Genitori & figli 2
Capitolo quinto:
tutti pazzi per la videoanalisi

 
26 Dicembre 2008 Articolo di Stefano Grazia
Author mug

Ovvero, quando andare in analisi non significa necessariamente soffrire di turbe mentali o depressione

“Subcomandisgrazia, sei tu la dimostrazione che dio non esiste, mica il tennis”
(chloe de lissier  il 15 Dicembre 2008 alle 17:26)

“Non solo dio non esiste ma provate a trovare un idraulico la domenica pomeriggio”
(Woody Allen)

E’ la Videoanalisi L‘Ultima Frontiera del Tennis Training?
E perche’ ne parliamo proprio adesso? Mah, saro’ banale e superficiale ma dopo aver parlato di psiche di campioni,genitori, ragazzini e lattanti l’accostamento a un’altro tipo di analisi mi è venuto naturale. E se vogliamo mentre la psicoanalisi richiede quasi un atto di fede, la Videoanalisi e’ invece pura scienza. Sembra passato un secolo ma solo qualche mese fa ci stavamo scannando tutti su questo stesso blog sul significato e

l’utilità di questa metodologia. L’ Ayatollah di questa relativamente nuova tecnica di allenamento era il nostro Hulk del Lago d’Iseo e complice una sua ardita osservazione riguardante l’apertura troppo estesa di una delle nostre migliori juniores, ben presto si era scatenato l’inferno con l’intervento di un gruppo di pretoriani in difesa dell’onore della fanciulla, manco si fosse parlato di dritti e rovesci.

Al di là delle risse da stadio,in realtà la discussione  sulle virtù di questo strumento di valutazione era piuttosto accesa anche fra noi. Nicholas per esempio è nato tennisticamente senza accorgersene con la videoanalisi essendo normale da Bollettieri fin dagli anni 90 riprendere i vari allievi all’inizio e al termine della settimana. Io stesso e mia moglie abbiamo diversi VHS in cui i nostri colpi vengono esaminati e commentati e anche comparati con i colpi dei campioni. Con l’arrivo di Lance Luciani a capo dello Strategy Zone Program la Videoanalisi fece un balzo da gigante ritagliandosi una fetta piuttosto importante all’interno dell’organizzazione degli allenamenti. Una trentina di campi, per esempio, sono tutti equipaggaiati con telecamere e nel pomeriggio quando i giocatori si affrontano  per le partite, queste vengono riprese e poi successivamente discusse nell’ora di teoria. Per gli Short Timer, cioe’ i ragazzi che vengono per periodi limitati, esiste comunque la possibilita’ di avere una videoanalisi standard (dritto, rovescio, servizio) a fine corso che poi viene inserita sul sito img e a cui si puo’ accedere tramite password da casa.. Per esempio noi possiamo vedere tutte le videoanalisi fatte dal 2004 e fare la comparazione. Per questo forse abbiamo sempre dato per scontato una cosa che forse scontata non e’, e cioe’ che la Videoanalisi e’ uno strumento molto utile nella Costruzione del Campione.

Ritenendo di fare cosa utile soprattutto ai Nuovi Arrivati ripropongo un paragrafo del Riassuntone Numero 10 che appunto raggruppava quanto si era detto sull’argomento (in realta’ direte voi: ‘abbiamo capito,e’ Natale, stai per partire e devi ancora fare le valigie e quindi beccatevi questa zuppa riscaldata…’ ma vi assicuro che non è così. Vabbè, solo un pochino.)

VIDEOANALISI (paragrafo 14 dal Riassuntone Numero 10 di G&F_First Season)_Sulla Videoanalisi I Commenti sono numerosissimi e vertono principalmente su due Posizioni: da una parte il VideoIntegralista Max che non ammette sconti (“la video analisi deriva dalla biomeccanica, non è il nuovo vangelo è una scienza,e la biomaeccanica (la scienza e non max o pinco pallo) asserisce che un gesto tecnico per essere perfetto non può prescindere da alcuni passaggi (che sono quelli base della video analisi, lasciando perdere i personalismi che però non hanno nessuna incidenza sui colpi) e una volta che il gesto tecnico verrà eseguito correttamente la palla verrà colpita al 100% della forza che l’atleta può esprimere e che la possibilità di infortuni diminuisce di molto). Dall’altra parte altri estimatori della suddetta (fra cui il sottoscritto e Roberto Commentucci) che pero’ ci tengono ad avvertire: “occhio a non dimenticare che il tennis non e’ uno sport coi giudici e le palette e alla fine non vince chi sa fare meglio un certo colpo ma chi sa competere. Lapalissiano, replica Max, ma fra due che sanno competere vince chi sa fare meglio il colpo. Poi vi e’ anche chi per pigrizia mentale o spirito di contraddizione non ci crede o chi, come Enzo Loiacono, ne e’ stato fin dai primi vagiti del Blog un Propugnatore ma gli scoccia un po’ che lo dica anche Max e quindi gli deve fare comunque un po’ di punta prima di abbracciarlo come un fratello dopo una sbornia (di post, coi quail prima di ritrovarsi d’accordo, e alla grande!, su tutto, ci hanno ammorbato ).

In sintesi (tse,domani…)Enzo introduce l’argomento cosi’: il tennis a differenza di molti altri può solo essere imparato guardandolo. Ma per perfezionarlo serve essenzialmente la conoscenza della tecnica, della biomeccanica e “dell’occhio” cosiddetto del maestro.Intendo esclusivamente l’aspetto tecnico. Perché per quanto riguarda l’aspetto mentale il discorso è molto più complesso!Il tennis, rispetto a molti altri sport, è fatto di movimenti e di aspetti importanti da cogliere che avvengono in tempi che vanno dai 20 ai 200-300 millisecondi. Aspetti che l’occhio umano non riesce a carpire per problemi di impressionamento della retina che tarda a cancellare le immagini per essere sensibile a quelle nuove (per dirla in soldoni).La video-analisi e più precisamente la ripresa in slow motion (rallentatore) ha permesso infatti di “catturare” l’essenza importante di ogni gesto tecnico per poterla analizzare con i concetti della biomeccanica.Riprese slow motion dimostrano infatti che modelli di prestazione completamente diversi tra loro nell’esecuzione per esempio del dritto (Federer, Nadal, Hewitt, Gonzales), in realtà hanno in comune diversi momenti e gestualita’(…). Le riprese devono essere fatte durante il match, per poi fare una selezione delle riprese in post-montaggio.”

Anche Max concorda e aggiunge: “la forza deve venire dalla velocità di braccio che è quella che poi permetterà di colpire in anticipo, anticipo che oggi è il vero e unico obbiettivo da inseguire(…) la profondità si trova tirando la palla tesa ma almeno 1/2 mt sopra la rete e/o giocando in anticipo (per cui colpisci la palla d’incontro e 10/15 cm più avanti rispetto a chi l’aspetta….). e giocando con il movimento “corto” si toglie il tempo all’avversario che va subito in difficoltà e hai immediatamente la possibilità di entrare dentro il campo. Come si fa a sostenere che questo modo fa si che ci siano piu’  pallettari ? tant’è che anche gli spagnoli l’hanno capito e di regolaristi se ne vedono sempre meno… ma il punto non è questo (ma ormai l’hanno capito tutti) il punto è cosa bisogna fare per rendere vincenti i propri colpi (soprattutto il servizio ed il dritto giocato piatto ed in anticipo) o cmq talmente potenti così da poter prendere in mano il gioco per primi. E la strada è solo una e cioè quella di imparare a far viaggiare la palla!! e qui (ovviamente dopo che la prep atletica ti ha permesso di arrivare come una scheggia sulla palla) solo la biomeccanica unita alla video analisi può venire in aiuto, tutto il resto viene dopo….(…) la video analisi fa si che tu faccia il movimento biomeccanicamente migliore e questo fa si che la palla vada al 100% della tua forza, in caso contrario andrà al 70-80-90% (…)perchè il problema sta tutto li, la differenza che c’è tra le prime 10 e le altre, differenza che sta tutta nella perfezione della tecnica che permette di tirare tutti i colpi al 100% delle proprie possibilità, nella massima efficacia di ogni proprietà fisica (che serve per giocare a tennis), quindi non solo l’esplosività piuttosto che un’altra cosa ma di tutte le proprietà sviluppate al 100% oltre alla max concentrazione etc etc etc. Detto questo io quindi non sono un’integralista della video analisi : io sono un integralista sul fatto che per arrivare nei primi 10 è necessario fare tutto quel che serve al top e quindi anche la video analisi che è solo una delle molte cose necessarie anche se forse pensando al futuro è insieme alla prep atletica una delle cose basilari per poter fare quel famoso salto di qualità.

ROBERTO conferma: “viva la videoanalisi (…) ma sono d’accordo anche con Stefano quando dice che i fattori determinanti sono ANCHE altri.Non tutti i top ten e le top ten hanno gesti biomeccanicamente straperfetti. Vogliamo parlare del rovescio di Sampras? O del diritto di Ljubicic? o di quello di Edberg? O del rovescio di Canas?Altre volte, misteriosamente, i difetti tecnici diventano pregi: prendi ad esempio il diritto di Ferreira, che ha vinto per anni sul veloce con un’apertura amplissima, o quello di Magnus Gustaffson… Sono convinto che questi giocatori, se da giovanissimi fossero stati imprigionati rigidamente nei binari della biomeccanica, non avrebbero raggiunto gli stessi risultati. Insomma, senza che questo diventi un’alibi atto ad ingenerare lassismo e poca precisione nei maestri, a mio avviso esiste la biomeccanica, ma esiste anche la biodiversità… In altre parole, qualche volta dei gesti “personali” e non del tutto coerenti con i binari rigidi della biomeccanica ottimale sono proprio i punti di forza del giocatore.E quindi diventa importante anche la scelta del “margine di tolleranza”, l’entità dello scostamento tollerabile dal sentiero ottimale, che varia da atleta ad atleta. E’ forse per questo che è così difficile costruire un campione: trovare il giusto trade-off tra standardizzazione e personalizzazione.”

Secondo Kill Bill “L’intervento di Roberto tocca a mio avviso quello che dovrebbe essere uno degli aspetti fondamentali per un tecnico, quello di capire la differenza tra tecnica, adattamenti personali ed errori.Ogni tecnico ha un suo modello di riferimento ideale ma poi deve fare i conti con le capacità dell’allievo e con le sue caratteristiche fisiche e mentali per riuscire a raggiungere il massimo dei risultati.Nel processo di crescita si deve correggere gli errori ma non snaturare il gesto perché solo la naturalezza può renderlo efficace.E qui la parte più difficile : riconoscere quelli che sono gli adattamenti personali positivi da quelli negativi ( errori ), quelli cioè che , anche se al momento sembrano dare dei risultati, diventeranno limitanti la prestazione.
Anche dal punto di vista mentale è la stessa cosa.Per riuscire a capire quando intervenire e correggere o tollerare certi movimenti e certi atteggiamenti senza far danni ci vogliono anni ed anni ed anni di esperienza e di notti passate a farsi domande ( magari a vedere le riprese del giorno ) e a mettersi in discussione.”

Anche Enzo Lo Iacono che pure e’ d’accordo con Max quando sostiene che la biomeccanica è una scienza, sostiene anche come dice Roberto Commentucci che uno studio per perfezionare i movimenti più idonei ESCLUSIVAMENTE utilizzando i canoni della biomeccanica andrebbe bene in sport come il salto in alto (per dirne uno).Il tennis è tutt’altra cosa” perche’ “nel tennis, per i motivi che credo nessuno possa spiegare(si potrebbe chiamare in paradiso) non esiste una scienza esatta ed i canali di tolleranza devono essere tali da lasciare ampi personalismi agli atleti, probabilmente limitandosi a guardare il risultato e l’efficacia del colpo, piuttosto che la gestualità. Quindi (dando ragione a Roberto) non vorrei che (come spesso succede in Italia) “standardizzazione” non sia stata sostituita dalla parola “biomeccanica”, continuando imperterriti sulla stessa strada.Con questo voglio anche specificare che l’atleta debba “conoscere” e provare i movimenti biomeccanicamente più corretti per costruirsi nei primi anni di allenamento quella famosa valigia piena di informazioni motorie, in attesa di essere in grado di scegliere da solo quelle che ritiene più idonee.”

Richiesto di un parere, anche il Prof Buzzelli interviene citando financo Goethe (e va mo la’!):Stefano mi chiede un parere sulla Videoanalisi: sono daccordo come lo è anche Zavoli, infatti (alla BTA) la usiamo.Va ricordato che l’analisi del gesto tecnico, eseguita sulle immagini dell’atleta che esegue, da quando è stato possibile, la si è usata e si continua ad usarla in tutti gli sport e non mi risulta neanche una grande novità per il tennis, quindi il fatto di poterla utilizzare per rivedere, e quindi, correggere, confrontare per apprendere e migliorare, a mio avviso va benissimo.In fondo l’ apprendimento è largamente basato sulla funzione visiva, infatti se fin da piccoli facciamo enorme uso di apprendimento imitativo osservando le azioni ed i comportamenti degli adulti, non vedo cosa ci sia di strano se attraverso la videoanalisi, laddove sia possibile, un tecnico, aiuti anche un bambino che gioca a tennis a migliorarne la postura e l’assetto dei colpi anche eventualmente confrontando con la tecnica dei campioni.Un tassello in più al servizio del giocatore e dell’allenatore nello sviluppo della tecnica ottimale, un modo in più far proprio il gesto corretto; come indicava imperativamente Goethe “.. acquisiscilo interiormente , per possederlo!” Max a un certo punto precisa che “per fare la video analisi a chiunque, non è necessario essere dei geni bisogna solo saper distiguere il bianco dal nero, il piccolo dal grande, il bello dal brutto, non è una cosa che mc enroe la può fare ed il vicino di casa no dal momento che anche lui sa di cosa si tratta (pizzorno wimbledon non l’ha vinto e per conoscere i principi della biomeccanica forse riesce a capirli meglio un laureato piuttosto che un qualunque maestro di tennis o giovane giocatore), è come fare 1 + 1 lo sa fare un matematico ma anche mia figlia.”

Anche il Vostro Umile Chairman e’ d’accordo (Come potrebbe non esserlo visto che Nicky fa videoanalisi alla Bollettieri dal 2004 e ANZI, i suoi coach tante volte citati Lance Luciani e Margie Zeisinger sono proprio i responsabili della VideoAnalisi alla Bollettieri (e dello Strategy zone Program che ne consegue). Credo che sia importante fare la Video Analisi anche ‘da fermo’ (per intenderci) ma e’ importante poi arrivare a quello che scriveva Cerami nei suoi Consigli al Giovane Scrittore, e cioe’ che poi uno una volta imparate tutte le regole, che l’Apprendista le dimentichi e se ne vada per la tangente. Cioe’ ritorni fluido e istintivo.Bisognerebbe dunque secondo me riprendere anche i Match: e’ quello che fanno da Bollettieri. Vi sono una trentina o forse piu’ di campi con la telecamera e le partite giocate nel pomeriggio possono tutte essere registrate e poi analizzate. Io poi davvero li riprenderei anche quando uno dei nostri Pargoli si trasforma in Mr Hyde: rivedersi durante una tignata isterica e vergognarsi per l’imbarazzo potrebbe essere molto piu’ utile di mille rimproveri e punizioni…Comunque e’ uno strumento utile ma sono d’accordo nel non divenirne schiavi…Il problema poi e’ anche trovare il tempo (e la voglia) a casa per stare a rivedersi…una cosa e’ farlo da Bollettieri quando per una settimana vai li’ e mangi, bevi e respiri tennis dalle 6AM alle 6PM e quindi tutto il resto e’ nulla…Quando sei a casa hai la scuola,i compiti, il nuoto,la musica, correte qui correte la’ (‘mai niente al mondo più vi stupirà’), e gli amichetti,non li vedi mai? Soprattutto speriamo che non diventi anche la Videoanalisi semplicemente un business che il Maestro piu’ moderno rispetto al Buon Pierino ma anche lui piu’ di lui, o semplicemente rispetto a lui, ‘col cuore a forma di salvadanaio’, tenta di venderti… In un mondo ideale la Videoanalisi dovrebbe essere gia’ compresa nel prezzo,non un servizio a parte (ovviamente da Bollettieri se lo possono permettere)…nel mio piccolo mondo la vedo come strumento che deve essere usato personalmente dal Genitore Coach e dall’Atleta stesso piu’ che un servizio esterno come mi sembra di aver capito (ma forse ho capito male) lo intende Max…e si certo, anche dal tuo vero Coach personale,se ce ne hai uno, ma non da uno che prima ti fa la lezione normale e poi ti dice: vedi,ci sarebbe anche,per un piccolo extra in piu’, la lezione con gli audiovisivi…

Così dissertava, fra una citazione dei Dik Dik e una di De Andrè, il Popolo del Blog, versione Genitori & Figli, ed era ormai un anno fa. Di acqua sotto i ponti ne è passata … E di pellicola?

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157 Commenti a “Genitori & figli 2
Capitolo quinto:
tutti pazzi per la videoanalisi”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    ho letto dritto di Gustafson, beh allora facciamone subito una bella video-analisi

    http://www.youtube.com/watch?v=HRjLaL7XFYc

    needless to say I’m all for it!
    ok, ho letto un paio dei commenti della puntata passata, tra i quali il resoconto messo da Roberto delle dichiarazioni di Tropiano, finalmente allora qualcosa si muove! Se persino un presidente regionale della FIT richiede i campi pubblici penso che è evidente che qui veramente non stiamo a scrivere solo p****nate…

    Roberto visto che sei stato negli studi di supertennis non è che per caso hai avuto occasione di chiedere a che punto sono con lo streaming e il canale youtube, e della proposta di una trasmissione per ragazzi con tennis in differita dello slam ne hai avuto occasione di parlare?
    vedo anche che non c’è niente risposta di Ubaldo alla mia domanda di tre puntate fa ormai… sarà per l’anno prossimo, BTW buon natale etc.

    per chi fosse interessato, un paio di settimane fa sono stato in Austria, a St. Anton a vedermi un torneo esibizione con Djokovic, Safin, Tipsarevic, Soederling etc. ne ho scritto un piccolo resoconto con un paio di foto e un intervista a Djokovic nel mio blog, cliccare sul mio nome o qui

    http://blog.myspace.com/AvecDoubleCordage

    tra l’altro era più o meno una cosa come quella della quale si stava parlando madmax e io nei commenti al pezzo sulla finale seria A, ovvero un evento con un paio di top 20 un paio di giovani o juniores di buone speranze che hanno anche il tempo di fare un paio di palleggi co i bambini, abbinato a una settimana bianca e un evento gastronomico, il mangiare era eccellente e avevano coinvolto anche il vino… secondo me si può fare anche un paio di km più a sud da noi in Italia e ne uscirebbe pure una cosa interessante e divertente per grandi e piccini… molto più utile dell’attuale format della serie A

    come promesso adesso non ho più tempo da sperperare con tennis e mattoni quindi per qualche mese mi beccherete raramente qui da voi, prendetelo come un regalo di natale ;)

  2. ivan802 scrive:

    Intervista ad Alessandro Colella da http://tennisoncourt2009.blogspot.com/

    spero sia cosa gradita….un saluto ad Ubaldo

    Ciao Alessandro
    Ciao

    Ci siamo appena lasciati alle spalle la stagione 2008 come la giudichi?
    Direi abbastanza positiva

    E’ stato il tuo primo anno in cui hai giocato a tempio pieno nel circuito junior under 18 e hai fatto i primi tornei futures…differenze tra junior e futures?
    Nel circuito futures si gioca il tennis vero nessuno ti regala niente,mentre a livello junior puoi permetterti di rilassarti un po e cmq porti a casa lo stesso il match…nel senso k se fai degli errori o nn sfrutti delle occasioni te ne capitano delle altre nei futures molto di meno…

    Cosa ti manca per essere competitivo a livello futures?
    La costanza sono ancora troppo discontinuo in partita,mentre fisicamente reggo tranquillamente il confronto.

    Chi è il tuo coach? e il tuo personal trainer?
    Simone Ercoli andiamo con lui in Australia il 2 Gennaio..mentre Pino Carnovale,Stefano Barsacchi e Damiano Fiorucci sono i miei preparatori che ci seguono a Tirrenia.

    Ti segue personalmente Simone Ercoli?
    No è il coach mio,di Gaio e di Bortolotti.

    Su cosa tecnicamente stai lavorando di più nella sosta invernale?
    Beh molto sulla continuità e sull’attenzione curando molto i colpi un po più deboli rovescio in back e volee..

    Obiettivi 2009? …giocherai in australia dopo di che ti concentrerai sui futures?
    Entrare nei primi 10 itf..e prendere una buona classifica atp..800 piu o meno….spero che il lavoro che sto portando avanti con Ercoli dia dei buoni risultati!

  3. ivan802 scrive:

    Ho intervistato anche Matteo Civarolo ‘92 non so se volete cancellatele ma penso siano interessanti parlano di giovani!
    http://tennisoncourt2009.blogspot.com/

    Ciao matteo sei in mexico!
    Ciao…si lunedi inizia il torneo.

    Allora un bilancio della stagione 2008?
    Penso di aver avuto tanti alti e bassi ho giocato bene nella prima parte di stagione fino all’estate quando ho raggiunto il mio best ranking itf attorno al n°300 poi pero troppi bassi durante l’estate dove non son riuscito a migliorare il mio best ranking da settembre a dicembre poi non ho giocato nessun torneo e allora ho perso tutti i punti dello scorso anno scivolando al 500 posto…

    Ti descrivi come giocatore?
    Solido da dietro…buon rovescio(soprattutto lungolinea),ho migliorato molto il dritto nell’ultimo periodo,servizio e volee ancora da migliorare, come l’atteggiamento mentale d’altronde.

    Superfice preferita?
    Cemento all’aperto e terra.

    Chi è il tuo coach e preparatore atletico? dove ti alleni?
    Il mio coach è Filippo Roggero,il mio preparatore atletico Davide Resciniti e mi alleno ad Asti mia città natale.Ho abbandoanto Bradenton da alcuni mesi a questa parte.

    In questo anno giocherai più futures o ancora circuito junior?
    Solo junior fino alla fine dell’estate,poi forse qualche futures.

    Hai degli obiettivi particolari di classifica itf? o Atp?
    Itf vorrei chiudere il 2009 dentro i 100 per giocare poi tutti i grand Slam juniores nel 2010 direttamente in tabellone principale e Atp prendere il primo punto.

    Ultima domanda cosa ti manca ancora per competere con i migliori junior e a livello futures…?
    Il servizio,la continuita’(sia a livello tennistico che mentale) e la convinzione giusta…

  4. stefano grazia scrive:

    Grazie Ivan, noi non cancelliamo nemmeno gli insulti (solo alcuni nostri moderatori sono sensibili…) figuriamoci quindi le interviste di juniores che sono pur sempre figli di qualcuno… Scherzi a parte, grazie del contributo.

    Sto per partire e mi hanno appena comunicato che il mio computer in Ufficio ha fatto CRASH…per la seconda volta in 12 mesi…mah! Non è tanto quello che ho perso ma piuttosto che non so di preciso cosa posso aver perduto…Nulla riguardante il Blog perchè quello lo salvo direttamente su una penna a parte.
    Piuttosto in attesa dei commenti pertinenti al tema (mi aspetto che Mad Max prenda le redini visto che io sarò per forza di circostanze poco presente questa settimana…), mi è venuta ieri sera in mente una considerazione a proposito del fatto che vi sono Genitori e Genitori così come vi sono Coaches e Coaches. E’ bene tenerlo sempre presente, non dimenticarlo mai…Vi ricordate cosa vi avevo scritto di quel coach italiano venuto in Nigeria e forse complice il carattere, forse una introduzione non felice da parte di amici(?), forse una semplice prevenzione, insomma le cose cose non avevano quagliato e c’era stata da parte nostra l’amarezza e l’imbarazzo di essersi sentiti se non rifiutati proprio non considerati (e dire che si era italiani all’estero e in un estero difficile e lontano). E invece guardate cosa è successo con Enrico Slomp, incontrato per caso da mia moglie a Bradenton: Enrico ha fatto un’ora, un’ora e mezzo con Nicholas e poi l’ha ripetuta il giorno dopo (era l’ultimo giorno) e non ha voluto niente, è stato prodigo di consigli, sono usciti a cena (anche con la mamma di Miccini) più volte…La passione in comune per l’Australia con Slomp, in procinto di raggiungere la sua ragazza a Melbourne,può aver aiutato, ma anche gli altri coaches italiani, fra cui Aldo Russo, erano stati amichevoli, simpatici,aperti, disponibili… Vabbè, noi eravamo come di casa ma non lo siamo magari di più qui a Lagos? Mah, misteri della vita e del circuito, ma certo è che ci sono Coaches e Coaches…
    ENZO! Raccontaci del Piccolo Seby e del Lemon Bowl… E poi aggiornaci anche sulla VideoAnalisi di cui sappiamo tu essere un antesignano…(Bisognerà che colga l’occasione di fare una vacanza in Sicilia, regione che amo senza esserci mai stato…a me piacciono le isole: Sardegna, Corsica, Jamaica…In Sicilia per caso non ci sono mai stato pur avendo programmato tante volte il viaggio…Così una di queste volte vengo a trovare te e Francesco Brancato…)

  5. Enzo Lo Iacono scrive:

    Auguri a tutti! Mi trovo al Real Sporting di Roma per il Warriors TTk. Oggi ho fatto una capatina anche al Penta2000. Sarebbe interessante vedere i retroscena e le liti “in federazione” per appoggiare uno o l’altro torneo. (sarebbe più giusto dire per danneggiare uno o l’altro torneo).
    Sapete l’ultima? per “problemi legali” (così si nascondono alla FIT quando devono rompere le ……..) Seby è venuto da Siracusa a Roma per giocare Short set e palle mid, …… dalle qualificazioni, perché la FIT non gli ha dato la classifica che glii spettava e quindi, in attesa di ricorso ……. viaggare… qualificare …..giocare ……. pagare…. e sorridere!
    ….Palle mid e terra rossa umida; il massimo per uno che predilige il veloce!!
    A farsi friggere anche la videoanalisi, visto che con palle mid……… è tutta un’altra cosa. Sono connesso con il cell. Quindi spero di poterlo rifare domani.

