tre anni è stato l’indiscusso n.1 d’Italia e che un anno fa a Roma aveva messo k.o. Federer, Gasquet e Berdych, lo avrei trovato meno allegro e sorridente.

Volandri ha soffre al ginocchio della sindrome Van Basten (la cartilagine che non si ricostituisce) e il nuovo servizio, con il braccio che fa solo una mezza rotazione senza passare più dietro alla schiena, è ancora troppo discontinuo. Nel quarto e nel sesto game del secondo set Filippo, che sul 4-5 nel primo set aveva servito fino al 40-15 per lui prima di combinare una serie di disastri, ha subito due break addirittura a zero. “Certi regali a un giocatore come Murray, che mi ha davvero sorpreso per i suoi progressi, atletici e tecnici, non si possono davvero fare”. Avesse almeno trasformato un paio delle otto palle-break sciupate nel secondo set…

A Roma, per via della semifinale d’un anno fa, Filippo ha una cambiale molto pesante da onorare. La sua classifica è in pericolo. Chi invece, insieme a Seppi che ha battuto abbastanza agevolmente (6-4,6-2) l’argentino Calleri ancora rintronato dal fuso _ a Houston aveva perso nei quarti il weekend scorso a Houston _ guarda al proprio ranking con crescente fiducia è Simone Bolelli.

Già in Croazia, battuto il primo top20 (Karlovic) aveva confidato: “Sogno di diventare un top-ten”. Ieri ha ribadito il concetto. Ma dalle parole stamattina alle 10 dovrà passare ai fatti, proprio con quel Davydenko che è stato vicinissimo a battere a Miami.

Collegamenti sponsorizzati


4 Commenti a “Un tricolore sventola, un altro no.
Alle 10 Bolelli contro Davydenko
dalle parole dovrà passare ai fatti.”

  1. Agostino scrive:

    Stai a vedere che il buon Davydenko giocherà per la prima volta in carriera un 2° turno sul centrale di un master series…

  2. Emiliano Faeti scrive:

    Dopo la partita di Miami, mi aspetto che Bolelli vada in campo con gli occhi iniettati sangue. C’è una sconfitta che recrimina vendetta e Bolelli ha dichiarato di pensare in grande. La programmazione è quella giusta anche perchè non va a cercare i punti nei Challenger ma rimane a misurarsi nel circuito maggiore. Un esempio? La settimana prossima gli escono 90 punti della vittoria nel Challenger di Tunisi 2007 e lui invece di giocare in Tunisia dove non avrebbe molti problemi ad andare avanti, andrà a giocare il torneo ATP a Monaco di Baviera.

  3. marcos scrive:

    prima di gioire per davydenko sul campo centrale in un secondo turno, lo voglio vedere: siamo tutti sicuri che l’infortunio dell’estoril sia rientrato?

    bolelli è ormai ad un livello troppo alto per qualsiasi challenger…a meno che non se ne inventi uno a bologna…ah, ci fosse ancora il vecchio atp!

    lo smash non tirato dal poto è l’ultimo degli errori che gli ha fatto perdere l’incontro, a mio parere. è stato una frana nella conduzione tattica dell’incontro: avrebbe potuto seguire a rete cinquanta dritti semi-vincenti e non solo 5 o 6. la mancanza di lucidità espressa è il sintomo di uno stato di forma ancora insufficiente: non mancano molti giorni, però, per ritrovare il vero potito. lapentti, per altro, ha giocato uno dei suoi migliori incontri: molto merito suo.

    preciso che il peggior scanagatta non esiste: è un ossimoro inconiabile!

  4. Michele Fimiani scrive:

    Davydenko si sta allenando sul centrale sotto i miei occhi (foto)…sono arrivato alle 7:45 (della sala stampa il più mattiniero…) e già era lì assieme al suo coach; sembrerebbe non avere problemi almeno per quanto riguarda i movimenti per colpire la palla. Bisognerà poi vedere le sue condizioni durante il match in cui dovrà correre sicuramente di più.

Scrivi un commento