Il neo-dottore Mario Ancic.
A 24 anni si laurea in legge.
Tennis e studio sono incompatibili?

 
19 Aprile 2008 Articolo di Andrea Nizzero
Author mug

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Lunedì, a 24 ore dal successo su Bolelli in Coppa Davis, Ancic si è laureato in giurisprudenza all’Università di Spalato. Un esempio anche per tutti quei ragazzi (e genitori) che sono indecisi se investire sui libri o sul tennis: forse, con qualche sacrificio, non è sempre necessario scegliere.

Chi ha detto che il tennista professionista è costretto a sacrificare la cultura per la carriera? Effettivamente, a sentire le articolate disquisizioni di Federer e Sharapova su Sigmund Freud - riassumibili in “Freud… who?” - sembrerebbe proprio così. Ma ciò non significa che non possano esistere felici eccezioni. Il geniale Janko Tipsarevic è avido lettore di Dostoevskij. La sua bella connazionale Ana Ivanovic ama la storia e la mitologia greca. Ed in questi giorni è un altro campione slavo a suscitare ammirazione.
Domenica pomeriggio, a Dubrovnik, Mario Ancic è sceso in campo per giocare il quinto e decisivo incontro dello spareggio di Coppa Davis tra Croazia e Italia. Da favorito, in casa, e contro un giocatore “caldo” come Simone Bolelli. Situazione non propriamente comoda. Ma dopo 2 ore di partita - praticamente dominata - SuperMario ha alzato le braccia al cielo, per celebrare la vittoria sua, e della sua Croazia.
Festeggiamenti durati non molto, per la verità, dato che poco dopo ha preso la macchina e ha guidato per quattro ore fino a Spalato, sua città natale. Non per improvvisa nostalgia di casa: la mattina successiva, davanti a una commissione di docenti e a 300 tra parenti, amici, membri del Comitato Olimpico Croato, ha presentato la sua tesi di laurea, dal titolo “ATP - Ieri, oggi e domani”. Dopo 45 minuti di discussione, Mario è così diventato dottore in Giurisprudenza.
Nonostante il tennis, che lo impegna a tempo pieno da quando era poco più di un bambino, racconta: “Sono sempre stato abbastanza bravo al liceo, e ho voluto vedere se ero in grado di farcela. Ovviamente è stato molto impegnativo e, pur dando sempre precedenza al tennis, ho continuato. E’ difficile paragonare le soddisfazioni che mi dà il tennis con questa, ma di certo lunedì per me è stato un grandissimo giorno, di cui porterò il ricordo per il resto della mia vita.”
Uno dei capitoli di questa vicenda si potrebbe intitolare “non tutto il male vien per nuocere”. Per gran parte del 2007, infatti, Mario è stato costretto a rinunciare al tennis per un’aggressiva forma di mononucleosi. Ha sfruttato quei sei mesi di pausa forzata per studiare e sostenere esami. In questo modo, oltre a portare avanti la carriera accademica, è riuscito anche a distrarsi dalla sfortunata battuta d’arresto. E quella che adesso è più che altro una fonte di grande soddisfazione, tra una decina d’anni potrebbe diventare la sua vita post-tennis. “E’ qualcosa che mi potrebbe aprire molte porte al termine della mia attività agonistica.” dice Mario. “Mi piacerebbe unire la legge e lo sport, dato che amo entrambi, e tutelare gli interessi dei giocatori.”
Nonostante questi propositi per il futuro, la domanda che molti potrebbero porsi è: cosa spinge a tanto un ragazzo che a 24 anni è un campione affermato e conosciuto in tutto il mondo, semifinalista a Wimbledon ed ex n.7 del mondo, che solo in montepremi ha guadagnato svariati milioni di dollari? Impossibile rispondere con precisione. Sicuramente è qualcosa che solo una persona con grande forza di volontà e realmente innamorata del sapere può ottenere. A conferma di ciò, Ancic assicura: “Dovunque mi trovi, il giorno della cerimonia (che avrà luogo il mese prossimo in data da determinarsi, ndr) io sarò presente, in toga e copricapo accademico.”
Umiltà, cultura e volèe sono cose di cui spesso si sente la mancanza… Mario ce la fa sentire un po’ di meno.

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15 Commenti a “Il neo-dottore Mario Ancic.
A 24 anni si laurea in legge.
Tennis e studio sono incompatibili?”

  1. Karlovic 80 scrive:

    Complimenti a Mario.L’ho sempre apprezzato come giocatore e uomo,umile e serio.Il titolo di studio conferma la sua intelligenza.
    Lo ricordo appena 18enne dare una stesa memorabile al futuro n°1 Federer a Wimbledon:6/3 7/6 6/3 rimarrà un momento magico per tutti.
    Giocatore che vale ampiamente i top 5.

  2. anto scrive:

    Ragazzi stiamo parlando della Croazia non di Oxford, anche bau bau micio micio prenderebbe la laurea da quelle parti!

  3. Mario scrive:

    sono un fan sfegatato di ancic perché lo trovo un esempio per i ragazzi che si avvicinano a questo sport. non solo ottimo atleta, ma anche persona umile ed educata.
    ho la speranza che riesca a rientrare tra i primi 20 del mondo entro la fine dell’anno anche se la concorrenza non è poca cosa.