  6. Stefano Grazia scrive:

    ENZO! DIRETTAMENTE DAL MURTHALA MOHAMMED AIRPORT DI LAGOS, altroche’, col mio provider che non si collegava finche’ non ho visto un bambino nigeriano di 7-8 anni smanettare con iphone e computer e ho scoperto che bastava mettere air port on e ti collegavano wireless col provider della Club lounge (dopo aver chiesto una password al desk…E comunque sentendomi sempre piu’ vecchio e imbranato e schiavo di cellulare, internet, ton ton…Ma come facevamo a vivere solo 7-8 anni fa? E come faremo a tenere il passo?)

    Ma a Bari cosa ha poi fatto tuo figlio? L’abbiamo lasciao che da vero bastardo stava rifilando 60 60 a tutti, ha continuato a bastonare o e’ stato bastonato? Lo chiedo perche’ non vorrei essere io il solo che racconta oltre alle prodezze anche le sciagure e soprattutto le sconfitte… Mi viene appunto il dubbio che il mio sia l’Unico, di tutti i Figli del Blog, che perde … Su, raccontate anche di come i vostri figli trattano vittoria e sconfitta, those impostors,se allo stesso modo o-come il mio,ahime’-in modo leggermente diverso …
    Leggendo pero’ delle peripezie disorganizzative (short set,palle mid,etc) e pur consapevole che alla fin fine a questa eta’ l’importante sia giocare (e del resto anche Nicky che si allena tutto l’anno sul cemento in Florida ha quasi sempre giocato su terra, anche se verde, l’har-tru americano, un po’ piu’ veloce del clay), dicevo pur concordando che l’importante sia competere, in effetti non e’ che mi facciate venire tutta sta voglia di venire a fare tornei in Italia…. Ecco perche’ i Genitori si accapigliano sugli spalti: sono gia’ stressati prima di cominciare!
    (lo so, lo so… e non sono nemmeno loro che giocano!, dira’, giustamente angelica. Infatti credo che il compito maggiore, e piu’ arduo, del genitore sia quello di mantenere una maschera sorridente e non lasciar trasparire disappunti e nervosismo che si trasmetterebbero inevitabulmente sul figlio-a meno che non sia la piccola Francesca Brancato che ricorderete,no?, le rubarono borsa,soldi e racchette, e lei per tutta risposta se ne fece prestare una e vinse il torneo… COME STA ANDANDO, TUA FIGLIA, Francesco b? Su, dai, non lasciatemi solo a raccontare, dalla condivisione delle nostre esperienze(io almeno continuo a crederlo)secondo me ci si accresce a prescindere…
    RIK! Vai anche tu a Bolzano con quelli del Team Albertini (GG Neri & Co)? Albert aveva chiesto anche a noi ma a parte che quest’anno non siamo nemmeno iscritti FIT, abbiamo deciso di staccare la spina e di rilassarci sulla neve di Folgarida, Campiglio e marilleva…Ultimo dell’anno in Rifugio e poi discesa notturno in fiaccolata…
    Vabbe’, vi lascio: ho un aereo da prendere

  7. anto scrive:

    @Avec, una cosa non capisco, vai a St. Anton, scatti delle belle fotografie e poi inserisci il resoconto in inglese……….perchè non in italiano……..così com’è solamente gli anglofoni lo leggeranno…..peccato…..

  8. andrew scrive:

    anch’io stacco un pochino…camping fino al 2 gennaio…

    durante l’ultima lezione vaffantennistica, ho fatto un po’ di riprese video (con il furgone acceso e il convertitore 12v-220v attaccato all’accendisigari e la prolunga e il cavalletto, ecché casino, solo perché la batteria della mia vecchia Sharp ha dato forfait…). Appena torno, converto in .mpeg e mostro alla comunità…

    Riguardo ai tornei, siamo fermi. Effettivamente c’era il nike di bolzano, ma preferiamo passarci dei giorni di vacanza in santa pace. Ultimamente, vanno molto i tornei in periodi vacanzieri, chissa perché…

    Ci risentiamo nel 2009….Vaffantennis a tutti

  9. andrew scrive:

    …dimenticavo…

    nei giorni post-natalizi, ho profittato dell’apatia del blog per andare a polemizzare con Federico Ferrero sul suo blog, dove sostiene che la serie A fa bene ai circoli…Tanto per non perdere l’allenamento…

    Andate e polemizzate

  10. Enzo Lo Iacono scrive:

    Disfatta di Seby ai tornei.
    A bari, dopo aver battuto un buon 4/4 nel tabellone principale dei ‘97, spezza le corde e l’indomani perde come un dannato nei due tornei, con avversari tutt’altro che difficili.

    Al Warrior, vince la prima partita facile, poi una giornata di pioggia, attesa…. incontro giocato nel pomeriggio con campi inzuppati e palle mid da un chilo l’una. Combatte contro se stesso e dopo aver vinto il primo set cede il secondo e il terzo, imprecando per tutto il tempo alle palline, allo short set, al campo inzuppato ecc. (come se l’avversario stesse giocando su un altro campo!)
    Esce così anche dal Warrior e così (penso positivo) ci facciamo il capodanno a casa.
    Analisi finale dei due tornei:
    Sta entrando nell’età critica; capacità di adattamento e di sopportazione pari a zero.
    E pensare che proprio per questo, alcuni games finali di un torneo di macroarea di due anni fa, l’ho obbligato a giocare con le corde spezzate e lui “se l’è cavata lo stesso”.
    Adesso Seby comincia a diventare adulto (con tutti i difetti che un adulto può avere). Pazienza, la cosa più importante credo sia fargli attraversare al meglio questo periodo (di un paio d’anni) senza eccessive sollecitazioni, in attesa che stabilizzi la sua mente (e il suo corpo).

    In ogni caso, ve lo dico in un orecchio, brutta esperienza il ttk warrior. A saperlo prima, gli avrei fatto giocare il Lemon. Almeno poteva giocare un tennis “normale”.
    La nota di demerito (non ne conosco le responsabilità) è che le regole del warrior U/10 sono state cambiate lo stesso giorno dell’inizio delle gare.
    E poi, non capisco come la Federazione abbia approvato due tornei nello stesso periodo che usano parametri diversi di categoria (Seby era Under 10 per il warrior e under 12 per il Lemon. Bah! Misteri dell’occulto!Come al solito l’U.C.A.S. (Ufficio Complicazioni Affari Semplici) della Fit ha colpito ancora!

  11. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro Jan
    Riprendo la discussione qui, giacché “Subcomandustra” ha chiuso lo spazio precedente. La questione vergeva su Nadal opera d’arte o meno.
    In Pigmalione, Galatea era stupenda, ma all’origine pur sempre statua; solo successivamente si animò. Dunque non dovette rinunziare ad alcunché.
    Nel caso di Rafael Nadal, lo zio ha ucciso i primi vagiti del pupillo prima di forgiarlo, magari anche bene (secondo l’opinione diffusa). Direi che il plasmato è stato abusato, poiché messo nell’impossibilità di giocare il suo tennis in tutta scioltezza e secondo le sue inclinazioni innate. Inoltre l’abuso è tanto più importante quanto debole era la personalità di Rafa al tempo della “metamorfosi”.
    Riconosco che per chi guarda all’economia dei risultati sui campi da tennis il metodo dello zio ha condotto a risultati consistenti. Ma non sapremo mai se il “materiale mansueto” non avrebbe raggiunto mete di bellezza* un po’ più ambiziose quando fosse stato lasciato libero di esprimersi secondo gli impulsi originali.
    Cordialità e auguri.

    ______________
    * converrai che l’opera, per essere ritenuta d’arte, dovrebbe anche saper suscitare un certo stupore estetico.

  12. chloe de lissier scrive:

    subcomunque, questa volta l’argomento che hai scelto non è tale da richiamare folle di commentatori. fossi in te passerei rapidamente al capitolo successivo. la videoanalisi lasciala ai terapeuti della famiglia. o forse il tuo era un messaggio subliminale?

  13. zio tony scrive:

    scusami giovanni se mi intrometto, non voglio polemizzare con te ma solo dire la mia.
    rafa è un animale da combattimento nato.
    suo zio ha solo il merito di averne intuito l’enorme potenzialità e averlo indirizzato meravigliosamente bene…
    ogni sua partita è uno spettacolo, i suoi colpi, come quel dritto uncinato da 5000 giri al minuto , richiedono tecnica sopraffina anche se in apparenza le movenze sembrano sgraziate…
    il bel vedere, l’estetica sono fattori personali; tu le riferisci al gesto classico…ma il gesto si evolve, così come la preparazione fisica dei tennisti che finalmente si sta adeguando a quella di altri sport.
    tempo fa feci l’esempio di phelps con quella sua bracciata strampalata…due colpi-pausa lunga -due colpi pausa lunga…magari esteticamente brutta a vedersi ma terribilmente efficacie per scaricare la potenza…altri esempi, sempre nel nuoto la spinnata subacquea nel dorso (fino a dieci anni fa non sapevano neanche cosa fosse)…il lancio del giavellotto con caduta in avanti (per chi la vede per la prima volta pensa ad un errore dell’atleta) o per restare nel nostro beneamato tennis la postura frontale che ha ormai spazzato quella laterale…

  14. zio tony scrive:

    chloe, invece di ringraziarlo per come Stefano ti mette sempre in bella evidenza, tu continui a tirargli ciabattate? :-)

  15. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro zio Tony.
    Che tuo nipote sia ‘animale da combattimento nato’ non è oggetto da contraddire; neppure la sua abilità ‘tecnica’, avrei pure problemi ad emettere una valutazione vista la mia incompetenza; né, ritenuti i risultati eloquenti, la sua efficienza.
    Di fatto metto in discussione Rafael Nadal in quanto opera d’arte, ed ancor più quale artista, pensando alla scarsa varietà dei suoi colpi ed alle sue trovate personali non propriamente innovative, a meno di ritenere la velocità fattore autonomo di creazione e non suo strumento pur necessario. Penso che il lavoro straziante al quale è stato sottoposto impedisce di sapere quale sarebbe stato il suo potenziale inventivo che hai massacrato, che in parte minima ha voluto farsi massacrare, per raggiungere uno scopo. Scopo per me non primario, per altri di contro primario.

    Trovo invece tu abbia molto ragione quando metti a nudo la deferenza di Stefano nei confronti di Chloe, della quale sappiamo tutti apprezzare le stoccate al fioretto, sempre nuove, inattese e di maggior classe rispetto alle clavate nadaliane. Apparentemente lui prova maggior piacere nel farsi trafiggere anziché interrompere il gioco per mettersi in discussione tra sé e sé.
    Sono persuaso inoltre che al nostro interessi inventariare i commenti in più grappoli di 100 per “incontro”, e che, da amante gli effetti speciali, si offra ai colpi spettacolari di richiamo per la nostra moltitudine.
    Ribuon mattino, caro zio Tony.

  16. zio tony scrive:

    buongiorno anche a te Giovanni, ti ringrazio x la pacata risposta. oggi sono impegnato con piccoli e svariati impegni ma conto di risponderti appena possibile!

  17. claudiotn scrive:

    Gli appunti dello zio

    sfogo semiserio a bordo campo durante il nike di Bolzano, invece di sbracciarmi a bordo campo e farmi odiare dalla nipote che durante il match non vuole alcun disturbo (all’esterno una sfinge). Da far leggere nel post match se ne ha voglia. Devo dire che l’ha divertita. Magari le serve anche.

    Lancio palla sbagliato fermarsi
    Attenzione alle chiamate proprie e dell’avversaria (guarda dove la palla cade)
    Segnare le palle, ma non cancellarle (primo match)
    Mostrare atteggiamento aggressivo non solo quando si è avanti nel punteggio.
    Attenzione al punteggio, chiamarlo sempre
    Decisa a rete, non tornare indietro
    Colpire la palla bene davanti
    Chiamare forte punteggio e out
    Qual’era la tattica giusta da usare con la tale avversaria?
    Con quali colpi hai fatto più punti? (domanda trabocchetto visto che è stato sui doppi falli dell’avversaria, tanto per farle capire di allenarsi bene con il servizio)
    MAI cancellare i segni subito (era al secondo match, mi ha detto poi che le danno fastidio i segni della sua racchetta sul campo)

    to be continued….

    Buon anno!

  18. jan scrive:

    Giovanni, senza Pigmalione Galatea non sarebbe mai stata prima una statua e poi una donna. Così Rafa, senza senza i suoi genitori e zio, banalmente non sarebbe mai “nato”.
    Tu dici che l’opera d’arte deve suscitare uno stupore estetico. Ma come nei musei provocano stupore estetico Rembrandt e Jeff Koons, Leonardo e Jackson Pollock così sui campi da tennis non cè posto solo per il tennis pulito, limpido, virtuoso di Federer. C’è posto anche per il tennis aggressivo, paziente, determinato di Nadal, che fa vivere infinite emozioni a molti.
    L’alchimia che rende un’opera arte e un ragazzo campione è complessa, ma ogni elemento è indispensabile, compreso un eventuale Toni Nadal, mezzo buddista e mezzo spartano, un po’ imbonitore e un po’ moralista.
    Cosa sarebbe stato Rafa senza “il lavoro straziante al quale è stato sottoposto”?.
    Toni Nadal ti risponderebbe con Solone: “Senza metodo, ordine , determinazione e sforzo, non c’è né genio né trionfo”.
    Certo non possiamo sapere cosa sarebbe stato il potenziale inventivo di Rafa lasciato allo stato brado. Come non possiamo sapere quale sarebbe stato il potenziale inventitivo di Roger se non fosse stato perfezionato da estenuanti ore di allenamento. Sembra che i ragazzini Rafa e Roger fossero talmente appassionati e talmente bisognosi di vittoria da sopportare doveri che la maggior parte dei ragazzini non reggerebbe. E sono stati premiati dal Successo. Ora se poi il Successo è un impostore come la Rovina, questo è un altro discorso. E ci allontana troppo dal tennis professionistico, dove la Vittoria, nonostante possa essere pericolosa e aleatoria, è indispensabile.

  19. zio tony scrive:

    spero che gli amici di g&f mi perdonino il “fuori tema” innescato con giovanni…
    dunque gio, a parte il fatto che rafa i colpi li ha tutti, ma proprio tutti…forse gli manca ancora qualcosina sul servizio e sulla palla piatta ma in quanto a passanti, palle corte, back di rovescio, smash oltre ovviamente a dritto e rovescio non mi sembra ci sia da discutere…è chiaro che i colpi vanno utilizzati tatticamente in funzione dell’avversario che ti trovi davanti…se di fronte hai federer, sarebbe un suicidio giocargli sul dritto (la stessa identica cosa fa roger con lui)…quindi non si tratta di scarsità di colpi ma di scelta tattica scientifica ed accurata per fare il più male possibile all’avversario…
    Discorso velocità: guarda che roger e djoko (ma anche davidenko, nalbandian, simon e molti altri) giocano palle più veloci di lui…rafa punta molto sulla potenza e sullo spin sulla palla…personalmente giocando trovo molto più bello “governare” la palla con tutti i tipi di taglio possibili piuttosto che la cannonata anticipata piatta…certo anche quello è un colpo che serve e può fare molto male, specialmente sul cemento, ma non poniamo limiti alla provvidenza…il ragazzo ha solo 22 anni e ha già dimostrato di migliorarsi anno dopo anno, fisico permettendo…

  20. Roberto Commentucci scrive:

    Enzo, purtroppo anche a causa dell’eliminazione precoce di Seby, non siamo riusciti ad incontrarci. Non mi preoccuperei troppo per le due sconfitte e per la scarsa capacità di gestire le condizioni avverse. L’adolescenza è sempre un piccolo tsunami per i ragazzini, l’importante è mantenerli nel “sentiero” giusto, tollerando qualche piccolo scarto laterale, purché di modesta entità…

    Un po’ lo stesso discorso che si faceva per la videoanalisi.
    Rileggendo quanto ci andavamo dicendo qualche mese fa, devo dire che sono ancora più persuaso della bontà delle conclusioni a cui arrivammo. Ovvero: esiste un gesto tecnico biomeccanicamente ottimale, che massimizza l’efficacia del colpo e minimizza il rischio di infortuni. Ma esiste anche la diversità individuale. A volte piccoli e limitati scostamenti dal sentiero “ottimale” sono alla base di gesti e di colpi entrati nella storia di questo sport. Se tutti i lievi personalismi venissero repressi con una applicazione troppo rigida dei principi biomeccanici, avremmo probabilmente meno campioni, e un tennis più noioso.
    E quindi, la sfida per i maestri e per i tecnici è tanto difficile quanto appassionante: determinare l’entità dello scostamento dal sentiero ottimale che può essere tollerato in nome di una proficua personalizzazione senza compromettere l’efficacia complessiva del gesto.
    E’ dura, crescere un campione. Ma questo lo sapevamo già.
    Buon anno a tutti!

  21. Giovanni da Roussillon scrive:

    Allora, caro Jan,
    L’obiettivo diffuso dei genitori sembra un corollario alla tua proposizione del successo: imporre ai ragazzini il successo nel tennis professionistico, con impazienza, ovvero fargli perdere gli impulsi innati per conquistare ciò che l’adulto sa, acquisire la disciplina imposta, conoscere e raggiungere il più rapidamente possibile la meta. E’ più orientato verso il figlio come ad una propaggine di se’ sostenuta magari dal mito, utile per raggiungere vecchi obiettivi mancati personalmente.
    Limito volutamente il confine del campo da gioco che mi era invero parso ben definito. Le premesse mie sono la negazione del successo come obiettivo da perseguire alla nascita del materiale vivo, in ogni caso sfuggente, e che la nike di samotracia non è del tutto affine alla nike.
    Non nego la necessità di adozione di metodo e disciplina, persino una certa omologazione sponsoriale. Così come non oppongo la bellezza e la verità a sorgenti che tu (non io) non associ al pulito, al limpido [considero ad esempio l’espressione di Jackson Pollock tanto limpida quanto i lavori del più luminoso Leonardo].
    La mia occupazione di genitore, che fui e sarei se ancora fosse dato il caso, è di rivolgermi ad un piccolo essere di gran lunga potenzialmente migliore di me (eppure mi tengo in una certa considerazione), inizialmente delicato ed in espansione, coi suoi ritmi, i suoi desideri e paure, destinato a divenire ciò che vorrà, più che un erede. Se Gasquet non vince perché del tennis non è sfegatato (è un ipotesi da verificare, addotta ad esempio!), mi vedrei molto più nelle vesti di suo babbo o in quello di Roger Federer (altro esempio), che nel mantello onnicomprensivo di zio-babbo Nadal. Non per gli Slam collezionati, ma per la certezza che qualunque sia la loro vita, non glie l’ho, non glie l’hanno prederminata, perché veglieri, eccome.
    “Senza Pigmalione Galatea non sarebbe mai stata prima una statua e poi una donna. Così Rafa, senza senza i suoi genitori e zio, banalmente non sarebbe mai ‘nato’ “. Mi riesce purtroppo difficile gironzolare intorno al nucleo: Nadal bambino preesisteva con tutto il suo bagaglio di inclinazioni alla metamorfosi tennistica che ha richiesto la sua riduzione da umano a pietra. E’ un fatto che mi limito ad osservare, lontano da considerazioni di ordine etico e della psicologia puerile.
    Lo si voglia o meno, il metodo, l’ordine, la determinazione e sforzo vanno perseguiti, vegliando che non concorrano - per l’impazienza dei vecchi - a decapitare il genio, qualora ci fosse, che oltretutto con la sua capacità inventiva si costruisce presto lui stesso l’ambito idoneo alla sua crescita, meglio del vecchio impaziente e saccente [Federer, esempio].
    Lo zio ha ottenuto molto dal pupillo in termini di risultati e cose pratiche, tecniche, tutti presupposti indispensabili. In un certo senso vedo il nipote anche virtuoso. Il genio, se mai ci fosse stato, è abortito. Questa combinazione di nove termini per sintetizzarti il mio assunto. Del resto tu stesso lo ritieni quasi un’opera d’arte (sono portato ad ammettere, senza timore di dissacrare il mito, che il generatore non è il generato, per quanto forte sia la relazione d’amore), dunque proveniete inerte da un terzo, probabilmente artista ma incapace di generare o curare artisti nel loro primo divenire. Per la mia sensibilità e concezione dell’arte, non potrò mai sapere se Nadal “libero”, non allo stato brado come mi fai dire, sarebbe stato in grado di offrire creazioni in cui lo stupore nasce dalle situazioni nuove (non artigianalmente riperitive).
    Ti propongo, caro Jan, un epilogo divertente in forma di enigma: le mamme di Leonardo gli hanno mai chiesto di dipengergli il Cenacolo? O uno schizzo di Mona Lisa?

  22. kill bill scrive:

    Ecco un non raro esempio di come sotto una certa forma ricercata ma ahimè ormai passata e un pò pesante si nascondano pensieri tanto alti da rendere l’aria irrespirabile ai comuni mortali.

    Perchè mai condividere con il blog questi interessanti ma oscuri misteri ?

    Da dove nasce questo bisogno così intenso ? Questo il vero enigma.

    Buon Anno a Tutti.

  23. chloe de lissier scrive:

    kill bill, stai forse dicendo che solo i comuni mortali come te hanno diritto alla parola qui? e allora non sei un comune mortale, ma un semidio che stabilisce merito e dignità.
    buon anno pure a te. e meno spocchia. siete in molti a fare i falsi modesti per poi avventarvi contro chi la pensa diversamente da voi.

  24. giogas scrive:

    I gemelli sanno che non gradisco il calcio ma a volte la passione nei confronti di questo sport e con tutti gli sport in generale è talmente forte da convincermi che siano più interessati a dare calci al pallone che a prendere a “racchettate” la pallina da tennis! Alle mie perplessità rispondono che preferiscono guardarsi il calcio alla tv e praticare il tennis. Allora come si spiega che hanno preferito la visita allo stadio di Wembley piuttosto che quella di Wimbledon? Come si spiega che qualsiasi oggetto (un tappino di bottiglia per esempio) diventi immediatamente occasione di gioco? Conoscono a memoria tutti i giocatori di serie A, lega spagnola, inglese e chi più ne ha più ne metta, ricordano i risultati di certe partite nazionali ed internazionali e gli autori dei gol segnati.
    Sono reduce da un breve vacanza a Londra, raccolgo l’invito di Stefano Grazia e scrivo “per tenere vivo il blog” almeno nell’intenzione, perché in effetti sono un po’ deluso da questi atteggiamenti e non vorrei trasmettere cattivi pensieri. I miei dubbi sono radicali: ma il tennis è veramente lo sport che i gemelli prediligono? Quanta è la passione da poter sacrificare tutto il resto? Ogni tanto casco lì manifestando loro tutti i miei dubbi …mi rispondono sempre nello stesso modo giurando fedeltà al tennis. Vorrei che fossero più grandi per capirlo ma vorrei anche che non crescessero mai in modo da condividere con loro questi momenti belli e irripetibili. A volte penso a Nicholas, non senza un pizzico d’invidia perché lui sa sicuramente cosa vuole. Il vivere all’estero lontano dal circolo, dal tennis giocato dai Pia dai Sat , rafforza questi dubbi e l’isolamento li accentua. E’ una partita a quattro: gemelli, maestro e io. Sono io che pianifico la settimana , che li accompagno a tennis o all’allenamento e tutti i giorni a scuola andata e ritorno. Poi c’è il maestro di tennis che fa la sua parte ed i gemelli che devono collaborare. La settimana è intensa e il tempo dedicato alla scuola è preponderante, per lo sport rimane poco e per il tennis…ancora meno !! Eppure in campo hanno grinta e voglia di vincere e seguono le lezioni private del maestro francese con passione. Bertino quest’estate mi ha esortato a farli lavorare perché dotati e io l’ho preso in parola. Alla fine del mese di gennaio farò un salto alla Vavassori per cercare nuove certezze e spero di togliermi qualche dubbio.

  25. giogas scrive:

    La monotonia della “partita a quattro” è stata rotta oggi al Swiss hotel dove i gemelli si allenano 2-3 volte la settimana, sono capitati due bambini bulgari uno di 10 anni e l’altro di 11. La madre che è una giornalista, oltre a parlare inglese conosce l’italiano ed ha potuto conversare con i ragazzi. Hanno fatto una gara di doppio e si sono finalmente divertiti!! Purtroppo resteranno in Turchia solamente tre giorni ma ci sarà domani e dopodomani l’occasione per fare nuove gare anche di singolo. E’ un buon banco di prova per i gemelli che oggi per la cronaca hanno ceduto per tre game a due in una minigara e che domani si vorranno rifare. Infatti i due sono campioncini nel loro paese e se i genitori non mi hanno raccontato bugie, quello di 10 anni è addirittura primo nel ranking della federazione bulgara mentre quello di 11 è quinto della sua categoria. Mi ha sorpreso sapere che in Bulgaria tutti vanno matti per il tennis, chiederò nei prossimi giorni più dettagli di come funziona il sistema. Altra sorpresa: hanno cominciato a praticare il tennis solamente due anni fa ma si allenano ad un ritmo costante di due ore al giorno nel periodo scolastico e dal mattino alla sera durante l’estate . Poi non sono un esperto per comparare quel sistema al nostro e non conosco la graduatoria ATP o WTA dei giocatori bulgari ma la sorpresa è appunto che si tratta di uno sport molto praticato e che i tornei di tutte le categorie sono frequenti. La madre ha addirittura aggiunto che sono molti i ragazzi che in età scolare abbandonano la scuola per dedicarsi al tennis e spesso non sono neppure quelli più promettenti.

