Binaghi: che brutta figura!
Una talpa hacker si annida nel mio blog?
Beh, allora la talpa si vergogni!

 
4 Agosto 2010 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

 Quest’articolo (con la sola prima riga di titolo) lo avevo scritto il 6 giugno scorso dopo l’imbarazzante vicenda della festa della Schiavone a Parigi la sera del trionfo al Roland Garros con la discriminazione fra giornalisti buoni e cattivi. E quelli pubblicati sotto (ora qui di seguito) erano stati i 77 commenti pervenuti. Un attento lettore mi ha segnalato che due settimane fa quest’articolo era improvvisamente sparito da questo blog _ che mi riprometto di tornare a seguire con maggiore continuità (non appena il sito sarà meglio strutturato)_ e me ne ha chiesto il perchè. Io non lo so. Chi lo ha fatto sparire? Chiunque sia stato… dovrebbe vergognarsi! Se anche ci riprovasse…(perchè la stupidaggine non ha confini) basterà cercare su Google un titolo”Binaghi: che brutta figura” e in cache verrà sempre fuori. E io lo rimetterò pari pari. Peccato che i vostri 77 commenti (anzi uno all’interno di quelli è mio…) non si leggano cn la stessa evidenza di prima…ma si leggono.

di Ubaldo Scanagatta

6 giugno 2010
PARIGI_ Avevo pianto di commozione e gioia 34 anni fa, quando Adriano Panatta aveva vinto il suo Roland Garros. Era il mio primo anno da inviato de La Nazione, ma non avevo dimenticato che noi nazionali junior in ritiro collegiale a Formia con il maestro Belardinelli avevamo fatto una sorta di patto …sul tipo di quello che i pellerossa facevano… da fratelli di sangue, un taglietto sul polso e se lo sfregavano garantendosi amicizia eterna.

Sostieni la nostra iniziativa tennis fan{atic}! (qui non mi riesce inserire il link…http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/05/20/334375-sostieni_nuovo_ubitennis.shtml. N.di ubs)
“Gioiremo del successo di chiunque di noi come se fosse il nostro” c’eravamo promessi augurandoci tutti di diventare campioni e sapendo che ce l’avrebbero fatta in pochi, forse nessuno. Ce l’hanno fatta solo in due di quelli che eravamo lì, Adriano Panatta e Paolo Bertolucci. Un gradino più sotto Roberto Lombardi.

Sentii, quel giugno del ‘76, il trionfo di Adriano sul “sorcio” Solomon proprio come se fosse il mio. Ero ancora giovane, in tribuna stampa piansi a garganella per la grande emozione. Anche perchè avevo temuto da morire che Adriano potesse perdere il tiebreak del quarto set. Al quinto non ce l’avrebbe mai fatta.

Mi illudevo allora, per la verità, che sarebbe stato il primo trionfo azzurro di una lunga serie. Adriano non aveva ancora 26 anni. Sognavo per il nostro sport quel grande avvenire che purtroppo non c’è stato, anche se quattro finali di Davis in cinque anni mascherarono un po’ il nostro lento declino..

Ho pianto di nuovo ieri, lo confesso e non me ne vergogno anche se ciò può sembrare poco professionale. Non a singhiozzi come la prima volta, magari, perché volevo darmi un contegno. Qualcosa più di qualche lacrimuccia però sì. E non una sola volta, ma due. La prima quando Samantha Stosur ha steccato l’ultimo rovescio e Francesca Schiavone si è distesa tutta giù per terra, prima di baciarla con immenso trasporto, prima di salire sul podio e cantare Fratelli d’Italia.
La seconda alle 4 di stamattina. Sì perchè… alle due di notte France 2 ha ritrasmesso la finale, con il commento di Patrice Dominguez e Amelie Mauresmo, a partire dalle 2. Non ho saputo resistere. Me la sono rivista tutta. Che goduria. Che palpitazioni! Quanto è stata brava Francesca! Davvero più intelligente della Stosur, davvero più determinata a vincere, a fare il match alla sua maniera. Che grinta, che intensità. Mi è parsa addirittura bellissima, quando l’ho vista stringere al seno la Coppa.

Ho potuto apprezzare, nonostante l’orario improbo e la stanchezza per i tanti articoli scritti, anche l’eccellente qualità del commento televisivo. Dominguez che si è accorto fin dai primissimi games di come Francesca fosse reattiva in fase di risposta e giocandola centrale d’anticipo “spuntasse” l’arma prediletta di Samantha, non offrendole angoli. Amelie che sottolineava le qualità tattiche di Francesca, la sua abilità nel prendere la rete in controtempo e nel giocare con grandissima attenzione ogni volée. Anche Dominguez mi avrebbe poi confessato (questa mattina al Roland Garros) che, pur non essendo lui italiano, l’escalation di emozioni procurate da Francesca, con quello stupendo tiebreak giocato tutto d’attacco, quei salti ad ogni punto vincente, quelle volée difficilissime da mettere a segno anche per un uomo, l’avevano portato sull’orlo della lacrime. “Siamo diventati forse più fragili con l’età…ma davvero Francesca è stata fantastica. Uno spettacolo indimenticabile, davvero!”

Ero rimasto fino a quasi mezzanotte in sala stampa, dovendo scrivere come non mi capitava più da tempo, tanti articoli sia per i miei giornali sia per Ubitennis, insieme al controllo di mille piccole cose.

Non avrei quindi comunque mai potuto andare alla festa celebrativa organizzata dalla FIT al ristorante “Napoletano” di avenue Franklyn Roosevelt per le 21.

Ma, ad ogni modo se anche avessi potuto…non ero stato invitato.

Da tempo, e nemmeno a causa di quel che scrivo io ma _ incredibile dictu! _ proprio a causa di qualcuno dei vostri commenti critici (condivisibili o meno non è importante quando si tratti di libere e legittime opinioni) che secondo Binaghi (e i suoi legali) avrei dovuto censurare e per i quali ha sono ormai considerato un …nemico pubblico. Da stroncare con le buone o le cattive. Meglio con le cattive, anzi.

Ne consegue che se si può ostacolare Ubitennis in qualunque modo non si mostra ormai più alcuno scrupolo. E’ anche per questo _ per resistere, per non mollare _ che un paio di settimane fa, mi sono permesso di chiedere l’intervento e l’aiuto dei lettori attraverso quella donazione di cui potete leggere nel riquadro “sostieni ubitennis” o lassù sul leaderboard.

D’altra parte gli scontri con i poteri forti si pagano pesantemente. Non è certo un mancato invito a cena (cui, ripeto, non avrei comunque potuto andare), sia pure in un’occasione storica come quella di un trionfo italiano in uno Slam, a costituire un problema. Magari. Semmai, come dirò dopo, potrebbe essere considerato un problema legato ad una cattiva gestione mediatica …la scomparsa della Schiavone all’indomani del suo trionfo.

Se la sua vittoria è stata un grande spot per il tennis italiano, qualcuno avrebbe dovuto spiegarle che nessuno è mai sparito il giorno dopo. L’eco della sua impresa sarebbe stata ancora più dilatata in termini positivi. Invece di fare le liste di proscrizione, buoni e cattivi, e di dare 400.000 euro a chi forse non ne ha bisogno, lo spot del successo della Schiavone oggi avrebbe potuto essere sfruttato molto meglio, organizzando un suo incontro con tutti i giornalisti, ma tutti però, che invece non c’è stato. Perchè? Non era una straordinaria occasione? Boh. Proprio in termini di comunicazione io non li capisco.

Anche perché _ tornando agli inviti con le liste di proscrizione _ non c’ero io solo nella lista dei cattivi. Il capufficio stampa federale Angelo Mancuso aveva avuto ordini dal presidente di invitare qualcuno dei giornalisti, ma non qualcuno altro. I giornalisti che la FIT considera amici sì, altri no (fra questi Tommasi, il sottoscritto, Semeraro, Azzolini, e altri che ora non mi vengono in mente).

Chi mi conosce sa che non ne faccio una questione mia personale, anche se io voglio far di tutto per proteggere l’autonomia e l’indipendenza di UBITENNIS.

Lasciatemi dire che in un’occasione così particolare, di gioia così fortemente vissuta e partecipata da tutti, trovo il comportamento federale discriminante e discriminatorio, inutilmente cattivo, ingiusto e di pessimo gusto. Non si deve aver paura di dirlo, se si ha la coscienza a posto.

L’ho detto chiaramente anche a Mancuso, il quale è ovviamente il meno colpevole della situazione. Gli danno ordini cui non può opporsi (semmai ne avesse voglia e l’ardire).

“D’altra parte i capi-uffici stampa _ come mi diceva stamani sulla mia Vespa rossa venendo al Roland Garros un mio collega del quale non mi pare giusto fare il nome per rispetto della sua privacy _ sono tutti così: sono costretti a lavorare più spesso per i presidenti delle federazioni che per le federazioni. E vengono scelti perchè eseguano e non discutano.”

Difatti Mancuso, lungi dal rendersi conto che era stata fatto uno sgarbo assurdo e gratuito a tanti colleghi con i quali lui dovrebbe coltivare i rapporti sempre e comunque, nel corso di un colloquio telefonico non ha fatto altro che ripetermi, “a casa sua il presidente invita chi gli pare. Giusto no?”.

E quando io gli ho detto, “a) che non mi pareva giusto affatto, b) tu che sei il capufficio stampa forse avresti anche potuto far presente al tuo presidente che in un’occasione del genere bisognerebbe agire diversamente”, mi ha replicato più volte allo stesso modo: “Quando sarai tu capufficio stampa farai in quel modo”.

Io continuo a pensare che un presidente non dovrebbe comportarsi così in una situazione di grandissima gioia e partecipazione collettiva come quella legata al trionfo di Francesca (che è ovviamente all’oscuro di tutte queste piccole cose) né dovrebbe usare un capufficio stampa (mettendolo quindi in imbarazzo con i colleghi…; certo io mi sentirei in imbarazzo al suo posto) per “…un invito a casa sua”. Un capufficio stampa non è un maggiordomo. E’ un giornalista e come tale va trattato, rispettando il suo lavoro e, di conseguenza, anche i suoi rapporti con i colleghi, siano essi amati o invisi all’establishment politico della Fit..