  4. Camillo scrive:

    Non conosco il livello dell’università croata, ma so che in tanti altri paesi dell’est (es. Polonia) il livello dell’istruzione era buono, spesso molto migliore di quello che si vede nelle nostre università.
    Ricordiamoci sempre che in Italia micio micio bau bau lo ritroviamo sovente professore ordinario e non solo laureato, basta che abbia gli agganci giusti.

  5. Tanja scrive:

    prima di giudicare l’istruzione “da quelle parti” bisognerebbe conoscerla! Comunque forse Ancic, essendo famoso, ha avuto una qualche agevolazione ma rimane il fatto che sicuramente un po’ di sacrifici li ha fatti per ottenere la laurea e dà un ottimo esempio a tutti i giovani tennisti. complimenti!

  6. Casper scrive:

    Complimenti anche da parte mia per la laurea in giurisprudenza, con tesi sulla storia dell’ATP.
    Mi sfugge però una cosa:che c’azzecca la storia dell’Atp con la giurisprudenza?
    Questo senza mettere in dubbio il livello delle università croate, sia ben chiaro.

  7. madmax scrive:

    che sia per questo che non è il n° 1?

  8. Croato scrive:

    Ančić dottore? Vergogna!

    Il mentore di Ančić era il presidente del Tenis Club Split. Anto ha spiegatto tutto: “Ragazzi stiamo parlando della Croazia non di Oxford, anche bau bau micio micio prenderebbe la laurea da quelle parti!”

    Per dare la esame Ančić mai ha entrato con il gruppo di studenti . Sempre entrava solo! Questo e contro le regole!

  9. marcos scrive:

    per di qua, invece, molti entravano per dare l’esame in gruppo e riuscivano a laurearsi senza aver mai sostenuto un esame da soli! son contento lo stesso: anche questi dottori hanno respirato, per qualche anno, l’aria dell’università.

    a prescindere dal valore del corso di studi, mi complimento con ancic. a mio parere, è molto in gamba: non avrà problemi a colmare eventuali lacune, se dovesse un giorno scegliere la strada della legge. ne ili da?

    zdravo!

  10. Fabio scrive:

    Ma scherziamo ?
    I paesi dell’est hanno sempre dato tantissima importanza all’istruzione !!!
    Pensiamo ai somari di casa nostra prima di criticare gli altri.

  11. anto scrive:

    @ CROATO. Sei la bocca della verità………..

  12. stefano grazia scrive:

    su ragazzi, mi sembra meschino stare a sottilizzare…intanto lui la laurea l’ha presa e qualche sforzo e sacrificio l’ha fatto visto che nel frattempo era anche nei top 20-30 se non top 10…ma v’immaginate uno che a 18 anni fa la semi a Wimbledon e poi continua a studiare? Io davanti a uno cosi’ mi tolgo il cappello e credo che chi lo critica si dovrebbe almeno un pochino vergognare…(Poi e’ vero che anch’io di fronte alla caterva di soubrette russe, kazake, o comunque dell’Est, tutte laureata in bioingeneria o giu’ di li’ a 22 anni qualche sopracciglio l’ho sollevato ma del resto anche l’italia dopo il 68 qualche laureato in architettura, legge, scienze politiche e perfino medicina(il sottoscritto) se lo poteva risparmiare … e comunque per me Ancic (e Gaudenzi) mi sembrano due esempi da indicare ai giovani,period. Che poi da noi, tutti colti e laureati, e poi nessuno sa tradurre la banalissima frase in inglese: federer is out to claim con un Federer e’ pronto alla sfida oppure Federer scende in piazza a reclamare il titolo di montecarlo… Tutti professori, in Italia.)

  13. anto scrive:

    Ma secondo voi il cepu ha aiutato ancic per la sua laurea?

  14. rochus69 scrive:

    A prescindere dalla considerazione che sia molto più facile ottenere la laurea in Croazia che in Italia ( Gaudenzi l’ha ottenuta a 30 anni e non a 24), mi levo tanto di cappello all’umiltà ed allo spirito di sacrificio mostrato da Mario Ancic : un esempio da seguire.

  15. FOREVERGORAN scrive:

    Giusto per precisare le lauree croate sono riconosciute a tutti gli effetti in quasi tutti i paesi dell’unione europea tra cui l’Italia, cioè se un laureato croato viene assunto in Italia gli viene data la qualifica di Dottore.
    Per essere riconosciute all’estero le lauree straniere devono aver superato diciamo così dei test fatti da accademici dei paesi che le riconoscono per cui sicuramente il livello dell’insegnamento in Croazia è quantomeno simile al nostro.
    Detto questo certo che se si presenta Ancic ad un esame è più facile che il professore chiuda un occhio ma non credo che la laurea sia stata regalata, visto che molti esami ancic li ha sostenuti nel periodo di fermo agonistico dove aveva tempo per studiare, per cui deduco che se gli esami li avessero regalati li poteva dare anche nel periodo agonistico mentre ciò non è avvenuto.
    Poi scusate ma che siamo noi italiani a parlare di esami e di lauree universitarie facili con quello che capita qui (vedi università Bari solo per dire l’ultima di 10 gg. fa) è da ridere.

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