  26. stefano grazia scrive:

    Arrivato stasera a Folgarida, salutato Clsaudiotn per telefono (forse ci incontreremo sugli sci), saputo che Adriano Parodi (uno dei due figli coaches del mio vecchio capocantiere in Jamaica) è interessato alla mia proposta (terminata la sua collaborazione con Bob Brett, mentre si guarda intorno, perchè non venire un mese a Lagos e lavorare con Nicholas?),infine riesco ad aprire il Blog dal computer di mia sorella… Si, Giovanni, hai colto nel segno: il fine (un tot numero di posts ad articolo) giustifica i mezzi (ma ahimè non sono pagato a cottimo…anzi, non sono nemmeno pagato,ovviamente)…epperò la Videoanalisi dovrebbe,al contrario di ciò che prensa chloe,suscitare qualche spunto fra gli appassionati tecnici (notate che io alterno temi tecnici a temi più intimisti)…In sattesa di una frase,un cenno, un rigo appena di Mad Max,il nostro integralista della videoanalisi, io lancio un appello: siate anche tecnici, c’è qualcuno che è in grado di consigliare che tipo di videocamera, di software, di computer…Meglio i nastri,i dvd,il digital? Non è così banale come può sembrare,noi per esempio abbiamo sbagliato tutto comprando una magnifica sony digital senza firewall che non si combina con i nostri magnifici apple e dovrei strangolare il magnifico e rinomato negozio di Bologna che me l’ha venduta…

  27. stefano grazia scrive:

    Comunque,se ho inteso bene il succo della squisita dissertazione di cui sopra , pensare che Federer o tanto più Gasquet (o Mozart, se prendiamo il genio per antonomasia) non siano stati ‘predisposti’ ANCHE dai Genitori temo presupponga una certa dose di ingenuità, o comunque di ingenuo romanticismo …
    Tornando alla Videoanalisi,un paio di setimane fa mi era capitata sotto gli occhi un disk del 2005, le prime lezioni di Nicholas allo Strategy Zone, e capisci che in effetti NOI siamo stati bravi,anzi bravissimi,ma SENZA DI LORO l’outcome,il risultato,sarebbe sytato diverso (allo stesso modo anche senza di noi … E’ importante capirlo.

  28. stefano grazia scrive:

    Altri spunti da videoanalisi: abbiamo allora:
    Videoanalisi alla Berytinoo Montanari Pizzorno (o alla Strategy Zone)
    Videoanalisi fatta da noi durante gli Allenamenti
    Videoanalisi dei Matches

    MA POI IL TEMPO DI VEDERLI TUTTI STI FILM LO AVETE????

  29. stefano grazia scrive:

    Come vi avevo già raccontato, noi alla Domenica facciamo un allenamento che chiamiamo SKILLS: cioè ci guardiamo sul computer portato a bordo campo i DVD dello Strategy Zone che illustrano i vari Footwork per ogni tipo di colpo e poi lo riproduciamo…Bisogna fare 5 colpi PERFETTI (decide Nicholas se lo sono) per ogni colpo, sia Dritto che Rovescio…E’ un 45′ di Routine, un ottimo allenamento di Fondamentali…Non è vera e propria videoanalisi, ma…
    Da quest’anno invece non si scappa:
    1)videoanalisi dei colpi
    2)videoanalisi dei Matches
    Si decide un giorno della sett e quella sera, si guarda il filmato.
    Un meritorio vantaggio:
    1)Match di tuo figlio/a: metti la cinepresa con tripode rostrato7con ganci alla rete di recinzione …e te ne vai
    2)Tuo figlio quindi gioca DA SOLO ed è DA SOLO: impara ad essere self sufficient (e tu non soffri, non litighi, non ti viene l’ulcera: riacquisti prospettiva e distanza)
    3)IL FIGLIO7A NON HA SCUSE per vil comportamento,per la sconfitta, il cheating,il choking…CARTA CANTA!
    4)Poi…possiamo cominciare a guardare anche altre cose: a)strategicamente b)cosa non ha funzionato tecnicamente
    5) Possiamo infine verificare LA DIFFERENZA fra videoanalisi standard dei colpi quasi da fermo e dei colpi in situazione match, capire se c’è troppa differenza fra come gioca in allenanmento e in partita e magari dunque ritornare a lavorare sui fondamentali di quel dato colpo…

    Si, però adesso Max dicci anche tu qualcosa di sinistro…

  30. stefano grazia scrive:

    Giogas, anch’io ogni tanto ho queste conversazioni surreali con Nicholas che a turno sembra più interessato a calcio, rugby, atletica leggera (corsa veloce, miglio, fondo) che al tennis ma poi questionato giura fedeltà al tennis e oivviamente tu sai benissimo che lo dice per non darti dispiacere… Ma anche Federer giocava a calcio ed era indeciso,si narra, e Courier preferiva il baseball e Gasquet giocava a rugby … Per questo io dico che se fosse possibile vorrei vivere in un paese coi tornei nel fine settimana e glieli farei giocare tutti perchè poi si vede da lì, se hai voglia di giocare i tornei, se hai voglia di vincere, di provare quelle emozioni, quella gioia intensa, e si, se rimbalzi in piedi dopo una sconfitta … Perchè se ogni tanto ti annoi ad allenarti penso sia normale, ma se non hai voglia di fare un torneo…bè, allora c’è qualcosa che non va…

  31. stefano grazia scrive:

    COMUNQUE L’OFF TOPIC TELEGUIDATO è ammesso e anche gradito: in fondo abilmente Giovanni e Ian l’avevano ricondotto all’influenza del Genitore/Pigmalione…Io invece l’altro giorno sull’aereo e senza computer tracciavo alcune note: è terrorizzante il mettersi lì a discutere e teorizzare di allenamenti e tornei per poi cominciare a buttare giù un abbozzo di budget. E allora ti rendi conto che è un tentativo di far quadrare il cerchio con chi è nato prima, la gallina o l’uovo. mi spiego:la logica vorrebbe che uno cominciasse a giocare piano piano E SE i risultati arrivano, QUALCUNO LO NOTERA’, GLI PROCURERA’ UN INVITO, UNA WC, UNA SPONSORIZZAZIONE.
    Qualcuno più furbo degli altri ha invece deciso di RAISE THE BAR, alzare la posta in gioco e ha cominciato:
    1)AD ALLENARSI PRIMA
    2)a sprendere i soldi coi migliori allenatori NON DOPO, MA PRIMA
    Costringendo così in un folle circolo vizioso anche tutti gli altri,costrringendoli a mordersi la coda perchè non puoi smettere, chi si ferma è perduto, perde il tram.
    Fermate gli altri e mi fermo anch’io (forse).
    Il nodo cruciale è diventare più forti per attrarre l’attenzione degli sponsors in modo di ottenere i soldi, i contributi,le facilitazioni (uso del campo, del coach,del prep atletico) PER POTER DAVVERO DIVENTARE SEMPRE PIU’ FORTI.
    Vedi il bimbo fenomeno da baraccone a Parigi da Mouratoglou: magari lui è destinato a fallire ma dal suo esempio saranno partoriti altri cento e passa Jan e vedrete che tutti presto o tardi cominceranno a giocare a 3-4 anni…Diranno che solo 1 su 100 entrerà nei top 100 ma in effetti, nei top 100 ne entrano solo cento, è normale, sono i primi 100 del mondo, i migliori, e per arrivarci devi alzare la posta …

  32. stefano grazia scrive:

    Altre digressioni le terrei per i prossimi giorni…domani andiamo a sciare e ci fermiamo al rifugio a mangiare per poi scendere a lume di candela… Non avrò dunque tempo per scrivere nè di farvi gli Auguri ma ve li faccio ora, a tutti, a chi mi vuole bene e a chi mi tira ciabattate (tanto io mi illudo che mi voglia bene lo stesso). Un abbraccio da stefano,gabrì e oivviamente dalla Canaglia di Lagos

  33. stefano grazia scrive:

    DIMENTICAVO: grazie Enzo di averci raccontato anche le sconfitte del Piccolo Seby che alla fin fine mi sembra avere molto in comune con la Canaglia di Lagos…Speriamo che s’incontrino uno di questi giorni…
    E auguri anche a voi!

  34. Giovanni da Roussillon scrive:

    Non penso caro buon Roberto di essere così fuori tema. Dal tuo parere apposto in grassetto desumo che probabilmente non mi sono lasciato capire.
    Cito Federer e Nadal ad esempio, ed a partire da un spunto semplice offerto da Jan, che vuole il secondo quasi un’opera d’arte (non artista!). Opera, credo, ottenuta artigianalmente e proprio in bell’ossequio al vostro titolo, appunto, la “costruzione di giovani agonisti”. Contesto e contesterò il vostro intento, giacché più di uno scopo già stabilisce la scelta del metodo: la costruzione; rimandando quasi quasi all’architettura, la quale sfrutta materiali inerti (ai sensi di quanto scrivo, il pur vivo legno è inerte). Voi non state discutendo intorno al modo di fabbricare un Pinocchio: la mia “insurrezione” riguarda il punto nodale medesimo dal quale articolate tutta una serie di pensieri, ovvero l’atteggiamento di fondo con cui da genitori vi ponete di fronte ai vostri figlioli. Costruiteli ben bene, ma permettete - anche in nome della tolleranza richiamata (’tolleranza’ ha tuttavia spesso una certa valenza d’arroganza) - che altri, io incluso, pensino più in termini di sviluppo di un figlio che della sua fabbricazione. Posso immaginare di aver chiarito meglio il senso del mio intervento?
    Grato della tua disponibilità.

    Grazie a te Giovanni. Confesso che non avevo colto appieno il senso del tuo intervento precedente. (Rob. Comm.).

  35. chloe de lissier scrive:

    caro subebasta, io non somiglio per niente alla donna a cui aznavour cantava il suo avvilito appello: non giro in bigodini e ciabatte. di conseguenza non tiro ciabattate ad alcuno.
    essendo il giorno che precede il nuovo anno, mi pare giusto che oggi anche una subpiaga come te resti allegramente aperta (povero “galateo nicholas”).
    a parte il gioco (dai, declama ancora una volta quella ariosa scemenza di pratt), desidero anche io augurare a te e a tutti i tuoi cari un 2009 sereno e pieno di soddisfazioni.

  36. Enzo Lo Iacono scrive:

    E’ tutto molto bello, ma non perdiamo i valori più importanti della vita!Tanti auguri di Buon Anno a tutti.

  37. chloe de lissier scrive:

    a proposito di auguri…
    tantissimi auguri (in ordine sparso):
    al comandante “che” scanagatta
    al subcomandante grazia plena (ancora)
    al profondo giovanni da roussillon
    all’ottimo jan
    a “sua santità” commentucci
    a “karl” marcos
    a “poche chiacchiere” avec double cordage
    a “in numero veritas” marcelus edberg wallace
    al “tamugno” madmax
    a “borg era un bidone” bb 1980
    a “come ti spacco una racchetta” safinator
    a “come ti pesco un tonno” zio tony
    a “superficie” karlovic80
    a “non ce la faccio senza federer” rossana
    a tutti i genitori (per fortuna dei figli ce ne sono solo due)
    a tutti i figli (croce e racchetta dei genitori)
    auguri a tutti, insomma.

  38. chloe de lissier scrive:

    subaugurio grazia, adesso sì che anche questo capitolo quinto può raggiungere un centinaio di commenti… altro che le tue pensate videoanalitiche…

  39. Roberto Commentucci scrive:

    Ricambio gli auguri chloe.
    Ma ti faccio anche una proposta, parlo seriamente.
    Perché per una volta non lo scrivi tu, un bell’articolo?
    Puoi scegliere il tema che preferisci, e inviarlo agli indirizzi email della redazione che trovi nella homepage nella sezione “contatti”.

    Sono sicuro che in molti sarebbero curiosi di leggerti.

    Finora, chloe, come commentatrice ti sei dimostrata un cecchino infallibile, spietato e sicuro.

    Vediamo come te la cavi nei panni del bersaglio.

  40. chloe de lissier scrive:

    gentile roberto, sai meglio di me che i giornali (alcuni blog come questo ne ricalcano in qualche misura il taglio) hanno diverse figure che danno vita al loro “messaggio”. ci sono gli editorialisti, i cronisti, quelli che si occupano di cultura e spettacolo e gli specialisti negli sport. ci sono poi i corsivisti satirici e i vignettisti.
    persone con la tua cultura e la tua visione del mondo possono svolgere ottimamente diversi ruoli nel lavoro giornalistico: tu puoi permetterti un editoriale, una disamina tecnica e anche una semplice notizia di cronaca.
    io, diversamente, sono per natura e forma mentis più versata nel commento satirico, più disposta alla vignetta.
    ognuno al suo posto, a ciascuno il suo ruolo.

  41. Elettra scrive:

    Io non credo che Giovanni abbia torto.
    Non vedo dove sia il problema, è vero che molti genitori pensano di coartare la volontà dei figli imponendogli regole e stili di vita che loro non si sono mai lontanamente sognati di seguire alla loro età, lo fanno in buona fede, cercano di non fargli ripetere gli stessi errori e questo accade nello sport, ma anche in tutti gli altri ambiti della vita.
    E’ altrettanto vero che le frustrazioni di alcuni vengono scaricate sui figli, come se il loro successo elevasse tutta la famiglia, una patente di super genitore, l’orgoglio di aver creato con un superovulo od un superspermatozoo, un essere superiore.
    Dal momento che per quanto riguarda la mia famiglia le cose non stanno in questo modo, non ho alcun problema a riconoscere la verità delle sue parole se non contengono una generalizzazione (e non mi pare), ma in tutta onestà non posso escludere di non esserci mai cascata, cerchiamo di evitarlo ma siamo fallibili.
    Credo che i suoi dubbi siano quelli di tutti, come i figli di Gigas o Stefano, anche mia figlia ha avuto momenti in cui era più attratta da altro, ai tornei è riuscita a dare il peggio di sè, qualche volta ci ha anche accusato di giocare solo per fare un favore a noi.
    Credo che faccia parte dell’adolescenza e del naturale conflitto con i genitori ed ancora non ne siamo fuori.
    Noi abbiamo risolto così: giochi per noi? bene grazie, non ti disturbare da domani abbiamo chiuso con il tennis e se vuoi fare qualcosa d’altro fai pure e scegli senza pensare a noi, l’unica cosa che ti chiediamo a di cercare di farla bene e di non nasconderti dietro eventuali insuccessi.
    Però, a ben vedere, anche questa è una coercizione.
    Devo dire che è estremamente difficile coartare un soggetto che è convinto, a torto od a ragione, di essere un campione, un predestinato, è molto più facile farlo con qualcuno che riconosce i propri limiti e si affida (potrebbe essere il caso di Nadal).
    Poi resta ancora il problema di capire se si tratta di un campione o di una testa di cavolo ed il confine non è così netto come sembra.
    Io comunque voglio che i miei figli si scoprano delle attitudini e si facciano aiutare da noi per realizzare il loro obiettivo, ma non biasimo chi invece si sostituisce a loro, la vita è difficile e piena di incognite e nessuno avrà mai la soluzione.
    Punti di vista, dunque, non metodi.
    Buon senso, non prosopopea.
    Dubbi, non certezze.

    Buon anno da me, Edipo, Clitemnestra93, Oreste97.

  42. zio tony scrive:

    Nessuno, dico nessuno, su questo blog riesce a trasmettermi le emozioni di chloe de lissier…sfonda il video, la mente e l’anima…e pensare che io cercavo di ” inquadrarla”…ma come si può inquadrare una roba del genere? tenetevela stretta carissimi ubaldo e roberto, avete una stella di uno splendore acceccante, trattatela bene! Buon anno a tutti voi!

  43. pibla scrive:

    Buon anno a TUTTI!!!

  44. Giovanni da Roussillon scrive:

    Anch’io faccio gli auguri a tutti, figli e genitori. E ringrazio.
    Ai genitori dedico alcuni versi sparsi di Kahlil Gibran:

    “I vostri figli non sono figli vostri.
    Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.

    Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
    essi hanno i loro pensieri.

    Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi:
    la vita procede e non s’attarda sul passato.
    Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti…”

  45. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro Roberto.
    Trovo gentile, proprio ’santa’ la tua proposta rivolta a Chloe. Ma non pensi che lei scriva un bell’articolo ad ogni suo intervento?
    L’avance mi pare pure temeraria. Come bersaglio, è [am]mirata da molti cecchini. Forse una sua prerogativa sta nella capacità di trasformare i “proiettili” sparati nei tentativi di colpirla in pallotole-boumerangs micidiali che lasciano stecchiti chi li tira. La Redazione dovrebbe valutare il rischio di perdere parecchi utenti incauti, e Stefano a certe cosine è assai sensibile.
    Riauguri a te.

  46. jan scrive:

    Giovanni, non so se le figure femminili di riferimento di Leonardo bambino nutrissero affetto nei suoi confronti e in quale modo lo esprimessero . So che Dona Maria Picasso diceva al piccolo Pablo: “Se diventerai militare, sarai generale. Se farai il monaco, sarai papa”. E Picasso da adulto completava il concetto aggiungendo: “Volevo diventare pittore e sono diventato Picasso”. Intendendo per Picasso “il pittore migliore del secolo”, dato che non aveva scampo.

    Auguri di Buon Anno a tutti, in particolare alla divina chloe.

  47. Giovanni da Roussillon scrive:

    E’ fin simpatico il modo alterno di fraintendere.
    Parli disciplina, ti rispondo emozione. Chiedo con facezia su esigenze delle ‘genitrici’ attribuite a un poligrafo, mi citi propositi della figura materna (d’accordo, ‘Maria’ pure lei) e del suo pittore che si voleva numero uno nel ranking del settore nel secolo che gli sopravvisse di 26 anni.
    A Leonardo fu chiaro che ‘di mamma non ce n’è una sola’ [non sarebbe gradito a molti suoi conterranei maschi].
    Accidenti, è scoppiato un anno civile nuovo!
    Lieto di apprezzare Picasso con te.

  48. Giovanni da Roussillon scrive:

    Fermarsi, forse, a certe condizioni.
    Caro Stefano. Sabato scorso quella bella persona di Pietro Citati ne scrive su la Repubblica, titolando: “L’ossessione del progresso e la moltiplicazione degli sciocchi”. Ti consiglio vivamente di dargli un’occhiata, anche perché proveresti gran sollievo ad accorgerti che nessuno ti costringe a non rispettare lo stop.

  49. john keating scrive:

    salve a tutti. il mio bambino di quattro anni ha la passione per il tennis. quando la sua mamma e io giochiamo al circolo con gli amici lui passa ore a palleggiare contro il muro. sono arrivato a questo sito su indicazione di un cugino per trovare consigli utili e esperienze comuni. ho letto tutti i commenti. quasi nessuno ha scritto sul tema dell’articolo firmato da stefano grazia. ho una laurea conseguita con 110 e lode ma non ho capito una beneddetta cippa di alcuni commenti che non è chiaro se sono lasciati da un troll per provocarvi o se esiste realmente ancora chi scrive come in spagna al tempo dell’inquisizione.
    conoscete altri siti su sport e bambini?
    ciao a tutti e una standing ovation per kill bill.

  50. chloe de lissier scrive:

    john keating, fai parte della stessa genia di patrick bateman e dei suoi amici? sei fuori tempo massimo, allora. dovevi nascere una ventina d’anni prima. gli yuppies di reagan sono morti e sepolti, ormai.
    a proposito. è un pezzo che le lauree con 110 e lode le danno anche ai parcheggiatori abusivi.

  51. andrew scrive:

    John Keating…

    due consigli:

    1. Cerca di avere un po’ di pazienza…In fondo, sei appena arrivato (quindi resti comunque indietro di circa 3000 post), tuo figlio ha appena 4 anni e se leggi qualche commento che giudichi poco pertinente, non occorre avere la laurea per capire che è sufficiente non leggerli.

    2. Continua a far palleggiare tuo figlio contro il muro, magari introducendo qualche dettaglio tecnico (tipo impugnare la racchetta dal manico o distinguere tra muro e fiancata della Touareg VW del socio).

    3. Avevo detto due consigli. Se ne vuoi altri, basta che chiedi.

  52. stefano grazia scrive:

    John keating, ti ringrazio…anch’io onestamente non capisco e mi sto perdendo nel beato compiacimento intellettuale di giovanni 6 Co (e onestamente ho anche un po’ di nausea per i continui elogi alla ‘divina’ (ma va…) chloe così politically correct-è donna, è colta, è sarcastica…si,ma provate a parlarle di Scanzi o di Nadal e diventa un Mad max qualunque allo stato brado SENZA averne l’onestà del duro e puro che io invece riconosco all’Hulk de ‘noatri’ … John, tu hai centratpo il problema: se continuiamo così, siamo tutti molto colti, intelligenti, profondi ma non ci legge più nessuno e nessuno ci scrive più sopra (ragazzi, mi dispiace che vi abbiano chiuso Cafdè Universe, io stesso avevo appoggiato più volte la vostra causa e sono ben felice di ospitarvi…ma a patto che non facciate scappare via tutti … Se vogliamo disquisire fuori tema, disquisiamo, ma poi rientriamo, parliamo anche di ciò che ‘ce serve nella pratica de tutti i ggiorni’… E vengo anche agli Aficionados…Ragazzi, mi state deludendo: vabbè le feste, l’ultimo dell’anno, le giornate passate sugli sci, ma possibile che a nessuno gliene possa fregar di meno della videoanalisi? Alla fine mi fate passare la voglia anche a me…Dove sono Enzo e Bob, cos’è, sono morti uno in una rissa e l’altro in miniera? Dove se n’è andato Max: si è lasciato morire di febbre perchè Alessia le ha finalmente detto che il suo sogno non è diventare tennista ma ballerina del Bolscioi? E dove sono Atti, Andrew,Kill Bill, Stefar (tse, chi lo ha mai più visto), Gus? Va bene direte voi, l’argomento non ci interessava…Vabbè, allora scrivetelo, scrivete che secondo voi la Videoanalisi è una pippa intergalattica … Ieri ho passato la giornata con ClaudioTn che mi è venuto a trovare con la sua Allegra Combriccola della Foresta (sorella,cognato e nipotini e anche un gruppo di inglesi e americani subito perduti alla prima discesa e mai più recxuperati) e mentre eravamo a cena ci telefonano prima Andrew e poi il Prof Buzzelli…Il Prof addirittura si lamenta che nessuno scrive posts attinenti al tema della Videoanalisi e mi anticipa che lui assieme a un ingegnere e ad altre persone sta inventando un nuovo sistema di videoanalisi con 6 cineprese (potrei definirlo stroboscopico?) e la cosa in realtà mi fa cadere le braccia: vabbè, mi avevi telefonato per farmi gli auguri MA PERCHE’, SALVATORE, QUESTA ANTICIPAZIONE ME LA FAI SOLO A ME PER TELEFONO? SCRIVILO ANCHE SUL BLOG! magari susciti un po’ di quell’interesse che non sono riuscito a suscitare io…Ricevo spesso email anche lunghissime e mi fanno piacere, ma ragazzi, condividete queste cose ANCHE con gli altri, perchè altrimenti, ci scriviamo fra di noi e per me va bene lo stesso, e magari per Giovanni & Co è anche meglio…
    John Keating, dovresti andare su http://www.blogquotidiani.net/tennis…A destra, sotto le voci Categorie, IN BLU, TROVI junior world e più sotto ancora trovi la voce:GENITORI & FIGLI…E’ l’Archivio e lì trovi due anni di articoli e commenti e soprattutto riassuntoni: Almeno gli ultimi 3-4 Riassuntoni della Prima Stagione (diciamo l’8-9-10 e 11) dovrebbero risultarti interessanti (fai copia e incolla su Word, stampa e leggiteli nella pausa pranzo, a cena, in seggiovia, vedi tu) e se puoi, non abbandonarci…Siamo noi i buoni, quelli buoni siamo davvero noi (citando sia Lost che La Strada di McCormack, perchè,lo ammetto, le mie citazioni sono più terra a terra di quelle dei miei critici )
    Ah,dimenticavo:
    MAX, MAD MAX!!!! Se ci sei, batti un colpo…Mi manchi, oh come mi manchi!

  53. stefano grazia scrive:

    E,a scanso di equivoci, io sono un estimatore di chloe … e credo molto più onesto perchè al tempo stesso ne sono stato anche un feroce critico (come lei, d’altronde, di me).

  54. Giovanni da Roussillon scrive:

    Stefano, guarda che Café Universe non è mai stato chiuso. Fu scorporato e i suoi locali stanno da tempo altrove.
    All’autolaudante ricordo che Leonardo inorridì quando il fratello gli annunziò che sarebbe divenuto genitore. Quasi un lustro fa, con le dovute proporzioni e per ragioni ben diverse, mi sarebbe accaduto lo stesso nell’apprendere che.

  55. stefano grazia scrive:

    A parte questo, con ClaudioTn e la sua Allegra Banda, abbiamo passato una piacevolissima giornata sulle piste (e fuoripista, sotto i piloni delle Malghette e di altre seggiovie del comprensorio) e poi abbiamo concluso a cena in un ristorantino a fondo valle e mentre noi dissertavamo del più e del meno (e davvero, non abbiamo parlato nemmeno troppo di tennis) i bimbi, a testimonianza che il tennis e lo sport in genere, forgiano moralmente si son messi a giocare….a poker! Mentre Niccolò (detto anche lui Nicky),8 anni, è al momento più orientato verso lo sci, Giada era molto interessata all’esperienza di Nicholas in una scuola americana (il suo sogno è avere il proprio armadietto e cambiare classe ad ogni ora, proprio come nei telefim made in US). Abbiamo comunque tracciato le prime basi per il futuro Woodstock di G&F, quest’estate, a Calderino di Monte San Pietro, un ritrovo all’insegna del Peace, Love & Tennis, con tanto di tende, campers,sacchi a pelo…In campagna da me una decina di posti letto li ricavo, ma ci sono 4 ettari dove campeggiare (e di notte si sentono i cinghiali grufolare-al di là del recinto- e ci sono perfino i cerbiatti), cosa che facciamo spesso io e Nicky…E comunque ci sono diversi alberghetti nella zona, diversi ristorantini tipici (zona tartufo),perfino un campo spelacchiato e con le crepe da far commuovere Archipedro…E poi Bologna a 15′, con circoli e il Prof Buzzelli da coinvolgere…

  56. stefano grazia scrive:

    Nessuno che abbia l’indirizzo email di Montanari, quello di GoTennis e delle Videoanalisi con Pizzorno su Tennis Italiano? Magari a lui interesserebbe fare proseliti… Roberto, che ne dici?

  57. andrew scrive:

    beh…StefanoGrazia…forse effettivamente non era il miglior momento per introdurre il tema della videoanalisi…riprova in seguito…

    sono tornato ieri da una tre giorni di sci fantastica e non ho molto da dire sull’argomento. Anche tu e ClaudioTN eravate in vacanza eh!!! Si sentiva lo sciabordare dei canederli anche al telefono…

    Però domani vorrei acquistare una videocamera digitale e cominciare a riprendere i gesti tennistici, come ricordo e valutazione e ulteriore momento di crescita.

