Perchè Higueras per Federer?
E perchè no?

 
19 Aprile 2008 Articolo di redazione
Author mug

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Tom Perrotta ha scritto (Click Here! for the English original version in The International Press Clippings)

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A Shanghai lo scorso anno, quando Roger Federer era ancora invincibile, alcuni giornalisti (vedi intervista di Ubaldo da Shanghai) si sedettero con il n°1 del mondo dopo che lui aveva messo il sigillo finale sul secondo titolo consecutivo della Masters Cup. Federer aveva raggiunto la finale al Roland Garros, vinto Wimbledon, vinto gli US Open, e il torneo di fine anno, il tutto dopo aver interrotto il rapporto con Tony Roche nel bel mezzo della stagione sulla terra battuta. Ciò nonostante la domanda, non del tutto sorprendente, era: -Roger ingaggerai un coach? E se così fosse, quando?
“Penserò a questa possibilità la prossima settimana e poi durante la mia vacanza” disse Federer allora. “Le prossime tre settimane saranno cruciali per me e per la decisione da prendere. Se contatterò qualcuno, non lo so. Finora ho pensato ‘Di cosa ho davvero bisogno? Ok, ci penserò più tardi.’ Mi concentravo solo a giocare e a vincere. Nel momento in cui ti separi da qualcuno la tua casella di posta si riempie, ma non prenderò ora una decisione come questa. Ma avrò un coach prima o poi. Perchè no? Questo è quello che intendo. Se alla fine dell’anno, o il prossimo anno, non lo so”.
La frase chiave per me è “Perché no?”. Dopo la Masters Cup, gli osservatori potevano ragionevolmente chiedersi “Perché disturbarsi?”. Prima di ingaggiare Roche, dopo aver ingaggiato Roche, dopo essersi separato da Roche, Federer ha vinto più o meno lo stesso. C’è mai stato un giocatore meno bisognoso di un allenatore ad un certo punto della propria carriera? Ha avuto a che fare nei mesi recenti con la mononucleosi, si è potuto allenare poco, questo gli è mancato più che alcuni saggi consigli . Qualcuno potrebbe non essere d’accordo con le ragioni di Federer a Novembre:”Perchè no?”. Ingaggiare un coach certamente non può far male.[…]
Come tutti sapete, Jose Higueras, lo spagnolo che aiutò Jim Courier, Michael Chang e Pete Sampras, e molti altri, a costruire una buona carriera (e vincere diversi Open di Francia), è con Federer questa settimana all’Estoril. Federer e Higueras non sono ancora ufficialmente una squadra; la loro settimana assieme è stata denominata di prova. Ma Federer non sta cercando un guru della terra battuta. Se vanno d’accordo, lavoreranno assieme anche da qualche altra parte. Come Roche prima di lui, Higueras sarà meno di un coach a tempo pieno e più di un libero professionista (se vuoi leggere tutto l’articolo in versione originale vai in rassegna stampa internazionale. Perrotta è un ottimo giornalista).

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12 Commenti a “Perchè Higueras per Federer?
E perchè no?”

  1. DARTAGNAN scrive:

    Sarà molto interessante seguire gli sviluppi della vicenda di un binomio possibile, forse più tattico e psicologico, che tecnico. Una squadra potenziale con caratteristiche sicuramente eccezionali. Restiamo in attesa.

  2. DARTAGNAN scrive:

    Binomio interessante da seguire, qualora si realizzasse. Chissà se la scelta possibile di Federer ha a che fare con la nazionalità di Higueras, spagnolo quanto Nadal, che finora a Parigi e sulla terra in genere ha manifestato migliore attitudine al rosso negando sempre a Roger l’unico Slam che gli manca. Higueras come un suggeritore della Scala capace di dettare i tempi musicali della racchetta di Federer o…sorta di fine conoscitore del mondo di Rafael?

  3. dino scrive:

    Io sono convinto che Federer sia il migliore allenatore di se stesso.

  4. Fabio scrive:

    Qualcuno mi spieghi i vantaggi che potrebbe avere Federer nell’ingaggiare Higueras per favore …

  5. rochus69 scrive:

    Scelta sbagliata per le ragioni già spiegate in altro post. Higueras è stato sololamente un grandissimo pallettaro.Per vincere il Roland Garros, Federer deve semplicemente alternare il suo gioco da fondocampo con attacchi a rete, e continue smorzate, ed usare maggiormente il suo splendido back di rovescio.Higueras non mi sembra il tipo da incoraggiare queste soluzioni tattiche.

  6. valerio scrive:

    Come sapete sono molto giovane e quindi non conosco questo higueras..ho letto sul sito di roger che avrebbe rovinato sampras snaturando il suo gioco e che ora allena anche altri 2 tennisti..potreste dirmi se è un buon allenatore o no??e se dovesse scegliere roger dovrebbe per forza abbandonare gli altri 2 tennisti giusto??chiedo lumi a voi che siete più esperti del tennis passato..eheh..

