Scandalo delle scommesse nel tennis
Davydenko contro l’Atp: “E’ mobbing”

 
4 Novembre 2007 Articolo di Giovanni Di Natale
Author mug

Il russo attacca De Villiers: “L’Atp non rappresenta più gli interessi dei giocatori. Mi avevano consigliato di tacere, ma ora sono stanco”

Nikolay Davydenko sceglie il periodico tedesco Focus per sfogarsi dopo settimane di attacchi e illazioni sullo scandalo scommesse nel tennis. «Adesso basta, questo è
mobbing» e quanto ha affermato il russo, già qualificato per il Master di Shanghai, riferendosi all’atteggiamento dei vertici dell’Atp nei suoi confronti. «Non credo che l’Atp rappresenti ancora gli interessi dei giocatori. E non penso che de Villiers voglia fare molto per difendere gli atleti» continua Davydenko.
Prima la sconfitta a sorpresa contro Vassallo Arguello a Sopot, poi il warning per scarso impegno nella sua San Pietroburgo. Tante accuse, nessuna prova. Il russo è stanco di restare a guardare. Va al contrattacco.
«Fino al torneo di Sopot non si faceva nessun riferimento ai match truccati - dice il russo - Poi, all’improvviso, tutti hanno cominciato a parlare. Tutti hanno cominciato a dire che erano al corrente di manovre oscure e manipolazioni. Io so che sarei stato uno stupido ad accettare qualcosa del genere. Fino ad ora mi hanno consigliato di
tacere e io non ho parlato. Adesso però è arrivato il momento di
dare un taglio a questa storia».

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11 Commenti a “Scandalo delle scommesse nel tennis
Davydenko contro l’Atp: “E’ mobbing””

  1. Avec Double Cordage scrive:

    come detto, conflitto di interessi.
    cose devono fare quelli dell’ATP difendere i giocatori o sanzionarli? O entrambe le cose, ghe pensi mi?

    intanto ohoop ohoop es una matanza.

    questo nalbandian mi sà che dovrà fare una telefonata con roddick, e chiederli se non sta tanto bene perchè non pensa a curarsi ancora un pò che poi c’è la coppa davis, e se roddick ci stà i top 8 potrebbero un bel grattacapo. questo nalbandian è ingiocabile in questa forma, ha dinuovo dominato quasi tutti, quasi li stregasse. a dal ha infilato un 9 a 0

  2. Il_Gelataio scrive:

    Non ho ben capito cosa avrebbe detto di nuovo……

  3. Marcello scrive:

    basta con Roddick infortunato…per piacere.

    Davydenko ha ragionissima…

  4. anto scrive:

    E bravo Davydenko, difenditi, anche se ormai sei sputtanato, tira fuori le palle e contrattacca.

  5. Stefano scrive:

    Solo tre parole: Davydenko ha ragione.
    Atteggiamento dell’ATP inqualificabile.

  6. marcos scrive:

    «Non credo che l’Atp rappresenti ancora gli interessi dei giocatori. E non penso che de Villiers voglia fare molto per difendere gli atleti»

    de villiers, in effetti, ha poco del sindacalista.

    « … Adesso però è arrivato il momento di
    dare un taglio a questa storia»

    urgono proposte, davydenko, ma, soprattutto, urge confrontarsi con gli altri giocatori, per far fronte comune contro la malavita (se c’è…e par di sì), per trovare il modo di dialogare con i books e gli exchanges (che, ad occhio, mi pare abbiano più potere degli sponsor e dell’atp stessa, a questo punto) e per cambiare il vertice dell’atp, molto interessato affinchè il tennis sfondi tutti i record di visibilità e ricavi, magari sacrificando un paio di anelli più deboli. auspico anchio che il tennis superi il calcio per visibilità, naturalmente: ma non a discapito del suo equilibrio.

  7. angelica scrive:

    A me la frase che ha colpito di piu’ e’ stata
    “Fino ad ora mi hanno consigliato di tacere e io non ho parlato.”
    Chi lo ha consigliato? E questo dovrebbe essere facile l’ATP anche se non e’ ben chiaro nella persona di chi.

    Ma sopratutto perche?