    A proposito, si chiama “FireWire” e non “Firewall” la porta rapida di connessione per periferiche digitali…

  58. Giovanni da Roussillon scrive:

    Potresti inoltre chiarirti se disturba la mia critica all’impostazione generale del costrutto G&F, o se agli ospiti il tema specifico della “videoanalisi” possa interessare per un volume inferiore ai 300 commenti.
    Facendoti i conti in tasca, sono infatti sorpreso: se escludiamo i tuoi 14 scritti, il capitolo augurale accesoti elegantemente da Chloe, l’uscita di Jan alla pagina precedente (ormai chiusa) e seguita dallo scambio e l’intervento interessante di Elettra, saresti a quota 19.

  59. Roberto Commentucci scrive:

    Stefano purtroppo non ho le mail che mi dicevi. Comunque oggi sono stato al TTK Warriors, al circolo Real Village, per il torneo internazionale ad inviti.
    Nell’under 14 è presente tra gli altri Antonio Mastrelia, classificato 2.8 e atleta di interesse federale. Ho fatto due chiacchiere con qualche tecnico italiano. Mi dicevano che su alcuni campi del Centro Federale di Tirrenia hanno da tempo installato le telecamere ad alta velocità per la videonalisi, e che quando si fanno i raduni periodici la videoanalisi è eseguita su tutti i convocati, come prassi ormai costante e generalizzata.
    Avviso per tutti gli utenti del subblog genitori e figli:
    Ragazzi, i commenti di Giovanni, chloe e c. che non sono genitori di agonisti ma semplici appassionati di tennis, sono spesso molto interessanti, anche se a volte un po’ fuori tema, a volte scritti con un linguaggio ricercato, altre volte di non immediata comprensione. Se non vi interessano non li leggete, non siete certo obbligati.
    Quanto a te, chloe, vorrei dire che se qualcuno si secca per i continui off topic e per le citazioni extra dotte può non avere tutti i torti, quindi vediamo di evitare risposte eccessivamente sgarbate da lesa maestà culturale.
    L’obiettivo di questa area del blog è soprattutto quello di far circolare le informazioni e migliorare la competenza dei genitori di giovani agonisti, in modo da risparmiare loro, se siamo fortunati, di commettere qualche errore, per il bene dei nostri figli e del nostro tennis.
    E invito tutti a una maggiore tolleranza.

  60. madmax scrive:

    calma ragazzi calma…

    e comunque buon 2009 a tutti..

    dopodichè la videanalisi…. beh che dire è passato quasi un anno dai miei post a riguardo e nulla è cambiato o quasi… il quasi è che poco c’entrava l’eseguire perfettamente il colpo con il colpire piatto. perfettamente bisogna eseguire il colpo e poi bisogna saper colpire piatto in top ed anche in back…

    nel frattempo invece di uguale c’è che la videoanalisi è sempre più fondamentale ed anche piatti che a roma non ci aveva dato completa soddisfazione (al contrario di sartori) nell’ultimo numero di tennis italiano dice in pratica che il movimento corto è fondamentale… in più durante i raduni di progetto tennis (dove lui va alla ricerca di nuovi talenti) tutti i ragazzi vengono videoanalizzati… questo accade anche per un problema di proporzione maestri/ragazzi sul campo da gioco (che in questo caso dovrebbe essere di 2 maestri ed 1 ragazzo perciò una chimera..) ed infatti una valida alternativa a volte può essere la ball machine che permette al maestro di essere al fianco o dietro all’atleta cioè nelle uniche due posizioni da dove è possibile vedere e seguire tutti i vari movimenti di aperture punto d’impatto finali appoggi e caricamenti..

  61. madmax scrive:

    a nostro supporto anche un’ulteriore esperienza…

    da un mesetto alla vavassori si è insediata martina parmigiani una delle migliori giovani speranze italiane (1994) e parlando un po’ con il padre (che nn so se ci segue o addirittura già scrive sul blog ma cmq alla riapertura dell’accademia approfondirò bene la cosa ed eventualmente lo inviterò a raccontarci per bene la sua storia tennistica) mi confermava che a 10/12 anni è fondamentale lavorare esclusivamente sulla tecnica… la figlia è prima stata un paio di anni da panajotti poi da come ho capito l’ha seguita un po’ lui ed ora è a palazzolo…

  62. madmax scrive:

    info@gotennis.it

    335 5429883

    mail e telefono di montanari…

    inoltre sui dvd ci dovrebbe essere anche la mail di pizzorno…

  63. claudiotn scrive:

    quando trovo un momento cerco di postare qualcosa riguardo all’incontro con Stefano…intanto devo accompagnare la fanatica degli armadietti made in usa al nike di Bolzano

    per la videoanalisi avevo letto che a parte quelle professionali ad alta velocità, vanno benissimo anche quelle minidv più economiche (credo però che debbano avere la funzione dv-in) se si vuole fare la videoanalisi sul campo. Per quanto riguarda il software ovviamente Dartfish resta il migliore ed il più caro con una miriade di funzioni anche inutili. Io ne avevo trovato altri, fra cui uno chiamato Motion Pro, che può essere acquistato a pacchetti sempre più completi.

  64. andrew scrive:

    Ecco il link al software di cui parlava ClaudioTN:

    http://www.allsportsystems.com/capturedevices.htm

  65. wik scrive:

    Videoanalisi fondamentale e come accenna Max dev’essere accompagnata dall’intervento del maestro sul campo a fianco dell’atleta, o con una ball machine o ancor meglio da un palleggiatore per quello che riguarda l’esecuzione del colpo.
    Colpi ad apertura corta ok Max , ma fino ad un certo punto eh !!, se date un’occhiata ai video dei big non aprono poi cosí corto, ma sono estremamente veloci a posizionarsi e ad aprire, qualche anno fa era di gran moda ora un pó meno a favore della velocitá di esecuzione.

  66. pibla scrive:

    Martina Parmigiani è probabilmente considerata il nostro attuale miglior prospetto del ‘94, potrebbe essere molto importante ed interessante averla a portata di mano e sopratutto………di occhi!!!
    Ecco, come abbiamo più volte detto, uno dei valori aggiunti di un Academy.

  67. claudiotn scrive:

    Da Bolzano sconfitti…..forse la determinazione è rimasta nell’armadietto, comunque l’altra era più forte (e un anno più vecchia)

  68. chloe de lissier scrive:

    si sta esagerando con le accuse e i contorcimenti verbali. cominciamo allora dal sig. grazia, che una quarantina di giorni fa ci invita qui, a “noi dotti dal linguaggio ricercato”, in modo molto esplicito:

    stefano grazia scrive:

    27 Novembre 2008 alle 10:48
    chloe & jan:
    “orpo!”

    No, scherzi a parte: bellissimo scambio … suddai, venite a scribacchiare qualche cosa (una frase, un cenno, un rigo appena) anche da noi, a G&F…non vi meritiamo, siamo un’accozzaglia di lamentosi e un po’ bifolchi, ma e’ proprio per questo che abbiamo tanto bisogno di gente come voi…

    lei non ha le idee molto chiare, sig. grazia? oppure usa le parole come le conviene, a seconda del modo in cui reagisce il suo uditorio? affari suoi, comunque. una contraddizione del genere dimostra un fatto preciso: lei è inaffidabile.

    sig. commentucci, la seguente sua affermazione è un capolavoro di autodefinizione:

    “Quanto a te, chloe, vorrei dire che se qualcuno si secca per i continui off topic e per le citazioni extra dotte può non avere tutti i torti, quindi vediamo di evitare risposte eccessivamente sgarbate da lesa maestà culturale”.

    con l’espressione “quanto a te” farebbe bene a rivolgersi a qualcuno con cui può permettersi confidenza. io non sono sua sorella o sua figlia e nemmeno sua allieva. quindi impari a stare al suo posto.
    il resto della frase la dice lunga sulle sue qualità complessive.

    con questa precisazione esco definitivamente dal blog. mi sono stufata. un’ultima cosa: mi aspetto che dapprima il sig. commentucci urli tutto il suo disappunto per le mie parole sparando un bel sottocommento in grassetto. e poi che si scateni la canea dei soliti noti.
    come dite a roma? “nun me ne po’ fregà de meno? è quello che penso, con tutto il cuore.
    a mai più rivedervi.

  69. madmax scrive:

    wik nei top ten sono solo tre i giocatori con un’apertura non cortissima ma mentre quella di del potro deriva dalla sua provenienza terraiola per quanto riguarda djokovic e murray ci troviamo di fronte all’ultima era del dritto (quella seguita da piatti tanto per intenderci di cui non a caso nole è stato suo allievo) e cioè quella dove a fronte di una preparazione corta segue una decontrazione delle braccia e perciò nella realtà non si può parlare di vere e proprie ampie aperure…

    a livello femminile invece sono solo due le giocatrici con aperture ampie: serena williams e dinara safina. per serena williams ovviamente è inutile discutere poichè è talmente superiore fisicamente alle altre che potrebbe colpire anche dietro alla testa che basterebbe lo stesso mentre per quanto riguarda la safina non a caso vince molto di più sulla terra e cala sempre a fine della stagione…

  70. Enzo Lo Iacono scrive:

    A proposito di videoanalisi.

    Credo che l’aspetto più importante della videoanalisi sia il vantaggio di potersi “autoallenare”. Mi spiego meglio: l’atleta, con il sistema dei tentativi “per errori” tenta di eseguire il colpo secondo i canoni e le correzioni che il maestro indica o dimostra. Per quanto riguarda l’efficacia del colpo, l’atleta stesso se ne accorge e quindi, anche per tentativi, “sente”il colpo più corretto, analizzandone l’efficacia. Questo sistema ha però un grosso deficit: o l’atleta eseguirà il colpo che richiede il maestro “per fortuna”, oppure dopo più o meno migliaia di tentativi. Fino a quando il colpo non sarà eseguito, quindi, l’atleta “non lo sentirà” e pertanto non potrà ripeterlo e fissarlo nella cd. memoria motoria. Per questo motivo, il vantaggio principale che ha introdotto la videoanalisi è semplicemente quella di “potersi vedere” durante la gestualità dell’esecuzione del colpo. Un po quello che avviene, per esempio nella danza, dove la gestualità riveste l’obbiettivo principale, e nella quale vengono utilizzati gli specchi a far si che l’allievo ballerino possa guardarsi e correggere i propri gesti secondo le indicazioni o addirittura il modello di esecuzione del maestro. Certo, se nei campi da tennis potevano essere montati grossi specchi e se l’atleta non dovesse essere “distratto” dall’arrivo della palla, tutto sarebbe stato risolto molto tempo prima.
    Forse non sono stato abbastanza chiaro; il concetto però che voglio esprimere e che non ho mai accennato prima (perché dato per scontato) è che la videoanalisi (specchio) diviene uno strumento necessario dell’allenamento, già prima di avere a disposizione le nuove tecnologie informatiche e di ripresa digitale con velocità di scatto altissime, già solo per il fatto di potersi rivedere. Tant’è vero che già l’utilizzo dei VHS, dove vedere un rallenty senza righe era un’impresa, si è diffuso ampiamente nelle accademie e nelle scuole agonistiche.
    Certo, l’avvento delle tecnologie elettroniche e informatiche che hanno introdotto lo slow motion, hanno permesso di andare oltre e cioè, come già ho scritto in precedenza e Stefano ha riportato all’inizio di questa pagina, di catturare e riuscire a vedere i movimenti “fantasma”; aspetti che l’occhio umano non avrebbe mai visto.
    L’avvento dello slow motion ha, per esempio, aiutato a perfezionare di gran lunga il movimento (Top Spin) che riesce ad imprimere alla palla molta rotazione, semplicemente evitando che i maestri continuassero a ripetere erroneamente quel noioso “ruota il polso”; da diversi anni, infatti la tecnologia accennata ha permesso di vedere che fino all’impatto della palla sulle corde, il polso è perfettamente e assolutamente bloccato. Il polso ruota solo successivamente (e inutilmente aggiungerei io visto che la palla è già partita) per riflesso fisiologico dell’utilizzo di alcuni gruppi muscolari dell’avambraccio.
    Ma già qui siamo molto avanti.
    Mi atterrisce, invece, il pensiero ch tutt’oggi, molte scuole non utilizzino neanche le riprese a velocità normali visibili semplicemente con W Media player ormai praticamente gratuito e popolare.
    Alla luce di tutto ciò, mi permetto di asserire, a proposito di invenzioni (un saluto a Salvo Buzzelli he he), che se si riuscisse a concepire una specie di maxischermo dove l’atleta possa immediatamente avere il replay del colpo appena eseguito, effettuando così, ogni colpo e in tempo reale le correzioni, i tempi di apprendimento diminuirebbero enormemente.
    In realtà, l’idea già mi balena da qualche tempo, mentre osservavo alcune lezioni di total body workout che impartiva mia moglie in palestra.
    Dapprima ho solo notato che lei dava le spalle agli allievi (specchio di fronte), ma fino a li niente di speciale, perché era chiaro che i movimenti erano visti dagli allievi attraverso lo specchio, senza fare la fatica mentale di invertirli. Osservando bene però, mi sono reso conto che appena vista e capita la coreografia, le allieve cominciavano a guardarsi allo specchio per “osservare, analizzare e correggere” DA SOLI e senza altre necessarie indicazioni, i propri gesti.

  71. 007 scrive:

    buon 2009 a tutti i malati di tennis italiani e non…….
    spero che tra pochissimo tempo un tennista italiano o più smentisca le cassandre circolanti……..
    Devo però esprimere un concetto : ogni tecnologia deve essere ben interpretata ed usata……si usata dalla intellighenzia dell’uomo.Ricordo che la biomeccanica è una applicazione della matematica e soprattutto della fisica( concetto delle leve).Il problema è che le leve degli arti sono mossi da gruppi muscolari che agiscono in somma vettoriale e che questa dipende come è ovvio dalle forze, ma soprattutto dalle incidenze dei vettori. Più semplicemente : la ferrari è una buona macchina se chi la guida si chiama in un certo modo.Auguri ancora

  72. madmax scrive:

    007… peccato però che se chi si chiama in un certo modo (vedi alonso per esempio) quando non guida la ferrari non vinca più…. è lapalissiano (e nemmeno tanto perchè poi il meno dotato potrebbe essere di gran lunga superiore a livello fisico e battere il predestinato) che poi in presenza di due o più giocatori biomeccanicamente perfetti ci sarà uno a cui la palla viaggerà di più… ma un maestro/coach deve preoccuparsi esclusivamente di portare i propri allievi a raggiungere il loro massimale e se poi non sarà sufficiente a farlo diventare un campione poco importa.. ma purtroppo è proprio quello che non accade da noi visto che pizzorno (ma non solo lui) girano per tutta italia segno evidente che ancora oggi pochissimi circoli sono attrezzati con le nuove tecnologie che anche con una normale telecamera ed il software consigliato da claudio è possibile avere a prezzi ragionevolissimi…

  73. sollevato scrive:

    Chloe dice:
    “con questa precisazione esco definitivamente dal blog”.
    Volesse Dio! Purtroppo, sappiamo tutti che non sarà così. Ce ne faremo comunque una ragione….Lascia comunque ben sperare il conclusivo “a mai più rivedervi”.
    Che sia la volta buona?

  74. Nik scrive:

    Spero davvero che Chloe de lissier ci ripensi. Invoco urgente l’aiuto di Giovanni da Rouissillon. Invito tutti coloro che come me ammirano infinitamente Chloe, amano il suo genio e sono ben consapevoli di quanto la sua assenza possa impoverire questo blog, di unirsi a me in una sincera attestazione di stima nei suoi confronti.
    Al Dott. Stefano Grazia faccio i miei complimenti: per acquistare il primo john keating capitato per errore nel Suo spazio, ha perso Il personaggio trainante di questo blog. Nel campo ‘comunicazione e marketing’ non c’è male, niente da dire.
    E pensare che il conteggio già evidenziato da Giovanni ha preceduto l’abbandono di chloe. Sarò curioso di registrare la prossima curva di utenze.
    Ah, dimenticavo: evviva la videoanalisi.

  75. Avec Double Cordage scrive:

    salve gente, volevo informarvi che all’interno dell’ultimo articolo di Roberto che tratta dei campi in cemento “Il cemento, vero signore
    del tennis moderno”si sta parlando di alcune cose che potrebbero interessare anche voi Genitori e addetti ai lavori, questo il link

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2482#comments

    magari Stefano l’africano può fare un riassunto delle cose più rilevanti per G&F che si sono scritte di la

    quanto riguarda la video analisi mi aspetto che entro uno due anni sia pronta la tecnologia degli ologrammi usata da CBS o CNN nella notte delle ultime elezioni presidenziali, allora si che gli alunni impareranno al volo se qualche metro davanti a loro vedono quello che stanno facendo loro stessi in forma di un olgoramma di dimensioni reali, magari non in ogni colpo si riesce a far coincidere una sbirciatina sull’ologramma con la necessità di dover fissare la palla, specialmente nel servizio anzi li probabilmente non funziona a meno di usare occhiali speciali a schermo sovrapposto integrato, ma lavorando selettivamente solo su alcuni dettagli del movimento forse la cosa in allenamento potrebbe veramente essere di grande aiuto

    ad ogni modo per ora la cosa è fantascienza, ma chi sa forse qualcuno ha agganci con il MIT ;)

    saluti a tutti e buon anno etc.

  76. wik scrive:

    scusa Max, ma per te questa è un’apertura corta ?

    http://www.youtube.com/watch?v=PbsQ8gZLWyc

    siamo al limite massimo di una open, più lunga di questa gli dobbiam fare una chirurgia alla spalla. Poi non ho capito che centri la decontrazione, la decontrazione si fa da che esiste il tennis.

  77. zio tony scrive:

    Clamoroso autogoal del duo Commentucci- Grazia con l’aiuto (o peggio complicità) di qualche villano che conoscono benissimo come quel simpaticone di “sollevato”…continuate pure con I vostri bla bla bla, la videoanalisi dovrebbe farsela qualcuno di voi…ma della coscienza!
    Che pessimo inizio anno…delusione totale.

  78. Giovanni da Roussillon scrive:

    Anche col confronto di pensieri antitetici si edifica il nuovo, molto più in ogni caso di stare ad ammirare bolle di sapone che si sollevano con grazia e un nonnulla fa scoppiare dopo pochi istanti.
    Volevo congedarmi da G&F senza ulteriori parole. Ma Nik mi “chiama”, e desidero dargli risposta. Questo luogo non è per fortuna il blog intero. Senza pretendere conoscere compiutamente quanto la scocciatura provocata a Chloe (e verosimilmente anche al fine Jan) la possa tenere lontana, credo che la propensione alla critica costruttiva ed alle discussioni afferenti il suo sport amato faranno sì che quando lo riterrà opportuno si riaffaccerà. Lo auspico per i suoi estimatori, tra i quali evidentemente buona parte di noi si pone, ma anche per evitare al blog la deriva dalla vivacità e dall’intelligenza.
    Dopo aver deluso Thomas Yancey, perdere Chloe sarebbe il ko.

  79. madmax scrive:

    scusa wik ma forse nn hai letto bene il mio post ed infatti mi fai vedere un’apertura di djokovic di cui ho scritto sopra.. cmq per ampie (e non lunghe) aperture vengono intese qualle in cui il piatto corde va a finire dietro la schiena del giocatore rivolto verso le tribune (e se vai un po’ in giro a vedere i tornei under in italia ti accorgerai come molti ragazzi/e hanno questo tipo di problema)… per quanto riguarda la decontrazione delle braccia c’era una volta mentre ultimamente tra impugnature estreme e giocatori boom boom si è parecchio persa come ad esmpio la testa ferma con occhio sul punto d’impatto mentre si colpisce..

    per concludere ripeto che fondamentale per un maestro è insegnare il gesto corretto e non è assolutamente da prendere in considerazione il fenomeno della situazione (in questo caso djoko) che riesce a sopperire ai suoi difetti con un timing eccezionale unito ad una grande velocità di braccio fermo restando che probabilmente anche lui con un gesto corretto colpirebbe ancora meglio…ed è proprio per questo modo di pensare che nel tennis esiste ancora spazio perchè se è vero che in presenza di atleti allenati nello stesso modo vince sempre il più dotato ancor più vero è che non tutti gli atleti vengono allenati con la stessa qualità

  80. wik scrive:

    @ Max
    Ovvero stanno insegnando a tirare in closed e in neutral in Italia ? che fossimo messi maluccio a maestri di base lo sapevo, ma che fossimo all’antiquariato non me l’aspettavo. Ma ne sei sicuro ?

    Leggo il tuo post
    “wik nei top ten sono solo tre i giocatori con un’apertura non cortissima”
    “per quanto riguarda djokovic e murray ci troviamo di fronte all’ultima era del dritto (quella seguita da piatti tanto per intenderci di cui non a caso nole è stato suo allievo) e cioè quella dove a fronte di una preparazione corta segue una decontrazione delle braccia e perciò nella realtà non si può parlare di vere e proprie ampie aperure…”

    ripeto il concetto da me espresso, questa per me non é apertura corta, e la decontrazione del braccio sia in rilascio che in apertura é in ogni apertura che si rispetti. Manteniamo il braccio rigido e in tensione a fine apertura e dove diavolo mandiamo la palla cosí ? Se ti riferisci al non mantenimento dell’angolo braccio avambraccio al momento della partenza, Djoko lo mantiene, se ti riferisci all’allungarsi del braccio avambraccio a 180 gradi credo come faccia Verdasco ma non ricordo bene, no non ci siamo, ma non ha a che vedere questo con l’apertura ampia o lunga che si dir si voglia. Se ti riferisci al mantenimento dell’angolo del polso a 90 gradi in preparazione dello swing a fine apertura con ovviamente la faccia della racca che guarda dietro non capisco che male possa fare al colpo e anzi puó avere un aspetto didattico notevole.

    Andiamo oltre al Djoko allora, questo dritto é tutto meno che aperto corto, e la decontrazione del braccio a fine apertura é evidentissima, la si nota bene dal tenore dei muscoli dell’avambraccio e dalla tendenza a perdere angolo sull’arto.
    http://br.youtube.com/watch?v=kmhvKafCYsk&feature=related

    Confesso non capire di cosa stiamo parlando

  81. wik scrive:

    @ Lo Iacono
    davvero interessante quello che dici.
    L’idea del poter abbandonare l’allievo ad un tot del percorso di correzione e affidarlo ad un rivedersi immediato sul campo che implementi il sentire il colpo tipico dell’autocorrezione e davvero buona.

  82. madmax scrive:

    wik certo che se secondo te l’apertura di federer è ampia allora è ovvio che nemmeno io capisco di cosa si stia discutendo (ma penso nessuno e qui ne altrove)…. se poi trovi nei primi 20 al mondo qualcuno che alla fine dell’apertura apertura si ritrova con il piatto corde rivolto verso i teloni dietro di lui facciamo bingo… ricordo che a roma piatti a riguardo disse: “beh un’apertura del genere non la prendo nemmeno in considerazione..”

  83. stefano grazia scrive:

    Non ho accesso costante al computer e devo mendicare a destra e a manca per cui leggo dopo qualche giorno e…mi sembra di diventar matto! Cioè,fatemi capire: Chloe può accusare chiunque di essere un troglodita subumano ma appena qualcuno la contraddice appena un po’, ohibo’, madama la marchesa, si ritira aristocraticamente offesa…mah,sarò io che non capisco…Noi c’eravamo prima di chloe e ci saremo anche dopo, se lei vuole continuare con noi è benvenuta, basta che accetti di darle e prenderle come tutti…Altrimenti a me sembrate solo dei gran permalosoni … E non mi pare certo che ve ne sia motivo …Che dovremmo dire noi che non siamo considerati la forza trainante non dico di questo blog, ma nemmeno di G&f…
    Per il resto ho tante cose da raccontare ma non ho tempo (mi è venuto a trovare da Genova Adriano Parodi con suo padre e stiamo per metterci d’accordo per farlo venire giù in Nigeria per un mese ad allenare Nicholas) ma voglio solo complimentarmi con chi (Wik,Andrew, ClaudioTn, Enzo e gli altri,incluso ovviamente il mio hulk preferito) ha riportato il discorso sulla Videoanalisi. Gli excursus sono ben accetti,figuriamoci, nessuna censura, ma permettetimi di apprezzare chi cerca anche di seguire i miei balbettanti tentativi di organizzare uno straccio di filo logico…

  84. Carlo.H scrive:

    È un falso problema, state discutendo su un fattore di nessuna importanza ai fini dell’efficacia dell’esecuzione. Ciò che importa è che il piano di impatto, infine, sia bene avanti al corpo. Se poi discutiamo sul fatto che è più facile colpire avanti al corpo se non si porta la racchetta troppo indietro nell’apertura, possiamo essere d’accordo; però è anche vero che arrivare all’impatto con un movimento più ampio conferisce maggiore potenza e controllo al colpo. È un fatto personale, che dipende anche dalla capacità di esprimere potenza su escursioni relativamente brevi, cosa che non tutti hanno allo stesso modo a livello muscolare, tantomeno in tenera età quando imporre movimenti troppo brevi potrebbe risultare addiritura controproducente in quanto costringerebbe il bambino a esecuzioni forzate e poco naturali (se andate a vedere l’esecuzione di Federer bambino era decisamente più ampia di quella attuale). La cosa importante è insegnare a colpire nel modo corretto, bene avanti al corpo e con il giusto timing, sarà poi il giocatore, nel suo processo di crescita ad adeguare la propria apertura alle capacità fisiche di velocità e potenza. Per quanto riguarda il fatto di avere, a fine apertura, il piatto corde rivolto verso i teloni dietro è tipico di quei giocatori che utilizzano prese Western e FullWestern, se andate a vedere lo ritrovate anche nelle esecuzioni di Moya, Roddick, Gonzales, Hewitt, Nalbandian… Altra conseguenza di questo modo di tenere la racchetta è, generalmente, nel dritto moderno, una posizione di piedi più aperta e il gomito piegato all’impatto, al contrario, prese come la Eastern e la SemiWestern (di Federer) comporta, di solito, una posizione di piedi più chiusa e il braccio disteso all’impatto. Sono meccanismi di compensazione, a seconda che si consideri l’uno o l’altro modo, che portano al medesimo risultato.