  7. Ros scrive:

    So che Higueras ha dichiarato di non voler snaturare il suo gioco,anch’io lo temevo e lo temo. Ha giustamente detto che nel gioco di Federer ci sono (ovviamente) le possibili armi per vincere il RG. E’ una sorta di part-time,credo glis erva per rimanere concentrato e analizzare i match,non può insegnargli niente tennisticamente,chi potrebbe?

  8. Voortrekker Boer scrive:

    Il back di rovescio, specie sul dritto di Nadal, è la miglior tattica per perdere un match. Farlo lungolinea è molto difficile, anche per Federer

    Higueras non farà nulla a Federer, rimarrà lo stesso, molto talento, poca tattica.

    Ci vuole Gilbert.

  9. Fabio scrive:

    Federer deve solo continuare a giocare come sa …
    Ricordate quante occasioni perse Becker per voler snaturare il suo gioco ?

  10. luca scrive:

    Higueras è rimasto famoso per :
    1 ) i tre gestacci ad ombrello rivolti al pubblico del Foro Italico durante la semifinale del 1978 contro Panatta. Dopo aver vinto il primo set per 6/0, perso il secondo per 7/5 anche grazie al pubblico pro Panatta che continuava a lanciare monetine e far un baccano infernale, perse - giustamente - le staffe e abbandonò il campo. Lasciando tutti di sasso, me compreso nelle gradinate a ridosso del campo.
    2 ) I 160 scambi di un punto durante un match contro Barazzutti
    Higueras o no, Federer si metta l’animo in pace. Il Roland Garros rimarrà per lui una chimera

  11. LucaGE scrive:

    Solita storia…Il campione non riesce vincere lo slam sulla superficie a lui più ostica, ingaggia l’ex specialista di turno, snatura il suo gioco, continua a non vincere quello slam…E guardate che lo dico da tifoso storico ed eterno di Lendl: se Ivan aveva qualche chance di vincere a Wimbledon, Roche gliel’ha tolta, con suoi sciagurati consigli che lo hanno portato a seguire anche la seconda di servizio, cosa che Lendl a Wimbledon non avrebbe mai dovuto fare!!
    La verità è che bisogna SEMPRE seguire la propria natura, anche sulla superficie più sfavorevole: è in questo modo che Agassi ha vinto a Wimbledon, Noah ha vinto Parigi seguendo il servizio!
    Se poi, pur seguendo la propria natura, il soggetto non è in grado, beh non è in grado…E questo è appunto il caso di Federer, che quest’anno a Parigi arriva al massimo in semifinale, ma al massimo…

  12. Karlovic 80 scrive:

    Federer ha un talento inimitabile, nessun ragazzino si puo’ sognare di imitare il suo talento. In questo senso, era molto piu’ educativo, diciamo così, Edberg (meglio ancora Rafter) di McEnroe. Non potevi imitare McEnroe, al massimo potevi cercare di fare serve and volley e vedere che puoi vincere.
    Con Federer che vedi? Che uno che è il migliore a rete vince giocando da fondo!!! Che ti fa pensare? Che se resta a fondo lui, figurati io! In piu’, Federer fisicamente è un mostro, è, direi, il n.2 come fisico dopo Nadal. Che pensi? Che se lui, con quella tecnica, per vincere deve essere così forte fisicamente, allora io che devo fare? Dovrò essere il doppio! Poi certo, in questo senso è piu’ educativo Federer di Nadal o Ljubicic, ma un esempio sarebbe piuttosto, non so, se Gasquet vincesse Wimbledon.

    L’unico esempio che dà Federer ai giovani secondo me è questo:”ragazzi, i muscoli sono importanti, ma il fisico è anche altro, è anche elasticità, prontezza, accelerazione”. Tutte caratteristiche fisiche che, di solito, implicano allenamenti piu’ sani per il fisico, al di là della prestazione sportiva. Negli anni’90 vincevano uno che tirava sì delle sassate, ma aveva l’anemia e la lingua di fuori dopo 3 ore, e un altro che si correva senza fermarsi, ma non solo tirava un po’ piu’ piano, ma era anche un po’ piu’ bassino, e pelato . C’era uno basso come Chang, uno magro come Ivanisevic, gente che vinceva da fondo, a rete, di servizio, di dritto, di volèe, di rovescio, ognuno a suo modo, c’era Korda con un fisico insostenibile, Becker che negli anni ‘90 a tratti non si muoveva e vinceva lo stesso.Etc….. Oggi c’è solo Nalbandian……

    Se invece Federer mi avesse fatto un bel serve and volley battendo Nadal a Parigi, magari venendo più a rete perchè più stanco , e vincendo, quello sì che sarebbe stato un buon esempio.Ma anche perdendo. Se vedi uno che corre quasi quanto Nadal e tira il dritto piu’ forte, magari sempre sulla riga, io penso solo:”come devo correre per fare il punto e tirare forte e io le tirerò tutte un po’ oltre la riga per fare un punto”.

    Insomma, se un Volandri guarda Federer, ma in cosa migliora? Se guarda Stich e Ivanisevic, un’idea ce l’avrei.
    Vedo meglio un allenatore tattico tipo Gilbert.

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