Onu: la Corea del Nord verso la chiusura del reattore di Yongbyon

Onu – Un gruppo di esperti guidato da Olli Heinonen, vicedirettore generale alla sicurezza dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), si recherà a Pyongyang la prossima settimana per discutere le modalità di verifica e monitoraggio della chiusura della centrale di Yongbyon.

Mohamed El Baradei, direttore generale dell’Aiea, ha così accettato l’invito che Ri Je Son, presidente del dipartimento per l’energia atomica della Corea del Nord, gli aveva inoltrato due giorni fa.

Lo scongelamento dei 25milioni di dollari depositati dal 2005 presso la Banco Delta Asia di Macao e bloccati dal dipartimento del Tesoro americano ha così fatto ripartire le trattative per fermare l’avanzamento del programma nucleare nord coreano. L’importanza di questi fondi non è dovuta tanto al loro ammontare, quanto più alla loro provenienza. Secondo fonti americane, i 25 milioni di dollari rimasti bloccati per mesi nel caveau della banca cinese sarebbero infatti frutto di riciclaggio di denaro sporco, derivato da attività come lo spaccio di dollari falsi in cui potrebbe essere coinvolto lo stesso leader nord coreano, Kim Il-sung.

Il via libera ai fondi è il primo passo verso la chiusura del reattore di Yongbyon, il cui smantellamento è stato deciso il 13 febbraio scorso a Pechino in un accordo siglato da Nord Corea, Sud Corea, Giappone, Russia, Cina e Stati Uniti. Oltre ai 25 milioni di dollari, Pyongyang ha anche ottenuto una provvigione di 50mila tonnellate di petrolio e 400mila tonnellate di riso.

Luca Bolognini

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2 Commenti a “Onu: la Corea del Nord verso la chiusura del reattore di Yongbyon”

  1. ted benson scrive:

    perchè ostinarsi?

  2. Luca Bolognini scrive:

    Il reattore di Yongbyong, cinque megawatt di potenza, era stato chiuso nel 1994, perché sospettato di poter servire a produrre armi atomiche. Nel 2003 è stato riattivato.

    L’Aiea sta facendo da tempo pressione su Kim Il Sung per scongiurare il tentativo di Pyongyang di produrre un nuovo ordigno nucleare.

    Luca Bolognini

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