  85. Roberto Commentucci scrive:

    Oggi sono stato al Circolo Real Roma per il Warriors Tour. Sono stato incaricato di effettuare la telecronaca delle fasi finali del torneo, che saranno trasmesse in differita su Supertennis il 9 gennaio alle 19.00. Il commento tecnico è di Massimiliano Brocchi, tecnico federale, docente della Scuola Nazionale Maestri. Con calma vi scriverò le mie impressioni sui ragazzi che ho visto (sulla giornata di oggi sul portale Ubitennis trovate un bel pezzo di Alessandro Mastroluca). Volevo però raccontarvi qui della bella chiacchierata fatta con il gentilissimo e disponibile Fabio Tenneriello, coach di Antonio Mastrelia, uno dei nostri migliori ‘94. Antonio oggi ha battuto nettamente 62 61 un ragazzo inglese, ben impostato ma ancora leggerino nel fisico e nei colpi.
    Mastrelia è un tennista già ben formato fisicamente, è alto poco più di 1,70, ma si muove molto bene, è reattivo, rapido e anche discretamente esplosivo e potente. E’ tennista già fatto: tatticamente maturo, molto regolare e con un bagaglio tecnico vario e completo, conosce molte variazioni, ha buon tocco e se la cava con molta disinvoltura nei paraggi della rete. Il suo colpo migliore è il rovescio bimane, molto naturale ed eseguito con buon anticipo su ogni traiettoria.
    Ha però ancora notevoli margini di miglioramento sul piano tecnico nel servizio (un mulinello non completo e non pienamente convincente) e nel diritto (un movimento poco fluido e continuo, con una scarsa sincronizzazione tra la spinta delle gambe e l’azione del braccio). Per ora i due colpi sono ancora efficaci, fra i suoi coetanei, a motivo della sua precoce forza fisica e dell’ottima preparazione atletica, ma in prospettiva occorrerà lavorare parecchio e rimuovere questi difetti se si vuole arrivare a livello professionistico.
    Tenneriello mi ha detto che lui è pienamente consapevole di questi limiti e che sta impostando un lavoro a lungo termine sul ragazzo. In quest’ottica la videoanalisi, effettuata sia a Tirrenia nei raduni, sia presso il circolo di casa (che ha acquistato il software) si è rivelata molto utile soprattutto per convincere Mastrelia stesso della necessità di dover cambiare la sua impostazione. Il ragazzo infatti non avrebbe tutti i torti. E’ il n. 1 d’Italia under 14, è già 2.8, ha sempre giocato così, perché dovrebbe cambiare? In questo la videoanalisi è davvero preziosa, perché porta a motivare il giovane ad effettuare il necessario lavoro di qualità per il perfezionamento tecnico.

  86. madmax scrive:

    carlo che giocatori come nalbandian roddick e hewitt abbiano a fine apertura il piatto corde rivolto verso i teloni lo devi aver sognato…. infatti eccoti ad esempio roddick

    http://it.youtube.com/watch?v=7C82unP1wEw&feature=related

    ma tant’è che proprio riccardo piatti (e lo ripeto) al raduno di roma ci ha detto che è (quella con il piatto corde ai teloni) un’apertura nemmeno da prendere in considerazione…

    ed a proposito di personalismi credo sia evidente che se nei top ten sono solo in due ad avere un’apertura un po’ più “lunga” (ma non troppo più ampia e soprattutto nessuno con il piatto corde rivolto ai teloni) non può certo essere considerato un fattore ininfluente.. (e massimo sartori sempre a roma l’ha detto molto chiaramente)

    dopodichè dici…

    “Altra conseguenza di questo modo di tenere la racchetta è, generalmente, nel dritto moderno, una posizione di piedi più aperta e il gomito piegato all’impatto, al contrario, prese come la Eastern e la SemiWestern (di Federer) comporta, di solito, una posizione di piedi più chiusa e il braccio disteso all’impatto.

    quindi secondo te il dritto moderno sarebbe giocato con la presa western ed in open stance?? beh allora siamo proprio sistemati per le feste (soprattutto a livello di prevenzione degli infortuni che è l’ultima frontiera..)!!!

    l’unica cosa su cui posso essere d’accordo è il discorso sulle aperture un po’ più ampie da bambini per problemi legati alla forza ma anche qui è da vedere di che età e di che livello stiamo parlando nel senso che finchè parliamo di bambini di 10/12 anni ok mentre da quell’età in poi i migliori non possono certo pensare che solo per il fatto di aver vinto qualche buon torneo siano esentati dal correggere eventuali difetti pena quella patita negli ultimi 30 anni dai giovani italici: grandi da juniores 0 da pro….

    scontato ovviamente il discorso sul timing e del punto d’impatto ben avanti al corpo ma come hai detto tu stesso per andare da milano a roma è stupido passare per bolzano….

    siamo nel 2009 ed ancora quelle che nel resto del mondo sono ormai certezze conclamate da noi in alcuni casi sono ancora oggetto di discussione… probabilmente quando tra un po’ di tempo arriveranno nuovi saperi da noi sarà preso in considerazione quello che oggi è il nuovo… come al solito 10 anni dopo…

  87. zio tony scrive:

    ciao stefano grazia,
    x come la vedo io la chloe è una combattente…lei si esalta nel confronto con gli altri blogghisti, a volte provoca ma mette anche in preventivo e non teme di incassare qualche colpo..passatemi la “bestemmia” lei è il nadal del blog [ perdonami chloe ;-) ] …
    il fatto è che ogni volta che reagisce salta fuori l’arbitro di turno (che dovrebbe essere imparziale) ad ammonirla (warning, fallo di piede, etc.)…
    non è leale, anche rafa di fronte ad un arbitro fazioso si in*******bbe…
    p.s.: io ho fatto scuole basse, non parlo come un troll, spero che John Keating abbia capito.
    salutoni.

  88. Carlo.H scrive:

    Non mi sono fatto capire Max, quando parlavo di dritto moderno non mi riferivo ad una presa (e stance) anzichè un’altra (lungi da me affermare che il dritto di Federer non sia moderno). Intendevo dire che il dritto moderno è giocato in posizione più o meno aperta e che il grip ha influenza su questa posizione. L’open stance pura è passata di moda da un po’ sia, come fai notare, per via del carico eccessivo sull’articolazione dell’anca, ma soprattutto perche superata in efficacia dalle posizioni semiaperte attuali che sfruttano, traducendolo in potenza, sia il momento angolare della openstance che la quantità di moto lineare propria della posizione closed.
    Quindi “secondo me” il dritto moderno è giocato in posizione semiaperta (ossia con la linea dei piedi che forma un angolo di circa 135° rispetto alla linea di fondocampo) e con impugnature che variano tra la Eastern e la Western.
    Per quanto riguarda la faccenda del piatto corde ai teloni se tu mi dici che tra il 5° e il 6° secondo di questa clip la racchetta di Roddick non è rivolta ai teloni…
    http://www.youtube.com/watch?v=V-D32RwsD_w

    oppure Hewitt all’8° secondo qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=YQxsL6qs2r0

    Moya qui al 6°
    http://www.youtube.com/watch?v=4lzWl1TZQzU
    e qui al 4°
    http://www.youtube.com/watch?v=bkSSDSgwi-o

    Nadal 8° sec
    http://www.youtube.com/watch?v=rb3smnR6NSc

  89. Archipedro scrive:

    Andrew, innanzitutto buon anno!
    Accetto volentieri la tua proposta di scambio au-pair, che è poi il motivo per cui continuo a buttare un occhio in questo blog: intercettare persone recettive e costruttive prima che… In realtà sarei già venuto a trovarti quest’Autunno, se non fossi stato ancora alle prese con la mia gamba. Però se la situazione è quella che mi descrivi (…) forse è più utile che sia tu a venire a Udine, dove ti potrei far conoscere alcuni tecnici dell’atletica, con i quali m’appresto a collaborare in seno alla FIDAL: oppure, se t’accontenti, posso provare ad impostare personalmente la corsa di tuo figlio in un paio di sedute, filmandolo negli esercizi che più gli potrebbero servire per curare la postura delle spalle, l’efficacia degli appoggi e l’avanzamento delle ginocchia. Normalmente si crede, ed a mio parere si sbaglia, che la corsa veloce e la mobilità del tennista stiano su due piani distinti e separati: viceversa io ricordo che da pallavolista ero uno dei migliori ai blocchi di partenza della staffetta, e che la tecnica sugli ostacoli é quella che più m’ha aiutato nelle traslazioni sotto rete, per gli esercizi “a muro”. In pratica… ciò che riesci a fare con la coordinazione ti richiede meno massa / forza esplosiva… e si torna al discorso del lancio del giavellotto, e dell’essenzialità del gesto tecnico. Con la perfetta decontrazione dei muscoli antagonisti (…).
    Hai i miei contatti, e se ti fai sentire ne sarò felice.

  90. wik scrive:

    @carlo H
    Max stá confondendo le aperture con le tecniche di posizionamento e di utilizzo deglia appoggi, definire cortissima l’apertura di Federer non ha alcun senso né significato, Federer gioca l’apertura classica in open stance lunga che é ovviamente corta rispetto alle neutral alle closed, ma non ha nulla di cortissimo.
    L’apertura cortissima é questa, stile anni 90 secondo le innovazioni tecniche di Bollettieri oggi abbandonata o quasi.
    http://br.youtube.com/watch?v=Uvejzl56TTg
    e nel confronto quella di Federer che é quasi ai suoi massimi possibili
    http://br.youtube.com/watch?v=kmhvKafCYsk&feature=related
    se la definiamo cortissima, quella di Courier non esiste nemmeno.
    Evidentemente non conosce le modalitá tecniche differenti di esecuzione fra le tipologie di dritto e ci si confonde nella discussione che non ha sbocco.

    Ma dalle sue parole capisco ancor di piú che come maestri di base in Italia siete davvero messi male, il numero di Italiani che mi arrivano qui o mi mandano video da analizzare e giocano con vecchi stili perché il “maestro mi ha detto cosí” é alta. Ok per l’amatore che ormai in etá avanzata non é piú possibile o quasi reimpostare, ma che nei tornei si vedano ragazzini tirare in old style non ha alcun senso. Sarebbe il caso la FIT organizzi corsi di aggiornamento, siamo vent’anni indietro anche qui.

    Per via dei carichi sul’anca, é la posizione semiopen la piú compromettente e non la open, perché é “l’anticipo d’anca” il motivo principale delle lesioni, non il giro di busto che si porta dietro l’anca.
    Anticipo d’anca che é il momento chiave e motore di partenza della semiopen senza il quale non si ottiene la resa desiderata, ma non obbligatorio in una open classica.

  91. gomma scrive:

    carlo h lascia stare è tempo perso……..

  92. madmax scrive:

    carlo non ci eravamo capiti ora si e sono perfettamente d’accordo con te sull’idea di diritto moderno…

    e non ci siamo capiti nemmeno riguardo all’apertura rivolta ai teloni…. nella clip da te segnalata il piatto corde di roddick è rivolto ai teloni per la rotazione del polso (che effettivamente è poco più di un personalismo anche se preferisco che non si faccia) e non per un’ampia apertura, infatti la punta della racchetta è rivolta alla sua destra.. io mi riferisco invece a quando nella ricerca della massima spinta la racchetta finisce dietro il giocatore con la punta della racchetta alla sua sinistra.. (ed è questo che si vede in giro nei tornei under in italia)..

    wik io non sto confondendo nulla probabilmente tu mi attrribuisci qualcosa che io non ho mai ne detto ne scritto… l’apertura di federer non la considero per nulla cortissima la considero corretta anzi a mio avviso è tra le più corrette e che non ha bisogno di essere accorciata grazie ai giusti appoggi ed alla giusta posizione di spalle ed anche…

  93. andrew scrive:

    Alcune informazioni tecniche sulla videoanalisi “fai-da-te”…

    Come diceva ClaudioTN, occorre munirsi di una videocamera miniDV dotata di uscita DV-Out con cavo FireWire da collegare a un computer dotato di presa FireWire. Questo se si vuole usufruire di tutte le opzioni del software di videoanalisi, non ultima quella di poter visualizzare e registrare e analizzare in diretta il flusso video sullo schermo del computer portatile.

    Altrimenti, potrete utilizzare una videocamera con masterizzatore DVD o uscita USB2.0, ma per utilizzare il software di videoanalisi dovrete estrarre il DVD e importarlo nel computer con formato .AVI compatibile per il software di videoanalisi oppure trasferirlo con il cavo USB e successivamente convertirlo e analizzarlo con il software di videoanalisi.

    Le videocamere miniDV stanno progressivamente uscendo dal mercato e io ne ho trovata una (Sony) a 189 euro, ma ne esistono sui 120 euro.

    Il software di videoanalisi sembra girare esclusivamente su Windows, quindi è bene possedere un portatile che esegue Windows oppure un Macintosh sul quale installare anche il sistema operativo Windows (come nel mio caso).

    Al momento, sto testando (sul dritto di mia moglie in taverna) il software MotionPro, che può essere scaricato in versione demo e poi acquistato nella versione meno potente per circa 89 dollari.

    Quindi, servono:

    Videocamera miniDV: 189 euro
    Software videoanalisi: da 89 dollari
    PC portatile: a scelta, da 499 euro in su (ma è bene che sia abbastanza potente per gestire le applicazioni di editing video).

    andate e videoanalizzatevi…

    Archipedro…buon anno anche a te…attendiamo il disgelo e poi veniamo a imparare a correre, che non c’è niente di più bello (tranne nei casi di inseguimento da parte di animali feroci costretti o meno in cattività e costretti dalla natura ad adempiere al compito non-rinnegabile di cibarsi)

  94. Rik scrive:

    AUGURI A TUTTI PER UNO STEPITOSO 2009 !!!

    Innanzitutto scusate per il ritardo, ma continuavo ad entrare sul blog da Ubitennis ma non vedevo nuovi commenti dopo il 26-12: sono certo un po’ suonato, ma secondo me sarebbe meglio aggiornare il link.

    Proseguo con alcune considerazioni:
    - Stefano Grazia : non sono andato a Bolzano con i bolognesi perchè sono tornato solo ieri dalla montagna (stupende sciate al Cermis, Pampeago ma soprattutto al Rolle in neve fresca)
    - Chloe : mi dispiace molto della tua decisione di abbandonare il blog, ma non mi pare che ti abbiano offeso in modo così grave. Chi critica tutto e tutto deve a mio avviso anche essere disposto a non non essere considerato infallibile.
    - Roberto Commentucci: al warriors hai per caso osservato anche Cristian Carli, vincitore dell’U12 ? Io lo ho visto giocare un paio di volte e mi pare veramente saldo sia sui fondamentali che mentalmente.

    Sto cercando di rintracciare la mail di Filippo Montanari di GoTennis: quando la avrò disponibile ve la farò pervenire.
    Se qualcuno fosse interessato alle coordinate dei Circoli Tennis in Italia per i navigatori da auto, vi faccio presente che proprio su GoTennis al link
    http://www.gotennis.it/pages/POI_tennis.html
    è presente un apposito file che tengo aggiornato io, quindi l’affidabilità è tutta da dimostrare :))
    Vista la grande frequentazione dei CT da parte degli utenti di questo blog sono gradite segnalazioni circa gli orreri o la presenza circoli non ancora inseriti.

  95. claudiotn scrive:

    Un paio di settimane fa stavo andando a sciare in un posto in cui non ero mai stato. Da Trento dovevamo raggiungere la val Zoldana tra le Dolomiti bellunesi, stretta tra il Pelmo e il Civetta. Decidiamo insieme ad un mio amico di seguire il navigatore, con non pochi dubbi. Lungo la strada i dubbi aumentano fino a divenire quasi delle certezze. La strada si snoda stretta e poco frequentata tra vallette rocciose e costoni di neve. Ad un certo punto, scoraggiati, decidiamo di tornare indietro. Quasi per scherzo dico :“Magari dopo la prossima curva il panorama si apre ad arriviamo in un posto meraviglioso”. Neanche il tempo e tutto ciò succede. Ed ovviamente poi siamo arrivati anche a destinazione.
    Un po’ di off topic per tutti i genitori che stanno scegliendo una strada per i loro ragazzi. Tante volte i dubbi aumentano, ma fanno parte del percorso che ognuno deve fare. Secondo me è importante che ognuno provi a tracciare un proprio percorso e seguirlo, aspettare prima di cambiarlo, anche se si incontrano delle difficoltà, porsi delle domande per capire cosa si lascia e cosa ci si aspetta da quello nuovo.

    Ci siamo conosciuti con Stefano pochi giorni fa sulle piste da sci di Folgarida. Abbiamo parlato di tennis e anche d’altro. Con mio cognato di windsurf e kitesurf. Quello che mi ha colpito è che mi sembrava di conoscerlo già da tempo, perchè la sua persona e quello che scrive coincidono. La Canaglia invece non mi è sembrata così tremenda. Di sicuro ha il piglio del leader, non ha paura delle sfide e non vuole perdere, ma questi mi paiono vantaggi per un futuro tennista.
    La cosa che più mi ha colpito, e che era chiara anche leggendo il blog è che Stefano sta mettendo passione, tanta passione, nel suo percorso per far diventare Nicholas un tennista.
    I temi della passione e dell’equilibrio li avevo già sottolineati in un mio vecchio intervento. Passione fondamentale per poter seguire il proprio percorso, equilibrio per non cambiare strada continuamente.

    Per quanto riguarda gli abbandoni eccellenti del blog, mi dispiace. Secondo me le posizioni di Chloe e Giovanni erano sufficientemente distaccate per poter dare a tutti i genitori o a chi si occupa della crescita di un giovane un’altra prospettiva, un altro punto di vista. Ovviamente diverso da quello del genitore.
    Dopociò non darei al blog, né ai moderatori la colpa del loro abbandono. Se preferiscono non partecipare, perchè stufi, o perchè non condividono gli argomenti di discussione, questo è nel loro diritto di scelta. Personalmente, però, la loro mi è sembrata una reazione spropositata e spero ci ripensino.
    Saluti a tutti.

  96. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro claudiotn. Non intendo più partecipare attivamente, dunque mi limito a leggervi, oppure a puntualizzare quando fossi chiamato in causa da persone che mi hanno usato attenzione.
    Il mio non è stato tanto ‘ovviamente un punto di vista diverso da quello del genitore’. Le mie due figlie hanno scelto gasquettianamente il tennis: gioco divertente cui dedicarsi in certe occasioni quando garba loro. Nella sostanza importerebbe assai poco sapere se chi scrive qui sia genitore o meno, ma la precisazione avrebbe magari potuto valermi una sorta di lasciapassare.
    Cordialità.

  97. costa azzurra scrive:

    BUONGIORNO E BUON ANNO A TUTTI

    a proposito di impugnature e video analisi ricordatevi che il tennis maschile è differente dal tennis femminile quindi se si cresce un tennista bisogna anche far attenzione a questo: c’è molta differenza.

  98. Gus scrive:

    Ciao a tutti e buon inizio 2009.

    A questo numero si può chiamare per avere i riferimenti che cercate su Pizzorno. La videoanalisi in tempo reale dovrebbe essere operativa già dai primi di Gennaio 2009.

    Centro di videonalisi permanente presso il Tennis Club Monviso, Grugliasco (TO) Tel. 011.788034

    Centro videoanalisi estivo presso: Tennis Clinic Sansicario

    Videoanalisi itinerante visitare il sito http://www.gotennis.it

    Per il resto io credo che qualsiasi mezzo aiuti a conoscere e superare i propri limiti debba essere ben accetto.

    Però sorge spontanea una domanda:

    Se in Italia, di fatto, l’unico specialista professionista (che almeno io conosca) è Pizzorno (maestro ecc.ecc.), affiancato da maestri come Bertino, non sarà perchè poi proprio così fai da te non sarà?

    Ogni tanto la discussione mi sembra strana:

    da una parte l’iper-professionismo, le accademie, maestri e preparatori iper-qualificati, ecc.ecc. e poi

    la videocamera da 120 Euro
    il software da 80 Euro

    (Andrew: nulla da eccepire, ovviamente, però mi serve per provocare un pò) :-)

    et voilà.

    Poi stranamente solo per decidere se il dritto di Federer è ampio, lungo, corretto, ecc.ecc. pur avendo ore e ore di filmati a disposizione si disquisice a lungo. Quindi non deve essere tanto facile, fare la videoanalisi senza mezzi, data base, software adeguato. Magari il nostro figliolo talentuoso, lo portiamo da Pizzorno a Torino che con 100 Euro ci fa la videoanalisi?

    @Stefano: ma alla fine il DVD di Piatti vale la candela oppure no?

    @archipedro: ti lascio il mio indirizzo di posta, perchè visto che sei un ex-pallavolista oltre che un sacco di altre cose, non mi dispiacerebbe magari che in primavera tu possa dare un’occhiata a mia figlia, magari per correggere alcuni difetti che ha nella corsa, ecc.ecc.

    mi serve solo sapere come eventualmente rintracciarti. Sempre che tu ne abbia voglia, ovviamente.

    gustavo.gallotti@alice.it

    A chi decide di abbandonare il blog:

    a me, in tutta onestà, non pare si siano usati toni così sgradevoli da giustificare una decisione così drastica.

    Un pò di pepe, dai.

    Stiamo tutti qui, ognuno con le sue idee, le sue conoscenze e il suo carattere.

    Gus.

  99. kill bill scrive:

    Gus,
    la videoanalisi o più comunemente detta correzioni al video in altre discipline si usa da , che mi ricordo io ma forse anche prima, 35 anni.
    Le telecamere erano dei bazooka, bianco e nero, nastro a bobina in un corpo separato, batterie che pesavano diversi Kg. e stavano dentro uno zaino.
    Che oggi ci siano mezzi più efficaci, Hardware e software evoluti mi sembra normale.
    La cosa anomala è che nel tennis si sia scoperta da così poco tempo.
    Se vai a fare la settimana bianca in una scuola di sci neanche troppo attrezzata ti riprendono al video e il pomeriggio ti correggono.

    Il problema vero è che se ti presenti con una telecamerina sul campo da tennis al maestro iniziano a girare le p***e e come minimo, non lo dice ma lo pensa, ti da del r***i c******i, esaltato.

    Esperienza personale : fatta la ripresa, ”oh bello, interessante!” peccato che nessuno è mai venuto a chiedermi di vederla.
    Pensa, gli avevo anche dato un lettore portatile ma è andato perso senza neanche usarlo.

  100. madmax scrive:

    cominciamo con il rilevare (grazie ai post precedenti prima ed ai non post poi) che come al solito c’è qualcuno che interviene solo per denigrare l’opera gli altri aggrappandosi in questo caso a termini tecnici.. ricordo che fatte le stesse osservazioni a nostri tecnici di riferimento (ricordiamoci sempre che le nostre idee seguono i dogmi dei/delle top coach/accademie mondiali) nessuno si è mai sognato di dirci che ci eravamo confusi ma immediatamente capito ed hanno risposto, stop… e la differenza tra i mostri sacri e gli altri è proprio questa e cioè che i primi si concentrano sull’arrosto mentre gli altri sul fumo…

    detto questo torniamo appunto all’arrosto..(mi piacerebbe eccome visto che oggi è partita la dieta..)

    costa azzurra… certamente c’è differenza ma la nostra società invece di diminuirle le differenze le aumenta… da sempre i maschietti per divertirsi fin dai 3/4 anni giocano a calcio corrono saltano e vanno in bici, al contrario delle femmine che giocano con le bambole ed i trucchi.. è evidente che in mancanza del lavoro svolto proprio in quegli anni e su cui qui abbiamo disquisito per mesi ci si troverà a 10/12 anni davanti ad atleti maschi che cmq uno sviluppo motorio anche se non indotto e specifico l’hanno avuto e ad atlete femmine ferme a zero… a questo aggiungiamo che ad un maschietto spesso si concede sempre qualcosa di più in termini di libertà che poi di fatto si traduce in una maggiore facilità a stare da soli ed a risolvere i problemi (ovviamente non sempre così considerando anche il fatto che le femmine maturano prima ma in questo momento mi sto riferendo a problemi legati al campo da tennis ed al gioco in particolare), perciò cominciamo a metterci in pari con questo dopodichè penseremo alle differenze che effettivamente ci sono…

    tutto vero quel che dice andrew riguardo alla videoanalisi fai da te ma per rispondere a gus le problematiche ci sono eccome…

    infatti già non è facile per un non esperto vedere le piccole differenze dei particolari ma soprattutto bisogna essere in grado di dare le soluzioni corrette ai problemi, cosa non facile anche perchè se per ipotesi ad un bambino proviamo a dire di eseguire un’apertura meno ampia, sempre ammesso che riesca a farlo può benissimo accadere che il suo adattamento sia sbagliato, che so potrebbe ad esempio chiudere il gomito e tenerlo attaccato al corpo, risolvendo si il problema ma creandone un altro ancora più grosso… da questo risulta evidente che l’eventuale videoanalisi fai da te è utile se cmq ad analizzarla poi è il maestro… purtroppo però a questo punto il problema spesso diventa proprio il maestro perchè per risolvere un problema bisogna lavorarci giornalmente e spesso per mesi dovendo quindi tralasciare il lavoro in altre direzioni ed a volte anche i tornei che poi nell’immediato significa anche scadimento della prestazione in termini di risultati cosa spesso non accettata in primis dai genitori ma che viene vissuta anche dal maestro con insofferenza perchè da una parte sia lui che il circolo perdono di lustro e dall’altra c’è anche la paura di perdere il ragazzo..

  101. costa azzurra scrive:

    io intendevo la differenza del tennis femminile da quello maschile.

    a livello di impugnature, di colpi e di tattica il tennis femminile è differente dal tennis maschile

    tutto qui , non volevo fare un discorso di distinzioni fra il mondo sportivo femminile e quello maschile

    volevo solo creare un presupposto per una discussione se secondo voi un allenatore può insegnare allo stesso modo a giocare ad un tennista o ad una tennista oppure, come penso io, ci sarebbe bisogno di una specializzazione soprattutto se si vogliono raggiungere livelli alti in futuro.