Se poi quella cena per una cinquantina di persone ha gravato sul bilancio della FIT o piuttosto sulle tasche personali di Binaghi non lo so e non credo che lo saprò mai, vista la difficoltà con cui si riesce (o non si riesce…) ad accedere ai bilanci della Fit che secondo alcuni dovrebbero essere pubblici, ma che da quando la Fit ha fatto una società con la Coni Servizi non sono più esattamente accessibili come un tempo.

Certo è che ha un ben strano modo di comportarsi questo presidente della federazione che si dimostra in grado di stanziare 100.000, 200.000, 400.000 euro dalla sera alla mattina per la Schiavone _ immagino che avrà quantomeno interpellato il suo consiglio almeno formalmente _ e che si comporta con la sua tv e i suoi servizi giornalistici come se la FIT fosse oltre che una federazione anche una testata giornalistica che deve fronteggiare la concorrenza.

Perfino la rivista federale stampata adesso in freepress danneggia le altre riviste che invece non possono non sopravvivere se non vendono copie in edicola.

Qualunque testata nel mondo del tennis, stampata oppure web, fatica a sopravvivere. E’ risaputo. La FIT dovrebbe avere interesse ad agevolarle, tutte. Non ad ostacolarne frapponendo spesso difficoltà ingiustificate.

Ubitennis _ è un esempio _ incontra difficoltà d’ogni tipo sia quando chiede accrediti stampa alle manifestazioni organizzate dalla Fit _ Davis Cup, Fed Cup, Internazionali d’Italia _ perché si trovano pretesti formali di ogni tipo per rifiutarcele, sia quando si cerca di avere accesso ai giocatori italiani durante i tornei nei quali è presenta la tv federale.

Qua a Parigi mi sono sentito dire una volta dallo stesso Mancuso “per Ubitennis solo 30 secondi!”, quando Francesca non aveva mostrato alcun problema a concedersi più a lungo con un “media” dopo l’altro (tv, radio, giornali), incluse testate che seguono sporadicamente il tennis e non offrono certo agli appassionati la continuità dei nostri servizi. Un’altra volta: “No Scanagatta non devi farlo”. Pare che lei lo avesse domandato e che lui abbia solo risposto. Ma vi sembra giusto?

Chi pensasse che lo sforzo che abbiamo fatto da qualche anno per seguire il nostr sport ignorato dai giornali da anni _ “Ragazzi… ora che la Schiavone ha fatto quest’impresa tutti sembrano aver scoperto il tennis all’improvviso!” dice Rino Tommasi alludendo all’invasione di media italiani che sono arrivati sabato mattina al Roland Garros _ sia stato apprezzato dalla FIT, che pure dovrebbe avere fra i suoi compiti precipui la promozione del tennis, si sbaglia di grosso. Diamo fastidio invece. Ed è incredibile.

Con Supertennis, e i rapporti con federazione francese, la Fit ha ottenuto privilegi simili alle tv che avevano acquistato i diritti tv. E contemporaneamente sono invece affiorate mille difficoltà per Ubitennis che, come sapete, si basa fondamentalmente sulla passione e l’entusiasmo mio e dei miei collaboratori. E’ anche per questo, per poter seguire i tornei che seguiranno al meglio delle nostre modeste possibilità, che abbiamo chiesto il vostro aiuto.

Molti ce l’hanno dato e li ringrazio.

Appena torno in Italia mi occuperò di verificare le donazioni e le varie richieste, per ordinare quel che non è stato ancora ordinato non potendo preventivamente quantificare i numeri e accelerare il più possibile l’invio del materiale prenotato. Per il quale mi auguro che i donatori vogliano comunque portare un po’ di pazienza.

Non ho (per ora…non si sa mai) né impiegati nè segretarie che mi possano aiutare a disbrigare anche le pratiche amministrative e/o burocratiche più elementari.

Ma sarà proprio anche il successo di Francesca a stimolarmi ad andare sempre avanti. Sperando che lei, o Flavia, o chiunque altro, uomo o donna, riesca a farmi…piangere ancora. Possibilmente presto. Sappia infatti, il campione italiano del prossimo Slam, che _ e non per cattiva volontà _ non potrò aspettare altri 34 anni.

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Questo articolo è stato pubblicato Domenica, 6 Giugno 2010 alle 23:30 e classificato in Tennis Italiano. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento.
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77 Commenti a “Binaghi: che brutta figura!”

1. fausto1985 scrive:
6 Giugno 2010 alle 23:58

ubaldo, per quanto riguarda l’ultima frase…non mettere limiti alla provvidenza!
2. effe scrive:
7 Giugno 2010 alle 00:25

che tristezza leggere tutto ciò…che comportamento bambinesco da parte della federazione…
3. Andrea Girelli scrive:
7 Giugno 2010 alle 00:39

State tutti facendo(e avete fatto) un lavoro meraviglioso per il tennis in questi anni. E’ veramente triste leggere come la FIT stia cercando di ostacolare chi ha messo cuore e anima in un progetto come ubitennis, che ha regalato a noi appassionati momenti di pura poesia tennistica e di altissimo livello giornalistico. E’ sempre un piacere infinito leggere i tuoi post, quelli di Tommasi, Clerici, Martucci e in generale di tutti i Professionisti (la P maiuscola non è un errore) che lavorano su questo sito. Avete creato una famiglia di amanti del tennis, che continuerà a volervi bene e a sostenervi. Continuate sempre così, con la libertà che vi ha contraddistinto e che vi ha resi i migliori. Grazie Ubaldo, per tutto l’amore che dimostri per questo sport
4. giancarlo scrive:
7 Giugno 2010 alle 07:07

Carissimo Ubaldo, condivido tutto quello che Lei scrive sul tennis ammiro tutto lo sforzo e il sacrificio che mette nel cercare di divulgare questo magnifico sport di cui, come veterano, sono un assiduo praticante. Purtroppo sembra quasi una battaglia persa fino a quando ci saranno simili personaggi alla guida della nostra federazione. I quali tutto fanno meno che promuovere il tennis. Del resto devo però amaramente segnalare anche il disinteresse di molti affezionados. Sono iscritto in un circolo di tennis, di cui non faccio il nome, durante la prima settimana del Roland Garros, nella sala tv del circolo non ho potuto vedere gli incontri di tennis perchè la maggior parte dei presenti preferivano vedere le qualificazioni della Formula uno. Certo che il Sig. Binaghi si permette di regalare 400 € alla Schiavone dei quali non credo ne avesse bisogno e poi a noi veterani ci fa pagare oltre 20 € per partecipare ai nostri tornei amatoriali magari uscendo pure al primo turno.
Questo mio scritto voleva solo essere una testimonianza di come viene trattato il tennis dalla federazione italiana.
A Lei Sig. Ubaldo le esprimo tutti i miei complimenti di solidarietà e di ammirazione per l’impegno che giornalmente dedica alla diffusione del nostro meraviglioso sport.
Cordialmente la saluto.
5. TCC’75 scrive:
7 Giugno 2010 alle 08:36

Binaghi non è il mio presidente!
6. Giovanni scrive:
7 Giugno 2010 alle 08:49

Ciao Ubaldo, sono un tuo grande lettore, e come tanti ti sono vicino, il comportamento di questi politici dello sport è vergognoso.
Continua a scrivere di tennis in modo onesto e passionale come hai sempre fatto, i veri appassionati capiscono gli sforzi che fate e avete fatto in questi anni per promuovere nel nostro paese uno sport così bello…grazie grazie e 1000 volte grazie per tutti i tuoi articoli
Giovanni
7. roberto scrive:
7 Giugno 2010 alle 09:14

Purtroppo la gestione del potere viene sempre esercitata così, da tutti i potenti e ovunque (vedi Berlusconi e tutti i suoi “colleghi” esteri).
Il nostro poi è vendicativo e cocciuto al massimo.
Per ultimo ha la coda di paglia perchè i risultati agonistici dei nostri atleti maschi sono veramente vergognosi: gli amici meschini prescelti dal presidente si esimomo per opportunitità dalle critiche, gli altri sono nemici.
8. nicola scrive:
7 Giugno 2010 alle 09:27

SONO SENZA PAROLE!!!! 400.000 EURO DALLA FEDERAZIONE ALLA SCHIAVONE!!!!!! PAZZESCO!! INACCETTABILE! BINAGHI E’ IL MALE ASSOLUTO DEL TENNIS ITALIANO!! FORZA UBALDO!!!
9. Freddo scrive:
7 Giugno 2010 alle 10:09

Solidarietà per Ubitennis, non mi sono trovato molte volte daccordo su la vostra linea editoriale ma il vostro sforzo per il tennis è solo da lodare ed apprezzare. Dispiace che la Fit senta il bisogno di doversi comportare così anche se in questo paese fare queste cose è diventata la norma.
La liberta di stampa dovrebbe difendere tutti ma è difficile farlo capire a chi è così arrogante da non guardare oltre al proprio naso.
10. Blualberto1966 scrive:
7 Giugno 2010 alle 10:52

Ho visto Binaghi diverse volte su supertennis, anche ad una presentazione in cui era presente Ubaldo Scanagatta, in una fila in fondo. L’ho sentito parlare e devo dire che, dal primo momento, non mi ha fatto una grande impressione, confermata dal fatto di aver dato, come ho letto, così tanti soldi alla Schiavone, sì, giusto, come spot, come distintivo della Fit sulla vittoria personale, già ben remunerata, dell’eccezionale tennista azzurra.
Ma come ! in un periodo in cui l’Italia ha bisogno di una sferzata moralizzatrice si fanno queste stupidaggini che non servono a niente, solo a buttare via soldi dei contribuenti.
La FIT non è la BNP PARIBAS o la Nike o qualche altro sponsor..è la FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS che riceve soldi dal popolo Italiano. Se invece di dargli alla Schiavone che non se ne fa niente ( ha già la GLORIA impagabile ) perchè non ci costruiscono qualche campo da tennis in più per aumentare il bacino dei giocatori , da cui magari tra 15-20 anni potremo avere una nuova Schiavone !!?!
Capisco quando uno gioca in Davis o fed Cup o Nazionale Calcio..ma quando gioca nell’Inter,Milan o a Wimbledon..gioca . prima di tutto per se.
Ha detto bene Scanagatta, si tratta di “Poteri Forti” assimilabili alla “Cultura Politica Italiana”.
Roba da matti..ma all’estero fanno così ?!..non faccio altro che vedere su Youtube giocatori impegnati in tornei in beneficenza e qui fanno il contrario..fanno la beneficenza ai ricchi.
Tutta la mia simpatia ad Ubaldo Scanagatta che leggevo già 25 anni fà su MatchBall.
11. haiden scrive:
7 Giugno 2010 alle 11:15

Mi dispiace Ubaldo questa situazione. Si possono conoscere anche i nomi di quelli invitati? Clerici? Torromeo? Non so perchè tutti quelli che conosco e che hai citato non sono stati invitati. Ah Martucci (…)? Di Ubitennis nessuno? Neanche un collaboratore? Ma come fate a sostenere le trasferte? Io mi ricordo l’Australia, New York… Il problema è che vi vedono come nemici e non come un sostegno e sinceramente non so se quella dei commenti non bloccati sia solo una scusa. Forse vi avrebbero ostacolato comunque cercando un altro pretesto.
12. mari scrive:
7 Giugno 2010 alle 11:18

Caro Ubaldo,
scrivo raramente ma seguo sempre con grande interesse il tuo sito e la passione per il tennis che alimenta il tuo lavoro e quello dei tuoi collaboratori non può non generare in chi vi legge e ama come voi questo sport ammirazione e gratitudine.