  8. Fede80 scrive:

    x Angelica
    In genere, quando si è sotto inchiesta per un qualsiasi motivo, è sempre bene mantenere un basso profilo in attesa che l’inchiesta faccia il suo corso (specie se magari si è consapevoli di essere in una posizione quantomeno ‘delicata’): qualunque avvocato lo direbbe, è normale.
    Comunque mi sembra abbastanza chiaro che l’Atp non sia l’organismo più adatto per vigilare sulle scommesse, come anche sul doping, perchè, come giustamente si ricordava in altri post, c’è un conflitto di interessi evidente.
    Qualcosa di più secondo me potrebbe fare l’ITF, ed in questo modo, l’ Atp potrebbe svolgere senza ombre il suo ruolo di sindacato dei giocatori!Secondo me ci vorrebbe un pò più di equilibrio tra ITF e Atp (anche se probabilmente non potrà mai succedere).
    In ogni caso è opportuno trovare delle soluzioni, altrimenti si rischia che il tennis diventi uno ’sport’-spettacolo come il wrestling USA, dove tutto è già combinato:e, per carità, di spettacolo si tratterebbe sempre (un match Nadal-Federer che termina al quinto, sarebbe sempre godibile anche se il risultato fosse già predeterminato), ma che almeno, celo dicano……

  9. angelica scrive:

    Fede80, non so perche’ ma l’impressione che ho avuto leggendo quella frase di tenere un basso profilo, e’ che non sia stato il suo avvocato a suggerirlo.

    Per quanto riguarda l’antidoping:
    ATP e WTA non svolgono piu’ i controlli anti-doping. Adesso questi sono a carico di un ente indipendente la WADA.

    Per le scommesse non dico nulla,perche’ gia’ troppo spesso ha detto quello che penso.

  10. Avec Double Cordage scrive:

    beh i controlli li farà la WADA ma le sanzioni le fanno quelli del ATP mi sembra, e una squalifica di tre mesi non ha molto senso. mi sembra che non ci siano abbastanza controlli e troppo permissivismo che incoraggia molti a provarci, specialmente in argentina mi sembra ci dev essere stata un fase sperimentativa.

    WADA si o no rimango del opinione che ci vorrebbe un organizzazione (indipendente da ATP e ITF) che si curasse questa cosa del doping e delle partite truccate seriamente con primo interesse il tennis e non la filosifa di funzionario statale che sembra essere quello della WADA che saranno anche indipendenti ma del tennis non gliene fregerà un gran che

    quelli della WADA potrebbero anche continuare a fare i loro test su cocaina, cannabis e se vogliono anche LSD (magari uno poi diventa un giocatore più fantasioso con un trip) ma l’antidoping serio dovrebbe essere gestito da gente che ha a cuore il tennis e dovrebbe lavorare molto di più in senso investigativo che con dei semplici test. tanto il doping sarà sempre un passo avanti agli esami, invece essendo il cerchio professionistico di valore abbastanza ristretto nel tennis e uno non salta nemeno fuori dal nulla all’improvviso e vince i cento metri come nell’atletica epoi sparisce per sempre o per 4 anni, con delle persone coinvolte nell’ambito si riuscirebbe molto meglio a combattere il doping e trovare le persone che lo promuovono, allenatori, medici etc.

    stessa cosa per il match-fixing, anzi li questo è l’unico metodo.

    ha dei connotati un pò antipatici, quasi da spie del kgb, ma se i limiti sono prestabiliti e ci sono anche dei chiari stop davanti alla privacy e delle sanzioni drastiche anche per chi abusa del ruolo di controllore non dovrebbe succedere nulla di pericoloso

  11. angelica scrive:

    L’ ATP ha un Anti-Doping Program (lo trovi sul sito atp in formato PDF, sono 88 pagine)
    in brevissima sintesi :
    I controlli li fa la WADA
    le sanzioni sono decise dal Tribunale Anti-Doping che e’ indipendente e se in caso di appello ci si rivolge Court of Arbitration for Sport di Losanna

    Non facciamo confusione quando mischiamo ATP WTA e ITF.
    ITF fa parte del Comitato Olimpico Internazionale, percio’ nonc’e’ conflitto di Interessi.
    ATP e WTA non fanno piu’ i controlli Antidoping, anche semplicemente perche’ il tennis e’ sport Olimpico e percio’ come tale ITF ha sottoscritto il World Antidoping Code.

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