  102. madmax scrive:

    costa io parto da un concetto di base e cioè che il campo le palle la rete e le racchette sono uguali per tutti e tutte come lo è anche l’obbiettivo per cui l’importante è colpire prima (quindi arrivandoci anche prima) e più forte possibile cercando di non farla prendere all’avversario/a, dopodichè solo chi non ci riesce o a chi non è stato insegnato come farlo dovrà cercare delle alternative fermo restando che quando incontrerà chi sa fare quello scritto sopra perderà sempre a meno di fatti clamorosi o casuali… quindi io dico sempre pensiamo a preparare al massimo e completamente un atleta, raggiungiamo i suoi limiti dopodichè vediamo cosa riesce a fare e solo successivamente eventualmente cercheremo delle alternative..

  103. atti scrive:

    SUB & DOC in realtà non sono ancora intervenuto, sia per motivi di tempo e sia perchè l’argomento lo ritengo importante come i ritocchi del pittore all’opera in fase avanzata., anche se in effetti, mi diletto, di tanto in tanto, con una semplice fotocamera Sony che puo’ anche registrare video in formato MPEG4 (tramite programma gratuito VirtualDub) si puo’ ottenere già un discreto livello di immagini e fotogrammi, utile soprattutto, per far notare alle ragazze, alcuni errori macro sia tecnici che tattici.
    Al circolo mi risulta che con un video telefonino di tanto in tanto facciano rivedere ai ragazzi, in diretta, gli errori piu’ evidenti (soprattutto quando intervengono per modificare aperture e/o appoggi); ed anche in alcune occasioni hanno fatto vedere qualche DVD con le aperture fatta dai migliori (Federer in primis).

    DOMANDA molto piu’ terra terra :
    dopo giorni, mesi, anni e migliaia di Posts del BLOG…. Qualcuno di voi mi sa dire se le migliori scuole tennis dei circoli italiani (non sat ma agonistiche) possono, nel 2009 offrire le basi minime ma indispensabili per futuri professionisti ? o in ogni caso chi ha certe ambizioni, attitudini voglia, deve necessariamente integrare.. con lezioni di recupero.. “private” ?
    e fino a che età puo’ eventualmente bastare “solo” il circolo e la scuola agonistica ?
    Io non riesco a tirare una conclusione ed anzi ho piu’ dubbi adesso che inizialmente… forse è per questo che poco mi appassiona il dibattito su videonalisi e biomeccanica…. Ma poi sta videonalisi fino a che punto interessa ai maestri ? In effetti se l’obbiettivo finale è creare al massimo dei buoni III o II categoria mi sembra francamente inutile .. o no.

  104. Carlo.H scrive:

    Pienamente daccordo sul fatto che l’analisi dei video debba essere affidata a persone competenti rimane il problema di riuscire a trovarle e saperle identificare. La situazione dell’insegnamento dell tennis in Italia è, salvo qualche eccezione, disastrosa e doversi rivolgere per la soluzione del problema a chi ne è la causa non è la cosa migliore. Il fatto che tra i giovani agonisti si vedano errori di impostazione come quelli descritti da Max (”quando nella ricerca della massima spinta la racchetta finisce dietro il giocatore con la punta della racchetta alla sua sinistra”) è frutto dell’imbecillità di tanti maestri e di un insegnamento per assiomi e divieti che ha rifiutato per anni di prendere esempio dagli atleti di alto livello. Uno dei più reiterati tra questi divieti è stato, perlappunto, quello atto ad impedire l’arretramento del gomito all’apertura. Quando il povero allievo s’azzardava - in imitazione dei vari campioni che negli anni, da Borg a Lendl a Sampras, si sono susseguiti mostrando questa tecnica ai massimi livelli - a guidare con il gomito l’arretramento della racchetta, veniva subito redarguito in malo modo, nell’incapacità di riconoscere che proprio questa tecnica, permettendo di portare indietro l’attrezzo senza andare col braccio in extrarotazione, consente le aperture compatte, con il piatto che guarda per più tempo possibile verso la palla in arrivo, tipiche del dritto moderno.

  105. wik scrive:

    @ Carlo H
    Eh !! se si pensa che queste tecniche derivano ancora dall’uso delle racchette in legno abbiam fatto tombola.
    Ma il problema é il solito, finché si appoggiano i tecnici che danno risultati a breve termine per rendere visibilitá a chi di dovere, i buoni tecnici e ce ne sono, faranno sempre fatica ad uscire dalle retrovie visto che lavorano piú a medio e lungo termine come si dovrebbe.
    La vedo piú come errore di mentalitá che mancanza vera e propria di tecnici adeguati, mentalitá che non dá garanzie di stabilitá nei programmi di sviluppo dei tennisti. Non per niente la Pennetta dice chiaramente di essersi trasferita in Spagna perché : “In Spagna c’é un metodo, un sistema, voglia di fare. Da noi nei centri s’inventano le cose, in Spagna si va avanti seguendo un programma” (repubblica.it).
    Altro aspetto, é che ogni tanto quando rientro in Italia e facendo un giretto ai vecchi circoli che frequentavo ritrovo ancora i vecchi maestri di sempre, attorniati da palleggiatori piú o meno improvvisati che son lí ad insegnare come si faceva allora. Evidentemente qualcosa non quadra, e ti porto l’esempio della federazione brasiliana, un paio di mesetti fa faccio un torneo qui vicino e trovo un vecchio amico francese che ci gioca e che lavora come istruttore di tecnici al Rolland Garros. Era lí due mesi pagato dalla federazione proprio per svecchiare i locali maestri e impostare loro all’insegnamento delle nuove tecniche. Notevole l’iniziativa per una federazione davvero piccola come la brasiliana.
    Ci credi che ho dovuto litigare via internet col maestro di un amico mio perché gli insegnava ancora ad incrociare il sinistro su ogni dritto e non ad aspetare appoggiandosi sul destro ? dopo che mi ha mandato un video da analizzare stufo di non aver risultati, e col maestro che continuava a dire “si fa cosí si fa cosí !!” Vabbé.

    @Costa azzurra
    Si é un tennis molto diverso il maschile ed il femminile, parte dal presupposto che la minor mobilitá delle ragazze non consente di coprire il campo come lo copre un ragazzo.
    E da qui partono proprio due modi diversi di affrontare e sviluppare l’impostazione dell’atleta.

  106. angelica scrive:

    Stefano non c’entra direattamente con l’argomento, ma visto che spesso discutete del modo di essere in campo, un articolo di Robert Lansdorp :
    “Enormous Cheating has to Stop Now!”
    Link all’articolo : http://tennisnews.com/exclusive.php?pID=26799

  107. madmax scrive:

    atti ma come fai ad avere ancora dei dubbi… quasi nessuna “agonistica” ha le basi per creare un campione (non fosse altro che si ritrova all’interno di un circolo)…

    per quanto riguarda invece il dover integrare è certamente obbligatorio, il punto è che se integri male fai ancora peggio, perciò a mio avviso almeno per una volta se si vuol capire effettivamente quali sono le qualità reali del proprio figlio (ma anche e soprattutto quelle del proprio maestro) è necessaria una capatina da un coach o in un’accademia di acclarato valore internazionale… (per non spendere troppi soldi potresti andare da piatti ai vari raduni di progetto tennis)…. e la sat (sempre che sia fatta come si deve e tenendo presente che ci riferiamo solo a chi ha qualche ambizione) può servire per al massimo un paio d’anni da quando il bambino comincia…

    riguardo alla videoanalisi l’ho scritto proprio nel mio ultimo post che per molti maestri è un problema…

    carlo certamente non hai letto nemmeno i riassuntoni degli oltre 3.000 post scritti in questi anni altrimenti avresti trovato tutte le cose di cui parli.. ed il portare a conoscenza di tutti le nostre esperienze (soprattutto quelle mie e del subcomandante) acquisite in accademie e con coach di livello mondiale acclarato e certo, doveva servire appunto ad aiutare tutti gli utenti del blog per far si che non cadessero nella ragnatela dei tantissimi soloni che si trovano in giro con l’unico scopo di acchiappare polli (i genitori) da spennare… e questo è anche lo stesso motivo per cui abbiamo organizzato l’ormai famoso raduno di roma con piatti sartori e catizone..

  108. andrew scrive:

    Atti…l’obiettivo finale è fare in modo che il circolo abbia soci, sponsor e visibilità, mentre l’obiettivo “tangenziale” è creare dei buoni 3 o 2 categoria (che possibilmente vadano fuori dai cocomeri dopo i 18 anni).

    Ma il problema principale è costituito dal fardello che il giocatore si porta dietro per aver cominciato a giocare nel circolo; ossia, se “immediatamente predisposto”, venendo sfruttato per vincere nelle giovanili, venendo fardellato di appagamento precoce ingiustificato, venendo allevato appunto per la 2 o 3 categoria (ed è già un lusso).

    madmax&Gus…si chiaro, la videoanalisi-fai-da-te-ahi-ahi-ahi-ahi non sostituisce la videoanalisi di professionisti del settore…però, oggi l’ho brevemente sperimentata collegando il Mac alla videocamera e riprendendo alcune fasi dell’esercitazione. Unico obiettivo era al momento far rivedere fotogramma per fotogramma il gesto del diritto e:

    1. I due allievi coinvolti erano, appunto, “coinvolti” e interessati a rivedersi.
    2. I due allievi hanno svolto l’esercitazione con notevole partecipazione.
    3. I due allievi hanno chiesto di rifarlo e di potersi rivedere.
    4. Esiste un filtro speciale a raggi X per la videoanalisi delle allieve maggiorenni.

  109. Edipo scrive:

    @madmax

    ogni volta che leggo queste cose ci rimango un pò male. Non volermene, è solo un punto di vista e nient’altro, ma nasce dal cuore.
    Non esiste, tecnicamente, una scuola che possa partorire campioni, esistono campioni che incappano nella scuola giusta, o per fortuna o per caso, non esiste un solo tennis, spariamo più veloce degli altri e facciamolo prima degli altri, sarebbe come dire ad un calciatore che prima impara a spaccare le gambe altrui, poi imparerà a giocare.
    Dobbiamo intenderci, se vediamo il tennis come un mezzo per vincere allora tutto va bene, altrimenti parliamone.
    Ognuno fa del tennis quello che vuole e quello che ci vede, è il bello di questo sport, Nadal ci vede una guerra, Davidenko la muraglia cinese, Federer la grazia e lo stile, la Sharapova l’omicidio, e via dicendo.
    Se poi incontriamo un coach che ci vede quello che ci vede e dobbiamo giocare come dice lui, mi sta anche bene, si può vincere, ma la storia consegnerà ognuno al proprio emblema, senza possibilità di smentita.
    Questo abbastanza oggettivamente.
    Soggettivamente invece penso che chi ricorre soltanto alla forza, non capisca granchè di questo meraviglioso sport, e che ci debba ricorrere perchè non ha altri possibili argomenti.
    Con tutto il rispetto ho visto Courier battere Ivanisevic, ma continuo a preferire il secondo.
    Cito questi perchè il primo è stato il precursore dei picchiaduro.
    Purtroppo io non vado a vedere una partita per godere della vittoria di qualcuno, ma ci vado per il gusto di vedere una bella partita, che sicuramente non è quella tra due picchiatori.
    Basta frequentare un torneo di livello, per esempio Montecarlo il più vicino e raggiungibile, per guardare da chi va la maggior parte del pubblico.
    Sulla videoanalisi non mi pronuncio, dico soltanto che come argomento per il nuovo capitolo del blog, sinceramente non è stato un granchè, non me ne vogliano.
    La videoanalisi è come la filosofia, scienza che con la quale o senza la quale si rimane tale e quale.
    Complimenti a chi ci sta speculando come se fosse uno degli strumenti fondamentali della preparazione di un atleta.
    Serve quanto possono servire tante altre cose ed anche no.
    I primi cinquanta del mondo colpiscono la palla quasi in cinquanta modi diversi, il tennista perfetto non esiste e chi ha facilità e predisposizione non ne ha necessità.
    Piuttosto di fondamentale c’è la capacità atletica, che deve essere portata ai massimi livelli, tali da permettere ad ogni giocatore di potersi esprimere liberamente.
    E’ l’unica cosa che è cambiata davvero profondamente negli ultimi anni, i caproni ci sono sempre stati, come i pallettari e come i fuoriclasse, e sempre ci saranno a dispetto di qualsiasi cosa, perchè a questo probabilmente non ci pensano gli uomini ma qualcun altro al di sopra.
    Maradona non credo che avesse bisogno di granchè, per quanto disastro sia umanamente.
    Non tutti sono Maradona, ma stabilire che devono essere tutti Gattuso mi sembra troppo. Anche se per “tutti” è l’unica chance possibile.
    Buon anno a tutti.

  110. costa azzurra scrive:

    Il problema in italia è che i maestri o allenatori o come meglio vogliamo definirli sono per lo più dei “fai da te” del tennis , ognuno ha delle teorie diverse dagli altri addirittura opposte ed ognuno nel suo piccolo gruppo magari provinciale raccatta comunque consensi e allievi .

    Ce ne sono veramente pochi che come tutti i professionisti che si rispettino si aggiornano e vanno a capo chino a prendere lezioni da chi ne sa più di loro .

    E poi anche la video analisi … attenzione ad usarla come si deve… perchè certe volte vedere un colpo di Federer non vuol dire capire cosa fa Federer esattamente in quel momento e ad un occhio inesperto potrebbe fare un brutto effetto … non si può fare ” copia e incolla ” : vedi il diritto di Federer è così anche tu devi farlo così … non è così semplice e chi non ha le conoscenze giuste può anche interpretare male .

    Non è facile da spiegare la mia sensazione è che ci vorrebbe una guida in Italia : un Piatti che dà lezioni di tecnica a tutti da capo , ritornare tutti alle elementari … ritornare sui fondamentali … ma aggiornati con le nuove tecniche per i nuovi materiali .

    Una Accademia della Crusca per tutti obbligatoria …utopia…

  111. wik scrive:

    @Andrew
    Vagamente diciamo le stesse cose, il cui problema principale é lo svecchiamento di una struttura.

    D’accordo con te che le videoanalisi devono essere fatte da chi di competenza, i luminari della scienza son pochi e non certo a disposizione tutti i gorni, anche inutili a certi livelli.
    Ci son maestri e grandi professori universitari, amatori che ne sanno parecchio, vanno bene un po’ tutti e tutti al loro livello, l’importante é che sappiamo ognuno rimanere al loro posto e non ambire ad essere il Piatti di turno come a volte accade.

  112. costa azzurra scrive:

    Per certi versi hai ragione Edipo .
    Il talento sportivo esiste, anche all’asilo c’è chi scende su e giù dallo scivolo anche a testa in giù e chi non riesce nemmeno a sedersi sulla seggiolina.
    E’ una predisposizione fisica e mentale è un’attitudine allo sport.
    Il soggetto dotato di questo elemento naturale è predisposto a qualsiasi tipo di sport , quindi se il nonno lo porta al bocciodromo diventa un campione di bocce, se la mamma lo porta alla scuola di danza diventa Bolle e se il papà o lo zio lo porta nel campo da tennis diventa Nadal
    ma se per caso capita nelle mani di certi sedicenti “sottuttoiodeltennis” può anche avere dei problemi fisici per tutto il resto della vita …può danneggiare le sue articolazioni e finire col dire che era meglio se avesse studiato ….
    e molti purtroppo fanno questa fine …
    Quindi cari genitori attenzione a dove portate i vostri figli ….non è uno scherzo ……

  113. Edipo scrive:

    @costa azzurra

    perfettamente d’accordo.
    Io sono un cultore della diversità, in tutto, figuriamoci nel tennis che è uno sport che ho praticato ed ho la fortuna di frequentare agonisticamente ancora grazie a mia figlia.
    Dei bambini che scendevano dallo scivolo all’asilo c’era, tra i dotati, chi scendeva a testa in giù, chi in piedi e chi magari sulle mani, ognuno aveva un modo di esprimere la propria esuberanza e talento.
    Quando poi li mettiamo in mano a incompetenti salariati, che li fanno a pezzi fisicamente, rovinandogli il rovinabile e li convince di essere degli incapaci, frustrandoli e annientandone il talento, ci rendiamo conto perchè poi vengono fuori i serial killer.
    Non succede solo nel tennis, ma ovunque, portare in una scuola qualunque un bambino particolarmente intelligente è come dare carne cruda ad un branco di lupi.
    E non voglio sentire che si tratta della scuola della vita.
    Quella giusta per i nostri piccoli, e per noi ai nostri tempi, è quella giusta e basta, dove chi opera se ne assume le responsabilità e lo fa con tutto il buon senso possibile.
    Idealmente da quella scuola uscirebbero tutti bravi e belli e buoni.
    Non mi dite che trattasi di utopia perchè la possibilità c’è, forse in Italia siamo troppo convinti che il paradiso non esiste per crederci, ma è sotto gli occhi di tutti che la possibilità c’è.
    La Federazione crede di fare tutto il possibile, a mio parere gestisce un inferno, tentando di abbellirlo al meglio ed il tronfio Binaghi non lo sa nemmeno lui.

  114. marcos scrive:

    ho partecipato attentamente ad un paio di sedute di videoanalisi: la prima tenuta da pizzorno, la seconda tenuta dal maestro dell’agonistica di un circolo.

    a prescindere dalle diverse competenze sull’utilizzo del software, m’è parso che i bimbi più piccoli fossero molto attenti alle spiegazioni, ma che capissero ben poco. è, infatti, molto difficile confrontare il dritto, il rovescio o la volée di un campione con quella dei ragazzi.

    è, per altro, in senso propedeutico, assai difficile confrontare il dritto di roddick con quello di federer: in base ai risultati, si potrebbe dire che il dritto svizzero sia migliore di quello americano…ma chi assicura che quel bimbo lì ha le caratteristiche giuste, di timing e movimento, per cercare di avvicinarsi al dritto di roger? non sarà forse meglio che provi ad imitare quello di andy? il maestro potrebbe rispondermi che, da come il bimbo approccia la palla, sembrerebbe più incline al movimento di federer. può essere…ma, a parte il fatto che ci sono mille dettagli che personalizzano i colpi e che, quindi, a mio parere, non sono omologabili, un bimbo in crescita cambia il proprio dritto di mese in mese. in ottobre, potrebbe essere simile a quello di fernandez, in dicembre, a quello di bolelli…e così via.

    la telecamera riprende il bimbo che colpisce una palla lanciatagli dal maestro, talvolta più alta, talvolta più indietro, talvolta più bassa, talvolta più avanti. il bimbo si può spostare poco, sennò esce dal campo delle riprese della videocamera. il confronto col dritto di un campione (o con più dritti), che colpisce la palla ad una certa altezza, in un particolare allungo, in una certa fase del match, con una certa intenzione (attacco, difesa o palleggio) non è quasi mai centrato. “vedi dove la colpisce lui?”, chiede il maestro. “ecco…guarda dove l’hai colpita tu: la noti la differenza?”. eccerto che la nota! federer colpiva un dritto d’attacco sopra l’anca ed il bimbo sotto. federer era in pieno match, il bimbo in chiaro allenamento, quasi fermo.

    il bravo videoanalista ha cento dritti da accoppiare ai dritti dei bambini, conosce meglio il software e, da questo punto di vista, può arrangiarsi meglio, rispetto al maestro. rimane il fatto, però, che è, a mio parere, ancora tutto da dimostrare che il confronto video coi colpi dei campioni sia più efficace di un’attenta analisi di una semplice slow motion, senza confronti…da proporre, magari, in sala tv.

    il bimbo è tutto contento quando gli si dice che ha il rovescio uguale a quello di gasquet…ma non sa perchè lo porta in quel modo: così gli viene, così gli hanno insegnato. o, almeno, hanno cercato di assecondare il suo istinto, hanno corretto qualche difetto e quel rovescio è saltato fuori.

    a mio parere, quando un colpo di un bimbo è efficace negli incontri con i suoi pari livello, bisogna solo assecondarlo: non c’è videoanalisi che tenga. limati i difetti, non rimane che l’allenamento sul campo e la preparazione atletica.

    detto questo, non boccio la videoanalisi, ma non ho fiducia nel confronto dei colpi. è meglio mostrare ai bimbi immagini rallentate dei colpi dei campioni e, magari, far loro vedere interi incontri: sono convinto che la capacità di assorbire i meccanismi più corretti passi più dall’attenta visione di ciò che fa un campione che dal confronto di se stesso col campione. anzi…temo che il confronto con i colpi del campione possa distorcere gli sforzi che un bimbo fa, per migliorare i propri colpi, lezione dopo lezione: talvolta, per tirarlo come federer, il bimbo si accartoccia su se stesso…ci prova dieci volte, poi, torna al suo dritto. magari, dopo averlo rovinato.

    non vedendosi ripreso, ma solo vedendo i colpi dei campioni, il bimbo elabora senza condizionamenti il proprio modo di imitarli, in base alle proprie capacità, in base alle proprie energie, in base alle proprie inclinazioni.

    a mio parere, è molto più facile che un bimbo portato ripeta quasi alla perfezione il rovescio di safin, dopo averlo visto giocare 2 volte alla tele (e magari in slow motion sul pc del babbo), piuttosto che lo ripeta dopo aver confrontato il proprio con quello di marat, in sede di videoanalisi col maestro o col miglior tecnico.

    per riassumere: favorevole alla videoanalisi di pizzorno (o pari livello), solo per quanto riguarda la visione in slow motion di alcuni colpi dei campioni, solo dopo che pizzorno (o chi per esso) ha visto giocare il bimbo per una mezzorata. è perfettamente inutile che si spinga il bimbo a tirare il dritto di federer (e, quindi, glielo si mostri come esempio da seguire), se il bimbo ha imparato a tirarlo alla maniera di nadal, per esempio.

    non sono per niente convinto, infine, che sia un bene mostrare al bimbo l’esecuzione dei suoi stessi colpi: gli errori tecnici si correggono in campo, le altre mancanze con la preparazione atletica.

    federer, nadal, murray e djoko sono cresciuti senza videoanalisi. stesso dicasi per sampras, agassi, mcenroe e gli altri: è un gran bene guardare i migliori, magari sempre più da vicino (slow motion), approfittando del progresso tecnologico. la videoanalisi del confronto, quella…credo che non durerà molto: pronto a ricredermi, ma non penso porti risultati tangibili.

    se qualche mio bimbo sarà nuovamente protagonista di una videoanalisi, lo sarà in qualità di campione da mostrare in slow motion: se così sarà, nel frattempo, io sarò diventato vescovo ed, all’inizio di un’estate, siederò purpureo nel box di wimbledon accanto a stefano per una semifinale tutta italiana.

    buonanno a tutti!

  115. Archipedro scrive:

    Caro Gus, sono a vostra completa disposizione per un lavoro di reciproco arricchimento e supporto. Anche l’idea di collaborare con la FIDAL nasce dal mio desiderio d’essere utile a mio figlio ma non solo, come peraltro lo sono stato quando ho allenato nel salto in lungo - alto. Altrimenti mi ritrovo a fare il genitore frustrato, ma soprattutto auto-referenziale, che agisce sempre e solo per un interesse egoistico. Peraltro nell’atletica l’esigenza delle certificazioni - abilitazioni è sempre stata meno stringente, perché si tratta di discipline piuttosto selettive (pochissimi tecnici specialisti, praticamente sempre degli ex atleti d’ottimo livello…): pur tuttavia anche in tale ambito si cominciano a richiedere degli accreditamenti formali (…), che io attualmente non ho. D’interessante da noi c’è stata la realizzazione del Palaindoor, e speriamo ora, grazie anche a questo nuovo impianto, di rivitalizzare l’atletica di base, anche a favore d’altri sport.
    Ciò premesso mi permetto d’insistere su un punto: io passo il mio tempo ad osservare i movimenti del piccolo quando s’allena ed a correggerli: mi vengono in aiuto tutte le discipline che ho praticato, e gli insegnamenti degli allenatori, maestri, atleti, amici… Ecco, un genitore motivato deve imparare a fare lo stesso: evitare di credere che siano le illustri opinioni a fare la differenza, ancorché utili, ma puntare, laddove possibile, sul proprio lavoro quotidiano. Sulla propria crescita, che accompagna quella del figlio, e che lo rende il primo responsabile in qualsivoglia decisione e strategia. Essere un concreto modello nel proprio impegno e rigore morale e materiale.
    Quindi io consiglio te, e ad Andrew, di creare le condizioni ambientali per poter osservare i vostri bambini mentre corrono, s’arrampicano, saltano, remano, balzano… e d’affidarvi anche al vostro occhio, al vostro buon senso ed al vostro amore. D’ascoltarli. Di chiedere loro cosa provano, per raccogliere continuamente feed-back utili.
    I tecnici veramente esperti, e bravi, e sensibili, non hanno paura di confrontarsi, di motivare le proprie scelte, e di mettersi in discussione. D’arricchire il prossimo con la propria esperienza. Di non coltivare solo il proprio orticello. L’umiltà nello sport, un insieme così vasto e complesso di variabili e fattori tra loro articolati, é la via maestra: quasi sempre il perché delle cose uno lo scopre… vivendo.

  116. Archipedro scrive:

    Sulla corsa velosce provate a leggere questo:

    ———-
    <>
    ———–

    Se poi non avete capito niente guardatevi e riguardatevi Usain Bolt che corre, da ogni angolazione… e rileggete nuovamente queste poche righe…

    Quindi chiedete a vostro figlio di fare delgli scatti di 30-40 mt… e fate le riprese (mi raccomando… chiamatele “videoanalisi” per fare amicizia qui sul blog).

    E poi cominciate ad impostare i movimenti giusti.

    Allego il sito da cui scaricare una scheda riassuntiva sull’argomento:
    http://www.fidalabruzzo.it/punto_tecnico/1.pdf

    Riassunto dei fondamentali (mi spiego come riesco):
    1) avanzamento accentuato delle ginocchia fino all’orizzontale
    2) svincolo reattivo della caviglia sull’appoggio del solo avampiede che scivola e poi blocca sul terreno (per correggere da subito la corsa sui talloni),
    3) posizione alta ed eretta, spalle e testa ferme, mento alto, corsa in asse
    4) decontrazione dei muscoli dorsali
    5) angolo dell’avambraccio bloccato a circa 90° e braccia che compensano perfettamente la spinta delle gambe

    IMPORTANTE: Una corsa bella ed efficace é assolutamente silenziosa!!