Apprezzo il coraggio di chi non vuole allinearsi alle posizioni federali , di chi vuole sentirsi libero di manifestare un civile dissenso rispetto a scelte fit che reputa discutibili(come quelle di cui tu parli nell’articolo),etc ma mi preme dirti che non c’è e non ci può essere spazio ad alcuna speranza che le cose cambino.

Quando nel 1966 François Truffaut girò Fahrenheit 451 non conosceva certo Binaghi ma conosceva il potere e le aspirazioni del potere(federale o politico poco importa) e sapeva che il sogno di qualunque potere è impedire che le persone si formino le proprie ideee liberamente( nel film i libri vengono bruciati proprio perche sono un pericoloso veicolo di conoscenza e, quindi, di libertà).

Io non conosco personalmente Binaghi ma i suoi comportamenti dimostrano che è affetto da una sindrome incurabile e molto diffusa
nel nostro paese,un virus che punta a eliminare il dissenso nell’informazione per riuscure cosi a eliminare il dissenso dei cittadini
(abrogando cosi implicitamente l’art.21) nella convinzione che ciò garantisca la difesa del propria potere per sempre.

Il tennis, perciò, è solo lo strumento, non è il fine.

Chi avesse a cuore il nostro sport farebbe delle voci del dissenso un parametro per verificare le proprie scelte ,per migliorarle, metterebbe tutte le idee al servizio della federazione non dividerebbe la stampa i in “buona” e “cattiva” ispirandosi cosi al “nostro” premier.

Il problema è che le voci come la tua sono rare anche per un’altro motivo, quello che nel nostro paese
«La vocazione all’ossequio e alla servitù crea più tiranni di quanti servi non creino, con la forza, i tiranni»…….
basta guardare il canale fit per rendersene conto.
13. Sergio scrive:
7 Giugno 2010 alle 11:41

Caro Ubaldo è oramai da 30 anni che seguo il tennis e mai avrei pensato che un’italiana potesse finalmente darmi la soddisfazione di vincere un torneo del grande slam. Il mio grosso rammarico è stato non poter vedere la finale con il commento del mitico trio Clerici/Scanagatta/Tommasi (in rigoroso orine alfabetico!) che mi hanno accompagnato negli anni a seguire e capire le più belle partite di tennis. L’ostracismo poi che vi ha dimostrato la Federazione dimostra una volta di più la loro pochezza che purtroppo nemmeno in un’occasione speciale (e speriamo non unica….) potevano mettere da parte. Giornalisti come voi tre che da una vita seguono il tennis e vi si sono dedicati anche nei momenti (per noi italiani) più bui meritano tutto il rispetto ed i ringraziamente per aver portato avanti la bandiera di questo sport ed in un momento come questo vanno ringraziati perchè se la schiavone ha detto di aver avuto come idoli Agassi, Sampras la Graf ecc li può aver avuti solamente segundo le partite su Tele + unica rete a trasmettere il tennis in quegli anni!
Sono certo che tutti i veri appassionati di tennis vi apprezzano e sanno che solo grazie al vostro lavoro e alla vostra passione il tennis, quello vero, arriva nelle nostre case.
Buon lavoro
Sergio
14. Cristiano scrive:
7 Giugno 2010 alle 11:55

Sono sconvolto da quello che ho letto caro ubaldo non avevo capito quali e quante fossero le difficoiltà che questo genio che sta alla presidenza causa a chi come te cerca solo di dare spazio a nostro bellissimo sport e da anni si batte per questo. Hai tutta la mia solidarità e il mio supporto e va doppio applauso a nostri tennisti che nostante tutto sono capaci di imprese come quella di francesca (due italiane nei primi dieci al mondo non dimetichiamo)
15. luca m. scrive:
7 Giugno 2010 alle 11:59

Caro signor Scanagatta, uno psicologo mi ha spiegato che il nostro cervello è costituito di quattro architetture ben distinte: una è la amigdala, la seconda i lobi frontali, la terza il cervello mammifero (mammal brain), il quarto il cervello rettile.
Queste persone di cui parla usano evidentemente solo quest’ultimo, il cervello rettile, che è quello dell’istinto di sopravvivenza, dell’autodifesa, del flight or fight, 100%, dico 100%! competitivo ed egocentrico.
Non conoscono viceversa, la cooperazione, il dialogo, la collaborazione, la tranquillità, vivono invece in uno stato di perenne rabbia, violenza, aggressività, dolore, frustrazione…
Chiami, chiami, dica ‘lucertoloniiii?!’, vedrà che qualcuno si girerà…
16. Max scrive:
7 Giugno 2010 alle 12:21

Grande Ubaldo, sono con te e ti ammiro per quello che fai con amore e dedizione per il tennis!

Purtroppo l’Italia è quella che è e come al solito non si smentisce.

Ma gente come te può cambiarla e l’imperativo deve essere: “Non arrendiamoci mai!”

Max A.
17. Catherine Bell scrive:
7 Giugno 2010 alle 12:23

Bellissimo articolo. Sostengo in pieno. Che brutta situazione. Ho paura che Binaghi ed i suoi seguaci si vanteranno troppo per questa fantastica vittoria di Francesca e che la situazione FIT peggiorerà.
18. siglomane scrive:
7 Giugno 2010 alle 13:11

Chi conosce di tennis sa bene da quale parte stare. Ubaldo continua così!!!
19. 400.000 di spiccioli scrive:
7 Giugno 2010 alle 13:30

Caro Ubaldo si vive di soddisfazioni. Leggendo quotidiniamente il tuo blog vogliamo stimolarti ad andare oltre i limiti, a migliorare giorno per giorno questa splendida creatura. Tu Vivi di luce propria. Altri vivono di luce riflessa.
Non dimenticare che chi ti osteggia ha fallito con Tirrenia, con i Pia , con Supertennis. E’ normale che ora cerchi di prendersi un pezzettino di gloria della Schiavone. Come fare? Semplice: Si prendono dai conti segreti della Fit 400.000 euro e si depositano su conto miliardario della regina di Parigi. Nasce un problema a livello di immagine. Come giustificare con i circoli oberati di tasse federali questo esborso?
Ecco la folgorante idea : I soldi vengono prelevati dal contributo che il Coni da alla Fit per la preparazione olimpica degli atleti.
Tutto perfetto. Ora anche i vari Seppi, Pennetta, Starace, Errani ecc. si aspettano un bonifico dello stesso importo visto che i 400.000 sono legati alla sola partecipazione e preparazione della prossima olimpiade.
Mah…genialoide…..l’albero delle idee della Foppapedretti e’ nulla al confronto.
20. Dante scrive:
7 Giugno 2010 alle 13:54

Egregio Ubaldo…..continua nel tuo eccellente lavoro di informazione e commento del tennis, continua con Clerici, Tommasi, Smeraro, Azzolini etc etc; continua a opporti alla supponenza dei gerarchi (nel caso) della F.I.T. E’ un piacere leggere i tuoi articoli e seguire il tuo sito.
21. mp4/18 scrive:
7 Giugno 2010 alle 14:00

ubaldo….capisco la tua amarezza come quella di molti tuoi colleghi.

ma da parte tua (e di tanti tuoi bravi colleghi che hanno ricevuto lo stesso trattamento), credo possa esserci la consolazione nel sapere che per gli appassionati di tennis voi siete il punto di riferimento, la voce degli appassionati, gli appassionati stessi a cui dare credito, coloro che da tanti anni ci hanno aiutato ad amare ancor di più questo sport e non i leccaxxxx e i tanti fenomeni dell’ultimo secondo che ora si tufferanno a capofitto sul tennis dopo aver ignorato indecentemente questo sport e che magari saranno i primi ad attaccare francesca se questa non dovesse ottenere risultati all’altezza a wbl (vedrete).

forza ubaldo e forza ubitennis
22. bianca scrive:
7 Giugno 2010 alle 14:18

Ma davvero per poter intervistare un giocatore italiano bisogna chiedere il permesso alla FIT? Pensavo fossero, se non loro, i loro manager a decidere. Anche per intervistare Federer, Nadal, le Williams ecc. dovete chiedere il permesso alle loro federazioni
23. Roberto67 scrive:
7 Giugno 2010 alle 14:48

Vorrei sapere se Barazzutti è il coach della Schiavone solo part-time oppure lo è stato solo per questo rtorneo oppure lo è solo part-time. Su Supertennis è stato infatto intervistato come “coach della Schiavone” piuttosto che come ct delle nazionali.
24. luca scrive:
7 Giugno 2010 alle 14:53

Se devo mettere a paragone la qualità del vostro servizio e quella di supertennis…beh…ci siamo capiti. Continuate così!!!
25. Ubaldo Scanagatta scrive:
7 Giugno 2010 alle 16:02

Ringrazio tutti quelli che qui sopra ci incoraggiano a continuare e chi ha detto cose molto gentili nei miei confronti. Sono un grosso sostegno. Penso proprio di non dover pagare i 300.000 euro che la Federazione mi ha chiesto per alcuni commenti qui pubblicati e giudicati offensivi (e che per fortuna il mio avvocato e tutti gli altri amici “esperti” di diritto che ho consultato non ritengono tali), ma vi assicuro che anche senza quelli la situazione è pesante.
Oggi i giornali che hanno pubblicato l’unica intervista concessa dalla Schiavone (a Supertennis e al mio ex vicedirettore Di Natale) sono stati “costretti” a riprendere (e quindi a citare) quella fatta dalla FIT.
Ora voi immaginatevi per ipotesi Lippi e i calciatori della nazionale che vincono in Sud Africa il titolo mondiale come in Germania 4 anni fa. All’indomani della vittoria a tutti gli inviati laggiù viene detto che chi vuole sapere come la pensano Lippi, i marcatori dei gol della vittoria, gli altri protagonisti…le interviste personali non sono concesse. Chi si vuole informare, o vuol dare qualcosa ai propri giornali, dovrà andare sul sito della Federcalcio o sulla tv della Federcalcio. Beh, non scoppierebbe la rivoluzione? Riuscite ad immaginarvi? Eppure la Fit ha gestito le cose esattamente così. Proponendosi come organo di stampa in concorrenza con chi è davvero organo di stampa, ed obbligando tutti coloro che volevano riportare comunque qualche frase “esclusiva” della “Schiavo” ad andare sul sito federale. Ma si può? Non è concorrenza sleale, oltretutto? In America si invocherebbe la legge Antitrust? Probabilmente anche Francesca, mal consigliata però, ci ha messo del suo. Fosse abituata a compiere grandi imprese come una Navratilova non avrebbe sentito il bisogno di fuggire da tutti e da tutto (bastava si concedesse un quarto d’ora eh, mica tutto un pomeriggio), anche se capisco che lei _ proprio per una questione di inesperienza a gestire situazioni consimili _ potesse anche ritenere di non aver più nulla da aggiungere alle tante risposte già date. Ma voi capite anche bene, e certo lo può capire anche Francesca, che un gruppo di giornalisti qualcosa di nuovo da poter domandare lo troverà sempre. Magari non originalissimo. Ma a volte bastano dieci righe di risposta per impostarci quel pezzetto che il direttore ti ha chiesto. I direttori….beh dovreste conoscerli. Sono capaci di chiederti un pezzo firmato della Schiavone la sera della vittoria! Piuttosto segnalo una curiosità: la FIT aveva dimenticato di chiedere a Wimbledon l’accredito per Supertennis, telecamere etcetera. In teoria non dovrebbero esserci a Wimbledon, ma queste cose fra federazioni _ anche se Wimbledon non appartiene alla LTA ma all’All England Club _ spesso si risolvono anche in extremis. Un po’ come l’intervento, benemerito, della Rai per far vedere in chiaro la finale della Schiavone a 2 milioni di italiani. A quel proposito voglio esse chiaro: io mi auguro che Supertennis ci sia e non il contrario. Qualunque cosa possa incrementare l’offerta al pubblico degli appassionati italiani, io sono contento. se non la pensassi così sarei come Binaghi, come chi non vuole che ci sia molteplicità d’offerta. Io invece ritengo proprio il contrario: più ce n’è migliore finirà per essere la qualità. Più giornlai invieranno i loro inviati e più spazio ogni giornale sarà costretto a dare il tennis. Quando eravamo in tre, Clerici, Tommasi ed io, non ero contento, credetemi. Era un guaio. Più siamo, più gente legge, più se ne parla, e meglio è. certo mi piacerebbe anche che Supertennis, eventualmente accreditato all’ultimo tuffo, poi non facesse prepotenze, non pretendesse esclusive, non sfibrasse talmente gli azzurri fino a renderli indisponibili per tutti gli altri media, Ubitennis compreso. Sicuramente questi ultimi episodi mi avranno alienato ancor più le simpatie _ ad esempio _ di Angelo Mancuso (già mi ha detto: “D’ora in avanti con te solo rapporti ufficiali”) e spero che non arrivino a influenzare anche i comportamenti di giocatori e giocatrici. Quelli con maggior personalità continueranno ad essere loro stessi, gli altri no. E a me non spiacerà soltanto per me, ma soprattutto _ eventualmente _ per voi.
26. matteo p. scrive:
7 Giugno 2010 alle 16:09

allora quando io letto sabato che la rai trasmetteva il match su rai2, mi sono assolutamente girate le palle, quando ho visto Lucia Blini di mediaset (che non ha mai dato una sola partita se non le semi e la finale di Roma, ennesima pagliacciata)mi sono roteate le palle, la penso esattamente come il signor Tommasi, se non c’era l’exploit Schiavone col cucco che il match veniva trasmesso (come sempre del resto)!
il tennis non è seguito da nessuno, parliamoci chiaro, ovviamente visto il torneone della Schiava tutti a lucrarci sopra……..il vero appassionato non è quello che va a vedere le finali o le semi, il vero appassionato (come me)è quello che si prende i biglietti per i court, è quello che resta dentro il Rolando dalle 10 alle 22 (giornata conclusa con Yani-Lacko sosp per oscurita) questo è il vero appassionato……..
Ringrazio e amo questo sito e il signor Scanagatta (che non conosco personalmente)e i suoi collaboratori che scrivono e ci tengono informati su questo splendido sport snobbato da tutti i media, mentre odio e reputo deleterio per il tennis la FIT (….) e il signor Binaghi (..cosa penso lo tengo per me sennò non postate…).
Detto tutto ciò dico un grazie a Francesca che lo hai stiratoooooooooooo, Binaghi non pensava mai che potesse vincere e le ha offerto una fraccata di soldi facendo pure la parte del signore e invece era semplicemente una scenetta per fare la parte del gufo.
Complimenti quindi Binaghi, tatticamente sei un drago, o astuto come una volpe……….
Ubaldo resisti c’e’un sacco di gente che ti vuole bene e che ti sostiene!
27. redazione scrive:
7 Giugno 2010 alle 16:22

Copiamo qui il commento di Laura, già pubblicato sul sito, perchè poichè ci potrebbero essere affezionati lettori di Ubitennis che non sanno come possono fare la donazione di sostegno al nostro sito, qui glielo spieghiamo senza ovviamente fare pressioni di alcun tipo su nessuno. Ma ringraziando sentitamente, è ovvio, chi si sentirà di farlo

“Sono una Fan-atic, ma sono andata sulla pagin aPayPal ed essendo assolutamente incapace nella gestione del web ,non ci ho capito nulla.Io posseggo solo un bancomat!!!come faccio?”.

Per qualsiasi domanda o per concordare un altro metodo per effettuare la donazione (con paypal o carta di credito basta andare a questo link http://ubitennis.quotidianonet.ilsole24ore.com/sport/tennis/2010/05/20/333900-sostieni_ubitennis.shtml), contattaci pure al seguente indirizzo email: ubitennis@live.co.uk

grazie
Redazione
28. Roberto Paterlini scrive:
7 Giugno 2010 alle 16:48

Caro Ubaldo,
a leggere ciò che scrivi vengono le lacrime agli occhi, ma dalla rabbia.
In che paese siamo? mi chiedo.
“Binaghi a casa sua invita chi vuole” ?
Sicuro che non fosse una battuta?
Non credevo che la FIT fosse casa di Binaghi, né che la presidenza di una federazione pubblica ne comportasse il diritto di proprietà…
Questa è la risposta di un capo ufficio stampa?
Complimenti!
Gli ostacoli ai giornali in genarale, poi, e a Ubitennis (che per giunta offre un servizio gratuito), mi sembrano davvero mosse di chi vuole il male del tennis… Dopo anni ed anni in cui l’Italia giornalistica se n’è altamente fregata del nostro sport, la FIT ha ben pensato di comportarsi in questo modo?
ASSURDO!
29. luca m. scrive:
7 Giugno 2010 alle 16:52

mentre ho finito di scrivere il mio primo commento di appoggio viscerale razionale ed emotivo per il mitico scanagatta (ma penso anche che tommasi sia nella stessa identica situazione), un angolo della mia mente mi diceva: ‘ma se tu avessi vinto il roland garros, avresti escluso dai festeggiamenti tizio caio e sempronio?’, risposta ‘no’; se il capo della tua federazione l’avesse fatto saresti rimasto inerte?’, risposta ‘manco a morire’. ‘avrei sicuramente detto, questa è la mia festa e me la gestisco io: largo a tutti, please’. adesso tutte le parole di encomio proferite per l’eroina, le sento meno calde; le scriverò sicuramente qualche frase che la faccia riflettere: i mitici (ripeto) scanagatta e tommasi non si toccano!!
30. Federico scrive:
7 Giugno 2010 alle 16:56

Caro Ubaldo,
premetto che fino a pochi giorni fa non conoscevo l’esistenza di questo sito. Memore delle telecronache del trio Clerici/Tommasi/Scanagatta, in occasione di questa cavalcata di Francesca Schiavone, decisamente deluso (come ahimè spesso accade) della qualità e della competenza dei commentatori dei principali siti internet che si occupano di sport (parlano solo di calcio e sono scarsi pure su quello…diavolo come siamo caduti in basso con il “giornalismo” sportivo e non solo) ho provato a cercare un commento di uno di voi tre e mi sono imbattuto nel prezioso ubitennis. Dico prezioso, perchè la merce rara ha grande valore e il vostro lavoro è merce rara. GRAZIE
Spero davvero che il sostegno di chi apprezza il vostro stile e la vostra professionalità vi possa ripagare delle frustrazioni e delle angherie ricevute da chi stile certo non ne ha.
31. Musca84 scrive:
7 Giugno 2010 alle 17:04

Un articolo dove emerge per l’ennesima volta la passione e la dedizione che tu Ubaldo e tutti coloro che lavorano a Ubitennis avete da sempre profuso, per amore del tennis, nei vostri articoli e conributi a questo sito. Un amore che avete da sempre condiviso con noi utenti, che sappiamo apprezzare e riconoscere persone di valore e di indubbia professionalità come voi siete. Ubitennis è un patrimonio del tennis italiano, è come tale andrebbe tutelato e quanto meno rispettato. Ma il signor Binaghi non lo conosciamo oggi..