  117. Archipedro scrive:

    Non ha preso l’estratto

    Valery Borzof - forte velocista sovietico - dominò la scena della velocità mondiale per oltre un decennio. Era disarmante la facilità e la disinvoltura con cui l’atleta riusciva ad armonizzare tutti i movimenti che concorrono a realizzare la “spinta” che consegue all’impulso propulsore: osserviamo quindi (ben visibile anche nel finale dei 200) il rimbalzo-raddrizzamento del piede e dell’arto portante; la flessione-sollevamento, fino all’orizzontale, della coscia dell’arto oscillante e l’ oscillazione alternata e sufficientemente ampia delle braccia. “Alla crescita delle velocità corrisponde, passo dopo passo, una serie di variazioni dei segmenti corporei che concorrono allo sviluppo dei suddetti movimenti. La interconnessione tra queste variazioni e la crescita della velocità è tale da essere nel contempo, ciascuna di esse, effetto e causa dell’altra. Le variazioni riguardano: un aumento della inclinazione avanti di ciascun arto d’impulso; una crescita del sollevamento dell’arto oscillante fino a rag¬giungere l’orizzontale con la coscia; un progressivo ampliamento della oscillazione alternata delle braccia. La fusione coordinata, coerente ed organica di queste azioni, concorre, inoltre, contestualmente alla crescite sia della lunghezza sia della frequenza del passi. La efficacia dei movimenti d’ impulsione dei due arti inferiori dipende assolutamente dalla tempestività sincronica con cui si realizzano. L’arto “portante” reagisce distendendosi, mentre l’arto libero si flette in alto. L’uno si estende a misura che l’altro si flette. II risultato di questa armonica combinazione é legato strettamente alla compattezza di tutta la muscolatura antigravitazionale dell’ arto portante nel momento della presa di contatto con il suolo, giacché deve limitare al minimo la deformazione delle leve dei suoi segmenti, facendoli piegare appena per far rimanere alto il più possibile il bacino. Sulla reazione muscolare che fa seguito all’ ammortizzazione, quando il baricentro dell’atleta si trova sulla perpendicolare del piede d’appoggio, si inserisce l’azione impulsiva dell’arto oscillante che dirige in avanti la massa dell’atleta” (prof. Carlo Vittori).

  118. wik scrive:

    @marcos
    videoanalisi non é per forza la sovrapposizione con il campione di turno, é una particolaritá e puó essere interessante e solo a volte, niente di piú. Qualche legge la impone ? E questo si é un campo molto difficile e delicato dove davvero pochi sanno metterci le mani visto come si diceva poco sopra, la personalizzazione é in ogni tennista.
    Fra le altre cose stiamo parlando di videoanalisi del colpo, quando invece é utilizzabile, e molto bene anche, nell’analisi degli errori tattici e strategici di una partita. Dove devo mandare la palla ? a che velocitá ? a che altezza ? dove mi posiziono ? dove avevo supremazia e ho o non ho sfruttato al meglio ? nei punti importanti che errori ho fatto ? ecc. ecc.

  119. Gus scrive:

    @archi: mi sono appena costruito due splendide tavolette basculanti per la ginnastica propriocettiva. Così ne facciamo un pò insieme con mia figlia. Alla fine ho speso, 5,7 Euro per un palo di 2mt per 8 cm di diametro per fare la parte sottostante e le tavolette le ho recuperate da un multistrato che aveva mio papà. Peraltro mi serviranno probabilmente a breve, perchè ieri sera mi sono fatto male al ginocchio dx (spero non seriamente, ma avendo già fatto legamenti e menisco sx, mi sa che il menisco è partito). Quindi io concordo in pieno con te. Quest’anno abbiamo fatto anche un pò di nuoto per vedere, capire. Ora volevo cominciare un pò di tennis con lei, che si diverte a fare un pò di cose. Se intuisco bene sei in Friuli e se ci riesco mi piacerebbe farti dare un’occhiata personalmente. Il reciproco è molto relativo, perchè io sono un ignorante e conosco i miei limiti. :-)

    I miei riferimenti te li ho dati.

    Per tornare alla videoanalisi ecco un bel confronto del dritto tra Borg e Federer.

    http://www.youtube.com/watch?v=31IYa7VsZYg

    Gus.

  120. Archipedro scrive:

    Gus, bravissimo, continua su questa strada!
    Puoi venire a trovarmi a Udine quando vuoi, ora che hai i miei riferimenti, o puoi filmare le corse della ragazza… così le diamo un’occhiata… e sfruttiamo le “nuove” tecnologie.

    Sul filmato:
    a mio parere il contributo delle gambe al colpo non é lo stesso medesimo. Borg era un atleta ma giocava con altri materiali. Vedo il baricentro di Federer posizionato meglio, le gambe più simmetriche, la schiena più dritta, e la spalla destra che s’abbassa di meno. L’analogia sta comunque nel fatto che con quel braccio…

  121. madmax scrive:

    sono allibito… dopo quasi due anni ognuno è rimasto delle proprie idee e molti scrivono senza aver letto nessuno dei post precedenti. forse è arrivato veramente il momento di lasciare vista la inutilità del blog..

    edipo…

    se vai un po’ indietro a rileggere almeno i riassuntoni troverai parecchi pareri illustri che ti diranno e dimostreranno il contrario riguardo al talento… oltretutto cosa c’entra il fatto di colpire prima e forte con il giocar bene o male.. federer ad esempio lo fa e non per questo è sgradevole da guardare anzi è preso da tutti come esempio.. oppure ti sembra che roger colpisca piano ed in ritardo… tirare forte non significa quindi non sapere fare altro e qui io in primis ho sempre sostenuto che è fondamentale formare un giocatore tecnicamente completo… fermo restando che ad un certo punto il tennis deve essere giocato solo per vincere perchè il resto sono solo chiacchere da bar tant’è che i giocatori di cui qui parliamo sono sempre e solo i top ten che per essere in quelle posizioni devono obbligatoriamente aver vinto e che per farlo devono fare cmq anche molte cose meglio degli altri che non vincono… e quando leggo che i primi 50 colpiscono tutti in maniera diversa allora nulla si è capito riguardo la videoanalisi.. la videoanalisi dimostra ampiamente che anche in presenza di colpi che a occhio sembrano completamente diversi nella realtà alcuni passaggi (che poi sono quelli fondamentali) sono identici. e non ho mai visto e sentito pizzorno fare videoanalisi e cercare di imbrigliare il talento di nessuno… il punto è: giocate il colpo come vi pare ma passando da alcuni obbligati passaggi poiche nel tennis moderno nessuno dei top 20/30 quei passaggi li salta…. e se è verissimo che la videoanalisi è nata analizzando i colpi dei campioni, essendo questa una scienza è arrivata alla conclusione che un colpo all’interno di certi passaggi incontrando meno attrito rimane più fluido e di conseguenza il braccio colpirà prima e più avanti la palla, conseguentemente perciò anche più forte (di quello che lo stesso atleta potrebbe fare e non più forte di roddick, questo per essere chiari) ed il braccio facendo meno fatica avrà alla lunga meno problemi di infortuni… qui per comprendere la bontà del principio basta usare un po’ di logica e non serve essere dei geni perciò non sarà la scoperta dell’america ed è solo uno dei tanti aiuti a far si che l’atleta possa raggiungere il suo massimale ma certo è che ad alti livelli dove tutti sono forti allenati etc anche il 10% in più fa tutta la differenza del mondo.. perciò ricapitolando e per sgombrare il campo da ogni dubbio dal momento in cui un bambino colpirà il dritto in qualsiasi maniera rispettando alcuni passaggi nessun videoanalista opererà nessuna correzione…l’accostamento ai campioni serve solo come stimolo ed infatti per facilitare il bambino viene accostato al giocatore che più gli si avvicina per come porta il colpo
    per rispondere poi a qualcuno è proprio per non incorrere nel rischio di credersi e di volersi improvvisare dei piatti che siamo andati direttamente da lui e da quelli del suo calibro… oltretutto l’andarci ci è servito anche per evitare di ascoltare qualcun altro che pensa di esserlo e non lo è!!

    cogliendo spunto da ciò che ha detto marcos come più volte detto dobbiamo saper capire le varie differenze tra ciò che ci viene offerto ed è evidente che una video analisi di un’oretta (diritto rovescio e servizio da fermo e non in palleggio) non ha la stessa valenza di una videoanalisi di tutti i colpi anche in movimento con correzioni e ripetizione della video che dura 3/4 ore…. però anche la prima può già servire per rendersi conto degli errori più evidenti pur rimanendo ovviamente più un business… detto questo però qualsiasi cosa nasce come modo per guadagnare e spesso tale guadagno è utile perchè come accade nelle grandi accademie per poter allenare al meglio i suoi top players a prezzi contenuti deve anche seguire le mezze cartucce che non arriveranno mai da nessuna parte..
    ultima osservazione sulla videoanalisi… i coach o le accademie di cui sono a conoscenza che ne fanno uso..
    piatti sartori bollettieri 6° senso (academy henin-rodriguez) mouratouglou vavassori (stanno aspettando di chiudere un accordo per la realizzazione e questo a conferma che la trovano utile)… faccio notare altresì che questi coach/accademie il servizio è compreso all’interno dei vari pacchetti (piatti addirittura lo ha inserito in progetto tennis che è completamente gratuito) perciò viene usata perchè ritenuta utile e non per business… certamente però sono molti altri a farne uso e stefano potrà dirci in quale delle altre accademie da lui girate lo fanno….

  122. marcos scrive:

    preciso che i miei dubbi riguardano solo la parte di videoanalisi destinata al confronto del colpo del campione col colpo dell’allievo. pizzorno lavora molto bene ed è di immediata lettura la differenza tra il suo lavoro e quello svolto dai maestri, che iniziano ora a conoscere lo strumento. ribadisco che, secondo me, non è necessario che il bimbo veda i suoi errori filmati: è il maestro a correggerglieli in campo, o, magari, facendogli vedere come tirano i colpi i campioni.

    quando il business porta novità positive, io sono il primo che spera che qualcuno si arricchisca smodatamente. tifo spudaratamente affinchè le multinazionali inizino a far miliardi con l’energia rinnovabile, per esempio.

  123. madmax scrive:

    marcos l’ho scritto alcuni post fa e ne ridiscutevo l’altro ieri in accademia dove erano tutti d’accordo con me… per non essere necessaria la videoanalisi (fermo restando che il coach deve essere molto bravo) servono due maestri per ogni atleta o in sostituzione del maestro palleggiatore la ball machine altrimenti stando di fronte, dovendo seguire la palla, tirarla più o meno nello stesso punto alla stessa altezza ed alla medesima velocità risulta impossibile poi vedere bene i movimenti precisi del braccio e in particolar modo come si comportano spalla e gomito…. questo ovviamente sempre e solo per chi ha importanti aspirazioni..

    mi rendo poi che sia più facile far finta di credere che non serva visto che per far si che se ne possa trarre beneficio sul serio è necessario farla più volte nell’anno facendo quella completa (che evidentemente non costa 100 euro, ma costa 300 euro +i dvd) a cui poi come giustamente detto da wik dovrebbe essere aggiunta anche per il discorso tattico, ma che piaccia o meno così stanno le cose… ulteriore motivo perciò per scegliere un’accademia, poichè al di fuori di esse qualche volta si spenderà anche meno ma non si riceve nemmeno nulla in cambio…..(sempre e solo in prospettiva pro ovviamente…)

  124. Edipo scrive:

    @madmax

    mi dispiace che tu possa pensare di lasciare il blog e mi scuso se non ho letto tutti i post precedenti.
    Tuttavia lo spunto del mio intervento è che ho notato una certa sicurezza nell’affermare, da parte tua, che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.
    In questo senso ho cercato di ristabilire il dubbio, che per me, e solo per me, è la parte più importante della conoscenza.
    Vedo che sei un convinto sostenitore della videoanalisi e nessuno te ne vuole, ma non volerne a noi se siamo di opinione diversa.
    Grazie a Dio il mondo è pieno di esempi di giocatori che hanno enormi difetti tecnici e vincono ugualmente, Nadal su tutti, ma molti altri, te lo assicuro e, sempre dal mio punto di vista, ciò è sufficiente a svuotare di misticismo la videoanalisi.
    Per quanto riguarda Federer hai più che ragione, ma di certo non è la prima cosa che ha imparato a fare, come mi sembrava avessi detto nel tuo post.
    Se non ricordo male hai detto che prima impariamo ad arrivare prima e picchiare più forte degli altri, poi cercheremo delle alternative.
    Ecco, quest’ultima affermazione era quella che mi aveva fatto restare un pò così.
    Poi, ti ripeto, io ho sempre visto il tennis come un gioco, sono un romantico, e la vittoria per la vittoria non mi piace, al contrario mi piace che vinca chi sa giocare meglio.
    Ci sono tanti altri sport che si possono fare semplicemente con atletica e disciplina, mi piacerebbe che tanti scarponi vi si dedicassero.
    Si può essere d’accordo o no, ma non cambia l’ordine delle nostre vite, anzi la arricchisce.
    Io resisto da questa parte della battaglia, altri dalla loro, così non si corre il rischio che qualcuno la vinca mai.

  125. madmax scrive:

    edipo purtroppo o per fortuna la vera differenza nella vita (oltre al fattore C) è il sapere o meno le cose il capirle o meno il valutarle bene o male e via dicendo..

    nel tuo ultimo post scrivi:

    Grazie a Dio il mondo è pieno di esempi di giocatori che hanno enormi difetti tecnici e vincono ugualmente, Nadal su tutti, ma molti altri, te lo assicuro e, sempre dal mio punto di vista, ciò è sufficiente a svuotare di misticismo la videoanalisi.

    scusa e che c’entra? il tuo approccio alla questione è completamente sbagliata alla base perchè come abbiamo spiegato migliaia di volte la perfezione dei colpi a livello biomeccanico non fa di per se vincere i tornei del grande slam ma aiuta a raggiungere i propri limiti che sono poi quel famoso 10% in più.. in parole povere è un po’ come se il proprietario di una 500 le facesse fare tutti i tagliandi ed al minimo rumorino la portasse sempre controllare. questo renderebbe l’auto sempre affidabile, la farebbe durare di più ma non per questo la renderebbe più veloce di una ferrari anche se con una manutenzione inferiore…. nel momento però che le due auto fossero identiche quella messa nelle condizioni migliori e di poter rendere sempre al massimo sarà migliore e sarà valutata sempre di più… per dirla in parole povere se nadal avesse meno difetti avrebbe già vinto uno slam ancne in australia o negli states cosa che invece gli riuscirà molto difficilmente… ed il giorno che anche in italia si comincerà a lavorare su grande scala in modo serio accurato e preciso con unico obbiettivo il continuo miglioramento (e solo se si è al top in tutte le componenti si può continuare a progredire altrimenti ad un certo punto escono i limiti che fermano la crescita) e non il risultato a breve scadenza allora anche qui da noi torneranno a crescere i campioni…
    cmq anche nadal ha lavorato in questa direzione (basta guardare i miglioramenti sul servizio ed il gioco molto più aggressivo di prima) il punto è che il suo entourage aveva probabilmente programmato la carriera in direzione terraiola dove non era certo la velocità di palla che doveva fare la differenza… oppure non erano eccezionali a livello tecnico…

  126. Edipo scrive:

    @madmax

    non so se so le cose, se le capisco o come le valuto, nonostante sia stato un agonista, seguo il tennis da 35 anni, sono giudice arbitro, e ho fatto parte della organizzazione federale.

    Dico questo per chiarire che non mi pongo come un profeta, piuttosto come un punto di vista sulla base della mia personale esperienza.

    Sono d’accordo con te che dotarsi di meccanismi affidabili è la base fondamentale di qualsiasi avanzamento ed evoluzione.
    E sono d’accordo che si parla di atleti che non necessariamente posseggono il fattore C, per cui cominciamo con lo strutturare una scuola decente, aspettando anche di avere talenti oltre che straordinari operai.
    Tutto perfetto, parliamo la stessa lingua.
    A patto che però questa scuola modello non creda di costruire campioni tra gli operai, ma si strutturi in attesa dei talenti, che magari ci sono già o sono passati, macinati da scuole assurde.
    A dirla tutta però, potrebbe essere meglio seguire un percorso al contrario:
    invece di farli prima diventare killer e poi insegnargli il gioco, prima insegnargli il gioco e poi farli diventare killer.
    Ci sarebbe l’indubbio vantaggio di far divertire i nostri ragazzi, poterne valutare le potenzialità, e poi dargli la quantità di palle di cannone di cui necessitano.
    Un pò alla Federer, che prima ha giocato, poi si è permesso di fare la testa di c……, ed un bel giorno, resosi conto che poteva farcela, ha finalmente deciso di smettere di rompere racchette ed imprecare e di impegnarsi in una preparazione atletica che non aveva.
    Noi non facciamo più questo da quando si è visto Borg.
    Da quel momento in Italia nessuno ha più avuto il tempo di progettare nè scuole nè atleti, nessuno ha più avuto il buon senso di considerare che uno sport da adulti come il tennis, dato in mano a maestri del domani avrebbero distrutto la vita di molti ragazzini e la dignità sportiva di un paese.
    Infine, non ce l’ho con la videoanalisi, ma troppe ne ho viste di barche dei vincitori, e tutte si chiamavano Titanic, ed ormai alla mia età non mi entusiasmo più per nulla, se non per il buon senso.

  127. marcos scrive:

    son daccordo max, o due maestri, uno che gioca e l’altro che guarda, oppure si fa ciò che succede spesso, ogni giorno a lezione: si prende il miglior under10 del circolo (o i migliori) e lo si fa palleggiare per un’ora con un ragazzo più grande (un quarta categoria). il maestro si piazza a rete, di fianco e dietro al piccolo: osserva e, poi, eventualmente, annota.

    vero è che in accademia si è più seguiti rispetto al circolo, anche riguardo alla videoanalisi. anche vero che, finchè si è under12, o scegli di impostare un discorso altamente professionale, affidando figlio e portafoglio ai migliori in circolazione, oppure lasci lavorare l’agonistica di un circolo.

    i migliori dei circoli, non così di rado, sono visionati e radunati da maestri d’accademia (che hanno, magari, rapporti con i comitati regionali), in occasione delle selezioni delle coppe junior, per esempio. sono invitati, naturalmente, anche i relativi maestri dei circoli, oltre che i genitori. son certo che i migliori dei circoli, in questo modo, saranno prima o poi invitati a fare il salto di qualità: la disponibilità dei genitori farà il resto.

    tra gli under10 e under12 in accademia, ci sono anche bimbi che meriterebbero meno attenzione. tra i pari età nei circoli, ci sono bimbi che meriterebbero l’accademia, probabilmente.

    a pari ore di lezione e di preparazione atletica, la differenza tra un anno di agonistica in un buon circolo ed un anno di buona accademia in italia non è trascurabile per stipendi normali: se in un buon circolo spendi 2000/2500, nella buona accademia spendi 6000/7000. molti non possono spendere manco i 2000, molti aspettano di spendere i 6000 (se bastano), solo se al termine del biennio dell’under12 il ragazzo è già un buon quarta categoria. non è facile a dodicianni essere in buona quarta, se sei di circolo (ma anche d’accademia): se ci sei, però, vuol dir che vali, a mio parere.

    poi, ce ne sono alcuni che sono già in terza…ma questi sono di un altro pianeta!

  128. kill bill scrive:

    ‘’si prende il miglior under10 del circolo (o i migliori) e lo si fa palleggiare per un’ora con un ragazzo più grande (un quarta categoria). ”

    è per questo che i ragazzi più grandi smettono. Che i genitori dei 10 enni fenomeni di circolo si paghino 2 maestri !

    ”(che hanno, magari, rapporti con i comitati regionali)”
    e i comitati regionali che fanno ?

  129. Agatone scrive:

    Leggo ogni tento i vostri commenti. Al di là dei torti e delle ragioni ho letto con molto piacere gli ultimi commenti di Edipo, per il valore che dà al dubbio e al gioco. Mi hanno dato un senso di leggerezza, i suoi commenti.
    Perché, devo dire la verità, spero che mio figlio (che adesso ha un anno e mezzo) non giocherà a tennis. There’s a jungle out there, a quanto pare

  130. andrew scrive:

    non dire così, Agatone…

    Il tennis è uno SPORT bellissimo, oserei dire “stupefacente”.

    Solo che in Italia abbiamo questo piccolo problemino, ossia che non è mai stato uno sport ed è regolato e gestito da non-sportivi.

    Ma ciò non significa che non puoi giocare a vaffantennis…

  131. madmax scrive:

    edipo purtroppo il tennis essendo ormai diventato una professione è una giungla come giustamente dice agatone (che però mi deve anche dire cosa farà fare al figlio che non sia una jungla al giorno d’oggi) perciò non sbagliamo come abbiamo fatto per molto tempo quando abbiamo insegnato solo la tecnica o meglio ancora i gesti bianchi… dopo è verissimo che è stato fatto l’errore opposto e cioè quello del non insegnarla proprio ma questo è anche dipeso dal fatto che insegnare a giocar bene è molto più difficile lungo e faticoso che insegnare a tirare la palla al di la dalla rete e basta… credo che tutto debba andare di pari passo e con la videoanalisi si insegna proprio la tecnica che poi ti permette di farlo anche con forza… dopodichè credo sia fondamentale rendersi conto che quelli che oggi sono bambini giocheranno seriamente tra 6/8/10 anni per cui è necessario avere idee rivolte al futuro pensando a come si giocherà domani e sappiamo benissimo che in italia a tutto ci arriviamo sempre mediamente con dieci anni di ritardo (a parte il rubare..).

    ed è proprio per evitare quel che tu dici che è importante seguire i pochi coach di acclarato valore mondiale che abbiamo, per evitare cioè di far capitare i nostri ragazzi in mano di chi poi gli rovinerebbe la vita.. e questo pensiero mi sovviene appunto dal fatto che sin dall’inizio non ho mai voluto ragionare in chiave tennis bensì con il buon senso e pensando di dovermi approciare ad una qualsiasi altra attività lavorativa che di differente ha solamente l’età in cui deve essere praticata… certo questa differenza implica il proporre il lavoro in modo più giocoso (come tra l’altro sta facendo anche la scuola) ma sempre di lavoro si tratta.. la videoanalisi poi si ripromette di far fare meno fatica agli atleti ed il metodo del confronto con i campioni è appunto la parte ludica… poi come in qualsiasi attività la bacchetta magica non esiste ma è l’insieme dei fattori che fa la differenza e non vorrei che tu anche se solo per un attimo possa aver immaginato che con la videoanalisi io creda di poter risolvere tutto mentre come sappiamo è solo la ciliegina sulla torta… che però tra i pro è la differenza tra il vincere ed il perdere…

    marcos sono d’accordo con te il problema però è che chi si allena in un circolo e meriterebbe più attenzione di quello che invece si trova in un’accademia/o da coach di alto livello se sta lì di chance ne ha pochine di crescere per cui viene quasi scartato in partenza… è sbagliato? probabilmente si visto che in questo modo si perdono dei talenti (ma qui è la fit che dovrebbe intervenire dandogli coach di livello) però è una questione statistica… ti faccio un esempio, vuoi sapere cosa mi ha detto uno dei più importanti scout del mondo? quando all’estero propongo un ragazzo italiano su cui investire senza nemmeno averlo mai visto già storgono il naso…. e questo dovrebbe far ben capire nella realtà come stanno le cose visto che all’estero l’investimento sui tennisti è un lavoro… ed infatti in italia gente che lo fa non ce n’è quasi più… credo che a volte un’analisi della situazione ed considerare anche l’ipotesi di aver sbagliato nel passato possa servire….

    e riguardo a questo discorso tornando perciò a edipo le mie certezze (che poi non è vero perchè anch’io ho dei dubbi ma mi do da fare per togliermeli) derivano dal fatto che io mi muovo esattamente come farei nel mio lavoro e nella vita normale dove la mia esperienza è ultra quarantennale…

  132. stefano grazia scrive:

    Riesco finalmente a mettere le mani su un computer e scopro con grande piacere che nonostante la mia asenza o forse in virtu’ di esa si è sviluppata, alla faccia di chi mi fa sempre i conti in tasca, una magnifica e istruttiva (non sono d’accordo con max, qui) discusione: si, ISTRUTTIVA, perchè è attraverso il parere di tutti che si ricavano LE INFORMAZIONI NECESARIE AD OGNUNO PER FARSI IL PROPRIO PARERE PERSONALE: secondo me è questo il vero valore aggiunto di G&F. Confeso che qui in un centro commerciale di Casalecchio di Reno ho dovuto scorrere in fretta tutti i posts ma appena mia moglie finirà di contratare con Vodafone il riallacciamento, a casa (e poi a lagos) e stamperò il tutto.
    RINGRAZIO VERAMENTE DI CUORE TUTTI GLI INTERVENUTI: tecnicamente a me è sembrato un ottimo CAPITOLO di G&F, domani Roberto inserirà un nuovo articolo più intimista e magari Chloe,Jan e Giovanni accetteranno il Calumet della Pace che io mi accingo a offrire loro senza beninteso alvun senso di colpa: chi vuol esser lieto sia del doman non v’è certezza…per quanto voi vi crediate assolti siete lo stesso coinvolti!

  133. marcos scrive:

    a kill bill: il comitato regionale lombardo ha affidato a ronzoni (vavassori) il ruolo di capitano della junior cup 2009, se non sbaglio (chè tra coppe comitato, junior cup, campionati regionali, affiliati, tornei nike, ttk, circuiti orobici, circuiti veneti, circuiti marittimi, alpini, artiglieri e carristi, et cetera mi perdo sempre). il crl dirama le convocazioni.

    in queste vesti, ronzoni visiona i migliori delle agonistiche dei circoli: non so se capita anche in altre parti del paese. in questo modo, può confrontare l’efficacia delle agonistiche dei circoli e l’efficacia dell’accademia per cui lavora.

    è vero che nei circoli i più grandicelli vengono usati dai maestri come chiocce per i migliori piccoli…per solito, però, vengon presi i più scazzati, quelli che più o meno si accontentano del livello raggiunto o che, per ragioni magari di studio, non possono impegnarsi più di tanto.

    vero max…capita che i bimbi dei circoli siano scartati in partenza…può capitare, però, che vengano invitati a fare il salto della quaglia, se visionati da qualcuno delle accademie.

    io penso che fino alla fine dell’under12, comunque, non ci siano enormi differenze tra una seria agonistica ed un’accademia italiana: probabilmente, le differenze si vedranno dopo. o, forse, le differenze si creeranno dopo? tra qualche anno, potremo valutare se tra i migliori under16 prevarranno coloro che dai dieci ai dodicianni hanno frequentato accademie, oppure, se, più o meno, i migliori under16 si distribuiranno tra coloro che tra i dieci e i dodici anni hanno frequentato le accademie e coloro che han frequentato agonistiche da circolo.

  134. stefano grazia scrive:

    Approffitto inoltre per ringraziare ClaudioTn che avrei voluto andare a trovare a Pergine mentre scendevamo a valle…mia intenzione è infatti iscrivere la Canaglia preso il suo Circolo (oltre che preso la Federazione Nigeriana, in quanto Residente a Lagos e soprattutto perchè questo DOVREBBE-chi ha notizie in merito, per es GIORGIO GIORGIO, è pregato di illuminarmi-o POTREBBE essere ammeso direttamente ai Tabelloni Pricipali degli ETA)
    Ritornando a Claudio e alla sua Allegra Brigata della Foresta, confeso che quanto da lui scritto è stato reciproco…non siamo riusciti a fermarci perchè mia moglie provando lo snowboard è caduta e siccome portava una piccola macchina fotografica nel taschino della giacca a vento ha preso una botta sulla costola probabilmente incrinandola…non contenta si è beccata una influenza (da Nicholas, anche lui costretto a letto con 40 e pasa, ma solo per un giorno…dopo due era di nuovo sugli sci…) e ad ogni starnuto o colpo di tose era una tortura…In più le notizie da Bologna davano neve e insomma, calcolando che Domenica io e Nicky ripartiamo, c’erano parecchie cose da fare…Ma quest’estate a Pergine faremo un salto e poi comunque organizzeremo questo Tennis Woodstock in campagna da me (magari per allora avremo anche un campo da tennis…Ma a 5′ ce n’è uno bello spelacchiato di quelli che piacciono ad Archipedro, che è ovviamente il benvenuto anche se lui da il buon anno solo a Andrew…e noi altri luridi materialisti non ci considera…Tra l’altro mi è venuto in mente lui mentre guidavo in autostrada quella vecchia carcasa del mio Toyotone del 95 mentre litigavo con mio figlio che manifestava una insana curiosità per Lamborghini,Ferrari e Porsche e io gli spiegavo che a mio parere il 90% di chi possiede una Ferrari è un “maraglio, un borazzo” come si dice qui a Bologna… (Per chi non ci segue regolarmente, non so perchè all’inizio io ho dato l’impresione ad Archie di essere il possesore di una Ferrari…)
    MAX…non azzardarti a lasciare…Non ora che in pratica ci lascian fare quel che vogliamo, che abbiamo allargato il nostro seguito, che stiamo imparando a conoscerci e che raccogliamo pareri interesanti8 ancorchè diversi…Senza Mad Max QUESTA PARTE DEL BLOG si che non sarebbe più la stesa…
    Approffitto anche per farvi notare l’Argomento tipicamente da G&F (Roberto, potevamo metterla come Capitolo Sesto!) scritto da Roberto Commentucci su Talent Scouts,Lemon Bowl e Warriors… Magari da Lagos ne farò un miniriasunto da inserire nel nostro subblog…

  135. stefano grazia scrive:

    Quanto a me, a noi, ho davvero tante cose da dire ma ancora per due o tre giorni sarò “ballerino”: domenica io e Nicky rientriamo a Lagos mentre Gabrì rimarrà a Bologna fino alla fine di Gennaio quando dovrebbe rientrare con un …Coach! Come anticipato probabilmente Adriano Parodi, un giovane Coach che ha lavorato fino a Dicembre con Bob Brett (e che è anche uno dei due figli del mio ex capocantiere in Jamaica Nitto Parodi quando anch’io lavoravo all’Ansaldo, sempre come medico ma ancora con la testa nel rugby e nel windsurf), Adriano dicevo probabilmente verrà a stare con noi per un mesetto, esperienza che magari potrà esere ripetuta più avanti, vedremo… Si tratta di una decisione improvvisa dettata da fortuite circostanze ma che potrebbe rivelarsi molto importante e produttiva… Anche di questo vi racconterò poi nei dettagli … Ho anche preso diversi appunti, tutti Off Topic, mentre non potevo accedere al Computer (per esempio, ancora su Maleducazione e Personalità: vedsiamo il caso Borg e McEnroe e soffermiamoci un attimo a riflettere su chi dei due abbia poi avuto problemi di droga, fallimento finanziario,tentativo di suicidio… Eppure da bordo campo in quanti a considerare una emerita m…dazza l’americano e un role model lo svedese…Quel che voglio dire è che da viandanti occasionali è sempre meglio trattenere il giudizio, criticare si il comportamento del momento ma sospendere il giudizio sulla persona…)
    Sulla Videoanalisi io credo che non si posa negarne l’importanza e lo dico pur trovandomi vicino come pensiero ad Edipo, e non è per presunta inaffidabilità da cerchiobottista come suppongo, se mi leggese ancora, potrebbe pensare chloe de lisser, ma proprio perchè di natura anch’io sono per la diversità. per favorire la fluidità ed il talento personale…Però noto che Nicholas è molto attento quando si rivede, quando si guarda i movimenti, quando cerca di capire cosa deve correggere… A parte che come ho detto l’utilità della videoanalisi secondo me è da estendere al RIVEDERSI IN PARTITA (sia per la strategia sia per il behaviour, il comportamento…)… L’ho già scritto più volte, riportando quanto scriveva Cerami in un suo manuale per il Giovane Scrittore: queti dovrebbe leggere il manuale, apprendere tutte le regole dello scrivere, asorbirle e poi …dimenticarle e partir per la tangente. Secondo me è quello che deve fare il tennista, l’atleta in genere. E dal come ci riesce ecco la differenza fra Buon Giocatore, Campione e Fuoriclasse.

  136. stefano grazia scrive:

    Ah, e l’idea di Enzo, del Grande Specchio, mi sembra proprio buona, una invenzione degna del miglior Buzzelli!
    PS
    Giovanni, che mi dici: anche stavolta circa 200 posts, siamo nella media (le altre volte erano 300 ma un centinaio erano miei…), eppure c’erano le feste, la gente sciava, faceva compere, si abbuffava… Insomma, tuto sommato la Videoanalisi ha tirato… E ripeto, QUALITATIVAMENTE mi è sembrata, a me che son ignorante, un ottimo Capitolo …

  137. Archipedro scrive:

    Allora Stefano, Buon Anno a te e Buon Anno a tutti.
    No, non ti considero un lurido materialista, e non ho mai pensato che avessi una Ferrari… era quando arlavo utilizzando metafore.
    Non mi sento superiore alle persone che qui si sono “confrontate”, pur preferendo i metodi di Andrew e Gus, ma solo inadatto ai contesti dispersivi ed ondivaghi.
    Non cerco d’essere simpatico e popolare a tutti i costi, ma dichiaro i miei valori, e non pecco mai d’ipocrisia. I risultati che raccolgo sono conseguenti.
    Motivi di frizione tra noi non ne vedo, e sicuramente non li vado a cercare.
    Sicuramente mi piaccione le persone che prima fanno qualcosa per gli altri, o mer migliorare il mondo che le circonda, e poi eventualmente si lamentano

  138. Edipo scrive:

    @madmax

    non ho ho intenzione di far polemica sulle cose, anche perchè mi torvo d’accordo con te sull’impostazione.
    Quello che non capisco però, e probabilmente l’esiguo spazio del post non permette spiegazioni migliori, sono alcuni punti in cui dopo aver detto una cosa affermi il contrario.
    Ripeto, è solo per capire non per giudicare, ci mancherebbe.
    Mi spiego: dici che sappiamo tutti che la videoanalisi non è la panacea ma la ciliegina sulla torta e poi invece per i pro è la differenza tra vincere o perdere…????…
    Abbi pazienza e non volermene, ma sulla prima sono assolutamente d’accordo, sulla seconda torniamo a stabilire un assoluto e allora mi riavvio sulla mia strada.
    Tutto qui.
    Che cosa insegnare oggi poi, resta per me nè solo tecnica come un tempo, nè solo forza come oggi, meglio in mezzo e non vedo che cosa ci impedisce di farlo.

  139. Agatone scrive:

    Certo la giungla è dappertutto. A me piace giocare a tennis e quando gioco lascio fuori la giungla. Mi diverto, mi rilasso. Vinco, perdo, pazienza.

    Capisco che se si è professionisti è diverso ma sarebbe bello che i bambini potessero lasciare la giunga fuori, almeno per un po’. E’ possibile? Non so. Io una volta ho visto una partita di calcio giovanile e i genitori erano terribili. Due si sono anche picchiati ma soprattutto si percepiva l’ansia di tutti per la prestazione dei figli. (Ho letto l’articolo indicato da Angelica qualche post sopra e dice più o meno queste cose).

    Sto divagando ma insomma: la federazione non aiuta, i genitori spesso s’incaponiscono o comunque sono costretti a scegliere strade impervie e lo stress aumenta, immagino. Le aspettative salgono, penso. Gli allenatori non insegnano quello che dovrebbero o spremono gli allievi, che spesso a 13-14 sono già fisicamente traumatizzati. E molti bambini perdono scuola, amicizie, divertimento per un sogno che non sempre è il loro e anche quando è il loro è molto difficile che diventi realtà.

    Perché dovrei sperare che mio figlio giochi a tennis? Perché se dovesse diventare un campione io potrei girare il mondo a vederlo nei tornei? Per l’orgoglio paterno?

    Spero che alla base di tutto rimanga il divertimento. Spero per i figli che giocano.

  140. madmax scrive:

    ciao stefano bentornato…

    e qui ha perfettamente ragione marcos quando dice che la videoanalisi deve essere gestita da uno veramente bravo perchè il “gestore” come il coach fa tutta la differenza del mondo… tant’è che con pizzorno (e te l’ho scritto nell’ultima mail che ti ho mandato) e con la vavassori stiamo lavorando prorpio sulla fluidità…. risulta evidente perciò che questa tecnologia (ma d’altronde come per tutto il resto ed infatti qui l’abbiamo sempre sostenuto) se sfruttata nella maniera giusta fa la differenza..

    in più e questo lo dico ad edipo non dico cose opposte tra loro ma devi entrare nell’ordine d’idea che tra una decina d’anni tutti i migliori pro saranno figli di un progetto perciò saranno tutti molto allenati tennisticamente e fisicamente perciò una metodologia che presa da sola non farebbe un giocatore sommata a tutto il resto determina la differenza che c’è tra un buon giocatore ed un grande giocatore..
    se io e te acquistiamo la stessa autevettura può benissimo accadere che uno dei due spenda 10/20 mila euro in più o in meno a seconda degli optional e quando le andiamo a rivendere questi optional (insieme ad altre valutazioni) ne determineranno il prezzo… questi optional rendono di fatto una delle due auto un’auto di classe a differenza dell’altra che rimane una bella macchina ma normale…

    dopodichè quando alla fine dici che non c’è nulla che ci impedisce di allenare i ragazzi in entrmbe le direzioni sembrerebbe quasi che io avessi detto il contrario quando invece sostengo esattamente il contrario e la videoanalisi è uno degli aiuti più grandi verso la tecnica…

    il talento di cui parli tu è quello di federer (ma come lui ce n’è uno solo come del resto di nadal alla sua maniera ed essendo fenomeni non fanno statistica) e gasquet ma nella realtà si chiama estro (i talenti sono molti, quello fisico, quello mentale etc etc) e nei primi 25 al mondo (lui attualmente è proprio in quella posizione) è l’unico a possederne (ripeto a parte federer che non fa testo) perciò non mi sembra proprio la strada più giusta da intraprendere per arrivare al top….però io sono un mero materialista a cui non piace solo giocar bene, piace prima vincere, possibilmente giocando bene..

  141. madmax scrive:

    no agatone non per quello ma per il semplice motivo che non tutti i genitori sono come quelli da te menzionati e perchè l’ansia per il risultato assolutamente almeno all’inizio è proprio da evitare…

    parlando con più di un genitore effettivamente ho sempre discusso sul fatto che i risultati non contassero e via dicendo e spesso la risposta era che servivano anche per essere notati per le convocazioni…

    mia figlia è un anno e mezzo che non gioca un torneo ed è convocata fissa in qualsiasi raduno perciò non pensare che sia un mondo terribile, sono solo alcuni genitori che lo rendono tale…

  142. kill bill scrive:

    Marcos,
    beati Voi.
    Si vede che i comitati regionali non sono tutti uguali.
    ( e qui mi fermo ).

    Sulle chiocce rimango un pò scettico almeno che non valga la regola che giochi una volta con i più piccoli e una volta con i più grandi.

  143. enrico santo scrive:

    a proposito di videoanalisi.
    sono un maestro del lazio e voglio raccontare un fatto avvenuto nella mia regione circa un anno e mezzo fa.

    come sapete da noi il presidente del lazio ha fatto un profetto chiamato casa lazio con tanti servizi per i ragazzi.

    c’er anche la video analisi con l’acquisto di dart fish.
    basta leggere il progetto che sta sul sito del crlazio.

    il presidente insieme ai tacnici del lazio lo ha proposto alla riunione dei maestri (c’ero anche io).

    cioè il comitato comprava il programma di viseoanalisi (circa 4 o 5 mila euro) pagava il tecnico pizzorno che doveva insegnare l’uso di dart fish a chi voleva. e lo lasciava a disposizione di quei maestri che erano interessati.

    tutto a spese ed organizzazione del comitato.

    ebbene la stragrande maggioranza dei maestri (alcuni anche famosi e con i ragazzi molto bravi) hanno fatto mille problemi e alla fine non se ne è fatto nulla…..

    ricordo lo scodamento del presidente che disse sottovoce più o meno : certe volte mi domando che cosa ci sto a fare con questi maestri..

    credo che avava pienamente ragione.
    tutti a guardare logiche di guadagno o ltre cose.
    il problema era che dovevano mettere una persona a lavorare su una cosa nuova e bla bla bla…

    che ne dite ?

    maestrone

  144. madmax scrive:

    enrico diciamo quello che da due anni (ma anche alcuni post fa) ripetiamo fino alla nausea e cioè che il problema maggiore sono i maestri che nell’80-90% dei casi fa schifo e/o pensa solo ai fatti propri… tutto questo poi aiutato dalla fit che connivente non segnala ai genitori chi lo è…

    questa rubrica infatti (almeno da quando ci sono io) ha lo scopo di informare i poveri genitori che non sapendo ed in completa buona fede si fanno fregare… perchè poi non c’è che dire nel senso che molti sono anche degli attori eccezionali per non parlare di quelli che fanno i cascamorti con le mamme… ma ce ne sarebbero da raccontare ancora molte di cose come ad esempio il fatto che nemmeno i giocatori stessi ed anche quelli pseudo buoni non hanno quasi mai l’idea della differenza tra un coach buono ed uno scarso e spesso addirittura poco importa perchè quello che serve è un portaborse che non rompe troppo le scatole…
    alla vavassori ci sono passati quasi tutti e li sanno chi di quelli usciti da l’accademia sono cin realtà ompetenti e chi no e ci sarebbe da ridere a fare i nomi dei considerati buoni che invece sono dei poveretti… ma tant’è che da uno di questi stanno scappando tutti… e anche supertennis fa la sua parte legittimando coach di discutibilissimo valore che hanno fatto esperienza al massimo nelle animazioni degli alberghi ma che però essendo degli yes man o dato che casualmente hanno allenato o allenano un giocatore discreto allora vengono considerati capaci e non fa nulla se poi quello stesso giocatore in altre mani avrebbe margini enormi… fortunatamente però i risultati degli ultimi 30 nni parlano da soli e chi vuol capire capisce…

  145. Edipo scrive:

    @madmax

    ti riverisco, anche perchè la tua visione materialista è sacrosanta.
    La mia è diversa, per me dovrebbero giocare solo i Federer o poco giù di lì, sono un irriducibile romantico, ma come ti ho già detto finchè resisto io la battaglia è viva.

  146. madmax scrive:

    pensa edipo che anche a me a livello estetico piace molto più federer di tutti gli altri… però la perfezione non esiste ed infatti ora che ce ne sono almeno tre (nadal djokovic e murray) al suo livello ci si accorge che anche lui ha delle magagne… ad esempio la sua intelligenza tattica è pari a 0 e spesso sembra che i suoi match dipendano da una serie di colpi isolati e non da una strategia di gioco e nonstante tutte le armi che avrebbe a disposizione ne usa sempre e solo due o tre.. anche a livello fisico poi (per ora, spero ovviamente di venir smentito al più presto al più presto) è rimasto al palo… per il mio modo di ragionare stimo molto di più un davydenko che riesce ad arrivare al nr 4 (mi sembra poi che sia stato anche 3 se non sbaglio) che un federer o un gasquet anche perchè penso che in cuor loro credano che per il solo fatto di essere nati con dell’estro superiore alla media questo sia suffieciente a vincere mentre a mio parere è il loro limite (evidentemente non si può parlare di limiti per uno che ha vinto tutto quello che ha vinto federer ma certamente per gasquet è d’obbligo e cmq sono convinto che con un po’ più di muscoli in più ed un coach serio roger vincerebbe tutto per qualche anno ancora) in quanto essendo per molto tempo bastato (a federer fino ad un paio di anni fa a gasquet da junior) si sono un po’ troppo adagiati…

    per il resto trovo giusto che tu rimanga per ora un romantico ma vedrai che se un giorno tuo figlio giocherà a tennis salterai anche tu il fosso…

  147. Edipo scrive:

    @agatone

    scusa il ritardo.
    Sono contento che ti abbia fatto piacere il mio post e voglio dirti che il tennis è sì una giungla e come dice madmax cosa non lo è, ma se ti è piaciuta la mia poesia, fai giocare tuo figlio perchè lo sport potrebbe, molto più di altri settori, essere la giungla in cui, se si diverte, è comunque il Re.
    Quando sarà grande sarà grato a te ed a se stesso. :-)

  148. Edipo scrive:

    @stefano grazia

    fin quando ci sarà la possibilità di vedere finali come Federer-Nadal, viva la diversità.
    Quando vedrò Davidenko-Davidenko, con tutta la simpatia, oppure Courier-Courier smetterò di guardare il tennis e di scrivere sul blog. :-)

  149. Edipo scrive:

    @madmax

    eh madmax, madmax, sei un buontempone a questo punto.
    Federer è forse il più grande di tutti i tempi, e non lo dico io, o quantomeno si dibatte.
    Come fai a dire che tatticamente è uguale a zero?
    Io sono un romantico, ma non sono scappato di casa.
    Per il resto ho una figlia che gioca a tennis, nel blog si chiama Clitemnestra93 e si allena da Vavassori. :-)

    madmax, madmax….

  150. Gus scrive:

    Ciao a tutti,

    un consiglio e poi il resto:

    leggete con la mente aperta e senza pregiudizi (che sono un limite e non un valore) l’intervista allo zio di Nadal su Tennis Italiano di questo mese. A mio modo di vedere estremamente interessante.

    Per il resto: io seguo attentamente la discussione perchè ho solo da apprendere. Naturalmente ho le mie idee, la mia formazione, ma sono una persona aperta, sopratutto verso quelle che ritengo persone intelligenti.

    Sulla videoanalisi: io credo che sia un validissimo strumento ma, come ho già detto, deve essere utilizzato da persone competenti, quindi che abbiano conoscenza degli strumenti, di biomeccanica, di tennis. Ne conoscete molti? Io no. Poi se si vuole fare una ripresa per evidenziare i difetti più evidenti, più grossolani, ecc.ecc. questo come è stato anche detto qui si faceva artigianalmente in tutti gli sport già una vita di tempo fa.

    Le accademie: io sono assolutamente favorevole alle accademie e non credo di aver mai detto il contrario. Ritengo però, che oggi come oggi, non facciano parte di un sistema integrato, ma siano una soluzione che possono intraprendere in pochi, individualmente, per tutti i motivi che conosciamo.

    Quindi occorre ridisegnare il sistema per farlo diventare un sistema integrato.

    @madmax: io concordo con molte delle cose che dici. Aggiungo solo però, che un sistema come lo immagino io non può pretendere eccellenze fin dalle società sportive più piccole. E’ una piramide. Saranno le società più importanti, più famose, con più mezzi a cercare i talenti nelle società di provincia ecc.ecc.

    L’importante è che ci sia un livello di base buono, ma che sia chiaro l’obiettivo e cioè: società sportiva agonistica e federalismo.

    Pochi giorni fa, nelle finali di un torneo di pallavolo, una mamma ha punito la figlia che non ha avuto una buona prestazione scolastica, non facendola partecipare al torneo. Il suo castigo è stato questo.

    Io contrasto questa mentalità per cui lo sport è equiparato ad andare a spasso con le amichette, a mangiare una pizza.

    Non devo certo spiegare a voi cosa non andava in questo ragionamento.

    La giungla:
    io continuo a vedere e leggere un’esagerazione nei termini. Il tennis è un gioco, è divertimento. Se Federer non si divertisse a giocare, smetterebbe domani mattina, perchè a quei livelli resisti dignitosamente solo se ti piace tantissimo quello che fai. Solo che si gioca facendo sul serio, come tutte le cose che appassionano, non ti pesano più di tanto, ma richiedono comunque tempo e dedizione.

    Federer e c:

    il tennis è bello proprio perchè esiste Federer contro Nadal. Come è esistito Borg contro Mc. I grandi duelli sono il sale del tennis.

    Djokovic:

    Ho avuto modo di scambiare due parole due con un pezzo grosso della Head Italia recentemente. Persona che non conosco, Gli ho detto che avrebbe avuto dei bei guai a passare da Wilson a Head. Djokovic ha già detto che ha perso perchè si deve adattare al nuovo attrezzo. Ljubo aveva avuto problemi simili, Ferrero enormi. Magari Djoko mi smentirà presto, ma quanto contano i dettagli a quel livello!

    Il mio ginocchio: (assolutamente off topic, ma siamo in famiglia).

    Lunedì visita da Carando, speriamo non siano interessati i legamenti. Vi aggiorno.

    @Archi: mi consigli che test dovrei farle fare per le riprese considerando che gioca a pallavolo. Grazie per il tuo aiuto in ogni caso.

  151. wik scrive:

    Pure per me Roger é meno di zero tatticamente, non ne ha mai avuto bisogno.
    Ora che invece bisogno ne avrebbe….. si vede meglio, magari con La videoanalisi di un paio di suoi incontri potremmo pure estrapolare la cosa. :-)
    ‘Sta videoanalisi no, non é necessaria, ma aiuta e meglio averla che non averla.

  152. Edipo scrive:

    Il caos è la sublimazione dell’ordine, Babele è la sublimazione del caos.
    Nel primo caso ciò che generiamo produce grandi risultati, nel secondo enorme casino.
    In tutti i casi dobbiamo passare anche attraverso le riedizione di Babele, lo impone il momento storico e la cultura della comunicazione.
    Non me ne cruccio particolarmente, anche se spero, entro questo vita, di vedere un numero uno italiano.
    Non si tratta di costruire una torre che arrivi a Dio, per la miseria.
    :-(

  153. madmax scrive:

    edipo ha ragione wik non ne ha mai avuto bisogno ed ora che ne avrebbe è in difficoltà…e che è 0 tatticamente non lo dico solo io lo dicono anche renato (vavassori) panatta bertolucci e tantissimi altri…

    questo è il vero passo avanti che dobbiamo imparare tutti a fare se vogliamo crescere e cioè non dobbiamo considerare bravo un coach perchè il suo giocatore vince (è bravo quando tutti i giocatori da lui presi sono cresciuti tecnicamente e come risultati e se sono ripeggiorati una volta che se ne sono andati via) o bravo tatticamente federer perchè vince… federer vince perchè tecnicamente è due spanne sopra gli altri punto… fisicamente è uguale a molti poco sotto ad alcuni e molto sotto a nadal mentre tatticamente è quasi peggio di tutti… solo in questo modo cminceremo a riconoscere i tecnici validi i consigli giusti e la strada da seguire..

    gus sono perfettamente d’accordo con te sul fatto che non può esistere l’eccellenza fin dalla base ma un programma condiviso e di buon livello (che almeno non blocchi sul nascere ogni aspirazione) è obbligatorio se si vogliono raggiungere dei traguardi importanti, mentre da noi ognuno lavora e parla in maniera diversa e a 100 mt di distanza puoi trovare il maestro bravo e uno che fino a poco tempo prima faceva il fruttivendolo ma si fa pagare di più… purtroppo poi senza una buona informazione che dovrebbe arrivare dalla fit molti la differenza non la capiscono e da lì partono tutti i guai… oltretutto quelllo da te ipotizzata è una federazione di associazioni sportive che come tutti sappiamo bene invece non esiste perciò con l’attuale dirigenza l’unico modo di migliorare è uniformare i programmi e organizzare raduni mensili liberi a tutti in ogni regione (visto che le fit periferiche sono fantascenza per un discorso economico)..

    purtroppo però la realtà italiana è che il miglior u12 d’italia viene premiato dalla fit con ben 500 euro annui e la miglior under 14 con 3.000… per il primo un torneo fuori regione (se perde subito), per la seconda invece un torneo all’estero!!! e poi???

  154. Rik scrive:

    Madmax,
    non sono d’accordo sul fatto che costi meno un torneo fuori regione che uno all’estero, almeno se in Europa continentale.
    Viaggio spesso per lavoro e ti garantisco che spendo meno (e in hotel migliori) a Berlino o a Parigi che non a Milano o Roma.

  155. Edipo scrive:

    sì anche Sampras, Edberg e Borg…..
    ragazzi…ragazzi….

  156. Edipo scrive:

    e Agassi….. e Nadal stesso…. e….. e….. e…..

  157. madmax scrive:

    rik a parte il fatto che il mio intento era far capire che in entrambi i casi quella quantità di denaro serve a poco dopodichè però ho anche detto che al torneo fuori regione si sarebbe perso subito (quindi benzina + una notte) mentre per il torneo all’estero il conto l’ho fatto per tutta la settimana…

    edipo non so se riuscirai a vedere un italiano nr 1 quel che è certo è che ora finalmente qualcuno ci sta provando sul serio e questo a mio giudizio è già un bel passo avanti..