Sempre forza Ubitennis, siete i migliori.
32. susanna scrive:
7 Giugno 2010 alle 17:06

sono meravigliata, anche se a pensarci bene non c’è poi da meravigliarsi tanto, che si parli ancora così tanto di “censura”; una parola che mi fa venire i brividi…ma è possibile che nel 2010 non si possa dire quello che si vuole? nei limiti naturalmente della decenza, dell’educazione.
mi piace leggere tutti gli articoli inerenti a questo sport e devo dire che sono d’accordo con Ubaldo: più ce n’è meglio è. però, nel corso di questi ultimi anni, devo ammettere che il vostro sito è stato, e lo è tuttora, il mio punto di riferimento. si può trovare tutto, posso anche leggere gli articoli di giornalisti come Tommasi e Clerici, non me ne vogliano gli altri, i quali mi hanno fatto conoscere il tennis in tv, ascoltarli è un piacere per le orecchie. A Roma volevo andare a trovarli per conoscerli di persona ma non mi sono azzardata per paura di disturbarli.
da un po’ di tempo a questa parte la mia curiosità si sta allargando anche a tutti voi di Ubitennis.
il giorno che avrete bisogno di una collaboratrice fatemelo sapere.
33. peter pan scrive:
7 Giugno 2010 alle 17:29

Ubaldo dubito che esista qualcuno in fit che non si limiti a prendere ordini dal presidente. La storia di questi anni ci sta tristemente parlando del personaggio. In una cosa sbagli. Non esistono buoni o cattivi. Esistono paraxxxx e spiriti liberi. Ubaldo ,per fortuna appartieni alla seconda categoria. Non saranno una serie di dispettucci da bambinello viziato a ridurre l’elevato spessore delle tue iniazitive. I veri appassionati di questo sport sanno distinguere il professionista competente dal praticone improvvisato.
34. Drasko scrive:
7 Giugno 2010 alle 17:57

Grande solidarieta’ ad Ubaldo!
Puerile l’ attegiamento della dirigenza federale che ha voluto “mettere il cappello” sul successo della Schiavone.
35. Andrea scrive:
7 Giugno 2010 alle 19:32

Tommasi, Clerici, Scanagatta, Lombardi. Il miglior team di commentatori e giornalisti sportivi che un paese di amanti del tennis poteva sperare. Preparate i vostri successori… della FIT ce ne frega poco. Un abbraccio
36. Pedrinho&Luvanor scrive:
7 Giugno 2010 alle 20:14

Caro Ubaldo è colpa tua, non guardi ” I Simpson”. Dovresti conoscere Monty Burns.
Montgomery Burns e’ un potente riccone assistito fedelmente dal segretario Waylon Smithers, che ha una passione morbosa per lui. L’espressione più celebre del signor Burns è “eccellente!”, pronunciata quando i suoi piani diabolici hanno successo. Immagina il Presidente ordinare : “Per Scanagatta niente pass, niente presentazione del libro, far partire una richiesta di risarcimento di 300.000 euro, niente intervista con Francesca”. Gli Smithers di turno puntualmente eseguono. Puoi visualizzare il leggero sibilo che esce dall’angolo della bocca del nostro Burns: “Eccellente”.
37. LucaGE scrive:
7 Giugno 2010 alle 20:35

Ubaldo devi rallegrarti!
Non essere invitati da lor signori è un onore!
Banda di incompetenti da cui è bene rimanere ben distinti
38. P&L scrive:
7 Giugno 2010 alle 20:55

“Binaghi a casa sua invita chi vuole” .
Non sapevo che il presidente avesse investito i suoi soldi all’estero nell’acquisto del ristorante “Napoletano” di avenue Franklyn Roosevelt .
39. andrea morelli scrive:
7 Giugno 2010 alle 21:34

Alla fine, dei presidenti di federazione non si ricorda mai nessuno. Nella mente e nel cuore degli appassionati di tennis restano i campioni, le loro imprese e quelli che le hanno raccontate. Scanagatta resta, Binaghi passa…

and
40. popone scrive:
7 Giugno 2010 alle 21:37

Di solito nell’800 quando vi erano particolari eventi felici per la comunità, il reggente dell’ordine pubblico, liberava dalle carceri ladruncoli e vagabondi, in segno di clemenza. Mi aspettavo che il signor Scanagatta, venisse riabilitato, e i suoi peccati veniali e in buona fede, azzerati, in segno di clemenza. Purtroppo le favole a lieto fine si leggono solo sui libri e questo mi dispiace. Vorrà dire che quando un maschietto italiano vincerà Wimbledon forse ci saranno degli indulti per tutti, ma purtroppo accadrà difficilmente e allora consoliamoci con la lettura degli articoli ben scritti dal sito ubitennis.
41. Agostino scrive:
7 Giugno 2010 alle 21:54

Uba’! Se passi per Napoli ti porto io a cena dove so io e ti faccio consolare! (e se porti pure Tommasi prometto che gli faccio credere che mi piacciono i playoff!)
42. Myla scrive:
7 Giugno 2010 alle 22:01

Sentire che qualcuno osteggia Il nostro Ubaldo, mi fa nascere un sentimento di rabbia! (Concedimi “nostro”, perchè per me, anche non conoscendoti personalmente sei, insieme a tutta la famiglia di Ubitennis, come quelle persone che conosci da una vita pur non essendo così nella realtà). Ma vi pare giusto che a molti ho dovuto spiegare chi era la Schiavone, perchè ne stavano parlando i telegiornali, cosa aveva fatto di così straordinario mentre se parli di calcio a una vecchietta ti sa rispondere qua in Italia?
Caro Binaghi, se tu avessi veramente un briciolo d’amore verso questo sport e verso di noi non fare il Presidente, sii Presidente con tutto il peso morale che questo incarico comporta. Per “morale” intendo rispettare l’importanza della divulgazione in quanto unica strada da percorrere per la crescita del nostro amato tennis. Non siamo tanti quanto i calciofili, un piccolo esercito al confronto, ma armati di passione, amore e civiltà. I veri amanti del tennis si riconoscono al primo sguardo e sentono chi non lo è. L’elemento disarmonico sei tu non i nostri giornalisti che osteggi. Loro è come se portassero l’acqua a chi sta morendo di sete. Non esagero. Sabato dopo la vittoria di Francesca, cliccavo Ubitennis ogni due minuti mentre aspettavo “l’acqua”. E non solo sabato, ogni giorno dell’anno.
Scusate il polpettone, odio i post lunghissimi, ma questo sfogo mi è venuto dal profondo della mia anima. Grazie, cari amici di Ubitennis.
43. BB 1980 scrive:
7 Giugno 2010 alle 22:16

Potrebbe essere utile non dare il minimo spazio alla vittoria della Schiavone da parte dei giornalisti boicottati; e poi chiedere il punto di vista della diretta interessata. Lei sì vincitrice al RG.
Altri invece non hanno mai vinto nulla : nè come tennisti, nè come ingegneri
44. pier-rafa scrive:
7 Giugno 2010 alle 23:31

Ubaldo, anche se i miei complimenti varranno poco, te li faccio lo stesso.
Si guardi la differenza dei commenti tra il tuo blog e quello della tribuna aperta della federazione, semplicemente di serie z!
Binaghi prima o poi verra’ sostituito, vedo nelle foto che un po di capelli bianchi li ha…
L’importante e’ che il successore la pensi diversamente, altrimenti campa cavallo…
Forza Ubaldo…

ps. e spezzo una lancia a favore anche di Tommasi che non ha avuto mai peli sulla lingua al riguardo
45. Mecir scrive:
8 Giugno 2010 alle 00:53

Ubaldo, sei un grande. La FIT invece è…. ecco, mi fermo qui. Non vorrei che alla fine ti chiedessero 600mila euro.
46. Stefano Sella scrive:
8 Giugno 2010 alle 01:19

Io credo che questo momento sia talmente sensazionale e unico per il nostro tennis, (mi sono sinceramente commosso e ancora quasi non ci credo), che il fatto che si tenti di inquinarlo con queste controversie, non possa comunque scalfirne la portata di assoluta grandezza. Ciò per dire che, pur d’accordo con il Dottor Scanagatta, in ogni caso la soddisfazione che ci è stata regalata da Francesca Schiavone, almeno quella, rimane inscalfibile e ci appartiene indelebilmente nonostante tutto. Allo stesso tempo mi scopro per nulla sorpreso di quanto elaborato dai soliti sospetti della nostra premiata federazione per compiacere le aspirazioni di fama immortale nei secoli dei secoli del proprio monarca. Mi pare infatti più che coerente con i fasti del passato della nostra dirigenza appropriarsi indebitamente di una vittoria che non gli appartiene per cementare il proprio potere dirigista e accentratore piuttosto che per promuovere concretamente, data l’occasione ghiotta, un movimento nazionale allo sfascio da tempi immemori. La stessa “gratifica” di quattrocentomila euro alla nostra eroina (che ha fatto benissimo ad accettarla, sia chiaro) mi pare, mi si conceda il beneficio del dubbio, più frutto del desiderio di legare implicitamente la nostra in una sorta di novello patto d’acciaio che la dissuada dal creare problematiche future piuttosto che di premiarla debitamente come la logica del mercato sportivo oggigiorno vuole (pensiamo al calcio, dove nessuno si scandalizza allorchè tali elargizioni avvengono, seppure preventivamente concordate e non improvvisate a seconda dell’utilità della situazione). L’impressione che ho è che la Federazione Italiana Tennis, per propensioni, modus operandi, e sistema gerarchico, sia una sorta di cellula reazionaria nel nostro panorama sportivo che, nascosta nelle pieghe della crisi del proprio settore di competenza, abbia potuto, ignorata da tutto il sistema, autoconservarsi e rigenerarsi continuamente, indenne dalle innovazioni di pensiero e di politica gestionale che, nel bene o nel male, hanno caratterizzato l’ambiente negli ultimi trenta anni in particolare. L’oblio in cui è caduto il nostro sport in Italia ha, in ultima analisi, consentito il perpetrarsi di un microcosmo retaggio del passato in grado di sopravvivere proprio in virtù della pochezza dei suoi stessi prodotti. Se si parte da questo punto di vista allora il momento di rottura non potrebbe che essere individuato proprio in un successo inatteso, come quello della Schiavone appunto, in grado di rompere gli schemi abituali e di catalizzare attenzioni nuove che ne possano minare l’autarchia, magari anche avvicinando investitori nuovi nel settore che ne destabilizzino il monopolio. Ecco allora che, subodorando questo rischio, mi pare assolutamente logico che il sistema federale, per proteggersi e mantenere inalterato il suo schema riproduttivo, non possa fare altro che agire immediatamente per “mettere le mani” sul potenziale elemento di rottura, bollarlo col proprio marchio di fabbrica, circoscriverlo adeguatamente con un degno cordone sanitario ed assumersi ad interim la prorogativa di osannarlo come la circostanza impone ma, molto probabilmente, con l’intento inconfessabile di ricondurlo al più presto in sicurezza nel proprio recinto lontano da sguardi indiscreti. Spero sinceramente la mia visione sia troppo pessimistica e che in assoluto si riveli scorretta, purtroppo però mi sembra di riconoscere abbastanza chiaramente i segnali del fatto che così non sia (mi è bastato vedere l’impavido Capitano Barazzutti piazzato statuariamente in tribuna a Parigi con la stessa metodologia con la quale veniva movimentata la salma del film “Week end con il morto” per ravvisare i primi sintomi della situazione, forse gli avrebbero voluto anche appuntare al petto qualche medaglia!). Ecco quindi perché non sono sorpreso e perché, nonostante le continue e giustificate denunce dello stimato Scanagatta (che invito a non mollare!) non intravedo nulla di buono all’orizzonte.
47. andrea scrive:
8 Giugno 2010 alle 01:38

caro ubaldo, il modus operandi di questi signori si conferma ancora una volta piccolo e meschino. il lavoro che invece voi fate quotidianamente è invece prezioso e non teme confronti in termini di qualità, capacità di approfondimento, passione.
spero che continuerai a svolgere testardamente il tuo lavoro, alla faccia dei binaghi e dei tirannelli di turno.
grazie per tutto quello che hai saputo raccontarci in questi anni.
48. maria carolina viviani scrive:
8 Giugno 2010 alle 04:50

E’ notte e sto lavorando in Ospedale. In questo periodo scelgo di fare i turni di notte x seguire il tennis e scrivere su Ubitennis.
Domani, o dopo farò con piacere quello di cui c’è bisogno xchè questo sito vada avanti sempre meglio. Su Binaghi, le dico che quando abbiamo fatto la protesta x la libertà di informazione e di stampa, ho pensato molto a lui e alla sua parte politica che mi pare non sia la sua…Non ti curar di loro ma guarda e passa….
E deve passare per l’Italia, per il tennis, per i giovani e contro un nazionalismo, in certi casi (e non mi riferisco a Schiavone) dannosissimo. Oltre che contrario allo spirito del tennis atp wta.
Ringraziandola sempre…una richiesta: ci parli di più di Roger…
corallina viviani, roma
49. marco61 scrive:
8 Giugno 2010 alle 05:57

Proprio ieri ho scritto sul blog di Federtennis quanto riporto qui sotto. Ovviamente hanno pensato bene di non pubblicarlo. Ne approfitto per ringraziare cotanta dimostrazione di democrazia ed apertura al dialogo:

Non vorrei essere frainteso. L’impresa compiuta da Francesca Schiavone porta con sè un valore sportivo immenso, e solo chi come noi è appassionato del nostro sport, può capirne fino in fondo la grandezza.
Non avevo pianto quando Panatta vinse Parigi nel 1976, avevo 15 anni e non ero abbastanza maturo per capire cosa fosse successo.
Al contrario, vedere Francesca alzare la Coppa, qualche lacrimuccia me l’ha fatta versare.
Approfitto di questo spazio cortesemente messo a nostra disposizione per ringraziare di cuore Francesca per l’emozione che ha saputo regalarci.
Detto questo, la vittoria a Parigi non ha un valore soltanto sportivo, ma rappresenta anche un’enorme soddisfazione economica per chi riesce ad aggiudicarsi quel trofeo.
Francesca ha così potuto rimpinguare il già cospicuo conto in banca incassando un assegno pari a (correggetemi se sbaglio) 1.120.000 euro.
Che non si gridi allo scandalo per questo! Attorno al nostro sport si muove una quantità di denaro talmente grande che il minimo che si possa fare è ricompensare come giustamente merita chi, in prima persona, permette che tutto il movimento si muova.
Detto anche questo, non sono d’accordo sul fatto che la Federazione abbia ritenuto opportuno versare altri 400.000 euro alla nostra campionessa, quasi come se avesse vinto una semplice medaglietta in vermeil.
Intanto, tolte le gare a squadre, il tennis è uno sport individuale dove chi gioca rappresenta solo sè stesso. L’Italia, intesa come nazione sportiva, domenica non ha vinto nulla.
Al contrario ritengo assolutamente giustificati i premi elargiti per le vittorie in Fed Cup, e il motivo è facilmente individuabile.
Inoltre con questo gesto la Federazione rischia di amplificare il significato economico della vittoria in uno Slam, denigrandone il valore sportivo.
Per quanto già ricevuto da Francesca per la sua impresa, avrei preferito sapere che quei 400.000 euro, che non è proprio una sommetta, fossero destinati ad altre iniziative. Ad esempio promuovere il tennis nelle scuole, acquistare racchette per bambini che non possono permettersele (non potrebbero pagarsi il campo? Un muro basta e avanza), aiutare altri atleti promettenti che hanno nel cassetto lo stesso sogno che Francesca ha saputo realizzare.
50. daniele marchi scrive:
8 Giugno 2010 alle 08:24

Solo una domanda, ma perchè Schiavone si assoggetta a tutto cio? è una campionessa? lo dimostri anche fuori dal campo, Federer o Nadal o Serena parlano con chi decide la loro federazione? Ne esce la solita triste Italietta, capace di farsi male anche quando, per una volta, le cose vanno bene. Sempre sostegno a ubitennis, vi sosterrò se potrò, ma il precariato aiuta poco. ciao.
51. claudia scrive:
8 Giugno 2010 alle 08:33

va bene binaghi e tutto, però - e lo dico da collega giornalista - sarebbe ora che i diretti interessati (in questo caso Schiavone) cominciassero a parlare con chi vogliono, e non con chi viene loro detto! a quel punto, il gioco sarebbe fatto. che può farle binaghi? requisirle la vittoria?
52. Federico Di Carlo scrive:
8 Giugno 2010 alle 08:38

Ciao Ubaldo,
scrivo per esprimerti la mia totale solidarietà.
Se i burocrati della federazione fossero spinti e motivati da un briciolo di quella vera passione che spinge tanti di noi a sacrifici personali per il tennis, la situazione e la cultura tennistica del nostro paese ne riceverebbe un beneficio che va al di la di ogni lungimiranza!!!!!
53. Esiliato scrive:
8 Giugno 2010 alle 08:47

Ubaldo complimenti per tutto!
Beh guarda, io sono molti anni che mi lamento e denuncio gli atteggiamenti di cui te oggi sei vittima. Fin dai tempi dei commissariamenti, atti molto duri, col quale si intravvedeva il piglio nei confronti dei possibili oppositori (possibili perchè in quelle circostanze, dalla base, si sono tentate delle mediazioni, poi rigettate in alto, in toto). Non nascondo il mio rammarico per questo stile, perchè, devo anche ammettere, sinceramente, che hanno mostrato una migliore capacità amministrativa dei precedenti (peraltro disastrosi), soprattutto dal lato del marketing e dell’immagine. Mi domando con estremo rammarico, quanto bene si poteva fare al nostro tennis , se non si disperdevano tutte queste preziose energie in una lotta senza quartiere contro tutto e tutti… dalle amministratori locali, ad alcune vecchie glorie, a firme libere a giocatori renitenti alla leva coach compresi e chi più ne ha più ne metta. Che spreco è stato tutto ciò? Quanto si sarebbe fatto di più se si ammetteva la difficoltà della situazione ereditata (cosa di cui non sono responsabili, se non per il fatto di avrne ereditato il bacino elettorale). Beh, credo che caro Ubaldo, hai di fronte a te due scelte: o fare alla Tommasi, continuare il tuo mestiere, non citarli neache più, e attenerti al tuo magnifico lavoro di cronaca degli eventi nel mondo del tennis. Oppure si potrebbe iniziare quella che è la vera ed unica azione possibile per erodere le basi del regno… accogliere i circoli in diaspora (ne conosco una marea ormai pronti alla fuga) e creare un mega portale che magari con l’appoggio su altre galassie (UISP, PTR o simili) organizzi una ramificata ed economica attività dalle basi nelle competizioni a squadre, stipula di calendari ecc, fino a grandi tornei…
Ci fai un pensierino?
PS: finalmente si sono accorti che gli Slam sono importanti. Alla buonora!!!
54. drein scrive:
8 Giugno 2010 alle 09:14

L’ho detto un milione di volte, Ubitennis svolge almeno per me un lavoro ineguagliabile. A me sembra davvero incredibile che Binaghi e soci abbiano un comportamento così miope, anche perché dovrebbero essere coscienti che la loro considerazione a livello nazionale ed internazionale è pressoché nulla, mentre giornalisti del calibro di Scanagatta e Tommasi sono apprezzati ovunque. Questa gente non è stupida, benché le loro azioni farebbero pensare al contrario. E del resto, se ci pensate, laddove manca la competenza, laddove ci si rende conto che non si è in grado di offrire un servizio paragonabile con quello della “concorrenza”, invece di cercare dei punti di incontro, si fa come all’asilo, cercando di mettere i bastoni tra le ruote in ogni modo.
Ciò che non considerano è che le persone sono perfino dotate di cervello, e specie quando si è pochi, si sa perfettamente da che parte stare!
Forza Ubaldo!!!!!
55. sisben scrive:
8 Giugno 2010 alle 09:35

Complimenti a Ubaldo ed a tutta la redazione.
A conferma purtroppo di quanto hai scritto a proposito della pessima gestione mediatica, anche dalle home page dei giornali online è scomparso ogni riferimento, peraltro già da ieri!!!, alla storica vittoria……. il che si commenta da solo e avvalora purtroppo quanto scrivi.
Che dire…. o meglio mi chiedo: ma chi si occupa del marketing in FIT?…mandiamolo/li a casa…
56. Nilus70 scrive:
8 Giugno 2010 alle 09:44

Che rabbia e che tristezza. Quale sarebbe l’aggettivo per bollare al meglio questo genere di comportamenti arroganti da parte della Fede(gene)razione? omissis ….credo che sia il termine appropriato. Il fatto che Francesca ora si alleni nel centro federale evidentemente autorizza la FIT a gestirla come crede, e credo che Francesca farebbe bene ad aprire gli occhi….un conto è l’aiuto ed il supporto tecnico, un conto è la gestione dei rapporti con la stampa….(detto per inciso, fossi stato nella Schiavone avrei detto a Binaghi: accetto i 400.000 Euro e pretendo che vengano utilizzati per il vero sviluppo del tennis a livello giovanile…)
57. Carlo Pestalozza scrive:
8 Giugno 2010 alle 09:58

Fate un lavoro immenso e di qualità; leggervi quotidianamente è un piacere.
Vi esprimo tutto il mio sostegno. Grazie Ubitennis
58. virgilio scrive:
8 Giugno 2010 alle 11:16

coraggio Ubaldo,
gli uomini liberi sono sempre una minoranza, i sevi invece sono tanti e senza di loro l’anacronistico potere assoluto di BINAGHI non potrebbe esistere. Comprese ovviamente le tante ingiustizie.
Dovresti dedicare una pagina di UBITENNIS alle tante ingiustizie portate avanti dalla FIT: maestri, giocatori dirigenti, persino bambini……
Il dissenso viene punito in maniera inqualificabile.

Viva gli uomini liberi
59. Danny scrive:
8 Giugno 2010 alle 11:55

Condivido il risentimento di Scanagatta per il trattamento ricevuto da Binaghi, purtroppo, e non ci vuole un genio a capirlo, il presidente è una delle persone più rancorose del pianeta. Si potrebbe tentare un tentativo di conciliazione ma mi pare che le posizioni stiano divergendo sempre più.
La Fit mette paletti, Ubitennis non le manda a dire, la Fit chiude sempre più definitivamente a Ubitennis. Lo schema è quello. Solidarietà comunque a Scanagatta.
Su una tesi però non sono d’accordo con Ubaldo. Io non trovo l’atteggiamento di Francesca sconveniente. Non è compito di Francesca promuovere il tennis italiano più di quanto abbia già fatto. Anzi, personalmente, ritengo stucchevole la sovraesposizione mediatica di chi riesce a compiere un’impresa nello sport. Stile Pellegrini nel nuoto e Pennetta (che di imprese non ne ha mai compiute) nel tennis.
Ho ancora negli occhi e nelle orecchie le varie comparsate delle campionesse o presunte tali nei vari talk show e mi viene la nausea a sentir parlare delle abitudini sessuali dell’una, dell’interesse per la moda dell’altra. Quasi come se una grande atleta, al giorno d’oggi, debba diventare per forza un personaggio mediatico accattivante.
Le interviste a tutto tondo non avvicinano il pubblico al tennis, ad avvicinarlo al tennis sono le imprese e quelle sì devono essere (e sono state, almeno in questo caso) sottolineate con forza dai media.
Il resto è gossip e bene ha fatto Schiavone, che pure è una persona simpatica, a non fare come Pennetta.
60. martire scrive:
8 Giugno 2010 alle 12:01

E’ un periodo cosi’ cosi’ per Binaghi. E’ un po giu di morale perchè non ha nemici da abbattere. Deve prendere quello che passa il convento. In questo momento puo’ fare dispetti solo a te , Tommasi e compagnia.
Prendetevela con filosofia. Se non ci foste Voi lancerebbe i suoi strali contro qualche poverocristo. Forza e coraggio, siete i nuovi martiri , immolatevi per la causa comune.
61. Alberto per il Tennis scrive:
8 Giugno 2010 alle 12:25

Buongiorno a tutti,

l’atteggiamento della federazione nella gestione della vittoria della Schiavone è a dir poco discutibile. Non sembra una vittoria del singolo bensì della federzione stessa e ciò anche a discapito dell’immagine della vincitrice.
Ho visto un flash dell’intervista che la Schiavone ha rilasciato a Supertennis e, ahimè, certe frasi sono state inopportune e fuori luogo, sopratutto per la mancanza di rispetto rivolta alle altre testate alle quali non ha rilasciato interviste.
La vita è una ruota che gira e le persone al vertice prima o poi cambiamo e anche Francesca, che spero continui a vincere per i prossimi anni a venire, dovrà rapportarsi con sconfitte, classifiche peggiori e una federzione che prima o poi dovrà investire su altri giocatori.
Se avesse vinto Flavia, quale atteggiamento avrebbe avuto la federazione considerando che lei si allena in Spagna?Quali sarebbero state le dichiarazioni del sig. Binaghi?
Non lo sapremo mai, o comunque non nell’immediato, sperando che Flavia possa a sua volta vincere qualce cosa di importante a breve.
Per quanto riguarda il vostro lavoro, spero possiate contunuare ancora a lungo senza intromissioni “federali”.
Per concludere, la federzione anzichè dare quei 400.000 euri alla Schiavone, che ne aveva già vinti più di un milione, avrebbe potuto mettere a disposizione quella somma per i circoli tennis per far crescere scuole e movimento. Non dimentichiamo che il tennis è sempre più sport d’elite!!!! e spesso non alla portata di tutti.
62. magico22 scrive:
8 Giugno 2010 alle 13:20

Come sempre in Italia alcuni riescono ad adombrare i grandissimi momenti di GIOIA per una immensa impresa sportiva.
Riescono a mettersi in luce solo sfrurttando il LAVORO, la GRINTA e la CLASSE degli altri.

GRANDISSIMA FRANCESCA E RICORDA SEMPRE CHE LA VITTORIA E’ TUA

FORZA A UBALDO E A TUTTI QUELLI CHE DA ANNI AMANO CAPISCONO E DIFFONDONO IL GRANDE TENNIS
63. Paolo Moro scrive:
8 Giugno 2010 alle 13:29

pregiatissimo Scanagatta,” l’italia di noi” che veramente sentiamo ed amiamo il tennis, ieri sera durante la trasmissione Porta Porta, ha vissuto due sentimenti contrastanti:
il primo , la gioa di cosa è stato e cosa rappresenterà il risultato di Francesca Schiavone, al punto che il salotto buono televiso, ha avuto il piacere di inviatrla e giustamente celebrarla !!!!

il secondo, lo stupore, lo smarrimento,…. il quasi fastidio…., di vedere che sul carro di chi vince, tutti vogliono salire,(senza nulla togliere alla professionalità di Bruno Vespa).

Questo è sempre meglio del “nulla”, ma siamo già convinti che domani se non ci sarà un altro risultato ecclatante, del tennis più nessuno ne riparlerà!!

Sicuramente non è la cosa migliore per il ns. sport, perchè penso che tutti siamo convinti, che anche un buon 21 o 98 al mondo è degno di sentirsi un portabandiera dell’italia sportiva nel suo momento e non considerato uno sconosciuto dal mondo dei media genarlisti.
E sicuramente solo con un progetto di “programma”, che parta proprio da questa vetrina mediatica eccezionale, si potrà finalmente costruire un vero e chiaro futuro per il tennis italiano., anche con risultati meno eccelsi, ma che sono sempre dei risultati da rispettare e valorizzare per quello che possono dare di esempio per tutto il movomento.

Aspettando tempi migliori…….
Le auguro buon lavoro
64. marco61 scrive:
8 Giugno 2010 alle 14:17

Mi sento in dovere di scusarmi con i redattori di “Tribuna aperta” o chi per loro, perchè il mio post di cui sopra, anche se con un po’ di ritardo, è stato pubblicato in mattinata.
Ringrazio per la considerazione e sono felice che se ne possa discutere liberamente. Dopo tutto la Federazione si finanzia anche con quanto gli iscritti versano per il tesseramento e le partecipazioni ai tornei. Quei soldi provengono anche dalle nostre tasche, mi sembra quindi corretto e doveroso permettere di esprimere le proprie opinioni in merito.
65. laura scrive:
8 Giugno 2010 alle 16:36

Come al solito siamo qui a commentare il “modus operandi” di persone che dovrebbero ben conoscere come comportarsi per promuovere ciò che a loro è stato solo affidato per far crescere e che invece, queste stesse persone ,considerano di loro proprietà. Mi dispiace soprattutto per Francesca che aveva tutto il diritto di festeggiare con chi desiderava lei e non con chi desiderava il Presidente.Da quel poco che ho potuto intuire dalle sue interviste credo che Francesca sia uno spirito libero e che quindi non si lasci condizionare in futuro da chi vorrà gestire il suo successo solamente per brillare di luce riflessa .Francesca ricordati degli amici fidati e di chi disinteressatamente si occupa di tennis da una vita!
66. BB 1980 scrive:
8 Giugno 2010 alle 16:36

Ho letto l’intervista rilasciata dal presidente FIT pubblicata oggi sul corriere; la considerazione che mi viene spontanea è che l’intervista fa riferimento alla vittoria della Schiavone, motivo principale della stessa intrvista a Binaghi.
Mi auguro per lui che le prossime interviste possano essere focalizzate sul suo operato, e non su quello altrui; indipendentemente che lo stesso operato faccia riferimento alla sua attività di presidente FIT, di tennista, di ingegnere. E che dunque possa parlare per quello che riesce a fare lui, non la Schiavone.
Farsi belli coi meriti altrui mi sembra troppo facile
67. dr house scrive:
8 Giugno 2010 alle 18:48

Anche oggi…non e’ possibile. Ma come si fa. Lo intervistano per la Schiavone e parla male degli uomini. C’e’ da analizzare il suo vissuto.
68. bianca scrive:
8 Giugno 2010 alle 20:06

Io sono dell’idea che la Schiavone avrebbe dovuto rifiutare i 400.000 euro della FIT oppure, come è già stato detto, destinarli ai giovani. Comunque farebbe ancora in tempo. Quello che mi stupisce (o forse no) è il provincialismo della FIT. Come si fa a decidere di dare un premio in denaro a una che ha appena vinto oltre un milione di euro? In un momento di crisi come questo poi. Esiste un’altra federazione di tennis al mondo che abbia dato un premio in denaro a un vincitore di Slam?
69. samuele scrive:
8 Giugno 2010 alle 22:55

Binaghi è come De Villiers. E’ un uomo di (poco) potere che non c’entra niente con il tennis. Speriamo che si faccia da parte al più presto come ha fatto l’ex presidente esecutivo dell’ATP (detto Michey Mouse).
Ogni volta che sento Binaghi parlare mi convinco sempre più che si tratti di un manager di dubbie qualità oltre che di una persona davvero antipatica.
70. Salvatore Sallemi scrive:
9 Giugno 2010 alle 01:08

Pur conoscendo Scanagatta dai tempi delle telecronache su telepiu’ ho scoperto ubitennis solamente qualche ora dopo il successo di Francesca al Roland Garros. I problemi di ubitennis con la fit sono analoghi a quelli di altri organi di informazione, ad esempio tennisbest, che non sposano le idee della federazione, ed anzi osano esprimere delle critiche sul suo operato. Purtroppo i tempi di chi diceva non condivido le tue idee ma mi battero’ fino alla morte affinché tu possa esprimerle sono assai lontani. E con grande rammarico va evidenziato che diversi presidenti di circolo seguono pedissequamente il modello Binaghi, disinteressandosi, invece, delle reali esigenze dei soci, come se i circoli fossero di loro esclusiva proprietà.
Nella vicenda della cena di gala e dell’intervista off limits per le voci più
autorevoli del tennis italiano, la Schiavone non e’ immune da colpe, in quanto
avrebbe dovuto evitare che binaghi si impadronisse di un successo a cui non
ha contribuito. Francesca, che nella classifica dei premi guadagnati nel 2010 e
‘ al terzo posto dietro le sorellone americane, dovrebbe avere il coraggio di
rinunciare al sontuoso premio messole a disposizione dal generoso, con i soldi
nostri, e chiedere che lo stesso venga ripartito tra le giovani promesse del
tennis italiano. Per ciò che può contare, aderirò anch’io a tennis fanatic. Verrano tempi migliori anche per chi crede nella liberta’ di opinione, tieni duro Ubaldo.
71. TCC’75 scrive:
9 Giugno 2010 alle 09:36

Il contratto che premia i premiati è una buffonata, poichè il tennis non è la scherma (se lo fosse almeno saremmo dominanti!) che necessita di incentivi.
Baccini l’altro giorno, saltando immediatamente sul carro del vincitore, ha sottolineato l’importanza di Tirrenia nella vittoria di Francesca. Ah si? E se Fognini andasse ad allenarsi con Furlan potrebbe vincere gli US Open?

Ubaldo, Rino e gli altri hanno rappresentato il tennis in questo paese, molto di più del Pescosolido che va al quinto contro Carlos Costa o i derby romani tra Santopadre e Sanguinetti mandati all’una di notte da Rai 3. Che oggi siano costretti a chiedere il permesso per poter intervistare la campionessa del RG è veramente uno scandalo.
72. Federico scrive:
9 Giugno 2010 alle 10:05

penso che Ubitennis sia un prodotto eccellente e che meriti di essere sostenuto. io lo farò e mi auguro che l’iniziativa abbia successo.
73. luciano narciso scrive:
9 Giugno 2010 alle 10:25

Vezzali, Granbassi, Trillini ecc. ecc. stanno rosicando. Se avessero intascato 400.000 per ogni trionfo sarebbero plurimiliardarie. Un regalo inopportuno e fuori da ogni logica considerando che lo stesso presidente Binaghi, anche nell’ultima intervista, continua a piangere miseria e a invidiare le federazioni che gestiscno gli slam. Il suo collega spagnolo deve essere uno spilorcio di prima categoria…..a Nadal neanche un centesimo di premio……
74. roberto scrive:
9 Giugno 2010 alle 13:38

ho avuto la sfortuna di vedere binaghi fuori dal centrale del Roland garros sabato subito dopo la finale! sembrava avesse vinto lui il torneo da come parlava al telefono! Gli ho sentito dire frasi come “hai visto, ce l’abbiamo fatta!” però mi domando che cosa lui abbia fatto!!! veramente indisponente
75. Tania scrive:
9 Giugno 2010 alle 17:34

Perché vogliamo parlare della vittoria in FED cup della scorsa edizione? LE ragazze dove sono state viste??
Flavia alle Iene e tutte e 4 assieme da Chiambretti a farsi sbeffeggiare. E ovviamente (anceh se non dovrebbe essere così) a sapere cos’è una Fed Cup siamo sempre i soliti 4 “deficienti” (parola che scrivo con orgoglio perché se è questa la deficienza…).
Al di là di dissapori tra alcuni giornalisti e la federazione trovo che ad una festa che dovrebbe avere un sapore di lancio mediatico di un avvenimento così bello, avrebbero dovuto essere invitati tutti i giornalisti necessari (e non solo quelli sufficienti) a diffondere la notizia in maniera egregia.
Ovviamente non parlo di invito alla festa per rispetto della persona, ma per evidente necessità di presenza dei giornalisti.
76. BB 1980 scrive:
9 Giugno 2010 alle 18:04

Off topic
E se si organizzasse un master 1000 sulla diga del monte nieddu ?????????
77. gudpis scrive:
10 Giugno 2010 alle 08:56

Ritorno sul discorso premio…..
400000 motivi per poter avere una ragazza intelligente e schietta sempre (vita natural durante) dalla propria parte? Non che la nostra bravissima atleta sia stata comprata…. per carità!, ma di fatto sarà dura per lei da ora in poi dire qualche cosa contro o non partecipare a qualche manifestazione, o dire no alla Fed Cup magari perchè si gioca in terra e il prossimo torneo importante (che lei ha dimostrato di poter vincere) sarà in veloce……

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10 Commenti a “Binaghi: che brutta figura!
Una talpa hacker si annida nel mio blog?
Beh, allora la talpa si vergogni!”

  1. Ubaldo Scanagatta scrive:

    riattacco da qui i nuovi, eventuali, commenti. Domani spero di trovare il tempo di mettervi al corrente sui risultati della donazione per la quale ringrazio tanti di voi.
    quanto sta accadendo dimostra che chi ci aiuta non sbaglia. Se qualcuno, talpa o meno, spera di soffocare questa voce libera, si sbaglia. E, ribadisco quanto scritto nel sottotitolo: si vergogni!

  2. Ubaldo Scanagatta scrive:

    chiederò all’amico e collega Daniele Azzolini di inviarmi copia della lettera aperta scritta a Francesca Schiavone su Matchpoint, un articolo eccellente che mi sento di condividere in toto, per pubblicarlo su questo blog.

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    lo ha fatto e l’ho già pubblicata. Dovete tornare in testa al blog per leggerla.

  4. matteo p. scrive:

    io voglio una statua per Ubaldo……….che coraggio e che voglia di lottare, un vero esempio!!!!
    La fit per me non esisteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

  5. Nicola aka psycobe scrive:

    Io ho persino ricevuto il cappellino di Ubitennis, cosa di cui sono molto grato. Siete assolutamente certi che ci sia stato un intervento volontario per danneggiare il vs. sito? E’ un’affermazione molto grave.

    Per altro la FIT fa poco o nulla per risultare meno indigesta al pubblico di quanto non comporti il suo ruolo di istituzione, e come tutte le istituzioni in Italia sovente le zone d’ombra e l’uso personalistico da parte dei dirigenti comportano una scarsa stima da parte dei cittadini e scelte discutubili nell’uso delle proprie risorse economiche (pensiamo a quanto accaduto in occasione dei recenti mondiali di nuoto, oggi oggetto di inchieste penali). Qui mi fermo, non avendo fonti cui fare riferimento per commentare il comprtamento federale.

    Di sicuro, avendo a disposizone anche un canale televisivo, alla FIT non mancherebbero i mezzi per garantirsi una maggior trasparenza dal punto di vista della comunicazione con gli utenti diciamo così “generalisti”. Su questo tema credo possiamo essere tutti d’accordo.

  6. P&L scrive:

    Conosciamo i limiti di Binaghi. C’e’ poco da fare. Il personaggio è coerente. Continua a sbagliare in maniera coerente con giornalisti, tecnici , giocatori, circoli, maestri. La sua strategia del terrore finora ha pagato, ma per chi si comporta così prima o poi arriva la fine. Bisogna avere pazienza. Sediamoci sul fiume e aspettiamo….

  7. Nicola aka psycobe scrive:

    Ho riletto, con attenzione, tutti i commenti all’articolo misteriosamente sottratto alla propria sede naturale. Riesaminati con distacco, a 60 giorni di distanza dagli eventi, posso riassumere, sig. Scannagatta - e mi scusi se mi permetto di rivolgerle una questione direttamente - che la politica federale sia indirizzarsi totalmente in base al caso più che sulle indicazioni del buonsenso?

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    mi arrivano strani commenti, che un tantino mi insospettiscono. Ho deciso allora che d’ora in avanti pubblicherò _ laddove mi lascino perplesso _ soltanto quelli ai quali, rispondendo alle loro email, e preannunciando una mia risposta, gli indirizzi mail non mi risultino fittizi. Perchè un conto è voler mantenere l’anonimato, un altor è mandare email con indirizzi mail fasulli per poter dire quel che si vuole (anche cose pesanti), senza poter essere rintracciabili…nè minimamente responsabili delle proprie dichiarazioni

  9. silvan scrive:

    Buon giorno, grande Ubaldo!…l’unica forza rimasta a manifestare contro questa Fit è la stampa, non mollare!!!! ma bisogna assolutamente trovare un gruppo serio di persone che combatta per cacciali via.
    Stanno massacrando un movimento!
    Proprio oggi eravamo 3 giocatori sui 40 anni di 3 cat. e un giudice arbitro (veri apasionati che di tennis ne han visto tantissimo a tutti i liveli) e tutti
    d’accordo sullo scandalo di dare io nostri soldi alla Schiavone e di tante altre malefatte di questi politici federali , i quali però non ammettono assolutamente di aver sbagliato!!!!!!!…no daiii a Bolelli hanno dato la possibilità di ritesserarsi!!!!!!
    Il grande problema è che dicono di non aver soldi per il settore giovanile e poi li regalano alla Schiavone o li butttano nel canale televisivo!!
    Saluti

  10. Lucinda scrive:

    Whenever I at first left a comment I clicked on the “Notify me when new comments are added” checkbox and now every time a remark is added I get four emails with the identical comment.

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